28/02/2013
E.N.F.I.P. Piemonte
Ente Nazionale Fenapi Istruzione Professionale
LA SITUAZIONE ESISTENTE
~ 650.000 irroratrici in uso in Italia
IL CONTROLLO FUNZIONALE ELLE
MACCHINE IRRORATRICI PER
MIGLIORARE LA SICUREZZA
DELL’OPERATORE, DELL’AMBIENTE E
DEL CONSUMATORE
200˙000 macchine
irroratrici per colture
erbacee
400˙000 macchine
irroratrici per colture
arboree
50˙000 macchine
portate
dall’operatore
Istituto Agrario di Cussanio (CN)
Età media = 10
13 novembre 2012
ATTUALI SPRECHI DI PRODOTTO E INQUINAMENTO
AMBIENTALE NEI TRATTAMENTI FITOIATRICI
Evaporazione (4-6%)
Età media = 12
ATTUALI SPRECHI DI PRODOTTO E INQUINAMENTO
AMBIENTALE NEI TRATTAMENTI FITOIATRICI
Evaporazione
(3-4%)
Perdite per deriva
(10-15%)
Età media = 7
Perdite per
deriva (6-8%)
Deposito sulla
vegetazione
(20-55%)
Deposito sul
bersaglio (30-90%)
Perdite a terra (30-60%)
Perdite a terra
(0-60%)
1
28/02/2013
LE PRINCIPALI CAUSE DI ELEVATE PERDITE DI
PRODOTTO
COSTRUTTIVE
• Macchine vecchie e
OPERATIVE
• Nessuna o non adeguata
obsolete
regolazione e manutenzione
• Non sempre
COME OTTIMIZZARE LA DISTRIBUZIONE
IMPIEGO DI IRRORATRICI EFFICIENTI E BEN
REGOLATE
Controllo funzionale e
loro regolazione
periodica
Vendita e acquisto solo di
macchine efficienti e
opportunamente regolabili
• Assenza di verifiche
correttamente
funzionali adeguate
assemblate e rispondenti
Adeguata
Direttiva
formazione
128/2009/CE
dell’operatore
art. 8
alle normative vigenti
• Difficilmente regolabili
COME SI E’ EVOLUTO IL QUADRO
NORMATIVO
Crescente importanza degli aspetti ambientali
e di sicurezza
Per le irroratrici
nuove di fabbrica
Nuove norme EN ed
ISO di riferimento
Emendamento
Direttiva Macchine
(2009/127/CE)
Direttiva
127/2009/CE
Certificazione
macchine
nuove
GLI OBIETTIVI DELLE 2 DIRETTIVE
DIRETTIVA 127
DIRETTIVA 128
GARANTIRE LA
SOSTENIBILITA’
AMBIENTALE DELLE
IRRORATRICI NUOVE
DI FABBRICA
GARANTIRE LA
SOSTENIBILITA’
AMBIENTALE DELLE
IRRORATRICI IN
USO
Per le irroratrici in uso
Direttiva 2009/128/CE
Uso Sostenibile degli
Agrofarmaci
2
28/02/2013
PRINCIPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO
PER I CONTROLLI FUNZIONALI DELLE
IRRORATRICI IN USO
Direttiva 2009/128/CE
Uso Sostenibile degli Agrofarmaci (art. 8)
Decreto legislativo n.150 del 14 agosto
2012 di attuazione della Direttiva
Piano di Azione
Nazionale (PAN)
IMPORTANZA DEL CONTROLLO
FUNZIONALE
Per controllo funzionale si intende l’insieme di
verifiche e controlli - eseguiti con l’ausilio di
apposita attrezzatura e seguendo uno specifico
protocollo di prova - atti a valutare la corretta
funzionalità dei componenti di una macchina
irroratrice.
COSA PREVEDE LA DIRETTIVA 2009/128/CE PER
QUANTO RIGUARDA I CONTROLLI FUNZIONALI
(ART. 8)
- Obbligo di sottoporre a controllo funzionale almeno
una volta entro il 2016 tutte le macchine per la
distribuzione dei fitofarmaci utilizzate per scopi
professionali
- Ogni Paese deve stabilire un intervallo tra due
controlli successivi non superiore a 5 anni sino al
2020 e successivamente a 3 anni
- Possibilità di richiedere deroghe sull’intervallo tra i
controlli e sulle tipologie di irroratrici da esonerare dal
controllo funzionale
- In caso di esenzione dal controllo funzionale, deve essere
garantita un’adeguata formazione e informazione
dell’utilizzatore sui rischi e sulla necessità di una regolare
manutenzione dell’ irroratrice.
IL DOCUMENTO PAN
Le modalità di esecuzione del controllo funzionale,
le caratteristiche delle attrezzature da impiegare
per la sua effettuazione, i protocolli di prova da
seguire e i relativi limiti di accettabilità, le
indicazioni relative alle irroratrici oggetto di
deroghe o escluse dal controllo periodico vengono
riportati all’interno del Piano di Azione Nazionale
(PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti
Dalla loro funzionalità dipende, in gran parte
fitosanitari.
il risultato del trattamento
3
28/02/2013
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN (novembre 2012)
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.2/a (novembre 2012)
(in ottemperanza alle richieste dell’ Art. 12 del DLgs. 150)
Paragrafo A.3.2
• Entro il 26 novembre 2016 tutte le attrezzature impiegate
per uso professionale di seguito indicate dovranno
essere state controllate almeno una volta ed aver
superato con esito positivo il controllo stesso per
poter continuare ad essere utilizzate.
• Un secondo controllo entro il 31 dicembre 2020 e
successivamente un controllo ogni 3 anni.
• Le attrezzature nuove, acquistate dopo il 26 novembre
2011, sono sottoposte al primo controllo funzionale
entro 5 anni dalla data di acquisto.
ATTREZZATURE DA CONTROLLARE ENTRO IL 2016
(trattamenti alle colture erbacee)
• irroratrici a polverizzazione per pressione, pneumatica e
centrifuga con o senza manica d’aria con barre di
distribuzione di lunghezza superiore a 3 metri;
• cannoni;
• dispositivi di distribuzione a lunga gittata orizzontale con
ugelli a movimento oscillatorio automatico;
• irroratrici per il diserbo localizzato del sottofila delle
colture arboree non dotate di schermatura;
• irroratrici abbinate alle seminatrici.
• Sono considerati validi i controlli funzionali eseguiti
dopo il 26 novembre 2011 che hanno dato esito positivo
e condotti da Centri Prova formalmente riconosciuti dalle
Regioni e Province autonome.
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.2/b (novembre 2012)
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.2/c (novembre 2012)
ATTREZZATURE DA CONTROLLARE ENTRO IL 2016
(trattamenti alle colture arboree)
ATTREZZATURE DA CONTROLLARE ENTRO IL 2016
(trattamenti alle colture protette)
• irroratrici aero-assistite (a polverizzazione
per pressione, pneumatica e centrifuga);
• irroratrici a polverizzazione per pressione
senza ventilatore;
• dispositivi di distribuzione a lunga gittata e
con ugelli a movimento oscillatorio;
• cannoni;
• irroratrici scavallanti e a irroratrici a tunnel
con e senza sistema di recupero.
•
•
•
•
irroratrici o attrezzature fisse o componenti di impianti fissi all’interno
delle serre quali fogger fissi e barre carrellate;
attrezzature funzionanti senza l’operatore (fogger mobili);
irroratrici portate dall’operatore quali fogger, lance, irroratrici
spalleggiate a motore, irroratrici a ultra basso volume;
irroratrici mobili quali cannoni, irroratrici con barra di distribuzione
anche di lunghezza inferiore a 3 metri e irroratrici aereo-assistite a
polverizzazione per pressione, pneumatica o centrifuga.
4
28/02/2013
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.3 (novembre 2012)
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.3 (novembre 2012)
ATTREZZATURE DA SOTTOPORRE A CONTROLLO
FUNZIONALE CON INTERVALLI DIVERSI
ATTREZZATURE DA SOTTOPORRE A CONTROLLO
FUNZIONALE CON INTERVALLI DIVERSI
Per le macchine utilizzate per la distribuzione di prodotti
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie, nonché per
Forestali, adotterà entro il 31 dicembre 2013, un
quelle montate su aeromobili, il controllo funzionale deve
apposito decreto per stabilire nel dettaglio quali siano le
attrezzature che devono essere sottoposte a controllo
essere effettuato almeno una volta all’anno.
Per le attrezzature destinate ad attività in conto terzi (circa
funzionale secondo intervalli diversi da quelli
250 in Piemonte) il primo controllo si effettua entro il
precedentemente indicati.
21 novembre 2014 e l’intervallo tra i controlli successivi
non deve superare i due anni. Le attrezzature nuove
sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 2
anni dalla data di acquisto.
ALCUNE PROPOSTE IN ESAME
LE PROPOSTE DEL GDL ENAMA
Da controllare entro il 2018 e successivamente ogni 5 anni
2. barre umettanti, irroratrici scavallanti con calate
1. attrezzature per l’applicazione di prodotti fitosanitari in
forma polverulenta (impolveratrici – A) solida o
granulare (comprese quelle abbinate alle seminatrici - B)
A
B
5
28/02/2013
LE PROPOSTE DEL GDL ENAMA
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN paragrafo A.3.4 (novembre 2012)
ATTREZZATURE ESONERATE DAL CONTROLLO
3. irroratrici spalleggiate a
motore dotate di ventilatore
irroratrici portatili e spalleggiate,
azionate dall’operatore
non usate per i trattamenti
irroratrici spalleggiate a
motore prive di ventilatore.
delle colture protette
4. irroratrici dotate solo di
lance per la distribuzione in
pieno campo
5. irroratrici per il diserbo
localizzato sulla fila e del
Gli utilizzatori di queste macchine oltre ai normali corsi di
formazione previsti per chi impiega prodotti fitosanitari devono
essere informati sui rischi specifici legati all’impiego di tali
attrezzature e sulla necessità che l’utilizzatore effettui
manutenzioni e controlli periodici.
sottofila dotate di
schermatura
PROPOSTE CONTENUTE NELLA BOZZA DEL
DOCUMENTO PAN novembre 2012)
LA SITUAZIONE ITALIANA
REGOLAZIONE
CHI EFFETTUA I CONTROLLI FUNZIONALI DELLE
IRRORATRICI IN USO
Paragrafo A.3.6
Una regolazione (taratura)
periodica della macchina
irroratrice alle realtà colturali
aziendali DEVE essere
eseguita dall’utilizzatore,
dopo adeguata formazione,
impiegando strumenti in
dotazione alla macchina
irroratrice, quando presenti e
seguendo le indicazioni
riportate sul libretto di uso e
manutenzione.
Paragrafo A.3.7
Una regolazione (taratura)
strumentale della macchina
irroratrice PUO’ essere
eseguita presso i Centri Prova
autorizzati, a completamento
delle operazioni di controllo
funzionale, tramite idonee
attrezzature ed ha una validità
di 5 anni
Le Regioni e le Province
autonome possono
incentivare il ricorso alla
regolazione strumentale delle
irroratrici presso i Centri Prova
autorizzati
CENTRI PROVA RICONOSCIUTI A
LIVELLO LOCALE (regione/provincia
autonoma)
TECNICI ABILITATI
6
28/02/2013
CENTRI PROVA RICONOSCIUTI O IN FASE
DI RICONOSCIMENTO E TECNICI ABILITATI
19 - 31
Centri Prova
Tecnici abilitati
4 – 5 (TN e BZ)
3 -13
0-0
4–6
(Solo macchine
portate
dall’operatore)
1a.- Presenza e stato degli elementi di trasmissione del
moto:
17 -15
36 -154
Gli elementi (i giunti cardanici e i dispositivi di bloccaggio) devono essere
obbligatoriamente montati e in buone condizioni
17 - 46
nd
nd
22 - 33
2 - 30
1-6
nd
2-2
3 - 19
3 - 31
1-3
Tot. Centri Prova: 146*
Tot. Tecnici abilitati: 412*
Protocollo di prova
Componenti della macchina irroratrice da analizzare durante il
controllo:
3 -12
6-6
*www.centriprovairroratrici.unito.it
(database sempre in fase di aggiornamento)
COMPENSATORE IDROPNEUMATICO (polmone)
1b.- Gruppo ventola
- Se presente deve essere in
buone condizioni.
Serbatoio principale
- Non deve presentare deformazioni
e deve essere dotato di dispositivi
per evitare il contatto con la ventola
- I deflettori dell’aria , se presenti
devono funzionare correttamente
- I componenti del gruppo ventola
non devono essere esposti al getto
irrorato
E’ costituito da una camera d’aria (pressione ~70% di quella di
esercizio) separata dal circuito idraulico da una membrana elastica.
Ha la funzione di compensare le portate irregolari (che causano
variazioni di pressione all’interno del circuito) causate dall’alternarsi
delle fasi di aspirazione e compressione nei vari cilindri
uscita
Flusso discontinuo
Gruppo ventola
Flusso uniforme
2.- Pompa principale
Deve garantire un’adeguata polverizzazione lavorando alla massima
pressione indicata dal costruttore, non deve pulsare e non deve generare perdite
Polmone pieno
Polmone vuoto
tempo
7
28/02/2013
COMPENSATORE IDROPNEUMATICO (polmone)
Protocollo di prova
3.- Serbatoio principale: assenza di perdite.
POMPA
Deve essere assicurata una compensazione della pressione nel serbatoio
Deve essere possibile raccogliere senza perdite il liquido del serbatoio
(es.: rubinetto)
- Agitazione: ricircolo visibile al regime nominale della pdp con il
serbatoio riempito alla metà della sua capacità nominale
Serbatoio principale
- Indicatore del livello del
liquido:
deve essere presente
leggibile e visibile dal posto
di guida
4.- Dispositivo di
introduzione dei prodotti
fitosanitari
(pre-miscelatore):
Valvola per
gonfiaggio
Se presente deve operare in
maniera corretta ed avere un
sistema di filtrazione
pre-miscelatore
Elementi di trasmissione del
moto
INDICATORE DI LIVELLO NON LEGGIBILE
5.- Sistemi di misura, comando e regolazione: Devono funzionare
correttamente e non presentare perdite
30
INDAGINE Univ. di Torino
n° di rilievi (%)
25
- Devono mantenere una pressione di lavoro costante (tolleranza + o -10%)
20
- I comandi essenziali facilmente raggiungibili e manovrabili
15
- Possibilità di apertura e chiusura simultanea dell’erogazione del liquido
10
5
– Manometro: La scala di lettura deve essere leggibile
chiaramente e la lancetta deve essere stabile
0
-25÷15
-15÷10
-10÷-5
-5÷-1
-1÷1
1÷5
errori di riempimento (%)
CONSEGUENZE
5÷10
La scala deve avere un intervallo di lettura ≤ a :
0,2 bar per pressioni di lavoro ≤5 bar;
1,0 bar per pressioni di lavoro tra 5 e 20 bar;
2,0 bar per pressioni di lavoro ≥20 bar.
- Il diametro del manometro deve essere ≥63 mm
Sovra o sottodosaggi
- Deve misurare con una precisione di ±10% rispetto al valore effettivo
– Stabilità della pressione alla chiusura delle sezioni di barra: La pressione
misurata non deve variare più del 10% quando le sezioni sono chiuse una alla
volta (funzionalità regolatore
8
28/02/2013
I PRINCIPALI TIPI DI MANOMETRO
Fondo scala
Intervallo di lettura
6 bar
0.1 bar
Diametro (mm)
100
25 bar
0.1 bar (isometrico)
63-100
25 bar
1 bar
63
40 bar
1-2 bar
63
60 bar
0.1-1 bar (isometrico)
63-100
60 bar
1 bar
63-100
80 bar
2 bar
63
100 bar
2 bar
63
120 bar
2 bar
63
MANOMETRO NON FUNZIONANTE
IL SISTEMA DI REGOLAZIONE
CONSEGUENZE
- Sovra o sottodosaggi
- copertura bersaglio non
ottimale
La portata nominale delle pompe sulle irroratrici è
notevolmente superiore a quella richiesta per la
distribuzione, per cui sono necessari sistemi più o meno
complessi per la regolazione della dose.
1. liquido messo in
pressione dalla pompa
2. molla tarata
3
2
3. liquido che ritorna nel
serbatoio
4. liquido inviato verso la
barra di distribuzione
4
1
9
28/02/2013
SISTEMI DI COMANDO
SISTEMI DI COMANDO
ELETTRICO
MANUALE
REGOLATORE NON FUNZIONANTE
REGOLATORE DELLA PORTATA NON FUNZIONANTE
CONSEGUENZE
+ 14% di prodotto !!!
13 bar
chiuso
Sovra dosaggio con un solo lato
o sezione della barra aperto
10 bar
10 bar
10
28/02/2013
IL SISTEMA DI FILTRAZIONE:
6.- Condotti e tubazioni: Non devono presentare perdite
7.- Sistema di filtrazione: Presenza di un filtro sulla tubazione di mandata
oppure sull’ aspirazione della pompa (devono essere in buone condizioni e
sostituibili)
- Deve assicurare l’eliminazione delle particelle
solide e di tutti gli altri corpi estranei che
possono nuocere al corretto funzionamento
della pompa, del regolatore e degli ugelli
E’ bene che la filtrazione sia effettuata per stadi successivi e
impiegando maglie con dimensioni decrescenti (in mm o
µm):
– Dispositivo di isolamento del filtro: Deve
essere possibile smontare il filtro anche
in presenza di liquido nel serbatoio senza
•Filtro a cestello sull’apertura di riempimento del serbatoio
originare perdite
•Filtro a rete in aspirazione (tra serbatoio e pompa)
•Filtro/i a rete in mandata tra pompa e sistema di regolazione
o sui condotti di alimentazione delle sezioni di barra
•Agli ugelli (eventualmente anche con funzione di antigoccia)
E
D
ESEMPIO DELLA
DISPOSIZIONE DEI
FILTRI SU UNA
IRRORATRICE
Filtro a cestello nell’apertura di riempimento
del serbatoio:
A – apertura serbatoio principale ed
eventuale premiscelatore (filtro a
cestello)
C
A
B – sull’aspirazione della pompa
C – sulla mandata della pompa
D – sulle sezioni di barra
B
A
E – agli ugelli
F – sull’aspirazione dell’idroiniettore
F
11
28/02/2013
Filtro in mandata
smontato con
relativa cartuccia
Filtro in
aspirazione
smontato con
relativa cartuccia
Filtro in mandata montato
sulla macchina
Filtro in aspirazione
montato sulla macchina
CARTUCCE
SISTEMA DI FILTRAZIONE NON IDONEO
O INTASATO
CONSEGUENZE
Sottodosaggi (per
otturazione di 1 o più ugelli)
Distribuzione irregolare
(fasce non trattate)
SOLUZIONI
• Evitare l’impiego di filtri in prossimità degli ugelli
• Impiegare filtri di dimensione adeguata
• Controllare e pulire periodicamente i filtri
12
28/02/2013
Protocollo di prova
Protocollo di prova
9.- Ugelli:
8.- Barra di distribuzione:
Stabile in tutte le direzioni
Parte sinistra e parte destra della barra della medesima lunghezza
Il liquido erogato non deve colpire alcuna parte
dell’irroratrice
Con larghezze di lavoro >10 m, presenza di un
dispositivo di protezione ugelli
– Perdite per gocciolamento: Trascorsi 5 secondi
dall’interruzione dell’erogazione non deve esserci nessun
gocciolamento (antigoccia)
– Portata erogata: la portata di tutti gli ugelli presenti sulla barra (che devono
essere uguali) deve essere uniforme (barre irroratrici)
– Portata erogata: la portata del lato sx non
deve scostarsi più del 10% da quella del lato
– Orizzontalità della barra: Misura tra il
bordo degli ugelli e il terreno (la misura
maggiore e quella minore non devono
variare più di 10 cm tra loro o dell’ 1%
della metà della larghezza di lavoro
destro (atomizzatori)
UGELLI USURATI
CONSEGUENZE
sovradosaggio
distribuzione non uniforme
13
28/02/2013
LA POLVERIZZAZIONE PER PRESSIONE
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI UGELLI IMPIEGATE NEI TRATTAMENTI
FITOIATRICI ALLE COLTURE ARBOREE
ELEMENTI CHE CODIFICANO UN UGELLO (esempio)
Fessura tradizionale
Turbolenza a piastrina
Modello
Ditta
costruttrice
Antideriva
Angolo di
apertura
Materiale
Turbolenza tradizionale
Iniezione d’aria
Esempio:
VS = acciaio
VK = ceramica
VP = plastica
Portata (colore ISO)
Turbodrop
Portata in galloni
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI UGELLI IMPIEGATE NEI TRATTAMENTI
FITOIATRICI ALLE COLTURE ERBACEE
Doppia fessura
Fessura
tradizionale
Portata nominale degli ugelli
Specchio
pressione (bar)
colore codice
Turbolenza
tradizionale
Fine barra
Ugelli antideriva (air-induction)
4
6
8
10
12
14
16
18
20
lilla
- 005 -
0.21
0.26
0.30
0.34
0.37
0.40
0.42
0.45
0.47
rosa
- 0075 - 0.34
0.42
0.48
0.54
0.59
0.63
0.68
0.72
0.76
arancio
- 01 -
0.46
0.56
0.65
0.73
0.80
0.86
0.92
0.98
1.03
verde
- 015 -
0.68
0.83
0.96
1.08
1.18
1.27
1.36
1.44
1.52
giallo
- 02 -
0.92
1.13
1.30
1.45
1.59
1.72
1.84
1.95
2.06
viola
- 025 -
1.14
1.40
1.61
1.80
1.97
2.13
2.28
2.42
2.55
blu
- 03 -
1.39
1.70
1.96
2.19
2.40
2.59
2.77
2.94
3.10
vinaccia - 035 -
1.63
1.99
2.30
2.57
2.82
3.04
3.25
3.45
3.64
rosso
- 04 -
1.85
2.27
2.62
2.93
3.21
3.47
3.71
3.93
4.14
marrone
- 05 -
2.31
2.82
3.26
3.64
3.99
4.31
4.61
4.89
5.15
grigio
- 06 -
2.77
3.39
3.92
4.38
4.80
5.19
5.54
5.88
6.20
Codice colore ISO (ISO 10625)
14
28/02/2013
Portata nominale degli ugelli
Portata nominale degli ugelli
pressione (bar)
Ø pisatrina
pressione (bar)
Ø rompiflusso
10
15
20
0.8
cieco
0.98
1.21
1.40
1.0
cieco
1.43
1.73
1.98
4
6
8
10
12
14
16
18
20
1.2
cieco
1.63
2.00
2.31
bianco
0.24
0.29
0.34
0.38
0.42
0.45
0.48
0.51
0.54
1.2
1.2
2.75
3.35
3.90
lilla
0.33
0.40
0.46
0.51
0.56
0.61
0.65
0.69
0.73
1.5
cieco
2.50
3.60
3.90
0.95
1.5
1.2
3.58
4.38
5.05
1.5
1.5
4.35
5.30
6.10
1.8
cieco
3.45
4.22
4.80
1.8
1.5
5.31
6.50
7.50
1.8
1.8
6.10
7.45
8.60
marrone
0.42
0.52
0.60
0.67
0.73
0.79
0.85
0.90
giallo
0.66
0.81
0.94
1.05
1.15
1.24
1.33
1.41
1.49
arancio
0.88
1.07
1.24
1.39
1.52
1.64
1.75
1.86
1.96
rosso
1.24
1.52
1.76
1.97
2.16
2.33
2.49
2.64
2.78
grigio
1.36
1.66
1.92
2.15
2.35
2.54
2.72
2.88
3.04
2.0
cieco
4.15
5.10
5.87
verde
1.60
1.96
2.26
2.53
2.77
2.99
3.20
3.39
3.57
2.0
1.8
6.65
8.15
9.40
nero
1.81
2.22
2.56
2.86
3.14
3.39
3.62
3.84
4.05
blu
2.21
2.70
3.12
3.49
3.82
4.13
4.41
4.68
4.93
Codice colore ATR
Piastrine
Esempi di portate erogate (l/min) da ugelli a piastrina di differenti
dimensioni in abbinamento a differenti rompiflusso (NB le portate
indicate fanno riferimento a piastrine e rompiflusso Albuz nuovi:
ugelli di altre marche potrebbero originare portate differenti)
LA PROVA AL BANCO
LA PROVA AL BANCO
(uniformità di distribuzione orizzontale)
(uniformità di distribuzione verticale)
Attraverso il rilievo del digramma di
distribuzione orizzontale si
forniscono importanti informazioni in
merito all’altezza di lavoro
ottimale della macchina
irroratrice
15
28/02/2013
AL TERMINE DEL CONTROLLO
Attraverso il rilievo del digramma di distribuzione verticale si
Infine, viene misurata la velocità di
avanzamento in modo da poter calcolare,
utilizzando i valori della portata ugelli rilevati
durante il controllo funzionale, il volume
effettivamente distribuito e confrontarlo con
quello dichiarato dall’agricoltore.
forniscono all’agricoltore informazioni in merito alla
“corrispondenza” tra ampiezza del getto irrorato e altezza e
dimensioni della vegetazione da trattare oltre che
sull’uniformità di distribuzione tra lato destro e sinistro della
macchina
Profilo parete della pianta
atomizzatori
Poco
prodotto
Troppo
prodotto
V
Barre irroratrici
Q 600
i n v
V= volume (l/ha)
Q = portata totale erogata (l/min)
I = interfila (m)
v = velocità di avanzamento (km/h)
V
q 600
d v
V= volume (l/ha)
Q = portata media di 1 ugello (l/min)
d = distanza tra gli ugelli (m)
v = velocità di avanzamento (km/h)
AL TERMINE DEL CONTROLLO
La conoscenza del volume
effettivamente distribuito e del
diagramma di distribuzione sono
parametri essenziali per effettuare
la regolazione dell’irroratrice.
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Controlli funzionali