GRUPPIDILAVORO GRUPPOA‐ComitatoInterno CostantinoF.(MarcheCoordinatore)–NataliaB.(Laziovicecoordinatore) 1. L’inventariodelquartoPassodiA.A.,neiconfrontidellarealtàattualeitaliana, mette a fuoco e ci induce a porci due domande: ai fini del nostro scopo primario,qualisonoinostribisogni?Qualilenostrepriorità? 1. Ai fini del nostro scopo primario crediamo che i nostri bisogni fondamentali sianounaconoscenzaapprofonditadelnostroprogrammaintuttelesueparti el’onestàdimetterloinpratica.Questoincludenonsolamentelaconoscenza dei passi, ma anche delle tradizioni e soprattutto la loro applicazione. Dovremmo cercare di metterle in pratica nella loro interezza, non usandole arbitrariamente. Sottolineiamo ancora una volta l’importanza del senso di appartenenza,dell’unitàedell’anonimato.Senzafocalizzarcitropposuciòche non funziona, dobbiamo puntare sul consolidamento dei gruppi che partecipanofattivamenteallavitadell’Associazione,invitandoliadavvicinare, tramite la Zona e la presenza paziente e costante di amici di buona volontà, queigruppichesiautoescludonoosiisolano. 2. Chiediamo che la Conferenza si esprima: ove si verificasse un caso di divergenzatrailComitatodiNominaedilConsigliodeiS.G.sullasceltadiun Fiduciario, possono entrambi i candidati essere sottoposti a votazione da parte della Conferenza stessa, modificando il M.d.S.? In alternativa si ritiene chesiamotivataperiscrittolaragioneperlaqualesisiapresaladecisionedi ignorareilcandidatopropostodalComitatodiNomina? 2. Sarebbeopportunoarrivareadunarapidaconclusionedelmandatoconferito dallaXXIXConferenzaalgruppodilavoro“Comitatodinomina–risorse”,per poterprocederealleeventualimodifichealM.D.S.. Inattesadiciò,inognicaso,siritienenecessariocheilConsiglioforniscaal ComitatodiNominalemotivazionichelohannoportatoafaresceltediverse daquelleindicatedalcomitatostesso. GRUPPOB‐ComitatoEsterno AdrianoD.(EmiliaRomagnaCoordinatore)–PiaS.(TrentinoAltoAdige vicecoordinatore 1. Come possiamo investire meglio sulla comunicazione, sia a livello spirituale chefunzionale?(Spot,rapporticonleIstituzionieprotocollid’intesaalivello nazionale) 1. Leriflessionicheladomandahasuscitatosonostateleseguenti: una è la consapevolezza che AA è unica e che quindi quando si trasmette qualcosa all’esterno si trasmette l’intero messaggio non quello dato da una partedell’associazione. Anchenegliinterventiterritorialidoveagisconoigruppinessunodegliambiti di AA è in concorrenza, ma ogni uno fa la sua parte. Vi dovrebbe essere una correttacomunicazionetraivaricomitatiaivarilivelliperchéogniiniziativa diA.A.diventiesperienzacondivisadatutti. Dovremmo comunicare tra noi le varie esperienze, e questa è la comunicazione spirituale che viene messa in evidenza ed inoltre diviene strumento che si traduce in buone prassi e può essere utilizzata come indirizzo. Lacontinuitàdellevarieiniziativechesisonointrapreseedellerelazioniche si sono instaurate si mantiene attraverso la rotazione al servizio ed ad un contemporaneopassaggiodelleesperienzematurate LastrutturadiAApermettedicogliereleesigenzechearrivanodaigruppiper restituire a questi stessi il patrimonio comune e gli strumenti che possano essereutiliallosviluppodiprogetticondivisi. 2. InostriFondatoricisuggerironodiusaresempreperlanostracomunicazione il linguaggio del cuore. Mentre al nostro interno è indubbio che questo linguaggio è l’unico ad avere efficacia, verso l’esterno, dove non solo gli strumenti ma anche i linguaggi e gli stili della comunicazione cambiano con velocità vertiginosa, il nostro linguaggio ha perso efficacia? Fa meno attrazione? 2. No,enonfamenoattrazioneperchéèl’unicolinguaggiocheabbiamo. IllinguaggiodelcuoreèuniversalepergliAA,ciòchecambiaèilmodoincui si esprime, e mantiene la sua efficacia al di la dell’ utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi linguaggi che comunque non possono completamente sostituirelacomunicazionediretta. Il linguaggio del cuore è una testimonianza umana, ed è la base per trasmettere la nostra esperienza qualunque sia l’interlocutore col quale ci troviamoaparlare. Non è lo strumento che è importante ma il messaggio che vogliamo trasmettere. Illinguaggiodelcuoreèesprimereattraversol’esperienzaunmessaggioche comunicaun’emozionelaquale,pernonrimanerefineasestessa,deveavere unacontinuità. GRUPPOC‐ComitatoAmministrativo MarcoA.(LazioCoordinatore)–VittorioC.(EmiliaRomagnavice coordinatore) 1. LarichiestadelbilanciodapresentaredapartedeiGruppielaloroadesionea questa richiesta, con la conseguente cancellazione dall’elenco nazionale di A.A.,nonpotrebbeportarealladisgregazionediA.A.Italia,anzichérafforzare lanostraUnità? 1. Riteniamo che questa domanda non sia strutturata correttamente perché, non è la sola mancata presentazione del rendiconto a portare alla cancellazionedall’elenconazionalediA.A. Ma come specificato dal M.d.S. Pag. 11 “Gravi violazioni dello statuto, (ad es. utilizzo abusivo o improprio del nome di A.A. ) accertate dal Consiglio dei Fiduciarisuindicazioneesplicitaeformaledell’Areadiappartenenza,possono comportareperilGruppolacancellazionedall’Elencosuddetto.” Anzi la compilazione del rendiconto da parte dei Gruppi può rafforzare il sensodiappartenenzaall’Associazioneefortificarel’Unità. 2. Ritiene la Conferenza che i contributi di ciascun Gruppo debbano essere inviati alla propria Area di appartenenza e poi, da questa, ai S.G.? Non si ritiene che con questa modalità sia le Aree che i S.G. stessi possano essere facilitatinellaredazionedelpropriobilancio?ComesiesprimelaConferenza? 2. Si, tale modalità agevolerebbe la redazione del bilancio da parte dei S.G.I.. ComegiàapprovatodaunaprecedenteConferenza,sarebbebuonanormache iGruppiseguisserotalemodalità. GRUPPOD‐ComitatoLetteratura MicheleV. 1. Perchénonsitraducelaletteraturausandounlinguaggiopiùvicinoa quellodioggiepiùscorrevoleancheperigiovani?Chelaletteraturasiain gradodicomunicarecongliA.A.dioggièfondamentaleperA.A.nelsuo insieme. 1. Il linguaggio di A.A. non va considerato né giovane né vecchio, é univoco e universale,edèdestinatoatuttiquellichehannoildesideriodismetteredi bere. La letteratura di A.A. nasce negli Stati Uniti, tutte le traduzioni devono essere approvate dai Servizi Generali Mondiali. Se i giovani (e gli alcolisti in genere)nonsifermano,nondipendedallaletteraturaedalsuolinguaggio. 2. Autonomiadovrebbeesseresinonimodiresponsabilitàperl’unità dell’Associazione.PerchéneiGruppisifaancorausoesivendeletteratura nonufficialediA.A.?QuestiGruppisipossonoconsiderareappartenentiad AlcolistiAnonimi? 2. La nostra letteratura è talmente vasta ed esauriente da non rendere necessario consultare all’interno di A.A. altro materiale per il recupero. All’inizio di A.A. Italia, non essendoci letteratura tradotta ufficialmente, fu usato materiale tradotto da un amico di A.A., che alla pubblicazione del Grande Libro, sarebbe dovuto automaticamente cadere in disuso. Così non è avvenuto e molti gruppi continuano ad usare materiale non ufficiale comprandolodachisiprestaastamparloeavenderlo. QUESTOVA’CONTROLANOSTRA7°TRADIZIONE– Dipiù:lastampaelavenditadiletteraturanonA.A.nonèsolounaquestione legata al denaro, ma è un principio che va contro la spiritualità del nostro metodo, che vuole l’Associazione unita e responsabile. I gruppi che continuano imperterriti ad usare, stampare, e fotocopiare al loro interno, letteraturaufficialeenon,oltrearecaredannoainuovivenutiealorostessi, recanoundannoeconomicoancheall’Associazionenelsuoinsieme. SappiamochelecrociateinA.A.dannosemprerisultaticontroproducenti,si può quindi cominciare col trasmettere al nuovo venuto il messaggio che, il propriorecupero,avvengaattraversolaletteraturaufficialediA.A. Senza voler estromettere nessuno è necessario che tutti i gruppi si conformino ai principi di A.A. e si attengano alle tradizioni e ai concetti per essereritenutigruppidiAlcolistiAnonimi. GRUPPOE‐ComitatoInsiemeinA.A. FabianaP.(CampaniaCoordinatore)–GiorgioM.(Calabriavice coordinatore) 1. Durante il corso dell’anno sono stati accorpati, per necessità contingenti il Comitato Letteratura e quello “Insieme in A.A.” (vedi verbale C.S.G. del 5 e 6 luglio2014,punto 7).Consideratal’attualemodalitàchevedei dueComitati distinti e autonomi, con i propri R.O., ma con un unico Fiduciario, come si esprimelaConferenza? 1. Vistochelasituazioneattualeèconsideratadaipartecipantiaiduecomitatiin modopositivo,sipotrebbemantenerlaancheinfuturo. Per quanto riguarda il Fiduciario di riferimento, l’avere un Fiduciario per insieme non risulterebbe di alcuna utilità visto la figura del segretario nazionalecomedirettoredellarivista. 2. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di dare al nuovo venuto materiale a sufficienza perché sia aiutato nei primi tempi del suo recupero. Invece che presentare come lettura semplice il vecchio e non regolare “libretto giallo” non sarebbe più opportuno e più coerente da parte dei gruppi suggerire la letturael’acquistodiInsiemeinA.A.? Ilnostrogiornaleoffreunampiospettrodelnostroprogrammapresentatoin maniera”leggera”,proprioperfavorirneunafacilelettura.Cosanepensala Conferenza? 2. Il libretto giallo deve essere assolutamente evitato non essendo letteratura ufficiale. Buona abitudine dei gruppi è di mettere a disposizione dei nuovi venuti, numeri della rivista assieme al kit di benvenuto suscitando “magari” l’interesseperilgiornaleedinvitandolisuccessivamenteacontribuireconla propria testimonianza scritta. Insieme è un nostro valido strumento che attraverso le diverse testimonianze semplifica la comprensione del programmafacendoloconoscereinchiaveattuale. LadomandaunicapertuttiiComitatièlaseguente: 3. La comunicazione come risorsa per crescere: Considerando il continuo ripetersi delle domande proposte, potremmo pensare a come rendere la Conferenza un momento di reale riflessione sulla crescita della nostra Associazione. PuòlaConferenza,attraversoiComitati,indicareunmetodoperraggiungere questoimportanteobiettivo? ComitatoInterno 3. 1)Ledomandesonoerimangonounimportantestrumentoperl’unitàdiAA. Per evitare la ripetitività delle domande stesse, si suggerisce che vengano effettuati incontri preliminari(workshop) per scegliere e condividere le domandedaproporreallaconferenza. 2) Nei vari seminari organizzati si nota uno sbilanciamento della comunicazione verso l’esterno perdendo di vista cosi il confronto interno su argomentichepotrebberoaiutarciconlacondivisionenellacrescita. ComitatoAmministrativo 3. Un metodo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere che ogni ComitatodeiS.G.esprimaunargomentoinerentealtemadellaConferenza,sul qualeiGruppipossanoformulareledomande. ComitatoInsieme 3. Si, traendo ispirazione dall’esperienza del Fiduciario Euromondiale, si potrebbero trattare temi anziché domande: (es. Le donne in A.A., Social Network,Laspiritualitàattraversolasettima),lasciandoaigruppiilcompito di indicare i relativi sottotemi per ogni argomento principale, sfruttando meglio i seminari della macroregione, l’incontro con i coordinatori d’area, riuscendo cosi a sensibilizzare e rendere partecipi tutte le strutture che compongonolanostraassociazione,perlapreparazionedellaconferenza. ComitatoLetteratura 4. Prendendo atto che spesso le domande sono ripetitive, ci chiediamo se il problema stia nel fatto che le risposte della Conferenza non siano state esaurientioppuresecisiadapartedeigruppiuntotaledisinteresseversoil lavorodellaConferenzastessa. Esistonoancoradeglianzianiedeiservitori,chesottovalutanoquestolavoroe trasmettonoquestopensieroaigruppi,venendomenoalprincipiochevuole“i principialdisopradellepersonalità”. La Conferenza potrebbe proporre un lavoro di scambio coi Comitati, suggerendo per esempio dei Seminari con temi adeguati alla crescita dell’associazione e allo stesso tempo prendere atto dei Seminari che si svolgono nelle aree. I temi di questi seminari vengono suggeriti dagli appartenenti ai Comitati di Area che portano le richieste che i R.G.S.G. raccolgononeilorogruppi,rendendonotelecriticitàdellevarieZoneedAree. Dobbiamo stare attenti a non creare un’ immagine personale dell’ associazione,pensandosempreadA.A.enonalpropriogruppo. Persalvaguardarel’integritàpresenteefuturadellanostraassociazione,non c’ècheununicomezzo,mettereinpraticail12°Concettoenellospecificole6 Garanzie,lequalisonostrumentipernonarrivarealconflitto,perallontanare i personalismi e le concentrazioni di potere, essendo queste, una serie di impegnisolennieconformialle12Tradizioni. Sarebbe buona cosa poter creare delle linee guida sul modo di impostare le domande ed infine accettare di buon grado ciò che la Conferenza ci indica. Servirebbe forse più coraggio nel prendere decisioni e posizioni anche impopolari. ComitatoEsterno 3. Premesso che abbiamo tutti concordato che le domande che vengono poste alla conferenza non producono risultati riscontrabili nei gruppi e nelle aree perchésonotroppogenericheenonfannocapireilquesitodifondo,ilgruppo haprodottodiversemodalitàperaffrontareiltema. Metodicheriguardanoledomande: 1) Le domande con obiettivo particolare o già proposte possono essere propostetuttol’annoaicomitatiSGchefunzionerebbedafiltro.Quelleche giungono alla Conferenza dovrebbero essere dei quesiti di interesse generalepertuttal’associazione. 2) Le domande dovrebbero essere fornite dal quesito che le ha prodotte in manierachiarainmododapoterdareunarispostaspecifica 3) Lerisposteeledomandestessedovrebberoavereunlinguaggiosemplice ecomprensibiledatutti 4) Sonoimportantiiluoghidellaformazioneedellacomunicazioneperavere unoscambiocheproducadomandesensate. LadomandaunicapertuttiiComitatièlaseguente: 3.Lacomunicazionecomerisorsapercrescere:Considerandoilcontinuoripetersi delle domande proposte, potremmo pensare a come rendere la Conferenza un momentodirealeriflessionesullacrescitadellanostraAssociazione. Può la Conferenza, attraverso i Comitati, indicare un metodo per raggiungere questoimportanteobiettivo? 3.Riteniamo che, ogni Comitato dei S.G., durante il corso dell’anno, coinvolgendo gliomologhiComitatidiConferenza,individuidegliargomentiinerentilacrescita dell’Associazione: comunicazione, sponsorizzazione al programma, al servizio ecc.ecc.datrasmettereaigruppi,trattaretemianzichédomande: (es. Le donne in A.A., Social Network, La spiritualità attraverso la settima), lasciandoaigruppi,attraversoilR.G.S.G.ilcompitodiindicareirelativisottotemi per ogni argomento principale, nelle domande dovrebbero essere chiare le motivazionichelehannoprodotte,inmododapoterdareunarispostaspecifica. Sono importanti i luoghi della formazione e della comunicazione per avere uno scambiocheproducadomandeappropriateesisuggeriscechevenganoeffettuati incontri preliminari (workshop) per scegliere e condividere le domande da proporreallaconferenza.