BUONE PRASSI
WORK-LIFE BALANCE
A cura della Dr.ssa Gabriella Cantore
ALCUNI PROGETTI
CHE HANNO PREVISTO LA
SPERIMENTAZIONE
DI
MISURE ORGANIZZATIVE
I progetti
Università Bocconi: le occasioni per essere mamma e lavoratrice – Milano
Ras si cura delle donne - Ras S.p.A. - Milano
Armonia: Telelavoro - Solvay S.p.A – Milano
Progetto Adapt – progetto Weird – Comune Forlì - Forlì
Buona prassi per rientri dal congedo parentale – Provincia di Parma
Servizi aziendali di supporto alla maternità e paternità - Ferrovie Nord
Milano - Milano
Tra vita e lavoro. Azioni a sostegno dei congedi parentali pe ril diritto alla
cura e alla formazione – IAL Emilia Romagna – Modena
I progetti
Coop Donna: usufruire del potenziale femminile, conciliazione tempi di
vita e tempi di lavoro e implementazione di una rete D-mentoring - COOP
TOSCANA LAZIO
Progetto Contempo - Sperimentazione territoriale - Lodi
Auchan – Lodi
Conciliatory – Laboratori del tempo – Prato, Torino, Potenza
Empowerment & spazi organizzativi al femminile – Gruppo Soges S.p.A –
Torino
Gioco di squadra – Emilia Romagna
“Essere donna in Bracco” - Bracco S.p.a.
4. Università Bocconi - Milano
Università Bocconi: le occasioni per essere mamma e
lavoratrice
Misure adottate:
flessibilità di orari in entrata e in uscita;
possibilità di part-time sia orizzontale che verticale;
introduzione della modalità lavorativa tramite telelavoro, per mansioni
compatibili;
possibilità di recuperare nel mese eventuali straordinari con
periodi di riposo;
permessi “parentali” aggiuntivi rispetto alla normativa.
Ras si cura delle donne
4. Ras S.p.A- Milano
Spazi aperti
Nel mese di maggio Ras propone inoltre da anni l’iniziativa “Spazi aperti”:
per l’occasione l’azienda apre le sue porte ai figli dei lavoratori che, insieme alla
famiglia, possono visitare l’ufficio di mamma e papà e divertirsi poi con una festa
dedicata ai piccoli.
Flessibilità di orari in entrata e in uscita
Presenza in Ras di 568 diverse fasce d’orario lavorativo
personalizzato per 643 dipendenti (nel 2004).
Part time, sia verticale che orizzontale, con prevalenza di quest’ultima
modalità: circa il 12,7% delle risorse interne a Ras usufruisce di tale riduzione
dell’orario.
Armonia: telelavoro
4. Solvay Italia - Milano
Ente promotore: Solvay Italia, Milano
Durata: 06/1999-03/2002
Società del gruppo coinvolte nella sperimentazione:
Solvay Italia, Milano –Sbu Fillers, Angera – Solvay Pharma, Grugliasco
Misure sperimentate
Telelavoro domestico durante il periodo di congedo parentale, sia per
i lavoratori neo padri sia per le lavoratrici neo madri per una durata
complessiva di 41 mesi.
Per il monitoraggio sono stati utilizzati: un “diario mensile”, un focus
group con le partecipanti al progetto, un help-desk.
Risultati
4. Armonia: telelavoro
In quattro casi l'attività di telelavoro è stata prolungata dopo la
fine della sperimentazione prevista, dei quali due in modo stabile.
Ruolo del Comitato Pari Opportunità
L’attività ha visto il coinvolgimento del Comitato Pari Opportunità
dell’azienda.
Cambiamento organizzativo
La sperimentazione ha consentito la messa a regime del
“pacchetto telelavoro e congedi parentali” e il suo inserimento nel
sistema complessivo della regolamentazione del telelavoro con le
Rsu.
Progetto ADAPT
Sulla flessibilità degli orari di lavoro
4. Progetto Adapt
Adapt è un progetto finanziato dalla Comunità Europea
rivolto all’introduzione ed alla sperimentazione di forme di
lavoro innovative nelle aziende forlivesi.
Gruppo di coordinamento
Comune di Forlì
Associazione degli Industriali della Provincia di Forlì-Cesena
Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e CNA di Forlì
Sindacato confederale CGIL CISL UIL
4. Progetto Adapt
Risultati della ricerca anno 1998
N. di aziende
•Orario flessibile
•Part-Time “orizzontale”
•Part-Time “verticale”
•Part-Time “week-end”
•Part-Time “ciclico”
•Recupero degli straordinari
•“Flexi-time”
•“Job Sharing”
• Telelavoro
• Banca delle ore
• “Buone pratiche”
• Altro
12
39
7
1
2
23
2
0
0
4
2
0
% rispetto al
8%
26%
4,7%
0,7%
1,3%
15,3%
1,3%
2,7%
1,3%
-
I progetti pilota
4. Progetto Adapt
Attraverso l’organizzazione di 4 focus group distinti per tipologie d’impresa
(artigianato e commercio, industria, pubblica amministrazione e cooperative) sono
emersi 5 progetti sperimentali. Le imprese pilota che hanno presentato studi di
fattibilità di azioni positive sono:
Bonfiglioli Riduttori Spa (progettazione e sperimentazione lavoro interinale)
Zanussi Electrolux (ricerca su esigenze di conciliazione tra i lavoratori con figli
piccoli)
Comune di Forlì (progettazione telelavoro)
CIS (progettazione sportello informativo per l’utenza a orario continuato e call
center)
Confartigianato (sperimentazione telelavoro)
4. Provincia di Parma
Buona prassi per rientri dal congedo parentale
Partner promotore: Provincia di Parma - Servizio Risorse umane
Inizio e fine progetto: 2002-2003
Obiettivi:
L’azione positiva riguarda l’ambito dei congedi parentali:
un’azione che faciliti il rientro al lavoro, in particolare per le
lavoratrici che usufruiscono di un periodo di astensione dal lavoro per
maternità.
La stessa azione è rivolta a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente che
si assentino dal lavoro per lunghi periodi, in concomitanza di
esigenze familiari e di impegni di cura particolarmente gravosi.
Buona prassi per rientri dal congedo
parentale
4. Provincia di Parma
Fase 1 – saluto e accordi con la lavoratrice
Il direttore e la dirigente del Servizio Pari Opportunità incontrano la lavoratrice
che si accinge a cominciare il periodo di congedo parentale e la mettono in
contatto con una persona referente, individuata all’interno del Servizio di
appartenenza della dipendente in accordo con il Dirigente responsabile, incaricata
di tenere contatti periodici con la lavoratrice in congedo: s’intende che le
comunicazioni riguardino le novità significative in merito al Servizio.
Fase 2 - implementazione del progetto di accompagnamento al rientro della
lavoratrice
Un mese prima della data prevista per il rientro della lavoratrice, il dirigente
responsabile del Settore da cui proviene la lavoratrice in congedo viene invitato
dal Direttore e dal Responsabile del Servizio Pari Opportunità a implementare un
progetto di accompagnamento al rientro, individuando le persone coinvolte, i temi
e i tempi del percorso formativo e di aggiornamento da realizzarsi nei primi
quindici giorni dalla data del rientro della lavoratrice.
4. Ferrovie Nord Milano
Servizi aziendali di supporto alla maternità
Partner promotore: Ferrovie Nord Milano
Durata: 1994 – 1996
Obiettivi:
un'indagine sulla maternità in azienda,
una campagna di sensibilizzazione dei responsabili delle risorse umane
aziendali,
la creazione di uno sportello di counselling per la conciliazione,
interventi di formazione e/o tutorship al rientro dalla maternità,
Il libretto "Maternità/paternità e lavoro". Si tratta di un opuscolo
informativo sulle norme legali e contrattuali che disciplinano le assenze per
maternità e cura dei figli piccoli, già realizzato ed attualmente in corso di
stampa. Sarà distribuito a tutti i dipendenti.
Strumenti realizzati
4. Ferrovie Nord Milano
istituire un consulente per la conciliazione tra lavoro e vita
familiare, presso la Direzione del Personale che deve:
fornire alle madri e ai padri le informazioni relative alle normative di
maternità e di congedo parentale in vigore in azienda; mantenere i
rapporti con la lavoratrice e il lavoratore assente.
istituire i facilitatori del rientro: lavoratore con qualifica di “quadro”
e con buona sensibilità alle questioni relative alla conciliazione tra
lavoro e vita familiare, il compito di affiancarsi, per alcuni giorni o
anche più a lungo, alle persone che rientrano al lavoro.
promuovere giornate di accoglimento e di aggiornamento,
rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori che rientrano al lavoro.
0. IAL Emilia Romagna
TRA VITA E LAVORO.
AZIONI A SOSTEGNO DEI CONGEDI PARENTALI PER IL DIRITTO
ALLA CURA E ALLA FORMAZIONE
Durata: 2001 - 2003
Obiettivi:
Il progetto si sviluppa attraverso azioni di:
diffusione delle opportunità offerte dalla legge 53/2000 sui congedi
parentali e formativi,
mediante servizi d'informazione,
supporti d'orientamento professionale e circa i congedi formativi,
consulenza,
uso di strumenti di comunicazione.
0. IAL Emilia Romagna
Risultati
apertura di due sportelli di informazione - uno a Modena e uno a
Piacenza - denominati "sportelli famiglia",
pubblicazione (30.000 copie) dell’opuscolo “Lavoro e vita familiare:
quali diritti? Le opportunità dei lavoratori per conciliare famiglia, lavoro
e formazione”
un numero verde per la richiesta di informazione sui congedi
parentali e formativi.
0. Coop Toscana Lazio
COOP DONNA: usufruire del potenziale femminile, conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro e implementazione di Una Rete di
Mentoring
Durata: 1996 - 2003
Obiettivi:
Contrastare elementi di discriminazione indiretta e sottoutilizzazione del
personale femminile;
intervenire e rendere conciliabile l'organizzazione del tempo di lavoro con
quello della cura, in seguito a periodi di assunzione di responsabilità
familiari;
gestire servizi informativi sulle normative e sui problemi lavorativi legati al
rientro post-parto, tramite forme di tutoraggio e accompagnamento nei
periodi di maternità e paternità dei/delle dipendenti.
0. Coop Toscana Lazio
La sperimentazione
Nel 1999 nell’ambito della funzione del personale viene aperto
nell'azienda uno sportello maternità-paternità come servizio
facilitatore per la soluzione dei bisogni legati al periodo della nascita di
una/uno figlia/o nella sede centrale (provincia di Livorno).
Gestito in modo permanente da una tutor.
Per favorire l’inserimento delle donne nei ruoli di responsabilità viene
sperimentata la modalità formativa del Mentoring come supporto allo
sviluppo di carriera.
I risultati
0. Coop Toscana Lazio
Lo sportello Maternità- Paternità - esiste dal 1999 - come servizio informativo
e di tutoraggio diventa servizio fisso e viene aperta una filiale a Roma.
Nel dicembre del 2001 un secondo progetto di azione positiva “Coop Donna:
usufruire del potenziale femminile, conciliazione dei tempi di vita e
tempi di lavoro e implementazione di una rete D-mentoring”.
I risultati
Mentoring e suo potenziamento (formazioni che affiancano persone esperte e
persone in formazione
Banca ore (introduzione di flessibilità orarie)
Convenzione tra la Coop Toscana Lazio e una cooperativa di servizi attiva nel
territorio dove l'azienda svolge la sua attività i modo da far si che i/le dipendenti
possano accedere ai servizi di cura (per figli/figlie, anziane/i , etc)
Un progetto geografico: nuovi bisogni e nuovi
servizi e la creazione di una rete tra le città di
Pavia, Lodi, Cremona, Mantova
Obiettivi e azioni
•
creare un clima favorevole allo sviluppo, al mantenimento, alla valorizzazione
dell’occupazione femminile favorendo la diffusione di una cultura di pari
opportunità e mainstreaming di genere;
•
ridurre il rischio di segregazione occupazionale e di esclusione dal mercato del
lavoro delle donne;
•
promuovere azioni family e personal friendly attraverso la progettazione;
•
attivazione di interventi innovativi e flessibili che valorizzino le specificità
territoriali e rappresentino bisogni di conciliazione e riequilibrio delle
responsabilità familiari tra i sessi.
Il primo obiettivo
0. Sperimentazione territoriale
Lodi
La creazione del Centro locale di parità, rappresenta il punto di
promozione ed elaborazione di iniziative e politiche family
friendly per il Comune di Lodi.
Il Centro si costituisce come servizio di primo livello e offre servizi
diversificati, mirati in particolare all’utenza femminile e alle
donne straniere, quali:
sensibilizzare donne e uomini, padri e madri per favorire un miglior
equilibrio delle responsabilità familiari e professionali; sviluppare
un sistema di osservazione e monitoraggio del servizio svolto.
Il secondo obiettivo:
0. Sperimentazione territoriale
Lodi
Creazione di uno Sportello family friendly presso l'ASL di Lodi
È prevista la progettazione e creazione di uno Sportello family friendly a
carattere informativo presso la sede dell’ASL di Lodi, rivolto alle dipendenti e ai
dipendenti dell’azienda a livello di gestione amministrativa e tecnica.
Lo Sportello agirà come punto di competenza sulle tematiche di conciliazione
familiare, di informazione sulle legislazioni di pari opportunità, buone prassi,
indicazioni sull’uso dei servizi. Lo Sportello sarà collocato all’interno della sede
dell’ASL di Lodi, prevedendo la diffusione dell’informazione verso il personale
delle altre sedi.
La sperimentazione potrà facilitare la comunicazione tra azienda e personale
femminile e maschile sulle tematiche attinenti la vita professionale e familiare e
individuare percorsi/iniziative di miglioramento a livello organizzativo e
comunicativo.
Il terzo obiettivo:
0. Sperimentazione territoriale
Lodi
Sperimentazione di servizi innovativi di informazione e
raccordo sui bisogni di conciliazione
Si prevede di progettare e sperimentare servizi di informazione e raccordo sui
bisogni di conciliazione rivolti ai diversi servizi sociali del territorio, ad altri
Comuni interessati e alle aziende del territorio.
Attenzione specifica sarà rivolta alla condizione delle donne straniere, per
accompagnarle all’uso dei servizi e delle informazioni e alla diffusione delle
informazioni, per favorire l’accesso ai servizi del territorio e alle opportunità
legislative a sostegno delle pari opportunità e delle politiche di
conciliazione tra uomini e donne.
La sperimentazione sarà coordinata e promossa dal Centro locale di parità,
che si pone come punto di riferimento e di sensibilizzazione.
Family Friendly Point
4. Family Friendly Point in
Auchan
Partner promotore: Auchan Spa - Gruppo Rinascente
Partnership:
Rappresentanti della direzione aziendale della sede di San Rocco al Porto
Rappresentanze sindacali interne
Esperte esterne della società di consulenza Pari e Dispari
Consigliera di Parità della Provincia di Lodi
Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Lodi
Presidente della Commissione imprenditoria femminile della CCIAA di Lodi
Durata: 2003
Le azioni di progetto:
individuare ipotesi di intervento adeguate e sostenibili
facilitare il reinserimento lavorativo dopo il periodo di maternità e
di congedo parentale creare un punto di competenza "personal family friendly" per gestire
le esigenze aziendali e le esigenze personali e familiari di chi lavora in azienda.
I prodotti
4. Family Friendly Point in
Auchan
Ricerca preliminare per meglio comprendere esigenze e bisogni di conciliazione.
Azioni formative a supporto dei rientri dopo maternità, paternità, congedi parentali.
Inaugurazione, nel novembre 2003, del "Family Friendly Point", operativo presso la sede
degli uffici area Risorse Umane, aperto due giorni alla settimana. I servizi offerti sono:
informazione su normative, legislazione;
servizi territoriali;
documentazione;
ascolto;
osservatorio e raccolta dati sul personale.
Sensibilizzazione e diffusione dei risultati del progetto,
sia nei confronti del contesto aziendale tramite depliant (etc), libretto informativo "I progetti
parentali: istruzione per l'uso"; sia verso l'esterno.
Conciliatory - Laboratori del tempo
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
Partnership: PIN–Prato, ILO Turin Centre–Torino, Ireforr–Potenza
Obiettivi:
identificare un “modello di conciliazione” sulla base della comparazione fra le
buone prassi sperimentate nell’Azione 2 con “Il laboratorio del tempo” e la
normativa vigente in materia;
promuovere il “modello di conciliazione” a livello orizzontale e verticale;
promuovere il ruolo delle figure professionali proposte alla gestione e cura
delle attività di conciliazione (Mentor di conciliazione e Time manager),
identificandone le competenze specifiche ai fini della realizzazione di
successive attività formative;
promuovere un “modello” di coinvolgimento degli attori territoriali, in grado
di garantire e promuovere politiche di conciliazione.
Mentor di conciliazione
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
Questa figura ha il compito principale di sviluppare ed aiutare l’individuo
ad acquisire una maggiore consapevolezza delle politiche di
conciliazione applicabili nei singoli contesti locali ed organizzativi.
Questa figura interagisce con l’individuo ed aiuta lo stesso allo sviluppo
dei singoli saperi riguardanti la conciliazione dei tempi e delle loro
modalità di gestione attiva.
Tale nuova figura professionale è scaturita da un problema sociale
principale. Nello sviluppare il progetto ci si è resi conto che non
sempre gli interlocutori di genere erano in possesso di conoscenze
adeguate sulle pari opportunità e sulle norme che agevolano lo
sviluppo e l’implementazione delle pari opportunità nei singoli
contesti.
Gli obiettivi specifici dell’azione di
Mentoring :
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
promuovere le conoscenze sui principi delle pari opportunità;
rendere consapevole l’intero sistema sull’importanza dell’applicazione dei principi
delle pari opportunità come processo di miglioramento organizzativo e produttivo;
individuare le motivazioni implicite o esplicite per cui le pari opportunità devono
essere applicate;
analizzare i principi dei congedi parentali (analisi delle politiche di conciliazione
realizzate e da realizzare nel proprio contesto);
analizzare i contenuti dell’applicazione delle pratiche di conciliazione necessarie per
ottimizzare i tempi personali e lavorativi che coinvolgono l’intera struttura famigliare;
verificare le modalità di gestione e di applicazione dei contenuti di conciliazione;
facilitare il processo di conciliazione all’interno della struttura aziendale;
promuovere un processo di comunicazione attiva fra i soggetti che aderiscono al
processo di mentoring;
personalizzare gli interventi di mentoring in base ai soggetti che vengono coinvolti
nel processo e che sono espressione di bisogni ed esigenze diversificate;
analizzare i livelli di efficacia ed efficienza dell’azione di mentoring realizzata
Figura professionale del
Time Manager
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
La figura professionale del Time Manager ha il compito di
individuare, promuovere ed attivare azioni positive e servizi di
conciliazione vita-lavoro per gli imprenditori ed i lavoratori delle
aree industriali.
La figura si inquadra nell’ambito del management delle società di
servizi che operano per il coordinamento funzionale di tali aree.
Il Time Manager è in grado, operando a livello territoriale, di fornire
risposte efficaci, efficienti, coordinate e personalizzate a quei
bisogni di conciliazione che difficilmente potrebbero trovare una
risposta a livello di singola azienda.
Figura professionale del
Time Manager
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
La figura dovrà essere in grado, di progettare e organizzare i servizi integrati di
conciliazione, in risposta alle esigenze dell’area industriale e coordinarne le
attività.
Le principali mansioni:
identificazione ed analisi dei bisogni di conciliazione dei tempi fra vita lavorativa
e vita famigliare a livello di area industriale;
individuazione, progettazione e organizzazione dei possibili servizi integrati
di conciliazione, in risposta alle esigenze dell’area industriale con
attenzione al rispetto dell’ambiente ed al rapporto costi-benefici;
consulenza alle aziende, ai gruppi di lavoratrici/tori, ai singoli;
rapporti con enti ed istituzioni con responsabilità territoriale in materia di
ambiente e gestione dei servizi;
rapporti con organizzazioni
coordinamento e monitoraggio dei servizi proposti;
reperimento fondi per l’istituzione ed il mantenimento dei servizi.
Differenze
4. Conciliatory - Laboratori del
tempo - Prato
Mentre la figura del Mentor di Conciliazione opera all’interno di qualsiasi
ambito sociale, dalle organizzazioni produttive ai contesti informali,
il Time Manager è specializzato nella gestione di interventi di conciliazione nelle
aree industriali.
Entrambi i profili hanno pertanto proprie peculiarità e caratteristiche,
trasferibili anche ad altri contesti, sempre a seguito di una ridefinizione
degli elementi caratterizzanti in accordo con le esigenze espresse
dallo specifico territorio.
Empowerment & spazi organizzativi al femminile
4. Gruppo Soges S.p.A
provincia di Torino
Soggetto attuatore/proponente: GRUPPO SOGES S.P.A.
Durata: 23/05/2003 - 22/05/2004
Attività previste:
- Attività di ricerca e analisi volta a rilevare, nei due generi la percezione dei cambiamenti
organizzativi.
- Analisi del clima rivolta essenzialmente al personale femminile, destinata a verificare
l'eventuale esistenza di un disagio di genere, a valutarne l'entità e a pianificare
interventi di miglioramento.
- Colloqui di gruppo e tavoli di lavoro guidati da un moderatore.
- Sessione di incontri formativi-informativi con esperti di comunicazione e di legislazione in
materia di Pari Opportunità.
- Applicazione generalizzata e sistematica sulla popolazione femminile, dell'assessment
center e di una metodologia in licenza, sulla valutazione delle risorse umane.
- Sessione di colloqui individuali di approfondimento, con un consulente esterno esperto di
valutazione delle prestazioni e del potenziale.
4. Gruppo Soges S.p.A
Prodotti finali
Sportello informativo presso l'azienda, con l'individuazione
di un referente adibito a fornire informazioni a imprese, lavoratori e
imprenditori.
Un kit contenente la brochure e tutti gli strumenti e gli
output prodotti (grafici, tabelle, report di monitoraggio e
documentazione a scopo formativo ed informativo), reperibile
presso lo sportello.
GIOCO DI SQUADRA
4. Gioco di squadra – Regione
Emilia Romagna
Obiettivi:
Parte I - Modellizzazione dell’Osservatorio sulla Conciliazione
Parte II - Modellizzazione delle due figure di:
Animatore/trice di conciliazione che opera in un ottica di reti locali e si configura
come un esperto consulente, o dipendente, collocato presso un apposito ufficio comunale,
che presenta competenze trasversali. E’ una figura estremamente contestualizzata a livello
locale in quanto deve essere dotata dell’autorevollezza necessaria per poter promuovere
reti locali e poter proporre politiche territoriali.
Coach/facilitatrice di conciliazione che opera a supporto di una progettazione
personalizzata e conciliata della vita personale e professionale;
Il coach di conciliazione
4. Gioco di squadra
Risponde alle esigenze di conciliazione delle/dei dipendenti proponendo politiche aziendali
di conciliazione tese al miglioramento della loro vita professionale e familiare. Agisce affinché
si conoscano a livello aziendale, o interaziendale, le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori
con responsabilità familiari emerse dalle attività consulenziali.
Offre un servizio di facilitazione e supporto per una progettazione personalizzata e
“conciliata” della vita personale e professionale, che parte da una conoscenza sistemica delle
opportunità pubbliche e private del territorio e dalla capacità di indurre e animare reti.
Fornisce informazioni e sensibilizza le lavoratrici in questione, rispetto alle strategie
possibili nel territorio di riferimento e renderle consapevoli delle varie modalità di lavoro, dei
servizi sociali esistenti e anche delle possibilità formative che contribuiscono a migliorare la
qualità della vita e comportano ricadute positive anche sulle performance professionali.
Si possono promuovere dei coach di conciliazione per PMI attraverso accordi locali
interaziendali, in modo da coprire con una figura formata per diagnosticare e rilevare le
problematiche della conciliazione a livello di più aziende incluse in un perimetro territoriale
definito.
Essere Donna in Bracco
4. Bracco S.p.A. - Milano
Misure adottate:
flessibilità di orari in entrata e in uscita;
possibilità di utilizzare il part-time e orari personalizzati per un anno al
rientro dalla maternità;
congedi parentali;
disponibilità di un assistente sociale anche per preparare e
accompagnare la donna nel più delicato e importante momento della vita:
la maternità;
soggiorni estivi per i figli di età compresa tra i 6 e i 16 anni;
assistenza domiciliare agli anziani per due settimane così da
supportare la famiglia nella gestione di emergenze dovute all’insorgere o
aggravarsi di una patologia;
programma di medicina preventiva per patologie femminili.
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Presentazione _sintesi buone prassi