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Corriere del Mezzogiorno Giovedì 18 Febbraio 2010
BA
SPECIALE
Sicurezza
FILIALE DI BARI
L’ESPERTO RISPONDE
Motivare il personale per lavorare in sicurezza
La scommessa dello stabilimento Ilva di Taranto
dei controlli e, quindi, alla riduzione del rischio investendo in apparecE’ il colosso della grande industria siderurgica, la più grande realtà in
chiature, dispositivi di protezione individuale e sistemi. Gli sforzi comItalia e in Europa. Lo stabilimento Ilva di Taranto, del gruppo Riva, conpiuti, pur sottolineando un forte impegno per la prevenzione e la ridufronta l’esigenza della sicurezza con le sue dimensioni e la complessità
zione degli infortuni, non sono però ancora sufficienti. Da nostre statidei suoi processi produttivi. Ne parliamo con l’ingegner Adolfo Buffo,
stiche, infatti, risulta che oltre l’85 % degli infortuni è causato da azioni
rappresentante della direzione aziendale e direttore dei sistemi di
e decisioni delle persone, piuttosto che dal livello di rischio e da condigestione per l’ambiente, la qualità e la sicurezza dello stabilimento.
Ingegnere, qual è oggi e com’è cambiato nel tempo il concetto della zioni non sicure. Da qui nasce la collaborazione con DuPont, per un
efficace programma di riduzione degli infortuni orientato al cambiasicurezza per Ilva?
mento della cultura e del comportamento umano in azienda. L’obiettivo
«La salvaguardia della salute e la sicurezza sul lavoro sono parte inteè interpretare la sicurezza non solo come norma da rispettare, ma come
grante della gestione generale dello stabilimento, che negli ultimi anni
valore culturale per l’individuo, la famiglia, la comunità. Il
si è dotato di un documento di politica aziendale sulle regoprogetto interessa le aree della fabbricazione di ghisa e
le, i comportamenti e le responsabilità in tema di sicurezza
acciaio e coinvolge le strutture di produzione e manutenper tutti i lavoratori che vi operano. Gli obiettivi di salute e
zione per un totale di circa 1.500 persone tra dirigenti,
sicurezza rientrano nella gestione dei sistemi di lavoro e
preposti e lavoratori».
produzione, perché non esiste processo produttivo efficienRecentemente, in Ilva si è svolta un’edizione del master
te che non sia anche sicuro. I principali elementi di gestioCsad sulla sicurezza dei lavoratori e delle macchine.
ne sono la revisione e l’aggiornamento delle istruzioni di
Perché questa scelta?
lavoro e delle procedure tecnico-gestionali, l’aggiornamen«Perché il master proposto da Csad, un prezioso partner
to continuo della valutazione del rischio, il potenziamento
per noi, aveva una forte connotazione tecnica, volta sia a
della prevenzione, il coinvolgimento, l’informazione e la
valorizzare le competenze specifiche degli allievi, che a
formazione dei lavoratori, adottando un modello di gestiorispondere alla crescente domanda, da parte delle azienne della sicurezza certificato da un ente esterno e conforme
de, di professionalità qualificate nella prevenzione dei
ai requisiti prescritti (OHSAS 18001 nel rispetto delle linee
rischi e nella gestione della sicurezza delle macchine e sui
Guida UNI-INAIL). Abbiamo puntato a coinvolgere i lavoluoghi di lavoro. In questo master abbiamo finanziato interatori sui temi della sicurezza, attraverso riunioni, ispezioni Ing. Adolfo Buffo
gralmente 10 borse di studio e ora i borsisti svolgono lo
e simulazioni, perché le loro conoscenze ed esperienze
rappresentano una risorsa per lo sviluppo del sistema di gestione. stage (circa 1.200 ore, per una durata di 6 mesi) nei nostri impianti,
Quest’opera di sensibilizzazione ha migliorato i livelli di prevenzione e assistiti dai nostri ingegneri del Servizio di prevenzione e protezione.
Questo rientra nella nostra strategia di attenzione al tema della sicurezridotto il numero degli infortuni».
za; lo stabilimento e gli impianti sono una palestra in cui sviluppare ed
Che ruolo ha avuto la formazione e con quali risultati?
esercitare le competenze acquisite durante il master, nel quale abbiamo
«Negli ultimi anni abbiamo consolidato l’attività di formazione rivolta
all’aggiornamento professionale e alle pratiche di sicurezza, con circa coinvolto alcune aziende del nostro indotto. In questo modo il master
non rimarrà soltanto una ricchezza per i giovani e per la grande azien215.000 ore dedicate alla formazione nel 2009. Il coinvolgimento, la formazione e l’addestramento sul campo si sono dimostrati essenziali per da, ma diventa un patrimonio per tutta l’area industriale tarantina».
potenziare la prevenzione e migliorare le prestazioni, permettendo di Il vostro stabilimento ha anche ospitato il convegno di apertura del
ridurre il numero degli infortuni del 50%, rispetto al 2005 e l’indice di gra- progetto Efesto. Anche quest’evento rientrava nella strategia sulla
vità (le giornate perse per infortunio rispetto alle ore lavorate) del 40 %». sicurezza?
E per il futuro? Ci parli dei programmi di investimento
«E’ esattamente il motivo per cui abbiamo deciso di accettare la propo«Da qualche mese collaboriamo con DuPont, società internazionale leasta, anche questa di Csad, di ospitare la conferenza inaugurale del proder nella consulenza aziendale, con cui abbiamo lanciato un nuovo
getto Efesto (il network della sicurezza). La formazione è l’investimento
progetto per correggere i comportamenti umani e promuovere la cultupiù importante nel campo della salute e della sicurezza. Credo che il
ra della sicurezza, sviluppando consapevolezza e impegno a tutti i livelprogetto Efesto, promosso da Fondimpresa, abbia una forte connotali dell’organizzazione. Da tempo ci concentriamo sul miglioramento
zione culturale perché mira a tenere alta l’attenzione delle aziende, dei
della sicurezza tecnologica, tesa al perfezionamento degli impianti e
lavoratori e della società civile su questi temi».
A CURA DELLA
Le novità del decreto legislativo 106 del 2009
Com’è cambiata la formazione obbligatoria?
Ing. Giustiniano Armenise
Esperto in formazione per la Sicurezza
Lo spiega l’ingegner Giustiniano Armenise, amministratore unico di A&T Engineering di Bari, specializzata
nel settore sicurezza sul lavoro, progettazione globale, direzione dei lavori, formazione e informazione
Il decreto legislativo 106 del 2009 è un prov- possibilità di erogare la formazione di cui
vedimento correttivo che ha modificato alcuni abbiamo appena detto agli organismi paritetipassaggi dell’ar ticolo 37 del precedente ci, citati all’articolo 51, alle scuole edili, (per
decreto 81 del 2008, che disciplina la forma- tutte citiamo la Formedil di Bari, che eroga
zione dei lavoratori e dei loro rappresentan- tanti corsi di formazione nei diversi ambiti
ti. Si tratta di piccoli ritocchi che nascondono legati al mondo edile), alle associazioni sindanuovi quesiti, nuove esigenze.
cali dei datori di lavoro o dei lavoratori. Lo
Confrontando l’articolo in questione con la sua stesso discorso vale per la formazione dei
versione aggiornata, lettura a cui invito tutti lavoratori, perché gli organismi paritetici,
coloro i quali non hanno
qualora presenti nel settore
provveduto ad aggiornare il
e nel territorio in cui si svolproprio sistema di gestione
ge l’attività del datore di
della sicurezza (semplice o
lavoro, possono formare i
complesso che sia), si nota
lavoratori. E ora passiamo
che al comma 7 è stata
alla seconda novità.
aggiunta la parola “diriIl decreto correttivo 106 del
genti”. Questo significa che
2009 prevede anche un’aloggi
devono
ricevere
ternanza tra la formazione
un’adeguata formazione, a
aziendale, sia del preposto
cura del datore di lavoro,
sia del dirigente, e la forsia i preposti sia i dirigenti.
mazione presso gli organiFormazione Corsi Anticaduta
Ed ecco la prima novità.
smi paritetici. Per rendere
presso Formedil Bari
Oltre al preposto, figura
possibile questa disposizioper la quale l’articolo 16 del decreto 81 (e ne, vengono destinati appositi fondi interprosuccessive modifiche e integrazioni) stabilisce fessionali, di cui all’articolo 118 della Legge
l’obbligo formativo, il decreto 106 impone 388 del 2000, e altre tipologie di fondi, di cui
l’obbligo di formare adeguatamente anche il all’articolo 12 del decreto legislativo 276 del
dirigente. L’anomalia, che si avvicina molto ad 2006. L’integrazione del comma 14, infine,
una svista del legislatore, interessa l’apparato ovvero l’ultima modifica apportata dal decreto
sanzionatorio: mentre per i preposti all’obbli- 106 all’articolo 37 del precedente provvedigo di sottoporsi a formazione è prevista una mento, è una conseguenza degli intoppi che
sanzione ben precisa (vedere l’articolo 56), ha incontrato il “Libretto formativo”, conosciuper i dirigenti non è stato fatto altrettanto. Ne to da molti come “Libretto del cittadino”. La
consegue che, in caso di inadempimento da riflessione con la quale concludiamo, dunque,
parte del dirigente, questo non sia perseguibi- non può che essere un auspicio che vengano
le. Nella rivisitazione dell’articolo, inoltre, è emanate nuove disposizioni in materia di forstato inserito un comma 7-bis che riconosce la mazione ed informazione.
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