Le componenti negative Ammortamenti – accantonamenti – rimanenze …. • Tra i componenti negativi del rd d’impresa il TUIR include: - spese per prestazioni di lavoro (art. 95); - interessi passivi (regime ad hoc) - contributi ad associazione sindacali e di categoria : deducibili se e nella misura in cui sono dovuti in base a formale deliberazione dell’associazione (art. 99, u.c) …. - imposte (art. 99, I e II co) : occorre distinguere → ) imposte dirette e quelle per cui è prevista la rivalsa: non deducibili ) altre imposte: deducibili nell’esercizio in cui avviene il pagamento ) acc.ti per imposte non ancora accertate definitivamente: deducibili ma con un limite pari all’ammontare corrispondente a dichiarazioni presentate, accertamenti o provvedimenti Ufficio e decisioni delle Commissioni Tributarie …. - oneri di utilità sociale (art. 100): deducibili ma nei limiti del 5 per mille dell’ammontare delle spese per prestazione di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi; deducibilità di altri oneri con altri limiti (art. 100, co II e ss) …. - minusvalenze, sopravvenienze passive e perdite (art. 101) - spese relative a più esercizi (art. 108) - ammortamenti (art. 102, beni materiali, art. 103, beni immateriali, art. 104, ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili) - accantonamenti (art. 105, di quiescenza e previdenza, art. 106, svalutazione cr e acc.ti per rischi su cr, art. 107, altri accantonamenti) AMMORTAMENTI Funzione: ripartire nel tempo il costo di un bene strumentale cioè distribuire il costo di beni ad utilità pluriennale in periodi d’imposta in cui presumibilmente avverrà il loro utilizzo - non invece costituire fondi per il riacquisto dei cespiti → ai fondi di amm.to non corrispondono disponibilità finanziarie : i fondi sono solo rettificativi dei cespiti iscritti all’attivo quindi si tratta di un procedimento di valutazione da cui si hanno elementi reddituali da valutazione del patrimonio. …. → ai fini civilistici – aziendalistici: rappresenta la % di obsolescenza del bene nell’arco temporale dell’esercizio → diversa ottica fiscale: - è il legislatore a stabilire la aliquota di amm.to - il Tuir distingue tra amm.to di beni materiali e di beni immateriali Beni materiali • Due aspetti sono da evidenziare nel procedimento di ammortamento: 1. il contributo economico – tecnico del bene al processo produttivo 2. riduzione, fino a perdita, di valore del bene per il suo utilizzo nell’attività d’impresa quindi sembra non bastare la sua utilità per l’impresa, ma occorre anche tale perdita di valore: vedi il problema dell’ammortamento dei terreni …. • Infatti per i terreni inizialmente tassati su base catastale quindi aliquota di amm.to non aveva rilevazione pratica con riforma ‘90 tassazione delle attività agricole in base a criteri effettivi : problema per i terreni utilizzati per la coltivazione questi terreni: - sono usati nell’attività agricola e quindi contribuiscono alla produzione di ricavi - ma non subiscono un vero e proprio deperimento fisico pertanto questo fatto di mancato deprezzamento implica la non ammortizzabilità dei terreni …. • Il problema è che per le imprese di coltivazione il prezzo del terreno può rappresentare il costo di un bene che rappresenta il bene strumentale principale • Ma il terreno più che un costo rappresenta un investimento che non perde valore a seguito del suo utilizzo • Quindi non ammortizzabilità dei terreni • Caso limite in cui A.F. ha ritenuto deducibili i costi per l’acquisto di terreni: per imprese edili quando il terreno viene adibito a deposito di materiale ( Risoluzione n. 12/7/1579 del 1982) …. • Nella procedura fiscale di ammortamento le % sono stabilite con decreto ministeriale (quindi con atto amministrativo generale) • Le aliquote fiscali vengono determinate in questo modo: i beni sono distinti per settore economico e tipo→ il settore economico tiene conto della natura delle imprese (alimentari, metallurgiche, edili, di trasporto, …) il tipo considera, invece, il bene : ad esempio il fabbricato industriale, l’attrezzatura, …. • Per ripartire il costo occorre che il cespite - sia installato - possa esser utilizzato - entri in funzione quindi non basta l’appartenenza del cespite all’impresa …. • Nell’esercizio di entrata in funzione del bene occorrerebbe ragguagliare la quota di amm.to al periodo di utilizzo effettivo (ammortamento per dodicesimi) • Ma per semplicità in tale esercizio si ha una riduzione alla metà dell’aliquota a prescindere dal mese in cui il cespite è entrato in funzione …. infatti ex art. 102 1) la quota di amm.to è commisurata al costo del bene materiale strumentale 2) tale quota è deducibile a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene 3) ma deducibilità è ammessa in misura non superiore a quella derivante dall’applicazione dei coefficienti fissati dal Ministero con decreto ministeriale 4) tali coefficienti sono ridotti alla metà nel primo esercizio (a prescindere dalla data di acquisizione del bene nell’esercizio stesso) determinati per categorie omogenee di beni ed in base al normale deperimento e consumo nei rispettivi settori produttivi 5) quanto alle possibilità di amm.to non contemplate dalla disciplina civilistica: …. 1. era prevista la possibilità di effettuare un amm.to accelerato superamento delle aliquote ordinarie dovuto alla più intensa utilizzazione del bene rispetto a quella normale del settore relativo abrogato con L. n. 244/2007 a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2007 2 a titolo di amm.to anticipato era prevista una aliquota aggiuntiva fino a due volte per amm.to anticipato nell’esercizio in cui i beni sono entrati in funzione e nei due ss per i beni acquistati usati tale amm.to era ammesso solo per l’esercizio di entrata in funzione del cespite norma oggi abrogata con L. n. 244/2007 a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2007 …. • Particolarità per beni il cui costo unitario non sia superiore a 516,46 euro : - facoltà di procedere a deduzione integrale delle spese di acquisto nell’esercizio in cui la spesa è stata sostenuta - vi rientrano anche una pluralità di beni destinati ad essere utilizzati in modo coordinato tra loro, semprechè il prezzo dei singoli pezzi si mantenga nel limite indicato: arredamento ufficio, materassi albergo, carrelli supermercato …. per beni in leasing: per impresa concedente: imputazione a C/E dei canoni di leasing e deduzione quote di amm.to determinate nell’esercizio in base a piano di ammortamento finanziario per impresa utilizzatrice: che imputa a C/E canoni di leasing – deduzione ammessa ma ad una condizione: durata del contratto non inferiore a 2/3 del periodo di amm.to corrispondente al coeff stabilito ex co II …. • Quando si conclude il ciclo fiscale di amm.to di tale cespite per perdita, distruzione o vendita anche prima della totale ripartizione del suo costo 1. se il bene viene ceduto: il valore fiscalmente riconosciuto non ha più ragione di esser trasmesso a esercizi futuri quindi diventerà un elemento negativo di rd (o diminuirà eventuali componenti positive) NELL’ESERCIZIO DI CESSIONE il costo residuo da ammortizzare non potrà più essere recuperato in futuro: si interrompe la trasmissione dei valori fiscali …. 2. se il bene diventa obsoleto tecnicamente e quindi non è più usato : inutilizzabilità tecnica – economica del bene il contribuente può - proseguire il ciclo fiscale di amm.to - sterilizzare il costo in attesa della sua distruzione - eliminare il bene dal processo produttivo Beni immateriali art. 103 tuir - si tratta di beni intangibili - in questo caso i costi sostenuti sono collegati alla produzione interna o all’acquisizione di un bene o di un diritto (marchi, brevetti, diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno, licenze, …) - tali beni possono essere utilizzati diversamente: …. 1 fruiti secondo la propria destinazione (vedi lettura di un libro, ascolto di un cd, utilizzo di un software) 2. oggetto di uno sfruttamento commerciale attraverso differenti soluzioni contrattuali: a) vendita del bene (ad esempio marchio o brevetto) con trasferimento all’acquirente di tutti i relativi diritti con rinunzia alla proprietà del bene stesso b) cessione limitata e temporanea del diritto di sfruttamento del bene mantenendo alcuni diritti c) sfruttamento commerciale del bene nella normale attività dell’impresa (ad esempio cessione di beni realizzati con quel brevetto) ciò influisce sulla deducibilità del costo di tale bene …. • Se il contratto ne prevede lo sfruttamento economico dietro pagamento di canoni o royalties non è un costo ammortizzabile • Nel caso di vendita o licenza ad uso a tempo indeterminato è deducibile secondo amm.to …. ex art. 103 % di deducibilità diversa a seconda del tipo di bene: - Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno, brevetti industriali , …: deducibili in misura non sup al 50% del costo - costo dei marchi d’impresa: deducibili in misura non sup a 1/18 del costo - valore di avviamento: deducibile in misura non sup a 1/18 del valore stesso Ammortamento finanziario (art. 104 TUIR) • oggetto: beni gratuitamente devolvibili alla scadenza della concessione • deduzione in quote costanti di amm.to fin • quota di amm.to finanziario : si divide il costo dei beni, diminuito degli eventuali contributi del concedente, per il n di anni di durata della concessione ACCANTONAMENTI Funzione: - o rappresentano la intervenuta maturazione e realizzazione di un onere che si manifesterà finanziariamente in un esercizio futuro (ad esempio acc.ti ai fondi di quiescenza e previdenza) - o rappresentano un onere incerto il cui rischio va ripartito in più esercizi (vedi acc.ti per rischi su cr, acc.ti per rischi di cambio) - anticipano quindi all’esercizio quote di costi destinati a verificarsi in futuro ma comunque ricollegabili economicamente anche all’esercizio considerato …. • Funzione contabile (come per amm.to): la quota di acc.to è una componente negativa di rd ed il fondo acc.to viene costituito in contabilità • Tassatività degli acc.ti previsti in quanto si ispirano più ad una logica prudenziale quindi diversa da quella fiscale : art. 107, co IV “ non sono ammesse deduzioni per acc.ti diversi da quelli espressamente considerati dalle disposizioni del presente capo” …. • Acc.ti per svalutazione e rischi su cr (art. 106) deducibili in ciascun esercizio ma nel limite dello 0,50 % del valore nominale o di acquisizione dei cr stessi • Operazioni e concorsi a premio (art. 107, co III) deducibili in misura non sup rispettivamente al 30 e 70% dell’ammontare degli impegni assunti nell’esercizio a condizione che siano distinti per esercizio di formazione • Acc.ti trattamento di quiescenza e previdenza (art. 105) deducibili nei limiti della quote maturate nell’esercizio RIMANENZE art. 92 tuir • La rilevazione delle rimanenze deriva dalla contabilizzazione degli acquisti di merci, materie prime, … secondo un criterio economico e non patrimoniale • Infatti tali acquisti rilevano contabilmente solo tra i costi di periodo, senza considerare l’incremento patrimoniale connesso (ingresso del bene nel patrimonio aziendale) o il decremento in caso di vendita (uscita del bene dal patrimonio aziendale) per l’impresa . • Pertanto a fine esercizio occorre: - registrare il valore dei beni di magazzino in giacenza - rettificare i relativi costi - escludere i beni che nel corso del periodo sono stati venduti …. Funzione: sospendere i costi in attesa dei ricavi • Infatti i beni – merce non sono sottoposti ad un utilizzo che ne determina il deperimento o il consumo, come invece accade nei costi pluriennali o nell’ammortamento Tali beni rimangono nella loro condizione originaria per essere poi usati nella produzione e nella vendita …. Oggetto: si tratta di quei beni che danno luogo a ricavi ex art. 85 TUIR Metodo: attraverso un raggruppamento in categorie omogenee di beni, per natura e per valore per beni omogenei per natura si intendono quelli che hanno analoghe caratteristiche tecnologiche e merceologiche ma per identificare tali raggruppamenti omogenei non si tratta di adottare criteri rigidi : occorrerà verificare caso per caso tenendo conto delle caratteristiche e delle particolarità delle singole imprese …. Valutazione: il legislatore fa riferimento ai criteri civilistici va fatta “per un valore non inferiore a quello che risulta raggruppando i beni in categorie omogenee per natura e valore ed attribuendo a ciascun gruppo un valore non inferiore a quello determinato dalle disposizioni che seguono” …. • Primo esercizio: valutazione a costo medio ponderato ovvero “ valore risultante dalla divisione del costo complessivo dei beni prodotti e acquistati nell’esercizio stesso per la loro quantità” …. • Esercizi ss: 1. se la quantità delle rimanenze è aumentata: voci distinte per esercizi di formazione 2. se è diminuita: la diminuzione si imputa agli incrementi formati negli esercizi precedenti a partire dal più recente • Libertà di scelta: media ponderata LIFO FIFO ma valore non inferiore al costo medio ponderato (valore minimo) …. LIFO a scatti (per imprese che non adottano gli altri metodi) in tal caso il valore LIFO è valore minimo cui ci si deve adeguare tramite variazione in aumento qualora la valutazione a bilancio sia inferiore …. • Rimanenze di servizi, opere forniture che hanno però durata ultrannuale valutazione: in base ai corrispettivi pattuiti per gli stessi in stato di avanzamento valutazione in base ai corrispettivi liquidati • Anche rim di titoli- valore minimo ex art. 94 TUIR …. • Art. 101 minusvalenze sopravvenienze passive perdite di beni e di crediti