CULTURA e SPETTACOLI
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FLASH NEWS
TORNA L’ORO DEL RENO
BOLOGNA - Torna a Bologna dopo 16
anni, dal 4 al 20 dicembre, il
festival-concorso 'Loro del Reno’,
rassegna di ricerca allora antesignana
dei Teatri Invisibili anni Novanta, fatta
rinascere da Teatri di Vita per
evidenziare un 'ricambio
generazionale’ negli spettacoli di
sperimentazione più diversi, danza
compresa. Un festival che 'riparte’
dalla terza edizione, ha spiegato il
direttore artistico Stefano Casi, tra i
fondatori della rassegna insieme al
regista Andrea Adriatico (e ad altri
'osservatorì della scena bolognese)
con il quale poi creò due anni dopo
anche Teatri di Vita.
MUSICAL PER LA CUCCARINI
TRIESTE - “Lo spettacolo di varietà
non credo sia morto, ma credo vada
reinventato in chiave moderna, anche
sulle base delle richieste del
pubblico”: lo ha detto a Trieste Lorella
Cuccarini, nel corso della conferenza
stampa di presentazione del musical
“Sweet Charity”, che debutterà
domani sera al Politeama Rossetti del
capoluogo giuliano. Conserva sempre
la bellezza e l’entusiasmo dei vent'
anni, la Cuccarini che, in “Sweet
Charity”, interpreta una donna che
porta con sè tutto un bagaglio di
esperienze di vita senza rinnegarle,
ma continuando a credere
fermamente nel valore dell’ amore.
“Sweet Charity è una donna sulla
quarantina che non rinuncia mai a
ricercare l’anima gemella”.
VENERDÌ 1 DICEMBRE 2006
CRUISE, VILLA NEL SUSSEX
LONDRA - Il pied a terre di Tom Cruise
e Katie Holmes in Europa sarà una
lussuosa villa da 2,5 milioni di sterline
(3,6 milioni di euro) a Dormans Park,
nella contea inglese del West Sussex.
E’ quanto rivelano i tabloid britannici
precisando che la casa è a due passi
da una sede di Scientology, la setta di
cui Cruise è il membro più celebre.
Previsti colpi di teatro per l’ultima opera in cartellone stasera al Pergolesi
Premio anche a Loach
A Jesi un Rigoletto a sorpresa
Il “Capri
Award”
a Crialese
di GIOVANNI FILOSA
JESI - Dramma della solitudine.
Un suicidio annunciato. Tre personaggi….e sarebbe troppo facile concludere la frase. In realtà la
presentazione alla stampa di un
"Rigoletto" in chiave drammatica che più non si può, ha vissuto
sui rosso e nero di stile machbethiano,
con
odori di teatro
shakespeariano che si profilano all'orizzonte. La conferenza stampa di "ecco a
voi Rigoletto", l'ultima
opera nel cartellone della
stagione lirica
del Pergolesi
di Jesi, in scena stasera in
"prima" nel
Massimo jesino, ore 21, è di
quelle che appassionano.
Tutti si sono
immaginati,
chi più chi meno, la follia del
gobbo, la dolcezza di Gilda,
la presunzione
e la prosopopea del dirigente d'azienda del nord che
è il duca di Mantova. Bene, cancellate, resettate. Oggi una regia
saggiamente spiegata dal direttore artistico Federico Pupo, affiancato, con traduzione simultanea, dall'aiuto regista Silvie Laligne, che condivide in tutto il
dettato del regista Paul Emile-Fourny a Nizza per impegni
improvvisi, ci dimostra che ci saranno vari colpi di "teatro" nel
finale di questo Rigoletto coi tratti del dramma sull'elsa della spada. O del pugnale. Già, perché, ci
spiega, tradotta in simultanea,
l'aiuto regista Silvie Laligne, stavolta Gilda morirà (o si lascerà
morire? o vorrà morire?, la tesi
del suicidio regge ancora dopo
centosessant'anni erotti) inmodo
completamente diverso dal solito. Non vi diciamo nulla, sarà una
"soluzione" differente, tecnolo-
Il protagonista è il cantante nero
Usa Mark Rucker, Il duca di
Mantova, il georgiano Shalva
Mukeria, Gilda è Luz Del Alba
a suo agio in tutti i teatri del mondo
Stasera
al Pergolesi
di Jesi
la prima
di Rigoletto
Grande
attesa
per
un’edizione
che si
preannuncia
piena di
sorprese
Nelle foto
due scene
dell’opera
Foto Binci
gica, ma non andiamo oltre per
non farci scoprire. Rigoletto è il
cantante Usa di colore Mark Rucker, quattrocento volte "gobbo"
in scena, grande vocalità e grande
presenza, conosce benissimo l'italiano, certo, quello del libretto.
Poi Il duca di Mantova, il tenore
georgiano Shalva Mukeria, con
una buona timbrica d'assieme,
sarà il giovane seduttore. Lei, due
occhi da centroamericana che
fulminano come un sorsoin più di
rhum agricolo, è Luz Del Alba, a
suo agio in tutti i teatri del mondo
(viene dalla Cina, dove era in
tournèe con "La Fenice"di Venezia) ed ha una predilezione per
Verdi (Violetta in Traviata è il suo
alter ego). "Morirò e canterò, ma
sarà una sorpresa il come succederà". Poi una dolce Maddalena,
un'americana - Erin Elizabeth
Smith - dotata di grande presenza
scenica e, infine, Giuseppe Scorsin come Sparafucile, Miodrag
Jovanovic comeMonterone etutti gli altri, sotto la bacchetta del
giovane direttore Antonino Fogliari e la Form nel golfo mistico.
Coro lirico marchigiano "Vincenzo Bellini" diretto dalla maestria di Carlo Moranti. "Il pubblico resterà sorpreso", proclama
Federico Pupo, direttore artistico. Rigoletto lo merita.
L’orchestra regionale suonerà a Betlemme e Gerusalemme per la pace
La Filarmonica, concerto in Terra Santa
di FABIO BRISIGHELLI
ANCONA - E' bello, è beneaugurante
che nel martoriato Medio Oriente per
una volta non siano le armi a parlare, ma
che su di esso, sui luoghi della Cristianità di Betlemme e di Gerusalemme si
effonda la forza rasserenatrice della
musica. L'Orchestra Filarmonica Marchigiana volerà in Medio Oriente a ridosso del Natale, per due concerti serali
(ore 20) che si preannunciano straordinari: A Betlemme, appunto, venerdì
22 dicembre nella Chiesa della Natività
di Santa Caterina; a Gerusalemme sabato 23
all'Auditorium Binyanei Hauna. Con un anticipo mercoledì 20 (ore 18) in terra italiana,
e significativamente a Roma, nella Chiesa
S. Maria in Ara Coeli.
Spetta insomma alla nostra formazione
strumentale regionale dare vita al Concerto
per la Vita e per la Pace 2006, che approda
alla sua sesta edizione. Il concerto, che verrà
registrato e trasmesso in mondovisione su
Raitre la mattina di Natale (alle 11) - una
nuova importante occasione per l'Ofm, dopo la performance di fine anno passato al
Quirinale -, ha un programma di seducente
effetto: con il giovane Mozart della Sinfonia
n. 13 in fa maggiore K112, con il Concerto
per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore di Haydn, con il Salve Regina in do
minore per soprano, archi e basso continuo
del "nostro" Pergolesi (il "cuore" di quest'offerta musicale, come ha affermato Fabio Tiberi), e con infine lo Schubert della
Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D485,
legata al nostro italico sentire. Ne sono protagonisti, oltre all'Orchestra, due valenti solisti: il soprano Cinzia Forte e il violoncellista Enrico Dindo, oltre al noto direttore
Corrado Rovaris.
NAPOLI - Il regista inglese
Ken Loach ed Emanuele
Crialese hanno vinto il 'Capri Award 2006 - by Fiuggi’
quali “registi dell’anno”. I
due artisti, insieme a Fausto
Brizzi indicato come la “rivelazione”, saranno premiati a Capri il 28 dicembre
nel corso della seconda
giornate di 'Capri, Hollywood - International Film
Festival'.
“Loach e Crialese, due
grandi artisti, che forniscono costantemente un prezioso contributo al rilancio
del'arte cinematografica
europea”, sostiene in una
nota Grazia Bottiglieri, vice-presidente dell’Istituto
Capri nel mondo, alla vigilia della consegna degli
E.F.A. Awards, prevista domani sera a Varsavia, i riconoscimenti europei a cui
sono candidati anche il regista inglese per il film “Il
vento che accarezza l’erba”
(Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes) e l’autore
romano (Leone d’Argento
a Venezia). Promossa dall’Istituto Capri nel mondo
con il sostegno dell’Unione
Europea, attraverso l'Assessorato al Turismo della
Campania, e della direzione Generale Cinema del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la manifestazione prevede circa 70
proiezioni (tra le 'Premiere
Kimbò e la Rassegna dei
migliori film del 2006 prodotta col Casinò di Venezia).
Tra gli altri personaggi
che hanno già confermato
la partecipazione agli eventi (gala, premiazioni e i
Symposium Fiuggi sul tema 'Cinema, dove sono le
idee?') figurano: Terry Gilliam, John Irvin, Marleen
Gorris, Kristoph Zanussi,
Amos Gitai, Roberto Andò,
Ricky Tognazzi, Simona
Izzo, Federico Zampaglione insieme a Raoul Bova,
Toby Jones, Brenda Blethyn, Simona Izzo e Ricky
Tognazzi, Claudia Gerini.
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A Jesi un Rigoletto a sorpresa