Editoriale 4 Cinema: Black Swan Il Gioiellino 8 Marzo: La Giunta regionale per le pari opportunità Omaggio a… Rudolf Hametovic Nureyev Giovani e lavoro: la fiera del ribasso Spettatori e vittime: i minori a la violenza assistita Intervista al Dott. Giovanni Blandino Le quote rosa dall’Antica Roma ad oggi Intervista alla Dott.ssa Sabrina Strano Roma - Volgograd Booklive Gli Itinerari del Gusto: La pesca di mare nel Lazio La storia dell’EUR Intervista al Pres. del Cons. del Municipio XII Marco Cacciotti Linea diretta con l’Assessorato all’Agricoltura Consiglio Regionale Informa Municipio XII Informa Eur Torrino News pubblicazione mensile ANNO IX n° 3 marzo 2011 Editrice: Service & Business 2001 Direttore responsabile: Sergio Di Mambro Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731 Grafica: Fabio Zaccaria Stampa: Ripoli snc Hanno collaborato: Irene Giarracca, Valeria Torre, MariaFrancesca Piemontese, Corinna Lucianelli, Stefano Coccia, Valerio Ceddia, G.M. Ardito. Concessionaria pubblicitaria: Media Live s.r.l. Tel.: 06.50797732 Cell.: 380.3965716 e-mail: [email protected] La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. 6 30 w w w .il w w w .la w w w .it w w w .r w w w .e o p a ur z m er lia io to a io liv l rr l i i v d v in e e e ic .it .o .o ol o. rg rg ive it .it Finito di stampare nel mese di: marzo 2011 6 10 12 16 20 21 22 23 24 30 34 44 48 52 56 58 62 16 48 Editoriale: Cari Lettori, Questo mesa ampio spazio dedicato alla ricerca scientifica, con due approfondite interviste alla Dott.ssa Sabrina Strano e al Dott. Giovanni Blandino. Pensiamo sia davvero importante divulgare le scoperte che le equipe dell’Istituto Regina Elena di Roma stanno effettuando sulla cura dei tumori: si tratta di una lotta combattuta giorno dopo giorno, nel silenzio dei laboratori, per un’avvenire migliore di tutta la collettività, per dare speranza ai malati e rimuovere le paure di chi potrebbe essere colpito da questo male. Non solo scienza e ricerca ma anche il ricordo di un’importante festività che cade in questo mese di marzo: la festa delle donne, di tutte le mamme, le lavoratrici, le nonne che costituiscono l’altra straordinaria metà del mondo. Un’informazione che dal generale – l’annoso problema dell’occupazione giovanile in Italia – si cala nel particolare: con le rubriche dedicate al Municipio XII, alle attività del Consiglio dello stesso Municipio (con l’intervista al Presidente Marco Cacciotti) e al Consiglio Regionale del Lazio, senza dimenticare un focus riguardante l’assessorato all’Agricoltura. Buona lettura 4 eur torrino news ] di Sergio Di Mambro [ N on è certo una novità che il talento inconfondibile e disturbante di Darren Aronofsky faciliti i suoi attori nell’ottenere riconoscimenti importanti. Finora, però all’ambitissimo premio Oscar ci si era soltanto avvicinati. Ci era andata vicina una ormai anziana, ma sempre portentosa, Ellen Burstyn, che la preziosa statuetta se l’era comunque conquistata nel lontano 1974 grazie a Martin Scorsese, quando interpretò il suo Alice non abita più qui; avendo poi al suo attivo altre nomination, l’ultima delle quali ottenuta per l’appunto con Requiem for a Dream di Aronofsky, dove interpretava una impressionante figura di madre fagocitata dalla società dei consumi e ossessionata dai farmaci per il dimagrimento, al punto di sviluppare una insana e devastante forma di dipendenza. Per il penultimo film realizzato da Aronofsky, The Wrestler, le nomination erano state addirittura due: nel 2009 vennero candidati sia Mickey Rourke, superbo mattatore di una crepuscolare sfida dentro e fuori il ring, che la brava Marisa Tomei, in lizza quale miglior attrice non protagonista. Ma nessuno dei due la spuntò. Con Black Swan il cinema di Aronofsky, finalmente, ha fatto bingo. E ci è riuscito grazie a Natalie Portman, ex ragazzina prodigio (Léon di Luc Besson, Heat - la sfida di Michael Mann, Tutti dicono I love you di Woody Allen), autrice poi di una cavalcata trionfale attraverso ruoli come quello di Padmé nella saga di Guerre Stellari o quello della ribelle Evey in V per vendetta. Adesso la bella Natalie è Il cigno nero, un cigno capace di planare sugli Oscar con grazia indicibile, beandosi del premio e lasciando al contempo profondamente turbate le platee cinematografiche. Già, perché apparentemente Black Swan è l’ennesimo film ambientato nell’ostico e competitivo ambiente della danza, focalizzato su rivalità feroci, non immune da stereotipi come quello incarnato da un sanguigno Vincent Cassel, coreografo e regista del balletto capace di fomentare appetiti sessuali col suo carisma e con una fisicità decisamente aggressiva. Ma questa, come dicevamo, è solo l’epidermide del progetto cinematografico di Darren Aronofsky. Il visionario cineasta prende a pretesto l’innocenza (presunta) e la totale dedizione al balletto della prota- cinema Titolo: The Black Swan - Il Cigno Nero Nazione: USA Genere: Drammatico, Thriller Durata: 103’ Anno: 2010 Cast: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Winona Ryder, Barbara Hershey, Kristina Anapau, Benjamin Millepied, Ksenia Solo, Janet Montgomery, Regia: Darren Aronofsky Produzione: Cross Creek Pictures, Phoenix ] di Stefano Coccia [ gonista Nina Sayers, ovvero Natalie Portman, per costruire un personaggio delicato e spaventoso al tempo stesso. Sotto “il lago dei cigni” si sente ribollire un magma oscuro. Le musiche di Tchaikovsky (e non solo) scortano Nina in quel percorso estatico che, attraverso una progressione drammatica inesorabile, pone la ragazza a contatto con le sue più intime fobie, con le nevrosi radicate in lei da un ambiente socio-famigliare opprimente, angoscioso, sottilmente autoritario. Le tensioni nella prima parte del film sono compresse, stagnanti, imprigionate in un’atmosfera spessa, eppure esistono; per poi esplodere in un crescendo sempre più barocco, segnato dall’uso violentemente espressionista di morphing e di altri effetti in digitale che, pur con qualche sporadica concessione al grottesco, tendono ad assumere venature orrorifiche. Nel finale, sotto la pressione del ruolo di prima ballerina faticosamente acquisito, non è più un mondo irto di difficoltà a spalancarsi davanti agli occhi di Nina, ma è la mente turbata di Nina a spalancarsi sul mondo. Lo colora coi propri sogni e coi propri incubi. Odette e Odine, il cigno bianco e il cigno nero racchiusi nella stessa figura femminile, ovvero il frammentarsi di una personalità borderline, processo doloroso che ne precorre la fragorosa caduta. Questo gioco di simmetrie, che coinvolge anche i sapienti contrasti cromatici della pellicola, sembra contagiare anche le scelte di casting: da un lato le due personalità più risolte, proiettate all’esterno, manipolatrici, ed in qualche misure superficiali, rappresentate da Thomas (il già citato Vincent Cassel) e dalla ballerina rivale Lily (che possiede la bellezza quasi ridondante di Mila Kunis); dall’altro l’equilibrio psico-fisico precario esibito da Nina/Natalie Portman, che si sovrappone all’usura dei nervi e del corpo cui è già andata incontro Beth Macintyre, precedente star del balletto impersonata da Winona Ryder in modo assai convincente. L’ago della bilancia di questo quadro così delicato, una presenza ingombrante che con la sua ansia di controllo faciliterà il crollo di Nina, è senz’altro sua madre Erica: inquietante ritratto di una matriarcalità castrante e severa, affidato alla brava Barbara Hershey. Ma attenzione, l’efficacia e la notevole resa emotiva di Black Swan sono anche il prodotto di una coerenza stilistica che, pur non raggiungendo forse gli esiti altissimi di Requiem for a Dream e The Wrestler, persegue in fondo gli stessi obiettivi: mostrare con una sorta di accanimento tearapeutico il deflagrare del rapporto tra testa e corpo, tra proiezioni mentali e concretezza delle azioni, possibilmente in quelle situazioni estreme che amplificano il senso di costrizione, di subdolo condizionamento, indotto dalla società dei consumi. A livello registico la ricerca del dettaglio, l’esibizione quasi compiaciuta delle cicatrici, l’ossessività di certi gesti riprodotta in fase di montaggio, l’esaltazione dello sforzo fisico spinto all’estremo, rendono possibile una parziale identificazione del Pictures, Protozoa Pictures corpo femminile di Natalie Portman in Black Swan con quello di Mickey Rourke in The Wrestler: entrambi i corpi, quello della ballerina e quello del lottatore, offerti al pubblico in una sorta di rituale barbaro. eur torrino news 7 cinema il Gioiellino Armando Molaioli parla del suo film ] di Valerio Ceddia [ che racconta l’odissea Parmalat I n un’affollata conferenza stampa a Roma, Armando Molaioli ha presentato il suo secondo film: Il gioiellino. Grande la curiosità per il tema trattato, ovvero la storia (con libera interpretazione) del crac della Parmalat, e per un cast di primo ordine tra cui spiccano Remo Girone e Toni Servillo, inedita coppia a cui sono riservati i personaggi rispettivamente del patron Calisto Tanzi e del direttore finanziario Fausto Tonna. Proprio al regista e a Servillo, ancora una volta nei panni di una figura importante delle cronache italiane, sono state rivolte la maggior parte delle domande. Come è nata l’idea di un film sulla Parmalat? Molaioli: Mi sono sempre interessato alle problematiche sociali ed economiche, a ciò che è dietro alla “crisi globale” che ci attanaglia da diversi anni. Sono rimasto subito attratto dal caso della Parmalat perché l’ho percepito estremamente emblematico, il manifesto di meccanismi finanziari nuovi e assolutamente inarrestabili in questi anni. Mi incuriosiva poi questa strana associazione di elementi tipicamente italiani contrapposti alla freddezza e alla fisionomia contorta della New Economy. Anche i personaggi sembravano davvero esemplari: un’umanità variegata che si confrontava con queste concezioni un po’ perverse dell’economia. Parlare di Parmalat per me è un modo per parlare dei tanti crac finanziari degli ultimi anni. Nel film vi sono diverse scene ambientate in chiesa. Che ruolo dà alla religiosità in questa vicenda? Molaioli: L’interessamento mistico religioso di Rastelli (il Tanzi della finzione n.d.r.) è funzionale a veicolare dei valori in modo apparente, totalmente fittizio. È un abitudine del mondo imprenditoriale, ma anche politico, il parlare di valori, di religione e presentarsi come bene10 eur torrino news fattori. Si vuole dare quest’immagine: cioè di persona che pensa prima agli interessi della collettività, e poi a se stesso. Come mai avete deciso di non usare i veri nomi dei protagonisti e non nominare esplicitamente la Parmalat? Molaioli: I processi ancora in corso hanno un po’ frenato l’avvicinamento, diciamo più propriamente somatico, al reale. Come ripeto però mi interessava più lo studio di come certe dinamiche finanziarie si sviluppano. Per questo motivo non ci siamo nemmeno soffermati molto sul mondo del calcio e sul personaggio del figlio, presidente del Parma negli anni ’90. Così come non abbiamo trattato dei piccoli investitori Parmalat, anche perché il film si ferma proprio al momento della bancarotta, alle soglie del processo a Tanzi. Ciò che è venuto dopo, peraltro è piuttosto noto alle cronache. Ritiene che i personaggi del film abbiano comportamenti al limite del patologico? Molaioli: Posso dire che una cosa mi ha colpito molto nelle ricerche sulle crisi societarie negli ultimi anni. Ho notato un dato costante, ovvero un apparente disprezzo del denaro nei suoi protagonisti. Queste persone soffrono di una blanda schizofrenia: sono sempre più sull’orlo dell’abisso ma sono abituati a dirsi che va tutto bene, e continuano a guardarsi intorno, a reinvestire pur senza avere denaro reale. È una schizofrenia forse diffusa a livello nazionale. Servillo: Sicuramente un elemento perverso, ma profondamente inerente alla realtà è l’impasto tra denaro e sentimento. Nei miei film ho avuto la fortuna di testimoniare varie volte di questo legame che in qualche modo racconta gli aspetti del potere, che sono diversi a seconda del contesto storico. Non si può prescindere dall’intreccio di soldi e sentimento se si vuole raccontare il mondo che ci circonda. Come ha costruito il suo personaggio? Quanto si è basato sulla figura reale? Servillo: È un personaggio poco esposto alle cronache, quindi ho avuto meno zavorre di confronto con la realtà. Ho lavorato molto sul quotidiano, l’intimo di chi si immerge in queste intuizioni finanziarie. Sicuramente l’accuratezza, l’attenzione della regia di Molaioli al dettaglio, come già ne La ragazza del lago hanno facilitato il mio lavoro sul personaggio. D’altronde, anche per personaggi più noti, penso sempre che il cinema debba necessariamente interessarsi più al romanzesco, e non appiattirsi sulla cronaca, anche perché in questo campo la tv e i giornali riescono meglio. E il film pur seguendo il romanzesco racconta un paese che c’è. 8 marzo I n occasione della Festa delle donne la Giunta regionale del Lazio si è riunita in seduta straordinaria per presentare una serie di proposte d’ intervento indirizzate alla promozione delle pari opportunità. Durante la mattinata sono stati inoltre analizzati i risultati di un’indagine condotta dal Censis in merito ai livelli di occupazione femminile nella nostra Regione. La conferenza si è svolta alla presenza della governatrice Renata Polverini e degli Assessori: Mariella Zezza, Angela Birindelli, Gabriella Sentinelli, Fabiana Santini. Sebbene la Regione Lazio, in riferimento all’occupazione femminile, presenti buoni livelli di crescita, permane comunque un gap rispetto a quella maschile. In termini generali negli ultimi dieci anni la Regione ha assistito ad un buon aumento dei livelli di crescita dell’occupazione, infatti se nel 2000 c’era uno scarto di circa 8 punti percentuali fra quella femminile e quella maschile, nel 2010 assistiamo ad una forte riduzione della forbice, con uno scarto di soli 2 punti percentuali Si sa che il raggiungimento di elevati livelli d’istruzione dà maggiori possibilità di accesso al lavoro e maggiori livelli retributivi, tuttavia anche in questo caso il tasso di occupazione giovanile femminile è più basso di quello maschile. Come mai? Perché le aziende preferiscono donne con diversi anni d’esperienza alle spalle, insomma le giovani vengono scalzate dalle over 45. Quello che più preoccupa non è solo il grave stato in cui versa la popolazione femminile italiana, svantaggiata rispetto a quella della maggioranza degli altri Stati dell’Unione Europea, ma anche le conseguenze sulla mentalità delle giovani generazioni che ormai fortemente sfiduciate dalle proprie possibilità di carriera e inclusione lavorativa, sono più disincentivate all’acquisizione di competenze professionali. Ad aggravare le difficoltà anche la scarsa offerta di servizi resi dalle strutture pubbliche per migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che costringe molte donne alla rinuncia. La Conferenza è stata preceduta, come anticipato, da una seduta straordinaria nella quale gli Assessori hanno avanzato alcune proposte per la promozione delle pari opportunità; l’Assessore alla cultura spettacolo e sport Fabiana Santini in colla- 12 eur torrino news ] di Irene Giarracca [ la Giunta regionale per le pari opportunità borazione con l’Assessore al Lavoro Mariella Zezza hanno promosso l’istituzione di un concorso fotografico annuale, tutto al femminile, dal titolo “ Donne nel Lazio”; mentre l’Assessore al lavoro congiuntamente all’Assessore alle politiche sociali e familiari Aldo Forte hanno proposto una delibera per lo stanziamento di risorse del Fondo per le pari opportunità, per un totale di 4 milioni di euro che saranno indirizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, al sostegno alle famiglie con figli in lista d’attesa per l’inserimento negli asili nido pubblici, al sostegno di quelle costrette ad iscrivere i bambini in quelli privati per assenza di strutture statali, mentre il resto delle risorse saranno indirizzate all’istituzione di un servizio di consulenza per donne in congedo parentale, per facilitarle nel rientro al lavoro e ridurre il rischio del gap di carriera. L’Assessore alle politiche agricole Angela Birindelli ha invece proposto di istituire un corso di alta formazione rivolto a quelle donne che nell’ambito del “Pacchetto giovani”, provvedimento rivolto all’incentivo dell’imprenditoria giovanile, presenteranno i progetti migliori. È stata infine approvata l’adesione della Giunta alla “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro” documento di indirizzo per le pari opportunità attraverso il quale il governo regionale si impegnerà ad aumentare l’occupazione femminile nel territorio. Angela Birindelli Fabiana Santini Gabriella Sentinelli Mariella Zezza eur torrino news 13 Osteria del Malpasso: Una storia lunga un secolo N el XII Municipio, in via Romeo Collalti 169 nella zona di Spinaceto, dal 1910 c’è l’Osteria del Malpasso. Una storia che inizia anche prima di questa data ma difficile da ricostruire. Chi può raccontarla è sicuramente il proprietario, Armando Branciani, che dal 1990 ha ceduto l’attività ai nipoti e alle loro figlie, Alessandra ed Emilia. Alessandra Raponi Alessandra, cosa ricorda della storia dell’Osteria Malpasso? Ho dei ricordi veramente molto belli perché questo posto era dello zio di mio padre. Io venivo qui a giocare, i miei sono i ricordi di una bambina che veniva a trovare lo zio e mangiava cucina buonissima. Ricordi d’infanzia. Chi veniva presso quest’osteria? Per parlarne il più adatto è senz’altro mio zio, ascoltavo sempre i suoi racconti. Ci parlava della Pincipessa Iolanda e di Federico Fellini, che ha conosciuto anche mia madre. Infatti lei, dall’età di 18 anni, è venuta a lavorare qui ed ha conosciuto il “Grande Maestro”, mi raccontava che era solito chiedere un’insalatiera con la frutta, e tanti altri piccoli aneddoti che sicuramente meglio di me può raccontare mio zio Armando. Chi viene oggi all’Osteria? Una clientela molto particolare, artisti, politici, imprenditori, liberi professionisti, famiglie. Insomma una clientela selezionata ma non per nostra scelta. Noi accettiamo tutti! Parliamo di Lei, visto che la Sua attività è un’altra… Sì, in realtà sono un soprano; una cantante lirica. È una passione che coltivo da quando avevo 3 anni. Ho iniziato a cantare nei cori parrocchiali fino a 18 anni poi ho iniziato a studiare canto e pianoforte privatamente. Ho coltivato questa passione che mi accompagna tutt’ora. Ho cantato in grandi teatri, ad esempio quello di Taormina e ho avuto una piccola parte nel Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Placido Domingo, una persona che desideravo conoscere da una vita. Studio tutt’ora e la mia vera professione è questa, anche se non mi sento di abbandonare l’Osteria, e di far venire meno l’aiuto ai miei genitori. Avrei anche intenzione di organizzare, presso i locali dell’Osteria del Malpasso, delle serate di musica classica e jazz. Mia madre è la cuoca, mio padre si occupa di fare la spesa, perché il locale è come una grande casa. Io e mia sorella ci occupiamo delle relazioni in sala. Resta il fatto che non ho abbandonato la mia professione. Tra poco dovrò sostenere infatti un’audizione importante e frequento un corso di perfezionamento con uno dei miei maestri, Simone Alaimo, baritono celeberrimo. In pochi ascoltano la musica classica e forse non si è ancora “aperti” per andare oltre quello che ci viene proposto dai media. Cosa trasmette questo tipo di musica? Io posso parlare ovviamente per quanto mi riguarda. Ho iniziato con la musica leggera, con il karaoke. La differenza che dà il cantare la musica leggera piuttosto che interpretare un’opera lirica personalmente non c’è. È qualcosa che sento dentro e che comunque viene da me. Quando canto un brano di Mina è come se cantassi un’opera, l’impegno è esattamente lo stesso. Cerco d’entrare nel personaggio, a volte nella tragedia, spesso interpreto eroine che si fanno uccidere per amore o donne che si sacrificano, che combattono, regine vigorose. Chiaramente c’è una differenza, è l’insieme che è diverso, il contatto con il pubblico, il pianoforte, l’orchestra, i personaggi e i colleghi con cui scherzi dietro le quinte e poi magari vedi sul palco per cantare una tragedia. L’impegno resta comunque lo stesso. Quando deve interpretare un ruolo, oltre all’aspetto vocale e sonoro, come riesce ad entrare in empatia con il personaggio? Mi aiuta molto la musica e dai miei maestri mi è sempre stato insegnato di ascoltarla attentamente perché ti dà una traccia. Dipende molto dal vissuto della persona, da quello che uno ha dentro, dalle esperienze vissute che si riflettono nell’interpretazione. Poi bisogna dire che l’artista dice molto spesso ciò che vuole: Verdi ad esempio scriveva tutto, Bellini e Mozart lo stesso. Studiando si comprendono molte cose. E quando canto emerge ciò che sono. L’importante è interpretare ciò che si canta. Non esiste cosa più brutta che ascoltare un cantante che canta benissimo, una grande tecnica ma che non trasmette assolutamente nulla. Nel mio piccolo cerco di trasmettere qualcosa. Chi ti guarda e ti ascolta deve vivere ciò che sta ascoltando e tu stai interpretando, quello che tu sei e stai cantando. Emilia, anche a Lei chiediamo cosa ricorda di questo luogo? La prima volta che sono venuta qui ero una neonata. Venivo con mia madre a trovare gli zii. Infatti abitavamo nei pressi. Una parte della mia infanzia l’ho trascorsa qui. Se c’era da lavorare si lavorava altrimenti si stava insieme a giocare con gli altri bambini. Successivamente le cose sono cambiate se non altro perché ci siamo trasferiti da Roma per poi tornare nuovamente. Io ho iniziato a studiare all’università e, successivamente a lavorare. Mio padre, proprio quando mi sono laureata ha rilevato l’Osteria dagli zii, facendomi lavorare inizialmente qui. Io naturalmente ho proseguito il mio percorso di studi facendo essenzialmente due lavori: aiutavo i miei genitori con il locale e svolgevo l’attività per cui ho studiato. Sono un’insegnante di francese ma nel tempo libero sono terapeuta: mi occupo di yoga e naturopatia. Emilia Raponi Cosa l’ha spinta ad avvicinarsi a queste discipline? Inizialmente un interesse puramente culturale. La mia formazione universitaria è di tipo umanistico e da sempre ho effettuato ricerche di natura comparata. Quindi sono abituata a mettere in comparazione elementi che all’apparenza sono molto diversi tra loro. In più i miei genitori hanno sempre curato me e mia sorella con l’omeopatia. Questo ha fatto sì che ci avvicinassimo a un determinato discorso salutistico. Successivamente ho frequentato una scuola per naturopati, in cui ho studiato filosofia indiana. È durato 3 anni, e sono stati anche molto duri. Sono stata in India dove ho sostenuto molti esami. Tra il pensiero occidentale e quello orientale quali sono le differenze? Non è facile rispondere e non credo d’avere una conoscenza tale per poterlo fare. Posso dire cosa ho trovato io d’interessante: l’approccio nei confronti della vita, il mettere in sintonia il corpo con la mente. Ad esempio con lo yoga, il mangiare, i piccoli gesti della quotidianità. Tutto questo può essere un indice di grande equilibrio. Osteria del Malpasso Via Romeo Collalti, 179 00128 Roma Tel. 06.5070034 Tel./fax 06.5073304 Omaggio a… Rudolf Hametovic Nureyev. ] di Corinna Lucianelli [ “La danza è tutta la mia vita. Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. È la mia condanna forse, ma anche la mia felicità. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei-quando finirei di vivere”. E proprio così, solo quando smise di vivere, Nureyev smise anche di danzare. Sono le parole dell’indimenticabile ballerino russo che ha trasformato e rivoluzionato il ruolo maschile nel balletto. Nacque in un minuscolo paesino mentre era in viaggio in treno con la madre diretti a Vladivostock per raggiungere il padre. Era il 17 marzo 1938. A causa dello sconvolgimento culturale che pervase la Russia di quegli anni a causa della Seconda Guerra Mondiale, Nureyev non potè frequentare nessuna scuola di danza fino al 1955. A 11 anni prese lezioni da un’anziana insegnante, la signora Udeltsova, che aveva fatto parte dei leggendari Ballets Russes di Diaghilev. Nel 1955 entrò a far parte della prestigiosa scuola di ballo del Teatro Kirov di Leningrado e tre anni dopo fu ammesso in Compagnia. Nonostante l’età avanzata fu considerato il più dotato e talentuoso allievo. In soli due anni divenne uno dei ballerini più famosi in Russia, Paese nel quale esisteva una grande tradizione per la danza classica e dove i ballerini erano tenuti in altissima considerazione. Ebbe il grande e raro privilegio di viaggiare al di fuori dei confini russi, ma poco dopo gli fu revocato il permesso di spostarsi per motivi disciplinari e fu costretto a dei tour solo nelle province russe. Arrivò un anno fondamentale, il 1961. Il primo ballerino del Kirov, Konstantin Sergeyev si infortunò e all’ultimo minuto a Nureyev fu permesso di rimpiazzarlo in un’esibizione a Parigi. Qui la sua prestazione esaltò pubblico e critica, ma naturalmente il suo carattere creò notevoli disagi. Infranse di nuovo le regole, cioè frequentò “stranieri” e gli fu detto che lo avrebbero rimpatriato. Rendendosi conto del fatto che non gli sarebbe stato più permesso di espatriare, il 17 giugno all’aeroporto di Parigi, il ribelle danzatore defezionò. Non vedrà la sua terra fino al 1989, anno in cui fu invitato ufficialemente da Gorbaciov. Nonostante la distanza Nureyev rimase molto legato alla madre e l’anno in cui rietrò fu solo per darle l’ultimo saluto. In Occidente questo meraviglioso danzatore divenne una celebrità. Le sue caratteristiche eccezionali e, bisogna dirlo, la sua bellezza lo resero una star internazionale. Questo gli diede il raro privilegio di scegliere dove e con chi danzare. Molto importante fu un suo viaggio in Danimarca, dove conobbe Erik Bruhn, suo migliore amico ed amante, ma la loro storia fu molto travagliata data l’elevata quantità di rapporti che Nureyev intratteneva. Nello stesso periodo incontra un’altra icona del balletto, Margot Fonteyn, con la quale intraprese un’intensa attività lavorativa e una sincera amicizia. Insieme resero indimenticabili, grazie alle loro intense interpretazioni balletti come Il lago dei Cigni e Giselle. Rimasero amici anche quando la Fonteyn si ritirò dalle scene perché malata di cancro. Anche il cinema si accorse di lui, numerosi registi lo contattarono, come Ken Russell che lo volle nel ruolo di Rodolfo Valentino, ma non ebbe mai il tempo e la costanza per intraprendere una seria carriera cinematografica. Fondamentale fu la sua partecipazione nella serie televisiva The Muppet Show. La sua presenza risollevò le sorti del programma che in quegli anni era in crisi. Nel 1983 viene nominato Direttore dell’Operà di Parigi e oltre a danzare si dedicò anche a reclutare nuove promesse della danza. Nel frattempo progrediva la sua malattia, nonostante ciò lavorò senza sosta. Grazie al suo talento, la sua forza e al suo fascino gli vennero perdonate molte cose dovute al suo temperamento e nemmeno la fama riuscì a cambiarlo. Era notoriamente impulsivo, detestava le regole e l’ordine gerarchico. Frequentò moltissime personalità, Jacqueline Kennedy, Mick Jagger e Andy Warhol, per questo giro di amicizie fu poi bollato come uno snob e intollerante verso le persone comuni. Alla fine degli anni Settanta iniziò il suo declino fisico, ma non smise mai di interpretare i ruoli da protagonista, cosa che suscitò invidie da parte di critici e pubblico che lo stavano abbandonando. Quest’artista influenzò notevolmente la danza classica, infatti a partire dalle sue produzioni cambia anche il ruolo maschile che venne così accentuato ed inoltre grazie a lui venne abbattuto quel muro che separa la danza classica dalla moderna. Sappiamo della malattia che lo colpì, erano i primi anni Ottanta e ben poco si sapeva dell’AIDS. Fece finta di nulla per molto tempo, non accettando nemmeno le cure di quel periodo, convincendo chi gli stava intorno che si trattava di altro. Ma alla fine dovette rendersi conto che stava morendo. In un suo scritto confessa: – Ora so che dovrò morire, perché questa malattia non perdona ed il mio corpo è intrappolato su una carrozzina. Ma l’unica cosa che mi accompagna è la mia danza, la mia libertà di essere. Volo oltre le mie parole e il mio dolore. Ringrazio Dio per avermi dato un corpo per danzare cosicché io non spreccassi neanche un attimo del meraviglioso dono della vita. Negli ultimi due anni di vita riconquistò la fiducia e l’ammirazione dei fan e dei critici, e così in Francia fu nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Purtroppo ci ha lasciato il 6 gennaio 1993 all’età di 54 anni. Un enorme vuoto per il mondo della danza che, a mio avviso, è ancora oggi difficile da colmare. Giovani e Lavoro: ] di Valeria Torre [ Laureato (non di rado con il massimo dei voti), specializzazione in tasca, esperienze di vita all’estero e dunque buona padronanza di una lingua straniera: è il ritratto odierno del giovane disoccupato in Italia. E già, perché se una volta un buon percorso di studi era sufficiente per garantire l’accesso al mondo del lavoro, e spesso anche la possibilità di una discreta carriera, i tempi sono decisamente cambiati. Anzi, a dirla tutta sembra che il titolo di studi penalizzi nella ricerca del lavoro, dal momento che le stime ufficiali riferiscono di un tasso di disoccupazione molto più elevato fra i laureati rispetto a chi la laurea non ce l’ha. Secondo i dati di Almalaurea, Consorzio degli Atenei che ha stilato un rapporto sulle condizioni dei laureati nel nostro paese, nel 2009 la percentuale dei laureati di primo livello in cerca di lavoro è salita dal 15 al 16% e, a riprova della tesi poc’anzi sostenuta – secondo cui più è alto il livello di qualifica conseguito e minore è la probabilità di trovare occupazione – agli specializzati va anche peggio, con un livello di disoccupazione passato dal 16 al 18%. Ma neppure chi dopo mille peripezie riesce finalmente a trovare un posto può esultare troppo vista la media degli stipendi, e anche in questo caso vige il principio in base al quale più si è specializzati, meno si vola alto: infatti ai laureati spetta la busta paga più bassa. Addirittura nel giro di soli due anni, tra il 2007 e il 2009, la retribuzione del laureato è scesa, passando da una media di 1.210 euro al mese a 1.149 euro. Stando così le cose, l’unica prospettiva sembra essere quella del trasferimento all’estero. Ancora una volta i dati parlano chiaro: i laureati italiani del 2009 che oggi lavorano fuori guadagnano 1.500 euro, mentre chi, temerario, è rimasto in Italia, è fermo a circa 1.000 euro. E con il passare del tempo il divario fra gli stipendi cresce; infatti, se gli italiani occupati in patria che si sono laureati nel 2005 hanno raggiunto oggi appena la soglia dei 1.200 euro, i loro connazionali impiegati all’estero hanno superato i 2.000 euro. Che aggiungere ancora? Non resta che preparare la valigia. Purtroppo. 20 eur torrino news Spettatori e vittime: i minori e la violenza assistita ] di Irene Giarracca [ Si è tenuta lo scorso 22 Febbraio la presentazione dei risultati del progetto Dafne III alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abruzzese e del Direttore di Save the Children Italia Valerio Neri. Si tratta di un lavoro realizzato grazie ad un finanziamento della Commissione europea. Il progetto ha riguardato un’analisi sull’efficienza dei sistemi di protezione, in Italia e nelle tre regioni oggetto d’indagine (Piemonte, Lazio, e Calabria), in merito alla tutela dei minori dalla violenza assistita in ambito domestico. Ma che cosa è la violenza assistita? Si tratta del trauma subito da bambini spettatori di violenza fisica e verbale fra i propri genitori. I dati a disposizione, raccolti dall’Istat nel 2007, sono riferiti alla violenza di genere; dall’indagine è emerso che sono 6 milioni e 743mila le donne fra i 16 e i 70 anni che hanno denunciato di aver subito almeno una volta nella vita una violenza: di tipo fisico il 18,8%, sessuale il 23,7%, psicologico il 33,7%, di stalking il 18,8%. Di queste donne il 14% ha dichiarato di aver subito violenza dal proprio partner e di queste 690mila di avere dei figli che hanno assistito a questi episodi. Nel 2007 erano circa 400mila i bambini vittime di violenza assistita. Il Direttore di Save the Children intervistato ai nostri microfoni spiega che un bambino che è testimone di un episodio di questo tipo subisce un danno enorme, assistere ad un contrasto fra i propri genitori: “è come ricevere un calcio o uno strattone – commenta Valerio Neri – che conduce al crollo del senso di sicurezza dell’io del bambino”. Primo obiettivo del progetto, spiega il Direttore di Save the Children, è stato alzare l’attenzione sociale riguardo questo tema, il secondo: valutare l’adeguatezza della normativa. In questo ambito l’Italia come molti altri Stati dell’Unione Europea è molto indietro, tuttavia pur essendo un aspetto importante per combattere il fenomeno, non è certo lo strumento più idoneo, sottolinea Neri. In proposito Save the Children ha richiesto un intervento urgente del Garante dell’Infanzia, affinché vengano adottati strumenti utili per lavorare con le famiglie, sia dal punto di vista informativo-culturale, sia dal punto di vista psicologico. Devono essere erogati servizi di assistenza alla famiglia, padre compreso, non si può certo pensare che una persona soggetta ad episodi di violenza metta da parte certe dinamiche per non incorrere nel rischio di una sanzione. Portare a termine un’indagine di questo genere, ha denunciato inoltre il Dott. Neri, non è stato affatto semplice, la sfera familiare viene ancora oggi percepita come inaccessibile, ed è anche su questo che si deve lavorare. Episodi di aggressione e prevaricazione, non necessariamente fisica ma anche verbale, sono stati fino ad oggi e sono tutt’ora percepiti come “normali”, il genitore stesso non si rende conto dei danni che può causare al figlio, per questo è molto probabile che i risultati dell’indagine siano falsati e che siano molti più di 400mila i bambini che quotidianamente subiscono violenze. La famiglia è il nucleo sociale di base, è il luogo dove si forma la personalità di un individuo, i ge- Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzzese nitori sono la prima forma di rapporto che un essere umano costruisce ed è proprio dal rapporto con la madre, donna, e con il padre, uomo, che il bambino imparerà le modalità di relazione con l’altro. “In occasione di questo incontro – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale del Lazio – abbiamo esaminato alcuni dati e messo in luce criticità del nostro sistema socio-culturale; si tratta di una realtà allarmante che deve servire da spinta ad un nuovo modo di educare le giovani generazioni”. Il Direttore di Save the Children Valerio Neri eur torrino news 21 Il Dott. Giovanni Blandino fa il punto della situazione sullo stato attuale della ricerca contro il cancro ] di Valeria Torre [ Il Dott. Blandino è Coordinatore dei Laboratori di Ricerca dell’Istituto Regina Elena di Roma. A che punto è oggi la ricerca contro il cancro? L’obiettivo della ricerca in campo oncologico è di conoscere nel dettaglio i meccanismi molecolari delle patologie tumorali, meccanismi che sono alla base dell’aggressività e del grado di invasività della malattia. Un importante passo in avanti compiuto dal mondo della ricerca è stato l’individuazione del sequenziamento del genoma della cellula tumorale; comprendere le alterazioni geniche che determinano la formazione del tumore, infatti, è utile al fine di individuare molecole che possano interagire e colpire direttamente la cellula malata. Spesso gli organi di stampa diffondono informazioni relative a scoperte in campo oncologico, che tuttavia richiedono ancora anni di studio e successive sperimentazioni prima che possano tradursi davvero in un’eventuale terapia. È utile veicolare notizie di questo tipo? Dipende dal modo in cui viene gestita la divulgazione. Ogni volta che i ricercatori aggiungono un tassello in più alle conoscenze relative ai meccanismi tumorali c’è la necessità di comunicarlo, tuttavia è indispensabile che le notizie non vengano alimentate in modo fazioso, perché non è un singolo dato di laboratorio che conduce alla cura del tumore, bensì un insieme di dati. Nel panorama attuale dei team impegnati nella ricerca contro il cancro a livello mondiale, quali sono quelli più avanzati? Istituti che hanno un’organizzazione strutturale tale che l’attività clinica si affianchi a quella di laboratorio, come avviene al Regina Elena di Roma o all’Istituto Oncologico Europeo, lavorano in prima linea, perché i dati che derivano dall’osservazione dei pazienti vengono immediatamente trasferiti nel campo della ricerca e, viceversa, le scoperte dei ricercatori possono essere portate direttamente al letto del paziente. Tuttavia, in questo percorso c’è una fase intermedia, che è quella del disegno di una molecola di sintesi capace di interagire con la malattia: operazione che è in mano alle case farmaceutiche, che pure hanno i loro laboratori. Per questo il rapporto con il privato deve essere virtuoso. L’Ire ha promosso anche un progetto di prevenzione del tumore del seno: il Progetto Tevere… Esattamente. Fare prevenzione significa operare ad un livello precedente all’insorgenza della malattia, ovvero cercare di in22 eur torrino news tervenire in quell’arco di tempo, che può essere anche molto lungo, in cui si verificano tutte quelle alterazioni geniche che poi potrebbero portare alla manifestazione del tumore. Il Progetto, quindi, è indirizzato a donne sane, che tuttavia presentino determinate caratteristiche che possono favorire lo sviluppo della malattia, come obesità e alterazioni metaboliche. È, infatti, ormai appurato che modificazioni importanti del metabolismo hanno un ruolo determinante nella dinamica dei tumori; più precisamente, un accumulo di variazioni metabliche potrebbe favorire l’insorgenza di neoplasie. Lo scopo del Progetto, allora, è quello di testare la capacità di prevenzione nei confronti del tumore di un farmaco che ha dimostrato di avere un ruolo importante proprio sul metabolismo, tanto è vero che da tempo è impiegato per il trattamento del diabete: la metformina. La metformina potrebbe avere effetti benefici anche su altri tipi di tumore? Sì, si ritiene che potrebbe avere un impatto positivo anche sui tumori della prostata, del colon o dello stomaco, anche se ovviamente per una conferma occorrerebbe avviare uno studio preciso di valutazione del farmaco anche su queste forme tumorali. È un farmaco che può avere controindicazioni? Ha dimostrato di avere effetti collaterali di lieve entità e circoscritti all’apparato gastrointestinale, sebbene sinora sia stato valutato nel lungo periodo soltanto sui pazienti diabetici. Quali sono ad oggi le armi per la prevenzione? Oltre ad evitare i comportamenti a rischio, come, per esempio, il fumo, è senz’altro utile seguire una corretta alimentazione, svolgere attività fisica e più in generale condurre uno stile di vita sano. Le quote rosa dall’antica Roma ad oggi ] di MariaFrancesca Piemontese [ “L'uomo è il capo della famiglia, ma la donna è il collo e muove il capo dove vuole” questo antico proverbio cinese può sembrare un po' azzardato, alcuni potranno sorridere leggendolo, altri potranno innervosirsi e tacciare chi scrive di femminismo, tuttavia un fondo di verità gli va riconosciuto. Oggi ipotizzare che una donna eserciti la sua volontà e le sue idee all'interno di un matrimonio o più in generale della società, è normale, sul versante delle pari opportunità, infatti, numerosi progressi sono stati fatti, anche se il cammino da percorrere è ancora lungo. Tuttavia non bisogna essere degli storici per ipotizzare come questa massima si potesse tranquillamente applicare anche a quelle donne vissute in quelle epoche dove l'universo femminile sembrava non esistere, se non come riflesso del mondo maschile, e dove sembrava che queste creature fossero nate solo per generare e non per pensare. Sarebbe troppo lungo, ovviamente, riportare tutti gli episodi della storia in cui una donna ha influenzato il corso degli eventi, tuttavia anche restringendo il campo ad un periodo ben preciso è facile capire il ruolo di primo piano che alcune donne hanno esercitato nei giochi di potere, al di là delle fonti che raramente riportano direttamente episodi di una qualche influenza femminile. Se per esempio volessimo approfondire la parte che hanno avuto le donne dell’impero romano, rimarremmo sorpresi dallo scoprire quanta influenza hanno esercitato. Partiamo dalla figura di Livia, per esempio, la donna di cui Ottaviano, il futuro Augusto (30 a.c. 14 d.c.), si invaghì perdutamente tanto da sposarla e prenderla in casa quando lei doveva ancora partorire il figlio avuto dal precedente matrimonio. Livia e Augusto vissero insieme per cinquant’anni e per tutto questo lasso di tempo lei non fu solo la prima donna dell’impero, ma anche la confidente e la consigliera più fidata dell’imperatore, a testimonianza della stima di cui dovette godere le furono concessi benefici inimmaginabili per l’epoca, come il privilegio della “sacro sanità”. Anche a causa di questi benefici, che ai più risultavano inconcepibili per una donna, non sempre le fonti ne parlano con benevolenza, come negli scritti di Tacito, ad esempio, dove lo storico la accusa di aver organizzato l’omicidio dei successori di Ottaviano, Gaio, Lucio e Marcello, per favorire l’ascesa dei suoi figli, Tiberio (14 d.c. - 37 d.c.) e Druso. Ed è proprio sulle linee di successione che le matrone romane esercitarono maggiormente la loro influenza, definendo in pratica chi avrebbe governato il mondo di allora. Ma continuando il nostro breve excursus non si può non citare la famosissima Messalina, dipinta dagli autori antichi come una vera meretrice, la cui lussuria non conosceva limiti. Giovane bellissima sposa di un imperatore, Claudio (41 d.c. – 54 d.c), che le fonti descrivono come vecchio, sciocco e claudicante, sembra che l’influenza di quest’ultima fu così forte da poter condizionare le scelte di tutto l’impero. A “salvare” l’imperatore dalle spire di Messalina, tuttavia, fu un’altra donna, Giulia Agrippina, nipote di Claudio, che batté in astuzia la rivale e riuscì a scalzare il legittimo successore, Britannico figlio di Claudio e Messalina, e garantire il trono al proprio figlio, Lucio Domizio Enobarbo Nerone ( 54 d.c. – 68 d.c.). Una volta morta Messalina, infatti, Agrippina si sposò con Claudio e fece si che Ottavia, figlia dello stesso e della Meretrix Augusta, sposasse Nerone. Ancora una volta, quindi, una donna decide le sorti della storia, una donna che però, pur macchiandosi di atroci delitti per favorire il figlio, così almeno insinuano le fonti, da quest’ultimo venne prima allontanata e poi uccisa. Ultima donna che citeremo in questo breve riassunto è Domizia Longina, moglie dell’imperatore Tito Flavio Domiziano (81 d.c – 96 d.c.), gli storici ci tramandano di questa un’immagine simile a quella di Messalina, dedita ai piaceri della carne, avida e spietata, ed è proprio questa sua indole che l’avrebbe spinta ad una congiura ai danni del marito, congiura che ne decretò la morte. Ennesimo esempio, quindi, di quanto le donne contribuirono a creare la storia, in poco più di un secolo, infatti, molti nomi femminili sono legati al potere, certo non si può giudicare quanto e in che modo, le fonti ne parlano sempre in maniera indiretta, ma a dare man forte a queste ipotesi vi è proprio il livore con il quale Tacito, Giovenale e molti altri attaccarono proprio queste creature che ad onor del vero, a loro dire, non avevano nessun tipo di potestas. Al di là delle immagini deformate di queste descrizioni, che non fanno certo onore alle donne, quello su cui occorre ragionare è che il percorso dell’emancipazione femminile, che oggi si traduce in quote rosa in politica e nei CdA per partecipare attivamente alla costruzione della società, ha origini antiche, da sempre la donna ha ruoli di primo piano,anche se all’ombra di qualche uomo, adesso occorre solo legittimarli. eur torrino news 23 Il punto sulla chemioprevenzione con la Dott.ssa Sabrina Strano ] di MariaFrancesca Piemontese [ Negli studi di MediaLive abbiamo avuto il piacere di avere come nostra ospite la dottoressa Sabrina Strano, coordinatrice del gruppo di chemioprevenzione molecolare dell’Istituto Regina Elena di Roma, che ha fatto il punto della situazione sullo stato dei lavori all’interno dei laboratori di ricerca da lei coordinati. Dottoressa da anni ormai seguiamo i lavori dell’I.R.E. e in questo lasso di tempo abbiamo visto crescere il numero e l’importanza dei vostri laboratori, a che punto siamo arrivati? Parlando anche solo di quest’ultimo anno, nuovi gruppi si sono uniti a noi; ad esempio, un giovane ricercatore austriaco, che ha ricevuto un importante finanziamento il Nusug, istituito dall’AIRC, per istituire una nuova equipe di ricerca. Inoltre abbiamo ricevuto diversi finanziamenti, stiamo mettendo su delle facility, strutture che possono aiutare e migliorare il lavoro dei ricercatori ed è prevista una nuova area laboratori, nella quale lavoreranno nuovi ricercatori, sia della struttura dell’IRE che di altre strutture. Ma ad oggi quanti siete? Considerando solo i ricercatori e non i ricercatori-clinici, circa 200. Parlando, invece, di prevenzioni, in una nostra precedente intervista lei ci ha parlato del Progetto Tevere, ha voglia di rispiegarci brevemente di cosa si tratta? Questo progetto deve il suo nome al finanziamento che un gruppo di ricercatori italiani, il cui capofila è la Prof.ssa Paola Muti, direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena, ha ottenuto dal Ministero della Salute, e che vede coinvolti una serie di centri di ricerca, del Centro del Nord e del Sud Italia. Il progetto prevede il reclutamento di 17 mila donne sane, di una età compresa tra i 50 e 70 anni, alle quali verrà somministrato per 5 anni un farmaco, la metformina. Questo farmaco, in uso ormai da più di vent’anni, viene utilizzato normalmente come farmaco antidiabetico, tuttavia gli studi degli ultimi dieci anni hanno evidenziato come questo eserciti anche delle attività antitumorali. Ultimamente è stato pubblicato uno studio di popolazione del Sud-est Asiatico che ha evidenziato come i pazienti diabetici curati con la metformina, e non con altri farmaci antidiabetici, hanno una minore incidenza di tumori al pancreas, al colon, alla mammella, alla prostata e all’esofago. L’anima dello studio Tevere, tuttavia, risiede nel riuscire a dimostrare, alla fine dei 5 anni previsti dalla sperimentazione, se le donne trattate con la metformina, a differenza di quelle a cui viene somministrato un placebo, abbiano o no sviluppato una minore incidenza di tumori al seno. L’anno scorso nel corso della nostra intervista parlammo già della metformina, quali progressi sono stati fatti da allora? Il mio gruppo si occupa soprattutto dell’aspetto molecolare, anche per quanto riguarda il progetto Tevere, noi studiamo l’attività antitumorale di composti, sia sintetici che naturali. Abbiamo visto, attraverso studi su animali e cellule in vitro, che la metformina ha un notevole impatto sulle cellule tumorali modificandone l’assetto verso un fenotipo di una cellula normale. Abbiamo, inoltre, notato che questo assetto metabolico non inficiava molto sulle cellule normali. Quindi questa potrebbe essere utilizzata come un farmaco chemiopreventivo sia per soggetti sani, ma con alta predisposizione al tumore, che su soggetti nella fase iniziale della patologia, quando è possibile ancora modificare il metabolismo di una cellula malata. 24 eur torrino news Grafica: Romalive La sperimentazione, ad oggi, sta dando dei risultati positivi? Sì, c’è un grosso entusiasmo, soprattutto negli Stati Uniti verso tutti quei farmaci che vanno ad agire sull’assetto metabolico dell’organismo o che vanno ad impattare sulla restrizione calorica. In una precedente intervista avevo già parlato di come riducendo l’apporto calorico è stata notata una riduzione dell’incidenza di rischi di tumore. Perché, quindi, non estendere a tutta la popolazione questo tipo di sperimentazione? Per fare questo bisogna che ci sia il consenso di tutta la comunità scientifica, che tutti riconoscano la metformina come agente chemiopreventivo. Perché questo riconoscimento avvenga, però, vi è la necessità di fare tanti esperimenti che confermino questa teoria; quale il progetto Tevere, il primo esperimento al mondo che prevede la somministrazione di metformina su pazienti sani, alla fine di questo la pubblicazione dei dati che ne emergeranno sarà una conferma della validità o meno di questi studi. Ci sono controindicazioni nell’utilizzo di questo farmaco? Da quanto abbiamo potuto constatare, nei soggetti che non hanno una sindrome metabolica si sono rilevati in alcuni casi, ma non sempre, dei disturbi gastrointestinali, questo è l’unico effetto collaterale riscontrato. Potremmo dire che in questo senso è quasi un farmaco “naturale”? Sì, ma non è certo una vitamina, anche se è un farmaco sicuro, in uso da più di vent’anni, molto conosciuto sia dai pazienti che dai medici. Questa è una delle poche volte, almeno in Italia, in cui la ricerca non insiste sulla chemioterapia o sulla chirurgia, 26 eur torrino news ma sperimenta nuove strade. Con la metformina, secondo lei, la ricerca si è resa conto che bisognava prendere strade diverse rispetto al passato? Certo, in questi ultimi anni i ricercatori, i medici, si sono chiesti il perché del fallimento di alcune terapie, come quelle bersaglio, che in alcune patologie tumorali hanno dato risultati ottimi, mentre in altre non hanno funzionato e di conseguenza si sono posti diversi interrogativi sulle motivazioni di questo risultato. Proprio sulle terapie bersaglio, gli ultimi risultati hanno fatto si che si facesse un passo indietro, tornando a studiare e sperimentare farmaci che avessero uno spettro di azione più a ventaglio rispetto a quelli molto più selettivi. Nei vostri laboratori oltre alla metformina fate ricerche anche sulla melatonina, come procedono gli studi su questo versante? La melatonina, come la metformina, è una sostanza nota, legata al jet lag, all’insonnia, in questi ultimi anni si sta studiando perché sembra che questa svolga una notevole funzione antitumorale. In una nostra pubblicazione su uno studio di popolazione effettuato su 11 mila donne sane seguite per un arco temporale di vent’anni, infatti, è emerso come le volontarie con una bassa percentuale di melatonina erano maggiormente esposte al rischio di contrarre tumori al seno. La melatonina è correlata al ritmo sonno-veglia, luce-oscurità, questa sua caratteristica ha fatto si che in tutta Europa si portassero avanti studi legati alla salute di chi lavora sempre di notte. Questi che alterano il loro ritmo sonno-veglia e in più sono sottoposti a luce artificiale, sembrano più predisposti all’insorgenza di certi tipi di tumori, prostata, colon, mammella. Molti scienziati si sono interrogati se questo fosse vero per tutti i lavoratori notturni, in realtà si è visto che anche lavorando per molti anni di notte e con luce artificiale molte persone non si sono ammalate, ci sono altri fattori che vanno considerati. Ci tengo a precisare che non tutti i lavoratori notturni svilupperanno una patologia un farmaco sia messo in uso è necessario che superi diversi step di valutazione. Nei vostri laboratori studiate anche la vitamina D, come proseguono questi studi? Stiamo reclutando delle pazienti, in questo caso donne a cui è stato diagnosticato un tumore al seno, per un trattamento, via orale, con vitamina D. Questa verrà data alle pazienti per il periodo che va dalla diagnosi della patologia fino al trattamento chirurgico di questa, una volta fatto questo le pazienti verranno seguite per i 5 anni a venire così da verificare se queste, che sono state trattate con vitamina D, svilupperanno meno delle recidive. Oltre a questi, state portando avanti altri studi nei vostri laboratori? Inizieremo a breve degli studi sulla restrizione calorica. tumorale. Il nostro gruppo di ricerca, non avendo ben chiaro come la melatonina potesse avere una funzione antitumorale, ha studiato in vitro su cellule tumorali le attività di questa. Da questa osservazione abbiamo dedotto come l’attività antitumorale della melatonina consista nella creazione di un meccanismo di protezione dei “danni”, ovvero quando una cellula viene danneggiata, somministrandole la melatonina, in automatico, questa viene riparata. Questa riparazione avviene grazie alla creazione di un meccanismo di soppressione da parte di un gene, P53, detto anche guardiano del genoma, che attiva tutta un’altra serie di geni che aiutano a riparare il danno. La melatonina, quindi, aiuta questo P53 nella sua funzione di controllo affinché il DNA non subisca dei danneggiamenti. La melatonina ripara anche i danni dovuti alle radiazioni? Se si, non si potrebbe somministrare anche ai pazienti che fanno chemioterapia? A questo proposito abbiamo fatto degli studi, sia su modelli animali che su pazienti. Somministrando la melatonina ai pazienti prima della seduta chemioterapica abbiamo constatato come questa aiuti e faciliti il superamento del trattamento. La melatonina ha qualche tipo di controindicazione? Ad oggi non si conoscono controindicazioni. Quindi qual è l’obbiettivo finale dello studio della melatonina? L’interesse generale con tutti gli agenti chemiopreventivi è quello di introdurre delle nuovi armi terapeutiche senza grossi costi, così da non incidere sul servizio sanitario nazionale, e senza effetti collaterali. La melatonina è un farmaco chemiopreventivo o no? Questa ha una duplice funzione, chemioterapica e chemiopreventiva. Quali sono, secondo lei, i tempi per dare “dignità scientifica” alla melatonina? Occorrono studi più solidi, queste sostanze non sono ancora molto studiate, almeno in Europa. Bisogna aumentare l’interesse scientifico, fare delle pubblicazioni importanti, perché 28 eur torrino news Tornando un passo indietro, avete mai pensato di associare la metformina, la melatonina e la vitamina D nella lotta contro il cancro? Alcuni lavori hanno associato la metformina e la melatonina, che hanno azioni molto simili, e l’utilizzo sinergico di queste ha dato dei risultati incoraggianti. La ricerca si sta allontanando dai farmaci chemioterapici tradizionale? Direi di sì. Ci sono altri farmaci che state studiando? Siamo in contatto con una grossa industria toscana di agenti fitoterapici e vorremmo testare una serie di composti vegetali che loro stanno già utilizzando e che loro pensano possano avere un’attività antinfiammatoria. I processi infiammatori sono molto correlati alla patologia tumorale. Per concludere, però, vorrei ricordare l’importanza della prevenzione, al minor sintomo, al minor campanello di allarme consultare uno specialista è importante, come valutare anche i rischi a seconda dell’età e adeguarsi di conseguenza agli esami più opportuni da fare. FISIONIR CENTRO ORTOPEDICO FISIOKINESITERAPICO CONVENZIONI S.S.N. e FASDAC Fisioterapia - Rieducazione Motoria - Laserterapia CO2 Magnetoterapia - Ipertermia - Tecarterapia - Onde d’Urto VISITE SPECIALISTICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE Ortopedia - Fisiatria - Medicina Legale - Terapia del Dolore Fisionir s.r.l. 00144 Roma (Eur Mostacciano) - Via L. Umile, 33 Tel e Fax 06 5291983 - 06 5292776 - e-mail: [email protected] - www.fisionir.com Roma Volgograd ripe rre rco ntale durante l e i r aI o IG te n o ue r f l rra u s i nd n lia ol a t i i e ta t ppe dei solda M S i è tenuta, presso il Consiglio regionale del Lazio, l’accoglienza all’equipaggio del Raid Umanitario partito lo scorso 21 Gennaio, che ripercorrendo le tappe effettuate dai soldati italiani dopo la disfatta di Stalingrado, è giunto nell’attuale Volgograd per devolvere alla casa famiglia gestita dalla Comunità Giovanni XXIII provviste economiche e generi di prima necessità raccolti durante il percorso. L’iniziativa portata a termine da Guido Guerrini e Emanuele Calchetti è stata patrocinata dalla Regione Lazio, in occasione del 150°anniversario dell’Unità d’Italia. La regione ha voluto favorire l’evento per mantenere vivo il ricordo del sacrificio dei soldati italiani che durante la seconda guerra mondiale vennero inviati a combattere lungo le rive del Don, vicino l’attuale Volgograd, allora Stalingrado. I ragazzi hanno realizzato un reportage fotografico e video sui campi di battaglia che furono protagonisti di un episodio cruciale per la storia europea. Guido Guerrini ci racconta di come il tempo, in alcuni di questi luoghi, si sia fermato, strade in terra battuta, carretti trainati da muli, la neve che scende e copre ogni cosa: “ Quello che hanno visto i nostri occhi non è poi tanto diverso da quello che hanno visto i nostri nonni – le condizioni economiche e di vita di queste popolazioni sono ancora molto arretrate ma in lento miglioramento” aggiunge. L’impresa dei due ragazzi, che hanno percorso ben 9mila Km con un fuori strada Gonow non accessoriato, è stata accolta con entusiasmo dalla Regione Lazio, che oltre a patrocinarla ne ha riconosciuto il valore organizzando una cerimonia ufficiale nella quale il Presidente del Consiglio regionale Mario Abruzzese ha consegnato una targa a Guido ed Emanuele. L’evento ha ricordato il Presidente Abruzzese ha avuto non solo un valore umanitario e storico culturale, ma anche ambientale visto che il percorso è stato portato a termine con un fuoristrada alimentato a GPL, un combustibile dall’impatto ambientale basso e dal costo contenuto 30 eur torrino news ale di on ] di Irene Giarracca [ Mario Napolitano è uno dei più affermati esponenti della sartoria romana, operante con il proprio atelier dal 1960 nel centro direzionale della Capitale: l’EUR. Di lui si può dire che sia nato “sarto”. il suo percorso, infatti, inizia giovanissimo nel laboratorio dello zio paterno. Da allora ha sempre perseguito la via intrapresa con costanza e amore: amore per il proprio lavoro e per la sartoria in genere, che ancora oggi lo contraddistingue e fa di lui un protagonista nell’intuizione di nuove linee e di rari particolari, che evidenziano anche il suo ruolo di stilista. Sua è, pertanto, l’eleganza classica che si evolve nell’attualità delle linee e dei volumi sempre al passo con i tempi. Non è casuale, infatti, che la sua clientela sia composta da dirigenti, politici, imprenditori, prìncipi ed ambasciatori, ma anche da personaggi diversi per estro e cultura. Molti sono i riconoscimenti al suo lavoro in Italia e all’estero. Nel 2003, a Treviso, durante il congresso Mondiale dei Maestri Sarti è stato nominato Presidente della World Federation of Master Tailors, federazione nata a Bruxelles nel 1865. Nel 2007 A Taiwan, durante il 33° World Congress è stato riconfermato. Ricorda agli operatori del settore che dal 5 al 10 Agosto 2011 si svolgerà a Roma il 34° Congresso Mondiale dei Maestri Sarti allo Sheraton Golf Hotel. Per gli interessati l’indirizzo e-mail è: [email protected] Mario Napolitano dal 1960 Via Laurentina 595- Roma Tel-fax: 06 5924020 www.sartorianapolitano.com la sartoria su misura, pur con l’evolversi del tempo e con l’avvento di nuove tecnologie, dovrà rimanere patrimonio storico, ecco perché dobbiamo avere una particolare attenzione verso i giovani, purtroppo è un mestiere che non attrae le nuove generazioni. – Oscar Wilde nell’800 diceva che per avere il massimo di abito ci voleva un tessuto inglese ed un sarto italiano, ma oggi possiamo dire che anche il tessuto italiano è il migliore al mondo. – Un abito di sartoria non è mai fuori moda. BookLiveBookLiveBooQuesto mese, alcune scelte dei libri che potrete acquistare online dal sito www.booklive.it Aurelia Rottigli ALIMENTAZIONE VEGETARIANA Teoria e Pratica dell’alimentazione. Contiene 150 ricette provenienti da tutto il mondo e un capitolo dedicato all’alimentazione del neonato. Mondadori. Pagine: 304 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Giugno 2008 Prezzo: € 13,50 IVA inclusa Tutto sulla teoria e pratica dell’alimentazione vegetariana racchiuso in un volume tra i più aggiornati e approfonditi sull’argomento. Nata dalle lunghe ricerche che l’autrice ha condotto negli Stati Uniti, dove la cultura del vegetarianesimo è molto approfondita e diffusa, questa magnifica guida smaschera luoghi comuni ed errate credenze legate alla scelta di un’alimentazione vegetariana. Aggiornata su molte delle più recenti scoperte, come l’integrazione naturale degli amminoacidi mancanti o l’azione effettiva delle vitamine, la Gregg Braden LʼEFFETTO ISAIA Una nuova illuminante interpretazione delle pergamene del Mar Morto Mondadori. Pagine: 256 - Formato: 17x24 cm Prima edizione: Aprile 2001 Prezzo: € 15,50 IVA inclusa Sviluppata agli inizi del ventesimo secolo, la fisica quantistica offre degli sviluppi che non siamo ancora in grado di comprendere a pieno. Basata su alcuni princìpi secondo i quali il tempo, la preghiera e il nostro futuro possono essere messi in relazione secondo modalità che stiamo appena cominciando a concepire.Una delle più affascinanti proprietà della teoria dei quanti è quella di ammettere l’esistenza di risultati finali diversi nello stesso momento. Come nelle parole evangeliche secondo cui «nella casa del Padre mio vi sono molte dimore», il nostro mondo è per noi la dimora di molti esiti possibili per le condizioni che creiamo nella nostra vita. Anziché creare la nostra realtà, è più esatto dire che noi creiamo le condizioni con le quali attiriamo dei risultati futuri, già stabiliti, mettendoli a fuoco nel presente. Le scelte che facciamo in quanto individui determinano quale dimora, o possibilità quantistica, sperimentiamo nella nostra esistenza. Poiché le scelte individuali confluiscono entro vaste categorie che possono affermare o negare la vita nel mondo in cui viviamo, accade che le scelte di tanti si fondano in una singola risposta collettiva alle sfide del Benito Li Vigni LE VERITÀ NEGATE Tutto quello che non leggerete nei libri di Storia e nei giornali Romalive Edizioni. Pagine: 169 - Formato: 11,5 x16,5 cm Prima edizione: maggio 2009 Prezzo: € 5,00 IVA inclusa Il giornalismo è informazione e soprattutto professione di libertà e coscienza civile. Il giornalismo vero non si lascia condizionare o imbavagliare da potenti o lobby, dal potere politico e da quanti vogliono nascondere la verità. Il giornalismo vero è dunque coraggio civile, è missione democratica, perché non c’è democrazia dove l’informazione non è coraggiosa, dove l’informazione non attacca il potere, quando il potere sbaglia. Una democrazia che non vanta un’informazione senza “bavaglio”, che nasconde le verità, ancorché scomode, è una democrazia incompleta e forse “malata”. 34 eur torrino news guida offre ai lettori un quadro generale e completo riguardo a questo tipo di alimentazione. Il testo è arricchito da un’interessante panoramica sui vantaggi economici ed ecologici legati a questa scelta e da un intero capitolo dedicato all’alimentazione vegetariana del neonato, dall’allattamento alla prima infanzia. L’accurata selezione di 150 ricette vegetariane, ricche di vivaci colori e di gusti provenienti dalle tradizioni di tutto il mondo rendono ancora più prezioso questo indispensabile manuale, per un’alimentazione sana e natuarle. L’autrice, Aurelia Rottigli, si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Milano, specializzandosi in Pediatria e Igiene Scolastica presso L’Università di Padova. Ha diretto ambulatori pediatrici della Provincia e della città di Bergamo per più di trent’anni. momento. Per esempio, scegliere il perdono, la compassione e la pace attira un futuro che riflette queste qualità. La bellezza dell’analogia di Ermete a cui si è accennato in precedenza, «come in alto, così in basso», sta proprio nel mostrarci l’importanza di ciascuna scelta, fatta da ogni uomo o donna di qualunque ceto, in qualunque momento. In assenza di criteri basati su censo o privilegi, ogni scelta possiede eguale forza e valore. Chiaramente, navigare attraverso le possibilità della vita è un processo di gruppo. In un mondo quantistico non vi sono fattori nascosti, ogni azione compiuta da ciascun individuo conta. Noi esistiamo nel mondo che creiamo insieme.Nessuna profezia, né antica né moderna, può predire il nostro futuro; noi ridefiniamo le nostre scelte in ogni momento! Sebbene possa sembrare che stiamo percorrendo un sentiero destinato ad avere un certo esito, questo sentiero può cambiare radicalmente e produrre un altro risultato del tutto inatteso (nell’arco di trenta minuti, come nell’esempio dell’Iraq). Le predizioni presentano solo delle probabilità. Il fisico Richard Feynman, considerato uno fra i maggiori innovatori del pensiero dopo Albert Einstein, ha parlato precisamente di questa chiave profetica quando ha affermato: «Non siamo in grado di predire ciò che accadrà in una data circostanza. La sola cosa che può essere predetta è la probabilità di eventi diversi». L’Italia dei troppi misteri irrisolti, ha sofferto negli anni di un’informazione molto spesso “ammaestrata” a negare la verità a mistificarla, nell’interesse di certi poteri. Un libro al servizio della comunità, un impegno civico che ripercorrendo tappe importanti e centrali della nostra storia fa luce sui lati oscuri della vita politco-istituzionale, dal movimento dei fasci siciliani al rapporto fra mafia e politica, per giungere ai fatti più recenti della scena internazionale come l’impegno americano in Afghanistan. Benito Li Vigni (Palermo1935) giornalista e studioso di storia sociale e politica è stato stretto collaboratore di Enrico Mattei e alto dirigente del Gruppo Eni. Attualmente è libero docente di Geopolitica e membro della Commissione Nazionale Energia. Come saggista e narratore ha sempre dedicato molta attenzione ai grandi misteri d’Italia e alla geopolitica del petrolio. BookLiveBookLiveBooVadim Zeland REALITY TRANSURFING LO SPAZIO DELLE VARIANTI Come Scivolare Attraverso la Realtà Mondadori. Pagine: 246 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Novembre 2009 Lo Spazio delle Varianti è il volume che apre la trilogia del Transurfing, nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità per esercitare le proprie capacità e la propria intelligenza. Nell’arco del 2010 saranno pubblicati, sempre da Macro Edizioni, i successivi due volumi: Il fruscio delle stelle del mattino e Avanti nel passato. Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza – il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva. Metafora perfetta del Transurfing è il principio alla base dell’aikido. In quest’antica disciplina chi viene preso di mira non si oppone all’attacco, ma accompagna l’avversario nei suoi movimenti, sfruttandone la forza a proprio vantaggio. Nel Tran- Corinne Gouget GUIDA TASCABILE AGLI ADDITIVI ALIMENTARI La verità sui coloranti E 621 ed E 951 di fronte a sigle e nomi quasi impronunciabili, di cui non conosciamo il significato. L’autrice svolge un’indagine precisa e completa sugli additivi alimentari che troviamo abitualmente nei nostri cibi – coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti, aromatizzanti, conservanti e altri, sintetizzati in una semplice tabella: Mondadori. • la provenienza (naturale o di sintesi) Pagine: 172 - Formato: 11x17 cm Prezzo: € 7,90 IVA Inclusa • il grado di pericolosità e gli eventuali disturbi e patologie che possono provocare Guida Tascabile agli Additivi Alimentari è uno strumento – pratico, facile da consultare e da portare con sé al supermercato – per imparare finalmente a fare la spesa scegliendo consapevolmente quali cibi acquistare in base a ciò che realmente contengono. Perché dovremmo aver bisogno di una Guida agli Additivi Alimentari? Nelle etichette dei prodotti enogastronomici dovremmo trovare un prezioso alleato per la nostra salute. La maggior parte delle volte però, ci troviamo • l’aggiornamento delle ricerche scientifiche sui danni causati alla nostra salute. Gregg Braden cità di superare il dubbio che spesso accompagna i nostri desideri, sviluppando le tecniche e gli atteggiamenti che nel libro vengono spiegati accuratamente. Sono le scuole di antica saggezza che ci hanno tramandato questo stile di preghiera, lo stesso che ancora oggi viene praticato nei monasteri arroccati sulle montagne del Tibet. Gregg Braden ci spiega che non è necessario usare parole specifiche, tenere le mani in una data posizione o esprimere qualcosa esteriormente, attraverso il corpo; questa antica modalità di preghiera ci invita piuttosto ad assumere un ruolo attivo per ottenere la guarigione fisica, per richiamare l’abbondanza sui nostri amici e familiari e per portare la pace nel mondo. LA SCIENZA PERDUTA DELLA PREGHIERA Il potere nascosto della Bellezza, della Benedizione, della Saggezza e del Dolore Mondadori Pagine: 212 - Formato: 14x19 cm Prima edizione: Novembre 2006 Prezzo: € 12,90 IVA inclusa In questo suo nuovo libro Gregg Braden condivide con noi ciò che ha appreso durante lunghi viaggi e ricerche presso popoli e culture molto diversi. La preghiera come la conosciamo oggi nella società occidentale si differenzia sensibilmente dalle forme che si sono tramandate per migliaia di anni nelle antiche tradizioni. Con grande competenza Braden ci introduce al modo giusto di pregare per ottenere che la nostra richiesta venga sempre esaudita. Scopriremo che la preghiera non riguarda tanto il chiedere, quanto la capa- 36 surfing non c’è posto per l’opposizione diretta alla realtà, ma solo per un sapiente utilizzo dell’energia nella direzione a noi più favorevole. Transurfing ha già conquistato decine di milioni di persone, che si sono appassionate e hanno apprezzato gli stimolanti e innovativi contenuti proposti da Vadim Zeland nelle sue opere. «VIVETE IN BALIA DELLE CIRCOSTANZE. LA VITA INTORNO A VOI “ACCADE”. E COSI SARÀ SEMPRE FINO A CHE NON SAPRETE COME SI PUÒ GESTIRE LA REALTÀ.» Il Transurfing è una tecnica nuova ed estremamente potente che permette di creare cose impossibili dal punto di vista comune e più precisamente di gestire il proprio destino a proprio piacimento. Nessun miracolo però. Vi aspetta qualcosa di ben altra entità. Vi convincerete che la realtà ignota è molto più stupefacente di qualsivoglia magia. La tecnica del Transurfing si è diffusa in Russia nel 2003, prima via Internet, e nell’arco di due anni ha letteralmente invaso gli scaffali delle librerie. Di Vadim Zeland sappiamo solamente che è russo ed è un esperto di fisica quantistica, divenuto “trasmettitore” di questa incredibile tecnica. Nei suoi libri, Zeland propone ai lettori un viaggio fantastico nella realtà, dove la destinazione non è un punto d’arrivo ma un processo, il vivere quotidiano in un’atmosfera di festa ininterrotta. Poiché, per colui che impara a gestire e scegliere il proprio destino e a ottenere ciò che desidera, la festa è ogni giorno, nel qui e nell’ora. eur torrino news Alcune sezioni di approfondimento sono dedicate all’aspartame e al glutammato monosodico, additivi fra i più diffusi e nocivi in commercio. Con l’ecceso di calorie aumenta il rischio di sviluppare malattie autoimmuni La bilancia segna chili di troppo: problemi di linea, ma non solo. Alle già note conseguenze sul sistema cardiovascolare, si deve aggiungere adesso anche una maggior predisposizione alle malattie autoimmuni, rilevazione frutto della ricerca condotta dall’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli, che ha visto la collaborazione dell’Università di Napoli’Federico II’ e delle Università di Los Angeles e di Yale. L’attenzione degli studiosi si è concentrata sul fattore di crescita cellulare chiamato mTOR, che avrebbe un ruolo determinante nella protezione dalle patologie autoimmunitarie, in quanto responsabile della crescita dei linfociti detti T regolatori, indispensabili per innescare i meccanismi di difesa contro questo tipo di malattie. Secondo le osservazione degli esperti, il fattore mTOR esplica le sue funzioni attraverso delle oscillazioni che, se bloccate, produrrebbero un cattivo funzionamento dello stesso mTOR, inibendo la sua capacità protettiva, blocco che sembrerebbe essere favorito dall’eccesso calorico. I dati dello studio spiegano, quindi, la frequente relazione tra problemi di obesità e soprappeso, e malattie autoimmuni. Cellula staminale: nuova frontiera della medicina o danno per l’organismo Le cellule staminali, la cui particolarità è quella di non essere specializzate e di potersi quindi trasformare in altri tipi di cellule, così da poter essere utilizzate per riparare tessuti o ricostruire organi, secondo recenti studi potrebbero essere dannose per l’uomo. una fase all’altra di questa trasformazione ha degli effetti collaterali, il mutamento di cellule adulte in cellule “primitive”se da una parte risolve il problema etico dall’altra sta portando ad una disillusione nei riguardi di quel ramo della ricerca che sembrava poter essere la soluzione di molti problemi. A lanciare l’allarme è uno studio congiunto dell’Istituto Europeo di Oncologia, dell’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica e il Dipartimento di Biologia Molecolare dell’ Università di Ginevra, insieme al Politecnico Federale di Losanna. Tuttavia, preso atto di questa nuova situazione, si sta già cercando di individuare e isolare quei geni, utilizzati nella fase di trasformazione, portatori di queste devianze; ad oggi sembra essere il c-Myc la causa di questa instabilità, sambra, infatti, che le cellule create non utilizzando questo siano più stabili. Secondo questa ricerca, infatti, a creare una problematica che potrebbe addirittura portare all’insorgenza di un tumore, è l’instabilità di queste cellule riprogrammate. Il passaggio da All’origine del sonnambulismo un difetto al livello del cromosoma 20 Si alzano dal letto in piena notte, camminano per i corridoi di casa, magari dopo essersi addirittura vestiti, eppure il mattino seguente non ricordano niente: succede alle persone che soffrono di sonnambulismo. E se fin qui la cosa potrebbe anche far sorridere, il divertimento viene meno quando si considera che i soggetti in fase di sonnambulismo si trovano in uno stato di incoscienza totale, il che significa che senza neppure rendersene conto potrebbero anche compiere atti pericolosi. Dunque, riuscire ad identificare i meccanismi che sono alla base di questo disturbo è la premessa indispensabile per lo sviluppo di eventuali terapie. I ricercatori della Washington University hanno, intanto, scoperto che all’origine vi sarebbe un difetto cromosomatico. Il dato è emerso a seguito di un’indagine condotta fra i membri di una stessa famiglia nella quale ben 22 persone soffrono di questo disturbo: l’analisi di campioni di saliva prelevati da tutti i soggetti interessati, ha mostrato la presenza costante di un difetto al livello del cromosoma 20. Ulteriori studi cercheranno di individuare in maniera specifica i geni coinvolti. BookLiveBookLiveBooMarcello Pamio IL LATO OSCURO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE “ Avremo un governo mondiale, che ci piaccia o no. Si tratta di sapere se verrà creato con la conquista o con il consenso” Senato americano, 1950. Macro Edizioni. Pagine: 208 - Formato: 20,5 cm Prima edizione: 2004 Prezzo: € 10,50 IVA inclusa Non appartengono a nessuna razza o religione i padroni del mondo, sono i creatori del Dio denaro, stravolgono e nascondono la verità, ammazzano quando lo ritengono opportuno. Prendendo spunto dall’analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Onu, l’Organizzazione per il Commercio, ecc…) e di quelli che sono, in Claudia Benatti VIRUS LETALI E TERRORISMO MEDIATICO Perché dobbiamo vivere nella paura? Come funziona il sistema che ci inganna? Macro Edizioni. Pagine: 104 - Formato: 24 cm Prima edizione: 2002 Prezzo: € 9,50 IVA inclusa La tragedia americana dell’11 Settembre 2001 ha portato con sé i fantasmi di una grande insicurezza politica e sociale e la sensazione della fine dell’epoca di serentià e pace che prima caratterizzava perlomeno il mondo industrializzato. Tra gli altri pericoli che si sono ventilati come incombenti sulla opulenta società occidentale, sicuramente uno dei più angoscianti è quello della minaccia di epidemie catastrofiche propagate ad opera di bioterroristi che diffonderebbero impunemente virus e batteri nei luoghi pubblici e privati della nostra collettività. Tutti i mass media si sono concetrati per mesi su queste notizie allarmanti con un’insistenza veramente straordinaria... ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Sarebbe veramente possibile un insieme di eccezzionali epidemie mor- Gregg Braden IL CODICE DEL TEMPO – FRACTAL TIME Il segreto del 2012 e l’ arrivo della Nuova Era Mondadori. Pagine: 302 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Ottobre 2009 Traduttori: Nicoletta Cherubini Prezzo: € 18,90 IVA inclusa Ne Il Codice del Tempo Gregg Braden ci offre una visione chiara e approfondita delle conclusioni a cui gli studiosi di diverse discipline stanno giungendo in merito alla data cruciale del 2012. Egli illumina da una nuova ottica il passato della nostra civiltà e getta luce su ciò che ci riserva il futuro. Secondo l’antico popolo dei Maya il tempo è una danza infinita di cicli, che si ripetono costantemente era dopo era. Cicli più piccoli all’interno di cicli più grandi. In base al loro calendario alcuni di essi si chiuderanno nel 2012, in coincidenza con il solstizio d’inverno. Dall’altra parte, i più moderni studi astronomici sostengono che quello stesso giorno il nostro pianeta si troverà nel punto più lontano dal centro della galassia, in un allineamento particolare con esso. Tutto ciò comporterà una serie di conseguenze che potrebbero provocare la fine di un’era e un nuovo 38 eur torrino news realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche famiglie, “i burattinai”. Osservando come operano e da chi sono gestite le grosse multinazionali, le banche e le organizzazioni internazionali, l’autore porta alla luce una rete di collegamenti tra uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più banchieri, il cui obiettivo è mantenere il controllo totale sul mondo e sugli individui, anche attraverso la manipolazione della salute e la diffusione delle malattie. Un libro completo e chiaro, che fa nomi e cognomi dei personaggi implicati. Un testo di controinformazione che tutti dovrebbero leggere prima di fare la spesa, ascoltare un telegiornale e dare il proprio voto! tali diffuse da fanatici privi di ogni sofisticata strumentazione adatta allo scopo? Sono veramente così propagabili questi virus tanto temuti? È vero che non ci sono rimedi per far fronte a queste patologie a parte (forse) altrettanto pericolosi vaccini sperimentali? E se il tutto non fosse completamente reale e veritiero, perché governi, stampa e reti radiotelevisive di mezzo mondo avrebbero dovuto montare una farsa di dimensioni così impressionanti? Cosa si propone la potenza americana? A cosa e a chi sarebbe funzionale uno stato generalizzato di paura? Del resto, quale strumento di controllo è migliore di quest’ultima? Una ricerca appassionata, inappuntabile, documentata e con dei retroscena che potrebbero stravolgere le vostre conoscenze sul funzionamento e le motivazioni dell’attuale sistema politico-economico mondiale. Un’analisi oggettiva che si rivela nel suo dipanarsi così lucida e ovvia da suonare talvolta profetica. inizio per il pianeta e l’umanità intera. Ma cosa accadrà veramente il 21 dicembre dell’anno 2012? Pagine ricche di scienza e spiritualità nelle quali le scoperte della matematica dei frattali applicate ai cicli cosmici e individuali sono trattate con il linguaggio semplice e divulgativo. Il Codice del Tempo mostra chiaramente come le condizioni che hanno creato la storia si ripetano, riflettendo gli schemi che si trovano in natura e come, a fronte di ciò, sia possibile affrontare i momenti critici per evitare gli errori del passato. E come possiamo sapere quello che ci aspetta? Grazie al Computo del Codice Temporale che Braden illustra minuziosamente all’interno di quest’opera. Un calcolo matematico che permette di scoprire, a partire da un evento del passato conosciuto, personale, come un trauma o un importante successo, o collettivo, come una guerra o una dichiarazione di pace, lo schema e i tempi secondo i quali si ripeteranno le condizioni affinché possa verificarsi un evento simile. Uno strumento prezioso per orientarsi nelle scelte più significative di quest’epoca. Un libro straordinario che consente di comprendere a fondo la complessa situazione in cui l’umanità è venuta a trovarsi, le incredibili opportunità che abbiamo in questo momento e come fare per non lasciarsele sfuggire. OSSIGENO IPERBARICO ESTETICO: la novita’ del nuovo millennio nel ringiovanimento cutaneo a cura della Dr.ssa Leda Moro, Medico Estetico di Roma (www.brazilsystem.com) In un’epoca orientata verso sistemi sempre più evoluti e poco invasivi, l’ingegneria biomedica risponde sfruttando il presidio più naturale che esiste: l’ossigeno. Dei suoi effetti biologici sui tessuti la scienza parla chiaro: ben 17 sono le patologie attualmente curabili con la terapia di Ossigenazione in camera iperbarica, pressurizzata due o tre volte la pressione atmosferica normale. Spostare l’attenzione di questi benefici sul ringiovanimento cutaneo è stato un passo breve, l’uso dell’ossigeno iperbarico estetico è approdato anche in Europa, dove ha assunto un carattere più “terreno” e destinato a tutti, dai vip alle persone comuni. COS’È L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato costituito da un generatore che trasforma l’aria (costituita al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in ossigeno puro, iperbarizzandolo (portandolo cioè ad una pressione superiore rispetto a quella atmosferica di 1 Bar). Al compartimento iperbarizzante è collegato un deflussore a manipolo simile ad una pistola pneumatica che “spara” il gas ottenuto sulla cute, con un sistema a scansione e di intensità graduabile dal Medico. MECCANISMO D’AZIONE Un po’ di storia e cenni di ricerca scientifica: dagli studi del fisico Von Ardenne (1990), l’invecchiamento è legato al minor apporto di sangue ai tessuti, a sua volta conseguenza di un deficit della circolazione a livello dei tratti terminali dei capillari. Altri studi (Stuttgen G.) confermano che il numero di capillari attivi cutanei diminuisce con il passare degli anni. Lavori recenti (Stucker et al.) mostrano che gli strati superiori della pelle umana sono quasi esclusivamente riforniti di ossigeno dall’ambiente esterno, e i ricercatori della Clinica Universitaria di Berlino hanno infine dimostrato come l’impiego di ossigeno attivo topico favorisca la microcircolazione ed il metabolismo cutaneo. In termini pratici, invecchiamento, stress, inquinamento, malattie, sono tutti fattori che colpiscono i microcapillari avviando un processo di degradazione del collagene e dell’elastina: ossigenare la pelle vuol quindi dire “rivascolarizzarla” rendendola più sana, tonica, luminosa e morbida. Tuttavia, se il primo beneficio del trattamento topico è una rivitalizzazione diretta degli strati cutanei, ne esiste un secondo: il gas iperbarico è anche un potenziatore metaboli- co e veicolatore di alcune molecole attraverso gli strati dermo epidermico. Se ne deduce che il grande successo che questa tecnica sta riscuotendo in tutto il mondo è legato sia al potere dell’ossigeno stesso che all’azione dei farmaci antiaging scelti dal Medico e veicolati. INDICAZIONI Invecchiamento cutaneo e non solo: molte patologie dermatologiche del viso e del corpo traggono enormi benefici dall’ossigenazione percutanea (acne in tutte le sue forme, iperpigmentazioni, lassità, edemi post chirurgici, cellulite, smagliature, ecc…) al punto da rendere questa strategia indicata in molti campi d’azione. La sua assenza totale di effetti collaterali, dolore e traumi la rende peraltro completamente priva di controindicazioni e adatta a qualsiasi età. PROTOCOLLI INDIVIDUALI Esistono al momento diversi protocolli, che derivano essenzialmente dal grado di invecchiamento cutaneo e, soprattutto, dal fatto che il trattamento venga effettuato da una estetista o da un medico. Nel caso in cui l’operatore sia un medico, i principi attivi saranno veri e propri “farmaci” e l’ossigeno iperbarico rappresenterà una sorta di siringa virtuale con cui iniettare, senza aghi, tossina botulinica, fattori di crescita ed altre molecole “medical device”. I protocolli di trattamento “strong” possono essere articolati in sedute intensive a cadenza mensile, della durata di circa 60 minuti, il cui costo dipende dai materiali veicolati (dai 200 ai 250 euro a seduta). Lo schema “strong” mensile è ottimale in abbinamento ad altre strategie antiaging che ottimizzino il risultato: radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione con polinucleotidi, carbossiterapia, peelings, ecc… Altri protocolli prevedono invece 4-6 sedute “soft”, di circa trenta minuti, (da 100 a 200 euro a seduta) con cadenza settimanale, e qualche richiamo mensile. Tale schema è adatto a pelli più giovani e rientra in un programma di prevenzione antiaging o di mantenimento o, ancora, nel pre e post chirurgico (lifting). In ogni caso, le modalità, i tempi, i farmaci da veicolare e le associazioni con altre terapie saranno quindi “strettamente personalizzati” e individuati in una valutazione medica essenziale per un risultato visibile e duraturo. RISULTATI La tecnica è recente ma le nostre casistiche attuali (condotte nei tre centri medici pilota di Napoli, Roma e Milano), si fondano su più di un anno di sperimentazione e su un “Customer Satisfaction” in cui i pazienti hanno definito il “ringiovanimento ottenuto” superiore alle aspettative (il 70 % definisce il risultato molto significativo, il 22% abbastanza significativo, il 6 % risultato mediocre e soltanto il 2% riferisce risultato nullo). Detti risultati sono così descrivibili: Dopo circa dieci giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di tutti i parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il miglioramento in termini di luminosità, tono e spessore della zona trattata. Notevole la diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, il restringimento dei pori cutanei, l’involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti cicatriziali post acneici. Nel pre e post chirurgico, ottimizzazione del risultato operatorio con regressione veloce degli edemi e assestamento cutaneo veloce. Tutti i risultati subiscono un ulteriore incremento al progredire delle sedute e, in follow up ad un anno, restano stabili e duraturi. PER INFORMAZIONI: tel 0666154318, www.brazilsystem.com BookLiveBookLiveBooNicole Boudreau IL DIGIUNO PER LA PROPRIA SALUTE Uno straordinario metodo per disintossicarsi e ringiovanire. Mondadori. Prima edizione: Settembre 2005 Prezzo: € 12,00 IVA inclusa Il digiuno, nell’era dei fast food, nella società del divertimento e del piacere poco incline al sacrificio, potrebbe apparire una privazione eccessivamente rigida. Invece, la ricerca scientifica ci riconduce oggi sempre più di frequente al fondamento della salute umana: il corpo possiede i mezzi per rigenerarsi, la vita cellulare è dinamica, si rinnova costantemente e il digiuno stimola questo processo. Infatti effettuato a riposo e lontano dallo stress, permette all’organismo di digerire ed eliminare le proprie tossine, rinnovare le proprie cellule e i tessuti danneggiati, mettendo in atto un meccanismo di disintossicazione e Gregg Braden IL LINGUAGGIO DELLA MATRIX DIVINA Come funziona e come imparare ad usarlo Macro Edizioni. Tipo: DVD + Libretto - Durata: 320 Minuti Prima edizione: Novembre 2007 Prezzo: € 35,50 IVA inclusa Gregg Braden spiega con straordinaria chiarezza e profondità come conoscere ed esplorare quel campo delle infinite potenzialità (matrix, campo quantico, o coscienza) e soprattutto come comprenderne il linguaggio, imparare ad usarlo per portare gioia, guarigione e pace nella nostra vita ed in quella dell’umanità. L’autore attraverso una sinergia esplosiva tra le più recenti scoperte scientifiche e la più grande saggezza spirirtuale, antica, perduta o nascosta nei secoli ci riconsegna le segrete tecniche e gli strumenti per tradurre i desideri più puri del nostro cuore nella concreta trasformazione della realtà. Antonio Sacca VITE PRIVATE DI UOMINI PUBBLICI Mondadori Pagine: 158 Prezzo: € 14,00 IVA inclusa “ Morire o vivere, per uno sguardo, una parola, un sorriso. Uomini che sembrerebbero dominatori del mondo, potenti nell’opera o nell’azione, sospesi, invece, alle decisioni di una donna, di un congiunto, di un amico. Uomini, eccessivi, tragici, sempre in bilico tra la vita e la morte, uomini che nonostante l’ estrema sensibilità hanno una rovinosa difficoltà a trovare pur tra migliaia e migliaia l’intesa appropriata. Poco o niente sentire gli altri, troppo sentire qualcuno, uno. E la coscienza arrovellata dalla tremenda condizione dell’esistenza, solitudine e morte, morte e solitudine, e dal Tempo, dal bisogno di colmare la destinazione annientatrice dei nostri giorni, il nostro ingegno permette di considerarci, se pur mortali, non sprecati. Amore, amore perché la vita non si imprigioni esclusivamente nel ringiovanimento. L’autrice, seguendo i casi più disparati, ha raccolto una mole veramente considerevole di informazioni su questa forma di purificazione. Nel testo il lettore potrà trovare tutti i consigli per una pratica del digiuno serena e senza complicazioni, nonché la descrizione di tutti gli effetti e le malattie che si possono sconfiggere con questo “rimedio” naturale. A completamento sono raccontati anche casi concreti di persone che, spossate dal consumismo e da un ambiente costrittivo, riscoprono questa terapia antica quanto il mondo e condividono con noi i benefici di questa riscoperta. Un testo aggiornatissimo che presenta tutte le ultime scoperte scientifiche riguardo questa pratica. Nicole Boudreau è una biologa, ha affinato le sue teorie, messe in partica in diversi centri e cliniche del digiuno che sono sotto la sua supervisione. Designer esperto di sistemi informatici e supervisore operativo tecnico, Braden è considerato attualmente un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza e la medicina. Oltre ad una accurata preparazione tecnico scientifica arricchisce la sua formazione attraverso innumerevoli viaggi in remoti villaggi montani, monasteri e antichi templi, background che gli ha permesso di coniugare armonicamente antico e moderno. La solitudine delle montagne del New Mexico e le coste a sud della Florida sono luoghi prosperi da cui l’autore trae ispirazione. Ha avuto molteplici riconoscimenti dalla comunità internazionale grazie alle partecipazioni a conferenze mondiali e special televisivi portando il suo contributo come esperto conoscitore di spiritualità e tecnologia. combattimento tra un individuo solo e la sua morte. Leone Tolstoj non ebbe questa sorte, visse con una moglie che lo afflisse di gelosie. Ludwig Van Beethoven i tormenti li subì da un nipote al quale sfortunatamente volle fare da padre. Friederich Nietzsche venne irriso da Lou Salomè. E tardi, troppo tardi Richard Wagner incontrò la felicità con Cosima Liszt, tardivo anche Fedor M. Dostoevskij che ormai non aveva fiducia neanche nella limpida Anna Grigor’evna. Goethe amò finchè visse e Byron bruciò la vita nell’amore. Per il sorriso di Beatrice, Dante Alighieri viaggio l’intero aldilà. Caio Giulio Cesare e Karl Marx non soffrirono per amore. Cesare, forse, non amò che la madre; Carl Marx fu amato da Jenny von Westphalen". Metodi di pagamento accettati: Bonifico Bancario Carta di credito Contrassegno I prezzi indicati sono da intendersi esclusi i costi di spedizione. Per maggiori dettagli visita il sito www.booklive.it jaggO © by Medialive Il miglior amico dello shopping COS’E’ JAGGO Jaggo.it è un circuito che ti consente di creare e gestire facilmente un sito di E-Commerce professionale già completo di tutto ciò che serve per la vendita online, inclusa la visibilità su Internet. In pochissimo tempo e con estrema semplicità avrai il tuo catalogo di prodotti o servizi su Internet e sarai subito pronto ad accettare ordini e pagamenti direttamente online. Jaggo.it soddisfa tutte le esigenze del cliente sia per siti web e-commerce B2B (Business to Business) che B2C (Business to Consumer) cioè per la vendita diretta allʼutente finale. Jaggo.it ti permette di avere il tuo sito di e-commerce personalizzato e strutturabile a piacimento in relazione al tipo di utilizzo, facile da utilizzare come un semplice showroom, catalogo online o e-commerce con infiniti articoli. CARATTERISTICHE PRINCIPALI ▶ Efficace Interfaccia di amministrazione via web ▶ Sistema avanzato di indicizzazione nei motori di ricerca ▶ Gestisci un numero illimitato di prodotti e categorie ▶ Puoi usarlo come negozio o semplicemente come catalogo online (è possibile nascondere i prezzi degli oggetti) ▶ Sistema di ricerca rapido per Prodotti, Categorie e Fornitori; Filtra i risultati in base alle caratteristiche o a sconti disponibili ▶ Possibilità di dare un voto o una recensione ai prodotti (moderabile dallʼamministratore del negozio) ▶ Metti in evidenza i prodotti che preferisci ▶ Scegli e mostra in quanto tempo il cliente riceverà il prodotto ▶ Gestisci prodotti virtuali scaricabili ▶ Statistiche vendite / Pannello di Controllo con una panoramica sui nuovi utenti e i nuovi ordini FACILE GESTIONE DEL CATALOGO Grazie alla piattaforma fornita da Jaggo.it creare e gestire il vostro catalogo di prodotti non è mai stato così facile. Unʼinterfaccia user-friendly vi consentirà di avere il totale controllo del vostra nuova attività on-line in pochi semplici click. ▶ Assegna immagini e file multipli per ogni Prodotto ▶ Organizza i tuoi prodotti in categorie (es.: magliette, abiti, computer) ▶ Assegna attributi aggiuntivi (es.: taglia, colore) ad ogni Prodotto ▶ Crea e gestisci gruppi speciali di clienti per offrire vantaggi particolari ▶ Scegli prezzi multipli per singolo prodotto (basato sul numero di oggetti ordinati o sullʼappartenenza del cliente a gruppi speciali) ▶ Rilascia coupon di sconto ad hoc per i tuoi clienti migliori ▶ Controllo del livello di stock per i prodotti in magazzino ▶ Gestione ordini con Cronologia, sistema di notifica e funzioni per la modifica dello stato dellʼordine ▶ Funzioni di Report: oggetti venduti, statistiche di incasso (mensile/annuale) ▶ Gestione stato degli ordini PAGAMENTI Le transazioni dei pagamenti sono assolutamente sicure, eseguite grazie al protocollo SSL per realizzare le connessioni cifrate su Internet che si collegano direttamente sul gateway della banca di appoggio. Jaggo.it offre soluzioni per il commercio elettronico con i maggiori istituti bancari per la verifica delle carte di credito. VISA contattaci per prenotare il tuo negozio on-line gratuito tel. 06.50 83 731 www.jaggo.it [email protected] Rigenerazione ossea e trattamento terapeutico della parodontite (piorrea) Una tecnica di ricostruzione ossea testata da numerosi anni di attivita' permette di rigenerare osso per consentire l'inserzione di impianti dove non sarebbe possibile e di apportare osso sui denti affetti dalla piorrea permettendo la loro permanenza in bocca. Parliamo dei chirurghi fondatori dell’A.I.P. Il gruppo di chirurghi che ha fondato l’Aip proviene da una lunga esperienza ospedaliera, nel corso della quale sono stati effettuati un numero cospicuo di interventi. L’attività è incentrata sia sull’implantologia classica, sia nell’utilizzo di una tecnica di rigenerazione ossea con la quale è possibile salvare denti che generalmente vengono estirpati. Consente inoltre di rigenerare le strutture ossee del mascellare e della mandibola, perdute in seguito a traumi o infiammazioni. In questi casi, successivamente al riassorbimento della sostanza, che si trasforma in osso, si può anche procedere all’installazione degli impianti. È possibile così ottenere ricostruzioni buccali anche complete in situazioni generalmente considerate irreparabili. Qual è la soluzione alternativa? Si è cercato di ovviare a queste complicazioni utilizzando biomateriali in luogo dell’osso autologo. I biomateriali sono di varia origine, composti prevalentemente da fosfato di calcio, ma sia in sperimentazione che in commercio ne esistono di moltissimi tipi. Noi utilizziamo da circa 20 anni un sostitutivo d’osso che ci ha dato risultati superiori alla norma, si tratta di un biomateriale, costituito da sostanze biologiche tra cui il fosfato di calcio, estratto dal corallo. Il fosfato viene miscelato con un’altra sostanza chiamata colla di fibrina, anch’essa biologica ed utilizzata in questo ambito da circa 40-50 anni da tutti i chirurghi del mondo. Le due sostanze miscelate insieme danno vita ad un materiale plastico che può essere modellato, facilitando l’opera del chirurgo, nell’ambito della ferita e che permette in un determinato periodo di tempo la trasformazione dei sostituti d’osso in osso vero e proprio. In quali altre situazioni è possibile utilizzare questa tecnica? Un’altra situazione importante in cui si utilizza la miscela è nella ricostruzione di osso mandibolare o mascellare distrutto da cisti invasive, la ricostruzione può essere effettuata sia durante che prima degli interventi di implantologia. Oltre alla ricostruzione ossea a seguito dell’asportazione di cisti è possibile effettuare rialzi Dott. Aldo Casti Nato a roma l’8 gennaio 1959. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Universià La Sapienza di roma nel 1983 specializzato in chirurgia generale presso la stessa università da circa 15 anni svolge la sua attività nel campo della chirurgia orale, dell’implantologia e della chirurgia maxillo-faciale nel corso dell’attività incamera una importante esperienza nel campo della rigenerazione ossea diventando uno dei maggiori esperti nella ricostruzione ossea con utilzzo di biomateriali (idrossiapatite-organizzata come corallo, e colla di fibrina). di seno mascellare o di cresta che trovano l’elezione con questo materiale, poiché grazie alla sua plasticità permette la stabilità dell’innesto, che altrimenti presentandosi sotto forma di granuli liberi potrebbe andare incontro ad una perdita meccanica. Possono esserci delle controindicazioni? Mi piace sottolineare il fatto che si tratta di una sostanza completamente innocua, infatti in nessun paziente sono state riscontrate controindicazioni o rilevati disturbi di alcun genere. Quali sono i costi di gestione di questi materiali? La maggior parte dei colleghi si imbatte in problemi economici legati alla gestione del materiale che presenta un costo leggermente più elevato di altri, ma con questa tecnica gli interventi possono essere realizzati anche negli studi privati, mentre generalmente il prelievo di osso autologo viene effettuato solo nelle strutture ospedaliere. Per questo qualsiasi professionista ben organizzato dal punto di vista logistico può farne uso presso la sua attività, oppure in alternativa può risolvere il problema organizzativo rivolgendosi all’Aip dove, chiunque voglia, può non solo utilizzare questa sostanza nel miglior modo possibile grazie ai presidi adibiti, ma anche avere delucidazioni in merito alle modalità di utilizzo essenziali ad una resa ottimale. Ciò che incide maggiormente nel suo rendimento è l’esperienza, e presso l’Aip è possibile trovare un servizio di tutor per mezzo del quale i colleghi possono essere avviati nell’utilizzo di questa tecnica. Dott. Fabrizio Ferrazza Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, e iscritto presso l’Ord. Prov. dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Roma, nel 2004 iniziava a svolgere, nel proprio studio in Roma, attività chirurgica associandola alla normale attività di odontoiatra, facendo circa 50 interventi tra implantologia e rigenerazione ossea e parodontale. Da Gen 2005 a Dic 2009 ha eseguito una media di 500 interventi annui finalizzati alla risoluzione di tutte le problematiche inerenti la chirurgia orale utilizzando sempre la stessa tecnica rigenerativa. Che cos’è l’A.I.P.? 800.911.983 - 06.84242545 Come nasce e finalità… www.aip-on.org L’A.I.P., Accademia di Implantologia e Parodontologia, è un’Associazione fondata da cinque chirurghi provenienti da percorsi diversi che hanno in comune l’aver operato in alcune strutture ospedaliere. offrire un servizio a costi estremamente contenuti. L’economicità del servizio è dovuta anche alle aziende fornitrici con le quali collaboriamo sin dall’esperienza ospedaliera, e dalle quali acquistiamo i materiali a prezzi calmierati. Come nasce l’idea di tale servizio? Come è noto, le operazioni dentistiche ed in particolar modo quelle chirurgiche, hanno costi rilevanti, dovevamo quindi coniugare necessità terapeutiche del paziente e le sue esigenze economiche studiando forme che portassero ad un abbattimento dei costi e un progetto che riuscisse a calamitare interesse e finanziamenti privati. Successivamente, grazie ad un riscontro positivo dei nostri interlocutori, per non disperdere il patrimonio accumulato, abbiamo ritenuto opportuno fondare l’A.I.P. Attraverso l’Accademia ci siamo uniti in consorzio, ed abbiamo ricreato quelle condizioni che ci consentono di continuare ad effettuare interventi chirurgici con costi estremamente ridotti. Ed è grazie a ciò che moltissime persone hanno avuto accesso alle cure. Oltre alle cure, l’Accademia fornisce altri servizi? L’attività principale è quella di cura diretta, tuttavia l’Accademia si rivolge anche a colleghi, che hanno rinunciato a prendere la strada dell’implantologia a causa di costi eccessivamente elevati nella gestione dello strumentario e nel magazzino, ma che se interessati, possono rivolgersi presso di noi ed usufruire di un servizio di tutoraggio nella gestione del piano di trattamento e nella realizzazione dell’intervento o semplicemente affittare la struttura per eseguire i propri interventi. C’è inoltre la possibilità di utilizzare l’ortopantomografo digitale, a basse emissioni di radiazioni, per verificare al termine dell’intervento la sua riuscita oppure una ortopanoramica prima dell’inizio dello stesso qualora si rendesse necessario. Quanti professionisti operano nella struttura? Come precedentemente accennato siamo cinque chirurghi, la nostra professionalità è maturata durante l’esperienza ospedaliera, durante la quale ciascuno di noi effettuava circa 1000 interventi l’anno. Dove si trova la struttura? La struttura si trova in Via Sebino 16, scala 1, interno 2. La strada è la prosecuzione di Via Tagliamento ed è all’angolo con Via Chiana. La clinica ha una sala d’attesa per i pazienti, una sala in cui vengono svolti gli interventi chirurgici con annessa sala di sterilizzazione, una sala con denta-scan di ultima generazione, dove le immagini escono in maniera tridimensionale, che può essere utilizzata sia come pre-chirurgica per l’allestimento del piano di trattamento che come post chirurgica per TAC a fine intervento Da quanto tempo è attiva la struttura? La struttura in cui operiamo è attiva da circa due anni, rispetta il protocollo in merito alla normativa vigente, ed è stata organizzata e strutturata in modo ottimale, permettendoci di avere tempi di attesa estremamente ridotti e di offrire al paziente un ambiente confortevole. Durante l’intervento il paziente può essere supportato da un anestesista, questa procedura è attuata sia sui cosìddetti pazienti odontofobici, sia su pazienti che hanno patologie a carattere sistemico che richiedono un monitoraggio. In che modo avete ottenuto l’abbattimento dei costi? Il lavoro viene svolto in collaborazione con una Onlus, che supporta la nostra attività eseguendo raccolte fondi che ci permettono di Dott. Fabrizio Diofebi Nato a Roma il 3 luglio 1954. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università La Sapienza nel 1980. Specialista in Odontostomatologia dal 1985. Lavora come libero professionista presso i suoi studi di Roma. Ha operato presso alcune cliniche della capitale fino al marzo 2009. Collabora con il dr. Casti presso il suo studio di via Tagliamento. È presidente dell'AIP e segretario dell’AIP-on ONLUS. Per concludere, i tempi di attesa sono lunghi? In genere gli appuntamenti per l’operazione vengono dati con una cadenza abbastanza ampia per evitare che il paziente rimanga molte ore in sala d’attesa, e per evitare il rischio di ansia pre-operatoria. [ to rd i G .M .A di ra cu a ] G li i del tin gu erar sto i La pesca di m Da Roma in giù, fino a Gaeta, è una rete di porti più o meno grandi che poggiano su strutture ataviche (spesso di impianto greco-romano) che hanno dato vita e lavoro a generazioni di pescatori. L’attività della pesca sul litorale laziale risale ai tempi degli antichi romani e, già d’allora, il pesce ha sempre rappresentato per la regione, una componente fondamentale delle risorse produttive e anche della gastronomia locale. Infatti i numerosi piatti tradizionali della cucina nostrana, hanno origine remota e si fanno risalire al periodo romano o, più tardi all’epoca del regno pontificio. Le coste regionali, sono caratterizzate prevalentemente da fondali bassi e sabbiosi, che hanno consentito non solo la diffusione dell’attività ittica, ma anche gli insediamenti civili nelle zone a ridosso del mare e sulle isole, divenute poi mete turistiche di gran- 44 eur torrino news Ricetta: Aliciotti con indivia. 1kg di alici fresche, 1 kg di indivia (bianca), olio extravergine d’oliva. Spinare le alici, lavarle, aggiungere sale e lasciarle sgocciolare bene, pulire la parte bianca dell’indivia, lavarla, salarla e sgocciolarla. Oliare una teglia e disporre a strati, prima l’indivia e poi le alici, ripetendo per 3 o 4 volte. Aggiungere olio abbondante e poi mettere in forno caldo (180°) per circa tre quarti d’ora, o meglio fino a che sia evaporata l’acqua dell’indivia, e sia ben cotta. L’olio deve rosolare bene il tutto al punto di arrivare a un colore oro scuro. mare nel Lazio de rilievo. Oggi l’attività è concentrata prevalentemente sul litorale delle province di Roma e di Latina e i porti più importanti del Lazio sono Anzio, Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Ponza e Terracina, tutti di origine romanica, anche se nel corso dei secoli hanno subito alterne vicende: guerre, invasioni, civiltà diverse, che in certi casi hanno comportato anche la totale distruzione e ricostruzione. Famosi anche i mercati ittici, tutti a ridosso a all’interno dei porti, e la vendita del pesce è fatta prevalentemente all’ingrosso. Ma quali sono le specie che popolano i nostri mari? Le più diffuse sono alici, triglie, mazzancolle, cefali, naselli, sogliole, seppie, cozze, anguille, e calamari; percentualmente i pesci rappresentano circa l’85%, i crostacei il 10%, i molluschi il 5%. I piatti super restano nella frittura di paranza, le zuppe, le infinite soluzioni di antipasti e sua maestà la spigola. L’attività della pesca sul litorale laziale risale ai tempi degli antichi romani eur torrino news 45 Investi nel futuro, Partecipa in prima persona alla ricerca sulla prevenzione dei tumori al seno. «Sperimenta la ricerca, alimenta la speranza». Il tumore al seno Che cos’è È il tumore più diffuso nel sesso femminile dei paesi occidentali. È causato da una divisione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria. Ogni anno si ammalano in Italia circa 38.000 donne. Cosa si può fare per prevenirlo? Attualmente non esistono indicazioni specifiche per la prevenzione della malattia. Il Progetto Tevere è uno dei primi studi che intende valutare se un intervento farmacologico può, in effetti, impedire alla malattia di insorgere. Esistono alcune indicazioni molto generali che possono avere rilevanza in termini di prevenzione, quali: limitare l’assun- zione di alcool, l’aumento di peso in menopausa e l’eccessiva assunzione di grassi e zuccheri nella dieta. È inoltre importante per la diagnosi precoce, ma non per la prevenzione dei tumori, sottoporsi con regolarità ai controlli (visita senologica, autopalpazione, mammografia…), poiché prima viene scoperto il tumore, maggiore è la probabilità che sia di dimensioni limitate e maggiori le possibilità di guarigione. Progetto Tevere Il Progetto Tevere, nato dalla volontà del Centro Ricerca Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, è un progetto di prevenzione primaria dei tumori al seno. Lo studio prevede la partecipazione di 16.000 donne volontarie. Per partecipare a questo studio le donne dovranno essere in buona salute, non dovranno essere affette da diabete, da malattie cardiovascolari e non dovranno aver avuto diagnosi di tumore maligno. L’esecuzione di questo studio, approvata dal Comitato Etico degli IFO di Roma e dai Comuni Etici dei centri presso cui si svolgerà la ricerca, sarà conforme alle Norme di Buona Pratica Clinica, al fine di assicurare la salvaguardia dei diritti, nel rispetto dell’inderogabile principio dell’inviolabilità, dell’integrità psicofisica e della vita dei soggetti coinvolti nello studio in questione. L’obiettivo di questo studio è comprendere se sia possibile diminuire la probabilità di sviluppare un tumore al seno e l’insorgenza di malattie cardiovascolari attraverso la somministrazione di un farmaco antidiabetico di diffuso utilizzo. Per avere maggiori informazioni chiamare dal Lunedì al Giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. La segreteria telefonica è sempre attiva. Info: 06 5266 3333 www.progettotevere.it – info@[email protected] Il Progetto Tevere Parla la Prof.ssa Paola Muti Direttrice scientifica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Il progetto Tevere, nato dalla volontà del centro ricerche del Regina Elena e implementato grazie alla collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e l’Istituto Europeo di Oncologia di Catania, è un progetto di prevenzione primaria dei tumori al seno. Il progetto si articola in tre direzioni: la prima, seguita dall’Istituto Europeo di Oncologia, si occupa di studiare gli effetti della somministrazione di un farmaco, derivato dalla vitamina A, sulle giovani donne; la seconda, seguita dall’Istituto Nazionale Tumori, è uno studio sulle facoltà preventive della dieta. la terza, seguita dall’Istituto Regina Elena, è la ricerca sugli effetti della somministrazione di metformina a pazienti sani. La metformina è usata, normalmente, per curare persone diabetiche e, proprio tra tutte coloro che ne facevano uso si è notata una diminuzione delle insorgenze tumorali. Questa parte del progetto, di cui si occupa il mio Istituto, prevede quindi di effettuare uno screening su 16 mila volontarie, scelte in base a criteri ben precisi, per poter verificare se la metformina può, in un futuro prossimo, essere utilizzata come agente preventivo contro il cancro al seno, ma anche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e, potenzialmente, dei tumori al colon. La scelta delle volontarie presuppone dei requisiti precisi, devono essere entrate in menopausa, ed essere sane. Quindi, tutte quelle donne che hanno avuto tumori o hanno altri tipi di malattie (come il diabete) sono escluse a priori. Le volontarie dovrebbero inoltre possedere alcune di queste caratteristiche: essere leggermente sovrappeso, avere la pressione alta, i trigliceridi alti, un basso livello del colesterolo e così via. Il Progetto Tevere è completamente italiano, è il più grande Trial al mondo che tratta della prevenzione dei tumori al seno ed è una novità, anche perché finanziato interamente dal Ministero della Salute. Sicuramente ci sono altri studi sulla metformina in diverse parti del mondo (in Inghilterra, negli Stati Uniti), ma la metformina utilizzata come prevenzione primaria è studiata solo qui in Italia. La sperimentazione sarà relativamente breve, 4 o 5 anni, stiamo valutando l’azione sulle cellule tumorali. Da esperimenti effettuati in laboratorio, trattando delle cellule tumorali umane con metformina, queste sono state modificate ritornando ad essere cellule normali. Si tratta sicuramente di un ottimo risultato. La storia dell’EUR dalle origini ad oggi ] a cura di Elisa D’Alto [ V Puntata: Il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi 1 2 48 eur torrino news Proprio il mese scorso ha ospitato la cerimonia di consegna dei David di Donatello, i premi del cinema italiano, segno che il Palazzo dei Congressi non ha perso con gli anni la funzione per la quale era nato: un edificio maestoso costruito per ospitare "i congressi e i grandi ricevimenti ufficiali di rappresentanza che si svolgeranno durante tutta l'esposizione", come si legge nel bando per il concorso del palazzo, dell'anno 1937, e destinato a durare a lungo, dato che la "zona rimarrà uno dei principali centri di vita della capitale". Progettato per fare da contraltare al Palazzo della Civiltà Italiana lungo l'asse perpendicolare alla via Imperiale (l'attuale via Cristoforo Colombo), il palazzo doveva pur sempre esprimere le caratteristiche di tutta l'Esposizione: "Il sentimento classico e monumentale, nel puro senso di atteggiamento dello spirito (…) dovrà essere, pur nelle più moderne e funzionali forme, il fondamento dell'espressione architettonica. 3 Insomma l'architettura - continua il bando dell'esposizione universale di Roma dovrà caratterizzare la grande epoca mussoliniana". Adalberto Libera vinse la gara e nel giro di pochi anni il palazzo fu quasi completato. Quasi. Il cantiere fu infatti sospeso nel 1943 a causa dei bombardamenti e venne ripreso solo nel 1952 per essere concluso due anni dopo. Il palazzo è costituito da un grande atrio affrescato con quattordici colonne in granito alte dodici metri, aperto sulla piazza e che immette nella sala dei Ricevimenti. La sala dei Congressi è invece aperta sull'atrio posteriore, perfettamente simmetrico a quello principale. Intorno al sistema sala dei Ricevimenti - sala dei Congressi, sono disposti tutti gli altri ambienti per commissioni, riunioni, uffici, ristoro, archivi e servizi, in modo da chiudere il volume tra i due atri. Inoltre, una terrazza con teatro all'aperto è collocata sopra la sala dei Congressi. Una mutazione planimetrica ha prodotto una differente percezione del volume del palazzo. Nel piano dell'E42 del 1938, infatti, di fronte al palazzo dei Congressi si articolava un sistema di piazze porticate molto ampie, che avrebbe consentito una visione da lontano dell'edificio per la sua completa larghezza. Nella stesura definitiva del piano, invece, il maggior sviluppo degli edifici della piazza Imperiale (attuale piazza Marconi) da un lato, e l'ampliamento delle sedi dell'INA e dell'INPS intorno alla piazza ad esedre dall'altro, comportano un sostanziale restringimento tanto da compromettere una visione globale dell'edificio, se non entrando nella piazza antistante. Questo sacrifica l'effetto monumentale del Palazzo, provocando quasi una sensazione di rimpicciolimento. La storia delle decorazione del Palazzo merita un capitolo a sé. Comincia alla fine del '39, quando si decide di bandire tre concorsi: uno per il mosaico del salone centrale, uno per la quadriga di facciata e l'altro per un arazzo da collocare dietro il trono, nel salone centrale. I soggetti indicati dal bando sono: I primordi di Roma, L'impero, Rinascenza e Universalità della Chiesa e Roma di Mussolini, di argomento decisamente imperialistico romano. Il gruppo di architetti vincente è quello formato da Capizzano, Gentilini, Guerrini, Quaroni, scelti da Cipriano Efisio Oppo, presidente della commissione, soprattutto per la loro totale sottomissione alle tematiche richieste. Oppo scelse anche gli artisti: Francesco Messina, scultore, Afro Basaldella, autore dell'affresco nell'atrio dei Congressi e Achille Funi per l'affresco dell'atrio dei Ricevimenti. La vicenda di Funi fu piuttosto controversa. Disegnò inizialmente dei bozzetti nei quali aveva proposto all'origine della cultura romana fonti e intrecci greco - mitologico - biblici e che incontrarono il favore di Oppo, ma non dell'Istituto di studi romani che oppose una censura e suggerì argomenti decisamente più "romani". Funi non rinunciò alle sue idee e solo nel 1941 riuscì a far accogliere a Oppo il bozzetto originario, nonostante potesse apparirgli filo ebraico per la presenza di numerosi soggetti biblici. Riuscì ad iniziare i lavori ma fu costretto ad interromperli a causa dei bombardamenti, nel luglio del '43. Alla ripresa dei lavori per le decorazioni, nel 1951, l'architetto Libera scrive in una relazione, riguardo l'affresco di Funi, che "il contenuto politico andrebbe forse riveduto". Alla fine prevalse la sua idea e si ripiegò per un altro rivestimento. 1- Studio per il Palazzo dei Congressi 2- Atrio anteriore 3- Teatro pensile sulla terrazza posteriore 4- Facciata laterale di Viale della Letteratura 4 eur torrino news 49 RINGIOVANIMENTO La radiofrequenza L’ossigeno iperbarico estetico COS’È CO OS’È E’ un trattamento non invasivo che sfrutta il passaggio di una energia elettromagnetica ad alta frequenza attraverso la pelle inducendo una neo-produzione di collagene. Questa tecnologia è approvata dalla FDA Americana per il trattamento del viso e delle lassità cutanee del corpo. L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato che trasforma l’aria (costituita al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in ossigeno puro, iperbarizzando (portandolo cioè ad una pressione superiore rispetto a quella atmosfenca di 1 Barr). EFFETTI E RISULTATI EFFETTI E RISULTATI L’effetto lifting cutaneo è quasi immediato dopo le prime sedute, tuttavia il vero risultato della radiofrequenza si manifesta appieno dopo un periodo di 3-6 mesi, cioè quando la formazione indotta dal nuovo collagene sarà completata. Le zone che appaiono più visibilmente migliorate sono il collo, le braccia, l’interno cosce e l’addome. Gli effetti sulla pelle sono una “rigenerazione”: dopo circa dieci giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di tutti i parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il miglioramento in termmi di luminosità, tono e spessore della zona trattata. Notevole la diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, il restringimento dei pori cutanei, l’involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti cicatriziali post-acneici. FREQUENZA Le sedute vengono eseguite con un manipolo e la quantità di calore prodotto viene stabilita dal medico. La radiofrequenza è una tecnica selettiva sul derma, non danneggia gli altri tessuti (venoso linfatico, muscolare o nervoso), non è dolorosa (durante la seduta si avverte solo calore nella parte trattata), non ha conseguenze se non un lieve rossore destinato a sparire in un paio d’ore. Il trattamento completo prevede da 6 a 10 sedute ed i risultati sono veloci e duraturi. Ottimo l’abbinamento con ossigeno iperbarico. PER CONCLUDERE Questa tecnica innovativa opera un netto miglioramento del tono della pelle con forte riduzione delle pieghe, lassità cutanee e smagliature. La sua efficacia è provata clinicamente e rappresenta la soluzione ideale per chi desidera un ringiovanimento visibile, efficace, duraturo e senza chirurgia. FREQUENZA Ci sono vari protocolli: nel caso in cui l’operatore sia un medico, i principi attivi saranno veri e propri “farmaci” e l’ossigeno iperbarico rappresenterà una sorta di siringa virtuale con cui iniettare. I protocolli di trattamento “strong” possono essere articolati in sedute intensive a cadenza mensile, della durata di circa 60 minuti, e in abbinamento ad altre strategie antiaging che ottimizzino il risultato: radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione con polinuclieotidi carbossiterapia, peelings, ecc. I protocolli “soft” prevedono invece 610 sedute di circa trenta minuti e qualche richiamo mensile. Tale schema è adatto a pelli più giovani e rientra in un programma di prevenzione antiaging o di mantenimento o, ancora, nel pre e post chirurgico (lifting). In ogni caso, le modalità, i tempi, i farmaci da veicolare e le associazioni con altre terapie saranno quindi “strettamente personalizzati” e individuati in una valutazione medica essenziale per un risultato visibile e duraturo. DIMAGRIMENTO DISTRETTUALE La carbossiterapia La cavitazione CO OS’È CO OS’È Terapia elettiva delle adiposità localizzate e della cellulite, consiste nell’introduzione a livello sottocutaneo di CO2. Tale metodica non ha effetti collaterali e non presenta alcuna tossicità, dato che la CO2 è un normale metabolita cellulare e possiamo definirla un farmaco naturale. Tecnica innovativa per la riduzione non chirurgica delle Adiposità Localizzate, che utilizza Ultrasuoni a bassa frequenza (da 30 a 50 KHz) con sistema di scansione multifrequenza. Efficace e sicura, non invasiva, indolore e senza effetti collaterali. Consente di sciogliere ambulatorialmente il grasso in sicurezza, senza anestesia e tempi di convalescenza. A COSA SERVE Gli effetti terapeutici della carbossiterapia sono: azione diretta sul microcircolo e potente effetto lipotico. Se si considera che la cellulite non è altro che l’espressione di fenomeni degenerativi indotti nel sottocutaneo da alterazioni morfofunzionali del microcircolo, il miglioramento del flusso indotto dalla carbossiterapia giustifica, razionalmente, l’utilizzo di questa anche in tale patologia. EFFETTI SUL GRASSO Tramite il passaggio di una sonda sull’area da trattare, gli Ultrasuoni bersagliano il tessuto adiposo edeterminano la rottura meccanica delle strutture cellulari adipocitarie. La Cavitazione è altamente selettiva versoil tessuto adiposo, e nessun altro organo o tessuto risulta alterato. LA CARBO-CAVITAZIONE L’utilizzo alternato di Carbossiterapia e Cavitazione, potenzia il risultato finale, conferendo un poderoso effetto lifting sui tessuti ed una rapida riduzione delle masse adipose. IN COSA CONSISTE La CO2 viene somministrata tramite iniezioni sottocutanee nelle sedi colpite da adiposità Iocalizzata. Si utilizzano aghi di piccolissima sezione (30 G) per minimizzare la traumaticità ed il fastidio al paziente. E’ estremamente rara la comparsa di ematomi. Date le spiccate capacità lipolitiche, ma anche di miglioramento su elasticità e tono cutaneo. Ia CO2 viene utilizzata anche con lo scopo di rassodare i tessuti. RISULTATI Sono sempre estremarnente gratificanti e immediati (4 sedute circa). I risultati migliori si ottengono tuttavia a breve distanza, quando il grasso sciolto verrà smaltito totalmente. FREQUENZA SELLE SEDUTE E RISULTATI La frequenza bisettimanale è quella consigliata, con cicli di 10-20 sedute. La risposta è sempre notevole e immediata; levigazione della buccia d’arancia, diminuzione volumetrica delle adiposità localizzate, effetto lifting sui tessuti con risultati visibili e gratificanti in breve tempo. Dott.ssa Leda Moro MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA Tel 06 66154318 WWW.BRAZILSYSTEM.COM INFO 06 66154318 ZONE PARIOLI E GIANICOLENSE La presidenza del Consiglio del Municipio roma XII eur informa Il Presidente del Consiglio del Municipio Roma XII Eur Marco Cacciotti È stato ospite presso i nostri studi il Presidente Marco Cacciotti, con il quale abbiamo affrontato una serie di temi importanti per i cittadini del territorio. È passato del tempo dall’ultima intervista, nella quale erano state avanzate diverse proposte di intervento per lo sviluppo infrastrutturale ed economico della zona. Quali di questi impegni sono stati portati a termine, quali sono in via di definizione? Siamo giunti circa a metà della consiliatura sia municipale che capitolina, e questo in effetti è proprio il momento nel quale si comincia a raccogliere quanto seminato in questi due anni e mezzo. Questa è la fase più importante, nei due anni che ci separano dalle elezioni dovremo dimostrare il miglioramento del territorio. Non abbiamo vissuto in un momento prospero di risorse, visto che la consiliatura si è aperta con le note difficoltà economiche del bilancio comunale. Si cerca sempre più di razionalizzare le spese di bilancio e di massimizzare le iniziative sul territorio con le poche risorse a disposizione. Si è tuttavia finalmente aperta quella fase del nuovo status della città di Roma che le consentirà di amministrare molto meglio il territorio. Il nuovo status conferirà anche ai Municipi un ruolo più incisivo rispetto al passato. Un ruolo che consentirà agli enti locali di governare direttamente i cittadini, l’abbiamo detto in molte occasioni che purtroppo le amministrazioni locali non hanno il potere di confrontarsi con i cittadini su determinate materie. Tuttavia queste nuove competenze rimangono sulla carta per il momento. A livello nazionale con la legge sul federalismo fiscale è stato emanato il primo provvedimento che attribuisce al Comune lo status di Roma Capitale con competenze diverse e maggiori rispetto al passato, con la possibilità di velocizzare alcune procedure che vedono coinvolte anche altre istituzioni. Successivamente 52 eur torrino news alla definizione delle competenze che devono essere assegnate a Roma verrano definite quelle dei municipi assegnate dall’Assemblea Capitolina. Si è attribuita a Roma una specificità che effettivamente Roma ha. Molti cittadini si lamentano di alcuni progetti in cantiere come: la Formula Uno, il progetto del Mare nostrum, e lamentano la mancata attivazione di servizi utili alla vita dei cittadini, come interventi per la viabilità, o l’attivazione della raccolta differenziata. In Servizi come la pulizia del territorio i municipi non hanno competenza diretta e si devono confrontare con l’amministrazione centrale. Noi vorremo poter incidere maggiormente in merito a scelte di questo genere sia con l’amministrazione centrale che con le agenzie che si occupano di erogare questi servizi. Come Municipio stiamo spingendo sul tema della raccolta differenziata porta a porta che laddove è stata sperimentata a dato buoni risultati. Su questi temi il municipio ha il compito di parlare con i cittadini, sensibilizzarli sull’importanza del servizio. Porta a porta può migliorare la pulizia dei nostri quartieri, bisogna informare i residenti su questo cambiamento perché a Roma non si è mai investito su questo e non c’è informazione al riguardo. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con il presidente di ADL, con il quale abbiamo parlato del progetto di ampliamento della Pontina, che riguarda anche il Municipio XII creando le condizioni per alleggerire la viabilità, però i cittadini hanno espresso forti perplessità circa i tempi di realizzazione visto che il progetto è stato bloccato diverse volte. In questo caso si parla del Progetto Roma Latina, un lavoro ridisegnato un infinità di volte che inizialmente doveva portare alla realizzazione di un’autostrada poi ad una semplice messa in sicurezza della via Pontina. Insomma ci sono stati molti ripensamenti e contrasti. Questa opera di fatto doveva condurre alla realizzazione di una vera e propria autostrada che si sarebbe dovuta collegare con la Roma Fiumicino e la Roma Civitavecchia. Il vero nodo da sciogliere è evitare che coloro che attraversano Roma, venendo dalla zona sud della città, siano costretti a prendere il raccordo andando ad intasare il traffico urbano. La proposta della Giunta Storace e della nuova amministrazione è quella bypassare questo nodo urbano e collegare questa nuova struttura con il sistema autostradale che attraversa la città di Roma. Sono diversi progetti infrastrutturali presentati ai cittadini del XII Municipio: l’interramento della Colombo, interventi nella zona di Tor Pagnotta e della Laurentina. Tuttavia nessuno di questi progetti è stato ancora messo in cantiere, facendo insorgere delle perplessità nella cittadinanza. Abbiamo iniziato i lavori del corridoio della mobilità per la costruzione di un filobus. All’inizio della legislatura abbiamo chiesto una modifica al progetto e questa estate è stato aperto il cantiere. Abbiamo voluto realizzare un’opera condivisa, ascoltando le richieste della cittadinanza, per questo sono state apportate delle modifiche al progetto e c’è stato un rallentamento dei lavori. La zona riguarda il tratto che va dalla Laurentina a Trigoria. A breve potremo dare una risposta efficace per quanto riguarda il trasporto pubblico. Speriamo che l’Eur non diventi un quartiere dormitorio Non credo che l’Eur corra questo rischio, anzi è una zona molto vitale, cosa che causa talvolta anche disagi alla cittadinanza. La proposta del Progetto di Formula Uno nasceva dalla volontà di scongiurare questo rischio. L’evento avrebbe portato molti vantaggi ai cittadini in termini economici ed infrastrutturali. Purtroppo non si farà a causa di strumentalizzazioni politiche, non solo a livello territoriale ma anche nazionale. Determinati progetti, come quello delle Olimpiadi hanno bisogno di un consenso vastissimo per essere realizzati ed ecco perché come nel caso della Formula uno è stato necessario fare un passo indietro. La cittadinanza non deve dimenticare che progetti come le Olimpiadi posso dare molto alla città, testimonianza sono le opere infrastrutturali lasciate in eredità dalle Olimpiadi del 1960. Tornando alla nostra intervista volevo farle ancora alcune domande. Circa un mese fa il Sindaco Alemanno ha sciolto la Giunta, quali sono le ragioni? Probabilmente c’era bisogno di un ulteriore accelerazione, nonostante le critiche il Sindaco Alemanno ha fatto una scelta coraggiosa. Sono d’accordo con la sua scelta perché probabilmente ha constatato delle difficoltà nella gestione del governo della città. In riferimento al governo regionale, a distanza di otto mesi circa dall’insediamento della nuova giunta, il governo ha mostrato un forte dinamismo nei tagli ma immobilismo nel proporre opportunità per l’imprenditoria. Crede che questo sia ereditato dalla passata giunta. Va detto che in talune circostanze ci sono molti sprechi pertanto la razionalizzazione non deve essere vista in termini negativi. Il Presidente della regione ha fatto dei tagli nella sanità ma deve aver constatato che la spesa era eccessiva e c’era bisogno di razionalizzare. Indubbiamente c’era un esigenza di razionalizzazione della spesa tuttavia il governo regionale con un bilancio di 35 miliardi di euro si potrebbe porre come il vero grande polmone per far ripartire l’economia bloccata, ma la Regione ancora oggi non ha dato quel impulso necessario alla ripresa dello sviluppo economico. Un ultima domanda: in questo ultimo mese sono andati in crisi e crollati molti governi autoritari, e i loro dittatori come Ben Alì o Gheddafi, un dittatore sanguinario. Non crede che in questo momento l’emergenza umnaitaria, delle molte persone in fuga da questi paesi possano aggravare la crisi economica che sta vessando già pesantemente il nostro paese? Io non sarei così catastrofico, personalmente ritengo Gheddafi un personaggio che per non dire altre parole, mi ha sempre lasciato perplesso. I nostri esponenti di governo, tutti chi prima chi dopo, hanno sempre mostrato amicizia al dit- tatore per motivi di natura commerciale; del resto il Parlamento a larga maggioranza poco fa ha approvato il trattato di amicizia tra Italia e Libia e il Partito Democratico non ha avuto nulla da eccepire a dimostrazione del fatto che c’è stata sempre una grossa trasversalità da questo punto di vista. Valuto positivamente la ventata di libertà che sta animando queste popolazioni. Non altrettanto positivamente l’Europa che in tutta questa vicenda è stata insieme alla comunità internazionale il vero assente. L’emergenza umanitaria che può derivare da questi episodi è una cosa che l’Italia non può gestire da sola. L’Europa si fa sentire in molte occasioni invece in questa vicenda mi sembra totalmente assente. eur torrino news 53 Linea diretta con L’Assessorato alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali della Regione Lazio PSR 2007-2013: tra successi e nuovi percorsi ] di MariaFrancesca Piemontese [ Si respirava un’aria di soddisfazione nella Sala Tevere della Regione Lazio, soddisfazione frutto di un obiettivo raggiunto e di un nuovo percorso iniziato. Sala gremita per il workshop sul progetto di comunicazione del programma di sviluppo rurale del Lazio, che ha visto la presenza come relatori del Presidente della Regione, Renata Polverini, dell’Assessore all’Agricoltura, Angela Birindelli, del Presidente della Commissione Agricoltura, Francesco Battistoni, del commissario straordinario dell’ Arsial Erder Mazzocchi e del dirigente dell’Area Programmazione e Sviluppo rurale, Roberto Aleandri. Tutti concordi nel definire centrato l’obiettivo che si era prefissata al momento del suo insediamento l’assessore Birindelli, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, di evitare qualsiasi penalizzazione finanziaria da parte dell’Unione Europea in merito ai fondi PSR Lazio 2007-2013, ed è così che nel l’ultimo semestre del 2010 sono stati spesi circa 75 000,00 milioni di euro di contro ai soli 71 000,00 spesi nel triennio 2007- metà 2010. Sono 6000 i beneficiari di questi fondi che hanno potuto così sviluppare i loro progetti. Per contribuire a questo risultato si sono messe in campo una serie di azioni volte, da una parte a correggere alcune procedure amministrative, ad esempio, un più agevole accesso al credito, dall’altra a ottimizzare e ad ag- giornare le risorse umane addette alla gestione dei rapporti con le aziende beneficiarie dei bandi. Raggiunto, quindi, il primo obiettivo tutta l’attenzione è rivolta al futuro che ha già visto nascere, in linea con alcune misure correttive messe in campo, lo sportello unico per l’agricoltura la cui finalità principale è quella di assistere tutti gli operatori del mondo agricolo nelle procedure per accedere ai fondi europei; procedure che, in ogni caso, dovranno essere semplificate, nel 2011 sarà più semplice presentare le domande di finanziamento, e i tempi istruttori verranno ridotti. Consapevoli della possibilità di creare attraverso questi fondi una spinta per l’economia agricola e per tutto l’indotto, è emersa la necessità di una rimodulazione finanziaria. Spostare delle risorse da un asse di intervento all’altro seguendo le reali esigenze delle imprese, forti dell’esperienza appena maturata, permetterà di non rischiare di lasciare inutilizzati dei fondi e al contempo permetterà a più aziende, interessate all’asse che ha ricevuto un contributo aggiuntivo, di beneficiarne. Ancora spazio sarà riservato ai giovani agricoltori con l’apertura di nuovi bandi e nuove misure verranno attivate a sostegno dei prodotti di qualità riconosciuta, dop, igp, igt, come pure una maggiore attenzione verrà posta nei riguardi del “benessere animale”. Birindelli: nostro obiettivo è creare opportunità di lavoro per le donne in agricoltura “Finanziamenti per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, riconoscimenti speciali alle più meritevoli e, soprattutto, alta formazione per migliorare le competenze necessarie alla creazione, alla gestione e alla promozione d’impresa. Sono alcuni dei provvedimenti già avviati dal nostro assessorato per creare opportunità di lavoro e qualificare il ruolo delle donne in agricoltura”. Lo ha detto Angela Birindelli, assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio al convegno “8 marzo: il giorno che cambia tutti gli altri” che ha promosso con le donne protagoniste della provincia di Viterbo. “Le donne in agricoltura rivestono un ruolo molto importante – Ha aggiunto l’assessore Birindelli -. Lo dimostra il fatto che nel Lazio una donna su tre è titolare di un’azienda agricola. Per questo dalla Regione stiamo cercando di offrire ulteriori strumenti alle 56 eur torrino news donne che intendono investire in agricoltura. E le risposte che stiamo ricevendo ci dicono che l’interesse verso questo settore è in crescita. Basti pensare che le donne rappresentano il 43% dei beneficiari del Pacchetto Giovani incluso nel PSR, vale a dire di una serie di finanziamenti agevolati per progetti realizzati a favore dell’imprenditoria. Alle donne, insieme ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, abbiamo già erogato 17 milioni di euro ai quali entro il 2011 si aggiungeranno ulteriori 20 milioni. Proprio oggi, inoltre, abbiamo presentato una delibera per l’individuazione di “progetti esemplari” realizzati esclusivamente da donne ai quali la Regione Lazio intende riconoscere degli attestati di merito. I “progetti esemplari” verranno raccolti in una speciale pubblicazione mentre alle più meritevoli verrà offerto un corso di Alta Forma- zione per il miglioramento delle competenze gestionali d’impresa. Tante iniziative – ha concluso l’assessore Birindelli – per creare nuove opportunità di lavoro a favore delle donne del Lazio. Iniziative che la Giunta Polverini oggi ha presentato insieme ad altre delibere con l’obiettivo di riaffermare il valore aggiunto che le donne, con impegno e passione, garantiscono alla crescita economica e civile di questa regione”. Agricoltura – Battistoni, incontro su conservificio Tarquinia “Un’incontro istituzionale tra amministrazioni e associazioni di categoria”, lo ha dichiarato Francesco Battistoni, Presidente della commissione agricoltura Regione Lazio, a margine della riunione tenutasi oggi a Tarquinia. Nell’incontro avvenuto presso il Comune di Tarquinia, a fare gli onori di casa il Sindaco Mauro Mazzola, il vicesindaco con delega all’agricoltura, Giovanni Olivo Serafini e il consigliere comunale Marco Fiaccadori, presenti le organizzazioni professionali maggiormente rappresentative (Cia, Coldiretti e Confagricoltura). “L’incontro odierno – continua Battistoni – oltre a ribadire la necessità di recuperare la struttura del conservificio per renderla di nuovo operativa e metterla al servizio degli agricoltori locali, ci ha permesso di trovare un punto di partenza comune con le organizzazioni professio- nali, nell’interesse del territorio, dei nostri imprenditori e di tutti i cittadini di Tarquinia. Finalmente un percorso condiviso volto a far ripartire l’attività del pomodorificio, il cui ruolo è fondamentale per il rilancio dell’economia agricola sia di Tarquinia che della Tuscia. Infatti oltre all’aspetto occupazionale, lavorare sul posto il pomodoro permetterebbe di immettere sul mercato un prodotto finito di ottima qualità e di maggiore valore con grandi benefici economici per il sistema e sociali per tutto il territorio”. L’incontro si è concluso con l’accordo unanime di riunire a breve un altro tavolo tecnico che veda coinvolti l’Assessore Birindelli e il Commissario Arsial, Erder Mazzocchi, per l’individuazione della strada migliore da percorrere per la riapertura dello stabilimento. Birindelli: accesso al credito – Approvata legge in Consiglio regionale “Dopo aver risolto il problema del credito a breve termine con il rinnovo delle cambiali agrarie, l’assessorato alle Politiche Agricole della Regione Lazio ha sostenuto con forza la proposta di legge per facilitare l’accesso al credito agli imprenditori agricoli, approvata oggi in Consiglio Regionale”. Lo dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli. “Per questa legge l’assessorato ha stanziato in bilancio 1 milione di euro l’anno per il triennio 2011 – 2013. Un importante risultato – aggiunge la Birindelli – ottenuto grazie all’impegno della commissione Agricoltura e dell’assessorato alle Politiche Agricole al quale, adesso, spetterà il compito di redigere il regolamento di applicazione per entrare nella fase attuativa della legge e procedere alla notifica del provvedimento alla Comunità Europea, affinché i contributi previsti corrispondano ai canoni comunitari in materia di aiuti di Stato”. Kiwi: la Commissione Agricoltura affronta tutte le urgenze “La Commissione sta affrontando tutte le urgenze. Così come c’è stato l’incontro sul cinipide del castagno, ci sarà quello sul kiwi”, rassicura Francesco Battistoni, Presidente della IV Commissione regionale Agricoltura, in seguito alla richiesta odierna, avanzata dai consiglieri Montino e Perilli, di convocare una seduta sul tema della batteriosi del kiwi. “Sappiamo bene l’entità dei danni causati dal cancro del kiwi – dice Battistoni – tanto da avere subito intrapreso azioni concrete e che, in breve tempo, hanno portato all’approvazione della legge contro le fitopatie, la prima legge consiliare approvata dall’assemblea re- gionale, condivisa da tutti e che stanzia importanti risorse (un milione di euro). Ci siamo già attivati per convocare la Commissione – continua – che sarà l’occasione per approfondire ulteriormente la problematica, illustrare la nuova legge direttamente ai produttori e alle cooperative di kiwi e, soprattutto, programmare le azioni future insieme all’assessore competente. Inoltre – conclude - non mancheranno ulteriori incontri per monitorare costantemente la situazione”. Intanto domani la Commissione prenderà in analisi la proposta di legge sulla tracciabilità, proposta dalla Giunta. eur torrino news 57 Consiglio Re Consiglio: "No a discarica di Roma ad Allumiere" La Giunta regionale, di concerto con Comune e Provincia di Roma, dovrà cercare una soluzione alternativa al Comune di Allumiere per la localizzazione del nuovo polo di smaltimento, trattamento e recupero dei rifiuti. È quanto ha stabilito oggi il Consiglio regionale del Lazio approvando una mozione - primo firmatario Carlo Lucherini (Pd) presentata da esponenti di Pd, Sel, Federazione della Sinistra, Verdi e Lista BoninoPannella e poi emendata su iniziativa dei consiglieri Francesco Carducci Artenisio (Udc), Rodolfo Gigli (Udc), Andrea Bernaudo (Lista Polverini) e Carlo De Romanis (Pdl). Il documento era stato presentato a seguito della notizia di un'intesa tra ministero della Difesa e Comune di Roma per realizzare il polo presso il poligono militare 'La Farnesiana', situato nel Comune di Allumiere. Secondo i proponenti, tuttavia, il terreno individuato "è situato in una zona sottoposta a vincoli ambientali e riconosciuta dalla legislazione europea di enorme valore paesaggistico". Inoltre - si legge nella mozione - "il Comune di Allumiere e la Provincia di Roma hanno più volte manifestato la propria contrarietà alla suddetta localizzazione della discarica alternativa a Malagrotta" e la presidente della Regione ha ribadito "che l'ipotesi di Allumiere è la meno percorribile". "Il protocollo stipulato - aveva tenuto a precisare in aula, Andrea Bernaudo (Lista Polverini) - riporta una data antecedente rispetto alla comunicazione del sindaco Alemanno che rimette alla Regione l'intera competenza in materia. La presidente, quin- di, è l'unica autorità competente per la soluzione del problema Malagrotta". La Polverini, secondo la mozione, in data 2 marzo ha reso noto di aver già inviato una lettera al primo cittadino di Allumiere dove ha ribadito come nessun sito nel territorio del Comune è stato preso in considerazione per la localizzazione del nuovo impianto integrato per lo smaltimento, il trattamento e il recupero dei rifiuti, previsto del piano regionale. Il capogruppo Pd Esterino Montino nel corso del dibattito ha invitato Alemanno a non scaricare su altri comuni i problemi che sono romani e alla diminuzione dei rifiuti visto che lo smaltimento del "tal quale" è vietato. Angelo Bonelli (Verdi) ha denunciato che smaltire ad Allumiere, area protetta a livello comunitario, esporrebbe la Regione a una procedura di infrazione, mentre Luigi Nieri (Sel) ha evidenziato come paradossalmente il ministero per le Politiche agricole abbia inserito 'La Farnesiana' nel catalogo dei circa 120 'Paesaggi rurali storici' da tutelare presentato lo scorso 3 marzo. Giuseppe Celli (Lista civica) ha ribadito l'opportunità che la discarica sia localizzata a Roma, Ivano Peduzzi (FdS) ha invitato la Giunta a far valere il suo ruolo nella definizione delle scelte che sarà necessario intraprendere nel piano rifiuti. Quanto alla mozione nella sua prima stesura Chiara Colosimo (Pdl) ha sostenuto che: "Sarebbe stata più giusta una mozione che chiedesse tempi certi sulla soluzione del problema". Nominati i direttori generali di Forlanini e Sant'Andrea La commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli, ha espresso parere favorevole a maggioranza su due decreti riguardanti la nomina dei direttori generali dell'azienda ospedaliera "San Camillo - Forlanini" e dell'Azienda ospedaliera universitaria "Sant'Andrea" di Roma. Si tratta in entrambi i casi della conferma degli attuali commissari straordinari: Aldo Morrone per il Forlanini e Maria Paola Corradi per il Sant'Andrea. Morrone, classe 1954, nell'immediato passato ha diretto per tre anni l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti. Si è laureato nel 1979 in medicina e chirurgia all'università La Sapienza di Roma, specializzandosi succes58 eur torrino news sivamente in dermatologia e venereologia. È un esperto in patologie tropicali e nelle cosiddette 'malattie della povertà. Il suo decreto di nomina è passato con i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e del consigliere Giuseppe Celli (Lista civica), l'astensione del Pd e il voto contrario della Lista Bonino-Pannella. La vice presidente Giulia Rodano (Idv), pur apprezzando il professionista e la persona, non ha partecipato al voto "in quanto si tratta di una nomina inserita in una politica sanitaria che non condivido". Corradi, classe 1960, è medico chirurgo dal 1985, con specializzazioni in igiene, tecnica ospedaliera e medicina interna. Insegna all'università e ha conseguito master in amministrazione sanitaria e management. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto incarichi dirigenziali alla Asl Rm/G, alla Asl di Rieti e allo stesso "Sant'Andrea". gionale informa • Augusto Culasso Via libera in commissione a due delibere per nuove cave Via libera a due nuove cave, una di travertino nel Comune di Guidonia Montecelio (Roma) e una di pomice nel Comune di Arlena di Castro (Viterbo). Lo ha deciso oggi la commissione Pmi, commercio e artigianato, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), votando all'unanimità i due relativi schemi di delibera di Giunta. In attesa dell'approvazione definitiva del Piano regionale delle attività estrattive, per completare la procedura autorizzativa prevista dall'attuale legge, le due delibere devono ora essere votate anche in commissione Ambiente. Tutti e otto i membri della commissione hanno partecipato alla seduta e votato i due provvedimenti. La vicepresidente di minoranza della commissione, Annamaria Tedeschi (Idv), ha chiesto di mettere a verbale che il suo voto favorevole sulla delibera relativa alla cava di travertino di Guidonia è subordinato alla effettiva realizzazione del progetto di ripristino del sito indicato dall'azienda richiedente, che prevede la copertura della cava con terreno al termine dell'attività estrattiva. "In caso di utilizzo diverso - ha precisato la Tedeschi - come ad esempio la creazione di una discarica, la Regione dovrà intervenire tempestivamente". All'inizio della seduta, il presidente Saponaro aveva chiesto alla commissione di rinviare l'altro punto all'ordine del giorno, l'esame della proposta di legge n. 134 concernente: "Disposizioni per favorire la qualità e la semplificazione della normativa regionale in materia di piccola e media impresa", per la sopravvenuta indisponibilità dell'assessore competente, Pietro di Paolantonio. "Si tratta di una legge importantissima - ha detto Saponaro - e quindi è giusto che l'esame avvenga alla presenza e con il contributo dell'assessore". Emergenza Ambiente: i casi della Valle del Sacco e del Fiume Almone ] di Valeria Torre [ Correva l’anno 2004: un allevatore della zona di Segni, piccolo comune della Provincia di Roma, comunicava al Servizio Veterinario di Collefferro che nel latte prodotto nella sua azienda agricola, nel corso di analisi chimiche di routine, erano state rinvenute tracce di una strana sostanza. Era il betaesaclorocicloesano, derivato di sintesi di un prodotto insetticida, che poi si sarebbe scoperto essere il responsabile della contaminazione dell’intera area della Valle del Sacco, territorio tra la Provincia di Roma e quella di Frosinone. Nel 2005 la zona fu commissariata e fu pianificato un programma di bonifica del territorio. Eppure oggi la denuncia di un pastore che nel corso degli anni ha visto morire nei suoi allevamenti centinaia di animali, riporta la questione sulle prime pagine della cronaca locale e nazionale. E proprio negli stessi giorni, il Lazio è al centro dell’attenzione della stampa anche per un altro problema ambientale: lo sversamento di carburante nelle acque del Fiume Almone, con il conseguente rischio di un possibile inquinamento del Tevere e di un intasamento del depuratore di Roma Sud. L’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, parla delle azioni messe in campo per affrontare le due situazioni. Emergenza Valle del Sacco: quali sono stati sinora gli interventi promossi dall’Assessorato? La Regione ha ereditato una situazione di inquinamento che era già stata oggetto di una valutazione da parte del Governo e della precedente giunta regionale, portando all’insediamento di un commissario, soggetto at- tuatore che sta svolgendo tutte le azioni necessarie: verifica dei siti inquinati, analisi epidemiologica e ancora tutta una serie di attività propedeutiche ad azioni concrete sul territorio, che peraltro andrebbe, oltre che bonificato, anche valorizzato. quello della messa in pericolo del depuratore, perché il gasolio sversato è stato stoccato in modo da evitare che intaccasse gli impianti di depurazione. C’ è chi lamenta una carenza di controlli. A suo avviso è possibile attribuire qualche responsabilità all’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente)? Intanto è necessario accertare quello che è accaduto. Il Commissario sta operando non solo sul piano della verifica, ma anche su quello del controllo del territorio. La Regione, in sinergia con l’Arpa, sta svolgendo un lavoro certosino. Purtroppo la Valle del Sacco non è l’unica area della Regione dove si sono verificati illeciti ambientali; tuttavia voglio sottolineare che contro i reati ambientali, che ricadono su tutta la comunità, la Regione ha attivato una convenzione con il Noe (Nucleo Operativo Ecologico) dell’Arma dei Carabinieri, per fare un monitoraggio h 24, così da poter agire sul piano della prevenzione. Parliamo dello sversamento di carburante nel fiume Almone. C’è il pericolo che il fenomeno si estenda fino a coinvolgere il Tevere? La vicenda è esemplificativa dell’impegno della Regione sul piano della sicurezza ambientale. Si sono attivati immediatamente i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile regionale e il Noe: il lavoro congiunto ha permesso non soltanto di arginare il rischio di inquinamento delle acque del Tevere, ma anche eur torrino news 59 Parte il programma di incontri con gli alunni delle scuole elementari del Lazio per festeggiare il 150° dell'Unità d'Italia Partirà da Latina il tour 'Essere Italiani' organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio per festeggiare insieme con gli alunni delle scuole elementari il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, incontrerà in questa prima tappa gli alunni del 3° Circolo Didattico 'Oriolo Frezzotti' di Latina, venerdì 11 marzo alle ore 10.30 presso il Teatro Cafaro. La manifestazione sarà l'occasione per celebrare insieme ai ragazzi, la storia degli italiani ed in particolare di tutti quei giovani che durante il Risorgimento si impegnarono per costruire un futuro di democrazia nel nostro Paese. Uno spettacolo interattivo, allestito e curato dall'associazione culturale 'Il Palco e la Cornice', intratterrà gli studenti con lo scopo di avvicinarli e di coinvolgerli attivamente nella comprensione di quei sentimenti e valori di unità e fratellanza che le Istituzioni, insieme alle comunità locali, sono impegnate a ricordare in occasione di questa storica celebra- zione. "Faremo come Consiglio regionale un percorso in ogni provincia perché l'Istituzione che rappresento è la casa di tutti i cittadini del Lazio. Queste manifestazioni saranno l'occasione per raccontare ai bambini che cosa significhi fare parte di una nazione: l'insieme di tante persone che 150 anni fa hanno fatto una promessa, decidendo di chiamarsi tutti con un solo nome 'italiani', di avere una stessa bandiera, una stessa lingua e gli stessi valori. Una parola importante e difficile che significa che tutti crediamo in alcune cose. Un giuramento solenne che, per rimanere intatto, ha bisogno di essere capito da tutti", ha spiegato il presidente Mario Abbruzzese. Il tour proseguirà a Rieti il prossimo 24 marzo con gli alunni del 2° Circolo di Rieti "Luigi Minervini", a Frosinone il 1 aprile con il 1° Circolo Didattico, a Tivoli il 14 Aprile con l'Istituto Comprensivo "Vincenzo Pacifici", a Viterbo il 12 maggio con il 3° Circolo Didattico e si concluderà a Roma il 26 maggio incontrando l'Istituto Comprensivo "Via Giulia 25". Riforma dei consultori: tre sì da tre associazioni Si sono espressi a favore della PL 21, concernente "Riforma e riqualificazione dei consultori familiari", i rappresentanti della Fisam Unione nazionale associazioni italiane per la salute mentale, dell'Aislo (Associazione italiana di studio per lo sviluppo organizzato) e dell'Associazione Fabbrica dell'esperienza, ascoltati dalla Commissione Lavoro e politiche sociali, presieduta dalla vicepresidente Annalisa D'Aguanno (Pdl). In particolare, Anna Maria Fusco della Fisam e l'avvocato Iginia Piatti dell'Aislo hanno posto l'accento sulla figura del mediatore familiare del quale il giudice spesso si avvale, soprattutto a seguito delle recenti modifiche ad alcune norme del codice civile in materia di affidamenti in caso di separazione tra coniugi. "È auspicabile che la proposta di riforma dei consultori dia risalto alla figura del mediatore familiare", ha sostenuto l'avvocato Piatti per la quale i consultori familiari "devono diventare un supporto dell'ordinamento giudiziario". Sostegno alla legge Tarzia anche da Silvia Lovergine, ginecologo del Policlinico Gemelli, intervenuta nell'audizione quale rappresentante dell'Associazione Fabbrica dell'esperienza. La dottoressa Lovergine giudica molto 60 eur torrino news innovativo il progetto famiglia contenuto nella legge Tarzia e l'azione dei consultori nel prevenire le interruzioni delle gravidanze e preservare la fertilità. "La donna deve essere messa nelle condizioni di accettare il figlio ha dichiarato la dottoressa Lovergine - È importante dissuaderla dall'interruzione della gravidanza ma anche che sia seguita dal primo giorno al travaglio.". "Questa legge sta proseguendo sulla strada giusta. Abbiamo ascoltato moltissime realtà associative su questioni delicatissime che interessano le cittadine e i cittadini del Lazio. Dobbiamo cogliere il loro contributo che nella logica della sussidiarietà è fondamentale". Così la consigliera Olimpia Tarzia (Lista Polverini), prima firmataria della proposta di legge di riforma dei consultori, nel ringraziare i rappresentanti delle tre associazioni ascoltate oggi. Proteste in Via della Pisana da parte dei Sindaci del Frusinate ] di Irene Giarracca [ Sospesa la seduta del Consiglio Regionale del 16 Febbraio, durante la quale si sarebbe dovuto discutere e votare il così detto Decreto Brunetta sottoposto all’aula durante l’assemblea del 15. L’imprevisto è stato dovuto all’arrivo dei Sindaci della provincia di Frosinone, giunti in via della Pisana per chiedere un confronto congiunto con il Commissario straordinario alla Sanità Renata Polverini. Il Decreto attuativo del piano di riordino della rete ospedaliera, il decreto 113, ha già iniziato a dispiegare pienamente i suoi effetti. Secondo quanto previsto dalla norma nel territorio del frusinate verranno chiuse entro il prossimo ottobre due strutture ospedaliere, quella di Pontecorvo il prossimo giugno e quella di Anagni il prossimo ottobre, mentre sono già stati dimessi i pronto soccorsi di Ferentino, Ceccano, e Caprano. Attualmente l’unico riferimento per gli abitanti della zona è il pronto soccorso dell’Ospedale di Frosinone, dove l’attesa ha raggiunto picchi di dieci-undici ore. Questo è il quadro generale, presentato dal Sindaco del capoluogo di provincia Marini, referente principale degli enti locali della zona. A seguito delle richieste presentate, il Presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese ha sospeso la seduta per dare avvio ad un primo confronto al quale hanno partecipato il vice presidente della giunta regionale Luciano Ciocchetti, la presidente della Commissione Sanità Alessandra Mandarelli, il capogruppo del Pd Esterino Montino, i consiglieri Giulia Rodano, Luigi Nieri, Ivano Peduzzi e Annamaria Tedeschi. Da parte dei consiglieri di opposizione è stata avanzata la richiesta di sospendere il decreto attuativo 113, in attesa di un incontro tra la struttura commissariale e gli enti locali. Ci sono 600 posti letto, tra riabilitazione e lungo degenza, che attendono di essere ridistribuiti, è necessario che prima dell’adozione di qualsiasi decisione in tal senso sia previsto un momento di concertazione con i rappresentanti del territorio. Dopo aver ascoltato le richieste, la Presidente Alessandra Mandarelli ha tenuto a precisare che le audizioni con i sindaci delle strutture della zona sottoposte a riconversione si sono tenute puntualmente come promesso dalla Polverini. “Chiediamo un confronto con la Conferenza dei Sindaci, non sono sufficienti le audizioni con i singoli” hanno ribattuto i primi cittadini. L’area di Frosinone è stata inserita nella Macroarea 1 che contiene anche l’area di Roma Sud, dove la media dei posti letto per abitante è di 4 per mille, a differenza della provincia ciociara dove la media è di 2,1 per mille. Trattandosi di un’unica area, i limiti imposti dalla normativa nazionale vengono rispettati arrivando a 3,3 per mille, “Tuttavia – ribadisce nuovamente il Sindaco di Frosinone – queste disposizioni costringono gli abitanti della zona a rivolgersi alle strutture ospedaliere di Roma”. Al termine dell’incontro è intervenuto il Vice Presidente Luciano Ciocchetti, chiarendo che la sospensione del Decreto 113 non è attuabile, si potrà procedere ad una modifica del Decreto 80 e di seguito ad una del Decreto 113, ma prima è necessario calendarizzare due incontri, il primo con la direzione generale della Asl e i Sindaci ed il secondo con i tecnici della struttura commissariale per giungere ad un accordo equilibrato. Consulta Femminile: Bene mozione contro violenza alle donne. Ora si attivi task force istituzionale Accogliamo con soddisfazione la mozione, approvata in Consiglio Regionale, che ha unanimemente condannato l'uso della violenza nei confronti della donna. Si tratta di un atto significativo che giunge dopo il susseguirsi degli episodi di violenze che in questi ultimi giorni ha colpito altre donne e solo ad una settimana dalla Giornata Internazionale della Donna. Per ribadire il no a tutte le forme di violenza contro le donne, da quelle abusate sessualmente a quelle costrette psicologicamente o ricattate economicamente, fino a quelle sfruttate sul luogo di lavoro o lasciate sole dentro le mura domestiche, occorre attivare una vera e propria task force istituzionale capace di contrastare con strumenti efficaci e concreti il manifestarsi di un fenomeno che colpisce l'intera collettività. "Ci auguriamo - ha dichiarato la Presidente della Consulta Femminile per le Pari Opportunità del Lazio, Donatina Persichetti - che questo sia solo il primo passo: serve un impegno convinto e straordinario delle istituzioni, unite in un unico fronte, per affrontare la vastità e la complessità del problema senza distinguo, impegnando risorse economiche e predispo- nendo strumenti concreti per ricostruire il percorso di vita delle vittime di violenza e garantire libertà e fiducia alle donne nella vita di tutti i giorni". eur torrino news 61 MUNICIPIO cui intervento, insieme a quello dell’altro grande nome dell’architettura italiana Massimiliano Fuksas - che proprio di fronte alle torri realizzerà il nuovo centro congressi conosciuto come La Nuovola - trasformerà quest’angolo di Roma in un vero polo della modernità, in perfetta sintonia con la fisionomia del quartiere. Le aspettative sono tante quindi. Ma le perplessità anche. Perché se è vero che le nuove strutture rappresenteranno un Comune di Roma che il denaro proveniente dagli oneri concessori venga investito per la realizzazione di un sottopasso sulla Cristoforo Colombo proprio in prossimità delle nuove costruzioni, così da favorire lo smaltimento del traffico. «Un’operazione necessaria e strategica», dichiara Pasquale Calzetta, Presidente del Municipio XII, «Il quadrante dell’Eur ha conosciuto negli anni numerosi interventi urbanistici, non sempre, però, accompagnati dai dovuti lavori di EUR: nuovi progetti – vecchi problemi? ] di Valeria Torre [ Per anni hanno ospitato gli uffici del Ministero delle Finanze, oggi di quelle torri nate negli anni Sessanta all’Eur su disegno di Cesare Ligini non resta che lo scheletro. Eppure in merito al destino di questi edifici si vocifera da tempo di un progetto di riqualificazione: lussuosi appartamenti all’interno di questi grattacieli romani. Ma sulla data di inizio lavori nessuna certezza. Al momento l’unica cosa sicura è che a mettere la firma su questo disegno ambizioso sarà l’architetto Renzo Piano, il Le Torri ex finanze 62 eur torrino news Il cantiere della Nuvola di Fuksas momento importante di valorizzazione del territorio, come gestire, in termini di viabilità, l’inevitabile aumento dei flussi di autovetture? Una questione alla quale l’amministrazione municipale ha dedicato grande attenzione, facendo esplicita richiesta al adeguamento sul piano dei servizi e delle infrastrutture. Oggi il Municipio intende invertire questa tendenza». Dato positivo, sembrerebbe. Se non fosse per quegli oltre mille posti di parcheggio che nella stessa area dovrebbero essere costruiti per accogliere le macchine dei visitatori della Nuvola, posteggi di cui ancora sembra non esserci traccia. Eppure lo spazio convegni dovrebbe essere inaugurato entro i primi mesi del 2012, il condizionale è d’obbligo, perché se non venissero realizzati i posti macchina la struttura non potrebbe aprire al pubblico. «La società incaricata della costruzione e della gestione dei lavori è stata sollecitata, il Municipio sta facendo forti pressioni e farà di tutto per accelerare l’apertura del cantiere». Ce lo auguriamo tutti, perché altrimenti le macchine potranno, sì, agevolmente circolare nella zona grazie al progettato sottopassaggio sulla Colombo, ma difficilmente riuscirebbero a trovare luogo per la sosta. E la Nuvola non resterebbe altro che una bella opera di architettura contemporanea da guardare da lontano. XII Informa Asili Nido Trasferimenti per l'anno educativo 2011/2012 Dal 1 al 15 febbraio 2011 gli utenti del servizio nido interessati al trasferimento, a partire dall'anno educativo 2011/12, in un'altra struttura educativa del Municipio possono presentare apposita richiesta presso l'Ufficio Utenza Asili Nido - v.le Ignazio Silone 2° ponte, nei giorni ed orari di apertura al pubblico (lunedì e martedì 8,30/12,30 - giovedì 8,30/12,30 e 14,30/16,30). Gli utenti interessati al trasferimento in strutture di altri Municipi devono prendere contatti con il Municipio dove intendono trasferirsi, per la presentazione delle istanze e relative informazioni. Si fa presente che in ogni caso il trasferimento è possibile solo per strutture con le stesse caratteristiche organizzative (fra nido e nido, fra spazio be.bi. e spazio be.bi.). Progetto urbanistico “Ardeatina” L'Assessorato all'Urbanistica e il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica - U.O. Pianificazione e Riqualificazione delle aree di intersse pubblico, comunicano l'avvio della prima fase del processo partecipativo riguardante il Progetto Urbanistico "Ardeatina". Ulteriori informazioni e materiali sul programma sono disponibili presso il sito del Dipartimento di Urbanistica: http://www.urbanistica.comune.roma.it/par tecipazione-ardeatina.html Corsi di Italiano per stranieri so, anche il 2011 vede riproposto il corso antiaggressione e difesa personale completamente gratuito e rivolto a tutte le donne residenti nel Municipio. Il decreto 4 giugno 2010, da poco entrato in vigore, prevede per gli stranieri, che sono nelle condizioni di richiedere e ottenere una carta di soggiorno di lungo periodo, l'obbligo di dimostrare la conoscenza della lingua italiana. 2^ edizione del corso antiaggressione al femminile Il decreto stabilisce che il grado di conoscenza dell'italiano debba essere pari al livello A2 del QCRE (Quadro Comune di Riferimento Europeo), (vedi comma 2-bis dell'art.9 del dlgn.286/98). In base all'accordo, i test si svolgeranno presso le sedi dei CTP – Centri Territoriali Permanenti – che si occupano dell'educazione e dell'istruzione dei cittadini adulti. Quanti tra gli stranieri sono in grado di sostenere la prova, possono partecipare direttamente ai test senza frequentare un corso di italiano, inviando la domanda di partecipazione per via informatica, accedendo al sito https://testitaliano.interno.it. La Prefettura, entro 60 giorni, comunicherà al richiedente, tramite lettera, il luogo, la data e l'orario della convocazione e i documenti da presentare (Passaporto e Permesso di soggiorno). Il superamento del test vale solo ai fini della richiesta di carta di soggiorno, quindi è consigliabile per uno straniero seguire corsi di formazione linguistica che lo mettano in grado di partecipare alla vita sociale e lavorativa. Per frequentare un corso di lingua italiana qualificato e gratuito ci si può rivolgere a: - un CTP (Centro Territoriale permanente) dove verrà rilasciata un'attestazione di livello A2 - con questa attestazione lo straniero non dovrà sostenere il test; Il corso, nato con il progetto "Autodifesa Donna & antiaggressione 2011" e patrocinato dal Municipio XII, si articola su otto incontri. Le prime quattro lezioni si svolgono presso la palestra NIR GYM CLUB in Via Padre A. Grammatico 30/40, ogni sabato dalle ore 14,30 alle ore 16,30 a partire dal 5 marzo e gli altri quattro incontri, presso la palestra Garyuan Dojo Roma in Via Giuseppe De Robertis 8, sempre con le stesse modalità. Il corso è nato per insegnare le basi di un'autodifesa globale che, partendo dalla prevenzione arriva, anche attraverso la difesa verbale, ad una vera e propria difesa fisica con un approccio multidisciplinare. Oltre ad istruttori delle arti marziali, il corso prevede la partecipazione di personale qualificato che prenderà in esame gli aspetti psicologici, legali, comunicativi delle "situazioni a rischio". Il programma affronterà ogni aspetto della sicurezza, partendo da una minima preparazione fisica, ma fondamentale per capire le capacità e le funzionalità del proprio corpo. Saranno analizzate situazioni "reali" come stare in treno, in auto, in casa, in strada e nei locali. Si svolgeranno lezioni sulla difesa verbale nelle quali le allieve apprenderanno come usare la voce insieme a un'adeguata postura, per scoraggiare l'aggressore ed attirare l'attenzione di eventuali passanti, fino ad arrivare ad apprendere le tecniche di difesa fisica. - un'Associazione dove si avrà l'opportunità di frequentare un corso, ma non di ottenere l'attestazione. Per conseguirla sarà necessario superare il test o ottenere il riconoscimento di un CTP. A presto questo obbligo sarà esteso a tutti gli stranieri che richiederanno il permesso di soggiorno o il suo rinnovo. Vista la fortunata esperienza dell'anno scoreur torrino news 63