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22 luglio 2014
USO DELLE PLE IN CANTIERE: LA LINEA GUIDA DELLA REGIONE LOMBARDIA
di Paolo Oppini
Con decreto n. 6551 dell'8 luglio 2014, la Direzione Generale Salute di Regione Lombardia ha emanato una interessante linea guida per l'uso
delle piattaforme di lavoro elevabili all'interno dei cantieri temporanei e mobili, rivolta sia ai Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di
Lavoro delle ASL, sia al mondo delle imprese.
Il decreto prende le mosse dal "Piano regionale 2014-2018 per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro", definito da Regione
Lombardia con la d.g.r. del 20 dicembre 2013, n. X/1104 allo scopo di perseguire la progressiva riduzione degli infortuni mortali e delle malattie
professionali.
La nuova linea guida, che sia affianca al precedente documento regionale dedicato alla sorveglianza sanitaria in edilizia approvato con decreto n.
5408 del 19 giugno 2012, risulta particolarmente significativa, considerate sia la notevole diffusione che le piattaforme di lavoro elevabili hanno
raggiunto nel comparto delle costruzioni, nel quale sono ampiamente utilizzate per l'esecuzione di una pluralità di lavorazioni, sia la rilevanza degli infortuni occorsi ai lavoratori durante l'utilizzo di questo tipo di attrezzature di lavoro.
Ai fini del commento dei principali contenuti della nuova linea guida, appare utile partire dalla definizione di "piattaforma di lavoro mobile
elevabile", riportata nella parte finale del documento e tratta dalla norma armonizzata UNI EN 280:2013 (1). Si tratta di una macchina mobile
destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro (2), con l'intendimento che le persone
accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaforma di lavoro
con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio; da osservare al riguardo che nella vigente legislazione italiana costituita dal D.Lgs. n.
81/2008 questa tipologia di attrezzature di lavoro è tuttora individuata tramite l'espressione "ponte mobile sviluppabile su carro".
La prima parte della linea guida illustra una serie di misure generali di sicurezza, da rispettare a cura del datore di lavoro (o di un eventuale
persona da questi delegata) e dall'operatore prima, durante e dopo l'uso della piattaforma di lavoro elevabile (in seguito, "PLE"); i principali
argomenti trattati in questa parte sono richiamati nella seguente tabella:
Momento di
attuazione
Misura generale di sicurezza
Competenza
Valutazione dei rischi connessi all'uso della PLE in
riferimento alle caratteristiche del cantiere
Valutazione dell'idoneità alla mansione del personale addetto all'uso della PLE
Formazione e addestramento del personale addetto all'uso
della PLE
Datore di lavoro o
persona delegata
Disponibilità del manuale d'uso e manutenzione
Regolare manutenzione periodica della PLE, in accordo a
legislazione vigente ed indicazioni del costruttore
Controllo pre-operativo approfondito della macchina
Prima
dell'uso
Divieto di utilizzo di macchine danneggiate o guaste
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Disponibilità di idoneo estintore nei pressi della macchina
Segregazione oppure delimitazione dell'area interessata dalle
operazioni
Operatore
Verifica, in caso di uso in esterno, dell'idoneità delle condizioni ambientali (condizioni atmosferiche, visibilità, vento)
Rispetto delle distanze di sicurezza da parti attive di linee
elettriche non (sufficientemente) protette
Corretto piazzamento e stabilizzazione della macchina, in
funzione delle caratteristiche del terreno
Rispetto di portata massima e numero massimo di persone
consentite
Divieto di utilizzo della macchina per il sollevamento di
carichi sospesi
Divieto di utilizzo della piattaforma o di elementi della
macchina come punto di ancoraggio di un sistema anticaduta
Durante
l'uso
Operatore
Necessità di apposite procedure di comunicazione tra gli operatori in piattaforma e quelli a terra
Effettuazione di appositi controlli e verifiche prima
dell'eventuale trasferimento su strada di macchine
omologate alla circolazione
Corretto caricamento della macchina su veicolo da trasporto
Ispezione della macchina per verifica di integrità e buon funzionamento
Dopo l'uso
Datore di lavoro o
persona delegata
Pulizia generale della macchina
Operatore
Corretto parcheggio e rimessaggio
La linea guida sottolinea opportunamente la necessità di definire apposite procedure per gli operatori presenti sulla piattaforma in caso di emergenza (malore dell'operatore in piattaforma, mancanza di energia alla macchina, contatto accidentale con linee elettriche, perdita di stabilità della PLE, ecc.), aspetto questo spesso sottovalutato dagli addetti ai lavori e sovente lasciato all'improvvisazione ed alla libera iniziativa degli
operatori. Al riguardo, nel ricordare che la gestione delle emergenze costituisce un ambito posto sotto la competenza e la responsabilità del datore di lavoro, viene indicata come indispensabile la presenza continuativa a terra, durante il periodo di utilizzo della PLE (o di più PLE), di almeno un operatore che conosca e sappia attuare le manovre di emergenza per recuperare a terra la piattaforma, tramite azionamento dell'apposito sistema
di emergenza sostitutivo dell'azionamento principale, e/o per attivare gli opportuni soccorsi.
La linea guida prosegue delineando, tramite apposite tabelle, un elenco dei possibili utilizzi delle PLE all'interno dei cantieri, indicando in
particolare le tipologie di macchine consigliate per le varie occasioni di utilizzo contemplate:
Occasioni di utilizzo
Tipologie di macchine consigliate
Montaggio di strutture prefabbricate
l
Montaggio di magazzini automatizzati
l
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Piattaforme semoventi a braccio telescopico (+
jib) Piattaforme semoventi a braccio articolato
Piattaforme semoventi verticali
Piattaforme semoventi a braccio telescopico (+
jib) Piattaforme semoventi a braccio articolato
Piattaforme semoventi verticali
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l
Rivestimenti di facciate
Piattaforme semoventi a braccio telescopico (+
jib) Piattaforme semoventi a braccio articolato
Sollevatori telescopici attrezzati con piattaforma
di lavoro Piattaforme semoventi verticali
Interventi di finitura edile,
intonacatura e pitture edili
Tutte le tipologie (tenere conto del contesto operativo
per la scelta della macchina)
Installazione di impianti tecnologici
Tutte le tipologie (tenere conto del contesto operativo
per la scelta della macchina) (3)
Manutenzioni edili/di impianti
Tutte le tipologie (tenere conto del contesto operativo
per la scelta della macchina)
Il documento regionale propone poi sette schede analitiche per l'utilizzo delle PLE in ambiti specifici, ognuna delle quali si prefigge in particolare di
fungere da guida nella scelta della più appropriata tipologia di macchina, fornendo inoltre una serie di prescrizioni e divieti riferiti alla specifica fattispecie di utilizzo della PLE, che appaiono certamente utili sia in fase di stesura dei piani operativi di sicurezza (in seguito "POS"), sia per
l'erogazione di un'efficace formazione ed addestramento al personale addetto all'uso della PLE; le sette schede analitiche riguardano i seguenti
utilizzi specifici delle PLE:
Lavori di potatura e manutenzione del verde;
Montaggio di strutture prefabbricate;
Opere di finitura e/o completamento di edifici;
Montaggio di scaffalature metalliche e magazzini industriali;
Manutenzioni edili/impianti;
Lavori di demolizione e smontaggi;
Attività di bonifica di manufatti in cemento amianto all'aperto.
Una sezione della linea guida di particolare interesse è dedicata allo sbarco in quota, tema piuttosto controverso tra gli addetti ai lavori e di non sempre facile inquadramento nella quotidiana attività operativa di cantiere. Il documento regionale, nell'evidenziare che la PLE non è destinata al trasferimento di lavoratori tra livelli diversi o per lo sbarco uscendo dalla piattaforma di lavoro in quota, riconosce tuttavia che alcuni fabbricanti
di PLE prevedono tra le modalità di utilizzo la possibilità di effettuare lo sbarco in quota dalla piattaforma, fornendo allo scopo una procedura puntuale con le indicazioni minimali per garantire il rispetto delle norme in vigore in materia di lavoro in quota.
Di conseguenza, l'utilizzo di PLE per attività che prevedono lo sbarco in quota non costituisce prassi ordinaria per l'esecuzione di lavori in elevazione, bensì rappresenta una modalità di lavoro ammissibile esclusivamente per l'esecuzione di interventi di riparazione, manutenzione ed affini che abbiano una durata limitata nel tempo, non superiore a una giornata.
Per un possibile utilizzo delle PLE per lo sbarco in quota, la linea guida definisce le seguenti casistiche, individuabili sulla scorta della disamina del
libretto di uso e manutenzione fornito dal fabbricante a corredo della macchina:
Possibile casistica
Eventuale possibilità di sbarco in quota
1. Esplicito divieto di utilizzo per lo sbarco
in quota esplicitato dal costruttore della
macchina
PLE assolutamente non utilizzabile per lo
sbarco in quota
2. Procedura di lavoro, con definizione dei
limiti di impiego per un possibile utilizzo
per lo sbarco in quota, redatta dal
costruttore della macchina
Sbarco in quota ammesso nel rigoroso
rispetto delle indicazioni fornite dal
costruttore
3. Nessun riferimento per lo sbarco in
quota esplicitato dal costruttore della
macchina
4. Assenza di libretto di uso e
manutenzione (macchine non marcate CE)
Sbarco in quota possibile, previa definizione
da parte dell'utilizzatore di un'adeguata
procedura di lavoro specifica
Per poter essere ritenuta adeguata, la procedura di lavoro predisposta dall'utilizzatore nei casi di cui ai n. 3 e 4 indicati nella tabella sopra riportata
deve considerare almeno le indicazioni seguenti:
La possibilità di sbarco e reimbarco da posizioni diverse da quelle di partenza deve essere oggetto di un'accurata valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro, possibilmente con il coinvolgimento del costruttore della PLE, considerate le caratteristiche tecniche dell'attrezzatura, le
condizioni ambientali del cantiere e la natura delle lavorazioni da eseguire;
In funzione dell'esito della valutazione dei rischi, devono essere adottate idonee misure tecniche e/o organizzative tese a ridurre i rischi a livelli
accettabili, definite nell'ambito di una procedura operativa di sicurezza da attuare da parte degli operatori sotto la supervisione di un preposto;
In ogni caso, il punto di ancoraggio predisposto sulla piattaforma di lavoro, destinato solo alle operazioni di sbarco e reimbarco, non può essere Tecnici24 - Gruppo 24 ORE
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utilizzato come punto fisso di ancoraggio per il sistema anticaduta impiegato durante l'esecuzione del lavoro in quota sulla struttura esterna
oggetto dell'intervento.
Ulteriori disposizioni necessarie per l'utilizzo della PLE per lo sbarco in quota sono riportate nello schema sotto riportato.
Un ulteriore aspetto qualificante della linea guida predisposta da Regione Lombardia è ravvisabile in una lista di riscontro, riportata nel documento, destinata sia all'organo di vigilanza, per la conduzione delle attività ispettive, sia alle imprese, per l'effettuazione di una sorta di "autoanalisi" circa il corretto utilizzo delle PLE.
La lista di riscontro proposta, articolata in 20 quesiti, opera, per ciascun quesito, un utile rimando ai capitoli della linea guida da consultare in caso
di risposta negativa. Di seguito un estratto della lista di riscontro:
N.
1.
2. Quesito
A seguito della valutazione dei rischi, il datore di lavoro ha valutato nel POS la
PLE come attrezzatura idonea per la realizzazione dello specifico intervento?
Nell'ultimo anno dalla data di utilizzo la PLE è stata oggetto di verifica periodica da INAIL, ASL o soggetto abilitato? La PLE è corredata dell'esito positivo dell'ultima verifica?
3.
La manutenzione e i controlli sono stati eseguiti come dal "registro di controllo"
allegato alla macchina? L'utilizzatore può disporre del manuale di uso e manutenzione?
4.
Il personale è stato valutato idoneo alla mansione, adeguatamente formato ed addestrato all'uso della PLE?
5.
L'utilizzo della PLE rientra nei limiti di impiego illustrati nel manuale della
macchina?
6.
Prima di utilizzare la macchina è stato effettuato un controllo pre-operativo
(integrità strutturale, giro faro, segnali luminosi, pittogrammi, funzionalità di tutti i comandi, ecc,)? È stato verificato che il livello del carburante o la carica degli accumulatori sia sufficiente per tutta la durata delle lavorazioni?
7.
Le condizioni ambientali sono idonee per l'utilizzo della macchina
(atmosferiche, visibilità/illuminazione, vento, atmosfera esplosiva, luoghi arieggiati per macchine a combustione)?
8.
Prima di posizionare la PLE è stato verificato che il terreno sia stabile e in grado di sostenere il peso della macchina e, dove presenti, resistere alla
pressione degli stabilizzatori? È stata verificata l'assenza di cunicoli o cisterne interrate?
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9.
È stata verificata l'assenza di linee elettriche non (sufficientemente) protette e di ostacoli in prossimità del raggio di azione della macchina?
10.
La macchina è stata posizionata in modo pianeggiante o comunque nel rispetto dei limiti imposti dal costruttore?
11.
Il sito dove viene posizionata la PLE è sgombro e delimitato così come l'area sottostante la piattaforma di lavoro? Sono state gestite le possibili o indebite
interferenze con altri mezzi?
12.
Prima di accedere alla macchina è stata verificata la portata massima e il numero di persone consentite sulla piattaforma? È stato considerato anche lo sbraccio o l'estensione della piattaforma? È stato valutato anche il carico aggiuntivo di lavorazioni in quota?
13.
L'operatore è dotato di elmetto, guanti, scarpe antinfortunistiche, guanti e un sistema di trattenuta all'interno della piattaforma? È dotato di ulteriori dispositivi di protezione individuale necessari alle lavorazioni in quota?
14.
In caso di un'eventuale spostamento della PLE con la piattaforma di lavoro
sollevata è stato verificato che la macchina sia abilitata a tale operazione (tipo 3 secondo EN 280)?
15.
Durante le operazioni è sempre presente una persona a terra per la gestione delle emergenze e/o interferenze?
16.
17.
18.
19.
20.
Prima dell'inizio dell'attività lavorativa il manovratore e gli operatori a bordo hanno concordato un sistema di comunicazione e di segnalazione con il
personale a terra per l'esecuzione delle manovre?
In caso di un eventuale sbarco in quota dalla piattaforma è stato verificato che non sia espressamente vietato dal costruttore e che sia predisposta e
rispettata una procedura operativa apposita?
La piattaforma è movimentata con cautela e bassa velocità per evitare urti con ostacoli fissi?
È stato verificato che la macchina non sia utilizzata come apparecchio di sollevamento materiale?
A fine turno la macchina è stata collocata in posizione di sosta come indicato dal costruttore?
Anche l'aspetto relativo ai dispositivi di protezione individuale (in seguito "DPI") è contemplato nella linea guida che, ferma restando la necessità di ricorrere a DPI aggiuntivi in funzione della particolare tipologia di lavoro e/o delle specifiche condizioni ambientali (occhiali di protezione,
otoprotettori, respiratori, ecc.), definisce l'obbligatorietà dei seguenti DPI durante l'utilizzo delle PLE:
DPI
Norma di
riferimento
Rischi residui relativi
Elmetto di protezione per
lavori in quota con sottogola
EN 397
Caduta di oggetti dall'alto, urti,
schiacciamenti laterali
Guanti di protezione contro i
rischi meccanici
EN 388
Oggetti abrasivi, taglienti o appuntiti,
impatto
Calzature di protezione
EN 346
Caduta di oggetti, schiacciamento della
parte anteriore del piede, cadute per
scivolamento, calpestamento di oggetti
appuntiti o taglienti, cadute e urti sul
tallone
Indumenti ad alta visibilità
EN 471
Investimento degli operatori a terra da
parte di eventuali mezzi semoventi in
transito o manovra
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Dispositivo di protezione
contro la caduta
Varie, in funzione dei
componenti specifici
Caduta dall'alto
Entrando nello specifico dei dispositivi di protezione individuale anticaduta, nell'evidenziare che il maggiore rischio al riguardo appare connesso alla
proiezione dell'operatore dalla piattaforma, con conseguente caduta "dal basso verso l'alto" dovuta all'effetto "catapulta" o "canna da pesca", la
linea guida consiglia il ricorso ad un sistema anticaduta (a trattenuta del corpo) differenziato in funzione della tipologia di PLE utilizzata (a sviluppo
verticale piuttosto che a braccio articolato), come evidenziato nello schema sotto riportato.
Un ultimo commento merita l'argomento relativo alla prassi amministrativa ed alla documentazione necessaria a corredo delle PLE, al cui riguardo
la linea guida distingue le seguenti due categorie di macchine:
PLE costruite prima del 21 settembre 1996, messe in servizio prima del 31 dicembre 1996 e prive della marcatura CE;
PLE provviste della marcatura CE.
Nel primo caso le macchine devono:
Rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente (nello specifico, dall'allegato V al D.Lgs. n. 81/2008);
Essere dotate di libretto matricolare ENPI o ISPESL, oppure essere state a suo tempo regolarmente denunciate dal costruttore e collaudate,
nonché sottoposte alla prima verifica omologativa di legge;
Essere corredate dalla seguente documentazione:
Libretto matricolare ENPI oppure libretto matricolare/certificato di omologazione ISPESL;
Copia del verbale di verifica periodica annuale con esito positivo, con data non anteriore di un anno.
Nel secondo caso, invece, le macchine devono:
Possedere un'apposita targa identificativa comprensiva del marchio CE;
Essere provvista del manuale di istruzioni per l'uso;
Essere corredata dalla documentazione relativa ai collaudi ed alle verifiche eseguite, nonché alle denunce effettuate.
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