EDITORIALE La storia continua Secondo appuntamento con le maxi sportive di Super WHEELS. Presento velocemente questo volume per chi si fosse perso l'editoriale del primo libretto digitale. Anzi, va’, non vi dico niente: correte a comprarlo, immediatamente! Cari ragazzi, a noi, è vero, fa piacere se lo fate, ma io lo dico per voi. Come si possono perdere tutte le più sensuali le maxi sportive dal 1996 al 1999? Ricordate? Anni speciali, dove sono saltate fuori la R1, la ZX-9R, la CBR, poi la RSV mille, e tutte via a suonarsele tra di loro e a cercare di mettersi dietro quella bella bestiaccia della 916 e derivate. Allora, anche questo secondo volume funziona così. Anche qui si parla solo delle pure e vere maxi race replica, cioè di quelle con cilindrata oltre 900 cc, con la carenatura seria e il progetto racing senza compromessi. Questo appuntamento è dedicato al secondo quadriennio di SW, quello che va dal 2000 al 2003: ci sono solo le moto più belle, le più sexy, le più potenti, le più veloci e importanti della nostra storia, trattate con i guanti. I nostri guanti, quelli da pista, con le protezioni e magari grattugiati sulle nocche su qualche tratto di asfalto: insomma, queste moto le abbiamo vissute e amate una per una, e qui raccontiamo le cose più emozionanti, quando sono nate, come sono fatte, e poi ci mettiamo i nostri giudizi e anche i principali rilevamenti strumentali. ii E ci sono soprattutto tante foto. Abbiamo messo quelle Oggi questi giovinotti li ritrovate tutti qui, sulle moto di questo statiche, quelle delle moto smontate, dei dettagli tecnici e, in periodo. Si inizia dal 2000 riprendendo tutti i modelli di particolare, quelle in movimento, quelle eccezionali fatte ai quell'anno, in modo da partire con la panoramica completa sullo ragazzi di Super WHEELS, supermanici guidati dall'inimitabile trio spettacolare teatro sportivo di quel periodo. Nei tre anni Poli-Severi-Mazzali: il supertalentuoso gomito di SW, il Wheeling successivi sono arrivate altre splendide moto, alcune nuove, Professor e il velocissimo Mazéla. Le abbiamo fatte tutte in pista, alcune aggiornate, alcune migliorate, altre un po' meno... Girate in piena sicurezza, state tranquilli. pagina e vediamo cosa è successo. Buonissima lettura iii Questo è il 2° volume della non-motociclopedia Non ho cercato di realizzare un'enciclopedia della moto sportiva, più semplicemente questa è la raccolta delle nostre prove. Quindi non è un’opera perfetta, né esaustiva, perché mancheranno alcuni modelli (pochi) che non abbiamo provato. Oddio, opera, ho esagerato, diciamo libretto. Allora ok: questo è un libretto, il secondo. Ne arriveranno altri, che tratteranno sempre delle maxi e arriveranno fino ai giorni nostri. Per continuità ho pubblicato i dati strumentali forniti dal Centro Prove e Servizi Edisport, la sezione tecnica che realizza i rilevamenti per Motociclismo e del quale SW ha beneficiato dei servizi in questi ultimi anni. Questa è la copertina del primo numero da cui sono state tratte le immagini, le informazioni tecniche e le nostre impressioni di guida sulle maxi sportive dal 2000 al 2003. Ogni fotografia, ogni titolo è per noi un bellissimo ricordo. Se vi interessa qualche arretrato lo potete chiedere alla Casa Editrice; se fosse terminato vi manderemo le scansioni dell’articolo che state cercando. Servizio Arretrati: 02-38085402 [email protected] iv Sommario 2000 Aprilia RSV mille, R, SP Bimota SB8R Ducati 996, 996 SPS Honda VTR SP-1, CBR900RR Kawasaki ZX-9R Suzuki TL 1000 R Triumph Daytona T59 Yamaha YZF-R1 2001 Aprilia RSV mille, R Ducati 996, 996 R Suzuki GSX-R 1000 Voxan Café Racer V 1000 2002 Buell Firebolt X9BR Ducati 998, 998 S, 998 R Honda CBR900RR, VTR SP-2 Kawasaki ZX-9R Triumph Daytona 955i Yamaha YZF-R1 rt Edispo le Editoria 2003 Benelli Tornado Tre Ducati 999 Mondial Piega v 2000 Finisce questo benedetto millennio e non succede niente. La fine del mondo è rimandata al 2012. Così a gennaio siamo ancora tutti qui ad aspettare altre bellissime moto. Due Honda, una Ducati, una Yamaha. E ci inventiamo pure la prova del millennio, un campionato da disputare in 4 durissime gare a Nardò, Imola e al Nürburgring. Indovinate chi la spunta... Dice niente questa foto? 2000: la fine del mondo Per inaugurare il nuovo millennio ci siamo inventati lo SWOSH Piloti, belli, velocissimi, lentissimi e multietnici (Super Wheels On-track Sportbikes Hypercomparison), super- In quanto a tester siamo messi bene. Oltre ai nostri, che spaziano da comparativa estrema, solo in pista, solo maxi sportive. La maxi piloti di ogni estrazione, veloci, velocissimi, espertissimi - tra questi prova è divisa in quattro round: 1° Nardò, dedicato alle prestazioni brilla il trio Poli/Mazzali/Severi - più o meno normali e somari, c’è assolute; 2° Imola, per il confronto dei tempi in pista; 3° ancora a anche una squadra di illustri ospiti stranieri, colleghi di cinque Imola per la 6 ore endurance; 4° Nürburgring, per la laurea. Ad ogni testate: Austria, Der Reitwagen; Francia, Moto Revue; Giappone, round vengono assegnati dei punti a scalare (8, 6, CN; USA, Cycle World. Auto-by, Inghilterra,, MCN; 5... 0 alle ultime due) e alla fine delle 4 prove si stabilisce la regina dell'anno. 7 Maggio 2000: a manetta a Nardò. Chi l’ha detto che andare dritti con le moto è noioso? È BBBELLISSIMOOO! (ai 280) Le supermoto: otto meraviglie 2° round: Imola! Nella scelta delle moto non ci siamo fatti troppi problemi, prendendo le maxi che ci piacciono ma anche due 750. Ecco la Abbiamo disputato otto minigp di tre giri ciascuno, così ogni lista: Aprilia RSV mille R, Ducati 996 SPS, Honda CBR900RR, tenuto buoni quelli del più veloce (Mazèla). Sono ottimi ma non Honda VTR SP-1, Kawasaki ZX-9R, Yamaha YZF-R1. Le fuori concorso sono la MV Agusta F4 e la Suzuki GSX-R 750. assoluti: c'è da tenere conto che sono stati fatti nelle garette e 1° round: Nardò, la velocità è tutto 2000 ovviamente è diversa da quella di oggi (2012). pilota ha guidato tutte le moto della prova; i tempi però abbiamo quindi, tolta la partenza, in due soli utili. La pista di Imola del Sorpresa: le 750 volano. Hanno la giusta potenza, ma ciò che La tabella è interessante, ci fa vedere che i CV non sono tutto conta è l’aerodinamica, e inoltre la capacità di tenere la velocità per andare forte, anzi, sembrerebbe il contrario visto che le due lungo tutto il giro, anche quando la pista è leggermente in 750 sono sul podio. Molto interessante è anche la rassegna dei pendenza e c’è un po’ di vento a sfavore. Sul giro vince la MV, tempi medi di tutti i tester, ricavata mixando quelli dei più o seguita ad un soffio dalla Suzuki. Bene le tre maxi giapponesi a meno bravi. Dopo la Ducatona, che a questo punto dimostra di quattro cilindri e in coda le bicilindriche, svantaggiate nell’allungo si avere qualcosa in più, risultano vincenti le moto più facili, quindi rifaranno quando troveremo le curve... La tabella seguente è salgono la CBR900RR, la RSV e resta su la F4. ordinata in base al tempo sul giro. Notiamo però che la più veloce Tolti i numeri le sensazioni hanno premiato due tipi di moto: in assoluto è la Kawasaki, seguita dalle solita Suzuki e dalla Honda. quelle dal grande feeling e quelle difficili. Quando si parla di Moto V media V min V max MV Agusta F4 750 275,9 268,4 282,5 Suzuki GSX-R 750 275,2 267,0 284,7 Honda CBR900RR 272,1 263,8 283,8 Yamaha YZF R1 271,4 267,4 281,8 Kawasaki ZX-9R 269,8 263,2 285,0 Aprilia RSV mille R 268,5 261,2 280,6 Ducati 996 SPS 268,3 264,3 277,8 Honda VTR SP-1 265,8 258,7 278,3 8 sportive le vie di mezzo lasciano il tempo che trovano, ed ecco in piace pensare di essere smanettoni, la mezza roba non ci piace. supersintesi cosa abbiamo capito. Manca grinta e la ciclistica (sospensioni) è troppo morbida. RSV mille Giusto feeling per tutti i tester, facile per quelli normali, ZX-9R Anche la Ninja appartiene alla schiera delle moderate, veloce davvero per quelli bravi. Ciclistica impeccabile, motore troppo stradale per noi. La ciclistica è bella perché agile e generoso e con grande coppia, difficile sbagliare, non stanca. precisa, e il motore ha una bella verve (è uno dei migliori). Ma la 996 SPS Sportiva di razza, dura e impegnativa, capisci che non sei ZX non regge il confronto con le più specialistiche. capace di spremerla tutta ma non importa: sensazioni da brivido. F4 Si guida col pensiero: guardi la curva e ci sei dentro, pensi di CBR90RR Penalizzata in termini di prestazioni assolute, è però frenare, sei fermo, di cambiare, già fatto. Il motore è perfetto, piaciuta a tutti perché facile da sfruttare, motore progressivo, spinge bene ma ha un grosso difetto: non emoziona. maneggevole, stabile. Insomma perfetta, e il difetto è proprio GSX-R 750 Questo 750 invece lo fa. E poi è accompagnato da una quello, la perfezione è poco emozionante. ciclistica fenomenale, un pacchetto che permette di tenere il passo VTR SP-1 Idem come sopra: bella, facile tutto quello che si vuole, delle mille, e anche di mettersene dietro qualcuna. Una cosa che fa ma il compromesso pista/strada non emoziona, e siccome a noi molto arrabbiare (quelli con le mille). 9 penalizzare nessuna moto. In queste gare R1. Migliorata in tutto è arrivata a Imola in 3° round: 6 ore endurance una forma straordinaria, motore spaziale, 6 ore a tutto gas a Misano. Oggi le moto conta tantissimo la fortuna - una sospensioni che lavorano benissimo, telaio non si rompono più, prova inutile? No, combinazione buona tra moto e piloti, il impeccabile. Giudizio personale: una delle perché sarà vero che sono indistruttibili ritmo dei rifornimenti, una scivolata, un moto più belle e gustose che io abbia mai ma meglio verificare. Poi raccogliamo inconveniente tecnico... - e la classifica guidato. un'altra bella quantità di sensazioni. non sempre premia la migliore. Ma va Cominciamo la gara di durata in stile Le bene così, lo spettacolo resta e le Mans, sedici piloti che si alternano sulle valutazioni e i tempi in pista pure, quindi il moto in turni di 27 minuti, il programma è risultato della prova si ricava sempre dalle fatto in modo da mixare bene i bravi e i informazioni e dalle tabelle dei dati. Per somari, così da non avvantaggiare o un giudizio più tecnico ci sono poi Miglior tempo Moto Best lap Ducati 996 SPS 2'02"312 Suzuki GSX-R 750 2'02"378 Yamaha YZF R1 2'02"712 MV Agusta F4 750 2'02"970 Honda CBR900RR 2'03"008 Kawasaki ZX-9R 2'03"546 Honda VTR SP-1 2'05"378 Triumph TT600 2'08"048 Tempo medio di tutti i piloti Moto Media lap Ducati 996 SPS 2'12"225 Honda CBR900RR 2'12"275 MV Agusta F4 750 2'12"415 Aprilia RSV mille R 2'13"090 Suzuki GSX-R 750 2'13"091 Yamaha YZF R1 2'13"135 Kawasaki ZX-9R 2'13"334 Honda VTR SP-1 2'14"957 Uno snello Carlo Sabbatini segnala il box a Mazzali Il mitico Aldo Ballerini (cioè io), sulla F4 Il tecnico Honda Luca Fiorentino al lavoro sulla Sp-1 Di spalle: Norberto Merati, Pirelli, alle verifiche tecniche 10 sempre i tempi sul giro. Durante la gara ZX-9R, SP-1, F4. Sesta, ovviamente, infatti succede di tutto, poiché la squadra l'ospite, la Triumph TT600. Meglio i tempi, dei piloti è piuttosto eterogenea - tra i più abbiamo migliorato di circa due secondi, veloci e i più lenti ci sono distacchi che come da tabella. L'Aprilia manca per via arrivano a 20" al giro - e poi ci sono della caduta (con ritiro), prima di passare anche due cadute, la prima dell'Aprilia, sotto la manetta di Mazzali. costretta al ritiro, e poi tocca alla MV. Non ci crederete ma il volo con la F4 l’ha fatto Poli. Poli in una delle sue I migliori tempi a Im mola Moto Best lap rarissime cadute. In cento anni di carriera Ducati 996 SPS 2'02"312 ne avrà fatte sì e no tre, e questo Suzuki GSX-R 750 2'02"378 nonostante i fantastici numeri che ci fa Yamaha YZF R1 2'02"712 vedere. Nota personale: Marco quel MV Agusta F4 750 2'02"970 giorno non era proprio in forma, l’ho Honda CBR900RR 2'03"008 passato pure io, figuriamoci... Kawasaki ZX-9R 2'03"546 Honda VTR SP-1 2'05"378 Triumph TT600 2'08"048 Alla fine la spunta di nuovo la 996 SPS, seguita dalla R1, GSX-R 750, CBR900RR, Andrea Mazzali omaggia la regina della prova 11 Il supergruppo della comparativa, rappresentanti delle Casa, meccanici, giornalisti, piloti, 4° e ultimo: Nürburgring L’ultimo appuntamento è anche il più affascinante, selettivo (per le moto) e pericoloso: il mitico Nordschleife. Vediamo subito la classifica del tempo su giro. 1) Ducati 996 SPS, sempre più precisa di ciclistica, fortissima di motore ai medi, si è costruita il successo nelle parti più tecniche; e guidarla è puro piacere. 2) Yamaha R1, nel tormentato circuito tedesco ha fatto rizzare i capelli, velocissima ma anche permettono di nervosa, sia per la ciclistica che per il motore-bomba: troppa. 3) spingere a fondo. Kawasaki ZX-9R, Grazie al motorone che si ritrova e alla ciclistica 6) Suzuki GSX-R 750, perfetta sul veloce, la Ninja si è fatta valere. 4) MV Agusta F4, questo bilanciatissima e centrata da risultato lo deve alla ciclistica, decisamente una spanna sopra tutte, ogni punto di vista, ha sofferto qualche limite sullo sconnesso e la capace di mettere una pezza al motore, in affanno sui lunghi rettilinei e cilindrata inferiore ha poi aggiunto la piccola differenza. 7) Honda VTR sulle interminabili salite. 5) Honda CBR900RR, Bella da guidare e SP-1, ultima, non un bel risultato per la regina SBK, nella media di veloce, ma sensibile d’avantreno e molle di sospensioni, limiti che non motore ma debole di sospensioni nella guida al limite. Tutti in fila verso il ponte di Adenau Una delle curve più belle e rappresentative del Nürburging: il Karussel 12 13 APRILIA RSV mille 2 cilindri V60 998 CC - 128 CV Per il 2000 l'Aprilia concede solo qualche ritocco alla RSV mille. riposizionati i cavi dell'acceleratore e la vite del minimo. La RSV L'estetica non cambia, ma alla classica livrea nero/fluo si mille rientra nelle Euro-1 senza il catalizzatore. aggiungono tre nuove tinte monocolore, blu, rosso e giallo, La ciclistica (che andava benissimo) è quasi invariata, è stata abbinate alla pancia grigia; le pinze Brembo riprendono il loro color rivista la taratura del mono per la guida in pista e per migliorare la oro e resta il tubone di scarico d’acciaio inox spazzolato. In tema maneggevolezza è stata adottata una gomma anteriore a profilo di tecnica c'è qualcosa in più, ma si parla di dettagli. La frizione ha ribassato: 120/65 al posto della precedente 120/70, come sulla R. dei dischi nuovi e molle più morbide per ridurre lo sforzo alla leva, Di serie ci sono le Pirelli Dragon Evo in doppia omologazione (anche è stata rivista la mappatura della centralina e sono stati 120/70 e 190/50). Nella guida non ci sono novità eclatanti. La RSV 14 Dati tecnici Aprilia RS SV mille Motore Raffreddamento Alesaggio x corsa Rapp. compressione 11,4:1 Distribuzione bialbero/8v Alimentazione iniezione cf 51 mm Lubrificazione carter secco Frizione multidisco bagno olio PPC Cambio 6 marce alluminio Cannotto 24,5° Avancorsa 97 mm Sospensione post. Escursione Potenza max dichiarata soprattutto la cosa bella è che ce l'hai subito Potenza max rilevata in mano, come se l'avessi guidata da 128 CV a 9250 giri/min 123,3 CV a 9500 giri/min Potenza max rilevata ruota 112,5 CV a 9500 giri/min Coppia max dichiarata 10,5 kgm a 7000 giri/min sempre. Il /65 per fortuna non altera questo Coppia max rilevata 10,3 kgm a 7250 giri/min prezioso equilibrio, ma dire che ora sia più Coppia max rilevata ruota 9,4 kgm a 7250 giri/min rapida in ingresso di curva è un po' Peso odm serb vuoto 204,6 kg azzardato. Il motore invece è più regolare ai Rapp. peso/potenza Velocità massima doppio trave Materiale Escursione stabile, precisa, veloce in pista, ma 97,0 x 67,5 mm 998 cc Sospensione ant. conferma le ben note qualità ciclistiche: è liquido Cilindrata Telaio Prestazioni rilevate 2 cilindri V 60° Forcella Showa 43 mm Ø 120 mm mono Sachs, art. prog. APS 135 mm Dischi anteriori 320 mm Ø Pinze anteriori Brembo 4 pistoncini Disco posteriore 220 mm Ø Pinza posteriore 2 pistoncini Ruote Pneumatici 3,50x17-6,00x17 120/65-180/55 Interasse 1415 mm 1,82 kg/CV Altezza sella 825 mm 271,2 km/h Peso (a secco) 189 kg 20 litri regimi da città, e conferma i suoi numeri e le Accelerazione 400 m 10"94/212,3 km/h Serbatoio sue doti, tiro ai medi e progressione. Ripresa 400 m da 50 km/h 14"02/161,4 km/h Prezzo 23.850.000 lire 15 16 APRILIA RSV mille R 2 cilindri V60 998 CC - 130 CV Rispetto alla base l'estetica non cambia (peccato), ma la R si ritocco alla frizione (tubo in treccia, dischi e molle). Il telaio pure, riconosce per la livrea racing - unica versione disponibile, come ma ha il telaietto posteriore più leggero (monoposto). Cambia quella della SBK di Corser - e per la componentistica speciale. Si l'avancorsa (95 mm invece di 97) per effetto del pneumatico notano subito le Öhlins e i cerchi OZ forgiati, ma poi si scoprono anteriore a profilo ribassato, 120/65. La novità importante è anche i dettagli, le pinze Brembo con il colore che devono avere l'installazione delle Öhlins Racing completamente regolabili: (oro), i parafanghi e la palpebra del cruscotto in fibra di carbonio forcella a steli rovesciati di 43 mm trattati al nitruro di titanio con e la staffa di supporto del silenziatore alleggerita (piena sulla supporto monolitico della pinza del freno, mono regolabile anche base). La R ha il serbatoio di nylon e c’è solo in versione in lunghezza (per variare l'assetto). Ci sono poi le tubazioni dei monoposto, il codone pare col guscio, ma non è previsto lo freni in treccia metallica e le Brembo Serie Oro. strapuntino per il passeggero, la fidanzata sta a casa. Il motore è lo stesso della base, che quest'anno è stato oggetto di alcuni aggiornamenti: nuova mappatura motore, Le gomme sono le Pirelli Dragon mescola racing, che possono essere montate di diverse misure, davanti anche 120/70, dietro 180/55 oppure 190/50. 17