KARL MARX
(1818-1883)
DOTTRINA DI
KARL MARX:
1. LARGA
DIFFUSIONE
2. INFLUENZATO
VITA SOCIALE
POLITICA E
CULTURALE
DI MOLTI
STATI
VICENDE BIOGRAFICHE
• 1818 (TREVIRI) IN UNA FAMIGLIA
EBRAICA COSTRETTA POI A CONVERTIRSI
• 1835-1836 STUDI UNIVERSITARI (DIRITTO)
A BONN E BERLINO
• 1842-43 COLLABORA CON LA GAZZETTA
RENANA E GLI ANNALI TEDESCHI
• 1844 SCRIVE PER LA CRITICA DELLA
FILOSOFIA DEL DIRITTO DI HEGEL E
LA QUESTIONE EBRAICA.
• INCONTRA ENGELS
• 1845-46 INSIEME AD ENGELS SCRIVE
LA SACRA FAMIGLIA. CRITICA DELLA
CRITICA E L’IDEOLOGIA TEDESCA
• 1847 ADERISCE ALLA LEGA DEI GIUSTI,
CHE DIVERRÀ POI LEGA DEI COMUNISTI
• 1848 REDIGE IL MANIFESTO DEL PARTITO
COMUNISTA
• 1849 LONDRA DIVIENE LA SUA PATRIA DI
ADOZIONE
• 1867 PRIMO VOLUME DE IL CAPITALE (II
1885; III 1894)
• 1883 MUORE A LONDRA
• MARX-ENGELS
• CONDIVISIONE DI PENSIERO E
BATTAGLIE
• ATTENZIONE ALLA NUOVA REALTÀ
ECONOMICA
POLITICA
• “STUDIO DELLE TENSIONI, DEI CONTRASTI,
DELLE LOTTE E DEI CONFLITTI FRA LE CLASSI,
DIVENTA UNA VERA E PROPRIA SCIENZA DELLA
STORIA
• NESSO FRA GLI AVVENIMENTI POLITICI DEI
DIVERSI PAESI E NAZIONI, IN QUANTO PARTECIPI
DI UN PROCESSO DI SVILUPPO STORICO, CHE HA
IL SUO FONDAMENTO NELLA DINAMICA
ECONOMICO-SOCIALE DELLE FORME E DELLE
FORZE PRODUTTRICI”
MARX VERSUS HEGEL
• FEUERBACH: ROVESCIA I TERMINI
DELLA DIALETTICA HEGELIANA
• MARX-INIZIO DELLA FILOSOFIA: IL
REALE, L’UOMO CONCRETO.
• HEGEL- INIZIO DELLA FILOSOFIA:
L’ASSOLUTO O DIO
UOMO
•
•
•
•
INFLUENZATO DALL’AMBIENTE
È IN GRADO DI TRASFORMARE IL MONDO
PRODUCE LA STORIA
IL CAMBIAMENTO DIPENDE DALLA
CONDIZIONE ECONOMICA O MEGLIO DAI
RAPPORTI DI PRODUZIONE
“L’UNDICESIMA TESI SU
FEUERBACH”
• I FILOSOFI HANNO FINORA
SOLTANTO INTERPRETATO IL
MONDO IN DIVERSI MODI, MENTRE
ORA SI TRATTA DI TRASFORMARLO
• IL FILOSOFO HA IL COMPITO NON
SOLTANTO DI SPECULARE, MA
ANCHE DI AGIRE NELLA REALTÀ
• LA STRUTTURA ECONOMICA MODIFICA QUELLE
CHE SONO LE ATTIVITÀ SPIRITUALI
• NELLA “SACRA FAMIGLIA” DI MARX DEL 1845,
DICE: MENTRE L’UOMO COMUNE E IL FILOSOFO
REALISTA PENSANO CHE ESISTANO PRIMA LE
MELE, LE PERE, LE MANDORLE REALI E POI IL
CONCETTO DI FRUTTO
• HEGEL PENSA CHE ESISTA PRIMA IL CONCETTO
DI FRUTTO E POI I FRUTTI CONCRETI, COME SUE
MANIFESTAZIONI NECESSARIE.
• MARX PARTE DALLA REALTà PER ARRIVARE
ALLE COSTRUZIONI FILOSOFICHE, ARTISTICHE O
DI DIRITTO
• LA STRUTTURA ECONOMICA INFLUENZA
TUTTE LE MANIFESTAZIONI DEL PENSIERO
CHE PER MARX SONO SOVRASTRUTTURE
SOCIETÀ BORGHESE
• UGUAGLIANZA: RIGUARDA LA LA
CONDIZIONE POLITICA NON
QUELLA SOCIO-ECONOMICA
• L'UOMO SCISSO/ALIENATO:
UGUAGLIANZA DI TUTTI COME
CITTADINI MA DISEGUAGLIANZA
COME UOMO PRIVATO.
SEPARAZIONE
CONTRADDIZIONE
• HEGEL PROPONE UN SUPERAMENTO
DELLA SEPARAZIONE
CONTRADDIZIONE CHE RIMANE SUL
TERRENO SPECULATIVO
• MARX RITIENE CHE POSSA ESSERE
SUPERATA SOLO CON UN ATTO
CONCRETO E RIVOLUZIONARIO
• HEGEL ACCETTA E GIUSTIFICA LO
STATUS QUO, MARX È CONVINTO
DELLA NECESSITÀ DEL SUO
RIVOLGIMENTO
• HEGEL E MARX:
• ACCUSANO IL MONDO MODERNOBORGHESE, PORTATORE DI ISTANZE
INDIVIDUALISTICHE, DI AVER
FRAMMENTATO L’UNITÀ,
DISTRUTTO LA TOTALITÀ
ORGANICA
• RECUPERO DELL’IDEA COLLETTIVA
DELLA CITTÀ STATO
• LIBERTÀ DEGLI ANTICHI
I DIRITTI INDIVIDUALI
NATI DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE
• PORTATA UNIVERSALE MA IN REALTÀ
NASCONDONO UN’ASSIMETRIA DI
POTERE FRA LE CLASSI
• “NON SONO ALTRO CHE I DIRITTI DEL
MEMBRO DELLA SOCIETÀ BORGHESE,
CIOÈ DELL’UOMO EGOISTA, DELL’UOMO
SEPARATO DALL’UOMO E DALLA
COMUNITÀ”
• PROPONE UN ATTO RIVOLUZIONARIO CHE
PONGA FINE ALLA SCISSIONE
CARATTERISTICA PRINCIPALE DELLA
SOCIETÀ BORGHESE
• DIRITTI ALCUN VALORE
UNIVERSALE= STRUMENTO DEL
DOMINIO DI CLASSE
Materialismo storico
• LO SVILUPPO STORICO DIPENDE
DALL’ORGANIZZAZIONE DELLA
STRUTTURA ECONOMICA
• UN NUOVO CICLO STORICO SI APRE
AL PASSAGGIO DA UNA FORMA DI
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA AD
UN’ALTRA
Materialismo storico
• PER COMPRENDERE LA STORIA BISOGNA
ANALIZZARE I FATTORI MATERIALI DI
PRODUZIONE NON QUELLI SPIRITUALI
Materialismo dialettico
• TESI E ANTITESI: SONO RAPPRESENTATE DA
FATTORI REALI, DA CLASSI SOCIALI IN LOTTA
FRA LORO
• I RAPPORTI ECONOMICI DI PRODUZIONE SI
MANIFESTANO COME SCONTRO FRA CLASSI
ANTITETICHE.
• OGNI CLASSE GENERA AL SUO INTERNO LA
PROPRIA ANTITESI E DAL LORO CONFLITTO
EMERGE UNA NUOVA EPOCA STORICA
• ESSENZA UMANA: NON DETERMINABILE
ASTRATTAMENTE.
• ESSENZA DELL'UOMO: DIPENDE DALLE
CONCRETE CONDIZIONI STORICHE DELLA
SUA ESISTENZA
• “NON È LA COSCIENZA DEGLI UOMINI
CHE DETERMINA IL LORO ESSERE MA È,
AL CONTRARIO, IL LORO ESSERE SOCIALE
CHE DETERMINA LA LORO COSCIENZA”
• SI PARTE DAL RAPPORTO ECONOMICO perché
LA PRIMA NECESSITà DEGLI UOMINI è QUELLA
DI PRODURRE BENI PER ALIMENTARSI E
PROTEGGERSI
• IDEE, RELIGIONE MORALE
DIRITTO,ISTITUZIONI, CULTURA, DERIVANO
DALLE CONDIZIONI MATERIALI DI VITA, NON
SONO UN PRODOTTO AUTONOMO DELLA MENTE.
• STRUTTURA ECONOMICA DELLA
SOCIETÀ: è L’INSIEME DEI RAPPORTI
DI PRODUZIONE
• “I RAPPORTI SOCIALI SONO INTIMAMENTE
CONNESSI
ALLE
FORZE
PRODUTTIVE.
IMPADRONENDOSI
DI
NUOVE
FORZE
PRODUTTIVE GLI UOMINI CAMBIANO IL LORO
MODO DI PRODUZIONE, LA MANIERA DI
GUADAGNARSI LA VITA, CAMBIANO TUTTI I
LORO RAPPORTI SOCIALI. IL MULINO A BRACCIA
VI DARÀ LA SOCIETÀ COL SIGNORE FEUDALE E
IL MULINO A VAPORE LA SOCIETÀ CON IL
CAPITALISTA INDUSTRIALE”
• LO SCONTRO FRA BORGHESI E PROLETARI
RAPPRESENTA L’ULTIMA FORMA DI
ANTAGONISMO
• L'ANTAGONISMO VERRÀ SUPERATO DALLE
STESSE FORZE PRODUTTIVE CREATE
DALLA BORGHESIA
• PRIMA DITTATURA DEL PROLETARIATO E
POI SOCIETÀ COMUNISTA
SOCIALISMO SCIENTIFICO
• PARTENDO DALLA CONCEZIONE
SCIENTIFICA DELLA STORIA SI
PROPONE DI RIVOLUZIONARE LA
SOCIETÀ
MANIFESTO
DEL PARTITO COMUNISTA
• "I FILOSOFI HANNO FINORA SOLTANTO
INTERPRETATO IL MONDO IN DIVERSI
MODI; ORA SI TRATTA DI TRASFORMARLO"
(CFR. 11° TESI SU FEUERBACH).
• RIVENDICA CHE QUELLO CHE CONTA NON
È TANTO LA SOLA TEORIA QUANTO
L’AZIONE, E L’AZIONE RIVOLUZIONARIA
(PRAXIS).
• PUBBLICATO NEL 1848, SCARSA
FORTUNA
• INTERESSE DOPO COMUNE DI PARIGI
1871
• DOPO RIVOLUZIONE RUSSA TESTO
BASE PER CAPI DELLA TERZA
INTERNAZIONALE
• 1948 CENTENARIO – ORAMAI UN
CLASSICO DEL PENSIERO POLITICO
• L’INDUSTRIALIZZAZIONE
SOPPIANTA GRADUALMENTE
L’AGRICOLTURA
• FORMAZIONE DI UNA NUOVA
CLASSE: IL PROLETARIATO.
• MIGRAZIONE DALLE CAMPAGNE
ALLA CITTÀ (CENTRI
INDUSTRIALI)=NASCITA DI
QUARTIERI DEGRADATI
• SORGE LA “QUESTIONE SOCIALE”
• SU COMMISSIONE DELLA LEGA DEI
COMUNISTI
• ALLA REDAZIONE DEL TESTO
COLLABORÒ ATTIVAMENTE ANCHE
ENGELS
• RENDERE NOTE A TUTTI LE FINALITÀ DI
QUESTO MOVIMENTO, IN TAL MODO SI
SAREBBE POTUTO COINVOLGERE TUTTO
IL PROLETARIATO E SI SAREBBERO COSÌ
POTUTI OTTENERE GLI OBIETTIVI
RIVOLUZIONARI
• Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del
comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa
si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe
contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e
Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi.
…….
• È gran tempo che i comunisti espongano
apertamente a tutto il mondo la loro prospettiva, i
loro scopi, le loro tendenze, e oppongano alla
favola dello spettro del comunismo un manifesto
del partito.
LO SPETTRO
• L’UTILIZZO DELLA PAROLA
SPETTRO RICHIAMA ALLA MENTE IL
LINGUAGGIO DELLA SUPERSTIZIONE
MEDIEVALE
• PROCESSI PER STREGONERIA: LA
TESI CHE LO SPETTRO SI POTESSE
IMPADRONIRE DI QUALCUNO ANCHE
CONTRO LA SUA VOLONTÀ
STRUTTURA
I. BORGHESI E PROLETARI
II. PROLETARI E COMUNISTI
III. LETTERATURA SOCIALISTA E
COMUNISTA
IV. POSIZIONE DEI COMUNISTI DI
FRONTE AI DIVERSI PARTITI DI
OPPOSIZIONE
• La storia di ogni società è stata finora la storia
di lotte di classe.
• Uomo libero e schiavo, patrizio e plebeo, barone e
servo della gleba, membro di una corporazione e
artigiano, in breve oppressore e oppresso si sono
sempre reciprocamente contrapposti, hanno
combattuto una battaglia ininterrotta, aperta o
nascosta, una battaglia che si è ogni volta conclusa
con una trasformazione rivoluzionaria dell'intera
società o con il comune tramonto delle classi in
conflitto.
• La moderna società borghese, sorta dal tramonto della
società feudale, non ha superato le contrapposizioni di
classe. Ha solo creato nuove classi al posto delle vecchie,
ha prodotto nuove condizioni dello sfruttamento, nuove
forme della lotta fra le classi.
• La nostra epoca, l'epoca della borghesia, si caratterizza
però per la semplificazione delle contrapposizioni di
classe. L'intera società si divide sempre più in due grandi
campi nemici, in due grandi classi che si fronteggiano
direttamente: borghesia e proletariato.
• …………
• La borghesia ha giocato nella storia un ruolo
altamente rivoluzionario.
• La borghesia ha distrutto i rapporti feudali,
patriarcali, idillici dovunque abbia preso il
potere. Essa ha spietatamente stracciato i
variopinti lacci feudali che legavano la persona al
suo superiore naturale, e non ha salvato nessun
altro legame fra le singole persone che non sia il
nudo interesse, il crudo "puro rendiconto".
• La borghesia non può esistere senza
rivoluzionare continuamente gli strumenti di
produzione, dunque i rapporti di produzione,
dunque tutti i rapporti sociali. La prima condizione
di esistenza di tutte le precedenti classi industriali
era invece la conservazione immutata del vecchio
modo di produzione.
• Le armi con cui la borghesia ha annientato
il feudalesimo si rivoltano ora contro la
borghesia stessa.
• Ma la borghesia non ha solo forgiato le armi
che la uccidono; ha anche prodotto gli
uomini che imbracceranno queste armi: i
lavoratori moderni, i proletari.
• Questi lavoratori, che devono vendersi un poco
alla volta, sono una merce come qualsiasi altro
articolo in commercio e sono perciò ugualmente
esposti a tutte le alterne vicende della concorrenza,
a tutte le oscillazioni del mercato.
• Il lavoro dei proletari ha perso ogni tratto di
autonomia e quindi ogni stimolo per il lavoratore a
causa dell'espansione delle macchine e della
divisione del lavoro. Il lavoratore diventa un
mero accessorio della macchina. Da lui si
pretende solamente il più facile, il più
monotono, il più elementare movimento. Il suo
costo è limitato quasi esclusivamente ai mezzi
di sostentamento di cui egli necessita per
sopravvivere e per garantire il futuro della sua
razza.
• Tutti i movimenti sono stati finora
movimenti di minoranze o nell'interesse di
minoranze. Il movimento proletario è il
movimento autonomo della stragrande
maggioranza nell'interesse della
stragrande maggioranza. Il proletariato,
ceto infimo dell'attuale società, non si può
sollevare, non può elevarsi, senza far saltare
in aria l'intera costruzione dei ceti che
formano la società ufficiale.
• Qual è il rapporto tra comunisti e proletari?
• I comunisti si distinguono dai restanti partiti
proletari solo perché, d'un lato, nelle diverse
lotte nazionali dei proletari essi pongono in
evidenza e affermano gli interessi comuni di
tutto il proletariato, indipendentemente dalla
nazionalità; dall'altro, perché essi esprimono
sempre l'interesse complessivo del
movimento nelle diverse fasi in cui si
sviluppa la lotta fra proletariato e borghesia.
• I comunisti sono pertanto nella pratica la parte più
decisa e più avanzata dei partiti operai di ogni
paese, e dal punto di vista teorico essi sono
anticipatamente consapevoli delle condizioni, del
corso e dei risultati complessivi del movimento
proletario.
• Il primo compito dei comunisti è identico a quello
di tutti gli altri partiti proletari: costituzione del
proletariato in classe, annientamento del dominio
della borghesia, conquista del potere politico da
parte del proletariato.
Proprietà privata
• Voi inorridite perché noi vogliamo eliminare la
proprietà privata. Ma nella vostra società
esistente la proprietà privata è abolita per i
nove decimi dei suoi membri; anzi, essa esiste
proprio in quanto non esiste per quei nove
decimi. Voi ci accusate dunque di voler abolire
una proprietà che verte necessariamente sulla
mancanza di proprietà della stragrande
maggioranza della popolazione.
• In una parola, voi ci accusate di voler abolire la
vostra proprietà. È proprio quello che vogliamo.
• Il comunismo non impedisce a nessuno di
appropriarsi dei prodotti della società, impedisce
solo di sottomettere il lavoro altrui per mezzo di
tale appropriazione.
famiglia
• Gli stereotipi borghesi sulla famiglia e
sull'educazione, sull'affettuoso rapporto fra
genitori e figli, diventano tanto più nauseanti
quanto più per i proletari vengono spezzati
tutti i vincoli familiari e i figli sono trasformati
in semplici articoli di commercio e strumenti di
lavoro.
• "Ma voi comunisti volete introdurre la comunanza
delle donne!", strepita in coro contro di noi l'intera
borghesia.
• Il borghese vede in sua moglie un puro
strumento di produzione. Egli sente dire che gli
strumenti di produzione devono essere sfruttati
in comune e non può naturalmente fare a meno
di pensare che il destino della comunanza
toccherà anche alle donne.
• Non gli viene in mente che si tratta proprio di
abolire la posizione delle donne come puri
strumenti di produzione.
• D'altronde non c'è nulla di più ridicolo del
moralissimo orrore del nostro borghese per la
pretesa comunanza ufficiale delle donne fra i
comunisti. I comunisti non hanno bisogno di
introdurre la comunanza delle donne, giacché essa
è quasi sempre esistita.
• Non contento del fatto che le mogli e le figlie dei
suoi proletari siano a sua disposizione - per
tacere della prostituzione ufficiale - i nostri
borghesi trovano sommo piacere nel sedurre
reciprocamente le rispettive mogli.
socialismo
• Il proletariato userà il suo potere politico per
strappare progressivamente alla borghesia tutti i
suoi capitali, per centralizzare tutti gli strumenti di
produzione nelle mani dello Stato, dunque del
proletariato organizzato in classe dominante, e per
moltiplicare il più rapidamente possibile la massa
delle forze produttive.
• In un primo momento ciò può accadere solo per
mezzo di interventi dispotici sul diritto di
proprietà e sui rapporti di produzione borghesi,
insomma attraverso misure che appaiono
economicamente insufficienti e inconsistenti, ma
che nel corso del movimento si spingono oltre i
propri limiti e sono inevitabili strumenti di
trasformazione dell'intero modo di produzione.
Queste misure saranno naturalmente differenti da paese a paese.
Per i paesi più sviluppati potranno comunque essere molto generalmente
prese le misure seguenti:
1. Espropriazione della proprietà fondiaria e impiego della proprietà
fondiaria per le spese dello Stato.
2. Forte imposta progressiva.
3. Abolizione del diritto di successione.
4. Confisca della proprietà di tutti gli emigrati e ribelli.
5. Centralizzazione del credito nelle mani dello Stato attraverso una
banca nazionale dotata di capitale di Stato e monopolio assoluto.
6. Centralizzazione di ogni mezzo di trasporto nelle mani dello Stato.
7. Moltiplicazione delle fabbriche nazionali, degli strumenti di
produzione, dissodamento e miglioramento dei terreni secondo un
piano sociale.
8. Uguale obbligo di lavoro per tutti, costituzione di eserciti industriali,
specialmente per l'agricoltura.
9. Unificazione dell'esercizio dell'agricoltura e dell'industria, misure volte
ad abolire gradualmente la contrapposizione26 di città e campagna.
10.Educazione pubblica e gratuita di tutti i bambini. Abolizione del lavoro
dei bambini nelle fabbriche nella sua forma attuale. Fusione di
educazione e produzione materiale, ecc., ecc.
• Una volta sparite, nel corso di questa evoluzione, le
differenze di classe, e una volta concentrata tutta la
produzione nelle mani degli individui associati, il potere
pubblico perderà il suo carattere politico. Il potere
pubblico in senso proprio è il potere organizzato di una
classe per soggiogarne un'altra. Quando il proletariato
inevitabilmente si unifica nella lotta contro la borghesia,
erigendosi a classe egemone in seguito a una rivoluzione, e
abolendo con la violenza, in quanto classe egemone, i
vecchi rapporti di produzione, insieme a quei rapporti di
produzione esso abolisce anche le condizioni di esistenza
della contrapposizione di classe, delle classi in genere, e
così anche il suo proprio dominio in quanto classe.
• Al posto della vecchia società borghese con le sue classi e
le sue contrapposizioni di classe, subentra un'associazione
in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero
sviluppo di tutti.
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
TEORIA ECONOMICA
(IL CAPITALE)
• “STUDIA LE LEGGI FONDAMENTALI
DELL’ECONOMIA CAPITALISTICA PER
INTENDERNE LA DINAMICA, IL PROCESSO
DI SVILUPPO E L’ESITO FINALE
• MODO CON CUI OPERANO LE FORZE
PRODUTTIVE, PER POTERLE
GOVERNARE SECONDO UN PIANO
RAZIONALE, CHE EVITI L’ANARCHIA
DELLA PRODUZIONE, E QUINDI LE CRISI E
I GRAVISSIMI PROBLEMI SOCIALI CHE AD
ESSE SONO CONNESSE”
• MODO DI PRODUZIONE BORGHESECAPITALISTICO È IL FRUTTO DI UNO
SPECIFICO CAMMINO STORICO
• AL SUO INTERNO ESISTE Già
QUELLO CHE LO PORTERà ALLA
DISSOLUZIONE
• FINE DEL MODO DI PRODUZIONE
BORGHESE = FINE DEI MODI DI
PRODUZIONE ANTAGONISTICI
CONTRADDIZIONI
SISTEMA CAPITALISTA
• RICCHEZZA PER LE CLASSI
POSSIDENTI E MISERIA PER LE
CLASSI LAVORATRICI
• LIBERA CONCORRENZA = CRISI DI
SOVRAPPRODUZIONE= CHIUSURA DI
INDUSTRIE, LICENZIAMENTI,
DISOCCUPAZIONE, CADUTA DEI
SALARI AI LIVELLI DI MERA
SUSSISTENZA
ANALISI ECONOMICA
CAPISALDI:
1. LA TEORIA DEL VALORE
2. LA LEGGE DI SVILUPPO DELLA
SOCIETÀ CAPITALISTICA
TEORIA DEL VALORE/LAVORO
• IL VALORE DI UNA MERCE È DATO
DAL LAVORO OCCORSO PER
PRODURLA: VALORE = LAVORO
• SCAMBIO MERCI IN BASE ALLA
COMPARAZIONE DEL LAVORO
OCCORSO PER PRODURLE
• LAVORO=MERCE
VALORE DELLA
FORZA-LAVORO
• EQUIVALE AL VALORE DEI MEZZI DI
SUSSISTENZA NECESSARI PER
CONSENTIRE ALLA FORZA-LAVORO
DI ESISTERE
• FORZA-LAVORO: MERCE
PARTICOLARE perché CREA LAVORO
GRAZIE ALLA PRODUZIONE DI
ALTRA MERCE
PLUS VALORE
• “SALARIO DELL’OPERAIO: CORRISPETTIVO DEL LAVORO
VENDUTO, CORRISPONDE AL TEMPO DI LAVORO
NECESSARIO A PRODURRE I BENI NECESSARI ALLA
SUSSISTENZA ED A RIPRODURSI COME FORZA LAVORO;
• MA L’OPERAIO, AVENDO CEDUTO LA SUA ENERGIA
LAVORATIVA AL CAPITALISTA, LAVORA PER UN PERIODO
DI TEMPO SUPERIORE A QUELLO RICHIESTO PER LA
PRODUZIONE DEI BENI CHE GLI SONO NECESSARI:
ABBIAMO QUINDI UN PLUSLAVORO
E QUINDI UN
PLUSVALORE, DI CUI SI APPROPRIA IL CAPITALISTA E CHE
COSTITUISCE IL FONDAMENTO DEL PROCESSO DI
ACCUMULAZIONE CAPITALISTICA E DELL’INCREMENTO
DELLA RICCHEZZA.”
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
DELLO SFRUTTAMENTO
• CAPITALISTA: POSSESSORE DEI MEZZI DI
PRODUZIONE
• LAVORATORE: POSSIEDE SOLO LA FORZA
DELLE SUE BRACCIA CHE È COSTRETTO A
VENDERE
PROFITTO
• PLUSVALORE – QUOTA CAPITALE
COSTANTE
• CAPITALISTA: INVESTE IN CAPITALE
VARIABILE (SALARI) + CAPITALE
COSTANTE (MACCHINARI)
• SAGGIO DI PROFITTO DIVERSO DAL
SAGGIO DI PLUS-VALORE
PRODUZIONE MERCANTILE
• DENARO: MEZZO DI SCAMBIO DI
PRODOTTI
• FORMULA: M-D-M QUINDI MERCEDENARO- MERCE
• AVVIENE FRA MERCI EQUIVALENTI=
NESSUN PROFITTO
PRODUZIONE CAPITALISTICA
• SUA RAGIONE D’ESSERE È ILPROFITTO
• FORMULA D-M-D' (DENARO-MERCEDENARO), DOVE D' >D
• CAPITALISTA: COMPRA FORZA LAVORO
CHE SERVE PER PRODURRE MERCI CHE IL
CAPITALISTA RIVENDERÀ PER DENARO
• FINE: ACCRESCIMENTO DEL CAPITALE;
PRODUZIONE DI PROFITTO;
• PROFITTO VIENE REINVESTITO
• LA SOCIETÀ CAPITALISTICA: NON HA
COME FINE L’INTERESSE COLLETTIVO MA
IL PROFITTO PRIVATO
PRODUZIONE CAPITALISTICA
• DOMINATA DALLA LOGICA DEL
PROFITTO
• LIBERA CONCORRENZA
• INCREMENTO ED ESPANSIONE
DELLE FORZE PRODUTTIVE
• COME ACCRESCERE IL PLUS-VALORE?
• AUMENTANDO LA GIORNATA
LAVORATIVA, AUMENTA LA
PRODUZIONE E DI CONSEGUENZA IL
PLUS-VALORE
• LIMITI OGGETTIVI: RESISTENZA
UMANA
• INNOVAZIONE TECNOLOGICA
• CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE,
• OFFERTA DI MERCI SUPERA LA
DOMANDA SUL MERCATO
• AUMENTO DELLA
DISOCCUPAZIONE
CADUTA TENDENZIALE DEL
SAGGIO DI PROFITTO
• CON L’INCREMENTO DEGLI
INVESTIMENTI IN CAPITALE
COSTANTE (MACCHINE E MATERIE
PRIME)
CADUTA TENDENZIALE DEL SAGGIO DI
PROFITTO
• LA CONCORRENZA
• CRISI CICLICHE
• NETTA SCISSIONE TRA DUE CLASSI: DA
UN LATO LA CLASSE DEI CAPITALISTI,
SEMPRE PIÙ RISTRETTA E SEMPRE PIÙ
RICCA; DALL'ALTRO LATO LA CLASSE
PROLETARIA, SEMPRE PIÙ NUMEROSA E
SEMPRE PIÙ POVERA
• FENOMENO INTERNAZIONALE
• SUONA L'ULTIMA ORA DELLA
PROPRIETÀ PRIVATA CAPITALISTICA.
GLI ESPROPRIATORI VENGONO
ESPROPRIATI
LA SOCIETÀ DI DOMANI
• COMUNISMO: NASCE ALLA FINE DEL
PROCESSO DI SVILUPPO DELLE FORME
PRODUTTRICI
• PROLETARIATO SI APPROPRIA DELLE
FORZE PRODUTTIVE
• OGNI INDIVIDUO PARTECIPA ALLA
DIREZIONE E AL CONTROLLO DELLE
FORZE PRODUTTRICI
• ABOLITE TUTTE LE CONTRADDIZIONI
FONDATE SULLA VECCHIA DIVISIONE DEL
LAVORO E SULLA PROPRIETÀ PRIVATA
• ABOLIZIONE DELLO STATO
• LA PRODUZIONE: ORGANIZZATA
DALL’ASSOCIAZIONE DEI LIBERI
LAVORATORI
• SVILUPPO ATTITUDINI
• ALTERNANZA COMPITI
• NO MONOTONIA
• RIVOLUZIONE PROLETARIA
• DITTATURA DEL PROLETARIATO
• COMUNISMO
• SOCIETÀ SOCIALISTA:
SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI
PRODUZIONE “DA CIASCUNO SECONDO LE
SUE CAPACITÀ A CIASCUNO SECONDO IL
SUO LAVORO”
• SOCIETÀ COMUNISTA: VIENE
SOCIALIZZATO IL PRODOTTO DEL
LAVORO “DA CIASCUNO SECONDO LE SUE
CAPACITÀ, A CIASCUNO SECONDO I SUOI
BISOGNI”
SOCIETÀ COMUNISTA
• SENZA CLASSI
• REALE EGUAGLIANZA
• SOCIETÀ SENZA MISERIA, SENZA
CARESTIE SENZA GUERRE SENZA
INCERTEZZA PER IL FUTURO
CODIZIONE FEMMINILE
• ENGELS F. Engels, L’origine della
famiglia, della proprietà privata e dello
Stato
• LA DONNA NELLA FAMIGLIA RICOPRE
IL RUOLO CHE NELLA SOCIETÀ È
QUELLO DEL PROLETARIO E IL
MARITO IL RUOLO DEL BORGHESE
• NELLA FAMIGLIA LA DONNA SI
TROVA IN UNA CONDIZIONE DI
SCHIAVITÙ PALESE O NASCOSTA
• ELIMINAZIONE DELLE
DISCRIMINAZIONI GIURIDICHE = PUÒ
VERO RAPPORTO UOMO-DONNA
• UOMO (bread winner) detiene il potere
economico e comanda
Riferimenti bibliografici
• G. Bedeschi, Introduzione a Marx, Laterza,
Roma-Bari 1981
• M. D’Addio, Storia Delle Dottrine
Politiche, vol. II, Genova, ECIG, 1996, pp.
309-331
• K. Marx, F. Engels, Manifesto del partito
comunista, Torino, Einaudi, 1998
• C. Galli (a cura di), Manuale di storia del
pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001,
pp. 369-378
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