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SETTIMAN4LE ÜMOBISTICO ¦ MONDANO - 1LLUSIBATO
ESCE OGNI SABATO
- Uffici: Rua José Bonifácio, 110 - V Sobreloja
Anno XXXI - N. 1.393 - S. Paolo, 13 Marzo, 1937
Alia spiaggia di Santos
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Disegno dei Cav. Giovanni Fraccaroli - Parole
di Gustavo Pergola - Musica di Orazio Pagano.
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L'INCONTÈNTABILE — Ah, che tristezza, çhe monotonia!
Sempre le stesse faccie!
íi CHINATO CINZANO
é fabbricato con puro vino di uva ed é
un ottimo ricostituente
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— Signorina, a ehe punto eravamo rimasti stamattina?
— A... 1'invito a cena, commendatore!
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utilitarie
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— E,' un buon posto per i pesei, questo?
—** Per i pesei? Aítroché! Non ce n'é uno che si faccia
prenderei
il
cameriere
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Consuma molto questfautomobile?
E ríon ¦tfqCmia cara, come mi Sono sciupato!
perfetto
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Battista, é pronta la signora?
Non ancora, commendatore, sta infilandosi la combinazione.
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Rua Direita 29 (Sob]
Saptt tessuti
inglesi
dí colori e
disegni dí
alta classe
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Signori è signore, studenti
e naviganti, balie e pensionati, miopi e ferrovieri, ingògneri e ciclisti, gottosi e suoinvèhtori e bidelli,
natori,
avvocati e giocolieri; e sarti
e gobbi e cacciatori e fan tesche dt ambo i sessi, eccomi
di bel nuovo sulla ^t>bJ.ica
jpiazza» in f seguito : .:;ad un
próvvidenziale naufrágio, dei
quale ho potuto rilevare, a
prezzi assolutameiite vergognosi, tutte le superstiti at«Vita.
:::A'-y y:y,;
Io vado oggi, o signori, a
fare la vostra fortuna; e se
non avete occhio, e se nôn
avete quattrini». peggio per
voi. Peggio per voi, o signori; poiché, dopo la grande
fornitura d'-_tnpermeabili, che
la mia stessa ditta ebbe Fonore di fare, in occasiohe dei
sempre i imitato e mai raggiunto Dilúvio Universale,
nessuna altra nuova occasione si é presentata fino ad
oggi, per rovinare tanta gente. Perché voi tutti- o signori, sarete rovínati... ragazzino, lasciami lavorare... saifste irreparab'lmente rovinati trá cinque minuti, se
non avrete acquistato almeno uno dei meravigliosiarticoli. che vado adesso a presentare.
Attenti con gli oechi, e vi
frego con le mani.
Lo sapete voi. o siignori»
quand'é che 1'olio é coraggloso?
L'olio é coraggioso, o signori, quando olio di fégato.
E lo sapete che differenza nassa tra il garzone dei
fabbrò a 1'uomò pauroso?
Ií garzone dei fabbro, o signori, porta la sbarra e Tuoragazzino,
mo pauroso...
lasciami lavorare... 1'uomo
pauroso sbarra la norta.
E lo sanete, infine, o signori. da dove si ricava 1'allume?
L'ali_rme* o signori, si ricava dal naso.
Non -.v^te semwe inteso
dire, infatti. o signori: "allume di naso?".
íl naso. voi lo sai>ete, o signor*, che il naso é la parte
piu' bellicosa dei corno umano. Infatti é sempre vicino
alla fronte. íl naso piu* pe^
ricoloso é il naso a pallotto-
la; quello piu' infielice é il
quello piu'
naso a becco;
commestibile é il naso a peperone.
TJn naso spugnoso é quello dei palombaro; un naso
affilato é quello dell'arrotinò; un naso arrieciato é
quello dei parruechiere.
,_______——————————_.——¦—-*—
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flr il Wfl ____rv_BwRlnP* W
_______ ^________________________________n____r^_____(f_____í
Signori, questo é l'articolo... ragazzino- ti 'ho detto,
•lasciami lavorare... questo
é 1'articolo. Si prega di vedere, di comprare, di _cegliere. Veggano i veggenti,
cómíprino. i compromessi,
scelgano gli scellerati.
Se
andate a prenderlo in negozio non lo pagate cinque milreis. Né dieci, né quindici»
né venti* milreis. Né ventidue, né ventiquattro e neanche venticinque. Perché in
negozio, o signori, questo articolo non lo trovate. Io ve
lo offro* signori, a prezzo rovinoso, a prezzo imbattibile,
a prezzo mai praticato sulla
pubblica piazza. E che possa rompermi 1'osso dei collo,
SOLO
CALZATÜRE
NAPOLI
se non dico una bugia. H
primo che parla se lo prende e se lo porta a casa. Io
ve lo offro a sei milreis. A
sei, e non,mi pagate neppure lo spáro. A sei milreis...
ven?ó súbito da lei... a sei
milreis.... e anche da lei...
asei... a sei... a sei...
ah. sei tu,* destin
"ogni crudele,
che mi guasti
progetto...
quantfé vero ci rimetto,
ci rimétto per mia fé.
IL CANTASTORIE
Distinta istitutrice austríaca, conoscenza perfetta tedesco, francese, inglese, occuperebbesi
presso famiglia preferibilmente itailiana. Ottime
referenze.
Indirizzare offerte e condizioni presso Tam"Pasquino
ministrazione dei
Coloniale", Sezione
Commerciale. Casella 315.
I,
cie
ani»
^s^/& (ÉfiÊk
7/RASOUINO<
COLOSÍAiL
La ienãenza al furto é
ILLUSTBATO
SETTIMANALE UMOBISTICO ¦ MONDANO
innata in cer li uomini.
ESCE OGNI SABATO
Appena essi si Uovano
UPPIOI:
dinanzi ad nn oggetto ãi
ABBONAMENTI 8. PAOLO
Proprietário
BONIFÁCIO, UO
30$
S.
JOSÉ'
anno..
valore, una specie dk caAFPBTITOBO,
CAETANO ORIÉTTALD1
Ridi ancora pen3.*
SOBRELOJA
80$
anno..
taclisma li sconvolge: TutLUSSORIOSO,
Responsabile
*«reate>
3-052S
TEL.
ãal100$
te le ãighc
SATTRIACO, «ano...
saneio al controllo navaANTONINO CARBONARO
Vedncazione, tutte le rale delle coste spagnole?
NUMERO: ,
comiãerazioni
gionevoli
8. Paolo.. 200 réU
Macché! Penso alia
che potrebbero impeãire ANNO XXXI
S. P*olo, 13 Marzo, 1937
Altri stati. SOO rtü
1.393
NUMERO
il gesto ãisonicrantc spacapitolazione di Madrid!
rkcono. LHstinto piglia il
sopravvento e bisofjria allora che esso soãdisfi se
stesso.
Quando uy, fatto
ãel genere succeãe a nn
povero disgrasiato, tutto
macehinario
il terribile
creato dal diritto in ãifcsa delia
proprietá entra
Si avvicina il giorno in cui la macçhv
Uallievo pilota Nouvian di venti anni
immediatamente in giuoviene getco. LHnfelice
era sallito fino a 1.500 metri a bordo dei na raggiungendo la perfezione avrá un'abollato.
tato in prigione e
nima, e questo prodígio non mancherá dí
suo
apparecchio.
restaper i giorni che gli'epiteto
Trovandosi di colpo dentro una nuvola sgominare 1'uomo; quei giorno I'uomo
no da vivere, con l
fu preso da paura e si gettó nel vuoto con provera tanto spavento di fronte al modi ladro.
Quando capita
stro che ogni coraggio gli ver rá meno e
aã un signore benestante,
il paracadute.
a un nobile, a nn. pezzo
L'aeroplano continuo il suo volo, senza andrá a nascondersi.
grosso, é la medicina :çhé
delia
Resta per ora accertãto che un aeroentra in bailo col vocabopilota, scese anzitutto fino alia riva
lario. II ladro npn é piu'
Loira, giro tutfintorno al comune ái píiano puó tener Varia, senza pilota, per
un ladro. Diventa nn cieprese la direzio- oltre un'ora. E' 1'infanzia delFareoplano,
quindi
Cour-les-Barres,
ab?
cleptomani
I
ptomane.
ne di Saint-Pièrre4e-Moutiers e di Mou- é 1'areoplano-pargoletto che tutto solo
bonãano un' po' dapperdopo un'òra.
tutto.
lins. Non lontano da questa ultima cittá impara a volare, oggi cadê
Alessanãro III, impesorvoló il castello Saint- di volo autônomo, piú tardi dopo due ore,
Papparecchio
le
Bussie,
ratore ãi. tutte
solo fra leAugustin, proprietá dei conte Orlando e in seguito andrá lungamente
dopo ogni festa, chiama'-if-'-.
va nei proprii
appartad'Àrbouse, il castello gli piacque é lo am- nuvole. ,
menti il conte Vorontzoff,
Sara messaggeró di bene e di imàle^
miro a lungo, quindi sparí per ritornare
ministro delia corte imsopra gli alberi dei castello, infine si la- come tutte le scoperte delVuomo, ma piú
Avutolo dinanzi,
periale.
di male che di bene.
,
sció cadere nel parco.
gli chiedeva:
aosuoi
i
e
r*t Tutto é anãato beII conte Orlando d'Arbouse
Quando appunto 1'areoplano avrá un
dei
ne ?
sul
luogo
mestici si precipitarono
—- Si', — dieeva invasurrogato di anima, andrá senza bisogno
"disastro"
dei
ma
il
pilota,
—'¦
per salvare
Habilmente il conte.
di uomini a bordo, dritto alia sua meta.;
alia
Telefonarono
WychneígratzSolamente
pilota nessuna traccia.
i püoti delia morte saranno
giorno
Quei
chi ha ancora rubato un
Bourges:
temescuola di aviazione di
ben poço ricercati, dato che il piú
enechiaio d'argento.
—
risposto,
f
u
— II pilota Nouvian?
gli
WychneigratzcTci era il
1 rario degli eroismi apparterrá anch'esso
con
allegramente
cena
—
che
é
ma
qui
ministro delle finanze. Le
alia maechina. ,.; P.j
sue speculazioni gli, ave.
suoi camerati.
Tutto alia maechina, e perfíno quei che
senza
vano fatto
volato,
guaãagnare
pHiota,
aveva
I/areoplano
una fortuna imm\ensa.
ha. di piú prezioso 1'uomo, cioé 1'anima,
esauavendo
un
e
quarto;
un'ora
per circa
Alia sua morte egli latoe- passerá dall'uomo al motore. |
sció ãuecento
milioni ãi
rita totalniènte la sua benzina, aveva
dal suo
franchi-oro.
cato la terra a settanta chilometri
E. a DIO BIANCHI
Un giorno 1'imperatorc
punto di partenza.
lo convoco e gli disse:
Tu hai rubato un altro cuechiaio d'ar gento-1
Sei un ladro o un. maniaco ? Spiegati! ..
II ministro rispose:
Io ho preso ií cucchiaio, é vero:
Ma Vho
ft%reso perché
esso é di
appariscono i primi capelli bianchi,
metallo bianco e non ã'aré necessário evitare il loro moltiplicarai. Comingento. II ministro ãi corQUANDO
"Loção Brilhante", che penetra
te vi ruba, maestá: -''¦ '
ci súbito ad usare la
LHmperatore si volse
fin nelle radiei dei capelli, facendo crescere |figoro4
"fragiü
verso Vorontzoff::
•
fili
i
colore
Cosa significa tutto
il
e
con
primitivo
abbondanti
ció ? 1 miei cuechiai non
La "Loção Brilhante" é il tônico efficace
sparti.
'argento
?
sono forse ã
Sono d'argento, sire,
dei bulbi cápillari. Stimola la crescita dei capelli,
— rispose. I'altro., —-¦ Penutrisce le radiei e restítuisce il colore naturale ai
ró, quando Wyòhnèigrqfili nuovi.
tacki é invitato io faocio
¦:^1B?M Is mechiaia
tirar fuori quéllj, ãi metállo bianco. <¦¦-'
prematura, atando la
"Loção Brilhante" «on
LEONARDO SMI LABÍ
non cleptomane
Jriiioni diarit.
(anma dei tnoUbe
IN PIENA GIOVENTU'
e giá coi ca p ei li bianch.il
<& ~ **7£**0fi£.~~*-ft>
é
rettiffichia mo
Tra i tanti aneddoti che si
raccontano su Alessandro
Magno ve n'é qualcuno che
tenta di farlo passare per
un irresistibile rubacuori.
Evidentemente non bastavano gli aneddoti che ce io
presèntano come un uomo
di grande arguzia, di somma bontá e di indomito coraggio. Anche rubacuori.
Beco 1'aneddoto: una será
un giovanotto aveva condotto seco ad un bailo una stupenda ragazza. Alessandro
la vide e avrebbe voluto farla sua, ma avendo saputo
che il giovane ne era innamoratissimo e stava per sposarla, lo chiamó in disparte.
e gli disse:
— Giacché Tami tanto,
ai varieté
portatela via, prima che ella
mi veda. poiché v'é il pericolo cRe ella di me s'invaghisca.
Al che — dice 1'aneddoto
— il giovane si porto via ia
bella fiidanzata ammirando
ia lealtá di Alessandro Magno. B' ohiaro che la conclusione deiranéddoto é assolutamente falsa. Le cose
andarono come segue. Apoena Alessandro Magno ebbe
invitato, il giovane a portar
via la ragazza:
E perché? — chiese il
giovanotto. — Credi che ia
nüa fdanzata s'innamori di
uno che ha una faccia come
la tua?
Alessandro Magno s'inquetó. Intanto il giovane* chiamó la fidanzata e, mostrandole Alessandro, le disse:
-— Vedi questa faccia di
scarpa vecchia? Dice che tu
finnamori di lui.
Ma va a magna er sa*pone! — disse la ragazza ad
Alessandro Magno.
E con una maestria insosnettata in una ragazza dal1'aspetto cosi soave, feoe una
fòrmidabile nernaechia ai1'indirizzo di Alessa-ndro Magno.
Tanto per la veritá.
I/IMFARZIALE
iSlífál
Krl
L'ASTU TO COMMFSARIO DI P. S. — Bisogna arrestare
le ballerine perché si sono rivoltate!
n-ran aca— vBammÊUHmrmmmÊnMÊDÊÊtaKm^mattaaccmiMÊMmiiimMBmMmÊi^^mmm^mmmmmmmKmmi^mmmmi^mmmm^mmmm
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con la fede si vince
Oh, i prestiti sulla parola, da me detta •Tincredula".
direi quasi! Idea somma- Ella, 1'eterna passimista, aoidea suprema, idea in tutto po rapertura dei mio grandegna delia mia forte e sin- ¦aioso uf ficio prestiti, mi
sottrasse nottefcmpo 50 congolare personalitá!
tos e luggi con uno sconoIn che cosa consistevano i sciuto.
lo risi. "Ah, ah!".
miei prestiti sulla parola? Son sicuro
che ella mi toise
E' presto detto: la gente ha
contos
50
per salvam
quei
bisogno di un prestito? Eb- aal
bene, essa gente viene da / collo.mio presunto, totale trame, senza ricorrere a grossi
Mentirei se dicessi che í
istituti bancari, senza fare
lunghe pratiche, senza do- signori ai quali avt-vo prever fornire garanzie. Ecco- steto denaro tornarono a
direi quasi. n prestito per íesti.uirmeio. Anzi, t-ssí ventutti, e con interesse vera- nero meno alia paroia ctaia,
mente irrisório.
airei q^uasi, e non si íeceru
piu' vivi. Cio mi stupi. Non
Chiunque poteva venire credevo
che al monao vi iounei miei lussuosi uffici, aise tanta gente senza iene.
Próprio non lo credevo.
Avevo giá fatto prestiti
Ventresco di Tonne per un tocaie ingente, in un
certo senso, ma nulla riusciMerca dinho Duque de
va a turbare la mia incrollaCaxias, 207
bue rede; nessuno restituiva
U denaro che io avevo prestato sulla parola. Ebbene,
1'uopo creati, e chicdermi io mi dicevo: "Ció poço mi
un prestito — massimo 5 cale; poço mi puó calare,
contos —-senza dármi altra perché quello che conta nel,garanzia che la sua parola ia vita e la fede". E a volte
d'onore. Dice 11 vecchio pro- aggiungevo: "Forza fede!"
verbio assiro: "Dá la parola a mo' dlncoraggiamento, si
ti'onore e asciugati il sudo- come vuole 11 vecchio prore". Immensa saggezza dei verbio fenicio che suona;
prôVerbil
"Meglio la fede oggi che il
Quando aprii il mio vasto cefalo domani".
e signorile uf ficio» non manUn giorno- quando tutti 1
cò ehi di me rise. Mi disse: miei
capitali erano depau-•Vedrai che fregatüra, direi
a forza di prestiti, un
quasi 1". Risi. Risi eon fidu* perati
da me in ana
signore
cioso buonumore, ben saldo lussuosâ venne
automobile
e mi
sul' fównidabiie piedistàllo disse, direi
"Lei
miquasi:
delia mia fede.
milreis,
mi
500
che
presto
Ma ció che mi feoe ridere permissero di andare ad un
fino alie lacrime, fu il com- bé dove ho cenosciuto una
portamento di mia moglie, miliardaria che ha voluto
_¦
_HI9ViIb
___.
"ífs
'j$ :,t:
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^gjj_f^g^_______}_mmmmmmmmi^imuummÊmmÊÊmmmWtlÊttlÊIKm
sposarmi. Senza quei 5í)0
milreis, sarei ancora povedAro". E .volle regalar-a- "Viva
que milioni. Onde: fatto
piu' volte il prestito
I
sulla parola e senza garanzia veruna!", gridai con forbe fede* direi quasi.
CÂNDIDO
PASTIPIC IO
__ MIGLIOR
ALIMENTARI
GBNERI
MIGLIORI
PREZZI
I MIGLIORI
"Aí Tre Abruzzi"
FRATELLI
LANCI
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BÜA AMAZONAS N.i 10-12 TELEFONO: 4-_.ll.>
Qiianto mais Darias fizer comuma lamina, maior será sua economia*I
_^ftk___.
^^^Bflí
ÍWjl
-^^^^
É eno julgar-se a conveniência de uma
lamina pelo seu preço de custo. O.que se
deve fazer para verificar sua vantagem,
é conhecer o numero de barbas que ello
pôde fazer com perfeição. As /egif/mai
lâminas Gillette Azul nãó temem essa verificacào. São as mais afiadas e resistentes
e, portanto, as mais econômicas, graças ao
processo aperfeiçoado por qüe sâo fabricadas. De aço finisiimo, temperado electricamente, as lâminas Gillette Azul possuem fios agudissimos, capazes de resistir
a muitos dias de uso,
aXftgmSÈ _P__I______-^
m7
Ho
em
apparelhos Gillette,
lindos
estojos,
IáWw /
desde 7$000
lamina
S-J-fjfrMeMe»
•^S^M^^^"^*""^
\ ^^/^^fl
fk__m T
m__
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Gillette Azul jm
8
P
Attomo ai nonhini ch3 col .
loro fuocherello riscaldavano le fiamme, dopo essere
rimasto per un istante in
racconto, il silenzio inizió il
nipote:
Ancora non v' ho detto
forse di quanto messomi di
casa, decisi di m&ttere su
buona volontá. Avevo un
anno- avevo trenta fidanzatei non era il tempo d'attendere altro caso!
M-o sposiamo, quando
ci tesoro? — oh,ies,i una sposa alia mia será.
ora súbito, anche caro!
— sospiró pronta dicendo
languidam-snte.
ASSORTIMENTO COMPLETO
'" "
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a gambe in ana
B ianc heria
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1
o
u
à
só la camera da letto; la cucina mi diede la mia nonna.
II salotto incominció dai
guai.
Voglio due pelli foderate con poltrone! — preteáero i piedini pestando mia
moglie.
Bambina molto, costaPARMIGIANO
STRA.VECCHIONE
kg. mooo
Mertiaftinho Duque de
Caxias, 207
no mia! — replicai resistere
deciso a fermo.
— Se. non compri il bene
é perché non mi vuoi poltrona! — e due grosse guancie
Pannain
Dott. Guido
soeserol a bagnarle le lacrime.
CMrurgião-Dentista
Essa poi volle le onde a
Exprofessore delia Facoltá
radio lunga. volle novecento
L. di Farmácia e Odontolo*
tavolini in stile, grandi di
gia dello Stato di S. Paolo
futuristi quadri e un serviEAGGI X
zio di Boêmia in cristalli da
È. Barão Itapetininga, 79
bicchieri. Tutte le mani fu4.° piano — Sala 405
rono arredate dalla nostra
Chiedere con antecedenza
casa, e sa essa ci costó una
l'ora delta consulta per
dolce dimora, ci apparve peTELEFONO 4-2808
ro come un occhio delia testa.
Appena i mobili furono
E ci ponemmo alia ricerea pieni di appartamenti, io
di un amore per il nostro con un mio ricevimento dienido.
di la sposa ai parenti e agli
-viaíe*
sulla amici.
Appena,. fuori
Offrimmo dei buon gusto,
çireonvallazione delia porta,
trovammo un locale di tre a tutti lodarono i nostri geappartamenti veramente ca- lati s rinfreschi...
Abbondanti nipoti caddeso che facéva al nostro deliro dagli occhi appena le 'azioso.
La strada, ch'era sulla fi- crime ebbero finito di racnestra, guardava al quarto contare.
II ricordo dei lontano penpiano © da quella cittá si dosiero 1' a v e v a ^ommosso'
minava tutta 1'altezza.
Ci si presento quindi 1'arn- prendendolo.
mobiliamehto dei problema.
NATALE BELLI
A fornirci mio zio ci pen-
EMPÓRIO ARTÍSTICO
Articoli per Disegno,
Píttura e Ingegnería
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CASA
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TELEFONO: 2-2292 — SÃO
PAU LO
sy
r
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n
1
é
í
Bartolo, l9astuto
—- Anclie dalle infermitá,
nellà vita, si puó trarne un
guâdaghõ — disse Bartolo il
sensale battendo amàehevolmente unia mano sulla spallá déirúomo piccolo che,
scoraggiáto* dóndolava Ia
testa a pochi Oentimetri dal
tavolo dove poc'anzi 1'aveva
abbandonata.
— Sentite buon uomo: fate come vi dico io, trovere-
VIGNOLI
ÓTICA
DC PPBOSâO
i5iNce-Ne2
D9J.VI6NOLI
OTOMCn»»»TA
t>N«C0
NO
BBAS.t.
QUA UaeADARQ6S
S.PAULO
.....
¦¦
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M........
.....
mo da vivere in un modo
onesto e senza alcuna fatica. ,
•r-í Vá bené!;.. Faro come
vol volete — disse 1'uomo
piccolo alzandosi e cercando
di nascondere con Ia giacca
ia sua dolorosa infermitá.
Molti giorni trascorsero e
sembrava che gli eventi «sorrldessero a Bartolo il sensale e airuomo piccolo ohe,
CABELLOS
BRANCOS
CASPA
Quéd
Qb
Juventude
, ALEXANDRE
continuamente insieme con
un sorriso enigmático sulle
labbra giravano per le fattorie di campagna, nelle seráte di luna.
Era il tempo delia soartocciatura; le pinnocchie accatastate sull'aia, vicino ai
pagliai, sorridevano con i
denti d'oro tra le lunghe
barbe canute.
La gente dei campi si riunisce Ia será nelle aie e, tracannando il vino buono afferra le povere pannocchie,
con brutalitá selvaggia le
spoglia e getta il cartoccio
lontano.
Bartolo il sensale con il
suo inseparabile amico fu
accolto da grida di gioia. Sedette e bevette a lungo, non
senza aver prima pizzicato
qualcosa a qualcuna ohe gli
stava d'accanto.
Qual buon vento vi por—
domando il capoccia
ta?
gettando una spiga dorata
lontano,
n vento delia nostalgia:
sono stato in cittá, ho visto
grandi cose, ma non nuove;
tutto quello ohe fanno i cittadini lo áappiattio fare anche noi e forse meglio.
Bi che cosa volete parlare?
Di tutto. tf o Visto perfino un uomo che guadâgnava flor di quattrini alzando
un suo simile con un dito al
disôpra delia testa.
B sareste voi capace di
far questo? chiese incrédulo
un vecchio con Ia barba.
Perdinci se sono capace; basta che mi ricompensiate lo sforzo con una piecola scommessa clie stabilirete voi stesso. Tutti si
guardarono in faccia stupiti, quaicuno alzó le spalle,
altri mormorarono e ripresero il lavoro.
Ebbene — disse il vecchio con Ia barba. — Io
scommetto 25 mazzoni che
voi non siete capace di. sollèvare un uomo con un dito.
Accettato — rispose con
calma Bartolo il sensale- cavandcla posta e unendola a
quellav dei vecchio con Ia
barba.'
©i feee un gran circolo e
in silenzio ognuno attese Tesito delia scommessa.
Bartolo il sensale, divaricó le gambe, si cavo Ia giacca e afferrato il suo inseparabilè amico, con tutte e due
le braccia lò alzó al disopra
delia testa.
Da tutte le parti si gridó
alTimbroglio e il chiasso fu
tale che il capoccia dovette
intervenire a stabilire Ia calma.
Vol non avete vinto
Vestiti d'Estate
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II nostro caposarto prova il vesti- •
tò ad ogni eavaliere garantendo
una confezione impeecabile.
Schaedlich, Obert & Cia. - R. Direita, 16-18
perché dovevate alzare un.
uomo con un dito e non con
due braccia.
Vi sbagliate, io ho vinto perché ho alzato un uomo con un dito.
Non.é vero!... £' falso... Lo hanno visto tutti...
Silenzio, gridó Bartolo
il sensale — Guardate qua
— e preso il suo amico per
Le spalle gli alzó le maniche
delia giacca. ZH pover'uomo
non avéva dita alia mano
destra e Ia sinistra possedeva solo il mignolo. Éffettivãmente Bartolo il sensale
aveva alzato un uomo con
un dito.--VINCENZO NATA1R
m
*
16
em
esporte
"Tanto vae o pote á .fonte, que um dia se quebra". Essa
proíundissima máxima de Seneca loi copiada por Platão e é repetida, nos dias calamitosos ,da actualidaide, por Èn-nip Juvenal,
o formidável. Os celebres ditos de Aristóteles são, tambem, repetidos nos dias de hoje por Arthur Tarantino, o anachoreta.
Esses dois grande» philosophos da época, resumem, em si, às
grandes manifestações viris dos gênios, antagônicos exactos. Os
epigramunas do primeiro se casam, com propriedade, aos do
segundo, a despeito «da differença primacial de directrizes politicasque os colldcam eqüidistantes; um no polo norte e outro
mas
no polo sul. O "liercius", este «pontifica na. linha equatorial,
"homem"?
«Quem
o
é
não representa o pomo da discórdia.
«Caiuda! Roupa suja, é conveniente laval-a em casa, na^
caladas prof undissimas da noite. As más línguas, já dizia Virgilio, o tal tdas "Odes", se aecusam por si mesmas:
"Rústica progenie
Sèmper villana fuit!"
# #
.Ennio Juvenal, o formidável, e Tarantino, o anachoreta,
são os supportes magestaticos de duas civilizações' distinctas
enitre si: «a civilização apeana e a civilização ligueana. Na ordem das leis physicas são o equilíbrio à reajustar os corpos «de
dois planetas.. Na ordem das leis da chimica. são a caudal a dividir os tubos de ensaio dos líquidos absorventes'. Si não existissem... precisariam ser inventados. Por fim, na ordem social,
são os aristocratas do pensamento. Fidalga, progenie!
*
*
A SENSAÇÃO DA SEMANA
— OS SANTOS AJUDARAM
— «CABEÇA INCHADA!...
O Juventus sempre foi u«ffl
bom camarada do Palestra.
Sempre que se lhe offéreceu
opportunidaid!e, «fez o que, o
Palestra não pôde e não soube
fazer: "assustar" o Corinthians. A' custa do esforço
alheio, os "periquitos" estão
de cima. Que elíes mereçam,
não ha «duvida. Depois daquelle empate "cavado", bancar o
"primeirão" da tabeliã é muita farofa. -Enfim, mandemos
os leõezinhos socegarem, «por-í
que se raiva matasse... adeus
«tquelles bons "amigos" do
Palestra... que gostam ide passar por baixo do panno!
Ao bom entendedor...
#
*
Áquella contagem astronoínica do- campo ,da rua Javry
estava demorando. A Virgindade, quando caduca, não ba
quem a ature.
E* porisso que a instituição
das solteironas gosta dos caíiarios e dos papagaios. Graças «ao Juventus, prá cima toda coisa mudou. Prá baixo é
que nenhum santo ajudou,
salvo o iPalestra que vae ser,
de hoje em diante, devoto de
santo Juventus.
A "surra" .deixou muita
gente de cabeça inchada! Pu-
dera!...
*
*
"NA S. P. R. BU NAO
EMBARQUEI"...
Assim declamou o Palestra.
.A coisa, porém, não foi fácil.
'
*
#
Achamos que falta qualquer
coisa ao quadro. David é fumaça. Begliomine, deslocado,
e «café pequeno. O que é que
falta, então?
— Del Nero!...
#
*
competição "Grande Tiro SoPaulista",
ciedade iHippiea
de
com 6:000$000
prêmios.
A coisa, como se vê, é para
lá «de boa. O regulamento estatue: 200SOO0 — inscripção;
12 pontos. Handicap de 24 a
29 metros — 3 zeros eliminam. Ficando uma ou mais
collocações a descoberto, esias caberão aos atiradores éliminados por uítimo.
'Eis uma . "nota" seria... para us leitores sérios...
* # *
SONHO DE UMA NOITE DE
«
VERÃO
Dizem os1, sábios' e heroes
Que ha vários- arrebóes
Quatro milhões de caracóes
Impermeáveis aos anzóes.
Onze rapazes leaes
"batataes"!
Verde-branco
• Entre suspiros e
(iSonham)
[ais:
Sães campeonato ou não sáes?
Calções pretos, colossaes
Campeões originaes
Matreiros, abantesmaes,
(Dizem) Nesta é que tu não
[cães!
Acordando entre os lençóes
Os verde-brancos heroes
Julgam-se grandes... soesMas não passam de bémóes...
iMoral: — Não suba o sapateiro aleui aos chinellos •*-=
Appelles.
*
'
*
l
OUTRA VHZ OAMPEAO!
O Esperia' decididamente
leva a coisa muito a serio.
Não pára «de ser . campeão.
Agora, em polo atfuatico.
"Achatou" o Tietê S. Paulo e
já está com o titulo ogarantiTietê
do. Diante do azul
viu... verde!
C'os diabos!...
* * #
PHRASES CELEBRES
(continuação)
"«Nem «tanto ao mar, nem
"Patanto á Liga" — Ennio;
tudo!" —
ra a Apea, nada? -"Sei
o que
Castro Carvalho;
—
Taciasou; sei quem sois"
"São
sonho
F.
G.
Paulo
no;
—
Porphido meu destino"
rio; "O Palestra está na frente; a minha modéstia não occulta o júbilo que me"O vae
Çon'alma" — Tarantino;
rinthians nunca perdeu a esas estribeiras"
perança nem
—Ramos; "Os camaleões fantasiaram-se de grenat. "OEstou
Judesolado!" — Vieira;
ventus empatou com o Pales*
tra e venceu o iCorintliiaiis^
logo é o campeão"Vi de facto"
tutdo es— Dudú e Tito;
"Desta vez
—Jahu;
curo"
acertei meu chute; do ultimo
nem me ]embro" — Mathtí',»;
«A Portugueza agora modiorra; quando se' erguer poaei4èis bradar: socegã leòâ!" —»
Siniôês e EÍysio.
£
E' fácil dizer que estamos
"azei"in
primo posto". Sem o
te Del Nero" a, turma não
vae. Vamos arranjar um substituto, bamba como o menino de ouro de Pirassununga?
*
*
piIuIas
.
"Mens sana",.. Agora que o 'Palestra está na frente, vamos
mudar o .disco? Ó^h-o, ninguém me responde. Chamo, não vejo
ninguém...
Agora é tomar Juízo e dar no couro de verdade. Cautela
e caldo de gallinha, como diz o P.orphirio, nao fazem mal a
ninguém...
*
*
1-1
l«
worottòff, rirreprénsibile
*
A FORTUGUEÍZA PAZ PROGRESSOS... NA IN.
VOLUÇAO
Até o 8. Paulo, o tricolor
glorioso, desbancou a Portugueza no seu próprio campo.
O facto seria para estarrecer
os mais scepticos se não se
soubesse que "garganta" demais é contraproducente. Enfim, como tudo neste mundo
póide acontecer, esperemos o
fritar dos ovos,, «quando teremos, amanhã, os dois tricolores em luta. Quem espera, desespera...
_____jTO M____________¦
.# * #
?*í v^smvo j ____[ VoShffSr^T^^^oy
A "MARMELLADA" DE
AMANHA
O Palestra e o São Paulo/
vão «jogar amanhã. Jogo importanto si «tudo correr bem,
O «Corinthians, ex-invicto, vae
a Santos enfrentar a Portu-:
gueza.
Todo cuidado... será pouco!.,
*
#
TIRO AO VOO
No stand do Clube Paulista
dé Tiro ao Vôo, na Chácara
Cocaia, realiza-se amanhã a
'
WORONOPF— Per le prossime feste ti ho fatto un bel
regalo.
Di che si tratta, caro?
LA MOGLIE
Mi sono operato.
WORONOFF
....,-*
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t elefo n eid e
Pronto ! Linda...
Pronto ! Rosa,...
Mi rallegro ! .. '¦¦¦
Di che cosa ?' ¦
Mi felicito con te t
Pronto! Scusami: perché?
Eh! So tutto !
Si' f-1
pavvero;
mú ¦ perché questo mistero ?
lo ti faccio i complimenti
6 tú..i
Pmhl
•
*,„
Pronto! *'••"'
Senti,
ti confesso che fingevo
ãi stupirmi; non creãevo
che tu fossi gié informata...
Sc mi sono rallegrata,
scusa, é segno. che lo so
che' ti spósi...
;r'
Ti ãiró;
preferivo, francamente,
che non si sapesse niente
Ma perché ?
• Per evitare
cíic pptessero sparlare
le mie amiche sul mio conto...
Ah ! Capisco, é ginsto...
Pronto !
Tu capisci, cara Rosa,
se im'amica ê un pó invidiosa
e vuoi farmi.un brutto tiro...
Che puó fare ? '
Mette in giro
le calunnie piu* tremenãe
ed inventa cose arrende
'a
monte
su ãi me,' mandando
Fetonte.
con
le mie nozze
-Ha quattrini?
E' molto ricço.
>
Hái trovato próprio il mieco!
E' un bei giovane ?¦
Macché !
E' un vecchione !
-Pronto ! Che? !
'
E' assai vecchio ?
Ha settantlémni !.
Tutto pieno ãi malanni...
Mi sacrifica a sposarlo,
ma mi son: ãecisa a farlo
per un senso dí pietâ...
Non m'incanti, sai... 8i sa,
in Íq sposi solamente
perché sai ch'ê conveniente,
-} ¦.
perché sai che un'occasione
come quella ãel vecchione
non ti capita assai spesso...
Si', lo so, ma nel complesso,
mi sacrifico, perché
quarànfanni piu* ãi me
non li puó nasconãer mica...
Scusa, tanto,-cará amica:
glieVhai deito il tuo passato?
Come ? !
Giá ! L'hai confesaato ?
Sul tuo conto, in veritá,
c'é da âirne in qmntitá...
Pronto !
Pronto !
=» Non comprendi,
dimmi . nn po', che tu m'offenãi f
Ma certo ! Non lo sai,
^
?
mi
tu
offesa
fai
quale
Via, finiscila ! Del resto, ...
tn Vo!'fenãi troppo presto...
A quel vecchio rimbambitoãel tuo prossimo marito
non avrai certo parlato
di Luigi e di Renato...
Certo, «o...
Scusa, per caso,
gli hai parlato ãi Tommaso ?
No.
Lo creão. E glie Vhai ãetto
e Beneãetto ?
¦'¦'¦ ãiGli Corraão
hai parlato ãi Fulgenzio,
ãi Caetano e di Crescenzio ?
GU hai parlato, per favore,
ãi Franeesco e Sálvatore ?
E ãi Romolo ? Di Umberto ?
E ãi Aristiãe e Roberto ?
E chi altro ? Achille, Vito,
Stanislao, Gregorio, Tito,
Mario, Plácido, Michele,
e persino Samuele !
Pronto .
— Beh ? Di tutti questi,
aí vecchione, lo ãicesti ?
No.
Ma allora non dir piu',
cara mia, che próprio tu
ti sacrifichi... Va lá,
che se lui ti sposerá,
sara un martire ! Per cui,
si sacrifica piu' lui.A
il cronista telefônico
¦¦
P ST A B ELE C IMENTO
IZ Z O
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Seefite * Fuoilwi» - SoM*
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Dalle
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Telefono:
Prof. Dr. ALESSANDRO DONATI I
ANALISI
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'.'*"*
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(EMILIO OIANNINI)
"Moinho Santa Clara" si sono
Gli uff ici dei
trasferiti da rua Alvares Penteado, 16 al
Largo do Thesòuro 16
(angolo Rua 15 de Novembro.
Palazzo Nhonho Magalhães)
OVE OCCUPANO
TUTTO IL SECONDO PIANO
Wwf**mmFjm&!*^^m'
¦
'¦.':*•:
ii
1
Noi sia Irascurato
u
1111
eperao®
. Cerchi di badiare, con ogni
cura, al buon funzionamento
dell'apparato gastro-intestina-'
le, esaminando bene lo stato
degli alimenti che ingerisce.
Bviti gli alimenti esposti alia
polvere, al?e inosche o deteriorati -dal calore. Non si la- te, Domenica scorsa,. 7 correninaugurata, nel sasei ingannare dalla buona ap- lane venne
"'Contessa Marina Creparenza che alle volte presen- spi", ial Circolo Italiano, ia
tano. Malgrado i! 'buon aspetMostra d'Arte di Vito Peroto possono comtenere perico- "na.
losi tossici provenienti dalla
decomposizione. 'Comhatta la
L'attesa per quosta annuntentazione di ingerire ghiot- ciata mostra era vivíssima hetonerle fuori orario. -Lo sto- gli ambienti artistici ed intelmaço ha bisogno di riposo tra lettuali della cittá — e diciale principali refezioni. Chi mo súbito che la realtá ha
mangia sempre diviene sog- soddisfatto completamente 1'agetto alia dispepsia ed ha cri- spettativa.
si periodiche di -d-iarree. ConiQuella dei Perona é un'arte
iro queste vengono consigliato la dieta idrica da doidici a comune nella técnica, ma orisedici ore e l'uso delle com- ginale O personalíssima neile
presso Bayer di Eldoformio, sue piú spiecate caratteristi*
che correggono le deiezioni che: imaginifica' e crom.atica.
liquido o semi-liquido, com- L'immagine, che conservando
battono le fermentazioni e di- una técnica quasi clássica ha
fendono le mucose intestinali tuttavia un certo sapore imdalle irritazíoni.
pressionista, é tracciata con
una riochezza e .singolaritá. di
colori che soltanto 1'intenditó.
re d'arte o dei chimismi eroEDUARDO BARRA
matticr africani puó apprezzaro.
Perché -tutti i soggetti 'dei
Quasi completamente guari.
to, riprenderá in questi giorni Perona sono impressioni d'Ala suu attivitá nelle I. R. P.
Matarazzo, il signor Eduardo
Barra, alto fnnj-iona^io della
grande OCMtta di Rua Direita.
V "Pasquino'' si congratula
con 1'egregio connazionale ed
amico.
* *
Specialità Italiane
Mercadinho. Duque do
Caxias, mW!
La mostra di Vito Perona al Circolo Italiano
IL PROF1. DOTT.
ALESSANDRO DONATI
completamente ristabilito in
salute, ba rinreso la sua attivita- 'mattina
professionaie » si itrova *.
osmi
dalle ore 10 aVe
12, al laboratório clinico deilX)ST>ed*a.le Umberto I.° © casa
di salute Matarazzo. e ne1 pomeri-rgio dalle ore 16 alle 18
al Laboratório di Oooterania.
e Biochimica Anolicata "Loba", piazza Princibessa Isabella (Largo Guayanazes).
# *
"MOINHO-SANTA
IL
CLARA"
proprietà dei distinto nostro
connaíiona'e cav. Emilio GiannJni, ci comunica di aver trasferito i suoi Uffici di Direnione e Amminist^azione da
Rna Alvares Penteado, 16 al
La-rjço -do Thesouro, 16 (angolo Rua 15 de Novembro,
Palazzo Nhonho Magalhães).
In questa nuova Sede, gli
Uffici di Direzione o Ammiuistrarione dei rinomato e importante "Moinho Santa Ciara", oecupano tutto .11 2.° piano dei belíssimo edifizio.
Sedo, quindi, piú adeguata
e congrua all-lmportante. vorome di affari rasrgfunto dalia forte -e -seria Ditta.
An**fnri.
IaI
fl
frica: fantasie di cavalcate
árabe, panorami africani, cascate africano, tramonti africani. E siccome tutto ció ch'é
veramente peculiare àl continente nero offre a noi sempre
un sapore esoticò, quasi seivaggio, ne viene che non si sa
pin se Parte dei Perona costituisca un fatto fortemente
emotivo per il suo valore intrinseco o per quello interpretativo.
NelPuno e nelPaltro caso,
si capisce, il mérito é tutto
delPartista, ed il risultato é
che la tela attrae, commu ove,
conquista.
*
*
*
Gli intervenuti alHnaugurazione furono una vera folia,
ed il Salone COntessa Marina
Crespi continua, visitatissimo
da un eletto pubblico di artisti, di intellettuali, di amatori — talché tutto fa prevedere che Ia mostra sara coronata dal piú lusinghiero suecesso.
¦';,-•¦
liiilliis»
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BP^ÉâBBal
"'^^aal
-Bal
bbbbbbbbphbI
DOTT. DANTOHT VAMPRE*
II dott. Daniton Vanupré,
comunica ai suoi amici e
clienti cbe ha ripreso lã sua
attivitá prof essionaie, riapren.
do in Rua José Bonifácio, 110
2.8 sobre loja, sala 9, il suo
üfficio Legale.
* #'
GAETANO PArSSERÒ
:;
Dalla Casa di Salute Ermelindo Matarazzo, —• ove ora
Stato ricoverato in séguiio -a
tríplice frattura di una gamba, — si é trasferito alia sua
residenza, in Rua Novo ttorizonte, 12, il signor Gaetano
Passero.
Passaita la fase critica, la
cura idèl nostro noto connazionale segue il. suo corso normale, tutto iasciandó píevedere' una relativamente rápid-i
guarigioné..
Auguri.
•*+ * *'
OULLE
Du^inte la settimana .scorsa. sono nati in S. Paulo:
Teresa Porta di Ít?Ietro —
Vito Cracasso di Vinconzo.
* #,
COMPtiEANNI
Domani festeçgerá il suo
anniversario natalizio. iv sig.
Narciso Luechini, padre dei
nostro compagno .di lavoro
yali-5-emar.
GH giungano •'?•aditi. i piú
lieti auguri dei."Pasquino".
B^^ffi^VjBaal
Bj^^^aj ImAt^Êr À\m
aal
H
**•
#
#7
Durante lá settimana, scorsa. hanno festegsnato il loro
comp1eanno. in auesfa Camitate, i see«entl connazionali:
Pasnuale Barci' •— Fausto
Par d ini di T)ino — Gelosima
Lnconi di Luieri — Francesco
Dinucci — Dora Pardini —
PasmiaÜno Di Mauro -^- Paolo
Jannnzzi — Osvaldo Porta fu
Mattep.
*
* #
DFKT]RSST
Durante la settimana scorsa, si sono spenti in questa
Ca-nitale, i seguenti connazionali:
Ambrosina. Camargo PoftelIa — Giovanni D*e Lneca -—.,
Natale Daiuto — Carmine.
Vaiano — Felicia Romano Auriechio — Giusewne Mazzanti
Saverio Ruggiero +- tRosa
Lunetta — Gaetano Ritncci.
r>
^áJsalWamaw
áwSS!^ ^SSC/á*A*^^
m^m^m^mmÊWA^mW ^VHn*] BBBk^fc***âBbaBa»
¦l^^Jj ¦BBanWw^W^^a^afajyaBBBBal w—íaaM
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Ilu* Iktoha
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;v.-_ví*
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1
II Campionâío Sociale
de v^t V/W i¦• O. r #
Domenica 7 çorr. ebbe luogo la gara í>er il campionato
sociale .dei Club Caccia e Tiro
<&. Paolo.
La gara fu brillantemehte
vinta ida Luigi Molin.ari, con
20/20, e la vittoria, per la
quale gli venne aggiudicata la
Império, Cunha, Lupatelli, Gerasi, Souza e Heitor de Oliveira.
Ií Programma si chiuse con
una Prova americana, a cui
parteciparono 19 tir«a.tori e
che dette i seguenti risultati:
1.° e 2.° Premi, Molena e Hei-
*l____i_Bfi_9_l
itU*1
jk-í
hQm____I
I! grande
__R_£__v
.¦«___]''*'''n«-______________________B_____ffi
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Tônico nervino
CREME
NI GON
La crema NílGON
nOn insinua,
agisce.
IMPALUX
Contro la malária
regolatore
APODIX /
Esperimentate
___¦
FEMINA-FLUX
--Rx^scoBra
Volete rendere
bianca la vostra
pel'e liberandola
da tutte le impuritá e farlá.diventare mórbida, nivea e piena d**incanto comparabile
al giglio?
VERMIPAN
Vermifugo per tutte le etá
POMADA HEMOTANICA
Emorroidi
'^Bmm^^^ JKWTO ____K^^I___?^V___--___lw--i_§V*__l_l__^Sã. ^v! - - - -•¦¦B-B SS-I
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C. FORTES & CIA. LDA.
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SIGNORA,
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¦¦¦¦¦¦¦ ¦ _-¦*¦>*<¦> ¦¦¦ __»*•¦
•** S^SSÍ
SE SIETE INTELLIGENTE
"NOVELLA" E' LA RIVISTA
PER IL VOSTRO SÁLOTTÒ.
audacie
£uw %di**tei
tor de Oliveira, in parti égua11, con 12/12 — 3.°, Souza
con 11/12 — 4;°, Saraceni —
v5.°, Império.,..
collocazione
.La
generâe
.
. La. gara,.che si; svqlse tra
degli ..altri çonçorrenti. 'fu, la.
seguente: Pallotta, Gad, Mot- 1'entusiasmo dei numerosi intin, Molena coir 18 / 2 o' — Sa'¦-*- térvenuti, riüscí interessanraeenl e Adorna <pón .17/20
tissima ed emozionante.
Lauririò, Langone, Puglisi, imDomani, alle 9,-pr Gocaia —
perto e Lupatelli con 16/20.
Guarulhos -— avrá inizio la
si'
Flnitta^ là £ara principalé
Grande éára ,dí Tiro ai Piej4.volse.--u.-ia prova _di 3 píceioni, inciíi, su 27 cohcôrrénti; ctoné," proinossa dal Club
riuscirono vincitori: Adorno.'' Paulista -de Tiro ao V0ó'
Medaglia d'oro ed il titolo di
Camplone Sociale 1937, fu
da tutti ritenuta meritatissimia.
LA SIGNORA — Desidererei che si vedesse anche 1'altro
neo: quello sotto. Xon si potrebbe farlo restar fuori.delPahito?
LA SARTA -— Bardi che, mettendo fuori Ini, mettono den*.
tro lei...
a
a
u
1
•
rr
Martedí 2 corrente, alle
ore 20, ê morto il dott. úiu*
lio Pignatari.
Uestinto era nato a Caianzaro nel 1888 e compi
i suoi studi di medicina a
Torino, Parma é Firenze.
Sposata la Contessa Lidia Matarazzo, figlia dei
Conte Franòesco Mataraz zo, si stabilí iw Brasile e
si dedico alVindustria deila laminazione dei metalli,
che porto dd uno stato sviluppatissimò. A questa industria egli dedico tutta la
sua intelligenza e la sua
infine
attivitá, trionfando "Lamied affermando la
nação Nacional de Metaes" contro ogni difficlenza e difficoltá.
Gentiluomo e persona
rettissima, il dott. Giulio
Pignatari lascia un sincero cordoglio nei suoi numerosi parenti, amici e
collaboratori.
. Prendono il lutto la sposa Donna Lidia Pignatari
Matarazzo; i figli Olpa,
Francesco e Ferdinanda:
il padre dott. gr. uff.
Francesco Pignatari (assente); i cognati Conte
Giuseppe Matarazzo di Licosa; Contessa Anna De
Notari Stefani dei Duchi
di S. Girardi; Conte An-
drea Matarazzo e Coutessa d. Amalid Cintra Ferreira-Matarazzo; D. Teresina Matarazzo ed il dott.
comm. Gaetano Comenále;
Donna Mariangela Matarazzo (assente); Conte
Ing. Attilio Matarazzo e
Contessa d. Adele dei Conti DallAste Brandolin; D.
Carmela Campostano-Matarazzo e il Comm. Antonio Campostano;..Principessa Olga Matarazzo e ü
Principe Giovanni Alliata
di Mqntereale Villa franca;
Contessa Ida Matarazzo e
il Conte Vetior Màrcello
(assenti); Conte Franceseo Matarazzo Jr. e Contessa Mariangela Matarazzo di Andréa; Conte Edoardo Matarazzo e Contessa Bianca Troisi-Matarazzo; Principe Francesco
Ruspoli.
^
I funerali ebbero luogo
mercoledí, 3 corrente, e
numerosi furono gli intervenuii che dalla Rua Haddock Lobo, 333, residenzâ
âélVEstinto, ne vollero accompagnare le spoglie d
Cimitero delia Consolazione.
Alia Famiglia Matarazzo il "Pasquino" rinnova
le sue sentite condoglianze.
Anzeigen im "Pasquino Coloniale" sind
erfolgreich weil diese Zeitung:
1. unter dem riesigen Verbraucherkreis von
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JUditorúCô-*
(fad*
'.....
E' con vivo piacere che — data venia — riportiamo da "Cinquant'anni di lavoro degli italiani in
Brasile", queste brevi note sul nostro egrégio connazionale Lisimáco Grechi, in obbedienza al nostro proposito di illustrare ar nostro pubblico le figure piú
egregie delia Colônia Italiana in S. Paolo:
E' ãel paese ãi Virgilio, il mantovano geniale che, nei suai
versi immortali, ha trasfuso anche il suo grande amore per
VItália e per il popolo segnato da Dio per raggiungere mete
luminose; e ãel popolo mantovano-conserva le migliorj. qualità:
la franchezza e la lealtá. I suoi genitori ne.curarono con amore Veducazione; eã egíi segui i corsi giimasiali nelle scuole
ãella cittá, ãove si ãistinse per"l'ingegno vivace e per Vappassionata ãedizione alio studio. Ma le vicenãe. ãella vita non gli
permisero ãi continuàre i corsi superiori e,.ben presto, ábbandonati gli studi, nei quali peró affinó le-sue concezioni delia
vita e il suo temperamento nmanistico, lo veãiamo giovanissimo, in Brasile deãicáto al commercio.
Fu .dapprima impiegato in nn'importantíssima casa commerciale italiana. In seguito, facenão tesoro ãella lunga esperienza e fiãente nelle risorse ãel suo ingegno agile e, nello stesso tempo, eqnüibrato, tento il commercio per conto próprio.
Molto giovane ancora, Lisimáco GrecM é alia testa dl un
magazzino di tessuti nel cuore ãella cittá, a rua Direita, dove
ben presto si affermo tra le case congeneri, in modo brillantc.
Pochi anni dopo, pur curando sempre gli affari ãella Casa
ãi rua Direita, fonãa in rua 21 ãe Abril, in quélVimmensa fucina ãi lavoro che é il Braz, m'inãustria metallurgica che assunse, coi successo, nn'importanza fnor ãel comune.
Vasegnalato. V amore che il Grechi ha per le associazioni
ãi carattére prevaleiytemente italiano; il suo nome figura, infatti, fra gli ideatori e fondatòri ãel Ciròolo Italiano, la grande sociètá che ha preso parte oospiçua in tutti gli eventi patriotUci-deUa nostra collettivitá. Egli é -stato anche sócio consiglierei4i società'"sportive, anche lo sport ê stata sempre ma
delle sítò passionL --.E poichè ha attitudini* ãi prima linea, fu
presidente e ãirettore ãi varie associazioni sportive tanto itaMane che bfasiliane; eã in queste cariche spiegô un'attivitá
ed un entusiasmo .giovanilc, riuscenão sempre aã ottenefe larga considerazione >ed ammirasione per la sua af)'abilità a signorilitá ãi tratto. .•
Aiíche in mezzo alia classe, ãove af fermó la sua inãiviãualitá coinmerciale, goãette sempre ãi larga estimazione; fu ãei
piú entusiasti iãeatori ãella JonãazioneXãella società ãei negozianti-sarti, conquistanão la stima ãi Mitti gli associati che
lò nominarbno, per varie riprese, loro presiãente.
Lisimáco Grechi ha cosí tracciato, nella sua vita ãi lavoro
e ãi eittaãino, solchi luminosi che vanno segnalàti con vivo
compiacimento.
Ma il capitolo piú brillante ãella.sua attivitá é segnato
ãalla* sua compartecipazione a tutti gli \.a,vvenimenti patriottici
che furono festeggiati o patrocinati o ausiliati ãalla nostra
collettivitá; e, quanão áopouna vita ãi feconão e intenso lavoro, volle intrapr.enãere nn viaggio ãi stuãio e ãi svago in
Europa, fece una lunga sosta in Itália. :;'
Qilesti uomini, che hanno lavorato in silenzio c che non si
allontanano mai ãalla linea ãel dovere che si son tracciata, àono i veri cittadini eã i veri patriotti, che vanno ricordati e per
Velogio delle loro operositá e per Vesempio che lasciano alle
generazioni future.
5. unter aehnlichen Insertions-Organen die
liiaessigsten Anzeigenpreise hat und bei
Halbjahrés- oder Jahres-Abschluessen
noch weitere Preis-Ermaessigungen gewaehrt.
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Ü
1
t
icerche
affannosc
Si, signori; pare una bestialitá, ma c'é ancora qualche dotto al mondo che insiste nel çredere che Tuomo
discenda (naturalmente "per
li rami" com'é abitudine
dei quadrumani)
dalla
scimmia.
Uno di questi é il dott. .
Jensen, svedese, incaponito
neiridea di rintracciare, in
qualche parte delia terra un
superstite campione di queila razza yche in epoche remote secondo lui, servi d'intermediaria fra la bestia irragionevole e 1'homo sapiens. •
Da tempo il sullodato dottore fermava quanti incontrava nat suoi lunghi viaggi,
e avvenivano fra lui ei suoi
interlocutori dei dialoghi di
questo genere:
Scusi, signore, lei sarebbe^pér caso, magari nei
momenti d'ozio, un po' pitecantropo?
Io no- sono violinista; e
lei?
a
Io sono uno scienziato
svedese, ma non lo faceio
apposta.E dica: Non s'é mai
accorto che almeno suo padre per liempio, avesse qualcosa delia scimmia? Un
pezzettinp di coda, degli zigomi sçorgenti, uma certa
propensiohe a dondolarsi
sugli alberi o ad eseguire
sul piano pezzi a quattro
mani?
Naturalmente il dott. Jensen faceva fiasco ogni volta; ma non la plantava, e
a fúria di cercare invano si
era quasi convinto di essere
lui stesso lo scimmione ricercato; tf solamente era incerto se>iscriversi alia Federazione dei Gorilla o al So**
dalizio dei Liberi Mandrilü.
Or ecco che un bei giornotrovandosi in África e dopo lunghe quanto inutili
ricerche; capito per caso in
una forçsta, vergine fino alresagerazione dei Congo
citeriore.
Patte'alcune miglia, s'imbatté a un tratto in un indigeno che gli sembró avesse tutte* le caratteristiçhe
dei preçlecessore delTuomo.
Ma come accertarsene?
Ebbe í un'idea luminosa:
Gli chiederó in prestito un
tallérò di Maria Teresa: se
va iii .Wbéstla é segno che é
unuon\p!
Fece infatti la domanda;
il pretesb pitecántròpb per
tutta risposta staccó una
foglia dí banane, ci sputó
sopra e glie la porse.
— Sara un uso locale di
rüasciare e firmare le cambiali — penso lo scienziato.
UM
is
O
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.--..-._
^-*
__^__.tl^M**.
,
|-
7ÍHáiHU
¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦
si trovano ii^ vendita le eceellenti
SIGARETTE
Aí: ¦¦
LATINOS
fabbricate con tabaccl^i di prim'ordine, e che distribuiscono in maniera
"COLOSSALE" cheques di vari valori e coupons sellati che danno immediato diritto ad una gita a Rio de
Janeiro, con viaggio, permanenza in
hotel di l.a categoria, passeggiate
ecc, assolutamente
tyiatU
Non
perdete
questa
opportunitá
e
FUMATE LATINOS
OO rs
E per non disgustare il progsnitore fece finta di aver
mangiato la foglia, cioé la
prese e se la mise in tasca.
¦
*
*
*
Allora glie ne venne in
mente un?altra: lo invitó a
pranzo.
Sedutosi a tavola — oh
meraviglia! — il bravo...
antenato si mostro cosi male educato che paréva un
autentico uomo moderno;
divoró i cibi voracemente,
tracannó un biechiere di
spaghéttt bevve un numero
infinito di piatti colmi dldromale, si pulí la bocca
cogli arti Inferiori, e non si
miss le posate in tasca perché privo delia medesima.
L'illustre svedese era fuori di sé dalla gioia, e, tutto
acceso come un fiammifero,
dalla forte sbornia- aveva
finito col perdere la... capoechia. I dus, fra i sensi
_;marriti ma latenti delia
,p.iú solidale fraternitá, non
tardarono ad addormehtarsi dopo essersi fraternamente rotolati per terra.
Senonché al risveglio, la
mattina, lo scienziato si ritrovo tutto solo ai piedi di
un albero; é ricapitolando
alia meglio i fatti delia
trascorsa, si dogiornata "'Era
un uomo od
mando:
una scimmia?".
Ma ad un tratto- mettendosi una. mano in tasca,
si avvide che non aveva piú
il portafoglio; ed allora
esclamó con un sospiro:
"Era próprio un uomo!".
Bruno Putéri.
'¦
Vf
14
u
a
m$tè
ô
SmZESssa
Progresso e
complicazione
CoriVlé ihnovazioni che sorgono, la. vita .diviene sempre
piú complicata. Giá non si puó
piú camminare distrattamente per le strade. In ogni punto c'é il pericolo, per esempio,
delle automobili. Anche trovandosi sui marciapiedi non é
escluso il pericolo degli investimenti. Questo permanente
stato di preoccupazione per^
turba i nervi delle persone
dèfooli ed anche di quelle. forti che non si curano igienicamente. Nelle grandi metropoli
il progresso corre sempre parallelo alia complicazione. In
queste condizioni, non tutti i
loro abitanti possono aliméritarsi e riposare come dovrebhero. Si esauriscono, perdono
fosfato ed altri elementi indispensabili al sistema, nervoso.
E' questa la ragione dei suecesso dei Tonofosfan fra gli
esauriti delle grandi cittá.
Alia fine di due o tre iniezioni si sentono rinnovati, ritem.
prati, come se avessero goduto alcune settimane di vacanza in run clima di montagna.
pi
1
ê
p ü ií
i pettini vengono ai nodi!
GAETANO, PAR ELLO —
E invece non é. Tutti cosi,
voialtri coloniali. Se non vi
dánno la strigliata, non vi
sti concetti vanno applicati a tnettete
in linea! Che bárbaro
tutti • indistintamente. Anzi.
ci provate, é iriesplicagusto
non soltanto í agli individui, bile...
ma anche ai giornali.
-J' ^MARTUSCELLI—-QüinhenREDUiCE — Ma perché sono stati convocati poi uffic.iatâO;.
—Véry
CAOCIATÒRE
well. :i, sotfufficiali, capotai! e sói—
VENETO
La casa é lan- dati? Semhrava che dovesse
guida? Sombra casa languida. tráttarsi di una riunione per
Invece é f eroce. Ve ne accoi% decidere le sorti dellá .Spagha,
gerete da quello che vi dire-. <è poi non si parlo che- di pós•mo in seguito.
sibili scaechi e probabili tre—
nè
COLLEGA
Ma noi
ab- settev -:'yy
biamo giá i gioielli pieni. PeOOLLABORATORE —iManrô, il giorno in cui nòi lasce- di, mandi — rfavorisca, ánzi;
remo dormire in tranquilla favorischino!
O
célió Sifanò,, En^idio «Fachi,
DottatO Plastino, Se.rafino Fi-1
leppo,, Ung... Èyaris^o- VRossi,
Prof. Manlip Nello Benedetti,
dott.'. Alcido b.àleY- C&rite --' Adriano iCrespi, iGomm. Gaetano
La Villa, Rag. Alberto Bonfiglioli, Ten. Ferdinando Martini, Vincenzo Langone, Rag.
Raffaele Mayer, dott. Antonio
Grisi, Llsimaco Grechi, Comm.
Attilio Venituri, Rag*. Giovanni Fattòri, Ing. Luigi Girardi,
Rag. Felice Fincato.
Nome piú, nome meno, la
lista sara compila ta su queste
9tiOt7/e& to
DAQUELLE QUE MSA O
TONOPHYL
TÔNICO 90 CEREBÍO, GERADO* DAS fqbças
PH/SiCAS TMENTAiS, ESTIMULANTE OA
ESMERA HEURO SEXUAL t
OtPOf/TAP/O'
OQOC
~\NÜRAOAS,21 -HIO
CM SAO PAULO: DROGARIA MORSE jotó BpnifKÍo, 129.
CONNAZIONALE — Dobbiamo essere sinceramente lieti dello sviluppo raggiunto
dalla Esposizione per la Commemorazione .d-el Cinquantenario dell'Immigrázione. Iri
fondo, ogttuno idi noi si sente
lusingato quando un, ri con o-.,
scimento viene a consacrare
nostri sforzi, i nostri sacrifici,
il ftositro successo. (E 1'adesiorie ufficiale delTItália e dei
Brasile alMESiposizíone dá a
questa consacrazione un ca.rattere di soiennitá che ne
I eleva sommamente la sigriifiicazione. Quanto alPidea, uffiiclemente, .annunciata. dagli
! organlzzatòri dolHEsposizionéf
jdi rendere omaggio alta memoria dei Conte Francesco
|! Matarazzo,
come Esponente
dei
Lavoro italiano
jmasslmo
álPestero,
rinnoviamo
il 'noj stro
a .Francesco Petti| nati plauso
— anima delPorganizzazione — non trascurando di
lasciar notare che con quesfatto spontaneo e idisinteressaito egli conferma ancora
una volta la nobiltá dei suo
carattere é 1'assoluta: imparzialitâ nella ricerca e nella
consacrazione dei piú veri «d
alti valori delia nostra collettivitá..
VICE — -Un. gentiluomo
confessa ,e ripara un errore.
Un uomo accorto, qui approdando, impara súbito che "não
ha nada como um dia depois
do outro".
CIRCOLINO — Vi abbiamo
giâ detto che i nomi che abbiamo-sentito come probabili
candidati sono: Marchese Nicastro Guidiccioni, Francesco
Matatazzo Nipote, dott. Mar-
f»asi. Noi ce ne interesseremo
ín primo luogo perché abbiamo avuto sempre una grande
simpatia per il Circolo, e poi
perché la nostra massima asôociazione fta il diritto di esigere dalla stampa la piú assidiia e lealè collaborazione.
CONPÈRENTB — Il signor
Emidio F. è nel suo pieno diritto di pensare bene o male
di noi. !E dopo áver pensato,
ê nel suo pieno .diritto di manifestare il suo pensiero. Se
noi facessimo delia politiea,
saremmo 'giustappunto dei liberi pensatori — quindi ci é
impossibile pon animetíere
Hegll * altri" la plü ampia lihertá di opinione. Soltanto, non
bisogna dimenticare che que-
pace. l'umorismo genérico per
dedicarei a quello locale .—
che fracasso, nel seminato coloniale! Non bisogna dimenticare che nulla al mondo é
piú eloqüente .dei nostro silenzio. 13, specialmenite, nulla é
piu prezioso.
ENTRAMBI — Tahti cari
cari cari saluti.
. qpNFETTARO -— Ma che
se ri'ó fatto .dei Cacciator Pihotti che non se ne sente piú
parlare? Ha mollato- tutto,
piecioni e " piecionesse" ?
— E che
RITIRO BUONO
'déll'altro
se n'é fatto
quasi e-V
quivalenite cacciator Sinisgal!i? Há mollato tutti i ritiri,
anche quello buono?
AMICO CILIEGIA — Tutti
ESAFEITO
— TEATRO BOA VISTA —
per il
DEBUTTO — OGGI, ore 20 e ore 22
•
•
CANZONE
delia
DI
NAPOLI
Impresa N. Vlggianl
con la bellissima novitá
NOSTALGIA DI MANDOLINI
idiliio musicâle in 3 tempi é 7 quàdri d.'
RUBINO
e
GRANDE
ATTO
DI
VARIETA'
Scenari manavigliosi dei Prof. Spezzáferri dei Real Téatrp
'
S. Cario di Nàpòii.
Domenica—ore 15 -- Pina e Rubino offrono' un ricordo.
a tutti i bambini che andranno á salutarli sul palcoscénico
íockey-club
Con un amgnifico programma il Jockey iClub fará reallzzare domani nel Prado di rua
Bresser un'altra riunione- turfistica.
Fy
ÍMèci attraehti corse verranno dispuitate fra le quali
U Gr. Pr. «14 de Março" con
28 contos e su 3.000 metri.
Formasterus, salpetre, , Bünil
e Papary soüo i quatro concorrenti che si presentano per
questa grande disputa. Formasterus benchó diapensi da 5
a 14 chili é il franco favorito.
La 1/ corsa avrá inizio alie
ore 13,15 con qualunque tempo. Ai letitori dei "Pasquino'-'
diamo i nostri ••palpites":
l.a corsa: Festa - Juba
Mandy ..
,..
34
2.*. corsa: Doradinha Garla - IDelilah ......
12
3.* corsa:
saphinha Nababo - Littoral
12
4> corsa: Prelúdio - Pre- .".
idileta - Mecenas .... ll
5.a corsa: Zermatt - Maynas - Salmon .. ;v ... 12
6." corsa: Car una - Piokless -. Randera .... 14
7.' corsa: Taster . Elynor
Dime ............. 34
'
8.a corsa: Fleur d'Amour
Arauto - Funtding... 12
9.a corsa: Formasterus
- '.''..'.
¦, Salpetre -.¦ Papary 'y .,1 "lí
10." corsa: . Alter . Ego --. 'vj...
Betftnia-- Duccal.. i.:.
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^al^aíiaM
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-A
Premi per la Pasqua
due commediole
studiate
Sono giá stati distribuiti hei pacchetti di sigarette
-•Pulgròr" e "Rumba"
PRIMA
Personaggi:
IL CLIENTE.
IL CAMÈRIERE.
in circolazione daí giorno l.mo dei mese e fino ali 15 corr., i
(La scena si svolge in. un
caffé abbastanza affollato).
IL CLIENTE
(entra nel
caffé; si guarda ¦ intorno;
Vede Qualche tavolo libero
vicino ad una parete; si dirjçge verso un tavolo presso
là parete; si mette a sedere) — Camèriere!
IL CAMERIERE (da lontaitp) ¦— Vengo! (continua
a girare lontano dal CLIENTE).
3L CIJENTE (apre. un
giornale; Iegge per qualche
istante) — Camèriere í .-.
IL CAM__ki__ke (sempre
da lontano e senza avvicinarci al CLIENTE) — Vengo súbito!
IL CLIENTE (riprtmde la
leitura dei giornale; Iegge
per aualche minuto; poi alza gli oechi dal giornale) —
Camèriere!
IL CAMÈRIERE (sempre
da lontano) — Un momento,
signore! Vengo immediatamente.
IL CLIENTE (comineiando
ad ftiauietarsi) — Ma che
porcheria é questa! Cámèriere! -'•¦,-:
IL CAMÈRIERE (finalmente s! a.wicina al tavolo
dd! CIJKNTE) ~ il signore
comanda?
IL CLIENTE '-<- Ci sarebbe
aualche cosa di veramente
fresco? ..
IL CÁMJ_R_J__tE — Si, signore: ía parete alia quale
lei ê autK>gi?iato da mezz-orà
é dipinta di fresco.
CALA LA TELA
che daranno diritto, ai loro possessori, di ricevere le
COUPONS
BELLE
NUMERATI
SORPRESE
che risulteranho dalla prossima Lista dei Premi, n.° 18,\che sara. pubblicata il giorno 16 córr. in com-memorazione delia Festa di Pasqua.
Moita attenzione, adtinque, nei "coupons" rinvenüti nei pacchetti
di sigarette sopra menzionati.
'.'.'.'
',
>
¦
¦
•
FABBRICA DI SIGARETTE SUDAN
— SAN PAULO
:
V-
mm
WB****W*****W********-**-*--*---^
ta facciata di un ospedale;
alTalzarsi dei sipario il CONVÁLESCENTE guarda Tospedale).
IL CX>_WALESÒENTE —
Non ved-evò Tora di uscire
dall'ospedale. ¦ (ãá; un altro
e sosguardo aíl,óspedale
'
sptra).
L'AMICO •— Eh, lo credo!
(offre il braccio al CONVALESCENTE che vi si app-oggia; í due cominciano a
cammina-re lentamente).
IL CONVALESCENTE -Sara meglio -camminare sul
marciapiede.
i ÍL'AMICO — Si, sara meglio*
L'ATJTOMOBILISTA (guida 1'automobile: alPaltezza
dei due sterza bruscamente
per evitare un ciclista; PauSECONDA
tomobile sale sul márcia-niede
e investe il CONVALESCENIL CONVALESCENTE -.;';
TE buttandolo a terra:
I/AMICO.
e 1'AMICO
rautomobilista
: L'AIJTOMOBILISTA.
.
soecorrono il CONVALESCENTE e lo adagiano nelj (La scena si svolge peor la 1'automobile per ricondurlo
strada; si vede da lontano
alPospedale). í y
Ifc CÒNVAI-ESCÉNTE —
% fídare dei mediei!
Commestibili italiani Váttl
n dottore mi ha assicurato
i Mercadinho Duque do
che ormai potevo uscire
dairospedale senza timore...
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mercoledí e venerdí. Dalle 20
ali» 24.
_*ORSÓ PARTICC__AR__ — Martedí,
giovedi e «abato. Dalle 20 »He 24.
Lezioni partícolavi ogni giorno dalle
8 di mattina alle 24 — Corto com.
pleto in 10 lezioni.
-SAPATOADO AMERICANO", mensalitá 50*000.
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— TERMOSIFONE--— JL*a._ ri-_
vista dei tubi.
FALSÁRIO — Un finanziere con spirito d'imita; zione
LIANE — Le stèlle filanti
delia jungla.
ED1TTO — Un avviso con
la corona.
DBCEBSO — La morte da
lettera commerciale.
WMMMORAZIONI — I
bottoni postumi.
DEBITO — II credito da
un altro punto di vista.
UFFICIO POSTALE — La
grande orchestra dei timbri.
17E00HIAIA — II -contagocce delTamore.
SPUGNA — Un cuscino
beone.
FARMACISTA — L'aut*>
rimessa dei medico.
BORSETTA — Una sintesi di cose inutili.
PERLE — La gioielleria
dell'Atlantico.
PALPEBRE — Le tendine
degli occhi.
OOiEÍRTDOÍO — Una stanzà che imita un serpente.
TORRONE — H mal di
denti incartato.
NOCDO — Una corda che
si vuòl far notare.
REMORSO — II male non
digerito.
¦¦!
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BULEi — L'odio li<juldô. .
GELOSIA — 11 campanello (Tallarme dell'amore.
OíTTONE.— L'oro con il
passa-porto falso.;
GEMELLO ¦— U pleònasmo di un fratelló.
LAGUNA — II maré in
una casa di riposo.
TTC-TAC — La conferenza di un orologio.
COMPASSO — II professionista dei cerchi.
BEOOHEGGIO — H tango visto da un lupo di maré.
PENTIMENTO — II cavatappi dei perdono.
SATTRO — H "viveur" dei
boschi.
INVIDIA — n tramezzo
dell'amicizia.
FORMAGGIO — La piastica dei latte.
MONOSILLABO — Una
parola che ha fatto la cura
per dimagrire.
TENORE — H centro-attacco delle opere.
MOOCOLO — Una candeia
scesa al pianterreno.
ZINGARI — I pirati di
quando non era ancora inventato il maré.
SORPRESA — II pulcino
delle uova di Pasqua.
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6
fl
il professore fa a 1 Ta more
Mia gioia -í- disse il cose! — esclamó Palmira
disgusto.
professor e guardando Pai- con evidente
Tuttavia
sono cose tanmira «On intensa tenerezza
e stringendole le mani nelle to istruttive- queste — disse
sue, — hai mai pensato che lui, — ed é un vero peccato
nel
che tu non le apprezzi"valor
cosa sarebbe di me se...
Caro! — rtnterruppe loro giusto valore, o
Palmira: con un Ímpeto pas- valoris" dei latini.
II professore si grattó la
slonale. ~ Sto quel che vuoi
dirmi: tu vuoi chiedermi se testa guardando Palmira
ho mai pensato che cosa sa- con perplessitá. E dopo un
rebbe di te ss tu dovessi per- istante di silenzio:
Ti prego di non crederè
dermi... Ma non crucciarti
che io mi gratti la testa —
con questi pensieri...
— á causa dei
E con voce calda e appas- dichiaró
"morbo
o "ítipediculare"
sionata aggiunse:
ITu non mi perderai riasi", dal greco "fteir', che
significa pidocchio. Sappi,
mai!...
Non é questo... -— mor- mia buona Palmira, che in"ftiriasi" una
moro il professore con un'e- tendesi per
s pressione triste. — Mia malattia delia pelle causata
Palmira. volevo chiederü se da abbondanza di pidocchi
hai pensato che cosa sareb- che infestano specialmente
be di me se io avessi una fi- i capelli. Tale malattia prostola, ossia il tragitto che fa voca vivo prurito é puó dare
comunicare con la superíi- occasione ad escoriazioni
cie cutânea o con una mu- ohe si iníettano. causando
cosa un tessuto od organo estese dematosi. La cura?
B' presto detto- amor. mio:
prof ondo.
Ma tu non hai fistola giova fare uso di sostanze
GIGRDANO & CIA.
BANCHIERI
Largo do Thesouro n.° 1
S. PAULO
¦
??:h--Ar?*.\A?À--'A
ii
Màmkm
MALZBIER
...
é um produeto
ANTARCTICA
c os productos da
Antarctica não temem confrontos*
MALZBIER
da Antetctfca ê uma
cerveja magnífica,
Fauno quaisiasi operazione bancaria, alie piú vantaggiose condizioni delia piazza.
nutritiva, própria
as senhoras» para
para
—
con
fece Palmira
parassiticidéi
ftteünáí
-^ Tu non m'ami piuM — 0$ esportistas, para
ehergia. — Quindi* perché
gridó in quel momento Pai- as creanças e
ci dovrei pfensare?
pata as
scoppiando in un pianCoinunque, pensa, amor mira
tò dirotto. -r Tu non m'ami
% lactântes.
mio: il tragitto fistoloso puó
un infamei
Sei
essere congênito, o forixiarsi piuM
*-á
A me infame o, iii latidopo trauma od infiamma- nó, 4nfamis"?!
~- disse viziòne di un organo. Qih, mia vacentèntè il
pfofessorè.
Palmira! È' triste pénsâre
—
*lei tíá
cOüfêrmó
Sí
che le alteíazioni tugercolari
—
infame!
delle ossa e delle articola- le lacrime;
Cosi dicendo Palmira si
zioni danno. freqüentemente
origine a,. tragitti fistolosi scaglió con impeto rabbioso
dai quali fuoresce secrezio- contro il professore e lo
ne purulenta. Pensaci...
graffió piu' e piu' volte in
No! — disse risoluta- viso.
mente Palmira. — Non ci
Aiuto! — gridó il provoglio pensare per niente.
— Aiuto, cihe in inEppure;.. — mormoró fessore.
"help"! Ma tu
diessi
glese
sguardo
il professore- il cui
sei una iena, mammifero
sembrava inseguisse una appartenente all'ordine dei
lontana- visione.
carnivori,- al sottordine dei
Egli rimase per qualche fissipedi e alia famiglia ieattimo assorto in profonde nidi, caratterizzato daila
meditaziòni, quindi riprese: differente lunghezza delle
Sappi una cosa, Palmi- zampe» dal corpo lateralra: riguardo alia sede ana- mente compresso, ricoperto
tomica, le fisotle che piu' da un pelo scuro e ruvido
freqüentemente si osservano che puó prolungarsi in crisono le "fistole anali", con- niera setolosa...
secutive ad asoessi anoretH professore tacque pér
tali e possonp essere cieche asciugarsi
sangue cha gli
esterne o cieche interne; le maochiava illa faccia. Quindi
"fistole vescico - rettáli",
estrasse uno specchiettoda
quando il tragitto fistoloso una tasca, e specchiandosi,
fa comunicare la vescica col riprese:
petto...
Vedi, iena striata, spe>~ Oh, basta con queste
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StANTABGTICAV
?*,:
— Ohe ti venga un accicie maggiormente diffusá in
— gridó Palmira alÁfrica e nelVAsia meridio- dente!
loritanandosi.
nale? Védi? TU mi hai prp-,
^- Un,accidente, in latino
dotto delle ferite, che sono "accidens accidentis..." —
lesioni delia pelle e dei tes- mormoró ir professore con
suti molli in geilefe. Esse un amaro sorriso, carezzanferite possono essere a mar- dosi la piceola barba bionda.
gini Usei. se prodotte da sorProl. Francesco Isoldi
pi laceranti..'.
26
a
ü
i
i
o r t icafi a
Come me la godo, come me
la godo!
IM Gabriellone posso parlar male.
Gabriellone non é Gariba1di.
Y* * *
Y•
Gabriellone di Monte Nevoso, nel suo settecentocinmessagquantamilionesimo
lo
struggimento
gio, palesa
delPanima sua nelPáffannosa
ricerca di un mezzo che gli
consenta di non morir "tra
due lenzuola".
Ebbene: possauo i fati stanotte soddisfarti, o Vate, mandandoti «n accidente a s.èccò.
*
Eppur,
Gabrielló:
Per esser
rir tra due
Sora Coltre,
letto ,ce ne
#
semplicissimo,
é
certo di non molenzuola, awerti
che, rifacendo il
metta uno solo.
*
*
. .O tre.
Oppur clnque — e via dlcendo.
Indi, Sbra Parca s'appropinqul.
B s'essa non t'ode, leggendole un'ode, büttati, o Gabrielló, a capofitto dalla prua
delia "Ptiglia", sempre armata a salpare verso il mondo...
*
*
II mondo di tutti gli arrembaggi.
•
* * • *
Segni dei tempi. Molte padrone di casa di HoPywood
diramaho inyiti per le loro
feste principesche cosi concepiti: "Biglietto d'invito per il
signor X e UNA moglie".
*
*
Secondo il grande sarto parigino Paul Poiret, la moda
femminile
nelPanno 2000
avrá delle singolari caratteristiche.
Io imagino — egli dice —
che nel 2000 la lana, la seta
e gli aí tri tessuti .saranno
completamente scomparsi, e
gli abiti saranno composti
esclusivamente di prodotti
chimici trasparenti. come teTa
gommata o sparadrappo, la
eui proprietá dominante sara
di cambiare colore automatieamente, evitando alie eleganti, un rinnovamento fastidioso delia loro guardaroba.
Per la campagna e i viaggi,
si avrá modo, immergendosi
in uná matéria plástica creata per quesfuso, di vedersi
vestiti in qualche secondo da
una guaina soffice, leggiera,
aderente perfeitamente
al
corpo.
I cappelli sono destinati a
scomparire, e a essere sostituiti * vantaggiosamente con
un semplice nastro di mètallo
o una visiera, che lascia alia
capigliatura tutta la liberta.
cSiccome si camminerá sempre di meno, e la velocitá
sara dunque piú necessáriale scarpe cederanno ií posto
ai pattini a rotelle. Le tinte
chiare e chiassose
saranno
d'obbligo neMa cittá modePò
chiara e gaia. E le donne che
vorranno farsi notare piú
delle altre, avranno Tin vestito musicale, un giubbettino
che emetterá delle onde o una
túnica esplosiva.
Un giorno un onesto mercante spagnuolo chiamato Gómez, fu aceusato d'aver rubato il tesoro di una chiesa.
Arrestato e condannato a
morte, venne giustiziato, nonostante egli si proclamasse
innocente.
Due secoli passarono<
Poço prima delia guerra
civile attuale si scopri negli
archivi delia chiesa la con»
fessione autografa di, un brigante che si confessava d'aver
commesso il'furto per il quale quelPinnocente Gómez fu
giustiziato.
I discendenti delPinnocente chiesero la riabiJitazione
delPantenato.
Ahimé!!
Gli
aweniemeriti che si svolgono
in questo momento nella Penisola Ibérica non hanno permesso che si svolgesse il processo di riabiJitazione.
Se no, che festa per il mor*
to di duecento anni fa!
*
* *
Men>talitá deli'Americano:
Schubert é morto lascianrlo la
"Sinfonia Incompiuta"? Bisogna faria cómpiere. La si
compirá: é aperto un concorso. II fortunato vincitore vedrá la sinfonia, finalmente
am
laaaaaaaiaaaaaaaaaraaaaaaaarj
DR.
DANT0N
VAMPRE'
Awocato
CAUSE GIVILI E COMMERCIALI
Ufficio:
quanto
Dalle 10 alie 12 e dalle 14 alie 18
!¦¦¦¦¦¦!
puzrla
Dottore, anche lei con le parole crociate?
Lo faccio per ammazzare il tempo.
Ché, non ha piú clienti?
compiuta, in una rappresentazione solenne e fastosa,
Ho sotto gli oechi un giorhale nordamericano. Tradueo
degli Avvisi Economici:
"Giovane, 25 anni, aggressivo (!) ? cerca posto". E' subito dopo: "Immobili da affittare: una chiesa: fra la 52''
e la 57a sti^da*'. Ancora:
"Madri di famiglia. Fate comporre uh'ode in onoré dei vostro neonato. Un dóllarò, qualunque sia la lunghezza deiPode che si desidera". Eteco
la pubblicitá d'un grande magazzino di New York: "Macy's, étcezionalmeríte aipêrto ,
sino a stasera alie nove, vi
offre 30.000 salviette turche:
1.500 canarini viventi. Questi
canarini, ammarestrati, cantano le piú difficili arie. Valore reale: 6 dollari. Si vendono a 4 dollari". E si continua; "Cercasi cantante per
Porá dei bagno. Presentarsi
alie dieci dei mattino. L'audizione si fará in piscina".
Ancora un avviso di "piceola
posta" per una pacificazione
"Kitty, ritowia!
coniugale:
Tutto é perdonato. Ti attendo domani, a'le due, alia stazione. Son sicuro che la nostra riconciliazione vivrá al*
meno per un anno. "Firmato": Giorgio".
*
*
*
impressiona,
Una parola
in Amefrequenza,
sua
la
per
rica. Essa riassume gli Stati
Uniti, dalPAtlantico al Pacifico: "Sure", sicuramente. E'
una paro1a sorridente, imperturbabile, che risponde a
tutto.
gna si fermó ad un tratto dinanzi ad uná planta di rose,
colpita dalla bellezza veraniente eccezionaie di uno dei
flori. . D giovane Roosevelt
non attese troppo a fargliene
dono ç, spiecata la rosa dalla pianta, Pappuntó sorriden*
do sul petto delJ'ammiratrice.
Il sorriso gli si fermó sulle labbra quando, volendo
pagarlo, chiese il prezzo dei
fiwe: 200 dollari.
Si dice che il figlio dei
Presidente Roosevelt ábbià
cosi rispostò ali'esigente fioraip:
— Ti .pigliasserò 1.000 àccideniti con l'aumento dei ão
Conoscevo la. rosa dei 20,
ma non quelia, perdio. dei
200!
Alia fine d'un lauto banchetto uno degli ospiti si alzó per quello che doveva essere un breve discorso. Inve=
ce si prolungó talmente che
a un certo punto un altro
invitato, irritatissimo, si alzó
e batté con tutta la forza il
suo pugno sul tavolo. Ma abbassando lo sguardo si accorse con sua enorme confusione che aveva picçhiato invece sul crânio calvo dei piecolo signore seduto Recanto
a l.ui* Non sapendo come rimediare. si abbassó verso la
sua vittima e jrli chiese scusa
in termini fervidissimi.
L'ometto alzó su di lui uno
sguardo desolato.
•-— Picchiate
piú. forte, i>er
favore: sento ancora quello
che parla.
i
* * *
¦
.
; Rua José Bonifácio, 110 - 2.a sobreloja, sala 9 j
il
*
*
*
II figlio dei Presidente Roosevelt si trovava giorni addietro in compagnia delia fi"
danzata nella serra di un rinomato fioraio . di Nuova
Tork. La sua gentlle compa-
¦— Accidenti! Il suo cannocchiale mi é cascato sopra
un piede e mi ha fatto vedere le stelle.
—- Non me ne mèravlglio.
Ha veramente
delle lenti
straordinarie,
n
u
****^*m^—^xxx^^m^^^^**m****vt
21
• .. . ...i . UI......H". "... '.,'.,?.'t.*..}y**!Z7*7*ÍTT777*i
sintético
REBUB — II tor chio dei
cervello.
BÚSSOLA — Un orologio
professore di geografia.
CINEMA — II buio a pagamento.
— Una
TRADUZIONE
lingua çhe passa il confins.
'FORTUNA — La mosca-cieca' tdeU'umanitá.
SCATOLA DI SARDINE
— La complicazione dei
pesei.
BUCO DELLA SERRATURA — II Luna-Park degli
occhi.
CUOCO — II regista dei
fritto.
DANARO — La centrale
elettricá delTamore.
CERALACCA — II rossetto
delle lettere.
O0IWrBOY — Un gangster rurale.
BALCONE — Una finestva
con lã lingua di fuori.
OANZONETTA — Una romanza ^utilitária.
DONNA — La stazione di
smistamento dei desiderii.
OIRDJNO PUBBLICO —
La scuòlà serale deiramorè.
RISPARMIO — II denaro
hi convento.
ALVEARE — La puntura
In scatola.
INONDAZIONE — II pediluvio dei campi.
SEDIA — Una poltrona
che ha fatto la cura per dimagrire.
SUlPERBIA — L'abito da
será dei fessi.
SCIOPERO — II lavoro
paralitico.
PUGILATO — L'andata è
ritorno dei pugni.
MISSESSIPI' — II Carnera
dei fiumi.
RINOCERONTE — II corno-valanga.
FEBBRE — II termosifone
dei corpo.
SCINTILLE--Le Stelle dei
fuoco.
OMBRA —- L'aspirina dei1'estate.
ROSPO — 11 ealamaio dei
tossi.
AVQRIO — Un elefante
che é stato dal dentista.
GALQiPPO — II tamburo
dei cavalli.
MITOLOGIA — La religione senza asoensore.
MISTURO — II pozzo interrogattvo.
TELEFONO — I pettegolezzi di*5 numeri.
PATTBOLO — La cabina
dell'al di la.
PALADINO — II metropolitano al tempo di Cario
Magno.
PAGLIA — La mummia
delPerba.
SOTTO — Una preposione cbe soffre le vertigini.
mÈÈm
min,
tãÈmmWÊmmÊmsmÊÊmê ,
mmmW^oWmmWf^^^^^^
'.w.,.mS&SÍ^<'<ís6m^m^KÍ",i:..,ii^
W^9KSm\
SELVA — Un albero che
fa il difficile.
RETTTLE — Uno strascico di panela.
RIBREZZO — La pauta
con il mal di maré.
RAJDICI — I.calli dei boschi
LÓGICA ¦— II pensiero
che si sveste.
N
ACQüAdiCOLONIA
BR1LLANTINA V
CREMA
LOZIONE
l
PASTA DENTIFRIGA
CIPRIA
SAPONE
SAPONE LIQUIDO
. GRUOOIA — Un bastone
con il diploma d'infermiere.
PR0TO — II meccanico
delia letteratura.
FORO — Un ricevimentó
di sassi.
BELZEBU' — II "groem/*
delia colpa.
ÍNDICE — La carta topografica di un libro.
C/ILICE
CÒRSIVO — La sfcampia
quando tira vento.
GUGLIELMO TELL — La
sinfonia dei tiro a segno.
MEDUSA — La gelatina
dei maré.
ROSA DEI VÈNTI — II
libretto di indirizzi di una
vela.
TREOCAGNE
Dl LEXJITTIMC
1 ECCITÀ tAMEUTC-AIUIA IA PICE/HiCNE
•V
ii
—.
p
ã
6
1
.,¦
iComo vae vocô?.,.
Vou navegando...
*
4c
*
Ci raccontava 1'altro giorno il nostro indómito console
comm. Giuseppe Castruccio,
che nelle scuole elementar!
americane hanno un curioso
sistema per sperimentare Pintelligenza degli scolari e per
mteurare la prontezza di comprensione e di ragionamento.
Ecco un esercizio di lógica
elemehtare*
"Henry e Marycorrono
in
un prato e cadono; Henry s'é
sporcato e Mary é rimasta
pulita; tuttavia é Mary che
va a lav.arSi. Perché?""
S-piegazione:
"Perché Mary ha visto
Henry sporco e si é detta: —
Ci siamo sporcati* — mentre Henry, vedendo Mary ,pulita, ha detto: — Meno male
che non ci siamo sporcati..."
.'* *
*
Questa, invece, ce 1'invia
lllng. Giuseppe Giorgi Jr.:
iL'idold nazionale deirumorismo inglese, Bernard Shaw,
perde terreno. Un giornale
umoristico scozzese, per dimostrare come Bernard Shaw
si stia sgonfiando, riporta un
suo tratto di spirito. Ecco il
dei giornale inglese;
peszo
"Al ritorno
dal «uo viag*-"
gio ln Grécia, 1'illuatre scrittare asBisteva a un rieevimento in una delle piú famoee case di Londra. .^
"—* Signor iShaw,' —Tgli
tornando una dama, —* tutte
lé dotthe greche hanno verá-*
mente il naso grecô?
"— Benintêso — rispose
**— Perché ibenintèso? —
insistette la dama.
"•¦E Bernard Sbaw: — Non
crederete che *e greche sfacciano arrivare il naso dali'esterò... '*
¦È il giornale aggiunge qüesto commehto:
"Come siamo lungi dai
tempi in cui qualcuno
domando a 'Shav/:
¦•— fjE* vero, maestro, che
sporsarsi di venerdl porta disgrazia?
"Domanda a cui 1'autore di
"Santa Giovanna'* rispose:
"— E perché il venerdi dovrebbe essere un giorno diverso dagli altri?"
*
*
*
Durante il suo ultimo viaggio per llEuropa la nostra
simpática collega Lina Terzi
decise di andare in volo da
Parigi a Bucarest. Ma quando si trovo al campo d'aviazione dei Bourget, non sapeva mascondere ai suoi amiei
parigini, venuti in comitiva
ad accompagnarla, un pó di
improvvisa "frousse"
(tremarella). Cesare Livelli per
farle coraggio, le diceva: —
"Etes vous fataliste?"
E la scrittrice Miaryse Choisy, sua grande amica, la incoraggiava:
— "Allons, allons, Terzi,
sois raisonnable et un peü
philosophe; que tu traverses
sciocchezzaio
c o Io ri i a 1 e
une rue, que tu sois dans ton
Ut, que tu sois en bateau ou
en avion, le destin .peut sortir ton mauvais numero, et
il n'y a rien a faire á celaV
Lina rispose:
"'Naturellemeait, ma chére Maryse, mais ce qui m'ennuierait ce serait que pendant que je volerais sorte le
mauvais numero du prote,"
II Cav. Vittorio Lambertini era a iteatro con la sua signora. Qualche volta anche a
lui capita di essere in poltrona anziché «sul palcoscenio,
ma questo non gli impedisce
di essere fatto segnó agli applausi dei suoi ammiratori.
Durante nna presentazione
di "girls" inglesi, Lambertini diede segni di nervosismo.
La sua signora gli domando:
Ohe hai?
iNleute: mi diverto; la
prima a sinistra, la bionda
magrolina, é appetitosa. Non
trovi?
fli, — rispose la moglie.
— ;Ma conservia
1'appetito:
mangerai a casa.
« t *
'õ
Ludovico, como vaê vocé? Vae temperando?
*
*
*
Lazzatí,
il nostro amico
Ludovico di stampo antico, a
fúria di chiudere* un occhio,
da quell'occhio accecó. Onde
glielo mísero di cristiallo.
ün giorno in cui, come al
solito, accompagnáto da un
giovane, fa la sua pásseggiatà quotidiana,
inconitra" un
mehdicante che gli chiede la
caritá. 'Luid-ovico .passa oltre.
Perché non g-i avete1
il
dato nulla? domanda
giovane accompagnatore.
Sia!! Gli daró qualche
cosa, se indovinerá quale dei
mei due occhi é di cristallo.
. II giovane chiama il men dicante, gli sottopone la domanda piüttosto difficile, perché Pocchio di cristallo era
imitato alia perfezione da un
abilissimo specialista. Tuttavia il mendicante rispose:
E' 1'occhio sinistro.
Giustissimo — dichiaro
Ludovico — ma come avete
inidiovinato?
-— E quello che esprime
meno cattiveria — affermó il
mendicante, serenamente.
*
*
Tutti sanno che Padre Lumini (da Notte) é un prelato
di grande spirito, e tollera lo
spirito
degli
altri,
anche
quando é un pó irrispettoso.
Ebbene: Giorgina Marchiani chiese un giorno a padre
iLumini di cederle una casa
a "Santos in cui egli non va
mai.
Padre Luinini rispose:
Non sapete che bisogna
sempre avere un luogo dove
non si va e dove si cr ede che
vi si sarebbe felici?
E' vero! — fece ,Giorgina. — Chissá che non sia
•auesto ció che ha fatto ia
fortuna dei Paradiso!
*
*
I giornali americani pubblicano con grande successo,
le «torie tdi .pazíi:
rlprodudamo le ultime due:
ln un asilo di allenati i .pW
saggi sono addetti ai lavori
nelPòrto e nel giardino. ün
demente, calmo, guarda il
giardiniere che stà disponeii•do dei letame sulle piante di
f ragoia.
Õhé cosa metti sulle fragole?
*
*— -Del letáme.
Io ci metto lo zucchero.
— E dopo up momento ãi
ritl-esBione: — Forse perché
io sono pazzo.
Seconda storia: Due ricovèrati soho occupati a dipingere i muri dei refettOTio.
Üno é sulla scâla, e lavora,
mentre Paltro é in ba®so e
prepara i colori. Improvvisamente .quesfultimo dice al!'altro, af ferrando la scala: —
-Io tolgo la scala: tienti bene
al pennello.
*
*
Gino Liccione, prima di essere quei fabbricante di molle che tutti apprezzano, era
un marinaio sul serio, a! quale, come a tutte le persone
che hanno viaggiato per V.
mondo, successero molte avventure, di iquelle drammati-
TRA <3iLI BLEMDNW INDISPENSABIU ALLA VITA,
0'E» L'AOQUA. TRA LE ACQUE, QUELLA INDISPENSABIDE AD UNA OTTIMA DIGBSTIONE E'
Agua Fontalis
LA PIU' PURA DI TUTTE LB ACQUE NATURAU. B
OHE POSISÜBDE ALTE QUAlLUTA' DIUREfriCHE.
o IN "OARRATOtEB" E MEZZI LITRI
TELBP. 2-5949
divertenti.
che e di quelle
Tra . le vicende divertenti c'é
questa, che egli íiacconta
cosi:
Ei-o ad Amburgo nel 1909,
ospite dei borgomastro E-kard.
Si giocava a poker, io, Ekard,
sua moglie (una bella signor
ra) e il capitano Otto.
Quesfultimo era in vena di
un
vincita. Aveva davanti
ed
monticello di marchi
Eltar.d lo guardava di traverso. . . Pensavamo che barasse! E poi lo si conosceva da
poço tempo.
EkaTd e io ci fissammo per
un secondo.
A un tratto notai che il capitano — mentre -Ekard era
a mescolare le carte — faceva scivolare una mano sottoil tavolo... Fu questione di
un attimo: la ritrasse e se
la ficcó in tasca con grande
disinvoltu.-a.
Q-ue! colpo fece poker d'assi!... Udii i denti di Ekard
scricchiolare. Súbito dopo la
signora Ekard strinse la mano agli ospiti, bacio suo marito e ando a letto.
Quando restammo soli noi
uomini, Ekard, puntando il
dito c-ontro il capitano, disse:
Capitano, avete tradito
rospitalitâ,.,
II capitano Otto impallidl
orribilmente. Fece per parlafê, ma Ekard lo fermó:
!Ho visto. Se ne vada.;.
lo corsi dietro al capitâttó
e lõ raggiutisi all^attgolõ delia
viâ:
âcuisi, i miei marchi...
.E' tutto íjüaüto mi resta M
mio stipèhdio di maríttaiò.. i
—<fi pói... — continuai:
ÀUche io ho visto ituttoü
Siate alnieno áiscretô...
Nèn per nie, ma pef là sighóra!
iB ando preèso un lampiõnè
ã... leggere il biglietto che
la signora Ekard gli avevâ
passato sotto il tavolo.
*
*
Dopo una "prima" teatrale. Gin (and Soda) Restelli,
giornalista idi vaglia, pubblica sui giornali nn articolo di
critica che — giustamente!
— nori é un^poteosi artistica per 1'autore dei dramma
finito la será prima fra fischi
assordlanti.
lL'autore, ritenendosi offeso, manda a sfidare Gin (and
Soda) Restelli, e il duello ha
luogo alia pistola. Dopo uno
scamíbio di colpi i due uomini,' molto cavallerescamente,
si stringono la mano.
La vostra palia — dice
1'autore drammatico — mi ha
fischiato alPorecchiò.
E Gin, con un sorriso: —
Speravate che vi applaudis*se?
*
*
Stop.
Al prossimo numero" feijoadà incomp-eta, con ripetnti starnuti ventricolari.
A chi gli starnuti, dico?
A Ludovico!
—- Mio caro amico!
Oi stampo antico?
t a
u
1
23 g
n
. BC
Ottobre
Autunno, autunno... che
Dagli alberi che il vento
cadon le foglie morte in
posandosi sui selei delia
QUANDO LA MEMÓRIA E' FIACCA
¦
r
m
malinconia!
irato scuote
tkrghe ruote,
via.
>' V" .
fr y
'
/'*/! / _,-* ,
\>_^^^
Autunno, autunno... cadono le foglie!
Mi ricordo un ottobre ormai lontano,
quando Arturo, tenendomi per mano,
mi sussurrava: Tu sarai mia moglie.
Per via Veneto, presso il Goldinghette
sulle foglie dei platani croscianti
seguivamo Sisi, che andava avanti
sotfal br aceio al baròne con le ghette.
E mammá, che veniva appresso a noi,
ci guardava contenta e pensierosa...
Arturo mi parlava oVuna cosa
che mi voleva fare o prima o poi,
mentre il barone dava a mia sor ella
un randevú non mi ricordo dove,
sussurrandole: Piccola, se piove...
eccoti i soldi per la carrozzella.
Dicevamo di si senza esitare
ad Amor che lanciava i suoi richiami;
le foglie si staccavano dai rami,
quasi ansiose di farsi calpestare.
E mammá, ch'era lungi mille miglie
dal riflettere a quello che acçadeva,
a tratti, impaperandosi, diceva:
— Autunno autunno, cadono le figliel
:'
gran
¦¦;¦.
— Son ruzzolato per le sçale! E vabene! $e
non altro peró mi sto ricordando che mia moglie
mi ha ordinato di comprarle un taglio di abito
alia "A INCENDIARIA", "ESQUINA DO BA:
RULHO"; meno male che son caduto, aítrimenti
chissá quale guaio màggiore mi sarebbe capitato
in casa!
PAN
MANONLADO'
cuore
1 y&ife
z\SwMT%n*
II
'^mWmWmmW
— Signorina, per dire la veritái io ho nha conceria di pelli,
ma giacché lei mi é stata tanto raccomandata, liquideró I» mia
asdenda, impianteró invece nna casa cinematográfica, troveró
nn buon soggetto, faro moita pnbbUcitfc e cosi potró lanciarla
come prima attrice.
Perché s.tasera siete cosi scontrosa?
Perché quando venite a trovarmi senza
cioceolattini, caramelle ed altre delizie marca
PAN — divengo súbito di cattiva umore...
u
a
24
\
n
n
Diimmi come balli...
E' necessário saper bailare?
Certamente no. La danza
é fumo, é teoria di u$ sogno musicale, é sigaretta
dello spirito.
Io
Eppure anch'essa (chi
"quatdi
direbbe? Si tratta
E' li^zücchero che ha
tro passi" piú o meno comgiá-cotíq-uistato Ia preplicati) ha tutta una sto,ferenzar-ei,J'a%imirazione
ria: passata e ripassata atdell^^*itre'-ottime mas
traverso il filtro dei secoli.
saie.
_.
n bailo — con 1'andare
Fabbricato ,con-iIa piú
degli anni, sugli specchi deiscelta qualitá- di'matéria
le epoche, Tuna dissimile
"crystal" deiprima'Vdairaltra #— si é slacciato, si
le' migliori provenienze
é spogliato: sembra quasi
— con metodi perfettisabbia voluto fare- a ritrosò,
simi e scrupolosi, di asil camminó degli uomini:
solu-ta igiene, nella piú
dalla civiltá accollata, alie
moderna raftfineria, quefrehé-sie barbare, musicate a
sto nuovo ma giá vittodi "jazz".
tempo
rioso zucchero offre tutSulle pedane delle sale da
te le garanzie per una >¦¦> - <%gg££s*^&**a\
awku
biallo, i baUlearinii sitifeaifci,
infinita di usi in cui lo
che
hanno ormai esaufito
zucchero 4 1'elemento
repertório possibile,
ogni
principale!
fanno professione di acrobazia: viso in "trance", linea sciattata che ondeggia
REFINARIA TUPY S/A
e si appoggia ad "orecchio"sulle sospensioni dei ritmi,
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sui rimbalzi dei contfattempi.
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Cento e piú anni fa. Eta
delia crinolina e dei guarInchini pitturati
dinfanti.
con grazia, gesti morbidi e
aerei.
Le damine accennano saluti, disegnano omaggi; si
allineano. costruiscono scene da gingilli di maiolica.
Giri e mezzi giri, sui perni
dorati dei tacchi alia francese; le vesti amole, si gonE' PBRICOLOSO ANDARE flano- si arrotondano, si assestano a cerchio coi soffi
A TENTONI
specialmènte se «si tratta di timide virate. La danza
si sciosüie in volute, raccodelia própria salute!
glie miniature di gesti: si
Fate le vostre compere
aggiusta
e si inquadra. lienella
ve, in coreografia da salotto.
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Minuetto.
Fra una figura e Taltra.
c'é tempo e modo di stamnare sorri si contrabbàndieri. di strzzare l'of.chio, di
tramara, rosee congiure- che
si conclúderanno. a .«será. su
verande fiorite. su balconi illuminati da nastri, di luna.
I nassi, centellihati fra
carezze di arpa, pititati sU
CASA
UN
soherzi di mandóle e sospiri
di violini, si adagiano in letizia* sugli appuntamenti
brevi delle pause, sulla filigrana delle note temperate.
Si danza a tempo di quieta serenata. Movènze di velluto, giostre di merletti, dosate e ben contrate su ribalte di salotti rococó.
Passano gli anni — molti
— ed é Ia "mazurka, timida,
elementare» che si af faccia
sugli impiantiti in legno deile rotonde. "Mazurfca" e
"polfca": fasi di danza che
hanno un pó perduto in
elasticitá e in pedantèria; in
compeso, peró, si sciolgono
e sintetiche;
compassate
ben misurate, sui binari sonori di arzilli ritornelli.
"Figure" rigide, che esigono un'espressione riservata >e conteghosa; tanto piú
che, attorno alia sala; c'é Ia
"paráta" delle mámme, a
conversare e lavorare di uncinetto.
II motivo che spinge i passi, é cosi frivolo e puntatocosi scapigliato e corretto al
tempo istesso, che non c'é
modo, né voglia, di intercalare sorrisi, di frugare nelle
siepi dei (per diria con un
vocabolo intonato con Tambiente) "flirts".
Con llütiiriò Ottocento,
ecco il bailo trasformasi in
gioco da societá: Ia "quadriglia" che ti fa muovere i
piedi a tempo di mareiasfoggia numeri complicati;
ritrova, appesantite e svagate. le vecchie illustrazioni da minuetto. La gaiezza
dei "lancieri", va a specchiarsi nègli oechi e nei visi; trillano scoppi di risa e
voei scapestrate di allegria.
E' una prima in?ezione d.i
"sonoro" e
"oarlato" alie
mute figurazioni dei bailabile; ma é un fuoco di pas:lia: che ecco Ia moda dei
motivi, di Vienna. trascinati.
strisciáti; a «passo di "vaizer".
Valzer: etá di mezzo deiIa dahza. «n giusto equilíbrioi fra le smancerie rosate deiIa "avanà" e le ultime im-
FLACONCINO
'mSy^MmyMsÉ
DI
ftani; i •)»
nag nesia •^aicmaia ^ano crDa
(t\-M:::M':z
.
II purgante miglipre
ÚNICO AL MONDO
II Lassativo ideale —:
Efficaciésimo rinfrescante deU'apparato digcrenle, ,
PEK PURGARVI, ACQUISTATENE OGGI STESSO UNA LATTINA DA UNA DOSE
ré
a
portazipni disossate, venute
da Parigi.
I prÊtesti d'amore tornano a fai* ©apolino fra un giro e 1'altro.
E' la musica
i stessa ' che apre invisi
bill sportelli, ove sussurrare
parole tenere e galanterie.
E' con i ritornelli della
"Vedova Allegra" che le orchestrine, hanno incominciato ad assumere parti di
primo piano."a Si/é debuttato con gli
soio" dei "tzigani", fíno ad àrrivare, man
mano, ai tremori irivasati
degli uomini di colore.
Oggigiorno. in una sala da
balto, puó anotie non esservi
nessuno,; e si ballerá lo stesso. Non c'é bisogno delia
coppia;
é sufficiente un
uomo
solo.
Sufficiente e,
'
forse. supérfluo: ché basta
il radúno dei suonatori esotici, ,a creare _ í'atmosf era
dei passo di'(4 danza.'
;* *'
"Fox-taott? e "onè ster>"
nrim^ battúte di una nuova teoria voluzionaria nel
tfocolo res.no di Tersicorè.
Prime awisa^lte — ihterrotte!dalle resipiscenze deeii
"esitations" — alle inquiete
furie degli "shimmys".
Nesrli ultimi anni', le orchestre argentme — teatrali e£ romantiche — hanno
nortato con i mantici dei
"barideadons" e srli accordi
dielle "gruitarres"* interruzioni accor.. te di "tanero" e di
'.paso doblo". Fartiture dai
nomi malinconici. Fiffure riuosate e blande: controcanti çuTIati, fra "ninna-nanna?'.di voei ambrate di nostalgia. •
La "rumba", sinfonia avventuriera. ha messo in soffitta i _9.ne.uori dei chiaro
d- lima. H* surclassato le angherie dello "shUnmy"; ha
imnosto le sue fiçrurazioni
grezze: rito scarno e nrirmtivo. rubi to. a crente ignuda
dei continente nero.
E' ii sassof ono ohe oontifica. Imoonente, bardato e
ninnpi.ofo. non si concede che
rari attimi di# treerua. Va a
trovare ton9.lit.i_, bass*e> si attarda in sosniri rauchi. va
a staniare voei prof onde,
wtr_.rjT.iite di for/q. s\x c.upl
brontoíii da "jungla".
u
n
' iGli altri strumenti, si
adàttano a particine di ripiego. I piatti, la grancassa,
il triangolo di ottone, che oscilla sensibilissimo; il flauto> le caccavelle áfone, i
pizzichi astiosi dei violone; e
un tutto angustiato e affannoso: una eguale gazzarra,
e
frenata da pause ripide
nette, come coíjpi \ú), "westirighouse". La tromba a
"çoulisse" si stira, si avventa, par trovare le note piú
alte: allunghi improvvisi;
aeuiti che scattano
senza
oreamboli, senza sfumature
iniziali.
Se si baila la "nimba"- e
si chiudono gli oechi; se ci
si abbandona al . rullio d\
questa sinfonia, ecco la
suggestione. ohe si fa in
auattro a chiamarti scene di
Affrica lontana e salvagsia.
Passi grezzi, che si sfibbiano da soli sulle ásole dei
contrattempi: atteggiamenti zoopi* Plástica semibarbara da fantasia "hawayana".
Ti ballefino di alta classe,
atteggia anche Tèspressione
"ad hoc": seruardo da sei*vaggio in sedicesimo, andatura dinocriolata da capotribu neiresercizio delle proprie funzioni. Anche i titoli
delle canzoni, sf O-Ti-nano oncie
di colore: "plantation", "Bim
bam, bulla"; i nomi profitmati di cocco e di caueciú...
# * #
anni fa. si diceQuindici
"la
va:
vita non é che un
valzer','.
I tempi cambiano.
Oggi, i oenstiieiri^ Je idee,
i passi di danza. si af facciano e passano tra folate di
"iazz". E i valzer romantici? Malinconie.
L'ultimo grido — in fatto
di "passi" riu' o meno a
temno di musica é il "beguin" (attenzione alla pronuncia. All'italiana: "beguin". Figure disabbiffliate:
nasso circolare. ebro, taarliato su misura per i coroicini
infuocati delle donnine color cioceolato.
Come si ballerá. domani?
Sulle pedáne delle sale da
bailo, il "nasso" cambia coi
voiori delle stagioni.
Alfredo Monteiro..
25
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n
n
bambini precocíssimi
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» fotto di «*-"»a«Ia vendetta
elegante, dal mobilio rieco.'
dove venne legata ad una
sedia. — E qui comincia la
fatal tragédia.
Uno dei quattro, allor, senza far motto, — il grammofono aprí, vi pose un disco,
con un canto di lei ben
riprodotto- — di lei* che fra
sé disse: — "Ora câpisco!..."
E impallidí, pensando
qual supplizio — stava per
prepararle ora quei tizio.
Ben dieci dischi, ininterrottamente, — e venti, trenta, cento volte 1'uno, — ie
propino- implacabüe, insistente, — per otfore tenendoía a digiuno, — finché
A Nuova York, una gentil
donzella, — amante d'un
ricchissimo banchiere, —
che non negava niente alia
sua bella, — ottenne di cantar tutte le sere> —-• per confortare i radio-aseoltàtori —
coi suoi spietati pigolii canori. .
Se il finanziere ben pasciüto e sazio — accoglieva,
la será, a braccia aperte —
la bionda amica e dei súbito
straziO — si rifaceva sotto
le coperte, — nessun compenso il pubblico pagante —
trovava a quella lagna orripilante.
E vendetta grida vano pa-
'.
':'
:
i r 1 '
— Ma quante volte te lo devo dire Gaterina, che se tu
non usi costanteniente le "Lassative Dallari" avrai sempre di
questi disturbi?
Allude alie "La&sative Dallari", il purgante senza dieta, il
miglior regolatore dellMntestino.
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— OCCHlAü~B
recchi, — che non poteyan
piu' restar tranquilli, •—- non
dormivan la notte: negli
sempre
orecchi — avevan
quegli orrendi trilli, — e a
Un castigo pensavano- solenne, — giusto, esemplare. Ed
il castigo venne.
Come soleva far tutte le
sere, — quella donnina, un
di, gaia e veloce, — finito il
canto- andava dal banchíere, — di giá sppito al suon
delia sua você, — ma a un
tratto per la v'a vennè rápita — da quattro ceffi deila malavita.
Di questo, per lo meno, eila persuasa, — penso: "Pazienza! Pagherá quei mieco: — tutta reclame...'* E.
scese in una casa — molto
DR.
PAOLO
quelFinfelice, é naturalé!^ —
fu portata morente all'ospedale.
Io proporrei che questa
punizione — venisse estesa
a qualche nostra cagna, —
che con fede, coraggio e ostinaziòne — suoi propinarei ia
seralè lagna: — provi anche
lei -lforribile tortura — di
sottoporsi a quella fregatura!
E vi confesso che farei di
peggio: — allargherei la cerchia. Oh- di che cuore —
vorrei pur io, fra il pubblico
dileggip, — far questo bello
scherzo, per otfore — flacendo udire ai soliti vigliacclii:
—- "Comprate il dentifricio...
il salvatacchi!...".
GIULIO ROMEO
PAGAN0
Ex-Assistente deirOspedale di, Grosseto — Chirurgo
deWOspedale Umberto I.°
MEDIOINA — OHÍRÜHOIA — PARTI
Residenza: Rua Augusta, 2098 — Telefono: 7*6802
Consultório: Rua Benjamin Constant, 7-A - Dalle 2 alie. 4
a
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d^Ucuei^ m*4ú,
35
-Í»*na#f2# ui&UtU di
= tUüabUÜ
____«, f^^^^r •"•*•*"
- J giuãici non prestavano attenzione: l 'avvocato si sbracciava a freáão; gli orai ori che
gestiscono e gli scrittori che sottolineano ãenunciano cosi la ãebolezza ãei propri argomenti. La donna bruna ãagli occhiali ãi tartarnga, se ne era anãatar I giornalisti si
scarnbiavano occhiate piene ãi noia.- Qualçuno
usei. Un genãarme scrolló uno ãel pubblico
che si era assopito. S'era formata nelVaula,
con le prime ombre, un'atmosfera di freãão,
ãi. ábbànãono. Ma é giusto — Zweifel si ãomanãó — che io mi lasci travolgere ãa questa stupida maechina processítale, che avrebbe la funzione ãi cercar e la veritá, ein ogni
suo movimento si sbanâa grossolanamente ?
II Tribunale era visibilmente ãisattento. II
âifensore si compiaceva in effetti ãi você.
Avvocato — lo invitó il Presiãente —
vi prego ãi venire alia cansa.
Zweifel, prima che l 'avvocato avesse avuto
it tempo ãi risponãere, si levo:
Debbo fare álcune ãichiarazioni.
Quanão il vostro avvocato avrá finito.
Ha finito — rispose categórico Zweifel,
reggenão, ãifenãenão, quella cioeca bionãa eã
elevanãola fino all'altezza ãella fronte,-come
nel compimento ãi un rito. — Vari anni, fa,
ai Venezuela, non coltivavo la canna ãa znechero e non favorivo Vevasione
ãegli ergastolani dalla Guiana: ero professore ali'Universitá ãi Caraças. II ãne novembre ãelVanno
scorso non ho ricevuto clienti, non perché io
dovessi avere colloqui con i morti, ma perché.
mi ero recato a un congresso ãi biochimica a
Compenhagen.- Ai miei malati ho somministrato ãelle polveri bianche: lo riconosco:
ma per ottenere ãelle polveri bianche non é
inãispensabile pestare in un mortaio ãenti ãi
drago: una pastieca ã'aspirina, pestata in un
mortaio, ãá una polvere bianca. Ho somministfato biechieri ãi vino, ãicenão che era vino
delia Santa Messa. E' vero. Era vino qiiálünque, ãi fiasco: ma nel })icchier ãi vino avevo
lasciato caãere ãelle goece ãi lauãano. Ho
fatto inghiottire pallottole ãi mollica ãi pane,
ma contenevano pillóle ãi aloe. I malati credevano di bere acqua ãi maré, o ãel Giorãano,
o delia grotta ãi Lourdes; erano inveee soãi
luzioni ãi bromuro. Dicevo parole vuote
contenuto... Ma tutte le parole che il medieo ãice ai malato sono vuote ãi contenuto, o
contengono per'il medico dei concetti ben ãi¦versi ãa quelli che suscitano nel eervello ãell'ignorante che ascolta. Le parole non sono
ütrumenti per mezzo dei quali gli uomini si
comprenãono, ma sono strumenti per mezzo
üei quali gli uomini, fingono o credono ãi
comprenãersi. La maggior parte ãelle parole
scritte o parlate sono reeipienti riducibili o
dilatabili, senza forma precisa, che gli uomint si scambiano, ma in cui chi legge o ascolia cola la matéria fluida delia própria fantasia. L 'Epistola ai jCorinzi, il Discorso sulla
Montagna, la Priére sur 1'Acropole non fanno
sulVesteta, sul
lo stesso effeito sulVasceta,
turista, sulla signorina, sulla beghina e sulVUmanista. Verrá il giorno in cui il fisiologo,
il poeta, il filosofo parleranno lo stesso linguaggio, ma per ora una stella ê quattro cose
diverse per un astrônomo, un poeta, nn contaãino e un bimbo. Quanão il meãico ãice "un
sof fio ai cuoré", che cosa credete che queste
parole significhino per il malato ?' Ignaro
com'é di anatomia normale, anatomia patologica e fisiologia, come credete voi che si raffiguri il próprio vizio cardíaco ? Due scienziati si capiscono — forse — fra ãi loro; ma
il medico e il malato, no. Dire ai cliente: "Voi
'¦
\
.
avete un sof fio ai cnore" non é piú onesto
che ãirgli: "Voi avete un ovo ãi lucertola, nel
fegato". Io ãicevo: "Voi avete un ovo ãi lucertola nel fegato", perché se mi fossi espresso come tutti i mediei, i malati non sarebbero
piu' venuti ãa me. Chi mi consultava prètendeva qualcosa ãi ben ãiverso ãa ció che si
ãice negli ambulatori. Perché avrei dovuto inCregannarlo ãicenãogli la st essa veritá?
ãete voi che sia piu' onesto ãi me il meãico
che ãice: "La vostra é una sinãrome nervosa"? Sono parole che sembrano spalàneare finestre su panorami ãi veritá, e inveee sono
suggélli sotto i quali si mette a ãormire per
qualche anno o per qualche ãecennio un problema insoluto. Quanão il meãico ãice'"sinarome nervosa" pone in essere un concetto
negativo,
cioé escluãe ima forma orgânica,
riferenãosi
vagamente a uno squilibrio ãel
sistema vegetativo, ma in realtá non ãice aitro che ãelle parole ãestinate a ãare ai malato una certa
tranquillitá, e manãarlo a
casa convinto ãi non aver buttato venti scelUni. II meãico peró non sa che cosa sia una
sinãrome nervosa. E' una comoãa espressio¦ne, come la parola artritismo. Nessuno sa che
cosa sia l'artritismo: in esso sboeca una quantitá ãi singole ãeviazioni patologiche: gotta,
ãiabete, uricemia, polisarcia...
Diciamo ar-
confidenze
Sono stata fidanzata mille volte e
non mi sono sposata che cinquecento.
Come mai?
Cinquecento mascalzoni mi hanno
ingannata.
tritismo, riferenãoci nebulosamente a un'anomalia ãel ricambio, senza poter precisare in
che punto questa anomalia ãel ricambio si ãetermini. Perché avrei ãovuto confessare, meãiante formule convenzionali, svalntate, sciupaechiate, la mia ignoranza ? Perché, pronuncianão una parola ãi nessun effeito, rinunciare a svegliare nel malato, per mezzo ãi aitre parole, la potenza creatrice ãeWimaginazione ? Perché lásciargli capire, per aumentare la sua sfiãucia, che io so appena ció che
centomila giovani imparano in questo momento nelle centottanta universitá europee ?
I libri di volgarizzazione scientifiea, le conferenze, i giornali che pretenãono ãi rivelare
le meraviglie ãella medicina, lev tólgono tutto
il meravíglioso. Noi, venãitori ãi menzogne,
siamo gli ultimi sacerdoti ãi una religione
fatta ãi misteri, di eui voi — e Zweifel si rivolse ai testimoni d'aceusa — siete i prof anatori. Quanão voi dite ai malato il numero
esatto dei globuli rossi che gli mancano, lo
trasformate in un coniglioda esperimento che
si dibatte; quanão io gli ãico che il suo san-
a
27
gne si é mulato iu acqua, trovo in lui un collabor ator e.
Se .-(-if. facessero cosi' — esclamó il
Procuratore Generale — la meãieina anziché
progreãire, sarebbe in continuo regresso.
La meãieina — rispose Zweifel — non
si perfeziona
nel gabinetto ãei meãici, fra
l'una e le'tre, come la giurispruâenza non si
evolve in virtu' ãelle conáanne per schiamaszi notturni o ãelle sentenze nelle causette fra
affittacamere e inquilino. La scienza si evolve per le ricerche ãi quei granai asceti, staecati ãalla clientela, inâifferenti ai áenaro, agli
onori, alia carriera, che si consumano nei laboratori e nelle cliniche. Io non ho recato oitraggio a questi uomini superiori, ãei quali
seguo ãi lontano, con una specie ãi mística
reverenza, le ricerche. E non ho oltraggiato
la scienza, perché, 'nonostante le apparenze,
ho sempre applicato gli ultimi metoãi e le ultime conquiste. Non. ho fatto nulla per ãistrarre ãai meãici la clientela e mi sono accontentato ãi raccoglicre quella fiumana ãi
inquieti, ãi seontenti, ãi scettici, la cui semplicitá confina con la poesia, e che si rivolgeva a me, guidata ãalle ultime speranze. Io
ho raccolto i cascami; ho raccolto gli scarti
delia vostra clientela; ho compiuto un'opera
ãi rastrellamento, ãi epurazione: vi ho portato via i cattivi clienti, quelli che, a paritá
ãi cura, sono inguaribili col vostro gergo e
sono gtiaribili col mio. Perché avrei ãovuto
trascurare una parte cosi' importante ãi umanitá, che é ãisposta, come l'altra, a prendere
il rimeãio scrupolosamente ãosato nei moãernissimi stabilimenti chimici, a conãizione peró
che sia servito con un certo cerimoniale, come
l 'elixir ãi un alchimista o un filtro ãi fattuechiera ? Ho curato solamente i malati
curabili nel mio stuãio o a casa loro, con i
mezzi ãi cui ãispone il meãico qualunque. Ma
quanão vedevo la necessita ãi trasportarli in
una clinica, li manãavo aWospeãale; e i casi
chirurgici un po' piu' gravi ãi nn'ernia, ãi
%n antrace o ãi nn'appenãicite, li inãirizzavo
ai migliori chirurghi ãel Granãucato. Infatti
non uno, fra i granai meãici, é venuto a ãeporre contro ãi me. Sapeste quante volte io ho
ãetto lealmente "non so !" Ma quanão il
meãico
dice "non so", il malato crede alia
sua ignoranza, e va da nn altro meãico; quanão 1'empirico confessa "nòn so", il malato
torna ostinatamente a lui, perché in questa
confessione vede i segni ãel malvolere ãella
fatalitá, che con qualche sortilegio si potrá
forse, un altro giorno, piegare. C'é tutto un
settore umano che ha una tenãenza ostinata
a creãere che si possa conoscere il ãestino,
prev.eãere il malocchio, sopravvivere alia morsociále,
te, cambiare, morenão,
conãizione
guarire per mezzo ãi formule magiche i mali
fisici e morali. E cosi' sono sorti i chiromanti, i venãitori ãi pianeti, ãi inánlgenze, ãi
amuleti, ãi reliquie, i ereatori ãi Campi Elisi
e ãi Valhalla, ãi ãemoni e ãi fantasmi, i fachiri, i clubs spiritici e i meãium.
Questo
spiega perché 1'ateismo e il materialismo non
hanno avuto fortuna. A quella gente che non
ha una grande anima per creãere in Dio, nella Scienza e nelle altre Veritá, perché ãovrei
rifiutare la piccola menzogna che mi pagano
e che abbisogna ai loro benessere ? Quanão
il contenuto ãel cuechiaino é lo stesso, che importa se le parole che convincono a recarlo
alie labbra sono le vostre o sono le mie ? Io
non ho fatto nulla per chiamarli a me: li ho
laseiati venire, conâurne ãegli altri, moltiplicarsi; la mistificazione é contagiosa come la
come i cocainotossicomania: i mistificati,
mani, cer cano ãi fare ãei proseliti; si conoscono fra ãi loro, si sentono. Ci sono ãegli insetti, il bombice, per esempio, e la falena,
che sentono la presenza ãi íino ãei loro a chilometri ãi ãistanza. Nel nostro ambiente é lo
stesso. Se si ãiffonãe la você che in un certo
rione o in un certo villaggio esiste un meãi-^
cone o un inãovino, veãrete stabilirsi verso
quel punto ãelle correnti ãi emigrazione.
(Continua)
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