pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina A 11/01/2012 17.38 Pagina 1 G i u g n o - l u g l i o 2 0 0 9 pass_partu_maggio_09:pass def E’ arrivata l’estate pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 2 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Corleone, la tradizione dell’antico pastificio Colletti Il territorio del comune di Corleone è stato da sempre caratterizzato da una tradizione fortemente legata alla coltivazione del grano per la pastificazione e la panificazione. Per tale ragione nel 1840 il Municipio di Corleone concesse all’associazione dei mugnai del paese il terreno sul quale costruire il mulino ed il pastificio. Da allora l’Antico Pastificio Colletti produce pasta artigianale di qualità superiore, sul solco di questa antica e gloriosa tradizione. Oggi l’azienda è condotta dalla società“LeTerre di Corleone srl” che ha ristrutturato gli ambienti ancora ubicati nel centro storico della città, in quel sito assegnato nel 1840 ai mugnai ed ha ammodernato i macchinari. Il prodotto è da sempre conosciuto ed apprezzato nei mercati nazionali ed esteri ed è distribuito attraverso una capillare rete di agenti di commercio. In ambito internazionale è presente negli Stati Uniti, in Giappone, in Svizzera, in Francia, in Germania, in Danimarca ed in Australia. La lavorazione della pasta L'Antico Pastificio Colletti produce e commercializza pasta secca usando esclusivamente semole provenienti da miscele di grano du- Pagina 3 ro coltivato nei terreni dell’area del corleonese e da quelli confiscati alla criminalità organizzata. La prima fase della lavorazione avviene nella vasca d’impasto della pressa Braibanti IV serie dove vengono miscelati e dosati in maniera minuziosa e precisa semola ed acqua a temperatura non superiore a 35°C. L’impasto viene spinto a passo costante verso la trafila bronzea di estrusione attraverso la quale assume la forma desiderata. - La pasta lunga viene tagliata manualmente, stesa e rifilata prima di essere collocata nel tunnel di preincarto in cui la temperatura è costante e non supera i 40° C.. In questa fase l’essiccazione avviene internamente. - La pasta corta viene tagliata con i taglierini automatici e collocata in apposite griglie di essiccazione. Successivamente al preincarto la pasta viene trasferita nelle celle, ancora scrupolosamente in legno, dove permane per 40/50 ore. Viene ridotta l’umidità a valori inferiori a 12,5% in maniera lenta, costante ed uniforme tale da evitare rotture, lesioni e deformazioni del prodotto. Il confezionamento avviene ancora manualmente perché rappresenta l’ultima fase di controllo e garanzia di un prodotto di alta qualità apprezzato da tutti. www.anticopastificiocolletti.it pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 4 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 5 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 6 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 7 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Valerio Tripi pag. 10 Roberto G. Trapani della Petina Giugno - Luglio 2009 Pagina 8 12 16 19 25 Lorena Musotto Franco Fiorentino - Aurelio Buono pag. 44 Massimo Di Martino Aurelio Buono Dario Carnevale Valerio Tripi 37 Pietro Ales Anna Rosa Lupo Pietro Ales Anna Rosa Lupo Vincenzo Tuzzolino 39 41 42 45 46 COPERTINA Foto Archivio gulottacube. Redattore Capo Pietro Ales, Anna Rosa Lupo. Redazione Roberto Trapani Della Petina, Aurelio Buono, Lucina Gandolfo. Hanno collaborato Vincenzo Tuzzolino, Dario Carnevale, Massimo Di Martino, Franco Fiorentino, Lorena Mosotto. 54 55 58 Per comunicazioni di programmi, appuntamenti cittadini, conferenze, seminari, eventi e altro contattare la segreteria redazionale di PassPartù al tel. 091.9821391 e-mail [email protected] I programmi contenuti in PassPartù sono suscettibili di variazione, la redazione si scusa anticipatamente se ciò dovesse accadere. Alcune foto pubblicate non riportano il nome dell’autore perchè a noi sconosciuto. Alcune fonti documentarie non sono state citate. L’editore è pronto a menzionarli qualora vengano segnalati e a liquidarne gli eventuali diritti. pag. 50 Direttore responsabile Valerio Tripi. 52 62 Destino, Aurelio Buono, tecnica mista. percorsidipace.org Gulotta Editore 50 Progetto grafico e Impaginazione gulottacube Concessionario per la pubblicità Gulotta Progettazione tel. 091.9821391 - fax 091.9821401 cell. 346.3675322 Amministrazione Lia Scrivano Segreteria Matilde Scrivano Stampa Priulla - Palermo pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.38 Pagina 9 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 10 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Verso l’estate tra certezze e novità di Gabriele Gulotta La pausa dopo l’ultimo numero è stata più lunga del solito. Ma tra le difficoltà tipiche di questo periodo storico siamo riusciti a tornare tra le vostre mani anche stavolta. In questo numero di PassPartù che corre veloce verso l’estate presentiamo due raccolte che proprio dal nostro periodico di informazione, spettacolo e cultura hanno avuto origine. Abbiamo messo insieme tutti i “Racconti del marchese” di Roberto Pagina 11 Trapani della Petina e “Un po’ di storia, ma non troppo” di Pietro Ales, una raccolta preziosa e interessante, che presto verrà distribuita dalla Gulotta Editore. Parte importante di questo numero di PassPartù è quella che si occupa del progetto Esther. Un disegno per la riqualificazione e la gestione integrata dei mercati storici di Palermo. Un progetto che sta particolarmente a cuore alla Confederazione Nazionale Artigiani che in particolare seguirà da vicino la rinascita di Borgo Vecchio. Parliamo anche di vino con il Principe di Corleone prodotto dai Pollara che è reduce dal doppio successo al Vinitaly e al Prowein. In tempo di crisi, ma anche di acquisti equi e solidali, presentiamo un interessante approfondimento sui GAS, Gruppi Solidali di Acquisto, un fenomeno nuovo ed estremamente innovativo che sta approdando con sempre più consensi a Palermo. Non possono mancare anche in questo numero le nostre rubriche. Quelle consuete e quelle nuove che gettano un occhio sulla quotidianità cercando di spiegarcela: ad esempio “le parole della politica”. Un glossario per comprendere parole che spesso sembrano lontane dalla nostra realtà e che invece fanno parte della nostra vita. Buona lettura. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 12 Valerio Tripi Principe di Corleone, l’eccellenza continua a mietere successi. Tra le peculiarità dei vini Principe di Corleone c’è quella di raccontare al meglio la propria terra d’origine. Il sole e le emozioni che solo quei luoghi riescono a esprimere. Ben 220 ettari di vigneti e poesia, nel territorio di Corleone, ormai affermatosi come uno dei cuori dell'enologia siciliana. Una terra ricca di storia, cultura e contraddizioni, una terra che riesce ancora ad offrire emozioni. I vini Principe di Corleone raccontano la passione e il fascino della tradizione e l'infinita voglia di offrire in ogni bottiglia, in ogni sorso, la vera essenza della Sicilia. Con l’intenzione di proporre anche fuori dai suoi confini geografici le sue particolarità il Principe di Corleone ha partecipato al recente Vinitaly di Verona. Lo stand Principe di Corleone è stato uno tra i più visitati del padiglione Sicilia, ed è divenuto rapidamente punto di incontro per intenditori, addetti ai lavori o semplici appassionati del vino. Il Vinitaly quest’anno si presentava con il tema “Il mondo che amiamo: il vino prima di tutto, ma anche la qualità, il territorio, l’ambiente e la sua tutela, gli uomini e le loro sfide, i borghi e la loro storia...”. Un argomento, quello del12 la rassegna veronese di quest’anno, che sembrava tagliato apposta su misura per il Principe di Corleone, coespositore con la Regione Siciliana e l’Istituto regionale della vite e del vino di Palermo. Nello stand numero 168 esperti e semplici appassionati hanno fatto la fila per degustare i prodotti della famiglia Pollara. Tra i vini più apprezzati, soprattutto dai giovani, i bianchi autoctoni freschi e gradevoli. Vini ideali per la stagione estiva. Tra i bianchi rimane protagonista assoluto il Catarratto Chardonnay 2008, vino ricco ed equilibrato. Altra etichetta particolarmente amata Zhara, recentemente insignita con il titolo di miglior vino dolce dall'Almanacco del bere bene. Presentati inoltre i nuovi prodotti da uve biologiche: le grappe Sophia Nero d'Avola e Sophia Catarratto, gli ultimi arrivi tra i frutti de lavoro del Principe di Corleone. Grappe nate per completare il ventaglio di prodotti e per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori. Stesso motivo che ha portato la famiglia Pollara a produrre anche il Principe di Corleone Spumante extra Dry. Prima ancora del Vinitaly il Principe di Corleone ha riscosso un notevole successo anche al Prowein 2009. L’azienda della famiglia Pollara è stata tra le protagoniste, insieme ad altre venti aziende vitivinicole siciliane, della rassegna di Dusseldorf che ha l’aspirazione di entrare in concorrenza proprio con il Vinitaly veronese. Anche oltreconfine il Principe di Corleone ha visto confermata la sua fama di prodotto che sa distinguersi con facilità per l'intensità dei colori, la gradevolezza dei profumi e il gusto unico. Unico come la terra che lo produce. Gli alti standard qualitativi riconosciuti al Principe di Corleone alle diverse manife- pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 13 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 14 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 stazioni in Germania e in Italia non fanno altro che rendere merito al lavoro della famiglia Pollara e servire da sprone per continuare a lavorare al meglio. Raggiungere l’eccellenza, del resto, è sempre stato l’obiettivo principale sin dalla nascita dell’etichetta corleonese. Un traguardo verso il quale continuano a lavorare enologi e addetti ai lavori del Principe che hanno avuto la soddisfazione di vedere riconosciuti i propri sforzi nel corso delle degustazioni e dei seminari che hanno rappresentato il fulcro della fiera tedesca, appuntamento che ha messo insieme i principali operatori del settore. Pagina 15 Prowein e Vinitaly sono stati la definitiva consacrazione stagionale del Principe di Corleone. Soprattutto se si pensa ai segnali positivi già riscontrati all’inizio della stagione 2009. Quando il vino novello Cupido Principe di Corleone era stato premiato dalla sezione provinciale di Palermo dell'Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) al "Banco d'assaggio regionale dei vini novelli". Un premio che era stato accolto come un buon auspicio dall’enologo del Principe di Corleone Enzo Pollara che ha visto così confermare le sue sensazioni per un futuro che potrebbe essere se non proprio roseo, almeno rosè. 15 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 16 Roberto G. Trapani della Petina L’onore, innanzi tutto! La montagna era nera. Il paese era nato in una valle circondata da quella montagna, a cui tutti guardavano con rispetto e, talvolta, con timore. Sarebbe stato bello osservare il paese dall’alto e vedere quello spazio di valle illuminato da fioche luci e tutto intorno nero. La piazza era stupenda, ciottoli e lastre di pietra erano l’ultra secolare camminatoio di infinite generazioni. Poi, su di un lato, l’enorme fontana. Di pietra anch’essa, quella madre che aveva alleviato l’arsura a uomini e animali senza fare alcuna distinzione. Poco distante dalla piazza, su per un pendio che portava in una antica Chiesa medioevale, sorgeva la casa del Barone di Rocca Ombrosa. Don Nicolò Drepano di Rocca Ombrosa era un quarantenne molto serio e di buon carattere. Per nulla altezzoso amava dedicarsi alla campagna ed alla famiglia. Terzogenito, dopo due sorelle, donna Carmela e donna Anna, aveva preso moglie solo da pochi anni. Noemi Galeardi di Acqua Chiara era una giovane donna di un paese vicino. Anch’essa di nobile famiglia. Quando Nicolò la vide la prima volta, se ne invaghì subito. Erano i primi giorni di Agosto e la vecchia zia di Noemi, forse stanca del peso delle tante pagine che componevano il libro della sua vita, decise di dimettersi da essa e chiese al buon Dio di chiamarla presso di se e… Lui la ascoltò. Per i funerali la chiesa era stracolma, gli Acqua Chiara erano potenti ed anche rispettati. Nicolò notò subito, seduta in prima fila, quell’esile figura fasciata da un abito nero che poneva in risalto un collo bianco, un volto aggraziato 16 con due occhi azzurri che emanavano una luce meravigliosa.Tanto bella che faceva vergognare i pendenti di brillanti e zaffiri che lacrimavano sulle gote pallide. Nicolò respirava a fatica, mai gli era successo, in quegli anni di scapolo impenitente, provare una sensazione simile. Eppure la sua vita, sebbene con estrema discrezione, era stata animata da copiosi eventi giovanili e innumerevoli viaggi all’estero, senza mai trascurare gli impegni derivanti dal suo nome e dall’amministrazione delle sue proprietà che divideva con le due sorelle, specialmente con Anna che gli aveva fatto da madre, essendo rimasti orfani in tenera età. Al termine dell’ufficio funebre, Nicolò si congedò dai parenti e dagli amici della defunta. Giunto dinanzi a Noemi, mormorando qualche frase di circostanza, avvicinò la sua mano destra alla bocca sfiorandola con le labbra e dilungandosi un attimo di troppo. Noemi parve trasalire, non fece alcun movimento, solo i suoi occhi emisero una luce diversa, la luce di una fiamma antica che ogni cuore, di maschio e femmina, innamorato emana. Ritornato a casa, Rocca Ombrosa parlò con le sorelle e dichiarò l’amore per Noemi. Quell’incontro gli aveva cambiato la vita. Carmelina, come al solito, non proferì parola mentre Anna disse: <<Pensaci bene Nicolò, è un pò giovane per te>>. Egli non volle sentire ragioni e dopo qualche settimana pregò il notaio Eraclito D’Amico, intimo amico di famiglia, di recarsi a casa Galeardi per conferire con il padre di Noemi e conoscere se la famiglia poneva o no obiezioni a quell’unione e se, principalmente, quel sentimento era corrisposto dalla fanciulla. Nel caso in cui tutto si sarebbe svolto come il suo cuore, si sarebbe recato presso di loro per ufficializzare il fidanzamento. Le nozze furono sontuose, come si addicevano a gente del loro rango. All’entrata della Chiesa, trenta campieri a cavallo, con le loro giacche di velluto nero e le camicie immacolate, scandirono il motto che distingueva casa Drepano: <<L’onore innanzi tut- pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 to>>. Furono mesi felici. Nicolò sembrava ringiovanito e pieno di energia. I lavori in campagna progredivano e si parlava di acquistare nuove terre. Il sole splendeva sul blasone di Rocca Ombrosa, ma le nuvole e i corvi erano in agguato. Un giorno donna Anna fu avvicinata dall’avvocato Zava: <<Donna Anna - gli disse - mi concede un attimo?>>, <<Certo avvocato, mi dica>> rispose la nobildonna e lui continuò <<Quello che ho da dirle è molto triste ed imbarazzante, arrivo dalla città e in tribunale corre voce che stanno spiccando un mandato di cattura per Nicolò>>. <<Per Nicolò? Ma deve esserci uno sbaglio, lei conosce mio fratello sin da quando eravate piccoli, giocavate insieme, è impensabile!>>. <<No, è possibile – continuò l’avvocato – Nicolò è presidente del circolo della caccia>>. <<E allora?>> lo interruppe Anna. <<Il circolo della caccia è frequentato dai notabili della zona, da tutti,… allora pensano che rappresenti una forza parallela alle Istituzioni dei nostri paesi, un potere determinante per la realizzazione di alcuni affari sia pubblici che privati e Nicolò, che è il presidente, non può non sapere>>. <<Ma…>> balbettò donna Anna, ormai bianca come un cencio. <<Donna Anna – concluse Zava – avvisate Nicolò che prenda immediatamente le sue decisioni, è solo questione d’ore>>. Anna corse a casa, fortunatamente incontrò il fratello e lo mise al corrente dell’atroce dramma che si abbatteva sulla loro famiglia. Lo consolò, come faceva da bambino, quando lui subiva un’ingiustizia o gli pareva di averla subita. Calmatosi, chiamò la moglie e le narrò l’accaduto, concludendo che: <<…un Rocca Ombrosa non subirà mai l’onta di essere trascinato in caserma. Fate preparare il mio cavallo e chiamate i nostri avvocati, sia quelli di qua che quelli della città. Gestisci tutto tu Anna, ne hai le capacità e la facoltà>>. Salutò la moglie attonita e disperata, guardò intensamente la sorella negli occhi, un discorso di sguardi passò tra loro, una complicità atavica che nessuno poteva decodificare, montò a cavallo e s’allontanò per Pagina 17 la strada di campagna, la strada che conduceva a Rocca Ombrosa, la sua casa, il suo regno, quella per cui viveva e che gli era stato affidato dai suoi maggiori. I mesi trascorrevano ed i paesani facevano finta di non accorgersi che ogni giorno verso le undici del mattino Anna, Placido ed Eto, due campieri, uomini fidatissimi, montavano a cavallo portando una grossa guantiera avvolta in una candida tela di lino e spronavano per Rocca Ombrosa, verso il rifugio di Nicolò. Egli, assiso su di una roccia li guardava arrivare scrutandoli con il binocolo, sentendosi appagato dell’affetto incondizionato della sorella e del rispetto dei suoi amici-dipendenti. Giunti sul luogo dell’appuntamento Anna abbracciò il fratello, stese la tovaglia di lino che nascondeva la pesante guantiera d’argento con su incise le cifre della Famiglia ed il cui contenuto faceva invidia a qualsiasi ristorante di buona immagine. Il pranzo era squisito e così il vino. Nicolò mangiava con appetito e fra un boccone e l’altro si informava degli accadimenti: <<Gli avvocati che dicono, Anna?. I paesani che mormorano?>>. La donna rispondeva con precisione e con amore, anche se un filo di tristezza segnava la sua fronte. Mai un giorno aveva mancato all’appuntamento con il fratello, mai gli aveva fatto mancare il conforto della famiglia e la dignità del suo rango. La guantiera, le posate d’argento, il buon vino, il candido lino erano la preghiera quotidiana che Anna recitava a favore di Nicolò. Prima di ritornare in paese, Anna guardò il fratello e gli disse: <<Stai attento a queste tue visite notturne a Noemi, noi non sappiamo chi ci vuole bene e chi ci vuole male, il maresciallo è sempre all’erta. Nicolò, arrestare un Drepano di Rocca Ombrosa sarebbe da prima pagina e da promozione>>. Nicolò l’abbracciò e sorridendo cercò di rincuorarla, poi si avvicinò e le mormorò all’orecchio: <<Noemi è incinta>>. Anna impallidì << Nicolò - ella disse - in paese nessuno sa di queste visite notturne a tua moglie. 17 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 I carabinieri pattugliano ininterrottamente i dintorni di casa nostra, io stessa non so come fai a raggiungere non visto la tua camera da letto>>. Nicolò rise, alzò le spalle e montò a cavallo, senza prima avere baciato la sorella e stretto la mano a Palcido ed Eto. La gravidanza procedeva, ora era ben visibile e Noemi era felice, mentre Anna, pensierosa, la osservava preoccupata. Il paese non tardò a mormorare: <<Donna Noemi è incinta. Non può essere, don Nicolò è latitante da circa un anno, i carabinieri lo cercano giorno e notte, non può certo avvicinarsi a casa sua, lo prenderebbero e Nicolò non lo sopporterebbe. No, è impossibile, non è un pazzo. Comu fu allura? C’u fu, ‘u Spiritu Santu?>>. Le comari non trovavano vero avere un argomento così importante da commentare e spettegolare. <<Ma… Poviru don Nicola>> continuavano a ripetere, la calunnia si spandeva a macchia d’olio. Un mattino alla fine della Santa Messa, Anna fu avvicinata dal vecchio Parroco: <<Anna, che succede a casa tua?>>. Anna diventò bianca come un cencio e mormorando tra se un: A questo punto siamo arrivati! Gli disse: <<Niente Padre, chiacchiere inutili e pericolose, voci senza senso>>.Tornata a casa, si diresse verso le scuderie, fece uscire il cavallo, lo sellò e in silenzio, con un’espressione indefinibile ed incodificabile stampata sul viso, si avviò per Rocca Ombrosa. Nicolò sentì gli zoccoli di un cavallo vicino al suo rifugio, si preoccupò e la sua mano subitaneamente si portò al fianco dove riposava il suo pugnale. Alla vista della sorella si tranquillizzò e sorrise. Anna scese da cavallo e i due si abbracciarono Nicolò, dall’intensità dell’abbraccio e dal viso di Anna capì che qualcosa di grave era avvenuto. <<Dove sono Placido ed Eto?>> domandò. Ella con un segno della mano lo zittì dicendo: << Ascolatami Nicolò, stamani in Chiesa mi ha avvicinato il Prete, Don Calcedonio, tu sai che è molto vicino a noi. E’ una tragedia immensa, in paese e in provincia non si parla d’altro se non del figlio che tua moglie aspetta. Nessuno vuole e può credere che è tuo. I 18 Pagina 18 carabinieri chiacchierando al bar, giurano che è impossibile che tu ti sia potuto avvicinare a casa. Il tuo nome e il nome della Famiglia è sulla bocca persino dei ragazzini che cominciano a comporre rime irrispettose>>. Nicolò ascolto in silenzio, poi con voce strozzata gridò: << Ma Noemi è innocente, immacolata e pura come la Madonna>>. Anna gli carezzò il viso con tanta tenerezza mista a compassione. Rimontò a cavallo e mesta prese la trazzera per il ritorno a casa. Nei giorni a venire, Nicolò non si fece trovare al consueto appuntamento. Anna, Palcido ed Eto erano preoccupatissimi e immagini di lutto riempivano i loro cuori e i loro pensieri. Poi, in una notte come le altre, Nicolò rifece la strada che conduceva al paese. Con gli accorgimenti già usati nel passato, riuscì a penetrare furtivamente a casa sua e raggiunse Noemi in camera da letto. Lei quando lo vide gli buttò le braccia al collo e cominciò a baciarlo. Nicolò con delicatezza la prese tra le sue braccia e la adagiò sul letto, il suo volto era rigato dalle lacrime e dall’angoscia, la strinse forte e posò la bocca su quella dell’amata, poi estrasse furtivamente dal fodero il pugnale dal manico d’argento con al centro incastonata una pietra di corniola recante incisa l’arme della Famiglia Drepano, palesandone l’appartenenza ed al contempo l’orgoglio atavico ricordo di secoli migliori, colpì la moglie al cuore tacitando così la sua giovane vita e il suo immenso amore. Un solocolpointrisodilacrimeeamarezza.Continuòabaciarla mormorando: <<L’onore innanzi tutto!>>, si adagiò accanto a lei e senza pietà si pugnalò i polsi squarciandone le vene e rimase lì, con l’unica donna che aveva amato sino allo stremo, in quell’ultimo amplesso che conduceva all’oblio. Le campane suonarono a morto, gli abitanti del paese uscirono dalle loro case vestiti a lutto per recarsi alla Chiesa madre. In silenzio le labbra serrate e gli occhi bassi, l’espressione tremula e vergognata, lo sguardo di chi aveva concorso affinché si compisse l’atroce delitto. La calunnia, infame sorella delle genti, con secolare crudeltà aveva colpito ancora e duramente. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 19 Giugno - luglio 2009 Museo archeologico regionale “A. Salinas” VIA BARA ALL’OLIVELLA, 24 - PALERMO TELEFONO: 091. 6116805 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA. TIPOLOGIA: ARCHEOLOGICI Museo della Zisa PIAZZA ZISA - PALERMO TELEFONO: 091.6520269 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: ARTISTICI Catacombe dei Cappuccini PIAZZA CAPPUCCINI, 1 - PALERMO TELEFONO: 091.212579 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: SPECIALIZZATI Galleria Regionale della Sicilia PALAZZO ABATELLIS, VIA ALLORO, 4 - PALERMO TELEFONO: 091.6230011 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: ARTISTICI Civica Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo VIA S. ANNA, 21 - PALERMO TELEFONO: 091.588951 GIORNI DI APERTURA: MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: ARTISTICI Museo d'Arte e Archeologia Ignazio Mormino VILLA ZITO - VIALE DELLA LIBERTÀ, 52 - PALERMO TELEFONO: 091.6085972 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO TIPOLOGIA: ARCHEOLOGICI Casa museo Tre secoli di moda PIAZZA ALBERIGO GENTILI, 6 - PALERMO TELEFONO: 091.347709 GIORNI DI APERTURA: VISITABILE A RICHIESTA TIPOLOGIA: NATURALISTICI Tesoro della Cattedrale CORSO VITTORIO EMANUELE - PALERMO TELEFONO: 091.334373 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: ARTISTICI Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino PIAZZETTA NISCEMI, 5 - PALERMO TELEFONO: 091/328060 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENI- Museo del Costume R. Piraino CA LUOGO: PALERMO INDIRIZZO: VIA DELL'UNIVERSITÀ, 54 - PALERMO TELEFONO: 091/329335 GIORNI DI APERTURA: VISITABILE A RICHIESTA SITO WEB: MUSEO DEL COSTUME R. PIRAINO TIPOLOGIA: SPECIALIZZATI Civico Museo Renato Guttuso VIA CONSOLARE, 9 - S.S.113 - BAGHERIA (PA) TELEFONO: 091.943904 GIORNI DI APERTURA: MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA Spazio Espositivo Polivalente VIA PAOLO GILI, 4 - PALERMO TELEFONO: 091.6513431-6520814 GIORNI DI APERTURA Museo del Mare DAL MARTEDI ALLA DOMENICA 19 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 20 Giugno - luglio 2009 Arsenale di Palermo VIA CRISTOFORO COLOMBO, 142 - PALERMO TELEFONO: 091.582049 GIORNI DI APERTURA: MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA Museo Diocesano VIA M. BONELLO, 2 - PALERMO TELEFONO: 091.6077215-091 GIORNI DI APERTURA: MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA Museo di Palazzo Mirto INDIRIZZO: VIA MERLO, 2 - PALERMO TELEFONO: 091.6167541 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO, DOMENICA Museo del Risorgimento PIAZZA SAN DOMENICO, 1 - PALERMO TELEFONO: 091.582774 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MERCOLEDI, VENERDI TIPOLOGIA: STORICI Museo di Mineralogia VIA ARCHIRAFI, 36 - PALERMO TELEFONO: 091.6161516-091.6168122 GIORNI DI APERTURA: VISITABILE A RICHIESTA Museo di Zoologia DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE VIA ARCHIRAFI, 18 - PALERMO TELEFONO: 091.6161603 - 091.6166080 GIORNI DI APERTURA: MARTEDI, GIOVEDI TIPOLOGIA: NATURALISTICI Museo Geologico Gaetano Giorgio Gemmellaro CORSO TUKORY, 131 - PALERMO TELEFONO: 091.7041051 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, VENERDI, SABATO TIPOLOGIA: NATURALISTICI Museo Etnografico G. Pitrè 20 ‘VIA PERGOLE, 75 - PALERMO (SEDE PROVVISORIA) TELEFONO: 091.7404890 GIORNI DI APERTURA: LUNEDI, MARTEDI, MERCOLEDI, GIOVEDI, SABATO, DOMENICA TIPOLOGIA: TERRITORIALI Archivio storico comunale ARCHIVIO STORICO COMUNALE VIA MAQUEDA, 157, 90134 PALERMO Palazzo Riso Museo d’arte contemporanea della Sicilia C.SO VITTORIO EMANUELE, 365 - 90134 PALERMO WWW.PALAZZORISO.IT Chiesa Inferiore di Santa Maria delle Grazie P.ZZA DEL PARLAMENTO, 1 - PALERMO LE PAGINE DI URANIA mostra di libri antichi visitabile dal lunedì al sabato dalle h 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 17 e domenica e festivi dalle h 8.30 alle 12.30 DAL 18 APRILE AL 14 GIUGNO Civitas tango VIA ROSOLINO PILO 20/B 90139 PALERMO Programma tango Corso principianti A LUNEDÌ E MERCOLEDÌ ORE 20.00 Corso principianti B MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 20.30 Corso intermedi I LUNEDÌ ORE 21.15 (LEZIONE) MERCOLEDÌ ORE 21.15 (PRATICA) Corso intermedi II GIOVEDÌ ORE 21.45 (LEZIONE) pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 MERCOLEDÌ ORE 21.15 (PRATICA) Corso avanzati MARTEDÌ ORE 21.45 (LEZIONE) MERCOLEDÌ ORE 21.15 (PRATICA) Programma danza Pagina 21 WWW.KURSAALTONNARA.IT Opera in Piccolo (Ars Nova e Accademia Cantori Nuovi) Addio del passato. Liberamente tratto da La Traviata di G. Verdi e F.M. Piave 4 E 6 GIUGNO ORE 21,00 Contemporaneo: insegn. Paola Cassarà Alessandro Panicola e la Bossa Nova MARTEDÌ E GIOVEDÌ DALLE 10.00 ALLE 11.30 VENERDÌ 5 GIUGNO ORE 22.00 Classico: inseg. Ignazia Galante PREDANZA: MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 16.00 PRIMO CORSO: MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 17.00 Opera in Piccolo (Ars Nova e Accademia Cantori Nuovi) Appunti su Bohème 11 E 13 GIUGNO ORE 21,00 Classico per adulti A noi piace il vintage! DOMENICA 14 GIUGNO ORE 22.00 MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 19.30 Moderna Cocò Gulotta in Bottega Retrò LUNEDÌ 15 GIUGNO ORE 22.00 LUNEDÌ E MERCOLEDÌ ORE 18.30 Libreria Kursaal Kalhesa FORO UMBERTO I, 21 - PALERMO TEL.091-6167630 - WWW.KURSAALKALHESA.IT Orari dal martedì al sabato 13:00-15:30 e 17:30 fino a chiusura domenica 11:30 - 18:00 Tutte le domeniche h. 12:00 - 17:00 letture, giochi, intrattenimento per bambini dai 3 ai 12 anni Ogni giovedì al Kursaal Kalhesa potrete ascoltare musica dal vivo nello spazio caldo e accogliente del wine bar. Orari di apertura del centro dal martedì al giovedì dalle 12:00 alle 01:30 venerdì e sabato dalle 12:00 alle 02:00 domenica dalle 11:30 alle 18:30 lunedì chiuso Kursaal Tonnara Vergine Maria VIA BORDONARO, 9 - PALERMO Swingers in “Swing Back In Town” MERCOLEDÌ 17 GIUGNO ORE 22.00 Opera in Piccolo (Ars Nova e Accademia Cantori Nuovi) Bastiano e Bastiana e l’Oca del Cairo di W. A. Mozart GIOVEDÌ 18 GIUGNO ORE 21.00 Raices Flamencas VENERDÌ 19 GIUGNO ORE 21.00 Marilia Vesco LUNEDÌ 22 GIUGNO ORE 22.00 Summer Jazz 2009: Kurt Rosenwinkel standards trio MARTEDÌ 23 GIUGNO ORE 22.00 Serenella MERCOLEDÌ 24 GIUGNO ORE 22.00 Lalla into the garden VENERDÌ 26 GIUGNO Summer Jazz 2009: Omer Avital and 21 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 22 Giugno - luglio 2009 his band of the east SABATO 27 GIUGNO ORE 22.00 Pop 84 Orchestra DOMENICA 28 GIUGNO ORE 22.00 Teatro al Massimo PIAZZA G. VERDI, 9 - 90138 PALERMO TEL. 091.589575 - 091.589070 WWW.TEATROALMASSIMO.IT Teatro Biondo Stabile TEATRO BIONDO - VIA ROMA, 258 90133 PALERMO TEL.0917434311 TEATRO BELLINI - PIAZZA BELLINI 90133 PALERMO TEL.0917434312 WWW.TEATROBIONDO.IT Teatro Lelio VIA FURITANO, 5/A - 90145 PALERMO TEL. 091.6819122 TEL. 091.682.8958 WWW.TEATROLELIO.IT Teatro Libero SALITA PARTANNA, 4 - 90133 PALERMO TEL. 091.6174040 FAX 091.6173712 WWW.TEATROLIBEROPALERMO.IT Teatro Massimo PIAZZA G. VERDI – PALERMO TEL. 091.6053111 - WWW.TEATROMASSIMO.IT COSÌ FA TUTTE ossia LA SCUOLA DEGLI AMANTI Kv. 588 Dramma giocoso in due atti diWolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte Israeli Opera diTel Aviv Orchestra e Coro delTeatro Massimo Maestro del coro Andrea Faidutti 10-17 GIUGNO CAVALLERIA RUSTICANA Melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci dal dramma omonimo di Giovanni Verga PAGLIACCI Dramma in un prologo e due atti, libretto e musica di Ruggero Leoncavallo 5-9 LUGLIO AL TEATRO DI VERDURA Palazzo Sant’Elia VIA MAQUEDA 81 - PALERMO Alberto Sughi - Dove va l’uomo DAL 9 MAGGIO AL 2 AGOSTO Orto Botanico VIA LINCOLN, 2 - 90123 PALERMOY TEL. 091.6238234 WWW.ORTOBOTANICO.PALERMO.IT Hortus musicus Il giardino musicale Direttore artistico M° Onofrio Claudio Gallina DAL 15 MAGGIO AL 5 GIUGNO Expa VIA ALLORO, 97 - PALERMO WWW.EXPA.ORG Space Made Light 22 MAGGIO – 28 GIUGNO 2009 MARTEDÌ-DOMENICA 18-23 Expa, rimarrà aperto per tutta l'estate dal venerdì alla domenica dalle 19 alle 23, ideale per un aperitivo rinforzato, con musica e videoarte (il programma su www.expa.org) e dal 1 luglio al 15 settembre il Piano Nobile rimarrà aperto fino alle 24. Ecovision edizione 2009 Festival Internazionale di Ambiente e Cinema PALAZZO STERI, CORTILE ABATELLI WWW.ECOVISIONFESTIVAL.COM 3-9 Giugno 2009 22 - PALERMO pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.39 Pagina 23 pass_partu_maggio_09:pass def 24 11/01/2012 17.39 Pagina 24 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Alibi Club. Tra storia, spettacolo e formazione Alibi Club è un ente di formazione accreditato dalla regione siciliana che da oltre 20 anni è protagonista della scena culturale e dello spettacolo in Sicilia. Dietro all’Alibi Club c’è una storia ricca di innovazioni, sperimentazioni, iniziative e attività che hanno segnato profondamente negli scorsi decenni il panorama culturale palermitano. La gloriosa storia dell’Alibi Club ha inizio nel 1979, quando, quasi per scommessa, il giovane professore Serafino Visalli e un piccolo ma combattivo gruppo di ragazzi palermitani decisero di rivoluzionare la scena culturale in città. Una città fino ad allora legata a schemi e dinamiche antiche, scena particolarmente arretrata, soprattutto nella fruizione culturale giovanile, indietro anni luce rispetto alle grandi realtà metropolitane italiane. “Verso la fine degli anni ‘70, grazie anche alla mia attività di insegnante – dice S. Visalli – mi accorsi che i giovani non avevano nessun luogo in cui entrare in contatto con la cultura, la musica, il teatro, lo spettacolo. Decidemmo allora di aprire un locale per fare in modo che anche a Palermo i ragazzi avessero la possibilità di divertirsi in maniera intelligente ed entrare a contatto con il meglio della cultura, dello spettacolo, della musica e dell’audiovisivo che la nostra città potesse offrire”. Nel 1979 così, in Via Generale Arimondi, ha inizio l’epopea. Il gruppo di ragazzi incomincia ad allestire il Pagina 25 locale: una discoteca che potesse accogliere all’interno un palco, l’attrezzatura e gli strumenti per allestire spettacoli teatrali, concerti, reading, incontri, proiezioni e dibattiti. Vede così la luce l’associazione culturale “Alibi Club”. “La discoteca era un pretesto per attirare ragazzi. Il nostro obiettivo era quello di raggiungere il maggior numero di persone. Creare il contatto. Fidelizzarle e renderle partecipi a tutte le iniziative dell’associazione”. Ecco, secondo Visalli, le motivazioni che hanno portato alla scelta della soluzione Disco Club: un mezzo per avvicinarsi ai giovani; creare momenti di sano divertimento, con musica di un certo livello, e coinvolgerli in iniziative di alto profilo che non erano per nulla marginali, ma anzi fondamentali, per l’attività del Club e dell’associazione culturale. L’Alibi Club, dopo una prima fase, nella quale la musica e il divertimento hanno costituito una attrattiva utile per aggregare e associare ragazzi più o meno giovani, grazie anche a una efficace strategia di tam tam e public relation, inizia la seconda fase, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo iniziale: unire giovani e cultura a Palermo. Si incominciò con il teatro, la musica e i video. L’Alibi Club fu il primo locale di Palermo dotato di un videoproiettore, una novità assoluta per quei tempi, uno strumento nuovo per fruire di immagini e musica in un contesto particolare come quello di un Club e per creare contaminazioni fra i diversi generi dello spettacolo. Vennero portate avanti diverse rassegne cinematografiche, che riscossero un grande successo, e che offrirono importanti spunti di discussione, confronto e riflessione. All’inizio degli anni‘80 si incominciò inoltre a mettere in scena rappresentazioni teatrali. 25 pass_partu_maggio_09:pass def 26 11/01/2012 17.40 Pagina 26 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Vennero allestiti spettacoli di Shakespeare o Beckett, allora sconosciuti a un certo tipo di fruitori o per lo più poco frequentati dai giovani palermitani. Vennero organizzati concerti Jazz e incominciarono a muovere i primi passi Ciprì e Maresco, che proprio all’Alibi Club presentarono le prime fasi della celeberrima “Cinico TV”. “Sarebbe molto difficile elencare tutte le iniziative e gli episodi che l’Alibi Club ha registrato nel corso della sua attività – afferma il professore Visalli – mi piace ricordare però il grande successo della Notte dei pesci, che ci proiettò a livello internazionale. E ancora le cene teatro, le serate etniche, le proiezioni dei Pagina 27 video originali BBC dedicati a Louis Armstrong e il Notamatch, la gara tra band scolastiche palermitane”. Andando con ordine: le cene teatro erano delle cene, che all’inizio accoglievano 120 persone (poi 150 per il grande successo registrato), nelle quali importanti attori palermitani, mentre i commensali mangiavano, recitavano testi importanti e interagivano con il pubblico, facendolo diventare protagonista della serata. Questa idea di Franco Scaldati e Umberto Cantone che ebbe come protagonisti tra gli altri Gaspare Cucinella, Eliana Lo Vai, Mariella Lo Sardo e tanti altri divenne uno dei grandi eventi delle serate palermitane. Le “messe in cena” diventarono ben presto un vero must in città. 27 pass_partu_maggio_09:pass def 28 11/01/2012 17.40 Pagina 28 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Altro evento degno da ricordare è il Notamatch, una gara musicale fra le band delle scuole superiori palermitane, che aveva come premio l’incisione del disco d’esordio della band vincitrice, all’inizio vennero inciso dei vinili, in seguito dei Cd. Questa gara, durata 7 edizioni, coinvolgeva migliaia di studenti, che accorrevano all’Alibi per ascoltare buona musica e sostenere il gruppo della propria scuola. Molto importanti le serate etniche. Appuntamenti dedicati di volta in volta a una etnia straniera. Vere e proprie feste multietniche nelle quali era possibile conoscere le culture di ogni singola etnia, i libri, le danze, le musiche, i loro usi e la loro gastronomia. Negli an- Pagina 29 ni ottanta un evento del genere era assolutamente inedito per Palermo e contribuì molto all’integrazione e al confronto multiculturale in città. Altro evento storico per l’Alibi Club fu la serata jazz dedicata ad Luis Armstrong. Ecco la testimonianza del professore Visalli “Ricordo che, grazie ad alcuni amici, entrammo in possesso dei video originali della Bbc nelle quali erano registrate alcune sessioni effettuate da Louis Armostrong negli studi di Londra. Un evento che ritenevamo importante, ma temevamo che fosse di non grandissimo richiamo. La sera, quando arrivai nelle vicinanze del Club, notai una grande calca di persone. Tantissime auto posteggiate in doppia fila e una 29 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 gran confusione. Pensai che fosse successo qualcosa in zona e invece erano persone che si accalcavano per partecipare alla proiezione. Nel TG1 nazionale, a ora di pranzo, era stato trasmesso un servizio che parlava della serata dedicata ad Armstrong e questo scatenò un interesse eccezionale. Fu una grande serata, che ci diede molte soddisfazioni, e che avvicinò molti giovani palermitani al jazz”. Altra serata speciale fu la Notte dei pesci, organizzata in occasione del Primo Maxiprocesso di Palermo. L’Alibi Club invitò tutti i giornalisti, provenienti da ogni parte del mondo, un giorno prima dell’inaugurazione del processo. Fu una serata memorabile, giornalisti di ogni lingua parteciparono a 30 Pagina 30 questa festa, e ricordarono nei loro articoli questo momento. Uscirono articoli sul testate tedesche, inglesi, americane e giapponesi. Un evento che a distanza di tempo viene ancora ricordato periodicamente. Va ricordata infine l’Aulularia di Plauto, che l’Alibi Club mise in scena nella personalissima e originale traduzione/rivisitazione di Franco Scaldati. Il testo di questa commedia in latino venne tradotto in siciliano e interpretato da Scaldati. Fu un grandissimo successo, un messa in scena che tra il 1988 e il 1989 portò tantissimi spettatori, entusiasti per lo spettacolo, assolutamente originale e innovativo per la città. Parallelamente all’attività dell’associazione, pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Pagina 31 31 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Pagina 32 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 che era principalmente quella di intrattenimento e cultura, già dal 1983 l’Alibi Club portava avanti corsi di formazione rivolti ad attori e tecnici teatrali. Mossero i primi passi all’Alibi Club i fratelli Lo Cascio, Costanza Quatriglio e tanti altri artisti e tecnici che oggi danno luce alla scena artistica palermitana. L’Alibi Club ha terminato la sua attività di intrattenimento e di associazione culturale nel 1996, quando in città proliferarono tante altre associazioni culturali al punto che divenne difficile portare avanti la mission iniziale. Il locale di Via Generale Arimondi fu chiuso e si scelse di continuare soltanto nell’attività di formazione, da sempre uno dei Pagina 33 punti di forza dell’Alibi. Formazione seria, di qualità, volta a creare un futuro solido agli allievi che partecipano ai corsi. Grazie al know-how acquisito nel tempo, alle esperienze innovative, alle reti di interazione che si sono create nel tempo, i corsi di formazione di Alibi Club costituiscono uno degli strumenti più efficaci per entrare preparati nel mondo dello spettacolo. Ad oggi, con i corsi di alta formazione del PROF 2009 “Progetto Palcoscenico”, l’Alibi Club dà la possibilità ai giovani che vogliono lavorare nel mondo dello spettacolo, del teatro e dell’audiovisivo, di entrarvi in maniera funzionale, per costruire un futuro senza ostacoli. 33 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Alibi Club presenta i corsi Prof 2009, progetto palcoscenico Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione professionale PROF 2009 promossi da Alibi Club, ente di formazione accreditato presso la regione siciliana. I corsi di lunga e breve durata del“progetto Palcoscenico”sono rivolti a tutti i residenti in Sicilia in possesso di licenza media, giovani e adulti disoccupati o inoccupati, che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età alla data di scadenza del bando. I corsi di Alibi Club sono lo strumento ideale per entrare con successo nel mondo del cinema, del teatro, dello spettacoloedellafotografia.Sonocorsidelladurata di 900 ore, tenuti sia dal personale interno all’Alibi Club che da docenti esterni come i professionisti provenienti dal Teatrotre. Tra i nomi che collaborano con Alibi Club: Antonio Raffaele Addamo, Luca D’Angelo, Roberto e Maurizio Spicuzza, Sandro Dieri Danila Lo Giudice, Giorgio Lo Cicero, MaurizioVuturo e tantissimi altri. I corsi promossi da Alibi Club sono volti alla formazione delle seguenti figure professionali: ATTORE AIUTOREGISTA SCENOGRAFO TECNICOAUDIO TECNICOLUCI MACCHINISTA FOTOGRAFO CAMERAMAN COSTUMISTA TRUCCATOREDISCENA 34 Pagina 34 Figure professionali altamente specializzate per i profili lavorativi richiesti dal mercato del lavoro. I corsi, come già detto, hanno una durata 900 ore, di cui 270 ore di teoria e 630 di pratica (compreso stage aziendale di 180 ore presso organismi e imprese del settore). Ciò che caratterizza i corsi Alibi Club è il contatto diretto con il mondo del lavoro. La possibilità di svolgere attività pratiche e lavorare, durante il periodo di formazione, sul campo. Viene data infatti molta attenzione alle attività pratiche, necessarie per acquisire professionalità e presentarsi efficacemente al mondo del lavoro. Nelle precedenti edizioni di questi corsi il placement è stato molto elevato. Ex allievi infatti hanno partecipato ad importi produzioni teatrali e cinematografiche nazionali, ad importanti fiction e programmi televisivi, a spettacoli sia in qualità di tecnici altamente specializzati che in qualità di artisti. Tra le produzioni che hanno accolto gli ex studenti dei corsi di formazione Alibi ricordiamo la fiction Mediaset“I Cesaroni”,“X-Factor”, programma televisivo di Rai 2, “Diario di una siciliana ribelle” di Marco Amenta e la serie prodotta dalla Rai Agrodolce. Agli allievi che parteciperanno ai corsi sarà riconosciuta una indennità di frequenza (pari a 620 euro) e verrà fornito, gratuitamente, il materiale didattico e di consumo. Al termine del corso verrà inoltre rilasciato agli allievi che avranno superato l’esame finale, un attestato di qualifica riconosciuto dall’Ufficio Provinciale del Lavoro. Opportunità di crescita personale, possibilità di affrontare con maggiore sicurezza il mondo del lavoro, aumento delle probabilità di trovare una prima occupazione o miglioramento di quella attuale. Ecco la mission di Alibi Club Formazione. per informazioni www.alibiclubformazione.com pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Pagina 35 Priulla pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.40 Pagina 36 pass_partu_maggio_09:pass def Lorena Musotto 11/01/2012 17.40 La Sicilia che vuole cambiare… Oggi si fa fatica a credere che ritornare ad una più tradizionale gestione del territorio, possa essere una delle condizioni fondamentali per la nostra qualità di vita e per l’ambiente Diversi studiosi molto noti nell’ambito dell’antropologia economica individuano nell’attuale modello sociale, basato sulla crescita economica illimitata e sul profitto, il maggiore responsabile del progressivo decadimento e della perdita dei valori umani, culturali, sociali, ambientali. Bisognerebbe rovesciare questo modello e puntare sulla “Decrescita”, ovvero, una società che misura il suo benessere sull’autoproduzione, attenta alle risorse di cui dispone, proiettata verso una visione d’insieme e la rivalutazione del lavoro manuale e artigianale. Una società in cui “sobrietà” e “lentezza” costituiscano i valori fondanti del nuovo paradigma culturale. www.decrescitafelice.it Siamo testimoni consapevoli e silenziosi di un malessere collettivo, presi dalle difficoltà della vita quotidiana ci sforziamo di portare avanti quel brandello di valori e solidarietà che ancora sopravvive all’interno del nucleo familiare. Il tempo libero e le occasioni di incontro si sono ridotte sempre di più e la non conoscenza dell’Altro contribuisce ad alimentare il sospetto, l’isolamento e di conseguenza la paura di ciò che non si conosce. Anche quei rari momenti di svago che il sistema società concede all’inter- Pagina 37 no della sua logica capitalistica, sono sempre meno relazionali e subordinati ai meccanismi dei grandi numeri, del bussiness e della mercificazione del divertimento (sale gioco, empori commerciali multifunzionali, cinema, centri di salute e benessere, ecc.). Qualcosa nell’era di Internet tuttavia si sta muovendo: la rete. I meccanismi complessi del nostro sistema, i mezzi di comunicazione di massa che fanno sempre meno informazione, sono adesso contrastati dalla rete di persone mosse dallo stesso spirito e dallo stesso disagio, che insieme fanno massa critica. Nuclei di persone più sensibili, meglio informati e più motivati a proporre alternative rispetto l’attuale modello socioculturale ed economico, si fanno promotori attivi di iniziative non più soggette ai meccanismi della grande distribuzione, ma che al contrario mirano ad instaurare rapporti più diretti e semplificati tra produttori e utilizzatori/fruitori, reale domanda e offerta, secondo principi di equità, solidarietà, partecipazione, attenzione verso l’ambiente. Diverse realtà di questa natura sono un po’ sparse ovunque, anche nella nostra regione. Energie nuove, linfa vitale, giovani e meno giovani, che vogliono semplicemente connettersi tra loro. Tra queste energie si inserisce, per esempio, la rete dei GAS (Gruppi d’Acquisto Solidale) che in poco più di una decina di anni si è estesa in maniera considerevole. Sulla homepage del loro sito www.retegas.org si legge: I G.A.S. nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso 37 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 un’economia che metta al centro le persone e le relazioni. Anche quando si acquista al supermercato, chi è più avveduto fa attenzione a ciò che è scritto sulla confezione (provenienza, ingredienti) e cerca di scegliere il meno peggio fra tutti e con un rapporto qualità/prezzo convincente. Anche i GAS puntano sulla qualità e sulla convenienza economica ma propongono un altro modello di consumo orientando le proprie scelte su prodotti coltivati in maniera naturale, rispettosa dell’ambiente, provenienti da produzioni locali (così da ridurre il più possibile le distanze e di conseguenza l’inquinamento e gli sprechi di energia derivanti dal trasporto) e con la sicurezza di non essere complici di coloro che sfruttano indiscriminatamente le risorse umane e ambientali dei paesi del sud del mondo. I gruppi di acquisto sono formati, quindi, da persone e produttori locali consapevoli e responsabili, che si incontrano in posti e giornate concordate per attuare la vendita/acquisto diretta dei prodotti, a prezzi sensibilmente ridotti rispetto a quelli del mercato, e di qualità decisamente superiore. Sul sito della rete GAS è possibile trovare alcune indicazioni utili per formare o far parte di un GAS. Attualmente di gruppi e reti registrate sul sito, se ne contano 38 Pagina 38 575. In Sicilia 16 di cui 3 a Palermo, anche se è certo che sono molte di più. Fare un GAS non è complicato basta riunire un gruppo di persone mosse dallo stesso spirito, che condividono un modello e di stile di vita affine e che vogliono far di tutto per conseguirlo. A tal proposito segnaliamo di visitare il sito www.retegas.org per ottenere informazioni più dettagliate sulle manifestazioni e le attività svolte. Tra le manifestazioni c’e anche l’occasione per raccogliere le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che riconosca l’agricoltura contadina su piccola scala www.agricolturacontadina.org per far conoscere un’altra importante iniziativa che il comune di Petralia Sottana si prepara ad accogliere nelle date del 26/27/28 giugno 2009 relativo allo sbarco dei GAS in Sicilia. Si terrà a Petralia il 9° Convegno Nazionale dei GAS, un evento in cui GAS del Nord e della Sicilia si confronteranno su esperienze e iniziative già consolidate o in progetto, e un’occasione per chiarire e centrare meglio i punti cardine della loro attività e creare nuove reti e nuovi Distretti di Economia Solidale (DES). Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.siqillyah.it. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 39 Franco Fiorentino - Aurelio Buono Una didattica che si adatta agli individui Interefop (Ente di formazione Professionale) è tra i banchi dell’Istituto Tecnico Commerciale “ Vilfredo Pareto”. Si concretizzano cosi gli sforzi per l’avviamento del Corso OPERATORE GRAFICO MULTIMEDIALE del progetto CRESCERE E’ GIOVANE nell’ambito del “ Percorso Sperimentale Triennale istruzione integrati con la formazione professionale, Tipologia B del triennio 2008 - 2011. La scelta del percorso nasce dall’analisi sviluppata dal Servizio di Orientamento degli Sportelli Multifunzionali di Palermo che, nel finalizzare i compiti istituzionali alla creazione di percorsi integrati di processo per la programmazione integrata dei sistemi formativi, hanno, unitamente all’ITCS Pareto, valorizzato ed individuato i profili professionali di maggiore interesse per l’integrazione tra formazione e istituzione scolastica. Il nostro Programma si muove sulle peculiarità dell’Area Tecnico professionale dell’Industria Grafica. Nello specifico i contenuti sono indirizzati all’insieme delle procedure di produzione. Esse vanno dalla classificazione degli stampati, alla tipologia di carta e degli inchiostri da stampa, lo studio e l’osservazione dei caratteri da stampa e il loro utilizzo semantico ed ancora la composizione dei testi sulle griglie di composizione e il trattamento delle immagine con i software professionali. Nello specifico il programma per il primo anno di Tecnologia e Visual Design si avvale di quattro momenti che sono: IL GESTO CREATIVO – TECNICA E TECNOLOGIA DELL’IMMAGINE – ESERCITAZIONI E MATERIALI – TEORIA E COMUNICAZIONE VISIVA – Questo programma di alto profilo è flessibile e dinamico per meglio adeguare il programma e i suoi momenti all’individuo e non viceversa per allineare il discente ad un programma rigido ed anacronistico. Per ottenere i migliori risultati con gli individui, i nostri discenti, quindi procederemo in modo da rendere “easy” ma completo il percorso didattico professionale che insieme abbiamo fissato. L’Operatore Grafico Multimediale è una figura professionale con conoscenze e preparazione di base adeguata per inserirsi nei settori operativi della comunicazione editoriale e commerciale, in grado di usare i mezzi e le tecniche più diffuse per la produzione di messaggi visivi e di collaborare all’ideazione e realizzazione degli stessi. E’ per questo, che sono stati individuati fra i docenti della formazione, professionisti che svolgono la propria attività nell’ambito della grafica e che quindi permetteranno agli allievi di avere un contatto diretto con il mondo del lavoro, previsto la visita ad un'agenzia di pubblicità e comunicazione integrata, la Gulotta Cube, per meglio assistere ai processi creativi e di produzione, dall'idea alla realizzazione commerciale. Molte delle ore saranno svolte proprio presso laboratori grafici tipografici che permetteranno agli allievi di crescere e apprendere, dal punto vista della crescita personale e culturale. 39 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 40 pass_partu_maggio_09:pass def Massimo Di Martino 11/01/2012 17.41 A Palermo il Cinema in bocca Cinematocasa, un laboratorio di idee, una serie di iniziative interessanti legate al cinema, alla cultura e alla gastronomia. Cinematocasa è un portale on line che si occupa dei film trasmessi in Tv, è approfondimento, è anche una sala con quindici posti per gli appassionati di cinema. La piccola Salabim, allestita nella sede dell'associazione culturale Artesia in Via Maqueda a Palermo offre la possibilità a quindici spettatori per ogni proiezione di visionare film, di partecipare ad un dibattito sulla pellicola e di fare delle ottime degustazioni enogastronomiche. Il nome di questa iniziativa? Cinem(eat)ocasa: il cinema in bocca. In una esclusiva sala cinema per pochissimi invitati i film d'essai, i consigli dei critici cinematografici di Cinematocasa e suggestive proposte enogastronomiche con prodotti tipici siciliani (dal caprino girgintano, alla tuma persa, al pane nero, ed altro ancora). Tra i film che verranno proposti in futuro da Cinema(eat)ocasa Europa '51 di Roberto Rosselini, Amanti di Vittorio De Sica, Franco e Ciccio Superstar. Acquistando il biglietto della serata sarà possibile usufruire di un servizio Taxi. Cinema(eat)ocasa, un modo innovativo, gustoso e divertente di fruire il cinema e di apprezzare le prelibatezze della terra siciliana. www.cinematocasa.it Pagina 41 I PROSSIMI APPUNTAMENTI Arenatocasa – Il cinema sotto le stelle. cena e cinema a soli 20 euro ai fornelli Lorenzo Carandino e Rosangela Avanzato Giovedì 11 giugno 2009, ore 20.30 Cinematocasa Via Maqueda 129, Palermo Telefono 091.6177559 333.2012439 Una serata dedicata a ciò che gli astri predispongono intorno a te con Giacomo Maggio e il film di Ferzan Ozpetek, “Saturno Contro”. Giacomo Maggio, 43 anni, originario di Geraci Siculo, esercita la professione di avvocato dal 1996. Da sempre appassionato e studioso di astrologia. Conduce una trasmissione radiofonica di successo su Radio Time, (a Palermo sui 94.00 MHz). Saturno contro Un film di Ferzan Ozpetek. Con Stefano Accorsi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso, Milena Vukotic, Luigi Diberti, Lunetta Savino, Benedetta Gargari, Gabriele Paolino. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 42 Aurelio Buono - www.myspace.com/auxdeejay L’onda dei suoni è il mio mondo sonoro La musica è la mia comprensione delle cose, le mie emozioni, le mie e le tue idee sotto forma di onde che si propagano. Sono Immagini dentro e fuori di me. L'articolo che Vi propongo è una riflessione sul tema dei suoni e delle immagini per allestire una esibizione a Palazzo Resuttano alla galleria B and Art di Maria La Marca e Beatrice Feo Filangeri che si terrà a Palermo a ottobre. Come molti di Voi, miei cari lettori, io vivo per la maggior parte del tempo immerso nei suoni. Suoni dal quotidiano in onde di suoni continui senza interruzioni, musiche, melodie, armonie e groove della nostra vita. Un'unica colonna sonora che ci accompagna dal concepimento, nei gemiti di piacere di coloro che ci generarono, fino all'ultimo respiro nel suono dell'ultimo istante che oltrepassa la barriera del suono/vita verso un'altra dimensione cavalcando onde di “suoni altri” dell'oltre. I suoni del quotidiano sono generati/vibranti/ascoltati dei nostri rituali quotidiani; dalla sveglia del cellulare al mattino e la caffettiera sul fuoco, al suono del lenzuolo e del guanciale del cuscino prima di addormentarsi. Sono i suoni astrusi delle nostre macchine, dall'automobile ai ronzii dell'hard disk dei Pc. Dalle forchette sui piatti a pranzo e le voci dei bimbi al ritorno da scuola, ai cin cin dell'aperitivo al bar degli amici. Ci sono suoni estremi (i rumori sono solo un pregiudizio) e ci sono i suoni del lavoro, come i gesti cibernetici di robot nelle catene di montaggio alla sezione assemblaggio di una fabbrica. Ed ancora i suoni dei campi coltivati e di una zappa che scava nella terra per la coltivazione. Ci sono suoni che generano il terrore, come quel certo silenzio assordante, mai sentito prima, ne42 gli istanti prima di un terremoto 5.2 della scala RICHTER. Il mondo dei suoni del quotidiano è anche questo e oltre. Per me il suono ha una suggestione pittorica, come un colore, una sfumatura, un forte contrasto, una tinta unica vibrante in superficie. Il suono ha anche una valenza ecologica. Il suono “ecologico” è una percezione legata all'ambiente in cui si propaga e ritorna. Il suono ecologico, definisce quella qualità generata dall'ambiente stesso, per cui la sua generazione da strumenti/oggetti/materie cambia la qualità percettiva/sensoriale... così in un teatro creeranno vibrazioni e assonanze emozionali diverse dai suoni generati in una caverna, su un campo di grano a giugno o nel deserto tra le dune... e badate non è solo una questione di acustica in senso stretto. Secondo questo principio si possono aprire finestre gia in parte sperimentate dalla musica contemporanea per immaginare nuovi suoni e nuovi strumenti per comporre partiture di una nuova musica “ecologica”. Così proviamo ad immaginare per esempio concerti di foglie di eucaliptus mosso dai venti d'autunno sulla Palermo-Agrigento... la sabbia che scorre tra le dita che si tuffa nella duna della terza spiaggia a San Leone... mixate ai suoni dell'infradito sugli scogli bagnati nel calcare bianco a Scala dei Turchi. Che dire delle partiture di ali di Aironi a Capo Passero su assoli di fotoni nell'impatto, alla velocità della luce, su pannelli fotovoltaici di un tetto nella provincia di Siracusa, sintonizzate al suono della neve nera a 1600 mt. slm sù nell'Etna. Quale opera sublime il ritmo di un sasso piatto lanciato sulla superficie del Simeto interfacciato al suono del marmo di Alcamo in una assolata domenica d'estate... quale concerto sarebbe quello di cento salici piangenti e cicale al campeggio di Eraclea Minoa durante la siesta di un pomeriggio d'agosto... remixate sulla partitura della prima pioggia sopra le arance e limoni della Conca D'Oro a Palermo... ed ancora, il ronzio di ali d'api presso un albero di fichi maturi nella campagna della provincia di Trapani d'estate. I suoni delle musiche si alternano a silenzi che pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 pure suono è... come quel ronzio a basse frequenze molto vicino al silenzio ma piu viscerale delle fabbriche ferme per la mancanza di produzione industriale... suoni anomali, suoni della crisi. Cambierà questo mondo così come lo conosciamo, sta già cambiando mentre scrivo, mentre leggete. Cambieranno usi, rituali, consumi e in conseguenza gli oggetti/strumenti del quotidiano e i loro suoni. Possiamo, fin d'ora, immaginare ad un'ingegneria del suono per suoni del futuro, più umani, meno invasivi e meno persuasivi, più naturali ritmate da un groove lento come i battiti di un cuore di un neonato che sugge, simbolicamente l'uomo nuovo. Musiche e suoni qualitativamente coinvolgenti ed armonici sintonizzate alle onde elettromagnetiche del cervello donandoci un armonia neuronale... un relax sound. I suoni che possiamo immaginare e che vorrei è oggi un portale aperto delle sinfonie nate da musiche e suoni della crisi. L'apertura di questo portale dei suoni dà la possibilità di reinventare i suoni del futuro pensandolo in funzione di una “ecologia” e una sobrietà, nell'uso di risorse e Pagina 43 materie, quasi privi di qualità inquinanti e ricchi di immaterialità, in e per tutti i sensi. Come artista multimediale e ricercatore (visivo e sonoro) sono sempre proiettato alla creazione di nuovi linguaggi del mondo in mutazione e assai complesso come il nostro, capace di raccogliere tutte le suggestioni generate dalla specie umana e dalla natura del mondo sintetico da noi generato. L'esperimento / Live musicale programmato per l'installazione a Palazzo Resuttano (cerca su FACEBOOK) è il tentativo di creare un SET sonoro fruibile che rappresenta la “colonna sonora” di una esibizione di alcune foto e di micro video nati e girati con un comune telefono cellulare. Questa “colonna sonora” mixata in diretta si avvale di commenti sonori e scritture sintetiche generati da strumenti digitali ed analogici per una fruizione mediata da immagini. Siete tutti invitati a questa esibizione visiva e sonora. Passaparola e alzate il volume. Aurelio Buono alias AuxDeeJay TO FACEBOOK: Aurelio Naufrago Buono 43 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 44 pass_partu_maggio_09:pass def Dario Carnevale 11/01/2012 17.41 Galoppino Dopo autoblu e peones, questa è la volta del galoppino. Una parola che non lascia scampo a tanti dubbi, meritandosi uno spazio speciale nella nostra rubrica. Escluso, ovviamente, il mondo dell’ippica, nell’accezione più ampia il termine galoppino è spesso sinonimo di portaborse o del tuttofare legato al politico di turno. Il significato poi assume altre e più specifiche sfaccettature in occasione delle campagne elettorali. Ad ogni elezione, infatti, il galoppino fa la sua comparsa. Un personaggio praticamente intramontabile di cui un certo modo di far politica proprio non riesce a fare a meno. Non a caso alla domanda: «Chi è il galoppino?», la risposta predominante è quella: «E’ chiddù ca stà cù i santini in manu, quannù ci sunnu i votazioni». Difatti il galoppino è colui che, sebbene sia proibito dalla legge, aspetta pazientemente gli elettori davanti ai seggi e suggerisce i suoi “cavalli vincenti”, vale a dire i propri candidati. Temerario, il galoppino rischia e s’immola per l’onorevole o per colui che deve ancora fare il grande salto nella politica. Non si sa né se né quanto venga pagato per svolgere questa ormai atavica prestazione. O se, invece, la sua contropartita sia quella di un ipotetico futuro posto di lavoro. Sotto il sole o con la pioggia è sempre lì, non manca mai. Ci sono quelli di- Pagina 45 screti e quelli invadenti che, presto o tardi prima della chiusura delle urne, saranno artefici di scontri con le forze dell’ordine o con qualche cittadino indignato. Sì perché, a seconda dei luoghi e dei contesti in cui operano, ce ne sono di saccenti e fin po’ troppo intimidatori. Il galoppino è una figura troppe volte e in troppi modi ambigua, utilizzata come radar. Una specie di antenna che registra gli umori e il clima di in un determinato seggio elettorale. Un personaggio di cui non sentiremmo per nulla la mancanza se un giorno sparisse dalle parole della politica. 45 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 46 Valerio Tripi Nascono i Centri Commerciali Naturali La Cna guida la riqualificazione di Borgo Vecchio Un primo passo importante era già stato compiuto con la nascita del comitato “Salviamo i mercati storici di Palermo”. Ma quello decisivo per la riqualificazione di Ballarò, Capo, Vucciria e Borgo Vecchio è stato compiuto il 22 settembre con la firma del protocollo d'intesa fra la CNA provinciale di Palermo, l'Associazione culturale Esther e lo stesso comitato "Salviamo i mercati storici di Palermo". Un accordo che prevede l'attivazione e l'attuazione dello schema di progetto per la rivitalizzazione e gestione integrata del sistema di attività miste dei mercati storici di Palermo. Un modo non solo per recuperare le antiche atmosfere dei mercati storici, ma per coinvolgere tutte le imprese che operano negli stessi mercati. Un’iniziativa che darà alla luce i Centri Commerciali Naturali. Un modo, in un’epoca sempre più legata alla globalizzazione, per mantenere e divulgare le antiche tradizioni di borgata. La Cna, in particolare, si occuperà di Borgo Vecchio. I lavori nella popolare zona della città sono ormai sotto gli occhi di tutti. I cantieri sono ben visibili e 46 interessano la piazza Alfano, il nucleo vitale della borgata. Saranno create nuove aree a verde, panchine e parcheggi funzionali sia all’interno del mercato che nelle aree limitrofe che ricadono nelle vie Principe di Scordia, Scinà, Xiemenes, Borgo Nuovo e Campanella. In totale i lavori interesseranno un’area totale di 5.227 mq. Saranno rifatti i marciapiedi, le orlature e le caditoie per il deflusso delle acque piovane. Inoltre sarà potenziata l’illuminazione pubblica e saranno istallati nuovi arredi tra cui palme e cestini portarifiuti. La piazza Alfano sarà in parte chiusa al traffico e sarà realizzata una nuova pavimentazione in basolato. Sarà mantenuta, però, una corsia stradale per l’attraversamento lungo l’asse Scordia - Ximenes. Il progetto, elaborato dal settore urbanistica del comune di Palermo, è stato finanziato con fondi statali. In totale sono stati erogati 1.501.000 euro nell’ambito dell’accordo previsto dal Prusst (Programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio). I protagonisti di questa trasformazione in positivo di Borgo Vecchio saranno, ovviamente, i commercianti che negli ultimi anni hanno tenuto in vita la borgata. In particolare la CNA ha incontrato i proprietari delle attività di Borgo Vecchio per ascoltare le istanze di ognuno di loro. Inizialmente c’erano delle perplessità perché il primo passo è stato quello di smantellare le baracche e spostare, se non chiudere in alcuni casi sia pur momentaneamente, l’attività. Alcuni commercianti dovranno sostenere anche pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 47 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 48 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 dei sacrifici che, però, saranno fatti per il bene della comunità di Borgo Vecchio. Nella riqualificazione, infatti, è previsto anche un ridimensionamento dell’area dedicata alla vendita. Alcune botteghe vedranno dimezzato momentaneamente la propria area di vendita, ma poi a progetto ultimato godranno dei nuovi posti in piazza Mulino a Vento. Dopo una serie di incontri sotto lo sguardo vigile della Cna tutti hanno sposato il progetto che prevede per alcune attività l’emersione dal sommerso e la regolarizzazione delle vecchie strutture con allacci più sicuri alla rete del gas, dell’acqua corrente e dell’energia elettrica. Nell’accordo per il nuovo volto di Borgo Vecchio sono previsti anche servizi non Pagina 49 solo per i commercianti, ma anche per chi quotidianamente fruirà della nuova borgata. Saranno istallati bagni pubblici e nasceranno dei servizi di guide turistiche e baby parking. A fine giornata, poi, il servizio di nebulizzazione contribuirà a mantenere pulita e fresca l’intera borgata. Sono allo studio anche eventi socio culturali per fare vivere Borgo Vecchio anche di notte e incrementare le vendite delle botteghe. A eseguire i lavori per conto del Comune sarà la ditta I.Co.Ler. di Lercara Friddi, che ha vinto la gara per un importo di 1.052.000 euro, al netto del ribasso d’asta (7,3152 per cento) e delle somme per spese e oneri accessori. Secondo gli accordi i lavori dovranno essere eseguiti in un tempo massimo di 510 giorni. 49 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 50 Pietro Ales La chiesa di Santa Maria della Grazia dei caldumai I bombardamenti del 1943, che infuriarono sulla città Palermo durante il secondo conflitto mondiale, ridussero il centro storico, tra i più belli e grandi d’Europa, in un ammasso di macerie. Interi quartieri caddero al suolo, monumenti di rara bellezza vennero distrutti, chiese, conventi e palazzi nobiliari furono spazzati via dalla furia delle incursione aeree americane. L’opera di ripristino urbanistico e monumentale, che seguì la fine del conflitto mondiale è stata così lenta che ancor oggi, a distanza di più di mezzo secolo, è ancora facile individuare le cosiddette “macerie di guerra”. Eppure, nonostante l’accidia dei pubblici amministratori del tempo, alcuni brani di edilizia di buona fattura, scampati alla distruzione, vennero riutilizzati e collocati in altra sede. Un esempio di tale operazione è costituito dal portale della chiesa di Santa Maria della Grazia dei caldumai allora sita vicino il piano di Sant’Onofrio. La chiesa venne bombardata e andò distrutta, ma rimase illeso il portale d’ingresso che fu trasferito e collocato nella chiesa di Santa Chiara. La chiesa del monastero di Santa Chiara costruita nel 1654, rinnovando l’antica chiesa trecentesca preesistente, 50 era ornata da un bellissimo portale barocco con colonne tortili disegnato da Paolo Amato. In seguito ai bombardamenti del ‘43 l’intera facciata della chiesa, insieme al retrostante coro delle monache, fu distrutta. Nel 1950 si procedette al rifacimento della facciata, nella quale venne inserito il portale superstite della chiesa della Grazia, nel frattempo demolita. Pertanto, della piccola chiesetta della Madonna della Grazia dei caldumai, di cui si sarebbe persa la memoria, rimane il semplice e decoroso portale che oggi si può ammirare presso la chiesa del monastero di Santa Chiara, oggi sede di un centro sociale che opera a sostegno degli abitanti del quartiere albergheria e dei lavoratori extracomunitari. La chiesetta di Santa Maria della Grazia fu costruita nel 1589 dalla maestranza dei macellai nella piazzetta denominata dei caldumai, oggi raggiungibile dal vicolo dei candelai o da piazza Sant’Onofrio. I macellai svolgevano la loro attività nel contiguo piano di Sant’Onofrio, dove aveva sede il macello cittadino. In un muro vicino al pubblico macello e poco distante dalla Chiesa di S. Rocco, vi era dipinta una immagine di Maria Vergine, molto venerata dal popolo e, per permetterne un maggior culto, i macellai decisero di fabbricare una chiesa e dedicarla a Maria Vergine. Pertanto nel 1543 chiesero ed ottennero dalla confraternita di S. Rocco di poter erigere la chiesa, ove vi trasferirono l’immagine venerata. La chiesa, che prese il nome di Santa pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Maria della Grazia dei macellai, in seguito passò al consolato dei caldumai, venditori di interiora di vitello, da cui prese il nome la piazzetta su cui la chiesa prospettava. Come già detto la chiesetta non esiste più, rimane in ricordo di essa la piazzetta intitolata ai caldumai e il portale presso la chiesa di Santa Chiara. Inoltre oggi delle industriose attività legate alla presenza Pagina 51 del macello cittadino non c’è più traccia se non nei toponimi di alcune strade del quartiere come il vicolo dei giovenchi e la salita delle capre, che attestano il passaggio delle bestie dirette al macello; la via Caldomai, la via Sanguinaccio, il vicolo Peduzzi attestano invece che in tali vie si lavoravano le interiora (a quarume), il sangue (sanguinaccio) ed i piedi degli animali. 51 pass_partu_maggio_09:pass def Anna Rosa Lupo 11/01/2012 17.41 Voglia di Mountain Bike !!! Da parecchio tempo è facile incontrare lungo le strade gruppi di ciclisti che arrancano, pedalando. Sono gruppi variegati, vestiti di tutto punto con i loro caschetti colorati, i calzoncini neri perfettamente aderenti, occhialini e scarpette. Danno allegria e inducono a considerare la possibilità di inforcare la vecchia bicicletta “appesa al chiodo”. Ovviamente è solo un momento di abbandono nostalgico, immediatamente superato dalla mancanza di tempo, dalla stanchezza e soprattutto dall’accidia. Gli italiani sono infatti sportivi da bar. Seduti comodamente ai tavolini, cocktail alla mano, blaterano di eventi sportivi come se fossero loro i protagonisti o come se avessero da poco finito di allenare il Manchester United. In realtà hanno mosso due passi: dal parcheggio al bar. Ma qualcosa sta cambiando e in molti hanno riscoperto il sano piacere di andare in bicicletta e in particolare in mountain bike. La mountain bike, più che una bicicletta, è un modo di intendere la vita. Andare in mountain bike non è soltanto amore per la natura e per una vita salubre, ma è anche coraggio e ardimento, voglia di superare se stessi e i propri limiti. Il mite impiegato, la tenera mamma, il rigoroso professore universitario, diventa irriconoscibile quando inforca una mountain bike. Lo vedi inerpicarsi tra 52 Pagina 52 sassi e tortuosi sentieri, correre a rotta di collo su ripide discese, guadare fiumi, percorrere fitti boschi. I mountain biker hanno però uno spirito poetico: possono restare incantati dinanzi a un tramonto o commuoversi sulle rive di un lago di montagna, ammirando la bellezza del paesaggio. Chi va in mountain bike non è soltanto uno sportivo temerario e coraggioso è anche un tenero fanciullo, un incantato sognatore. Eppure l’antesignana della mountain bike, la Schwinn Excelsior, nacque per esigenze di lavoro negli Stati Uniti, nel lontano 1933. Fu prodotta proprio come mezzo di trasporto veloce, sicuro e robusto per la distribuzione di merce porta a porta. Soltanto alla fine del 1970 la Schwinn Excelsior venne adottata per partecipare alle gare ciclistiche in discesa, in quanto si rivelò la bicicletta più adatta a questo tipo di corse. Gary Fisher, uno dei primi mountain biker, diventato un industriale del settore, applicò alla sua Schwinn i cambi di velocità e migliorò i freni, aprendo così la strada alla moderna mountain bike. In Italia la prima mountain bike, a cui fu dato il nome di Rampichino, fu prodotta dalla ditta Cinelli, nel 1985. Gary Fisher fu il primo distributore negli USA delle mtb Cinelli. Oggi siamo molto lontani dalla vecchia rampichino, le attuali mtb sono tecnologicamente dei veri gioielli di robustezza e leggerezza. Ne sanno qualcosa un gruppo di amici mountain biker palermitani che, recentemente, hanno fondato un’associazione ludico-sportiva, senza scopo di lucro, dal nome pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 “NonSoloSterrato”. L’associazione, nata dalla volontà di Alessandro Oliva, presidente e promotore di iniziative sportive ed eventi culturali, intende coniugare la passione per la bicicletta con l’amore per la natura e per i luoghi suggestivi di cui è ricca la nostra Sicilia. Passeggiate in mountain bike alla volta delle riserve naturali vicine alla città, ma poco conosciute, saranno le mete predilette della neonata associazione, ma anche mete fuori porta come il monte Cammarata, il monte Inici nel territorio di Castellammare, il bosco di Ficarra nel messinese, il territorio di Segesta, i Nebrodi vedranno i nostri amici cimentarsi in Pagina 53 mountain bike. Ha riscosso successo la prima manifestazione pubblica “Primavera in Bicicletta” organizzata dall’associazione NonSoloSterrato che, in una bella domenica di marzo, ha condotto tanti neofiti della mountain bike in una allegra passeggiata lungo i sentieri del Parco della Favorita. Auguriamo pertanto ai nostri amici mountain biker “Lunga vita in bicicletta” e “Tante, tante passeggiate in MBT!!” Per chi volesse conoscere gli amici mountain biker può collegarsi via internet al sito SoloSterrato oppure contattare il Presidente Alessandro Oliva al cell. 3287556731. E buona pedalata!!! 53 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.41 Pagina 54 Pietro Ales Acqua di rose e notte cornuta Nella città di Palermo, sino agli inizi del novecento, si poteva assistere ad uno spettacolo davvero insolito e straordinario. Durante la notte dell’Ascensione, ritenuta una notte magica e soprannaturale, le strade della città si riempivano di armenti e greggi, pastori e mandriani, suoni di flauti e cornamusa, scampanio di campanellini e trilli. Le voci dei pastori, dei mandriani e dei mulattieri, che giungevano in città da ogni parte delle campagne circostanti, si fondevano con i belati, i muggiti, i nitriti degli animali.. Un’allegra e festante processione di uomini e animali che si incolonnava lungo il Cassaro, attraversava Porta Felice e raggiungeva il mare (l’attuale foro italico) per bagnarsi nelle basse acque, allora cristalline. Un bagno ritenuto purificatore e benedicente che avrebbe guarito gli animali affetti da malattie o li avrebbe preservati da possibili incidenti e malanni. Infatti la notte dell’Ascensione, secondo antiche credenze, era considerata una notte fatata e divina, 54 durante la quale avvenivano prodigi e miracolose guarigioni. Era credenza che l’acqua del mare a mezzanotte in punto si tramutasse da salata in dolce e che le persone e gli animali affetti da malattie guarissero dopo essersi immerse. Il momento ideale era la mezzanotte in punto e in quel momento, dopo la benedizione solenne impartita da un sacerdote in cotta e stola, le greggi e le mandrie venivano spinte in acqua in un susseguirsi continuo sino alle prime luci dell’alba. Guerci, storpi, malati, invocando la benedizione del cielo, si immergevano nelle fredde acque nella speranza di guarire. Il vasto marciapiede prospiciente la riva era illuminato a festa, la gente passeggiava tra baracche e fornelli ambulanti, dove si scaldavano focacce e si vendevano leccornie. Le donne, nelle loro case, solevano esporre sui balconi catini pieni d’acqua ricolmi di petali di rose: credevano infatti che durante la notte l’acqua venisse benedetta e che l’atto di tergersi il viso con quell’acqua garantisse loro la benedizione divina. Questi riti cristiani, celebrati nella notte in cui Gesù ascese al cielo quaranta giorni dopo la sua resurrezione, sono evidentemente intrisi di credenze pagane, mistiche e magiche. Oggi di questa festa, allora chiamata dal popolo “la notte della sceusa”, non rimane che il ricordo in un detto popolare che identifica il giorno dell’ascensione come la “festa dei cornuti”. Molti di coloro che credono di festeggiare l’amico che ha subito qualche disavventura coniugale non sa che le corna festeggiate non sono quelle umane, bensì le corna degli animali che, nella notte dell’ascensione di un secolo fa, si contavano copiose lungo il Cassaro. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 55 Anna Rosa Lupo Andrò in Lapponia a mangiare luppini con i lapponi Si avvicina l’estate e inizia il rito della vacanze a tutti i costi. Già da marzo si naviga su internet alla ricerca della meta, del volo a minor costo e di un B&B. Capitali europee, città d’arte, fiordi norvegesi, savane. Qualunque cosa purché si possa rispondere alla domanda: < Che cosa farai quest’estate?>, < Andrò in Lapponia a mangiare luppini con i lapponi>, salvo ovviamente non conoscere dove è la Lapponia. Ammettiamolo, forse conosciamo la strada che da Parigi conduce ai castelli della Loira (internet docet), ma rimaniamo basiti se ci chiedono dove è Ancona o ancora peggio Potenza che spesso viene confusa con Bolzano, forse per l’assonanza delle parole. La geografia non è il nostro forte!!! Eppure ci fu un tempo in cui di vacanze non se ne parlava proprio. Le famiglie organizzavano, al massimo, un rientro nei paesi d’origine a trovare i nonni, in campagna o nei paesini di montagna. Prendere l’aereo era poi come prendere lo shuttle, poteva capitare al massimo una volta nella vita e la meta designata era Roma dal Papa, sempre che ci fosse un parente che abitasse a Roma e che potesse ospitare la famigliola. L’albergo era, infatti, un optional per i ricchi. Ricordo ancora un permanenza in albergo con la mia famiglia, decisione ineluttabile per via di un invito ad un matrimonio celebrato fuori provincia, durante la quale io e mio fratello restammo chiusi per tre giorni nella toilette dell’hotel a lavarci le mani e….. Scoprimmo, infatti, l’esistenza della cellula fotoelettrica, che allora era sconosciuta, e ne rimanemmo affascinati. Oggi è normale mettere le mani sotto il rubinetto e aspettare pochi secondi che sgorghi l’acqua, oppure aspettare che lo sciacquone faccia tutto da se. Allora era roba da fantascienza!! Così trascorremmo ore felici facendo la spola tra il lavandino e il water. Altro che video games!!! Oggi i nostri figli hanno preso più volte l’aereo rispetto all’autobus, e parlano di recarsi ad Amsterdam o Reykjavik come se fosse Carini o Villabate. Conoscono alberghi, villaggi turistici, ostelli, e B&B. Eppure, davanti al computer, collegata al sito “ Buoni Posti” o ”La vacanza che fa per te” tra prezzi, moltiplicazioni, coincidenze di voli, mi ritornano in mente con gran nostalgia le belle estati della mia gioventù, trascorse nel lido di Mondello a Lauria. Era questa, parecchi anni fa, la vacanza della famiglia palermitana, e nessuno parlava di viaggi, crociere e baite di montagna nel sud Tirolo. Le cabine erano dotate di ogni comfort, meglio di un albergo a cinque stelle, il mare era cristallino, i cortili diventavano la tua casa di villeggiatura. Lo zio Pippo intratteneva i bambini via radio con divertenti giochini, tanto cari ai più piccoli che, quando “rompevano”, venivano spediti dalle mamme dal “vecchietto”. Era questi una sorta di elfo più scuro di un siga55 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 ro toscano che, su uno sgangherato tavolino, vendeva trecce di liquirizia, biberon con dentro palline di zucchero coloratissime, pistole gommose, caramelle e infine catenelle di plastica a forma di esse. Non oso pensare quanti coloranti abbiamo ingurgitato. Un vero cocktail di E 110 ed E 121!! Le mamme parlottavano tra loro di ricette culinarie e bucati e, quando un’urgenza fisiologica le distraeva dal chiacchiericcio, s’immergevano in acqua quel tanto necessario alla funzione da espletare, facendo finta di richiamare il proprio pargolo, in acqua da ore e ore e ormai rattrappito. I costumi non si cambiavano. Si asciugavano addosso. Non c’era la frenesia delle mamme moderne che al primo schizzo d’acqua cambiano, a velocità supersonica, il costumino al piccolo. Neanche se l’acqua di mare fosse acido muriatico!! Anche le mamme di un tempo erano 56 Pagina 56 molto più rilassate!! L’aspetto gastronomico era assicurato alle ore 9 dalla ciambella, modello ruota di scorta, che si comprava presso il panificio Alagna, seguita alle ore 11 dal bicchiere di latte con menta corredato da odorosissime brioche, acquistato in latteria e alle ore 12 dalle immancabili banane. Le merendina industriali suscitavano sospetto nelle mamme degli anni ’70 che, ancora per poco, continueranno a seguire questa sana dieta estiva Nel frattempo, sulla spiaggia, passava un variegato stuolo di venditori di generi alimentari. Si andava dalla “pollanca”, alias pannocchia di mais, calda e croccante, all’ “Aranciata, birra, coca colaaaaa, tutto ghiacciatoooo, nessuno ci credeeee” slogan pubblicitario casereccio, gridato dall’ambulante, intonando una malinconica cantilena. L’unica nota esotica era costituita dalla vendita del cocco. “ Cocco, cocco bello” , gridato a pieni polmoni dal venditore in pantaloncini e canottiera bianchissima , rimarrà un caro ricordo delle vecchie estati mondellane. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 57 SCOMMESSE INTRATTENIMENTO GIOCHI GELATERIA PASTICCERIA ROSTICCERIA Via Don Giovanni Colletto, 24 90034 Corleone tel. 091.8467422 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 58 Vincenzo Tuzzolino B.C.E. E’ la Banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i sedici paesi dell'Unione europea che hanno aderito all'euro e che formano la cosiddetta "Zona euro".E’ stata istituita nel 1998 dal trattato sull’Unione europea e ha sede a Francoforte (Germania). Una delle funzioni principali della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro, per garantire che il potere d’acquisto dell’euro non sia eroso dall’inflazione. Tasso di riferimento E’ il tasso con cui la Banca centrale concede prestiti alle altre banche. Esso è il termometro del mercato finanziario perché sulla sua base vengono determinati il tasso d'interesse, applicato dalle banche ai propri clienti, e il tasso interbancario, tasso che si appli- 58 ca ai prestiti fra le banche.Quando il tasso ufficiale di sconto aumenta, si è in presenza di una stretta creditizia cioè di una tendenza atta a ridurre i crediti, in conseguenza dell'aumento del costo del denaro. Quando, invece, la Banca Centrale tende a ridurre il costo del denaro, si avrà una tendenza all' aumento dei consumi e investimenti, in conseguenza del minor costo del denaro. Inflazione Indica propriamente un incremento della quantità di moneta circolante. Benché il termine non coincida in senso stretto con l'aumento dei prezzi dei beni di consumo e dei servizi (rappresentandone semmai una delle possibili cause) viene comunemente impiegato per indicare proprio questo fenomeno. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 La Consulenza Personalizzata Multibrand Momento di svolta per il mondo dei Promotori Finanziari,il Legislatore, infatti, a seguito dell’entrata in vigore della MIFID, ha ridisegnato i modelli di relazione che gli Intermediari devono intrattenere con i risparmiatori. Affrontiamo l’argomento con Vincenzo Tuzzolino, iscritto all’Albo dei Promotori Finanziari da 15 anni. COSA È LA MIFID ? E’ una direttiva dell’Unione Europea entrata in vigore lo scorso anno, volta a garantire una maggiore trasparenza ed efficacia nel rapporto tra il risparmiatore ed il proprio Promotore Finanziario. IN CHE MANIERA ? Ogni investitore, al momento della sottoscrizione di qualsiasi prodotto di investimento finanziario, è tenuto a rispondere ad un questionario, in cui fornisce informazioni molto dettagliate sulla propria esperienza in materia di investimenti, sulla quantità di operazioni che effettua durante l’anno e sui propri bisogni finanziari. Dalle risposte viene fuori una classificazione per profili di rischio così dettagliata : Prudente Conservatore Moderato Bilanciato Dinamico Dinamico Evoluto Pagina 59 BASTA QUESTO A DARE MAGGIORE TRASPARENZA ? Assolutamente no! Ad ogni profilo, viene abbinato un portafoglio modello che deve risultare adeguato a quello del cliente. Ad esempio, se un cliente prudente, intende sottoscrivere una quantità di titoli azionari, superiore a quella indicata sul portafoglio modello relativo al proprio profilo di appartenenza, la normativa non consente né all’investitore né al Promotore Finanziario di procedere con l’operazione, se non attraverso la ridefinizione, dopo aver compilato nuovamente il questionario di profilatura MIFID, del proprio profilo di rischio. MI SEMBRA UNA CHIUSURA A DOPPIA MANDATA ? E’ esattamente così, naturalmente tutto a garanzia della serenità del risparmiatore. Questa modalità porta ad una relazione sempre più profonda con il proprio Promotore Finanziario. Infatti, molti colleghi, tra i quali il sottoscritto, cominciano ad utilizzare il “modello di consulenza personalizzata multibrand”. COSA È ? Immagini di entrare in un ristorante e trovare uno chef, a sua disposizione che la aiuti a scegliere, non solo le pietanze, ma anche gli ingredienti per condirle, potendo spaziare tra le tradizioni culinarie di tutto il mondo, ed avendo a disposizione gli ingredienti più genuini già selezionati a monte. In questa analogia,il ristorante rappresenta l’Istituto di Credito, lo chef è il Promotore Finanziario che sceglie, in base alle esigenze del cliente, il giusto mix di prodotti e servizi finanziari già selezionati dall’ufficio studi della Banca in assoluta libertà ed indipendenza. Allora buon appetito a tutti e ricordate che l’appetito vien mangiando !!! 59 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 60 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 61 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 La Vitivinicola Corleonese In un contesto particolarmente vocato, grazie al contributo di 408 soci che coltivano più di 650 ettari di vigneti, la Vitivinicola Corleonese porta avanti la sua missione: valorizzare le peculiarità del territorio e offrire prodotti qualitativamente importanti ma accessibili al grande pubblico, dai semplici bevitori ai wine lovers più appassionati. La Cantina Sociale Vitivinicola Corleonese, è una cooperativa di produttori agricoli. Si trova a pochi chilometri da Corleone, collocata ai piedi della rocca Busambra che, maestosa, domina il territorio. Situata in un contesto scenografico è circondata da rigogliosi vigneti insistenti in terreni ad alta vocazione e da una vasta estensione di campi di grano. Due i mercati di riferimento: il canale Ho.re.ca, e cioè Hotel, Ristoranti e Catering, con la linea Feudi di Corleone, e la grande distribuzione organizzata. “L'obiettivo che ci siamo posti è raggiungere le seicentomila bottiglie entro i prossimi tre anni” spiega il presidente Gaetano Di Carlo “il nostro è un territorio altamente vocato, con caratteristiche particolari che permettono 62 Pagina 62 una produzione ricca e assolutamente caratteristica. Un esempio: i nostri vigneti sono dislocati su alture che vanno dai trecento ai settecento metri sul livello del mare.” Una azienda in continua espansione quindi, che segue, e a volte anticipa, i trend del mondo vitivinicolo, prediligendo alla resa quantitativa la produzione di uve di alto pregio con basse rese per ettaro. È stata applicata infatti una riconversione dei vigneti, mirando alla produzione di vini di qualità, utilizzando tecniche enologiche innovative. La Vitivinicola Corleonese sta riscuotendo sempre più successo e sta catturando l'attenzione del mercato. Ne è esempio la recente partecipazione al Vinitaly. Lo stand, ospitato nel padiglione Sicilia, ha accolto tantissimi visitatori interessati, ed è stato palcoscenico della presentazione, in anteprima nazionale, dei nuovi vini della linea Feudi di Corleone: Lucenti, bland di Catarratto e Viognier; Nadim, rosso intenso prodotto con uva di Sirah, Cabernet Sauvignon e Merlot, e infine i due Torre Sovrana, bianco Chardonnay e rosso Cabernet Sauvignon. Il Vinitaly è stata inoltre l'occasione per presentare ufficialmente il progetto per la valorizzazione della cultivar Catarratto, coltivata nel territorio di Corleone da alcuni conferitori della cooperativa. pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 63 pass_partu_maggio_09:pass def 11/01/2012 17.42 Pagina 64