Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – DL 353/2003 (conv. In L..27/02/04 n..46) art. 1, comma 1 CNS-VE. Aut. Trib. VE n° 30 del 02/10/2006 bimestrale - n°24 - settembre/ottobre 2012 - Euro 10,00 Monta sarda Attacchi Agriturismo Affiliati ora Abbonamenti - 5 copie € 30,00 10.000 copie di questo numero spedite per abbonamento postale SPORT NAZIONALE Vai sul sito www.inigma.com, ceca il tuo modello di telefonino e scaricati gratuitamente il software. Lancia il software e punta con la telecamera del telefonino il codice e si apriranno i contenuti multimediali. Stampato per conto del: SPORT NAZIONALE ANNO VI Settembre - Ottobre 2012 Numero 24 Direttore Responsabile: Paolo Lazzaro Comitato di Direzione: Fiorenzo Pesce, Maria Rita Puleo, Vito Paragallo, Cesare Mevoli, Roberto Avena, Antonio Albano, Ilario Lazzaroni. Redazione: Via Panisperna, 209 - 00184 Roma Fax 06 23328443 Amministrazione: Via Panisperna, 209 - 00184 Roma Fax 06 23328443 Grafica e impaginazione: Mauro Andrighetti - Tel.041 928384 mail: [email protected] Archivio fotografico: Sport Nazionale Stampa: Comp Editoriale Veneta Via Cappelletto, 12 - 30172 Mestre (VE) Tel 041 2517411 Editore: 1000 Idee srl Via Tevere, 2/c - 30173 Mestre VE Pubblicità: 1000 Idee S.r.l. Via Tevere, 2/C - 30173 Mestre (VE) Fax 06 23328443 tel. 041 2621679 mail: [email protected] Invio Articoli e Foto: Sport Nazionale C.P. 13 Mestre 8 - 30172 Mestre (VE) Tel. 041 2621679 mail: [email protected] Copie Stampate: 30.000 Distribuzione: Abbonamento Postale Registrazione: Tribunale di Venezia N° 30 del 2/10/06 Iscrizione al ROC n° 17639 del 25.11.2008 ALLE SOCIETÀ AFFILIATE L’EQUITAZIONE SI CERCA NEL CUORE Non ci può essere predisposizione all’equitazione se la passione non arriva dal cuore e passa attraverso gli occhi e i gesti. Il cavaliere, oggi più che mai, deve essere un paladino testimone di un modo comportamentale d’altri tempi, nei quali l’onore e il valore della parola data o della stretta di mano contrattuale erano impegni primari da rispettare. Con la grave crisi dell’ambiente, il suo impegno deve ampliarsi anche nella difesa ecologica della nostra società. È un impegno morale che ciascuno di noi deve assumersi, altrimenti non è un cavaliere. L’amore e la passione per i cavalli non possono discostarsi dal rispetto verso ciò che ci circonda e dalla solidarietà verso i nostri simili. SOMMARIO EQUITAZIONE 6 4 - Editoriale – lettera agli associati 5 - News - comunicazioni dalla segreteria 9 10 13 6 - Western Riding 8 - Battesimo della sella 9 - Battesimo 2012 10 - Attacchi 13 - Fiera cavalli 2013 14 - Modulo per Quadri Tecnici 15 - Stelle di qualità 16 18 16 - Monta da lavoro 18 - Regolamento SIH 22 - Disabilità 24 - Londra 2012 26 - Agriturismo 22 24 26 4 04 Siamo fermamente convinti che l’equitazione è una pratica che travalica la mera disciplina sportiva per divenire qualcosa di più importante! Non ci può essere vera passione per il cavallo senza un adeguato stile di vita, che non si limita al valore delle parole ma diviene tale solo attraverso i comportamenti e le azioni. La nostra immagine di cavaliere si rifà al paladino feudale, senza macchia e paura, che difende i deboli contro i soprusi dei più forti. Non ci immaginiamo nulla di diverso per tutte quelle persone che, amando i cavalli, necessariamente devono avere rispetto per la loro natura e, anche, verso i propri simili. Una volta, un grande uomo di cavalli del quale non facciamo il nome per evitare inutili vanterie ci ebbe a dire: “Il cavaliere è un essere superiore perché ha l’opportunità di vedere il mondo dall’alto e di accorgersi prima di altri ciò che sta accadendo”. Questa è una metafora che ben spiega la nostra filosofia equestre. Il passato ci dimostra che ciascuno deve fare le proprie esperienze, che non possono essere insegnate nei banchi di scuola. La pratica è, quindi, un elemento essenziale di crescita e d’esperienza. Questa è la nostra filosofia: partire dalla gavetta, con umiltà e acquisire nel rispetto di ciò che ci circonda, come la padronanza del nostro corpo, di quello dell’animale che conduciamo, delle azioni che dobbiamo compiere. Questo è sacrificio ma, nel frattempo, c’è la soddisfazione del saper fare. In un mondo dove tutto è bruciato a una velocità supersonica: esperienze, amicizie, rapporti interpersonali, divertimenti, lavoro, ecc., avere l’opportunità di fermarsi un attimo su ciò che stiamo facendo, è una grande prerogativa e ricchezza interiore. È proprio il cavaliere, grazie alla sua intermediazione tra umani – natura - animali, che può essere l’artefice di questa rivoluzione culturale. Abbiamo assistito alla caduta delle potenze dell’est europeo, stiamo ora assistendo al rovinoso sgretolamento del sistema capitalistico attraverso la virtualità della finanza. Rimane solo e comunque l’uomo, smarrito, incredulo, fuorviato dalle false sirene di sempre. Il cavaliere, proprio per la sua statura e per il ruolo acquisito, può essere uno degli strumenti per il rilancio di una nuova società, più equa e giusta. Ecco il perché del nostro interesse per l’equitazione, verso un corretto comportamento sociale e del nostro impegno per aiutare chi, come noi, intuisce che questa è la strada giusta. EDITORIALE I n questo numero abbiamo voluto specificatamente trattare l’argomento “equitazione” per dare un forte segnale ai centri ippici, dimostrando l’attenzione e la predisposizione a fornire loro tutta la nostra assistenza e organizzazione. Non ci rivolgiamo solo a quanti già affiliati, essi già ci conoscono e hanno avuto modo di apprezzare i servizi che eroghiamo. Ci rivolgiamo a tutti gli altri, quelli che non hanno mai sentito parlare di noi e a quelli che, pur conoscendoci, sono rimasti legati ad altri enti. Principalmente desideriamo attirare l’attenzione di tutti quei centri che hanno avuto difficoltà e incomprensione con le loro associazioni di riferimento, che non hanno avuto risposte adeguate ai quesiti posti, che non riescono a entrare in contatto con la persona giusta nel momento che serve, che si sentono bistrattati e non considerati, che si sentono vessati per le continue richieste di denaro o obbligo di corsi su corsi, che devono pagare cifre spropositate rispetto a ciò che ricevono in cambio. Desideriamo rassicurarli che nel panorama equestre, le organizzazioni non sono tutti uguali. C’è chi, come noi, antepone i bisogni degli affiliati ai propri cercando di trovare un giusto punto d’equilibrio e soddisfacendo entrambi. Riteniamo che Sport Nazionale abbia adottato con successo questa politica e il fatto che nell’equitazione è divenuto uno dei maggiori enti, ne è la riprova. Non sono sufficienti solo le qualità dei servizi e la vicinanza ideale o operativa a ogni singolo centro ippico, che può determinare il bisogno di affiliazione! È necessario possedere un grande progetto, con uomini in grado di perseguirlo con costanza, senza farsi influenzare dagli interessi personali e con il costante desiderio di migliorare. Questo equivale a rimettersi in gioco continuamente, avere l’ambizione di migliorare e apprendere sempre qualcosa di nuovo con uno spirito umile, riconoscendo anche le doti degli altri. È chiaro il concetto al quale c’ispiriamo nell’immaginarci un gran gruppo solidale che vive all’unisono, non solo l’aspetto equestre ma per tutto uno stile di vita. Da oltre un paio di anni, Sport Nazionale, si è cimentato in questa direzione, facendo investimenti notevoli e, solo ora, s’intravedono i primi suoi frutti, ma non ci si può rilassare sui risultati ottenuti quando la strada da percorrere è ancora lunga. Tutti, Ente e circoli, devono impegnarsi nel ricevere e fornire feedback reciproco e per perseguire nella strada di miglioramento continuo, che passa anche attraverso il costante aggiornamento. Non siamo limitati nelle nostre vedute, abbiamo la convinzione che il cavallo sia un patrimonio di tutti e nessuno si può arrogare il diritto, in Terra, di essere l’unica federazione prescelta. Questo vuol dire che c’è spazio per tutti e che maggiore sarà il numero delle organizzazioni presenti nel territorio, migliore sarà l’offerta all’utente. Conseguentemente, aderire a più organizzazioni e utilizzare ciò che di meglio ciascuna propone, può essere una politica corretta. Se centri ippici affiliati ad altre associazioni, nel desiderio di verificare la fondatezza delle nostre affermazioni, vogliono affiliarsi anche a Sport Nazionale, saranno i benvenuti e avranno tutti i diritti e benefici, al pari degli altri aderenti. Fiorenzo Pesce Presidente Nazionale 504 NEWS COMUNICAZIONI DALLA SEGRETERIA Dal 1 settembre sono aperte le affiliazioni 2013! 16 mesi di copertura assicurativa e validità della tessera. Quote annue: • Affiliazione del Centro Ippico: 50,00 € compresa copertura assicurativa RCT fino a 2.000.000,00 di € e fino al 31 dicembre 2013; • Tessera sociale: 1,50 € compresa copertura assicurativa base “Combinazione 1”; • Patente Babies: 1,00 € • Patente A ludica: 1,00 € • Patente A1: 1,00 € Valide 5 anni dalla data del rilascio • Patente A2: 1,00 € • Patente A3: 1,00 € • Patente Attacchi; • 15 combinazioni assicurative da 2,50 a 20,00 € fino al 31 dicembre 2013; • Polizza del Cavaliere a 30,00 € annuale fino al 31 dicembre 2013; • Brevetto Quadro Tecnico a 65,00 € annuali fino al 31 dicembre 2013; • Assicurazioni RTC per manifestazioni: 50,00 € per 1 gg, 80,00 € per 2 gg. Benefit: • Organizzare presso il tuo centro i corsi di formazione; • Somministrare alimenti e bevande senza licenza comunale; • Utilizzare gratuitamente del Gestionale amministrativo per il rilascio delle assicurazioni sportive on-line, gestione amministrativa del centro, contabilità in proprio, marketing e gestione soci; • Tenuta facoltativa della contabilità per circoli con solo cod. ficcale a 250,00 € annui; • Assistenza legale, fiscale e amministrativa gratuita; • Contributi per adesione a manifestazioni organizzate da Sport Nazionale. 6 A chi non capita, parlando di monta western, di correre con la fantasia alle sterminate praterie dell’ovest americano, di uno o meglio due secoli or sono, popolate di mandrie di cavalli selvaggi, di indiani pellerossa e dei neo arrivati coloni impegnati, oltre che nel difendere i loro possedimenti dalle incursioni banditesche, nelle attività agricole e di allevamento del bestiame. Per chi, per motivi anagrafici, non potesse avere questo tipo di memorie sarebbe sufficiente riferirsi alla abbondante filmistica di 40 – 50 anni fa, ed ormai in buona parte rubricabile come “cult” (mezzogiorno di fuoco, sfida all’OK corral, i magnifici 7, ecc) per farsi rapidamente un’idea del mondo del Far West americano tra ‘800 e ‘900. Ebbene è proprio li che nasce la “Monta Western” o come la chiamiamo normalmente americana. Le domande che sorgono spontanee sono: perché chiamarla monta western? Perché dare diversi nomi al modo di montare a cavallo? Le risposte più semplici sono: Monta Western, perché, come si deduce dal termine, proviene da una tecnica equestre le cui radici sono nel West americano; diversi i nomi attribuiti perché diverse le origini e le finalità del modo di montare. Facciamo una distinzione fondamentale tra due tipologie di equitazione: monta sportiva e monte da lavoro. La monta sportiva è banalmente identificabile come “monta inglese” perché caratterizzata da una sella leggera adatta a brevi permanenze in sella e non appesantisce il cavallo. Ci sarebbe molto da dire sulla identificazione di “inglese” per sella e tipo di monta; infatti è controcorrente, ma sarebbe più esatto definirle “italiane” visto che la tipologia di quelle selle (sostanzialmente da salto) derivano da studio ed applicazioni di tale capitano Caprilli (dell’esercito italiano) che, circa due secoli fa, dopo attente ed analitiche osservazioni dei movimenti del cavallo definì le basi dell’equitazione moderna stabilendo un principio di estrema attualità: il cavaliere deve adattarsi alle esigenze del cavallo e non viceversa. Ma torniamo “ab ovo” e parliamo quindi delle monte da lavoro; si perché in questo ambito le tipologie sono diverse anche se accomunate da una caratteristica fondamentale: il lavoro a cavallo presuppone permanenze in sella di molte ore al giorno. A livello puramente esemplificativo ricordiamo tra le monte da lavoro, oltre alla monta western, la monta vaquera e la monta maremmana (toscana e laziale). Quindi fondamentalmente la monta da lavoro presuppone lunghe permanenze in sella; da qui l’esigenza di selle comode e confortevoli che minimizzino, per quanto possibile il disagio delle posture obbligate e degli inevitabili sobbalzi mentre il cavaliere è attento a seguire, dirigere o contrastare il bestiame che sta conducendo. Si perché la natura della monta da lavoro (ma d’ora in poi ci riferiremo solo alla monta western) è strettamente legata storicamente alla gestione del bestiame. Tralascio volutamente il confronto tra i finimenti dei vari tipi di monta, perché li ritengo marginali e più propriamente derivanti dalle culture di cui sono figli pur senza discono- scere le specifiche finalità cui sono deputati. Analizziamo ora le esigenze che consentono al cavaliere/cow-boy di svolgere il suo lavoro con l’attenzione focalizzata sulla gestione del bestiame piuttosto che su come condurre il proprio cavallo. Quest’apparentemente semplice concetto presuppone un’intesa ed una collaborazione del binomio cavaliere-cavallo che consenta di lavorare all’unisono quasi in apparente assenza di comandi. Assenza apparente, perché, contrariamente alla monta sportiva che presuppone un forte controllo all’imboccatura, la monta western il controllo l’ottiene attraverso assetto e controllo di gambe prima che con le redini. Tutto ciò presuppone, come dicevo prima, una grande intesa ed affiatamento con il proprio cavallo, risultato questo ottenibile attraverso un attento addestramento e profonda conoscenza del cavallo in genere e nello specifico. Parlando di addestramento val la pena di sottolineare che la collaborazione del cavallo è più facilmente e più stabilmente ottenibile osservando le caratteristiche dell’animale ed utilizzando le sue peculiarità caratteriali e morfologiche ai fini che ci siamo prefissi. In sintesi quella che recentemente è stata scoperta come “doma dolce” non può che essere la base essenziale per ottenere la collaborazione stabile ed affidabile del nostro partner ed amico cavallo. Un veloce riferimento storico. Gli indiani pellerossa domavano i propri cavalli selvaggi in acqua: ciò consentiva di minimizzare l’inevitabile cruenza della doma (intesa come sottomissione) e, perché, no i rischi per il cavaliere (l’acqua in cui è parzialmente immerso il cavallo è certamente meno dura del ruvido suolo terroso). Ma anche i cow-boys domavano i cavalli senza particolare cruenza; anzi spesso erano loro stessi a farne le spese con cadute rovinose quando la doma MONTA WESTERN era praticamente intesa come montare in sella e resister alle giustificabili insofferenze ed intemperanze equine finchè il cavallo non accettava la convivenza; ancora oggi soprattutto nelle regioni dell’ovest americano si celebrano questi retaggi storici nei frequentatissimi “RODEOS”. In cosa consiste la monta americana oltre alle sue radici ed ispirazioni? Attualmente le discipline in cui la monta western si manifesta sono molte: reining, western pleasure, trail, cutting, team penning, barrel, pole bending, gincana, showmanship, roping, ecc, ecc. Io vorrei tralasciarne molte perché, a mio avviso più legate a legittime esigenze di attualità, e soffermarmi invece su quelle che io ritengo più significative sia sul piano storico che su quello contenutistico. REINING rappresenta l’alta scuola della monta western (per intenderci l’equivalente del dressage) pur mantenendo il forte legame con le tradizioni storiche. Le figure tecniche del reining (roll-back, cerchi al galoppo, sliding stop, back) sintetizzano le esigenze pratiche del lavoro del mandriano alle prese nella prateria con mandrie in trasferimento e presuppongono quel grande affiatamento del binomio a cui ho già fatto cenno. WESTERN PEASURE vuole rappresentare la serena, distesa ed armoniosa collaborazione del binomio alle varie andature in una cornice di abbigliamenti (del cavallo e del cavaliere) ricercata e coerente con la dimostrazione spettacolare. TRAIL vuole dimostrare come il perfetto affiatamento del binomio consenta di effettuare manovre tecnicamente difficili e di precisione, oserei dire millimetrica, in assoluta rilassatezza. CUTTING mette in evidenza la capacità del cavallo (cow sense) in totale autonomia di marcare, bloccare ed orientare il manzo riducendo il cavaliere quasi a puro assistente delle capacità intrinseche del cavallo. TEAM PENNING è la sintesi spettacolare del lavoro dei cow-boys che separano dalla mandria i capi di bestiame pre-individuati per le finalità poste (marchiatura, ecc.) BARREL e GINCANA evidenziano in modo spettacolare le diverse capacità del cavallo (velocità ed agilità) e rievocano forse più di altre discipline l’atmosfera del rodeo. ROPING è la spettacolare dimostrazione del lavoro del cow-boy con il rope (laso) quando doveva catturare i vitelli per la marchiatura. Un cenno sui cavalli concettualmente legati alla monta western: quarter, appaloosa e mustang. Il quarter deve il suo nome alle competizioni di velocità sul quarto di miglio in cui eccelleva. L’appaloosa è il cavallo dal mantello tipicamente e diversamente maculato storicamente legato al mondo degli indiani pellerossa. Il mustang è un cavallo di taglia più piccola dei precedenti e passato alla storia perché legato alle corse sfrenate dei “ponies” (i porta lettere a cavallo di due secoli fa, antesignani delle attuali poste); purtroppo questo cavallo è a rischio di estinzione e vive in ormai sparute mandrie selvagge nelle sue praterie. Personalmente ho scoperto molti anni fa il cavallo Haflinger (Avelignese) che reputo molto adatto alla monta western, per caratteristiche morfologiche e caratteriali. Ma, qualcuno dirà, cosa c’entra tutto questo con il piacere di fare ai tempi nostri una passeggiata a cavallo? C’entra, c’entra. Perché, malgrado non tutti la pensino così, fare una passeggiata a cavallo e ben più pericoloso di un’attività equestre nel recinto di una pur grande arena. Andare in passeggiata deve avere come presupposto la capacità del cavaliere di controllare in ogni momento le reazioni del proprio cavallo e, auspicabilmente, la capacità di prevederle attraverso la continua attenzione verso il compagno a quattro zampe. Nella monta western, visti i presupposti e la filosofia che le appartengono, l’obiettivo non è fare la passeggiata, ma imparare a gestire totalmente e consapevolmente il cavallo e quindi potersi permettere il grandissimo piacere di una meravigliosa passeggiata nella natura in relax e sicurezza. Se tutto ciò ha scalfito il lettore o quanto meno gli ha creato la curiosità di conoscere e/o di approfondire questa tecnica equestre: WELLCOME TO WESTERN RIDING – - BENVENUTI ALLA MONTA AMERICANA. Raimondo Muscia Raimondo Muscia ha svolto attività professionale con ruoli manageriali in aziende internazionali e multinazionali affiancando a questa l’attività hobbistica di cavaliere (passando dalla monta “inglese” alla monta western oltre 20 anni fa) con preparazione acquisita da istruttori/addestratori americani di fama internazionale. Attualmente è istruttore/formatore iscritto nell’albo europeo presso CNS FIAMMA dove copre il ruolo di responsabile regionale. www.sportnazionale.it 04 Emozionante giornata di festa all’aria aperta, per tutti i ragazzi dai 4 ai 18 anni, se accompagnati da un adulto (*) Sei invitato a partecipare gratuitamente, dalle ore 9.00 al “17, 18 e 19 maggio 2013 in tutta Italia” RICHIEDI DI ADERIRE ENTRO IL 31/ 12 / 2 012 Contributo da parte di Sport Nazionale di: 500 Depliant a Colori; 50 Locandine a Colori; 1 Bandiera dell’Ente; 100 Attestati di partecipazione; Contributo di 100 €; Assicurativa gratuita; Manuale Operativo. * fino a disponibilità posti Ministero dell’Interno Decreto 559/C 15693/12000.A.82 9 EQUITAZIONE BATTESIMO DELLA SELLA 2012. MOLTE LE ADESIONI. La Sardegna questa volta fatto la parte del leone. Moltissimi i centri ippici sardi che hanno aderito all’iniziativa pluriennale promossa da Sport Nazionale. Attraverso le tre giornate del “Battesimo della Sella” che vengono organizzate a metà maggio in tutta Italia, si vuole promuovere l’equitazione ai giovani e svolgere, contemporaneamente, attività sociale verso le persone con disabilità; punti forti della comunicazione del Centro. A Iglesias, testimonial prescelto della manifestazione, il C.I. Happy Horse con i suoi istruttori ha realizzato una bellissima manifestazione, ben organizzata nei tempi e nelle modalità, consentendo a tutti i partecipanti di provare l’ebbrezza di “vedere il mondo dall’alto” e fare amicizia con questi formidabili animali. È stata anche l’occasione di una visita didattica, in piccoli gruppi per esigenze logistiche, alle scuderie, alla club house, alla selleria e ai box, vedendo di persona cosa mangiano i cavalli e di quali cure necessitano. Oltre duecento i partecipanti che per tre giornate intere hanno “bloccato” l’attività del circolo ma hanno riempito di simpatia e gratitudine gli istruttori, che si sono adoperati senza sosta a soddisfare qualsiasi esigenza. Le giornate del Battesimo della Sella organizzate da Sport Nazionale hanno l’obiettivo di avvicinare ai centri ippici aderenti le autorità e la popolazione locale. È un ottimo strumento per promuovere l’attività ai giovani e svolgere un impareggiabile servizio sociale, destinato ai meno fortunati. Anche l’Associazione Ippica Sedilese è stata scelta come testimonial dell’evento. In particolare si sono distinti per il riscontro positivo avuto con le scuole e per aver saputo coinvolgere produttori locali di artigianato che hanno saputo arricchire la calda giornata del 12 maggio e gli oltre 140 partecipanti. A questo evento era presente anche Linda Nanu, diciassettenne affetta da cerebro lesione per sofferenza da parto, che si è esibita in una dimostrazione di circa un’ora, accompagnata dagli istruttori e da una speaker che, passo dopo passo, illustrava ai presenti le varie fasi e i relativi movimenti. Grande risalto alla manifestazione è stato dato anche dalla stampa regionale, contribuendo notevolmente al successo della manifestazione. Domenico Marongiu 10 C adute nell’oblio con l’avvento dei mezzi a motore e di sport “ più moderni” le redini lunghe (o più comunemente attacchi) stanno ora ritornando alla ribalta delle attività sportive e amatoriali di questi ultimi anni. L’innegabile fascino dei legni d’epoca e l’appeal dei nostri amici cavalli hanno fatto si che nell’ultimo decennio un’attività relegata a “feudo “ di pochi cultori, divenisse patrimonio di una sempre più vasta platea di appassionati. La possibilità di coinvolgimento di amici e famigliari è un’altra delle ragioni che hanno contribuito all’allargamento del numero dei praticanti questa disciplina equestre. Tutte le inclinazioni personali possono essere seguite anche con lo stesso cavallo. Con poche modifiche potrete alla domenica indossare cilindro o bombetta e partecipare a una sfilata o ad un concorso di tradizione, poi al giovedì in tenuta più informale potrete concedervi una rilassante passeggiata nei dintorni di casa e nel fine settimana successivo potrete scatenarvi nella maratona di un completo attacchi oppure con altri amici decidere di star via un paio di giorni per godervi i panorami offerti dal nostro bellissimo territorio. Per aiutarvi ad avere un quadro più chiaro delle possibilità offerte da questa meravigliosa discipli- na illustriamo in breve le principali I trekking ed i viaggi su lunghe diattività ad essa connesse. stanze: queste attività che al profano potrebbero essere confuse con delle Le sfilate : generalmente organizzate “passeggiate lunghe” rivestono inveda Comuni o Pro Loco , vengono ce un livello di difficoltà elevato. tenute solitamente in occasione di Diversi fattori infatti entrano in gioco eventi locali quali feste patronali o per evitare che un evento di grande ricorrenze di vario tipo. livello si trasformi in un disastro. La partecipazione avviene con car- Innanzitutto i guidatori dovranno rozze d’epoca o repliche. avere una buona esperienza per poter L’abbigliamento seguirà strettamen- affrontare al meglio eventuali imprete i canoni della tradizione che pre- visti e gestire in modo sapiente ritmi vedono in base a tipi di carrozze e ed andature in base ai territori e difinimenti diversi modi di abbigliarsi. slivelli da percorrere. Messi al bando sempre e comunque Fondamentale poi sarà la progettaatteggiamenti plateali ed eccessi di zione dei tragitti, delle tappe e delle qualunque tipo. tratte da percorrere, è evidente che Anche lo stile di guida dovrà richi- ciò non potrà che essere svolto da chi amarsi a canoni classici della guida. non ha la necessaria esperienza e le competenze necessarie, l’improvviLe passeggiate: effettuate con car- sazione deve quindi essere assolutarozze tipo maratona o wagonette in mente messa al bando. ferro di recente costruzione ( esistono oramai in commercio prodotti di La scelta dei materiali e delle attrezottima qualità e fattura). Il finimento zature al seguito così come quella dei potrà essere sia a collana che a pet- materiali da dislocare nei vari punti torale (quest’ultimo preferibile per tappa e la gestione dei mezzi d’appogcomodità e facilità di adattamento da gio (se previsti) dovrà essere studiata un cavallo all’altro). con grandissima cura in modo da raNon richiede competenze specifiche zionalizzare ed armonizzare tutte le ma comunque è sempre preferibile attività connesse all’evento. prima di cimentarsi la partecipazio- Altrettanta perizia dovrà essere nane ad un corso di guida tenuto da tec- turalmente messa nell’individuazionici qualificati e l’impiego di soggetti ne dei soggetti partecipanti (sia a due idonei che abbiano nel buon carattere che a quattro gambe), l’ idoneità sia e nell’indifferenza alle sollecitazioni fisica che psichica oltre che tecnica esterne i loro punti di forza. dovrà essere vagliata attentamente dai responsabili del progetto. La durata ed il grado di difficoltà di ogni uscita sarà da porsi in relazio- L’attività agonistica: sempre più ne al grado di allenamento e di ad- aperta a tutti grazie alla suddivisione destramento del cavallo, nonché (ci in categorie di varia difficoltà, richiesembra evidente) al grado di capacità de comunque almeno all’inizio la fredel guidatore. quenza di un corso di base e la collaborazione di un tecnico (sempre auspicabile) che permetta di muovere i primi passi in sicurezza e con i giusti criteri tecnici. Tale attività viene svolta dalla Federazione o dagli Enti di Promozione Sportiva ed è subordinata all’acquisizione di un brevetto (o patente) che certifichi l’idoneità e autorizzi la partecipazione secondo i criteri ed i regolamenti previsti da tali enti. ATTACCHI Pur avendo un livello di ingresso non elevatissimo richiede comunque serietà ed impegno essendovi comunque delle prove in qui si è sottoposti alla valutazione sia dei giudici che del pubblico. Ricordatevi che “carta canta” e la classifica sarà la cartina di tornasole del vostro impegno e capacità. Però che soddisfazione un buon risultato od un semplice miglioramento delle vostre “ performance” abituali. L’esposizione in bacheca e la proclamazione della classifica ripagheranno in un attimo delle ore di allenamento necessarie alla partecipazione alle competizioni. A coloro che pur desiderando intraprendere questa attività ma sono frenati dalla paura della eccessiva onerosità, posso tranquillamente dire che almeno per quanto riguarda almeno le categorie di base basterà l’impiego di una carrozza tipo maratona (le più diffuse per la pratica di tutti i giorni) ed un finimento qualunque, purché entrambi puliti ed in buono stato d’uso . L’impiego di attrezzature più specifiche verrà con il tempo o con l’aumentare della vostra passione. Quello che serve veramente e la volontà di fare bene. Altrimenti a nulla varranno finimenti costosi e carrozze iper tecnologiche o di grande marca , saranno semplicemente soldi buttati. I concorsi di tradizione e di eleganza: particolari branche dell’attività agonistica, vengono svolti solitamente in contesti coreografici di sicuro effetto scenico ( castelli , centri storici, parchi). Vengono impiegate carrozze d’epoca (periodo compreso tra l’ottocento ed il primo novecento) e finimenti di pregio , i guidatori seguono assolutamente i canoni classici sia nell’abbigliamento che nello stile di guida. Esiste anche una categoria riservata alle repliche (carrozze di recente costruzione che però ricalcano fedelmente nei colori e nei modelli quelle d’epoca) che può essere un buon modo per iniziare a frequentare questo settore. I concorsi più importanti di questi settori , a cui prendono parte i legni più belli ed i guidatori più preparati, data anche la cornice in cui solitamente vengono svolti, sono sicuramente uno spettacolo affascinante e formidabile per cui vale la pena affrontare qualche ora di strada anche solo per parteciparvi come spettatori. L’importanza della formazione: Se dopo aver preso visione della gamma di attività messe a disposizione da questo meraviglioso sport, vi venisse la voglia di cimentarvi la strada da percorrere è una sola: la formazione. Sarà fondamentale frequentare un serio corso di avvicinamento agli attacchi e poi proseguire ancora con l’ausilio di tecnici preparati che faranno sì che possiate avvicinarvi e praticare questo sport in sicurezza e con dei concetti di base corretti. Diffidate di coloro che millantano grande esperienza e capacità ma non sono supportati da titoli legalmente riconosciuti . A parole sono tutti fenomeni ma all’atto pratico potreste subire sulla vostra pelle i risultati ( disastrosi) degli pseudo-insegnamenti di tali personaggi. Non farà male ricordare che i canoni classici delle redini lunghe furono codificati da persone ( uno per tutti Benno von Achenbach ) che erano maestri riconosciuti in tutta Europa e che fecero delle redini lunghe una vera e propria arte. Gli attacchi come opportunità lavorativa: Oltre ad attività sportiva o amatoriale gli attacchi possono diventare anche opportunità di lavoro. Infatti dopo aver ottenuto gli opportuni brevetti che certifichino le vostre competenze e possibilmente un periodo di tirocinio sotto la guida di un professionista del settore, espletate le formalità richieste potrete impiegare carrozze e cavalli come complemento ad una attività agrituristica o alberghiera con l’organizzazione di escursioni in carrozza nel territorio circostante, viaggi di più lunga durata, servizi di piazza , matrimoni e con il tempo, le capacità e con il dovuto iter formativo diventare voi stessi tecnici di attacchi. Va da sé che scelte di questo tipo richiedono una attenta riflessione prima di essere intraprese, il lavoro con i cavalli se da un lato è portatore di uno stile di vita assolutamente condivisibile e ricco di soddisfazioni, dall’altro non è scevro di molte fatiche e con ritorni economici non sempre all’altezza dell’impegno profuso. Sta a voi decidere cosa conta di più nella vostra personalissima scala di valori. Forse vale la pena prima di prendere ogni decisione fare una bella chiacchierata con un professionista del settore e magari seguirlo in qualche giornata lavorativa per rendersi conto appieno della realtà di questo settore. La formazione in Sport Nazionale: Sempre attento alla qualità didattica dell’iter formativo il settore attacchi di Sport Nazionale prevede tre patenti ( A1 A2 A3 ma non da confondersi con le altre tre patenti equestri) che mediante un processo formativo dinamico ma attento alla correttezza dell’insegnamento permettono all’allievo di svolgere un percorso didattico certificato dalle varie patenti di assoluto valore. Per quanto riguarda il settore tecnico sono previste tre figure professionali: Oteb- attacchi da lavoro, tecnico di attacchi di 1° livello, tecnico di attacchi di 2° livello. Ognuno di essi prevede un iter formativo e competenze diverse, il passaggio da un titolo all’altro vviene mediante la partecipazione ad eventi certificati come crediti formativi e corsi di formazione (per ulteriori informazioni vedere i regolamenti di settore). Adriano Leggero In un parco di 5 ettari, a 2 km. dal mare, tra i centri di Tortolì e Bari Sardo al km. 134 dell’orientale sarda, nella Sardegna più autentica e selvaggia, dove l’aria profuma di mirto, sarete accolti secondo la più tradizionale ospitalità, in vecchie case di campagna abilmente ristrutturate. 01 Lasciatevi alle vostre spalle la vita frenetica di tutti i giorni, godetevi piacevoli momenti di relax negli accoglienti spazi della grande casa. 02 Sono a disposizione dei nostri clienti camere doppie, triple e quadruple, arredate con mobili e tessuti sardi, dotate dei più moderni confort. 03 Potrete godere nella grande piscina immersa nel verde e nella roccia di un rilassante idromassaggio. 04 Si può anche non fare nulla, dormire ¬fino a tardi, fare una ricca colazione e... lasciarsi andare all’ozio, nessuno vi potrà disturbare. 05 Affacciato sul vigneto, con un ampia terrazza, il ristorante della fattoria, vi delizierà con profumi e sapori della cucina sarda. 06 Potrete fare delle Gite a cavallo per esperti, In sella al cavallo la natura diventerà un’esperienza particolarmente intensa. Oppure partecipare alle Lezioni di equitazione per principianti: Il nostro obiettivo è di darti sicurezza sulla sella e di farti divertire cavalcando. Ti fiderai velocemente dei nostri cavalli e farai la tua prima passeggiata. Un’esperienza certamente fantastica in una natura unica. Cosa vedere nei dintorni 07 Cala Mariolu. Si possono effettuare escursioni in barca partendo dal porto di Arbatax, nell’incontaminata costa di Baunei. 08 Spiaggia di Cea. A 2 km. dall’hotel, spiagge ¬finissime, bianche distese con il mare azzurro cobalto. 09 Supramonte di Baunei. Dall’abitato omonimo distante 20 km., si accede al paradiso degli appassionati del trekking: sentieri che attraversano placidi pendii o conducono a strapiombi vertiginosi sul mare. 10 Storia, folklore e tradizioni popolari. Si possono trovare nelle numerose sagre e feste paesane negli oltre 20 centri urbani ubicati nel raggio di 20 km. dal nostro hotel. Quando le giornate cominciano a farsi più corte e l’aria diventa frizzante, è l’ora di rimboccarsi le maniche e partecipare alla più antica festa di settembre “la vendemmia”. Potrete vivere questa appassionante esperienza in prima persona, apprendere gli antichi segreti della raccolta e della pigiatura dell’uva per far nascere il pregiato vino della casa. (2 rettangoli regolamentari, 1 tondino, 26 cavalli in box, possibilità di lavoro in notturna). Hotel Rurale ABBA ‘E MURTA 08048 TORTOLI’ (OG) - S.S. 125 km. 134 - Tel. 345 6263242 www.hotelabbaemurta.it [email protected] 13 Anche quest’anno Verona diverrà per quat- tro giorni la capitale mondiale dell’equitazione con la sua 114^ edizione. Dall’8 all’11 novembre diventa così la piazza internazionale in cui si fissano appuntamento migliaia di addetti ai lavori, un pubblico appassionato e sempre più competente e famiglie con bambini rapiti da un mondo che ancora non conoscono scandito dal crepitio di migliaia di zoccoli. “Amore e passione per i cavalli” è lo slogan che accomuna migliaia di visitatori, espositori e curiosi che vivono oggi un viaggio nel tempo iniziato nella città scaligera oltre un secolo fa’ ma che ha accompagnato l’uomo fin dai suoi primordi di homo moderno. Fieracavalli non è solo un evento di spettacoli, competizioni, concorsi e attività collaterali! È un momento d’incontro per cavalieri che si ritrovano per scambiarsi informazioni, novità e idee. È una grande festa, necessaria a fornire nuova linfa a un settore che non FIERA è estraneo alla grande crisi finanziaria che farlo pervenire alla Segreteria coinvolge tutti. Generale entro il 4 novembre. Fiorenzo Pesce Vi nascono idee, nuove opportunità commerciali, rapporti che possono consolidarsi nel tempo e realizzare a sinergie, prima immaginabili. Per Sport Nazionale è avvenuto ciò, anche se non vende un prodotto definito, ma eroga servizi ai centri ippici, Fieracavalli è un appuntamento praticato ormai da diversi anni e, anche per questa edizione, non farà mancare il proprio contributo. Sarà il momento opportuno per presentare al pubblico il Gestionale amministrativo, ormai all’80% delle sue potenzialità e in grado di risolvere molte problematiche dei centri ippici, primo fra tutti le assicurazioni e la gestione dei dati con le iniziative di marketing. Con l’occasione, Sport Nazionale, comunica a tutti i propri che desiderano far pervenire materiale pubblicitario e promozionale relativo alle rispettive attività, di MODULO per QUADRI TECNICI e FORMATORI di SPORT NAZIONALE (compilare a stampatello e in modo chiaro e spedire con n. 2 fototessere a: “Sport Nazionale - Attività Equestri” C.P. 13 Mestre 8 – 30170 Mestre VE tel. 041.2621679 fax 0623328443) COGNOME ____________________________________ NOME _________________________ Nato/a a __________________________ il ____________ Residente in via ________________ ______________________________________________ n° ______ Cap _________ Prov. ______ Cod. Fiscale________________________________E.mail:________________________________ Tel.: ________________________________ Cell.: ____________________________________ opera presso i seguenti Centri Ippici __________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ In possesso delle qualifiche di Sport Nazionale: 1° Brevetto _____________________________________________________________________ 2° Brevetto _____________________________________________________________________ 3° Brevetto _____________________________________________________________________ 4° Brevetto _____________________________________________________________________ 5° Brevetto _____________________________________________________________________ 6° Formatore per la materia: ________________________________________________________ CHIEDE il 1° rilascio - il rinnovo del seguente/i brevetto/i (65 € per uno o 100 € per più brevetti) Compresa la copertura assicurativa infortuni Combinazione 3 Richiesta di equiparazione dei seguenti titoli (qui allegato in copia) _________________________ ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003 autorizzo al trattamento dei miei dati personali comuni, sensibili e giudiziari. (firma) Luogo e data ………………………………… ……………………………… - Allego copia Bonifico su IBAN: IT 48 K 03359 016001 00000062102 intestato Sport Nazionale - Allego copia Bollettino postale su ccp n° 1001740958 Sei un Quadro Tecnico ? Rinnova ora! 15 QUALITÀ Nel terzo millennio è impensabile prescindere D a settembre è operativo il Sistema di Qualità per le associazioni affiliate a Sport Nazionale. Esso viene evidenziato attraverso le stelle, ben cinque, e ognuna permette l’accesso a servizi successivi e ulteriori, senza alcun costo aggiuntivo per le associazioni affiliate. 5 • • • • • • • • • • • • • • 4 • • • • • • • • • • • 3 • • • • • • Riceveranno (nel 2013) il Certificato di Qualità di Sport Nazionale; Saranno iscritte nell’Albo d’Oro delle Società affiliate; Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale nazionale; Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nei portali di disciplina; Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale; Disporranno gratuitamente di un proprio sito internet, aggiornabile dal gestionale; Potranno utilizzare gratuitamente l’e-commerce di Sport Nazionale; Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale; Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale; Possono utilizzare gratuitamente, come formatori, il sistema e-learnig di Sport Nazionale; Possono organizzare corsi di formazione; Hanno l’utilizzo plus del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità); I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale; Disporranno di corsia preferenziale con la Direzione. Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nei portali di disciplina; Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale; Disporranno gratuitamente di un proprio sito internet, aggiornabile dal gestionale; Potranno utilizzare a pagamento agevolato l’e-commerce di Sport Nazionale; Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale; Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale; Possono utilizzare gratuitamente, come formatori, il sistema e-learnig di Sport Nazionale; Possono organizzare corsi di formazione; Hanno l’utilizzo plus del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità). I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale; Disporranno di corsia preferenziale con la Direzione. Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale; Potranno utilizzare a pagamento l’e-commerce di Sport Nazionale; Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale; Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale; Hanno l’utilizzo normal del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità). I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale. 2 • Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale; • Hanno l’utilizzo base del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità). • I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale. 1 • Hanno l’utilizzo base del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità). • I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale. Elementi del Gestionale che contribuiscono al raggiungimento di un migliore punteggio sono: • Scheda Società completata correttamente; • Indirizzi mail corretti degli associati e inoltro mail di Benvenuto dal Gestionale; • Utilizzo dei Modelli e del gestionale; • Attività svolte; • Utilizzo del gestionale per azioni di marketing. Inutile significare che “forzature” del sistema o indirizzi mail “fantasma” o ripetitivi, sono condizioni per una regressione nel punteggio. 16 In Sardegna, la passione per i cavalli e per gli eventi a essi legati, nasce in un lontano passato e si rafforza continuamente attraverso le nuove generazioni; è la prosecuzione di una tradizione che identifica nel cavaliere sardo, quale testimone particolare, il più ampio mondo della monta da lavoro. Un personaggio al quale viene attribuito il merito di aver saputo trasformare una pratica di lavoro in spettacolo, attraverso le pariglie, è Giuseppe Lepori noto “Pineddu”, stimatissimo uomo di cavalli (1909 – 1985), nonché maestro del nipote Franco Lepori che, erede di quest’arte, promuove e organizza eventi in Sardegna, volti a riportare in auge l’antica cultura equestre. In riferimento alle pariglie è necessario spiegare che esse sono evoluzioni acrobatiche, facenti parte della cultura equestre e folkloristica isolana, eseguite da agili cavalieri in piedi su due o più cavalli apparigliati, a formare diverse figure, quali la piramide umana, la verticale, il ponte volante, ecc. I cavalli devono essere capaci di sostenere particolari sforzi e abituarsi a lavorare in gruppo, attraverso quindi un addestramento determinato e meticoloso. La doma costa circa mille euro e dura dai quaranta ai sessanta giorni, mentre il lavoro di addestramento, che toglie le asimmetrie muscolari, continua costantemente anche dopo la doma; in questa fase, a livello “umano”, una particolare attenzione viene rivolta all’utilizzo del “filetto” (cannone snodato che agisce sulle commessure labiali, non fa un effetto leva e usato con finezza e sensibilità non provoca dolore) per domare con minore coercizione; e’ molto importante il grado di fiducia che il cavallo ha nei nostri confronti, più lui si fiderà di noi, più asseconderà le nostre richieste con maggiore tranquillità. Esibizione pariglie, figura Ponte Volante Nel momento della bardatura in preparazione alle pariglie, si presta la massima attenzione alla salvaguardia dell’animale, in quanto, con l’utilizzo de “su seddatzu”, sella tipica sarda, anticamente utilizzata per trasportare carichi di vario genere, avendo una struttura in legno rivestito in pelle ed una superficie d’appoggio ridotta, essa nuocerebbe alla schiena dell’animale, quindi si ha l’accortezza di predisporre oltre al sottosella tradizionale, dei tappetini in schiuma di lattice, che fungono da ammortizzatore, cosicché, nel momento in cui, il cavaliere esegue il rientro in sella, dopo l’evoluzione acrobatica, il dorso dell’animale non viene gravato dal carico repentino. È necessario raggiungere l’affiatamento massimo tra l’uomo e il cavallo, infatti, quest’ultimo, non comprendendo il linguaggio umano, si adatta ai messaggi che l’uomo trasmette attraverso una simbologia, che diventa peculiarità tra il domatore e l’animale. Gli allenamenti quotidiani, per le pariglie acrobatiche, sono fatti prevalentemente “a passo” e “a trotto”, alternato a un meticoloso lavoro in piano. Nel rispetto della tradizione, oggi anche in Sardegna, durante l’addestramento si punta al rafforzamento della muscolatura del cavallo, con maggior attenzione ai muscoli dorsali e addominali, interessati nello sforzo che le corse acrobatiche comportano. Un aspetto basilare di questa disciplina è il rispetto per l’animale, per i compagni, ma soprattutto la sicurezza di entrambi, prima regola da insegnare ai ragazzi, desiderosi di acquisire queste competenze, infatti, Esibizione pariglie, figura doppia fune MONTA DA LAVORO l’incolumità del cavaliere “balente” e del cavallo “regale”, vale molto di più della buona riuscita dei numeri eseguiti. Per i cavalieri più giovani, se vogliamo, è senz’altro un’ottima scuola di vita per il connubio che si viene a creare tra i partecipanti alla giostra, con codici disciplinari e di rispetto non scritti, e il particolare affiatamento uomo - cavallo. L’equitazione è una disciplina che richiede elevata maturità, un forte senso di responsabilità e una continua crescita culturale. Esiste a Dolianova (CA) capoluogo del Parteolla, una scuola speciale per queste attività, alla quale sovraintende Franco Lepori, che a fine Agosto, con il prezioso contributo dei soci componenti, organizza “S’attobiu de is Parigliantis” e la “Rassegna delle coppie a cavallo in abbigliamento tradizionale”, una manifestazione che si svolge in notturna, dove partecipano i migliori Pariglianti della Sardegna, oltre 170 cavalli, per dare sfogo a questa disciplina tutta Sarda. Durante l’evento, in stretta collaborazione con l’ente Sport Nazionale, partecipano alla sfilata altresì figuranti che incarnano arcaici personaggi della credenza popolare, sbandieratori, tamburini e trombettieri, ospiti non meno importanti sono gli artisti del mondo dell’equitazione Nazionale. Tutto ciò per soddisfare un pubblico variegato molto esigente, che, dall’alto delle tribune, partecipa numeroso alla manifestazione, oltre 6000 spettatori. Franco Lepori Formatore di Sport Nazionale Tel. 3316824168 – 3403614428 [email protected] Franco Lepori su Leppa Esibizione pariglie, figura Due su Due Pineddu Lepori e i nipoti, foto anni ‘60 18 Il Rispetto prima di tutto.. La Scuola Italiana di Horseman è nata per la volontà di cercare un rapporto con il cavallo più profondo, un rapporto di collaborazione, un rapporto che si basasse sul Rispetto, valore fondamentale per interagire con loro e per raggiungere l’Armonia. Nei nostri corsi insegniamo prima di tutto la comunicazione, perché solo attraverso la comunicazione possiamo instaurare un rapporto con delle solide basi fondate sulle otto qualità che deve avere un Horseman , che sono: Rispetto, Fiducia, Pazienza, Sensibilità, Determinazione, Tempismo, Assertività e Umiltà, queste sono le qualità che ha un vero Horseman... Marco Vignali e Luciano Pusceddu sono operativi su tutto il territorio Nazionale per corsi, stage, lezioni private e lavoro cavalli. Marco Vignali SUPPORTO DIDATTICO PER I CORSI DI 1° LIVELLO CAVALIERE La Scuola Italiana di Horseman nasce per volontà di Marco Vignali dopo anni di intenso lavoro con i cavalli, a seguito di una attenta riflessione sul vero significato dei vocaboli “horsemanship “ e “horseman “. -Horsemanship è una parola che indica in generale il rapporto Uomo- Cavallo, l’ equitazione. Ancor più dissonante, per noi, è identificarsi nel concetto di natural horsemanship (equitazione naturale), poichè non è naturale per un cavallo portare un cavaliere, un’imboccatura; la doma non è naturale, box, recinti non sono naturali. - Horseman è il termine che indica l’Uomo di cavalli, e questo dice tutto. L’obiettivo della Scuola Italiana di Horseman è quello di formare persone, uomini e donne di cavalli, fornendo loro gli strumenti fondamentali di conoscenza per comunicare con questi straordinari Animali. E’ un viaggio dell’Uomo dentro sé stesso, attraverso il Cavallo. Questo percorso si basa su un valore irrinunciabile per i membri della S.I.H.: il Rispetto. Rispetto per i cavalli, rispetto per le persone. Nel rapporto Uomo-Cavallo, “ rispetto” significa in primo luogo, conoscenza. Possiamo rispettare queste splendide creature solo avendo la cognizione dei loro reali bisogni e delle dinamiche di branco, cercando di comprendere come la loro natura venga compressa per la convivenza con l’Uomo. Il Cavallo, la più nobile delle prede, riesce a convivere con l’Uomo, un predatore, e può farlo serenamente, pur rinunciando agli spazi sconfinati e alla libertà. Ciò avviene se l’uomo si pone con rispetto e fiducia di fronte a lui. L’uomo che intraprende il percorso per diventare un Horseman deve trovare dentro di sé 7 qualità imprescindibili: rispetto, fiducia, pazienza, sensibilità, umiltà, tempismo, determinazione. Art. 1- Per partecipare a corsi, sta- REGOLAMENTO SIH ge e lezioni, l’allievo deve essere in possesso di una patente di una qualsiasi associazione equestre. Art. 2- I corsi sono organizzati su tutto il territorio Nazionale e all’estero, per un minimo di 4 allievi ed un massimo di 10 in base alle misure del campo dove viene svolto il corso. Art. 3- Saranno a carico dell’istruttore le spese di viaggio, mentre vitto e alloggio saranno a carico degli iscritti al corso, oppure dell’allievo che richiede lo spostamento dell’Istruttore per le lezioni private. Art. 4- L’allievo può conseguire brevetti di 1° - 2° e 3° livello. Il conseguimento del livello permette di partecipare ai corsi di livello superiore. Art. 5- L’Istruttore deve tenere un comportamento altamente professionale e non può discostarsi dai principi base della Scuola Italiana di Horseman che sono: ~ Rispetto del cavallo e della sua natura; ~ Usare prima di tutto il rinforzo positivo per addestrare il cavallo; ~ Non mandare mai in apprensione (cervello destro) volutamente il cavallo; ~ Mettere sempre in sicurezza cavallo e cavaliere; ~ Usare sempre e solo la seguente attrezzatura: lunghine di corda nautica di varie misure, usare capezze da Horseman di corda nautica di diametro non inferiore ai 6 mm; 20 Regolamento per l’organizzazione dei corsi: Per l’anno 2012 il prezzo per partecipare ai corsi sarà di euro 90,00 ad allievo al giorno, per gli auditori il costo sarà di € 50,00 al giorno; la quota d’iscrizione alla Scuola Italiana di Horseman è fissata per 30,00 € da versare una sola volta; La quota di prenotazione corso, per l’anno 2012, è di € 150,00 ad allievo se è la prima iscrizione, mentre se l’allievo è già iscritto l’importo da versare sarà di €120,00 e dovrà essere versato entro e non oltre i 30 giorni antecedenti alla data dello svolgimento del corso la prenotazione dovrà essere fatta tramite versamento su carta Poste Pay n° 4023 6006 0736 6889 intestata a Vignali Marco; Al momento del versamento della prenotazione, la segreteria nazionale, provvederà ha inviare all’allievo, o al centro organizzatore, il manuale didattico, il libretto di formazione cavaliere della Scuola Italiana di Horseman. REGOLAMENTO SIH minimo 2 giorni PREZZI ANNO 2012 Iscrizione alla Scuola Italiana di Lezioni private per tre allievi € 110,00 al giorno (circa 6 ore) Horseman € 30,00. minimo 2 giorni. Lavoro cavalli per un allievo € CORSI: ( i corsi si intendono quando sono 150,00 al giorno, minimo 2 giorni. Doma puledri: minimo 4 allievi a partecipare) Corsi 1° livello: Durata 2 giorni a 60 giorni € 1.400,00 compresa pensione cavallo e 10 ore di lezione al modulo (circa 10/12 ore) € 180,00 Corsi 2° livello: Durata 2 giorni proprietario. La quota di prenotazione per la modulo (circa 10/12 ore) € 180,00 Corsi 3° livello : Durata 2 giorni a doma puledri è fissata per il 50% da versare tramite carta modulo (circa 10/12 ore) € 180,00 Brevetto di 1°- 2°- 3° livello: nessun Poste Pay n° 4023 6006 0736 6889 intestata a Vignali Marco costo. Rieducazione cavalli: Corsi di assetto: Durata 2 giorni € 250,00 alla settimana; a modulo (circa 12 ore) € 180,00 Vitto e alloggio dell’Istruttore: Corsi di doma puledri: Durata a carico dei partecipanti al corso, 1 giorno (circa 10 ore) € 100,00 Corsi da auditore € 50,00 al giorno allo stage o alle lezioni private. (esclusi corsi doma puledri) Marco Vignali 2012 Corsi di gestione naturale dello zoccolo del cavallo € 200,00 www.sihmarcovignali.it due giorni. www.scuolaitalianadihorseman.com email: LEZIONI PRIVATE: [email protected] (fino a tre allievi) Lezioni private per un allievo tel 333 4815825 € 150,00 al giorno (circa 6 ore), tel. e fax 0573 479358 /051 6120872 minimo 2 giorni. Lezioni private per due allievi € 130,00 al giorno (circa 6 ore) 18 22 D all’anno 2010 Sport Nazionale ha riorganizzato completamente il Settore specialistico a favore delle persone con disabilità, gli elementi innovativi sono evidenti già dall’acronimo EPD, Equitazione per Persone con Disabilità, coerentemente con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che mette al centro la persona e a margine gli aspetti di patologia di vario genere, questo permette di ridurre se non togliere completamente le “etichette che sono il primo passo per l’emarginazione sociale di queste persone. Sono stati semplificati i percorsi formativi e i ruoli tecnici che devono garantire il più alto livello di qualità ma nel contempo devono essere accessibili e spendibili in tempi non troppo lunghi. I livelli tecnici sono tre: 1. Operatore di Base EPD (che è abilitato all’insegnamento dell’Equitazione di base portando gli allievi ad essere autonomi nella guida del cavallo al passo). 2. Tecnico EPD (che è abilitato all’insegnamento dell’Equitazione di base alle tre andature e può accompagnare in passeggiate su percorsi conosciuti nei pressi della struttura operativa). 3. Istruttore EPD (che è abilitato all’insegnamento dell’Equitazione e può organizzare e gestire escursioni e trekking). Tutti questi ruoli tecnici possono operare con persone con disabilità di tipo cognitivo; motorio; sensoriale, privilegiando attività integrate con persone senza disabilità per favorire i processi d’inclusione sociale. Altro settore che Sport Nazionale ha istituito è quello delle attività con gli asini, i livelli tecnici sono: 1. Operatore di Base Attività con gli Asini (che svolge attività a diretto contatto con gli asini e li fa montare all’interno della struttura operativa). 2. Accompagnatore Turismo Ambientale Someggiato (che svolge attività di escursionismo su percorsi conosciuti). 3. Istruttore Turismo Ambientale Someggiato (che svolge attività di escursionismo e trekking). 4. Accompagnatore di Attacchi con gli Asini (che svolge attività con gli attacchi su per- DISABILITÀ corsi conosciuti). 5. Istruttore Attacchi con gli Asini (che svolge attività di escursionismo e trekking con gli attacchi). Ovviamente ogni livello comprende le funzioni dei livelli inferiori, tutti i programmi delle attività con gli asini sono integrati e i brevetti abilitano a lavorare anche con persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali, questo per evitare “specializzazioni” che hanno tanto il sapore della discriminazione. Altro aspetto innovativo, sempre per facilitare la partecipazione, senza sottoporre i candidati alla formazione a percorsi estenuanti ed esageratamente costosi, è la formula dei corsi “flessibili” una opportunità questa che non sostituisce ma integra i normali corsi di formazione. Si tratta di effettuare il proprio percorso formativo nella sede operativa dei formatori, dove il programma didattico sarà interamente svolto come codificato con l’aggiunta di un equivalente monte ore di tirocinio teorico – pratico; sarà il candidato a scegliere i periodi (settimane) del suo percorso formativo, compatibilmente con le disponibilità dei formatori. In questo modo nessuno è obbligato a prendere ferie, rinunciare a periodi di lavoro ottimizzando il proprio tempo e, altro vantaggio certamente non secondario, al termine del percorso avrà avuto la possibilità di sperimentarsi in situazione e sarà in grado di muoversi con competenza efficienza ed efficacia avendo già maturato esperienza pratica. Le materie trattate nei corsi di formazione sono tutte fondate sulle più recenti scoperte scientifiche e sono basate su Etologia, Psicopedagogia, Educazione Attiva, Pedagogia del Successo e non solo su tecniche di disciplina anche se queste hanno il loro giusto e doveroso rilievo. La vocazione non agonistica dell’Ente di Promozione Sportiva fa si che lo Sport sia non il fine delle attività, ma un mezzo per favorire la crescita personale e sociale creando situazioni di benessere. In questo senso Sport Nazionale ha punte d’eccellenza come ad esempio il Centro Polifunzionale di Greccio che, unico in Italia, impiega una carrozza tipo vagonette (attac- co da lavoro) accessibile alle sedie a rotelle, da non confondersi con le Marathon che sono da corsa e svolgono tutt’altra funzione; con questa carrozza la persona su sedia a rotelle può imparare a guidare gli attacchi e portare in passeggiata in piena autonomia parenti e amici. Inoltre, sempre in questo centro, quando è nata una puledrina completamente cieca si sono rifiutati di abbatterla e, grazie agli accorgimenti di tipo etologico e psicologico, ora questa puledra che risponde al nome di Siria lavora regolarmente anche con persone con disabilità esprimendo caratteristiche comportamentali estremamente interessanti ed originali almeno per un cavallo. Queste esperienze sono la prova concreta di come una scelta di qualità, peraltro certificata ISO 9001, sia vincente nel medio lungo periodo, non è possibile ottenere risultati tanto importanti improvvisando, la professionalità dei tecnici è la garanzia di successo di un centro operativo che voglia avere il massimo rispetto degli utenti e anche degli operatori impiegati. Sempre in linea con il concetto di qualità è la grande attenzione che Sport Nazionale rivolge alla sicurezza, riguardo gli ambienti, verso gli utenti, verso gli operatori e gli animali, anche questi aspetti sono adeguatamente trattati nei corsi di formazione, perché solo professionisti seriamente preparati possono contribuire a formare la cultura della sicurezza, ancora purtroppo drammaticamente trascurata in Italia. Mauro Rizzetto CTN EPD 23 04 LONDRA 2012 Italia: nel completo Vittoria Panizzon 11^ e Stefano Brecciaroli 19°; nel dressage Valentina Truppa 15^ Le medaglie degli sport equestri della XXX edizione dei Giochi Olimpici dell’Era moderna sono stati pressoché tutte appannaggio della Gran Bretagna. I sudditi della Regina Elisabetta hanno mantenuto la promessa e hanno fatto issare più di una volta l’Union Jack nei pennoni di Greenwich Park, splendida sede degli sport equestri alle olimpiadi londinesi. Ma andiamo con ordine disciplina per disciplina. La Gran Bretagna si e’ aggiudicata la medaglia d’oro a squadre ella disciplina del salto ostacoli di equitazione. Al termine di un barrage a due disputato contro l’Olanda, la squadra britannica composta da Nick Skelton su Big Star, Scoth Brush su Hello Sanctos, Ben Maher su Tripple X e Peter Charles su Vindicat, ha chiuso il barrage senza errori. L’Olanda, che nel percorso decisivo non ha fatto scendere in campo il quarto cavaliere, a causa delle 12 penalita’ gia’ collezionate dai primi tre binomi, ha vinto la medaglia d’argento. Bronzo storico per l’Arabia Saudita, che ha chiuso con 14 penalita’ totali. Ma agli inglesi non è andata bene solo nel salto ostacoli. La Gran Bretagna, infatti, si e’ aggiudicata, il primo scalino del podio anche nella disciplina del dressage di equitazione. Il team britannico composto da Charlotte Dujardin su Valegro, Carl Hester su Uthopia e Laura Bechtolsheimer su Mistral Hojris, ha totalizzato la media percentuale di squadra del 79.979. Con la vittoria dell’oro olimpico nel dressage la Gran Bretagna riesce ad interrompere lo storico dominio tedesco nella disciplina. Medaglia d’argento per la Germania che chiude la sua gara con il 78.216%, mentre bronzo per l’Olanda con il 77.124%. Gli inglesi non sono riusciti a fare il tris nelle prove a squadre, perché nella disciplina del completo hanno dovuto cedere il passo ai tedeschi. Ma i sudditi di Sua Maestà sono lì, e infatti conquistano l’argento a squadre, davanti alla Nuova Zelanda di Mark Todd. In questo argento a squadre, però, c’è da segnalare la partecipazione in squadra di un componente della famiglia reale. Per la prima volta un membro della famiglia reale inglese, infatti, vince una medaglia olimpica. E’ Zara Phillips, figlia della principessa Anna e del suo primo consorte, il capitano Mark Phillips, e nipote della regina Elisabetta II. La Phillips ha infatti vinto il suo argento sotto gli occhi di William e Kate e del principe Harry. La nipote della regina, però, non e’ il primo membro della famiglia reale inglese a competere ai Giochi: la madre, infatti, gareggiò, sempre nell’equitazione, a Montreal 1976. Il padre di Zara, invece, vinse l’oro nel concorso a squadre di Monaco ‘72. Germania in vetta anche nella prova individuale di completo. A vincere l’oro è Michael Jung, in sella a Sam. Il cavaliere tedesco, al Greenwich Park ha chiuso le tre prove con 40.60. Seconda la svedese Sara Algotsson Ostholt, in sella a Wega, argento, con 43.30; terza e medaglia 04 24 di bronzo la tedesca Sandra Auffarth, in sella a Opgun Louvo, con 44.80. Nel dressage individuale arrivano altre due medaglie britanniche. Charlote Dujardin, in sella a Valegro, ha vinto la medaglia d’oro nella finale olimpica. L’amazzone inglese, con l’irraggiungibile percentuale di 90.089, ha preceduto l’olandese Adelinde Cornelissen su Parzival, argento con 88.196, e l’altra britannica Laura Bechtolsheimer su Damon Hill, bronzo con 84.339. Nel salto ostacoli individuale la medaglia d’oro è sfuggita per un soffio ai sudditi di Sua Maestà. Sir Nick Skelton sembrava proiettato fino all’ultimo sul primo gradino del podio e poi quella “barrierina” di troppo in finale, che nel nostro sport cade quando meno te l’aspetti, ha modificato completamente la fisionomia del podio. Steve Guerdat in sella a Nino des Buissonnets ha vinto, infatti, la medaglia d’oro individuale. Il cavaliere elvetico e’ stato l’unico a ultimare la finale senza alcuna penalità. Medaglia d’argento per l’olandese Gerco Schroder su London, già vincitore della stessa medaglia nella gara a squadre. Bronzo per l’irlandese Cian O’Connor in sella a Blue Loyd 12. E’ stato necessario disputare un barrage per l’assegnazione delle ultime due medaglie, visto che sia l’olandese, che l’irlandese avevano chiuso il primo percorso a pari merito con una penalità, per avere superato il tempo massimo consentito. Schroder ha chiuso il percorso decisivo senza errori agli ostacoli e nel tempo di 49”79, mentre O’Connor ha perso la medaglia d’argento all’ultimo salto. Con il miglior tempo di 46”64, infatti, il cavaliere irlandese ha buttato giu’ proprio l’ultima barriera. Un capitolo a parte merita l’Italia, che non è riuscita a qualificare in nessuna delle tre discipline olimpiche le proprie squadre. La presenza azzurra a Londra, infatti, è stata possibile solo ed esclusivamente in virtù di qualificazioni individuali. Per i nostri colori hanno gareggiato i completisti Stefano Brecciaroli e Vittoria Panizzon e la dressagista Valentina Truppa. Dopo avere guadagnato posizioni dopo le prove di dressage e quella di cross, l’aviere capo Vittoria Panizzon, in sella a Borough Pennyz, è stata protagonista di uno splendido percorso netto agli ostacoli, nella terza prova del Completo “olimpico” a Greenwich Park. La Panizzon ha mantenuto i 54,50 punti negativi ottenuti nel primo percorso, conquistando l’undicesimo posto nella classifica finale. Era secondo dopo la prima prova e sembrava puntare con decisione a una medaglia il carabiniere Stefano Brecciaroli, ma l’azzurro ha perso posizioni nel cross e poi ancora nel salto ostacoli chiudendo in 19^ posizione la sua olimpiade. Per quanto riguarda il dressage azzurro vent’anni dopo Barcellona 1992, un’altra azzurra e’ tornata a disputare una finale olimpica nel dressage individuale. 04 LONDRA 2012 Valentina Truppa, 26enne tesserata per i carabinieri, milanese di nascita e astigiana d’adozione, ha migliorato nel freestyle l’esito delle qualificazioni: da diciottesima, e dunque ‘costretta’ a scendere sul terreno di gara di Greenwich park, a quindicesima. Una buona gara, dunque, assieme al suo fido Eremo del Castegno, su un mix di canzoni italiane tra le più note al mondo come “O sole mio”, “Volare”, “Con te partirò’” e “Marina”. Un esercizio lineare, senza particolari sbavature, che ha reso al netto la media percentuale di 78.214. Percentuale che le ha consegnato la 15^ posizione nell’”olimpo” olimpico di Londra 2012. “Andare in finale e’ stata dura – ha detto la Truppa - , guardando anche gli altri binomi sapevo di non essere da podio. Abbiamo comunque giocato il tutto per tutto e l’esperienza olimpica si e’ chiusa positivamente, sia dal punto di vista tecnico che delle gare. Siamo un binomio giovane, possiamo crescere ancora”. Un piccolo rammarico, però, la Truppa lo cova: “Un cavallo da dressage da il suo meglio tra i dodici ed i diciotto anni, Eremo del Castegno ne ha undici: se solo le Olimpiadi fossero arrivate un anno dopo... Significa che ci rifaremo a Rio, dove avremo tutte le possibilità per fare meglio e gia’ agli Europei del 2013”. Speriamo bene... Enrico Perez Sono Melissa, ho ricevuto molto da Sport Nazionale in fatto di aiuti e consigli. Ho trovato qualcuno con cui parlare e che sa ascoltare i miei problemi. Mi sento protetta e tutelata, come io proteggo e tutelo la mia Bessy. Assieme a lei, sono certa di essere in una grande famiglia. 26 04 AGRITURISMO È l’Agritec, la figura di Quadro Tecnico per le aziende agricole con servizi d’equitazione. Con lo sviluppo dell’interesse ambientale e le destinazioni di “campagna” da parte di molti turisti, italiani ed esteri, è sorta la cultura del viaggio fuori porta in ambienti naturali. Si parla del turismo sostenibile come di una nuova e diversa forma di svago che diviene, anche, turismo sociale per le peculiarità nei rapporti tra chi offre servizi e quanti li ricevono. In questa fase, si può parlare anche di turismo verde, affermando che si sta sempre più andando verso delle vere e proprie fattorie sportive, ossia delle strutture multifunzionali dove, oltre a poter gustare i prodotti tipici e a riposarsi, si può fare anche sport. Una qualità a 360° quindi, dove il cliente che sceglie di passare i suoi giorni di riposo in una struttura agrituristica ha l’opportunità di svagarsi, mangiare, ma anche di tenersi allenato facendo sport. Tutti noi sappiamo che gli agriturismi sono le estensioni turistiche delle aziende agricole. Nella conclamata crisi che attanaglia anche il nostro paese, modificare il proprio comportamento commerciale, può significare un ausilio maggiore per farle fronte. Le fattorie sportive, quelle aziende agricole che oltre al soggiorno e/o alla somministrazione offrono servizi turistici, possono sperare d’ampliare il portafoglio clienti, includendo anche i più giovani. L’identikit dell’assiduo frequentatore delle strutture agrituristiche è una persona dai trenta ai cinquanta anni, svolge un lavoro di ufficio, si sposta in macchina, ha un reddito medio-alto, una buona cultura, ed è amante della natura e delle tematiche sociali e ambientali. Internet sta diventando sempre di più lo strumento utilizzato più frequentemente per la scelta dell’agriturismo. I motivi della preferenza dell’agriturismo come luogo dove passare le proprie vacanze sono dettati dal desiderio di stare in contatto con la natura, rilassarsi, degustare prodotti tipici e locali. Oltre agli agriturismi sostenibili l’accoglienza familiare è un deterrente fondamentale per la scelta di quest’ultimo rispetto a una struttura alberghiera. Tutto questo comporta, da parte dell’agriturismo, la capacità di adattamento alle nuove richieste. La clientela è sempre più esigente e aggiornata. Il tempo e, soprattutto, le risorse che dedica a una vacanza, devono essere ben impiegati. Da tale situazione sorge normale l’esigenza di professionalizzazione per gli addetti che, oltre alla qualità dei prodotti e dell’attrezzatura of- ferta, devono dimostrare competenza e capacità relazionale. L’equitazione è una disciplina che attira l’interesse di una rilevante moltitudine di persone. Essa, quindi, può essere uno strumento d’incremento delle attività economiche. Non è sufficiente aggiungere o apporre la scritta “passeggiate a cavallo” per attirare nuova clientela. C’è il rischio che, dopo le prime cadute o incidenti, piovono le denunce e le richieste di risarcimento. Se non si è in regola e non si è in grado di dimostrare, anche innanzi a un eventuale giudice, di aver operato diligentemente, c’è il rischio di un enorme salasso economico che, oltre a vanificare tutti gli investimenti fatti, può incidere negativamente nella stessa attività primaria. Quindi: sì all’ampliamento delle attività sportive offerte ma contestuale alla formazione del personale! Per gli agriturismi è prevista la specifica figura di un Quadro Tecnico che assolve ampiamente gli obblighi specifici della mansione aziendale: l’Agritec! Attraverso un corso di sole trenta ore, se svolge attività costante in agriturismo e solo per i clienti dell’agriturismo, egli può rilasciare le autorizzazioni a montare A1 e condurre piccoli gruppi di clienti su percorsi noti, nei dintorni dell’agriturismo. Deve possedere la maggiore età, un brevetto o autorizzazione a montare valida e avere svolto almeno trenta lezioni di equitazione con un tecnico in possesso di brevetto abilitante all’insegnamento dell’equitazione. Non è certamente un grande impegno, per prepararsi a fornire una maggiore gamma di servizi, tenendo conto che attraverso l’affiliazione a una primaria organizzazione sportiva, egli, potrà assicurare i propri ospiti e quindi assolvere gli obblighi di legge. Fiorenzo Pesce 04 Basta navigare con Internet passa in Agenzia!! Se cerchi una vacanza all’insegna del relax, della sicurezza e del divertimento, la crociera è quello che fa per te! 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