Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – DL 353/2003 (conv. In L..27/02/04 n..46) art. 1, comma 1 CNS-VE. Aut. Trib. VE n° 30 del 02/10/2006
bimestrale - n°24 - settembre/ottobre 2012 - Euro 10,00
Monta sarda
Attacchi
Agriturismo
Affiliati ora
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10.000 copie di questo numero
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SPORT NAZIONALE
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Stampato per conto del:
SPORT NAZIONALE
ANNO VI Settembre - Ottobre 2012
Numero 24
Direttore Responsabile:
Paolo Lazzaro
Comitato di Direzione:
Fiorenzo Pesce, Maria Rita Puleo,
Vito Paragallo, Cesare Mevoli,
Roberto Avena, Antonio Albano,
Ilario Lazzaroni.
Redazione:
Via Panisperna, 209 - 00184 Roma
Fax 06 23328443
Amministrazione:
Via Panisperna, 209 - 00184 Roma
Fax 06 23328443
Grafica e impaginazione:
Mauro Andrighetti - Tel.041 928384
mail: [email protected]
Archivio fotografico: Sport Nazionale
Stampa:
Comp Editoriale Veneta
Via Cappelletto, 12 - 30172 Mestre (VE)
Tel 041 2517411
Editore:
1000 Idee srl
Via Tevere, 2/c - 30173 Mestre VE
Pubblicità:
1000 Idee S.r.l.
Via Tevere, 2/C - 30173 Mestre (VE)
Fax 06 23328443 tel. 041 2621679
mail: [email protected]
Invio Articoli e Foto:
Sport Nazionale
C.P. 13 Mestre 8 - 30172 Mestre (VE)
Tel. 041 2621679
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Copie Stampate: 30.000
Distribuzione:
Abbonamento Postale
Registrazione:
Tribunale di Venezia N° 30 del 2/10/06
Iscrizione al ROC n° 17639 del 25.11.2008
ALLE SOCIETÀ AFFILIATE
L’EQUITAZIONE SI CERCA NEL CUORE
Non ci può essere predisposizione all’equitazione se la passione non arriva dal cuore e passa attraverso gli occhi e i gesti.
Il cavaliere, oggi più che mai, deve essere un paladino testimone di un modo comportamentale d’altri tempi, nei quali l’onore e il valore della parola data
o della stretta di mano contrattuale erano impegni primari da rispettare.
Con la grave crisi dell’ambiente, il suo impegno deve ampliarsi anche nella difesa ecologica della nostra società.
È un impegno morale che ciascuno di noi deve assumersi, altrimenti non è un cavaliere. L’amore e la passione per i cavalli non possono discostarsi dal rispetto
verso ciò che ci circonda e dalla solidarietà verso i nostri simili.
SOMMARIO
EQUITAZIONE
6
4 - Editoriale – lettera agli associati
5 - News - comunicazioni dalla segreteria
9
10
13
6 - Western Riding
8 - Battesimo della sella
9 - Battesimo 2012
10 - Attacchi
13 - Fiera cavalli 2013
14 - Modulo per Quadri Tecnici
15 - Stelle di qualità
16
18
16 - Monta da lavoro
18 - Regolamento SIH
22 - Disabilità
24 - Londra 2012
26 - Agriturismo
22
24
26
4
04
Siamo fermamente convinti che l’equitazione è una pratica che travalica la mera
disciplina sportiva per divenire qualcosa di
più importante! Non ci può essere vera passione per il cavallo senza un adeguato stile
di vita, che non si limita al valore delle parole ma diviene tale solo attraverso i comportamenti e le azioni.
La nostra immagine di cavaliere si rifà al paladino feudale, senza macchia e paura, che
difende i deboli contro i soprusi dei più forti. Non ci immaginiamo nulla di diverso per
tutte quelle persone che, amando i cavalli,
necessariamente devono avere rispetto per
la loro natura e, anche, verso i propri simili.
Una volta, un grande uomo di cavalli del
quale non facciamo il nome per evitare inutili vanterie ci ebbe a dire: “Il cavaliere è un
essere superiore perché ha l’opportunità di
vedere il mondo dall’alto e di accorgersi
prima di altri ciò che sta accadendo”.
Questa è una metafora che ben spiega
la nostra filosofia equestre.
Il passato ci dimostra che ciascuno deve
fare le proprie esperienze, che non possono
essere insegnate nei banchi di scuola. La
pratica è, quindi, un elemento essenziale di
crescita e d’esperienza. Questa è la nostra
filosofia: partire dalla gavetta, con umiltà e
acquisire nel rispetto di ciò che ci circonda,
come la padronanza del nostro corpo, di
quello dell’animale che conduciamo, delle
azioni che dobbiamo compiere.
Questo è sacrificio ma, nel frattempo, c’è la
soddisfazione del saper fare. In un mondo
dove tutto è bruciato a una velocità supersonica: esperienze, amicizie, rapporti interpersonali, divertimenti, lavoro, ecc., avere l’opportunità di fermarsi un attimo su ciò che
stiamo facendo, è una grande prerogativa e
ricchezza interiore.
È proprio il cavaliere, grazie alla sua intermediazione tra umani – natura - animali,
che può essere l’artefice di questa rivoluzione culturale. Abbiamo assistito alla caduta
delle potenze dell’est europeo, stiamo ora
assistendo al rovinoso sgretolamento del
sistema capitalistico attraverso la virtualità
della finanza. Rimane solo e comunque
l’uomo, smarrito, incredulo, fuorviato dalle
false sirene di sempre. Il cavaliere, proprio
per la sua statura e per il ruolo acquisito,
può essere uno degli strumenti per il rilancio
di una nuova società, più equa e giusta.
Ecco il perché del nostro interesse per
l’equitazione, verso un corretto comportamento sociale e del nostro impegno per aiutare chi, come noi, intuisce che questa è la
strada giusta.
EDITORIALE
I
n questo numero abbiamo voluto specificatamente trattare l’argomento “equitazione” per
dare un forte segnale ai centri ippici, dimostrando l’attenzione e la predisposizione a fornire loro
tutta la nostra assistenza e organizzazione. Non
ci rivolgiamo solo a quanti già affiliati, essi già
ci conoscono e hanno avuto modo di apprezzare
i servizi che eroghiamo. Ci rivolgiamo a tutti gli
altri, quelli che non hanno mai sentito parlare di
noi e a quelli che, pur conoscendoci, sono rimasti legati ad altri enti.
Principalmente desideriamo attirare l’attenzione
di tutti quei centri che hanno avuto difficoltà e
incomprensione con le loro associazioni di riferimento, che non hanno avuto risposte adeguate ai quesiti posti, che non riescono a entrare
in contatto con la persona giusta nel momento
che serve, che si sentono bistrattati e non considerati, che si sentono vessati per le continue
richieste di denaro o obbligo di corsi su corsi,
che devono pagare cifre spropositate rispetto
a ciò che ricevono in cambio.
Desideriamo rassicurarli che nel panorama
equestre, le organizzazioni non sono tutti uguali.
C’è chi, come noi, antepone i bisogni degli affiliati ai propri cercando di trovare un giusto punto
d’equilibrio e soddisfacendo entrambi.
Riteniamo che Sport Nazionale abbia adottato
con successo questa politica e il fatto che
nell’equitazione è divenuto uno dei maggiori
enti, ne è la riprova.
Non sono sufficienti solo le qualità dei servizi
e la vicinanza ideale o operativa a ogni singolo
centro ippico, che può determinare il bisogno
di affiliazione! È necessario possedere un
grande progetto, con uomini in grado
di perseguirlo con costanza, senza farsi influenzare dagli interessi personali e con il costante desiderio di migliorare.
Questo equivale a rimettersi in gioco continuamente, avere l’ambizione di migliorare e
apprendere sempre qualcosa di nuovo con uno
spirito umile, riconoscendo anche le doti degli
altri.
È chiaro il concetto al quale c’ispiriamo nell’immaginarci un gran gruppo solidale che vive
all’unisono, non solo l’aspetto equestre ma per
tutto uno stile di vita. Da oltre un paio di anni,
Sport Nazionale, si è cimentato in questa
direzione, facendo investimenti notevoli e, solo
ora, s’intravedono i primi suoi frutti, ma non ci
si può rilassare sui risultati ottenuti quando la
strada da percorrere è ancora lunga.
Tutti, Ente e circoli, devono impegnarsi nel
ricevere e fornire feedback reciproco e per
perseguire nella strada di miglioramento continuo, che passa anche attraverso il costante
aggiornamento.
Non siamo limitati nelle nostre vedute,
abbiamo la convinzione che il cavallo sia un
patrimonio di tutti e nessuno si può arrogare
il diritto, in Terra, di essere l’unica federazione
prescelta.
Questo vuol dire che c’è spazio per tutti e che
maggiore sarà il numero delle organizzazioni
presenti nel territorio, migliore sarà l’offerta
all’utente. Conseguentemente, aderire a più
organizzazioni e utilizzare ciò che di meglio
ciascuna propone, può essere una politica corretta.
Se centri ippici affiliati ad altre associazioni,
nel desiderio di verificare la fondatezza delle
nostre affermazioni, vogliono affiliarsi anche
a Sport Nazionale, saranno i benvenuti e
avranno tutti i diritti e benefici, al pari degli
altri aderenti.
Fiorenzo Pesce
Presidente Nazionale
504
NEWS
COMUNICAZIONI DALLA SEGRETERIA
Dal 1 settembre sono aperte le affiliazioni 2013!
16 mesi di copertura assicurativa e validità della tessera.
Quote annue:
• Affiliazione del Centro Ippico: 50,00 € compresa copertura assicurativa RCT fino a 2.000.000,00
di € e fino al 31 dicembre 2013;
• Tessera sociale: 1,50 € compresa copertura assicurativa base “Combinazione 1”;
• Patente Babies: 1,00 €
• Patente A ludica: 1,00 €
• Patente A1: 1,00 €
Valide 5 anni dalla data del rilascio
• Patente A2: 1,00 €
• Patente A3: 1,00 €
• Patente Attacchi;
• 15 combinazioni assicurative da 2,50 a 20,00 € fino al 31 dicembre 2013;
• Polizza del Cavaliere a 30,00 € annuale fino al 31 dicembre 2013;
• Brevetto Quadro Tecnico a 65,00 € annuali fino al 31 dicembre 2013;
• Assicurazioni RTC per manifestazioni: 50,00 € per 1 gg, 80,00 € per 2 gg.
Benefit:
• Organizzare presso il tuo centro i corsi di formazione;
• Somministrare alimenti e bevande senza licenza comunale;
• Utilizzare gratuitamente del Gestionale amministrativo per il rilascio delle
assicurazioni sportive on-line, gestione amministrativa del centro, contabilità in proprio,
marketing e gestione soci;
• Tenuta facoltativa della contabilità per circoli con solo cod. ficcale a 250,00 € annui;
• Assistenza legale, fiscale e amministrativa gratuita;
• Contributi per adesione a manifestazioni organizzate da Sport Nazionale.
6
A
chi non capita, parlando di monta
western, di correre con la fantasia alle
sterminate praterie dell’ovest americano,
di uno o meglio due secoli or sono,
popolate di mandrie di cavalli selvaggi,
di indiani pellerossa e dei neo arrivati
coloni impegnati, oltre che nel difendere i
loro possedimenti dalle incursioni banditesche, nelle attività agricole e di allevamento
del bestiame. Per chi, per motivi anagrafici,
non potesse avere questo tipo di memorie
sarebbe sufficiente riferirsi alla abbondante
filmistica di 40 – 50 anni fa, ed ormai in buona parte rubricabile come “cult” (mezzogiorno di fuoco, sfida all’OK corral, i magnifici 7,
ecc) per farsi rapidamente un’idea del mondo del Far West americano tra ‘800 e ‘900.
Ebbene è proprio li che nasce la “Monta
Western” o come la chiamiamo normalmente americana.
Le domande che sorgono spontanee sono:
perché chiamarla monta western? Perché
dare diversi nomi al modo di montare a cavallo?
Le risposte più semplici sono: Monta Western, perché, come si deduce dal termine,
proviene da una tecnica equestre le cui radici sono nel West americano; diversi i nomi
attribuiti perché diverse le origini e le finalità del modo di montare.
Facciamo una distinzione fondamentale tra
due tipologie di equitazione: monta sportiva
e monte da lavoro.
La monta sportiva è banalmente identificabile come “monta inglese” perché caratterizzata da una sella leggera adatta a brevi
permanenze in sella e non appesantisce il
cavallo. Ci sarebbe molto da dire sulla identificazione di “inglese” per sella e tipo di
monta; infatti è controcorrente, ma sarebbe più esatto definirle “italiane” visto che
la tipologia di quelle selle (sostanzialmente
da salto) derivano da studio ed applicazioni
di tale capitano Caprilli (dell’esercito italiano) che, circa due secoli fa, dopo attente
ed analitiche osservazioni dei movimenti
del cavallo definì le basi dell’equitazione
moderna stabilendo un principio di estrema
attualità: il cavaliere deve adattarsi alle esigenze del cavallo e non viceversa.
Ma torniamo “ab ovo” e parliamo quindi
delle monte da lavoro; si perché in questo
ambito le tipologie sono diverse anche se
accomunate da una caratteristica fondamentale: il lavoro a cavallo presuppone permanenze in sella di molte ore al giorno. A
livello puramente esemplificativo ricordiamo tra le monte da lavoro, oltre alla monta
western, la monta vaquera e la monta maremmana (toscana e laziale).
Quindi fondamentalmente la monta da lavoro presuppone lunghe permanenze in sella;
da qui l’esigenza di selle comode e confortevoli che minimizzino, per quanto possibile
il disagio delle posture obbligate e degli
inevitabili sobbalzi mentre il cavaliere è
attento a seguire, dirigere o contrastare il
bestiame che sta conducendo. Si perché la
natura della monta da lavoro (ma d’ora in
poi ci riferiremo solo alla monta western) è
strettamente legata storicamente alla gestione del bestiame.
Tralascio volutamente il confronto tra i finimenti dei vari tipi di monta, perché li ritengo
marginali e più propriamente derivanti dalle
culture di cui sono figli pur senza discono-
scere le specifiche finalità cui sono deputati.
Analizziamo ora le esigenze che consentono
al cavaliere/cow-boy di svolgere il suo lavoro con l’attenzione focalizzata sulla gestione
del bestiame piuttosto che su come condurre il proprio cavallo.
Quest’apparentemente semplice concetto
presuppone un’intesa ed una collaborazione
del binomio cavaliere-cavallo che consenta
di lavorare all’unisono quasi in apparente
assenza di comandi. Assenza apparente,
perché, contrariamente alla monta sportiva
che presuppone un forte controllo all’imboccatura, la monta western il controllo l’ottiene attraverso assetto e controllo di gambe
prima che con le redini.
Tutto ciò presuppone, come dicevo prima,
una grande intesa ed affiatamento con il
proprio cavallo, risultato questo ottenibile
attraverso un attento addestramento e profonda conoscenza del cavallo in genere e
nello specifico.
Parlando di addestramento val la pena di
sottolineare che la collaborazione del cavallo è più facilmente e più stabilmente
ottenibile osservando le caratteristiche
dell’animale ed utilizzando le sue peculiarità caratteriali e morfologiche ai fini che ci
siamo prefissi.
In sintesi quella che recentemente è stata
scoperta come “doma dolce” non può che
essere la base essenziale per ottenere la
collaborazione stabile ed affidabile del nostro partner ed amico cavallo.
Un veloce riferimento storico. Gli indiani
pellerossa domavano i propri cavalli selvaggi in acqua: ciò consentiva di minimizzare l’inevitabile cruenza della doma (intesa come
sottomissione) e, perché, no i rischi per il
cavaliere (l’acqua in cui è parzialmente immerso il cavallo è certamente meno dura del
ruvido suolo terroso). Ma anche i cow-boys
domavano i cavalli senza particolare cruenza; anzi spesso erano loro stessi a farne le
spese con cadute rovinose quando la doma
MONTA WESTERN
era praticamente intesa come montare in
sella e resister alle giustificabili insofferenze ed intemperanze equine finchè il cavallo
non accettava la convivenza; ancora oggi
soprattutto nelle regioni dell’ovest americano si celebrano questi retaggi storici nei
frequentatissimi “RODEOS”.
In cosa consiste la monta americana oltre
alle sue radici ed ispirazioni?
Attualmente le discipline in cui la monta
western si manifesta sono molte: reining,
western pleasure, trail, cutting, team penning, barrel, pole bending, gincana, showmanship, roping, ecc, ecc.
Io vorrei tralasciarne molte perché, a mio
avviso più legate a legittime esigenze di attualità, e soffermarmi invece su quelle che
io ritengo più significative sia sul piano storico che su quello contenutistico.
REINING rappresenta l’alta scuola della
monta western (per intenderci l’equivalente
del dressage) pur mantenendo il forte legame con le tradizioni storiche. Le figure tecniche del reining (roll-back, cerchi al galoppo,
sliding stop, back) sintetizzano le esigenze
pratiche del lavoro del mandriano alle prese
nella prateria con mandrie in trasferimento
e presuppongono quel grande affiatamento
del binomio a cui ho già fatto cenno.
WESTERN PEASURE vuole rappresentare
la serena, distesa ed armoniosa collaborazione del binomio alle varie andature in una
cornice di abbigliamenti (del cavallo e del
cavaliere) ricercata e coerente con la dimostrazione spettacolare.
TRAIL vuole dimostrare come il perfetto
affiatamento del binomio consenta di effettuare manovre tecnicamente difficili e di
precisione, oserei dire millimetrica, in assoluta rilassatezza.
CUTTING mette in evidenza la capacità del
cavallo (cow sense) in totale autonomia di
marcare, bloccare ed orientare il manzo riducendo il cavaliere quasi a puro assistente
delle capacità intrinseche del cavallo.
TEAM PENNING è la sintesi spettacolare
del lavoro dei cow-boys che separano dalla
mandria i capi di bestiame pre-individuati
per le finalità poste (marchiatura, ecc.)
BARREL e GINCANA evidenziano in modo
spettacolare le diverse capacità del cavallo
(velocità ed agilità) e rievocano forse più di
altre discipline l’atmosfera del rodeo.
ROPING è la spettacolare dimostrazione del
lavoro del cow-boy con il rope (laso) quando
doveva catturare i vitelli per la marchiatura.
Un cenno sui cavalli concettualmente legati
alla monta western: quarter, appaloosa e
mustang.
Il quarter deve il suo nome alle competizioni
di velocità sul quarto di miglio in cui eccelleva.
L’appaloosa è il cavallo dal mantello tipicamente e diversamente maculato storicamente legato al mondo degli indiani pellerossa.
Il mustang è un cavallo di taglia più piccola
dei precedenti e passato alla storia perché
legato alle corse sfrenate dei “ponies”
(i porta lettere a cavallo di due secoli fa,
antesignani delle attuali poste); purtroppo
questo cavallo è a rischio di estinzione e
vive in ormai sparute mandrie selvagge nelle sue praterie.
Personalmente ho scoperto molti anni fa il
cavallo Haflinger (Avelignese) che reputo
molto adatto alla monta western, per caratteristiche morfologiche e caratteriali.
Ma, qualcuno dirà, cosa c’entra tutto questo con il piacere di fare ai tempi nostri una
passeggiata a cavallo? C’entra, c’entra.
Perché, malgrado non tutti la pensino così,
fare una passeggiata a cavallo e ben più pericoloso di un’attività equestre nel recinto di
una pur grande arena. Andare in passeggiata deve avere come presupposto la capacità
del cavaliere di controllare in ogni momento
le reazioni del proprio cavallo e, auspicabilmente, la capacità di prevederle attraverso
la continua attenzione verso il compagno a
quattro zampe.
Nella monta western, visti i presupposti e
la filosofia che le appartengono, l’obiettivo non è fare la passeggiata, ma imparare
a gestire totalmente e consapevolmente il
cavallo e quindi potersi permettere il grandissimo piacere di una meravigliosa passeggiata nella natura in relax e sicurezza.
Se tutto ciò ha scalfito il lettore o quanto
meno gli ha creato la curiosità di conoscere
e/o di approfondire questa tecnica equestre:
WELLCOME TO WESTERN RIDING –
- BENVENUTI ALLA MONTA AMERICANA.
Raimondo Muscia
Raimondo Muscia ha svolto attività professionale con ruoli manageriali in aziende
internazionali e multinazionali affiancando
a questa l’attività hobbistica di cavaliere
(passando dalla monta “inglese” alla monta
western oltre 20 anni fa) con preparazione
acquisita da istruttori/addestratori americani
di fama internazionale.
Attualmente è istruttore/formatore iscritto
nell’albo europeo presso CNS FIAMMA dove
copre il ruolo di responsabile regionale.
www.sportnazionale.it
04
Emozionante giornata di festa all’aria aperta, per tutti i
ragazzi dai 4 ai 18 anni, se accompagnati da un adulto
(*) Sei invitato a partecipare gratuitamente, dalle ore 9.00 al
“17, 18 e 19 maggio 2013
in tutta Italia”
RICHIEDI DI ADERIRE ENTRO IL 31/ 12 / 2 012
Contributo da parte di Sport Nazionale di:
500 Depliant a Colori;
50 Locandine a Colori;
1 Bandiera dell’Ente;
100 Attestati di partecipazione;
Contributo di 100 €;
Assicurativa gratuita;
Manuale Operativo.
* fino a disponibilità posti
Ministero dell’Interno
Decreto 559/C 15693/12000.A.82
9
EQUITAZIONE
BATTESIMO DELLA SELLA 2012. MOLTE LE ADESIONI.
La Sardegna questa volta fatto la parte del leone. Moltissimi i centri ippici sardi che hanno aderito all’iniziativa pluriennale promossa da Sport Nazionale. Attraverso le tre giornate del “Battesimo della Sella” che
vengono organizzate a metà maggio in tutta Italia, si vuole promuovere l’equitazione ai giovani e svolgere,
contemporaneamente, attività sociale verso le persone con disabilità; punti forti della comunicazione del
Centro.
A Iglesias, testimonial prescelto della manifestazione, il C.I. Happy Horse con i suoi istruttori ha realizzato
una bellissima manifestazione, ben organizzata nei tempi e nelle modalità, consentendo a tutti i partecipanti
di provare l’ebbrezza di “vedere il mondo dall’alto” e fare amicizia con questi formidabili animali.
È stata anche l’occasione di una visita didattica, in piccoli gruppi per esigenze logistiche, alle scuderie, alla
club house, alla selleria e ai box, vedendo di persona cosa mangiano i cavalli e di quali cure necessitano.
Oltre duecento i partecipanti che per tre giornate intere hanno “bloccato” l’attività del circolo ma hanno
riempito di simpatia e gratitudine gli istruttori, che si sono adoperati senza sosta a soddisfare qualsiasi esigenza.
Le giornate del Battesimo della Sella organizzate da Sport Nazionale hanno l’obiettivo di avvicinare ai centri ippici
aderenti le autorità e la popolazione locale. È un ottimo strumento per promuovere l’attività ai giovani e svolgere un impareggiabile servizio sociale, destinato ai meno fortunati.
Anche l’Associazione Ippica Sedilese è stata scelta come testimonial dell’evento. In particolare si sono
distinti per il riscontro positivo avuto con le scuole e per aver saputo coinvolgere produttori locali di artigianato che hanno saputo arricchire la calda giornata del 12 maggio e gli oltre 140 partecipanti.
A questo evento era presente anche Linda Nanu, diciassettenne affetta da cerebro lesione per sofferenza da
parto, che si è esibita in una dimostrazione di circa un’ora, accompagnata dagli istruttori e da una speaker
che, passo dopo passo, illustrava ai presenti le varie fasi e i relativi movimenti. Grande risalto alla manifestazione è stato dato anche dalla stampa regionale, contribuendo notevolmente al successo della manifestazione.
Domenico Marongiu
10
C
adute nell’oblio con l’avvento dei
mezzi a motore e di sport “ più moderni” le redini lunghe (o più comunemente attacchi) stanno ora ritornando alla ribalta delle attività sportive e
amatoriali di questi ultimi anni.
L’innegabile fascino dei legni d’epoca e l’appeal dei nostri amici cavalli
hanno fatto si che nell’ultimo decennio un’attività relegata a “feudo “ di
pochi cultori, divenisse patrimonio di
una sempre più vasta platea di appassionati.
La possibilità di coinvolgimento di
amici e famigliari è un’altra delle
ragioni che hanno contribuito all’allargamento del numero dei praticanti
questa disciplina equestre.
Tutte le inclinazioni personali possono essere seguite anche con lo stesso
cavallo. Con poche modifiche potrete alla domenica indossare cilindro o
bombetta e partecipare a una sfilata
o ad un concorso di tradizione, poi al
giovedì in tenuta più informale potrete concedervi una rilassante passeggiata nei dintorni di casa e nel fine
settimana successivo potrete scatenarvi nella maratona di un completo
attacchi oppure con altri amici decidere di star via un paio di giorni per
godervi i panorami offerti dal nostro
bellissimo territorio.
Per aiutarvi ad avere un
quadro più chiaro delle possibilità offerte da questa meravigliosa discipli-
na illustriamo in breve le principali I trekking ed i viaggi su lunghe diattività ad essa connesse.
stanze: queste attività che al profano
potrebbero essere confuse con delle
Le sfilate : generalmente organizzate “passeggiate lunghe” rivestono inveda Comuni o Pro Loco , vengono
ce un livello di difficoltà elevato.
tenute solitamente in occasione di Diversi fattori infatti entrano in gioco
eventi locali quali feste patronali o
per evitare che un evento di grande
ricorrenze di vario tipo.
livello si trasformi in un disastro.
La partecipazione avviene con car- Innanzitutto i guidatori dovranno
rozze d’epoca o repliche.
avere una buona esperienza per poter
L’abbigliamento seguirà strettamen- affrontare al meglio eventuali imprete i canoni della tradizione che pre- visti e gestire in modo sapiente ritmi
vedono in base a tipi di carrozze e ed andature in base ai territori e difinimenti diversi modi di abbigliarsi. slivelli da percorrere.
Messi al bando sempre e comunque Fondamentale poi sarà la progettaatteggiamenti plateali ed eccessi di zione dei tragitti, delle tappe e delle
qualunque tipo.
tratte da percorrere, è evidente che
Anche lo stile di guida dovrà richi- ciò non potrà che essere svolto da chi
amarsi a canoni classici della guida. non ha la necessaria esperienza e le
competenze necessarie, l’improvviLe passeggiate: effettuate con car- sazione deve quindi essere assolutarozze tipo maratona o wagonette in mente messa al bando.
ferro di recente costruzione ( esistono oramai in commercio prodotti di La scelta dei materiali e delle attrezottima qualità e fattura). Il finimento zature al seguito così come quella dei
potrà essere sia a collana che a pet- materiali da dislocare nei vari punti
torale (quest’ultimo preferibile per tappa e la gestione dei mezzi d’appogcomodità e facilità di adattamento da gio (se previsti) dovrà essere studiata
un cavallo all’altro).
con grandissima cura in modo da raNon richiede competenze specifiche zionalizzare ed armonizzare tutte le
ma comunque è sempre preferibile attività connesse all’evento.
prima di cimentarsi la partecipazio- Altrettanta perizia dovrà essere nane ad un corso di guida tenuto da tec- turalmente messa nell’individuazionici qualificati e l’impiego di soggetti ne dei soggetti partecipanti (sia a due
idonei che abbiano nel buon carattere che a quattro gambe), l’ idoneità sia
e nell’indifferenza alle sollecitazioni fisica che psichica oltre che tecnica
esterne i loro punti di forza.
dovrà essere vagliata attentamente
dai responsabili del progetto.
La durata ed il grado di difficoltà di
ogni uscita sarà da porsi in relazio- L’attività agonistica: sempre più
ne al grado di allenamento e di ad- aperta a tutti grazie alla suddivisione
destramento del cavallo, nonché (ci in categorie di varia difficoltà, richiesembra evidente) al grado di capacità de comunque almeno all’inizio la fredel guidatore.
quenza di un corso di base e la collaborazione di un tecnico (sempre auspicabile) che permetta di muovere i
primi passi in sicurezza e con i giusti criteri tecnici. Tale attività viene
svolta dalla Federazione o dagli Enti
di Promozione Sportiva ed è subordinata all’acquisizione di un brevetto
(o patente) che certifichi l’idoneità e
autorizzi la partecipazione secondo
i criteri ed i regolamenti previsti da
tali enti.
ATTACCHI
Pur avendo un livello di ingresso non
elevatissimo richiede comunque serietà ed impegno essendovi comunque delle prove in qui si è sottoposti
alla valutazione sia dei giudici che
del pubblico. Ricordatevi che “carta
canta” e la classifica sarà la cartina
di tornasole del vostro impegno e
capacità. Però che soddisfazione un
buon risultato od un semplice miglioramento delle vostre “ performance”
abituali. L’esposizione in bacheca e
la proclamazione della classifica ripagheranno in un attimo delle ore di
allenamento necessarie alla partecipazione alle competizioni.
A coloro che pur desiderando intraprendere questa attività ma sono frenati dalla paura della eccessiva onerosità, posso tranquillamente dire che
almeno per quanto riguarda almeno
le categorie di base basterà l’impiego
di una carrozza tipo maratona (le più
diffuse per la pratica di tutti i giorni) ed un finimento qualunque, purché entrambi puliti ed in buono stato
d’uso . L’impiego di attrezzature più
specifiche verrà con il tempo o con
l’aumentare della vostra passione.
Quello che serve veramente e la volontà di fare bene. Altrimenti a nulla
varranno finimenti costosi e carrozze
iper tecnologiche o di grande marca ,
saranno semplicemente soldi buttati.
I concorsi di tradizione e di eleganza:
particolari branche dell’attività agonistica, vengono svolti solitamente in
contesti coreografici di sicuro effetto
scenico ( castelli , centri storici, parchi). Vengono impiegate carrozze d’epoca (periodo compreso tra l’ottocento ed il primo novecento) e finimenti
di pregio , i guidatori seguono assolutamente i canoni classici sia nell’abbigliamento che nello stile di guida.
Esiste anche una categoria riservata
alle repliche (carrozze di recente costruzione che però ricalcano fedelmente nei colori e nei modelli quelle d’epoca) che può essere un buon
modo per iniziare a frequentare questo settore. I concorsi più importanti
di questi settori , a cui prendono parte i legni più belli ed i guidatori più
preparati, data anche la cornice in cui
solitamente vengono svolti, sono sicuramente uno spettacolo affascinante
e formidabile per cui vale la pena affrontare qualche ora di strada anche
solo per parteciparvi come spettatori.
L’importanza della formazione:
Se dopo aver preso visione della gamma di attività messe a disposizione da
questo meraviglioso sport, vi venisse
la voglia di cimentarvi la strada da
percorrere è una sola: la formazione. Sarà fondamentale frequentare
un serio corso di avvicinamento agli
attacchi e poi proseguire ancora con
l’ausilio di tecnici preparati che faranno sì che possiate avvicinarvi e
praticare questo sport in sicurezza e
con dei concetti di base corretti.
Diffidate di coloro che millantano
grande esperienza e capacità ma non
sono supportati da titoli legalmente
riconosciuti .
A parole sono tutti fenomeni ma
all’atto pratico potreste subire sulla
vostra pelle i risultati ( disastrosi) degli pseudo-insegnamenti di tali personaggi. Non farà male ricordare che i
canoni classici delle redini lunghe furono codificati da persone ( uno per
tutti Benno von Achenbach ) che erano maestri riconosciuti in tutta Europa e che fecero delle redini lunghe
una vera e propria arte.
Gli attacchi come opportunità
lavorativa:
Oltre ad attività sportiva o amatoriale gli attacchi possono diventare anche opportunità di lavoro.
Infatti dopo aver ottenuto gli opportuni brevetti che certifichino le vostre competenze e possibilmente un
periodo di tirocinio sotto la guida di
un professionista del settore, espletate le formalità richieste potrete impiegare carrozze e cavalli come complemento ad una attività agrituristica
o alberghiera con l’organizzazione di
escursioni in carrozza nel territorio
circostante, viaggi di più lunga durata, servizi di piazza , matrimoni e con
il tempo, le capacità e con il dovuto
iter formativo diventare voi stessi tecnici di attacchi.
Va da sé che scelte di questo tipo
richiedono una attenta riflessione
prima di essere intraprese, il lavoro
con i cavalli se da un lato è portatore di uno stile di vita assolutamente
condivisibile e ricco di soddisfazioni,
dall’altro non è scevro di molte fatiche e con ritorni economici non sempre all’altezza dell’impegno profuso.
Sta a voi decidere cosa conta di più
nella vostra personalissima scala di
valori. Forse vale la pena prima di
prendere ogni decisione fare una bella chiacchierata con un professionista
del settore e magari seguirlo in qualche giornata lavorativa per rendersi
conto appieno della realtà di questo
settore.
La formazione in Sport Nazionale:
Sempre attento alla qualità didattica
dell’iter formativo il settore attacchi
di Sport Nazionale prevede tre patenti ( A1 A2 A3 ma non da confondersi
con le altre tre patenti equestri) che
mediante un processo formativo dinamico ma attento alla correttezza
dell’insegnamento permettono all’allievo di svolgere un percorso didattico
certificato dalle varie patenti di assoluto valore.
Per quanto riguarda il settore tecnico
sono previste tre figure professionali:
Oteb- attacchi da lavoro, tecnico di attacchi di 1° livello, tecnico di attacchi
di 2° livello. Ognuno di essi prevede
un iter formativo e competenze diverse, il passaggio da un titolo all’altro
vviene mediante la partecipazione ad
eventi certificati come crediti formativi e corsi di formazione (per ulteriori informazioni vedere i regolamenti
di settore).
Adriano Leggero
In un parco di 5 ettari, a 2 km. dal mare, tra i centri di Tortolì e Bari Sardo al km. 134 dell’orientale sarda,
nella Sardegna più autentica e selvaggia, dove l’aria profuma di mirto, sarete accolti secondo
la più tradizionale ospitalità, in vecchie case di campagna abilmente ristrutturate.
01 Lasciatevi alle vostre spalle la vita frenetica di tutti i giorni, godetevi piacevoli momenti di relax
negli accoglienti spazi della grande casa.
02 Sono a disposizione dei nostri clienti camere doppie, triple e quadruple, arredate con mobili e tessuti sardi,
dotate dei più moderni confort.
03 Potrete godere nella grande piscina immersa nel verde e nella roccia di un rilassante idromassaggio.
04 Si può anche non fare nulla, dormire ¬fino a tardi, fare una ricca colazione e... lasciarsi andare all’ozio, nessuno vi potrà disturbare.
05 Affacciato sul vigneto, con un ampia terrazza, il ristorante della fattoria, vi delizierà con profumi e sapori della cucina sarda.
06 Potrete fare delle Gite a cavallo per esperti, In sella al cavallo la natura diventerà un’esperienza particolarmente intensa.
Oppure partecipare alle Lezioni di equitazione per principianti: Il nostro obiettivo è di darti sicurezza sulla sella e di farti divertire
cavalcando. Ti fiderai velocemente dei nostri cavalli e farai la tua prima passeggiata. Un’esperienza certamente fantastica in una
natura unica.
Cosa vedere nei dintorni
07 Cala Mariolu. Si possono effettuare escursioni in barca partendo dal porto di Arbatax, nell’incontaminata costa di Baunei.
08 Spiaggia di Cea. A 2 km. dall’hotel, spiagge ¬finissime, bianche distese con il mare azzurro cobalto.
09 Supramonte di Baunei. Dall’abitato omonimo distante 20 km., si accede al paradiso degli appassionati del trekking: sentieri che
attraversano placidi pendii o conducono a strapiombi vertiginosi sul mare.
10 Storia, folklore e tradizioni popolari. Si possono trovare nelle numerose sagre e feste paesane negli oltre 20 centri urbani ubicati
nel raggio di 20 km. dal nostro hotel. Quando le giornate cominciano a farsi più corte e l’aria diventa frizzante, è l’ora di rimboccarsi
le maniche e partecipare alla più antica festa di settembre “la vendemmia”. Potrete vivere questa appassionante esperienza in prima
persona, apprendere gli antichi segreti della raccolta e della pigiatura dell’uva per far nascere il pregiato vino della casa.
(2 rettangoli regolamentari, 1 tondino, 26 cavalli in box, possibilità di lavoro in notturna).
Hotel Rurale ABBA ‘E MURTA
08048 TORTOLI’ (OG) - S.S. 125 km. 134 - Tel. 345 6263242
www.hotelabbaemurta.it [email protected]
13
Anche quest’anno Verona diverrà per quat-
tro giorni la capitale mondiale dell’equitazione con la sua 114^ edizione. Dall’8 all’11
novembre diventa così la piazza internazionale in cui si fissano appuntamento migliaia
di addetti ai lavori, un pubblico appassionato e sempre più competente e famiglie con
bambini rapiti da un mondo che ancora non
conoscono scandito dal crepitio di migliaia
di zoccoli.
“Amore e passione per i cavalli” è lo slogan
che accomuna migliaia di visitatori, espositori e curiosi che vivono oggi un viaggio nel
tempo iniziato nella città scaligera oltre un
secolo fa’ ma che ha accompagnato l’uomo
fin dai suoi primordi di homo moderno.
Fieracavalli non è solo un evento di spettacoli, competizioni, concorsi e attività collaterali!
È un momento d’incontro per cavalieri che
si ritrovano per scambiarsi informazioni, novità e idee. È una grande festa, necessaria
a fornire nuova linfa a un settore che non
FIERA
è estraneo alla grande crisi finanziaria che farlo pervenire alla Segreteria
coinvolge tutti.
Generale entro il 4 novembre.
Fiorenzo Pesce
Vi nascono idee, nuove opportunità commerciali, rapporti che possono consolidarsi
nel tempo e realizzare a sinergie, prima immaginabili.
Per Sport Nazionale è avvenuto ciò, anche se non vende un prodotto definito, ma
eroga servizi ai centri ippici, Fieracavalli è
un appuntamento praticato ormai da diversi
anni e, anche per questa edizione, non farà
mancare il proprio contributo.
Sarà il momento opportuno per presentare
al pubblico il Gestionale amministrativo,
ormai all’80% delle sue potenzialità e in
grado di risolvere molte problematiche dei
centri ippici, primo fra tutti le assicurazioni e la gestione dei dati con le iniziative di
marketing.
Con l’occasione, Sport Nazionale,
comunica a tutti i propri che desiderano far
pervenire materiale pubblicitario e promozionale relativo alle rispettive attività, di
MODULO per QUADRI TECNICI
e FORMATORI di SPORT NAZIONALE
(compilare a stampatello e in modo chiaro e spedire con n. 2 fototessere a: “Sport Nazionale - Attività
Equestri” C.P. 13 Mestre 8 – 30170 Mestre VE tel. 041.2621679 fax 0623328443)
COGNOME ____________________________________ NOME _________________________
Nato/a a __________________________ il ____________ Residente in via ________________
______________________________________________ n° ______ Cap _________ Prov. ______
Cod. Fiscale________________________________E.mail:________________________________
Tel.: ________________________________ Cell.: ____________________________________
opera presso i seguenti Centri Ippici __________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
In possesso delle qualifiche di Sport Nazionale:
1° Brevetto _____________________________________________________________________
2° Brevetto _____________________________________________________________________
3° Brevetto _____________________________________________________________________
4° Brevetto _____________________________________________________________________
5° Brevetto _____________________________________________________________________
6° Formatore per la materia: ________________________________________________________
CHIEDE
il 1° rilascio - il rinnovo del seguente/i brevetto/i (65 € per uno o 100 € per più brevetti)
Compresa la copertura assicurativa infortuni Combinazione 3
Richiesta di equiparazione dei seguenti titoli (qui allegato in copia) _________________________
ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003 autorizzo al trattamento dei miei dati personali comuni, sensibili e giudiziari.
(firma)
Luogo e data …………………………………
………………………………
- Allego copia Bonifico su IBAN: IT 48 K 03359 016001 00000062102 intestato Sport Nazionale
- Allego copia Bollettino postale su ccp n° 1001740958
Sei un Quadro Tecnico ? Rinnova ora!
15
QUALITÀ
Nel terzo millennio è impensabile prescindere
D
a settembre è operativo il Sistema di Qualità per le associazioni affiliate a Sport Nazionale.
Esso viene evidenziato attraverso le stelle, ben cinque, e ognuna permette l’accesso a servizi successivi e ulteriori, senza alcun costo aggiuntivo per le associazioni affiliate.
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Riceveranno (nel 2013) il Certificato di Qualità di Sport Nazionale;
Saranno iscritte nell’Albo d’Oro delle Società affiliate;
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale nazionale;
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nei portali di disciplina;
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale;
Disporranno gratuitamente di un proprio sito internet, aggiornabile dal gestionale;
Potranno utilizzare gratuitamente l’e-commerce di Sport Nazionale;
Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale;
Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale;
Possono utilizzare gratuitamente, come formatori, il sistema e-learnig di Sport Nazionale;
Possono organizzare corsi di formazione;
Hanno l’utilizzo plus del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità);
I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale;
Disporranno di corsia preferenziale con la Direzione.
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nei portali di disciplina;
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale;
Disporranno gratuitamente di un proprio sito internet, aggiornabile dal gestionale;
Potranno utilizzare a pagamento agevolato l’e-commerce di Sport Nazionale;
Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale;
Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale;
Possono utilizzare gratuitamente, come formatori, il sistema e-learnig di Sport Nazionale;
Possono organizzare corsi di formazione;
Hanno l’utilizzo plus del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità).
I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale;
Disporranno di corsia preferenziale con la Direzione.
Potranno far apparire le proprie comunicazioni direttamente nel portale regionale;
Potranno utilizzare a pagamento l’e-commerce di Sport Nazionale;
Avranno visibilità nel portale di Sport Nazionale;
Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale;
Hanno l’utilizzo normal del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità).
I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale.
2
• Potranno utilizzare il gestionale per attività di marketing sociale;
• Hanno l’utilizzo base del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità).
• I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale.
1
• Hanno l’utilizzo base del portale (gestione soci/tesserati, modelli, assicurazioni e contabilità).
• I loro soci hanno una pagina disponibile nel portale.
Elementi del Gestionale che contribuiscono al raggiungimento di un migliore punteggio sono:
• Scheda Società completata correttamente;
• Indirizzi mail corretti degli associati e inoltro mail di Benvenuto dal Gestionale;
• Utilizzo dei Modelli e del gestionale;
• Attività svolte;
• Utilizzo del gestionale per azioni di marketing.
Inutile significare che “forzature” del sistema o indirizzi mail “fantasma” o ripetitivi, sono condizioni per una regressione
nel punteggio.
16
In Sardegna, la passione per i cavalli e per gli eventi a essi legati, nasce in
un lontano passato e si rafforza continuamente attraverso le nuove generazioni; è la prosecuzione di una tradizione che identifica nel cavaliere sardo,
quale testimone particolare, il più ampio mondo della monta da lavoro. Un
personaggio al quale viene attribuito il merito di aver saputo trasformare
una pratica di lavoro in spettacolo, attraverso le pariglie, è Giuseppe Lepori
noto “Pineddu”, stimatissimo uomo di cavalli (1909 – 1985), nonché maestro del nipote Franco Lepori che, erede di quest’arte, promuove e organizza eventi in Sardegna, volti a riportare in auge l’antica cultura equestre.
In riferimento alle pariglie è necessario spiegare che esse sono evoluzioni
acrobatiche, facenti parte della cultura equestre e folkloristica isolana,
eseguite da agili cavalieri in piedi su due o più cavalli apparigliati, a formare diverse figure, quali la piramide umana, la verticale, il ponte volante,
ecc. I cavalli devono essere capaci di sostenere particolari sforzi e abituarsi a lavorare in gruppo, attraverso quindi un addestramento determinato e
meticoloso.
La doma costa circa mille euro e dura dai quaranta ai sessanta giorni, mentre il lavoro di addestramento, che toglie le asimmetrie muscolari, continua costantemente anche dopo la doma; in questa fase, a livello “umano”,
una particolare attenzione viene rivolta all’utilizzo del “filetto” (cannone
snodato che agisce sulle commessure labiali, non fa un effetto leva e usato
con finezza e sensibilità non provoca dolore) per domare con minore coercizione; e’ molto importante il grado di fiducia che il cavallo ha nei nostri
confronti, più lui si fiderà di noi, più asseconderà le nostre richieste con
maggiore tranquillità.
Esibizione pariglie, figura Ponte Volante
Nel momento della bardatura in preparazione alle pariglie, si presta la massima attenzione alla salvaguardia dell’animale, in quanto, con l’utilizzo de
“su seddatzu”, sella tipica sarda, anticamente utilizzata per trasportare carichi di vario genere, avendo una struttura in legno rivestito in pelle ed una
superficie d’appoggio ridotta, essa nuocerebbe alla schiena dell’animale,
quindi si ha l’accortezza di predisporre oltre al sottosella tradizionale, dei
tappetini in schiuma di lattice, che fungono da ammortizzatore, cosicché,
nel momento in cui, il cavaliere esegue il rientro in sella, dopo l’evoluzione
acrobatica, il dorso dell’animale non viene gravato dal carico repentino.
È necessario raggiungere l’affiatamento massimo tra l’uomo e il cavallo,
infatti, quest’ultimo, non comprendendo il linguaggio umano, si adatta ai
messaggi che l’uomo trasmette attraverso una simbologia, che diventa peculiarità tra il domatore e l’animale.
Gli allenamenti quotidiani, per le pariglie acrobatiche, sono fatti prevalentemente “a passo” e “a trotto”, alternato a un meticoloso lavoro in piano.
Nel rispetto della tradizione, oggi anche in Sardegna, durante l’addestramento si punta al rafforzamento della muscolatura del cavallo, con maggior
attenzione ai muscoli dorsali e addominali, interessati nello sforzo che le
corse acrobatiche comportano.
Un aspetto basilare di questa disciplina è il rispetto per l’animale, per i
compagni, ma soprattutto la sicurezza di entrambi, prima regola da insegnare ai ragazzi, desiderosi di acquisire queste competenze, infatti,
Esibizione pariglie, figura doppia fune
MONTA DA LAVORO
l’incolumità del cavaliere “balente” e del cavallo “regale”, vale molto di
più della buona riuscita dei numeri eseguiti.
Per i cavalieri più giovani, se vogliamo, è senz’altro un’ottima scuola di
vita per il connubio che si viene a creare tra i partecipanti alla giostra,
con codici disciplinari e di rispetto non scritti, e il particolare affiatamento
uomo - cavallo.
L’equitazione è una disciplina che richiede elevata maturità, un forte senso di responsabilità e una continua crescita culturale.
Esiste a Dolianova (CA) capoluogo del Parteolla, una scuola speciale per
queste attività, alla quale sovraintende Franco Lepori, che a fine Agosto,
con il prezioso contributo dei soci componenti, organizza “S’attobiu de is
Parigliantis” e la “Rassegna delle coppie a cavallo in abbigliamento tradizionale”, una manifestazione che si svolge in notturna, dove partecipano
i migliori Pariglianti della Sardegna, oltre 170 cavalli, per dare sfogo a
questa disciplina tutta Sarda. Durante l’evento, in stretta collaborazione
con l’ente Sport Nazionale, partecipano alla sfilata altresì figuranti che
incarnano arcaici personaggi della credenza popolare, sbandieratori, tamburini e trombettieri, ospiti non meno importanti sono gli artisti del mondo
dell’equitazione Nazionale. Tutto ciò per soddisfare un pubblico variegato
molto esigente, che, dall’alto delle tribune, partecipa numeroso alla manifestazione, oltre 6000 spettatori.
Franco Lepori
Formatore di Sport Nazionale
Tel. 3316824168 – 3403614428
[email protected]
Franco Lepori su Leppa
Esibizione pariglie, figura Due su Due
Pineddu Lepori e i nipoti, foto anni ‘60
18
Il Rispetto prima di tutto..
La Scuola Italiana di Horseman è
nata per la volontà di cercare un
rapporto con il cavallo più profondo, un rapporto di collaborazione,
un rapporto che si basasse sul
Rispetto, valore fondamentale per
interagire con loro e per raggiungere l’Armonia.
Nei nostri corsi insegniamo prima
di tutto la comunicazione, perché
solo attraverso la comunicazione
possiamo instaurare un rapporto
con delle solide basi fondate sulle
otto qualità che deve avere un Horseman , che sono:
Rispetto, Fiducia, Pazienza, Sensibilità, Determinazione, Tempismo,
Assertività e Umiltà, queste sono le
qualità che ha un vero Horseman...
Marco Vignali e Luciano Pusceddu
sono operativi su tutto il territorio
Nazionale per corsi, stage, lezioni
private e lavoro cavalli.
Marco Vignali
SUPPORTO DIDATTICO PER I
CORSI DI 1° LIVELLO
CAVALIERE
La Scuola Italiana di Horseman
nasce per volontà di Marco Vignali dopo anni di intenso lavoro con
i cavalli, a seguito di una attenta
riflessione sul vero significato dei
vocaboli “horsemanship “ e “horseman “. -Horsemanship è una parola che indica in generale il
rapporto Uomo- Cavallo, l’ equitazione. Ancor più dissonante, per
noi, è identificarsi nel concetto di
natural horsemanship (equitazione
naturale), poichè non è naturale
per un cavallo portare un cavaliere, un’imboccatura; la doma non è
naturale, box, recinti non sono naturali.
- Horseman è il termine che indica l’Uomo di cavalli, e questo dice
tutto.
L’obiettivo della Scuola Italiana
di Horseman è quello di formare
persone, uomini e donne di cavalli, fornendo loro gli strumenti fondamentali di conoscenza per comunicare con questi straordinari
Animali. E’ un viaggio dell’Uomo
dentro sé stesso, attraverso il Cavallo.
Questo percorso si basa su un valore irrinunciabile per i membri della S.I.H.: il Rispetto.
Rispetto per i cavalli, rispetto per
le persone. Nel rapporto Uomo-Cavallo, “ rispetto” significa in primo
luogo, conoscenza.
Possiamo rispettare queste splendide creature solo avendo la cognizione dei loro reali bisogni e delle
dinamiche di branco, cercando di
comprendere come la loro natura
venga compressa per la convivenza
con l’Uomo.
Il Cavallo, la più nobile delle prede,
riesce a convivere con l’Uomo, un
predatore, e può farlo serenamente,
pur rinunciando agli spazi sconfinati e alla libertà. Ciò avviene se
l’uomo si pone con rispetto e fiducia di fronte a lui.
L’uomo che intraprende il percorso per diventare un Horseman deve
trovare dentro di sé 7 qualità
imprescindibili: rispetto, fiducia,
pazienza, sensibilità, umiltà, tempismo, determinazione.
Art. 1- Per partecipare a corsi, sta-
REGOLAMENTO SIH
ge e lezioni, l’allievo deve essere
in possesso di una patente di una
qualsiasi associazione equestre.
Art. 2- I corsi sono organizzati su
tutto il territorio Nazionale e all’estero, per un minimo di 4 allievi ed
un massimo di 10 in base alle
misure del campo dove viene svolto
il corso.
Art. 3- Saranno a carico dell’istruttore le spese di viaggio, mentre vitto e alloggio saranno a carico degli
iscritti al corso, oppure dell’allievo
che richiede lo spostamento
dell’Istruttore per le lezioni private.
Art. 4- L’allievo può conseguire
brevetti di 1° - 2° e 3° livello.
Il conseguimento del livello permette di partecipare ai corsi di
livello superiore.
Art. 5- L’Istruttore deve tenere un
comportamento altamente professionale e non può discostarsi dai
principi base della Scuola Italiana
di Horseman che sono:
~ Rispetto del cavallo e della sua
natura;
~ Usare prima di tutto il rinforzo
positivo per addestrare il cavallo;
~ Non mandare mai in apprensione (cervello destro) volutamente il
cavallo;
~ Mettere sempre in sicurezza cavallo e cavaliere;
~ Usare sempre e solo la seguente
attrezzatura:
lunghine di corda nautica di varie
misure, usare capezze da Horseman di corda nautica di diametro
non inferiore ai 6 mm;
20
Regolamento per l’organizzazione
dei corsi:
Per l’anno 2012 il prezzo per partecipare ai corsi sarà di euro 90,00
ad allievo al giorno, per gli auditori
il costo sarà di € 50,00 al giorno;
la quota d’iscrizione alla Scuola
Italiana di Horseman è fissata per
30,00 € da versare una sola volta;
La quota di prenotazione corso, per
l’anno 2012, è di € 150,00 ad
allievo se è la prima iscrizione,
mentre se l’allievo è già iscritto
l’importo da versare sarà di
€120,00 e dovrà essere versato entro e non oltre i 30 giorni antecedenti alla data dello svolgimento
del corso la prenotazione dovrà
essere fatta tramite versamento su
carta
Poste Pay n° 4023 6006 0736 6889
intestata a Vignali Marco;
Al momento del versamento della
prenotazione, la segreteria nazionale, provvederà ha inviare all’allievo, o al centro organizzatore, il
manuale didattico, il libretto di
formazione cavaliere della Scuola
Italiana di Horseman.
REGOLAMENTO SIH
minimo 2 giorni
PREZZI ANNO 2012
Iscrizione alla Scuola Italiana di Lezioni private per tre allievi
€ 110,00 al giorno (circa 6 ore)
Horseman € 30,00.
minimo 2 giorni.
Lavoro cavalli per un allievo €
CORSI:
( i corsi si intendono quando sono 150,00 al giorno, minimo 2 giorni.
Doma puledri:
minimo 4 allievi a partecipare)
Corsi 1° livello: Durata 2 giorni a 60 giorni € 1.400,00 compresa pensione cavallo e 10 ore di lezione al
modulo (circa 10/12 ore) € 180,00
Corsi 2° livello: Durata 2 giorni proprietario.
La quota di prenotazione per la
modulo (circa 10/12 ore) € 180,00
Corsi 3° livello : Durata 2 giorni a doma puledri è fissata per il 50%
da versare tramite carta
modulo (circa 10/12 ore) € 180,00
Brevetto di 1°- 2°- 3° livello: nessun Poste Pay n° 4023 6006 0736 6889
intestata a Vignali Marco
costo.
Rieducazione cavalli:
Corsi di assetto: Durata 2 giorni
€ 250,00 alla settimana;
a modulo (circa 12 ore) € 180,00
Vitto e alloggio dell’Istruttore:
Corsi di doma puledri: Durata
a carico dei partecipanti al corso,
1 giorno (circa 10 ore) € 100,00
Corsi da auditore € 50,00 al giorno allo stage o alle lezioni private.
(esclusi corsi doma puledri)
Marco Vignali 2012
Corsi di gestione naturale dello
zoccolo del cavallo € 200,00
www.sihmarcovignali.it
due giorni.
www.scuolaitalianadihorseman.com
email:
LEZIONI PRIVATE:
[email protected]
(fino a tre allievi)
Lezioni private per un allievo
tel 333 4815825
€ 150,00 al giorno (circa 6 ore),
tel. e fax 0573 479358 /051 6120872
minimo 2 giorni.
Lezioni private per due allievi
€ 130,00 al giorno (circa 6 ore)
18
22
D
all’anno 2010 Sport Nazionale ha riorganizzato completamente il Settore specialistico a favore delle persone con disabilità,
gli elementi innovativi sono evidenti già
dall’acronimo EPD, Equitazione per Persone
con Disabilità, coerentemente con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità che mette al centro la persona e a
margine gli aspetti di patologia di vario
genere, questo permette di ridurre se non
togliere completamente le “etichette che
sono il primo passo per l’emarginazione sociale di queste persone.
Sono stati semplificati i percorsi formativi e
i ruoli tecnici che devono garantire il più alto
livello di qualità ma nel contempo devono
essere accessibili e spendibili in tempi non
troppo lunghi.
I livelli tecnici sono tre:
1. Operatore di Base EPD (che è abilitato
all’insegnamento dell’Equitazione di base
portando gli allievi ad essere autonomi nella
guida del cavallo al passo).
2. Tecnico EPD (che è abilitato all’insegnamento dell’Equitazione di base alle tre andature e può accompagnare in passeggiate
su percorsi conosciuti nei pressi della struttura operativa).
3. Istruttore EPD (che è abilitato all’insegnamento dell’Equitazione e può organizzare e
gestire escursioni e trekking).
Tutti questi ruoli tecnici possono operare
con persone con disabilità di tipo cognitivo;
motorio; sensoriale, privilegiando attività
integrate con persone senza disabilità per
favorire i processi d’inclusione sociale.
Altro settore che Sport Nazionale ha istituito è quello delle attività con gli asini, i livelli
tecnici sono:
1. Operatore di Base Attività con gli Asini
(che svolge attività a diretto contatto con gli
asini e li fa montare all’interno della struttura operativa).
2. Accompagnatore Turismo Ambientale Someggiato (che svolge attività di escursionismo su percorsi conosciuti).
3. Istruttore Turismo Ambientale Someggiato (che svolge attività di escursionismo
e trekking).
4. Accompagnatore di Attacchi con gli Asini
(che svolge attività con gli attacchi su per-
DISABILITÀ
corsi conosciuti).
5. Istruttore Attacchi con gli Asini (che svolge attività di escursionismo e trekking con
gli attacchi).
Ovviamente ogni livello comprende le funzioni dei livelli inferiori, tutti i programmi
delle attività con gli asini sono integrati e i
brevetti abilitano a lavorare anche con persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali, questo per evitare “specializzazioni”
che hanno tanto il sapore della discriminazione.
Altro aspetto innovativo, sempre per facilitare la partecipazione, senza sottoporre i candidati alla formazione a percorsi estenuanti
ed esageratamente costosi, è la formula dei
corsi “flessibili” una opportunità questa
che non sostituisce ma integra i normali corsi di formazione. Si tratta di effettuare il proprio percorso formativo nella sede operativa
dei formatori, dove il programma didattico
sarà interamente svolto come codificato
con l’aggiunta di un equivalente monte ore
di tirocinio teorico – pratico; sarà il candidato a scegliere i periodi (settimane) del
suo percorso formativo, compatibilmente
con le disponibilità dei formatori. In questo
modo nessuno è obbligato a prendere ferie,
rinunciare a periodi di lavoro ottimizzando il
proprio tempo e, altro vantaggio certamente non secondario, al termine del percorso
avrà avuto la possibilità di sperimentarsi in
situazione e sarà in grado di muoversi con
competenza efficienza ed efficacia avendo
già maturato esperienza pratica.
Le materie trattate nei corsi di formazione
sono tutte fondate sulle più recenti scoperte
scientifiche e sono basate su Etologia, Psicopedagogia, Educazione Attiva, Pedagogia
del Successo e non solo su tecniche di disciplina anche se queste hanno il loro giusto e
doveroso rilievo.
La vocazione non agonistica dell’Ente di Promozione Sportiva fa si che lo Sport sia non il
fine delle attività, ma un mezzo per favorire
la crescita personale e sociale creando situazioni di benessere.
In questo senso Sport Nazionale ha punte
d’eccellenza come ad esempio il Centro Polifunzionale di Greccio che, unico in Italia,
impiega una carrozza tipo vagonette (attac-
co da lavoro) accessibile alle sedie a rotelle, da non confondersi con le Marathon che
sono da corsa e svolgono tutt’altra funzione;
con questa carrozza la persona su sedia a
rotelle può imparare a guidare gli attacchi
e portare in passeggiata in piena autonomia
parenti e amici.
Inoltre, sempre in questo centro, quando è
nata una puledrina completamente cieca
si sono rifiutati di abbatterla e, grazie agli
accorgimenti di tipo etologico e psicologico,
ora questa puledra che risponde al nome di
Siria lavora regolarmente anche con persone con disabilità esprimendo caratteristiche
comportamentali estremamente interessanti ed originali almeno per un cavallo.
Queste esperienze sono la prova concreta di
come una scelta di qualità, peraltro certificata ISO 9001, sia vincente nel medio lungo
periodo, non è possibile ottenere risultati
tanto importanti improvvisando, la professionalità dei tecnici è la garanzia di successo di un centro operativo che voglia avere il
massimo rispetto degli utenti e anche degli
operatori impiegati.
Sempre in linea con il concetto di qualità è
la grande attenzione che Sport Nazionale
rivolge alla sicurezza, riguardo gli ambienti, verso gli utenti, verso gli operatori e gli
animali, anche questi aspetti sono adeguatamente trattati nei corsi di formazione, perché solo professionisti seriamente preparati
possono contribuire a formare la cultura
della sicurezza, ancora purtroppo drammaticamente trascurata in Italia.
Mauro Rizzetto
CTN EPD
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LONDRA 2012
Italia: nel completo Vittoria Panizzon 11^
e Stefano Brecciaroli 19°; nel dressage
Valentina Truppa 15^
Le medaglie degli sport equestri della
XXX edizione dei Giochi Olimpici
dell’Era moderna sono stati pressoché tutte
appannaggio della Gran Bretagna. I sudditi
della Regina Elisabetta hanno mantenuto
la promessa e hanno fatto issare più di una
volta l’Union Jack nei pennoni di Greenwich Park, splendida sede degli sport equestri alle olimpiadi londinesi.
Ma andiamo con ordine disciplina per disciplina. La Gran Bretagna si e’ aggiudicata la medaglia d’oro a
squadre ella disciplina del salto ostacoli di equitazione.
Al termine di un barrage a due disputato contro l’Olanda, la squadra britannica composta da Nick Skelton
su Big Star, Scoth Brush su Hello Sanctos, Ben Maher su Tripple X e Peter Charles su Vindicat, ha chiuso il
barrage senza errori. L’Olanda, che nel percorso decisivo non ha fatto scendere in campo il quarto cavaliere, a
causa delle 12 penalita’ gia’ collezionate dai primi tre binomi, ha vinto la medaglia d’argento. Bronzo storico
per l’Arabia Saudita, che ha chiuso con 14 penalita’ totali. Ma agli inglesi non è andata bene solo nel salto
ostacoli.
La Gran Bretagna, infatti, si e’ aggiudicata, il primo scalino del podio anche nella disciplina del dressage di
equitazione. Il team britannico composto da Charlotte Dujardin su Valegro, Carl Hester su Uthopia e Laura
Bechtolsheimer su Mistral Hojris, ha totalizzato la media percentuale di squadra del 79.979. Con la vittoria
dell’oro olimpico nel dressage la Gran Bretagna riesce ad interrompere lo storico dominio tedesco nella disciplina. Medaglia d’argento per la Germania che chiude la sua gara con il 78.216%, mentre bronzo per l’Olanda
con il 77.124%. Gli inglesi non sono riusciti a fare il tris nelle prove a squadre, perché nella disciplina del
completo hanno dovuto cedere il passo ai tedeschi. Ma i sudditi di Sua Maestà sono lì, e infatti conquistano
l’argento a squadre, davanti alla Nuova Zelanda di Mark Todd. In questo argento a squadre, però, c’è da segnalare la partecipazione in squadra di un componente della famiglia reale.
Per la prima volta un membro della famiglia reale inglese, infatti, vince una medaglia olimpica. E’ Zara Phillips, figlia della principessa Anna e del suo primo consorte, il capitano Mark Phillips, e nipote della regina
Elisabetta II. La Phillips ha infatti vinto il suo argento sotto gli occhi di William e Kate e del principe Harry.
La nipote della regina, però, non e’ il primo membro della famiglia reale inglese a competere ai Giochi: la
madre, infatti, gareggiò, sempre nell’equitazione, a Montreal 1976. Il padre di Zara, invece, vinse l’oro nel
concorso a squadre di Monaco ‘72. Germania in vetta anche nella prova individuale di completo.
A vincere l’oro è Michael Jung, in sella a Sam. Il cavaliere tedesco, al Greenwich Park ha chiuso le tre prove
con 40.60. Seconda la svedese Sara Algotsson Ostholt, in sella a Wega, argento, con 43.30; terza e medaglia
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di bronzo la tedesca Sandra Auffarth, in sella a Opgun Louvo, con 44.80.
Nel dressage individuale arrivano altre due medaglie britanniche. Charlote Dujardin,
in sella a Valegro, ha vinto la medaglia d’oro nella finale olimpica. L’amazzone inglese, con l’irraggiungibile percentuale di 90.089, ha preceduto l’olandese Adelinde
Cornelissen su Parzival, argento con 88.196, e l’altra britannica Laura Bechtolsheimer su Damon Hill, bronzo con 84.339.
Nel salto ostacoli individuale la medaglia d’oro è sfuggita per un soffio ai sudditi di
Sua Maestà. Sir Nick Skelton sembrava proiettato fino all’ultimo sul primo gradino
del podio e poi quella “barrierina” di troppo in finale, che nel nostro sport cade quando meno te l’aspetti, ha modificato completamente la fisionomia del podio. Steve
Guerdat in sella a Nino des Buissonnets ha vinto, infatti, la medaglia d’oro individuale. Il cavaliere elvetico e’ stato l’unico a ultimare la finale senza alcuna penalità.
Medaglia d’argento per l’olandese Gerco Schroder su London, già vincitore della
stessa medaglia nella gara a squadre. Bronzo per l’irlandese Cian O’Connor in sella
a Blue Loyd 12. E’ stato necessario disputare un barrage per l’assegnazione delle ultime due medaglie, visto che sia l’olandese, che l’irlandese avevano chiuso il primo
percorso a pari merito con una penalità, per avere superato il tempo massimo consentito. Schroder ha chiuso il percorso decisivo senza errori agli ostacoli e nel tempo
di 49”79, mentre O’Connor ha perso la medaglia d’argento all’ultimo salto. Con il
miglior tempo di 46”64, infatti, il cavaliere irlandese ha buttato giu’ proprio l’ultima
barriera.
Un capitolo a parte merita l’Italia, che non è riuscita a qualificare in nessuna delle tre discipline olimpiche le proprie squadre.
La presenza azzurra a Londra,
infatti, è stata possibile solo ed
esclusivamente in virtù di qualificazioni individuali. Per i nostri
colori hanno gareggiato i completisti Stefano Brecciaroli e Vittoria Panizzon e la dressagista
Valentina Truppa.
Dopo avere guadagnato posizioni dopo le prove di dressage e quella di cross, l’aviere capo Vittoria Panizzon, in sella
a Borough Pennyz, è stata protagonista di uno splendido percorso netto agli ostacoli,
nella terza prova del Completo “olimpico” a Greenwich Park. La Panizzon ha mantenuto i 54,50 punti negativi ottenuti nel primo percorso, conquistando l’undicesimo
posto nella classifica finale.
Era secondo dopo la prima prova e sembrava puntare con decisione a una medaglia
il carabiniere Stefano Brecciaroli, ma l’azzurro ha perso posizioni nel cross e poi
ancora nel salto ostacoli chiudendo in 19^ posizione la sua olimpiade.
Per quanto riguarda il dressage azzurro vent’anni dopo Barcellona 1992, un’altra
azzurra e’ tornata a disputare una finale olimpica nel dressage individuale.
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LONDRA 2012
Valentina Truppa, 26enne tesserata per i carabinieri, milanese di nascita e astigiana d’adozione, ha migliorato nel freestyle l’esito delle qualificazioni: da
diciottesima, e dunque ‘costretta’ a scendere sul terreno di gara di Greenwich
park, a quindicesima. Una buona gara, dunque, assieme al suo fido Eremo del
Castegno, su un mix di canzoni italiane tra le più note al mondo come “O sole
mio”, “Volare”, “Con te partirò’” e “Marina”.
Un esercizio lineare, senza particolari sbavature, che ha reso al netto la media percentuale di 78.214. Percentuale che le ha consegnato la 15^ posizione
nell’”olimpo” olimpico di Londra 2012. “Andare in finale e’ stata dura – ha
detto la Truppa - , guardando anche gli altri binomi sapevo di non essere da
podio. Abbiamo comunque giocato il tutto per tutto e l’esperienza olimpica si
e’ chiusa positivamente, sia dal punto di vista tecnico che delle gare. Siamo un
binomio giovane, possiamo crescere ancora”.
Un piccolo rammarico, però, la Truppa lo cova: “Un cavallo da dressage da
il suo meglio tra i dodici ed i diciotto anni, Eremo del Castegno ne ha undici:
se solo le Olimpiadi fossero arrivate un anno dopo... Significa che ci rifaremo
a Rio, dove avremo tutte le possibilità per fare meglio e gia’ agli Europei del
2013”.
Speriamo bene...
Enrico Perez
Sono Melissa, ho ricevuto molto da Sport Nazionale in fatto di aiuti e consigli.
Ho trovato qualcuno con cui parlare e che sa ascoltare i miei problemi. Mi sento
protetta e tutelata, come io proteggo e tutelo la mia Bessy. Assieme a lei, sono certa
di essere in una grande famiglia.
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AGRITURISMO
È l’Agritec, la figura di Quadro Tecnico per le aziende
agricole con servizi d’equitazione.
Con lo sviluppo dell’interesse ambientale e le
destinazioni di “campagna” da parte di molti
turisti, italiani ed esteri, è sorta la cultura del
viaggio fuori porta in ambienti naturali. Si parla
del turismo sostenibile come di una nuova e diversa forma di svago che diviene, anche, turismo
sociale per le peculiarità nei rapporti tra chi offre servizi e quanti li ricevono. In questa fase, si
può parlare anche di turismo verde, affermando
che si sta sempre più andando verso delle vere
e proprie fattorie sportive, ossia delle strutture
multifunzionali dove, oltre a poter gustare i prodotti tipici e a riposarsi, si può fare anche sport.
Una qualità a 360° quindi, dove il cliente che
sceglie di passare i suoi giorni di riposo in una
struttura agrituristica ha l’opportunità di svagarsi, mangiare, ma anche di tenersi allenato
facendo sport.
Tutti noi sappiamo che gli agriturismi sono le
estensioni turistiche delle aziende agricole. Nella conclamata crisi che attanaglia anche il nostro paese, modificare il proprio comportamento
commerciale, può significare un ausilio maggiore per farle fronte.
Le fattorie sportive, quelle aziende agricole che
oltre al soggiorno e/o alla somministrazione
offrono servizi turistici, possono sperare d’ampliare il portafoglio clienti, includendo anche i
più giovani. L’identikit dell’assiduo frequentatore delle strutture agrituristiche è una persona
dai trenta ai cinquanta anni, svolge un lavoro
di ufficio, si sposta in macchina, ha un reddito
medio-alto, una buona cultura, ed è amante della natura e delle tematiche sociali e ambientali.
Internet sta diventando sempre di più lo strumento utilizzato più frequentemente per la scelta dell’agriturismo.
I motivi della preferenza dell’agriturismo come
luogo dove passare le proprie vacanze sono dettati dal desiderio di stare in contatto con la natura, rilassarsi, degustare prodotti tipici e locali.
Oltre agli agriturismi sostenibili l’accoglienza
familiare è un deterrente fondamentale per la
scelta di quest’ultimo rispetto a una struttura
alberghiera.
Tutto questo comporta, da parte dell’agriturismo,
la capacità di adattamento alle nuove richieste.
La clientela è sempre più esigente e aggiornata.
Il tempo e, soprattutto, le risorse che dedica a
una vacanza, devono essere ben impiegati.
Da tale situazione sorge normale l’esigenza di
professionalizzazione per gli addetti che, oltre
alla qualità dei prodotti e dell’attrezzatura of-
ferta, devono dimostrare competenza e capacità
relazionale.
L’equitazione è una disciplina che attira l’interesse di una rilevante moltitudine di persone.
Essa, quindi, può essere uno strumento d’incremento delle attività economiche.
Non è sufficiente aggiungere o apporre la scritta
“passeggiate a cavallo” per attirare nuova clientela. C’è il rischio che, dopo le prime cadute o
incidenti, piovono le denunce e le richieste di
risarcimento. Se non si è in regola e non si è in
grado di dimostrare, anche innanzi a un eventuale giudice, di aver operato diligentemente,
c’è il rischio di un enorme salasso economico
che, oltre a vanificare tutti gli investimenti fatti,
può incidere negativamente nella stessa attività
primaria.
Quindi: sì all’ampliamento delle attività sportive
offerte ma contestuale alla formazione del personale!
Per gli agriturismi è prevista la specifica figura
di un Quadro Tecnico che assolve ampiamente
gli obblighi specifici della mansione aziendale:
l’Agritec!
Attraverso un corso di sole trenta ore, se svolge attività costante in agriturismo e solo per i
clienti dell’agriturismo, egli può rilasciare le
autorizzazioni a montare A1 e condurre piccoli
gruppi di clienti su percorsi noti, nei dintorni
dell’agriturismo.
Deve possedere la maggiore età, un brevetto o
autorizzazione a montare valida e avere svolto
almeno trenta lezioni di equitazione con un tecnico in possesso di brevetto abilitante all’insegnamento dell’equitazione.
Non è certamente un grande impegno, per prepararsi a fornire una maggiore gamma di servizi, tenendo conto che attraverso l’affiliazione a
una primaria organizzazione sportiva, egli, potrà
assicurare i propri ospiti e quindi assolvere gli
obblighi di legge.
Fiorenzo Pesce
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( il Sabato solo mattino )
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SN numero 24 - Sport Nazionale