DBA
De Bellis Antiquitatis
Piccola storia di un grande gioco.
Cos'è il DBA? E' il capostipite di una serie di regolamenti di grande successo nel mondo dei
wargames. Nato dalla mente di Phil Barker nel lontano 1988, sotto forma di un regolamento
sperimentale per una conferenza presso la Society of Ancients, si è evoluto fino a diventare uno dei
regolamenti più giocati nel mondo e “padre” di vari set di regole. Le quali, pur cambiando il periodo
storico, ne mantenevano la filosofia fondamentale. Attualmente il DBA è alla sua versione 2.4, con
la quale vengono apportati alcuni cambiamenti ai fattori di combattimento dell'artiglieria, per
esempio e chiarite situazioni particolari che si sono viste nascere nel tempo.
Gli altri regolamenti nati dopo di esso sono il DBM ( De Bellis Multitudinis ) che copre gli stessi
periodi storici ma entra nel dettaglio riguardo la composizione degli eserciti e regole ) ed il DBR
( De Bellis Renationis ), il quale copre il periodo dal Rinascimento al 1700 d.C. Questi ultimi due
regolamenti sono stati successivamente accompagnati da dei libri che descrivevano le varie opzioni
disponibili per le armate del periodo. Con ogni volume che copriva un'area geografica o storica
precisa.
Il DBA, nella sua versione attuale, contiene, oltre alle regole base, regole per le campagne, scritte
da Richard Bodley Scott's e gli Army List ( elenco delle truppe di un esercito ) di tutte o quasi le
armate presenti all'interno dei libri per il DBM. Il periodo storico coperto si estende dagli antichi
Sumeri al 1500 circa Dopo Cristo. Con le armate divise in quattro periodi storici diversi.
Il DBA nasce da una filosofia di gioco innovativa. Invece di creare tabelle o matrici di gioco che
tenessero conto delle diverse armi, armature, qualità ed abilità varie delle truppe, ha più
semplicemente diviso le unità in funzione del loro impiego sul campo di battaglia. Assegnando ad
ogni tipologia di unità un punteggio base ben preciso contro l'avversario. Questo, unito alla
divisione in periodi storici diversi delle varie armate assicura che ogni esercito possa essere giocato
contro avversari equivalenti. Per fare un esempio: se l'artiglieria ha un fattore di +4 contro le truppe
a piedi, tutte le macchina da guerra di quel periodo avranno +4 come fattore base. Quindi mettere
delle legioni romane contro un esercito della Guerra delle Due Rose non avrebbe senso. Sia dal
punto di vista storico che ludico. Catapulte e cannoni sarebbero alla pari...
Il regolamento può essere giocato con miniature di ogni scala, dal 2mm al 30mm. Normalmente
esso viene giocato per lo più con i 15mm. Questi consentono la creazione di eserciti ad un costo
contenuto, inoltre molte case di miniature vendono buste o blister con un esercito da torneo
completo e, elemento da non scordare, le miniature sono ancora abbastanza dettagliate da consentire
un discreto livello di dettaglio. Inoltre, giocare con questa scala fa si che il piano di gioco necessario
allo svolgimento di una battaglia si riduca ad un quadrato di 60cm di lato. Le miniature vengono
schierate su delle basette di varie dimensione, in virtù del tipo di unità che rappresentano. Due
modelli per schermagliatori ( PSILOI nel regolamento ) o quattro per le unità pesanti ( Picchieri o
Lancieri ). Costante è invece il numero di basette che compongono un esercito, si tratta di 12
elementi, dei quali uno contiene il Generale dell'Esercito.
Lo schieramento delle truppe e dello scenario dipende da chi sarà l'attaccante e chi il difensore.
Tutto questo è stabilito dal tiro di 1d6 ( dado usato sempre nel corso del gioco ) e dal fattore di
Aggressività degli eserciti stessi. Quindi avremo le armate delle prime crociate con un alto valore
( 4 ) di Aggressività, mentre quelle della fine del Regno di Gerusalemme con uno basso ( 1 ).
Le partite si svolgono a turni alternati. Prima un giocatore, poi l'altro. Solo il tiro avviene in
entrambi i turni, ed il combattimento ravvicinato.
Visto che nel DBA le basette rappresentano diverse centinaia di uomini, siano essi fanti o cavalieri,
decine di carri ed elefanti, il combattimento diventa un'astrazione di quello che accadeva nella
realtà. Ogni giocatore tira 1d6 al quale aggiunge il suo fattore tattico e gli altri eventuali fattori
applicabili al momento. Il giocatore con il valore minore confronta il suo risultato con una semplice
matrice e lo applica. Siccome non vengono segnate perdite, i risultati possibili sono, ripiegamento,
fuga o distruzione della basetta. Quale sia il destino di un'unità esso dipenderà dal suo tipo e da
quello del nemico. Alcune unità, come la Cavalleria Leggera, in certe condizioni, anche se perdono
uno scontro non sono distrutte, bensì si ritirano. Questo perché le truppe leggere a cavallo usavano
armi da lancio e quindi difficilmente venivano distrutte da fanterie prive delle medesime. Nella
realtà i cavalieri avrebbero tirato contro i fanti cercando di portarsi il più vicino ai fanti, per
esempio. Scappando nel caso di una reazione decisa, ma difficilmente la fanteria li avrebbe potuti
raggiungere ed impegnare in un corpo a corpo. Ma se la Cavalleria Leggera avesse caricato o fosse
stata caricata da della Cavalleria di Linea o Pesante e quest'ultima avesse vinto lo scontro....
Il gioco finisce quando un esercito ha perso quattro basette. Il tempo medio per una partita è di circa
un'ora.
Nelle immagini sottostanti potrete ammirare l'armata di chi scrive impegnata contro i Turchi
Ottomani. Lo so, storicamente non sarebbe possibile, ma Attilio, membro della Legio Felix ( un
gruppo di giocatori sparsi per la Lombardia, ed organizzatore della dimostrazione tenutasi a Milano,
presso il Parco Nord a Giugno di questo anno ), è stato così gentile da spiegarmi questo gioco
usando lui i miei Arabi Abbasidi e lasciandomi giocare con i suoi, splendidamente dipinti Ottomani.
Inutile dire chi ha vinto....
Prima mossa Ottomana!
La mischia si avvicina!
Le immagini nella pagina seguente rappresentano altre due partite giocate durante la dimostrazione
a Milano. Da segnalare, per chi pensa che chi gioca a wargame debba essere un arcigno professore
di Storia , la grande pazienza e disponibilità di Luigi, membro anche lui della Legio Felix nel
organizzare una partita stile DBA con dinosauri in scala per i bambini presenti.
Musulmani contro Tardo Crociati.
Ancora Musulmani contro Crociati, altra partita.
In basso alcuni dettagli delle splendide miniature:
Insomma, DBA è un gioco interessante, le cui regole vere e proprie sono contenute in una manciata
di pagine. Ma che richiede comunque concentrazione e riflessione per evitare di essere sbaragliati
ad ogni dove. Nessuna unità è sopra le altre in assoluto, ciascuna deve essere usata attentamente per
dare il meglio di se.
Pertanto, se siete rimasti incuriositi da questo regolamento ( è un semplice libretto, quindi la spesa è
minima) ed affascinati dalle miniature, vi consiglio di andare presso i seguenti siti:
http://www.dba-italia.org Sito dedicato al DBA, ricco di informazioni e foto.
http://games.groups.yahoo.com/group/dbaitalia/ Mailing List riguardante il DBA.
Per le miniature invece la scelta è vastissima, in Italia abbiano buone case ed il prezzo di un
esercito grezzo , alias da dipingere, varia dai 30€ ai 40€ circa.
I miei Abbasidi sono della Camelot Games, mentre gli Ottomani di Luigi della Texudo. Ma ne
esistono tante altre, quindi non avrete nessuna difficoltà a scegliervi quella che più vi aggrada.
Ciao e... che i dadi vi siano amici.
Autore: A. Canonico
Sito di riferimento www.nonsolowargame.it
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DBA Una piccola introduzione per un grande