Sabato 26 Febbraio 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 08 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO GAZZETTINO EUROPEO.IT NEW YORK - Congelamento dei beni, embargo alle forniture di armi, ricorso alla corte penale internazionale per crimini contro l'umanità STATI UNITI E ONU METTONO A PUNTO LE SANZIONI CONTRO LA LIBIA DI GHEDDAFI I capi di governo Ue hanno disposto che i rispettivi apparati impegnati L'idea di una 'no-fly zone' è una delle misure che la diplomazia internazionale sta valutando contro il regime di Muammar Gheddafi nell'evacuazione dei cittadini europei si tengano in stretto raccordo Agli occhi di alcuni in Germania è inconcepibile avere un italiano alla guida della BCE XENOFOBIA TEDESCA SUL GOVERNATORE DI BANKITALIA UE-RUSSIA VERTICE A BRUXELLES PER DISCUTERE DI ENERGIA E WTO Sull’ipotesi di Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea, il popolare giornale tedesco Bild attacca: «Per favore non questo italiano» e, ancora: «Questo italiano sta all'inflazione come il sugo di pomodoro alla pasta» CONTAMINAZIONI LA UE APPROVA LA SOGLIA DI TOLLERANZA PER O.G.M. NEI MANGIMI BIOLOGICO BEN 131 PAESI ALLA BIOFACH DI NORIMBERGA VISITA UFFICIALE TURCHIA/ SARZOKY IN VISITA RIPETE NO AD ANKARA NELLA UE Anche per questa edizione, la Biofach di Norimberga, appena conclusa, si conferma come l'appuntamento mondiale più importante per il settore dell'agricoltura biologica Sarkozy, fiero oppositore di Ankara nella Ue, per la prima volta in visita in Turchia quale presidente del G20. Erdogan irritato dichiara "Il suo un approccio totalmente sbagliato" 2 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT NEW YORK - Congelamento dei beni, embargo alle forniture di armi, ricorso alla corte penale internazionale per crimini contro l'umanità STATI UNITI E ONU METTONO A PUNTO LE SANZIONI CONTRO LA LIBIA DI GHEDDAFI Gli insorti hanno raggiunto Tripoli e sono pronti a perdere molte altre vite pur di rovesciare il regime del colonnello Muammar Gheddafi. Ma anche l'Occidente, dopo esitazioni e insicurezze, ha infine messo mano alle proprie armi per isolare il raìs e convincerlo alla resa pacifica. Così Stati Uniti e ONU hanno messo mano alla risoluzione che dovrebbe sancire la serie di sanzioni da adottare per indurre alla resa l’ex leader libico: il blocco dei beni di Muammar Gheddafi e di alcuni suoi familiari e dignitari del regime, l'embargo alle vendite di armi, oltre ad un possibile coinvolgimento della corte penale internazionale dell'Aja per i crimini di guerra o contro l'umanità commessi in Libia. Ieri lo stesso presidente Obama aveva deciso di dare l’avvio alle prime rappresaglie contro il dittatore e i suoi famigliari. Tutti gli asset detenuti dai Gheddafi sul territorio americano, infatti, così come quelli della banca centrale libica e dei fondi sovrani Lybian investment authority (Lia) e Lybian arab foreign investment company (Lafico) erano stati congelati. Una misura importante, che secondo gli osservatori, potrebbe essere solo il primo passo verso l'isolamento totale del raìs. «Siamo pronti a qualsiasi cosa», aveva detto il presidente americano, lasciando intuire che se la Nato dovesse pensare a un'operazione militare gli Stati Uniti potrebbero appoggiarla. «Gheddafi lasci subito il Paese» ha ammonito Obama, perché «quando un leader sta al potere con l'unico scopo di usare violenza generalizzata contro il suo popolo ha perso ogni legittimità di governo. E per il bene del suo Paese è necessario che lasci subito il potere». Lo stesso concetto è stato ripetuto poco dopo dal segretario di Stato, Hillary Clinton. A Bruxelles e all'Onu l'Unione euro- pea è unita sulla necessità di azioni urgenti in Libia che includano dure sanzioni. Lo ha detto un portavoce del primo ministro britannico David Cameron. Il portavoce di Downing Street ha dichiarato che la valutazione comune europea è che le azioni del regime libico sono "totalmente inaccettabili" e che "la brutalità e l'intimidazione" non saranno tollerate". Downing Street ha confermato che Cameron ha parlato separatamente nelle ultime 24 ore la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e il primo ministro turco Tayyip Erdogan. "C'è accordo completo che le azioni del regime libico siano totalmente inaccettabili e che la brutalità e l'intimidazione non saranno tollerate", ha detto il portavoce che ha parlato di sanzioni in sede Ue e Onu "che prendano di mira direttamente il regime". Il governo britannico congelerà nei prossimi giorni i beni da oltre 20 miliardi di euro del leader libico Muammar Gheddafi rintracciati nel Regno Unito. Secondo l'indagine condotta dal Tesoro britannico, e riportata oggi dal quotidiano The Telegraph, Gheddafi avrebbe a disposizione oltre 23 miliardi di euro in liquidità, concentrati soprattutto a Londra, e una proprietà immobiliare da oltre 11 milioni di euro, situata sempre nella capitale britannica. «La priorità ora è riportare i britannici a casa - ha detto una fonte di Whitehall - poi procederemo a intervenire sui beni di Gheddafi, la pratica è già stata avviata. E' già sotto controllo ai più alti livelli». La Gran Bretagna oggi ha inviato una nave da guerra della Royal Navy davanti alle coste della Libia per portare in salvo i 200 connazionali ancora bloccati in varie località nel deserto dove ci sono i pozzi petroliferi. Il primo ministro britannico, rientrato in anticipo a Downing Street per la crisi libica, ha messo in guardia il Colonnello e il resto del regime libico che la comunità internazionale sta preparando sanzioni che includono «il blocco dei beni, il bando dei viaggi e altre misure punitive». Cameron ha detto che la giustizia internazionale «ha la memoria lunga» e che i responsabili della «disgustosa e inaccettabile violenza» di questi giorni saranno puniti. Da un punto di vista operativo, le nazioni Ue si stanno preparando per eventualmente creare una 'no-fly zone' sulla Libia per impedire a Muammar Gheddafi di bombardare i manifestanti, nel caso l'Onu approvi una misura in tal senso. Lo ha reso noto una fonte diplomatica. E proprio sulle sanzioni da adottare il segretario Ban Ki-moon sembra aver infine aver imboccato la strada della determinatezza, e ha affermato che «la priorità delle Nazioni Unite è di fare di tutto per assicurare protezione immediata ai civili che manifestano. L'Onu devono compiere passi concreti per porre fine alle violenze ora che oltre mille persone sono state uccise». Nel suo lungo giro di telefonate, Ban Ki-moon ha intrattenuto una conversazione con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui i due «hanno condiviso la necessità di porre termine alle violenze sui civili e alle violazioni del diritto umanitario e internazionale, e quella di garantire un futuro di stabilità e integrità della Libia». Inoltre, il segretario Onu ha chiesto all'Italia appoggio continuo e un ruolo attivo per le azioni decisive da prendere nella risoluzione della crisi libica. Manovre in corso anche sul fronte del tentativo di giungere alla fine delle ostilità. Emissari inglesi sarebbero già all'opera in Libia per convincere vecchi esponenti del regime alla resa: la minaccia, secondo indiscrezioni riportate da quotidiano britannico Guardian è quella di rimanere coinvolti in processi per crimini contro l'umanità, come già successe nei Balcani. E in questo quadro si inserisce anche la tardiva decisione di espellere la Libia dal Consiglio Onu sui diritti umani. L'assemblea generale delle Nazioni Unite esaminerà martedì primo marzo la richiesta di espulsione, ma esistono davvero pochi dubbi sull'accoglimento della mozione. La resa dei conti, insomma, si avvicina. Il segretario della Nato, Fogh Rasmussen, non ha escluso la possibilità di un intervento militare: «Siamo pronti a qualsiasi evenienza», ha fatto sapere al termine della riunione di venerdì. E il ministro della Difesa italiano, Ignazio La Russa, ha autorizzato l'uso della base di Sigonella, in Sicilia, per evacuare il personale dalla Libia, oltre che «per scopi umanitari». La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT BANCA CENTRALE EUROPEA Può un candidato proveniente da un Paese noto per il disordine dei suoi conti pubblici diventare presidente della Banca centrale europea? Se lo sta chiedendo in questi giorni tutta la stampa tedesca riassumendo i dubbi che su Mario Draghi serpeggiano in Germania, tra i politici e l’opinione pubblica. Dubbi, si badi bene, che non riguardano, per fare un esempio, scelte sbagliate di politica monetaria, un'esperienza professionale limitata o una preparazione tecnica insufficiente. In realtà gli attacchi contro il banchiere centrale riguardano esclusivamente la sua nazionalità, perchè agli occhi di alcuni in Germania è inconcepibile avere un italiano alla guida della Banca centrale europea. «Cosa altro sarebbe potuto diventare Mario Draghi, se non governatore della Banca d’Italia?». Inizia così, con una domanda retorica, l’articolo che lo Spiegel ha dedicato al candidato oggi più accreditato alla successione di Jean-Claude Trichet alla Banca centrale europea. Il magazine è partito da lontano, dall’infanzia del governatore, per descriverne la personalità. Draghi è un nome tanto quotato quanto ancora indigesto alla maggior parte dell’opinione pubblica tedesca. Il motivo? «Ha un passaporto sbagliato, viene da un Paese che non è certo noto per l’ordinata gestione dei conti pubblici». «Eppure», ha ricordato lo Spiegel, «fin dalla sua nascita è stato influenzato dalla figura del padre, che si recava ogni giorno tra le mura del potente Palazzo Koch in via RELAZIONI UE-TURCHIA XENOFOBIA TEDESCA SUL GOVERNATORE DI BANKITALIA. IL QUOTIDIANO BILD: «PER FAVORE NON QUESTO ITALIANO» Nazionale, nel centro di Roma, per lavorare in Banca d’Italia. Ora è suo figlio che ha il potere di decidere, lì, fra quelle stesse mura». Una carriera in qualche modo prede- stinata, anche se la fama dell’istituzione è stata a volte dubbiosa. «Bolle speculative, spinte inflazionistiche, svalutazioni monetarie hanno spesso trovato in Banca d’Italia il loro inizio», ha scritto il magazine, descrivendone con rudezza il ristretto ambiente che le ruotava attorno: «Molti presidenti, eletti a vita come i papi, usavano andare a braccetto con i politici, si accordavano sottobanco con i colleghi banchieri e finivano spesso in cattiva luce. L’ultimo governatore prima di Draghi, Antonio Fazio, si è dovuto dimettere per un grave scandalo bancario». Con questi precedenti, si è chiesto lo Spiegel, è opportuno pescare il futuro mister Euro da un Paese che ha una lunga tradizione inflazionistica e che detiene il secondo debito pubblico del Continente? Ma la mazzata più dura arriva da un’altra testata a cui è possibile imputare dichiarazioni di assoluta xenofobia. Nei giorni scorsi il quotidiano popolare Bild, che ogni giorno vende tre milioni di copie e ha circa dodici milioni di lettori, si è lanciato a testa bassa. Colto di sorpresa, come tutti in Germania, dalle dimissioni improvvise di Axel Weber dalla Bundesbank e quindi dalla sua uscita di scena nella corsa alla presidenza della Bce, il giornale ha elencato i potenziali candidati alla guida dell'istituto monetario. Accanto alla foto di Draghi si leggeva: «Per favore non questo italiano». «Mamma mia - scriveva Bild - per gli italiani l'inflazione nella vita è come la salsa di pomodoro sulla pasta». Il giornale notava poi che il governatore italiano è stato vice presidente di Goldman Sachs tra il 2002 e il 2005 «proprio nel periodo in cui la banca avrebbe aiutato il governo greco a truccare il debito pubblico». A onore del vero, nello stesso articolo Bild prendeva di mira altri potenziali candidati alla guida della Bce. Accusava il lussemburghese Yves Mersch di avere dato il benestare agli eurobonds, lo spagnolo Miguel Ordónez di non aver vigilato sulle banche, il greco Georgios Provopoulos di provenire da un paese indebitato. In tutti i casi il giornale utilizzava clichés, espressioni in lingua originale e vecchi pregiudizi per giungere alla conclusione che ormai l'unico possibile candidato alla Bce è un tedesco: Klaus Regling, presiden- te del fondo salva-stati (Efsf). Le uscite xenofobe della stampa tedesca sicuramente avranno conseguenze pesanti e sicuramente non mancheranno di innescare polemiche. Atteggiamenti così palesamente antiitaliani destano preoccupazione e lasciano aperti e irrisolti numerosi quesiti. A rispondere, secondo la cronaca del Sole 24 Ore, è Hermann-Dieter Schröder, analista dell'istituto Hans Bredow di Amburgo, specializzato nello studio dei media: «Il giornale non è razzista, forse un po' nazionalista. È un quotidiano popolare, che ama i toni forti per cogliere l'attenzione del pubblico, cavalcando stereotipi e pregiudizi. Chi lo acquista spesso non si identifica con il contenuto troppo estremo e ne prende le distanze». Insomma, è più entertainment che informazione. L'osservatore straniero dovrebbe quindi reagire con un'alzata di spalla, volgendo lo sguardo altrove, magari ai molti giornali di qualità, che in Germania hanno analisi assai più equilibrate. C'è il rischio tuttavia che le posizioni di Bild possano influenzare in ultima analisi le scelte del governo tedesco? «Sì e no - risponde Schröder - sì, se le critiche sono argomentate. No, se si limitano a rivangare clichés». Un’ultima nota che alla stampa tedesca propro non va giù: tutte le più importanti testate europee (Financial Times in testa) hanno già indicato in Draghi l’uomo più idoneo a guidare l’Istituto europeo. TURCHIA/ SARZOKY IN VISITA RIPETE NO AD ANKARA NELLA UE. E IL 53 % DEI FRANCESI CONDIVIDE LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE (TMNews) - Prima visita ufficiale di Nicolas Sarkozy in Turchia, la prima di un presidente francese in 19 anni, che conferma le aspettative modeste della vigilia: Parigi non è disposta ad accogliere Ankara nella Ue e le chiede di trovare alternative. "Penso sia meglio chiarire subito le cose che finire un giorno in un vicolo cieco" ha detto Sarkozy in una conferenza stampa congiunta con l'omologo turco Abdullah Gul. "Tutti i paesi hanno delle linee da non varcare, tutti i paesi hanno un'opinione pubblica. Servono discussioni per arrivare a un accordo, continueremo a cercare delle modalità per il futuro" ha detto Sarkozy, mentre Gul ha chiesto a Parigi di non ostacolare i negoziati di adesione. Irritato, il premier Recep Tayyip Erdogan ha promesso di chiedere conto al presidente francese della sua opposizione all'ingresso della Turchia nella Ue. "Abbiamo mandato a Sarkozy molti avvertimenti su molti argomenti. Gli abbiamo detto che il suo approccio alla Turchia è totalmente sbagliato e gli farò una domanda su questo punto" ha detto il premier in un'intervista. Già due sere fa, all'agenzia France Presse, il primo ministro aveva lanciato un messaggio molto duro. "Io parlo con franchezza. - aveva detto Erdogan -. Ci sarebbe piaciuto dare il benvenuto come Presidente della Repubblica francese, non come presidente del G20. Quindi penso che questa non è una visita alla altezza della amicizia tra Francia e Turchia. Le relazioni turco-francesi meritano più di questo". Sarkozy, fiero oppositore di Ankara nella Ue, dunque in visita in Turchia per poche ore, e solo in qualità di presidente del G20. E Ankara non ha nascosto la sua irritazione preparando un'accoglienza di basso profilo al presidente francese, che non ha trovato all'aeroporto nessun ministro ad attenderlo. Dopo l'incontro con Gul, Sarzoky ha ammesso serenamente il dissenso sull'ingresso della Turchia nella Ue. "C'è un tema sul quale ovviamente non concordiamo - ha detto -. Ne abbiamo parlato in qualità di presidenti e tentato di comprendere entrambe la parti. Abbiamo tentato di trovare un percorso comune che impedisca all'Europa di diventare instabile e il degrado del popolo turco. Abbiamo punti di vista diversi, ma continueremo a lavorare insieme". Ricordando che il processo negoziale è stato avviato con il consenso di tutti gli stati Ue, Gul ha detto che Ankara attende che ogni paese Ue attui il principio dei 'pacta sunt servanda'. Sarkozy ha replicato che la Francia non è contraria ai negoziati, ma non vuole che siano usati come un pretesto per il futuro ingresso della Turchia nella Ue. Poi, il presidente francese ha cambiato registro sul piano della collaborazione economica, offrendo cooperazione "illimitata" nel campo del nucleare civile. "E' un segnale di fiducia nella democrazia turca" ha detto. Il cancelliere tedesco Angela Merkel lo scorso marzo aveva compiuto una visita ufficiale di ben due giorni nel Paese della Mezzaluna, visitando anche il centro finanziario del paese a Istanbul. Una disponibilità che l'esecutivo di Ankara aveva apprezzato. Il presidente francese in precedenza aveva già fatto infuriare la Turchia, accogliendo Gul a Parigi nell'ottobre 2009 masticando un chewing gum. Nello stesso giorno in cui il presidente Sarkozy si recava in Turchia, in Francia è stato diffuso un sondaggio condotto da TNS-Sofres, secondo il quale il 53 per cento dei francesi è contrario all'ammissione della Turchia nell'Unione europea.. Circa il 21 per cento degli interpellati ha dichiarato di essere "abbastanza sfavorevole" all'ingresso della Turchia nell'Ue, il 32 per cento s'è detto "contrario del tutto" a quest'idea. Tra gli avversari più duri dell'adesione, ci sono gli elettori di destra dell'Umpa, il partito del presidente, e del partito di estrema destra Front National. 4 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT BRUXELLES - Strette di mano, sorrisi cordiali, ma opinioni ed interessi molto lontani al vertice Russia-Unione europea A BRUXELLES VERTICE UE-RUSSIA PER DISCUTERE DI ENERGIA E WTO, TRA DISSENSI E TONI BATTAGLIERI Confermando i toni battaglieri della vigilia, l'incontro Russia e Commissione europea dei giorni scorsi ha messo in luce più le divergenze che i punti di unione tra i due partner economici e commerciali. Il primo ministro russo, Vladimir Putin, è arrivato a Bruxelles affiancato da un'impressionante delegazione, composta dal vicepremier Igor Shuvalov e da 11 ministri, per partecipare ad una fitta serie di appuntamenti centrati su tre dossier: nuovo partenariato Ue-Russia, adesione russa al Wto ed energia. Mosca ha già fatto sapere che non firmerà un nuovo accordo di partenariato con l'Ue (quello precedente è scaduto nel 2007, è stato nel frattempo prorogato e dopo una serie di attriti i negoziati sono ripresi lo scorso dicembre) prima dell'ingresso della Russia nel Wto: costretta a numerosi rinvii, ora conta di concludere i negoziati per l'adesione a metà 2011. Quanto alla cooperazione energetica, la Russia non digerisce il cosiddetto "terzo pacchetto", che impone la divisione tra produttori e trasportatori di gas e che il monopolista Gazprom vede come una minaccia al suo predominio. E proprio sul dossier energia Putin è arrivato a Bruxelles con un nuovo argomento, appena messo sul piatto da Gazprom: alla luce delle rivolte che stanno sconvolgendo l'Africa settentrionale, il monopolista russo invita l'Ue a riflettere sull'affidabilità dei Paesi dell'area fornitori di energia (Libia in primis) e per anni al centro della politica europea di 'diversificazione' dalle fonti russe. Così , l'incontro di Bruxelles si è trasformato in una vera discussione sulla legislazione europea che impone alle compagnie energetiche operanti nella Ue lo scorporo ('unbundling') delle attività di pro- duzione da quelle di trasporto e distribuzione del gas e dell'elettricità. Putin ha denunciato che l'obbligo per le compagnie come Gazprom di vendere i loro 'asset' nel trasporto del gas nella Ue è contrario agli accordi bilaterali con la Russia, secondo i quali la legislazione comunitaria non deve determinare conseguenze sulla presenza delle società russe sul mercato europeo. Mosca è il principale fornitore di gas al Vecchio continente e vede il terzo pacchetto come il tentativo di impedire a Gazprom di espandersi nella distribuzione in Europa. Per il premier russo, inoltre, se Gazprom dovesse vendere ad altre compagnie il proprio gas a partire dall'ingresso sul mercato europeo (per esempio al primo 'rubinetto' in Germania di Nord Stream, il gasdotto che si progetta di costruire sotto il Baltico), vi sarebbe inevitabilmente "un aumento dei prezzi energetici nell'Ue". Barroso, intervenendo in conferenza stampa sull’argomento, ha difeso il terzo pacchetto Ue per la liberalizzazione dell'energia, sottolineando che "prevede che le compagnie energetiche non europee siano trattate nello stesso modo di quelle dell'Ue". In altre parole, le norme sull''unbundling' si applicano anche alle imprese comunitarie. "Il nostro III pacchetto sull'energia è pienamente compatibile con le regole della Wto (l'Organizzazione mondiale del commercio), non discriminatorie e compatibili anche con i nostri accordi bilaterali con la Russia". Comunque, ha aggiunto il presidente della Commissione, nel pacchetto stesso "ci sono clausole e strumenti per affrontare alcune delle preoccupazioni espresse dal primo ministro Putin". Sul piano dell'adesione della Russia alla Wto Putin ha provato ad ottenere da Barroso delle nuove e quanto esplicite garanzie di sostegno europeo in Intervento della Presidente del Comitato delle regioni (CdR) EUROPA 2020: PER MERCEDES BRESSO "I PAESI UE NON HANNO IMPARATO LA LEZIONE" Gli enti regionali e locali sono responsabili di oltre il 30 % della spesa pubblica complessiva, del 25 % delle entrate fiscali, di circa il 16 % del debito pubblico e di 2/3 degli investimenti in capitale; da loro inoltre dipende l'attuazione sul campo di circa il 70% delle normative europee. In ragione della importanza del ruolo da essi ricoperta nella attuazione dei programmi nazionali di riforma previsti dalla strategia Europa 2020, la Presidente del Comitato delle regioni (CdR) Mercedes Bresso è intervenuta per lanciare un ammonimento sulle conseguenze di un nuovo fallimento della strategia di Lisbona: "Per evitare un nuovo insuccesso, che l'Europa non si può permettere, occorre che gli sforzi richiesti a ciascuno e le prospettive che questi offrono divengano un affare di tutti", così il messaggio al Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in preparazione al Vertice di primavera. La diagnosi della Presidente del CdR è chiara: "Gli enti territoriali sono stati coinvolti soltanto nella fase preliminare e in modo non sistematico nella preparazione dei programmi nazionali. "Già la prima analisi della crescita pubblicata dalla Commissione europea ha rivelato l'esistenza di un fossato fra le ambizioni della nuova strategia e le prime idee presentate dagli Stati membri nelle loro bozze di programmi nazionali di riforma. La situa- zione non è cambiata, e i progetti non sono all'altezza delle ambizioni", così Mercedes Bresso in occasione di un convegno sul dialogo territoriale tenutosi martedì 22 febbraio a Bruxelles. In Europa, gli enti territoriali iniettano circa 2.000 miliardi di euro l'anno nel tessuto economico regionale, ma questo fattore di crescita non è coordinato con l'azione delle autorità nazionali. Lo denuncia la Presidente del CdR, che afferma: "Certo, l'UE ha realizzato un coordinamento delle politiche macroeconomiche per ridurre i deficit pubblici e investire nei settori di crescita, ma c'è una condizione indispensabile per la riuscita di queste politiche: una vera collaborazione fra tutti i soggetti interessati, con obiettivi comuni e impegni reciproci". Mercedes Bresso invita a formalizzare la collaborazione fra i governi degli Stati membri e le loro regioni e i loro comuni per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020. "Noi vogliamo il successo della strategia Europa 2020, e ne siamo collettivamente responsabili", ha insistito, "ma occorre che ci siano dati i mezzi: i governi nazionali, le regioni, i comuni e gli altri enti pubblici devono impegnarsi ufficialmente a perseguire obiettivi condivisi, sottoscrivendo quelli che chiamiamo Patti territoriali". L'idea ha già ottenuto il sostegno del Parlamento questo processo che dura ormai da 17 anni. Il Cremlino non si sbilancia: «È difficile indicare la data esatta, ma speriamo di portare a termine le trattative sull'adesione per il mese di luglio di quest'anno», ha sottolineato Jurij Ushakov, secondo cui il principale ostacolo resta la posizione intransigente della Georgia, che protesta contro «l'occupazione russa dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia». L’UE APPROVA LA SOGLIA DI TOLLERANZA PER GLI O.G.M. NEI MANGIMI L’Ue ha approvato la soglia di tolleranza per contaminazione da Ogm nei mangimi. Il contenuto di materiale transgenico non autorizzato non può superare lo 0,1%. Gli esperti dei governi riuniti nel Comitato permanente Ue sugli Organismi geneticamente modificati hanno approvato, a maggioranza qualificata, alcune nuove norme che consentiranno la contaminazione nei mangimi importati, fino allo 0,1% di materiale transgenico non autorizzato. La proposta approvata era stata presentata l'anno scorso dalla Commissione europea, e oggi fissa a 0,1% la soglia di contaminazione da Ogm rilevabile con certezza. Il progetto di regolamento passerà ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo per tre mesi e sarà approvato poi dalla Commissione se non saranno sollevate obiezioni. Il problema dei mangimi contaminati è particolarmente sentito, visto che solo nella stagione 2008-2009 sono state importate quattro milioni di tonnellate di diversi mais e 33 milioni di prodotti di soia che arrivano soprattutto da Argentina, Brasile e Stati Uniti e costituiscono un complemento essenziale per il settore zootecnico dell'Unione europea. Intanto, calano del 3 per cento i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (Ogm) in Europa nel 2010 a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che gli agricoltori europei stanno abbandonando, anche nei Paesi dove è ammessa, poiché nel coltivare prodotti transgenici non c’è neanche convenienza economica. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che dall’analisi del rapporto annuale 2010 dell’ “International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA) emerge che la superficie Ogm in Europa nel 2010 si è ridotta a 91.643 ettari dei quali 91.193 coltivati a mais bt e 450 con patata “amflora” da seme autorizzata nel corso dell’anno dall’Unione Europea. Su un totale di 27 paesi dell’Unione Europea solo in 8 sono stati coltivati prodotti Ogm. europeo, tanto che un suo rappresentante, Lambert Van Nistelrooij (PPE/NL), ha raccomandato di "uscire da un approccio puramente volontaristico" in questo settore, ed è stata accolta con favore dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, nonché dal commissario László Andor. I rappresentanti delle 100.000 regioni e città europee aspettano ora che gli Stati membri si attivino, adottando le disposizioni necessarie al livello appropriato: il Comitato delle regioni presenterà una propria proposta al Consiglio europeo di primavera. A tal fine, Mercedes Bresso incontrerà i rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri presso l'Unione europea in data 8 marzo, e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy il 17 marzo. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT I progetti che sostengono l’azione a favore del clima interessano ambiti quali l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, i trasporti, la forestazione, l’innovazione (RSI) FINANZIAMENTI RECORD DALLA BEI NEL 2010 PER SOSTENERE L’AZIONE A FAVORE DEL CLIMA La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha aumentato a 19 miliardi di euro i finanziamenti destinati ai progetti di sostegno all’azione a favore del clima, che rappresentano una quota eccezionale del 30% dei prestiti concessi nell’Unione europea (UE). Si tratta di un aumento significativo rispetto ai 16 miliardi di euro dell’anno precedente, che segna un nuovo punto di riferimento nell’azione volta a promuovere la crescita sostenibile e la creazione di un futuro a bassa emissione di anidride carbonica in Europa. I prestiti complessivi della BEI nel 2010 hanno raggiunto 72 miliardi di euro, di cui 63 miliardi diretti all’interno dell’UE e 9 miliardi al di fuori dell’Unione, favorendo circa 460 grandi progetti. È un andamento che denota il progressivo rientro sui livelli di finanziamento pre-crisi e l’adeguamento delle operazioni della Banca al nuovo contesto economico. La BEI ha continuato ad apportare un contributo essenziale alla ripresa europea ed ha completato un pacchetto di sostegno supplementare da 61 miliardi di euro nel corso dell’ultimo triennio, ovvero 11 miliardi di euro in più di quanto inizialmente previsto. Le principali beneficiarie di questo sforzo eccezionale sono state le piccole e medie imprese (PMI) alle quali, nei periodi di crisi economica, l’accesso ai finanziamenti risulta particolarmente difficile, e le regioni europee meno sviluppate dell’Europa. Negli ultimi tre anni, circa 160 000 PMI hanno beneficiato delle risorse della BEI insieme e 430 progetti situati nelle zone svantaggiate dell’Europa. Il Presidente della BEI Philippe Maystadt ha affermato: «Abbiamo compiuto la nostra missione di affiancare la ripresa europea finanziando progetti che raggiungerà un portafoglio complessivo di 4,5 di stimolo alla crescita, all’innovazione e all’occu- miliardi di euro. Se a questo si aggiunge il propopazione. Il volume eccezionale di prestiti raggiun- sto mandato da 2 miliardi di euro per le operazioni to per i progetti a sostegno dell’azione a favore del a favore del clima (attualmente in fase di negoziaclima ci rende particolarmente orgo- zione con il Parlamento europeo ed il Consiglio), la gliosi. Creare un futuro migliore e Banca si dimostra ben avviata a coadiuvare l’UE più sostenibile è la forza ispiratrice nel raggiungimento degli obiettivi di tutela di tutte le nostre operazioni.» ambientale al di fuori dell’Europa Al centro del sostegno della BEI ai Nel futuro, la BEI sarà impegnata a sostenere la progetti che rientrano nell’azione a realizzazione della strategia «Europa 2020», gli favore del clima rimangono l’ener- obiettivi dell’azione a favore del clima dell’UE e di gia (energia rinnovabile e efficienza quelli di politica estera. energetica) ed i trasporti sostenibili. Nel 2010, l’utile netto della Banca ha raggiunto i La Banca è riuscita con successo ad 2,1 miliardi di euro. aumentare, nel suo portafoglio prestiti, la quota degli L’UE STANZIA 170 MILIONI investimenti destinati ai progetti nei settori DI EURO PER PROGETTI delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, ai quali sono andati rispettivaINFRASTRUTTURALI mente più di 6 miliardi di euro e più di 2 La Commissione europea ha annunciato nei giorni scormiliardi di euro nel 2010. I piani d’azione nazionali per le energie rinnovabili hanno si i progetti selezionati che beneficeranno di un finanziasvolto, in modo rilevante, il ruolo di vettore mento totale di 170 milioni di euro provenienti dai fondi ai finanziamenti in questi settori e le tre tec- della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) volti a reanologie emergenti (eolica, solare e biomassa) lizzare e ammodernare importanti infrastrutture nel sethanno tutte beneficiato del sostegno della tore dei trasporti in tutta l’Unione europea. Le sovvenBanca. Nel settore dei trasporti, la BEI svol- zioni, previste dal programma annuale e da quello pluge un ruolo primario nella promozione della riennale della TEN-T pubblicati il 19 maggio 2010, aiuteranno gli Stati membri a realizzare i collegamenti manmessa a punto dei veicoli elettrici. I Paesi al di fuori dell’UE hanno ottenuto 2 canti nel settore dei trasporti, a rimuovere le strozzature miliardi di euro dalla Banca in finanziamen- e ad aumentare la sicurezza dei trasporti, in particolare ti diretti a sostenere l’azione a favore del rendendoli più sostenibili, promuovendo l’interconnesclima nel 2010. Nel prossimo triennio, la sione di diversi modi di trasporto, accelerando e agevoBEI potenzierà sostanzialmente il suo contri- lando l’attuazione di progetti e favorendo la collaborabuto ai progetti dedicati all’energia sosteni- zione tra settore pubblico e privato. bile in questi Paesi. Ciò riflette l’attuazione Nel corso del 2010 sono stati selezionati 51 progetti, che del concordato aumento di 1,5 miliardi di hanno coinvolto 24 Stati membri. Detti progetti hanno euro del Fondo per la sostenibilità energetica beneficiato di un finanziamento nell’ambito di tre bandi di gara distinti. Tutti i progetti sono stati valutati sulla base della loro pertinenza rispetto alle priorità TEN-T e Efficienza delle risorse, vertice Rio+20 e sviluppo sostenibile agli obiettivi strategici: il loro grado di maturità, il loro impatto (in particolare quello socioeconomico ed ambientale), nonché la loro qualità in termini di completezza, chiarezza, efficacia e coerenza. Le somme stanziaLa Commissione europea ha dato il via a due con- posizione dell’UE alla conferenza delle te contribuiranno ad attirare finanziamenti pubblici e prisultazioni online in materia di ambiente relative Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che vati, con un effetto circa cinque volte superiore rispetto rispettivamente alle diverse opzioni strategiche che si terrà nel 2012. La conferenza, nota anche all’assistenza fornita a livello dell’UE. potrebbero favorire il passaggio ad un uso più effi- come Rio+20 in quanto coincide con il ven- Il programma di lavoro pluriennale 2010 (112,4 milioni cace delle risorse naturali nell’economia europea e tesimo anniversario del vertice sulla Terra di di euro totali) era inteso a finanziare le più importanti alla posizione che l’UE adotterà in occasione della Rio de Janeiro del 1992, è intesa a rinnovare priorità della rete TEN-T ed era incentrato su tre settori: conferenza delle Nazioni Unite l’impegno politico per lo svilup- - le Autostrade del mare che offrono valide alternative sullo sviluppo sostenibile a Rio po sostenibile e sarà l’occasione alle strade congestionate trasferendo il traffico merci de Janeiro nel 2012. La per valutare i progressi fatti, verso rotte marittime. Otto progetti selezionati, 84,9 Commissione ha inoltre avviaindividuare le carenze nel rispet- milioni di euro stanziati; to una consultazione per raccoto degli impegni assunti e - i Servizi d’informazione fluviale riguardanti le infragliere pareri in merito alla bioeaffrontare le sfide emergenti, strutture di gestione del traffico sulla rete delle vie naviconomia per l’Europa, correlacon particolare riguardo a due gabili. Cinque progetti selezionati, 7,1 milioni di euro ta alle due precedenti in quanto temi principali: “un’economia stanziati; comprende anche aspetti legati verde nel contesto dello svilup- - i sistemi di gestione del traffico aereo e i blocchi funall’uso efficiente delle risorse. po sostenibile e dell’eliminazio- zionali di spazio aereo. Quattro progetti selezionati, 20,5 I risultati della prima consultazione, incentrata sul- ne della povertà” e “il quadro istituzionale milioni di euro stanziati in un bando di gara distinto publ’efficienza delle risorse, serviranno per definire il per lo sviluppo sostenibile”. La consultazio- blicato il 16 febbraio. calendario, previsto per l’estate 2011, delle azioni ne, costituita da 13 domande aperte (in ingle- Il programma di lavoro annuale 2010 (78,2 milioni di da intraprendere in questo campo in Europa. I par- se), sarà online fino a metà aprile. euro stanziati) integra gli sforzi realizzati nell’ambito del tecipanti sono chiamati ad esprimere pareri su tre Le riposte alla consultazione confluiranno in programma di lavoro pluriennale. tematiche: aspetti generali legati all’uso e alla scar- una comunicazione sulla posizione dell’UE sità delle risorse, agli ostacoli attuali e agli aspetti di cui si prevede la pubblicazione per la primavera potenziale di una bioeconomia in Europa. Oltre ad che destano particolare preoccupazione; aree strate- del 2011, nonché per successive discussioni con le affrontare le problematiche relative all’efficienza giche che potrebbero essere inserite nel calendario altre istituzioni europee. I contributi possono esse- delle risorse, i quesiti della consultazione riguardad’azione e infine opinioni su come stimolare i sin- re inviati da tutte le parti interessate, nell’UE come no la capacità potenziale della bioeconomia di stigoli cittadini a cambiare i propri comportamenti. nei paesi terzi, rispondendo a tutte o ad alcune delle molare l’innovazione e contribuire a risolvere proAttraverso 22 domande la Commissione mira a rac- domande poste. Una volta valutate le risposte, sul blematiche sociali. Sulla base dei risultati saranno cogliere opinioni provenienti da pubbliche autorità, sito web della direzione generale dell’Ambiente definiti la strategia europea e il piano d’azione dell’UE verso una bioeconomia sostenibile entro il settore privato, parti in causa attive nel settore del- sarà pubblicata una relazione sulla consultazione. l’ambiente e cittadini interessati. La consultazione Infine, la direzione generale Ricerca e innovazione 2020. (in inglese, francese e tedesco) rimarrà aperta fino ha lanciato una consultazione relativa al rendimen- Le consultazioni sono accessibili dal sito web della al 17 aprile 2011. to energetico e ad altri aspetti della strategia Europa Commissione al seguente indirizzo: http://ec.euroLa seconda consultazione concorrerà a definire la 2020, incentrata sullo stato attuale e sul futuro pa.eu/yourvoice/index_it.htm. L’UE AVVIA TRE CONSULTAZIONI PUBBLICHE IN MATERIA DI AMBIENTE 6 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT La politica dell'UE e degli Stati membri a favore delle Piccole e Medie Imprese LO "SMALL BUSINESS ACT" PER L'EUROPA: UNO STRUMENTO PER RAFFORZARE LE P.M.I. E FAVORIRNE LA CRESCITA Per la strategia "Europa 2020" e per l'economia europea è di fondamentale importanza il contributo che possono dare le piccole e medie imprese (PMI). Nell'UE circa 23 milioni di PMI occupano il 67% della forza lavoro del settore privato. Esse rappresentano più del 99% delle imprese e contano in Europa più di 90 milioni di occupati. Lo "Small Business Act" (SBA) definisce proprio le linee dell'azione che l'Unione europea intende condurre a favore delle PMI, perché possano svilupparsi e creare occupazione. Tra il 2008 e il 2010 la Commissione e gli Stati membri hanno messo in atto nel quadro dello SBA iniziative dirette a ridurre gli oneri amministrativi, a facilitare il finanziamento delle PMI e a favorire il loro accesso a nuovi mercati. La maggior parte delle iniziative previste dallo SBA sono state avviate, ma se si guarda a quanto è stato fatto finora, appare chiaro che bisogna fare di più per aiutare le PMI. Allo Small Business Act sicuramente spetta il merito di aver definito per la prima volta le linee generali di una politica dell'UE e degli Stati membri a favore delle PMI. Dalla sua adozione, nel giugno 2008, notevoli progressi sono stati realizzati grazie alle azioni intraprese in numerosi settori per rafforzare le PMI: - 100.000 PMI hanno usufruito degli strumenti finanziari del programma quadro Competitività e innovazione, creando oltre 100.000 posti di lavoro. - La direttiva su ritardi di pagamento, adottata nel 2010, impone ora alle pubbliche amministrazioni di pagare i loro fornitori entro 30 giorni, il che permette di migliorare il flusso di cassa delle imprese. - Nella maggior parte degli Stati membri i tempi e i costi di costituzione di una società sono stati notevolmente ridotti; per una società a responsabilità limitata la media UE è scesa da 12 giorni e 485 euro nel 2007 a 7 giorni e 399 euro nel 2010. - Procedure on-line semplificate e la possibilità di presentare offerte congiunte hanno facilitato la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici. - Il nuovo Centro per le PMI dell'Unione europea in Cina aiuta le PMI ad accedere ai mercati cinesi. Tutti gli Stati membri hanno riconosciuto l'importanza di dare rapidamente attuazione allo SBA, ma le forme di intervento adottate e i risultati ottenuti variano notevolmente. Il riesame dello SBA sottolinea che gli Stati membri devono intensificare i loro sforzi per promuovere l'imprenditorialità e le PMI nel difficile clima economico di oggi. La Commissione intende continuare a dare priorità alle PMI. Per tener conto degli sviluppi recenti della situazione economica, allineare lo SBA alle priorità della strategia "Europa 2020" e migliorare ulteriormente le condizioni in cui operano le PMI, il riesame propone altri interventi in alcuni settori prioritari: Accesso più facile al credito per investire e crescere - Accesso alle garanzie di prestito per le PMI grazie a un sistema di garanzia rafforzato. - Piano d'azione per migliorare l'accesso delle PMI al credito, compreso l'accesso ai mercati dei capitali di rischio, nonché misure dirette a informare gli investitori delle opportunità offerte dalle PMI. - Possibilità per tutte le banche, di qualsiasi dimensione, di accedere facilmente ai prestiti BEI e agli strumenti dell'UE. Regolamentazione intelligente per consentire alle PMI di concentrarsi sulle loro attività principali - Miglioramento della normativa europea, mediante un test PMI per le proposte legislative della Commissione, con particolare attenzione per le differenze tra micro, piccole e medie imprese. - Creazione di “punti di contatto unico” negli Stati membri per facilitare le procedure amministrative. - Obiettivi quantificati per limitare la pratica degli Stati membri di introdurre norme aggiuntive nella legislazione di recepimento delle direttive europee. Sfruttare tutte le possibilità offerte dal mercato unico - Proposta di una base imponibile consolidata comune per le società. - Misure per facilitare il recupero dei crediti transfrontalieri. - Revisione del sistema di normazione europea per rendere le norme più favorevoli alle PMI e più facilmente accessibili. - Assistenza alle PMI per l'applicazione delle regole dell'etichettatura d'origine. Aiutare le PMI a far fronte alle sfide della globalizzazione e del cambiamento climatico - Proposte miranti a sostenere le PMI sui mercati esterni all'UE. - Nuova strategia per cluster e reti competitivi a livello mondiale. - Azione specifica sul trasferimento regionale di conoscenze tra esperti in materia ambientale ed energetica nel quadro della rete Impresa Europa. Il riesame propone anche una governance rafforzata per l'attuazione dello SBA, con le organizzazioni imprenditoriali in prima linea. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it UE: CRESCE IL NUMERO DI CITTADINI CHE USANO SERVIZI PUBBLICI ONLINE La relazione di analisi comparativa sull’amministrazione online (e Government Benchmark Report) pubblicata nei giorni scorsi indica che un maggior numero di persone nell’UE può ora accedere a servizi pubblici online. Dal 2009 al 2010 la disponibilità media di detti servizi nell’UE è passata dal 69 all’82%. Mettendo in linea un maggior numero di servizi pubblici si contribuisce a diminuire i costi della pubblica amministrazione e a ridurre le formalità amministrative per le imprese e per i cittadini. La relazione svela quali Stati dell’UE sono risultati più efficaci e quali meno in tale ambito, prendendo in esame due servizi pubblici essenziali: “ricerca di un lavoro” e “avvio di un’impresa”. Le amministrazioni pubbliche nazionali in Europa stanno procedendo nella giusta direzione, ma permangono disparità tra i diversi paesi. Inoltre vi è un margine per migliorare la diffusione degli appalti elettronici (eProcurement). Nell’ambito dell’Agenda digitale europea, l’Ue intende fare in modo che il 50% dei cittadini e l’80% delle imprese fruiscano dei servizi di eGovernment entro il 2015. Le conclusioni di detta relazione offrono utili informazioni sugli obiettivi dell’eGovernment Action Plan, avviato dalla Commissione nel dicembre 2010 al fine di collaborare con le autorità pubbliche degli Stati membri per ampliare e migliorare i servizi da esse prestati tramite internet. La disponibilità online di 20 servizi pubblici fondamentali, come il registro automobilistico, la dichiarazione dei redditi o la registrazione di una nuova impresa, ha raggiunto l’82% nell’intera Europa ed è quindi notevolmente aumentata rispetto al 69% del 2009. I migliori risultati sono stati conseguiti in Austria, Irlanda, Italia, Malta, Portogallo e Svezia, in cui tutti questi servizi fondamentali sono integralmente disponibili online. Nell’ultimo anno sono stati constatati notevoli progressi nella messa a disposizione di servizi elettronici in Bulgaria, Italia e Lettonia. Dalla relazione risulta che i servizi a disposizione delle imprese sono più avanzati di quelli forniti ai cittadini. Per la prima volta la relazione si è interessata di appalti elettronici. Il 70% delle autorità pubbliche ha iniziato a lavorare con gli appalti elettronici, ma la bassa percentuale di utilizzazione complessiva (pari, secondo le stime più favorevoli, al 5% di tutti gli appalti) non permette ancora di constatare particolari benefici. Se gli appalti elettronici fossero integralmente disponibili e più utilizzati, sugli appalti pubblici si potrebbero realizzare risparmi dell’ordine del 30% circa. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 7 8 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache ALLA BIOFACH DI NORIMBERGA L'ITALIA SI È FATTA LONDRA, IL GELATO SI FA IL LATTE DI MAMMA ONORE, CON TANTI ESPOSITORI QUALIFICATI IlCON gelato a Londra si fa anche con L'appuntamento della Biofach a Norimberga, che ha appena chiuso i battenti dell'edizione 2011, si conferma come l'appuntamento mondiale più importante per il settore dell'agricoltura biologica, con 131 paesi rappresentati. Nel discorso di inaugurazione della manifestazione, il Sindaco della Città di Norimberga, dr. Ulrich Maly, ha evidenziato la collaborazione con Città del Bio, che, conseguentemente a una intesa raggiunta con la Città di Norimberga stessa e con la Biofach, era presente per la prima volta con un proprio stand espositivo. Il progetto delle Città del Bio, la necessità di costruire un protagonismo e un percorso di conversione dei territori complessivamente intesi, e non solo delle singole aziende, entra da oggi a pieno titolo nello scenario degli appuntamenti organizzati dalla Biofach e che si sviluppano nei diversi continenti: dopo l'appuntamento europeo seguirà quello in Cina (Shanghai), quello in Brasile (San Paulo), negli USA (Baltimore), in Giappone (Tokyo), in India (Bangalore). Nello stand di Città del Bio era presente anche la Provincia di Siena, con l'Assessore all'Agricoltura Anna Maria Betti, che il 18 gennaio scorso ha sottoscritto un accordo di collaborazione con la Città di Norimberga e con Città del Bio per promuovere lo scambio di conoscenze sui temi del biologico, della biodiversità e dell'economia sostenibile. La delegazione italiana di Città del Bio comprendeva il Presidente Marcello Mazzù, i Vice Presidenti Mario Cicero e Claudio Serafini, il Direttore Ignazio Garau, il Commissario del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto, accompagnato da funzionari dell'Ente Parco, che hanno curato la presentazione e la degustazione dei prodotti del territorio siciliano. Lo stand di Città del Bio è stato visitato anche da Carlo Petrini, Presidente della Fondazione Terra Madre e di Slow Food Internazionale. L'occasione ha consentito di confermare i comuni convincimenti sui temi dell'agricoltura e del cibo e la volontà di proseguire nella collaborazione con il progetto di Terra Madre, che riunisce tutti coloro che fanno parte della filiera alimentare, per difendere insieme agricoltura, pesca e allevamento sostenibili e per preservare il gusto e la biodiversità del cibo. Due i dibattiti organizzati da Città del Bio alla Biofach, sul tema della bio - ristorazione scolastica, per mettere a confronto le esperienze migliori, le idee e i progetti che i Comuni stanno sviluppando. Grande successo di partecipazione, superiore alle aspettative, che ha visto intervenire oltre 40 Sindaci e Amministratori tedeschi, oltre ai rappresentanti italiani. Un bio - buffet "franco-toscano" curato dallo staff della Taverna del Pian delle Mura di Vivo d'Orcia, in Provincia di Siena, ha concluso il dibattito. L'appuntamento è per il prossimo anno, sempre alla Biofach, con un appuntamento internazionale indirizzato a confrontare le buone pratiche che i Comuni stanno sviluppando nella Ristorazione scolastica e collettiva e le loro proposte. SCIOPERO GENERALE IN GRECIA: GB: STUDENTI PUBBLICANO LA UN AGENTE PRENDE FUOCO “GUIDA PER RUBARE NEI NEGOZI” Decine di migliaia di lavoratori, studenti e pensionati sono scesi in piazza ad Atene e in altre città greche il 23 febbraio scorso per protestare contro il piano di austerity decretato per far fronte alla crisi economico-finanziaria. Lo sciopero ha paralizzato parzialmente il traffico aereo e i trasporti urbani e completamente quelli marittimi e ferroviari, mentre sono rimasti chiusi ospedali (salvo emergenze), uffici pubblici, scuole, negozi, banche, farmacie. In programma anche un black out informativo di 24 ore. In occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati, il decimo in Grecia dall'inizio della crisi, in piazza Syntagma ad Atene si è svolta poi nella mattinata del 23 febbraio una vera e propria battaglia davanti al parlamento, fra dimostranti e polizia. Alcuni gruppi cantavano lo slogan «dopo Ben Ali e Mubarak, adesso tocca a Papandreu», altri manifestanti hanno cominciato a lanciare pietre, bottiglie e petardi contro gli agenti. La polizia, schierata in forza, ha risposto con un pesante sbarramento di lacrimogeni. La battaglia è andata avanti una mezzora. Un migliaio di giovani appartenenti per lo più al movimento anarchico sono tornati poi nel pomeriggio in piazza Syntagma davanti al parlamento con slogan e striscioni contro il premier Giorgio Papandreou, l’Ue e il Fmi. I manifestanti, per lo più anarchici, hanno lanciato anche diverse molotov. Una di queste, ha preso in pieno un poliziotto. (Blitzquotidiano) LONDRA – Un gruppo di studenti di una prestigiosa università londinese ha pubblicato una guida su come rubare nei negozi che ha poi distribuito nel corso delle manifestazione studentesche degli ultimi mesi. Un totale di 9.000 mila copie del libretto stanno attualmente circolando tra gli studenti delle varie università della capitale britannica, e ‘The Paper’, giornale popolare tra gli studenti della Queen Mary University, ha pubblicato una versione abbreviata del manuale. La guida, che elenca i modi migliori per rubare senza essere smascherati, ha scatenato polemiche e molti commercianti hanno espresso la volontà di portare gli autori del manuale in tribunale. Secondo alcuni esperti legali gli studenti rischiano il processo. In un’intervista con il Daily Mail, l’editore del manuale, Bue Rubner Hansen, si è difeso dicendo: “E’ chiaramente un pezzo satirico che non va preso seriamente”. La guida, che adesso è disponibile anche in rete, è stata intitolata ‘L’Arte del furto nei negozi e suggerisce a studenti con problemi economici di “abbandonare i loro principi morali” e seguire le istruzioni al furto. il latte di mamma. L’idea è di un gelataio a Covent Garden. Matt O’Connor, il fondatore di Icecreamists, che ha tenuto a battesimo il nuovo ‘fiordilatte’ Baby Gaga e affisso un cartellino del prezzo salato sul suo nuovo sapore: 23 sterline a porzione. Il latte è stato fornito da 15 madri che hanno risposto a una inserzione online sul popolare sito per mamme Mumsnet. ”Cosa potrebbe esserci di più biologico?”, ha detto Victoria Hilley, una delle donne che hanno contribuito al lancio. Il Baby Gaga mescola latte materno con vaniglia del Madagascar e scorzetta di limone. E’ uno in una dozzina di nuovi sapori radicali prodotti da Icecreamists. Ad accogliere i clienti ci sono in servizio delle provocanti cameriere mascherate come Lady Gaga. Nel locale in realtà di “Baby” c’è ben poco. Basta entrare nel sito della gelateria per rendersene conto: una musica inquietante da film horror fa da sottofondo a una serie di doppi sensi sessuali, mentre un teschio alato (il logo del locale) ghigna malefico da un lato della pagina. Uno scenario che terrorizzerebbe qualunque bambino, insomma, e che sembra proprio creato per tenerli alla larga. L’esperimento, comunque sia, sta avendo un successo strabiliante. I primi 50 gelati sono stati prodotti con il latte materno di Victoria Hiley, 35 anni: una neomamma di Leeds che ha dichiarato al Daily Mail: “Quando ho visto l’annuncio mi è venuto da ridere. C’erano molti commenti e le persone discutevano se questo tipo di gelato potesse essere un prodotto genuino. Così ho pensato di farmi avanti e partecipare. Non c’è niente di male a vendere il proprio latte per fare un po’ di soldi!”. In ogni caso è durato poco l’exploit del gelataio londinese: le autorità sanitarie cittadine hanno confiscato tutte le scorte del gusto Baby Gaga sulla scorta della considerazione che potrebbe fare male alla salute dei clienti. Una portavoce del City Council di Westminster ha confermato che l’azione è stata presa in risposta a due lagnanze del pubblico sul fatto che un negozio possa vendere cibi prodotti con fluidi corporei di altri esseri umani. In attesa del parere della Britain’s Food Standards Agency i gelati sono stati confiscati. Sono in corso analisi. Secondo le autorità sanitarie britanniche il latte materno puo’ contenere e trasmettere virus. Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache SULLA STAMPA BRITANNICA IL DIBATTITO SULLA PRESENZA DI QUOTE ROSA NEI CDA La presenza femminile nei ruoli dirigenziali e nei consigli di amministrazione delle cento maggiori imprese britanniche è oggi pari al 12%. Una proporzione ritenuta insufficiente dalla coalizione di governo che ha commissionato all'ex ministro laburista Mervyn Davies un'indagine per fotografare la situazione. Secondo la cronaca di Lettera 43, il rapporto di Lord Davies è stato presentato giovedì 24 febbraio e ha subito messo in chiaro quale dovrà essere il ruolo delle aziende britanniche per incentivare l'accesso delle donne alle stanze del potere economico. Quote rosa, dunque, ma in salsa britannica con l'obiettivo di favorire un «cambiamento radicale» nell'industria e nella finanza del Paese grazie anche a un ruolo di controllore esercitato dal governo. Una prospettiva di maggiore eguaglianza di genere gradita alla stampa britannica che però ha colto la contraddizione di un cambiamento dal vertice e non dalla base della piramide occupazionale. Neanche il tempo di essere presentato ufficialmente alla nazione che il rapporto di Davies «sull'eguaglianza di genere nel mondo degli affari» ha già suscitato numerose reazioni tanto sui lunghi tavoli dei consigli di amministrazione quanto nelle stanze della politica. Davies, infatti, ha invitato esplicitamente le maggiori 100 compagnie britanniche presenti nella lista Ftse di includere fra i propri rappresentanti e associati almeno un 25% di quote femminili entro il 2015. Un traguardo lontano, visto che al momento, le donne ricoprono in media il 12% delle posizioni a disposizione nelle stanze dei bottoni. Restano quindi appena quattro anni per passare da una proporzione di una donna su otto nelle boardroom del settore privato a un rapporto di una a quattro. Lord Davies non si è accontentato e ha accelerato i tempi, chiedendo ai presidenti e agli amministratori delegati delle maggiori 350 imprese del Regno Unito di rendere noti i propri «obiettivi ispiratori» in materia di eguaglianza fra i sessi entro settembre. Le aziende saranno inoltre tenute a presentare ogni anno al governo i dati aggiornati sulla percentuale di donne presenti nei propri quadri dirigenziali. Secondo l'Independent, «le compagnie che falliranno nell'obiettivo di incrementare la presenza delle donne sia ai propri vertici che alla propria base saranno costrette ad adottare quote obbligatorie». Lord Davies ha immediatamente respinto le facili accuse di tokenism, smentendo di essere lo strumento per un'operazione politica di facciata da parte del governo. L'autore del rapporto ha dichiarato che «solo se il mercato si dimostrerà incapace di correggere se stesso, allora le quote rosa obbligatorie diverranno una minaccia». Il cambiamento radicale che Davies ha suggerito o meglio tentato di imporre alle compagnie leader dell'industria e della finanza britanniche viene giustificato e difeso più volte nel rapporto. «L'evidenza suggerisce che le aziende con una forte rappresentanza femminile nel consiglio direttivo e nelle posizioni di vertice», è scritto nel rapporto, «ottengono risultati migliori di quelli esclusivamente al maschile. È chiaro come i consigli di amministrazione prendono decisioni più appropriate quando comprendono una vasta gamma di voci determinata delle diverse esperienze di vita dei propri componenti». Considerazioni empiriche ma che hanno trovato subito riscontro nelle posizioni tenute da uno dei committenti dell'inchiesta di Davies. Attraverso un comunicato rilasciato il giorno stesso della presentazione del rapporto, il ministro Vince Cable ha assicurato il proprio impegno per «promuovere l'eguaglianza fra generi nelle maggiori compagnie del Paese tenendo conto delle indicazioni di Lord Davies». STORICO EBREO SI FINGE NAZISTA E SCOPRE L’UFFICIALE SS CHE STERMINÒ LA SUA FAMIGLIA Lo storico americano ebreo Mark Gould, 43 anni, si è trasformato in neonazi per smascherare l’aguzzino che nel 1941 aveva fatto uccidere 28 dei suoi parenti. Per vendicare la sua famiglia sterminata dai nazisti, per quattro anni si è trasformato in uno di loro. Ha mangiato con loro, ne è diventato amico, si è vestito come loro e ha urlato i loro slogan. Lo storico americano ebreo Mark Gould, 43 anni, si è finto neonazi per smascherare l’aguzzino delle SS che aveva ucciso 28 membri della sua famiglia. Zii, cugini, nonni, il suo passato e parte del suo futuro. Ma la storia della vendetta Gould l’ha poi raccontata al quotidiano di Amburgo, la Bild. Gould si trasferì in Germania nel 2006 con il preciso intento di denunciare la responsabilità nella Shoah di Bernhard Frank, 97 anni, ex Obersturmbannfuehrer di Hitler, che si fregia del titolo di dottore e dalla fine della guerra vive indisturbato in Assia. Frank non fu un nazista qualsiasi, ma l’ultimo comandante dell’Obersalzberg, il nido dell’aquila sulle Alpi bavaresi, residenza di vacanza di Hitler, e anche il braccio destro di Heinrich Himmler, il capo delle SS che mise in atto la soluzione finale decisa dal Fuhrer. Lo storico statunitense ha spiegato al quotidiano di Amburgo come, dopo aver partecipato a numerose manife- stazioni di veterani delle SS in Germania, sia riuscito a conquistarsi la simpatia di Frank, fino a intrattenere un rapporto epistolare con lui. E proprio dalla firma di una lettera, ha avuto la conferma che era lui l’uomo che cercava: “Era la stessa apposta sotto l’ordine del 28 luglio 1941 di sterminare gli ebrei”. “Se la popolazione è inferiore dal punto di vista umano o della razza, bisogna fucilarli tutti”: questo il famigerato messaggio con il quale Frank ordinò di sterminare la popolazione civile della Bielorussia. Quando Gould ne parla con Frank, di cui si è ormai conquistato la fiducia, l’ex Obersturmbannfuehrer gli risponde che “in quell’ordine non c’è niente da criticare, poiché gli ebrei hanno oppresso i tedeschi e con ciò si sono scavati la loro fossa”. Ma ad un certo punto lo storico americano non ce la fa più a sopportare il ribrezzo e cita a Frank tutti i nomi dei suoi familiari, sterminati su suo ordine. “Sei un mio amico o un mio nemico?”, gli risponde sbalordito l’ex SS, ricevendo l’inevitabile risposta: “Tu sei il mio nemico, poiché hai eliminato la mia famiglia”. La Bild ha appreso da ambienti giudiziari che le autorità americane e la polizia regionale di Wiesbaden hanno aperto un fascicolo su Bernhard Frank, in vista di una possibile incriminazione. RAPPORTO SOLVIT 2010: RISOLTO 90% DI 1363 RECLAMI Nel 2010 più di 1300 cittadini europei sono stati aiutati dalla rete SOLVIT, nata nel 2002 per risolvere problemi amministrativi legati al riconoscimento a livello nazionale dei diritti derivanti dal mercato unico. Dal Rapporto annuale SOLVIT 2010, pubblicato nei giorni scorsi dalla Commissione europea, si apprende che nel 2010 sono stati trattati 1363 casi, di cui il 90% risolti con successo impiegando mediamente 66 giorni, un arco di tempo molto inferiore a quello che sarebbe stato necessario intentando procedimenti d'infrazione o azioni processuali. Oltre il 70% dei casi trattati dalla rete SOLVIT ha riguardato 3 settori: la "sicurezza sociale" (471 casi, pari al 34%), dove sono emersi problemi relativi al riconoscimento della pensione in altri paesi UE e alle cure mediche fuori dal Paese d'origine; il "diritto di soggiorno" (306 casi, pari al 23%); il "riconoscimento delle qualifiche professionali" (220 casi, pari al 16%) dove l'Italia copre il 13% dei casi gestiti dietro solo a Spagna (29%) e Francia (15%). In Italia cresce il numero di casi relativi alla registrazione di veicoli acquistati o immatricolati in un altro Paese UE: attraverso l'intervento del SOLVIT Italia si superano le lunghe, complesse e onerose procedure di immatricolazione. Nel complesso l'Italia ha trattato oltre 200 casi e nella classifica per numero di reclami è il quarto Paese, dietro a Regno Unito, Francia e Spagna. I quattro Paesi rappresentano oltre il 50% dei casi complessivamente affrontati dalla rete SOLVIT. Dei casi aperti contro le amministrazioni italiane, SOLVIT Italia ne ha risolti positivamente oltre il 90%, ottenendo un coefficiente superiore alla media europea. Un dato significativo da segnalare è il fatto che la rete viene ignorata dalle imprese: appena 167 i casi presentati (poco più del 12% del totale dei casi). Ma l'ostacolo sembra essere la scarsa conoscenza dello strumento. Nel 2009, un sondaggio tra le aziende ha messo in luce come l'83% delle imprese interpellate sarebbe ricorsa al SOLVIT se ne fosse stata a conoscenza. Oltre i casi trattati, la rete SOLVIT ha ricevuto anche circa 2500 richieste di intervento non rientranti nelle sue competenze e comunque aiutati a trovare una soluzione al problema sollevato. 10 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Voina, provocazioni d'artista per spiegare la lotta per la libertà (Lettera43) - Ribaltare auto della polizia per chiedere una riforma radicale del ministero degli Interni è arte contemporanea o estremismo? Un’orgia pubblica al museo per denunciare la condizione di un Paese in cui “tutti fottono tutti” è provocazione intellettuale o anarco-pornografia? Da mesi la Russia si chiede come catalogare il collettivo artistico Voina, conquistatosi gli onori delle cronache, ma anche il rancio della prigione, per le sue performance oltraggiose e dissacranti, arrivate a umiliare in mondo visione perfino un’istituzione intoccabile come l’ex Kgb (Fsb). Chi li ritiene hooligan da perseguire penalmente non ha visto di buon occhio la scarcerazione, il 24 febbraio, di due membri del gruppo: Oleg Vorotnikov, fondatore del collettivo, e Leonid Nikolaev, suo presidente. Arrestati a novembre con l’accusa di vandalismo motivato dall’odio o dall’ostilità nei confronti di un gruppo sociale per la performance “Rivoluzione di palazzo” in cui hanno rovesciato volanti di polizia davanti a un commissariato di San Pietroburgo, i due rischiavano fino a sette anni di detenzione se il loro caso non fosse arrivato alle orecchie di Bansky, il celebre street artist britannico. Il quotatissimo ex 'terrorista dell’arte” è, invece, tra quelli che ritengono i Voina artisti da sostenere: ha offerto i 20 mila dollari necessari per la cauzione e soprattutto ha portato sui media internazionali la causa del gruppo. «Bansky ci ha salvato», ha spiegato a Lettera43.it l’ideologo del gruppo, Alexei Plutser-Sarno, «il nostro è un caso chiaramente politico. Credo che qualcuno in alto al Cremlino abbia deciso di rilasciare i nostri ragazzi per la grande attenzione che abbiamo ricevuto da tivù e giornali». Il reato di estremismo - previsto dall’articolo 213 del codice penale russo - è spesso usato come pretesto dalle autorità per sbarazzarsi più o meno legalmente di oppositori o potenziali figure di disturbo all’ordine sociale. Vorotnikov e Nikolaev sono liberi, ma il loro caso non è chiuso e contro il gruppo pendono altre 14 azioni legali. Controversi e anticonformisti, i Voina nascono inaspettatamente nel più classico dei modi per la Russia: una bevuta di vodka tra amici. «Era il 2007 e Oleg aveva già fondato il gruppo da poche settimane quando abbiamo deciso di unire le forze», ha raccontato Plutser-Sarno. E non si può certo parlare di partenza in sordina per la loro prima installazione. Alla vigilia dell’elezione del presidente Dmitri Medvedev, nel febbraio 2008, hanno inscenato un’orgia al museo di Biologia Timiryazev di Mosca, in una performance chiamata 'Scopa per il successore – l’orsacchiotto!' giocando sul cognome del presidente che deriva dalla parola russa medved (orso). Protagoniste cinque coppie, tra cui Natalia Sokol, coordinatrice del gruppo, a soli quattro giorni dal parto di suo figlio. Le foto hanno fatto il giro del mondo e a chi ha iniziato a chiedersi il significato di un gesto del genere Plutser-Sarno rispondeva: «Facciamo arte nuova, onesta, eroica, gratuita e che ispira la gente per la sua monumentalità». Influenzati dalla tradizione rivoluzionaria russa e dal Concettualismo moscovita, l’obiettivo dichiarato di Voina (guerra, in italiano) è quello di creare una street art che squarci l’asfissiante cappa di omologazione reazionaria, corruzione, autoritarismo politico, fanatismo ortodosso e soppressione del dissenso della Russia post-sovietica. Coerente con i principi che predicano, la guerra del collet- tivo artistico non si combatte nelle gallerie di arte contemporanea, considerate covi di «spazzatura conformista», o in qualche salotto radical-chic. Gli artisti-militanti di Voina, una ventina in tutto, sono in prima linea nelle città, tra il fango e gelo delle strade russe, nelle stazioni di polizia, nei ristoranti, nei musei e nei tribunali. L’operazione più eclatante - a detta dello stesso PlutserSarno - è stata quella di questa estate a San Pietroburgo. Nome in codice “Cazzo catturato dall’Fsb” (il servizio segreto russo): in 23 secondi, durante la notte, hanno dipinto un fallo gigante e fluorescente di 65 metri su una delle due ali del ponte Liteyny, che si apre proprio davanti alla sede dei servizi di sicurezza federali. Subito cancellato per ordine delle autorità, l'intervento era nato come protesta contro una legge del governo Putin che ha dato più poteri all’intelligence. La deturpazione artistico-attivista di infrastrutture e palazzi pubblici è uno degli strumenti più utilizzati dal gruppo. Tra il 6 e il 7 novembre 2008 (nel 91esimo anniversario della rivoluzione d’ottobre e 120esimo anniversario della nascita dell’anarchico e rivoluzionario ucraino Nestor Makhno) Voina ha proiettato un enorme Jolly Roger (il teschio e le ossa, simbolo dell’anarchia) sulla Casa Bianca russa, la sede del governo. Sul suo blog Plutser-Sarno ha rivendicato così l’azione: «Il teschio e le ossa sono l’avvertimento al governo che l’anarchia è la reazione inevitabile a una politica xenofoba e genocida. Il Jolly Roger indica che la nazione russa sta morendo, mentre i nuovi ricchi sguazzano nel lusso». «Siamo disgustati dalle autorità, che annichiliscono i diritti umani e le libertà in Russia», ha continuato Plutser-Sarno e «non abbiamo paura di affrontare le conseguenze delle nostre azioni». Di certo ci vuole coraggio, convinto idealismo e un pizzico di incoscienza bohemien per organizzare un concerto punk in un aula di tribunale, durante il processo contro il critico d’arte Erofeev accusato di istigazione all’odio religioso. L’esibizione “Cazzo nel culo”, ha raccontato Plutser-Sarno, «è stata di sicuro la più pericolosa che abbiamo realizzato finora». A un anno dalle presidenziali che per molti riporteranno Vladimir Putin al Cremlino, i Voina non hanno anticipato le loro intenzioni e si sono limitati a constatare che in Russia «non c’è nessun presidente, perché il potere è nelle mani di un gruppo di oligarchi e mafiosi». Un po’ artisti dissidenti, un po’ militanti extraparlamentari, i Voina non hanno risparmiato neppure l’opposizione russa: «È demoralizzata e incapace di azioni radicali, gli intellettuali sono troppo occupati a farsi la guerra tra loro e la gente non li capisce più. Noi siamo una delle rare forze in Russia le cui azioni hanno un vasto pubblico», ha dichiarato Plutser-Sarno. Robin Hood dell’arte, intellettuali provocatori o pericolosi estremisti. Sulla definizione dei Voina appare confuso anche lo stesso governo: da una parte continua a perseguirne le attività e a controllarne a vista i membri di spicco, dall’altra sembra apprezzarne le iniziative, candidando il gruppo al premio “Innovazioni artistiche 2010”. Se ad aprile sul podio del concorso promosso dallo Stato salirà un fallo gigante eretto a sberleffo dell’Fsb, forse capiremo se le autorità si sono schiarite le idee. Ahmad Alaa Eddin: l’arte mediterranea dei "nuovi italiani" Giunge in un momento di grandi turbolenze politico-sociali nel Mediterraneo la mostra promossa dalla Domus Artis Gallery di Napoli "Segni Mediterranei - Tra Oriente e Occidente" una personale dell'artista Ahmad Alaa Eddin a cura di Andrea Ingenito che apre il 4 marzo prossimo (fino al 16 aprile) Circa trenta le opere dell'artista siriano in cui la preziosità della materia si combina con la delicatezza del segno. L'esposizione proseguirà dal 28 maggio al 7 giugno nella Tedofra Art Gallery di Bologna con il patrocinio del Comune di Bologna. La ricerca di Alaa-Eddin attraversa l'intero bacino mediterraneo, ciascun dipinto è portatore di un equilibrio che nasce dalla combinazione di molteplici influenze: l'astrazione e l'impasto materico di ascendenza informale, le tessiture cromatiche ed i delicati intarsi di linee e forme mutuati dall'arte mediorientale, l'armonia delle proporzioni ed il senso della decorazione derivati dalla calligrafia araba. Lo spazio pittorico scaturisce dalla sovrapposizione di strati di colore e sabbia, su cui l'artista innesta raffigurazioni di oggetti reali, elementi riconoscibili e familiari, realizzando opere in cui il segno e la figura, la calligrafia e l'immagine, l'astrazione e la figurazione si integrano, delineando in termini inediti l'incontro artistico tra Oriente e Occidente. La mostra sarà visitabile dal 4 marzo al 16 aprile, dal lunedì al sabato ore 11,00 – 19,00 Ahmad Alaa Eddin nasce in Siria nel 1954. Compie gli studi artistici a Damasco specializzandosi in Arte della Calligrafia Araba. Dal 1986 vive e lavora in Italia tra Napoli, Bologna e Torino. Ha esposto in Siria, Libano, Giordania, Grecia, Francia e Germania; inoltre è socio ordinario della Promotrice delle Belle Arti di Torino. Nel 1989 ha ricevuto un attestato di amicizia dall'Unicef. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private e, dal 2004, sono in esposizione permanente nella GAMGalleria d'Arte Contemporanea Eclatas d’art di Nimes (Francia). Nel 2008 una sua tela è entrata nella collezione Sarkozy-Bruni, in occasione delle nozze tra il presidente della Repubblica francese e la famosa modella italiana. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 11 12 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali La candidatura di Dedicata a Lorenzo Lotto la prossima Venezia a Capitale della grande mostra alle Scuderie del Quirinale Cultura Europea 2019 Le Scuderie del Quirinale - dopo le grandi esposizioni monografiche dedicate a Lorenzo Lotto nel 1953 a Venezia e nel 1998 a Bergamo, Parigi e Washington - presentano a Roma, per la prima volta, una mostra (2 marzo - 12 giugno 2011) a cura di Giovanni Carlo Federico Villa, che attraversa tutta la produzione artistica di questo straordinario e solitario maestro del Rinascimento italiano che, lasciata alle spalle la tranquilla provincia veneta e marchigiana, visse, fra l'altro, brevemente a Roma, città dalla quale, all'epoca, non fu mai pienamente compreso. "Solo, senza fedel governo e molto inquieto nella mente", come lui stesso ebbe a descriversi, riprese il suo vagabondare e si spense, da oblato, nella Santa Casa di Loreto, nelle Marche. Lorenzo Lotto, nato nel Quattrocento, riuscì, in modo del tutto autonomo e originale, a conciliare gli elementi tradizionali della grande pittura della sua epoca con elementi già anticipatori dell'età barocca. Partendo dalle suggestioni compositive di Giovanni Bellini, imparò da Antonello da Messina a guardare l'animo umano e a narrarlo sulla tela, in una messa in scena dove è il grande artista tedesco Albrecht Dürer a fare da riferimento primo. La mostra Lorenzo Lotto - presentata nei giorni scorsi - offre 57 opere fondamentali per comprendere pienamente il percorso artistico e biografico di Lorenzo Lotto ed esaltarne la visione e la poetica. Il visitatore può così cogliere i suoi sprazzi di luce fredda, i piani prospettici mirabilmente e insolitamente tagliati, i ritmi serrati delle sue composizioni, sottolineati dall'intrecciarsi di sguardi e gesti dei personaggi immersi in una natura misteriosa e inquietante. Questo, e molto altro ancora, è Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale: dal Polittico di San Domenico di Recanati (che verrà restaurato in un cantiere aperto appositamente allestito in mostra), alla Deposizione di Jesi, dall'indimenti- cabile Annunciazione di Recanati, con il gattino terrorizzato dall'apparizione dell'Angelo, alla sontuosa Madonna del Rosario di Cingoli fino a quella struggente e misteriosa ultima Presentazione al Tempio di Loreto. Nelle sale, inoltre, celebri e rarissime opere profane come La Castità mette in fuga Cupido e la Lussuria della collezione Pallavicini o i suoi ritratti più famosi come il Triplice ritratto di orefice da Vienna o il Ritratto d'uomo con il cappello di feltro da Ottawa. Un allestimento originale delle sale espositive consente una lettura pacata e suggestiva delle opere chiave provenienti dai luoghi dove Lorenzo Lotto visse e operò: Bergamo, le Marche e il Veneto, con il concorso di prestiti provenienti dai musei di tutto il mondo, dal Louvre alla National Gallery di Londra, dalla Gemäldegalerie di Berlino al Metropolitan Museum di New York e alla National Gallery di Washington. Un progetto espositivo complesso, dunque, documentato da un catalogo raffinato, a cura della Silvana Editoriale. Riconoscimento ben visibile nell’itinerario della mostra alle Marche ed al suo impegno per rendere possibile l'allestimento: dalle MArche proviene il “Polittico di San Domenico” (Recanati) e “Presentazione al Tempio” (Loreto) che chiude la mostra. “Lorenzo Lotto, tra i maggiori geni del Rinascimento, scelse la nostra regione come terra di adozione regalandoci decine di opere diffuse nel territorio, tra Ancona e Macerata: capolavori che nel loro insieme consentono alla storia dell’arte di ripercorrere la genesi, il significato e lo sviluppo dell’ intero percorso dell’artista. Il sostegno alla mostra in una sede così prestigiosa come le Scuderie del Quirinale e alle attività di ricerca e di indagini diagnostiche sulle opere marchigiane del grande artista veneto, sono elementi strategici per valorizzare il territorio regionale e richiamare l’attenzione su un artista che così tanto ha segnato la storia della pittura in Italia”. A Strasburgo l’antica tradizione delle marionette di Carlo Colla L’istituto Italiano di Cultura a Strasburgo, in collaborazione con il Conservatorio di Strasburgo e con il Teatro TJP. nell’ambito delle manifestazioni per le celebrazioni dell’unità d’Italia, organizza una tre giorni che ha come fulcro la Compagnia Marionettistica Carlo Colla e figli e la musica verdiana, fortemente rievocativa dei luoghi, degli ideali e dei protagonisti dell’unificazione dell’Italia, ma anche capace di sottolineare il nostro passato ricco di cultura, arte e storia. Gli organizzatori hanno voluto, emblematicamente, far coincidere la “prima” con la data del 17 marzo, esattamente a 150 anni dalla proclamazione del nuovo regno, nato da un’Italia divisa in sette stati. Un’Italia che con la sua unificazione seppe dare equilibrio anche al resto dell’Europa. Le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Italia unità sono state avviate da un decreto del Presidente del Consiglio ed un Comitato internazionale coordina le innumerevoli manifestazioni organizzate in Italia ed in molti altri luoghi nel mondo. La Compagnia Colla (attualmente gestita dall’Associazione Grupporiani) opera a Milano dal XIX, riprendendo un’antica tradizione che di anni ne ha più dell’Italia riunita, se, come le notizie raccontano, tra storia e leggenda, il personaggio principale, un certo Gerolamo della Crina, vide il sole intorno alla prima metà del seicento. Ogni rappresentazione è un vero e proprio documento storico che testimonia l’antica passione popolare per il melodramma, unito al talentuoso virtuosismo di chi muove le figure appese ai fili, tanto da umanizzarle e trasmettere a noi, spettatori, un’onda di sentimenti. Il primo spettacolo si terrà alla sala Munsterhof (9, rue des Juifs) alle ore 20,00 di giovedi’ 17 marzo e si avvarrà della collaborazione degli allievi della scuola di canto del Conservatorio di Strasburgo che interpreteranno brani dal “Trovatore”, insieme ad altri pezzi tratti dall’opera verdiana, accompagnati al piano dal M° Nicola Gaudino. Pierre Racine, professore Onorario dell’Università di Strasburgo, introdurrà la serata parlando delle “Origini dell’Unità d’Italia” Venerdi’ 18, ore 20,00, e sabato 19 marzo, ore 18,00, sarà il teatro Nazionale di Strasburgo, in collaborazione con il Théâtre Jeune Public di Strasburgo, con l’Opéra National du Rhin e con il Cercle Wagner. ad ospitare la compagnia Colla e le sue infatiocabili e straordinarie marionette. Il 24 febbraio al Museion di Bolzano è stato ufficialmente firmato l'atto costitutivo del Comitato fondatore per la candidatura di Venezia a capitale europea della cultura 2019. Prendendo spunto da quanto prevede la Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 24 ottobre 2006, che per il 2019 ha indicato l'Italia e la Bulgaria quali Paesi che ospiteranno la "Capitale Europea della Cultura", dando la possibilità alle città che si candideranno di coinvolgere nei loro programmi i loro territori regionali circostanti, il Comune di Venezia, intenzionato a presentare la propria candidatura, ha stretto attorno a sé gli enti pubblici dei territori che le fanno corona: la Provincia e la Regione Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e di Bolzano. Stamattina, al Museion di Bolzano, nel corso di una cerimonia ufficiale i rappresentanti dei singoli enti hanno sottofirmato l'atto costitutivo del Comitato Fondatore per la candidatura a "Città di Venezia Capitale Europea della cultura 2019". Ma sarà l'intero Nordest, con i suoi territori e le identità diverse che vi si trovano, a chiedere di poter essere per tutto il 2019 "Capitale europea della Cultura": dovrà vedersela, però, con L’Aquila, Amalfi, Matera, Palermo, Ravenna, Siena,Terni, Brindisi. Nelle parole degli intervenuti s'è avvertita la costante della sicurezza, della consapevolezza delle proprie possibilità e della necessità di fare gruppo, di camminare insieme nel nome della storia comune che alimenta la nostra identità, ma anche nell'armonia delle diversità, come ha detto l'assessore Lia Beltrami, "in cui tutti possono riconoscere il profondo impegno per la convivenza e l'incontro delle culture diverse. Noi vogliamo far risaltare il concetto di 'ponte', luogo di incontro tra culture e lingue diverse, in cui vien dato spazio soprattutto alla creatività dei giovani, per i quali vogliamo realizzare appositi 'incubatori creativi' capaci di liberare grandi energie". L'importanza della candidatura comune è emersa in tutti gli interventi delle autorità. A cominciare da Pier Francesco Ghetti, che rappresentava il comune di Venezia, il cui sindaco Giorgio Orsoni rivestirà il ruolo di presidente del Comitato fondatore appena costituito. Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE Invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro annuale per la concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di energia (TEN-E) per il 2011 Sovvenzioni a progetti in conformità agli obiettivi definiti. Stanziamento: 24.150.000 euro - GUUE 2010/C 352/12 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Progetti multilaterali, Reti e misure di accompagnamento Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/20/10 Media 2007 Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee 2° termine per la presentazione di proposte per promuovere la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee. Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 28 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea. Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata. “GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei. Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti. Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti. Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a: [email protected] 14 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-EU-RUSSIA: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Russia: Small or medium-scale focused research projects. Stanziamento: 4.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PRINCE 2010 - UE27 - Cooperazione Europeaid Programma IPA - Invito a presentare proposte L'obiettivo generale del presente invito è la sensibilizzazione sui vantaggi e sulle sfide dell'attuale processo di allargamento dell'UE ai Balcani occidentali, alla Turchia e all'Islanda. Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/37/10 - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI SCAMBIO - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI LAUREA - Proposte per il Programma EACEA UE-Canada per la cooperazione in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù Stanziamento: 1.546.000 euro - GUUE 2010/C 323/08 Scadenza: 31 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-EURAXESS-II: TRANS-NATIONAL OPERATION OF THE "EURAXESS SERVICES NETWORK II" - Proposte nell'ambito del programma «Persone» del VII PQ di RST Sostegno alla creazione di reti europee di ricercatori all'estero. Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 340/13 Scadenza: 30 marzo 2011 OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE IMPRESE - LINEA DI BILANCIO 04.03.03.03 Sostegno a: Tipo I - progetti di cooperazione transnazionale; Tipo II - Informazioni e punti di osservazione;. Stanziamento: 7.500.000 euro - VP/2011/003 Scadenza: 28 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130947/L/ACT/BA GET TO KNOW THE EU La delegazione dell'Ue in Bosnia-Erzegovina intende, attraverso il presente invito, portare avanti attività che favoriscano il dialogo sul processo di integrazione europea. Stanziamento: 120.000 euro - EuropeAid/130947/L/ACT/BA Scadenza: 25 marzo 2011 ENERGIA E TRASPORTI SOVVENZIONI NEL SETTORE DEL TRASPORTO FERROVIARIO, IN PARTICOLARE APPLICAZIONI TELEMATICHE PER I PASSEGGERI '(TAP) L'armonizzazione tecnica nel settore ferroviario, richiede lo sviluppo di una serie di Specifiche tecniche di interoperabilità (TSI). Stanziamento: 420.000 euro - DG MOVE/D2/SUB/446-2011 Scadenza: 21 marzo 2011 AMBIENTE STRUMENTO FINANZIARIO DI PROTEZIONE CIVILE 2011 – PROGETTI DI PREVENZIONE E DI PREPARAZIONE Il presente invito è composto da due sezioni separate: (A) progetti di prevenzione; (B) progetti di preparazione. Stanziamento: 2.000.000 euro - GUUE 2011/C 49/09 Scadenza: 18 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-IRSES: AZIONI MARIE CURIE SCHEMA DI SCAMBI INTERNAZIONALI TRA STAFF DI RICERCA - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALLA CARRIERA DEI RICERCATORI Partenariati di ricerca attraverso scambi di personale. Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 17 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/131031/C/ACT/MULTI - INIZIATIVA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE DEI ROM L'obiettivo specifico del presente invito è quello di migliorare la qualità della vita e l'accesso ai diritti delle comunità Rom nei Balcani occidentali. Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/131031/C/ACT/Multi Scadenza: 17 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-7: Proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-LAB Strengthening European research facilities in third countries. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-6: PROPOSTE PER L'AZIONE ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PROGRAMMA 'CAPACITÀ' DEL VII PROGRAMMA QUADRO DI RST - ACTIVITY ERA-WIDE Eastern Europe and South Caucasus - Mediterranean Countries. Stanziamento: 15.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 15 Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-8: proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-HOUSE Invito per la seguente area: INCO.2011-8.1 India Stanziamento: 500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Erasmus: Programmi intensivi, Mobilità degli studenti presso scuole o imprese e Mobilità del personale dell'istruzione Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130729/C/ACT/MULTI - LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LA CORRUZIONE: RAFFORZAMENTO DELLA RETE DEI PROCURATORI Proposte per azioni nei Paesi dei Balcani. Stanziamento: 5.000.000 euro - EuropeAid/130729/C/ACT/Multi Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130847/L/ACT/RS - SOSTEGNO ALLA SOCIETÀ CIVILE La delegazione dell'Unione europea in Serbia è alla ricerca di proposte per azioni in materia di integrazione nell'UE della Serbia, consentendo la partecipazione della società civile. Stanziamento: 4.000.000 euro - EuropeAid/130847/L/ACT/RS Scadenza: 10 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del VII Programma Quadro di RST Termine per la presentazione delle proposte per il dominio Life Sciences (LS). Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07 Scadenza: 10 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-CIG: PROPOSTE NELL'AMBITO DELL'AZIONE MARIE CURIE CAREER INTEGRATION GRANTS (CIG) - SOVVENZIONI DI INTEGRAZIONE PER LA CARRIERA Nell’ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST. Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 08 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130732/L/ACT/RS - SERBIA SVILUPPO DI SERVIZI DI COMUNITÀ PER BAMBINI CON DISABILITÀ E LE LORO FAMIGLIE La delegazione dell'Ue presso la Repubblica di Serbia sostiene proposte che si concentrano sullo sviluppo dei servizi locali. Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/130732/L/ACT/RS Scadenza: 04 marzo 2011 OCCUPAZIONE - AFFARI SOCIALI VP/2010/014 - PROGETTO PILOTA COOPERAZIONE ALL-INCLUSIVE TRA AUTORITÀ PUBBLICHE, AZIENDE E IMPRESE SOCIALI A FAVORE DELL'INCLUSIONE SOCIALE E L'INTEGRAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO Stanziamento: 1.500.000 euro - VP/2010/014 Scadenza: 02 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 16 Gazzettino Europeo 26 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT