Lucas Cranach L’altro rinascimento La immagini della fede di Joachim Jacoby Artista di corte del Principe Elettore di Sassonia, Lucas Cranach si stabilisce a Wittenberg, la stessa città in cui nel 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero, esprimendo pubblicamente la profonda insoddisfazione nutrita nei confronti della Chiesa di Roma, fa muovere i primi passi a quella che diventerà una riforma fondamentale della Chiesa. La Riforma costituisce uno spartiacque della storia europea, apportando un rinnovamento spirituale ma allo stesso tempo turbolenze, guerre e secoli di dissenso nei confronti del Continente. È lo stesso Cranach a dare alla Riforma un nuovo aspetto esteriore, rappresentando in modo radicalmente nuovo i soggetti religiosi. Inoltre, grazie ai ritratti delle figure rappresentative di questo movimento, Martin Lutero e Filippo Melantone, fu sempre Cranach a dare letteralmente un volto alla Riforma. Durante i primi anni i ritratti di Lutero si susseguirono in rapida successione. Il primo, un’incisione del 1520, è un severo ritratto di tre‐quarti il quale dà al monaco un aspetto austero e intransigente. Il secondo ritratto, un profilo realizzato lʹanno successivo, mostra invece il soggetto sotto una luce più lusinghiera, ritraendolo quale un affidabile e zelante dottore in Teologia. Poco dopo venne pubblicata una xilografia rappresentante Lutero come Junker Jörg. Sotto questo falso nome (“il giovane nobiluomo George”) Lutero si era rifugiato presso il castello di Wartburg riuscendo così a sfuggire alla carcerazione voluta dalle forze Imperiali, e aveva preparato la sua rivoluzionaria traduzione della Bibbia in tedesco. Di fatto, furono proprio questo ritratto e le stampe tipografiche a confermare sia il ruolo di capo religioso di Lutero che lʹautenticità dei suoi insegnamenti. Nel 1525 Lutero sposa la monaca Katharina von Bora e questo segna un momento decisivo della storia della Riforma. Sfidando il celibato del clero, principio fondamentale della dottrina di Roma, la Riforma mette apertamente in discussione lʹorganizzazione tradizionale della struttura di questa istituzione. Cranach ritrae immediatamente la coppia. Negli anni successivi furono realizzate e ampiamente distribuite un gran numero di copie di questa serie. Lʹultima nonché classica immagine del riformatore, di nuovo ritratto quale dottore in Teologia, viene realizzata qualche anno dopo e può essere appaiata con quella della sua ormai anziana consorte o con Melantone, influente collega riformatore. Attraverso una coincidenza dunque, e in modo inesorabile, Cranach diventa creatore dellʹimmaginario della Riforma. Disegna le xilografie per il primo libretto di polemica riformista, il Passional Christi und Antichristi, nel quale illustrazioni rappresentanti la purezza della vita di Cristo sono contrapposte a immagini che illustrano gli insegnamenti e le azioni del Papa nel tentativo di screditare il papato. Cranach è anche ideatore di similitudini visive per la nuova teologia luterana. Il riformatore insegna che il genere umano può accedere alla giustificazione di fronte a Dio solo attraverso la fede e non attraverso le opere buone. In Cristo e l’adultera Cranach trova unʹesemplare soluzione artistica per la nuova dottrina. Attraverso un primo piano di mezze‐figure raggruppate densamente, e scegliendo uno sfondo scuro che riduce ulteriormente lʹimpatto visivo del quadro, Cranach trasmette il messaggio religioso in modo diretto, immediato. La chiave della dottrina luterana viene resa in modo altrettanto efficace attraverso unʹillustrazione volutamente semplice della Crocifissione, lʹillustrazione in cui Cristo benedice i bambini oppure, in modo dogmatico, nellʹimmagine Legge e Vangelo. Probabilmente progettate fuori da Wittenberg intorno al 1525, Cranach ha realizzato le sue rappresentazioni in stretta vicinanza cronologica. Giustapponendo in modo diretto la vanità delle opere terrene con il principio della “sola fede”, il punto dottrinale è illustrato nel modo più succinto. Un fatto affascinante, emerso solo di recente dalla ricerca storico‐artistica, è che nello stesso periodo in cui Cranach era impegnato nel produrre una grande quantità di immagini luterane, egli abbia contemporaneamente accettato un numero notevole di commissioni da parte di mecenati cattolici. Tra il 1519/1520 ed il 1525 Cranach ha progettato quasi interamente la decorazione della chiesa residenziale di Halle per il cardinale Albrecht di Brandeburgo. Nel 1537/1538, su commissione del Principe Elettore Gioacchino II di Brandeburgo (1505‐1571), lʹ’artista ha fornito una serie di pale d’altare per il Duomo di Berlino. Tanto per le dimensioni quanto per la rilevanza ideologica, entrambi i progetti rappresentano il concetto di “pale dʹaltare coordinate” e possono essere paragonate alle decorazioni prodotte sotto la direzione di Giorgio Vasari per le chiese fiorentine di Santa Maria Novella e Santa Croce. Cranach faceva molto assegnamento sulla produttività e sulla struttura organizzativa della sua bottega, come più tardi fece il Vasari. Probabilmente, nellʹaccettare queste commissioni, Cranach ricevette il consenso del suo signore, Federico il Saggio. È stato ipotizzato che Federico vedesse, nella produzione artistica del suo pittore di corte, uno strumento diplomatico, una via di comunicazione, da impiegare nel tentativo di realizzare accordi pacifici con i principi cattolici. A causa delle circostanze politiche e religiose dominanti durante i molti anni da lui trascorsi a Wittenberg, Cranach dovette adeguare la sua arte a nuovi scopi e a nuove esigenze. Il suo stile si allontanò moltissimo dalle immagini drammatiche create durante i primi anni trascorsi a Vienna. In netto contrasto con entrambe le prospettive cattoliche e calviniste, Lutero difendeva lʹutilizzo consapevole e tollerante dellʹimmagine religiosa. Come si può osservare chiaramente in Cristo e l’adultera o nel Centurione sotto la croce, lʹarte della Riforma adotta uno stile prevalentemente concettuale e questo determina a sua volta uno stile narrativo in qualche modo conciso, sintetico, con poco pathos. Ciò corrisponde a una notevole semplicità di composizione, a una chiarezza riscontrabile sia nei dettagli che nella combinazione di colori. Spesso il messaggio contenuto in unʹimmagine viene supportato da iscrizioni supplementari, in modo da escludere qualsiasi interpretazione indesiderata. 
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Lucas Cranach - Mondo Mostre