Art. 38 codice deontologico
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
- Autonomia del cittadino e direttive anticipate Il medico deve attenersi, nell’ambito della autonomia e indipendenza
che caratterizza la professione, alla volontà liberamente espressa
della persona di curarsi e deve agire nel rispetto della dignità, della
libertà e autonomia della stessa.
Il medico, compatibilmente con l’età, con la capacità di
comprensione e con la maturità del soggetto, ha l’obbligo di dare
adeguate informazioni al minore e di tenere conto della sua volontà.
In caso di divergenze insanabili rispetto alle richieste del legale
rappresentante deve segnalare il caso all’autorità giudiziaria;
analogamente deve comportarsi di fronte a un maggiorenne infermo
di mente.
Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria
volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto
precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e
documentato.
Art. 53
- Rifiuto consapevole di nutrirsi


Quando una persona rifiuta volontariamente di
nutrirsi, il medico ha il dovere di informarla sulle
gravi conseguenze che un digiuno protratto può
comportare sulle sue condizioni di salute.
Se la persona è consapevole delle possibili
conseguenze della propria decisione, il medico
non deve assumere iniziative costrittive né
collaborare a manovre coattive di nutrizione
artificiale nei confronti della medesima, pur
continuando ad assisterla.
Mental Capacity Act 2005, s 25(5)
and (6 ‘advance decision’.


Un rifiuto anticipato di trattamenti sarà valido
soltanto se è scritto, firmato in presenza di un
testimone e si è verificato che ha inteso riferirsi
a un trattamento che è necessario per la
preservazione delòla vita.
L’atto può anche autorizzare la nomina di un
welfare proxy decision makers, che sarà
autorizzato a consentire o a rifiutare il
trattamento medico del paziente incapace.
Section 4(5) of the Mental Capacity
Act 2005

‘Sarà
illegale
per
ogni
persona
responsabile della cura di un paziente
rinunciare o rifiutare al trattamento
medico o discostarsi dagli obiettivi o da
uno degli obiettivi del paziente se, così
facendo, ha determinato o altrimenti
causato la morte del paziente
Legge spagnola
Artículo 11. Instrucciones previas.
1. Attraverso il documento di instrucciones previas, una persona maggiorenne,
capace e libera. Manifesta anticipatamente la sua volontà nell’ipotesi in cui si
verifichi una situazione in cui non sia capace di esprimerla, sulle cure o il
trattamento della sua salute o sul destino del suo corpo o degli organi del
medesimo. Il documento può designare anche un rappresentante nel caso in
cui serva come interlocutore del medico e dell’équipe sanitaria per dare
esecuzione alle instrucciones previas
Limiti
3. Non saranno applicate le instrucciones previas contrarie all’ordinamenjto
giuridico, alla "lex artis", né quelle che non corrispondono con il
supposto oggetto di quanto manifestato
4. Las instrucciones previas podrán revocarse libremente en cualquier
momento dejando constancia por escrito. 5. Con el fin de asegurar la
eficacia en todo el territorio nacional de las instrucciones previas
manifestadas por los pacientes y formalizadas de acuerdo con lo dispuesto
en la legislaci ón de las respectivas Comunidades
Autónomas, se creará en el Ministerio de Sanidad y Consumo el Registro
nacional de instrucciones previas que se regirá por las normas que
reglamentariamente se determinen, previo acuerdo del Consejo
Interterritorial del Sistema Nacional de Salud.
Francia
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Legge 22 avril 2005
anticipées prévues par la loi
no 2005-370 du 22 avril 2005 relative aux droits des malades et à la fin de vie et
modifiant lecode de la santé publique (dispositions réglementaires)
Décret no 2006-119 du 6 février 2006 relatif aux directives
Décret no 2006-122 du 6 février 2006 relatif au contenu du projet d’établissement ou
de service social ou médico-social en matière de soins palliatifs
Décret no 2006-120 du 6 février 2006 relatif à la procédure collégiale prévue par la loi no 2005370 du 22 avril 2005 relative aux droits des malades et à la fin de vie et modifiant le code
de la santé publique (dispositions réglementaires)
DIRITTI DEI MALATI E TRATTAMENTI DI FINE VITA
Ci si deve astenere da tutte le ostinazioni
irrazionali … e si può rinunciare a
intraprendere
o
proseguire
quei
trattamenti
che
appaiono
inutili,
sproporzionati e che non hanno nessun
altro effetto che il mantenimento artificiale
della vita
Incapaci
Allorché un paziente non è in hrado di
esprimere la propria volontà, il medico non
‘può decidere di limitare o arrewstare il
trattamento senza aver preliminarmente
messo in opera una priocedura collegiale
che accerti le seguenti condizioni…
Expression de la volonté relative
à la fin de vie


Les directives anticipées menzionate dall’art. L. 1111-11
s’inendono un documento scritto, datato e firmato
dall’autore identificato con l’indicazione del nome della
data e del luogo di nascita.
Il medico può, su domanda del paziente far figurare in
allegato alle direttive un’attestazione che constata che il
paziente è in condizione di esprimere liberamente la sua
volontà e che ha ricevuto tuttle le informazioni
appropriate.
Expression de la volonté relative
à la fin de vie

Quando pensa di prendere una decisione in
applicazione degli 1111-13, e quando le direttive
anticipate non figurano già nel dossier in suo
possesso, il medico s’incarica dell’accertemanto
dell’esistenza eventuale di queste presso il
fiduciario (personne de confiance), se è stato
designato, la famiglia o, in difetto, il medico che
l’ha avuto in cura o del medico che glielo ga
indirizzato
Io sono, tu sei…
Appartenenza -identità
 Identità
personale
 Identità narrativa
 Identità sociale
 Identità manageriale
Identità personale
L'identità psico-fisica (art. 5 cc) come
elemento fondamentale dell'unicità della
persona umana. Qualsiasi trapianto di
organo, intervento medico o genetico va
inquadrato all'interno di questo concetto.
Rigida salvaguardia del principio di
gratuità. Tendenziale tutela del corpo umano
come bene indisponibile (salvo le eccezioni
previste dalla legge) –Art. 32 I comma
costituzione artt. 21 e 22 Convenzione
europea sulla biomedicina art. 3 Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea
Il corpo come struttura costitutiva e inviolabile dell’identità umana:
dominus menbrorum suorum nemo videtur
Identità personale
non commette reato il medico che
intervenga sul paziente, in caso di
pericolo di vita o di grave
pregiudizio per la sua integrità
fisica… nonostante il suo dissenso.
Corte di cassazione 9.3.2001,
27.3.2001
Il sistema protegge in modo assoluto il bene della vita,
anche oltre la volontà del soggetto che ne è titolare, se è
vero che viene punito l’omicidio del consenziente (art.
579 c.p.), come pure la condotta di chi istighi o agevoli in
qualsiasi modo l’esecuzione di un suicidio (art. 580 c.p.),
e sono vietati gli atti di disposizione del proprio corpo che
comportino una diminuzione permanente della integrità
fisica (art. 5 c.c.)
Identità personale
Non si può abbandonare mai il principio di
indisponibilità
della
vita,
anche
se
“quest’imposizione dei ‘doveri dello Stato’ può
sembrare dura e insensibile di fronte ai
sentimenti di pietà e di commozione che si
destano in chi assiste nelle circostanze della
malattia grave o terminale, con le sue indubbie
sofferenze, e può apparire ingiustificabile a chi
domanda di porre termine, patendole, alle
stesse”
la morte non può mai essere considerata un bene in sé, per cui l’art. 32 della
Costituzione, soprattutto alla luce del primo comma, configura “un diritto alla vita e non
sulla vita, il che esclude un potere dispositivo di carattere assoluto del titolare del diritto
(art. 5, art. 579 – 580)”. Il principio di autonomia non può essere separato dal principio di
solidarietà perché la salute è tanto un bene individuale quanto un bene sociale. Bisogna
evitare il rischio di una “privatizzazione” e contrattualizzazione del rapporto terapeutico,
misconoscendo la funzione sociale del medico e il suo dovere di salvaguardare la vita.
Ne deriva l’esigenza di tenere rigorosamente distinta l’ipotesi di rinuncia a cure
proporzionate rispetto all’ipotesi di rinuncia a cure sproporzionate. La mancanza di un
obbligo giuridico di curarsi non può, quindi, implicare la “legittimità etica del rifiuto o della
rinuncia incondizionati alle cure”,
Identità narrativa
Il Sé va oltre il corpo ma si esprime con il
corpo. Il principio di autodeterminazione
diventa la chiave di legittimazione
dell'identità soggettiva. Il corpo non è
natura, né merce, né interesse... ma modalità
espressiva. Integrale disponibilità del corpo
entro il quadro della extra-patrimonialità
(artt. 21 e 22 Convenzione europea sulla
biomedicina art. 3 Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea).
Il corpo come aspetto del Sé come immagine fondamentale della
biografia del soggetto (come il volto o la voce o la proprietà
intellettuale...) corpus corpori servit
Identità narrativa
il concetto di salute si modella su «personali e
insindacabili aspettative di vita»e coinvolge
«l’idea che un individuo ha di sé stesso»
(Zatti- Galgano- Trib. Milano 14.5.1998)
Il bene salute diviene, per così dire, incardinato
nella libertà di disporre di sé -
2, 3, 13 Cost. come fondamento del diritto a disporre del proprio corpo,
diritto a morire, diritto alla procreazione
Zona di passaggio
14 aprile 1982 n. 164 sul transessualismo,
compromissioni ben più vaste dell’integrità
fisica o, con la stessa legge citata sull’aborto,
una ben più grave e irreversibile distruzione
della vita in fieri” Possiamo intravedere in
questa decisione il momento cruciale di
passaggio dall’identità personale, legata
all’art. 5 del codice civile, all’identità narrativa
legata alle norme costituzionali sul diritto alla
salute e sulla promozione della persona?
Identità sociale
Il rapporto tra il sé e il corpo è una
costruzione sociale. Il diritto va considerato
come una "attività in corso", un continuo
problem solving, Non esiste alcun senso a
priori a cui ricondurre ogni cosa, ma è solo
l'esperienza scientifica a fornire, caso per
caso, a definire le sfere d’azione. Il corpo
come risorsa disponibile e sfruttabile, nel
quadro del consenso informato, entro i limiti
della tutela dei contraenti deboli e di un
forte controllo del mercato.
Il corpo come strumento di incremento del benessere individuale e
collettivo –una risorsa sfruttabile commercialmente nel quadro di
una gestione del sé regolata dal consenso informato e
dall’esistenza di un beneficio oggettivo per la collettività.
Zona di passaggio
Attraverso la soglia dell’extrapatrimonialità vi è ancora
un alfabeto del corpo attraverso cui si sviluppa la trama
dell’esistenza. Superata questa soglia, l’alfabeto che
tiene assieme la pluralità delle istanze in cui si esprime la
ricerca di identità si aggrega attorno ad altri concetti,
quelli di utilità sociale o di utilità economica.
Concetti che spingono il soggetto verso il mercato, verso
la politica… non più verso il corpo.
Il corpo può assumere rilevanza giuridica come
bene pubblico, regolamentato e gestito dallo
Stato, ma può anche affidarsi al mercato
Un mercato di servizi e beni biologici, aventi un apprezzabile
valore sociale. Un mercato controllato negli accessi e nella
distribuzione a tutela dei contraenti deboli e a salvaguardia
degli interesse generali, con la rigorosa verifica, caso per caso,
della rilevanza della causa dell’obbligazione. Una nozione di
“causa” estremamente fluida e largamente indeterminata: più
vicina alla consideration della cultura anglosassone che ai
nostri elementi costitutivi del contratto. Potremmo anche
pensare al suggerimento che viene dalla dottrina francese,
quando parla di contrats de bienfaisance, usando
un’espressione “difficilmente traducibile e indicativa comunque
di un mix di fiducia, affidamento e solidarietà” per mettere
assieme tutti quegli atti disposizione del proprio corpo che
trovano un fondamento costituzionale nella tutela della salute e
nel diritto all’autodeterminazione.
Meritevolezza = rapporto tra dignità personale e interesse sociale. La
dignità non va però più commisurata a parametri estrinseci, legislativamente
vincolanti, come il concetto dell’integrità personale e il divieto dello scopo di
lucro, ma all’esistenza di un consenso libero e informato entro un rischio
tollerabile per la salute del cedente, tollerabile negli stessi termini in cui è
ammessa la donazione di organi nel rispetto integrale del diritto individuale a
scegliere il proprio destino e quindi a selezionare la rilevanza dei fini da
perseguire: se il soggetto vuole morire con dignità o cambiare sesso o
vendere un organo o assumere l’impegno di condurre una gestazione per
conto altrui ha “a prima facie right to do so”.
Un diritto prima facie e, quindi, un atto accompagnato da una presunzione di
liceità che ammette la prova contraria. La prova contraria potrebbe essere,
facendo ricorso ai modelli del nostro sistema giuridico, ricondotta alla
violazione dei principi dell’ordine pubblico e del buon costume, che
andrebbero però svincolati dall’ossequio alla morale corrente, per condurli
ad abbracciare tutte quelle situazioni socialmente rilevanti che Calabresi
definisce “costi di transazione”: il rapporto tra costi-benefici e prezzo emotivo
Identità manageriale
La biografia è chimica. Non esistono
limiti all'organizzazione e
riorganizzazione manageriale del Sé:
apertura integrale alla logica del
mercato senza limitazioni o controlli
G. Stock, Redesigning Humans: Our Inevitable
Genetic Future, Boston, Houghton Mifflin,
2002
Il corpo come oggetto e come merce ed energia
Sloterdijk
Se poi lo sviluppo a lungo termine condurrà
anche alla riforma genetica dei caratteri della
specie, se una futura antropotecnologia
giungerà fino a un’esplicita pianificazione delle
caratteristiche e se l’umanità dal punto di vista
della specie potrà compiere il sovvertimento
dal fatalismo della nascita in una nascita
opzionale e in una selezione prenatale.
Cognitive enhancer

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Nel 1929 fu introdotto l’uso delle
anfetamine per uso clinico
I militari a americani e giapponesi
assumevano metamfetamina, inglesi e
russi benzedrina.
Oggi: Metilfenidato (Ritalin, Addiral);
Modafinil (Provigil) Donepezil (Aricept)
Il
potenziamento
cognitivo
è
analogo
al
potenziamento della vista, attraverso un paio di
occhiali?
Potenziamento genetico

L’applicazione delle nanotecnologie allo
sviluppo organico potrebbe alungare la
vita, migliorare le prestazioni atletiche, le
prestazioni intellettuali, la resistenza alle
malattie e allo sfrozo, i sensi…
Vita artificiale
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
Tra 50 0 100 anni è’ probabile che emerga una
nuova classe di organismi. Questi organismi
saranno artificiali nel senso che saranno
originariamente progettatti dall’uomo. Tuttavia si
riprodurranno ed evolveranno in qualcosa di
diverso dallo loro forma originale; saranno “vivi”
in un senso ragionevole del termine… (Farmer,
Belin, 1992)
Biologia sintetica si pone il problema: ‘artificial
cells,’ or ‘living machines’
Era questo il frutto dell’albero
della conoscenza del giardino
dell’Eden?
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