XVII Edizione
2009
Festival Organistico
Internazionale
“Città di Bergamo”
2 - 30 ottobre
Con il patrocinio della
Comune di Bergamo
PROVINCIA DI BERGAMO
Assessorato alla Cultura e Spettacolo
Assessorato alla Cultura e Spettacolo
in collaborazione con
Comune di Bergamo
PROVINCIA DI BERGAMO
Cattedrale di Bergamo
Parrocchia di S.Alessandro della Croce
Parrocchia di S.Maria Immacolata delle Grazie
Parrocchia di S.Alessandro in Colonna
e con il patrocinio di
XVII Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” - 2009
Bentornata Cattedrale!
Potrebbe essere questo il semplice e festoso sottotitolo
da apporre alla diciassettesima edizione del Festival
Organistico Internazionale “Città di Bergamo”.
L’avevamo lasciata nell’ormai lontano 2003 con un
memorabile concerto di Luigi Ferdinando Tagliavini,
giusto poco prima della sua annunciata chiusura che
nelle intenzioni di tutti doveva essere assai breve. Così
non è stato, come noto, ma è certamente valsa la pena
attendere: i cinque anni di scavi, scoperte archeologiche
e restauri, non solo hanno svelato straordinarie ricchezze
e verità, gettando nuova luce sull’intera storia della
nostra città, ma hanno restituito ai fedeli una chiesa
ancor più bella, luminosa ed affascinante di prima.
Per sottolineare l’importanza del suo ritorno, non
volendo penalizzare le sedi di concerto che in questi
anni l’hanno degnamente sostituita, e nonostante le
drammatiche dimensioni della crisi economica in corso,
abbiamo deciso di aumentare il numero dei concerti da
cinque a sei, utilizzando quindi tutti gli strumenti che,
mano a mano, sono entrati nella nostra disponibilità
grazie alla generosa collaborazione delle singole
parrocchie e comunità.
Un gesto doveroso, visto il grande successo riscosso dalla
manifestazione, che lancia al mondo della cultura
bergamasco un segnale forte di speranza ed ottimismo,
condiviso e ‘firmato’ dalle principali Istituzioni del
territorio, le quali, senza defezione alcuna, a fianco delle
fedeli aziende amiche, hanno solidalmente raccolto la
nuova sfida.
Con il ritrovato Felice Bossi della Cattedrale, il bouquet degli
organi torna a riequilibrarsi, raggiungendo un perfetto
bilanciamento tra quelli più antichi a trasmissione
meccanica (l’anonimo seicentesco del Giglio, il Serassi di
Pignolo ed, appunto, il Bossi del Duomo) con altrettanti
a trasmissione elettrica (il Vegezzi Bossi della Basilica,
il Balbiani delle Grazie, il Mascioni di Sala Piatti), a
conferma di quella complementarietà tecnica, storica
e stilistica, alla base delle nostre prime scelte. Tuttavia,
incredibile a dirsi, si tratterà d’un equilibrio temporaneo,
in quanto già si preannuncia, per le edizioni future,
il possibile inserimento in cartellone di un nuovo arrivato,
che proprio la riapertura della Cattedrale ha rivelato.
Stiamo parlando dell’organo che oggi fa bella mostra
di sé in Cornu Epistolae, pazientemente costruito in
questi anni da Pietro Corna su progetto del maestro
Don Gilberto Sessantini, il quale, in modo visionario e
XVII Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” - 2009
creativo, coniugando tradizione ed innovazione, ha
saputo ripensare gran parte del materiale fonico
del preesistente Balbiani: il risultato è uno strumento
importante, di oltre duemila canne, inaugurato lo
scorso marzo ma ancora in itinere, che ha dato
immediatamente, agli appassionati che lo hanno potuto
ascoltare, la sensazione di qualcosa di nuovo ed originale
nel panorama dell’organaria italiana. Pleonastico
osservare come la presenza in Duomo di due organi di
siffatte qualità e dimensioni, accordati al medesimo
diapason, aprirà nuovi orizzonti esecutivi per la nostra
città, potendo proporre ai massimi livelli il vasto
repertorio per due tastiere.
Ma torniamo all’oggi, a questo Festival numero 17, che
si presenta già estremamente ricco di suo.
Per festeggiare in modo adeguato l’ampliamento a sei
concerti, abbiamo voluto allestire un cartellone di
eccezionale qualità, costruito su un gruppo d’artisti
internazionali di primissima grandezza, mantenendo
ben vive le nostre imprescindibili linee guida: focus
sulla personalità dell’interprete, centralità dell’arte
dell’improvvisazione, proposte inedite, spasmodica
ricerca del bello.
La stagione si apre in Basilica di Santa Maria Maggiore,
venerdì 2 ottobre, con un nome di grande fascino ed
assoluto richiamo, Daniel Roth, titolare dell’organo
Cavaillé-Coll di Saint Sulpice a Parigi, lo strumento che
vide sul suo scranno per lunghissimi anni (oltre un
secolo in due!) nientemeno che Charles-Marie Widor
e Marcel Dupré. Il maestro transalpino è oggi considerato
uno dei più grandi virtuosi di tutti i tempi, profondo
conoscitore dell’arte di trascrivere e di comporre, ma
soprattutto formidabile improvvisatore, nel solco della
migliore tradizione sinfonica francese. Il programma
condensa in modo mirabile tutte queste sue
caleidoscopiche sfaccettature espressive, chiudendosi
in bellezza con la rara esecuzione integrale di una
sinfonia di Vierne.
Per il martedì successivo, 6 ottobre, trattandosi di
un giorno assolutamente speciale per il Festival, da
sempre programmato solo di venerdì, abbiamo voluto
organizzare qualcosa di altrettanto speciale: un evento
unico, particolarissimo, nel nome dell’amore che da
sempre nutriamo per l’arte dell’improvvisazione, e per
tutte quelle esplorazioni creative che uniscono, in modo
credibile e consistente, esperienze e tradizioni anche
lontane, ciò che oggi è di gran moda definire
‘contaminazioni’. In Sala Piatti sarà nostro ospite
XVII Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” - 2009
Wayne Marshall, il celebre e carismatico direttore
d’orchestra d’origine caraibica, salito alla ribalta nel
mondo della classica per le sue originalissime
interpretazioni, piene di contagiosa vitalità. Al centro
della serata ovviamente i generi a lui più cari,
come musical e jazz, con una delle due sessioni
d’improvvisazione basata su temi di Bernstein e
Gershwin.
Venerdì 9, sull’organo Serassi di S.Alessandro della Croce
in Pignolo, sarà protagonista un’altra figura di spicco nel
panorama organistico internazionale, Jacques van
Oortmerssen, successore di Gustav Leonhardt alla
Waalse Kerk di Amsterdam. Grande comunicatore,
interprete d’estrema ecletticità, il maestro olandese è
anche un ammiratissimo docente, richiamando a sé, ogni
anno, frotte di giovani musicisti da tutte le parti del
mondo. La serata vuol ricordare con spigliatezza i
noti anniversari di Haendel (250° della morte) e di
Mendelsshon (200° della nascita), alternando rarità a
brani assai celebri, in un percorso storico dalle coordinate
molto chiare ed attraenti, impreziosito dalla piccola
licenza poetica di Saint-Saëns e dall’immancabile
improvvisazione finale.
Una settimana dopo, venerdì 16, in quel piccolo gioiello
architettonico che è la Madonna del Giglio, presenteremo
una vera e propria ‘chicca’ musicologica. L’organista
Aaron Edward Carpenè, d’origine australiana, ora
operante a Roma, illustrerà con parole e musica
- attraverso la collaudata formula dei due concerti in forma
di conferenza, con pari programma, in orari diversi il frutto dei suoi appassionati studi sui manoscritti di
musica rinascimentale custoditi presso la Biblioteca
Jagielloniana di Cracovia, una delle più antiche della
vecchia Europa (1364). Un repertorio che troverà
perfetta empatia nel temperamento inequabile del
prezioso strumento del Giglio.
Il quinto appuntamento, venerdì 23 nella Chiesa delle
Grazie, è quello dedicato ad un giovane vincitore di
Concorso Internazionale. Finalmente, dopo dodici
anni e ben cinque edizioni in cui il primo premio
d’improvvisazione non veniva assegnato, lo scorso anno
il Grand Prix de Chartres (Fra) - in assoluto il Concorso
più prestigioso al mondo per qualità e tradizione - ha
trovato un degno vincitore: si tratta di David Franke,
primo tedesco nella storia ad aggiudicarselo. Franke è
stato allievo di Jurgen Essl e Ludger Lohmann in
quella fucina di talenti che risponde al nome della
Musikhochschule di Stoccarda, ricorderete, nostra ospite
XVII Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” - 2009
a Bergamo al gran completo lo scorso anno. Nel suo
programma, ovviamente, l’improvvisazione fa la parte
del leone, ma il filo conduttore - la variazione nel
romanticismo tedesco - ha un chiaro punto di partenza
in Mendelssohn, proseguendo così idealmente il recital
celebrativo di van Oortmerssen.
Gran chiusura con la festa per la Cattedrale, venerdì 30
ottobre, chiamando in campo un mito vivente della
musica barocca, Kenneth Gilbert, il cembalista ed
organista canadese che con i suoi studi e le sue
esecuzioni ha profondamente influenzato tutta
l’interpretazione tastieristica della seconda parte del
secolo scorso. Un grandissimo onore per noi,
un’opportunità d’ascolto unica per i tanti giovani che,
all’organo, l’hanno forse potuto ascoltare solo in una
delle sue innumerevoli incisioni. Segnaliamo che la
serata, su proposta dei Rotary Club Orobici, sarà
occasione per informare e raccogliere fondi in favore del
progetto internazionale ‘Polio Plus’, giunto ad una fase
cruciale: quella di esser ormai ad un passo dall’estirpare
definitivamente la terribile malattia dal pianeta,
mancando all’appello solo 4 paesi, Afghanistan, India,
Nigeria e Pakistan. Non è la prima volta che ben
volentieri collaboriamo con Associazioni di puro
volontariato a fini di nobile beneficenza, e confidiamo
sinceramente nella generosità e nella sensibilità del
mondo musicale che ci frequenta per contribuire
all’importante ed ambizioso traguardo Rotariano.
Ricordiamo che anche quest’anno proseguirà la stretta
collaborazione con il “Bergamo Musica Festival Gaetano
Donizetti”. All’interno delle attività collaterali del
cartellone operistico, proporremo - sabato 21 novembre
alle ore 21 nella Basilica di Santa Maggiore - un concerto
di Rudolf Meyer, organista titolare per oltre 25 anni della
Cattedrale di Winterthur, che eseguirà una propria
trascrizione per organo di un quartetto d’archi
donizettiano ed improvviserà sulle sue più belle melodie
d’opera scelte dal pubblico.
Infine, il nostro ringraziamento più sincero a tutti coloro
che permettono ogni anno di rinnovare la magia di
quest’entusiasmante avventura, nata quasi per gioco,
cresciuta con infinito amore.
Fabio Galessi
Programma
Basilica di S.Maria Maggiore - Città Alta
Venerdì, 2 ottobre - ore 21
Daniel Roth (Francia)
Sala Piatti - Città Alta
Martedì, 6 ottobre - ore 21
Wayne Marshall (Inghilterra)
Chiesa di S.Alessandro della Croce in Pignolo
Venerdì, 9 ottobre - ore 21
Jacques van Oortmerssen (Olanda)
Chiesa della Beata Vergine del Giglio
Venerdì, 16 ottobre - ore 18.30 e 21
Aaron Edward Carpenè (Australia)
Chiesa di S.Maria Immacolata delle Grazie
Venerdì, 23 ottobre - ore 21
David Franke (Germania)
Cattedrale - Città Alta
Venerdì, 30 ottobre - ore 21
Kenneth Gilbert (Canada)
Ingresso Libero
Daniel
Roth
Daniel Roth è unanimemente
riconosciuto come uno dei più
grandi virtuosi francesi, ed
ha occupato, durante la sua
gloriosa carriera, prestigiose
posizioni, sia come interprete
che insegnante. All’età di
vent’anni ha debuttato
all’organo della Basilique du
Sacré-Coeur, in Montmartre,
come assistente della sua
insegnante, Madame Rolande
Falcinelli, alla quale ben presto
è succeduto, fino al 1985.
Quell’anno è stato chiamato a
ricoprire il ruolo, che tutt’oggi
detiene, di organista titolare a
St.Sulpice, la famosissima chiesa
parigina che vide fra i suoi
insigni organisti Charles-Marie
Widor, Marcel Dupré e JeanJacques Grunenwald. Studente
del Conservatorio di Parigi, ha
avuto come docenti, fra gli altri,
Marie-Claire Alain e Maurice
Duruflé. Ha vinto molti
Concorsi Internazionali, tra i
quali il Grand Prix de Chartres
1971, sia in interpretazione che
improvvisazione. Dopo aver
insegnato ai Conservatori di
Marsiglia, Strasburgo e
Saarbrücken, dal 1995 al 2007
è stato professore d’organo
presso la Musikhochschule di
Francoforte, successore di
Edgar Krapp ed Helmut Walcha.
Daniel Roth è stato organista
residente al National Shrine of
the Immaculate Conception e
presidente del dipartimento
d’organo presso l’Università
Cattolica di Washington d.c.
È regolarmente invitato in tutto
il mondo a tenere masterclasses
e concerti, sia come solista che
in collaborazione con le
orchestre più prestigiose. Ha
al suo attivo numerosissime
incisioni, molte delle quali
premiate dalla critica
internazionale. È inoltre un
apprezzato compositore:
ha scritto per organo, per flauto
e organo, orchestra, coro,
ottenendo il Florent Schmitt
Prize dalla Acadèmie des
Beaux-Arts di Francia. La sua
grande fama è legata anche alle
brillantissime improvvisazioni
che regolarmente include nei
suoi concerti. È Cavaliere della
Legion d’Onore, Accademico ‘des
Arts et Lettres’, Socio Onorario
del Royal College of Organists di
Londra. Nel 2006 ha ricevuto il
Premio Europeo per la Musica
Sacra dal Schwäbisch Gmünd
Festival (Germania).
Basilica di
S. Maria Maggiore
Venerdì, 2 ottobre
Ore 21
Organista:
Daniel Roth
Charles-Marie Widor (1844-1937)
da “Sinfonia n. 7 in la minore op.42 n.3”
- Finale
- Choral
[1887]
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
da “6 Duos pour Harmonium et Piano op.8” [1858]
- n.5 Scherzo
(trascrizione per organo di Daniel Roth)
César Franck (1822-1890)
da “Sinfonia in re minore“ per orchestra
- Allegretto
[1888]
(trascrizione per organo di Daniel Roth)
Daniel Roth (1942)
da “Livre d’orgue pour le Magnificat”
- Gloria Patri
[1999]
Daniel Roth (1942)
- Improvvisazione su temi dati dal pubblico
Louis Vierne (1870-1937)
- Sinfonia n.3 in fa diesis minore op.28
• Allegro maestoso
• Cantilène
• Intermezzo
• Adagio
• Final
[1911]
ORGANO
VEGEZZI BOSSI 1915
RUFFATTI 1948
ORGANO
RESTAURATO NEL
DALLA DITTA
F.LLI RUFFATTI DI PADOVA
1992
Grand’Organo (II)
1 Principale 16’
2 Principale I 8’
3 Principale II 8’
4 Flauto Traverso 8’
5 Dulciana 8’
6 Gamba 8’
7 Quinta 5’ 1/3
8 Ottava I 4’
9 Ottava II 4’
10 Flauto Camino 8’
11 XIIa
12 XVa
13 Cornetto 3 file
14 Ripieno grave 6 file
15 Ripieno acuto 8 file
16 Trombone 16’
17 Tromba 8’
18 Clarone 4’
Pedale
80 Subbasso 32’
81 Contrabbasso 16’
82 Principale 16’
83 Bordone 16’
84 Violone 16’
Accoppiamenti e Annullatori
35 II 8’ Ped
36 II 4’ Ped
37 III 8’ Ped
38 III 4’ Ped
39 I 8’ Ped
40 I 4’ Ped
41 III 16’ II
42 III 8’ II
43 III 4’ II
44 I 16’ II
Pedaletti
Otto combinazioni libere *
I al Ped
II al Ped
III al Ped
III al I
I al II
III al II
* La nuova centralina elettronica permette
64 combinazioni programmabili.
In collaborazione con:
Espressivo (III)
19 Controgamba 16’
20 Principalino 8’
21 Bordone 8’
22 Viola gamba 8’
23 Viola Celeste 8’
24 Concerto Viole 8’
25 Flauto Armonico 4’
26 Voce Eterea 4’
27 Ottava Eolina 4’
28 Ottavina 2’
29 Ripieno 5 file
30 Tuba Mirabilis 8’
31 Oboe 8’
32 Voce Corale P 8’
33 Voce Corale F 8’
34 Tremolo
Positivo (I)
66 Bordone 16’
67 Eufonio 8’
68 Corno Dolce 8’
69 Salicionale 8’
70 Gamba 8’
71 Ottava 4’
72 Flauto ottaviante 4’
73 Flauto in XIIa 2’ 2/3
74 Piccolo 2’
75 Cornetto 3 file
76 Unda Maris 8’
77 Tromba dolce 8’
78 Clarinetto 8’
79 Tremolo
85
86
87
88
89
Armonica 16’
Gran Quinta 10’ 2/3
Ottava 8’
Bordone 8’
Violoncello 8’
90
91
92
93
94
Quinta 5’ 1/3
Ottava 4’
Ripieno 8 file
Controbombarda 32’
Bombarda 16’
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
I 8’ II
I 4’ II
III 16’ I
III 8’ I
III 4’ II
II 16’ II
Ann unisono
II 4’ II
III 16’ III
Ann unisono
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
III 4’ III
I 16’ I
Ann unisono
I 4’ I
Ann ance I
Ann ance II
Ann ance III
Ann ance Ped
Ann Rip II
Ann Rip III
Ann Rip Ped
Graduatori
Sweller
Espressione III
Espressione I
Pedaletti
Rip III
Rip II
Ance
Forte Gen
Ped I 1
Ped II 2
Ped III 3
Ped IV 4
Ann Ped
Trasmissione elettrica.
Consolle a lato dell’altare maggiore, spostabile davanti al medesimo.
Tre tastiere di 61 tasti (do1 do6).
Pedaliera concava di 32 note reali (do1 sol3).
Grand’organo in Cornu Evangelii, Organi Espressivo e Positivo
in Cornu Epistolae.
Wayne
Marshall
Direttore d’orchestra, pianista e
organista, Wayne Marshall è uno
dei musicisti più versatili ed
estrosi di oggi. Nato in Inghilterra
in una famiglia originaria del
Trinidad, si è fatto apprezzare
all’inizio della sua carriera
soprattutto come organista.
Determinante poi è stata la sua
partecipazione pianistica alla
celebre produzione di Porgy and
Bess della Glyndebourne Festival
Opera, diretta da Simon Rattle,
alla successiva incisione
discografica con la EMI ed alla
versione televisiva del musical.
Da allora si è dedicato sempre
di più al pianoforte ed alla
direzione d'orchestra, diventando
in pochi anni uno dei più
rinomati interpreti delle
musiche di Gershwin, Ellington
e Bernstein, nonché di altri autori
americani del XX secolo. Come
direttore d’orchestra e pianista
si è esibito con tutte le più
importanti orchestre del mondo,
tra cui Wiener Symphoniker,
Berliner Philharmoniker,
Chicago Symphony, Los Angeles
Philarmonic, e molte altre.
In Italia ha debuttato nel 1998
come direttore al Teatro alla
Fenice di Venezia ed in questi
ultimi anni la sua presenza in
Italia si è notevolmente
intensificata, portandolo a
collaborare con tutte le principali
orchestre italiane; da alcuni anni
è il direttore principale ospite
presso l’Orchestra Giuseppe Verdi
di Milano.Wayne Marshall è un
grande interprete di musical,
genere al quale dedica sempre
maggiore attenzione: ha diretto
più volte Wonderful Town, West
Side Story, Guys & Dolls, nuovi
allestimenti di Porgy and Bess,
recentemente a Dallas ed
all’Opera Comique di Parigi.
Titolare dell’organo Marcussen
della Bridgewater Hall a
Manchester dal 1996, Marshall
continua ad esibirsi come
organista in tutto il mondo.
Nel 2004 ha inaugurato lo
strumento della nuova Disney
Hall di Los Angeles con una
nuova composizione di James
MacMillan per organo e
orchestra, “A Scotch Bestiary”,
brano che ha suonato anche
ai BBC Promenade Concerts
del 2005. Ha inciso per molte
etichette fra cui Virgin, EMI,
Philips, Delos e Blue Note,
vincendo i maggiori premi
europei. Nominato nel 1998
“Artista dell’Anno” dalla rivista
BBC Music, nel 2004 ha ricevuto
una laurea honoris causa dalla
Università di Bornemouth.
Basilica di
Sala Piatti
Martedì, 6 ottobre
Ore 21
Organista:
Wayne Marshall
Concerto straordinario d’improvvisazione
Wayne Marshall (1961)
- Suite improvvisata
in cinque tempi
su temi dati dal pubblico
Wayne Marshall (1961)
- Fantasia improvvisata
su temi di George Gershwin
e Leonard Bernstein
ORGANO
MASCIONI
1906
ORGANO RESTAURATO
NEL 2005 DALLA
CASA ORGANARIA
FAMIGLIA VINCENZO MASCIONI
DI AZZIO (VA)
Grand’Organo (I)
1 Principale 16’
2 Principale 8’
3 Ottava 4’
4 Quintadecima 2’
5 Ripieno 2f 1’ 1/3
6 Ripieno 4f 2/3’
7 Flauto 8’ stoppo
8 Sesquialtera 2f 2 2/3’
9 Tromba 8’
Accoppiamenti
I 4 Pedale
II 4 Pedale
II 16 I
II 4 I
I 16 I
I 4 I
II 16 II
II 4 II
In collaborazione con:
Espressivo (II)
10 Principale 8’
11 Ottava 4’
12 Quintadecima 2’
13 Ripieno 4f 1’ 1/3
14 Flauto conico 4’
15 Flauto XII 2’ 2/3
16 Gamba 8’
17 Voce Celeste 8’
18 Tromba Armonica 8’
19 Tremolo
Pedale
20 Contrabbasso 16’
21 Subbasso 16’
22 Basso 8’
23 Bordone 8’
24 Flauto 4’
25 Tromba 8’
26 Trombina 4’
Annullatori
Ance I
Ance II
Ance Pedale
Principale 16’
Ripieni
Subottave
Superottave
Tasto pedale
Pedaletti
otto combinazioni libere
Unione I al Pedale
Unione II al Pedale
Unione II al I
Ripieno espressivo
Ripieno Gr.Organo
Forte Generale
Unioni
I 8 Pedale
II 8 Pedale
II 8 I
Graduatori
Sweller
Espressione II
Trasmissione elettrica.
Consolle spostabile su tutto il palco.
Due tastiere di 61 tasti (do1 do6).
Pedaliera concava di 32 note reali (do1 sol3).
Jacques
van
Oortmerssen
giovane, è stato nominato
Professore d’Organo al
Conservatorio Sweelinck di
Amsterdam, dove oggi il suo
corso richiama studenti da
tutte la parti del mondo.
Nel 1982 ha preso il posto di
Gustav Leonhardt come
organista titolare della
Waalse Kerk di Amsterdam.
Jacques van Oortmerssen gode
di un’ampia reputazione
internazionale sia come solista
Jacques van Oortmerssen, nato
nel 1950, è da molti anni una
figura di primo piano del mondo
organistico internazionale,
noto per la sua versatilità e
l’interpretazione delle musiche
di Johann Sebastian Bach.
Ha iniziato i suoi studi
musicali al conservatorio di
Rotterdam, diplomandosi
‘cum laude’ in organo con
André Verwoerd ed in
pianoforte con Elly Salomé,
vincendo anche un premio
speciale in improvvisazione.
Si è poi trasferito a Parigi,
dal 1974 al 1976, studiando
con Marie-Claire Alain ed
ottenendo il Gran Prix
d’Excellence. Nel 1979, in un
età ancora eccezionalmente
che pedagogo. È stato professore
d’organo all’Università di
Oxford nell’anno accademico
93/94, ed è professore ospite
presso le Università di Helsinki
e Goteborg, nonchè al
Conservatorio di Lione.
Come organista è regolarmente
invitato a suonare in tutta
Europa, Americhe, Giappone
e Sud Corea, nei Festivals
più prestigiosi. Ha al suo attivo
più di 50 CD, con le etichette
mondiali più rinomate, e spesso
ha suonato in trasmissioni
radio e televisive.
Per Challenge Classic, sta
registrando l’opera omnia di
J. S. Bach sui più importanti
organi storici d’Europa.
Chiesa di S. Alessandro
della Croce in Pignolo
Venerdì, 9 ottobre
Ore 21
Organista:
Jacques van Oortmerssen
Johann Christoph Kellner (1736-1803)
- Preludio in do maggiore
Georg Friedrich Haendel (1685-1759)
- Concerto in fa maggiore op.4 n.5
(Larghetto, Allegro, Alla Siciliana, Presto)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
- Toccata e fuga in re minore BWV565
da “Orgelbüchlein”
- O Mensch, bewein’ dein’ Sünde gross BWV622
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
- Sonata per l’organo solo in la minore Wq.70 n.4
(Allegro assai, Adagio, Allegro)
Félix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847)
- Tema con Variazioni
Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901)
da “Sonata n.4 in la minore op.98”
- I ‘Tonus Peregrinus’ - Tempo moderato
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
- Il Cigno
(trascrizione per organo di A.Guilmant)
Jacques van Oortmerssen (1950)
- Improvvisazione su temi dati dal pubblico
ORGANO
SERASSI n° 659
1860
ORGANO RESTAURATO NEL 1991
DALLA BOTTEGA ORGANARIA
CAV. EMILIO PICCINELLI E FIGLI
DI PONTERANICA (BG)
Grand’Organo (II)
22 Terzamano
23 Corni da Caccia 16’soprani
24 Cornetto I soprani
25 Cornetto II soprani
26 Fagotto 8’ bassi
27 Tromba 8’ soprani
28 Clarone 4’ bassi
29 Corno Inglese 16’ soprani
30 Violoncello 8’ bassi
31 Oboe 8’ soprani
32 Violone 8’ bassi
33 Flutta 8’ soprani
34 Viola 4’ bassi
35 Clarinetto 16’ soprani
36 Flauto in VIII 4’ soprani
37 Flauto in XII soprani
38 Voce Umana 8’ soprani
39 Voce Umana 4’ soprani
40 Ottavino 2’ soprani
41 Bombarda 16’
42 Tromboni 8’
43 Timballi
Organo Eco (I)
44 Principale 8’ bassi
45 Principale 8’ soprani
46 Ottava 4’ bassi
47 Ottava 4’ soprani
48 Quintadecima 2’
49 Decimanona
50 Vigesimaseconda
51 Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
Pedaletti
Timballone
Distacco tasto al pedale
Unione Tastiere
Terzamano al Grand’Organo
Corno Inglese 16’ S.
Fagotto 8’ B.
Tutte Ance
In collaborazione con:
Parrocchia di
S.Alessandro della Croce
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
Principale 16’ bassi
Principale 16’ soprani
Principale I 8’ bassi
Principale I 8’ soprani
Principale II 8’ bassi
Principale II 8’ soprani
Ottava 4’ bassi
Ottava 4’ soprani
Ottava II 4’ bassi e soprani
Duodecima 2’ 2/3
Quintadecima I 2’
Quintadecima II 2’
Due di Ripieno (XIX e XXII)
Due di Ripieno (XIX e XXII)
Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
Quattro di Ripieno (XXXIII e XXXVI doppi)
Contrabassi I 16’
Contrabassi II 16’
Basso 8’
Ottava 4’
52
53
54
55
56
57
58
59
60
Arpone 8’ bassi
Violoncello 8’ soprani
Violoncello 8’ bassi
Voce Corale 16’ soprani
Viola 4’ soprani
Flutta camino 8’ soprani
Flauto in Selva 4’ soprani
Violino 4’ soprani
Voce Flebile 8’ soprani
Pedaloni
Ripieno Grand’Organo
Combinazione Libera Grand’Organo
Ripieno Eco
Espressione Eco
Trasmissione interamente meccanica.
Due tastiere originali da 70 tasti (do -1 la5), 70 note reali,
contr’ottava cromatica, divisione bassi-soprani si2 do3.
Pedaliera nuova orizzontale, 24 tasti (do1 si2), 12 note reali (do1 si1).
Registri Grand’Organo a destra della consolle con manette spostabili
da destra verso sinistra ad incastro.
Registri Eco a sinistra della consolle con pomelli estraibili ad incastro.
Aaron
Edward
Carpenè
Aaron Edward Carpenè,
originario di Perth, Australia,
è giunto in Europa per
specializzarsi nello studio delle
tastiere. Dopo aver conseguito
il diploma in Organo,
Clavicembalo e Direzione di Coro
al Conservatorio di Musica
‘Benedetto Marcello’ a Venezia,
si è perfezionato con Christopher
Stembridge all’organo, cembalo,
clavicordo e fortepiano. Si è
dedicato allo studio, riscoperta,
pubblicazione ed esecuzione del
vasto repertorio di musica
italiana dal cinque al settecento.
Nel 2002 ha fondato l’ensemble
‘La Navicella’ con il quale è stato
ospite a prestigiosi festival quale
il Festival di Musica da Camera
di Oslo, Les Concerts dans les
Copeaux a Parigi, la Stagione
Concertistica di Città del Capo,
Sud Africa. Noto ed apprezzato
per la padronanza di un vasto
repertorio tastieristico, è attivo
sia come solista che come
collaboratore di varie formazioni
di musica da camera ed enti
teatrali. Ha collaborato come
continuista e concertatore con
Alan Curtis e l’ensemble
‘Il Complesso Barocco’, nella
produzione e registrazione di
‘Motezuma’ di A.Vivaldi, di
‘Ferdinando Re di Castiglia’ e
‘Rodelinda’ di G. F. Händel.
Sempre con Alan Curtis ha
partecipato come assistente
musicale e continuista alla
produzione di ‘Il Ritorno di Ulisse
in Patria’ di C. Monteverdi al
Festival di Musica da Camera di
Oslo nel 2005. Ha collaborato con
la Real Compañía Ópera de
Cámara nella registrazione ed
esecuzione in prima mondiale
di ‘Artaserse’ di Domenech
Terradellas, per la K617 nel 2008.
Aaron Edward Carpenè è attivo
come ricercatore di partiture
inedite. Frutto di quest’attività è
la trascrizione, edizione critica e
registrazione per Arcophon di
due intermezzi napoletani,
‘L’Uccellatrice’ di N. Jommelli, e
‘La Prosontuosa delusa’ di
G. Sigismondo. Ha registrato le
opere per tastiera del compositore
romano Paolo Quagliati per la
casa discografica Tactus. È stato
ospite all’ International Church
Music Festival 2008 ad Oslo
dove ha presentato un recital
all’organo, frutto della sua
ricerca sui manoscritti italiani e
tedeschi del seicento, dispersi
nella seconda guerra mondiale,
ed ora residenti nella Biblioteca
Jagielloniana di Cracovia.
Chiesa della
Beata Vergine del Giglio
Venerdì, 16 ottobre
Ore 18,30
Ore 21
Organista:
Aaron Edward Carpenè
I manoscritti di musica rinascimentale della
Biblioteca Jagielloniana di Cracovia (Polonia)
Wilhelmus Formellis (ca.1541-1582)
- Susanne un jour
- Tota pulchra est
Gregor Aichinger (ca.1565-1628)
- Magnificat primi toni
- E surgens Maria
Ludovico da Viadana (1560-1627)
- Magnificat
- Hodie nobis caelorum
Giovanni Gabrieli (ca.1554-1612)
- Canzon I
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
- Fantasia sopra il cucu
Peter Phillips (ca.1560-1628)
- Pavana dolorosa
- Galiard
Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621)
- Da Pacem
ORGANO
ANONIMO
SEC. XVII
ORGANO RESTAURATO
NEL 2003 DA
GIOVANNI PRADELLA DI
BERBENNO DI VALTELLINA
1
2
3
4
5
(1)
(2)
(3)
(4)
(SO)
Principale 8’ (1)
Ottava 4’ (2)
Decimaquinta 2’
XIX - XXII (3)
Flauto in XII (4)
prime quindici note sempre inserite (do1 fa2#)
prime dieci note sempre inserite
rinforzo nelle prime tredici note costituito da XXVI-XXIX
soprano da do3
Trasmissione interamente meccanica.
Una tastiera, originale, di 50 tasti (do1 fa5), con prima ottava scavezza.
Pedaliera corta a leggio, 17 tasti con prima ottava scavezza costantemente
unita alla tastiera.
Registri a destra della tastiera con pomelli estraibili.
Temperamento mesotonico a 1/6 di comma.
In collaborazione con:
Parrocchia di
S.Alessandro in Colonna
Non tutti sanno che...
La chiesa della Madonna del Giglio sorge in cima alla Via S.Alessandro,
all’imbocco della rampa di accesso alla Porta S.Giacomo, una delle quattro
porte d’ingresso alla Città Alta, in quell’area chiamata ‘Paesetto’, che un
tempo veniva identificata come Vicinia di S.Stefano.
Prima della costruzione dei bastioni delle Mura venete, infatti, in questa zona
sorgevano due chiese: una dedicata a S.Giacomo e una a S.Stefano, annessa
ad un convento domenicano. Esse, però, furono rase al suolo nel 1561 per la
costruzione delle Mura, lasciando così sguarnito di un edificio di culto il gruppo
di case poste fuori la Porta.
Unico segno religioso rimasto in loco era una santella con l’immagine della
Beata Vergine posta all’imbocco della salita verso la Porta, dove si trovavano
i cancelli del dazio. Tale santella era chiamata per questo “Madonna de’
rastelli”. Questa immagine nel 1659 fu al centro di alcuni avvenimenti
clamorosi: ai primi di agosto vi fu una rifioritura improvvisa di alcuni gigli
già appassiti da giorni. Le indagini ecclesiastiche avviate esclusero la
soprannaturalità dell’evento, ma gruppi di fedeli continuarono lo stesso a
radunarsi a pregare dinanzi all’effige. Tra questi anche una ragazzina di
dodici anni che, abbandonate le grucce, si mise a camminare. Si gridò
ovviamente al miracolo, ma il Vescovo del tempo, il Cardinale Gregorio
Barbarigo, futuro Santo, il 27 agosto 1659 decretò non essere avvenuta
alcuna particolare grazia. Ciononostante, dietro richiesta di una delegazione
della Vicinia, e tenendo conto delle numerose offerte affluite, nominò
dapprima un canonico della Cattedrale ed in seguito un Consiglio
d’Amministrazione per gestire i beni e gli aspetti religiosi della vicenda. Il 10
marzo 1660 il Vescovo aderì alla richiesta del Consiglio e degli abitanti di
costruire una cappella che servisse a soddisfare le esigenze di culto della Vicinia
di S.Stefano, parecchio distante dalla chiesa parrocchiale di S.Alessandro in
Colonna e dalle altre chiese. Al termine di quell’anno la chiesa fu terminata e
il 2 gennaio 1661 venne benedetta dall’arciprete della Cattedrale, il canonico
Moiolo.
Nel 1663 venne trasferita al suo interno la venerata immagine mariana,
facendo una gran festa alla presenza del Capitano, del Podestà e del capitolo
della Cattedrale. L’inventario dei beni del 1678, lungo ben venti pagine
nonostante l’esiguità della cappelletta, rivela una straordinaria dotazione di
arredi e beni, tanto da poter permettere il mantenimento di ben 4 cappellani,
tre feriali ed uno festivo. Al tempo della Repubblica Cisalpina (1797) tutti i
beni vennero confiscati e nel 1802 la Municipalità del distretto di Bergamo
sciolse il consiglio d’Amministrazione. Purtroppo non fu l’unico luogo Pio
bergamasco a vedersi confiscati i propri beni e ad essere sollevato dalla diretta
amministrazione di buoni fedeli, per venire affidato ad esponenti ‘municipali’:
la stessa sorte toccò alla ben più importante Misericordia Maggiore….
L’interno della chiesa, preceduta da un portico edificato nel 1666, è ad una
navata di due campate con volta a botte. Gli affreschi della volta sono
di Carpoforo Tencalla (1664) mentre gli stucchi risalgono al 1669 e sono di
Jeronimo Sala. L’altare - l’opera certamente più pregevole della chiesa - è dei
fratelli Manni di Gazzaniga (Bg) e risale al 1714. A poco prima del 1725 sono
invece da far risalire le sei tele che Marco Olmo dipinse ad illustrare altri
elementi iconografici mariani.
Notizie certe della presenza nel tempo dell’attuale prezioso organo seicentesco
risalgono solo al 1835, poi confermate nel 1856. Si tratta dello strumento più
antico della città di Bergamo giunto fino a noi, l’unico con l’intonazione
originale ‘inequabile’ tipica del tempo.
Notizie tratte da “XXII Rassegna Organistica su Organi storici della Bergamasca”, 2004,
Provincia di Bergamo - ‘Chiesa della Beata Vergine del Giglio’ a cura di Don Gilberto Sessantini
David
Franke
Nato a Freiberg, Sassonia,
nel 1980, ha iniziato lo studio
del piano a soli 5 anni e
dell’organo a 13, sullo storico
organo Silbermann della
Cattedrale della sua città, con
Dietrich Wagler, organista
titolare. In quegli anni fu anche
cantore nel famoso coro di
ragazzi “Dresdner Kreuzchor”.
Dal 2000 al 2007 ha studiato
alla Musikhochschule di
Stoccarda, organo con Ludger
Lohmann, ed improvvisazione
con Hans Martin Corrinth e
Jurgen Essl, ottenendo i relativi
diplomi. Nel 2004, in qualità
di ‘studente in scambio’,
ha frequentato per un anno
l’Accademia Reale Danese
di Musica, a Copenhagen,
studiando con Katrine Bryndorf
e Hans Fagius. Negli anni ha
inoltre partecipato a varie
masterclasses, tenute da
Lorenzo Ghielmi, Hans-Ola
Ericsson, Jean-Pier Leguay,
Pierre Pincemaille, David
Briggs. Tra il 2007 ed il 2009,
presso l’Univeristà di Berlino,
ha frequentato due corsi
semestrali per gli esami finali
di concertista, in organo con
Leo van Doeselaar ed in
improvvisazione con
Wolfgang Seifen. Dal 2008 è
organista titolare dell’organo
storico Zacharias Hildebrandt
alla Wenzelskirche di
Norimberga, strumento
inaugurato da Johann
Sebastian Bach, e del quale ne
tracciò le specifiche tecniche.
David Franke si è segnalato fin
da giovanissimo in importanti
Concorsi: nel 2000, al Concorso
Nazionale per Giovani
Musicisti, ha ottenuto il secondo
premio in interpretazione,
ed il primo premio, nonché
quello speciale della giuria,
in improvvisazione. Sempre in
improvvisazione, nel 2003 è
giunto secondo ad Heidelberg
e nel 2007 è stato finalista a
St.Albans. Nel 2008 ha vinto il
primo premio del pubblico ad
Haarlem, ma, soprattutto,
il primo premio assoluto in
improvvisazione al 21esimo
‘Gran Prix de Chartres’, unico
artista tedesco nella storia del
concorso ad aggiudicarsi questo
prestigiosissimo premio,
che non veniva più assegnato
ormai da ben 12 anni.
Al suo attivo ha già molti
concerti solistici, e collaborazioni
con direttori di fama (Helmuth
Rilling - “War Requiem” di
Benjamin Britten, anche in CD).
Chiesa di S. Maria
Immacolata delle Grazie
Venerdì, 23 ottobre
Ore 21
Concerto del Vincitore del
Primo Premio assoluto
d’improvvisazione al
21° Concorso Internazionale
‘Grand Prix de Chartres’, 2008
Organista:
David Franke
L’arte della Variazione
David Franke (1980)
- Improvvisazione su un tema dato dal Festival
“Introduzione e Passacaglia in stile romantico tedesco”
Félix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847)
- Sonata op. 65 n.6 in re minore
“Vater unser im Himmelreich”
(Corale e variazioni, Fuga, Finale)
Franz Liszt (1811-1886)
- Variazioni su
“Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen”
Franck Martin (1890-1974)
- Passacaglia
[1845]
[1862]
[1944]
David Franke (1980)
- Improvvisazione su un tema dato dal pubblico
“Tema e Variazioni”
ORGANO
BALBIANI
VEGEZZI BOSSI 1924
ORGANO RESTAURATO E
AMPLIATO NEL 1995 DALLA
PONTIFICIA FABBRICA D’ORGANI
BALBIANI VEGEZZI BOSSI
DI MILANO
Grand’Organo (I)
6 Principale 16’
7 Principale 8’
8 Flauto 8’
9 Dulciana 8’
10 Ottava 4’
11 Flauto 4’ *
12 Quintadecima 2’ *
13 Decimanona 1’ 1/3 *
14 Vigesimaseconda 1’ *
15 Ripieno 6 file
16 Unda Maris 8’
17 Tromba 8’
18 Tremolo
1
2
3
4
5
Ottava Grave I
Ottava Acuta I
Ottava Grave II
Ottava Acuta II
Unione tastiere
Pedaletti
Sei combinazioni libere
Unione I+II
Pedale + I
Pedale + II
Ripieno I
Ripieno II
Fondi
Ance
Tutti
In collaborazione con:
Parrocchia di S.Maria
Immacolata delle Grazie
Espressivo (II)
19 Oboe 8’
20 Voce Corale 8’
21 Bordone 8’
22 Salicionale 8’
23 Viola 8’
24 Concerto Viole 8’
25 Principalino 4’ *
26 Flauto 4’
27 Eterea 4’
28 Nazardo 2’ 2/3 *
29 Flautino 2’ *
30 Terza 1’ 1/3 *
31 Pienino 3 file
32 Tremolo
Pedale
35 Bordone 16’
36 Contrabbasso 16’
37 Basso 8’
38 Cello 8’
39 Tromba 16’ *
40 Tromba 8’ #
41 Tromba 4’ #
33 Ottava Grave II
34 Ottava Acuta II
42
43
44
45
46
Graduatori
Sweller
Espressione II
Annullatori
Tromba 8’ I
Oboe 8’ II
Voce Corale 8’ II
Ance Pedale
Unione Ped I
Unione Ped II
Ottava acuta I
Ottava acuta II
Pedale automatico
* = Registri nuovi, aggiunti nel ‘95
# = Registri derivati da unico registro Tromba 16’ di estensione 4 ottave e mezzo.
Trasmissione elettropneumatica.
Consolle dietro l’altare maggiore, spostabile davanti al medesimo.
Due tastiere di 58 tasti (do1 la5).
Pedaliera concava di 30 note reali (do1 fa3).
Grand’organo in Cornu Epistolae, Organo Espressivo in Cornu Evengelii.
Kenneth
Gilbert
Kenneth Gilbert è nato a
Montreal ma ha vissuto gran
parte della sua vita a Parigi.
Fra i suoi insegnanti:
Gaston Litaize, Ruggero Gerlin,
Nadia Boulanger. Ha tenuto
concerti per organo e cembalo,
e masterclasses, praticamente
in tutti i paesi d’Europa,
negli Stati Uniti, in Brasile
e Giappone. Tra le sue
numerosissime registrazioni
vanno ricordate l’opere
complete per clavicembalo di
Couperin e Rameau, e tutte le
Suite, le Partite, le Goldberg
variazioni, l’intero Clavicembalo
ben temperato di J.S.Bach.
Ha pubblicato molte revisioni,
per vari editori: le opere per
organo di Couperin, le toccate
di Frescobaldi e di Rossi,
le Goldberg bachiane,
ma soprattutto le integrali
delle opere per tastiera di JeanHenri D’Anglabert, Francois
Couperin, Jean-Philippe
Rameau e Domenico Scarlatti.
Sta preparando una
pubblicazione per tastiera
tratta dalle intavolature per
liuto e tiorba di J.H. Kapsperger.
Nella sua lunga carriera, è stato
titolare di cattedra al Royal
Conservatorium di Anversa, alla
Musikhochschule di Stoccarda,
al Conservatorio di Parigi ed al
Mozarteum di Salisburgo.
Come professore ospite ha
insegnato all’Accademia
Chigiana di Siena, ed è tutt’ora
docente presso il Royal College
of Music, presso la Royal
Academy of Music, e presso la
McGill University, a Montreal.
In veste di membro di Giuria
ha partecipato ai Concorsi
cembalistici più prestigiosi
(Bruges, Parigi, Monaco,
Edinburgo, Washington,
Varsavia, Praga). Dalla
McGill University ha ricevuto
l’Honorary Doctorate in musica,
mentre dal governo austriaco
ha ricevuto la ‘Croce d’Onore’.
È accademico del ‘Ordre des Arts
et des Lettres’ sia in Francia che
in Canada, e socio onorario
di varie istituzioni musicali
canadesi.
Cattedrale
Cattedrale
Venerdì, 30 ottobre
Ore 21
Gruppo Orobico
Serata di beneficenza a favore di
Organista:
Kenneth Gilbert
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
- Toccata quinta, sopra i pedali
- Ricercare
- Canzona seconda
Orlando Gibbons (1583-1625)
- Fantasia à 4
[1611]
Thomas Tomkins (1572-1656)
- Ground (Ciaccona)
Henry Purcell (1659-1695)
- Voluntary in re minore
- Voluntary in sol maggiore
Johann Jacob Froberger (1616-1667)
- Capriccio cromatico
- Toccata da sonarsi alla Levatione
Johann Kaspar Kerll (1627-1693)
- Passacaglia in re minore
[1686]
Georg Muffat (1653-1704)
- Toccata prima
[1690]
Louis Couperin (1626-1661)
- Tre pezzi tratti da “Oldham manuscript”
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
- Pièce d’orgue (Fantasia) in sol maggiore BWV 572
(dal manoscritto di J.G.Walther, 1715)
(Allegro) - Gayement - Lentement
ORGANO
FELICE BOSSI 1842
ORGANO RESTAURATO NEL 1995
DALLA CASA ORGANARIA
FAMIGLIA VINCENZO MASCIONI
DI AZZIO (VA)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Campanelli (1) *
Cornetta I
Cornetta II
Fagotti bassi 8’
Trombe soprani 8’
Corno Inglese soprani 16’
Clarone bassi 4’ *
Oboe soprani 8’
Oboe bassi 8’
Flutta soprani 8’
Viola bassi 4’ *
Corni da Caccia 16’
Ottavino soprani 2’ *
Ottavino bassi 2’ *
Flauto in VIII (2)
Flauto in XII (3)
Flauto in XVII (4) *
Voce Umana (5)
Terza mano
Bombarde 16’
Pedaletti
Flauto in XVII
Fagotto e Trombe
Ottavino b.e s.
Corno Inglese
Tasto al pedale
Espressione (8)
Tutte Ance
In collaborazione con:
Cattedrale di Bergamo
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
Principale bassi 16’
Principale soprani 16’
Principale bassi
Principale soprani
Principale II bassi **
Principale II soprani
Ottava bassi
Ottava soprani
Duodecima
Quintadecima
Decimanona
Vigesimaseconda
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Ripieno ai pedali (6) *
Contrabbassi
Bassi Armonici
Tromboni 8’
Basso (7) 8’
Tiratutti
Ripieno
Combinazione libera
Pedali aggiuntivi
Terza mano
Rollante
* registro ricostruito integralmente
** registro parzialmente ricostruito
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
di 4’ nei soprani do3 do5
intero con l’ottava bassi
intero con le prime dodici canne della duodecima
intero
dal do2
cinque ulteriori file di Ripieno del manuale do1 si1
di 6’
anta apribile sopra la testa dell’organista, comparto soprani
del somiere maestro
Trasmissione interamente meccanica.
Una tastiera, originale, di 58 tasti (do1 la5), divisione bassi-soprani si2 do3.
Pedaliera a leggio, 18 note reali (do1 fa2).
Registri a destra della consolle con manette spostabili
da destra verso sinistra ad incastro.
Sono stati nostri graditi ospiti:
1992
Jean Guillou (Francia)
1993
Josè Luis Gonzalez Uriol (Spagna)
Gianluca Cagnani (Italia)
Francois Seydoux (Svizzera)
1994
Jan Willem Jansen (Olanda)
Alessio Corti (Italia)
William Porter (Stati Uniti)
1995
Rudolf Meyer (Svizzera)
Luca Antoniotti (Italia)
Christoph Bossert (Germania)
1996
Jean Ferrard (Belgio)
Jurgen Essl (Germania)
Erik-Jan van der Hel (Olanda)
1997
Stef Tuinstra (Olanda)
Francesco Finotti (Italia)
Peter Planyavsky (Austria)
Matt Curlee (Stati Uniti)
1998
Benoît Mernier (Belgio)
Krzysztof Ostrowski (Polonia)
Martin Baker (Inghilterra)
Naji Hakim (Francia)
1999
Gustav Leonhardt (Olanda)
Rudolf Lutz (Svizzera)
Frédéric Blanc (Francia)
Andrea Boniforti (Italia)
2000
Martin Haselböck (Austria)
Wolfgang Seifen (Germania)
François Ménissier (Francia)
Pier Damiano Peretti (Italia)
Speciale Bach 2000
Francesco Finotti (Italia)
2001
John Scott (Inghilterra)
Erwan Le Prado (Francia)
Jos van der Kooy (Olanda)
Jean-Claude Zehnder (Svizzera)
2002
Klemens Schnorr (Germania)
P. Theo Flury (Svizzera)
Ansgar Wallenhorst (Germania)
Jean Guillou (Francia)
2003
Michael Kapsner (Germania)
László Fassang (Ungheria)
Luigi Ferdinando Tagliavini (Italia)
Pierre Pincemaille (Francia)
2004
Ewald Kooiman (Olanda)
Stefano Innocenti (Italia)
Thierry Escaich (Francia)
Robert Houssart (Inghilterra)
Francesco Tasini (Italia)
2005
Guy Bovet (Svizzera)
Zuzana Ferjencíková (Slovacchia)
Ben van Oosten (Olanda)
Loïc Mallié (Francia)
Lorenzo Ghielmi (Italia)
Isabella Bison (Italia) -vl2006
Olivier Latry (Francia)
Gerben Mourik (Olanda)
Nigel Allcoat (Inghilterra)
Bruce Dickey (Stati Uniti) -corLiuwe Tamminga (Olanda)
Bruno Canino (Italia) -pfClaudio Brizi (Italia)
2007
Michael Radulescu (Austria)
David Briggs (Inghilterra)
Marco Beasley (Italia) -tenGuido Morini (Italia)
Robert Kovács (Ungheria)
Barbara Dennerlein (Germania)
2008
Simon Preston (Inghilterra)
Lionel Rogg (Svizzera)
Ulrich Walther (Germania)
Antonio Frigé (Italia)
Gabriele Cassone (Italia) -trLouis Robilliard (Francia)
L’ingresso ai concerti è libero
Associazione sportiva e culturale Città Alta.
Piazza Vecchia, 5 - Bergamo
Presidente: Maurizio Maggioni
Direzione Artistica: Fabio Galessi
Segreteria: Pierangelo Serra
Per informazioni: Via Zelasco, 1 - Bergamo - Tel. 035.213009
www.organfestival.bg.it
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