XVII Edizione 2009 Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” 2 - 30 ottobre Con il patrocinio della Comune di Bergamo PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato alla Cultura e Spettacolo Assessorato alla Cultura e Spettacolo in collaborazione con Comune di Bergamo PROVINCIA DI BERGAMO Cattedrale di Bergamo Parrocchia di S.Alessandro della Croce Parrocchia di S.Maria Immacolata delle Grazie Parrocchia di S.Alessandro in Colonna e con il patrocinio di XVII Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” - 2009 Bentornata Cattedrale! Potrebbe essere questo il semplice e festoso sottotitolo da apporre alla diciassettesima edizione del Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”. L’avevamo lasciata nell’ormai lontano 2003 con un memorabile concerto di Luigi Ferdinando Tagliavini, giusto poco prima della sua annunciata chiusura che nelle intenzioni di tutti doveva essere assai breve. Così non è stato, come noto, ma è certamente valsa la pena attendere: i cinque anni di scavi, scoperte archeologiche e restauri, non solo hanno svelato straordinarie ricchezze e verità, gettando nuova luce sull’intera storia della nostra città, ma hanno restituito ai fedeli una chiesa ancor più bella, luminosa ed affascinante di prima. Per sottolineare l’importanza del suo ritorno, non volendo penalizzare le sedi di concerto che in questi anni l’hanno degnamente sostituita, e nonostante le drammatiche dimensioni della crisi economica in corso, abbiamo deciso di aumentare il numero dei concerti da cinque a sei, utilizzando quindi tutti gli strumenti che, mano a mano, sono entrati nella nostra disponibilità grazie alla generosa collaborazione delle singole parrocchie e comunità. Un gesto doveroso, visto il grande successo riscosso dalla manifestazione, che lancia al mondo della cultura bergamasco un segnale forte di speranza ed ottimismo, condiviso e ‘firmato’ dalle principali Istituzioni del territorio, le quali, senza defezione alcuna, a fianco delle fedeli aziende amiche, hanno solidalmente raccolto la nuova sfida. Con il ritrovato Felice Bossi della Cattedrale, il bouquet degli organi torna a riequilibrarsi, raggiungendo un perfetto bilanciamento tra quelli più antichi a trasmissione meccanica (l’anonimo seicentesco del Giglio, il Serassi di Pignolo ed, appunto, il Bossi del Duomo) con altrettanti a trasmissione elettrica (il Vegezzi Bossi della Basilica, il Balbiani delle Grazie, il Mascioni di Sala Piatti), a conferma di quella complementarietà tecnica, storica e stilistica, alla base delle nostre prime scelte. Tuttavia, incredibile a dirsi, si tratterà d’un equilibrio temporaneo, in quanto già si preannuncia, per le edizioni future, il possibile inserimento in cartellone di un nuovo arrivato, che proprio la riapertura della Cattedrale ha rivelato. Stiamo parlando dell’organo che oggi fa bella mostra di sé in Cornu Epistolae, pazientemente costruito in questi anni da Pietro Corna su progetto del maestro Don Gilberto Sessantini, il quale, in modo visionario e XVII Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” - 2009 creativo, coniugando tradizione ed innovazione, ha saputo ripensare gran parte del materiale fonico del preesistente Balbiani: il risultato è uno strumento importante, di oltre duemila canne, inaugurato lo scorso marzo ma ancora in itinere, che ha dato immediatamente, agli appassionati che lo hanno potuto ascoltare, la sensazione di qualcosa di nuovo ed originale nel panorama dell’organaria italiana. Pleonastico osservare come la presenza in Duomo di due organi di siffatte qualità e dimensioni, accordati al medesimo diapason, aprirà nuovi orizzonti esecutivi per la nostra città, potendo proporre ai massimi livelli il vasto repertorio per due tastiere. Ma torniamo all’oggi, a questo Festival numero 17, che si presenta già estremamente ricco di suo. Per festeggiare in modo adeguato l’ampliamento a sei concerti, abbiamo voluto allestire un cartellone di eccezionale qualità, costruito su un gruppo d’artisti internazionali di primissima grandezza, mantenendo ben vive le nostre imprescindibili linee guida: focus sulla personalità dell’interprete, centralità dell’arte dell’improvvisazione, proposte inedite, spasmodica ricerca del bello. La stagione si apre in Basilica di Santa Maria Maggiore, venerdì 2 ottobre, con un nome di grande fascino ed assoluto richiamo, Daniel Roth, titolare dell’organo Cavaillé-Coll di Saint Sulpice a Parigi, lo strumento che vide sul suo scranno per lunghissimi anni (oltre un secolo in due!) nientemeno che Charles-Marie Widor e Marcel Dupré. Il maestro transalpino è oggi considerato uno dei più grandi virtuosi di tutti i tempi, profondo conoscitore dell’arte di trascrivere e di comporre, ma soprattutto formidabile improvvisatore, nel solco della migliore tradizione sinfonica francese. Il programma condensa in modo mirabile tutte queste sue caleidoscopiche sfaccettature espressive, chiudendosi in bellezza con la rara esecuzione integrale di una sinfonia di Vierne. Per il martedì successivo, 6 ottobre, trattandosi di un giorno assolutamente speciale per il Festival, da sempre programmato solo di venerdì, abbiamo voluto organizzare qualcosa di altrettanto speciale: un evento unico, particolarissimo, nel nome dell’amore che da sempre nutriamo per l’arte dell’improvvisazione, e per tutte quelle esplorazioni creative che uniscono, in modo credibile e consistente, esperienze e tradizioni anche lontane, ciò che oggi è di gran moda definire ‘contaminazioni’. In Sala Piatti sarà nostro ospite XVII Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” - 2009 Wayne Marshall, il celebre e carismatico direttore d’orchestra d’origine caraibica, salito alla ribalta nel mondo della classica per le sue originalissime interpretazioni, piene di contagiosa vitalità. Al centro della serata ovviamente i generi a lui più cari, come musical e jazz, con una delle due sessioni d’improvvisazione basata su temi di Bernstein e Gershwin. Venerdì 9, sull’organo Serassi di S.Alessandro della Croce in Pignolo, sarà protagonista un’altra figura di spicco nel panorama organistico internazionale, Jacques van Oortmerssen, successore di Gustav Leonhardt alla Waalse Kerk di Amsterdam. Grande comunicatore, interprete d’estrema ecletticità, il maestro olandese è anche un ammiratissimo docente, richiamando a sé, ogni anno, frotte di giovani musicisti da tutte le parti del mondo. La serata vuol ricordare con spigliatezza i noti anniversari di Haendel (250° della morte) e di Mendelsshon (200° della nascita), alternando rarità a brani assai celebri, in un percorso storico dalle coordinate molto chiare ed attraenti, impreziosito dalla piccola licenza poetica di Saint-Saëns e dall’immancabile improvvisazione finale. Una settimana dopo, venerdì 16, in quel piccolo gioiello architettonico che è la Madonna del Giglio, presenteremo una vera e propria ‘chicca’ musicologica. L’organista Aaron Edward Carpenè, d’origine australiana, ora operante a Roma, illustrerà con parole e musica - attraverso la collaudata formula dei due concerti in forma di conferenza, con pari programma, in orari diversi il frutto dei suoi appassionati studi sui manoscritti di musica rinascimentale custoditi presso la Biblioteca Jagielloniana di Cracovia, una delle più antiche della vecchia Europa (1364). Un repertorio che troverà perfetta empatia nel temperamento inequabile del prezioso strumento del Giglio. Il quinto appuntamento, venerdì 23 nella Chiesa delle Grazie, è quello dedicato ad un giovane vincitore di Concorso Internazionale. Finalmente, dopo dodici anni e ben cinque edizioni in cui il primo premio d’improvvisazione non veniva assegnato, lo scorso anno il Grand Prix de Chartres (Fra) - in assoluto il Concorso più prestigioso al mondo per qualità e tradizione - ha trovato un degno vincitore: si tratta di David Franke, primo tedesco nella storia ad aggiudicarselo. Franke è stato allievo di Jurgen Essl e Ludger Lohmann in quella fucina di talenti che risponde al nome della Musikhochschule di Stoccarda, ricorderete, nostra ospite XVII Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” - 2009 a Bergamo al gran completo lo scorso anno. Nel suo programma, ovviamente, l’improvvisazione fa la parte del leone, ma il filo conduttore - la variazione nel romanticismo tedesco - ha un chiaro punto di partenza in Mendelssohn, proseguendo così idealmente il recital celebrativo di van Oortmerssen. Gran chiusura con la festa per la Cattedrale, venerdì 30 ottobre, chiamando in campo un mito vivente della musica barocca, Kenneth Gilbert, il cembalista ed organista canadese che con i suoi studi e le sue esecuzioni ha profondamente influenzato tutta l’interpretazione tastieristica della seconda parte del secolo scorso. Un grandissimo onore per noi, un’opportunità d’ascolto unica per i tanti giovani che, all’organo, l’hanno forse potuto ascoltare solo in una delle sue innumerevoli incisioni. Segnaliamo che la serata, su proposta dei Rotary Club Orobici, sarà occasione per informare e raccogliere fondi in favore del progetto internazionale ‘Polio Plus’, giunto ad una fase cruciale: quella di esser ormai ad un passo dall’estirpare definitivamente la terribile malattia dal pianeta, mancando all’appello solo 4 paesi, Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan. Non è la prima volta che ben volentieri collaboriamo con Associazioni di puro volontariato a fini di nobile beneficenza, e confidiamo sinceramente nella generosità e nella sensibilità del mondo musicale che ci frequenta per contribuire all’importante ed ambizioso traguardo Rotariano. Ricordiamo che anche quest’anno proseguirà la stretta collaborazione con il “Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti”. All’interno delle attività collaterali del cartellone operistico, proporremo - sabato 21 novembre alle ore 21 nella Basilica di Santa Maggiore - un concerto di Rudolf Meyer, organista titolare per oltre 25 anni della Cattedrale di Winterthur, che eseguirà una propria trascrizione per organo di un quartetto d’archi donizettiano ed improvviserà sulle sue più belle melodie d’opera scelte dal pubblico. Infine, il nostro ringraziamento più sincero a tutti coloro che permettono ogni anno di rinnovare la magia di quest’entusiasmante avventura, nata quasi per gioco, cresciuta con infinito amore. Fabio Galessi Programma Basilica di S.Maria Maggiore - Città Alta Venerdì, 2 ottobre - ore 21 Daniel Roth (Francia) Sala Piatti - Città Alta Martedì, 6 ottobre - ore 21 Wayne Marshall (Inghilterra) Chiesa di S.Alessandro della Croce in Pignolo Venerdì, 9 ottobre - ore 21 Jacques van Oortmerssen (Olanda) Chiesa della Beata Vergine del Giglio Venerdì, 16 ottobre - ore 18.30 e 21 Aaron Edward Carpenè (Australia) Chiesa di S.Maria Immacolata delle Grazie Venerdì, 23 ottobre - ore 21 David Franke (Germania) Cattedrale - Città Alta Venerdì, 30 ottobre - ore 21 Kenneth Gilbert (Canada) Ingresso Libero Daniel Roth Daniel Roth è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi virtuosi francesi, ed ha occupato, durante la sua gloriosa carriera, prestigiose posizioni, sia come interprete che insegnante. All’età di vent’anni ha debuttato all’organo della Basilique du Sacré-Coeur, in Montmartre, come assistente della sua insegnante, Madame Rolande Falcinelli, alla quale ben presto è succeduto, fino al 1985. Quell’anno è stato chiamato a ricoprire il ruolo, che tutt’oggi detiene, di organista titolare a St.Sulpice, la famosissima chiesa parigina che vide fra i suoi insigni organisti Charles-Marie Widor, Marcel Dupré e JeanJacques Grunenwald. Studente del Conservatorio di Parigi, ha avuto come docenti, fra gli altri, Marie-Claire Alain e Maurice Duruflé. Ha vinto molti Concorsi Internazionali, tra i quali il Grand Prix de Chartres 1971, sia in interpretazione che improvvisazione. Dopo aver insegnato ai Conservatori di Marsiglia, Strasburgo e Saarbrücken, dal 1995 al 2007 è stato professore d’organo presso la Musikhochschule di Francoforte, successore di Edgar Krapp ed Helmut Walcha. Daniel Roth è stato organista residente al National Shrine of the Immaculate Conception e presidente del dipartimento d’organo presso l’Università Cattolica di Washington d.c. È regolarmente invitato in tutto il mondo a tenere masterclasses e concerti, sia come solista che in collaborazione con le orchestre più prestigiose. Ha al suo attivo numerosissime incisioni, molte delle quali premiate dalla critica internazionale. È inoltre un apprezzato compositore: ha scritto per organo, per flauto e organo, orchestra, coro, ottenendo il Florent Schmitt Prize dalla Acadèmie des Beaux-Arts di Francia. La sua grande fama è legata anche alle brillantissime improvvisazioni che regolarmente include nei suoi concerti. È Cavaliere della Legion d’Onore, Accademico ‘des Arts et Lettres’, Socio Onorario del Royal College of Organists di Londra. Nel 2006 ha ricevuto il Premio Europeo per la Musica Sacra dal Schwäbisch Gmünd Festival (Germania). Basilica di S. Maria Maggiore Venerdì, 2 ottobre Ore 21 Organista: Daniel Roth Charles-Marie Widor (1844-1937) da “Sinfonia n. 7 in la minore op.42 n.3” - Finale - Choral [1887] Camille Saint-Saëns (1835-1921) da “6 Duos pour Harmonium et Piano op.8” [1858] - n.5 Scherzo (trascrizione per organo di Daniel Roth) César Franck (1822-1890) da “Sinfonia in re minore“ per orchestra - Allegretto [1888] (trascrizione per organo di Daniel Roth) Daniel Roth (1942) da “Livre d’orgue pour le Magnificat” - Gloria Patri [1999] Daniel Roth (1942) - Improvvisazione su temi dati dal pubblico Louis Vierne (1870-1937) - Sinfonia n.3 in fa diesis minore op.28 • Allegro maestoso • Cantilène • Intermezzo • Adagio • Final [1911] ORGANO VEGEZZI BOSSI 1915 RUFFATTI 1948 ORGANO RESTAURATO NEL DALLA DITTA F.LLI RUFFATTI DI PADOVA 1992 Grand’Organo (II) 1 Principale 16’ 2 Principale I 8’ 3 Principale II 8’ 4 Flauto Traverso 8’ 5 Dulciana 8’ 6 Gamba 8’ 7 Quinta 5’ 1/3 8 Ottava I 4’ 9 Ottava II 4’ 10 Flauto Camino 8’ 11 XIIa 12 XVa 13 Cornetto 3 file 14 Ripieno grave 6 file 15 Ripieno acuto 8 file 16 Trombone 16’ 17 Tromba 8’ 18 Clarone 4’ Pedale 80 Subbasso 32’ 81 Contrabbasso 16’ 82 Principale 16’ 83 Bordone 16’ 84 Violone 16’ Accoppiamenti e Annullatori 35 II 8’ Ped 36 II 4’ Ped 37 III 8’ Ped 38 III 4’ Ped 39 I 8’ Ped 40 I 4’ Ped 41 III 16’ II 42 III 8’ II 43 III 4’ II 44 I 16’ II Pedaletti Otto combinazioni libere * I al Ped II al Ped III al Ped III al I I al II III al II * La nuova centralina elettronica permette 64 combinazioni programmabili. In collaborazione con: Espressivo (III) 19 Controgamba 16’ 20 Principalino 8’ 21 Bordone 8’ 22 Viola gamba 8’ 23 Viola Celeste 8’ 24 Concerto Viole 8’ 25 Flauto Armonico 4’ 26 Voce Eterea 4’ 27 Ottava Eolina 4’ 28 Ottavina 2’ 29 Ripieno 5 file 30 Tuba Mirabilis 8’ 31 Oboe 8’ 32 Voce Corale P 8’ 33 Voce Corale F 8’ 34 Tremolo Positivo (I) 66 Bordone 16’ 67 Eufonio 8’ 68 Corno Dolce 8’ 69 Salicionale 8’ 70 Gamba 8’ 71 Ottava 4’ 72 Flauto ottaviante 4’ 73 Flauto in XIIa 2’ 2/3 74 Piccolo 2’ 75 Cornetto 3 file 76 Unda Maris 8’ 77 Tromba dolce 8’ 78 Clarinetto 8’ 79 Tremolo 85 86 87 88 89 Armonica 16’ Gran Quinta 10’ 2/3 Ottava 8’ Bordone 8’ Violoncello 8’ 90 91 92 93 94 Quinta 5’ 1/3 Ottava 4’ Ripieno 8 file Controbombarda 32’ Bombarda 16’ 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 I 8’ II I 4’ II III 16’ I III 8’ I III 4’ II II 16’ II Ann unisono II 4’ II III 16’ III Ann unisono 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 III 4’ III I 16’ I Ann unisono I 4’ I Ann ance I Ann ance II Ann ance III Ann ance Ped Ann Rip II Ann Rip III Ann Rip Ped Graduatori Sweller Espressione III Espressione I Pedaletti Rip III Rip II Ance Forte Gen Ped I 1 Ped II 2 Ped III 3 Ped IV 4 Ann Ped Trasmissione elettrica. Consolle a lato dell’altare maggiore, spostabile davanti al medesimo. Tre tastiere di 61 tasti (do1 do6). Pedaliera concava di 32 note reali (do1 sol3). Grand’organo in Cornu Evangelii, Organi Espressivo e Positivo in Cornu Epistolae. Wayne Marshall Direttore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi di oggi. Nato in Inghilterra in una famiglia originaria del Trinidad, si è fatto apprezzare all’inizio della sua carriera soprattutto come organista. Determinante poi è stata la sua partecipazione pianistica alla celebre produzione di Porgy and Bess della Glyndebourne Festival Opera, diretta da Simon Rattle, alla successiva incisione discografica con la EMI ed alla versione televisiva del musical. Da allora si è dedicato sempre di più al pianoforte ed alla direzione d'orchestra, diventando in pochi anni uno dei più rinomati interpreti delle musiche di Gershwin, Ellington e Bernstein, nonché di altri autori americani del XX secolo. Come direttore d’orchestra e pianista si è esibito con tutte le più importanti orchestre del mondo, tra cui Wiener Symphoniker, Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony, Los Angeles Philarmonic, e molte altre. In Italia ha debuttato nel 1998 come direttore al Teatro alla Fenice di Venezia ed in questi ultimi anni la sua presenza in Italia si è notevolmente intensificata, portandolo a collaborare con tutte le principali orchestre italiane; da alcuni anni è il direttore principale ospite presso l’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano.Wayne Marshall è un grande interprete di musical, genere al quale dedica sempre maggiore attenzione: ha diretto più volte Wonderful Town, West Side Story, Guys & Dolls, nuovi allestimenti di Porgy and Bess, recentemente a Dallas ed all’Opera Comique di Parigi. Titolare dell’organo Marcussen della Bridgewater Hall a Manchester dal 1996, Marshall continua ad esibirsi come organista in tutto il mondo. Nel 2004 ha inaugurato lo strumento della nuova Disney Hall di Los Angeles con una nuova composizione di James MacMillan per organo e orchestra, “A Scotch Bestiary”, brano che ha suonato anche ai BBC Promenade Concerts del 2005. Ha inciso per molte etichette fra cui Virgin, EMI, Philips, Delos e Blue Note, vincendo i maggiori premi europei. Nominato nel 1998 “Artista dell’Anno” dalla rivista BBC Music, nel 2004 ha ricevuto una laurea honoris causa dalla Università di Bornemouth. Basilica di Sala Piatti Martedì, 6 ottobre Ore 21 Organista: Wayne Marshall Concerto straordinario d’improvvisazione Wayne Marshall (1961) - Suite improvvisata in cinque tempi su temi dati dal pubblico Wayne Marshall (1961) - Fantasia improvvisata su temi di George Gershwin e Leonard Bernstein ORGANO MASCIONI 1906 ORGANO RESTAURATO NEL 2005 DALLA CASA ORGANARIA FAMIGLIA VINCENZO MASCIONI DI AZZIO (VA) Grand’Organo (I) 1 Principale 16’ 2 Principale 8’ 3 Ottava 4’ 4 Quintadecima 2’ 5 Ripieno 2f 1’ 1/3 6 Ripieno 4f 2/3’ 7 Flauto 8’ stoppo 8 Sesquialtera 2f 2 2/3’ 9 Tromba 8’ Accoppiamenti I 4 Pedale II 4 Pedale II 16 I II 4 I I 16 I I 4 I II 16 II II 4 II In collaborazione con: Espressivo (II) 10 Principale 8’ 11 Ottava 4’ 12 Quintadecima 2’ 13 Ripieno 4f 1’ 1/3 14 Flauto conico 4’ 15 Flauto XII 2’ 2/3 16 Gamba 8’ 17 Voce Celeste 8’ 18 Tromba Armonica 8’ 19 Tremolo Pedale 20 Contrabbasso 16’ 21 Subbasso 16’ 22 Basso 8’ 23 Bordone 8’ 24 Flauto 4’ 25 Tromba 8’ 26 Trombina 4’ Annullatori Ance I Ance II Ance Pedale Principale 16’ Ripieni Subottave Superottave Tasto pedale Pedaletti otto combinazioni libere Unione I al Pedale Unione II al Pedale Unione II al I Ripieno espressivo Ripieno Gr.Organo Forte Generale Unioni I 8 Pedale II 8 Pedale II 8 I Graduatori Sweller Espressione II Trasmissione elettrica. Consolle spostabile su tutto il palco. Due tastiere di 61 tasti (do1 do6). Pedaliera concava di 32 note reali (do1 sol3). Jacques van Oortmerssen giovane, è stato nominato Professore d’Organo al Conservatorio Sweelinck di Amsterdam, dove oggi il suo corso richiama studenti da tutte la parti del mondo. Nel 1982 ha preso il posto di Gustav Leonhardt come organista titolare della Waalse Kerk di Amsterdam. Jacques van Oortmerssen gode di un’ampia reputazione internazionale sia come solista Jacques van Oortmerssen, nato nel 1950, è da molti anni una figura di primo piano del mondo organistico internazionale, noto per la sua versatilità e l’interpretazione delle musiche di Johann Sebastian Bach. Ha iniziato i suoi studi musicali al conservatorio di Rotterdam, diplomandosi ‘cum laude’ in organo con André Verwoerd ed in pianoforte con Elly Salomé, vincendo anche un premio speciale in improvvisazione. Si è poi trasferito a Parigi, dal 1974 al 1976, studiando con Marie-Claire Alain ed ottenendo il Gran Prix d’Excellence. Nel 1979, in un età ancora eccezionalmente che pedagogo. È stato professore d’organo all’Università di Oxford nell’anno accademico 93/94, ed è professore ospite presso le Università di Helsinki e Goteborg, nonchè al Conservatorio di Lione. Come organista è regolarmente invitato a suonare in tutta Europa, Americhe, Giappone e Sud Corea, nei Festivals più prestigiosi. Ha al suo attivo più di 50 CD, con le etichette mondiali più rinomate, e spesso ha suonato in trasmissioni radio e televisive. Per Challenge Classic, sta registrando l’opera omnia di J. S. Bach sui più importanti organi storici d’Europa. Chiesa di S. Alessandro della Croce in Pignolo Venerdì, 9 ottobre Ore 21 Organista: Jacques van Oortmerssen Johann Christoph Kellner (1736-1803) - Preludio in do maggiore Georg Friedrich Haendel (1685-1759) - Concerto in fa maggiore op.4 n.5 (Larghetto, Allegro, Alla Siciliana, Presto) Johann Sebastian Bach (1685-1750) - Toccata e fuga in re minore BWV565 da “Orgelbüchlein” - O Mensch, bewein’ dein’ Sünde gross BWV622 Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788) - Sonata per l’organo solo in la minore Wq.70 n.4 (Allegro assai, Adagio, Allegro) Félix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) - Tema con Variazioni Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901) da “Sonata n.4 in la minore op.98” - I ‘Tonus Peregrinus’ - Tempo moderato Camille Saint-Saëns (1835-1921) - Il Cigno (trascrizione per organo di A.Guilmant) Jacques van Oortmerssen (1950) - Improvvisazione su temi dati dal pubblico ORGANO SERASSI n° 659 1860 ORGANO RESTAURATO NEL 1991 DALLA BOTTEGA ORGANARIA CAV. EMILIO PICCINELLI E FIGLI DI PONTERANICA (BG) Grand’Organo (II) 22 Terzamano 23 Corni da Caccia 16’soprani 24 Cornetto I soprani 25 Cornetto II soprani 26 Fagotto 8’ bassi 27 Tromba 8’ soprani 28 Clarone 4’ bassi 29 Corno Inglese 16’ soprani 30 Violoncello 8’ bassi 31 Oboe 8’ soprani 32 Violone 8’ bassi 33 Flutta 8’ soprani 34 Viola 4’ bassi 35 Clarinetto 16’ soprani 36 Flauto in VIII 4’ soprani 37 Flauto in XII soprani 38 Voce Umana 8’ soprani 39 Voce Umana 4’ soprani 40 Ottavino 2’ soprani 41 Bombarda 16’ 42 Tromboni 8’ 43 Timballi Organo Eco (I) 44 Principale 8’ bassi 45 Principale 8’ soprani 46 Ottava 4’ bassi 47 Ottava 4’ soprani 48 Quintadecima 2’ 49 Decimanona 50 Vigesimaseconda 51 Due di Ripieno (XXVI e XXIX) Pedaletti Timballone Distacco tasto al pedale Unione Tastiere Terzamano al Grand’Organo Corno Inglese 16’ S. Fagotto 8’ B. Tutte Ance In collaborazione con: Parrocchia di S.Alessandro della Croce 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Principale 16’ bassi Principale 16’ soprani Principale I 8’ bassi Principale I 8’ soprani Principale II 8’ bassi Principale II 8’ soprani Ottava 4’ bassi Ottava 4’ soprani Ottava II 4’ bassi e soprani Duodecima 2’ 2/3 Quintadecima I 2’ Quintadecima II 2’ Due di Ripieno (XIX e XXII) Due di Ripieno (XIX e XXII) Due di Ripieno (XXVI e XXIX) Due di Ripieno (XXVI e XXIX) Quattro di Ripieno (XXXIII e XXXVI doppi) Contrabassi I 16’ Contrabassi II 16’ Basso 8’ Ottava 4’ 52 53 54 55 56 57 58 59 60 Arpone 8’ bassi Violoncello 8’ soprani Violoncello 8’ bassi Voce Corale 16’ soprani Viola 4’ soprani Flutta camino 8’ soprani Flauto in Selva 4’ soprani Violino 4’ soprani Voce Flebile 8’ soprani Pedaloni Ripieno Grand’Organo Combinazione Libera Grand’Organo Ripieno Eco Espressione Eco Trasmissione interamente meccanica. Due tastiere originali da 70 tasti (do -1 la5), 70 note reali, contr’ottava cromatica, divisione bassi-soprani si2 do3. Pedaliera nuova orizzontale, 24 tasti (do1 si2), 12 note reali (do1 si1). Registri Grand’Organo a destra della consolle con manette spostabili da destra verso sinistra ad incastro. Registri Eco a sinistra della consolle con pomelli estraibili ad incastro. Aaron Edward Carpenè Aaron Edward Carpenè, originario di Perth, Australia, è giunto in Europa per specializzarsi nello studio delle tastiere. Dopo aver conseguito il diploma in Organo, Clavicembalo e Direzione di Coro al Conservatorio di Musica ‘Benedetto Marcello’ a Venezia, si è perfezionato con Christopher Stembridge all’organo, cembalo, clavicordo e fortepiano. Si è dedicato allo studio, riscoperta, pubblicazione ed esecuzione del vasto repertorio di musica italiana dal cinque al settecento. Nel 2002 ha fondato l’ensemble ‘La Navicella’ con il quale è stato ospite a prestigiosi festival quale il Festival di Musica da Camera di Oslo, Les Concerts dans les Copeaux a Parigi, la Stagione Concertistica di Città del Capo, Sud Africa. Noto ed apprezzato per la padronanza di un vasto repertorio tastieristico, è attivo sia come solista che come collaboratore di varie formazioni di musica da camera ed enti teatrali. Ha collaborato come continuista e concertatore con Alan Curtis e l’ensemble ‘Il Complesso Barocco’, nella produzione e registrazione di ‘Motezuma’ di A.Vivaldi, di ‘Ferdinando Re di Castiglia’ e ‘Rodelinda’ di G. F. Händel. Sempre con Alan Curtis ha partecipato come assistente musicale e continuista alla produzione di ‘Il Ritorno di Ulisse in Patria’ di C. Monteverdi al Festival di Musica da Camera di Oslo nel 2005. Ha collaborato con la Real Compañía Ópera de Cámara nella registrazione ed esecuzione in prima mondiale di ‘Artaserse’ di Domenech Terradellas, per la K617 nel 2008. Aaron Edward Carpenè è attivo come ricercatore di partiture inedite. Frutto di quest’attività è la trascrizione, edizione critica e registrazione per Arcophon di due intermezzi napoletani, ‘L’Uccellatrice’ di N. Jommelli, e ‘La Prosontuosa delusa’ di G. Sigismondo. Ha registrato le opere per tastiera del compositore romano Paolo Quagliati per la casa discografica Tactus. È stato ospite all’ International Church Music Festival 2008 ad Oslo dove ha presentato un recital all’organo, frutto della sua ricerca sui manoscritti italiani e tedeschi del seicento, dispersi nella seconda guerra mondiale, ed ora residenti nella Biblioteca Jagielloniana di Cracovia. Chiesa della Beata Vergine del Giglio Venerdì, 16 ottobre Ore 18,30 Ore 21 Organista: Aaron Edward Carpenè I manoscritti di musica rinascimentale della Biblioteca Jagielloniana di Cracovia (Polonia) Wilhelmus Formellis (ca.1541-1582) - Susanne un jour - Tota pulchra est Gregor Aichinger (ca.1565-1628) - Magnificat primi toni - E surgens Maria Ludovico da Viadana (1560-1627) - Magnificat - Hodie nobis caelorum Giovanni Gabrieli (ca.1554-1612) - Canzon I Girolamo Frescobaldi (1583-1643) - Fantasia sopra il cucu Peter Phillips (ca.1560-1628) - Pavana dolorosa - Galiard Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621) - Da Pacem ORGANO ANONIMO SEC. XVII ORGANO RESTAURATO NEL 2003 DA GIOVANNI PRADELLA DI BERBENNO DI VALTELLINA 1 2 3 4 5 (1) (2) (3) (4) (SO) Principale 8’ (1) Ottava 4’ (2) Decimaquinta 2’ XIX - XXII (3) Flauto in XII (4) prime quindici note sempre inserite (do1 fa2#) prime dieci note sempre inserite rinforzo nelle prime tredici note costituito da XXVI-XXIX soprano da do3 Trasmissione interamente meccanica. Una tastiera, originale, di 50 tasti (do1 fa5), con prima ottava scavezza. Pedaliera corta a leggio, 17 tasti con prima ottava scavezza costantemente unita alla tastiera. Registri a destra della tastiera con pomelli estraibili. Temperamento mesotonico a 1/6 di comma. In collaborazione con: Parrocchia di S.Alessandro in Colonna Non tutti sanno che... La chiesa della Madonna del Giglio sorge in cima alla Via S.Alessandro, all’imbocco della rampa di accesso alla Porta S.Giacomo, una delle quattro porte d’ingresso alla Città Alta, in quell’area chiamata ‘Paesetto’, che un tempo veniva identificata come Vicinia di S.Stefano. Prima della costruzione dei bastioni delle Mura venete, infatti, in questa zona sorgevano due chiese: una dedicata a S.Giacomo e una a S.Stefano, annessa ad un convento domenicano. Esse, però, furono rase al suolo nel 1561 per la costruzione delle Mura, lasciando così sguarnito di un edificio di culto il gruppo di case poste fuori la Porta. Unico segno religioso rimasto in loco era una santella con l’immagine della Beata Vergine posta all’imbocco della salita verso la Porta, dove si trovavano i cancelli del dazio. Tale santella era chiamata per questo “Madonna de’ rastelli”. Questa immagine nel 1659 fu al centro di alcuni avvenimenti clamorosi: ai primi di agosto vi fu una rifioritura improvvisa di alcuni gigli già appassiti da giorni. Le indagini ecclesiastiche avviate esclusero la soprannaturalità dell’evento, ma gruppi di fedeli continuarono lo stesso a radunarsi a pregare dinanzi all’effige. Tra questi anche una ragazzina di dodici anni che, abbandonate le grucce, si mise a camminare. Si gridò ovviamente al miracolo, ma il Vescovo del tempo, il Cardinale Gregorio Barbarigo, futuro Santo, il 27 agosto 1659 decretò non essere avvenuta alcuna particolare grazia. Ciononostante, dietro richiesta di una delegazione della Vicinia, e tenendo conto delle numerose offerte affluite, nominò dapprima un canonico della Cattedrale ed in seguito un Consiglio d’Amministrazione per gestire i beni e gli aspetti religiosi della vicenda. Il 10 marzo 1660 il Vescovo aderì alla richiesta del Consiglio e degli abitanti di costruire una cappella che servisse a soddisfare le esigenze di culto della Vicinia di S.Stefano, parecchio distante dalla chiesa parrocchiale di S.Alessandro in Colonna e dalle altre chiese. Al termine di quell’anno la chiesa fu terminata e il 2 gennaio 1661 venne benedetta dall’arciprete della Cattedrale, il canonico Moiolo. Nel 1663 venne trasferita al suo interno la venerata immagine mariana, facendo una gran festa alla presenza del Capitano, del Podestà e del capitolo della Cattedrale. L’inventario dei beni del 1678, lungo ben venti pagine nonostante l’esiguità della cappelletta, rivela una straordinaria dotazione di arredi e beni, tanto da poter permettere il mantenimento di ben 4 cappellani, tre feriali ed uno festivo. Al tempo della Repubblica Cisalpina (1797) tutti i beni vennero confiscati e nel 1802 la Municipalità del distretto di Bergamo sciolse il consiglio d’Amministrazione. Purtroppo non fu l’unico luogo Pio bergamasco a vedersi confiscati i propri beni e ad essere sollevato dalla diretta amministrazione di buoni fedeli, per venire affidato ad esponenti ‘municipali’: la stessa sorte toccò alla ben più importante Misericordia Maggiore…. L’interno della chiesa, preceduta da un portico edificato nel 1666, è ad una navata di due campate con volta a botte. Gli affreschi della volta sono di Carpoforo Tencalla (1664) mentre gli stucchi risalgono al 1669 e sono di Jeronimo Sala. L’altare - l’opera certamente più pregevole della chiesa - è dei fratelli Manni di Gazzaniga (Bg) e risale al 1714. A poco prima del 1725 sono invece da far risalire le sei tele che Marco Olmo dipinse ad illustrare altri elementi iconografici mariani. Notizie certe della presenza nel tempo dell’attuale prezioso organo seicentesco risalgono solo al 1835, poi confermate nel 1856. Si tratta dello strumento più antico della città di Bergamo giunto fino a noi, l’unico con l’intonazione originale ‘inequabile’ tipica del tempo. Notizie tratte da “XXII Rassegna Organistica su Organi storici della Bergamasca”, 2004, Provincia di Bergamo - ‘Chiesa della Beata Vergine del Giglio’ a cura di Don Gilberto Sessantini David Franke Nato a Freiberg, Sassonia, nel 1980, ha iniziato lo studio del piano a soli 5 anni e dell’organo a 13, sullo storico organo Silbermann della Cattedrale della sua città, con Dietrich Wagler, organista titolare. In quegli anni fu anche cantore nel famoso coro di ragazzi “Dresdner Kreuzchor”. Dal 2000 al 2007 ha studiato alla Musikhochschule di Stoccarda, organo con Ludger Lohmann, ed improvvisazione con Hans Martin Corrinth e Jurgen Essl, ottenendo i relativi diplomi. Nel 2004, in qualità di ‘studente in scambio’, ha frequentato per un anno l’Accademia Reale Danese di Musica, a Copenhagen, studiando con Katrine Bryndorf e Hans Fagius. Negli anni ha inoltre partecipato a varie masterclasses, tenute da Lorenzo Ghielmi, Hans-Ola Ericsson, Jean-Pier Leguay, Pierre Pincemaille, David Briggs. Tra il 2007 ed il 2009, presso l’Univeristà di Berlino, ha frequentato due corsi semestrali per gli esami finali di concertista, in organo con Leo van Doeselaar ed in improvvisazione con Wolfgang Seifen. Dal 2008 è organista titolare dell’organo storico Zacharias Hildebrandt alla Wenzelskirche di Norimberga, strumento inaugurato da Johann Sebastian Bach, e del quale ne tracciò le specifiche tecniche. David Franke si è segnalato fin da giovanissimo in importanti Concorsi: nel 2000, al Concorso Nazionale per Giovani Musicisti, ha ottenuto il secondo premio in interpretazione, ed il primo premio, nonché quello speciale della giuria, in improvvisazione. Sempre in improvvisazione, nel 2003 è giunto secondo ad Heidelberg e nel 2007 è stato finalista a St.Albans. Nel 2008 ha vinto il primo premio del pubblico ad Haarlem, ma, soprattutto, il primo premio assoluto in improvvisazione al 21esimo ‘Gran Prix de Chartres’, unico artista tedesco nella storia del concorso ad aggiudicarsi questo prestigiosissimo premio, che non veniva più assegnato ormai da ben 12 anni. Al suo attivo ha già molti concerti solistici, e collaborazioni con direttori di fama (Helmuth Rilling - “War Requiem” di Benjamin Britten, anche in CD). Chiesa di S. Maria Immacolata delle Grazie Venerdì, 23 ottobre Ore 21 Concerto del Vincitore del Primo Premio assoluto d’improvvisazione al 21° Concorso Internazionale ‘Grand Prix de Chartres’, 2008 Organista: David Franke L’arte della Variazione David Franke (1980) - Improvvisazione su un tema dato dal Festival “Introduzione e Passacaglia in stile romantico tedesco” Félix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) - Sonata op. 65 n.6 in re minore “Vater unser im Himmelreich” (Corale e variazioni, Fuga, Finale) Franz Liszt (1811-1886) - Variazioni su “Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen” Franck Martin (1890-1974) - Passacaglia [1845] [1862] [1944] David Franke (1980) - Improvvisazione su un tema dato dal pubblico “Tema e Variazioni” ORGANO BALBIANI VEGEZZI BOSSI 1924 ORGANO RESTAURATO E AMPLIATO NEL 1995 DALLA PONTIFICIA FABBRICA D’ORGANI BALBIANI VEGEZZI BOSSI DI MILANO Grand’Organo (I) 6 Principale 16’ 7 Principale 8’ 8 Flauto 8’ 9 Dulciana 8’ 10 Ottava 4’ 11 Flauto 4’ * 12 Quintadecima 2’ * 13 Decimanona 1’ 1/3 * 14 Vigesimaseconda 1’ * 15 Ripieno 6 file 16 Unda Maris 8’ 17 Tromba 8’ 18 Tremolo 1 2 3 4 5 Ottava Grave I Ottava Acuta I Ottava Grave II Ottava Acuta II Unione tastiere Pedaletti Sei combinazioni libere Unione I+II Pedale + I Pedale + II Ripieno I Ripieno II Fondi Ance Tutti In collaborazione con: Parrocchia di S.Maria Immacolata delle Grazie Espressivo (II) 19 Oboe 8’ 20 Voce Corale 8’ 21 Bordone 8’ 22 Salicionale 8’ 23 Viola 8’ 24 Concerto Viole 8’ 25 Principalino 4’ * 26 Flauto 4’ 27 Eterea 4’ 28 Nazardo 2’ 2/3 * 29 Flautino 2’ * 30 Terza 1’ 1/3 * 31 Pienino 3 file 32 Tremolo Pedale 35 Bordone 16’ 36 Contrabbasso 16’ 37 Basso 8’ 38 Cello 8’ 39 Tromba 16’ * 40 Tromba 8’ # 41 Tromba 4’ # 33 Ottava Grave II 34 Ottava Acuta II 42 43 44 45 46 Graduatori Sweller Espressione II Annullatori Tromba 8’ I Oboe 8’ II Voce Corale 8’ II Ance Pedale Unione Ped I Unione Ped II Ottava acuta I Ottava acuta II Pedale automatico * = Registri nuovi, aggiunti nel ‘95 # = Registri derivati da unico registro Tromba 16’ di estensione 4 ottave e mezzo. Trasmissione elettropneumatica. Consolle dietro l’altare maggiore, spostabile davanti al medesimo. Due tastiere di 58 tasti (do1 la5). Pedaliera concava di 30 note reali (do1 fa3). Grand’organo in Cornu Epistolae, Organo Espressivo in Cornu Evengelii. Kenneth Gilbert Kenneth Gilbert è nato a Montreal ma ha vissuto gran parte della sua vita a Parigi. Fra i suoi insegnanti: Gaston Litaize, Ruggero Gerlin, Nadia Boulanger. Ha tenuto concerti per organo e cembalo, e masterclasses, praticamente in tutti i paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Brasile e Giappone. Tra le sue numerosissime registrazioni vanno ricordate l’opere complete per clavicembalo di Couperin e Rameau, e tutte le Suite, le Partite, le Goldberg variazioni, l’intero Clavicembalo ben temperato di J.S.Bach. Ha pubblicato molte revisioni, per vari editori: le opere per organo di Couperin, le toccate di Frescobaldi e di Rossi, le Goldberg bachiane, ma soprattutto le integrali delle opere per tastiera di JeanHenri D’Anglabert, Francois Couperin, Jean-Philippe Rameau e Domenico Scarlatti. Sta preparando una pubblicazione per tastiera tratta dalle intavolature per liuto e tiorba di J.H. Kapsperger. Nella sua lunga carriera, è stato titolare di cattedra al Royal Conservatorium di Anversa, alla Musikhochschule di Stoccarda, al Conservatorio di Parigi ed al Mozarteum di Salisburgo. Come professore ospite ha insegnato all’Accademia Chigiana di Siena, ed è tutt’ora docente presso il Royal College of Music, presso la Royal Academy of Music, e presso la McGill University, a Montreal. In veste di membro di Giuria ha partecipato ai Concorsi cembalistici più prestigiosi (Bruges, Parigi, Monaco, Edinburgo, Washington, Varsavia, Praga). Dalla McGill University ha ricevuto l’Honorary Doctorate in musica, mentre dal governo austriaco ha ricevuto la ‘Croce d’Onore’. È accademico del ‘Ordre des Arts et des Lettres’ sia in Francia che in Canada, e socio onorario di varie istituzioni musicali canadesi. Cattedrale Cattedrale Venerdì, 30 ottobre Ore 21 Gruppo Orobico Serata di beneficenza a favore di Organista: Kenneth Gilbert Girolamo Frescobaldi (1583-1643) - Toccata quinta, sopra i pedali - Ricercare - Canzona seconda Orlando Gibbons (1583-1625) - Fantasia à 4 [1611] Thomas Tomkins (1572-1656) - Ground (Ciaccona) Henry Purcell (1659-1695) - Voluntary in re minore - Voluntary in sol maggiore Johann Jacob Froberger (1616-1667) - Capriccio cromatico - Toccata da sonarsi alla Levatione Johann Kaspar Kerll (1627-1693) - Passacaglia in re minore [1686] Georg Muffat (1653-1704) - Toccata prima [1690] Louis Couperin (1626-1661) - Tre pezzi tratti da “Oldham manuscript” Johann Sebastian Bach (1685-1750) - Pièce d’orgue (Fantasia) in sol maggiore BWV 572 (dal manoscritto di J.G.Walther, 1715) (Allegro) - Gayement - Lentement ORGANO FELICE BOSSI 1842 ORGANO RESTAURATO NEL 1995 DALLA CASA ORGANARIA FAMIGLIA VINCENZO MASCIONI DI AZZIO (VA) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Campanelli (1) * Cornetta I Cornetta II Fagotti bassi 8’ Trombe soprani 8’ Corno Inglese soprani 16’ Clarone bassi 4’ * Oboe soprani 8’ Oboe bassi 8’ Flutta soprani 8’ Viola bassi 4’ * Corni da Caccia 16’ Ottavino soprani 2’ * Ottavino bassi 2’ * Flauto in VIII (2) Flauto in XII (3) Flauto in XVII (4) * Voce Umana (5) Terza mano Bombarde 16’ Pedaletti Flauto in XVII Fagotto e Trombe Ottavino b.e s. Corno Inglese Tasto al pedale Espressione (8) Tutte Ance In collaborazione con: Cattedrale di Bergamo 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 Principale bassi 16’ Principale soprani 16’ Principale bassi Principale soprani Principale II bassi ** Principale II soprani Ottava bassi Ottava soprani Duodecima Quintadecima Decimanona Vigesimaseconda Due di Ripieno Due di Ripieno Due di Ripieno Due di Ripieno Ripieno ai pedali (6) * Contrabbassi Bassi Armonici Tromboni 8’ Basso (7) 8’ Tiratutti Ripieno Combinazione libera Pedali aggiuntivi Terza mano Rollante * registro ricostruito integralmente ** registro parzialmente ricostruito (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) di 4’ nei soprani do3 do5 intero con l’ottava bassi intero con le prime dodici canne della duodecima intero dal do2 cinque ulteriori file di Ripieno del manuale do1 si1 di 6’ anta apribile sopra la testa dell’organista, comparto soprani del somiere maestro Trasmissione interamente meccanica. Una tastiera, originale, di 58 tasti (do1 la5), divisione bassi-soprani si2 do3. Pedaliera a leggio, 18 note reali (do1 fa2). Registri a destra della consolle con manette spostabili da destra verso sinistra ad incastro. Sono stati nostri graditi ospiti: 1992 Jean Guillou (Francia) 1993 Josè Luis Gonzalez Uriol (Spagna) Gianluca Cagnani (Italia) Francois Seydoux (Svizzera) 1994 Jan Willem Jansen (Olanda) Alessio Corti (Italia) William Porter (Stati Uniti) 1995 Rudolf Meyer (Svizzera) Luca Antoniotti (Italia) Christoph Bossert (Germania) 1996 Jean Ferrard (Belgio) Jurgen Essl (Germania) Erik-Jan van der Hel (Olanda) 1997 Stef Tuinstra (Olanda) Francesco Finotti (Italia) Peter Planyavsky (Austria) Matt Curlee (Stati Uniti) 1998 Benoît Mernier (Belgio) Krzysztof Ostrowski (Polonia) Martin Baker (Inghilterra) Naji Hakim (Francia) 1999 Gustav Leonhardt (Olanda) Rudolf Lutz (Svizzera) Frédéric Blanc (Francia) Andrea Boniforti (Italia) 2000 Martin Haselböck (Austria) Wolfgang Seifen (Germania) François Ménissier (Francia) Pier Damiano Peretti (Italia) Speciale Bach 2000 Francesco Finotti (Italia) 2001 John Scott (Inghilterra) Erwan Le Prado (Francia) Jos van der Kooy (Olanda) Jean-Claude Zehnder (Svizzera) 2002 Klemens Schnorr (Germania) P. Theo Flury (Svizzera) Ansgar Wallenhorst (Germania) Jean Guillou (Francia) 2003 Michael Kapsner (Germania) László Fassang (Ungheria) Luigi Ferdinando Tagliavini (Italia) Pierre Pincemaille (Francia) 2004 Ewald Kooiman (Olanda) Stefano Innocenti (Italia) Thierry Escaich (Francia) Robert Houssart (Inghilterra) Francesco Tasini (Italia) 2005 Guy Bovet (Svizzera) Zuzana Ferjencíková (Slovacchia) Ben van Oosten (Olanda) Loïc Mallié (Francia) Lorenzo Ghielmi (Italia) Isabella Bison (Italia) -vl2006 Olivier Latry (Francia) Gerben Mourik (Olanda) Nigel Allcoat (Inghilterra) Bruce Dickey (Stati Uniti) -corLiuwe Tamminga (Olanda) Bruno Canino (Italia) -pfClaudio Brizi (Italia) 2007 Michael Radulescu (Austria) David Briggs (Inghilterra) Marco Beasley (Italia) -tenGuido Morini (Italia) Robert Kovács (Ungheria) Barbara Dennerlein (Germania) 2008 Simon Preston (Inghilterra) Lionel Rogg (Svizzera) Ulrich Walther (Germania) Antonio Frigé (Italia) Gabriele Cassone (Italia) -trLouis Robilliard (Francia) L’ingresso ai concerti è libero Associazione sportiva e culturale Città Alta. Piazza Vecchia, 5 - Bergamo Presidente: Maurizio Maggioni Direzione Artistica: Fabio Galessi Segreteria: Pierangelo Serra Per informazioni: Via Zelasco, 1 - Bergamo - Tel. 035.213009 www.organfestival.bg.it