Cuore Corpo ed Anima SETTEMBRE 2011 RUNNING ON SMILING Per iniziare questo mio CCEA prendo a prestito il titolo di una delle più belle canzoni del grande Jackson Browne, ovvero RUNNING ON EMPTY ed anzi scherzosamente lo 'modifico' un pò per provare a rendere bene l'idea di come mi sento in questi ultimi tempi. Si, attualmente non faccio che correre, lavorare, sbattermi per stare al passo e mantenere tutti gli impegni presi...E' dura, ma lo faccio sorridendo. Sono estremamente felice, è un gran bel periodo: ancora un mese e mezzo e diventerò papà di un bimbetto che attualmente pesa circa due chili e comincia a farsi parecchio sentire nel pancione della mia compagna Paola...Siamo al settimo cielo, l'ultima visita morfologica ci ha addirittura mostrato il suo visino, i suoi lineamenti, e già stiamo speculando a chi di noi due il piccolo assomigli di più...E' un'esperienza straordinaria, che mi fa sentire migliore ad ogni giorno che passa, e che dà un senso nuovo alla mia vita. Voglio mettercela tutta per essere un buon genitore, e ringrazio il cielo per questo meraviglioso regalo. E poi c'è il lavoro, che non è mai stato avaro di soddisfazioni, ma che in questi ultimi tempi mi sta davvero ripagando con conferme davvero importanti. Il RADUNO di agosto (l'ottavo raduno ufficiale) è stato emozionante, un evento ormai diventato un appuntamento classico: ringrazio tutti i musicisti e tutto il pubblico, per tutta la passione e l'entusiasmo che hanno saputo suscitare. Il logo qui a fianco lo conoscono tutti, sia nel nostro paese che all'estero: è il nome-simbolo di Tex, il celeberrimo eroe creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini nel lontano 1948, le cui avventure a fumetti sono amate e pubblicate tutt'oggi, seguite con un interesse e una passione sempre in ascesa. Ebbene, ora voglio annunciarvi (solo con qualche giorno di anticipo rispetto all'anteprima che ne daranno i vari organi di stampa) che il mio disco MY NAME IS TEX dedicato al famoso ranger bonelliano sta finalmente per uscire: sarà infatti pubblicato dalla prestigiosa Panini Comics a novembre, sarà messo in vendita in tutte le edicole e le librerie, e sarà inoltre presentato in anteprima alla kermesse di LuccaComics a fine ottobre, dove probabilmente -oltre a partecipare alle conferenze- mi esibirò sul grande palco dei bastioni eseguendo un set dal vivo con i brani di MNIT. Insieme al disco sarà incluso uno speciale libro -ovviamente dedicato a Tex- che conterrà (oltre alle traduzioni in italiano dei testi delle canzoni del disco) alcune rare storie a fumetti ed anche una manciata di articoli scritti appositamente da critici ed 'addetti ai lavori' come Mauro Boselli, Luca Boschi, Moreno Burattini e altri. Il libro sarà quindi complementare al disco, e non potrà essere venduto separatamente. Tutti i dettagli -ma proprio tutti- riguardanti il nuovo disco MY NAME IS TEX li potrete leggere il prossimo mese, qui nel CCEA. Il sound del disco MY NAME IS TEX è fantastico, lo sento già come uno dei miei album migliori, ho dato veramente tutto me stesso per immaginarlo, comporlo, produrlo, realizzarlo, ed ora è finalmente realtà. A molti di voi nei mesi scorsi ho fatto 'sbirciare' pure la scaletta dei titoli delle canzoni, ma per gli eventuali ultimi arrivati -o sbadati- ve li indico di nuovo, in ordine di apparizione sul disco: MY NAME IS TEX / GOLDEENA / CARSON / TEXAS RANGERS* / MEPHISTO! / RED RIVER VALLEY* / SO LONG, LILYTH / SHOWDOWN WITH EL MUERTO / WAIT FOR THE WAGON* / THE STREETS OF LAREDO* / FOUR BRAVE RIDERS / QUIEN SABE HOMBRE? / MY NAME IS TEX (reprise) Bene, nove brani li ho composti appositamente, e i quattro indicati con l'asterisco sono dei 'traditionals' dell'epoca, ovvero relativi alla seconda metà del 1800. I cultori e gli amanti della saga di TEX già staranno chiedendosi come suoneranno questi brani, ed anche di cosa tratteranno i testi. Già i titoli sono parecchio eloquenti, e voglio anticipare che ci saranno brani molto ironici, altri molto drammatici, o romantici. Spero comunque che possano essere evocativi ed emozionanti, sia per tutti gli appassionati del personaggio, sia per chi invece lo conosce poco e magari invece conosce ed apprezza da tempo la mia musica... L'illustrazione che vedete qui a fianco non è la copertina del mio futuro disco, quella per vederla dovrete aspettare ancora qualche settimana...E' invece una ironica immagine di Tex con una graziosa e procace indianina, opera del grande maestro senese GIOVANNI TICCI, uno dei più grandi illustratori del West. Ticci è l'unico autore delle illustrazioni della copertina di MY NAME IS TEX, ed io sono realmente onorato ed entusiasta delle opere che ha creato appositamente per la cover del mio 18° disco... Si, perchè buttando giù un rapido conteggio, ho realizzato che il mio futuro album MY NAME IS TEX sarà proprio il diciottesimo: sono passati tanti anni dal mio esordio discografico, e ora proviamo a fare una rapida lista... 1. NEW EGYPT (1987) 2. FREEDOM RAIN (1988) 3. NO SAD GOODBYES (1989) 4. HATE AND LOVE REVISITED (1991) 5. GRAZIANO ROMANI (1993) 6. MEGAJAM5 (1997) 7. SOUL CRUSADER:THE SONGS OF BRUCE SPRINGSTEEN (2001) 8. STORIE DALLA VIA EMILIA (2001) 9. LOST & FOUND: SONGS FOR THE ROCKING CHAIRS (2002) 10. ADMO LIVE - C'E' BISOGNO DI UN SOGNO (2002) 11. SPARKS OF PASSION: BEST & RARITIES (2002) 12. UP IN DREAMLAND (2003) 13. PAINTING OVER RUST (2004) 14. CONFESSIONS BOULEVARD (2006) 15. TRE COLORI (2007) 16. BETWEEN TRAINS (2008) 17. ZAGOR KING OF DARKWOOD (2009) 18. MY NAME IS TEX (2011) Parlando del maestro TICCI, voglio raccontarvi non solo del suo grande talento di illustratore del "vero West" e della sua arte pittorica (nella foto a fianco vedete il maestro nel suo studio, in posa davanti ad una delle sue mirabili opere dipinte all'acquarello), ma anche della sua grande cultura in materia di musica folk, di musica popolare americana dell'epopea western. Ticci possiede vari volumi sull'argomento, compreso quello di Alan Lomax che censisce e trascrive tutti i traditionals dell'epoca...Opera che fu fondamentale per tanti menestrelli folk americani, da Guthrie a Cash a Dylan. Ticci è un uomo colto e un geniale artista, ricordo ancora il giorno in cui gli feci acoltare per la prima volta i demos dei primi quattro brani che realizzai per MY NAME IS TEX, ricordo che il maestro li apprezzò sinceramente, e questo mi riempì di orgoglio. Ricordo anche di quando -ancora bambino- lessi per la prima volta la storia di Tex del 1967 intitolata "vendetta Indiana" illustrata da Ticci: quella storia, sceneggiata dal creatore G.L. Bonelli, mi appariva in qualche modo qualcosa di diverso da tutto quello che era venuto prima, grazie a quel tratto moderno ed efficace, e a quelle illustrazioni che mostravano già chiaramente il talento ma anche la preparazione e il rigoroso lavoro di ricerca storica che portavano le avventure texiane ad un livello superiore e inedito per quei tempi... Mi ritengo davvero fortunato del rapporto di stima ed amicizia che ho con il maestro Ticci, e non potrò mai ringraziarlo abbastanza per tutto l'entusiasmo che ha dimostrato nei confronti del mio progetto MY NAME IS TEX. A proposito della mia sempre più fervente attività di scrittore, recentemente ho partecipato (raccontando alcune storie che spiegano il mio debito di riconoscenza verso BRUCE SPRINGSTEEN e l'influenza che ha sempre avuto su di me e il mio modo di fare musica, e non solo...) ad un'opera letteraria, un libro che raccoglie i contributi e i racconti di tanti appassionati, e i cui proventi verranno devoluti ad una causa davvero lodevole. E' stato davvero un onore per me partecipare a questa inedita raccolta di storie, qui di seguito vi segnalo alcuni stralci dal 'Comunicato stampa' e la copertina del volume, che uscirà il prossimo mese: "...Esce BRUCETELLERS, libro pieno di emozioni e solidarietà nel segno di Bruce Springsteen. Racconti, foto e disegni di 90 autori tra giornalisti, musicisti e semplici fans dell’artista americano. Il ricavato andrà in beneficenza per i bambini dell’ospedale pediatrico Meyer. Tra le adesioni quelle di Vini Lopez, Massimo Bubola, Cristina Donà, Graziano Romani e Marino Severini". "...Pistoia, 2 settembre 2011: tutto è nato per ricordare un giovane amico, fan di Bruce Springsteen e appassionato istruttore di basket per bambini. Dall’idea ai fatti: è così che un gruppo di 'compagni di concerti' di Giacomo Melani, scomparso nel 2010 a poco più di 30 anni, si sono messi in moto contattando il vasto ed eterogeneo mondo degli springsteeniani d’Italia. All’appello hanno risposto in 90 tra giornalisti, scrittori, musicisti, disegnatori, fotografi, liutai, grafologi, collezionisti e semplici fan: tutti con in comune la passione per Bruce, l’esperienza di svariate dozzine di concerti in giro per il mondo e un patrimonio di storie e aneddoti tutti legati al rocker di Freehold. Ne è scaturita una raccolta di storie che ha trovato ospitalità nella nuova collana editoriale con cui l’Associazione sportiva e culturale Silvano Fedi di Pistoia vuole celebrare il quarantennale di attività con il patrocinio delle istituzioni cittadine pistoiesi. "Brucetellers" (256 pagine, Edizioni Nuove Esperienze) uscirà il prossimo 22 ottobre e il ricavato sarà devoluto in beneficenza per la Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. L’uscita del volume avverrà in concomitanza con una serata musicale che si terrà al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia, per la partecipazione di numerosi artisti del panorama nazionale. Tra le firme, quella di Vini Lopez (primo batterista di Springsteen), Massimo Bubola, Cristina Donà, Marino Severini (Gang), Graziano Romani, Marco Denti, Gianluca Morozzi, Mauro Zambellini e tanti altri, che hanno accettato di prestare gratuitamente la loro opera abbracciando lo spirito benefico e il comune senso di appartenenza a quella patria trasversale di seguaci del ‘Jersey Devil’, un artista che si è sempre distinto per sensibilità e altruismo. Il volume esce a poca distanza di tempo dalla scomparsa di Clarence Clemons, lo storico sassofonista della E-Street Band, al quale i curatori del libro hanno voluto dedicare la quarta di copertina". www.facebook.com/brucetellers Il mese scorso ho passato un paio di tranquille settimane di vacanza a Sanremo, e spesso ne ho approfittato per recarmi in Francia, in Costa Azzurra. E proprio nei suggestivi vicoli della 'città vecchia' di Nizza ho scovato un bel negozietto di dischi usati, specializzato in vinile e libri...Frugando tra i volumi usati -tutti ovviamente di genere musicale- ho messo gli occhi su un libretto paperback in lingua inglese, e sfogliandolo velocemente mi sono reso conto che si trattava del primo libro biografico mai pubblicato sul grande Van Morrison...Un volumetto raro, edito nel lontano 1975 dalla Charisma, etichetta (anche) discografica famosa per aver pubblicato i primi gloriosi album dei Genesis e Peter Gabriel, dei Lindisfarne e dei Van Der Graaf Generator. La copia era in condizioni pari al nuovo, anche se con le pagine ormai inevitabilmente ingiallite dal tempo. E' la prima bio sul "Belfast Cowboy" e la scrisse un tale Ritchie York, che carpì anche il pensiero di Van The Man in varie interviste. Nell'introduzione, York scrive che il libro è una specie di "compendio dei primi 29 anni sulla terra di Van Morrison", quindi credo sia un prezioso saggio sull'artista, almeno fino al periodo dell'album "Veedon Fleece", una specie di prima gloriosa fase di una carriera poi dimostratasi lunghissima e ancora in divenire. E' risaputo, Morrison è un personaggio schivo, elusivo e molto complesso, e raramente si svela al pubblico nelle interviste. Quindi, la vera forza di questo libro sta nelle varie spiegazioni che lo stesso Van dà dei testi delle sue canzoni, molto poetiche e ricche di allusioni e doppi significati, ormai diventate dei classici assoluti come "Into The Mystic", "Brown-eyed Girl", "Caravan", "Brand New Day" e tante altre. Un bell'oggetto dunque, questo volume, e pensare che mi è costato solo 4 (quattro) euro...Non ci ho pensato su neanche quattro secondi! Tra le cose che mi è capitato di vedere ultimamente, voglio segnalarvi il recente remake del film "Il Grinta" (titolo originale: "True Grit") girato dai geniali fratelli Coen, e con Jeff Bridges al posto del grande John Wayne...E' un western ambientato nel 1870 (che combinazione, proprio il periodo storico delle avventure di Tex Willer!), ricco di azione, di ironia e con una cura alle ambientazioni e ai costumi dell'epoca davvero straordinaria. Anche se non seguite proprio questo genere di films, ve lo consiglio caldamente, sono sicuro che vi appassionerà. Ok amici, anche per questo mese è tutto, ci sentiamo a ottobre... Nel frattempo statemi tutti bene, 3besos a las chicas, adios GRAZIANO