SERVIZIO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA: Dr. Ermanno Soldinger Martedì-Mercoledì Dr. Andrea Ederle Lunedì-Giovedì Tel. 045/8378250 ESAME GASTROSCOPIA IL GIORNO DELL’ESAME RICORDARSI DI PORTARE libretto sanitario impegnativa per gastroscopia (solo se l’esame è in convenzione SSN) impegnativa per esame istologico (solo se l’esame è in convenzione SSN) indagini precedenti documentazione clinica inerente COME CI SI PREPARA ALL’ESAME Salvo casi particolari è sufficiente il digiuno dalla mezzanotte; sino a 2 ore prima dell’esame si può bere acqua. Dopo l’esame si possono assumere le usuali terapie ma occorre segnalare al momento della prenotazione una terapia con anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, che potrebbe essere necessario modificare o sospendere d’accordo con il Medico Curante. Bisogna anche segnalare lo stato di portatore di Pace – Maker, lo stato di gravidanza, malattie della coagulazione, allergie, gravi malattie di fegato (cirrosi) e insufficienza respiratoria e cardiaca (scompenso) per i necessari provvedimenti e precauzioni. Cos’è la gastroscopia? E’ un esame che consente di vedere dall’interno il primo tratto del digerente (esofago, stomaco e un tratto del duodeno); ci si avvale di strumenti flessibili e abbastanza sottili (meno spessi di alcune pastiglie da inghiottire) ma lunghi abbastanza da visualizzare il primo tratto di tubo digerente sino alla seconda porzione duodenale; gli strumenti portano una microcamera in punta, sono provvisti di tiranti interni per variarne la direzione e sono provvisti di canali da cui far passare vari strumenti utili ai fini diagnostici e di cura. Cosa serve la gastroscopia? Le malattie del primo tratto digestivo sono molteplici: infiammazioni (esofagiti, gastriti, duodeniti) ulcere localizzate a esofago, stomaco, duodeno, formazioni benigne e tumori, ed inoltre ernie jatali, varici dell’esofago e dello stomaco, e molte altre situazioni che richiedono una diagnosi accurata per impostare una adeguata terapia. Inoltre con l’esame si possono compiere atti terapeutici come arresto di emorragie in atto, polipectomie etc. Proprietà riservata Casa di Cura San Francesco Pag. 1 di 2 Mod. 14_01 Rev.06 Cosa succede prima dell’esame? Il paziente si accomoda sul lettino, sul fianco sinistro; vengono tolte la dentiera e le protesi parziali mobili; si spruzza - se richiesto - un po’ di anestesia spray nel cavo orale; si pratica (se necessario o richiesto) una sedazione con benzodiazepine (di solito non è necessario). Il paziente tiene fra i denti un apposito boccaglio e l’esame può cominciare. Cosa succede durante l’esame? Lo strumento viene introdotto nel cavo orale ed il paziente è invitato ad inghiottire; se vi è buona collaborazione lo strumento passa senza fastidio particolare, in qualche caso la manovra è un po’ più difficile e questo momento è alquanto fastidioso. Si noti comunque che lo strumento passa dove di solito passa il boccone di cibo; la trachea, da dove passa l’aria , è distinta e del tutto libera, per cui si può tranquillamente respirare dal naso. Se si soffre di raffreddore è meglio rimandare l’esame di un paio di giorni. Lo strumento è sospinto dolcemente attraverso l’esofago, lo stomaco sino al primo tratto del duodeno. L’esame dura usualmente da 5 a 10 minuti, salvo situazioni particolari. Si possono effettuare biopsie - non dolorose - per chiarire aspetti diagnostici: e questo NON vuole assolutamente dire che vi sia qualche cosa di preoccupante! Può essere necessario effettuare manovre anche di terapia (polipectomie, iniezioni nella parete del viscere di sostanze per bloccare un’emorragia e altro ancora) le complicazioni ,teoricamente possibili, sono molto rare e consistono in emorragie o perforazioni del viscere legate a situazioni particolari molto rare o a manovre terapeutiche in situazioni particolari (grosse polipectomie etc). In casi eccezionali si può arrivare al ricovero per provvedimenti terapeutici anche chirurgici. A giudizio del medico può essere necessario interrompere l’esame prima del suo completamento per motivazioni tecniche, cliniche o intolleranza del paziente. Cosa succede dopo l’esame? Se non si è effettuata sedazione, dopo alcuni minuti di osservazione il paziente può tornare a casa. L’esito dell’esame endoscopico, dopo pagamento del ticket quando sia dovuto, è consegnato subito. Si ritirerà invece a distanza l’esito dell’esame istologico se effettuato (verranno date le opportune indicazioni). Finito l’effetto della anestesia locale della gola (se è stata effettuata) si può mangiare, tenendo conto che talora è indicata una dieta a temperatura ambiente o fredda e di consistenza morbida (nel caso vi sarà data spiegazione). Se è stata effettuata sedazione, NON è possibile guidare l’auto o altri mezzi per tutto il giorno; questa eventualità, non frequente, è comunque da tenere presente (potrebbe essere opportuno essere accompagnati o servirsi di mezzi pubblici). L’esito dell’esame dovrà essere portato al Medico Curante per le opportune prescrizioni terapeutiche. Proprietà riservata Casa di Cura San Francesco Pag. 2 di 2 Mod. 14_01 Rev.06