Università degli Studi
“G. d’Annunzio”
Chieti
Corso di Psicologia Clinica
Prof. Salvatore Sasso
I test proiettivi:
Il test di Rorschach
a cura del prof. Salvatore Sasso e della dott.ssa Alessia Cardellini
I test proiettivi
Cattedra di Psicologia Clinica
I metodi proiettivi
• fanno appello alla produzione spontanea del
soggetto
• presentano stimoli poco strutturati, spesso
vaghi e ambigui (semplici immagini, macchie
d’inchiostro)
• le risposte fornite dal soggetto si fondano
sul meccanismo della proiezione
• non si pongono l’obiettivo di “misurare”, ma
di descriverne la struttura e il funzionamento
i test proiettivi possono essere:
• tests strutturali (il più importante è il Rorschach)
forniscono conoscenze su:
1. come il soggetto vive le sue esperienze
2. dell’organizzazione della sua personalità
3. del suo modo di cogliere la realtà
4. del suo equilibrio psichico
• tests tematici (vedi il T.A.T.)
rivelano contenuti significativi della personalità:
bisogni, conflitti, aspirazioni, timori, sentimenti
Di supporto al colloquio clinico
Riassumendo:
1. test di livello (es. WAIS-R)
2. test di personalità oggettivi (es. MMPI-2)
3. test strutturale (Test di Rorschach) e uno o
più tests tematici (T.A.T.), vista la loro
complementarità
4. test che valutano aspetti specifici (CBA,
Test di Zung, etc..)
Il test di Rorschach
Il test di Rorschach (1911-21)
• più diffuso test proiettivo di personalità composto
da 10 tavole
• L’intento originario di Rorschach era studiare i
disturbi percettivi ed apercettivi di soggetti con
allucinazioni
• Le risposte del soggetto sono frutto di proiezioni
• gli stimoli sono costituiti da macchie d’inchiostro
prevalentemente nere, alcune sono colorate,
altre pastello
• è stato validato su un campione italiano di 625
soggetti (Passi Tognazzo)
Stimoli analoghi al Roschach
..e ora cosa ci vedete?…
Somministrazione
• La somministrazione si compone di 3 fasi:
– la prima somministrazione libera
– la siglatura
– l’interpretazione
• importanza della consegna
• annotazione di tutte le risposte che da il soggetto
• annotazioni delle reazioni comportamentali
• annotazione dei tempi di risposta
• importanza dell’inchiesta
Note sulla Siglatura
Si tiene conto di tre criteri:
• la localizzazione dello stimolo
• la determinante
• il contenuto
In esse:
- Forma
- Colore
- Movimento
NB il valore diagnostico delle risposte è legato
anche alla frequenza statistica di esse (le
cosiddette “risposte banali”)
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