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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
D.G. Occupazione e politiche del lavoro
D.d.u.o. 22 ottobre 2012 - n. 9380
Approvazione del modello e delle procedure per il sistema
di certificazione delle competenze acquisite in ambito non
formale e informale in Regione Lombardia
IL DIRIGENTE DELLA U.O. ATTUAZIONE DELLE RIFORME,
STRUMENTI INFORMATIVI E CONTROLLI
Vista la legge regionale n. 22 del 28 settembre 2006 «Il mercato del lavoro in Regione Lombardia» e s.m.i.;
Vista la legge regionale n. 19 del 6 agosto 2007 «Norme sul
sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» e ssmmii;
Richiamato, in particolare, il comma 2 dell’art. 10 «Sistema di
certificazione» della l.r. 19/2007 che stabilisce che tale sistema
è finalizzato ad assicurare il riconoscimento a livello regionale,
nazionale ed europeo delle competenze acquisite nei diversi
contesti formali, informali e non formali;
Richiamato, altresì, il comma 8 dell’art. 10 che precisa che la
certificazione delle competenze, acquisite negli ambiti non formali e informali, può essere richiesta dall’interessato agli operatori accreditati per i servizi al lavoro;
Preso atto che il sistema di certificazione delle competenze
acquisite in ambito formale e di riconoscimento di crediti formativi è stato definito e consolidato in atti attuativi che ne confermano il valore funzionale in relazione sia al prosieguo degli studi,
sia all’inserimento, alla permanenza ed al reingresso nel mercato del lavoro;
Richiamati pertanto:
− la d.g.r. n. 8/6563 del 13 febbraio 2008 «Indicazioni regionali per l’offerta formativa in materia di istruzione e formazione professionale (art. 22, comma 4, l.r. 19/2007)» ed in
particolare la Parte Terza «Certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi»;
− il d.d.u.o. 30 luglio 2008 n. 8486 «Adozione del quadro regionale degli standard professionali della Regione Lombardia» ed il d.d.u.o. n. 7105 del 29 luglio 2011 «Quadro
Regionale degli Standard Professionali della Regione
Lombardia - istituzione di nuove sezioni e adozione di
nuovi profili», che identificano nel QRSP il riferimento comune per i soggetti accreditati al sistema lombardo di
istruzione, formazione e lavoro, in particolare per la progettazione dei percorsi formativi e dei processi di certificazione delle competenze acquisite anche in ambito
informale e non formale;
− il d.d.u.o. 12 settembre 2008, n. 9837 «Approvazione delle
procedure relativamente allo svolgimento delle attività
formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione
e formazione professionale della Regione Lombardia» e
in particolare i punti 4.2 Certificazioni finali e 4.5 Riconoscimento crediti formativi;
− il d.d.u.o. n. 3337 del 1 aprile 2010 «Modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e
informale. Attuazione guidata in due aree professionali»;
− il d.d.u.o. n. 7285 del 22 luglio 2010 «Procedure relative
al rilascio degli attestati di competenza dei percorsi di
formazione continua permanente e di specializzazione
afferenti a standard regionali»;
− il d.d.u.o. n. 13503 del 22 dicembre 2010 «Avvio dell’applicazione guidata del modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e informale»;
Richiamata altresì la d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011 «Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici
e privati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione
professionale nonché dei servizi per il lavoro»;
Preso atto dell’Accordo del 19 aprile 2012 in Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome, ai sensi dell’articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto
1997 n. 281 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di
Trento e Bolzano per la definizione di un Sistema nazionale di
certificazione delle competenze comunque acquisite, in apprendistato a norma dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 settembre 2011 n. 167;
Considerato che l’Accordo in particolare sancisce che:
− la persona si trova al centro di un processo di certificazione delle competenze «cui vanno riconosciute in modo unitario a livello nazionale le competenze comunque
acquisite, in una prospettiva di lifelong learning, in modo
da facilitare l’ingresso e la permanenza nel mondo del
lavoro, la flessibilità nell’occupazione e la crescita delle
proprie capacità e conoscenze ai fini di una loro effettiva
spendibilità»;
− «la competenza rappresenta l’elemento minimo certificabile in linea con gli orientamenti europei e nazionali,
si certificano le competenze comunque acquisite dalle
persone in contesti formali, non formali e informali»
− «per certificare una competenza o aggregati di competenza occorre disporre di uno standard di riferimento.
Sono certificabili le competenze da ricondurre a standard previsti in repertori codificati a livello regionale o
regionale»;
− «le competenze acquisite da una persona in un contesto formale, non formale o informale sono stati accertate
in base a criteri prestabiliti e sono conformi ai requisiti di
uno standard di convalida, la convalida è generalmente
seguita dall’attestazione»;
Atteso che gli elementi qualificanti del sistema di certificazione lombardo sono stati portati al confronto per la definizione dei
contenuti dell’Accordo del 19 aprile 2012, al fine di assicurare
la coerenza delle scelte adottate in relazione all’adozione di un
Repertorio di riferimento (QRSP), costituito in profili professionali e
competenze, articolate in conoscenze e abilità, che rappresentano l’elemento minimo certificabile;
Atteso che il modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e informale ed i risultati delle attività realizzate, al fine di monitorarne la tenuta, sono stati valutati
e confrontati con le parti sociali e datoriali nell’ambito della sottocommissione QRSP della Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della Formazione;
Considerato che tale modello, opportunamente corretto e
perfezionato è pronto per una applicazione allargata in Regione Lombardia a tutti gli enti accreditati per i servizi al lavoro, ai
sensi della l.r. 22/2006;
Evidenziato, in particolare, che tale modello può essere applicato solo ai fini della certificazione di competenze o profili professionali inseriti nel Quadro Regionale di Standard Professionali,
ad esclusione quindi delle competenze specifiche concernenti
figure normate, regolamentate e/o abilitanti;
Ritenuto opportuno stabilire che:
− il processo di certificazione delle competenze in ambito
non formale e informale può essere attivato esclusivamente da enti accreditati per i servizi al lavoro, di cui alla
l.r. 22/2006, i quali dovranno garantire requisiti aggiuntivi
ulteriori e funzionali all’attività certificatoria;
− l’ente accreditato per i servizi al lavoro, quindi, deve, attraverso un’auto dichiarazione sul sistema informativo regionale dedicato, dichiarare l’area professionale del QRSP
nel quale intende operare;
− l’ente deve garantire il rispetto della procedura esplicitamente definita nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto, e nel Manuale operatore, che
verrà pubblicato sul sistema informativo dedicato;
Confermato di affidare il coordinamento ed il monitoraggio
delle attività necessarie all’attuazione del presente atto alla Fondazione Politecnico di Milano, che ne presenterà i primi risultati
entro il 30 giugno 2013 alla U.o. Attuazione Delle Riforme, Strumenti Informativi e Controlli della Direzione generale Occupazione e Politiche del Lavoro;
Ritenuto inoltre necessario implementare il sistema informativo regionale per garantire agli enti accreditati partecipanti una
piattaforma dedicata alle fasi del processo di certificazione in
ambito non formale e informale;
Valutato quindi necessario definire ed approvare i documenti
tecnici, di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del
presente atto, «Il processo di certificazione delle competenze in
ambito non formale e informale: Mod 1, Mod 2, Mod 3, Mod 4 e
Mod 5.»
Vista la legge regionale del 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico
delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i
provvedimenti organizzativi della IX legislatura;
DECRETA
1. di approvare il modello e le procedure per il sistema di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale
ed informale, come da Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto, «Il processo di certificazione delle compe-
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
tenze in ambito non formale e informale: Mod 1, Mod 2, Mod 3,
Mod 4 e Mod 5.»
2. di stabilire che tale modello può essere applicato solo ai fini
della certificazione di competenze o profili professionali inseriti
nel Quadro Regionale di Standard Professionali, ad esclusione
quindi delle competenze specifiche concernenti figure normate,
regolamentate e/o abilitanti;
3. di stabilire che il processo di certificazione delle competenze in ambito non formale e informale può essere attivato esclusivamente da enti accreditati per i servizi al lavoro, di cui alla l.r.
22/2006, i quali dovranno garantire requisiti aggiuntivi ulteriori
e funzionali all’attività certificatoria, come stabilito dal decreto
attuativo della d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011 «Procedure
e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati
per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale nonché dei servizi per il lavoro», ed in particolare:
tun addetto all’accoglienza, un tutor e un certificatore delle competenze che abbiano puntuale conoscenza del
sistema di certificazione delle competenze in ambito non
formale e informale;
tuna rete di assessor con una esperienza almeno decennale nel settore di riferimento che garantiscano l’attività
di assessment;
4. di stabilire che l’ente accreditato per i servizi al lavoro, quindi, deve, attraverso un’autodichiarazione sul sistema informativo
regionale dedicato, dichiarare l’area professionale del QRSP nel
quale intende operare;
5. di stabilire altresì che l’accreditato deve garantire il rispetto
della procedura esplicitamente definita nell’Allegato 1), parte
integrante e sostanziale del presente decreto, e nel Manuale
Operativo, che verrà pubblicato sulla piattaforma dedicata;
6. di implementare il sistema informativo regionale per garantire agli enti accreditati partecipanti una piattaforma dedicata
alle fasi del processo di certificazione in ambito non formale e
informale;
7. di affidare il coordinamento ed il monitoraggio delle attività necessarie all’attuazione del presente atto alla Fondazione
Politecnico di Milano, che ne presenterà i primi risultati entro il
30 giugno 2013 alla U.o. Attuazione delle Riforme, Strumenti Informativi e Controlli della Direzione generale Occupazione e Politiche del Lavoro;
8. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché sul sito regionale
http://www.lavoro.regione.lombardia.it.
Il dirigente della u.o.
Ada Fiore
——— t ———
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
ALLEGATO 1
IL MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE IN CONTESTI NON FORMALI ED INFORMALI
1. Le caratteristiche del modello
Il modello di certificazione delle competenze acquisite in contesti di apprendimento non formali e informali(1) offre, a ciascun cittadino
che lo desideri, l’opportunità di attestare il possesso di competenze maturate nell’arco della propria vita, a prescindere dal contesto in
cui le abbia sviluppate.
Questo tipo di certificazione si differenzia dalla certificazione delle competenze acquisite attraverso apprendimento formale, poiché l’apprendimento formale avviene, per definizione, “in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale
[…]”(2). Inoltre l’apprendimento formale è sempre intenzionale per il soggetto che apprende.
Il processo di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali, dunque, valorizza gli apprendimenti che
avvengono nella propria vita quotidiana, spontaneamente, inevitabilmente e, nella maggior parte dei casi, non intenzionalmente. Tale processo non è di formazione, in senso stretto; piuttosto, esso aiuta a esplicitare e rendersi conto delle proprie competenze, così da
raggiungere consapevolezza rispetto a quanto si è capaci di fare, anche al di là del proprio ambito professionale o di studio.
In generale, la condizione necessaria per poter sviluppare un modello di certificazione delle competenze è quello di avere un quadro
di riferimento che, nel caso specifico, è rappresentato dal Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP).
La competenza è l’elemento minimo certificabile. Questo approccio, infatti garantisce una maggiore adattabilità rispetto ai diversi
possibili contesti di lavoro e ai mutamenti sempre più rapidi che interessano il mondo del lavoro.
La certificazione delle competenze permette di conseguire la certificazione di un intero profilo, quando si consegue la certificazione di
tutte le competenze afferenti a quel profilo.
Il principio di fondo su cui poggia la certificazione delle competenze è quello secondo cui la competenza è “certificabile” quando è
riconoscibile attraverso “comportamenti osservabili”. La certificazione delle competenze si basa, dunque, sul concetto di indicatore
di competenza, che esplicita elementi distintivi e accertabili che rendono il possesso della competenza certo, rispetto al contesto di
applicazione; nel caso specifico delle competenze acquisite in contesti non formali e informali, la certificazione si basa anche sul concetto di evidenza, intesa come prova documentale del possesso della competenza da certificare.
Il modello di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali è applicabile a tutte le tipologie di
competenza contenute nel QRSP, siano esse afferenti ad attività di tipo manuale/operativo/artigianale, o di tipo organizzativo/
gestionale/intellettuale.
2. Il processo di certificazione delle competenze
In base all’Accordo stipulato dalla Conferenza Stato Regioni il 19 aprile 2012, ogni processo di certificazione si realizza attraverso le
seguenti fasi:
-
Identificazione, fase finalizzata a individuare e a mettere in trasparenza le competenze della persona riconducibili a uno standard
certificabile;
-
Accertamento/valutazione, fase relativa alla verifica del possesso delle competenze secondo criteri e indicatori conformi a standard predefiniti, ad esempio attraverso la raccolta di evidenze e/o la realizzazione di prove;
-
Attestazione, fase che conclude il processo di certificazione e consiste nel rilascio di documenti standardizzati che attestano,
sulla base di regole definite, le competenze accertate/valutate.
La Regione Lombardia declina il processo in 5 fasi operative:
1.
Presentazione della domanda (Identificazione);
2.
Analisi della domanda (Identificazione);
3.
Costruzione e consegna del portfolio delle evidenze (Accertamento/Valutazione);
4.
Assessment (Accertamento/Valutazione);
5.
Rilascio della certificazione (Attestazione).
Fase 1. Presentazione della domanda
L’input del processo è rappresentato dalla presentazione di una formale richiesta di certificazione di una o più competenze, presso
un operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro (di seguito SpL), da parte della persona interessata. La/le competenza/e sono preliminarmente individuate dalla persona interessata, sulla base del Quadro Regionale degli Standard Professionali (di seguito QRSP)
pubblicato dalla Regione Lombardia sul sito http://www.lavoro.regione.lombardia.it/, sezione “Formazione per il lavoro”.
La persona interessata può scegliere di richiedere la certificazione per un intero profilo professionale oppure per singole competenze.
Una volta individuato l’oggetto della certificazione, il primo passo consiste nella produzione del CV formato EUROPASS (Modello 1) e di
una scheda che descrive le proprie esperienze (Modello 2). Nella scheda descrittiva vengono elencate in modo sintetico le esperienze professionali, e/o personali, ritenute più rilevanti per la/le competenza/e per cui si fa richiesta di certificazione. Nel caso in cui la/le
competenza/e in oggetto non richiedano capacità di comunicazione scritta, il candidato può registrare verbalmente le informazioni
anziché compilare per iscritto i moduli di riferimento.
(1) Apprendimento non formale: apprendimento prodotto nell’ambito di attività organizzate e pianificate non specificamente concepite come apprendimento, in termini
di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento. L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente. I risultati dell’apprendimento non
formale possono essere convalidati e certificati.
Apprendimento informale: apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di
obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del
discente, ma può essere messo in trasparenza ed entrare in un percorso di convalida e successivamente di certificazione. (Glossario CEDEFOP
(2) Apprendimento formale: apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale, in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento. L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma si conclude in una convalida e in una
certificazione. (Glossario CEDEFOP)
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
La documentazione viene quindi allegata alla formale richiesta di certificazione.
In questa fase, al fine di una corretta compilazione della documentazione e di una coerente individuazione della competenza da certificare, il candidato può richiedere assistenza rivolgendosi al Servizio di Assistenza (di seguito SA) dell’operatore accreditato prescelto
Output:
t
%PNBOEBEJDFSUJmDB[JPOF
t
.PEFMMJFEBBMMFHBSFBMMB%PNBOEBEJDFSUJmDB[JPOF$7GPSNBUP&6301"444DIFEBEFTDSJUUJWBTJOUFUJDB
Strumenti:
t
2341
t
$7FVSPQFPGPSNBUP&6301"44.PEFMMP
4DIFEBEFTDSJUUJWBTJOUFUJDB.PEFMMP
t
'PSNBUEPNBOEBEJDFSUJmDB[JPOF
Tutti i documenti saranno disponibili online sul sito web del SpL.
Fase 2. Analisi della domanda
Una volta inoltrata la domanda al SpL, inizia la seconda fase del processo, in cui interviene la figura del Responsabile della Certificazione (di seguito RC) che effettua l’analisi della domanda di certificazione in termini di coerenza fra la documentazione prodotta e la
competenza/e prescelta/e.
Il QRSP raccoglie gli indicatori per ciascuna competenza, ossia gli elementi capaci di segnalare la presenza o il raggiungimento, ovvero di offrire informazioni utili a stabilire il possesso, di una data competenza a un certo livello EQF. Gli indicatori costituiscono pertanto
una guida già in questa fase, e saranno quindi utilizzati dal RC come supporto all’analisi di coerenza. Nella fase transitoria, in carenza
degli indicatori per tutte le competenze richieste, si rimanda alle modalità previste nel Manuale Operativo.
L’esito di tale analisi di coerenza viene comunicata alla persona che ha fatto domanda di certificazione. In caso di esito positivo, il
candidato sarà convocato per un incontro di gruppo, finalizzato alla descrizione dei successivi passi funzionali al raggiungimento della certificazione e dei metodi e degli strumenti da utilizzare per la raccolta delle evidenze. In caso di esito sfavorevole, invece, è previsto
un colloquio orientativo affinché la persona possa individuare la/e competenza/e da certificare in modo più efficace e coerente con
il proprio background.
In questa fase il RC può essere coadiuvato dallo staff di segreteria e di SA.
Output:
t
$PNVOJDB[JPOFEFMMFTJUPEFMMBOBMJTJEFMMBEPNBOEBFDPOWPDB[JPOFQFSJMDPMMPRVJPDIFTBSËEJBWWJBNFOUPEFMMBGBTFEJ
accertamento vero e proprio, in caso di esito positivo; oppure di ri-orientamento, in caso di esito negativo.
Strumenti:
t
2341
t
'PSNBUEJDPNVOJDB[JPOFEFMMFTJUPEFMMBOBMJTJEFMMBEPNBOEB
Tutti i documenti saranno disponibili online sul sito web del SpL.
Tutte le comunicazioni avverranno tramite sito web del SpL.
Fase 3. Costruzione e consegna del portfolio delle evidenze
A valle del colloquio informativo, in cui il candidato apprende le modalità operative del percorso di accertamento, inizia la fase di costruzione del portfolio dell’evidenze, utilizzando la “Guida alla Costruzione del Portfolio delle evidenze”, Modello 3. Con l’aiuto della Guida, e rispetto alla competenza oggetto della certificazione, il candidato individua una o più esperienze nel cui ambito la competenza
è stata esercitata e sviluppata, e le descrive in modo analitico. In particolare, il candidato, rispondendo alle domande contenute nella
Guida, potrà raccontare come la competenza in esame sia stata esercitata, il contesto di esercizio, i metodi e gli strumenti utilizzati, il
ruolo svolto, ecc. Questa scheda analitica(3) può essere elaborata in forma scritta oppure registrata verbalmente. Alla scheda in questione il candidato dovrà poi allegare le principali evidenze (almeno una) che sarà in grado di raccogliere (oppure di costruire), allo
scopo di dimostrare l’effettiva capacità ad esercitare la competenza descritta. Le evidenze si dividono in almeno tre categorie:
a)
Documenti che riconoscono la competenza (es. lettere di supporto/presentazione, “reputation” dai social network, altre
certificazioni/diplomi, etc);
b)
Prodotti o documentazione di prodotto (es. manufatti o report, verbali, etc.);
c)
Filmati, foto, in generale registrazioni, che mostrano il candidato durante una o più azioni che provano il possesso di una
competenza.
Le evidenze e la scheda di descrizione analitica rappresentano il portfolio delle evidenze del candidato.
La scheda va compilata per ognuna delle competenze per cui si è fatta domanda di certificazione.
La fase di costruzione del portfolio delle evidenze si conclude con la consegna della documentazione al SpL, preferibilmente in formato digitale, tramite il sito Web del SpL.
Gli indicatori contenuti nel QRSP sono un supporto per il candidato nella stesura della scheda analitica e nella costruzione/raccolta
delle evidenze. Non è necessario, comunque, che la/e evidenza/e raccolte/costruite contengano tutti gli elementi esplicitati dagli
indicatori di competenza di riferimento. Durante l’esame in presenza, infatti, l’assessor completerà la valutazione.
In questa fase il candidato può avvalersi del SA per un supporto alla compilazione della scheda.
Accanto al SA, è facoltà del candidato richiedere l’intervento di un Tutor con funzione di accompagnamento individuale lungo il percorso di narrazione dell’esperienza e raccolta e costruzione delle evidenze. Il Tutor può essere individuato all’interno del SpL oppure
esternamente, ma in nessun caso potrà coincidere con il soggetto deputato all’assessment finale.
(3) La scheda descrittiva analitica differisce dalla scheda descrittiva sintetica, da consegnare all’atto della presentazione della domanda, per struttura e finalità. La
scheda sintetica ha lo scopo di fornire una prima descrizione generale delle esperienze più significative a supporto della competenza che si richiede di certificare.
La descrizione sintetica serve per l’analisi di coerenza da parte del SpL che accetterà o meno la domanda; tale analisi è ancora basata su quanto la persona semplicemente dichiara. La scheda analitica ha lo scopo di fornire una descrizione approfondita di almeno una esperienza significativa a supporto della competenza in
valutazione. La descrizione analitica, unitamente ad almeno una evidenza, è il primo passo della valutazione/accertamento di competenza da parte dell’assessor.
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Il servizio di tutoring è da considerarsi a pagamento da parte del candidato che avrà diritto ad almeno tre colloqui in totale, durante
la fase di elaborazione della scheda analitica e raccolta delle prove.
Output:
t
1PSUGPMJPEFMMFFWJEFO[FQSPWFTDIFEBEFTDSJUUJWBBOBMJUJDBSFHJTUSBUBWFSCBMNFOUFPJOGPSNBTDSJUUB
Strumenti:
t
4DIFEBi(VJEBBMMBDPTUSV[JPOFEFMQPSUGPMJPEFMMFFWJEFO[Fw.PEFMMP
t
2341
t
"UUPEJOPNJOBEFMUVUPSJODBTPEJSJDIJFTUBEBQBSUFEFMDBOEJEBUP
Tutti i documenti saranno disponibili online sul sito web del SpL.
Fase 4. Assessment
La fase di assessment per accertare/valutare l’effettivo possesso della competenza dichiarata dal candidato risponde alla duplice
esigenza di certezza ed oggettività della verifica (riducendo il più possibile l’inevitabile elemento di soggettività).
Una volta ricevuto dal candidato il Portfolio delle Evidenze, il SpL effettua una verifica preliminare di tipo formale per valutare la conformità del portfolio ai requisiti di forma previsti per la raccolta delle evidenze (ad es. documenti leggibili, registrazione chiara, ecc.).
Se la verifica di conformità preliminare dà esito negativo, si richiede al candidato, entro un termine fissato, la revisione/integrazione
degli aspetti ritenuti non conformi.
Se il portfolio risulta conforme, il SpL nomina l’assessor per la valutazione vera e propria, di merito, finalizzata ad accertare il possesso,
da parte del candidato, della competenza per cui ha richiesto la certificazione.
L’assessor sarà una persona esterna all’ente, indipendente, nominata dal SpL in qualità di esperto di contenuto, sulla base di una lista
riconosciuta di assessor per quell’area di contenuto. La lista sarà automaticamente generata dal sistema informativo della Regione
Lombardia sulla base dei nominativi che i SpL, previa selezione, avranno via, via, inserito nel sistema. La selezione consisterà nell’analisi
e valutazione delle domande pervenute per svolgere la funzione di assessor. Le domande dovranno includere: il curriculum attestante una comprovata esperienza nell’area di riferimento almeno decennale, una lettera di referenza da parte di una associazione di
categoria o una azienda del settore di riferimento. Gli assessor dovranno anche conoscere il processo di certificazione della Regione
Lombardia.
L’assessor effettuerà la valutazione di merito articolata in due passi:
7BMVUB[JPOFEFHMJFMFNFOUJEPDVNFOUBUJOFMQPSUGPMJPFWJEFO[FTDIFEBEFTDSJUUJWBBOBMJUJDB
2)
Valutazione in presenza.
1) Valutazione del portfolio delle evidenze. Verrà svolta utilizzando la griglia di valutazione delle evidenze, Modello 4., in cui devono essere elencati gli indicatori di competenza di riferimento, attraverso cui effettuare la valutazione, e le evidenze esaminate. Dal risultato di
questa valutazione, l’assessor deciderà se il candidato potrà passare al passo successivo e, in caso positivo, quale tipo di valutazione
in presenza sarà effettuata. L’assessor comunicherà, quindi, le sue decisioni al SpL e consegnerà la griglia di valutazione del portfolio
(Modello 4). Il SpL informerà dell’esito, il candidato, via sito Web, e, in caso positivo, anche della data in cui si svolgerà la verifica in
presenza. Per questa valutazione non sarà necessario che tutti gli indicatori ottengano un punteggio sufficiente (3 o 4). Tuttavia, se
la maggior parte degli indicatori sarà valutata in modo insufficiente (1 o 2), il candidato non potrà accedere alla valutazione in presenza. Il candidato potrà ripetere la certificazione seguendo le modalità concordate in fase di colloquio con il SpL, a seconda che i
punteggi negativi abbiano valore 1 o 2.
2) Valutazione in presenza. Potrà essere strutturata in modalità differenti (ad esempio colloquio con il candidato, prova pratica, prova
scritta, test, ecc.). La scelta del tipo di verifica in presenza dipenderà dal tipo di competenza/e da certificare, ma anche dall’esito della
valutazione sul portfolio. Infatti, a fronte di possibili lacune, l’assessor potrà decidere eventuali approfondimenti con prove ad hoc. La
valutazione in presenza verrà svolta utilizzando la griglia di valutazione in presenza, Modello 5, in cui devono essere elencati gli indicatori di competenza di riferimento, attraverso cui effettuare la valutazione, e le tipologie di prove effettuate in presenza. Per conseguire
la certificazione di competenza, occorre che nella valutazione in presenza tutti gli indicatori di competenza ottengano un punteggio
almeno sufficiente, equivalente a 3/4. Al termine dell’accertamento/valutazione in presenza, l’assessor comunicherà l’esito al RC e
consegnerà il report di valutazione realizzato sulla base delle due griglie di valutazione (Modelli 4-5).
Gli indicatori delle due griglie, ovviamente, saranno sempre gli stessi per ogni competenza da valutare.
Nel caso in cui la certificazione abbia ad oggetto un intero profilo, tutte le competenze ad esso collegate devono risultare idonee.
Output:
t
3FQPSUEJWBMVUB[JPOFEBQBSUFEFMMBTTFTTPSDPOMFHSJHMJFEJWBMVUB[JPOFPQQPSUVOBNFOUFDPNQJMBUF
t
$PNVOJDB[JPOJBMDBOEJEBUPBWBMMFEFMQSJNPFEFMTFDPOEPQBTTPTVMMFTJUPEFMMBWBMVUB[JPOFQBS[JBMFFmOBMF
Strumenti:
t
$IFDLMJTUEFHMJJOEJDBUPSJEJDPNQFUFO[BSJQPSUBUJOFM2341
t
(MJJOEJDBUPSJEJMJWFMMP&2'
t
'PSNBUSFQPSUEJWBMVUB[JPOF"MMF"MM
Tutti i documenti saranno disponibili online sul sito web del SpL.
Tutte le comunicazioni avverranno tramite sito web del SpL.
Fase 5. Rilascio della Certificazione
Nel caso di valutazione positiva del candidato, l’atto conclusivo del processo è rappresentato dal rilascio da parte del SpL dell’attestato di competenza regionale, che sarà registrato nel libretto formativo del cittadino quando disponibile.
Laddove l’esito della certificazione fosse negativo, eventualmente già a valle del primo passo di valutazione del portfolio, il SpL inviterà
il candidato a un colloquio per valutare l’opportunità di ricandidarsi all’assessment finale o per un ri-orientamento di tipo formativo. La
formazione potrà essere intesa come vero e proprio corso o come periodo di esperienza sul campo.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
Output:
t
"UUFTUBUPEJDPNQFUFO[BSFHJPOBMF
Strumenti
t
'PSNBUEJBUUFTUBUPEJDFSUJmDB[JPOF
t
-JCSFUUPGPSNBUJWPEFMDJUUBEJOP
Tutti i documenti saranno disponibili online sul sito web del SpL.
Tutte le comunicazioni avverranno tramite sito web del SpL.
Gli strumenti a supporto del processo di certificazione
I principali strumenti che caratterizzano il modello di certificazione qui elaborato sono:
t
*M2341http://www.lavoro.regione.lombardia.it/, sezione “Formazione per il lavoro”;
t
*MDVSSJDVMVNWJUBFGPSNBUP&6301"44.PEFMMP
t
-BTDIFEBEFTDSJUUJWBTJOUFUJDB.PEFMMP
JOGPSNBTDSJUUBPSFHJTUSBUBWFSCBMNFOUF
t
-Bi(VJEBBMMB$PTUSV[JPOFEFM1PSUGPMJPEFMMFFWJEFO[Fw.PEFMMP
JOGPSNBTDSJUUBPSFHJTUSBUBWFSCBMNFOUF
t
-BHSJHMJBEJWBMVUB[JPOFEFMMFFWJEFO[F.PEFMMP
t
-BHSJHMJBEJWBMVUB[JPOFJOQSFTFO[B.PEFMMP
3.1.1. Il Quadro Regionale degli Standard Professionali della Lombardia
Ogni certificazione delle competenze richiede un quadro o standard di riferimento delle competenze. In Lombardia, il riferimento è il
Quadro Regionale degli Standard Professionali – QRSP, pubblicato sul sito regionale http://www.lavoro.regione.lombardia.it/, sezione
“Formazione per il lavoro”.
L’accertamento/valutazione delle competenze di un candidato si basa sul confronto tra le competenze dichiarate e dimostrate e
quelle definite dallo standard. Se il confronto è positivo, quindi esiste una conformità tra le competenze accertate e quelle di riferimento, allora il processo di certificazione va a buon fine e il candidato può ottenere l’attestato di competenza. Nel caso in cui, invece,
questa corrispondenza non venga riscontrata, la competenza del candidato non può essere certificata.
Il Quadro, oltre ad essere indispensabile in fase di assessment finale, risulta necessario anche quando il candidato fa domanda di
certificazione al SpL. In questa fase preliminare, infatti, il candidato deve individuare nel Quadro la competenza, le competenze o il
profilo, inteso come aggregato di competenze, per cui intende chiedere la certificazione. Il primo confronto si realizza dunque nel
momento in cui il candidato analizza il Quadro ed individua la/e competenza/e in cui si riconosce e su cui ritiene di poter indirizzare
la certificazione.
Il QRSP di Regione Lombardia definisce e classifica, declinandoli in competenze (descritte in termini di abilità e conoscenze), l’insieme
dei profili professionali presenti nella realtà lavorativa lombarda, raggruppati in 30 macroaree.
Il QRSP è costruito secondo regole coerenti con la definizione del quadro nazionale degli standard professionali ed in linea con gli
indirizzi e i criteri europei promossi dalla Commissione, in particolare dalla Direzione Education and Culture.
Associato ad ogni competenza del QRSP, ci sono:
-
Gli indicatori di competenza, i quali esplicitano in modo esaustivo gli elementi distintivi e accertabili che rendono il possesso
della competenza certo, rispetto al contesto di applicazione;
-
Il livello EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche), a sua volta identificato in base al livello di complessità e dinamicità del contesto
in cui la competenza si esercita normalmente, al livello di autonomia e responsabilità personale che la competenza richiede nel
suo esercizio, e al tipo di attività/azione che la competenza esprime.
Nella fase transitoria del processo di certificazione, in carenza di questi elementi, si rimanda alle modalità previste nel Manuale
Operativo.
Gli indicatori e i livelli EQF di riferimento saranno riportati anche nelle griglie di valutazione utilizzate dall’Assessor (Modelli 4 e 5). Saranno anche tenuti in considerazione dal RC al momento dell’analisi della domanda del candidato (FASE 2 del processo di certificazione) per confrontare la coerenza tra la competenza da certificare e le effettive esperienze maturate dal candidato.
3.1.2. La domanda di certificazione: Identificazione delle competenze
I primi strumenti a supporto del processo di certificazione sono quelli che il candidato dovrà usare per preparare, in modo scritto o
verbale, la documentazione da allegare alla Domanda di certificazione:
1.
Curriculum vitae EUROPASS (Modello 1);
2.
Scheda descrittiva sintetica, in cui, per ogni competenza selezionata, devono essere riportate le esperienze ritenute più
significative dal candidato (Modello 2). Questa scheda può essere compilata anche attraverso una registrazione verbale,
nel caso in cui il candidato abbia difficoltà con la scrittura e la comunicazione scritta non faccia parte delle capacità da
dimostrare.
Questa scheda, scritta o registrata, insieme con il CV EUROPASS sarà esaminata dal RC per valutare la coerenza tra la/e competenza/e
identificate per la certificazione e le esperienze realmente maturate. Il RC si avvarrà della lista degli indicatori di competenza di riferimento e del livello EQF attribuito alla competenza in esame, così come descritti nel QRSP o, in carenza nella fase transitoria del processo di certificazione, sulla base della loro formulazione come previsto nel Manuale Operativo.
I Formati sono disponibili sul sito del SpL.
3.1.3. La “Guida alla Costruzione del Portfolio delle evidenze” e il portfolio delle evidenze
Lo strumento a supporto per la raccolta delle evidenze è la “Guida alla Costruzione del Portfolio delle evidenze”, Modello 3 insieme
con il QRSP, in cui il candidato troverà l’insieme degli indicatori della/e competenza/e da certificare.
– 36 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
Per ogni competenza da certificare, il candidato dovrà rispondere, in forma scritta o attraverso registrazione verbale, alle domande
che la Guida pone, così da descrivere la propria esperienza attraverso la narrazione e produrre una scheda descrittiva analitica
dell’esperienza in cui ha esercitato la competenza di riferimento. Utilizzando questa pratica, ciascun candidato potrà
à ricostruire la propria biografia esperienziale ed individuare, in maniera più consapevole, quale evidenza/e fornire a supporto, che soddisfino (almeno
parzialmente) l’insieme degli indicatori di competenza di riferimento.
In particolare, per ogni competenza descritta, il candidato dovrà fornire almeno una evidenza a dimostrazione che la/e competenza/e
è stata davvero esercitata; ciò in modo tale che gli elementi distintivi esplicitati dagli indicatori associati alla competenza, in base ai
quali fare l’accertamento, possano essere verificati almeno parzialmente.
Le evidenze possono essere raggruppate in almeno tre categorie:
a)
Documenti che riconoscono la competenza (es. lettere di supporto/presentazione, “reputation” dai social network, altre
certificazioni/diplomi, etc);
b)
Prodotti o documentazione di prodotto (es. manufatti o report, verbali, etc.);
c)
Filmati o foto che mostrano il candidato durante una o più azioni che provano il possesso di una competenza.
-BTDIFEBEJEFTDSJ[JPOFBOBMJUJDBEFMMBDPNQFUFO[BTDSJUUBPSFHJTUSBUBWFSCBMNFOUF
BMNFOPVOBFWJEFO[BGPSNBOPJMQPSUGPMJP
delle evidenze.
Anche la Guida Modello 3 sarà disponibile sul sito Web del SpL.
3.1.4. Gli strumenti di assessment
In fase di assessment finale l’assessor si avvarrà dei seguenti strumenti:
-
La griglia per la valutazione del portfolio delle evidenze del candidato, ossia la scheda analitica in forma scritta/registrata e
la/e evidenza/e prodotte dal candidato (Modello 4: “Griglia di valutazione delle evidenze”);
-
La griglia per l’accertamento/ valutazione in presenza (Modello 5 “Griglia di valutazione in presenza“).
In entrambe le griglie occorre siano riportati gli indicatori di competenza (terza colonna delle Griglie Modello 4, Modello 5) attraverso
cui valutare il portfolio e la prova in presenza.
Più precisamente, le due griglie sono sostanzialmente identiche e includono 6 colonne: la prima colonna riporta i dati del candidato;
la seconda colonna, la competenza del QRSP da certificare; la terza colonna, gli indicatori del QRSP associati alla competenza (da
inserire, di volta in volta, per ogni competenza da certificare); la quarta colonna, il punteggio da attribuire, da 1 a 4; la sesta colonna,
il livello EQF, con i relativi descrittori.
La quinta colonna, invece, riporta il tipo di oggetto da accertare/valutare. In particolare:
t
1FSMBWBMVUB[JPOFEFMQPSUGPMJPMBRVJOUBDPMPOOBEPWSËSJQPSUBUFMBMJTUBEFMMFFWJEFO[FQSFTFOUBUFEBMDBOEJEBUPBMNFno una);
t
1FSMBWFSJmDBJOQSFTFO[BMBRVJOUBDPMPOOBEPWSËSJQPSUBSFJMUJQPEJQSPWBFGGFUUVBUB
Inoltre, la griglia di valutazione del portfolio (Modello 4), riporterà sinteticamente anche il tipo di prova da svolgere in presenza, e le
motivazioni che hanno determinato la scelta, anche sulla base della valutazione documentale. Infatti qui non è necessario che tutti
gli indicatori di competenza siano soddisfatti o abbiano conseguito un punteggio sufficiente.
La griglia di valutazione in presenza (Modello 5) dovrà riportare sinteticamente le motivazioni che hanno determinato il punteggio
finale. In questo caso sarà necessario che tutti gli indicatori abbiano raggiunto un punteggio sufficiente.
Per entrambe le griglie di valutazione, i giudizi si muoveranno su una scala da 1 a 4, dove 1 indica che gli elementi dell’indicatore sono
assenti; 4 indica che l’indicatore è stato pienamente soddisfatto. Il punteggio 2 è ancora insufficiente, mentre il punteggio 3 è sufficiente e segna la soglia per poter ottenere la certificazione finale.
Per accedere alla valutazione in presenza, non sarà necessario ottenere un punteggio pienamente sufficiente su tutti gli indicatori di
competenza. Infatti alcune competenze, per loro stessa natura, potrebbero non essere pienamente dimostrabili attraverso le prove documentali. In questi casi, sarà compito della valutazione in presenza completare l’accertamento, con particolare attenzione proprio
a quegli indicatori i cui elementi, nella valutazione del portfolio delle evidenze, saranno risultati insufficienti o assenti. Nel caso in cui,
invece, già in fase di valutazione del portfolio delle evidenze, tutti gli indicatori ottengano un punteggio sufficiente, la valutazione in
presenza avrà il principale obiettivo di accertare che le prove documentali siano effettivamente state prodotte dal candidato in esame. In questo caso, l’assessment in presenza potrà consistere in un semplice colloquio.
D’altro canto, perché una competenza sia certificabile, tutti gli indicatori devono ottenere un punteggio almeno sufficiente. Quindi la
valutazione finale richiede un giudizio si/no.
Il motivo per cui, anche in fase di valutazione finale venga mantenuta una scala da 1 a 4 e si prevedano, dunque, due valori sotto
soglia (1, 2) e due valori soprasoglia (3, 4), risiede nel fatto che in questo modo è più facile,
t
QFSJMDBOEJEBUPDIFSJDFWFJMQVOUFHHJPmOBMFDBQJSFJODIFNJTVSBMBDPNQFUFO[BJOTVPQPTTFTTPTJEJTDPTUBPTJBWWJDJOB
alla competenza di riferimento descritta nel QRSP;
t
QFSJM4Q-GPSNVMBSFSBDDPNBOEB[JPOJFTVHHFSJNFOUJJOGBTFEJVOFWFOUVBMFSJPSJFOUBNFOUPEFMDBOEJEBUPDIFOPOBCCJB
ottenuto la certificazione.
Bollettino Ufficiale
– 37 –
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
Il modello di calcolo:
Nella griglia di valutazione del portfolio delle evidenze, Modello 4, l’assessor dovrà indicare l’esito della valutazione, barrando uno
dei tre possibili risultati, secondo i criteri descritti nelle parentesi:
ESITO: POSITIVO (tutti gli indicatori hanno punteggio sufficiente) / CON RISERVA (% punteggio indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% punteggio indicatori insufficienti >50%).
Nel caso di esito “con riserva”, dove alcuni indicatori avranno ottenuto punteggio insufficiente, il candidato potrà accedere al passo
successivo della valutazione in presenza, ma l’assessor dovrà scegliere una prova approfondita, che vada ad accertare in particolare gli elementi degli indicatori con punteggio insufficiente.
Nel caso di esito “negativo”, il candidato sarà chiamato per un colloquio di ri-orientamento e non potrà accedere al passo successivo della valutazione in presenza.
Nella griglia di valutazione in presenza, Modello 5, l’assessor dovrà indicare l’esito, barrando uno dei due risultati, secondo i criteri
descritti nella parentesi:
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE;
Perché una competenza sia certificabile, in questa seconda valutazione tutti gli indicatori dovranno ottenere punteggio sufficiente.
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
Anche le Griglie Modello 4 e 5 saranno disponibili sul sito Web del SpL.
3.
Glossario
QRSP = Quadro Regionale degli Standard Professionali
SpL = Servizio per il Lavoro
RC = Responsabile della Certificazione
SA = Sportello di Servizio Assistenza
– 38 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 1
CURRICULUM VITAE EUROPASS
Curriculum Vitae
Europass
Informazioni personali
Cognome(i/)/Nome(i)
Indirizzo(i)
Inserire una fotografia (facoltativo, v. istruzioni)
Fax
E-mail
Cognome/i Nome/i
Numero civico, via, codice postale, città, nazione
Facoltativo
Mobile
Facoltativo (v. istruzioni)
(v. istruzioni)
Facoltativo (v. istruzioni)
Facoltativo (v. istruzioni)
Cittadinanza
Facoltativo (v. istruzioni)
Data di nascita
Facoltativo (v. istruzioni)
Sesso
Facoltativo (v. istruzioni)
Occupazione desiderata/
Settore professionale
Facoltativo (v. istruzioni)
Telefono(i)
Esperienza professionale
Date
Iniziare con le informazioni più recenti ed elencare separatamente ciascun
impiego pertinente ricoperto. Facoltativo (v. istruzioni)
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità
Nome e indirizzo del datore di lavoro
Tipo di attività o settore
Istruzione e formazione
Date
Titolo della qualifica rilasciata
Principali
tematiche/competenza
professionali possedute
Nome e tipo d’organizzazione erogatrice
dell’istruzione e formazione
Livello nella classificazione nazionale o
internazionale
Iniziare con le informazioni più recenti ed elencare separatamente ciascun corso
frequentato con successo. Facoltativo (v. istruzioni)
Facoltativo (v. istruzioni)
Capacità e competenze personali
Madrelingua
Precisare madrelingua/e
Altra(e) lingua(e)
Autovalutazione
Livello europeo (*)
Comprensione
Ascolto
Lettura
Parlato
Interazione
Produzione
orale
orale
Scritto
Lingua
Lingua
(*)
Capacità e competenze sociali
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
– 39 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
Capacità e competenze organizzative
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
Capacità e competenze tecniche
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
Capacità e competenze informatiche
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
Capacità e competenze artistiche
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
Altre capacità e competenze
Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. (facoltativo, v.
istruzioni)
Patente
Indicare la(e) patente(i) di cui siete titolari precisandone la categoria. (facoltativo,
v. istruzioni)
Ulteriori informazioni
Inserire qui ogni altra informazione utile, ad esempio persone di riferimento,
referenze, ecc. (facoltativo, v. istruzioni)
Allegati
Enumerare gli allegati al CV. (facoltativo, v. istruzioni)
----------------------------------
MODELLO 2
SCHEDA DESCRITTIVA SINTETICA
Candidato
Nome: __________________________ Cognome: ______________________
Esperienze
Area
di competenza
Competenze
1)
2)
3)
4)
Fai un esempio di
attività in cui hai usato
la competenza
Dove hai svolto
questa attività?
Per quanto
tempo?
Hai svolto le
attività in modo
autonomo? Hai
capito da solo
cosa ti serviva?
Hai incontrato
problemi?
Li hai risolti
da solo o
hai dovuto
chiedere ad
altri?
– 40 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 3
GUIDA ALLA COSTRUZIONE DEL PORTFOLIO EVIDENZE, per produrre la scheda descrittiva analitica e almeno una evidenza. (Da
usare per ogni competenza da certificare)
Candidato:
Nome: __________________________ Cognome: ____________________________
Certificazione della competenza:________________________________________
DIMMI COSA FAI E COME FAI
1. Immagina di dover trasmettere questa competenza ad una persona che la vuole acquisire. Spiegagli
in che cosa consiste questa competenza, tu come la eserciti?
2.
Tu come l’hai acquisita? (corsi di formazione; autoformazione; esperienza sul campo etc.)
3.
Descrivi i contesti in cui l’hai esercitata (esperienza di lavoro, esperienza in associazioni di volontariato,
nel tempo libero; nello svolgimento di attività, ….) indicando anche tempi e durata.
4.
Descrivi brevemente l’esperienza più significativa
5.
Nell’ambito dell’esperienza che hai descritto, spiega se hai esercitato la competenza in attività individuali o di gruppo
6.
Con quale ruolo, cioè, cosa facevi, che responsabilità avevi, …..
7.
Nell’ambito dell’esperienza che hai descritto, spiega come hai organizzato le attività legate all’esercizio della competenza (hai pianificato le attività da realizzare; hai individuato una serie di priorità, etc.)
8.
Quali strumenti hai utilizzato in questa esperienza?
9.
Pensando ora all’esperienza che hai descritto,quali sono:
a.
i rischi che bisogna considerare? (Fai degli esempi)
b.
i problemi che si possono verificare e come si gestiscono? (Fai degli esempi)
c.
gli errori che si possono commettere? (Fai degli esempi)
d.
gli accorgimenti per prevenirli? (Fai degli esempi)
10. Come si può correggere l’errore commesso? (Fai degli esempi)
– 41 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 1
DAL QRSP
1…….
a)
b)
c)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi semplici;
Capacità
di
svolgere
compiti operativi sotto diretta supervisione.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 1
DAL QRSP
1…….
a)
b)
c)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi semplici;
Capacità
di
svolgere
compiti operativi sotto diretta supervisione
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 42 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 2
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 2
DAL QRSP
1…….
d)
e)
f)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi ricorrenti che richiedono applicazione di strumenti e regole semplici;
Capacità di autonomia
nello
svolgimento
dei
propri compiti ma con supervisione nell’operatività
generale.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 2
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 2
DAL QRSP
1…….
d)
e)
f)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi ricorrenti che richiedono applicazione di strumenti e regole semplici;
Capacità di autonomia
nello svolgimento dei
propri compiti ma con supervisione nell’operatività
generale.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 43 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 3
DAL QRSP
1…….
g)
h)
i)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi ricorrenti che richiedono la scelta e l’utilizzo
di risorse di base, e di adeguare il proprio comportamento alle circostanze;
Capacità di autonomia
operativa nel portare a termine un compito.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 3
DAL QRSP
1…….
g)
h)
i)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
determinato e strutturato;
Capacità di risolvere problemi ricorrenti che richiedono la scelta e l’utilizzo di
risorse di base, e di adeguare il proprio comportamento alle circostanze;
Capacità di autonomia
operativa nel portare a
termine un compito.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 44 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 4
DAL QRSP
1…….
j)
k)
l)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
prevedibile, ma soggetto a
cambiamenti;
Capacità di risolvere problemi specializzati;
Gestione delle attività in
autonomia nell’ambito di
istruzioni date e supervisione del lavoro di routine
di altri.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 4
DAL QRSP
1…….
j)
k)
l)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
prevedibile, ma soggetto
a cambiamenti;
Capacità di risolvere problemi specializzati;
Gestione delle attività in
autonomia nell’ambito di
istruzioni date e supervisione del lavoro di routine
di altri.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 45 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 5
DAL QRSP
1…….
m)
n)
o)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
imprevedibile;
Capacità di risolvere problemi non consueti e non
determinati, che implicano soluzioni creative;
Gestione e supervisione
delle attività non di routine
esposte a cambiamenti
imprevedibili; sviluppo delle prestazioni proprie e di
altri.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 5
DAL QRSP
1…….
m)
n)
o)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
imprevedibile;
Capacità di risolvere problemi non consueti e non
determinati, che implicano soluzioni creative;
Gestione e supervisione
delle attività non di routine
esposte a cambiamenti imprevedibili; Sviluppo
delle prestazioni proprie e
di altri.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 46 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 6
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 6
DAL QRSP
1…….
p)
q)
r)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
imprevedibile e complesso;
Capacità di risolvere problemi complessi e imprevedibili ma specializzati;
Gestione dello sviluppo
professionale di persone e
gruppi.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 6
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 6
DAL QRSP
1…….
p)
q)
r)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è
imprevedibile e complesso;
Capacità di risolvere problemi complessi e imprevedibili ma specializzati;
Gestione dello sviluppo
professionale di persone e
gruppi.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 47 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 7
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 7
DAL QRSP
1…….
s)
t)
u)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è imprevedibile, complesso, relativo ad ambiti diversi;
Capacità di risolvere problemi complessi e imprevedibili
che integrano conoscenze
ottenute in ambiti diversi;
Gestione e trasformazione del
contesto, verifica delle prestazioni dei gruppi di lavoro.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 - LIVELLO EQF 7
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 7
DAL QRSP
1…….
s)
t)
u)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza è imprevedibile, complesso, relativo ad ambiti diversi;
Capacità di risolvere problemi complessi e imprevedibili
che integrano conoscenze
ottenute in ambiti diversi;
Gestione e trasformazione del
contesto, verifica delle prestazioni dei gruppi di lavoro.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
– 48 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 46 - Mercoledì 14 novembre 2012
MODELLO 4 - LIVELLO EQF 8
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE EVIDENZE
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE EVIDENZE
DEL CANDIDATO
LIVELLO EQF 8
DAL QRSP
1…….
v)
w)
x)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza
è esposto a innovazione
sistematica/continua e
relativo ad ambiti e settori
diversi;
Capacità di risolvere problemi complessi di ricerca
e innovazione;
Sviluppo di nuove idee o di
processi all’avanguardia.
ESITO: POSITIVO (tutti indicatori sufficienti) / CON RISERVA (% indicatori insufficienti ≤ 50%) / NEGATIVO (% indicatori insufficienti >50%)
EVENTUALI ELEMENTI DA INTEGRARE IN PRESENZA:
TIPOLOGIA DI VERIFICA IN PRESENZA:
MOTIVAZIONI:
---------------------------------------
MODELLO 5 – LIVELLO EQF 8
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA IN PRESENZA
*1= assente 2= insufficiente 3= sufficiente 4= ottimo
Nome del
Candidato
COMPETENZA
DAL QRSP
INDICATORI
DI COMPETENZA
PUNTEGGIO*
LISTA DELLE PROVE
EFFETTUATE
LIVELLO EQF 8
DAL QRSP
1…….
v)
w)
x)
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
1, 2, 3, 4
Il contesto di esperienza
è esposto a innovazione
sistematica/continua e
relativo ad ambiti e settori
diversi;
Capacità di risolvere problemi complessi di ricerca
e innovazione;
Sviluppo di nuove idee o di
processi all’avanguardia.
ESITO: CERTIFICABILE (tutti gli indicatori sufficienti) / NON CERTIFICABILE
MOTIVAZIONE DEI PUNTEGGI INSUFFICIENTI:
Se gli indicatori insufficienti sono inferiori al 50%, attraverso un colloquio di orientamento si può valutare una ricandidatura all’assessment in presenza.
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DG Occupazione e politiche del lavoro