REGIME TARIFFARIO ROC - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale DL 353/2003 (Conv. In L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO/CUNEO N. 4/2000 Iscritto al Registro del Tribunale di Mondovì al n. 4/2000 il 31/8/2000 ANNO XI - NUMERO 39 - SETTEMBRE 2012 DALLA STRADA ALLA VITA NOTIZIARIO DELLA ONG “CASA DO MENOR ITALIA” VILLANOVA MONDOVÌ Tra povertà e ricchezza IN QUESTO NUMERO ❑ Editoriale Nel ricco Brasile i bambini hanno ancora bisogno di voi pag. 3 ❑ Colloquio Padre Renato risponde » 6 » » 7 8 » 8 » 9 » 10 » » » » 12 14 14 15 » 16 » » 21 22 » 23 ❑ News dall’Italia DALLA STRADA ALLA VITA Notiziario della “Casa do Menor” Editore: Associazione “Casa do Menor Italia” Onlus Ong Via Roracco 25 12089 Villanova Mondovì (Cn) Tel. e fax 0174 698439 Via Amedeo Rossi 1 12100 Cuneo Tel. e fax 0171 489251 Iscritto al Registro del Tribunale di Mondovì al n. 4/2000 il 31/8/2000 Direttore responsabile: Aldo Ribero Email Italia: [email protected] 1° Cena Solidale della Casa do Menor Italia Da “La Stampa”: Neo diplomati aiutano ragazzi di strada in Brasile Pensieri Solidali ❑ News dalla Francia Auguri a Casa do Menor France per il 10° anno di vita ❑ News dal Brasile Full immersion in Brasile dei ragazzi del 1° gruppo “Progetto Esperienza” Ragazzi travolti da un’onda...d’amore Paolo Taragna, coordinatore del gruppo: impressioni 2° semestre corsi professionalizzanti Festa a Santana do Ipanema ❑ Dossier Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (ONU) Vita scolastica in Brasile Difficile lotta contro l’analfabetismo Casa do Menor Presenza di scuola ❑ Progetti Operazione “Raccatta Tappi” Donare a Costo zero ❑ Proposte da L’Aquilone Onlus Email Brasile: [email protected] Sito internet Italia: www.casadomenor.org Tra povertà e ricchezza Sito internet Brasile: www.casadomenor.org.br Nel notiziario di Pasqua avevamo presentato il progetto rivolto ai giovani “Esperienza di Solidarietà” che si è realizzato con pieno successo nei mesi di luglio e agosto: ne troverete un ampio resoconto all’interno di questo numero. Anche l’operazione “Raccatta tappi” dà buoni risultati ed il coordinatore Franco Mammola non solo ci informa di quanto raccolto e della destinazione del denaro, ma ringrazia tutti coloro che si sono attivati. Il dossier riguarda la situazione scolastica in Brasile, la sua organizzazione, le sue difficoltà e le azioni intraprese da Casa do Menor in campo pedagogico ed educativo. E poi vi facciamo una proposta, la I° Cena solidale: vogliamo trovarci, amici vecchi e nuovi della Casa do Menor attorno ad un tavolo con Padre Renato, per raccogliere fondi. “I bambini aumentano… non possiamo aiutarli tutti, ma possiamo fare di più” dice Padre Renato. Siate numerosi e trascorreremo una serata diversa. ABBONAMENTO ANNUALE: EURO 10,00 Ai sensi dell’art. 10 Legge 675/96 si comunica agli abbonati che i dati da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Impaginato e stampato da: TipolitoMartini Borgo San Dalmazzo (CN) 2 DALLA STRADA ALLA VITA EDITORIALE NEL RICCO BRASILE I BAMBINI HANNO ANCORA BISOGNO DI VOI... Chiedo a tutti e ad ognuno di non abbandonarci... prendiamoci per mano e facciamo un girotondo d’amore. Carissimi, sono in questo momento di nuovo in Italia per completare il recupero della mia salute che ha vacillato un poco in questi ultimi mesi. Vi sento proprio parte di questa grande famiglia sparsa in varie parti dell’Italia e dell’Europa che, nonostante la crisi economica, continua a permetterci di portare avanti la nostra non facile missione di riscatto di vite. Uno speciale invito a cena Mi piacerebbe tanto conoscere personalmente ognuno di voi, per questo vi invito alla prima cena di beneficienza che faremo il 6 ottobre come mi hanno comunicato ora. Sarà un momento forte di fraternizzazione, condivisione e solidarietà e celebrerò con voi anche i miei 70 anni di vita e altre tappe importanti. Vorrei sapere come state e non solo ricevere da voi aiuto, ma anche poter condividere gioie, preoccupazioni e speranze. Sento che la causa della vita ci unisce ed è un grande dono per tutti noi perché ci fa sentire utili. 70 anni di vita, 45 di prete e… Non vi nascondo che ho vissuto mesi molto difficili a livello di salute e ho sperimentato la fragilità e la pochezza umana, di cui, però, ringrazio perché mi permettono di capire meglio chi passa per momenti simili, in cui pare che tutto cada, che quello che si è fatto sia inutile e anche Dio sembra scomparire. Voglio credere, anche se in certi momenti è difficile, che tutto è grazia e dono. Adesso sto meglio e sembra che il corpo e la mente, che intelligentemente erano andati in tilt per eccesso di tensioni, stiano ricominciando a funzionare. La vita passa veloce per tutti e sto celebrando 70 anni di vita e 45 anni di ordinazione sacerdotale, 34 anni di Brasile e 26 anni di presenza tra bambini, ragazzi e giovani emarginati e non amati, sempre a contatto con situazioni difficili che logorano fisicamente e psicologicamente. Vedo che di tutto questo, quello che resta è solo l’amore messo in ogni momento della vita. Ho già celebrato queste tappe importanti in Brasile e adesso mi è caro potere fare lo stesso in Italia con la mia famiglia e con tanti amici che sento vicino. Cosa succede in Brasile? Il Brasile sta vivendo un momento di boom economico che non sappiamo quanto durerà (quest’anno già è in atto una diminuzione del PIL), che ha risvolti positivi (uscita dalla povertà di molte famiglie, grazie all’azione e alle politiche sociali del governo Lula e Dilma), ma che preoccupa per la mentalità consumistica e edonistica che si sta generando e coinvolge soprattutto i ragazzi e i giovani, che crescono senza valori e riferimenti in fa- DALLA STRADA ALLA VITA 3 EDITORIALE piego, ma la realtà dei ragazzi è sempre più violenta e difficile per l’invasione del crack che non risparmia nessuno e davanti a cui la società e lo stato si sentono impotenti. miglie sempre più disgregate, che già sono la maggioranza (oltre il 50%). In questo contesto si spiega l’aumento del consumo di droga e di crack che coinvolge la città e la campagna e tutti i ceti sociali e che è chiamata la tragedia del secolo. Le sacche di miseria estrema non sono state raggiunte e risolte e noi abbiamo sempre maggiori difficoltà ad aiutare questa fascia di esclusi. Gli aiuti dall’Europa sono diminuiti e il governo brasiliano ha una burocrazia terribile che rende quasi impossibile ricevere sovvenzioni e la società stessa ha ancora molta difficoltà a condividere. So che in Europa si diffonde un’immagine del Brasile super positiva in tutti i sensi, soprattutto come potenza economica e attrattiva turistica. Di fatto molte cose stanno migliorando. Il Brasile vuole imporsi sempre di più in uno scenario mondiale, in particolare con i grandi eventi che ospiterà nel prossimi anni: luglio 2013 Giornata Mondiale della Gioventù con la presenza del Papa a Rio, nel 2014 Campionati Mondiali di Calcio e nel 2016 Olimpiadi. Per questo si lavora per una Rio de Janeiro “pulita” e si fanno sparire ragazzi e popolazione di strada per mostrare la “città meravigliosa” più meravigliosa che mai e si investe in strade, nuove strutture oltre che nel nuovo Maracanà e in favolosi impianti sportivi. In questo contesto si spiegano anche le invasioni e “pacificazioni”, da parte della polizia, di favelas famose nate accanto a quartieri ricchi di Rio, che sarebbero un pericolo e una minaccia per il turismo legato a questi eventi e non solo. Il costo della vita è aumentato in maniera spaventosa; gli stipendi sono raddoppiati con conseguenze gravi sui costi della Casa do Menor. Per quanto riguarda la situazione di bambini e ragazzi e giovani ci sono notevoli miglioramenti a livello di sanità, scolarizzazione, professionalizzazione e im- 4 DALLA STRADA ALLA VITA Cosa succede alla Casa do Menor in Brasile? La Casa do Menor è nata quasi 26 anni fa in un contesto sociale e politico molto differente da quello attuale. Esistevano solo le famigerate “febem” (centri governativi di accoglienze massificata di bambini e adolescenti); non c’erano da parte della società civile organizzazioni alternative per accogliere ed aiutare questi bambini. La legge Codigo do Menor vedeva il bambino e l’adolescente a rischio come oggetto e non soggetto e come un potenziale pericolo da cui difendersi e un caso di polizia. La Casa do Menor è stata la prima ONG nata nella Baixada Fluminense a entrare nel dramma dei bambini e dei ragazzi in difficoltà, offrendo accoglienza personalizzata con casas lares (case famiglia), scolarizzazione e professionalizzazione. Ha dovuto rispondere a tutte le problematiche di questi bambini e adolescenti, perché non esistevano proposte di aiuto né da parte della società né da parte dello stato. Negli anni ’90 è nato l’ECA (Estatuto da Criança e do Adolescente), una legge rivoluzionaria e modello per tutti, dove vengono evidenziati i diritti fondamentali dei bambini e degli adolescenti considerati soggetti e protagonisti, e i doveri della famiglia, della società e dello stato nei loro confronti. Sono nati organismi di protezione e difesa a livello municipale, statale e federale chiamati “consigli di difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti” e i “consigli tutelari”; è anche aumentata la sensibilizzazione della società a questo riguardo. EDITORIALE Nuove realtà e leggi che impongono cambiamenti La Casa do Menor accoglieva bambini e adolescenti di tutta la Baixada, di Rio de Janeiro e di altre città. Andavamo per le strade a incontrare e accogliere meninos de rua, senza avere problemi giudiziari e legali. Con la legge sulla “municipalizzazione” del 2010, possiamo accogliere solo bambini del nostro municipio e altri con l’autorizzazione espressa dal giudice del municipio di provenienza. Con la legge di diritto alla convivenza famigliare si è determinato che i bambini e ragazzi dovrebbero rimanere nelle nostre case preferibilmente 6 mesi o al massimo 2 anni. L’intenzione di fondo è buona e mira alla reintegrazione nella famiglia biologica, quando esiste, o nella famiglia allargata, famiglia sostituta e famiglia di adozione (si incentiva e si facilita l’adozione). La realtà di queste famiglie non è ancora in grado di rispondere a tale necessità e il processo di reintegrazione dovrebbe essere più graduale. Ogni tre mesi abbiamo un’udienza pubblica con il giudice minorile e il promotore dei diritti dei minorenni e per la loro decisione, le nostre case si trovano dimezzate o anche svuotate, per tentare una reintegrazione famigliare, che molto spesso non funziona perché le famiglie non sono ancora preparate. Pochi vogliono il ritorno di ragazzi adolescenti molto problematici e questi, dopo una ulteriore esperienza negativa in casa, ritornano alla strada o al narcotraffico e alla delinquenza dove si sentono più protetti. La tendenza del governo è statalizzare ed essere il quasi unico attore in questo lavoro e le ONG sono sempre più emarginate e fiscalizzate, soprattutto le istituzioni di accoglienza che sono nella maggioranza di orientamento religioso Abbiamo infiniti controlli, formalità ed esigenze, senza gli appoggi che il governo dovrebbe dare a livello economico. Pretendono molto e non aiutano. In questo nuovo contesto, molte sono le ONG in Brasile che sono state costrette a chiudere, ma noi siamo ostinati a continuare: la vita ne vale la pena. Ripensare la Casa do Menor: nuove scelte? Da due anni stiamo riflettendo sulle scelte da fare e sulle direzioni da seguire, non senza difficoltà per inventare nuovi cammini e adattarci alla nuova realtà e a nuove leggi. Dobbiamo diminuire il lavoro di accoglienza che continuerà, ma sempre più ridotto. Il numero delle nostre case è già minore e alcune case sono già state chiuse. Il lungo percorso che fino a due anni fa ci consentiva un accompagnamento “dalla strada alla vita” (rein- tegrazione famigliare e inserimento nel mondo del lavoro) non sarà più possibile e per questo dobbiamo “ripensare” la Casa do Menor. La tendenza è rafforzare il lavoro preventivo nelle comunità con l’accompagnamento alle famiglie e la professionalizzazione. Di fronte alla tragica realtà e diffusione della droga e alla quasi assenza di strutture di accoglienza di adolescenti dipendenti chimici, ci stiamo aprendo a questo tipo di problematiche che non sono tanto nuove perché, la maggioranza dei ragazzi che accogliamo, già vivono questa realtà di droga. Sappiamo che il lavoro di recupero dalla droga di bambini e adolescenti è molto difficile e questo ci induce a specializzarci sempre più in questo campo. Nel futuro prossimo ci impegnamo a rafforzare e aumentare la prevenzione e il recupero di bambini e ragazzi vittime di stupefacenti sempre più chimici e devastanti come il crack e l’oxy, mirando all’appoggio e accompagnamento alle famiglie. Il nostro cammino di recupero proposto prevede: appoggio psicologico-spirituale, attività ludico-culturale, professionalizzazione e inserimento nel mondo del lavoro. Nei prossimi tre anni programmiamo aumento e appoggio ai ragazzi dipendenti da droga, lavoro di prevenzione e diminuzione dell’accoglienza istituzionale. Abbiamo una casa di ragazzi disabili con costi molto alti e non sappiamo come diminuirne il numero perché nessuno li vuole. Cresce la richiesta di accoglienza di bambini appena nati, abbandonati o tolti ai genitori e questi sono adottati con maggiore facilità. Appello per continuare Molte mie preoccupazioni che hanno anche generato i miei malesseri, sono di origine economica. La crisi europea in atto ha ridotto l’appoggio in questo senso. In questi due ultimi anni abbiamo faticato particolarmente. Per questo chiedo a tutti e ad ognuno di non abbandonarci in questo momento di cambiamenti importanti. Abbiamo ancora più bisogno di voi e del vostro sostegno non solo economico. Siamo anche preoccupati per il futuro, nella ricerca di persone che possano portare avanti quest’opera che deve continuare. Pregate perché possiamo trovare e aiutare la crescita di persone che assicureranno questa continuità. Questa è una opera di Dio e Dio no ci abbandonerà. I nostri ragazzi vi ringraziano. Un poco da parte vostra… è un miracolo per noi! Vi ringrazio e abbraccio forte. Padre Renato DALLA STRADA ALLA VITA 5 COLLOQUIO PADRE RENATO RISPONDE Caro Padre, la Casa do Menor è diventata ONG da qualche anno. I rapporti con i paesi in cui operano le ONG spesso non mi sembra che siano sulla stessa lunghezza d’onda delle politiche governative. Gli stati non sempre ne appoggiano il lavoro come dovrebbero anche se il loro operare è a favore delle minoranze più povere e disagiate come i meninos de rua con i quali lei Padre da anni lavora. Senz’altro ci sono motivi economici, ma la ricchezza e la democrazia di un paese passano attraverso la crescita di tutti i suoi figli, senza distinzioni, senza se e senza ma. Altrimenti non c’è democrazia… Mario da Pisa Le organizzazioni non governative e i movimenti sociali in Brasile hanno storicamente un rapporto stretto con i paesi europei. Molte agenzie di cooperazione internazionale che hanno origine nel vecchio continente hanno giocato un ruolo chiave in Brasile: hanno ricevuto sovvenzioni per molti anni dai partners europei per essere in grado di sviluppare i loro progetti per la promozione dei diritti dei gruppi emarginati e contribuire così in maniera esemplare al processo di democratizzazione del paese. Il contesto è cambiato! Il ruolo del Brasile a livello internazionale ha aiutato a costruire l'immagine di un paese emergente, caratterizzato da una crescita economica con la capacità di finanziare le proprie politiche sociali. Il Brasile è riuscito ad evitare i principali effetti della grave crisi economica e finanziaria, ha rafforzato l'immagine di un paese forte e indipendente. La cooperazione europea, che aveva già iniziato a cambiare la sua priorità geografica, in realtà sceglie di investire i fondi in altre regioni del mondo, come nei paesi africani, i più poveri. Purtroppo, la percezione che passa attraverso l'immaginario collettivo planetario, e anche in Brasile, porta una realtà distorta. Le diseguaglianze rimangono alte in Brasile, e le importanti iniziative volte a favorire politiche di inclusione sociale sono ancora modeste; le politiche di buon governo continuano a privilegiare gli interessi economici di pochi sui diritti dei gruppi storicamente esclusi. Le ONG brasiliane incontrano difficoltà negli ultimi anni che non hanno mai sperimentato finora, che minacciano la loro esistenza, o almeno la loro capacità di esercitare un ruolo di controllo sociale; difficile l’ accesso ai fondi pubblici in base a criteri molto rigorosi: le regole nella gestione dei finanziamenti simile a quello dell'economia di mercato, burocrazia e ritardi nel trasferimento di fondi, mancanza di sostegno istituzionale. La mancanza di trasparenza favorisce la dispersione di risorse pubbliche da parte dei governi che spesso incoraggiano la creazione di organizzazioni fittizie e finisce per offuscare l'immagine di serio lavoro delle organizzazioni impegnate nella trasformazione sociale. Questa situazione ci fa dimenticare che le ONG, piuttosto che servire la politica del governo sono rivolte al miglioramento della società. È molto positivo che il Brasile stia raggiungendo un nuovo ruolo sulla scena internazionale, ma è essenziale che le ONG brasiliane possono essere incluse in questo processo: la loro esperienza va ben oltre la crescita economica e porta elementi preziosi per la costruzione di una società nuova. Le relazioni con le organizzazioni europee non sono scomparse, ma sono meno politiche alla ricerca di nuove forme di lavoro; la cooperazione internazionale con il Brasile non è finita, ma stanno nascendo nuove sfide ... Scrivete a Casa do Menor Italia: [email protected] 6 DALLA STRADA ALLA VITA NEWS DALL’ITALIA I° CENA DELLA CASA DO MENOR PER I MENINOS DE RUA Gustiamo il piatto tipico della cucina piemontese e aiutiamo Casa do Menor. Sarà presente alla cena Padre Renato che ci racconterà la sua esperienza di vita con i meninos de rua, i tanti problemi che affliggono la realtà brasiliana, l’impegno costante ma difficile della Casa do Menor. La serata sarà allietata da una lotteria e da giochi… Siete tutti invitati a partecipare. SABATO 6 OTTOBRE 2 012 - ore RISTORAN 20 TE MODER Via d N ella Miseri O cordia, 12 - CARRU’ I°CENA DE LLA CASA DO MENOR PER I MENI NOS DE RU CON LA PRE A SENZA DI PA DRE RENATO CH IERA grafica&stamp a: Costo dell l a cena: € 40 di cui € 30 a ffa avorre e della Ca Pre renotazio one entro sa do Men il l or. 30 settemb r. pre resso Casa re r e 2012 do Menor Italia ONG Cuneo – te l.0171.4 489251 tipolitomartin i b.s.d. GRAN BOL LITO... SETTE TAGL I DI SOLIDA RIETÀ DALLA STRADA ALLA VITA 7 NEWS DALL’ITALIA PENSIERI SOLIDALI (da “La Stampa” del 12/08/2012) Stai passando un momento felice della tua vita? Partecipa la tua gioia in occasione di festività, nascite, comunioni, cresime e matrimoni con parenti e amici, scegli i “biglietti solidali” della Casa do Menor e darai vita a tanti bambini. MAGLIETTE 2012 Sono disponibili presso le sedi della Casa do Menor Italia REGALA E REGALATI UNO DEI LIBRI DI PADRE RENATO MENINOS DE RUA 1997 EDIZIONE PIEMME IN STRADA I bambini non sono problema ma soluzione EDITRICE ESPERIENZE - 2007 PRESENZA Educare alle frontiere dell’esclusione EDITRICE JACA BOOK – 2011 8 DALLA STRADA ALLA VITA NEWS DALLA FRANCIA AUGURI A CASA DO MENOR FRANCE NEL SUO 10° ANNO DI VITA È un grazie affettuoso quello che Padre Renato e i suoi bambini inviano ai volontari della Casa do menor France per la loro disponibilità e il loro impegno. La loro collaborazione è stata e sarà preziosa. Per festeggiare il 10° anniversario si celebrerà il 29 settembre alle ore 18 nella Cattedrale di Monaco una santa messa con la presenza di Padre Renato Chiera. Seguirà alle ore 20 una cena con serata di musiche e danze. Il 6 ottobre a La Turbie nella sala delle feste si terrà un “Bingo” il cui profitto andrà a favore della Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo. È questa l’ennesima dimostrazione dell’impegno di Casa do Menor France. SALETTE LE CORNET, Presidente di Casa do Menor France così ricorda il suo incontro con la Casa do Menor F in dalla mia infanzia ho aiutato i poveri. Prima con mia madre che ha ospitato due famiglie rom, ogni settimana, per un pasto caldo e vestiti. Negli anni del liceo con alcuni compagni di scuola seguivo due volte la settimana un gruppo di anziani per commissioni, pulizia in casa e preparazione dei pasti. All'età di 51 anni, Padre Philippe Blanc, parroco della Cattedrale di Monaco, mi ha parlato di un prete che in Brasile aveva creato la Casa do Menor. Quando Padre Renato è venuto a Monaco, mi è stato presentato da Padre Philippe che conosceva molto bene il suo lavoro. Non Il Primcipe Alberto di Monaco, Madame Salette Presidente Casa do Menor France, dimenticherò mai questo incontro Lucinha Vice Presidente Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo e Padre Renato. che ha cambiato la mia vita. Ho trovato in lui uno straordinario carisma, volevo davvero fare parte della famiglia di Casa do Menor. Su iniziativa di Padre Philippe abbiamo creato Casa do Menor France nel mese di agosto 2002, grazie ai molti volontari che si sono uniti a noi. Tutte le donazioni vengono inviate a Padre Renato in Brasile.Nel 2005 ho visitato per la prima volta Casa do Menor in Brasile ed è stato amore a prima vista: ho potuto effettivamente apprezzare la qualità del lavoro nel salvare i bambini e gli adolescenti nella droga, nella violenza, nell’alcool, nella prostituzione e mi sono commossa. Casa do Menor France con i suoi 10 anni di vita contribuisce al sostegno con la ricerca di benefattori in Francia e nel Principato di Monaco; organizza regolarmente eventi per raccogliere fondi e presentare progetti a potenziali donatori e fondazioni. La sua azione ha realizzato numerosi progetti nel centro di Casa do Menor a Fortaleza come a Rio. Attualmente Casa do Menor France mantiene due case con 16 bambini: "Casa San Francisco" e "Casa Santa Clara", situate nel centro di Fortaleza. DALLA STRADA ALLA VITA 9 NEWS DAL BRASILE FULL IMMERSION IN BRASILE DIARIO DI UNA ESPERIENZA UMANA E VIVIFICANTE CHE NON SI POTRÀ DIFFICILMENTE DIMENTICARE I ragazzi del gruppo “Progetto Esperienza” sono arrivati dall’Italia alla Casa do Menor in Brasile Alle ore 18.30 locali è arrivato in Brasile il primo gruppo di giovani cuneesi, che per un mese aiuteranno la Casa do Menor e approfondiranno vari aspetti della realtà brasiliana. Sono nove giovani di 18-20 anni: Chiara Bosio, Francesco De Magistris, Martina Dalmasso, Luca Andreis, Lucrezia Botasso, Martina De Simone, Martina Abello, Chiara Merlino e Giulia Preve. Dal Brasile mandano un abbraccio speciale a Cassandra che, purtroppo, non ha potuto viaggiare con il gruppo, ma confidiamo che presto ci siano nuove opportunità perché possa, comunque, conoscere il lavoro della Casa do Menor. L'obiettivo del progetto è che i giovani facciano un’esperienza di volontariato nella Casa do Menor e conoscano la cultura brasiliana. I giovani sono arrivati con molto entusiasmo e disposti ad essere presenza amorevole per chi non è amato. Ad accoglierli all'aeroporto di Rio de Janeiro, Kelly, la volontaria brasiliana responsabile della Pousada, John e Paolo -il volontario italiano responsabile del progetto, accompagnati dai volontari del Servizio Civile italiani e tedeschi: Alice, Davide, Marcello, Tatiana, Veronica, Eva e Leo.I giovani del Servizio Civile Italiano aiuteranno Kelly e Paolo, mettendo a disposizione dei nuovi arrivati la loro esperienza di questo semestre di servizio e di vita in comunità, perché possano ambientarsi presto al meglio.Quando i nuovi volontari sono giunti a Miguel Couto (quartiere povero dove ha sede la Casa do Menor) si è chiaramente percepita una nota d'ansia sui loro volti. Dopo la sistemazione nella Pousada, hanno fatto una chiacchierata con il sergente Andrew (responsabile della sicurezza, che coordina i vigilantes per il loro soggiorno) che ha fornito alcune regole e istruzioni durante la festa di benvenuto.I ragazzi hanno portato in dono alla Casa do Menor molto materiale didattico e abbigliamento, che presto distribuiranno nei centri che ne hanno maggior bisogno come le case di accoglienza. Un caloroso grazie a questi ragazzi e alle loro famiglie per la generosità! Durante la mattinata è stata organizzata una deliziosa colazione brasiliana preparata dagli studenti del corso di Gastronomia, che ringraziamo per tutto l’aiuto che daranno ai nostri giovani!Nel pomeriggio hanno avuto l'occasione di fare un primo tour per Miguel Couto, così da familiarizzare con la comunità locale. Racconta Kelly che questa è stata un'esperienza memorabile, perché hanno attirato la curiosità degli abitanti del quartiere, sorpresi di vedere così tanti giovani tutti insieme. Alcuni si sono avvicinati per salutare e complimentarsi, i giovani italiani non hanno avuto difficoltà ad interagire ed hanno affermato: “Siamo molto simili ai brasiliani quando si tratta di simpatia!”Per finire hanno partecipato alla tradizionale Festa dell’Aipim di Tinguá, dove i nuovi volontari sono rimasti incantati dalla musicalità brasiliana e dal cibo tipico della regione. 10 DALLA STRADA ALLA VITA NEWS DAL BRASILE FULL IMMERSION IN BRASILE Lunedì 16 luglio il gruppo ha avuto modo di incontrare i ragazzi dei corsi professionali nel centro di Miguel Couto al quotidiano appuntamento del Café com Jesus, un momento di spiritualità e formazione che ogni mattina precede le attività. In questa occasione si sono anche presentati alla comunità della Casa do Menor nella Cappella Jesus Menino. E dopo la calorosa accoglienza dei collaboratori, hanno ricevuto dalle mani della dirigente Aparecida, il dado dell’amore.Poi sono iniziate le visite alle case famiglia Herbalife, Renascer, Vida, Esperança ed al CIDAH - Centro Culturale, mentre nel pomeriggio sono andati a visitare le case di Tinguá. La sera si sono riuniti tutti i volontari per un momento di scambio di esperienze e per conoscere le loro prime impressioni sul lavoro nelle case d’accoglienza. Poi i volontari del Servizio Civile hanno parlato delle loro esperienze con i meninos e le meninas della Casa do Menor. Ogni giorno i giovani si recano in piccoli gruppi nelle case-famiglia dell'associazione a Miguel Couto e in quelle più distanti di Tinguá, per conoscere le realtà delle case d'accoglienza ed aiutare nelle attività domestiche. A turno, un paio di giovani si occupano della gestione della Pousada, in cui sono alloggiati, e all'occorrenza aiuteranno nelle varie attività del centro, dove impareranno anche a cucinare piatti brasiliani, seguiti dai professori del corso di cucina. Racconta ancora Kelly: "I nostri nuovi volontari si stanno inserendo nella realtà delle case-famiglia, condividendo le esperienze di ogni giorno con i meninos ospitati. Auguriamo un buon lavoro, e speriamo che siano tutti contenti nel nostro Paese!" Ci uniamo alla responsabile brasiliana nel ringraziare anche Donatella e Paolo, che hanno messo tutto il loro impegno per portare avanti questo progetto! Il Vescovo della Diocesi di Nova Iguaçu, Dom Luciano Bergamin, durante la sua visita alla Casa do Menor, ha incontrato i giovani italiani che stanno prestando servizio nelle Case Famiglia, negli asili e nel Centro di Sviluppo Comunitario. Il Vescovo ha parlato ai ragazzi del Progetto Esperienza e del Servizio Civile, è stata una mattinata intensa e ricca della presenza di Dio, che ha motivato tutto il gruppo per il lavoro che li aspetta.All'incontro, i giovani hanno avuto modo di parlare anche con Pe. Felix e con l'Assessore di Nova Iguaçu, la professoressa Marli, da anni valido sostegno della Casa do Menor ed esperta di politiche pubbliche sociali.Questa conferenza ha spezzato una settimana intensa di attività fra le case ed il centro di Miguel Couto, iniziata con i festeggiamenti per il compleanno del fondatore, Padre Renato Chiera. DALLA STRADA ALLA VITA 11 NEWS DAL BRASILE NOI RAGAZZI DEL PRIMO MONDO RINGRAZIAMO PER UNA FELICITÀ MAI PROVATA PRIMA. QUESTO HA L’ esperienza che abbiamo intrapreso credo abbia cambiato profondamente il mio modo di vivere e di guardare gli altri; ho imparato a considerare che le persone con cui ho a che fare hanno una storia a volte “peggiore” della mia. Ho imparato a rapportarmi meglio con gli altri, ad adattarmi ad usi e costumi differenti. Ho notato che le persone presenti nelle case sono disposte ad aprirsi anche con persone sconosciute e l’accoglienza che ho ricevuto mi ha stupito perché era spontanea e sincera, ma soprattutto calorosa. Luca Andreis A rrivata a Miguel Couto ho avuto un attimo di turbamento... ”cosa ci faccio io qui?”. Col passare dei giorni, poi, mi sono resa conto della splendida opportunità che mi si presentava. Ho passato un mese bellissimo e ricchissimo, che, oltre ad avermi portata davanti a realtà che non conoscevo e che non potevo immaginare, mi ha fatto riflettere sui rapporti e sulla mia vita italiana. “ Fazer-se um”, “ser primeiro ad amar”... dopo due settimane con queste frasi del dado che continuavano a frullarmi nella testa, ho vissuto i giorni seguenti provando a concretizzarle. Ringrazio la Casa do Menor per averci permesso di fare tutto ciò, Paolo per la sua presenza indispensabile e la sua fermezza nei momenti che la richiedevano, Kelly e John per la loro energia, i miei compagni di esperienza per essere stati come fratelli e i volontari del servizio civile per averci fatto divertire insieme a loro e per aver dato consigli molto utili da “fratelli maggiori”. Grazie padre Renato per il tempo che ci hai dedicato, per i momenti di confronto e le tue parole che sempre riescono a smuovere qualcosa. prattutto forti, che non dimenticherò mai. Ho imparato che alla base di tutto in realtà esiste una sola cosa: l’amore che ognuno di noi può dare agli altri. Non mi si è chiesto di fare grandi cose, sono bastati piccoli gesti come un abbraccio, una carezza o anche solo il fatto di esserci. Ecco ciò che ho cercato di fare in questi 30 giorni nelle case. Spero di non dimenticare questi momenti vissuti con i ragazzi nelle case e per quanto riguarda i miei compagni di avventura mi auguro con tutto il cuore di risentirli e rivederli perché sono diventati davvero speciali per me. Concludo ringraziando Paolo, il nostro secondo papà che si è tanto impegnato per questo progetto e, ora lo posso dire, ha fatto davvero un buon lavoro! Obrigado por todos, ragazzi! Giulia Preve P aura,insicurezza e convinzione di non aver fatto la scelta giusta erano le emozioni da me provate la sera stessa della partenza alla volta del Brasile. Voglia di rimanere, soddisfazione e felicità sono quelle che provo ora che, aimè, me ne torno in Italia. Senza dubbio posso affermare che quest’ esperienza di un solo un mese è stata indimenticabile e assolutamente positiva, mi sento cresciuta, cambiata in qualche modo. Non posso fare altro che ringraziare tutti coloro che hanno reso questo mese unico: da Kelly a Paolo, dai volontari italiani a tutti coloro che lavorano qui alla Casa do Menor di Miguel Couto. Ma soprattutto grazie ai miei compagni di avventura che da perfetti sconosciuti si sono rivelati amici con cui confidarsi, sorelle di cui fidarsi e ragazzi con cui ridere, scherzare e divertirsi. Martina Dalmasso Chiara Bosio C he dire di questa esperienza in Brasile? Assolutamente una delle più belle della mia vita! Sebbene sia durata solo un mese il Brasile è riuscito a darmi emozioni, ma so- 12 DALLA STRADA ALLA VITA Q uando sono partita per il Brasile devo confessare che non avevo delle motivazioni forti e sentite come quelle di certi miei compagni di avventura; infatti i primi giorni ho attraversato la fase in cui mi sentivo spaesata e inutile, NEWS DAL BRASILE TRAVOLTI DA UN’ONDA… D’AMORE FATTO LA CASA DO MENOR CON I SUOI BAMBINI PER NOI. poi grazie a questi bambini così aperti e poco viziati, capaci di gioire per un nonnulla sono passata alla fase “posso dare tanto”. In realtà poi grazie alle testimonianze di coloro che si sono aperti con noi e ai volontari che sono in Brasile da tempo ho capito che qua in Brasile bisogna “ponderare tutto”; bisogna saper dare affetto, ma allo stesso tempo mantenere le distanze, bisogna vivere alla giornata, essere felici per ciò che si è fatto senza pensare domani si ricorderanno di me? Certo non è semplice ma tirando le somme penso che qua in Brasile se dai 1 ricevi 100. Torno in Italia diversa, spero di ricordarmi per sempre quanto sono fortunata. Martina Abello A ll’inizio di questa esperienza non sapevo cosa aspettarmi e a cosa sarei andata incontro, ma non avevo troppe aspettative: si è rivelata molto positiva perché ogni emozione vissuta è stata sorprendente e intensa. Credo che un paese come il Brasile possa dare davvero molto a noi europei che desideriamo cose materiali e non comprendiamo che ciò che conta è l’ amore reciproco, il sapersi donare ogni giorno per ottenere come premio una delle cose più belle: il sorriso di un bambino. Sono contenta di aver preso parte a questo gruppo perché dopo un’ esperienza simile siamo legati da un rapporto davvero forte. Spero di riuscire a trasmettere tutto ciò che ho imparato e di riuscire a metterlo in pratica anche dopo essere ritornata a casa. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa avventura. Siete stati fantastici! Non potevamo avere di meglio. Martina De Simone ... e così siamo arrivati agli sgoccioli, incredibile questo posto, ti fa sentire a casa fin dai primi minuti. La fatidica frase “si torna a casa”... ma a casa dove? Abbiamo capito che la vera casa non è quella materiale con tetto, mattoni e finestre, ma è quella sensazione di essere amato, che si va costruendo con il tempo, talvolta mordendosi la lingua, sbattendo la testa, ma anche e soprattutto un amore dettato da quotidiani abbracci, confessioni, lacrime di felicità… ogni singola emozione è fortissima e non accetta vie di mezzo, ma ragazzi questa è la vera vita: emozioni vere ed intense. Grazie a tutti, mi avete regalato una felicità mai provata prima. Lucrezia Botasso M i avevano detto che un’esperienza come questa mi avrebbe lasciato molto, ma solo vivendola sulla mia pelle ho capito quello che intendevano. Infatti solo camminando sul terreno brasiliano, solo osservando con meraviglia i mille aquiloni che si fronteggiano nel cielo, solo lasciandosi stupire dalle testimonianze dei ragazzi di strada e emozionare dalle parole di padre Renato sono stato travolto da un’onda. Un’onda di emozioni intense che spero di riuscire a mantenere vive e a trasmettere una volta tornato in Italia. Francesco De Magistris Q uesta esperienza di un mese non è facile da descrivere, perché ha dato il via ad un processo di cambiamento in me che non so quando porrò a termine. Ripensando alle piccole avventure, alle persone che abbiamo incontrato, alle difficoltà e alla felicità che accompagnava tutte le notti il mio sonno, mi rendo conto che un viaggio del genere ti apre veramente occhi, cuore e anima. Non solo perché ti obbliga a rivederti come individuo, ma anche come persona in rapporto agli altri. In questo ultimo giorno, in cui ci sono stati i primi saluti con le persone che ho incontrato, mi sono resa conto che il mio desiderio di restare è dovuto al fatto che mi sento di aver dato solo 1/10 di quello che invece è stato regalato a me: emozioni, insegnamenti, spunti di riflessione e una maggiore coscienza dei miei errori, come persona, figlia e amica. Posso solo ringraziare le persone che si sono impegnate in questo progetto e la Casa do Menor che nemmeno per un secondo mi ha fatto sentire estranea a questa realtà. Forse è proprio questa la morale: se una realtà è distante da noi 10.000 km, non significa che non ci appartiene. Chiara Merlino DALLA STRADA ALLA VITA 13 NEWS DAL BRASILE PROGETTO “ESPERIENZA DI SOLIDARIETÀ”... PRIME IMPRESSIONI Di Paolo Taragna, coordinatore del progetto A eroporto di Rio de Janeiro, 9 agosto 2012, sono molto emozionato, i ragazzi e le ragazze che mi hanno accompagnato in questo mese di esperienza stanno ritornando in Italia, i loro volti sorridenti e gioiosi scompaiono uno per uno. Li saluto con affetto, ognuno mi ha donato in modo personale e significativo un po’ del suo mondo, della capacità di stare con gli altri, di sapersi relazionare nel gruppo e con le persone che hanno incontrato nelle case dove per un mese hanno dato e ricevuto amore. So che non tornano come erano partiti, dai bambini e dagli adolescenti sofferenti hanno ricevuto stimoli che potranno segnarli profondamente e forse portarli su cammini nuovi, imprevisti. Lasciandoli ho pensato al primo incontro comunitario, quando ho proposto loro come obiettivo del cammino mensile di contribuire in modo personale ad essere famiglia: oggi posso dire che abbiamo raggiunto questo scopo. Ci siamo aiutati, c’erano momenti di tensione, pochi, ma facilmente superati grazie ad incontri personali maturi e responsabili, ci siamo voluti bene e ci siamo divertiti! Lascio ai ragazzi di testimoniare in prima persona il loro vissuto. Ora sono al lavoro con il secondo gruppo, ancora ci impegneremo nel raggiungere lo stesso risultato. A tutti i ragazzi e le ragazze del primo gruppo semplicemente e con tanto affetto GRAZIE, mi avete aiutato a crescere facendo della vostra gioia e della vostra splendida voglia di vivere un motivo di felicità personale. 2° SEMESTRE CORSI PROFESSIONALIZZANTI con oltre 1000 alunni e nessun aiuto dal governo Ad agosto è iniziato a Miguel Couto il secondo semestre dei Corsi Professionalizzanti con una iscrizione record: oltre mille alunni. Anche Santana di Ipanema e Fortaleza hanno dato il via al secondo semestre. Perché questa partecipazione Il Brasile ha urgente bisogno di mano d’opera qualificata e i ragazzi e giovani dai 14 anni in su hanno sete di protagonismo e di futuro più sicuro. Oltre ai 7 corsi tradizionali, stiamo dando appoggio speciale ai corsi di cucina e di barman, perché Rio ha bisogno di questi professionisti per i grandi eventi di cui sarà palco. Una novità: anche adulti, uomini e donne, papà e mamme di famiglia si iscrivono ai nostri corsi per potere avere un impiego migliore. Questa volta tutti gli alunni sono stati accolti su un lungo tappeto rosso e sotto un arco di fiori per dire loro che erano attesi e benvenuti. 14 DALLA STRADA ALLA VITA Adolescenti apprendisti: abbiamo oltre 200 adolescenti e giovani dai 14 ai 27 anni che, mentre frequentano i corsi, sono assunti da imprese con libretto di lavoro, che assicura loro esperienza e facilita poi un impiego stabile. Una decina di imprese hanno già una convenzione con Casa do Menor per questa collaborazione. NEWS DAL BRASILE Un appello Abbiamo molti alunni, nessun aiuto dal governo, questa una brutta novità! Oltre a questo il Ministro del Lavoro ha proibito alla Casa do Menor di chiedere qualunque donazione o piccola collaborazione da parte degli alunni, perché siamo entità filantropica. Abbiamo saputo questo all’inizio dei corsi. La Casa do Menor assume il costo degli istruttori e del materiale di consumo e delle attrezzature, contando sull’appoggio di persone generose come voi. Adottate un ragazzo per imparare un mestiere! Ne vale la pena! FESTA A SANTANA DO IPANEMA QUATTRO ANNI DI PRESENZA DELLA CASA DO MENOR Il 29 luglio Casa do Menor ha festeggiato quattro anni di presenza a Santana do Ipanema. Per celebrare questo momento speciale si è celebrata una messa di ringraziamento, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vescovo di Palmeira, Dom Dulcênio de Matos, che ha ricordato la storia e la missione di Casa do Menor nell’accogliere bambini e adolescenti a rischio, con particolare Responsabili di CdM Santana do Ipanema. attenzione al lavoro con le famiglie, evidenziando le difficoltà e le sfide dei missionari. Ne è seguito un pranzo, cui hanno partecipato i sacerdoti Eclejean e José Neto, e amici e partner dell’istituzione. Padre Renato Chiera non era presente per problemi di salute, ma ha inviato una lettera di ringraziamento, che ha suscitato emozioni. Eccone alcuni stralci: "Cari amici e dipendenti della casa di Santana, scrivo sabili, Renata Vargas e Helen Zapari perché la loro vita con il cuore triste per non poter essere con voi a festeg- sia comunione con Dio e con i fratelli. giare i 4 anni di presenza della Casa do Menor a Santana, Un grazie speciale a Padre José Neto per la sua dedizione benedetta da Dio e da me amata. La mia salute è un po’ e disponibilità, per la donazione del terreno, che ora è scossa dai problemi e dall’età. .. (ho appena compiuto della Casa do Menor. Un grazie speciale a tutti i nostri 70 anni di età, 45 anni di messa e 34 anni di missione volontari, coloro che già sono stati con noi e soprattutto in Brasile). Chiedo di pregare per me perché riesca a su- quelli che ora stanno dando la loro vita a Santana…Reperare questa prova, in modo che Dio arrivi dove non nata, Helen, Celina, Marco, Mauro, Cledja e i nuovi misposso più. Un grazie a tutto l'amato popolo di Santana. sionari e volontari: Elaine, Tatiana, Claudene, Adam e Senza di voi non sarebbe possibile continuare questa no- Luiz Antonio. Prego che Dio ispiri i vostri cuori, perché bile missione. Dio ci ha chiamati attraverso il sindaco si- fiorisca il vero spirito missionario che vive anche nelle gnora Renildes Bouillon e soprattutto con la festosa difficoltà: solo così si può essere padri e madri di figli e accoglienza dell’amato e stimato Vescovo Dulcênio. Sono figlie di Santana. Vogliamo aiutare ragazzi e ragazze per passati 4 anni...voglio ringraziare Dio per la nostra pre- realizzare l'amore di Dio attraverso il nostro amore. Vosenza a fianco dei bambini del Brasile. Abbiamo bisogno gliamo dare amore a tutti coloro che incontriamo.Predi più vocazioni in modo da non perdere la spiritualità; ghiamo per le vocazioni a questo lavoro che Dio, ha senza di essa, si corre invano, come dice San Paolo. In- ispirato per il riscatto e la dignità di molti bambini che vitiamo il vescovo e i sacerdoti a seguire le nostre respon- Egli ama con un amore speciale! " DALLA STRADA ALLA VITA 15 DOSSIER Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (ONU - 1959) Principio settimo: il fanciullo ha diritto a una educazione, che, almeno a livello elementare deve essere gratuita e obbligatoria. Egli ha diritto a godere di un’educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale, e di divenire un membro utile alla società. Il superiore in- teresse del fanciullo deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione e del suo orientamento; tale responsabilità incombe in primo luogo sui propri genitori. Il fanciullo deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giuochi e attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto. VITA SCOLASTICA IN BRASILE SCUOLE STATALI L e scuole statali brasiliane vanno dagli asili fino alle università. Sono gratuite per chiunque, persino per gli adulti. I bambini brasiliani frequentano la scuola statale che è più vicina a casa loro. Per immatricolare i propri figli a scuola, i genitori devono fare domanda (matriculate) personalmente alla relativa scuola. Per iscrivere il bambino, dev'essere presentato un certifcato di nascita. La vaccinazione obbligatoria non è richiesta. Il Brasile offre l'intero ciclo d'istruzione prescolastica. Ci sono asili nidi per bambini al di sotto dei 2 anni e scuole materne per bambini di età superiore ai 6 anni. A seconda delle abilità e delle conoscenze del bambino, la scuola deciderà insieme ai genitori quale scuola materna il bambino dovrebbe frequentare. Le opzioni includono Maternals che sono principalmente giochi di gruppo, e Jardimes dove il bambino riceve già una certa istruzione scolastica. EDUCAZIONE PRIMARIA IN BRASILE (ENSINO FUNDAMENTAL) F ino a poco tempo fa l'età obbligatoria per frequentare la scuola era 7 anni. Quest'età ora è stata ridotta ai 6 anni mentre i bambini possono iniziare a frequentare la scuola già all'età di 5 anni purché ne compiano 6 entro il primo semestre. Durante la prima parte dell'istruzione primaria brasiliana (Ensino Fundamental I) gli studenti di solito hanno un insegnante durante l'intero anno accademico o l'intero primo ciclo di istruzione se possibile. Le materie obbligatorie sono il portoghese, la storia, 16 DALLA STRADA ALLA VITA la geografia, la matematica, le scienze e l'educazione fisica. Nel secondo ciclo di istruzione primaria (Ensino Fundamental II) il curriculum è ampliato da una a due lingue straniere, prevalentemente spagnolo e inglese e ogni materia è insegnata da un insegnate diverso. Gli studenti di età superiore che non frequentano la scuola primaria all'età adeguata, vengono istruiti insieme agli studenti più giovani. Solo se sono maggiori di 18 anni verranno separati dai ragazzi più piccoli. DOSSIER EDUCAZIONE SECONDARIA (ENSINO MÉDIO) L’ educazione secondaria in Brasile dura 3 anni. Gli studenti continuano a studiare le materie presenti nelle scuole di educazione primaria ma integrano anche nuove materie obbligatorie come chimica, biologia, filosofia e sociologia. L'istruzione secondaria non è obbligatoria. Durante i 3 anni d'istruzione secondaria, gli studenti possono optare per tirocini professionali durante il normale Ensino Médio. Ciò vale per gli studenti che non intendono proseguire con l'educazione superiore. Il tirocino professionale si svolge durante il 2° e il 3° anno dell'istruzione secondaria. ORARI DI LEZIONE E VACANZE A causa della grande quantità di studenti, gli orari di lezione in Brasile di solito sono divisi in 3 sessioni, dalle 7.00 alle 12.00, dalle 12.00 alle 17.00 e dalle 17.00 alle 22.00. Questa suddivisione solitamente si applica sia alle scuole private sia a quelle pubbliche. Se una scuola è più piccola può scegliere di offrire solo una o due di queste sessioni. Uno studente di solito frequenta solo una sessione al giorno. Ciò è anche programmato perchè si riduca il numero di studenti che abbandonano presto l'istruzione scolastica. Considerato che l'educazione obbligatoria richiede la frequenza fino all'età di 14 anni, alcuni studenti abbandonano la scuola molto presto per lavorare e mantenere finan- ziariamente le loro famiglie. Per questi bambini il governo ha organizzato lezioni pomeridiane e anche corsi a distanza. La regolamentazione riguardo i termini scolastici e le vacanze è stabilita dai governi locali. Gli unici requisiti attribuiti dal governo federale sono che luglio sia un mese di vacanza, che ci debba essere una pausa alla fine di un' anno civile e che gli studenti della scuola primaria ottengano almeno 200 giorni scolastici all'anno. Spetta ai comuni poi organizzare la divisione di questi 200 giorni. Nonostante l'individuale regolamentazione, si è ora stabilito uno standard comune. Una sessione accademica normalmente si svolge da Febbraio a Giugno e da Agosto fino a Dicembre. DIFFICILE LOTTA CONTRO L’ANALFABETISMO UNDICI ANNI DI SCUOLA PER FARNE OTTO “D ando un’occhiata ai risultati scolastici n Brasile abbiamo conferma di una statistica ufficiale che dice come, per terminare gli otto anni di scolarizzazione obbligatoria, gli studenti brasiliani spendano in media undici anni. Molti di loro si fermano prima. L’istruzione è uno dei problemi più importanti e delicati che affliggono il Brasile e, secondo statistiche ufficiali, il 23% della popolazione è analfabeta, ma in realtà il dato effettivo è assai più alto. Infatti l’organizzazione della scuola in Brasile, di per sé valida, inserita in una società e in una economia che soltanto in questi anni sta decollando, non funziona. Non funziona perché i poveri, che sono la maggior parte della popolazione, non possono, non sanno, non vogliono studiare e far studiare i loro figli. Troppi e di difficile soluzione sono i problemi che devono affrontare. La percentuale più elevata di mortalità scolastica si registra nel passaggio dalla prima alla seconda classe. Per rimediare a questo decremento della frequenza il governo ha introdotto, in via spe- DALLA STRADA ALLA VITA 17 DOSSIER rimentale, misure didattiche innovative: “ciclo basico” di alfabetizzazione senza esami nelle prime classi; prolungamento dell’orario da 4 a 6 ore giornaliere; refezione gratuita per combattere la sotto alimentazione endemica; inserimento nei programmi di nuove materie ( disegno, musica, sport); decen- tramento, attraverso la municipalizzazione, dell’insegnamento. Infine la valutazione: i criteri di verifica del profitto scolastico dell’allievo vengono definiti dal regolamento interno di ogni scuola. Tali criteri comprendono la valutazione continua e cumulativa del profitto, con precedenza agli aspetti qualitativi rispetto a quelli quantitativi e la verifica della frequenza scolastica. Nella scuola dell’obbligo è prevista in teoria la “promozione” per tutti, in realtà molto alti sono tassi di abbandono e ripetenza. Secondo fonti governative più del 63% dei bambini è di età superiore a quella prevista dalla classe frequentata, i tassi di ripetenza in prima raggiungono il 44% e superano il 70% nelle regioni del nord e nord-est. Per terminare gli otto anni di scolarizzazione obbligatoria, gli studenti brasiliani spendono in media 11 anni”. TESTIMONIANZE C 18 irca 350 bambini della zona di São Raimundo, nel São Luís (MA), erano rimasti più di un mese senza docenti nella scuola per via di una riforma nell’Unità d’Istruzione Basica di São Raimundo. Secondo i genitori e i ragazzi, il Dipartimento Municipale per l’Istruzione (Semed) avrebbe dovuto fare un rimaneggiamento degli alunni per non pregiudicare l’anno. "Da giugno non ci sono lezioni e già prima i professori erano spesso assenti", disse lo studente Matheus Silva, 12 anni, mostrando malcontento. Maria Telma Sousa ha una figlia iscritta in 5ª e reclama per la mancanza di informazioni. "Nessuno sa nulla. Rispondono sempre 'magari la prossima settimana', CENTRO E ma non si vede nessuno a lavorare e non ci sono DUCATIVO DIO BARBOSA previsioni di quando i bambini potranno tornare a DE CASTRO CLEZIANO 3 Scuola Su studiare", aveva protestato. periore in modalità N n Docente: E no a z n a r ormale io d g g e a l Is m a m la ar ve o d . tà se li e a a u un p e di q BRASILE, L'educazion ll'istruzion a o ss e c c a e è trasmis a COLA S -E IL S sione; Albe A legge né h R “L'istruzion –B S O T rt Einstein N e A S è c O iò D R c h A disse: e resta dop RIC - tutto quell ra b e n o io z a a v c o e u r c d h e d e l' im , hai impara enticato erabile to a scuola ali cattiva educativo in Brasile blica è mis u b q u , p " à lt .I la o l o c u sistema fi c di oggi è tr La s blemi e dif inse- soddisfa più le i ro o d p p p a ta z o n n v a ro e c ff c e n chio, non sigenze deg i, ma siliana a li studenti. degli edific di bassi con con- la scuola è uguale e n io z P a e r iniziare rv e per tutti g cons con stipen he, di conoscere la li studenti, i ic t t n t a a n id g d e s e realtà e il non cerca di risors gnanti, in livello di a sono di ciascuno. L'am ri, scarsità ri e p lt a io p i c p s lt re i o t ndimento b m n iente scola segue blemi tra o apprendimento s c ro ti li p c b i o b t s u n e p o u n q to fornisce un significativ stimen ecc. Tutti o, dimentic cattivo inve o dallo Stato. studente è un mon n u i a d n d to o che ogni a do da scop il risult odo sentit m ri re n u e lc d a a in sfruttare. che non è DALLA STRADA ALLA VITA DOSSIER CASA DO MENOR PRESENZA DI SCUOLA DA “PRESENZA” di Padre Renato Chiera U Uno degli obiettivi della Casa do Menor sta nell’offrire ai bambini e agli adolescenti meno fortunati l’educazione infantile (asilo e scuola materna)e la scolarizzazione (in associazione con la prefettura di Nova Iguaçu). Gli asili comunitari assistono i bambini dai due ai cinque anni le cui mamme lavorano fuori casa. Trascorrono tutto il giorno all’asilo, dove mangiano, vengono accuditi, fanno attività pedagogiche e crescono in un ambiente familiare, favorevole al loro sviluppo integrale. Gli asili vogliono raggiungere, aiutare ed educare anche le famiglie dei bambini , generalmente molto problematiche. Sin dalla nascita della Casa do Menor ci siamo scontrati con la mancanza di posti nella scuola pubblica, oltre che con la difficoltà da parte delle scuole nell’accettare i nostri ragazzi e avere a che fare con loro. Per questo cerchiamo di rispondere alla fame di sapere con le nostre “piccole scuole”, che si son ampliate e migliorate, attirando i nostri ragazzi. Oggi la scuola municipale Sao Miguel Arcanjo accoglie 300 studenti. Quelli di Rosa dos Ventos circa 500. Questo spazio è stato aperto nel 2006 per realizzare il progetto Bairro - Escola che, con lo sforzo congiunto da parte del governo municipale e di varie istituzioni del quartiere, intende offrire un servizio scolastico a tempo pieno. La scuola Rosa dos Ventos accoglie 370 bambini. Si tratta di un nuovo modello educativo, integrato con la vita e che risponde alle necessità degli alunni, attraverso la formazione teorica, l’educazione artistica, lo sport e la pre-professionalizzazione. È una scuola che attrae gli studenti. Non ho mai studiato, né avevo voglia di studiare. La scuola, per me, era una seccatura. Ora, alla Casa do Menor, ho scoperto di valere, ho voglia di studiare per diventare qualcuno. Fernando (quattordici anni) Il lavoro comunitario a Vila Claudia, “Construindo cidadania”, è un’esperienza pioneristica di educazione sul territorio. Siamo presenza accanto ai sofferenti e agli abbandonati da tutti, e offriamo aiuto scolastico, attività ludiche, culturali e sportive, aiuto alle famiglie emarginate, brevi corsi professionalizzanti, cooperative di panificazione per madri e famiglie senza lavoro. E’ un lavoro preventivo in un’area molto violenta. Con la nostra presenza, la violenza è quasi scomparsa. Da più di un anno non ci sono omicidi. 19 DOSSIER STRUTTURE E ATTIVITÀ La Casa do Menor ha cercato di supplire alle carenze scolastiche e all’abbandono in strada dei meninos con il suo progetto educativo DA “MENINOS DE RUA” di Padre Renato Chiera CRECHES COM U NITARIAS (ASI LI COMUNITAR È un servizio ch I) e la comunità p arrocchiale offr famiglie che sa e alle rebbero costrett e a lasciare i p figli per la stra ropri da, essendo en trambi i genito stretti a lavorare ri cotutto il giorno. ESCOLINH AS COMUN ITA (SCUOLE C OMUNITAR RIAS IE) Ai bambini e ai ragazzi che non so tenere un no riusciti posto nella ad otscuola pub re n S z E a T d N i A d b is li IZ c L p a o A , n N d ib a ilità, alcune ta la caROFISSIO alfabetizza mastre offro ZANTI) IZ L OFICINAS P z io A N n e n . IO o S S corsi di PROFE ali (tornin io s s (OFFICINE fe ro p ti di corsi icultore, ele e diversi tip rt i o s , ro e e m m a u n n g I , fale sono , meccanico rmatico…) fo in o ic tori, fabbro n c cativo, che, ucchiera, te u d rr e a p o , tt e ta g is tric o pro la ini del nostr lizzazione e uno dei card affianca la professiona . za, o del lavoro all’accoglien gli adolescenti al mond e de preparazion ATTIVITÀ CULTURAL I, TEATRA Sono attivi LI E SPOR TIVE il gruppo d i teatro po calcio e pa polare, le s llavolo, il g quadre di ruppo di att sicali e cir ività artisti censi. Tutt c he e mue le attivit esprimere à aiutano a pieno la i ragazzi a ricchezza c si portano he dentro. 20 DALLA STRADA ALLA VITA I NOSTRI PROGETTI PROPONE PER L’ANNO 2012 A GRUPPI, SCUOLE, ASSOCIAZIONI E A CHI LO DESIDERA l’operazione Corso Statuto, 22/i - 12084 MONDOVI’ Tel. 0174/551480 [email protected] www.antennamissiomondo.it RaccattaTappi GRANDE RACCOLTA di tutti i tipi di tappi in plastica di qualsiasi forma e dimensione: 2 6 97 * 7 7 : ! - "' ,! . + 6 97 * 2 7 7 : Tappi di bottiglie di acqua, bibite, succhi di frutta, thé, latte, lacche, detersivi, shampoo, deodoranti, dentifrici, ecc. Tappi di barattoli tipo Nutella, Nesquik, Orzoro ed anche ovetti Kinder, ecc. I Tappi raccolti verranno consegnati ad una azienda specializzata nel riciclo della plastica. Con il ricavato si intende sostenere alcune attività della Casa do Menor Brasile e dell’Associazione Fiori sulla Luna O.N.L.U.S. 6 97 Per informazioni: telefonare 0174/551480 mercoledì e il giovedì (ore 15.30 - 18.30 ) e il sabato (ore 9.00 - 12.00) "& ,! - "' ,! . / + / + "&!!. ,! - "' ,! . 0 !!+ - "1 0 !! - "1 !!. / + 0 !! - "1 !!. RENDICONTO ANNO 2010 L’azienda di Boves che acquista i tappi li ricicla e li trasforma in cassette da frutta. RACCOLTI CIRCA 10 TONNELLATE DI TAPPI (CIRCA 5 MILIONI DI TAPPI) 7 6 97 RICAVATO (tolte le spese) € 2.000,00 consegnati a Ve- Curiosità: per un 1 kg di tappi di bottiglie dell’ac* : 7 ronica Paolucci, responsabile della Casa do Menor di qua ne occorrono 528. Aderiscono al progetto moltissime scuole della Santana do Ipanema Provincia di Cuneo, Parrocchie della diocesi di Mondovì, aziende, associazioni, Enti vari del terANNO 2011 ritorio provinciale ma anche della Liguria e proRACCOLTI CIRCA 20 TONNELLATE DI TAPPI vincia di Asti e Torino. (CIRCA 10 MILIONI DI TAPPI) RICAVATO (tolte le spese) € 3.000,00 consegnati a Ve- Arrivano anche proposte di collaborazione da ronica Paolucci, a sostegno della Casa do Menor di varie località Italiane, a volte arrivano anche Santana do Ipanema buste contenete tappi spedite tramite posta. ANNO 2012 periodo gennaio - giugno 2012 RACCOLTI CIRCA 16 TONNELLATE DI TAPPI RICAVATO (tolte le spese) verrà destinato a 2 progetti: 1) a sostegno della Casa do Menor di Santana do -Ipa+ "& ,! "' ,! . nema 2) a sostegno della attività di musicoterapia e di ippoterapia per bambini disabili realizzate dall’associazione Fiori sulla Luna presso l’ASL CN1 di Mondovì e Cuneo / + 0 !! - "1 !!. DALLA STRADA ALLA VITA 21 I NOSTRI PROGETTI CERCARE, SCEGLIERE E DONARE A COSTO ZERO: TRE CLICK PER AIUTARE CHI HA BISOGNO La nostra associazione ha aderito al sito www.ilmiodono.it “Dare valore a chi crede nei valori”, questo il motto di www.ilMioDono.it il portale della Solidarietà di UniCredit S.p.A., creato per favorire l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit, Clienti UniCredit e coloro che desiderano sostenere con una donazione i progetti pubblicati sul sito. Infatti, grazie a UniCredit, puoi donare a CASA DO MENOR ITALIA ONLUS senza alcuna commissione, direttamente on line all’indirizzo https://www.ilmiodono.it/org/casadomenor oppure presso una qualsiasi delle Agenzie UniCredit sparse sul territorio nazionale, utilizzando il seguente IBAN: IT 48 B 02008 46482 000102111202 intestato a CASA DO MENOR ITALIA ONLUS Eccovi un esempio dei progetti che troverete sul sito CASA JESUS MENINOS - CASA DIVERSAMENTE ABILI di CASA DO MENOR ITALIA ONLUS La Casa Jesus Meninos ospita ragazzi con disabilità fisiche e/o psichiche. Questi bambini e ragazzi arrivano da situazioni familiari disastrose, con violenze e abusi subiti nell'ambiente domestico o in strada. Rifiutati e abbandonati, cercano protezione nelle bande in strada. La Casa do Menor utilizza un percorso pedagogico supportato da educatori, psicologi e assistenti sociali. Con 22 DALLA STRADA ALLA VITA una mamma ed un papà sociale ricrea l'affetto di una vera famiglia, perchè si sentano amati e protetti. Si provvede ai bisogni quotidiani ed alla scolarizzazione per reintegrarli nella società, anche attraverso un processo di recupero di auto-stima. I corsi professionali sono anche aperti a questi ragazzi per permettere un loro inserimento lavorativo, verso una piena autonomia. SCHEDA INIZIATIVA Dove si svolge: America del Sud Categoria di beneficiari: Bambini Stato dell'iniziativa: In corso COME CONTRIBUIRE 10 € un pasto per tutti i bambini accolti 30 € visite del personale qualificato per un mese 100 € mantenimento completo di un bambino per un mese Puoi trovare e visualizzare anche questi tre progetti: CORSO DI CUCINA CORSO PROFESSIONALE PER PARRUCCHIERI PROGETTO CULTURA NELLA BAIXADA FLUMINENSE LE NOSTRE PROPOSTE PROPOSTE DA L’AQUILONE ONLUS L’ Associazione L’Aquilone Onlus che da anni collabora con la Casa do Menor di Padre Renato Chiera continua a proporre la menina, la bambola di stoffa composta da due asciugamani ospiti, un asciugamano da cucina ed una presina in svariati colori, giallo, lilla, arancio, azzurro, verde e, in occasione del Natale, rosso. Le meninas sono disponibili presso la nostra sede per chi abbia intenzione di organizzare banchetti e vendite, ma può essere oggetto di gradito regalo in qualsiasi occasione, un compleanno, un anniversario, un invito a cena, un piccolo pensiero… I nostri volontari propongono anche le BOMBONIERE SOLIDALI, frutto di un impegno serio e costante di piccoli artigiani. Si tratta di oggetti in decoupage che vanno dal porta cellulare al secchiello in legno oppure in latta, da vasetti di ogni forma e dimensioni a scatoline decorate; si possono adattare in qualsiasi occasione: Battesimo, Prima Comunione, Cresima, Matrimonio. È possibile personalizzare le bomboniere. Una piccola parte delle nostre bomboniere è visibile sul sito dell’Aquilone Farigliano onlus, oppure siamo disponibili ad inviarne le foto. In alternativa, se siete comodi a venirci a trovare, prendete appuntamento per vederle di persona. Si cercano volontari per una giusta causa: aiutare i meninos de rua di Padre Renato Chiera. L’Aquilone dà gratuitamente a chi ne farà richiesta un campionario delle bomboniere in visione, a seguito del quale si potranno ordinare modello e quantità. Il pagamento sarà possibile con bonifico ad avvenuta consegna. ONLUS Aquilone Farigliano - Via Torino, 4 - 12060 Farigliano (CN) - Tel. 0173 76523 www.aquilonefarigliano.org [email protected] DALLA STRADA ALLA VITA 23 ADOZIONE A DISTANZA …AVVICINA I CUORI CAMBIA IL MONDO, RISCATTA I POVERI adozione a distanza costa per ogni bambino accolto in una Casa Famiglia della Casa do Menor euro 1000 all’anno, ma è possibile contribuire con versamenti inferiori e collaborare con una quota libera costante. L’organizzazione delle “adozioni a distanza” dei meninos de rua di Padre Renato avrà cura di reperire il numero di eventuali adottanti mancanti per raggiungere l’importo necessario sopra descritto. All’atto della sottoscrizione dell’adozione vi sarà consegnata la foto della CASA FAMIGLIA. È possibile effettuare l’adozione: L’ • c.c.p. n° 12237129 intestato: Casa do Menor Italia Onlus Ong • Banca Alpi Marittime bonifico bancario IBAN: IT 15 O 08450 46990 000 120101331 intestato: Casa do Menor Italia Onlus • Banca CRS bonifico bancario IBAN: IT 38 J 06305 10200 000 100133905 intestato: Casa do Menor Italia Onlus • Banca BRE bonifico bancario IBAN: IT 20 B 06906 46990 0000 0000 4010 intestato: Casa do Menor Italia Onlus • Banca UNICREDIT bancario IBAN: IT 69 V 02008 46482 0001 0201 1093 intestato: Casa do Menor Italia Onlus Le offerte sono deducibili dal reddito fino al massimo del 19% dello stesso con conseguente risparmio fiscale. Casa do Menor Italia Onlus ONG Via Roracco, 25 12089 Villanova Mondovì - CN Tel./fax 0174-698439 e-mail: [email protected] Via A.Rossi, 1 12100 Cuneo Tel./fax 0171-489251 www.casadomenor.org