REGIME TARIFFARIO ROC - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale DL 353/2003 (Conv. In L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO/CUNEO N. 4/2000 Iscritto al Registro del Tribunale di Mondovì al n. 4/2000 il 31/8/2000
ANNO XIV - NUMERO 47 - APRILE 2015
DALLA STRADA
ALLA VITA
NOTIZIARIO DELLA ONG “CASA DO MENOR ITALIA”
VILLANOVA MONDOVì
Pasqua
VOGLIA DI RISURREZIONE
VOGLIA DI CAMBIAMENTO
IN QUESTO NUMERO
DALLA STRADA ALLA VITA
Notiziario della “Casa do Menor”
Editore:
Associazione
“Casa do Menor Italia” Onlus Ong
Via Roracco 25
12089 Villanova Mondovì (Cn)
Tel. e fax 0174 698439
Via Manfredi di Luserna, 4/A
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Mondovì al n. 4/2000 il 31/8/2000
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Aldo Ribero
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Editoriale
Vivere amando: lasciamoci coinvolgere 3
News dal Brasile
Campagna di Fraternità 2015 Padre Renato in missione ad Haiti Dal “Jornal do Brasil”: lo sterminio dei bambini Diario di Casa do Menor 6
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News dall’Italia
Cuneo: nuova sede per Casa do Menor Italia Incontri tra amici Padre Renato alla Scuola di Pace di Boves (CN) Cascina Martello e Casa do Menor Tournèe del gruppo artistico Casa do Menor 10
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Progetti e Proposte
Progetti da sostenere ECM 2015: Progetto di Esperienza comunità e mondialità 2015 Proposte da “L’Aquilone Onlus” Operazione Raccattatappi: rendiconto 2014 14
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LASCIAMOCI COINVOLGERE
Sito internet Brasile:
www.casadomenor.org.br
Padre Renato nell’editoriale riflette sulle terribili notizie che spaventano
e terrorizzano il mondo, sull’intolleranza sempre più dilagante; cerca
di analizzarne la cause e ci invita a vivere il Vangelo come aiuto e
soluzione per una nuova umanità, a seminare perdono e accoglienza:
ci coinvolge tutti per fare Pasqua.
abbonamento annuale:
euro 10,00
Dopo il suo viaggio ad Haiti ci fa riflettere su una realtà di grave
povertà.
Ai sensi dell’art. 10 Legge 675/96 si
comunica agli abbonati che i dati da
loro forniti all’atto della sottoscrizione
dell’abbonamento sono contenuti in
un archivio informatizzato idoneo
a garantire la sicurezza e la riservatezza.
Grafica, impaginazione e stampa:
TipolitoMartini - www.tipolitomartini.com
Borgo San Dalmazzo (CN)
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DALLA STRADA ALLA VITA
L’articolo del giudice brasiliano Siro Darlan presenta la realtà
drammatica di bambini talmente trascurati negli “abrigos” da
presentare problemi gravi di crescita e sviluppo mentale per
mancanza di stimoli affettivi, confermando la validità della pedagogia
“presenza” da sempre attuata dalla Casa do Menor.
E poi c’è il calendario della tournèe che gli artisti della Casa do Menor
porteranno in Italia per farci sognare un altro mondo possibile.
E i tanti progetti di Casa do Menor a cui vi chiediamo di aderire in
modo generoso.
VIVERE AMANDO
lasciamoci coinvolgere
Vivere il momento presente
Come state cari amici e collaboratori della grande famiglia
Casa do Menor?
Il tempo non si arresta e corre veloce. Sto imparando
a cercare di vivere bene e solennemente il momento
presente, l’unico nelle mie mani, come se fosse il primo e
l’ultimo della mia vita. Il passato? Non esiste più e lo devo
affidare alla misericordia di Dio, qualunque sia stato; chi
vive di passato è museo. Il futuro? Non esiste ancora e
poi è nelle mani di un Padre che mi ama per davvero e di
cui posso fidarmi. Perché agitarmi e affannarmi? Questo
il segreto, amici cari, ma non è facile. Aiutiamoci a vivere
ogni momento presente. Aiutatemi: io stesso sono sempre
molto agitato! Quando ci riesco, vivo meglio, mi sento libero
e l’anima canta, proviamoci...Altro segreto: amare sempre
nelle piccole e nelle grandi cose. Vivere amando, essendo
dono nel momento presente, per chi mi passa accanto e
non aspettarmi niente. Niente è piccolo di quello che è fatto
per e con amore.
Ed è di nuovo Pasqua: ma che bello!
Bisogno di speranza
Perché bello? Viviamo un cambiamento di epoca e ogni
giorno notizie terribili ci spaventano e ci lasciano con il
fiato sospeso. Cosa potrà capitare? Soffriamo di un nuovo
trauma: il trauma del futuro. I più colpiti sono i giovani.
A Pasqua, Gesù assassinato come un bandito, ma risorto,
ci ripete: “Non abbiate paura. Io ho vinto il male. Sono
risorto.” I media ci portano in casa tutti i giorni cose terribili
e globalizzano le tragedie, tutto diventa vicino e ci tocca.
Abbiamo paura dell’uomo, di ciò di cui l’essere umano è
capace. Abbiamo paura l’uno dell’altro, un popolo dell’altro,
una cultura dell’altra, adesso una religione dell’altra. Anche
Dio o Allah è diventato motivo di paura e di scontro, viene
usato per progetti politici e economici di dominio che niente
hanno a che vedere con il Dio cristiano o con Allah.
Intolleranza...non funziona
Stiamo diventando intolleranti, per paura o per egoismi
falsi e stupidi o per chiusure miopi. E in tutte le espressioni
della nostra vita. Gli attentati terroristi in Francia, Belgio,
Danimarca, Nigeria, Pakistan con decine di morti ci
terrorizzano. Io ne sono distante geograficamente, ma oggi
siamo interdipendenti. Anche in Brasile ci sono giovani che
Editoriale
DALLA STRADA ALLA VITA
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aderiscono agli jihadisti! Le principali città europee vivono
in stato di allerta per altri possibili attacchi; anche Roma
adesso; anche il Vaticano. Perché tutta questa rabbia? Quali
le cause storiche?
Siete diavoli, non mussulmani
Nessuno giustifica atti di terrorismo. Ho visto un
documentario dove un’anziana signora mussulmana
gridava contro membri dell’ISIS: “Voi siete dei diavoli, non
dei mussulmani. Ritornate a Allah”. Persone decapitate
solo perché cristiani, bambini sepolti vivi, bruciati vivi,
ragazzine usate sessualmente o condannate a morire
come bombe da farsi esplodere non si giustificano. Sono
espressione di forze demoniache. “Voi siete il diavolo”,
continuava l’anziana donna. Questo non è islamismo,
questo è terrorismo, frutto di menti malate. Il mondo
occidentale ha sfruttato e massacrato il Medio Oriente per
via del petrolio, con politiche imperialiste, creando fantasmi
di armi atomiche per giustificare interventi, che non erano
per lottare contro dittature, ma per motivi economici.
Dobbiamo chiedere perdono e non lo facciamo e noi siamo
cristiani, seguiamo chi ha predicato e vissuto il perdono
come espressione più sublime dell’amore. Abbiamo tolto
dal nostro vocabolario la parola “perdono”, unica forza
rivoluzionaria. Stiamo togliendo dal nostro vocabolario
anche la parola “solidarietà”.
Libertà di disprezzare chi è differente?
La Francia nella sua espressione del giornale satirico
francese CHARLIE HEBDO ha assolutizzato la libertà di
espressione, permettendosi di deridere e distruggere
credenze e religione e persone importanti, come Maometto,
di un popolo, quello arabo, che ha diritto di essere rispettato.
La libertà di espressione ha un limite nel rispetto dell’altro
o diventa intolleranza e radicalismo. Ricordo che lo stesso
giornale attacca il cristianesimo nella stessa forma. Libertà
non è il valore supremo. La Rivoluzione Francese ha
proclamato libertà, uguaglianza e fraternità. L’Occidente
ha dimenticato la fraternità: io devo rispettare mio fratello,
anche se la pensa in modo differente da me. La Rivoluzione
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DALLA STRADA ALLA VITA
Francese in nome di questa libertà ha usato la ghigliottina per
tagliare teste, come adesso fanno gli jihadisti. L’Occidente,
con la cultura e la filosofia razionalista, demonizza ciò che
è differente e chi la pensa in modo diverso, diventando
radicalmente intollerante. Sei libero di pensare solo quello
che penso io. E anche il fatto e la cultura cristiana è bandita
e derisa in nome del libero intollerante pensiero. Pensiero
unico! Accogliere il diverso, accogliere le differenze come
arricchimento e non come minaccia: qui la grande sfida
della nostra società sempre più multietnica, multiculturale,
plurireligiosa, sempre più globalizzata… con potenzialità
enormi. Non riusciamo a godere della ricchezza di essere
differenti.
Cultura del dialogo, incontro e accoglienza
o morte per tutti
La parola chiave è dialogo: o dialoghiamo o ci combattiamo
e ci ammazziamo. Dialogo non è tanto discutere su idee o
religione dell’altro, quanto conoscere, accogliere, incontrare
l’altro come essere umano che lotta, che sogna, che soffre
come me e scoprire il legame di fraternità che ci unisce. È
urgente riscoprire la ricchezza che Gesù, con il suo Vangelo,
offre a tutta l’umanità e non solo ai cristiani. Abbiamo ucciso
il Vangelo come aiuto per una nuova umanità. “Amatevi gli
uni gli altri, amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi fa
male, che tutti si facciano uno”. La tolleranza è una virtù
che rende possibile la pace e contribuisce a sostituire una
cultura di guerra con una cultura di pace.
Chi sono questi giovani terroristi e cosa
soffrono?
Una cosa dovrebbe farci riflettere tutti: chi sono questi
giovani che fanno attentati terroristici o scappano
dall’Europa per arruolarsi nelle file dello stato islamico?
Questi giovani non sono arrivati in Europa con i barconi,
sono figli dell’Occidente, delle famiglie e delle scuole
europee, allevati in casa nostra, che si arruolano e ci
minacciano. Sono giovani e adolescenti cresciuti, alcuni
sono figli di immigrati, ai margini della società occidentale
ed esclusi da tutto o quasi, hanno tanta rabbia nel cuore. Il
EDITORIALE
ricco Occidente del passato non ha saputo includerli e offrire
possibilità di vita piena e ha ammazzato i loro sogni. La
stessa cosa succede in Brasile con i nostri ragazzi e giovani,
figli di una società che li butta ai margini: ci restituiscono la
violenza che abbiamo fatto contro di loro. Ci assaltano, ci
uccidono e noi non capiamo cosa c’è dietro questo grido:
c’è bisogno di sentirsi figli, di presenza, di protagonismo,
di contare qualcosa. Questo non si ferma con la prigione, la
pena di morte, la guerra. Riflettiamo insieme con loro: cosa
vogliono e cosa soffrono? È necessario fare questo o non si
trovano soluzioni. È un disagio giovanile globalizzato.
Occhio per occhio?
Dobbiamo fermarci, non reagire in forma irrazionale e
impulsiva. Le nostre risposte violente, guerra a chi ci fa
guerra, occhio per occhio, vendetta, non risolvono e sono
gesti disperati, ciechi, meschini. Violenza non risolve
violenza, la aumenta solo. Abbiamo risposto all’attacco
alle “torri gemelle”, rispondiamo ad ogni attacco terrorista
con altro attacco, ad una minaccia di guerra con guerra
peggiore… Dobbiamo essere creativi, inventare il nuovo,
non ripetere gesti vecchi del passato, che non aprono
speranze e non cambiano niente. Ho un sogno: l’Occidente
cristiano dovrebbe rispondere allo Stato Islamico, cieco nel
suo radicalismo, con la novità cristiana rivoluzionaria del
perdono. Abbiamo perso la forza del perdono, crediamo
che sia debolezza e non forza trasformatrice. Il perdono
cambia le persone a cui perdono. Vince tutto e smonta tutti.
Offrire l’altra faccia.
Il nuovo è il perdono, il dialogo, l’ascolto
“Padre perdona loro, non sanno quello che fanno” dice
Gesù in croce e offre la vita per chi lo uccide. Lui si fa
samaritano che si china sullo straniero ferito e ci insegna
come dobbiamo trattare l’altro. E dovremmo chiedere
perdono, per tutte le violenze fatte sui loro popoli in nome
di Cristo; con la croce abbiamo anche fatto le crociate.
Condanniamo le crociate cristiane e adesso tifiamo per le
nuove crociate “laiche”. Perché non provare la “vendetta”
del perdono? Cambierebbe molte cose ed eviterebbe tante
guerre. Fate il bene a chi vi fa il male. Vincete il male con il
bene, ci ricorda Gesù di Nazareth. Ma chi ci crede ancora?
Terroristi: noi vi perdoniamo
Dire ai terroristi: voi fate cose orribili, condanniamo queste
crudeltà inaudite, ma noi vorremmo sederci con voi,
capire perché siete così violenti, crudeli, con tanto odio.
Vorremmo dialogare e cercare di scoprire quello che vi fa
soffrire, capire quali sono i vostri sogni e cercare soluzioni
insieme, senza sbranarci o tagliare teste. Abbiamo il sangue
dello stesso colore, Il nostro cuore pulsa allo stesso modo,
facciamo parte della stessa razza umana. Il mondo islamico
che non si riconosce in questi atti intolleranti e terroristici e
che dice che questo non è Islam, ma terrorismo, dovrebbe
però pubblicamente e con maggior coraggio condannare,
EDITORIALE
mostrare chiaramente che Il Corano non è intollerante :
molta gente ha dubbi su questo. Le religioni monoteiste
corrono il rischio di essere intolleranti se non proclamano
con forza che Dio é Amore, Padre di tutti e vuole che
tutti ci amiamo come fratelli. L’intolleranza, purtroppo,
non è appannaggio dei gruppi radicali di Medio Oriente,
Nigeria o Filippine. Assistiamo tutti i giorni all’intolleranza
e aggressività nel nostro mondo occidentale contro gli
stranieri, gli immigrati, i rifugiati, intolleranza in politica tra i
partiti, nello sport e negli stadi tra squadre avversarie, nelle
manifestazioni di piazza, nell’aumento di gruppi neonazisti,
nelle violenze famigliari e nella quotidianità della vita, nella
violenza comune in aumento da tutte le parti. Siamo sempre
più intolleranti e violenti. E tocca tutti noi. Anche il Brasile
è sempre più violento. Sta meglio economicamente, ma è
meno felice e più intollerante. Ci uccidiamo non in nome
dello stato islamico, ma tra poveri che uccidono poveri,
disperati che eliminano disperati: tutti cristiani. Da noi, a
Nova Iguaçu, 6 giovani uccisi al giorno, a Fortaleza 664
uccisi in 50 giorni, 65 mila assassinati in un anno. Cosa
succede?
Fare ancora Pasqua
Seminare perdono e accoglienza è fare Pasqua, passaggio
dalla morte della violenza globalizzata alla vita. È risurrezione
e nascita del nuovo. “Renato sei ingenuo!” - dirai. “Amico,
prova a perdonare. Dove non esiste amore, metti amore e
troverai amore”. BUONA PASQUA. Non basta gridare contro
le tenebre, accendi una luce.
Arriviamo ad aprile
Aspettateci: ad aprile verremo con un gruppo di nostri
giovani per portare sogni esolidarietà dalle violente periferie
del Brasile, con ragazzi che hanno sofferto molto, ma hanno
vinto. “Lasciateci sognare” è il titolo dello spettacolo. Un
altro mondo è possibile. Noi lo stiamo iniziando, con te,
con voi.
Che bello: è di nuovo Pasqua!
Il Risorto ci aiuti a risorgere e a fare risorgere.
Noi siamo testardi: continuiamo ad avere speranza ed a
ripetere Buona Pasqua.
Padre Renato
DALLA STRADA ALLA VITA
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CAMPAGNA DI FRATERNITÀ
CHIESA E SOCIETA’ BRASILE 2015
I cristiani e Il loro apporto nella società oggi
ASCOLTARE IL GRIDO DEI POVERI
Ogni anno dal 1964, anno dell’ inizio della dittatura in
Brasile, la Chiesa Cattolica lancia una grande campagna
convocando tutti, cristiani e non a partecipare ad un
movimento di coscientizzazione e riflessione per costruire
fraternità in un Brasile e in un mondo ferito per ingiustizie,
violenze e disuguaglianze. E ogni anno la Chiesa Cattolica,
attraverso la CNBB Conferenza Nazionale Vescovi Brasile,
affronta una tematica specifica con argomenti di grande
attualità e interesse per tutta la società brasiliana.
CHIESA IN BRASILE - VOCE PROFETICA
La Chiesa in Brasile ha una storia, quella di essere voce
profetica nella società che denuncia, annuncia e propone.
Abbiamo avuto Il momento lungo e cupo della dittatura
1964-1987 con la restrizione delle libertà democratiche, la
persecuzione, la tortura, la violazione dei diritti umani. E
la Chiesa si è manifestata molto fortemente alla luce del
messaggio di Gesù che è venuto sulla terra per rafforzare
il valore sacro di ogni uomo, della sua libertà e dignità che
non può essere sacrificata a niente e a nessuno. Molti diritti
continuano ad essere feriti in tante situazioni e circostanze:
con l’ emarginazione e l’esclusione di tante persone che
non contano assolutamente niente,con la dimenticanza
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DALLA STRADA ALLA VITA
del bene comune,con la poca attenzione alle politiche
rivolte alla promozione integrale della persona umana, ai
diritti fondamentali alla salute, alla casa, alla educazione,
al salario, al lavoro, ai beni essenziali per vivere. Poi i diritti
delle popolazioni minoritarie, gli indigeni, gli afroamericani,
altre minoranze dimenticate nella nostra società. Anche
qui la chiesa è voce profetica a loro favore. e finalmente
la questione della vita, del diritto alla vita dei più deboli,
dalla sua concezione alla morte naturale. in Brasile l’aborto
è dilagante (5 milioni l’anno). Se in questo momento
non abbiamo una violenza di stato contro le persone, c’è
comunque una violenza dilagante nella società contro
giovani e adolescenti soprattutto neri, poveri e analfabeti.
siamo forse il Paese più violento del mondo che non ha
guerre e “vive in pace”! Muoiono ogni giorno tante persone
assassinate. Senza dimenticare il diffondersi spaventoso
della droga, adesso del crack e del traffico della droga:
siamo il secondo paese per consumo di cocaina e il primo
per crack. E cresce il senso di insicurezza generale. Viviamo
un tempo di corruzione inaudita che fa parte strutturale della
nostra politica e società brasiliana e che oggi ha raggiunto
la Petrobras, la maggiore impresa petrolifera del mondo.
La campagna di fraternità chiama tutti a prendere posizione
davanti a tante problematiche e a fare una riflessione
approfondita e a cercare soluzioni insieme, società, chiese
e governi.
NEWS DAL BRASILE
MESSAGGIO DEL PAPA PER LA CAMPAGNA DI FRATERNITà
Il Papa ha inviato un messaggio molto forte e bello con
la sua solita incisività e schiettezza: ascoltare il grido del
povero. “Amare servendo è la sintesi della identità del
Cristiano che vuole seguire Gesù”. “La Chiesa, dice, non
può essere indifferente alle necessità della gente e vuole
dare il suo contributo nel rispetto della laicità dello stato
e senza dimenticare l’autonomia delle realtà terrene”.
Dobbiamo aiutare i più poveri e bisognosi concretamente.
Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere
strumenti di Dio per la liberazione dei poveri. Quando
siamo generosi nell’ accogliere una persona e condividiamo
qualcosa con essa, un poco di cibo, un posto nella nostra
casa, il nostro tempo, non solo non rimaniamo più poveri,
ma ci arricchiamo. Papa Francesco conclude invitandoci a
fare un esame di coscienza sul nostro impegno concreto e
effettivo nella costruzione di una società più giusta, fraterna
e pacifica. La Chiesa del Brasile continua ad essere dono e
stimolo per tutti.
Noi cristiani abbiamo molto da contribuire per migliorare il
mondo e il nostro popolo.
un viaggio ad Haiti lo scorso dicembre. L’Arcidiocesi ha
inviato alcuni suoi rappresentanti, tra i quali padre Renato
Chiera. Il missionario italiano è stato molto colpito dalle
condizioni di miseria in cui versa il popolo haitiano, che non
ricorda neanche nei primi anni della sua presenza in Brasile,
ed è tornato a Miguel Couto con l’intenzione di voler dare
un contributo come Casa do Menor a sviluppare progetti
per migliorare la vita degli haitiani e ridare loro speranza. La
delegazione ha incontrato il Vescovo di Port au Prince, Don
Guire Poulard, e alcuni missionari brasiliani che lavorano
ad Haiti, per avviare una collaborazione e definire alcune
iniziative. Tutti coloro che hanno preso parte a questa nuova
collaborazione confidano che le iniziative da realizzare nel
2015 avranno un impatto importante per tante persone in
difficoltà, così come è stato per questo primo progetto di
raccolta alimentare.
PADRE RENATO IN MISSIONE AD HAITI
Cinque anni dopo il devastante terremoto che colpì Haiti il 12
gennaio 2010, decine di migliaia di persone vivono ancora
nei campi di accoglienza. Il tasso di mortalità infantile supera
il 5%. Il desolante panorama politico, il clima di insicurezza,
la violenza, la mancanza di beni di prima necessità e servizi
di base sul territorio, che caratterizzavano Haiti già prima del
terremoto, continuano ancora oggi ad affliggere il destino di
questo paese. Il 2015 è l’Anno della Speranza. L’Arcidiocesi
di Rio de Janeiro ha iniziato a mettere in pratica gli obiettivi
per quest’anno lanciando già nel 2014 la campagna
“Alimenta la speranza: aiuta Haiti”, con la quale sono
state raccolte 180 tonnellate di alimenti, destinati al popolo
haitiano. Il primo impegno dell’Anno della Speranza è stato
NEWS DAL BRASILE
DALLA STRADA ALLA VITA
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Dal “Jornal do Brasil” 31/01/2015
Lo sterminio di bambini in Brasile
di Siro Darlan*
Una delle università più avanzate del mondo, Harvard, ha
rilevato che i bambini trascurati all’interno di “abrigos”
(ndt. con il termine “abrigo”, letteralmente “rifugio”,
si definiscono in Brasile le strutture di accoglienza per
bambini abbandonati e/o di strada), presentano problemi
di sviluppo cerebrale, che porta ad una riduzione della
capacità linguistica e mentale.
Secondo la ricerca la cura dei bambini non si riassume
solo nel “cambiare i pannolini” o “alimentarli”. Lo sviluppo
cerebrale dei neonati e dei bambini dipende dagli stimoli dei
loro genitori o tutori. Quando vengono abbandonati e non
hanno stimoli affettivi, questo sviluppo è compromesso.
In Brasile ci sono, secondo il CNJ (Consiglio Nazionale di
Giustizia), 80.000 bambini abbandonati in abrigos che non
vengono sottoposti a controlli.
Durante l’adolescenza, alcuni di questi bambini abbandonati
commettono reati per riuscire a sopravvivere senza le loro
famiglie. Ben presto vengono arrestati e la giustizia li sbatte
dentro istituzioni totalitarie per, in teoria, essere risocializzati.
Quanta ironia, se nemmeno non sono stati mai socializzati!
Questi giovani, a differenza di quanto accade con gli adulti,
non passano attraverso test di salute mentale per vedere se
hanno la capacità cognitiva per essere “puniti” come autori
di reati. I professionisti della salute mentale lo ignorano e
abbandonano alla loro sorte, o disgrazia, questa parte di
brasiliani che sono nati per essere eliminati.
Era quello che mancava. Ma non manca più. Una ricerca dello
stesso governo federale, dell’UNICEF , dell’Osservatorio
delle Favelas e del Laboratorio di analisi sulla violenza
dell’Università Statale di Rio de Janeiro (LAV-UERJ) mostra
che dal 2013 al 2019 la società brasiliana avrà assassinato
8
DALLA STRADA ALLA VITA
42.000 giovani, con i neri che avranno quasi tre volte di più
possibilità di essere vittime di omicidio rispetto a giovani
bianchi e 11.92 in più se di sesso maschile. Nemmeno il
regime nazista tedesco, che tanti poliziotti vanno predicando
come ideale delle loro corporazioni, è risultato tanto efficace
in tema di sterminio degli indesiderati.
Per raggiungere questo obiettivo, il governo municipale
(ndt. di Rio de Janeiro)contribuisce con la sua consueta
negligenza mantenendo bambini e adolescenti abbandonati
in porcilaie, che si ostina a chiamare abrigos, e mantenendo
assolutamente inoperanti i 17 Consigli Tutelari, quando ne
occorrerebbero almeno 66 e con buone équipe tecniche e
buone attrezzature per la protezione integrale dei bambini.
Il governo dello Stato dà il suo contributo chiudendo i
pochi Centri Sociali esistenti, addestrando la sua polizia ad
eliminare i bambini abbandonati, ad impedirne l’accesso
a spazi ricreativi pubblici e mantenendo in funzione Case
Permanenti di Tortura (ndt. il riferimento è alle “case” di
recupero socio-educative, carceri minorili)destinate a
trasformare giovani carenti di rispetto per i loro diritti
fondamentali, in pericolosi e ben addestrati delinquenti,
rabbiosi per la mancanza di rispetto per la dignità della
persona umana nelle strutture del governo statale.
*Siro Darlan
Giudice della Corte d’Appello del Tribunale di Rio de
Janeiro e Coordinatore della Rio Associação Juízes para a
Democracia.
(Associazione dei Giudici per la Democrazia – Rio de
Janeiro)
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NEWS DAL BRASILE
DIARIO DI
CASA DO MENOR
Nel Centro Culturale di Miguel Couto, con i migliori
professori della zona, corso di zumba, per tutte le età,
per apprendere le tecniche di base di questa attività
ludica, utile anche per chi deve perdere peso.
“Dall’Italia al Brasile, un sogno di solidarietà nella
Baixada Fluminense”. Il tema del Carnevale 2015 a Nova
Iguaçu ha evidenziato i punti cruciali della vita di Padre
Renato scelti dalla “Escola de Samba Academinos de
Nova Brasilia”. I carri allegorici hanno voluto mostrare
la sua storia e il lavoro svolto con la realizzazione delle
case, dei corsi professionali, delle attività culturali.
Anche a Vila Claudia la Casa do Menor ha festeggiato il
Carnevale con allegria, ballando e sognando.
La Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo ha inaugurato il
24 gennaio nel Bairro Jardim Occidental un nuovo centro
comunitario Espaço Pingo. Nella cerimonia di apertura
sono state presentate alla comunità le attività culturali
anche per un sostegno scolastico. Il progetto poggia
sull’aiuto della comunità dei commercianti locali e dei
volontari per offrire opportunità educative ai ragazzi.
Il 3 dicembre a Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo
si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle
regioni, coordinatori e persone che collaborano con
l’associazione per discutere, fare nuove proposte per
un miglior cammino di Casa do Menor sempre alla luce
dello Spirito Santo.
Sabato 20 dicembre 2014 nel Buraço do Boi sotto
la guida del Vescovo della Diocesi di Nova Iguaçu,
don Luciano Bergamin, ha preso l’avvio l’iniziativa di
Evangelizzazione a lato dei meno fortunati. Secondo
quanto ha detto Gesù, Dom Bergamin ha ribadito: “Noi
visitiamo quelli che nessuno visita, andiamo incontro a
quelli che nessuno accoglie”.
News dal Brasile
18° edizione della “Feira Pedagogica dos Cursos”,
evento che ha l’obiettivo di presentare alla Comunità il
livello di preparazione dei vari corsi. Studenti, familiari,
professori, responsabili del mercato del lavoro hanno
visitato la “Feira”. Gli alunni hanno portato le loro
esperienze di studio e di lavoro, gli educatori delle
officine e i collaboratori hanno testimoniato il loro
percorso e gli obiettivi raggiunti.
DALLA STRADA ALLA VITA
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CI SPOSTIAMO
L’ufficio di Casa do Menor Cuneo è spostato da Via Amedeo Rossi, 1 a Via Manfredi di Luserna, 4/A nei locali dell’ex caserma Leutrum
in concessione gratuita del Comune di Cuneo. E’ una grande opportunità che permetterà di sostenere più ampiamente le varie attività
di Casa do Menor e di collaborare con le altre associazioni già presenti nell’edificio. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato.
INCONTRI TRA AMICI
Missione Sorriso ha organizzato venerdì 6 marzo al teatro Baretti
di Mondovì una serata di solidarietà. Grazie a tutti per l’intervento
e per le generose offerte.
Da molti anni la “Fondazione Affinità” di Cancello Scalo organizza
la cena solidale per i meninos di Padre Renato Chiera. Anche
quest’anno con la presenza di Padre Renato il 21 marzo si
ripropone questo evento a favore della Casa do Menor.
PADRE RENATO ALLA
SCUOLA DI PACE
Nata a metà degli anni ottanta del XX secolo, la Scuola di Pace
di Boves è stata la prima organizzazione italiana ufficialmente
riconosciuta ad occuparsi del tema della pace. La scuola di pace
di Boves ha esercitato da allora una intensa e sistematica attività
didattica di grande rilievo.
• La Scuola di Pace di Boves (CN) si è impegnata a collaborare
con Casa do Menor, realizzando due incontri per la formazione
dei volontari sul tema “Come testimoniare”. Si apre un cammino
fruttuoso, di grande apertura a temi di mondialità e di pace, di cui
la Scuola di Pace di Boves da molti anni è portavoce.
Il 26 APRILE Padre Renato Chiera sarà presente alla Scuola
di Pace di Boves e relazionerà sul tema “Pedagogia della
presenza: il grande lavoro delle Case do Menor in Brasile”.
GEMELLAGGIO TRA
CASCINA MARTELLO E CASA DO MENOR
Il centro accoglienza Cascina Martello (Briaglia – CN) ha aperto le porte ai giovani della Casa do Menor che arrivati dal Brasile in Italia
per la tournée vi rimarranno ospiti nel periodo di permanenza nel Cuneese. E’ un bel gemellaggio tra due realtà che cercano di dare
risposte a forme di disagio e si occupano di giovani e adulti con problemi di varia dipendenza.
COLLETTA ALIMENTARE: RIEMPI IL PIATTO
Partecipa anche tu alla raccolta di generi alimentari a lunga conservazione che saranno
destinati a “Cascina Martello” che offre gratuitamente vitto e alloggio ai ragazzi della tournèe.
Per la consegna contattare i nostri uffici: 0174/698439 di Villanova Mondovì e 0171/489251
di Cuneo.
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DALLA STRADA ALLA VITA
NEWS DALL’ITALIA
“Lasciateci Sognare” con i nostri ragazzi brasiliani.
I ragazzi della Casa do Menor Brasile hanno preparato uno spettacolo dal titolo “Lasciateci sognare” che presenteranno in
alcune città italiane dal 24 aprile al 4 maggio 2015, come da calendario.
Vogliono portare speranza e coraggio in questa Europa che si sta lasciando inglobare dal pessimismo, sempre più chiusa
sui propri problemi, che sta perdendo la capacità di incontrare l’altro, di amare, di tornare
a credere in un mondo solidale. Il loro messaggio si sviluppa in uno spettacolo di danza,
percussioni e circo.
NEWS DALL’ITALIA
DALLA STRADA ALLA VITA
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CALENDARIO TOURNéE
APRILE - MAGGIO 2015
6
LUNEDì
Arrivo a Roma
7
8
9
MARTEDì
Roma
Incontro con il Papa
Roma
MERCOLEDì
GIOVEDì
10
11
12
VENERDì
14
15
16
MARTEDì
12
SABATO
DOMENICA
MERCOLEDì
Latina
Latina
Latina
Caserta - Cancello Scalo
GIOVEDì
DALLA STRADA ALLA VITA
NEWS DALL’ITALIA
ROMA
17
18
19
VENERDì
20
21
LUNEDì
22
MERCOLEDì
LOPPIANO
23
GIOVEDì
BERGAMO
24
VENERDì
MONDOVì - (CUNEO)
25
SABATO
BOVES ore 10,00
26
DOMENICA
SABATO
DOMENICA
MARTEDì
ROMA
ROMA Recita dell’Angelus in Piazza S. Pietro
BOLOGNA pomeriggio
BOLOGNA
PONTEDERA (PISA)
CUNEO Piazza Virginio ore 16,30
BOVES Scuola di Pace ore 21,00
BALANGERO
27
LUNEDì
28
MARTEDì
CANDIOLO
29
MERCOLEDì
VILLANOVA MONDOVì - Teatro Garelli
30
1
GIOVEDì
VENERDì
3
4
LA TOURBIE (MONTECARLO)
DOMENICA
LUNEDì
TORINO
Per info telefonare ai numeri: +39 0171 489251 - +39 0174 698439
NEWS DALL’ITALIA
DALLA STRADA ALLA VITA
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Progetto Fortaleza Villaggio dei Bambini
SCHEDA INIZIATIVA
Dove si svolge: FORTALEZA
Categoria di beneficiari: BAMBINI
60 bambini e adolescenti, in gravi condizioni socio-familiari, di abbandono e/o di dipendenza chimica – saranno accolti
nelle case famiglia del Villaggio dei Bambini.
400 Adolescenti e giovani potranno imparare una professione.
800 Bambini, adolescenti e giovani, con le relative famiglie, potranno partecipare a corsi culturali e sportivi, ad incontri di
prevenzione ed attività di sviluppo comunitario.
Settori: Accoglienza, prevenzione, istruzione ed educazione, formazione professionale e sviluppo comunitario
COME CONTRIBUIRE
10 € puoi donare un kit di materiale pedagogico ad un bambino per le attività didattiche del centro culturale.
25 € puoi donare un corso professionale ad una classe per una settimana.
70 € puoi donare assistenza completa ad un bambino accolto per 2 settimane.
PROGETTO CASA JESUS MENINOS
CASA DIVERSAMENTE ABILI
SCHEDA INIZIATIVA
Dove si svolge: America del Sud – TINGUà
Categoria di beneficiari: BAMBINI
La Casa Jesus Meninos ospita ragazzi con disabilità fisiche e/o psichiche. Questi bambini e ragazzi arrivano da situazioni
familiari disastrose, con violenze e abusi subiti nell’ambiente domestico o in strada. Rifiutati e abbandonati, cercano
protezione nelle bande in strada. La Casa do Menor utilizza un percorso pedagogico supportato da educatori, psicologi
e assistenti sociali. Con una mamma ed un papà sociale ricrea l’affetto di una vera famiglia, perchè si sentano amati e
protetti. Si provvede ai bisogni quotidiani ed alla scolarizzazione per reintegrarli nella società, anche attraverso un processo
di recupero di auto-stima. I corsi professionali sono anche aperti a questi ragazzi per permettere un loro inserimento
lavorativo, verso una piena autonomia.
COME CONTRIBUIRE
10 € un pasto per tutti i bambini accolti.
30 € visite del personale qualificato per un mese.
100 € mantenimento completo di un bambino per un mese.
COME AIUTARE
È possibile effettuare versamenti a favore della Casa do Menor Italia tramite:
C.C.P. POSTALE N. 12237129
intestato a Casa do Menor Italia Onlus Ong - Via Roracco, 25 12089 Villanova Mondovì - CN
BONIFICO BANCARIO
intestato a Casa do Menor Italia Onlus Ong
Banca Alpi Marittime - IBAN: IT 15 O 0845046990000120101331
Banca Cassa di Risparmio di Savigliano - IBAN: IT 38 J 0630510200000100133905
Le offerte sono deducibili dal reddito fino al 26% dello stesso con conseguente risparmio fiscale.
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DALLA STRADA ALLA VITA
PROGETTI E PROPOSTE
Progetti e proposte
ECM 2015: ESPERIENZA DI COMUNIONE
E MONDIALITà 2015
11 ragazzi selezionati nell’ambito del progetto saranno
ospiti di Casa do Menor a Miguel Couto da metà luglio a
metà agosto; 6 dalla seconda quindicina di agosto vivranno
l’esperienza brasiliana a Fortaleza.
L’11 febbraio i genitori sono stati invitati negli uffici di Casa
do Menor Cuneo per un incontro con gli organizzatori del
progetto al fine di presentare l’associazione e le tappe del
soggiorno.
Proposte da L’Aquilone Onlus
…dona un pensiero agli amici vicini e a …quelli lontani!
1) LA MENINA
Bambola di stoffa composta da due asciugamani ospiti, un asciugamano da cucina
ed una presina. I colori primavera – estate 2015 delle bambole sono GIALLO, LILLA,
ARANCIO e AZZURRO.
Le Meninas sono disponibili presso la nostra sede per chi abbia intenzione di
organizzare banchetti e vendite. Si può anche richiedere che vengano recapitate
comodamente presso il proprio indirizzo. Quest’anno i banchetti possono essere
organizzati in qualsiasi momento e per qualsiasi occasione!
2) BOMBONIERE SOLIDALI
I nostri volontari propongono le bomboniere solidali. Si tratta di piccoli oggetti di
artigianato in decoupage che vanno dal portacellulare al secchiello in legno oppure
in latta e si possono adattare a qualsiasi occasione: Battesimo, Cresima, Prima
Comunione e Matrimonio.
Una piccola parte delle nostre bomboniere è visibile sul sito dell’ Aquilone Farigliano
Onlus, oppure siamo disponibili ad inviarne le foto. In alternativa, se siete comodi
venirci a trovare, prendete appuntamento per vederle di persona.
VI SAREMO GRATI SE VORRETE PUBBLICIZZARE A PARENTI ED AMICI LE NOSTRE
PROPOSTE DI BOMBONIERE SOLIDALI O MENINA.
LE BOMBONIERE POSSONO ESSERE SPEDITE IN TUTTA ITALIA.
3) I NOSTRI BANCHETTI DURANTE LE FIERE.
Se qualche volontario vuole organizzare un banchetto durante la festa del paese, o
in un’altra occasione, può richiedere il nostro materiale direttamente via mail oppure
telefonando al numero 0173 76523.
ONLUS Aquilone Farigliano - Via Torino, 4 - 12060 Farigliano (CN) - Tel. 0173 76523
www.aquilonefarigliano.org - [email protected]
OPERAZIONE RACCATTATAPPI
Nel 2014 sono state raccolte 37 mila tonnellate di tappi.
2.300 euro sono stati destinati alla Casa do Menor di Santana do Ipanema.
PROGETTI E PROPOSTE
DALLA STRADA ALLA VITA
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DESTINA IL TUO 5XMILLE
AI BAMBINI DI PADRE RENATO
Anche quest’anno hai una possibilità unica per aiutare i bambini che soffrono: destina il 5xMille dell’IRPEF a Casa
do Menor Italia. La finanziaria ha confermato infatti la possibilità di destinare una quota delle imposte (5xMille) alle
Organizzazioni ONLUS.
Il 5xMille non sostituisce l’8xMille (destinato alle confessioni religiose) e non costa nulla per il cittadino contribuente. È una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit come la Casa do Menor
Italia, per sostenere le loro attività.
Trasforma la tua dichiarazione dei redditi in una grande azione di concreta solidarietà.
Ci aiuterai ad accogliere e aiutare sempre più bambini, a garantire l’istruzione, le cure mediche e un’alimentazione
corretta a migliaia di bambini che vivono in condizioni drammatiche.
GRAZIE DEL TUO AIUTO DA PARTE DEI MENINOS DEL BRASILE
ECCO COME PUOI FARE:
1. Firma nel riquadro dedicato alle Onlus.
2. Riporta il codice fiscale della Casa do Menor Italia:
02512960044
CONTATTACI PER RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI
Ufficio di Villanova Mondovì: Tel. 0174 698439 - Ufficio di Cuneo: Tel. 0171 489251
e-mail: [email protected]
e consulta il sito dell’ Agenzia delle Entrate
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Pasqua 2015 - Casa do Menor Italia