Istituto Professionale di Stato per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità
Alberghiera
“Angelo Berti”
Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi
(Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2)
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
a
Classe: V B Enogastronomia
Anno Scolastico 2014-2015
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Alberghiera
"Angelo Berti" Chievo - Verona
Documento: 15 Maggio della classe V B Servizi Ristorativi
Anno Scolastico 2014 – 2015
SOMMARIO
Scheda informativa generale ...........................................................................................1
- Presentazione e profilo della classe …......................................................................2
- Elenco candidati classe 5a BE ..................................................................................3
- Presentazione profilo professionale ..........................................................................4
- Alternanza scuola- lavoro ....................................................................................…..6
- Metodi didattici utilizzati dal Consiglio di Classe .......................................................8
- Storia della classe ...................................................................................................11
- Simulazione Prima prova ........................................................................................13
- Simulazione Seconda prova ...................................................................................23
- Metodologia seguita dal C di C per la preparazione della terza prova ...................26
- Prove di simulazione delle materie coinvolte nella simulazione di terza prova ......28
- Griglie di valutazione proposte per le prove d’Esame ............................................34
Schede Informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso .....50
- Elenco dei docenti .................................................................................................51
- Italiano ....................................................................................................................52
- Storia .....................................................................................................................57
- Matematica .............................................................................................................62
- Lingua Inglese ........................................................................................................65
- Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .......................................68
- Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ......................................72
- Scienza e Cultura dell’Alimentazione .....................................................................75
- Scienze Motorie ......................................................................................................81
- Religione .. ..............................................................................................................84
- Lingua Spagnola ………..........................................................................................86
- Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ..........................90
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Presentazione
e
profilo didattico
utilizzato
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SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Articolazione : Enogastronomia
Elenco dei Candidati classe 5a BE:
1
ADAMI EDOARDO
14
PICCINATO LEONARDO
2
CARLI DAVIDE
15
RAGGI GIULIO
3
CORRADI SIMONE
16
REAME CHRISTIAN
4
CRISPINO ANDREA
17
RICCI MARIO
5
FALCONE GOTTARDI
18
SARTORI LUCA
19
SCOTTO NICOLO’
STEFANO
6
FEDRIGO MARCO
SALVATORE
7
FRANZAN ALBERTO
20
SPICA MAICHOL
8
GAMBERONI MANUEL
21
TANAGLIA GIACOMO
9
MASSELLA NICOLA
22
ZANICHELLI MICHELE
10
MATARA LOKUMETHRIGE
SANTHUSH
11
MICI AIDA
12
NOGAROLE MATTEO
13
PETRONE MATTIA
3
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PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in
tutto
il
ciclo
di
organizzazione
e
gestione
dei
servizi.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali
e internazionali, individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Competenze specifiche :
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio
e il coordinamento con i colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando
le nuove tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.

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Il Consiglio di Classe ha impostato la propria programmazione didattica tenendo presente
l’esigenza di trasmettere agli alunni una buona preparazione culturale di base, frutto di
interessi e atteggiamento critico, unita allo sviluppo delle competenze richieste dal profilo
professionale.
Gli elementi presi in esame in maniera generale e quindi validi per tutte le materie sono
stati: obiettivi, metodi, mezzi e strumenti, verifiche e valutazione.
OBIETTIVI GENERALI
a) Favorire l’acquisizione di alcune abilità ed atteggiamenti come:
-
l’autonomia nell’affrontare i problemi;
-
la competenza comunicativa parlata e scritta;
-
l’accettazione di situazioni nuove e l’iniziativa personale;
b) fare acquisire consapevolezza dei percorsi e nuclei tematici di ciascuna disciplina;
c) far cogliere i rapporti concettuali tra i vari saperi;
d) stimolare la disponibilità ad esperienze di numerose e varie letture;
e) promuovere un comportamento improntato alla tolleranza, all’autocontrollo ed al
senso della misura.
OBIETTIVI SPECIFICI:
a) sviluppare le capacità di analisi, sintesi e valutazione critica;
b) promuovere e sviluppare le capacità di operare collegamenti nell’ambito di una
disciplina o interdisciplinari;
c) sviluppare la capacità di utilizzare i linguaggi, i procedimenti e gli strumenti
fondamentali del settore per consentire un approccio operativo, sia analitico sia
progettuale, alla soluzione dei problemi.
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ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare, in
una realtà produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi culturali e
professionali dei corsi di studio. L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi
produttivi presenti nel territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli
studenti venga elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese;
pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132
ore in Aziende del settore.
La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale tramite la scheda di valutazione
riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo ed è stata sintetizzata, come segue, dal
docente di Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina.
Alunno
Adami Edoardo
Carli Davide
Corradi Simone
Crispino Andrea
Falcone Gottardi Stefano
Fedrigo Marco
Franzan Alberto
Gamberoni Manuel
Massella Nicola
Matara Lokumethrige Santhush
Mici Aida
Nogarole Matteo
Petrone Mattia
Piccinato Leonardo
Raggi Giulio
Reame Christian
Ricci Mario
Sartori Luca
Scotto Nicolò
Spica Maichol
Tanaglia Giacomo
Zanichelli Michele
competenze
relazionali
Eccellente
Discreto
Discreto
Sufficiente
Discreto
Eccellente
Discreto
Discreto
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Discreto
Discreto
Discreto
Eccellente
Eccellente
Discreto
Discreto
Sufficiente
Eccellente
Eccellente
6
abilità
professionali
Discreto
Discreto
Discreto
Discreto
Discreto
Discreto
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Discreto
Discreto
Discreto
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Discreto
Sufficiente
Eccellente
Eccellente
conoscenze di
base
Discreto
Discreto
Discreto
Sufficiente
Discreto
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Discreto
Discreto
Discreto
Eccellente
Eccellente
Eccellente
Discreto
Sufficiente
Eccellente
Eccellente
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Per competenze relazionali si intendono: la capacità di interagire ed integrarsi con lo staff;
la conoscenza ed il rispetto delle regole aziendali; la curiosità e l'interesse dimostrati.
Per abilità professionali si intendono: la capacità di imparare dall'esperienza; la velocità
dell'apprendimento e i progressi formativi verificati dopo l'attività di tirocinio.
Per conoscenze di base si intendono: l'abilità manuale; le conoscenze organizzative,
tecniche e normative; il lessico professionale; l'etica professionale.
Le valutazioni sono espresse con giudizi: scarso (non sufficiente); sufficiente (sufficiente
per le aspettative aziendali); medio (secondo le aspettative aziendali); eccellente (giudizio
molto positivo in diversi ambiti)
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METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli.
Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da
esperienze personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello
studente nelle proprie possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di
operare. Inoltre si é osservata la massima trasparenza sui criteri di valutazione e sono
stati stimolati gli studenti all’autovalutazione.
I METODI DIDATTICI UTILIZZATI SONO STATI:
 lezione frontale;
 lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.;
 discussione guidata;
 lavori di gruppo;
 ricerche personali;
 videolezioni;
 supporto tra pari.
L’ATTIVITÀ
DI RECUPERO
è stata svolta in itinere, anche lavorando su piccoli gruppi
supportati dall'insegnante .
MEZZI E STRUMENTI:
Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:
 libri di testo;
 fotocopie integrative secondo necessità;
 laboratorio linguistico;
 sussidi audiovisivi.
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VERIFICHE E SIMULAZIONI
FREQUENZA
 Almeno due prove scritte per quadrimestre
 Almeno due prove orali per quadrimestre
TIPOLOGIA
PROVE ORALI:
 colloquio tradizionale;
 simulazione della prova orale d'esame.
PROVE SCRITTE:
 produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni);
 prove strutturate e semistrutturate;
 questionari;
 prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua;
 simulazione delle tre prove scritte d’esame.
TIPOLOGIE DI PROVE
Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere:
 testi espositivi argomentativi;
 saggio breve;
 articolo di giornale;
 analisi testuale;
 prove strutturate e semistrutturate;
 colloquio tradizionale.
Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci.
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VALUTAZIONE: Criteri
generali di valutazione adottati dal Consiglio di Classe nel corso
dell’anno. Nella valutazione si è tenuto conto del raggiungimento di:
 Conoscenze: contenuti specifici, classificazioni, categorie, criteri, metodologie;
 Competenze: acquisizione di strutture mentali, di strumenti logici che sviluppino
le capacità critiche e di autonoma elaborazione di contenuti disciplinari;
 Capacità: qualità individuali da sviluppare e consolidare, che consentono
d’acquisire
competenze
e
conoscenze
collegamento).
.
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(osservazione,
analisi,
sintesi,
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STORIA DELLA CLASSE
La classe 5BE, formata da 22 alunni, 21 maschi e 1 femmina, si è costituita all'inizio
dell'anno scolastico con l'inserimento di due studenti provenienti dalla 5CSR dell'anno
precedente, in quanto non ammessi all'esame di Stato.
Tutti gli altri ragazzi provengono dalla 4BE alla quale si sono aggiunti l’anno scorso quattro
alunni provenienti dalla 3CE/S, un alunno ripetente della 4CSR ed un altro proveniente
dagli Stimmatini. Un ragazzo segue un Piano Didattico Personalizzato per DSA.
Nel corso del secondo biennio e del quinto anno, la classe ha mantenuto gli stessi docenti
ad eccezione degli insegnanti di Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Spagnolo, Inglese,
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva e Scienze Motorie.
Durante il secondo biennio la classe si è spesso proposta con dinamiche relazionali non
sempre consone alle attività organizzate.
Nel corso del quarto anno sono emerse in molte discipline diverse problematiche : scarsa
motivazione allo studio, impegno non adeguato, rispetto non puntuale delle regole della
comunità scolastica e frequenza irregolare. Pertanto il Consiglio di Classe ha investito
molto sugli obiettivi di carattere educativo adottando opportune strategie sia per costruire
relazioni comunicative costruttive, al fine di ristabilire di volta in volta un clima adatto al
conseguimento degli obiettivi didattici, sia per stimolare nei ragazzi una maggiore
responsabilità, un’attenzione più costante ed una concentrazione prolungata. Questi
interventi hanno determinato un miglioramento della situazione iniziale ma la vivacità, a
volte un pò troppo effervescente, resta una caratteristica del gruppo classe. Nonostante
ciò, ad eccezione di alcuni esiti negativi, la classe nel complesso è riuscita con un
maggiore impegno nello studio a raggiungere gran parte degli obiettivi prefissati. Per
alcuni alunni non sono però mancate le difficoltà che i docenti hanno curato con interventi
mirati.
Nel corso dell'ultimo anno la classe si è mostrata disomogenea per qualità e costanza nel
lavoro scolastico.
Un gruppo di studenti ha partecipato con interesse alle attività svolte dimostrando un
costante impegno nello studio che, unito alle capacità individuali, ha permesso il
raggiungimento di risultati soddisfacenti anche con punte di eccellenza.
Un altro gruppo si è mostrato poco consapevole sia della prova di esame da affrontare a
conclusione del ciclo scolastico sia del conseguente impegno richiesto. Nonostante le
potenziali capacità, è mancata, in taluni casi, la volontà e la determinazione a consolidare
e ad accrescere la propria preparazione di base con la conseguenza che la padronanza
dei diversi argomenti, nelle singole discipline, si è attestata per lo più su un livello di sola
sufficienza.
In alcuni alunni, la cui frequenza è stata irregolare, nonostante i recuperi in itinere effettuati
dagli insegnanti, permangono incertezze o carenze in talune materie.
Qualche alunno ha incontrato momenti di difficoltà anche a causa di lacune pregresse
non completamente recuperate ed ha evidenziato una notevole fatica, soprattutto nella
parte finale dell’anno, nella gestione di un programma più vasto e nel far fronte al ritmo
crescente degli impegni che caratterizza la fase conclusiva del percorso di studio.
I risultati nell’area enogastronomica sono apparsi indiscutibilmente apprezzabili : i ragazzi
hanno sempre prestato grande attenzione al mondo del lavoro per cui hanno colto le
opportunità offerte dall’Istituto per partecipare a manifestazioni legate al settore di loro
competenza.
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L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata positiva sia per le aziende
ospitanti sia per gli alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di carattere
pratico-manuale e organizzativo maturate durante il percorso scolastico; inoltre ciò ha
consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior consapevolezza e una più attenta
gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione professionale proiettata nel
futuro. L’esperienza in azienda li ha arricchiti in conoscenze sia per quanto riguarda i vari
stili gastronomici legati all’evoluzione culturale e sociale dei territori (cucina creativa,
rivisitata, destrutturata, etnica, fusion) sia per quanto riguarda la consapevolezza del
valore del prodotto tipico e dei marchi di certificazione.
Per quanto riguarda le attività culturali, la classe ha partecipato ai seguenti progetti,
organizzati all’interno della scuola:
 partecipazione al Progetto FIXo sulla realizzazione del Book professionale per
l’inserimento nel mercato del lavoro;
 visita al Salone del Gusto a Torino;
 partecipazione al JOB&ORIENTA;
 incontro con il Dietologo Dott. Nicola Bottari;
 incontro con lo scrittore Alessandro Marzo Magno per la presentazione del suo libro
“Il genio del gusto”;
 partecipazione alla rappresentazione teatrale “Il mercante di Venezia” di
Shakespeare al teatro Stimmate;
 incontro con l’Architetto Luigi Lazzarelli sul tema “La storia ed i fasti di Villa Pullè”;
 partecipazione alla rappresentazione teatrale “Sei personaggi in cerca d’autore” di
Luigi Pirandello al teatro Stimmate;
 incontro con William Salice, ex manager della Ferrero;
 incontro con lo Scrittore Antonio Dikele Di Stefano autore del libro “Fuori piove,
dentro pure. Passo a prenderti”;
 incontro con lo chef stellato Diego Rossi;
 incontro con le associazioni AVIS e LE.VISS;
 partecipazione all’evento organizzato dal A.N.P.P.A. (Associazione Nazionale
Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) federazione di Verona;
 incontro con Elisa Peroli, catering manager del Four Season Hotel di Firenze;
 visita all’EXPO 2015 di Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Effettuata il 16 Aprile 2015
Durata della prova: 5 ore
ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
1- Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere.
Chi
di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui dentro se ne parla già a sufficienza. Debbo
scusarmi
di
aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi
arricceranno
il
5 - naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo
passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi
ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero
stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto
della mia lunga paziente analisi di queste memorie.
10 - Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di
dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la
cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero
risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza,
Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò
il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo
romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il
romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti
autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al
pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella
elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
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2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4),
“memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni
collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa,
prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e
psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale
sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio
protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella
letteratura e nell'arte
DOCUMENTI
Tutti sanno che la vita non è vita senza
amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere
da uomini liberi. [.] Allora è vero quanto
ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [.]
.Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la
natura dell'universo e la bellezza degli astri, la
meraviglia di tale visione non gli darebbe la
gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un
dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui
comunicarla.. Così la natura non ama affatto
l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per
così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce
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quanto più è caro l'amico. CICERONE, De
amicitia
Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo
presi per incantamento e messi in un vasel,
ch.ad ogni vento per mare andasse al voler
nostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento, anzi,
vivendo sempre in un talento, di stare insieme
crescesse .l disio. E monna Vanna e monna
Lagia poi con quella ch.è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore: e quivi
ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor
fosse contenta, sì come i. credo che saremmo
noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime
Renzo .!. disse quello, esclamando insieme e interrogando. Proprio, disse Renzo; e si
corsero incontro. .Sei proprio tu!. disse l'amico, quando furon vicini: .oh che gusto ho di
vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo un'assenza di forse due anni, si trovarono a un
tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si
vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran toccate di quelle cose che
fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente,
quanto quella che si trova negli altri. [.]
Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e non ebbe in contraccambio cento storie, del
passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. Son cose brutte, disse l'amico,
accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; cose che non
si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a
parlarne tra amici, è un sollievo..
A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827
Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto,
venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era
lussato il femore, e non poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e
seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi
della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i
suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune
volte sembrava soffocasse; la sera poi non c'era modo di vincere il ribrezzo della febbre,
né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se
ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi
occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto..
G. VERGA, Rosso Malpelo . Vita dei campi., 1880
Cerco degli amici. Che cosa vuol dire .addomesticare.? E' una cosa da molto dimenticata.
Vuol dire creare dei legami... .Creare dei legami?. .Certo, disse la volpe. Tu, fino ad ora,
per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io
non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia
vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una
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musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il
grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu
hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il
grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..
A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943
A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi
della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e
suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi,
strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per
correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per
essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina..
C. PAVESE, La luna e i falò, 1950
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio
amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno
del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse
rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o
che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione,
nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po' prima di scrivere che avrei
dato volentieri la vita per un amico, ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto
che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un
amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.
F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971
2.
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono
creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti
sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla
come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci
delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza
ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li
scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo
ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo
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saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E
possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe –
di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a
raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa
sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o
almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo
che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una
certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni
volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel
1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole
aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano
naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi
studi provenienti da altre discipline come la
psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi
pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara
soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo
effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative
sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a
questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni
dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati
mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità
riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del
benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi,
seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione.
Ma allora cosa ci rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità,
«La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti
aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in
solitudine, per essere felici
occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della
utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto
razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente
grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un
amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che
quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa
acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di
risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha
recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato,
un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che
questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso
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finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio
prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa
in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3.
AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene
comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto
al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una
proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che
ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene
al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che
ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi
legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio
Domenicano, Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre
all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la
stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si
corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò
che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa
non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una
somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese
della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi
membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti
quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose,
danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione
della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino
non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un
solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e
al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le
sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene
comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere
scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762,
in Opere, Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i
propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […]
Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri
uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della
costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri
nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli
amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo
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dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le
fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in
pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore
sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni
di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con
semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata decisiva, al riguardo,
l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento
spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una
innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più
recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche
internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo
come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per me importante ed
inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un
bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella
organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore
del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing
Sociale, 2010
4.
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile
della Natura!
DOCUMENTI
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più
addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua
danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme
eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo,
eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla
continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e
non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non
sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è
inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre
nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta
vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche
quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità
è il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio,
ch’essa non dia spontaneamente… È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi,
potrà fare sempre».
J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più
grandi per mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del
Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la
strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha
l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che
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girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione,
mediante una grande quantità di fuoco, di tutto
ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la
inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare...
Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e
di una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora
quel mare è impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di
fango che formò l’isola nell’inabissarsi».
PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e
alle nostre responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle
nostre tecnologie… Un punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove
energie sul nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma
anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato».
G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza
perché fa della Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa»,
piccolo pianeta dal cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi
infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse
– un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una
ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi
ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non
vive di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona
compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede
(quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate.
La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e
difesa soltanto dalle leggi della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi
astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante
notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne
seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo
che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché moltissime
cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle
scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo
ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti».
E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol
parlare troppo, CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005
«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che,
ragionando in tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema
solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere.
Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due:
grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido,
la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di
spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente
da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia
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alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa
litosfera solida ma viva, vibrante, sempre
in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due
terzi della nostra Terra?».
E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005
«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini...
Né l’instabilità dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema
classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e
quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono
improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare
per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra
forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo...
La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di
forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di
quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per buona parte della
fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta
rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la
biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità
non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi
specializzati che su una vera teoria».
A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della
scienza. In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano
indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza
della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse indispensabile per arrivare ad
una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità , e la nostra
mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non
mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo
perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di agire; si
pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato
vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire
efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più
che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il
mondo brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere
troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro intervento».
R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
I due volti del Novecento.
Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche,
tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche.
Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.
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TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Einstein, rivolgendosi ai giovani, disse loro: «Tenete bene a mente che le cose
meravigliose che imparate a conoscere nella scuola sono opere di molte generazioni:
sono state create in tutti i paesi della terra a prezzo di infiniti sforzi e dopo appassionato
lavoro. Questa eredità è lasciata ora nelle vostre mani, perché possiate onorarla,
arricchirla e un giorno trasmetterla ai vostri figli. E così che noi, esseri mortali, diventiamo
immortali mediante il nostro contributo al lavoro della collettività». Riflettete su questo
appello a voi indirizzato.
____________________________
Durata massima della prova: 5 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA
Effettuata il 23 Aprile 2015
Durata della prova: 5 ore
Scienza e cultura dell’Alimentazione
COGNOME E NOME ____________________________________
CLASSE
____________________________________
DATA
____________________________________
TEMPO CONCESSO ____________________________________
ORA DI CONSEGNA ____________________________________
NOTE
____________________________________
_____________________________________
Disciplina
Scienza e cultura dell’Alimentazione
TOTALE
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Punteggio in
15esimi
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Prima parte
“Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morte nel nostro
paese. Sono responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica
è la patologia con il più alto tasso di mortalità, 28% mentre gli ictus (cerebrovascolari),
condividono con i tumori
il terzo posto con il 13% di mortalità.
Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. La malattia modifica la
qualità della vita e comporta notevoli costi economici per la società. In Italia la prevalenza
di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat). Il 23,5%
della spesa farmaceutica italiana (pari all'1,34 del prodotto interno lordo), è destinata a
farmaci per il sistema cardiovascolare (Relazione sullo stato di salute del Paese, 2000)”
Ministero della Salute
Definisca il candidato le patologie cardiovascolari identificando i fattori di rischio che ne
accompagnano l’evoluzione. Si chiede inoltre di dare alcune indicazioni generali utili per
la prevenzione primaria delle MCV senza dimenticare i consigli per una dieta appropriata,
spiegando come il consumo abituale di alcuni alimenti possa facilitare la comparsa di
queste patologie .
Seconda parte
Il candidato svolga a scelta due dei seguenti quattro quesiti proposti. Le risposte
devono essere sviluppate utilizzando al massimo 15 righe.
1) La signora Maria Bianchi età 35 anni presenta un valore di IMC pari a 30 e il valore
della circonferenza della vita di 89 cm. Il candidato prenda in esame lo stato
nutrizionale della signora Bianchi e le indicazioni dietetiche e nutrizionali più
opportune .
2 ) Indicare il ruolo che le lipoproteine rivestono nel metabolismo lipidico e quali sono i
Fattori alimentari e non che possono influenzarne i livelli ematici e la salute in
generale .
3) Il candidato spieghi le differenze fra allergie e intolleranze alimentari facendo
riferimento ad almeno un esempio per tipologia .
4) Il candidato descriva a quale tipo di contaminazione può essere soggetto il mais
durante la coltivazione , la raccolta o la conservazione , e quali sono i possibili rischi
per la salute .
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TERZA
PROVA
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METODOLOGIA SEGUITA DAL CONSIGLIO DI CLASSE
PER LA PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA
Nell’intento di aiutare gli studenti a sviluppare le capacità indispensabili per affrontare
efficacemente lo svolgimento della terza prova dell’Esame di Stato, i docenti del Consiglio
di Classe della V B enogastronomia presentano qualche esempio di prova relativa alle
materie dell’ultimo anno di corso svolte come attività di simulazione.
Ogni prova è incentrata su un tema scelto tra quelli più importanti o qualificanti dei
programmi dell’indirizzo di studi frequentato.
Le prove sono state preparate secondo la tipologia di domande a risposta specifica.
Prima dello svolgimento della prova abbiamo fornito agli studenti alcuni consigli quali:
 Leggere attentamente le domande o le richieste proposte.
 Nella formulazione della risposta attenersi scrupolosamente ai limiti indicati nelle
singole richieste.
 Prima di consegnare la prova controllare che la produzione sia coerente alle
richieste.
La prestazione degli alunni è stata valutata in base ai seguenti indicatori (si veda tabella
valutazione) :
 Conoscenza corretta, completa ed approfondita dell’argomento proposto, riferita
a tutte le materie coinvolte.
 Competenza nell’utilizzo del linguaggio corretto (tecnico)
 Capacità di effettuare collegamenti pluridisciplinari.
 Capacità di sintesi.
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Materie coinvolte nella simulazione di terza prova:
 Inglese
 Matematica
 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – settore cucina
 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – settore sala e vendita
Durata della prova: 3 ore
Quello che segue è il testo della prova che è stata somministrata agli alunni come
simulazione in data 30 Aprile 2015.
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DISCIPLINA: INGLESE
ALUNNO..................................
DOCENTE: Prof.ssa ANDREINA CASTELLANI
CLASSE 5BE
Punteggio: ……/15
Data: 30.04.2015
Rispondi alle seguenti domande :
1.Outline the Refrigerated Storage Systems: Cook-Chill and Cook-Freeze
(max 10 lines)
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_____________________________________________________________________________________
2. Describe Banqueting and its characteristics (max 10 lines)
_____________________________________________________________________________________
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"Angelo Berti" Chievo - Verona
Documento: 15 Maggio della classe V B Servizi Ristorativi
Anno Scolastico 2014 – 2015
DISCIPLINA: MATEMATICA
ALUNNO.....................
DOCENTE: Prof.ssa CRISTINA PIVETTA
CLASSE 5BE
Punteggio: ……/15
Data: 30.04.2015
Quesito 1
Calcolare gli asintoti presenti nella funzione f ( x) 
2 x 2  3x  1
.
4x  8
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
29
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Quesito 2
Dal grafico della funzione dedurre:

Dominio ………………………………………………………………………...

Codominio ….…………………………………………………………………

Intersezioni con gli assi cartesiani …………………………………………

Segno della funzione ….………………………………………………………

Crescenza e decrescenza …….……………………………………………..

Eventuali simmetrie presenti ..………………………………………………

Limiti ……………………………………………………………………………

Equazione degli asintoti presenti …………………………………………...
30
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Anno Scolastico 2014 – 2015
DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA
DOCENTE: Prof.ssa NICOLETTA BARAZZUTTI
ALUNNO....................................
Punteggio: ……/15
CLASSE 5BE
Data: 30.04.2015
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:
Spiega cosa significa "percorso in avanti dei cibi" secondo la normativa HACCP, quale
esigenza igienica soddisfa e come può impedire la contaminazione.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Quali vantaggi hanno i prodotti di terza gamma per la ristorazione? Come devono essere
trattati per evitare le possibili alterazioni?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Documento: 15 Maggio della classe V B Servizi Ristorativi
Anno Scolastico 2014 – 2015
DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E
VENDITA
DOCENTE: Prof. PATRIZIO DEL PRETE
ALUNNO....................................
Punteggio: ……/15
CLASSE 5BE
Data: 30.04.2015
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:
Quali sono le zone vitivinicole della Regione Veneto ed elenca i principali vitigni autoctoni
della provincia di Verona.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Quali sono le fasi per la degustazione di un vino ed elenca la temperatura ideale per la
degustazione.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Anno Scolastico 2014 – 2015
DISCIPLINA:
RICETTIVA
DIRITTO
E
TECNICHE
AMMINISTRATIVE
DELLA
STRUTTURA
DOCENTE: Prof.ssa DANIELA SPACCAVENTO
ALUNNO....................................
Punteggio: ……/15
CLASSE 5BE
Data: 30.04.2015
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:
1) Illustra il marketing plan. (max. 12 righe )
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) Descrivi le fasi del processo di pianificazione strategica di medio - lungo periodo. (max
12 righe)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME
Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti
dell’Istituto. Alcune di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel
corso dell’anno scolastico.
PRIMA PROVA: «ITALIANO»
Analisi del testo
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
grav. insuff Insuff. Suff. discreto buono ottimo
1-5
6-9
10
11-12 13-14 15
Comprensione del testo
Competenza negli strumenti di
analisi
Correttezza e proprietà
linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
34
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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori grav. insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
discreto
11-12
buono
13-14
ottimo
15
Gravi errori
Comprension nella
Parziale e
Essenziale
e del testo
comprensione e approssimativa ma corretta
interpretazione.
Essenziale e Completa e
completa
sicura
Competenza
Gravi difficoltà
Uso corretto
negli
Uso improprio
nell’uso degli
di alcuni
strumenti di
degli strumenti
strumenti di
strumenti di
analisi
di analisi
analisi
analisi.
Uso corretto
degli
strumenti di
analisi
padronanza
sicura degli
strumenti di
analisi
Stesura
corretta pur
con qualche
improprietà
linguistica.
Esposizione
corretta,
approfondita e
fluida
Esposizione
appropriata,
fluida e
originale.
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
originale.
Accettabile
pur con
qualche
incertezza
morfosintattic
a e lessicale.
Gravi e diffusi
errori
Correttezza e
morfosintattici,
proprietà
ortografici e
linguistica
lessicali.
presenza di
errori
morfosintattici,
ortografici e
lessicali.
Assente o
Contestualizz
arbitraria
azione
Parziale e
Parziale, ma Completa e
approssimativa. pertinente
pertinente
Totale
Punteggio = totale / 4
35
Approfondita,
esauriente e
con apporti
personali.
Padronanza
efficace e
significativa
degli
strumenti di
analisi.
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Saggio breve /articolo di giornale
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Grav.insuff Insuff. Suff.
1-5
6-9
10
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Comprensione dei documenti dati
Coerenza e coesione dello
sviluppo argomentativo
Correttezza e proprietà linguistica
Consegne: destinatario, titolo,
attualizzazione
Totale Punteggio = totale / 5
36
discreto buono Ottimo
11-12 13-14 15
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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Grav.insuff
1-5
Aderenza e sviluppo Esclude la
della tematica
tematica
proposta
proposta
Insuff.
6-9
Suff.
10
Affronta
Si attiene alla
marginalment
tematica
e la tematica
proposta.
proposta.
discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
proposta e la
sviluppa con
una certa
articolazione.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso ed
originale.
Gravi errori comprensione
Gravi errori
nella
globale dei
Comprension
nella
Comprension
comprension documenti pur e
Approfondita
Comprensione dei
comprensione e
e precisa e
ee
con qualche
complessiva
e completa.
documenti dati
nell’interpretazi
puntuale.
nell’interpreta incomprensione e corretta.
one
zione.
.
Argomentazion
Frammentaria
Frammentaria e
e coerente
Coerenza e coesione
e con
Argomentazio Argomentazio Argomentazi
con evidenti
anche se poco
dello sviluppo
evidente
ne coerente e ne autonoma one, chiara
incongruenze
autonoma
argomentativo
incongruenze
autonoma.
e chiara,
e stringente
logiche.
rispetto ai
logiche,
documenti dati.
Gravi e diffusi Gravi e diffusi Accettabile pur Stesura
Esposizione
errori
errori
con qualche
corretta pur Esposizione fluida e con
Correttezza e
morfosintattici, morfosintattici incertezza
con qualche corretta e
appropriato
proprietà linguistica
ortografici e
ortografici e morfosintattica improprietà fluida
registro
lessicali.
lessicali.
e lessicale.
linguistica.
stilistico.
Rispetto delle
Rispetto
Assenza o gravi
Rispetto delle
Rispetto
Consegne:
Parziali
consegne con
delle
errori nel
consegne pur
pieno e
destinatario, titolo,
rispetto delle
una corretta
consegne
rispetto delle
con qualche
corretta delle
attualizzazione
consegne.
formalizzazio
congruo e
consegne.
incongruità.
consegne.
ne.
originale
Totale
Punteggio = totale / 5
37
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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA STORICO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /Descrittori
Grav.insuff Insuff. suff.
1-5
6-9
10
Aderenza e sviluppo della tematica
proposta
Conoscenza dei contenuti
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
38
discreto buono ottimo
11-12 13-14 15
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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA STORICO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori
/Descrittori
Aderenza e
sviluppo della
tematica
proposta
Grav.insuff Insuff.
1-5
6-9
Esclude la
tematica
proposta
suff.
10
discreto
11-12
Si attiene alla
Affronta
tematica
Si attiene alla
marginalmente
proposta e la
tematica
la tematica
sviluppa con
proposta.
proposta.
una certa
articolazione.
buono
13-14
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso e con
riflessioni
critiche.
Gravi e diffuse Parziale e
Essenziale e Essenziale e Completa e
approssimativa. corretta
completa.
sicura
Conoscenza dei lacune
contenuti
Correttezza e
proprietà
linguistica
Gravi e diffusi Presenza di
errori
errori
morfosintattici, morfosintattici,
ortografici e ortografici e
lessicali.
lessicali.
Assente o
Contestualizzazi arbitraria.
one
Totale
Punteggio =
totale / 4
Accettabile
pur con
qualche
incertezza
morfosintattic
a e lessicale.
Stesura
Esposizione
corretta pur Esposizione fluida e con
con qualche corretta e
appropriata
improprietà fluida
terminologia
linguistica.
specifica.
Parziale e
Parziale, ma Completa e
approssimativa. pertinente.
pertinente.
39
Approfondita
esauriente.
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
critica.
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TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
grav.insuff Insuff. suff. discreto buono ottimo
1-5
6-9
10
11-12 13-14 15
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Informazione sui contenuti
Coerenza e coesione
Correttezza e proprietà
linguistica
Totale punteggio = totale / 4
40
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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori
grav.insuff
1-5
Esclude la
Aderenza e tematica
sviluppo della proposta.
tematica
proposta
Insuff.
6-9
Affronta
marginalmente
la tematica
proposta.
suff.
discreto
10
11-12
Si attiene alla Si attiene alla
tematica
tematica
proposta pur
proposta e la
sviluppandola insviluppa con
modo generico. una certa
articolazione.
Scarsa
Informazione
sui contenuti
Parziale e
Essenziale
approssimativa. anche se non
ricca.
Frammentaria e Frammentaria e Stesura
con evidenti
con qualche
sostanzialment
incongruenze incongruenza e coerente.
logiche
logica.
Essenziale e
completa.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Sicura ed
esauriente
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso e
con riflessioni
personali.
Approfondita
e
documentata.
Stesura
lineare chiara
e stringente.
Stesura
Stesura
coerente e con coerente ed
un apppropriato equilibrata
uso dei
nelle parti.
connettivi.
Gravi e diffusi Presenza di
Accettabile pur Stesura corretta Esposizione Esposizione
Correttezza e errori
errori
con qualche
pur con qualche corretta e
fluida e ricca
proprietà
morfosintattici, morfosintattici, incertezza
improprietà
fluida.
nel lessico.
linguistica
ortografici e
ortografici e
morfosintattica linguistica
lessicali.
lessicali.
e lessicale.
Coerenza e
coesione
Totale
punteggio =
totale / 4
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia:
Candidato ...………………………………………………. Classe 5°…… Data………………
PUNTEGGIO I PARTE
Indicatori
max 9 punti su 15
Descrittori
1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in
minima
parte
Conoscenza e
completezza dei
contenuti
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li
richiesti
sviluppa adeguatamente solo in parte.
Punteggio
1
2
3
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in
modo rigoroso rispettando le consegne .
PertInenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o
fuori tema.
1
2
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le
consegne.
3
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
1. Espone in modo poco organico e poco corretto non
Esposizione e
utilizzo della
terminologia
specifica
1
usa la terminologia specifica
2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione
2
sul linguaggio specifico
3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto
Voto Finale della Prova
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
42
3
…./15
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II Parte
max 6 su 15
La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in
modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna
con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due
quesiti potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile
della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina
successiva .
GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
DESCRITTORI
1° quesito
2° quesito
3° quesito
4° quesito
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1.gravi errori nell’esposizione e
nella terminologia
1
1
1
1
2.qualche errore di esposizione
e nella terminologia
2
2
2
2
3.esposizione tecnica e corretta
3
3
3
3
1. non sviluppa i contenuti
richiesti o li sviluppa in minima
conoscenza e parte.
completezza
2. sviluppa i contenuti richiesti
degli argomenti solo superficialmente o li
sviluppa adeguatamente in
minima parte
3. sviluppa e rielabora i
contentui e le riflessioni
proposte.
1.risponde in modo incoerente
confuso o fuori tema.
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
2.risponde in modo semplice ed
aderente ai contenuti
proposti,qualche difficoltà nella
sintesi .
3. risponde correttamente ed in
modo adeguato con buona
capacità di sintesi
correttezza
formale
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
43
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TABELLA PER
CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE
PER i 2 QUESITI
3-4
5-7
8-10
11-13
14-16
17-18
1
2
3
4
5
6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto
nella seconda parte.
PUNTEGGIO I PARTE
................................../15
PUNTEGGIO II PARTE
................................../15
PUNTEGGIO TOTALE II PROVA .…....................../15
IL PRESIDENTE
Prof.
.......................................................
I COMMISSARI
Prof.
........................................................
Prof.
…………………………………..........
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
.
44
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IPSEOA “ANGELO BERTI”
COMMISSIONE:
ESAMI DI STATO 20…/20… – TERZA PROVA
CLASSE: V …..
MATERIA:
_____________________________
CANDIDATO/A: _______________________________________
Quesito
Conoscenza dei
contenuti
1
Quesito
1-8
Conoscenza dei
contenuti
2
1-8
Voto
Voto
Aderenza alla
traccia
0-4
Aderenza alla
traccia
voto
Correttezza e uso del
lessico specifico e/o
della grammatica
voto
Correttezza e uso del
lessico specifico e/o
della grammatica
voto
0-3
0-4
Totale
/15
voto
0-3
/15
TOTALE 2 QUESITI
/30
RISULTATO (TOTALE 2 QUESITI : 2) : …………… : 2
/15
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali , linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali
Indicatori
0
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
L’alunno non risponde
La risposta non è attinente alla traccia
Ha risposto in maniera comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori
0
1
2
3
Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
L’alunno non risponde
La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali
Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali
Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali
45
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Anno Scolastico 2014 – 2015
IPSEOA “ANGELO BERTI”
COMMISSIONE:
ESAMI DI STATO 20….../20…... – TERZA PROVA
CLASSE: V …..
VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA
MATERIE
Totale
1)
/ 15
2)
/ 15
3)
/ 15
4)
/ 15
5)
/ 15
/ 75
TOTALE 5 MATERIE
/ 15
RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 5 MATERIE : 5) : ............... : 5
IL PRESIDENTE
Prof.
................................................
I COMMISSARI
Prof.
.......................................................
Prof.
.
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
........................................................
Prof.
........................................................
…………………………………………
46
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COLLOQUIO
Candidato:
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Suff.
20
Discreto: Buono:
21-24
25-27
Ottimo
Eccellente:
28-30
Abilità nell’esporre e mettere in
luce i punti nodali.
Capacità di utilizzare conoscenze
pluridisciplinari e individuare
problematiche.
Eventuale uso di strumenti
multimediali.
Quesiti proposti dalla Commissione
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Conoscenza delle discipline e dei
linguaggi specifici
Capacità di orientarsi all’interno
delle discipline e di cogliere i
collegamenti tra esse.
Capacità di argomentare ed
approfondire criticamente gli
argomenti proposti.
Discussione delle prove
Capacità di approfondimento e/o
integrazione di temi e/o
argomenti non sufficientemente
sviluppati nelle prove scritte
Totale
47
Suff.
20
Discreto: Buono:
21-24
25-27
Ottimo
Eccellente:
28-30
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INDICATORI E DESCRITTORI
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Abilità nell’esporre e
mettere in luce i punti Non si
nodali.
orienta
Capacità di utilizzare
conoscenze
pluridisciplinari e
individuare
problematiche.
Suff.
20
Discreto:
21-24
Si orienta E’ corretto, Fa un’analisi
se
ma
completa e
guidato essenziale coerente
Non fa,
Sa fare
anche se
Sa fare i
semplici
guidato,
collegame
collegame
semplici
nti
nti se
collegamen
essenziali
guidato
ti
Si orienta
autonomamente
sugli argomenti
proposti
Eventuale uso di
strumenti multimediali.
48
Buono:
25-27
Coglie le
implicazioni
Ottimo Eccellente:
28-30
Compie
correlazioni esatte
ed analisi
approfondite
Compie
Rielabora e
correlazioni
approfondi-sce in
esatte e rielabora
maniera autonoma
in maniera
e critica situazioni
corretta e
complesse
autonoma
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Quesiti proposti dalla Commissione
Grav. Insuf.
Indicatori/Descrittori 1-9
Conoscenza delle
discipline e dei
linguaggi specifici
Insuff.
10-19
Conosce in
modo
Dimostra
frammentario e conoscenze
gravemente
minime
lacunoso
Capacità di orientarsi
all’interno delle
Si orienta con
discipline e di
qualche
Non si orienta
cogliere i
difficoltà se
collegamenti tra
guidato
esse.
Suff.
20
Discreto:
21-24
Dimostra
conoscenze
non complete
linguaggio
adeguato
Dimostra
conoscenze
complete ed
usa un
linguaggio
specifico
Buono:
25-27
Dimostra
conoscenze
ampie ed
articolate e
padronanza
linguistica
Si orienta in
Si orienta in
Si orienta in
modo sicuro e
modo preciso e
maniera
autonomo ed
coglie
adeguata e
instaura
collegamenti
coglie semplici
collegamenti
non solo in casi
collegamenti
anche
semplici
complessi
Argomenta in
modo
Argomenta in Argomenta in
Argomenta in equilibrato e
Capacità di
modo molto
modo
Argomenta in modo coerente sviluppa gli
argomentare ed
frammentario e frammentario modo coerente e sviluppa gli argomenti con
approfondire
non sa
sviluppando gli e sviluppa gli argomenti in
correlazioni
criticamente gli
sviluppare gli argomenti con argomenti in
modo
esatte
argomenti proposti. argomenti
qualche
modo semplice abbastanza
rielaborandole
proposti
difficoltà
articolato
in maniera
corretta e
autonoma
Ottimo
Eccellente:
28-30
Conosce in
maniera
completa ed
approfondita,
utilizzando un
lessico ricco e
appropriato
Si orienta in
modo sicuro
ed autonomo
riuscendo a
operare
collegamenti
ti in modo
critico
Argomenta in
modo rigoroso
e preciso
approfondendo
gli argomenti
anche con
apporti
personali e
critici
Discussione delle prove
Capacità di
approfondimento e/o
integrazione di temi
e/o argomenti non
sufficientemente
sviluppati nelle prove
scritte
Individua
Riesce ad
Individua
errori e/o
approfondir
Riesce ad
errori e/o
lacune;
e
Non riesce a
integrare
Individua errori lacune
riesce a fare
autonomam
individuare errori
autonomame
e/o lacune solo riuscendo a correzioni
ente e
e/o lacune presenti
nte gli
se guidato
fare semplici e/o
criticament
nelle prove
argomenti
correzioni e/o integrazioni
e gli
trattati
integrazioni in modo
argomenti
autonomo
trattati
Totale
49
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SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE
ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO
ANNO DI CORSO
-
Elenco dei docenti ...............................................................................................51
Italiano ..................................................................................................................52
Storia ...................................................................................................................57
Matematica ...........................................................................................................62
Lingua Inglese ......................................................................................................65
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .....................................68
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ....................................72
Scienza e Cultura dell’Alimentazione ...................................................................75
Scienze Motorie ....................................................................................................81
Religione .. ............................................................................................................84
Lingua Spagnola ………........................................................................................86
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ........................90
50
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ELENCO DEI DOCENTI
DISCIPLINA
DOCENTE
Italiano e Storia
Marinella Kinzer
Cristina Pivetta
Matematica
Lingua Inglese
Andreina Castellani
Diritto e tecniche amministrative della struttura
Daniela Spaccavento
ricettiva
Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina Nicoletta Barazzutti
Scienza e cultura dell’Alimentazione
Lorena Righetti
Scienze motorie
Egizia Franceschini
Religione
Maurizio Malvestio
Lingua Spagnola
Antonella Prato
Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore sala e
Patrizio Del Prete
vendita
51
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Italiano
Prof.ssa Kinzer Marinella
TESTO: Magri-Vittorini, Dal testo al mondo, Ed. Paravia, vol. 3
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
L'ETA' DEL POSITIVISMO E DEL REALISMO
Caratteristiche generali del Positivismo
Il Naturalismo e il Verismo: analogie e differenze
Il dramma borghese e le tensioni sociali e culturali: Henrik Ibsen
Il dramma naturalista: "Casa di bambola"
L' "uscita di scena" di Nora (da "Casa di bambola"- atto III)
(Settembre)
LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
(Settembre-Ottobre)
La nascita della poesia moderna: Baudelaire (1821-1867) e il Simbolismo (1885)
Un linguaggio destinato a pochi e l’isolamento del poeta
Il pessimismo e il ruolo del poeta
I significati molteplici del simbolo
L’impossibilità di eliminare i peccati dell’uomo e i pentimenti ipocriti
Il peggiore dei vizi: la Noia
Il lato oscuro dell’animo umano
L’importanza de "I fiori del male", 1857
Il viaggio immaginario che il poeta compie verso l'inferno che è la vita
Charles Baudelaire : "L’albatro" ( da Spleen e ideale, II)
Il conflitto tra intellettuale e mondo borghese
L’albatro-poeta e i marinai-borghesia
Charles Baudelaire : "Corrispondenze" ( da Spleen e ideale, IV)
Il Manifesto del Simbolismo
Tra le cose e il poeta non c’è separazione
Nessuna parte dell’Universo è estranea l’una all’altra
Esistono segreti richiami che sono la corrispondenza simbolica
Poeta-veggente, mediatore e sacerdote
Ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione
LE CARATTERISTICHE DEL SIMBOLISMO:
(Ottobre)
la protesta contro la società borghese
La ricerca di un senso nascosto della vita
Il rifiuto della conoscenza razionale
Il ruolo dell’intuizione
52
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Il poeta-veggente
La poesia: forma suprema di conoscenza
Emily Dickinson (1830-1886):
(Novembre)
temi e immagini di impronta simbolista: reclusione, silenzio e solitudine
la poesia prende avvio da un'immagine quotidiana, che non ha nulla di insolito
Poesie n°189, 288, 594,1223, 1445, 1695
IL DECADENTISMO EUROPEO (1890-1905)
(Novembre)
Le caratteristiche del Decadentismo europeo:
L’esaltazione della libertà individuale
Il culto della bellezza e dell’arte: l’estetismo
l’arte come ricerca della bellezza
la bellezza non ha morale né verità, ma è ricerca dell’insolito, del nuovo, dell’eccezionale
la vita deve essere come un’opera d’arte
L’irrazionalismo
L’esplorazione dell’inconscio
L’idea della morte
La concezione della donna: donna vampiro e donna da idolatrare
LA NARRATIVA NEL DECADENTISMO:
(Novembre - Dicembre)
Lo specchio della crisi dell'uomo: l'età dell'ansia
Joris-Karl Huysmans (1848-1907): “A rebours” (1884) e l’esempio di un esteta che elude la
grettezza della realtà comune (una realtà artificiale)
Oscar Wilde (1854-1900): “Il ritratto di Dorian Gray” (1881) e l’estetismo come guida
dell’esistenza (il dandismo), il dandismo e lo stile borghese: valori contrapposti
Gabriele D’Annunzio (1863-1938): “Il piacere” (1889)
G. D’Annunzio: "La filosofia del dandy" (da "Il piacere")
Il rfiuto della democrazia
Eleganza, studi insoliti, curiosità, galanteria raffinata
Fantasticherie, educazione viva e pratica
Fare della vita un’opera d’arte
Possedere e non essere posseduti
Non avere rimpianti
FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900)
(Gennaio)
L’analisi dell’Occidente
La “morte di Dio” e il nichilismo
La vita come volontà di potenza
La teoria del Superuomo (cammello, leone, bambino)
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SIGMUND FREUD (1856-1939) E LA SCOPERTA DELLA PSICANALISI
(Febbraio)
La complessità della psiche umana: Es, Io, Super Io
Rimozione e Sublimazione
Il sogno: luogo degli indizi psichici
Il cammino della sessualità umana:
La fase orale
La fase anale
La fase fallica: il complesso di Edipo e il complesso di Elettra
La fase di latenza
La fase genitale
LA POESIA DELLE AVANGUARDIE
(Febbraio)
La distruzione di ogni legame con la tradizione, la memoria, i valori del passato
La fuga in avanti e il rapporto con i mezzi tecnici
La contrapposizione violenta con i gusti e i comportamenti della massa
Il Futurismo (1909) di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944)
Il Manifesto della Cucina Futurista
F. T. Marinetti: il "Manifesto del Futurismo"
LUIGI PIRANDELLO:
(Marzo)
la biografia
la crisi profonda della coscienza europea
il disagio della modernità
temi: l'esclusione, lo sradicamento, la mancanza di senso, la frantumazione dell'identità
individuale, la follia
la visione del mondo
il contrasto vita/forma
la reazione passiva
la reazione ironico-umoristica
la reazione drammatica
"Il fu Mattia Pascal"
"La patente"
"Sei personaggi in cerca d'autore"
LA POESIA NEL NOVECENTO
(Aprile)
La poesia militante in Germania: Bertolt Brecht
"La bestia"
"A coloro che verranno"
La poesia in Italia: S. Quasimodo (1901-1968)
"Uomo del mio tempo" (da "Giorno dopo giorno)
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La poesia in Italia: G. Ungaretti (1888-1970)
"Allegria di naufragi" (da "L'allegria. Naufragi")
"San Martino del Carso" (da "L'allegria. Il porto sepolto")
"Soldati" (da "L'allegria. Girovago)
La poesia in Italia: E. Montale (1896-1981)
"Spesso il male di vivere ho incontrato" (da "Ossi di seppia")
LA NARRATIVA NEL NOVECENTO
(Aprile)
Primo Levi e la drammatica cronaca di un'esperienza autobiografica
"Nell'inferno di Auschwitz" (da "Se questo è un uomo")
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
L’insegnamento è stato finalizzato all’organizzazione delle conoscenze in modo da
formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla spiegazione dei testi
antologici presi in esame.
Si è cercato inoltre di costruire una familiarità tra i testi affrontati e le esperienze personali
di ogni singolo alunno e si è offerta alla classe la possibilità di aprire confronti e
approfondimenti sugli argomenti trattati. Adeguato spazio è stato dedicato all’elaborazione
scritta, per cercare di colmare le difficoltà esistenti.
Sono stati utilizzati: lezioni frontali, esercitazioni individuali e a piccoli gruppi, testi diversi
da quelli in adozione, momenti di confronto diretto.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati
verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso
interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli
obiettivi proposti.
Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, si è richiesto un
giudizio motivato.
La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto
anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza
dell’adempimento scolastico e della disponibilità personale.
In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo:
METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari,
competenze operative)
CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze)
FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze)
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OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nel complesso, la classe:
Conosce gli argomenti trattati
Sa collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali
Sa individuare i temi fondamentali di un testo
Sa contestualizzare il testo in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria e alla
poetica del singolo autore.
Sa rielaborare in modo personale i contenuti di un testo
Sa produrre per iscritto testi coerenti e coesi di sintesi e di rielaborazione dei contenuti
fondamentali del testo/percorso
Sa analizzare e redigere in modo sufficientemente corretto la tipologia dei testi d’esame
quale il saggio breve, l’articolo di giornale, l’analisi del testo, oltre al tema argomentativo.
Sa cogliere i nessi di causalità all’interno di un brano
Sa riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato
Sa riflettere sui testi prodotti
Sa autocorreggere i propri testi
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere gli argomenti trattati, sapendosi orientare
Collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali
Individuare i temi fondamentali di un testo
Rilevare semplici analogie e differenze tra correnti
Rielaborare in modo personale i contenuti di un testo
Produrre testi semplici, ma chiari e corretti
Redigere la tipologia dei testi d’esame
Cogliere semplici nessi di causalità all’interno di un brano
Riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato
Riflettere sui testi prodotti
Autocorreggere i propri testi.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Storia
Prof.ssa Kinzer Marinella
TESTO: P. Di Sacco, Passato Futuro, Ed. Sei, Vol. 3
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
L'ONU: scopi, organismi fondamentali e agenzie internazionali
(Settembre-Ottobre)
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
La Corte penale internazionale
Il Manifesto di Ventotene
Il cammino dell'Europa
L’età dell’imperialismo:
l'imperialismo
la cultura dell’imperialismo: C. Darwin
dal principio di nazionalità al nazionalismo
il razzismo
La società di massa:
la seconda rivoluzione industriale
il conformismo e la partecipazione
La Belle Epoque
(Novembre)
Le suffragette
(Novembre)
La prima guerra mondiale:
la Triplice Alleanza(1882) e la Triplice Intesa (1907) e loro contraddizioni
le cause della prima guerra mondiale
interventisti e neutralisti in Italia
l’inferno delle trincee
il 1917: anno della svolta
la situazione geografica nel dopoguerra
la Società delle Nazioni (1919)
il Trattato di Versailles
(Novembre)
Il primo dopoguerra in Italia e in Europa:
(Dicembre)
La crisi della classe dirigente liberale
La nascita del Partito Popolare (1919)
Nascita dei Fasci Italiani di Combattimento (1919)
Il Biennio Rosso (1919-1920) e la nascita del Partito Comunista Italiano (1921)
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I regimi totalitari
Caratteristiche dello stato totalitario
Aspetti psicologici delle folle: il contagio emotivo
Differenze tra dittatura, totalitarismo, regime autoritario, pluralismo
(Gennaio)
La Rivoluzione russa
Da Lenin a Stalin
Lo stalinismo
La politica di Stalin
Le “Grandi purghe” (1934-1939)
(Gennaio)
La crisi del 1929 negli USA e il New Deeal
(Febbraio)
Il fascismo:
(Febbraio)
I fasci di combattimento (1919): programma demagogico
Lo squadrismo (1920)
Nascita del PNF (1921)
Il dissenso
Nasce il Gran Consiglio del Fascismo (1922)
La Marcia su Roma (1922)
Il delitto Matteotti (1924)
Le leggi fascistissime (1925-1926)
La carta del lavoro (1927) e la perdita della forza contrattuale
La politica economica: il protezionismo (1925-1929) e l’autarchia (1935)
I Patti Lateranensi (1929) con Pio XI: il Concordato e la compromissione della laicità dello
Stato
L’impresa Etiopica (1935) e sue conseguenze
Le leggi razziali (1938)
L’Asse Roma-Berlino (1936); il Patto d’Acciaio (1939)
Il nazismo:
le idee di Hitler nel “Mein Kampf”
L'incendio del Parlamento tedesco (1933)
Il rogo dei libri (1933)
la creazione della Gestapo e delle SS
la notte dei lunghi coltelli (1934)
la nascita del terzo Reich (1934)
il terrore poliziesco nazista e le Leggi di Norimberga (1935)
La Notte dei cristalli (1938)
(Marzo)
La seconda guerra mondiale:
cause della guerra
la Germania occupa l’Austria (1938), i Sudeti (1938), la Cecoslovacchia (1939)
l’Italia occupa l’Albania (1939)
il patto di non aggressione tra la Germania e l’Unione Sovietica (1939)
(Marzo)
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1 Settembre 1939: invasione della Polonia
la non belligeranza dell’Italia
l'Italia dichiara guerra alla Francia (1940), attacca l'Egitto e successivamente la Grecia
La Germania conquista la Norvegia, la Danimarca, la Norvegia, l’Olanda, il Belgio, la
Francia (1940)
La Francia divisa e la battaglia d’Inghilterra (1940)
L’invasione dell’Urss (1941) e la resa di Stalingrado (1943)
7 Dicembre 1941: l’attacco a Pearl Harbor (isole Hawaii)
1942: il Giappone si impadronisce di buona parte del Pacifico
10 Luglio 1943: lo sbarco in Sicilia
25 Luglio 1943: Mussolini è costretto a dimettersi
Pietro Badoglio tratta la resa dell’Italia: l’8 Settembre 1943
Vittorio Emanuele III fugge a Brindisi
I tedeschi occupano la parte centro-settentrionale dell’Italia e il 12 Settembre 1943
liberano Mussolini
La linea gotica
La Resistenza e il Comitato di Liberazione Nazionale
6 Giugno 1944: lo sbarco in Normandia
Ad Est, l’Armata rossa si ricongiunge con le truppe partigiane di Tito (1892-1980) ed entra
in Germania
Tito e l’eccidio delle foibe
25 Aprile 1945: la liberazione
28 Aprile 1945: Mussolini giustiziato
30 Aprile: Hitler si toglie la vita e il 7 Maggio la Germania firma la resa senza condizione
6 Agosto 1945: la bomba atomica su Hiroshima
9 Agosto 1945: la bomba atomica su Nagasaki
La Shoah
Il mondo contemporaneo:
la sorte dell'Italia dopo il 1945
La fine della centralità europea
Il nuovo assetto della Germania (1949)
Il Piano Marshall (1948), i suoi scopi e la ricostruzione materiale
La “guerra fredda” e l'equilibrio del terrore
Il Patto Atlantico (1949) e il Patto di Varsavia (1955)
La guerra di Corea (1950-1953)
Il “maccartismo” (1950-1955)
Il muro di Berlino (1961)
(Aprile)
Il lento cammino della distensione:
Kruscev e la Destalinizzazione
J. Kennedy
Giovanni XXIII
(Aprile)
Gandhi(1869-1948) e la non violenza
L’apartheid in Sudafrica: Nelson Mandela
Il Sessantotto in Europa e in Italia:
(Aprile)
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Anno Scolastico 2014 – 2015
le radici del Sessantotto
la guerra del Vietnam
La contestazione giovanile
La caduta dei regimi comunisti e la dissoluzione dell’Urss
L’Italia repubblicana:
l’Italia del dopoguerra
i partiti di massa
il referendum del 2 Giugno 1946
la Costituzione (1 Gennaio 1948)
l’anticomunismo
il miracolo economico (1953-1963)
gli anni Sessanta: l’apertura al centro-sinistra
gli anni di piombo: il terrorismo di destra e di sinistra
il centrosinistra (1960-1970) e l’assassinio di Aldo Moro (1978)
la contestazione studentesca (1968)
I Referendum sul divorzio e sull'aborto
Gli anni Ottanta
La mafia degli appalti e della droga
Lo Stato contro la criminalità organizzata
La crisi della prima repubblica: Tangentopoli
Le nuove formazioni politiche: Lega Nord (1992) e Forza Italia (1994)
(Aprile)
(Maggio)
Il terrorismo islamico
(Febbraio)
L'Iran
L'Iraq
L'Afghanistan
L'Isis
Argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio:
L’Italia Repubblicana
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Si è privilegiato l’aspetto problematico per rendere più attiva la partecipazione e la
ricostruzione del cammino storico; inoltre si è lavorato per istituire collegamenti e confronti
con la realtà attuale, intesa come termine di riferimento per una spinta motivante più
efficace.
Durante l’anno, gli argomenti sono stati continuamente ripresi e ripassati, quindi vi è stato
un costante recupero effettuato in itinere. Gli alunni più in difficoltà sono stati aiutati con
micro-interrogazioni dal posto e compiti più frequenti; l’approfondimento è stato raggiunto
con le discussioni di classe, in relazione alle esigenze dei ragazzi.
L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati
verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso
60
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interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli
obiettivi proposti.
Sono stati utilizzati testi diversi da quelli in adozione, lezioni frontali, esercitazioni
individuali e a piccoli gruppi, momenti di confronto diretto.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, si è richiesto un
giudizio motivato.
La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto
anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza
dell’adempimento scolastico e della disponibilità personale.
In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo:
METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari,
competenze operative)
CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze)
FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale:
conosce gli argomenti trattati
sa ordinare le informazioni in ordine cronologico
sa collocare in spazi geografici opportuni i fenomeni rilevanti
sa selezionare, raggruppare e rappresentare secondo criteri logici le informazioni acquisite
sa individuare somiglianze tra singoli eventi
sa individuare relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto
comprende e usa il linguaggio storiografico
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere e riferisce gli argomenti trattati, sapendosi orientare
Ordinare le informazioni fondamentali in ordine cronologico
Individuare semplici somiglianze tra singoli eventi
Individuare le fondamentali relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto
Comprendere e usare sufficientemente il linguaggio storiografico
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Matematica
Prof.ssa Cristina Pivetta
TESTO: Scovenna Marina, Appunti di matematica–F Analisi infinitesimale, CEDAM
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Complementi di algebra
Ripasso disequazioni intere e fratte e sistemi di disequazioni.
FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE
Funzioni
Concetto di funzione, diagramma sagittale e cartesiano. Classificazione delle funzioni reali
di variabile reale.
Dominio e codominio.
Funzioni pari e dispari. Funzioni crescenti, decrescenti.
Studio del dominio di funzioni algebriche razionali intere e fratte (con numeratore e
denominatore di primo e di secondo grado), simmetrie, intersezioni con gli assi e studio
del segno.
Funzioni definite a tratti e loro grafici.
Proprietà delle funzioni dedotte dal grafico.
Trasformazioni elementari del grafico di funzioni.
La funzione esponenziale: grafico e caratteristiche.
Limiti e asintoti
Introduzione operativa al concetto di limite. Introduzione operativa al calcolo dei limiti.
Limiti finiti e infiniti per x tendente ad un valore finito o all'infinito di funzioni algebriche
razionali intere e fratte. Limite destro e limite sinistro.
Calcolo dei limiti e applicazione allo studio di funzione. Asintoti verticali, orizzontali e
obliqui.
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Funzioni continue e classificazione delle discontinuità. Analisi della continuità e della
discontinuità in un punto di funzioni algebriche razionali e funzioni definite a tratti.
Derivate
Introduzione al concetto di derivata per via geometrica. Rapporto incrementale e derivata
di una funzione in un punto. Retta tangente ad una funzione in un suo punto con
applicazione alla retta tangente ad una parabola.
Calcolo di derivate di funzioni algebriche razionali intere e fratte.
Massimi e minimi relativi e assoluti. Studio della monotonia di funzioni algebriche razionali
intere.
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Derivate
Studio della monotonia di funzioni algebriche razionali fratte. Massimi e minimi relativi e
assoluti di funzioni algebriche razionali fratte.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Durante le lezioni ho cercato di stimolare la partecipazione e la curiosità degli studenti allo
scopo di promuovere in loro il gusto della scoperta e della ricerca. Le lezioni sono state
quasi sempre di tipo interattivo ponendo delle situazioni problematiche per evidenziare la
necessità di introdurre nuovi strumenti matematici come: delimitazioni del grafico di
funzioni, limiti, derivate e rappresentazioni grafiche
Molto tempo è stato dedicato alle esercitazioni in classe e alla revisione di argomenti
trattati negli anni precedenti, ma utili al programma di quinta.
L'attività di recupero è stata svolta in itinere con interventi integrativi, correttivi e
rielaborativi.
Argomenti impegnativi, soprattutto dal punto di vista teorico, come quelli di limite e
derivata sono stati introdotti in modo operativo, puntando più sulla comprensione degli
argomenti trattati, sull’utilità di questi “nuovi strumenti matematici” e sulla loro applicazione
allo studio di funzione che sull'acquisizione nozionistica di definizioni e dimostrazioni. Per
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quanto riguarda limiti e derivate non sono state presentate e studiate le dimostrazioni dei
teoremi.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha avuto la duplice finalità di fornire allo studente una misura del proprio
grado di preparazione e all’insegnante un’indicazione sulla adeguatezza del ritmo di
insegnamento in relazione alle capacità di apprendimento della classe.
Per quanto concerne le verifiche formative gli strumenti individuati sono:
 controllo del livello di attenzione e partecipazione in classe, applicazione nel lavoro
individuale e di gruppo;
 controllo dei compiti assegnati per casa;
 puntualità nel rispetto delle consegne;
 domande frequenti formulate dall’insegnante
 prove scritte con esercizi a risposta breve.
Per la verifica sommativa gli strumenti essenziali sono state le prove scritte e orali.
Le prove scritte composte da domande sulla teoria di base, esercizi e problemi di tipo
tradizionale. Nelle prove orali ho valutato l’abilità nell’eseguire gli esercizi, le capacità di
ragionamento logico nel giustificare formule e procedimenti e le capacità ipoteticodeduttive.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli allievi hanno compreso l'importanza e l'utilizzo degli strumenti algebrici elementari e il
significato e l'utilizzo degli strumenti di analisi matematica finalizzati allo studio di funzione.
Sono in grado di studiare, in tutte le loro parti, funzioni algebriche razionali intere e fratte
con numeratore e denominatore di primo e di secondo grado.
Il comportamento in classe è stato corretto.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Lingua Inglese
Prof.ssa Andreina Castellani
TESTO: O. Cibelli, D. D’Avino, F. Ripanti That’s Catering, Clitt
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
MODULE 3: More than Nutrition
Unit 1- Nutrition and Nutrients
- Healthy Eating
- The Healthy Eating Pyramid
- The Mediterranean Diet
- The Danger List (Food Allergies and Food Intolerances)
- The Coeliac Disease
- Food Today, Healthy Eating, The Food Pyramid (fotocopie fornite
dall’insegnante)
(tempi di attuazione: Settembre/Ottobre)
MODULE 2: Food Safety Watch
Unit 1 Food Contamination
- Food Borne Diseases
- Bacteria and Food Poisoning
- Food Contamination: the invisible challenge (Contaminants and
Contamination)
- Personal Hygiene
- Food Contamination (fotocopia fornita dall’insegnante)
(tempi di attuazione: Novembre)
Unit 2 HACCP
- Food Safety: Benefits of good Hygiene/Costs of poor Food Hygiene
- HACCP in the global World
- HACCP guarantees Food Hygiene and Safety in Catering! (the most common
critical points)
- The 7 HACCP steps
- Cleaning and Disinfection
- Focus on the Profession: E.H.O
- Food Safety (fotocopia fornita dall’insegnante)
(tempi di attuazione: Dicembre/Gennaio)
Unit 3 Food Preservation
- Food Preservation
- Ancient and Natural Preservation Methods
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- Modern Preservation Methods
- Food Preservation (fotocopia fornita dall’insegnante)
(tempi di attuazione: Gennaio/Febbraio)
Unit 4 Refrigerated Storage Systems
- Cook-Chill System and Cook-Freeze System
- The big Thaw
- Advantages of Cook –Chill over Cook-Freeze/Advantages of Cook-Freeze
over Cook-Chill
- The Vacuum Cooking System
- Temperature Control
- Cold Chain
- Cold Storing
- Refrigerated Systems:Cook Freeze/Cook Chill ( fotocopie fornite
dall’insegnante)
(tempi di attuazione: Febbraio/Marzo)
MODULE 3: More than Nutrition
Unit 3 The Healing Power of Food
- Lifelong Nutrition
- Vegetarians’ Diet
- Macrobiotics
- Eating Disorders
(tempi di attuazione: Marzo)
MODULE 4: Quality Food and Beverage Service
Unit 1 Enogastronomy
- Menus
- Menu planning and compiling
(tempi di attuazione: Marzo)
Unit 4 Banqueting and Banqueting Menus
- The Banquet in the Past
- Banqueting
- Banqueting Menus
- Buffet Service
- The Banqueting Manager
(tempi di attuazione: Marzo/Aprile)
MODULE 1: Catering Land
Unit 4 People Working in Catering
- The Application Letter
- European CV
(tempi di attuazione: Aprile/ Maggio)
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METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Testo in adozione, fotocopie di approfondimento fornite dall’insegnante, utilizzo del
laboratorio linguistico quando possibile.
Per quanto riguarda il recupero si sono proposte alcune lezioni di pausa didattica tra il I e il
II periodo in vista delle successive verifiche scritte e orali.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE
- Verifiche scritte (quesiti a risposta aperta e di lessico) e verifiche orali
- Simulazione della terza prova d’esame
Mediamente sono state ritenute necessarie 3 prove scritte e 2 orali per quadrimestre
Nella valutazione si è tenuto conto delle capacità individuali, del profitto, della
progressione rispetto ai livelli di partenza, dell’impegno a casa e in classe, della
partecipazione e soprattutto della capacità di utilizzare il linguaggio specifico della
disciplina di indirizzo (micro lingua).
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La maggior parte della classe ha partecipato con interesse, rispetto e collaborazione al
dialogo educativo con l’insegnante raggiungendo gli obiettivi minimi definiti in sede di
programmazione.
Alcuni alunni hanno dimostrato uno studio personale talvolta carente e concentrato nei
periodi delle verifiche, altri invece si sono sempre impegnati con costanza ed interesse.
Per alcuni permangono difficoltà di produzione scritta e orale, dovute soprattutto a lacune
pregresse.
Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti anche se alcuni allievi hanno un
metodo di studio piuttosto mnemonico.
Nella classe un alunno ha presentato, a metà del secondo periodo, diagnosi DSA e si
avvale degli strumenti compensativi, ove necessario. Per tale alunno si è privilegiata una
produzione orale su argomenti da lui scelti nell’ambito della programmazione.
Il livello di conoscenze, competenze e abilità raggiunto, fatta eccezione per gli alunni più
motivati, è complessivamente sufficiente.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva
Prof.ssa Daniela Spaccavento
TESTO: “Imprese ricettive e ristorative oggi”
Autori: G. Batarra e M.Mainardi
Casa editrice : Tramontana
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5BE non ha potuto beneficiare della continuità didattica per l’insegnamento di
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva.
All’inizio dell’anno gli studenti si presentavano in difficoltà : piuttosto scarsa era
l’autonomia nel prendere appunti durante la lezione frontale, farraginoso il metodo di
studio, difficoltoso trovare e mantenere la concentrazione durante le lezioni, lacunose le
conoscenze pregresse soprattutto in riferimento al programma del quarto anno ed inoltre
emergeva una certa insicurezza nell’affrontare lo studio della materia.
Trascorso un periodo di reciproca conoscenza tra l’insegnante ed i ragazzi, questi ultimi
hanno evidenziato un atteggiamento abbastanza positivo sia nei confronti del docente sia
nei confronti della disciplina.
Si è lavorato molto sul metodo di studio proponendo agli allievi mappe concettuali e
schemi riassuntivi per agevolare l’apprendimento dei contenuti e costruire collegamenti tra
essi. Tuttavia la perdurante difficoltà di mantenere l’attenzione e la concentrazione durante
le lezioni unita ad un impegno nello studio prevalentemente in prossimità delle verifiche
hanno un pò limitato i risultati di profitto che risultano, per alcuni allievi, inferiori rispetto
alle reali potenzialità.
La classe, nel corso dell’anno scolastico, è risultata divisa in gruppi di livello diversi, sia
quanto a capacità ed interesse, sia quanto a risultati conseguiti.
Un gruppo di studenti più motivati ha saputo applicarsi con metodo e costanza ed ha
conseguito risultati positivi.
Un altro gruppo, vuoi per difficoltà oggettive, vuoi per scarso impegno e frequenza
irregolare, ha ottenuto un profitto di livello inferiore e, in alcuni casi, non del tutto
sufficiente.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
1° Quadrimestre
MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE
MODULO 1
U.D. 1: IL TURISMO INTERNAZIONALE E GLI ENTI STATISTICI
Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico
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La bilancia dei pagamenti
La bilancia turistica
Gli enti di statistica nel turismo
U.D. 2: LE DINAMICHE ED I FLUSSI DEL MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE
Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico
I flussi turistici internazionali verso l’Italia : prospettive
MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI
MODULO 3
U.D. 1: IL MARKETING
Il marketing turistico
La segmentazione del mercato della domanda
Gli strumenti del micromarketing : il marketing mix
Marketing mix : il prodotto (product)
La reputazione della destinazione turistica
Marketing mix : il prezzo (price)
Marketing mix : la comunicazione (promotion)
Marketing mix : la distribuzione (place)
Marketing mix : il personale (people)
Il marketing esperienziale
Il marketing dei prodotti turistici
U.D.2 : LE STRATEGIE DI MARKETING ED IL MARKETING PLAN
Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo
Le strategie di marketing in funzione del Cvp
Il web marketing
Il marketing plan
2° Quadrimestre
BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE
MODULO 2
U.D. 2. LA REDAZIONE DEL BUSINESS PLAN
La definizione degli indirizzi
La scelta dell’impianto
Il business plan
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Il piano aziendale
L’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione
U.D. 1: LA PIANIFICAZIONE,LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE ED IL CONTROLLO
DI GESTIONE
La pianificazione e la programmazione aziendale
L’analisi ambientale e l’analisi previsionale
L’analisi aziendale
La definizione di obiettivi e strategie e la redazione dei piani
La programmazione di esercizio ed il budget
La struttura del budget
I costi standard
Le fasi di definizione del budget
Il controllo budgetario
I vantaggi ed i limiti del budget
NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO ED ALBERGHIERO
MODULO 4
U.D. 1: LE NORME INTERNAZIONALI E COMUNITARIE DI SETTORE
Le fonti normative internazionali
L’organizzazione mondiale del turismo
Le fonti normative comunitarie
Il Codice di comportamento ECTAA/HOTREC (Cenni)
U.D. 3: LE NORME E LE PROCEDURE PER LA TRACCIABILITA’ DEI PRODOTTI
La tutela dei consumatori
La normativa UE nel settore alimentare
Le informazioni sugli alimenti
La tracciabilità e la rintracciabilità
I prodotti a km zero
I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
ARGOMENTI CHE SARANNO TRATTATI DOPO IL 15 MAGGIO 2015
U.D. 3: LE NORME E LE PROCEDURE PER LA TRACCIABILITA’ DEI PRODOTTI
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METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
L’insegnante ha fatto prevalentemente ricorso alla lezione frontale dialogata. I primi minuti
di lezione sono stati costantemente dedicati al breve ripasso delle lezioni precedenti, così
da richiamare l’attenzione sui contenuti propedeutici per la comprensione del nuovo
argomento. Ampia parte delle lezioni, laddove alcuni studenti abbiano mostrato interessi o
curiosità particolari, è stata dedicata al dibattito o al chiarimento di dubbi o incomprensioni.
Sono stati utilizzati schemi riassuntivi proposti dall’insegnante e mappe concettuali
presenti sul libro di testo per facilitare lo studio dei temi trattati.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per verificare il grado di conoscenza degli argomenti affrontati, si è fatto ricorso ad
interrogazioni orali e prove scritte costituite da domande aperte.
Nella valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, si è tenuto conto
anche del livello di partenza, della partecipazione all’attività didattica e dell’impegno inteso
come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza e precisione agli
obblighi scolastici.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Obiettivi cognitivi – sapere
Nel complesso la classe :
conosce le caratteristiche del mercato turistico nazionale ed internazionale;
conosce le tecniche di marketing turistico e le relative strategie;
conosce gli strumenti di programmazione e di controllo aziendale;
conosce le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti.
Obiettivi operativi – saper fare
Nel complesso la classe :
sa riassumere i contenuti delle varie unità didattiche utilizzando schemi e mappe
concettuali;
sa individuare fasi e procedure per redigere un Business plan;
sa analizzare la gestione aziendale sotto l’aspetto finanziario, patrimoniale, economico e
commerciale;
sa utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed
approfondimento disciplinare;
sa utilizzare una terminologia abbastanza corretta.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
TESTO:
Laboratorio dei Servizi Enogastronomici Settore Cucina
Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
Cucina Gourmet Plus, P. Gentili, Ed. Calderini
Ore di Lezione annue : 121, di cui 50 di laboratorio
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 22 alunni di cui 21 maschi e 1 femmina. Eterogenei per età (dai
18 ai 22 anni) si presentano con personalità individualiste non sempre inclini a trovare un
punto di compromesso per la collaborazione. La disciplina non è sempre di facile gestione:
non vi sono eventi particolarmente eclatanti ma si tratta di una costante propensione a
polemizzare e a mettere in discussione proposte e attività. Comunque, nel complesso, gli
alunni seguono con discreto interesse e risultati formativi anche eccellenti.
La frequenza non è sempre costante e, in alcuni casi, coincide con valutazioni negative.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
ARGOMENTI SVOLTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE
Normativa HACCP:
Acronimo; definizione di rischio; definizione dei “parametri” e sistema di monitoraggio per
le procedure a rischio; zona di stoccaggio, di preparazione, di lavorazione, di cottura, di
distribuzione; temperature a rischio di proliferazione batterica; concetto di contaminazione
crociata e proliferazione batterica; analisi dei rischi e vettori di contaminazione fisici chimici
e biologici; il manuale di autocontrollo, i responsabili, formazione e informazione degli
addetti alla manipolazione degli alimenti.
Il mondo dell'enogastronomia:
grandi gastronomi del passato
riformatori dell'800
rinnovatori degli anni '70
grandi di oggi
Gastronomia e società:
motivazioni delle scelte gastronomiche
consumo dei pasti fuori casa
le guide gastronomiche
Il mercato enogastronomico:
tipologie degli esercizi
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catering industriale
ristorazione commerciale
prospettive del mercato enogastronomico
Durante le lezioni di laboratorio gli allievi hanno progettato dei menù coerenti con
l'argomento studiato, cercando materiale anche presso la biblioteca d'istituto. Le ricette
sono state codificate dagli allievi.
Nel mese di ottobre è stata organizzata una visita al "Salone del gusto" promosso da Slow
Food, a Torino.
Nel mese di Dicembre la classe è stata coinvolta nella preparazione di un buffet dolce e
salato a "Finger Food", durante l'attività di scuola aperta. In questa occasione alcuni alunni
hanno presentato la loro esperienza scolastica ai visitatori e risposto alle loro domande.
ARGOMENTI SVOLTI NEL SECONDO QUADRIMESTRE
I prodotti e l'approvvigionamento:
i prodotti e le gamme
prima gamma: criteri di qualità
marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici
degustazione dei prodotti
terza gamma: congelati e surgelati
Cottura degli alimenti:
il sottovuoto come tecnica di conservazione e cottura
cotture in un grasso, in umido, in un liquido, a calore secco, al cartoccio e in crosta, a
microonde
cotture per concentrazione, per dispersione e miste
La cucina regionale:
ricerca individuale su una regione italiana che poi è stata esposta in classe davanti ai
compagni e all'insegnante. Il materiale raccolto è stato distribuito a tutti gli allievi.
Le lezioni di laboratorio sono state coerenti con gli argomenti studiati in teoria.
Il 16 maggio la classe realizzerà un evento, progettato in autonomia, con la collaborazione
della classe 5A di sala. Gli alunni hanno progettato il menù, tenendo conto delle esigenze
alimentari degli invitati, del budget a disposizione e della stagionalità; si sono occupati
dell'organizzazione del laboratorio distribuendo i compiti alla brigata, differenziando gli
impegni organizzativi e operativi, consegnando un planning all'insegnante, per il controllo
e la valutazione; hanno deciso il numero e le persone da invitare, richiesto l'autorizzazione
all'autorità (Preside), stampato e inviato gli inviti; si sono relazionati con la classe di sala
per decidere i tempi e lo stile del servizio, l'abbinamento del vino con il menù.
DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI:
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Ho previsto di approfondire:
la cucina moderna, molecolare e rivisitata
banqueting, catering e buffet
cook and chill
ripasso generale
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Le verifiche scritte sono state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a risposta aperta
(max 15 righe), con valutazione in centesimi tradotta in decimi. Almeno 2 a quadrimestre.
Per la simulazione di terza prova è stata utilizzata la stessa tipologia: 2 domande a
risposta aperta (max 12 righe).
Le valutazioni pratiche hanno tenuto conto dei progressi emersi durante l'attività di
laboratorio, l'autonomia raggiunta e il livello di conoscenza dimostrato.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi raggiunti in seguito al percorso formativo ed educativo di questi cinque anni
sono:
in termini di competenze gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in grado di
valorizzare e promuovere nuove tecniche di lavorazione, le tradizioni locali e internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera; applicare le normative vigenti, nazionali e
internazionali in fatto di sicurezza, trasparenze e tracciabilità dei prodotti; predisporre
menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche
necessità dietologiche; integrare le competenze professionali orientate al cliente,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio
e il coordinamento con i colleghi; valorizzare i prodotti tipici.
In termini di abilità gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in gradi di:
individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu, nel rispetto della
stagionalità, tipicità e target dei clienti; conoscere le caratteristiche dei vari stili di cucina:
classica, rivisitata, territoriale, etnica; simulare l’organizzazione della brigata di cucina;
applicare le tecniche base di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici; produrre
impasti base di creme, farce, torte e dolci al cucchiaio; produrre impasti lievitati come
focacce e pane; adottare i comportamenti corretti in rispetto della normativa sulla
prevenzione igienica e degli infortuni; apportare alle ricette originali di un piatto variazioni
personali, fornire spiegazioni tecniche con attenzione all'evoluzione del gusto e della
cucina; saper scegliere gli alimenti idonei per regimi dietetici specifici (celiachia, diabete,
vegetariano, intolleranza al lattosio) e comporre pietanze dagli aspetti organolettici
armonici.
In termini di conoscenze gli alunni, anche con il supporto del docente, conoscono:
tecniche di cottura e presentazione del piatto; tipologie di ristorazione; sicurezza e tutela
della salute nell’ambiente e nel luogo di lavoro; lessico e fraseologia di settore; prodotti
enogastronomici e tutela del marchio di qualità; prodotti tipici della regione di
appartenenza; criteri di elaborazione di menu e ‘carte’; organizzazione della cucina e della
produttività; stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Scienza e Cultura dell’ Alimentazione
Prof.ssa Lorena Righetti
Testi utilizzati : A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione
enogastronomia sala e vendita volume 5
casa editrice Poseidonia
A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione
enogastronomia sala e vendita volume 4
casa editrice Poseidonia
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
MODULO N 1
DIETETICA :
LA DIETA EQUILIBRATA
CONTENUTI
TEMPI
Settembre
Ripasso MB e LAF . Ripasso IMC.
Calcolo del fabbisogno Energetico Totale
giornaliero .
La corretta suddivisione dei pasti giornaliera .
La corretta suddivisione dei principi nutritivi
secondo le indicazioni LARN.
Ripasso delle principali funzioni dei principi
nutritivi.
Esercizi di Compilazione di una dieta
equilibrata e razionale secondo le indicazioni
LARN
La classificazione degli alimenti nei 5 gruppi.
Ripasso delle linee guida per una sana
alimentazione .
MODULO N
1a
DIETETICA :
L’ALIMENTAZIONE
EQUILIBRATA NELLE
VARIE CONDIZIONI
FISIOLOGICHE
Alimentazione nell’età evolutiva
La dieta del neonato e del lattante.
Il latte materno e il latte formulato.
Lo svezzamento e gli alimenti da evitare
durante lo svezzamento.
La dieta dell’adolescente.
La dieta equilibrata dell’adulto.
La dieta equilibrata in gravidanza
La dieta equilibrata della nutrice
La dieta nella terza età.
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Ottobre
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MODULO N 1 b
DIETETICA :
DIETA E STILI
ALIMENTARI
MODULO N
2
DIETETICA :
LA DIETA NELLE
PRINCIPALI
PATOLOGIE
VASCOLARI
MODULO N 2 a
DIETETICA :
LA DIETA NELLE
MALATTIE DEL
METABOLISMO
MODULO N 2 b
DIETETICA :
La dieta mediterranea, la piramide della
dieta
mediterranea.
La dieta vegetariana .
La dieta eubiotica : generalità.
Ottobre
novembre
I fattori di rischio modificabili e non nelle
MCV.
Ripasso acidi grassi saturi , insaturi e trans.
Le malattie cardiovascolari: l’ipertensione,
iperlipidemie , aterosclerosi,
ipercolesterolemia,
Ipertrigliceridemia : Indicazioni dietetiche.
Novembre
La sindrome metabolica.
Il diabete Mellito , tipi di diabete mellito,
indice glicemico . Indicazioni dietetiche per il
diabete.
L’obesità: la regolazione ormonale della
fame, ruolo della grelina e della leptina. I vari
tipi di obesità ,malattie correlate con l’obesità,
indicazioni dietetiche .
L’osteoporosi, gli ormoni che controllano la
calcemia , la prevenzione del’osteoporosi.
Novembre
Dicembre
Le funzioni del fegato, Le malattie epatiche :
epatite A ed epatite E, cenni all’epatite B e C,
la cirrosi epatica.
Indicazioni dietetiche più opportune .
Dicembre
Le Allergie Alimentari : generalità, sintomi e
complicanze . la diagnosi delle allergie e
delle
intolleranze, le allergie e intolleranze nella
ristorazione scolastica.
Le intolleranze al lattosio, la Fenilchetonuria.
La celiachia e la dieta nel celiaco.
Gennaio
LA DIETA NELLE
MALATTIE
DELL’APPARATO
DIGERENTE
MODULO
N 3
DIETETICA :
ALLERGIE E
INTOLLERANZE
ALIMENTARI
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MODULO N 3 a :
DIETETICA
ALIMENTAZIONE e
TUMORI e DISTURBI
ALIMENTARI
COMPORTAMENTALI
MODULO N 4 :
LA SICUREZZA
ALIMENTARE
CONTAMINAZIONE
FISICO CHIMICA
DEGLI
ALIMENTI
MODULO N 4 a :
LA SICUREZZA
ALIMENTARE
CONTAMINAZIONE
BIOLOGICA DEGLI
ALIMENTI
I tumori, stile di vita e rischio tumorale .
Sostanze cancerogene presenti negli
alimenti:
micotossine , nitrosammine, IPA, e Ammine
eterocicliche aromatiche.
Sostanze protettive presenti negli alimenti.
I Disturbi alimentari : generalità.
Gennaio
Febbraio
I vari tipi di contaminazioni, la catena
alimentare e la filiera alimentare.
Fattori tossici naturali : le principali
micotossine aflatossine, ocratossine ,
zearalenone.
I Fitofarmaci e gli zoofarmaci.
Sostanze cedute da contenitori o da
imballaggi.
Requisiti dei contenitori in base al Reg . CE
1935/2004.
Materiali dei contenitori : vetro, carta e
cartoni, materie plastiche, alluminio, la
ceramica.
Contaminazione da metalli pesanti :
piombo , mercurio , cadmio.
Contaminazione radioattiva.
Contaminazioni Particellari : rischi e origini.
Febbraio
Marzo
Agenti biologici e modalità di trasmissione.
Contaminazioni primarie e secondarie e
contaminazione crociata.
I prioni e l’encefalopatia spongiforme
bovina,la
malattia di Creutzfeldt-Jacob.
I virus : epatite A e epatite E.
I batteri e i fattori ambientali che ne
influenzano la crescita.
Le tossinfezioni alimentari :rischio e
prevenzione delle tossinfezioni.
Le Salmonellosi, lo stafilococco, tifo e
paratifo.
La listeriosi, tossinfezione da clostridium
Marzo
Aprile
77
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botulinum,.tossinfezione da clostridium
perfrigerens
Le Parassitosi : teniasi e anisakidosi.
MODULO N
4 b :
CONTROLLO DI
QUALITA^ e
SICUREZZA
ALIMENTARE
MODULO N 5
:
ADDITIVI ALIMENTARI
MODULO N
6 :
LA CONSERVAZIONE
DEGLI ALIMENTI
MODULO N 7
:
Igiene ,sicurezza Alimentare . Requisiti
generali in materia di igiene Reg. CE
852/2004.
I manuali di buona prassi Igienica
L’autocontrollo e il sistema HACCP
Il controllo ufficiale degli alimenti
Le frodi alimentari cenni.
Aprile
Aspetti generali degli additivi e
problematiche
legate alla salute. DGA e DMC.
I Conservanti antimicrobici :
Gli antiossidanti
Gli addensanti , gelificanti, stabilizzanti
Gli emulsionanti
I coloranti
Gli aromatizzanti
Gli edulcoranti
Aprile
Alterazione degli alimenti : cause biologiche ,
cause fisico-chimiche.
Conservazione con basse temperature :
refrigerazione, congelazione , surgelazione.
Conservazione con le alte temperature :
pastorizzazione , sterilizzazione ,
sterilizzazione classica e sistema UHT.
Conservazione per sottrazione di acqua :
concentrazione a caldo e a freddo.
Essicazione
Liofilizzazione.
Conservazione in ambienti modificati :
atmosfera controllata e modificata,
sottovuoto,
cryovac.
Conservazioni con radiazioni ionizzanti.
Metodi chimici di conservazione : sale,
zucchero , olio , aceto. Alcol etilico.
L’affumicamento
Le fermentazioni.
Maggio
Generalità su : alimenti arricchiti, alimenti
Alleggeriti, alimenti dietetici.
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Completamento
dopo
il
15
maggio
Maggio
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I NUOVI PRODOTTI
ALIMENTARI
Gli integratori alimentari
Gli alimenti funzionali
Gli alimenti geneticamente modificati
Dopo il 15
maggio
ARGOMENTI TRATTATI DOPO il 15 Maggio
Gli argomenti da trattare dopo il 15 maggio, come evidenziato nella tabella, saranno il
completamento della CONSERVAZIONE degli alimenti , e se rimarrà tempo vorrei trattare
superficialmente il modulo n 7 relativo a i NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI .
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento è stato sia di tipo frontale che interattivo , cercando di favorire
una partecipazione attiva della classe e un collegamento pluridisciplinare fra gli argomenti
trattati e il coinvolgimento della classe per fatti di attualità inerenti agli aspetti del settore
alberghiero e della materia. Gli argomenti sono stati per la maggior parte schematizzati
per un più efficace apprendimento. Si è cercato anche di stimolare gli alunni al fine che i
più bravi o su base volontaria studiassero qualche parte autonomamente e la esponessero
ai compagni. Come mezzi di insegnamento sono stati utilizzati il testo , fotocopie e appunti
dell’insegnante in alcune parti.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione finale complessiva si è tenuto conto del livello di partenza, della
partecipazione e dell’interesse durante le lezioni, della regolarità nel rispettare le consegne
di lavoro in classe e a casa, della correttezza durante le relazioni tra i compagni e
l’ insegnante, della regolarità e assiduità nella frequenza , dell’impegno profuso e dei
progressi ottenuti. Per la valutazione delle prove sia scritte che orali si è tenuto conto dei
seguenti punti : pertinenza alle richieste formulate, livello di conoscenze acquisito,
proprietà di linguaggio , capacità di rielaborazione , sintesi e collegamenti tra le varie
discipline, chiarezza nella stesura e presentazione degli elaborati.
Le valutazioni sono state soprattutto scritte sia per prepararli allo scritto della seconda
prova , che per avere più tempo per spiegazioni e collegamenti e recuperi. Le verifiche
scritte sono state soprattutto a domande aperte per abituarli alla sintesi e alla
rielaborazione e in questo caso le prove sono state valutate mediante punteggi predefiniti.
Nel II quadrimestre sono state svolte una simulazione di II prova con tempo 5 ore ed è
stato assegnata un ‘altra simulazione, come compito per casa, e valutata. Quest’anno
abbiamo modificato la griglia per la valutazione della seconda prova e le simulazioni della
seconda prova, sono state corrette con questa nuova griglia . Inoltre durante le lezioni si
è cercato di esercitare gli alunni a preparare mappe concettuali per lo svolgimento di
possibili temi guardando anche gli esercizi presenti sul testo di allenamento alla prova
esperta.
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Le interrogazioni orali sono state riservate soprattutto agli alunni insufficienti per verificare
le difficoltà emerse nello scritto e le possibilità di recupero e quindi in questo caso le
interrogazioni sono state più articolate . Anche interventi da posto particolarmente
significativi , come riepiloghi , ripassi o precisazioni , sono stati valutati come
interrogazioni.
Per quanto riguarda il criterio di valutazione usato nelle verifiche orali , si è fatto riferimento
alla griglia valutativa presente nel POF e a quanto stabilito nelle riunioni programmatiche .
In questa classe è da segnalare che, non sono stati in grado di programmarsi le
interrogazioni in quanto alcuni alunni non rispettano gli impegni presi e sono molto
individualisti.
Gli alunni che si offrivano volontari erano ben accetti, mentre è stato considerato in
maniera grave l’alunno che si rifiutava
di uscire interrogato senza una valida
giustificazione e in tal caso la valutazione è stata molto grave .
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il programma previsto è stato svolto con molta fatica, rimangono da svolgere ancora il
modulo 6 della conservazione e il modulo 7 dei nuovi alimenti .
Gli obiettivi raggiunti nella classe VB enogastronomia sono al di sotto delle aspettative e
delle potenzialità degli alunni .
La classe è composta da 22 alunni, alcuni di loro hanno frequentato con irregolarità in
modo particolare il lunedì mattina alla prima ora, e tutto ciò ha influito sullo svolgimento
delle lezioni. La classe, conosciuta solo quest’anno, si è dimostrata vivace, irrequieta,
talora con un atteggiamento poco scolastico e poco collaborativo e questo ha portato ad
un rallentamento nello svolgimento del programma. In modo particolare, durante le
interrogazioni, la classe si è dimostrata del tutto disinteressata non sfruttando questo
momento per rielaborare o approfondire gli argomenti svolti.
La maggior parte degli alunni riesce meglio allo scritto che all’orale .
Si evidenzia un gruppetto di alunni che ha dimostrato poco interesse all’apprendimento e
agli argomenti trattati e che consegue una preparazione scarsa e frammentaria a causa
della mancanza di impegno .
La maggior parte degli alunni ha continuato a dimostrare un interesse ed un impegno solo
superficiale e discontinuo, raggiungendo comunque una preparazione globalmente
sufficiente e gli obiettivi minimi prefissati. Solamente un gruppo ha evidenziato
motivazione ed impegno costanti raggiungendo una discreta preparazione ed è in grado di
rielaborare le conoscenze e di effettuare collegamenti interdisciplinari.
Spiccano due alunni che, per impegno, interesse e continuità, raggiungono buoni risultati,
per uno di loro eccellenti.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
Scienze Motorie
DOCENTE:
Prof.ssa Egizia Franceschini
“Corpo Libero” Fiorini-Coretti-Bocchi, edizioni Marietti scuola - edizione
aggiornata manuale di educazione fisica per la scuola secondaria Marietti editore.
TESTO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, composta da 22 alunni di cui 1 sola ragazza, dai tests motori risultano dotati
mediamente di più buone capacità motorie; sono ragazzi motivati e interessati soprattutto
all’attività pratica dove partecipano con entusiasmo alle proposte e il clima di lavoro risulta
favorevole. Dal punto di vista disciplinare il comportamento risulta adeguato e rispettoso
delle regole ma il caos e i continui richiami rendono più difficile il lavoro nella parte teorica
e di verifica. I risultati mediamente sono quasi ottimi
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Settembre/Ottobre: tests d’ingresso di attitudine motoria, miglioramento soglia aerobica,
esercizi di stretching.
Novembre/Dicembre: miglioramento della soglia aerobica e delle capacità motorie in
generale, 1000m e preparazione alla campestre fase di Istituto
pallavolo: fondamentali di squadra e pratica di gioco con piccoli schemi;
Gennaio: esercizi a corpo libero per il miglioramento della tonicità e della mobilità,
pallavolo: fondamentali di squadra: la copertura all’attacco dalla zona 2 e 4, pratica di
gioco e arbitraggio, capacità motorie condizionale e coordinative
energetica muscolare: meccanismi di produzione dell’energia muscolare
Febbraio/Marzo: calcetto: pratica di gioco e arbitraggio
cenni di storia dello sport: dall’antica Grecia ai nostri giorni;
Aprile: consolidamento esperienze motorie acquisite: esercizi a corpo libero,
tests e miglioramento delle capacità condizionali
Torneo di Istituto: pallavolo e calcetto
Maggio:Torneo di Istituto: pallavolo e calcetto
Sport e politica: “lo sport nei regimi totalitari”; visione del film “Olimpia” - Riefensthal 1936;
Sport e politica: “lo sport e la guerra fredda”; materiali da “La storia siamo noi” RAISTORIA
Sport e politica: “lo sport nel secondo dopoguerra” visione di “Munchen 1972” - Spilberg
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Metodologie globali saranno alternate ad interventi analitici e correttivi
Spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche alle quali seguiranno azioni di
controllo/ripetizione/correzione anche in forma individualizzata
Utilizzo di supporti digitali e cartacei
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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nella formulazione della valutazione ho tenuto conto dei livelli raggiunti nelle singole
valutazioni:
CONOSCENZE (teoriche)
ABILITA’ (pratiche/motorie)
ATTITUDINE (osservazione)
Test teorici per la valutazione delle conoscenze
Test motori volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione motoria
Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i progressi e le
attitudini degli studenti
Osservazione dell’impegno e della partecipazione mostrati dallo studente nel corso
dell’intero anno scolastico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE (teoriche)
Conoscenza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Storia dello sport
Sport e politica: lo sport nei regimi totalitari
Sport e politica: lo sport ai tempi della guerra fredda
Sistemi energetici ed energetica muscolare
ABILITA' (pratiche)
CORPO E CAPACITA' CONDIZIONALI
Saper svolgere attività motorie adeguandosi ai diversi contesti richiesti, in maniera
autonoma esercizi di stretching, di riscaldamento, di rafforzamento generale di ginnastica
posturale generale, step /aerobica/yoga
Tollerare un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
PERCEZIONE SENSORIALE e RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO
Rilevare i cambiamenti che avvengono inseguito alle attività praticate
Prevedere correttamente l’andamento di un’azione
Affrontare con tranquillità le proposte e acquisire fiducia nelle proprie capacità
IL GIOCO, GIOCO-SPORT, SPORT
Conoscere e praticare in modo corretto il fair play, la collaborazione e il rispetto di se, degli
altri, dell’ambiente e delle strutture
Utilizzare le conoscenze per svolgere funzione di arbitraggio
Saper realizzare progetti motori autonomi e saper trasferire valori culturali e gli
insegnamenti appresi in campo motorio in altre sfere
Conoscere gli elementi tecnici, tattici e dinamiche indispensabili ai principali giochi sportivi
SICUREZZA, SALUTE E ATTIVITA' IN AMBIENTE NATURALE
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Conoscere le norme di primo soccorso, di l' alimentazione, ed e fa proprio il valore sociale
e culturale di un sano e sostenibile stile di vita nella tutela della sicurezza
Assumere comportamenti corretti in ambiente naturale
ATTITUDINE
Capacità relazionale: atteggiamento collaborativo e disponibile all'inclusione di tutti
Comportamento e rispetto delle regole: autocontrollo, responsabilità, rispetto, fair play
Partecipazione: interesse, motivazione, assunzione di ruoli, incarichi
Impegno: continuità, disponibilità, esecuzione di compiti.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
TESTO :
Religione
Prof. Maurizio Malvestio
Massimo Salani, Il maestro di tavola,EDB
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Gli allievi che si avvalgono dell’IRC sono 15. Nel corso dell’anno scolastico sono stati
interessati e disponibili al dialogo educativo e hanno dimostrato una discreta conoscenza
e apertura al contesto religioso.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATVO
E stata svolta una revisione in itinere dei temi della programmazione annuale in riferimento
alle esigenze degli allievi, ai lori interessi e proposte.
Nei dettagli i contenuti trattati sono i seguenti:
- Argomenti di etica/morale: I valori fondamentali della vita; l’uomo e le sue
fragilità e superficialità. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti;
Viviamo su illusioni o su delle verità; le disuguaglianze sociali e la
violenza.
- Argomenti di morale familiare: divorzio, fidanzamento, matrimonio,
rapporti prematrimoniali.
- Argomenti di cultura teologica: angelo, demonio, magia, morte, new age e
nuovi movimenti religiosi, omicidio e suicidio, peccato, pena di morte,
reincarnazione e resurrezione, spiritismo, cosa c’è dopo la morte? Perché
esistiamo?.
- Analisi di alcuni argomenti di attualità ripresi dal film “Freedom Wraiters”,
confrontandoli su valori quali: libertà, amicizia, rispetto, amore, fiducia,
coerenza, giustizia, educazione, cambiamento, fedeltà, speranza, nonviolenza, razzismo e tolleranza.
- La comprensione della diversità nella società: il detenuto, lo straniero e il
razzismo, il pedofilo, lo stupratore…
- Il lavoro, l'economia e la politica nella prospettiva della dottrina sociale
cristiana.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o
articoli con analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo; ricerca guidata.
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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione ed
interesse nei confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e
della personalizzazione delle tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il
lavoro di ricerca personale, la compilazione di schede e test opportunamente proposti. Il
valore ponderato della valutazione permette poi la determinazione del giudizio seconda
questa griglia:
non sufficiente
NS
sufficiente
SU
molto
M
moltissimo
MM.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE: il significato dell’amore e della sessualità in una prospettiva
personalistico-cristiana allargata al confronto con la cultura contemporanea; le ragioni
antropologiche e teologiche del valore della vita umana attraverso argomenti di morale.
COMPETENZE: Comprensione degli elementi e concetti affrontati in classe; saper
tradurre e/o accompagnare le proprie conoscenze con esemplificazioni e riferimenti a casi
specifici. Saper leggere e interpretare correttamente testi e documenti.
CAPACITA’: Porsi delle domande di senso sulla vita umana; identificare i modelli e i valori
della cultura contemporanea confrontandoli con l’etica cristiana; atteggiamenti di dialogo
costruttivo nei confronti di chi ha prospettive di vita diverse dalle proprie.
La classe ha partecipato con un buon interesse alle lezioni e ha manifestato maggior
impegno nello svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro
realtà quotidiana.
Il rapporto educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità.
Ritengo che le competenze e le capacità, rispettivamente di ciascun alunno siano stato
raggiunte su livelli discreti. Alcune lezioni hanno coinvolto gli studenti con approfondimenti
significativi rispetto alle tematiche trattate.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA: LINGUA SPAGNOLA
DOCENTE:
Prof.ssa Antonella Prato
Testi utilizzati : 1:Titolo: Nuevo İEn su punto! Autore: Susana Orozco Gonzále,s, Ed.Hoepli
2:Titolo: : Ponte al Día, un recorrido por tierras y culturas hispanohablantes
Autore: A. Brinetti, R Danelli, M.Estevéz Oliva, A Jiménez Velasco,
Ed.Europass
3.Titolo: İ eso es!, gramática de lengua española;
Autore: L.Tarricone,N.Giol, Ed. Loescher
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Dal libro di microlingua:
MODULO 1: ABRIENDO BOCA
Unidad 1: Comiendo bien: una buena carta de presentacion.; el menù equilibrado; servizio
de entradas; Tipos de envases.
MODULO 4 : ESTABLECIMIENTOS DE BEBIDAS
Unidad 14: De tapas y bocadillos: De tapas.
MODULO 3 :MESONES;RESTAURANTES Y COMEDORES
Unidad 7: Profesionales de cocina
La brigada de cocina; el cocinero;
La restauracion:toda una fusion de sabores.
Unidad 10: En cocina: maquinaria, utensilos,HACCP y seguridad en el trabajo.
La maquinaria de cocina: ollas y utiles en la cocina;los materiales.
Normas higienicas para los professionales de cocina: seguros en la cocina.
Unidad 6: Servir primeros platos y guarniciones:
El servicio de primeros
Cocinar con el comedor
El servicio de guarniciones
Unidad 24: En busca de trabajo.
Anuncios de oferta de trabajo en la web.
La carta de presentacion
Como escribir una carta de presentacion.
La creacion del curriculum vitae.
Dal libro di cultura ispanica:
Hispania:geografia e historia.
Continente e islas; Comunidades autonomas; la Constitucion espanola, Monarquia y
democracia; Violencia local y global; Espana en el siglo XXI.
Espaňa: arte, cultura y sociedad:
La poblaciόn; Las lenguas de Espana;rasgos de la cultura española; la cocina espaňola:
Pablo Picasso:Guernica.
América "El nuevo Mundo": Latinoamérica, sociedad, música.
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Dal libro di grammatica.
La grammatica: una revisione degli argomenti degli anni passati e ampliamento della
conoscenza dei tempi verbali come congiuntivo, condizionale, futuro,pronomi personali , i
pronomi relativi semplici e composti, gli aggettivi e i pronomi indefiniti, l’ipotesi.
Modi di dire ed espressioni colloquiali della lingua ispanica
Eventuali argomenti da sviluppare dopo il 15 maggio
Dal libro di microlingua:
Unidad 9: Menús y mise en place
Tipos de menús
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato il computer della
classe, il relativo CD dei testi adottati, il lettore CD per confermare quanto trascritto nel
libro di testo in modo da coinvolgere con l’attenzione gli alunni al fine di schematizzare e
rendere dinamici i contenuti delle lezioni. Le lezioni svolte sono state organizzate con la
consapevolezza da parte del docente della situazione del sapere di base della classe in
generale.
Alcuni approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi .
Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento
è stato caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche.
 Lezioni frontali,
 Momenti di presentazione e raffronto
 Momenti di ricerca
L’aula per la lezione frontale,per notizie inerenti il momento del programma in internet.
I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno
scolastico,la classe ha seguito con poca attenzione e ritmo lo scorrere della
programmazione.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati rispettano quelli individuati e proposti nelle riunioni per
Dipartimento, in ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti.
I criteri di valutazione saranno per le abilità orali rapportate al grado
 di correttezza fonetica e di intonazione
 di correttezza lessicale e sintattica
I criteri di valutazione saranno per le abilità scritte rapportate al grado
 di correttezza ortografica
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 di correttezza lessicale
 di correttezza sintattica
 di completezza del testo
I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli
alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle
conoscenze e dell’applicazione nello studio personale.
Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.
La preparazione degli alunni è stata regolarmente controllata attraverso accertamenti
scritti ed orali con lo svolgimento di tre verifiche scritte e tre verifiche orali per
quadrimestre.
Le verifiche scritte sono state divise in tre parti: una parte per la grammatica, una per il
lessico e un’altra per la produzione guidata e/o libera, occasionalmente si valuteranno
anche delle brevi comprensioni scritte di livello B1.
Per quanto riguarda l’orale le interrogazioni includeranno anche comprensioni orali di
livello prima di A2 poi di B1.
Ciascuno studente è valutato nel quadrimestre anche in base all’interesse dimostrato nei
confronti della disciplina, nell’applicazione della medesima, negli interventi costruttivi a
lezione, nella padronanza terminologica, nella rielaborazione critica dei contenuti, nella
partecipazione all’attività didattica e nell'approfondimento linguistico e culturale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Competenze:
1. padroneggiare la lingua spagnola per scopi comunicativi
2. utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in ambito professionale
3. lavorare individualmente e in gruppo, ma in modo sempre più autonomo
Conoscenze
 Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell’interazione e della
produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori.
 Strategie compensative nell’interazione orale.
 Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto
comunicativo.
 Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente
complessi, scritti, orali e multimediali.
 Caratteristiche delle tipologie testuali tecnico-professionali.
 Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni di
interesse generale, di studio, di lavoro; varietà espressive e di registro.
 Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete.
 Aspetti socio-culturali della lingua.
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua.
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Le competenze acquisite dalla classe composta da 22 alunni, , 21 maschi e 1 sola
femmina possono considerarsi mediamente sufficienti,con un andamento e una resa di
classe non sempre omogenea e positiva. Tutti hanno raggiunto una valutazione sufficiente
anche se alcuni hanno avuto bisogno di aiuto e di controllo continuo. Un alunno non ha
raggiunto gli obiettivi prefissati anche per le numerose assenze. Un terzo della classe
presenta valutazioni al di sopra della sufficienza con voti più che buoni dati dall’impegno
nello studio e dalla passione per la materia. Tutti gli allievi, sono in grado di tracciare
autonomamente gli opportuni collegamenti tra le tematiche affrontate durante l’anno,
alcuni come per la valutazioni vanno seguiti ed incoraggiati con input di aiuto. stimolata.
Purtroppo il livello di attenzione e di applicazione non è sempre stato buono cosi come la
disciplina e le assenze non sempre giustificabili.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA: LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA
DOCENTE:
Prof. Patrizio Del Prete
TESTO: AA.VV. Sala e Vendita /2. La scuola di enogastronomia. Ed. Calderini.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 22 alunni di cui 21 maschi e 1 femmina. Eterogenei per età (dai
18 ai 22 anni) e per personalità con scarsissima propensione al lavoro di gruppo ed alla
discussione costruttiva.
Allievi vivaci e di difficile gestione comunque, nel complesso,seguono con discreto
interesse ed in alcuni casi i risultati formativi sono eccellenti.
La frequenza non è sempre costante e, in alcuni casi, coincide con valutazioni negative.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
ARGOMENTI SVOLTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE
UDA 1 ( ottobre )
I vini frizzanti, passiti, liquorosi
L’invecchiamento del vino
L’imbottigliamento
La conservazione del vino in cantina
UDA 2 (novembre)
La carta dei vini
Lo studio preliminare
L’impostazione della carta
Il costo del vino
La gestione degli acquisti
UDA 3 (Dicembre-Gennaio)
L’enografia nazionale
Caratteri generali delle principali regioni vitivinicole italiane
Veneto, Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche, Campania Puglia, Sicilia
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ARGOMENTI SVOLTI NEL SECONDO QUADRIMESTRE
UDA 1 (febbraio-marzo-aprile)
La tecnica di degustazione
I principi di base
Le regole per una corretta degustazione
L’esame visivo, olfattivo e gustativo
UDA 2 (febbraio-marzo-aprile)
L’abbinamento cibo-vino
I criteri di abbinamento cibo-vino
L’analisi del piatto e l’abbinamento
La valutazione del vino
L’abbinamento per contrapposizione
L’abbinamento per similitudine
Gli abbinamenti ufficiali
La successione dei vini in un menu.
Nel mese di gennaio la classe è stata coinvolta in una lezione sul vino con degustazione
alla cantina Monte del Fra con notevole coinvolgimento da parte degli allievi.
DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI:
Ho previsto di approfondire:
UDA 1 (Maggio)
La birra
Gli ingredienti principali
Le fasi di produzione
Classificazione della birra
UDA 2 (Maggio)
I distillati
Caratteri generali sulle tecniche di distillazione
I principali distillati: Cognac, Brandy, Armagnac,Grappa, Vodka, Whisky
Quantità e modalità di servizio
Il drink cost .
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Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità
Alberghiera
"Angelo Berti" Chievo - Verona
Documento: 15 Maggio della classe V B Servizi Ristorativi
Anno Scolastico 2014 – 2015
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Durante l’anno scolastico sono stati effettuati tests di verifica scritti e pratici (due per
quadrimestre) con una serie di domande a risposta chiusa, risposta aperta e risposta
multipla; inoltre sono state effettuate prove pratiche in relazione al contesto di laboratorio e
valutazioni su lavori di gruppo e lavori individuali svolti a casa.
I criteri di valutazione, adottati dal docente, rispettano quanto previsto dal P.O.F. e dalla
riunione di dipartimento.
La sufficienza coincide con il raggiungimento degli obiettivi minimi della competenza
stabiliti in base a conoscenze e abilità sia nelle prove pratiche che nei tests.
Dove possibile è stato attuato il sistema dell'autovalutazione dello studente mediante
l'elaborazione di schede valutative concordate con gli allievi.
Ciascun studente è stato informato sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché sul
punteggio massimo attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di
valutazione.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi raggiunti in seguito al percorso formativo ed educativo dell'ultimo biennio sono:
-riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali,
economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e
globali;
-cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono
sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle
differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più
possibile personalizzato;
-sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto,
cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria
attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure
professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
-contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti
deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con
riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
-intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici,
nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e
per l’esercizio del controllo di qualità.
in termini di competenze gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in grado di :
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Documento: 15 Maggio della classe V B Servizi Ristorativi
Anno Scolastico 2014 – 2015
A) Controllare e utilizzare le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimicofisico, nutrizionale e gastronomico.Adeguare e organizzare la vendita in relazione alla
domanda dei mercati individuando le nuove tendenze di filiera.
B) Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico e
gastronomico.
C) Utilizzare tecniche di lavorazione nella produzione e vendita delle bevande alcoliche.
In termini di abilità gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in grado di:
saper distinguere le differenti tecniche di vinificazione; saper comporre carte dei vini delle
bevande in relazione al contesto.simulare attività di gestione finalizzate alla valorizzazione
del vino; saper individuare la produzione enologica nazionale e locale; saper individuare la
produzione locale come veicolo per la promozione e la valorizzazione del territorio; saper
descrivere, mediante la degustazione, le caratteristiche del vino usando la terminologia
corretta; saper individuare i principi di abbinamento cibo-vino e cibo-bevande; saper
proporre corretti abbinamenti cibo-vino.Classificare le birre in base all'utilizzo e alla
modalità di produzione; saper riconoscere le caratteristiche organolettiche e qualitative
delle bevande.
In termini di conoscenze gli alunni, anche con il supporto del docente, conoscono:
la classificazione dei vini; i principi di enologia e le modalità di produzione dei vini;
tecniche di cantina; tipologie dei vini; la carta dei vini; i costi del vino e il ricarico sulle
bevande; le caratteristiche dell'enografia nazionale; le tecniche di valorizzazione dei
prodotti tipici e di nicchia; la terminologia della degustazione; l’esame visivo, olfattivo e
gustativo del vino; la scheda di valutazione; i criteri di abbinamento cibo-vino e cibobevande; l'analisi del piatto e l'abbinamento; il metodo Mercadini; la succesione dei vini
nel menù; la classificazione delle birre; la produzione e l'utilizzo delle birre; la
classificazione delle bevande alcoliche; il servizio delle bevande alcoliche.
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documento del 15 maggio