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DIVENTA COACH DI TE STESSO
PER VINCERE NELLO SPORT E NELLA VITA
e-book
Premessa
Amici Sportivi,
eccoci qui pronti al Natale ed alle Feste varie.
L’atmosfera è come al solito gioiosa, anche se le notizie dal punto di vista economico non sono beneauguranti,
ma noi siamo quelli che … di fronte ai PROBLEMI cogliamo le opportunità ed invece di domandarci “perché
succede a me”, ci orientiamo al “COSA POSSO FARE PER …”
Facile da dire e difficilissimo da fare eh!
Vogliamo per un po’ concentrare il nostro focus sulla gioia, sullo stare insieme con le persone che amiamo,
sulla leggerezza (non solo di portafoglio) di queste giornate e fare un pieno di energia positiva.
Ne abbiamo bisogno tutti quanti.
Riempiamo i bicchieri oltre che di buon vino anche di pensieri positivi, di atteggiamenti positivi, di tolleranza,
di pazienza, di cortesia e di disponibilità.
Facciamo un attimino la riflessione sui nostri valori e sui nostri progetti di vita, chiedendoci chi siamo, chi
vogliamo essere e cosa possiamo fare per diventarlo …
Usiamo la magica atmosfera del Natale per fare una bella ricarica dentro di noi.
Non costa niente nutrire la nostra mente di pensieri positivi, Vi assicuro che ce ne stanno molti ed il carrello
della spesa possiamo riempirlo fino all’inverosimile.
Io e lo staff della Formazione Vincente abbiamo deciso di regalarvi un estratto dei nostri seminari del 2011
raccogliendo frasi, interventi, concetti e quanto abbiamo ritenuto possa stimolare una riflessione e darvi un
input nella vostra quotidianità per farvi diventare sempre di più COACH DI VOI STESSI
Prima mi presento, così sai anche con chi stai parlando
Sono Beppe Sammarco e mi interesso di Comunicazione da oltre 10 anni, fin dal 1998
quando, coadiuvato dalla dott.ssa Pellizzari, ex nazionale di ginnastica ritmico sportiva, ora
allenatrice, nonché psicologa dello sport e docente dei corsi federali per allenatori, portai,
all’interno del Settore Giovanile del Vicenza Calcio un progetto dal titolo
“IL DIALOGO TRA ALLENATORE ED ATLETA PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PERFORMANCE”.
Un lavoro di sperimentazione attiva e continua per oltre 5 anni che ha prodotto dati,
risultati, approfondimenti, da ritenerlo unico in Italia per la sua completezza di informazioni
che ha portato alla definizione del prototipo dell’allenatore ideale..
Tutto questo mi ha consentito di osservare da un punto di vista privilegiato il mondo sportivo andando oltre
quella che è la tecnica, la tattica, la preparazione fisico-atletica del giocatore e capire che i risultati sportivi
dipendono all’80% dall’aspetto mentale e dall’atteggiamento che ha l’atleta verso se stesso e verso ciò che
si accinge a fare.
(Autostima, dialogo interno, convinzioni, obiettivi, paure, limiti, relazioni, ecc).
Dal 2006 ho ulteriormente approfondito queste tematiche iniziando ad applicarle concretamente su me stesso
e sulle squadre che ho allenato fin dalla stagione sportiva 2006/07, ottenendo risultati sportivi straordinari.
Da lì ho deciso che la condivisione era necessaria e quindi ho iniziato dapprima ad organizzare seminari
invitando a parlare esperti di ogni genere e dalla fine del 2010, dopo aver conseguito il Master in Coaching,
condivido con il mondo dello sport le mie conoscenze, i miei studi e l’applicazione pratica.
Diffidate sempre dei “FORMATORI” che si basano sulle teorie generali e sulla conoscenza didattica, mentre
andate a cercare dentro le persone che oltre a dire, applicano con successo le teorie, affinandole sempre ed
adattandole alle situazioni.
FAI QUELLO CHE DICI e non dire quello che fai
Il Progetto LA FORMAZIONE VINCENTE nasce proprio da questo presupposto. In tutti i nostri seminari
interverranno esperti che hanno testato direttamente e possono condividere strategie che funzionano
rendendole disponibili a tutti.
Gli appunti che vi regaliamo sono la sintesi del nostro percorso.
Trovate di tutto un po’ ed un po’ di tutto quello di cui portiamo il messaggio, anche senza nessi logici o
sequenziali con una chicca finale che se avrete la pazienza di leggere può fornirvi uno spunto di riflessione
per il prossimo anno che sarà sicuramente e come sempre pieno di obiettivi, progetti, cose da fare meglio di
ieri, successi importanti, sogni che si realizzano.
Sorridiamo insieme
Appunti tratti da:
Motivazione e Leadership nel team
Sala riunioni Polisportivo Altavilla – Centro Divisport
Lo sport coaching e la comunicazione efficace
Sala riunioni Polisportivo Altavilla – Centro Divisport
Comunicazione e coaching
Istituto superiore Educazione Fisica – Vicenza
Alza i tuoi standard e raggiungi l’eccellenza
Sala riunioni Polisportivo Altavilla – Centro Divisport
La squadra – Scuola e Azienda (incontro con gli studenti)
Aula Magna Istituto Fusinieri di Vicenza
Guida la Tua squadra
Sala congressi Residence Cà Beregana – Vicenza
SportivaMente Insieme – Diventa Coach di te stesso per vincere nello sport e nella vita
Sala congressi Residence Cà Beregana – Vicenza
Allenare magicaMENTE
Sala riunioni Divisport – Polisportivo di Altavilla Vicentina
Coaching – Mentalità Vincente
Sala Congressi Istituto “Montagna” di Vicenza
20 anni di sport e passione – Convegno nazionale AVIEF (Associazione insegnanti di educazione fisica)
Sala Congressi Istituto “Montagna” di Vicenza
Utopie Fattibili – Disabilità e successo (Convegno nazionale AICS)
Sala Congressi Istituto “Montagna” di Vicenza
Comunicazione efficace e linguaggio positivo
Sala Civica Comune di Lonigo (VI)
Mai sentito parlare di PNL?
La PNL viene utilizzata nella comunicazione efficace, nella vendita, nelle relazioni, per il cambiamento
personale, la cura delle fobie, l’accesso alle parti migliori della persona, la prestazione sportiva, ecc.
Esistono tantissimi e diversissimi esercizi ed ambiti di applicazione della PNL fino a sostenere che per
ogni situazione c’è una tecnica che si può applicare ed adattare.
Il raggiungimento di obiettivi, la comunicazione efficace e persuasiva, saper leggere le persone e le
situazioni, i loro comportamenti al fine di poter adattare il tuo comportamento alla situazione così da
ricavarne il massimo beneficio.
La PNL ti offre lo spunto per ampliare le conoscenze e iniziare ad esplorare un mondo da una diversa
prospettiva, per poter essere il meglio di te in ogni circostanza.
La PNL è comunque un atteggiamento, cioè un modo di fare le cose che è più importante delle cose
che fai.
La PNL è una filosofia di vita, una volta conosciuta ed applicata con i risultati tangibili, la tieni sempre
con te.
La PNL funziona perché a differenza delle scienze costruite prima su base teorica e poi pratica, la PNL ha
preso tutto ciò che in natura funziona e lo ha codificato, scoprendo la struttura e rendendola applicabile
E’ un modello attraverso il quale possiamo comprendere come funzioniamo, un po’ come avere un
libretto di istruzioni nel nostro cervello, cioè come reagiamo alle situazioni che la vita ci pone di fronte.
La PNL prende a modello persone dove sono stati efficaci strategie che hanno ottenuto dei risultati, ne
modella i comportamenti per poi codificarli e trasformarli in tecniche ed esercizi da applicare su noi
stessi.
La PNL è stata definita negli ultimi tempi “La scienza del Successo” è un termine eccessivo, ma comunque
va detto che è uno strumento potentissimo per ottenere grandi risultati.
La PNL è un approccio che nasce negli anni 70.
Intono alla fine anni 60 ed inizio anni 70 Bandler e Grinder, un matematico ed un linguista, all’università
di Santa Cruz in California, iniziarono a studiare i grandi comunicatori, cioè le persone che ottenevano
successo e cambiavano in meglio le persone.
Da psicoterapeuti, ipnoterapeuti, allenatori, atleti, uomini di successo in vari campi dalla medicina, al
business, ecc, studiavano l’eccellenza ed il successo, cioè coloro che ottenevano risultati tangibili.
Crearono il modello di PNL secondo l’idea che la nostra mente genera dei programmi sulla base del
linguaggio che usiamo.
Ma l’idea geniale fu nello studiare ed intervistare persone che avevano avuto paure, blocchi, ecc ed in
qualche modo lo avevano superato. Questi processi, o strategie superavano di gran lunga ogni forma di
terapia, perché si basavano sul risultato e non sulla possibilità.
Chi guariva più in fretta da un infortunio, piuttosto chi riusciva a motivare un atleta, o l’atleta in grado
di porsi e raggiungere obiettivi importanti.
Insomma modellarono le strategie del successo, attraverso l’uso efficace del linguaggio e dell’impatto
che ha il linguaggio nella nostra mente.
Le strategie di chi riusciva a fare le cose sono state codificate in esercizi e tecniche che si imparano ai
corsi ed ai master.
Il cambiamento dell’uomo è rapido. E’ la preparazione al cambiamento che richiede tempo e costanza.
La PNL prende a riferimento tutte le cose che funzionano e ne trova una chiave di lettura che possa
essere fruibile a chiunque. Non interessa il contenuto, ma il come si arriva ad un risultato.
Alla PNL interessa la strategia del successo.
E’ il come che tu puoi insegnare e non il cosa. “la metafora: se dai un pesce ad una persona che ha fame,
la sfami per un giorno, se gli insegni a pescare, saprà sfamarsi da sola per sempre”.
Riguardiamo indietro al mondo scolastico che abbiamo vissuto.
Quanti public speacker eccellenti, comunicatori o motivatori di spessore?
Non si tiene in considerazione che la conoscenza se non è apportata in maniera efficace e convincente
e soprattutto motivata, non arriva a buon fine.
La comunicazione è trascurata.
Nei corsi di abilitazione compare la comunicazione?, le leve motivazionali?
Tanta didattica, tanta tecnica, conoscenza, ma di comunicazione?
Se non si conoscono le basi della comunicazione non si può lavorare per obiettivi, sia per te stesso che
per la tua squadra.
Immaginiamo che le informazioni che arrivano dall’esterno sono come una tempesta di LEGO, colorati
che entrano nella nostra testa e noi sulla base della nostra interpretazione della realtà forniamo una
risposta.
Naturalmente facciamo delle scelte prima di dare una risposta che tengono conto di come noi
interpretiamo le informazioni, della nostra mappa mentale, di tutto ciò che cancelliamo, deformiamo o
generalizziamo all’interno del nostro cervello.
Ognuno di noi fornisce la sua risposta sulla base della propria Mappa del Mondo.
Cosa genera le mie convinzioni:
esperienze di vita e giudizio di persone per noi significative
educazione e modelli di riferimento che la società ci pone
genetica (siamo mamma e papà nel condensato, la somma delle due parti)
E’ la reazione all’esperienza che genera la convinzione.
Io posso cadere e pensare di non sapere camminare, mentre invece posso cadere e rialzarmi e pensare
che posso camminare anche senza cadere!
Il tutto va miscelato con l’Intelligenza che permette l’adattamento alla situazione e sviluppare in
continuazione.
L’INCAPACITA’ APPRESA
Credere di non essere capaci di fare una cosa è una convinzione limitante, ma lo è ancor di più quando
la credenza è collettiva.
“nessuno è mai riuscito a ….” GENERALIZZAZIONE
Questa incapacità ci è stata installata nel nostro cervello da bambini, quando i nostri maestri di
riferimento (Genitori, scuola, sport, ….) ci convincevano che una cosa non poteva essere fatta così da
farci sentire incapaci ed impotenti di fronte alle situazioni standardizzate come “non si può fare”.
Si genera così la convinzione che per quanto ci sforziamo non riusciremo mai a cambiare una situazione
La scuola non sviluppa l’intelligenza, ma implementa il sapere e la conoscenza
Raccogliamo sempre ciò che seminiamo. La responsabilità è sempre nostra.
Se non andiamo d’accordo con un persona, è un problema nostro.
Sono io che devo cambiare e non aspettarmi il cambiamento degli altri.
Marylin Fergusson “Nessuno può convincere un altro a cambiare. Ciascuno di noi è il custode di un
cancello che può essere aperto solo dall’interno (dentro – fuori). Noi non possiamo aprire il cancello di
un altro, possiamo solo dirgli che esiste un cancello. Sarà la sua ragione ed il suo sentimento a decidere
cosa fare”
Prendere l’iniziativa riconoscendo che siamo i responsabili delle cose che accadono
Non aspettare che siano gli altri a fare le cose, facciamole noi!
Differenza tra “avere” dipende dall’esterno ed ESSERE che dipende dall’interno.
Finchè mi aspetto qualcosa da fuori i miei successi dipendono dagli altri, quando provoco un movimento
interno ed agisco, i successi dipendono dalla mia attività ed azione.
Se voglio davvero migliorare la mia situazione l’unica cosa su cui posso lavorare è sul controllo e quindi
su me stesso, l’unica cosa su cui ho io il controllo.
Siamo liberi di scegliere le nostre azioni. Ma non le conseguenze. SE decidiamo di essere disonesti
dobbiamo accettare le conseguenze di questo nostro comportamento o azione.
Quando prendiamo il capo di un bastone ci spetta anche l’altro!
Non sono gli errori a danneggiarci, ma la nostra risposta ad essi.
Un giorno chiesero a Julio Velasco come si acquisisce e come si allena la MENTALITA’ VINCENTE e lui
rispose:
“Semplice, VINCENDO si allena la mentalità vincente” e poi aggiunse che l’Italia in tanti anni di pallavolo
non vinceva perché era convinta di non poter vincere.
Molte volte si pensa che VINCERE è battere gli avversari, mentre vincere significa superare i propri limiti,
ottenere la soddisfazione di battere se stessi ed i propri limiti.
Vincere significa superare le proprie difficoltà.
La vita non è un campionato.
Nello sport vincere conta più di perdere.
Nello sport non basta fare le cose bene, perché anche gli altri le fanno bene, l’importante è farle meglio
degli altri.
Si può perdere per un episodio, per un errore, per una palla che va dentro o fuori per un centimetro.
Nello sport ci si ricorda chi vince e non chi perde.
Nella vita se si sbaglia non si è dei perdenti, ma soltanto persone che ottengono risultati ed hanno
esperienze per crescere.
Serve imparare a perdere e chi fa sport sa che non si può vincere sempre e così come nella vita.
Gli alibi non servono a crescere ma a dare la colpa ad altri.
Fallire un obiettivo è uno strumento di crescita.
L’Eccellenza è un processo.
Il Valore è fatto da come si reagisce alla vittoria ed alla sconfitta.
Se quando vinci credi di aver trovato la verità sei nella strada sbagliata. Nello sport si cerca l’eccellenza
per forza (fare le cose meglio degli altri). Nella vita va ricercata l’eccellenza comunque. Il meglio per noi
deve essere un obiettivo.
L’idea di perfezione è un’idea perdente.
La perfezione non esiste, esiste l’ECCELLENZA il meglio di te in quel momento!
L’equilibrio è fatto di due forze contrapposte. Dobbiamo sapere ed essere congruenti con il nostro sapere.
L’alibi impedisce di imparare. Il processo di apprendimento è basato sull’errore.
Se non riesci a fare una cosa, cambia strada, fai in un altro modo ….
Le cose sono come sono e non come vogliamo che siano!!!
MENTALITA’ VINCENTE non è vincere sempre, anche perché non si può vincere sempre, anzi
paradossalmente la mentalità vincente si sviluppa e prende quota dando il giusto significato alle
sconfitte.
L’interpretazione della sconfitta è la chiave per costruire una mentalità vincente. Cosa ho imparato da
questo e cosa posso fare per evitarlo nella prossima occasione.
Mentalità vincente è un modo di pensare, un ATTEGGIAMENTO.
Non sono quelle persone sopra le righe sempre positive e piene di entusiasmo, ma quelli che ogni
giorno vivono pensando alle soluzioni per ogni cosa che gli capita.
Avere una mentalità vincente vuol dire far parte di quel 20% di persone orientate alla soluzione.
E’ qualcosa che non si vede dall’esterno, ma che si misura sui risultati che otteniamo.
Cadere e rialzarsi è mentalità vincente
Non è possibile non cadere.
L’interpretazione che diamo ad ogni cosa è la chiave per orientarci al successo o al fallimento.
I problemi vanno affrontati con lucidità mentale ed ottimismo. Quando le cose vanno male è necessario
trovare dei sistemi o meccanismi emotivi potenzianti. Bilanciare la negatività con la positività.
Inutile battere la testa sul problema. Staccare dal problema e dopo arriva la soluzione. Rimanere con la
testa sulla cosa che non funziona diventa depotenziante.
IL CIRCUITO DEL SUCCESSO
Se il tuo pensiero è positivo, il tuo stato d’animo è potenziante ed accedi alle tue risorse migliori e tutto
questo aumenta la tua percentuale di successo.
Quando hai successo il tuo pensiero torna ad essere positivo e innesca un meccanismo auto generante
ed in continua evoluzione verso il successo.
Tutto questo deriva dalle nostre CONVINZIONI e dal significato che abbiamo dato alle nostre esperienze
di vita.
“Che io pensi di farcela o di non farcela alla fine avrò comunque ragione”
“Se fai le cose che hai sempre fatto, ottieni i risultati che hai sempre ottenuto, nel bene e nel male”
E quindi su cosa si basano le nostre CONVINZIONI o CREDENZE
Sono le nostre colonne o le nostre catene
Le nostre CERTEZZE rispetto a qualcosa che è ben radicato nella mia mente.
Come si formano le convinzioni:
ESPERIENZE e reazione alle stesse
MODELLI DI RIFERIMENTO che hanno installato i comportamenti
IMMAGINAZIONE (ciò che associo al mio dialogo interno)
GENETICA (mamma e papà)
Le nostre Convinzioni hanno un effetto perfino fisico. La nostra mente ed il corpo sono collegati e la
psicologia influenza in maniera determinante (effetto placebo).
Se succede questo, allora succede quest’altro. L’associazione di una cosa con un’altra.
Macrogeneralizzazioni.
Noi generalizziamo e lo facciamo diventare una regola.
Il nostro cervello automaticamente generalizza perché ci fa risparmiare energia. Se processasse ogni
cosa ci farebbe impazzire. La generalizzazione crea una distorsione della realtà.
Gli Sponsor negativi:
Persone che ti demotivano, che ti dicono che non ce la fai, che fallirai sempre. Le critiche senza soluzioni
i SINAP (Soggetti Influenza Negativa Altre Persone).
Ci sono persone con cui non possiamo fare a meno di interagire (colleghi, capi, relazioni familiari ….).
E’ necessario andare oltre e vedere queste persone come marionette che stanno seguendo un percorso
sulla base delle loro convinzioni.
Quando hai un progetto non devi andare dalle persone SPONSOR NEGATIVI, meglio eventualmente
andare dalle persone che criticano ma sono orientati alla soluzione.
Non potendo eliminare gli SPONSOR NEGATIVI devo lavorare su di me “VA TUTTO BENE, E’ TUTTO OK”.
Quando uno ti dice una frase negativa, immagina che sia scritta su una lavagna e tu la cancelli (CANCELLA,
CANCELLA, CANCELLA).
La mente profonda lavora e funziona come ordine, sia nel positivo che nel negativo. In realtà la nostra
parte profonda funziona in maniera semplicissima.
E’ importante ritagliare all’interno della giornata attimi in cui STIAMO BENE (ridere, ridere, ridere).
Approccio a situazioni divertenti. Essere felici senza nessun motivo!!!
Il nostro DIALOGO INTERNO funziona sempre.
Quanto è importante il nostro BENESSERE rispetto al benessere della PERSONA NEGATIVA?
Aumentare il numero di persone POSITIVE E DI SUCCESSO intorno a noi.
“Chi va con lo zoppo impara a zoppicare …”
POTENZIALE + o – INTERFERENZA = PERFORMANCE
CONTINUIAMO A VEDERE LE COSE IN CUI CREDIAMO!
Ciò su cui ci concentriamo crea la nostra realtà. Quello che ci diciamo nella nostra mente.
(Immaginiamo che il nostro cervello sia una telecamera e andare ad una festa dove la telecamera
inquadra una coppia che sta litigando all’interno della sala … quale sarà la tua impressione della festa?
Magari poco più in là le persone si divertivano).
Noi funzioniamo su ciò che noi pensiamo, su ciò che inquadriamo nel nostro cervello, su ciò in cui
decidiamo di concentrarci. Attiriamo ciò che pensiamo.
Noi pensiamo che la percezione che abbiamo sia la realtà, la nostra realtà. Invece è solo ciò che scegliamo
di vedere noi come realtà!
Quando ci focalizziamo sugli aspetti negativi e li ingigantiamo diventiamo delle persone infelici. Ogni
situazione anche la più negativa insegna e crea opportunità nuove.
La qualità della nostra vita è direttamente proporzionale al nostro stato d’animo.
Cambiando lo stato d’animo cambia la nostra fisiologia e quindi stiamo meglio o … peggio!
Concentriamoci su ciò che abbiamo e non su ciò che ci manca.
Le domande che ci facciamo determinano ciò su cui ci focalizziamo. La comunicazione è guidata da chi fa
domande. Il nostro pensiero è un farsi e rispondere a delle domande, il dialogo interno è fondamentale
per il nostro ATTEGGIAMENTO e STATO D’ANIMO.
Le domande controllano e dirigono il nostro FOCUS. In genere ci chiediamo sempre il PERCHE’ (questo
ci fa focalizzare sul problema).
Il nostro cervello è un computer che ha tutte le risposte (Cerca e trova, … chiedi e ti sarà dato…).
“Cosa c’è di sbagliato nella mia vita …” (sicuramente trovo una risposta adeguata).
A domande stupide ci sono risposte stupide …
Quando mi faccio una domanda presuppongo qualcosa (…”perché non riesco mai ad imparare nulla?...”).
Prendo per buono che non imparo nulla.
COSA POSSO FARE PER ……….
E’ IL SEGRETO PER ORIENTARSI ALLA SOLUZIONE
La REAZIONE deve essere trasformata in PROATTIVITA’
Le domande ci permettono di:
CAMBIARE FOCUS (da negativo a positivo e cambia lo stato d’animo)
CI FA CAMBIARE CIO’ CHE NOI CANCELLIAMO (da infelice a felice. Come vedo una
situazione …, mi concentro su ciò che c’è di positivo), meglio CANCELLARE ciò che ci depotenzia e non ciò
che ci potenzia
AIUTANO AD ACCEDERE ALLE NOSTRE RISORSE (coraggio, forza, grinta, determinazione, ….)
“Ce la farò? Ci riuscirò?, Quanto valgo?” (Insicurezza, paura, tensione)
“cosa posso fare per …..” (sicurezza, entusiasmo, grinta, determinazione, …)
Tutto ciò che chiedo al mio cervello, lui me lo darà!
Dobbiamo farci le DOMANDE GIUSTE. I grandi Leader hanno fatto domande alla gente, i sogni ….
COME POSSIAMO REALIZZARE IL NOSTRO SOGNO (M.L. King).
Kennedy: “Smettete di chiedere che cosa la nazione può fare per voi e pensate a che cosa potete fare
voi per la vostra nazione”.
MANDELA: “In 27 anni mi sono preparato su come posso aiutare la mia nazione e diventare il miglior
leader per il mio popolo”.
Le persone di successo sanno controllare il loro focus. E NOI?
Ci focalizziamo sulle difficoltà o sul risultato finale?
Ci chiediamo PERCHE’? o COSA POSSO FARE PER …
Tutto ciò su cui ti focalizzi è ciò che ottieni.
Focalizzarsi sui risultati, sulle soluzioni e non sui problemi!
Quali sono le domande depotenzianti che solitamente ci facciamo.
“e se non ce la faccio?” …. “Perché non sono portato per …”
A volte è salutare fare un bagno di sensazioni negative proprio per capire quanto male si sta (esempio
di una gara persa ….).
Cosa posso imparare da questo ….
Cosa c’è di buono in questo ….
Cosa potrò pensare fra 10 anni? …
La lezione serve sempre per il futuro! C’è sempre qualcosa di buono anche nella peggior situazione.
Se tu pensi in un certo modo prima o poi nella vita realizzi quello che pensi. In realtà tendiamo a
credere che la “sfiga divina” sia sempre lì in agguato.
Il pensiero determina il destino.
CONVINZIONI LIMITANTI:
cantare, ballare, parlare in pubblico, la matematica, l’Italiano, le lingue straniere, scalare una montagna,
far da mangiare, pilotare un aereo, raggiungere gli obiettivi, smettere di fumare, perdere peso, guadagnare
di più, sedurre una ragazza/o, pensare positivo, uscire dalla depressione, correre la maratona, andare in
palestra, prelievo del sangue, fare l’attore, giudizio degli altri, saper usare il computer, andare in moto,
vivere al polo nord o all’equatore, sopportare un extracomunitario, chissà cosa pensano di me, andare
in aereo, nuotare, ha guardato l’altra e quindi non mi ama più, gli acari, la pubblicità orientata a far
diventare le cose più grandi di quelle che sono, la pulizia eccessiva, la verdura lavata con l’amuchina, il
lavandino con il germo zero spray, sono sfortunato, la sfiga mi attacca sempre
“Che io penso di farcela o di non farcela, alla fine avrò comunque ragione”
Penso alla giornata lavorativa oppure alla partenza per un viaggio (la mia mente produce due sensazioni
diverse)
Se penso di essere una cosa poi lo divento!!!
Se credo in una cosa ed insisto, la produco .
PENSIERO POSITIVO
Spesso produciamo ciò che non vogliamo, proprio perché lo attiriamo.
Esempio “non voglio vedere le scimmie” “non voglio vedere le mele verdi”
Dove concentriamo la nostra attenzione?.
Quando mi piace una macchina, inizio a vederla dappertutto.
“Non toccare il forno perché scotta” …..
Diciamo ciò che desideriamo produrre e non ciò che NON vogliamo che accada.
Non è facile perché siamo programmati al negativo.
La nostra mente lasciata libera produce negatività.
E’ frutto della nostra educazione, delle nostre esperienze.
Guardare il Tg e leggere i quotidiani a volte è una rovina (le immagini ci entrano nella testa, ci creano le
convinzioni limitanti … ci fanno vedere i morti …. La gente ha sete e fame di immagini e di terminologie
agghiaccianti “trucidato, selvaggiamente”, ecc).
Le immagini dell’investimento di Simoncelli, o della morte di Gheddafi.
Siamo attratti dalle immagini shoc
Se nn c’è l’immagine shoc nn è bello!!!
L’Intelligenza ci permette di filtrare le informazioni e scegliere cosa è bene per me!
Raccogliamo sempre ciò che seminiamo. La responsabilità è sempre nostra.
Se non andiamo d’accordo con un persona, è un problema mio. Sono io che devo cambiare e non
aspettarmi il cambiamento degli altri.
Raccogliamo ciò che seminiamo!
Devo lavorare sulla mia AUTOIMMAGINE.
Chi voglio essere.
Io non sono quello che si guarda allo specchio, sono molto di più!!!
IL CORPO SEGUE LA MENTE
1. Chi sono
2. Chi voglio essere
3. Cosa posso fare per diventarlo
QUANDO INIZIO?
La congruenza è fondamentale
La logica e la razionalità non sono sufficienti, entrano in gioco sempre le emozioni e quello che siamo
nella parte più profonda!
Metafora dell’elefante e della piccola mosca sulla testa
CONVINZIONI E VALORI
Il chiodo sono le convinzioni, il quadro è il valore
Le CONVINZIONI si estraggono scrivendo tutto ciò che io credo e motivandolo
Positive e negative
L’elemento che fa da chiodo e spacca la convinzione è il DUBBIO, ed il dubbio funziona come un virus
che si installa e la fa modificare
Esempio:
L’Amore non esiste ed incontra una coppia di amici innamoratissimi (se ti ostini non cambi, ma se
installi il dubbio …. Vedi …i cadaveri che sanguinano o il miglio sotto i 4 minuti).
Solo gli IDIOTI non cambiano idea nella vita!
MODELLARE IL SUCCESSO
Estrai le strategie delle persone che ottengono successo:
La biografia
quali sono i valori
la mission
la domanda guida
le convinzioni
la reazione al fallimento
quando abbiamo un progetto rendere partecipi le persone che credono in noi che daranno sicuramente
dei contributi positivi (SPONSOR POSITIVI) che rafforzano l’autostima.
La Critica non esprime un GIUDIZIO DI VALORE, ma una puntualizzazione ed uno spunto di riflessione.
La felicità di ognuno di noi sta nelle scelte che siamo capaci e consapevoli di fare e nella libertà di
scegliere ciò che è il meglio per noi.
Le nostre scelte da cosa dipendo da che cosa?
Dal giudizio degli altri?
dalle nostre convinzioni limitanti?
dalla nostra autostima?
Dalla paura del fallimento?
Quale è la consapevolezza di chi siamo e di dove vogliamo arrivare.
Quello che siamo oggi è il risultato delle scelte che abbiamo fatto finora, delle decisioni che abbiamo
preso finora e quante di queste scelte o di queste decisioni sono state fatte in libertà.
Quante volte ci siamo concentrati di più su ciò che ci manca rispetto a ciò che abbiamo. Quante volte
sono stati i nostri limiti fisici, mentali, comportamentali a tenerci fermi al palo.
Abbiamo esempi di persone che nella propria vita, ad un certo punto, per un destino avverso hanno
dovuto cambiare completamente le proprie abitudini, i propri obiettivi, le relazioni con le persone,
eppure con grande forza ce l’hanno fatta.
Che cosa ha spinto queste persone la cui disabilità magari fisica, oppure psicologica è stata una spinta
motivazionale illuminante ed hanno deciso di vivere la vita pensando alle opportunità invece di
focalizzarsi sul problema.
Sono persone che invece di chiedersi PERCHE’ PROPRIO A ME!
Hanno deciso che il pensiero illuminante fosse … COSA POSSO FARE PER … O COME POSSO FARE PER …
La disabilità per queste persone è solo un passaggio e non un limite. E’ solo la presa di coscienza che
non possono fare tutte le cose che possono essere fatte da altre persone che hanno risorse diverse, ma
che si possono fare altre cose altrettanto importanti e valide per essere protagonisti della propria vita.
E se ci sono riuscite loro vuol dire che la forza di volontà e la voglia di uscire dalla propria zona di
comfort o di “incapacità” è a portata di mano e nessuna forma di utopia è irrealizzabile.
Walt Disney insegna che “Se la mente lo può immaginare riesce a trovare il modo per poterlo fare”
Dov’è concentrata la nostra attenzione!
Sulle risorse o sui limiti?
Il cambiamento di per sé non è impossibile, anzi, una volta entrati in contatto con gli “Estremi” Piacere
e dolore è anche semplice. E’ la preparazione al cambiamento che richiede tempo.
Il cambio delle abitudini, dei rituali, delle proprie certezze consolidate, le convinzioni limitanti, i parametri
di riferimenti, la nostra genetica.
Sono tutte caratteristiche disfunzionali al cambiamento, ma la vita evolve in continuazione ed il
cambiamento fa parte della nostra esistenza quindi dobbiamo entrare nel mare della FLESSIBILITA’ e
abbandonare la palude dell’OSTINAZIONE..
SE FACCIO LE COSE CHE HO SEMPRE FATTO, OTTENGO I RISULTATI CHE HO SEMPRE OTTENUTO e per
Einstein la follia dell’uomo è proprio “aspettarsi cose e risultati diversi facendo sempre le stesse cose
nello stesso modo”
Ostinazione è uno scoglio insuperabile per il cambiamento sia nelle persone che nelle cose di tutti i
giorni.
Pensare bene fa stare bene.
E’ necessario aumentare la propria energia, il proprio benessere interiore.
Se vogliamo realizzare i nostri desideri o cambiare qualcosa nella nostra vita dobbiamo aumentare
l’energia sia interna che intorno a noi.
Ci sono persone che ti rafforzano nell’autostima ed altri che ti depotenziano totalmente.
OBIETTIVI
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca)
Credere in se stessi è il primo passo per raggiungere gli obiettivi della propria vita.
Formarsi ed informarsi è fondamentale.
Le nostre convinzioni finora sono state determinanti per farci realizzare o non realizzare ciò che abbiamo
realizzato e ciò che siamo diventati.
Che cos’è un OBIETTIVO?
Un sogno con una data di scadenza.
Trasformare nel concreto una cosa che piacerebbe.
Se non sappiamo dove stiamo andando non sappiamo la strada per arrivarci. Il marinaio che va in mare
sa sempre dove deve andare.
Alle volte si conduce una vita intera senza sapere dove andare.
Qualsiasi persona di successo sa esattamente cosa vuole.
Se ci focalizziamo su ciò che NON vogliamo si avvera
COSA VOGLIO VERAMENTE?
Vado verso il PIACERE, o vado via dal DOLORE? ….
L’Obiettivo deve essere:
Specifico e chiaro
Misurabile
Con una scadenza
Espresso in positivo
Scritto
Deve dipendere da noi
Ecologico ed in linea con i mie valori
Immaginabile
Raggiungibile
Motivante
Che cosa significa per noi raggiungere quel risultato, come ci farà stare, cosa cambia nella nostra vita.
Le persone si muovono per emozioni.
L’emozione è la molla per tutte le nostre azioni. PIACERE E DOLORE sono le leve della motivazione.
Voglio raggiungere un obiettivo per soddisfare i miei bisogni:
Sicurezza
Varietà
Importanza
Amore/unione
Crescita
Condivisione
L’obiettivo ha un piano d’azione sempre.
La flessibilità è fondamentale!
Studiare la storia delle persone che hanno avuto successo.
Se una cosa è riuscita una volta può riuscire anche una seconda volta.
Va bene la determinazione, ma orecchie aperte, valutare e decidere. La flessibilità è fondamentale.
LA MOTIVAZIONE
Ogni cosa che facciamo è guidata dal PIACERE e dal DOLORE.
Noi siamo programmati per evitare il dolore e raggiungere il piacere.
Generalmente sia più portati ad evitare il dolore che a provare piacere.
Il dolore è una grande leva motivazionale.
Cosa voglio fare della mia vita e dove voglio arrivare.
Agire su ciò che è direttamente sotto il nostro controllo.
Come posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo.
Deve essere evidente e concreto per avere una traccia precisa per capire come muovermi ed in che
direzione sto andando.
Il linguaggio che uso è fondamentale. La mente segue ciò che gli diciamo. La mente capisce meglio
quando parliamo al positivo.
Il corpo segue la mente.
Preghiera Cherokee:
“Oh Grande Spirito, dammi la forza per cambiare le cose che posso cambiare, dammi il coraggio di accettare
ciò che non posso cambiare e la saggezza per capire la differenza tra le due!”
Una serie di frasi pescate un po’ qua ed un po’ là da video, seminari, testi, audio, pensieri, intuizioni:
Modella le persone che hanno avuto successo. Stabilisci rituali quotidiani da seguire. Circondati di persone
positive. Chi cerca trova. Cambia la tua prospettiva. Fai il carico di energia. A domanda stupida corrisponde
risposta stupida. Se fai le cose che hai sempre fatto ottieni le cose che hai sempre ottenuto. Le nostre
decisioni forgiano il nostro destino. Non sei soddisfatto? .. Cambia. Attrai le cose che pensi. Sii il tuo miracolo.
Siamo i responsabili della nostra comunicazione. Il miglioramento è vitale. Il cambiamento è sublime. O
cresci o muori. Se vuoi conquistare un’isola, brucia le navi così non c’è via di fuga e combatti. Per trovare una
strada che non c’è la devi inventare.
Non importa ciò che si sa, ma importa ciò che si fa con ciò che si sa. Guida l’autobus della tua vita. Ogni
cambiamento inizia con il primo passo. Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione.
Il cambiamento è facile, è la preparazione al cambiamento che richiede tempo, fatica e motivazione alta.
Togliere ciò che ci limita. La convinzione è la nostra interpretazione della realtà. Ciò su cui ci concentriamo
crea la nostra realtà. Attiriamo ciò che pensiamo. La nostra realtà non è la realtà. La qualità della nostra
vita è proporzionale al nostro stato d’animo. Concentriamoci su ciò che abbiamo e non su ciò che ci manca.
Chi domanda, guida. Le domande controllano e dirigono i nostri pensieri. C’è sempre qualcosa da imparare
anche nella peggior situazione.
Lo stato di grazia è il momento in cui crei performance straordinarie. Non esistono atleti senza risorse, ma
stati d’animo senza risorse. La qualità dei miei pensieri influenza lo stato mentale. Perché = problema, Cosa
posso fare per … = soluzione. Concentriamoci su ciò che vogliamo. Comportati come se … prima di ogni
momento importante.
Volere è potere, inconscio permettendo. Bisogna vedere oltre i nostri muri di casa. Cadere e rialzarsi prima
degli altri è mentalità vincente. Se penso di essere una cosa ho buone probabilità di diventarlo. Raccogliamo
ciò che seminiamo. Le cose fatte con la testa sono faticose, quelle fatte con l’emozione e la passione vanno
da sole. Più grande è l’ostacolo e più la crescita è grande. Risolvere significa anche perdonare. Impara la
differenza tra “ciò che è e ciò che io penso che sia”.
Le cose vanno accettate per come sono e non per come vogliamo che siano. Il processo di apprendimento
passa attraverso il fare, sbagliare, … risolvere. La psicologia lavora sul problema mentre in coaching lavora
sulla soluzione. Sii quello che fai e non dire quello che fai. Non può dare se non hai … Tutto ciò che la mente
può immaginare, lo può realizzare. Impegno, autodisciplina e costanza in ogni cosa che fai. Non andare in
guerra se non sei in pace con te stesso.
Di fronte a due strade prendi la meno battuta se desideri evolverti. Esci dalla zona di confort ed affronta le
sfide. Si impara meglio quando si insegna. La condivisione ti lega alle persone. Senza la pratica e l’esperienza
la teoria non ha forza. Si possono comprare le mani di una persona ma non il suo cuore. Tra stimolo e
reazione c’è sempre una possibilità di scelta. A ferirci non è ciò che succede, ma la nostra reazione a ciò che
succede. Non aspettare gli eventi, provocali! Vivi di obiettivi e non di aspettative. Siamo liberi di scegliere le
nostre azioni, ma non le conseguenze di esse.
Quando prendiamo il capo di un bastone ci spetta anche l’altro. Cerca di essere una LUCE e non un critico, fai
sempre parte della soluzione e non del problema, sii un modello e non un giudice.
Ciò che abbiamo dietro o davanti a noi è irrilevante rispetto a ciò che abbiamo dentro di noi. Tutte le risorse
di cui abbiamo bisogno sono dentro di noi ADESSO!
Comincia pensando alla fine. L’ultimo dei tuoi giorni cosa vorresti dicessero di te. Management è fare le cose
giuste, leadership è fare le cose bene. Sogni senza rischi producono conquiste senza merito. Se vogliamo
ottenere risultati nuovi dobbiamo fare cose nuove e cambiare le abitudini. Chi non comunica non esiste.
Meglio si comunica e più si vale. Anche se ci spostiamo oggi solo di un grado, tra tanti domani la nostra
vita sarà cambiata. Non c’è teoria senza applicazione pratica. La Fortuna è l’incontro dell’occasione con la
preparazione. La sconfitta fa parte del successo. I problemi sono opportunità, le paure sono sfide.
La grandezza è figlia della solitudine dove si cerca la risposta alle proprie domande. Usa al meglio la tua
cassetta degli attrezzi. I risultati migliori si ottengono con la flessibilità. L’ostinazione è la nemica del successo.
L’efficacia della comunicazione si misura proporzionalmente alla risposta che ottieni.
Le persone di successo hanno cuore, passione, entusiasmo e chiarezza di obiettivi. Non sono le tecniche che
provocano il cambiamento, ma le persone che vogliono cambiare. La LUCE è sempre al centro del buio più
profondo. Dove è posizionata l’asticella della tua vita?.
Nutri te stesso se vuoi nutrire gli altri. Si può portare un cammello alla fonte ma non costringerlo a bere. Per
motivare bisogna essere ispirati, carichi di energia ed indurre stati emozionali positivi.
E’ impossibile risolvere un problema allo stesso livello in cui si è generato. Il successo deriva dall’applicazione
su base costante. Prima di criticare cammina con le sue scarpe per almeno un miglio … L’obiettivo è un sogno
con una data di scadenza. Nessun singolo può diventare più importante del team. Non esiste vento favorevole
per il marinaio che non sa dove andare. La bravura è nello spazio che intercorre tra la percezione dell’errore
e l’impedire il suo verificarsi.
Le parole vivono dopo di noi. Gli altri stanno bene se noi stiamo bene. La mission di ognuno deve essere la
continua ricerca della propria mission. Ci sono persone che ci hanno ispirato costantemente, mentre altre che
ci hanno fatto fare il salto di qualità. Siamo il risultato delle decisioni che abbiamo preso nella nostra vita.
Il cambiamento avviene sempre dall’interno. Le persone di successo sono costantemente fuori dalla zona di
comfort. La statua è dentro la roccia e l’artista la sa riconoscere togliendo le parti superflue. Allena la tua
felicità mentale, fisica e spirituale. I pensieri lasciati liberi si orientano al negativo.
Se non dominiamo la nostra mente sarà lei a dominare noi. L’80% del nostro dialogo proviene dall’interno di
noi stessi. Il coltello può spalmare la marmellata o uccidere …
Il successo è determinato dall’80% di ciò che pensi e dal 20% di ciò che fai.
Ringrazio:
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E Vi annuncio che nella primavera prossima pubblicherò il mio
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