Mettiamoci all'opera
Tanti libri per far scoprire a bambini e ragazzi
l’affascinante mondo della lirica
Tutti i libri sono disponibili in biblioteca per la consultazione e il prestito
in Sezione Bambini e Ragazzi (piano terra)
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Claudio Abbado, La casa dei suoni, Milano: A.Vallardi; Garzanti, 1986
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Paola Capriolo, Maria Callas, San Dorligo della Valle: EL, 2007
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Laura Castellani, Il barbiere di Siviglia, Milano: Paramica, 2008
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Carollina Fabinger, La Boheme. Una piccola storia sull'immortalita dell'amore e
dell'amicizia, Milano: Edizioni Nuages, 2009
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Stefania Fantauzzi, L'elisir d'amore, Firenze: Kalandraka Italia, 2008
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Monica E. Lapenta, La cenerentola, Milano: Paramica, 2008
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Monica E. Lapenta, Turandot, Milano: Paramica, 2008
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Monica E. Lapenta, Madama Butterfly, Milano: Paramica, 2008
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Beatrice Masini, Una sera prima della prima. L' opera Aida e la vita di un grande
teatro raccontate ai ragazzi , Milano: Fabbri, 2007
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Cristina Marsi, Falstaff, Milano: Paramica, 2008
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Cristina Marsi, La cambiale di matrimonio, Milano: Paramica, 2008
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Sara Oliverio, Cavalleria rusticana, Milano: Paramica, 2008
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Il flauto magico di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati, [2010], Gallucci [DVD]
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Omaggio a Rossini di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati, [2010], Gallucci [DVD]
Per saperne di più
L’opera è la forma di spettacolo che unisce più elementi diversi. L’azione teatrale,
portata avanti attraverso la musica e il canto, si basa su un libretto in versi o in prosa;
un’orchestra accompagna i cantanti che, sul palcoscenico, recitano come attori; accanto
ai protagonisti può agire anche un coro; le scenografie e i costumi aiutano a collocare la
storia in un tempo e in un luogo; sono frequenti anche scene o intermezzi di ballo.
L’unione di tutti questi elementi (canto, musica, poesia, recitazione, pittura, danza) fa
dell’opera una manifestazione artistica ricca e affascinante, ma di complessa
realizzazione
Nel corso della sua storia, l’opera ha mutato caratteri e stile secondo l’epoca, il gusto, i
luoghi e le consuetudini teatrali, conservando tuttavia alcuni ingredienti più o meno
fissi, per esempio: la recitazione o l’espressione dei sentimenti deve avvenire attraverso
il canto; la vicenda narrata si compone di tante scene articolate in atti.
Gli spettacoli d’opera vengono spesso chiamati con nomi diversi (dramma per musica,
melodramma, opera lirica, dramma musicale, teatro musicale) e una specifica
terminologia serve a indicarne lo stile e le particolarità: si parla così di opera seria,
opera buffa o comica, intermezzo (collocato tra un atto e l’altro dell’opera seria),
Singspiel tedesco («canto e recitazione», che prevede l’alternanza tra dialoghi e parti
cantate), tragédie-lyrique (opera di corte francese con cori e danze), operetta (leggera e
spiritosa nei contenuti), opéra-ballet, grand-opéra (fastoso spettacolo musicale in
cinque atti con balli, scene sontuose, cori e un gran numero di cantanti), farsa e altro
ancora.
L’opera in senso moderno nacque a Firenze alla fine del 16° secolo quando la cosiddetta
Camerata fiorentina, un gruppo di poeti, musicisti e letterati che si riunivano in casa del
conte Giovanni Bardi, cercò di far rivivere sotto nuove forme l’antica tragedia greca in
cui poesia, musica, danza e azione scenica erano uniti in uno spettacolo vario e al tempo
stesso unitario.
TRATTO DA: http://www.treccani.it
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