Risk and Accounting
Sintesi elementi lezione introduttiva
Marco Venuti
2013
Agenda
 Scopo del corso
 Il rischio e l’investitore
 Esigenza dell’armonizzazione contabile
 Il regolamento 1606/2002
 L’aggiornamento delle direttive
 Il programma
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Scopo del corso
1. Verificare la relazione fra studio del rischio e documenti contabili
valutando in senso critico gli effetti sulla disclosure.
2. Mettere lo studente nelle condizioni di essere capace, attraverso
l’esame di un bilancio e di documenti ad esso connessi :
A) di attingere dati, notizie, elementi e informazioni utili per poter
produrre (soprattutto se combinati con altre notizie e informazioni
ricavabili da fonti interne ed esterne alle società ed opportunamente
rielaborate) un’opportuna conoscenza sull’economia della gestione e,
in particolare, sui diversi profili di rischio che la caratterizzano;
B) di individuare carenze e limiti nell’informativa prodotta dalle società
in tali documenti sui profili di rischio presenti.
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Il rischio e l’investitore
 Esigenze conoscitive dell’investitore (remunerazione e rischio dei loro
investimenti).
In particolare, nel caso delle imprese, “Investors’, lenders’ and other
creditors’ expectations about returns depend on their assessment of the
amount, timing and uncertainty of (the prospects for) future net cash
inflows to the entity. Consequently, existing and potential investors,
lenders and other creditors need information to help them assess the
prospects for future net cash inflows to an entity” (IASB, Conceptual
Framework, 2010, par. OB3).
 Rischio componente insita in ogni attività aziendale
 Identificazione, valutazione e gestione separata dei differenti rischi
 Tipologie di rischi aziendali e loro classificazione
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Il rischio e l’investitore
 Definizione di rischio (distribuzione dei possibili scostamenti dei risultati
attesi per effetto di eventi di incerta manifestazione, interni o esterni, al
sistema aziendale)
 In tema di rischi si passa dall’insurance management al risk
management (risk avoidance, risk transfer, risk retention, risk sharing,
risk reduction).
 La scelta delle strategie e delle tattiche avvengono nell’ambito dell’area
di risk taking ammissibile, come definita dal risk appetite e dal risk
tollerance.
 Importante che l’investitore abbia contezza dei rischi che corre con
quell’investimento e di come vengono gestiti a livello aziendale
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Esigenza dell’armonizzazione contabile
 Il bilancio legale assume rilievo a fini economici per la sua potenzialità
informativa, tenendo presente che i dati forniti per poter essere utilizzati
devono essere oggetto di specifici approfondimenti attraverso sofisticate
tecniche di indagine, quali le analisi di bilancio. E’ per questa via che la
potenzialità informativa diventa effettiva capacità informativa.
 Con la globalizzazione dell’economia mondiale e la realizzazione di un
mercato unico dei capitali, attivo e trasparente, è diventato per gli
investitori indispensabile avere un’informativa finanziaria omogenea su
vasta scala e più incentrata su esigenze investitori.
 In tal senso sono stati fatti molti passi e ancora altri ne rimangono.
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Esigenza dell’armonizzazione contabile
Passaggi salienti:
 Le direttive contabili (armonizzazione minima a livello UE)
 Discipline nazionali (codice civile, code civil, etc)
 Problemi società multilisting, informativa finanziaria non comparabile,
internazionalizzazione degli stakeholders, etc.)
 Convergenza a livello mondiale verso un unico corpus di principi
contabili di riferimento per la redazione dei bilanci (IAS/IFRS)
 Il regolamento EC1606/2002
Prossimi passi
 Convergenza U.S. Gaap - IAS/IFRS
 Direttiva sulle Proposta di modifica delle direttive contabili
 IFRS for SMEs
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L’aggiornamento delle direttive
Soglie per la categorizzazione delle imprese
Categoria di
imprese
Soglie*
Small undertakings
(art. 2435-bis c.c.)
Medium - sized
undertakings
(non recepita in Italia)
Large
undertakings
(nuova
categoria)
≤ 350.000
≤ 5.000.000
(4.400.000)
5.000.000 < X ≤ 20.000.000
(17.500.000)
> 20.000.000
≤ 700.000
≤ 10.000.000
(8.800.000)
10.000.000 < X ≤ 40.000.000
(35.000.000)
> 40.000.000
≤ 10
≤ 50
(50)
50 < X ≤ 250
(250)
> 250
Micro entities (*)
(nuova categoria)
•Almeno 2 su 3 criteri
devono essere soddisfatti
Totale SP
Importo netto
volume di affari*
* Importo derivante da vendita
di prodotti e prestazione di
servizi diminuiti degli sconti,
dell’IVA e delle altre imposte
Numero dipendenti
in media durante
l’anno
(*) Alcune indicazioni con riferimento a questa categoria sono presentate nella slide successiva.
N.B. tra parentesi sono indicate le soglie vigenti
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Principali novità in tema di micro-entities
Regime speciale per le micro entities
 Tale regime non è contenuto nella proposta in esame ma
in un documento separato della Commissione europea che
dovrebbe confluire nella nuova direttiva
 No obbligo di pubblicare il bilancio, purché SP depositato
presso autorità competente
 Documentazione di bilancio: SP e CE semplificati
 Possibilità per gli Stati Membri di esonerare queste
imprese dall’obbligo di redigere la nota integrativa e la
relazione sulla gestione
Le micro-entities che beneficiano delle deroghe sopra indicate
non possono accedere al regime della valutazione al FV
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Il programma del corso di Risk and Accounting
 Il corso si pone quale finalità quella di porre in relazione i temi legati alla
valutazione degli elementi attivi e passivi dell’impresa nei conti di fine anno e
all’informativa di bilancio con quelli propri della gestione del rischio.
 Il tutto allo scopo di creare soggetti consapevoli delle scelte effettuate in ambito
aziendale, dei risultati raggiunti e delle modalità con le quali detti risultati sono
comunicati all’esterno tenuto conto degli elementi di rischio connessi alle decisioni
intraprese.
Il corso si svolge nel II semestre (dal 4/3/2013 al 31/5/2013) Crediti: 9
Date di esame (da confermare): 7/6/2013; 21/6/2013; 12/7/2013.
Pre-appello (da concordare).
Preparazione tesine su un caso pratico da discutere in gruppi verso la fine
delle lezioni (vale come scritto)
Lezioni: lun e merc. 8.30-10.30
mart. 13.30-15.30
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Il programma del corso di Risk and Accounting
 I rischi dell’impresa: operativi, finanziari e altre tipologie
Risk exposure e risk disclosure
 L’informativa di bilancio sui rischi: dai local GAAP agli IAS/IFRS
 Substance over form
 Fair Value (e sua applicazione alla valutazione di attività e passività)
 Cenni alla struttura del bilancio delle imprese industriali, bancarie e assicurative
(IAS 1 e provvedimenti Banca d’Italia e Isvap).
Cenni ai criteri di valutazione e sulle riserve tecniche e matematiche
 Financial Instruments e relativi profili di rischio (IAS 32, 39, IFRS 7)
Recognition and measurement
Fair Value Option
Impairment and derecognition
 Financial Derivatives
Hedge Accounting (cash flow hedge e fair value hedge)
 L’ informativa in bilancio sul rischio e sulle modalità di copertura
 Financial Instruments nell’IFRS 9 (ancora non omologato)
 Expected Loss Model
(continua)
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Il programma del corso di Risk and Accounting
(continuo)
 I rischi derivanti da alcune operazioni finanziarie (securitization, forfaiting,
factoring, leasing)
 Il business and strategic risk e la pianificazione societaria
 Il sistema di controllo interno e il rischio operativo
 Control and Risk Self Assessment e il caso Telecom
 Il rischio insito nel procedimento di consolidamento. Il caso delle società
veicolo.
 I rischi derivanti dalle operazioni con parti correlate
 Temi scelti.
 Analisi di bilanci di imprese industriali, bancarie e assicurative
Testi di riferimento:
- CHORAFS D.N., IFRS, Fair Value and Corporate Governance. The Impact on
Budgets, Balance Sheets and Management Accounts, Elsevier, Oxford, 2006
PUCCI S., L’iscrizione nel bilancio delle società quotate delle operazioni di
copertura del rischio finanziario, Giappichelli, Torino, 2010;
- Materiale didattico disponibile su internet e distribuito in aula
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