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OGGETTO: ORDINI DEL GIORNO.
------------------L’anno duemilaotto il giorno VENTIQUATTRO del mese di NOVEMBRE nella Sala Consiliare della Civica Residenza
alle ore 16,00 si è riunito il Consiglio Comunale in seduta ordinaria di PRIMA CONVOCAZIONE a seguito di invito
diramato dal Presidente con nota 15.11.2008, prot. 54707/p.
All’appello nominale, dei 41 Consiglieri sottoelencati, risultano ASSENTI i
seduta (Inizio Seduta).
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evidenziati nella fincatura riferita alla
E’ presente il rappresentante degli immigrati Sig. Dicko Nuhu Alhassan.
Constatato il numero legale, la presidenza viene assunta dal Vice Presidente del Consiglio GIOVANNI PICCHIO il quale
dichiara aperta la seduta.
Scrutatori vengono designati i Consiglieri Signori: LEPORONI – NETTI – SALVATORI.
Alla seduta partecipa il Segretario Generale Sig. LUCIANO SALCICCIA. LA SEDUTA È PUBBLICA.
I consiglieri presenti alla DISCUSSIONE e alle VOTAZIONI sono riportati in delibera.
Inizio Iniz.
seduta arg.
Antolini Arrigo
Beccacece Andrea
Blarasin Andrea
Blunno Marco
Borgiani Luciano
Calzolaio Valerio
Canesin Alferio
Carancini Romano
Carbonari Claudio
Carelli Luigi
Castiglioni Pierfrancesco
Evangelisti Paolo
Iommi Silvano
Launo Francesco
Leporoni Ruben
Machella Claudio
Mari Romano
Maulo Gian Mario
Menghi Anna
Meriggi Giovanni
Meschini Giorgio
a
a
a
a
a
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a
a
a
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Disc
Votaz.
arg.
Inizio
seduta
Mosca Maurizio
Munafò Placido
Netti Andrea
Orazi Ulderico
Pantana Deborah
Pantanetti Luciano
Picchio Giovanni
Pierini Luigi
Principi Renato
Ricotta Narciso
Sacchi Riccardo
Salvatori Uliano
Sauer Reinhard
Savi Alessandro
Sciapichetti Angelo
Tacconi Ivano
Tartabini Pierpaolo
Tasso Pierfrancesco
Torresi Umberto
Valori Federico
Iniz. Disc
Votaz.
arg. arg.
a
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a
a
a
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Oggetto: Ordini del giorno.
CARANCINI – PD – per mozione d’ordine
Chiediamo che il Consiglio comunale presti il consenso, voti favorevolmente alla discussione
dell’ordine del giorno presentato con più di 10 firme che abbiamo depositato prima della discussione
delle altre delibere.
Il Vice Presidente PICCHIO commemora la scomparsa dell’ex consigliere ed ex Assessore
Giovanbattista Marengo nel seguente modo:
Signori consiglieri,
in apertura di seduta dobbiamo purtroppo ricordare la scomparsa di un altro ex consigliere ed ex
assessore comunale. Parlo di Giovanbattista Marengo, morto lo scorso 16 novembre a Macerata.
Aveva 89 anni.
Come altri nostri colleghi scomparsi negli ultimi mesi, Marengo era persona aperta e disponibile.
Uomo della Democrazia cristiana nella sua accezione più popolare, partigiano e uomo di cultura, è
stato consigliere comunale dal 1970 al 1985 e assessore dal 1970 al 1977. Dolce e professionale,
distinto ed educato, Marengo era preside di un istituto. Proprio questa competenza sulla scuola volle
riversarla sugli impegni istituzionali con una attenzione senza precedenti all’educazione e agli
ambienti scolastici.
Marengo, la cui salma è stata tumulata nel paese in provincia di Alessandria dove nacque, lascia i
suoi grandi affetti, la moglie Maria Letizia e la figlia Silvia Maria. A loro va il più vivo cordoglio e il
ricordo commosso di questa assise.
I consiglieri in piedi osservano un minuto di silenzio
PICCHIO – Vice Presidente
Poiché nessuno si oppone alla mozione d’ordine posta dal consigliere Carancini del PD si passa alla
discussione del seguente ordine del giorno presentato da vari consiglieri di maggioranza e minoranza
in merito alla Sanità Maceratese:
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IL CONSIGLIO COMUNALE
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Visto il Piano Sanitario Regionale (del. Cons. reg.1e n. 62/07) che prevede l'organizzazione
dell'integrazione di attività sanitarie e di supporto amministrativo a livello di area vasta;
Considerato che il Consiglio Comunale di Macerata ha in più occasioni espresso indirizzi in materia
sanitaria, e in particolare con un ordine del giorno approvato nella seduta consigliare del 5
dicembre 2006 trattava espressamente la questione dell'area vasta;
Visto che nel frattempo si è provveduto ad avviare sperimentazioni di integrazione di area vasta
per le zone di Pesaro - Fano e Ascoli - San Benedetto;
Preso atto che il Presidente della Giunta regionale in tutte le occasioni ufficiali alle quali è
intervenuto confermava la volontà di avviare tale modello organizzativo anche per le Zone
territoriali 8, 9 e 10 (Area vasta n. 3);
Vista la delibera di Giunta regionale n. 811/08 del 14 giugno u.s. con cui si individua il percorso e
le modalità per la sperimentazione dell'integrazione clinica e amministrativa in area vasta delle
zone territoriali 8, 9, 10 di Civitanova, Macerata e Camerino;
Considerato che il modello da sperimentare deve essere quello basato sul principio di sussidiarietà
che quindi parte dal soddisfacimento dei bisogni il più vicino possibile ai cittadini perseguendo
obiettivi di efficacia ed efficienza;
Preso atto che il Sindaco di Macerata nella seduta del 30 settembre 2008 riferendo sullo stato
di attuazione delle mozioni e ordini del giorno, informava che l'avvio di tale sperimentazione
sarebbe stato imminente e che non era finora avvenuto solo per questioni puramente burocratiche;
Preso atto altresì che comunicati stampa ufficiali dell'ASUR apparsi sulla stampa locale
confermavano tale avvio per il 30 ottobre u.s.;
Considerato che tale data trascorreva senza che la sperimentazione venisse avviata o venissero
addotte motivazioni per lo slittamento di tale mancato avvio, tanto da indurre il Sindaco a
formalizzare in una nota ufficiale la necessità di procedere speditamente verso l'attuazione del
modello organizzativo per altro formalizzato e condiviso dai tre direttori di zona;
Il Consiglio Comunale
nell' esprimere una forte preoccupazione per il mancato avvio di tale sperimentazione che rischia di
penalizzare l'Area vasta n. 3 rispetto alle altre;
INVITA
Il Presidente della Giunta Regionale, l'assessore alla Sanità e la giunta tutta ad assumere con ogni
sollecitudine tutti quei provvedimenti necessari per l'avvio di tale sperimentazione, come prevista
nella citata delibera di Giunta regionale n. 811/08, rimovendo tutti gli ostacoli che ancora si
frappongono, nella consapevolezza che solo attraverso tale sperimentazione può essere realizzato un
modello ASUR più vicino alle necessità del territorio, riducendo, se non eliminando, gli attriti
provocati da un eccesso di centralizzazione di potere decisionale e gestionale che penalizza,
marginalizza e mortifica le realtà locali.
Sollecita il Sindaco a farsi interprete della presente volontà in ogni sede a tutela del territorio.
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Carancini
Orazi
Launo
Pantana
Sacchi
Calzolaio
Ricotta
Netti
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Carbonari
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Blarasin
Principi
Borgiani
Torresi
Canesin
Carelli
Picchio
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Meriggi
Tacconi
Pierini
Pantanetti
Machella
Mosca
Beccacece
Salvatori
CARANCINI – PD – per la illustrazione
Premetto che questo è un ordine del giorno il cui contenuto è condiviso da tutte le forze politiche e
dalle liste civiche presenti in questo Consiglio comunale, e che riguarda la materia sanitaria.
È stato costruito insieme a tutti gli altri componenti, o quanto meno condiviso, e posso qui affermare
che anche le organizzazioni sindacali, sostanzialmente condividono l’impostazione, il contenuto e il
senso dell’ordine del giorno integralmente.
È un ordine del giorno che ha essenzialmente e fortemente un valore politico, che in una qualche
maniera vuole essere una risposta, o quanto meno un richiamo, forte, determinato, rispetto ad un
inadempimento della Regione Marche, in relazione ad un tema piuttosto caro e determinante per la
città di Macerata, ma direi complessivamente rispetto alle 3 zone territoriali in cui è suddivisa la
provincia di Macerata.
Per spiegare a chi ci ascolta, direi anche al Consiglio comunale, credo che occorra ricordare che con
una delibera del Consiglio regionale del luglio del 2007, se non vado errato, è stato approvato il piano
sanitario regionale. Di seguito a questo, in data 16 giugno del 2008, la Giunta Marche regionale, con
delibera 811, ha sostanzialmente approvato un indirizzo che tende a far sì che venga realizzata,
sperimentata, un’organizzazione di Area Vasta delle reti cliniche, socio-sanitaria, emergenza e
urgenza, prevenzione e servizi di supporto.
In sostanza l’esperienza dell’ASUR in sede regionale ha fatto sì che si riscontrassero nel corso del
tempo una serie di problematiche, di lacune, di inefficienze, che da questo punto di vista hanno
determinato, portato l’assemblea regionale, quindi anche la Giunta, a ripensare complessivamente a
quello che poteva essere uno sviluppo migliore e più efficiente.
Si è giunti a ritenere, questo lo fa appunto la delibera della Giunta regionale, come il modello migliore
di organizzazione dal punto di vista regionale, per quanto riguarda le zone, cioè le aree territoriali,
entro le quali dover operare, fosse l’Area Vasta, piuttosto che le zone territoriali in cui oggi è
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sostanzialmente suddivisa la provincia di Macerata; per chi non lo sapesse la provincia di Macerata è
suddivisa in 3 zone, quella di Civitanova, di Camerino e appunto di Macerata.
Il documento istruttorio che fa da supporto e da base a questa delibera del giugno del 2008
sostanzialmente, leggo testualmente perché testimonia il senso di questa decisione, afferma che il
piano sanitario regionale 2007/2009 deve “nell’Area Vasta la dimensione territoriale ottimale perché le
reti di servizi che vanno costruite su obiettivi di salute nascano dalla ricognizione dei bisogni e dalla
domanda espressa, e si attui riprogettando l’offerta, sia qualitativamente, che nell’individuazione dei
punti e delle modalità di erogazione.”
Questo Consiglio comunale si era già espresso in maniera chiara ed inequivocabile con
un’approvazione di un ordine del giorno condiviso dall’intero Consiglio comunale, mi pare che fosse
del 5 dicembre del 2006. La situazione ora è tale che a distanza di 6 mesi, nonostante precise
rassicurazioni sul fatto che questa scelta dovesse essere attuata, purtroppo, del tutto
ingiustificatamente, apparentemente, ad oggi ancora si continua a rinviare una decisione che tutti gli
addetti ai lavori, ed altresì direi tutta la popolazione che rispetto alla questione sanitaria evidentemente
ha un interesse primario, fondamentale. Naturalmente ad oggi non si capisce come mai la Giunta della
Regione Marche, quindi il Governo delle Marche, ad oggi non si sia ancora deciso a dare una
determinazione, quindi un impulso definitivo ad una decisione che in realtà è negli atti.
Quindi da questo punto di vista l’ordine del giorno, sul quale evidentemente poi potranno intervenire
tutti i consiglieri comunali, a sostegno dello stesso, non si capisce come mai ad oggi vi sia ancora
questo rinvio rispetto all’obiettivo dato.
L’approvazione di questo ordine del giorno vuole essere quindi un richiamo alla Regione Marche,
affinché si dia attuazione, quanto più in fretta possibile, rispetto all’obiettivo direi condiviso, ma
ingiustificatamente, inspiegabilmente, ancora rinviato.
Io chiudo qui la presentazione, lasciando spazio evidentemente a tutti gli altri consiglieri, per
rappresentare le ragioni a sostegno dell’ordine del giorno stesso.
MENGHI – Comitato Anna Menghi
Io dico che il Consiglio comunale sulla sanità è stato capace nel corso di questi anni di avere dei
momenti di unità per dare messaggi alla Regione chiari e forti, e lo abbiamo fatto, lo ricordava il
consigliere Carancini, con la delibera, l’ordine del giorno, del 2006, quando si era nel momento della
fase della rinomina della conferma o meno dei Direttori di zona: abbiamo dato messaggi chiari e
abbiamo chiesto al Sindaco di farsi interprete di questo volere del Consiglio comunale.
Questo è un altro momento molto importante, a cui faccio appello a tutte le forze politiche, però va
detto con chiarezza consigliere Carancini, anche se io capisco che il suo ruolo di capogruppo del PD,
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che su questo il centro sinistra, che è a governo della Regione Marche, sta facendo assolutamente
acqua, perché è stata fatta un’azienda sanitaria unica regionale che non funziona.
Ci sono dei momenti che al di là del testo congiunto, su cui siamo tutti d’accordo, che ci diciamo le
cose come stanno, quindi vogliamo che con questo ordine del giorno il Sindaco abbia un mandato forte
da tutto il Consiglio comunale per sostenere, non una velleità del dottor Ciccarelli, non un vezzo, ma
un modello organizzativo che la Zona Territoriale 9 ha concordato insieme ai direttori di zona 8 e 10,
cioè Camerino e Civitanova.
Va dato atto, qui ne vedo parecchi di dipendenti e Dirigenti della Zona 9, di aver retto, e di reggere in
una fase in cui tutti, questa pure è un’altra di quelle cose strane, sono partiti con le sperimentazioni, da
Pesaro ad Ascoli, non si capisce perché a Macerata ancora una volta debba muoversi il Consiglio
comunale per mandare questo messaggio.
Va dato atto al Sindaco, io lo voglio dire e sottolineare, lo abbiamo messo in questo ordine del giorno,
che ha fatto una lettera dura, una lettera che è un messaggio chiaro per il Presidente della Giunta, per
l’assessore, ma per tutta la politica regionale. Noi quel messaggio lo abbiamo messo nell’ordine del
giorno e lo sposiamo incondizionatamente, vogliamo che insieme a questo appello unitario di tutto il
Consiglio comunale, il Sindaco si senta forte quando torni, se ce ne sarà bisogno, e noi crediamo che
purtroppo ce ne sarà bisogno, esca, a costo di uscire sulla stampa, dica chiaro e forte come mai
Macerata è l’unico territorio penalizzato, come mai solo Macerata ancora non è partita con una
sperimentazione, che invece è partita sia Pesaro che ad Ascoli.
Quindi noi ce ne siamo fatti carico come lista civica nel corso di questi anni su tante questioni, su
scienze infermieristiche, siamo stati di supporto, perché noi crediamo, lo dico personalmente essendo
anche un operatore della Zona territoriale 9, che ci sono dei momenti in cui il messaggio deve essere
unitario e forte, però volevamo, vogliamo anche ribadire che questo è significativo, vogliamo anche
che sia un momento di riflessione per tutto il centro sinistra maceratese, che nonostante ci sia una
Regione dello stesso segno politico, il Consiglio comunale deve muoversi nella sua interezza,
maggioranza e opposizione, perché altrimenti sembra che il Sindaco, ricordo Presidente della
Conferenza dei Sindaci di tutta la Regione Marche, non è riuscito purtroppo da solo ad ottenere quello
che ci spetta.
Durante la discussione sono entrati in aula i consiglieri: Carbonari, Leporoni, Savi e Tartabini
Sono usciti i consiglieri: Launo, Orazi e Pantanetti
PANTANA – FI
Al di là del fatto che condividiamo questo ordine del giorno in quanto lo abbiamo firmato, vorrei però
precisare in questa assise solamente due cose: innanzitutto 2 anni fa quando ci fu il problema e la
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questione forte che noi ponemmo in Consiglio comunale sulla presidenza dell’Area Vasta, noi
dicemmo che eravamo assolutamente contrari che questa presidenza andasse a Civitanova, ma non per
una questione di campanilismo, semplicemente perché ritenevamo che proprio l’ospedale di Macerata,
proprio perché va sempre a sopperire le esigenze di Civitanova, aveva il diritto di continuare quella
tradizione, che da sempre ha contraddistinto l’ospedale di Macerata, e avere quella che era
giustamente, non dico come riconoscimento, ma una cosa che era giusto dare, la Presidenza dell’Area
Vasta, perché Macerata è fondamentalmente quella che da sempre è da riferimento per la provincia di
Macerata.
Quindi non vorrei tornare sulle questioni passate e sui battibecchi che ci siamo fatti su questa
questione, ricordo solo che noi di Forza Italia presentammo un ordine del giorno proprio in cui
chiedevamo questo. I DS di allora ci chiesero di ritirarlo, perché volevano in una qualche maniera
presentare un documento comune su questa questione, ma tutto finì lì, se nonché noi ci siamo presi
carico, di questo poi debbo ringraziare anche il Comitato Anna Menghi, di avere dei nostri colloqui
con il Presidente Ciccarelli e di esprimergli piena solidarietà per quello che stava succedendo.
Il nostro grido di allarme lo avevamo denunciato qui, così come in Consiglio provinciale in Consiglio
regionale, perché ripeto ritenevamo ingiusto quello che stava succedendo. Oggi siamo sì favorevoli,
però sappiamo benissimo che siccome non è la prima volta che ci troviamo a discutere di sanità in
questa assise, e non è la prima volta che firmiamo insieme dei documenti, i quali non è la prima volta
che vanno a finire sul tavolo del Presidente Spacca, rimangono lì e l’assessore regionale non si sa che
fine gli fa fare a questi ordini del giorno.
Io mi auguro che al Sindaco oggi a Dubai ci sia qualcuno che in qualche maniera lo interpelli e gli
faccia sapere che noi con forza chiediamo nuovamente che Macerata ritorni ad avere un ruolo
importante nella sanità regionale; noi non lo chiedevamo solo per la questione dei fondi, che sì sono
importanti, ma proprio nel riconoscimento di quel ruolo che Macerata ha diritto, perché da sempre gli
operatori che stanno all’interno dell’ospedale, gli amministrativi eccetera, come mi suggerisce Arrigo
Antolini, da sempre hanno lavorato in un contesto provinciale, non hanno mai pensato di chiudere
quella che è la questione sanità all’interno dell’ospedale di Macerata, da sempre fungono da
riferimento provinciale.
Quindi ripeto, noi oggi siamo qui, favorevoli a questo ordine del giorno, sostanzialmente per noi la
battaglia non finirà qui, nel senso che continueremo anche da soli, la faremo in Consiglio comunale, in
Consiglio provinciale, in Consiglio regionale, chiederemo a gran voce che Macerata torni nuovamente
ad avere quel ruolo che merita, che gli aspetta e che purtroppo gli è stato tolto.
Noi non abbiamo paura di dire che Civitanova non merita la presidenza dell’Area Vasta, questa paura
probabilmente viene più dai banchi della maggioranza che dell’opposizione, quindi noi continueremo
la nostra battaglia, la faremo fino in fondo, perché vogliamo che Macerata ritorni ad avere quel ruolo
che da sempre ha avuto e che gli spetta. Grazie.
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MOSCA – Città Viva
Devo dire che parecchie cose che ha detto Anna Menghi facevano parte del mio intervento, per cui mi
associo quasi totalmente a quello che lei ha detto.
Io parlo veramente con imbarazzo, anche se poi rappresento una lista civica, perché comunque parlo
dai banchi del centro sinistra, una Regione che è governata dal centro sinistra che dialoga con un
Comune che è guidato dal centro sinistra di una Provincia che è guidata dal centro sinistra, se fosse un
gioco di squadra sarebbe facile, si punterebbe ad andare sempre meglio, si punterebbe teoricamente ad
accontentare un po’ di più quelli che sono i fratelli di partito, invece in realtà sono anni che noi stiamo
qui, ricordiamoci che sono 3 anni e mezzo che noi sediamo in questi banchi comunali, e in 3 anni e
mezzo, come giustamente diceva Anna, con tutta l’aula insieme abbiamo chiesto a gran voce il Pronto
Soccorso, che non è arrivato, l’emodinamica, che non è ancora arrivata, siamo gli unici penso a questo
punto in Italia. Abbiamo chiesto tante altre cose, riusciamo ad ottenere un qualche cosa perché
probabilmente il Primario del reparto di oncologia Latini è anconetano, per cui riesce a capirsi con il
dialetto degli anconetani, comunque è una cosa veramente molto grave.
Ritengo che l’ospedale di Macerata, io non parlerei di Zona Vasta, di problemi tra noi e Civitanova,
non esistono questi problemi, parliamo di provincia in quanto questa di Macerata, per cui è giusto
anche che la Provincia poi debba dividere quelli che sono gli impegni per far stare bene, e nel miglior
modo possibile, tutti quelli che sono cittadini della provincia.
Io ritengo invece che ci sia un’altra cosa, ho la netta impressione che ci siano delle figure professionali
alla ASL di Macerata, che cominciano con il Direttore generale Piero Ciccarelli, che vanno da tutti i
capi delle varie divisioni, chiamiamole così, servizi che sono il bilancio, il personale, che sono di una
estrema professionalità, ma non lo dico perché sono maceratesi come me e tutto sommato magari avrei
voglia anche di fare il tifo per loro, ma perché andando in giro per le Marche, ma anche per l’Abruzzo,
per l’Umbria, per la Campania, sento spesso parlare di Piero Ciccarelli, delle idee innovative, di
progetti, delle firme messe sulle cartelle cliniche che invitavano i pazienti di tornare in ospedale a
ritirare gli esami. Io ho cioè l’impressione che ci sia qualcuno in Regione che in qualche modo si senta
offuscato dalla professionalità immensa che questi signori cominciano a tirare fuori.
Infatti, al di fuori di quello che stiamo dicendo oggi, è già cominciata la tagliata di gambe alla ASUR
di Macerata, e comunque provinciale, che è cominciata con il trasferimento ad Ancona di soggetti, ed è
soltanto l’inizio, che andranno poi a testimoniare ad Ancona la fine dell’ospedale, dell’ASUR di
Macerata.
Per cui, per come sono fatto io di carattere, lo avevo già detto un po’ di tempo fa a Meschini, io lo
vorrei vedere incatenato fuori dalla Regione e stare lì 4 o 5 giorni al freddo senza mangiare e senza
bere, così perde anche qualche chilo e gli fa anche magari bene, perché è ora che qualcuno cominci
veramente a menare; qui ci sono personaggi che sono profumatamente pagati all’interno della Regione
Marche, che fanno e disfanno a loro comodo tutte le idee e tutte le iniziative, che anche politicamente
si riesce a portare avanti in ambito locale, cioè lo stanno facendo appositamente.
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Io ritengo allora che oggi voteremo un’altra volta questo ordine del giorno, poi faremo un Consiglio
comunale aperto: c’è da cominciare a menare, è inutile seguitare a parlare di emodinamica, di Pronto
Soccorso, dei problemi della gente, per menare intendo una protesta forte, perché noi parliamo da 3
anni e mezzo, loro fanno i fatti; 3 anni e mezzo fa sono venuti qui, ci hanno promesso le aperture, “non
vi preoccupate, state tranquilli”: dopo 3 anni e mezzo ci stanno segando più di prima.
Per cui vogliamo votare adesso l’ordine del giorno? Non conta niente, dobbiamo reagire…(intervento
interrotto per fine del tempo a disposizione)…
RICOTTA – PD
Qui è in gioco questa idea di sperimentazione di Area Vasta, che in tanti hanno iniziato a fare una
battaglia su questo ragionamento, cioè l’Area Vasta come momento ottimale di gestione della sanità
qui nella nostra provincia, un’idea di un’Area Vasta provinciale, come appunto momento di
integrazione clinica e amministrativa di 3 aree, quella di Civitanova, di Camerino insieme a quella di
Macerata, per ottenere degli obiettivi sì di efficacia, di risparmio, di razionalizzazione, ma anche e
soprattutto di legame e vicinanza con le esigenze del territorio secondo le proprie specificità.
Se questo è allora, questo chiaramente è possibile tanto quanto nelle zone in Area Vasta residuano
ancora alcune competenze, per esempio quella del reclutamento del personale, della contrattazione
decentrata, quella dell’acquisto delle forniture, delle gestioni logo degli spalmi, delle risorse che
vengono risparmiate rispetto all’utilizzo del budget concesso, quindi di tutte quelle risorse che sono
frutto di un atteggiamento virtuoso e di una gestione virtuosa nella zona, che devono essere reinvestite
e riutilizzate in questa zona, non invece rientrare in una gestione unica che poi potrebbe andare a
coprire invece situazioni di altre zone meno virtuose.
Se è questa l’idea che noi dobbiamo avere, io sono convinto che sia questa, ecco allora che questo è
contrario ad alcune situazioni che si stanno verificando, che sono quelle di cui stiamo parlando: un
accentramento anche gestionale e amministrativo in sede centrale in Ancona, contrariamente anche a
quelli che sono i principi della legge 13, che non prevedeva assolutamente questo.
La gestione quindi del bilancio non può avvenire se noi smantelliamo nell’Area Vasta l’ufficio che qui
segue il bilancio, noi non sapremo mai se abbiamo avuto una gestione virtuosa e se rispetto al budget
che ci è stato concesso abbiamo risparmiato mille lire e queste giustamente le vogliamo reinvestire qui
per un servizio aggiuntivo e maggiormente qualitativo; così ugualmente la gestione del reclutamento
del personale, se facciamo dei concorsi unici a livello centrale.
Ecco che appunto la scommessa sull’Area Vasta parte da un lato con la partenza definitiva di questa
sperimentazione che non può essere ancora ritardata, ma dall’altro anche con l’opposizione ad uno
smantellamento delle strutture dell’area, che altrimenti di fatto ne impedirebbero il corretto e buon
funzionamento.
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Ora, io non mi sento in imbarazzo, perché noi su questo non facciamo sconti, perché la lettera che ha
scritto il Sindaco è chiara, non è da “signor Tentenna” ma è precisa, perché la nostra posizione oggi su
questo ordine del giorno non è equivoca, perché noi su questo non facciamo sconti a nessuno.
Non c’è un problema tra noi, Civitanova e Camerino, ma anzi, da quello che mi risulta c’è una forte
sinergia, perché i nostri problemi sono quelli di Camerino e di Civitanova, non possiamo pensare di
salvarci noi affondando gli altri, qui o è il sistema che funziona in un ambito ottimale provinciale in
cui tutti hanno un ruolo, oppure non funziona più il sistema, quindi non può essere fatto nulla a
discapito di altri, guai a questo, ma come si sta facendo, e come i 3 Direttori di zona sono riusciti e
stanno riuscendo e fare, con grande sinergia.
Il ruolo di Macerata, guida, non è una questione che ci spetta per diritto, è una questione che ci spetta
perché effettivamente questa zona ha saputo dimostrare delle capacità, è un riconoscimento che gli
altri stessi ci fanno di un ruolo di efficienza, che è dovuto alla gestione degli amici che hanno incarichi
di responsabilità nella ASL, di tutta la macchina amministrativa che si è dimostrata efficiente.
È da questo che noi dobbiamo anche chiedere un ruolo di coordinamento di questa Area Vasta, oggi
però il concetto principale è quello che l’Area Vasta deve partire, che deve mantenere queste funzioni,
perché questo è il modo migliore per dare al nostro territorio un servizio ottimale, sia da un punto di
vista economico, che di capacità di risposta alle esigenze dei cittadini.
TACCONI – UDC
Più volte questo Consiglio si è ricompattato sulla sanità, a noi dell’UDC non fa altro che piacere,
perché abbiamo assistito a Consigli aperti, alla presenza di assessori regionali, Presidente, però forse la
Regione Marche confonde l’onestà della gestione della nostra Azienda n.9, confondono le nostre
capacità professionali.
Questi personaggi li abbiamo scelti noi al di fuori della politica, confondono che a Macerata tutto è
possibile, che Macerata sia disposta a farci passare avanti da tutti, forse per il nostro carattere, non il
mio, siamo stati sempre ultimi, sia con Pesaro, Ascoli, ma anche Fermo non è di meno, che non ci vede
di buon occhio perché con la nostra professionalità prendiamo utenza nel fermano e altrove.
Quelli della mia età poi sanno benissimo che questo ospedale è stato sempre di prestigio, le
professionalità sono state sempre ottime a Macerata, nonostante i mezzi, nonostante che noi dobbiamo
affrontare gli equipaggi che vanno per l’emodinamica in Ancona, i politici non calcolano tutto questo.
Questo anche i nostri consiglieri regionali, devono essere più attenti al territorio, non avere paura di
andare contro il proprio partito, perché è allora che si fa la politica seria. La difesa del territorio non è
campanilismo, ma è perché c’è l’esigenza di un territorio di Area Vasta dove la sperimentazione va
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fatta, perché è giusto che noi coordiniamo l’Area Vasta, perché Camerino, con tutto rispetto, ha fatto
chiudere Matelica, però l’utenza non so se c’è, San Severino ha l’utenza di Matelica e di altro.
Quindi stiamo attenti alla logistica di queste cose, perché noi maceratesi siamo onesti, sappiamo
amministrare e lo abbiamo dimostrato, lo dicevano Anna Menghi e Mosca per la loro esperienza, però
non dobbiamo farci prendere in giro come al solito sulla sanità o sulla viabilità, perché ad esempio, io
non le so neanche pronunciare queste parole, però se dovesse verificarsi un problema in cui si richiede
reparti di neonatalità, l’utente di San Severino, Matelica o altrove, cosa fa? Qual è il tempo che passa
per andare laddove la specializzazione esiste?
Questo mentre noi nella neonatalità avevamo veramente la specializzazione, ce l’hanno tolta
portandola ad Ancona creando danni ai pazienti, perché tutti siamo clienti della sanità, io non ci
lavoro, però sono un paziente, i miei 7 by pass al cuore mi dicono che non è egoismo, però per essere
altruista penso anche a tanti che hanno bisogno di questo settore, perché io debbo essere tranquillo a
Villa Margherita o a Lugo di Romagna o a Cotignola? Perché il mio ospedale mi fa trasferire in
Ancona? Qual è la politica? Ai cittadini che cosa raccontiamo?
Qual è l’orgoglio di chi fa politica di aver creato professionisti nell’ospedale? Perché sono umili ma
sono professionisti di qualità, perché le sente anche chi va in giro le specializzazioni di Macerata, però
questa timidezza dei maceratesi a me ha dato sempre fastidio, in tutto e per tutto, perché dobbiamo
essere più risoluti, nella sanità, nella viabilità, nella scuola ci difendiamo, non perdiamo pezzi della
nostra città.
Lo vedo che su questo siamo compatti, fa veramente piacere quando la politica si comporta in questa
maniera, ma non ci deve riunire solo quando abbiamo l’acqua alla gola, dobbiamo essere sempre uniti
sulla città.
I Salesiani li perdiamo se non siamo uniti, se non sappiamo battere i pugni sul tavolo, quei bei
convegni, c’è il figlio qui di Ezio Centioni, all’Abbadia di Fiastra, dove 30 anni fa erano impensabili
certi nomi così difficili nei convegni, professori da tutta Italia, dove sono andate queste gestioni?
(intervento interrotto per fine del tempo a disposizione)
CASTIGLIONI – AN per il PDL
Io dico subito che forse, rinunciando magari anche alla velocità dell’atto consiliare, anziché l’ordine
del giorno, forse la mozione avrebbe permesso di essere più incisivi con un impegno, anziché con un
invito.
Il consigliere Mosca si è detto meravigliato e sfiduciato, io forse un po’ più disincantato lo sono, come
altri che siedono qui in questi banchi da diverso tempo, abbiamo fatto Consigli comunali aperti,
abbiamo dibattuto sul pericolo che l’ASUR avrebbe creato in termini di potere decisionale, abbiamo
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sempre denunciato una situazione “Ancona-centrica” per quanto riguarda la sanità, come in altri
settori, e avevamo già segnalato il forte pericolo che Ancona avrebbe, a prescindere dalla legge 13,
comunque tenuto questo potere decisionale forte nelle sue mani.
Abbiamo detto da 10 anni a questa parte quali erano i pericoli, oggi ci stiamo rendendo conto tutti, noi
diciamo la verità, ci siamo resi conto forse anticipatamente, in quei banchi sedeva l’Onorevole Ciaffi,
proprio rivolgendoci a lui che difendeva fortemente la decisione dell’ASUR, che forse andava presa,
però dipendeva fortemente dal fatto che quei pericoli che noi denunciavamo non ci sarebbero stati.
Oggi ci troviamo di fronte ad una realtà, cioè l’Area Vasta n. 3 è penalizzata, non si capisce perché, o
meglio si capisce fin troppo, diceva la consigliera Pantana che non ci viene ridato quel ruolo che noi
avevamo, il ruolo Ancona non ce lo ha dato mai, quindi non ce lo ridà e non ce lo ha dato mai.
Certo l’ospedale civile di Macerata 20 anni fa era una realtà, ma da quando Ancona ha preso in mano
il potere decisionale e deve coprire le sue deficienze finanziarie con l’insieme del sistema sanitario
regionale, questo potere se lo tiene e, come ha ammesso onestamente Ricotta, certo forse potrebbe
esserci questo tentativo di recuperare le economie che si fanno in un’area, per poterle poi mettere in un
unico calderone e ridurre poi i deficit che sarebbero ancora più pesanti.
Quindi noi siamo stati cattive “Cassandre”, avremo non voluto esserlo, ovvero buone “Cassandre” ma
cattivi premonitori, però questo era da aspettarselo, perché ricordiamoci una cosa: Ancona per quanto
riguarda la sanità, come è stato ripetuto più volte e come penso sarà anche in futuro, non ci ha
concesso mai niente, ben vengano questi atti, però anche io come Mosca sono un po’ sfiduciato, se ci
fermiamo a degli inviti, probabilmente questi, come non sono stati accolti in passato, non lo saranno
neanche in futuro.
TORRESI – PD
Dirò poche parole, perché in linea di massima tutto è stato già detto mi pare, sia dai banchi della
maggioranza, che della minoranza. Quando parliamo di sanità spesso e volentieri siamo riusciti ad
essere molto trasversali, a firmare insieme ordini del giorno e mozioni, questa è un’altra di queste
occasioni.
Forse il mio carattere è meno aggressivo di quello di Mosca, o forse lui magari è soltanto molto più
pragmatico di me, io sono più idealista magari, però come avevamo interloquito con la dottoressa
Menghi in occasione del caso Englaro, quando io dicevo forse che il Comune di Macerata possa
esprimere la sua opinione su questo argomento, può contare qualcosa, tanto più lo credo adesso, dove
noi chiediamo al Sindaco, Presidente di tutta la Regione, dove in campo sanitario lui ha certamente
molto più potere di quello che potrebbe essere di un Sindaco di una città, magari non eccezionale come
numero, io qui ci credo ancora di più.
DELIBERAZIONE N.
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È vero, io ho avuto sempre questa sicurezza granitica, che poi forse l’ospedale di Macerata, la sanità
maceratese, non fosse proprio la Cenerentola della sanità regionale, però sembra che qualcuno stia
cercando proprio di scalfirmi giornalmente in questa mia sicurezza.
In effetti non è questione di sapere chi poi dirigerà questa Area Vasta, ci tengo come maceratese, ci
posso tenere perché lavoro qui, però forse non è questo il problema, forse il motivo che mi spinge a
pensare che questa Area Vasta a qualcuno possa dare fastidio, non so, magari potrebbe essere la paura
da parte della ASUR centrale di perdere un potere, una volta era “divide e timpera”, avevamo 13 zone,
per me è facile quando io devo venire a chiedere a te in Ancona anche una gara per comprare il
bicchiere di plastica; oggi magari se noi ci uniamo siamo un po’ più forti, per il centro può essere più
difficile, quindi magari i motivi di questo ritardo possono essere per una paura, è una mia ipotesi, però
forse ha qualche motivo di essere.
Hanno fatto delle barriere per non perdere pazienti al nord, quindi c’è questa Area Vasta al nord per
non perdere pazienti verso il sud, pensano che queste due cose possano evitarci la perdita, diciamo la
cosiddetta mobilità passiva: non credo che sia questo il motivo.
Per me è utile unirsi per una serie di motivi, intanto è utile farlo anche con la testa, nel senso che se noi
ci uniamo solo per risparmiare, per dividere, per spostare la persona in più da qui a là, forse non è una
mentalità vincente; gli altri si stanno unendo per aumentare le loro possibilità di investimento, quindi
questa è già una differenza sul perché ci si unisce.
Poi lo si fa per fornire la stessa qualità di prestazione che noi siamo in grado di fornire in un ospedale
rispetto ad un altro, è giusto che il cittadino di tutta la provincia abbia le stesse prestazioni, anche
unirsi per poter decidere di più, come diceva anche Ricotta, dobbiamo cercare anche sugli
investimenti, su quelli che sono il personale, gli acquisti di farmaci, è impensabile fare una gara
sempre centralizzata, sono io che qui posso avere delle esigenze e magari possiamo più correttamente
dirigere le nostre richieste, quindi ben volentieri mi unisco a questo, se non grido di protesta, almeno
insomma invito a far sentire qual è la nostra posizione.
SALVATORI – Gruppo misto
Io prendo atto, anzitutto con molto rammarico, che forse non ci rendiamo conto, ma stiamo in qualche
modo celebrando una nostra sconfitta, quella della classe politica di questa città, perché per l’ennesima
volta parliamo delle stesse cose. È vero che siamo uniti sulla sanità, perché il diritto alla salute è un
bene primario, sarebbe assolutamente impensabile dividersi su questo, ma è anche vero che noi
dobbiamo renderci conto che, dopo aver fatto Consigli comunali aperti, mozioni, ordini del giorno e
quanto altro, ci troviamo sempre allo stesso punto, a dover combattere perché le decisioni che
dovrebbero essere prese, semplicemente perché fanno parte della necessità organizzativa della sanità
DELIBERAZIONE N.
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marchigiana, nel momento in cui vanno a toccare la realtà di Macerata si fermano, non vengono fatte,
rallentano.
Va detta un’altra cosa, che in questi anni l’amico dottor Piero Ciccarelli e tutti i suoi collaboratori
hanno fatto bene il loro mestiere, la loro parte, sia da un punto di vista del risparmio, quindi della
qualità della gestione, sempre più virtuosa, sia dal punto di vista della qualità dei servizi resi, che sono
sicuramente migliorati.
Quindi è chiara una cosa, cioè che noi dobbiamo con forza affermare, non siamo i soliti “piagnoni” di
Macerata e provincia che non si accontentano mai e che si lamentano sempre, siamo di fronte al fatto
che, lo diceva Castiglioni, lo dicevo io ed altri a suo tempo, il modello organizzativo centralizzato è
sconfitto da tempo perché chi gestisce la sanità marchigiana, oltre ad aver fatto il buco che ha fatto, di
fatto non ha quella capacità di visione strategica di tutta la regione, quella serenità necessaria per poter
in qualche modo far crescere allo stesso modo tutte le realtà.
Dicevo della sconfitta della classe politica, la nostra, perché per quanto ci riguarda i vari passaggi,
salendo di livello, non funzionano, la vostra perché succede la stessa cosa, lo dico senza nessuna vena
polemica, però forse vi dovreste preoccupare un po’ di più perché governando il Comune, la Provincia
e la Regione ci dovrebbe essere una maggiore capacità di incidere nella fase di programmazione e di
formazione delle scelte.
Che il Sindaco di Macerata si trovi più volte a dover scrivere, io sono convinto, le lettere che devono
essere scritte, e queste non hanno l’effetto, di fronte ripeto a delle decisioni organizzative che sono
naturali, normali, qui non si tratta di fare scelte che in qualche modo privilegiano la nostra realtà a
discapito delle altre, qui si tratta di fare scelte organizzative necessarie perché sono quelle già previste
dalla stessa Amministrazione regionale, che sono il naturale sviluppo per permettere poi di governare
meglio la sanità, non avviene questo.
Quindi se noi non diventiamo capaci di fare altro, perché questo lo abbiamo fatto più volte, mozioni ed
ordini del giorno, di fare altre iniziative, di trovare occasione di fare un gruppo rappresentativo di tutto
il Comune, maggioranza e minoranza, che vada in Regione, se non troviamo un modo di concordare
con la Direzione della ASL, altre iniziative, documenti o altro, se non ci muoviamo in modo diverso da
quello che abbiamo fatto fino ad oggi, rischia di essere una bella occasione, perché ogni tanto così
riusciamo ad andare d’accordo, ma l’ennesima occasione persa perché poi non cambia niente, e non è
possibile.
Io ritengo che il dovere, anche il senso dell’impegno che noi abbiamo all’interno di questo consesso, è
perché il lavoro che facciamo, le iniziative che prendiamo, le capacità che ognuno di noi mette in
campo, poi siano utili per ottenere un risultato; in questo caso parliamo di un risultato determinante per
la qualità della vita…(intervento interrotto per fine del tempo a disposizione)…
Al momento della votazione risultano presenti i consiglieri:
DELIBERAZIONE N.
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Antolini – Beccacece – Blarasin – Blunno – Borgiani – Calzolaio – Canesin – Carancini – Carbonari – Carelli – Castiglioni
– Evangelisti – Leporoni – Machella – Menghi – Meriggi – Mosca – Munafò – Netti – Pantana – Picchio – Pierini – Principi
– Ricotta – Sacchi – Salvatori – Sauer – Savi – Sciapichetti - Tacconi – Tartabini – Torresi.
VOTAZIONE PALESE sull’odg sulla Sanità Maceratese
Consiglieri presenti e votanti
n. 32
Voti favorevoli unanimi
n. 32
Il Vice Presidente, proclamato l’esito della votazione, da’ atto che il Consiglio comunale
APPROVA
l’ordine del giorno sopra riportato.
SALVATORI – Gruppo misto – per mozione d’ordine
Chiedo, se tutti i colleghi sono d’accordo, di anticipare la presentazione dell’ordine del giorno sulla 12°
giornata nazionale della colletta alimentare.
MUNAFÒ – Comitato Menghi
Io sono contrario.
Al momento della votazione risultano presenti i consiglieri:
Antolini – Blarasin – Blunno – Borgiani – Calzolaio – Carancini – Carbonari – Carelli – Castiglioni – Evangelisti –
Leporoni – Machella – Menghi – Meriggi – Munafò – Netti – Pantana – Picchio – Pierini – Principi – Ricotta – Sacchi –
Salvatori – Sauer – Sciapichetti - Tacconi – Tartabini – Torresi.
VOTAZIONE PALESE sulla mozione d’ordine posta dal consigliere Salvatori
Consiglieri presenti
n. 28
DELIBERAZIONE N.
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Consiglieri che si astengono di votare
Consiglieri votanti
Voti favorevoli
Voti contrari
REP. N. 1754
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n. 4 - Sauer, Leporoni, Blarasin, Menghi
n. 24
n. 22 – maggioranza, FI, Salvatori, Meriggi, AN, UDC
n. 2 – Munafò, Pierini
Il Vice Presidente, proclamato l’esito della votazione, da’ atto che il Consiglio comunale APPROVA
la mozione d’ordine posta dal consigliere Salvatori.
Il Vice Presidente PICCHIO comunica che è stato presentato dal consigliere Salvatori del Gruppo
Misto il seguente ordine del giorno in merito alla 12° giornata nazionale della Colletta alimentare:
La Fondazione Banco Alimentare, Ente Morale riconosciuto dal Ministero degli Interni, è una
organizzazione umanitaria che ha come obiettivo quello di recuperare migliaia di tonnellate
di derrate alimentari in eccedenza o che non sono messe in commercio per ragioni di
mercato e distribuirle gratuitamente a chi ne ha più bisogno. Sabato 29 novembre si
svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla
Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. Sarà
possibile in quell'occasione aiutare concretamente i poveri del nostro Paese che, secondo le
ultime rilevazioni Istat (ottobre 2007) sono il 12,90% della popolazione italiana. In oltre
7.600 supermercati più di 100.000 volontari, inviteranno le persone a donare alimenti non
deperibili - preferibilmente olio, omogeneizzati ed alimenti per l'infanzia, tonno e carne in
scatola, pelati e legumi in scatola - che saranno distribuiti a oltre 1.480.000 indigenti
attraverso i più di 8.500 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i
poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza, ecc.).
In occasione della “Colletta Alimentare” del 2007 oltre 5 milioni di italiani hanno donato più
di 8.900 tonnellate di cibo per un valore economico pari a 26.299.000 euro. L'obiettivo di
questa edizione della Colletta è quello di sensibilizzare ancora di più le persone a questo
gesto di carità e alla condivisione dei bisogni di chi è in difficoltà.
La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo. La solitudine e la
fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in uno scenario
economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che é il
condividere la propria spesa con il più povero, è come ”accendere un accendino nel buio".
L'estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtà col
gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere.
La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è resa possibile grazie alla collaborazione
con l'Associazione Nazionale Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli, e gode dell’Alto
Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio del Segretariato Sociale della
Rai e della Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
DELIBERAZIONE N.
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Un'altra possibilità di collaborare alla colletta alimentare è quella di sostenere
economicamente la Fondazione Banco Alimentare con l'invio di sms al numero 48589 (costi 1
€ dal cellulare 2€ da telefono fisso) nel periodo dal 29 novembre al 15 dicembre 2008.
IL CONSIGLIO COMUNALE
INVITA
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- a sostenere e divulgare presso i cittadini maceratesi questa iniziativa di solidarietà: "Un
semplice gesto di carità: condividere la propria spesa".
- a garantire adeguato sostegno all'iniziativa collaborando con l'Associazione organizzatrice.
f.to Uliano Salvatori
SALVATORI – Gruppo misto – per la illustrazione
Grazie Signor Presidente, colleghi consiglieri.
Ormai sapete che ogni anno viene svolta questa iniziativa a cui io tengo in modo particolare, e ogni
anno questo Consiglio comunque approva e la sostiene; io per non aggiungere parole inutili leggo
l’ordine del giorno, di cui chiedo poi l’approvazione. (Viene letto fedelmente il testo dell’ordine del
giorno).
Io vorrei semplicemente far notare a tutti noi, e a tutti voi amici che seguite distrattamente questa
iniziativa, che un gesto di carità, elementare, fa stare meglio chi lo fa e aiuta chi ha bisogno di
mangiare e non ce la fa, perché il problema vero che in qualche modo affronta e tenta di dare una
risposta, mai sufficiente, mai risolutiva, con tutte le iniziative che il Banco Alimentare fa durante
l’anno e in questa occasione, è quella di aiutare semplicemente le persone che altrimenti farebbero
fatica a mangiare, cioè siamo oggi più di ieri ad un livello elementare, tanto è vero che questo anno lo
slogan non è più quello degli altri anni: “Dai qualcosa in più oltre alla tua spesa”, ma oggi è “Dai
qualcosa della tua spesa”, perché già la fatica delle famiglie italiane è quella di arrivare a fine mese.
L’impegno dei tanti volontari, sabato e più in generale durante tutto l’anno, delle tante persone che
gratuitamente raccolgono e distribuiscono, è una goccia in un oceano di un problema enorme, ma se
non ci fosse neanche questo, tanta gente farebbe fatica a sbarcare il lunario, ad arrivare alla sera
eventualmente con la possibilità di fare un pasto.
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Vi invito a votare l’ordine del giorno e a dare attenzione a questa iniziativa, invito tutti voi, poi ve lo
chiederò uno ad uno, a dare una mano sabato, basta una o due ore, l’impegno è semplice, ma chi lo fa
starà sicuramente meglio. Grazie.
MUNAFÒ – Comitato Menghi
Su questa questione io sono intervenuto nella precedente legislatura, chi era consigliere se lo ricorda.
Io voterò contro, ma non perché non voglio sfamare chi non ha possibilità, io comprerei molto
volentieri al banco alimentare, le cifre che ha raccontato il consigliere in precedenza, 27 milioni di
euro, vi invito a pensare i guadagni del supermercato sulla colletta alimentare.
Io avrei gradito che chi organizza la colletta alimentare, in una convenzione di reciproca mutualità,
avrebbe fatto in modo che nel supermercato i beni che vengono destinati alla colletta alimentare siano
venduti a prezzo di costo e non a prezzo di mercato.
Qui in Italia purtroppo, al di là dei principi sani che tutti condividono, per carità, però io
personalmente non ci sto a partecipare a manifestazioni di ogni genere, mascherati dal senso di
solidarietà che nascondono dietro un profitto, questo ne è un esempio, perché molte associazioni i
soldi che vengono dati in parte vanno a mantenere le strutture e a pagare gli stipendi.
Io non sono cattolico, non sono credente, ma ammiro molto San Francesco che metteva il suo tutto a
disposizione gratuitamente, il volontariato è gratuito, non può essere remunerato, io non posso
concepire una colletta alimentare dove vado a comprare il pacco di pasta, i fagioli, qualunque bene che
pago a prezzo di mercato, e il supermercato dove io compro lucra su quella che è la mia beneficenza
facendo le convenzioni, è questo principio che io non accetto e non condivido.
Io la farei volentieri la colletta alimentare, qualora ci fossero effettivamente dei beni a disposizione a
prezzo di costo, questo è il punto della questione che io sollevo, non si può fare carità all’interno di un
giro affaristico, parliamo di 27 milioni di euro, li ha citati poco fa, immaginate su questi gli enti che
vendono i beni quanto guadagnano; allora se è beneficenza, questa deve essere reciproca, da chi mette
a disposizione le strutture e da chi poi va a comprare il bene per regalarlo ai meno abbienti.
Vorrei poi aprire un discorso di sistema, ultimamente l’economia mondiale si trova in crisi, per
mantenere il sistema dell’economia mondiale si sono spesi centinaia di miliardi per evitare il crollo
finanziario delle banche, quando una piccola aliquota di quelle parti può sfamare l’Africa.
Se c’è una cosa che odio è l’ipocrisia, io capisco che le manovre sulle banche hanno consentito il
tracollo finanziario delle nazioni, ma signori miei, mi riferisco ai comunisti o pseudo tali, ai figli della
Democrazia Cristiana, o un’estrema destra che non esiste più, anche essa democristiana, come Forza
Italia, per non parlare dell’UDC, e ricordo le parole di Ezra Pound, leggete il suo libretto “Lavoro e
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usura”, che poi nelle democrazie post-belliche è stato relegato in un campo di concentramento per le
sue idee.
Voi tutti state mantenendo un sistema bancario usurario, per mantenere questa struttura, che
evidentemente vi sta bene a tutti, poi andate avanti con le collette alimentari e con le altre
associazioni? Non c’è da vergognarsi? Bastava l’1% di quelle somme stanziate per risolvere il
problema della fame in Africa.
Ma di cosa stiamo parlando? Si fanno le collette alimentari per far guadagnare i supermercati, non mi
sta bene onestamente, non che io non voglio fare carità e non voglio essere frainteso in tal senso, ma
mi pare una grossa presa in giro.
Per queste motivazioni, che potete o meno condividere, io con orgoglio voto no.
SALVATORI – Gruppo misto
Io condivido quello che ha detto il collega precedente; forse non sono stato chiaro ed è colpa mia, cioè
durante tutto l’anno la Fondazione Banco Alimentare raccoglie gratuitamente tutte le derrate che
altrimenti andrebbero distrutte, andrebbero buttate, grazie all’impegno gratuito di tanta gente le
ridistribuisce, quindi questo aspetto già c’è.
Per il resto io ho dato una cifra che diceva semplicemente del grande impegno e della grande
disponibilità del nostro popolo dimostrata nella colletta dello scorso anno, perché sono state raccolte
derrate alimentari pari a quella somma. Per il resto io invito l’amico e collega Placido a venire con me
a verificare quello che durante tutto l’anno fanno molti amici che prestano il loro tempo gratuitamente,
potrebbero fare altro, invece fanno quello, per capire che, stante tutti i giudizi che tu hai dato, che
possiamo condividere, poi il problema è quello che ognuno di noi fa o non fa.
Il problema è sabato uno può fare un’opera, un atto piccolo o grande di carità, o non lo fa, tutto il resto
rimane, quello di sabato è un fatto certo, che risolve e affronta il problema di tanti, al quale uno può
rispondere semplicemente sì o no.
Io da questo punto di vista, ognuno personalmente è di fronte alla propria coscienza, per il resto quindi
l’invito rimane a valorizzare e a partecipare a questa iniziativa. Grazie.
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CARBONARI – AN per il PDL
Apprezzo molto la filosofia di Munafò e la condivido, volevo farle notare semplicemente che il
consigliere Salvatori aveva chiesto due semplici cose a questo Consiglio comunale: sostenere e
divulgare presso i cittadini maceratesi l’iniziativa di solidarietà, questo non è contro le multinazionali
del settore alimentare, e garantire un adeguato sostegno all’iniziativa collaborando con l’associazione,
cosa che ognuno fa volontariamente.
Pur apprezzando e condividendo la sua filosofia, mi sembra che dire no a questo tipo di proposta e alla
domanda specifica francamente eccessivo; la carità e la solidarietà non dovrebbero essere messe e
sacrificate sull’altare dell’ideale filosofico, per quanto alto. Grazie.
ANTOLINI – FI
Considerando che io appartengo al mondo dei prodotti alimentari attraverso un supermercato, posso
assicurare che la generosità della gente c’è, ma è rivolta a prodotti o in offerta, o comunque prodotti
poveri come lo zucchero, i margini per l’esercente sono non ristretti, ma ristrettissimi.
Però, cosa alla quale io non avevo minimamente pensato, quello che diceva Placido lo trovo anche
giusto, nonostante i costi di gestione o di quanto altro, però nella sua filosofia, se bisogna aiutare
bisogna farlo fino in fondo, quello che dice Placido lo trovo giusto e corretto.
Allora io dico che si potrebbe benissimo ovviare, con un piccolo sacrificio, un impegno in più, facendo
un inventario a fine giornata delle merci che sono accatastate, che non sono mai così tante, solo un
contenitore, un piccolo inventario, si va al computer il giorno dopo magari, non c’è bisogno la sera
stessa, e si verifica qual è l’utile che l’esercente, onesto naturalmente, ha tratto dalla vendita di questo
prodotto, questo utile che sia poi riversato e restituito agli organizzatori della colletta.
Lo trovo sinceramente utile, peccato che io non sono stato tra i prescelti da questo gruppo, né l’anno
scorso né questo anno, nonostante io lo abbia richiesto, però l’idea la rigiro agli altri che la potranno
fare insomma, tutto qua, comunque è una bella iniziativa. Grazie.
SAUER – Rifondazione comunista
Io non voglio criticare l’intenzione sicuramente nobile di questa iniziativa, non voglio metterla in
dubbio, non voglio neanche fare l’intervento sulla morale, l’etica del sistema bancario mondiale,
DELIBERAZIONE N.
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riferendomi a certi poeti di un certo livello, però è anche vero che questo ordine del giorno ha
sicuramente un grande merito, è quello di aver ricordato che secondo le rivelazioni ISTAT che si
riferiscono al 2007, il 12,9% della popolazione dell’Italia viene considerato povero.
Di fronte a questo stato di grande crisi, c’è scritto qui, di povertà diffusa, che poi si declina in vari
modi, viene chiesto un semplice gesto di carità, adesso non voglio entrare troppo nel merito di
cambiare la società, il sistema bancario mondiale o no, viene chiesto un semplice gesto di carità, di
andare al supermercato, comprare delle scatole, tipo i fagioli in scatola, e poi regalarli al banco
alimentare.
A parte il fatto che questi sarebbero, secondo le cifre qui, 7.600 supermercati, poi è stata raccolta la
somma pari a 26.299 euro, significa che c’è stato un giro di affari di 3.460 euro al supermercato, non è
che il supermercato ha dato questi soldi, è stato un giro di affari, ci ha pure guadagnato il
supermercato.
Quindi io credo che Antolini, che ha un supermercato, ben venga una cosa di questo genere che io
come proprietario farei fare ogni giorno, perché è un giro di affari che mi fa pure guadagnare, oltre alla
beffa che il gesto di qualità vuol dire dare dei fagioli ai poveri, dare insomma un aiuto concreto, anche
in senso di dare dei soldi, che poi sarà il povero, sarà quello che ha bisogno che decide di mangiare i
fagioli oppure il caviale, sono affari suoi.
Mi sembra un po’ un paternalismo di vecchio stampo, che io personalmente e politicamente non
condivido, però non mi sembra il caso, se non lo volete fare non fatelo, ma a questo punto dico che
visto che non lo voglio fare, non lo faccio, però è vero che se qualcuno pensa che il semplice gesto di
carità è comprare delle scatole e regalarle, io non dico di no, non vedo questo problema, quindi io
penso che sia un problema politico, personale di ognuno, come pensa che sia meglio combattere la
povertà e migliorare la situazione, quindi io mi astengo.
Durante la discussione sono entrati in aula i consiglieri Beccacece, Orazi e Tasso
Sono usciti: Carancini, Carelli, Machella, Netti, Pierini, Principi, Sciapichetti
Al momento della votazione risultano presenti i consiglieri:
Antolini – Beccacece – Blarasin – Blunno – Borgiani – Calzolaio – Carbonari – Castiglioni – Evangelisti – Leporoni –
Menghi – Meriggi – Munafò – Orazi – Pantana – Picchio – Ricotta – Sacchi – Salvatori – Sauer – Tacconi – Tartabini –
Tasso – Torresi.
VOTAZIONE PALESE sull’odg relativo alla colletta alimentare
Consiglieri presenti
n. 24
DELIBERAZIONE N.
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Consiglieri che si astengono di votare
Consiglieri votanti
Voti favorevoli
Voti contrari
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n. 3 – Sauer, Borgiani, Leporoni
n. 21
n. 20 - maggioranza, FI, Salvatori, Meriggi, Menghi, AN, UDC
n. 1- Munafò
Il Vice Presidente, proclamato l’esito della votazione, da’ atto che il Consiglio comunale
APPROVA
l’ordine del giorno in merito alla 12° giornata nazionale della colletta nazionale.
La Meridiana Coop. sociale arl – Macerata
s:\_segreteria consiglio\segrcons\anno2008\dconsiglio\dc080092.rtf
PAG. 22
Il Segretario Generale
Il Vice Presidente
(firma all’originale)
(firma all’originale)
DIVENUTA ESECUTIVA
Si attesta che copia della presente viene
pubblicata all’Albo Pretorio per gg. 15
consecutivi
IL
16 FEBBRAIO 2009
dal
05 FEBBRAIO 2009
al
20 FEBBRAIO 2009
IL SEGRETARIO GENERALE
(firma all’originale)
Art. 134 – 4° comma – T.U.E.L. n. 267/2000 IL SEGRETARIO GENERALE
DICHIARATA IMMEDIATAMENTE
ESEGUIBILE IL
(firma all’originale)
IL SEGRETARIO GENERALE
(firma all’originale)
La presente copia, in carta libera per uso amministrativo e d’ufficio, è conforme all’originale.
Macerata, lì 5 febbraio 2009
Il Segretario Generale
TRASMETTERE
ALLA SEGRETERIA DEL CONSIGLIO
per esecuzione
Avvertenze e Direttive _________________________________________________________
Data 5 febbraio 2009
IL SEGRETARIO GENERALE
(firma all’originale)
s:\_segreteria consiglio\segrcons\anno2008\dconsiglio\frontespizi\retrocc copia.rtf
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Testo atto - Comune di Macerata