Telecolor e Primarete la voce che conta in Lombardia Telecolor e Primarete la voce che conta in Lombardia Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2011 - numero 43 Editoriale Sommario San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 Il nostro mensile, sin dal primo numero, ha dedicato grande spazio alla nostra Offlaga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3 lingua madre che è il dialetto. Bassano e Cigole. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Ciò è particolarmente vero per chi ha Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . » 6 parecchie primavere sulle spalle. Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8 Il dialetto, essendo in larga parte Bagnolo Mella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10 espressione di una cultura in via di estinzione qual è quella contadina, sta Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11 conoscendo un proprio rinascimento, Leno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12 nonostante Ghedi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13 un suo progressivo imbarbarimento con parole che sono la Verolanuova, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14 traduzione dall’italiano al dialetto. I Sindaci e la Crisi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16 Fino a ieri era il contrario. Perché questo incipit? San Paolo e Pralboino. . . . . . . . . . . . . . . » 17 Perché la redazione del nostro mensile Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 18 ha aderito ad una iniziativa che Orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 20 sembrerebbe, soprattutto ai superficiali, Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 21 in contrasto con le premesse. La Società Dante Alighieri, che ha come scopo principale la diffusione nel mondo della lingua italiana, ha lanciato una meritevole iniziativa denominata “Adotta una parola”. Si tratta di scegliere e di valorizzare una parola in un paniere di termini o desueti o in via d’estinzione. Salvare una parola, sia essa in dialetto che in italiano, è un dovere cui non ci sentiamo di sottrarci. La conservazione di un simile patrimonio ci consente di guardare al futuro in modo più adeguato perché ricco. Ricco, secondo l’accezione di don Lorenzo Milani per il quale il potere è appannaggio di chi conosce più parole. Un ultimo ricordo personale. Ho frequentato le scuole elementari negli anni ‘50 ed ho scritto le mie prime parole su quaderni stampati dalla Società Dante Alighieri e distribuiti dal Patronato Scolastico. Come potevo non aderire e pubblicizzare l’iniziativa “Adotta una parola”? Per chi volesse aderire, consulti il sito http://adottaunaparola.ladante.it/ Lo spazio creativo di Luigi Parachini a pagina 15 R iccardo Dis èl proèrbe: l’òio bu ‘l vé a gala. Ma sé ‘l vé a gala R egosa L’òio bu quand chè giü l’è mórt, l’è istès che sbrófà l’era e miga l’órt... trascrizione a pag. 19 Zibaldone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 23 Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24 Direzione: Luca Marinoni Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] Pag. 2 Pianura S. Gervasio La Novembre 2011 I nuovi fenomeni Essendo fuori di senno hanno pensato bene di usare il transenno. Il lettore ci perdonerà la licenza ortografica ma ci sembrava doveroso iniziare così il nuovo canto delle gesta dei nostri fenomeni. Cominciamo con il dire che a San Gervasio le transenne, se sottoposte al test alcolemico, sarebbero da sequestrare. Dapprima sono state posizionate per evidenziare l’antipatia del vero sindaco nei confronti di alcuni camion. Successivamente sono state spostate nel parcheggio delle scuole. L’Ape Il nostro fenomeno deve essere tutt’ora compreso nel suo nuovo ruolo di filosofo se non ha ancora proferito verbo alcuno sulla vicenda dell’Ape il cui valore si è decuplicato solo perché di proprietà di un “parente”. A quando una nuova reprimenda del nostro? Perché delle due l’una: o è vera la notizia che abbiamo pubblicato oppure non lo è. Nel primo caso una lettera di scuse ai cittadini sarebbe il minimo da fare. Nel secondo aspettiamo a piè fermo l’ennesima querela con spese legali a carico dei cittadini di S. Gervasio. Si dovrebbe parlare di pervicace accanimento nei confronti di questo parcheggio. L’ennesima soluzione che è stata adottata, transennare le due corsie automobilistiche, è da vero UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici). Cosa avrà mai combinato questo parcheggio per meritarsi il martoriamento al quale è sottoposto? Semplice: alla fantasia, in questo caso malefica, non c’è limite alcuno. Invito alla lettura A tutti coloro che avessero ancora dei dubbi sulla veridicità di quanto andiamo scrivendo, vi invitiamo a leggere l’ordinanza di Bozzoni Cesare (come si usa nell’appello scolastico) n. 24 del 19/10/2011. Il lettore troverà una serie incredibile di errori. Ne segnaliamo uno fra tutti: “disciplinare il tecnico relativo agli scemi segnaletici”. Una domanda: ma Bozzoni Cesare legge quello che firma? Sa cosa fa? Boh! Bar Sport Il Bar Sport è un classico in tutti i paesi d’Italia tanto da ispirare un libro di Stefano Benni (a lato la copertina) con annesso film, da poco nelle sale cinematografiche. Non c’è paese che non abbia il proprio Bar Sport e San Gervasio non sfugge alla regola generale. Il Bar Sport a San Gervasio è ubicato nei locali di proprietà comunale, in via Ferrazzi 26, con regolare contratto di locazione. Se non ché l’attuale amministrazione ha negato la tacita rinnovazione della locazione ai gestori del Bar Sport motivandola con la necessità di realizzare nei locali occupati un centro ricreativo per anziani con annesso ambulatorio medico. Nulla da eccepire sull’iniziativa che l’amministrazione comunale intende perseguire, anche se il sindaco poteva risparmiarci l’infelice battuta per la quale gli anziani avevano così un luogo dove ritrovarsi a lavorare a maglia. Tuttavia non si può stracciare il Diritto a seconda delle proprie aspirazioni, soprattutto da parte del comune che dovrebbe tutelare non solo l’interesse generale ma anche quello del singolo cittadino. Per farla breve la questione si è così risolta: - Il Bar Sport chiuderà i battenti il 30 giugno 2012; - L'amministrazione comunale non pretenderà alcun canone dal primo maggio 2011 e soprattutto verserà a titolo di indennizzo ai gestori del Bar Sport la somma di euro 6.000; - dulcis in fundo il comune si pagherà le proprie spese legali. A sostegno di questa decisione, la giunta comunale segnala “l’esito incerto del giudizio”. Ma l’esito del giudizio è una valutazione da farsi prima o dopo l’inizio di una causa civile? Per le persone normali è da farsi prima. Per i nostri, evidentemente, è da valutarsi dopo. Se così non fosse non si capirebbe perché il comune abbia già speso oltre 200.000 euro in consulenze e avvocati. A quando sotto il cartello stradale indicante San Gervasio Bresciano si scriverà “paese del Bengodi per avvocati”. Pianura Offlaga La Novembre 2011 Pag. 3 La festa dei Carabinieri per la Virgo Fidelis “... Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice con il titolo di “Virgo Fidelis”. Tu che accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra ...” Sono queste alcune delle parole della Preghiera del Carabiniere alla Vergine Fedele, la “Virgo Fidelis “appunto. E’ questo il titolo che la Chiesa attribuisce alla Madonna e con il quale la invoca nelle Litanie Lauretane. Un titolo che racchiude l’essenza stessa della vita della Beata Vergine rappresentata dalla fedeltà alla missione ricevuta da Dio e da lei accolta. Così qualche anno dopo la fine del secondo conflitto mondiale, certamente ispirandosi alla fedeltà, caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha come motto “Nei secoli fedele”, l’allora Ordinario militare, l’arcivescovo Carlo Alberto Ferrero propose la “Virgo Fidelis” quale patrona dell’Arma e compose il testo dell’ormai nota preghiera. L’11 novembre 1949 Papa Pio XII con un apposito Breve apostolico accolse questa proposta e fissò per la ricorrenza patronale la data del 21 novembre giorno in cui si ricorda la Presentazione della Beata Vergine Maria. Da allora, ogni anno l’Arma con la sua miriade di sezioni disseminate in tutta Italia celebra con devozione e con tutti gli onori la sua Patrona. Certo anche per il 2011 non poteva mancare a questo importante appuntamento la sezione manerbiese dell’Associazione Nazionale Carabinieri, intitolata al Brigadiere Giovanni Lai, che ogni anno celebra la ricorrenza in uno dei comuni del territorio. Così, dopo Bassano nel 2008, Cigole nel 2009 e Pavone del Mella nel 2010 quest’anno la scelta è caduta sul Comune di Offlaga la cui Amministrazione ha accettato con gioia, considerandolo un onore, di dare ospitalità alla manifestazione in programma per domenica 27 novembre. Un onore condiviso con il parroco di Offlaga, don Felice Frattini, al quale è stata affidata la preparazione della suggestiva concelebrazione che, dopo le cerimonie civili, concluderà la mattinata. Molte le autorità, civili e religiose, attese per l’occasione tuttavia, protagonisti indiscussi saranno loro, i tanti uomini dell’Arma, attivi o in congedo, che hanno fatto e continuano a fare del loro lavoro una missione a beneficio della nostra Patria. Intenso il programma predisposto per la giornata, messo a punto dall’attivissimo presidente della sezione manerbiese dell’A.N.C., Antonio Anni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura offlaghese. L’apertura è alle 9 nel cortile del cinquecentesco Palazzo comunale dove interverrà la banda civica “Benedetto Vinaccesi”; in corteo si raggiungerà il nuovo cippo dedicato ai caduti dell’Arma dove sono previsti gli interventi delle autorità. Quindi la cerimonia di inaugurazione e la benedizione nonché l’intitolazione della via ai Caduti di Nassirya. Il corteo renderà poi omaggio al monumento ai Caduti di tutte le guerre e raggiungerà la chiesa parrocchiale per la S. Messa concelebrata dal Cappellano militare capo Mons Lionello Toresani, dal Cappellano della Protezione Civile provinciale don Roberto Ferrazzoli, da Mons Tino Clementi parroco di Manerbio e da don Felice Frattini. A chiudere la festa sarà il rinfresco allestito nella Galleria del Palazzo comunale. Stefania Brunelli Pag. 4 Pianura Territorio La Cigole, gli appuntamenti della sagra di San Martino L’Associazione Civiltà Contadina insieme con l’Assessorato alla cultura, il Gruppo Terza Età, il gruppo Adultità, la Fondazione Pianura Bresciana, la Soc. Coop. Soc. Onlus L’Antica Terra di Cigole, l’associazione San Rocco – Gruppo Storico Asolano, organizzano per le prime due settimane di novembre la sagra “A San Martì a cargà èl quarantì... söl traturì!” Dopo la prima settimana caratterizzata dalla manifestazione per la ricorrenza del 4 novembre e il lo spettacolo “Il Corriere dei Piccoli” e la gara dei “Traturì”, per la seconda settimana del mese sono previste altre attività in particolare: giovedì 10 novembre alle 20,45 c’è il Tempo degli Orologi Solari, una passeggiata fra sistemi e orologi disegnati dal Soleore. Mario Margotti, gnomonista e autore della Meridiana della Scuola M. Valorsi di Cigole, che introdurrà il pubblico al magico mondo dei quadranti solari. Venerdì 11 novembre invece alle 21.00 la manifestazione “A tifar la “Cigolese”con castagne e vin brulè presso l’Oratorio D.L. Marconi. Sabato 12 novembre Manifestazione per la ricorrenza del 4 novembre ore 14, 45 Corteo verso il Parco della Rimembranza accompagnati dalla Fanfara dei Bersaglieri “Asola” di Pralboino e dai figuranti dell’associazione San Rocco Gruppo Storico Asolano. Al termine, inaugurazione e presentazione della Mostra “Il cammino verso la libertà”, allestita presso il salone al piano terra di palazzo Cigola Martinoni ed aperta fino al 13 novembre. Alle ore 20,30 La Cena dei Mille. A tavola con Garibaldi una cena a tema con figuranti in costume risorgimentale e con la possibilità di degustare diversi piatti tratti dalle originali ricette del 1861. E’ necessaria la prenotazione entro mercoledì 9 novembre presso gli Uffici Comunali. Domenica 13 novembre alle ore 11,30 Festa del Ringraziamento con benedizione dei trattori. Festeggiamento al termine della S. Messa e della Benedizione, con l’Amministrazione comunale che invita tutti gli agricoltori presenti ad un aperitivo a Palazzo. Alle 14.30 Trattoraduno cigolese ritorna l’esposizione e la sfilata per le vie del paese dei trattori d’epoca, a cura degli “Amici del Testacalda”. La Gara dei Traturì - Prima edizione ore 16.00. I bambini si sfideranno nella competizione che stabilirà il miglior pilota di trattore giocattolo. Per tutto il pomeriggio Il Grande Gioco dell’Oca e “Indovina il peso dell’Oca”. Si potranno acquistare i freschissimi casoncelli di farina di monococco prodotti al momento dalle signore di Cigole, che ne detengono l’esclusiva e ne conservano gelosamente il segreto dell’impasto. Poi per tutti la “Merenda contadina” con brostole, castagne, bertoldine. Lettere Novembre 2011 La scuola paritaria dell’infanzia di Bassano Egregio Direttore, siamo un gruppo di genitori della scuola paritaria dell’infanzia di Bassano Bresciano. Con queste righe le chiediamo la possibilità di esporre la nostra opinione su alcune decisioni prese dalla nostra amministrazione Comunale riguardo alla richiesta di una sezione statale, che ci hanno lasciato perplessi ed attoniti. Nel mese di giugno c.a. siamo stati invitati ad una riunione indetta dal nostro sindaco G.Paolo Seniga durante la quale siamo stati messi al corrente della richiesta fatta per ottenere una sezione statale. Ci sono state illustrate SOLO le migliorie che tale opportunità avrebbe apportato nella gestione della scuola paritaria e, perché no, anche alle casse comunali. Benefici di cui tutti avrebbero goduto, anche se e’ stato sottolineato più volte che sarebbe stata un’opportunità alquanto remota.Alla fine del mese di agosto c.a. e’ stata fatta una nuova riunione alla quale partecipava anche la dirigente scolastica L.M.Ferraboschi. In questa occasione siamo stati messi al corrente che la richiesta di una sezione statale non solo era stata accettata, ma che erano gia’ iniziati e quasi conclusi i lavori di adattamento dei locali della scuola. Ci siamo quindi trovati COSTRETTI ad accettare lo smembramento di una sezione, il licenziamento di un’insegnante (peraltro in attesa di un figlio), l’eliminazione di alcuni ambienti come il dormitorio ed il salone della mensa, oltre al restringimento di altri locali come i bagni, gli spogliatoi e addirittura il già ridotto giardino esterno (ricordiamo che l’anno scorso c’era stato l’ampliamento dell’asilo: dormitorio, spogliatoi e, quindi, l’aumento delle rette). Il Sindaco dice “si avvertiva il dovere di migliorare l’offerta scolastica della nostra comunità e dare nuovo impulso alla scuola materna comunale” e che “la richiesta era stata formulata dagli stessi genitori”. Non ci risulta che la richiesta sia stata avanzata dai genitori, se non forse da un esiguo gruppetto molto vicino all’amm. Comunale. Inoltre vogliamo sottolineare che le insegnanti e le suore al servizio della scuola da sempre nel nostro comune, abbiano sempre svolto un ottimo lavoro, ed il sottolineare che la scuola materna statale diventerà riferimento pieno per le sezioni comunali ci e’ sembrato ingiusto ed indelicato. Infine ci risulta incomprensibile come, con un’insegnante in meno, una passata da full time a part time, la divisione dei costi con la sezione statale e l’essere tornati a spazi ridotti, le rette siano rimaste tali e quali e come anche quest’anno i genitori hanno dovuto provvedere alla fornitura di fazzoletti, tovaglioli bicchieri, ecc. per l’intero anno scolastico. Ci troviamo ora di fronte ad uno sconcertante dietro front dell’attuale ammi. comunale che si e’ fatta tanto vanto nel periodo pre-elettorale di aver raggiunto un importante risultato di una scuola materna che risultasse agli occhi della popolazione e per la gioia dei nostri bambini più confortevole e spaziosa. Ci teniamo a dire che non critichiamo l’opportunità in se’ di avere una sezione statale, ma la mancanza di sincerità, chiarezza ed organizzazione che ci si aspetta da un’amm. comunale soprattutto su un tema cosi’ delicato come l’educazione e la crescita dei nostri figli. Infine speriamo, con sincero augurio, che quantomeno le casse comunali abbiano giovato di questa scelta, e che parte dei proventi venga utilizzato anche per la scuola paritaria comunale e non solo, da qui in avanti, per la scuola statale. Lettera firmata Pag. 6 Pianura Territorio La Novembre 2011 CALENDARIO BRESCIANO 1 MARTEDI’ SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI “A töcc i Sancc sciarpe e guancc”. A Ognissanti, sciarpe e guanti. 4 VENERDI’ S. CARLO BORROMEO “‘Ècc e bagài bisogna cürai”. Vecchi e ragazzi bisogna curarli. 1870 = Brescia - Esce il quotidiano “La Provincia”, espressione dei liberali progressisti, il cui leader è Giuseppe Zanardelli. 1966 = Manerbio - Il Mella straripa ed allaga gli interrati del Lanificio, dell’Albergo Marzotto e delle Ville. Sette abitazioni in via Zima vengono fatte sgomberare. 2 MERCOLEDI’ GIORNO DEI DEFUNTI Luna primo quarto “Se i Mórcc i vè söcc i va via bagnàcc”. Se i Morti arrivano asciutti, partono bagnati. 5 SABATO SS. ELISABETTA E ZACCARIA “A dèntà ècc sa guadagna piö negót”. A diventare vecchi non si guadagna più niente. 1919 = Manerbio - Si costituisce una Cooperativa di consumo denominata Circolo cooperativo “La Fratellanza”. I soci fondatori furono: Giuseppe Cominelli, fabbro ferraio; Giovanni Scaramuzza, muratore; Luigi Boninsegna, operaio; Giuseppe Baroncini, falegname; Costanzo Taina, muratore; Giuseppe Gentili, operaio; Battista Buccelli, contadino; Antonio Pini, contadino; Pietro Montani, contadino; Pietro Monterenzi, operaio; Giacomo Boffini, contadino; Luigi Bertoli, sarto; Lorenzo Gentili, contadino; Domenico Buccelli, contadino; Luigi Battagliola, mugnaio; Giulio Maccagnola, contadino; Giacomo e Giuseppe Perotti, contadini; Giuseppe Turinelli, contadino; Giovanni Polini, stradino; Carlo Talenti, muratore; Tomaso Masotti contadino; Presidente: Scaramuzza Giovanni. Vicepresidente: Battista Buccelli. Consiglieri d’amministrazione: Antonio Pini, Pietro Montani, e Pietro Monterenzi. Sindaci effettivi: Luigi Boninsegna, Battista Fontana, Giuseppe Baroncini. Sindaci supplenti: Costanzo Taina, Giuseppe Gentili. Probiviri: Carlo Talenti, Tomaso Masotti e Giovanni Polini. Segretario: Giuseppe Cominelli. Tutti i soci hanno sottoscritto un’azione da lire 10 e sono tutti residenti nel comune di Manerbio. Solo tre soci non sono nati a Manerbio. 3 GIOVEDI’ S. MARTINO DI PORRES “Se te öt che l’amicissia la se mantègne, ‘na spòrta la àghe e ‘n altra la ègne”. Se vuoi che l’amicizia si mantenga, un regalo vada e un regalo venga. 1942 = Manerbio - Gli operai del Lanificio che usufruiscono della mensa aziendale sono 433 rispetto al numero iniziale di 229. Il pasto completo fornito dalla mensa costa lire 2,45. È possibile però mangiare o solo la minestra (lire 1,60) o solo il pranzo con contorno (lire 1,20). Il pane dal peso di un etto costa 0,25 lire. 1839 = Manerbio - Una rovinosa piena distrugge il Regio Ponte sul fiume Mella, che non verrà mai più ricostruito. 6 DOMENICA S. LEONARDO “Per gràm che ‘l sìes ‘n mestèr el pórta i sólcc”. Per gramo che sia un mestiere porta soldi. 1863 = Giambattista Greppi da Breno viene nominato arciprete di Manerbio. Morì il 22 luglio 1876. 7 LUNEDI’ S. MAURO “On véssé ‘l crès ‘n frèssä” Un vizio cresce in fretta. 1917 = Il manerbiese Giuseppe Farina, soldato del 24° Reggimento di cavalleria, muore in combattimento tra Sacile e Conegliano. 8 MARTEDI’ S. GOFFREDO DI AMIENS “Chi sta bé nó sa möè”. Chi sta bene non si muova. 1826 = Manerbio - Annunciata Facchera, vedova Zanetti, con proprio testamento rogato dal notaio Pietro Gaza, dispone un legato a favore del futuro Ospedale. Il legato frutterà la somma di lire austriache 1842,60 in ragione della vendita di mobili e della riscossione degli affitti degli immobili e la somma di lire austriache 3.250,00 per la vendita di questi ultimi. 9 MERCOLEDI’ S. GABRIELE FERRETTI “L’è a bunùra che ‘l laurà el rent”. E’ di buon ora che il lavoro rende. 1919 = Manerbio - Viene nominato un comitato per l’erezione di un monumento ai caduti. Ne fanno parte il sindaco Enrico Bonera, Paolo Piazzoni, don Giambattista Lampugnani, Carlo Migliorati (Cassiere), Domenico Pizzamiglio, Luigi Pedrioni, Isaia Casalotti, Angelo Capuzzi. Il comune ha già erogato, così come il comitato d’assistenza civile, un contributo di lire 3.000. 10 GIOVEDI’ S. LEONE MAGNO Luna piena “El malghés el sta mai be: se ga mör la àca ga ansa el fé, se scampa la àca ga manca ‘l fé”. Al malghese non va mai bene: se gli muore la vacca avanza il fieno, se la vacca campa manca il fieno”. 1836 = Si manifesta l’ultimo caso di colera in provincia e più precisamente a Manerbio. Giuseppe Viviani fu l’ultimo della catena dei morti, un uomo che sembrava rappresentare la forza, la salute e la vita. 519 furono in complesso i morti a causa del colera nel distretto di Leno e ben 10.000 in tutta la provincia. Per far fronte a tale peso, l’Istituto di Beneficenza di Manerbio stipulerà un contratto di mutuo con un tasso del 5%. 11 VENERDI’ S. MARTINO DI TOURS “San Martì per vergú ‘n bel laùr, per altèr ‘n dulur”. San Martino per qualcuno una bella ricorrenza, per altri un dolore (riferito ai mezzadri e al loro trasloco forzato). 1897 = Manerbio - Angelo Passerini, futuro consigliere comunale di Manerbio nonché senatore del Regno, adotta un patto colonico di durata decennale per la conduzione delle Gozzole. Il patto adottato venne poi preso a modello per quello provinciale. 12 SABATO S. RENATO “Chi pöl spétà, ‘l ga chèl ché ‘l völ”. Chi può aspettare, ottiene quel che vuole. 1933 = Stipula del contratto d’appalto tra il comune di Manerbio e l’impresa Angelo Pugnetti per la realizzazione del secondo tronco di via Verdi. 13 DOMENICA S. OMOBONO “Töcc i volarès en ma el manèster”. Tutti vorrebbero in mano il mestolo. 1983 = Manerbio - Per iniziativa del parroco e del dott. Anton Angelo Zuddas s’inaugura una comunità terapeutica di tossico- dipendenti alla cascina Chizzolette affidata a don Redento Tignonsini. 14 LUNEDI’ S. GIOCONDO “El sòn l’è el fradèl de la mórt”. Il sonno è fratello della morte. 1483 = Le otto squadre dell’esercito del duca di Calabria che erano poste a presidio di Manerbio, presentendo che non avrebbero potuto resistere a Venezia, abbandonarono Manerbio. 15 MARTEDI’ S. ALBERTO MAGNO “Töcc i sa chè ‘l ché bói ‘n dè la so pégnatä”. Ognuno sa cosa bolle nella propria pentola. 1815 = Il Consiglio comunale di Manerbio approva i contratti di livello perpetuo per i beni di proprietà municipale. Podestà è Paolo Piazzoni. 16 MERCOLEDI’ S. MARGHERITA DI SCOZIA “‘L pa dè i altèr ‘l ga sèt crösté”. Il pane degli altri ha sette croste. 1876 = Il bresciano Filippo Ugoni viene nominato senatore del Regno ma rinuncia al seggio. 17 GIOVEDI’ S. ELISABETTA D’UNGHERIA “Del padrù ché fa bilì bilì, fidet puchì”. Del padrone che si fa gentile, fidati poco. 1483 = Mentre alcuni abitanti di Manerbio, caduti nelle mani dei veneti, che riconquistano il paese, vennero incarcerati e vi rimasero a lungo, tacciati di essere pavidi traditori, Manerbio accolse i liberatori veneti al suono delle campane e gli abitanti si affrettarono a “raspar zoso de li muri del castello” le insegne sforzesche. 18 VENERDI’ SS. ROMANO E BARULA Luna ultimo quarto “Gambèr, fritüra e frétada, föc a la dispèradä”. Per gamberi, frittura e frittata, fuoco alla disperata. 1884 = Manerbio - Furto presso l’ufficio postale di francobolli, cartoline e segnatasse oltre a L. 8,50 in denaro per complessive L. 83,60 19 SABATO S. FAUSTO “Chi ga tèrä, ga guèrä”. Chi ha terra, ha guerra. 1923 = Manerbio - Onoranze funebri a Pianura Territorio La Novembre 2011 tre caduti della Prima Guerra Mondiale: Angelo Pizzamiglio, Domenico Gervasi e Francesco Girelli, le cui salme sono state trasportate al cimitero di Manerbio. Lorenzo Rampini, dopo la morte del marito, tenne una vita cattiva e fu vista conversare più volte con Battista Barbi, e tutto il popolo non parlava d’altro. 1906 = Brescia - Alle elezioni amministrative in città escono vincitori gli zanardelliani. Nuovo sindaco è Gerolamo Orefici. 20 DOMENICA S. EDMONDO “Chi zöga dè caprésse paga dè bórsä”. Chi di capriccio gioca, poi sua borsa invoca. 23 MERCOLEDI’ S. CLEMENTE “Lé fómne lé sa mala quant lè öl”. Le donne s’ammalano quando desiderano. 26 SABATO S. CORRADO “Pèr ògne ósèl ‘l so nì l’è bel”. Per ogni uccello il suo nido è bello. 1901 = Manerbio - La giunta provinciale amministrativa approva la delibera del consiglio comunale relativa all’adesione alla società Dante Alighieri. 1940 = Manerbio - Inizia il doposcuola per le classi superiori delle scuole elementari e si svolge nei pomeriggi di martedì, giovedì e sabato dalle ore 14 alle ore 16.30. In contemporanea inizia la refezione scolastica a favore degli alunni bisognosi. 134 sono gli alunni ammessi. Possono essere ammessi a pagamento tutti coloro che abitando lontani dal centro desiderano usufruire della refezione. Presiede la refezione la maestra Lina Torri. 1483 = Gli altri paesi della Bassa si recano a Manerbio per rendere omaggio ai provveditori veneti dopo la riconquista. Solo Seniga si oppone. 21 LUNEDI’ SS. DEMETRIO E ONORIO “Amùr ónoràt, gnè argògna gnè pècat”. Amore onorato, né vergogna né peccato. 1966 = Manerbio - Viene riconosciuta alla famiglia dei conti Cantoni Marca di Rosa la proprietà della Chiesa di San Faustino. 22 MARTEDI’ S. CECILIA “Chi ga dè ‘l so l’è réspetàt, ‘l póarèt l’è schiàt”. Chi possiede è rispettato, il poveretto invece è schivato. 1722 = A Manerbio, alcuni testimoni dichiarano che Domenica, vedova di 24 GIOVEDI’ S. CRISOGONO “Chèi che usö fórt, i-è chèi ché ga tórt”. Quelli che gridano forte, sono quelli che hanno torto. 1483 = I comandanti militari veneti, Antonio Veturio e Marco Antonio Morosini, accampati a Manerbio, in ragione del fatto che l’esercito nemico si era allontanato da Bagnolo, “lo rimettono nella fedeltà e devozione del dominio”. 25 VENERDI’ S. CATERINA Luna nuova “Nèbia bassa bèl temp la lassa”. La nebbia bassa bel tempo lascia. 27 DOMENICA S. VIRGILIO “Galina ècia la fa bu bröt”. Vecchia gallina fa buon brodo. 1966 = Manerbio - Il ministro per i rapporti con il parlamento on. Giovanni Battista Scaglia inaugura la nuova sede della sezione staccata dell’Itis di Brescia. Pag. 7 S. GIACOMO “Chi öl catà sö, bésògnä che i sa sbassé zò”. Quei che voglion raccattar, si devon chinar. 1544 = Con atto del notaio Pietro Mercandoni, Agostino Gallo affitta per sette anni una proprietà di 58 piò della moglie Cecilia Tarelli posta a Manerbio. 29 MARTEDI’ S. FEDERICO “Porsèl nèt el deènta mia gràs”. Maiale pulito non diventa grasso. 1921 = Accordo fra i contadini e i conduttori dei fondi in virtù del quale si stabilisce un imponibile di manodopera di 15 uomini per ogni 100 piò in attesa della stipula del nuovo patto colonico. È questa l’ultima vittoria sindacale dei contadini prima del dilagare della violenza squadrista. 30 MERCOLEDI’ S. ANDREA “A Sant’Andrea mónta ‘l frèd en catedra”. A Sant’Andrea sale il freddo in cattedra. 1483 = I provveditori veneti lasciano Manerbio dopo che l’esercito del duca di Calabria si era allontanato da Bagnolo. 28 LUNEDI’ La freschezza è la nostra bandiera. Pronta da gustare, tutta italiana. Il benessere nasce dalla freschezza. Pag. 8 Pianura Pontevico La Novembre 2011 Il teatro comunale ha ritrovato il suo splendore La notizia è di quelle da porre con la meritata enfasi al centro dell’attenzione. Il teatro comunale di Pontevico ha infatti ritrovato tutto il suo splendore ed ora è pronto per essere presentato in maniera ufficiale a tutta la comunità e tornare così ad essere un prezioso punto di riferimento e, al tempo stesso, un motivo d’orgoglio per tutti i pontevichesi. Il lungo cammino di riqualificazione dello storico edificio (è datato 1816) ha preso il via ancora ai tempi dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gatta, ma solo in questo 2011, dopo anni nei quali sembrava che l’intero progetto fosse destinato a rimanere lettera morta, è stato raggiunto il definitivo traguardo fortemente voluto. I lavori sono stati completati e nei prossimi giorni l’inaugurazione ufficiale consentirà al sindaco Bozzoni di raggiungere un traguardo veramente di grande significato, il frutto di un impegno portato avanti con determinazione e grande volontà: “Finalmente – ammette lo stesso primo cittadino pontevichese – il momento tanto atteso è arrivato. Pontevico riavrà il suo teatro comunale e lo potrà ammirare in tutto il suo splendore. Abbiamo già messo a punto il programma della cerimonia di inaugurazione che vedrà la partecipazione di numerose autorità (sia regionali che provinciali), ma alla quale invito una volta di più a partecipare i nostri concittadini. Il teatro deve diventare sempre di più un punto di riferimento per l’intera comunità e questa riqualificazione lo ha reso un autentico “salotto buono”, se ci viene concessa questa espressione che vogliamo possa essere a disposizione di tutti gli abitanti e nel quale tutta Pontevico possa riconoscersi. Il nostro intento è che il teatro comunale possa diventare un sostegno e uno stimolo in più per la vita culturale del paese. E’ con questo spirito che accogliamo la conclusione dei lavori e ci apprestiamo a condividere questa nuova fase della vita di questo edificio che riveste una particolare importanza per il nostro territorio”. Il teatro comunale di Pontevico, che sarà affidato alla gestione dell’Associazione “Le muse” presieduta da Mario Ferrari, ha ritrovato tutto il suo splendore e lo ha fatto al termine di un cammino che certo non ha risparmiato ostacoli e momenti difficili, come è accaduto, ad esempio, negli anni in cui il fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto aveva bloccato i lavori. In seguito, dopo un periodo nel quale si era fatto avanti anche il pensiero di cedere questo storico edificio, l’ambizioso progetto è ripartito, potendo contare sul sostegno di alcuni contributi che si sono dimostrati determinanti per la felice riuscita dell’intera operazione. In questo senso un posto di tutto rilievo spetta all’operato dell’ex consigliere provinciale Roberto De Giuli, che nel 2000 è riuscito a far giungere per questo progetto un finanziamento di 400 milioni delle vecchie lire dalla provincia di Brescia. Passaggi sicuramente importanti, che sono stati completati e condotti a buon fine dall’intervento risolutivo portato avanti dall’attuale giunta guidata dal sindaco Bozzoni, che con un investimento di 300.000 euro ha raggiunto quell’illustre traguardo a lungo desiderato che tutta Pontevico è pronta a festeggiare nei prossimi giorni. Assemblea dei Greci d’Italia dei greci dall’Asia Minore che vedrà coinvolto anche l’attuale console greco a Milano George Papadopoulos. Pietro Papaioannu, di Persico Dosimo, cassiere, ha presentato il rendiconto. Angelo Locatelli, segretario, ha ricordato l’incontro con Amedeo di Savoia, duca di Aosta, al quale ha consegnato una lettera per conto della Comunità. Figlio di Aimone e di Sofia di Grecia, Amedeo-Costantino- GiorgioPaolo, nomi della parentela reale ellenica parla molto bene il greco. I suoi legami con l’Ellade affondano le radici anche con il nonno materno, Costantino XII di Grecia ma si sono consolidati, attraverso il figlio Aimone Umberto Emanuele Filiberto con il matrimonio contratto con Olga di Grecia. Gli iscritti al sodalizio sono in generale persone venute in Italia per gli studi universitari (molti di loro sono medici) che poi hanno deciso, per motivi professionali, di lavoro o affettivi, di mettere su casa nella Penisola. Non mancano figli o nipoti di famiglie con un genitore o un nonno italiano ed uno greco alcuni dei quali derivanti da matrimoni contratti durante la seconda guerra mondiale. Dell’associazione fanno pure parte italiani interessati alla cultura e alla civiltà elleniche. LAVAZZOLER CIOCCOLATERIA GELATERIA INAUGURAZIONE TERMINAL 2 AEROPORTO CATULLO VERONA Lavazzoler: il luogo in cui trovare una selezione completa dei migliori cioccolati artigianali italiani insieme a tutti quei prodotti che ben si abbinano con il cioccolato Il cioccolato italiano, elaborato da maestri artigiani cioccolatieri, è da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza, sia in Italia che all’estero. Il punto vendita Lavazzoler ambisce a diventare un riferimento per tutti gli appassionati di cioccolato e cultori in generale di cose buone. Un tempio del gusto dove lasciarsi conquistare appunto dal cioccolato elaborato esclusivamente in modo artigianale e proposto in tutte le versioni possib li ed immaginab li. Un negozio in cui trovare oltre al cioccolato tutto ciò che ben si sposa con questo straordinario prodotto. Il caffè, in particolare, dovrà giocare un importante ruolo di protagonista essendo da sempre un prodotto ideale per l’abbinamento. La pasticceria secca e le torte monoporzione, che rappresentano senz’altro de le ottime opportun tà di gusto per i più golosi. A completamento dell’offerta, immaginiamo una piccola rappresentanza di disti lati, vini da meditazione, infusi, tè, spezie e sigari e, nei mesi caldi, una zona “gelato” artigianale. Il mercato: Considerato che soltanto in talia, ogni taliano consuma mediamente in un anno 4,5 kg di cioccolato è evidente che è questo, uno dei prodotti più amati in assoluto. Il cioccolato è acquistato sia per autoconsumo che come oggetto da regalo. E’ un prodotto quindi che, già da solo, incontra il gusto di quasi tutti; se si propone affiancato al caffè la percentuale dei potenziali consumatori/clienti cresce vertiginosamente. Il target di clientela che un negozio come questo si propone di raggiungere è assolutamente trasversale, ampissimo, e contempla grandi e bambini. Le Tavolette: dal gusto intenso e, al contempo, delicato. Vantano una gamma di varie tipologie suddivise tra cioccolato bianco, al latte e cioccolato fondente. Le creme spalmab li al cioccolato, confezionate in vasetti, sono la scelta ideale per una merenda veloce e gustosa. Da gustare anche cucchiaio dopo cucchiaio. Una vasta gamma di praline al cioccolato che uniscono al gusto eccezionale del cioccolato artigianale la cura e la maestria della loro realizzazione. Gli Snack salati: il buon cacao abbinato a la sfizios tà di uno snack da consumare a tutte le ore, come aper tivo o fuoripasto, magari accompagnati da un buon vino. Cuoricini, Animaletti, Ovetti e Cioccolecca per stimolare le fantasie dei clienti grandi e piccini. Graphics: Penelope srl Manerbio Riunita in assemblea a Pontevico la Comunità Ellenica di Brescia e Cremona che aderisce alla Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia nella quale sono coinvolte tredici diverse associazioni del territorio nazionale. L’avvio a cura del presidente nazionale Nicola Barkas di Padova per presentare Evànghelos Apostolòpoulos, ed altri relatori su argomenti specifici tra i quali Anastasios Polizos che ha coordinato gli interventi. Costantino Buzalis, ha ragguagliato sulle attività svolte dal giugno scorso, sull’organizzazione della festa natalizia con cucina e balli greci, della gita a Venezia presso la chiesa di San Giorgio dei Greci e all’interessantissimo museo delle icone bizantine; il corso di greco moderno, per ora allestito a Brescia con una trentina di adesioni fra le quali persone abitanti nel Cremonese e nella Bassa Bresciana. Dei programmi si è occupata pure Crisùla Laffranchi, addetto culturale ed ai corsi di lingua nel Cremonese, di una gita ai mosaici bizantini di Ravenna, dell’organizzazione di conferenze a tema tra cui una sulla diaspora Oggettistica e Linee Speciali per Pasqua, Natale, San Valentino (uova e dolci vari) Produciamo gelato di qual tà, scegliendo solo prodotti buoni, sani e genuini; senza grassi vegetali idrogenati e coloranti aggiunti. Le creme sono prodotte rispettando la tradizione dei vecchi gelatieri e ut lizzando solo materie prime di elevata qualità, latte e panna freschi. I gelati a la frutta vengono prodotti utilizzando solo frutta da noi selezionata. Il risultato è un trionfo di natural tà e gusto che vi lascerà senza parole. Tra le special tà: vaniglia di Tha ti, pistacchio di Bronte e cioccolati pregiati. B.V. sede via Toscana 16 Manerbio (BS) tel. +39.335.6547945 Pianura Pontevico La Novembre 2011 Pag. 9 Al cimitero di Pontevico è iniziata la realizzazione della nuova ala Sono iniziati sul finire dello scorso mese di settembre e si dovrebbero concludere proprio prima dell’inizio dell’ottobre del 2012, i lavori per la realizzazione della nuova ala del cimitero comunale di Pontevico. Un progetto molto importante e sentito dall’intera comunità, al quale il sindaco Roberto Bozzoni guarda con motivata soddisfazione: “Siamo ben consapevoli del valore che ricopre il cimitero per i pontevichesi e siamo certi che questa operazione porterà un indubbio miglioramento sia dal punto di vista strutturale che gestionale. Ci siamo dedicati con grande attenzione al perfezionamento di questo progetto ed il fatto di avere raggiunto questo obiettivo, nonostante un momento come questo nel quale i fondi a disposizione sono più che limitati, costituisce un risultato molto importante. Un intervento che è stato previsto sotto forma di concessione ventennale della gestione del cimitero a fronte di opere per oltre 1 milione di euro e proprio questa soluzione ci consentirà di realizzare questa innovazione così attesa da una larga parte della popolazione senza appesantire di conseguenza il bilancio comunale. Un tipo di operazione, studiato con grande attenzione e portato avanti in modo molto oculato, che ci ha consentito di realizzare opere (importanti per la nostra comunità) superando i ferrei vincoli imposti dal patto di stabilità. In questo senso, proprio prendendo in esame l’intero intervento, mi piace cogliere l’occasione per sottolineare i complimenti ricevuti in Consiglio Comunale da parte dell’ex sindaco Primo Generali in merito alla progettazione finanziaria di questa operazione che è stata realizzata dal direttore della Pontevico Energia, il dottor Danilo Zendra, mentre per quel che riguarda la parte tecnica il lavoro di progettazione è stato portato avanti dall’architetto Carlo Gilberti. E’ altresì doveroso un ringraziamento speciale al nostro segretario comunale, il dottor Francesco Lograno, che ha curato nei minimi dettagli la parte normativa, permettendoci il raggiungimento di un traguardo tanto importante”. I lavori, affidati alla ditta costruttrice, la Baitelli spa (mentre la Cogeme spa è risultata la vincitrice della gara d’appalto), sono dunque in pieno svolgimento e salvo intoppi dovrebbero concludersi tra poco meno di un anno, offrendo una valida risposta in più alle richieste di numerose persone: “Per quel che riguarda le tariffe – spiega lo stesso dottor Bozzoni - è previsto un aumento del 10% per il primo anno a causa dell’incidenza dell’Iva e solo l’aumento legato all’Istat per i 20 anni della convenzione. L’intervento comporterà anche la realizzazione di otto cappelle a prezzi calmierati che verranno assegnate tramite sorteggio”. Pag. 10 Pianura Bagnolo Mella La Novembre 2011 Pro loco, tra estate e Natale L’estate è una stagione che è sempre portatrice di buone cose, ed il modo e l’importanza cui esse sono legate ad ognuno di noi fanno sì che i mesi più caldi dell’anno possano essere spunti di divertimento e di riflessione per tutti. Con questo intento, la Pro Loco di Bagnolo Mella ha organizzato, come di consuetudine, la gita estiva che quest’anno ha avuto la meta sulle Dolomiti di Brenta, offrendo l’occasione ai numerosi iscritti di rilassarsi al fresco nel centro di Madonna di Campiglio o, per i più avventurieri, di arrivare ai rifugi Casinei e Tuckett attraverso la spettacolare opera naturale delle cascate di Vallesinella. Altro importante appuntamento è stata l’ormai famosa 18° Fiera Della Bassa Bresciana che ha visto lo stand della Pro Loco tra i protagonisti della manifestazione e che anche per quest’anno è stata ospitata nello spazio delle scuole medie in Viale Europa a Bagnolo Mella, la quale ha anche permesso alla nostra associazione d’innestare una solida e sincera collaborazione con l’ammi- nistrazione comunale che ringraziamo per ogni supporto. Terzo ma non meno importante evento è stato quello delle “Ultime Serate D’Estate Sull’Aia 2011”, giunto ormai alla sua 4° edizione, nella splendida cornice della Cascina Dosso. Il favoloso clima che si è avvicendato ha dato la possibilità di dimostrare ancora una volta alla popolazione bagnolese la serietà e la disponibilità che i tanti volontari ormai affezionati ci hanno regalato ancora una volta. La festa, caratterizzata anche quest’anno da particolarità proposte nei menù speciali di ogni sera è giunta a una conclusione sicuramente molto positiva: le serate di Paolo Facci, Quelli della Notte e Mario da Radio Super hanno piacevolmente allietato la cena a base di cinghiale proposta il venerdì e lo spiedo bresciano della serata di sabato. Degna di nota è anche la programmazione della domenica dedicata al divertimento dei più piccoli, che con gioia abbiamo visto correre e giocare sull’aia grazie alla presenza dei trucca bimbi, dei gonfiabili, della mascotte Bugs Bunny, dei pony e dei cavalli, dalla sfilata dei cani levrieri dell’associazione Galgos – Adozioni levrieri maltrattati. Ultime serate d’Estate sull’Aia rappresenta quindi l’ennesimo traguardo raggiunto dalla Pro Loco insieme alle tante mani che ad ogni evento vengono in nostro soccorso. Un infinito grazie va al nostro presidente, Wladimiro Panni, che con la signora Caterina Flossi ha gestito ed organizzato la cucina ed il servizio ai tavoli in cui un nutrito gruppo di volontari ci ha prontamente sostenuto ed aiutato. Grazie mille alla prontezza di Danila Gazzaniga, responsabile del servizio bar, ed a tutti i suoi collaboratori. Un meritatissimo grazie va a Vania Rossini per la gestione delle casse e della Domenica del Bimbo. Cogliamo l’occasione per ringraziare anche Paolo Bonometti, Nino Spinelli e quanti hanno collaborato per la logistica, senza di loro non ci sarebbe stata la festa sull’Aia. Un sentito grazie anche a Bruno Barbieri, Domenico Morandi e Maurizio Alessandro per la distribuzione della cartellonistica, al Sindaco Cristina Almici e all’amministrazione comunale per la disponibilità e la prontezza con cui hanno voluto dimostrare che il comune è parte attiva nelle proposte della Pro Loco; a sua volta, questa, si augura d’instaurare un legame necessario ed opportuno per valorizzare il territorio coinvolgendo sempre di più il popolo bagnolese. Vogliamo ringraziare in particolare anche chi vorrà aiutarci in futuro, per tutte le manifestazioni già in calendario e ancora da pensare…è importante che una realtà di notevole interesse come la nostra città possa vivere e risplendere di luce propria, ma per fare questo è necessaria una continua promozione e un continuo lavoro da parte di tutti ed è per questo motivo che la Pro Loco di Bagnolo Mella necessita della collaborazione di chi vorrà impegnarsi. (foto di gruppo con cani) Impegno è quindi una delle parole chiave che sostengono l’operato della nostra associazione, che si avvia all’organizzazione di dicembre, senz’altro il mese più suggestivo e divertente di tutto l’inverno. Tornano domenica 4 dicembre in piazza IV Novembre e piazza Garibaldi i tradizionali “Mercatini di Natale”, in collaborazione con il Comune e Coldiretti. L’iniziativa, che giunge ormai alla 4° edizione, è un pilastro ormai solido tra le manifestazioni della Pro Loco che si rinnova costantemente già da qualche tempo e che vede sempre maggior affluenza di spettatori e curiosi di anno in anno, i quali potranno ammirare tramite le casette di legno i favolosi prodotti che gli espositori vorranno mostrare, come non mancheranno i punti ristoro, la banda cittadina ed altri intrattenimenti. Ricordiamo inoltre che sono ancora aperte le iscrizioni per i commercianti e gli hobbisti che volessero partecipare! La segreteria della Pro Loco di Bagnolo Mella è a vostra disposizione!. (foto mercatini in bianco e nero) Secondo appuntamento sarà domenica 11 dicembre in cui torna “Aspettando il Natale con Solidarietà” con lo spiedo natalizio, che quest’anno si sviluppa con la terza elezione del “Premio alla bontà bagnolese” a cui verrà donato il ricavato del pranzo. La finalità è quella di riconoscere e premiare la volontà con cui alcuni cittadini bagnolesi operano per donare agli altri un po’ di conforto e solidarietà, valori sempre più flebili nel mondo moderno e sempre più difficili da attuare. Tutti sono invitati a partecipare: il convito è una quotidianità che se svolto in comunione con altre persone genera ricchezza anche per la comunità. (foto spiedo) Il Direttivo Pro Loco Bagnolo Mella Pianura Territorio La Novembre 2011 La Notte Bianca a Bagnolo, una “prima volta” di grande successo La vera e propria sfida accettata dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Cristina Almici è stata vinta al di là delle più rosee previsioni della vigilia. La prima “Notte Bianca” che si è vissuta a Bagnolo Mella lo scorso sabato 15 ottobre si è rivelata uno splendido successo ed ha raggiunto in pieno i suoi obiettivi: “Anche se la data piuttosto avanzata nella quale abbiamo dovuto proporre questo evento – racconta la stessa Almici – ci ha obbligato a fare i conti con un clima piuttosto rigido, posso dire che la risposta che ha ottenuto questa “Notte Bianca” che per la prima volta in assoluto è stata organizzata a Bagnolo è stata veramente positiva. Non solo sono venute tantissime persone da fuori (la cifra conclusiva parla di oltre 10.000 presenze sul territorio bagnolese per seguire le diverse iniziative del nutrito programma), ma mi piace sottolineare il fatto che la gente di Bagnolo ha risposto nel migliore dei modi a questa vera e propria novità. Volevamo proporre qualcosa che non solo movimentasse la vita del paese, ma rendesse la comunità protagonista e la unisse in questo messaggio di rinnovato entusiasmo e voglia di fare per il futuro. In questo senso, i bagnolesi sono usciti di casa e si sono ritrovati per le strade, condividendo quella che ha voluto essere una festa di tutti e per tutti. E’ stato davvero bello poter vedere le strade del paese piene di persone di tutte le età, unite dal comune intento di celebrare questa che è stata proprio la festa del paese. Devo dire che tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di tante persone, che hanno collaborato con entusiasmo affinché tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Oltre al lavoro organizzativo portato avanti Nuova fiducia per il futuro, sta per sorgere il polo produttivo di Leno Centro Il Polo produttivo di Leno Centro è destinato a diventare entro breve tempo una bella realtà. Si è infatti concluso l’iter per la convenzione urbanistica che, grazie al nuovo PGT, realizzerà questa importante struttura destinata a sorgere su un’area di 50.000 metri quadrati, a nord del paese, sulla strada che porta a Ghedi. Una nuova realtà, localizzata per la precisione in via Tito Speri, che rappresenta un segnale molto forte ed offre una comprensibile soddisfazione all’assessore all’urbanistica del Comune di Leno, Luigi Braga: “I motivi per essere contenti di questo epilogo sono davvero numerosi. In effetti il fatto di mettere a disposizione delle aree per lo sviluppo di attività produttive locali, artigiani e piccoli commercianti in primis, costituisce un elemento molto positivo. Vuol dire che, nonostante la crisi generale di questo periodo, ci sono ancora imprenditori che hanno la forza ed il coraggio di investire e di creare nuovi posti di lavoro e nuove attività. Una vera e propria sfida che può partire grazie anche ad un rapporto proficuo e diretto con un’Amministrazione Comunale sensibile alle diverse problematiche del momento. Un discorso che acquista naturalmente un significato del tutto particolare in rapporto al nostro territorio. Questi investimenti sul territorio di Leno, infatti, danno vita a nuovi posti di lavoro e valorizzano il nostro paese. Note positive alle quali si unirà anche l’opera di risistemazione della viabilità che la realizzazione di questo Polo produttivo renderà possibile. A tal proposito in via Tito Speri verrà costruita una nuova rotatoria proprio di fronte alla Lidl, mentre effettueremo altri interventi nelle diverse zone del paese per dare un’adeguata sistemazione all’intera rete stradale”. dallo staff guidato da Maurizio Bindoni, Bagnolo ha assecondato questo invito in una maniera assolutamente eccezionale. Gli operatori commerciali si sono dati un gran daffare ed alla fine hanno potuto gioire per il grande movimento che si è creato per una sera che ha ribadito la vitalità, la voglia di fare ed anche le capacità che caratterizzano le varia attività sul nostro territorio. Come anticipato, si è trattato di una sorta di prova, un test superato a pieni voti, che ci ha fatto capire non solo la bontà di una manifestazione di questo genere, ma anche che il nostro paese può fare affidamento su potenzialità che possono essere sostenute e valorizzate con tante altre iniziative. E questa – conclude il sindaco Cristina Almici – è la strada che seguiremo nei prossimi anni, presentando ogni volta due appuntamenti con la “Notte Bianca”, uno Pag. 11 all’arrivo della bella stagione ed un altro sul finire dell’estate”. Un annuncio che è già stato lanciato davanti al folto pubblico che ha seguito le esibizioni che si sono succedute sul palco nella piazza che solitamente ospita il mercato e che ha sollevato un convinto applauso di consenso. Non capita spesso, infatti, di poter camminare per le vie vestite a festa di Bagnolo, passando da uno spettacolo di giocolieri ad un’esibizione di una band musicale, da una lezione di danza all’esilarante show di Omar Fantini, che ha portato a Bagnolo i mille personaggi che lo hanno reso celebre in televisione. Il tutto, condito da uno spettacolo pirotecnico più che applaudito, per una “Notte Bianca” che ha dipinto con i dolci colori della fiducia, dell’entusiasmo e della voglia di fare il futuro di Bagnolo Mella. Un nuovo comparto produttivo a Castelletto Anche Castelletto attende importanti novità legate al suo territorio. E’ stata infatti stipulata una convenzione urbanistica per la realizzazione di un nuovo comparto produttivo. Un’area nella quale potranno sorgere nuove attività produttive (soprattutto a carattere locale come artigiani e piccoli commercianti) e che sarà accompagnata, tra l’altro, dall’obbligo per i suoi investitori di farsi carico della sistemazione del tratto stradale di via Forni (in foto) proprio come il Comune di Leno, attraverso l’assessorato all’urbanistica, ha recentemente illustrato ai rappresentanti della Commissione per Castelletto. Proprio questi lavori, che miglioreranno la rete stradale di Castelletto, rappresentano una delle principali note positive di questa convenzione urbanistica, dato che permetteranno la realizzazione di un intervento che, altrimenti, in un momento di generali ristrettezze economiche come quello attuale, avrebbe corso il rischio di rivelarsi una spesa non sostenibile dalle casse comunali. Così facendo, invece, le risorse del Comune rimarranno intatte e la comunità di Castelletto potrà guardare con interesse e fiducia ad un nuovo comparto produttivo che porterà con sé nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro. In una sola parola un’iniezione di fiducia per il futuro senza dover sostenere spese particolari in più. Pag. 12 Pianura Leno La Novembre 2011 Una scuola di Rock per aiutare i giovani a crescere E’ ormai pronto a partire un progetto interamente dedicato ai giovani. Un’iniziativa, nata dalla stretta collaborazione tra l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Leno e le Associazioni culturali “Epicentro” e “Baccano”, che si prefigge di trasformare una realtà da sempre vicina ai giovani come il rock in un’occasione di crescita e di educazione. La manifestazione, che si terrà nei locali dell’Incontragiovani, nasce da una constatazione tanto semplice quanto fondamentale, quella, cioè, della forza aggregante e della capacità di trasmettere (divertendo) idee e concetti del rock ai giovani. E’ questa osservazione che ha fatto nascere la “School of rock”, un programma articolato in tre mesi che si rivolge direttamente ai giovani con il linguaggio e le coinvolgenti sensazioni della musica. In questo senso l’obiettivo perseguito dall’Epicentro, dal “Baccano” e dall’assessorato alle politiche giovanili dell’Amministrazione comunale lenese è quello di far scoprire ai giovani il mondo del rock attraverso tre diverse forme espressive La pista ciclabile che conduce al cimitero sta per cambiare volto Dovrebbero concludersi entro la fine di novembre i lavori per la risistemazione della pista ciclabile che porta al cimitero di Leno. “Parecchie persone – spiega l’assessore ai lavori pubblici e ai servizi cimiteriali Cristina Tedaldi – hanno chiesto con insistenza che questo intervento venga realizzato. In effetti la via che conduce al cimitero del capoluogo è resa pericolosa dal traffico e le biciclette, ma anche gli stessi pedoni, non possono certo godere della sicurezza necessaria. Un’osservazione che ci ha spinto ad intervenire, studiando una precisa sistemazione della pista ciclabile. In questo senso la pista verrà definita a dovere, interclusa ai parcheggi e messa nella condizioni idonee alla sicurezza dei ciclisti che si trovano a transitare e che, una volta terminati i lavori, non dovranno più preoccuparsi delle insidie del traffico. In questo senso la pista ciclabile, realizzata su di un percorso con pavimentazione in battuto con larghezza variabile dai 3.10 ai 3.80 metri, sarà chiaramente delimitata da paletti e verrà successivamente piantumata e adornata con una siepe. Sempre per rendere più sicura e adeguata alle esigenze degli abitanti la zona, inoltre, verrà realizzato anche un attraversamento pedonale protetto e rialzato vicino all’ingresso del cimitero. Lo stesso ingresso cimiteriale sarà rivisto, in modo da venire inserito al meglio in un disegno che vuole rendere facilmente accessibile il cimitero sia per il carro funebre che per le persone che intendono visitarlo, togliendo nello stesso tempo sia le possibili barriere architettoniche che i pericoli e le insidie che il traffico può comportare. Il nostro auspicio è che i lavori, il cui costo totale è di 130.000 euro, proseguano a ritmo spedito e possano realizzare nel migliore dei modi il progetto previsto, così da rispondere in maniera rapida ed efficace ad un bisogno molto sentito da tanta gente”. Pronti a partire i lavori per la costruzione di nuovi loculi nel cimitero del capoluogo Anche se l’argomento è di quelli che, per forza di cose, non sollevano particolari entusiasmi, facendo riferimento alle numerose richieste che sono giunte e continuano giungere a tal proposito, l’assessore ai servizi cimiteriali del Comune di Leno, Cristina Tedaldi, ha annunciato l’ormai prossima partenza dei lavori per la realizzazione di nuovi loculi all’interno del cimitero del capoluogo. Un’opera che si è resa necessaria visto il graduale aumento della popolazione e il conseguente, fisiologico bisogno di rispondere in maniera adeguata (sotto ogni punto di vista) anche a questa problematica. Questo intervento prevede la costruzione di centocinquanta loculi, un’opera che il prossimo anno verrà realizzata pure nel cimitero di Castelletto. Anche in questo caso per venire incontro in modo concrete alle ripetute richieste di numerose persone. come la musica ascoltata e spiegata da esperti del settore, quella raccontata sul grande schermo e quella suonata dal vivo. Una conoscenza del mondo del rock ovviamente non fine a se stessa, ma vista come lo strumento per aggregare i giovani e per trasmettere loro idee e concetti che possono poi diventare occasione di crescita personale. Questo l’ambizioso “disegno” che è pronto a sostenere l’edificio della “School of rock”. Per quel che riguarda, invece, la sua realizzazione pratica, gli organizzatori hanno previsto la presentazione di tre momenti distinti, che prenderanno il via dagli incontri di ascolto musicale. Cinque serate durante le quali verranno ripercorsi cinque decenni della storia della musica rock. Un affascinante viaggio dagli anni Sessanta ai giorni nostri, che metterà a confronto (per una sfida serrata e chiamata a proclamare il suo illustre vincitore) il meglio di quanto realizzato e proposto da ciascun decennio (’60, ’70, ’80, ’90 e Anni Duemila). In questa autentica disfida, denominata non certo a caso “Versus”, dieci personaggi ben conosciuti della scena musicale bresciana, suddivisi in due relatori/ dj per ciascun decennio, avranno il compito di individuare il meglio del periodo loro assegnato, scegliendo al tempo stesso i 10 album fondamentali di quegli anni. Una sfida che non sarà solo musicale, ma che inserirà pure i principali avvenimenti a livello culturale e sociale di quegli stessi anni. Anche queste indicazioni serviranno per far esprimere il loro giudizio ai giovani partecipanti, che potranno così divertirsi a votare il decennio preferito. Un altro momento molto intenso sarà poi la rassegna cinematografica intitolata “Autumn in rock”. In questo caso verranno proiettati quattro lungometraggi che avranno il compito di illustrare come il mondo della musica viene visto e descritto dal cinema. Un viaggio che utilizzerà modalità espressive di diversa provenienza (Italia, Germania e Stati Uniti) e che abbraccerà un periodo compreso tra il ’98 ed il 2009. Il terzo momento della “School of rock”, dulcis in fundo, sarà riservato ai concerti live. In questo caso verranno organizzate tre serate, intitolate “Battle of band”, durante le quali sei gruppi di ragazzi compresi tra i 15 ed i 25 anni avranno l’opportunità di esibirsi in pubblico. Ogni sera saliranno sul palco due band che si cimenteranno in una sfida simbolica che completerà il cammino di questo progetto che vuole essere al tempo stesso un’occasione di crescita e di socializzazione per i giovani di Leno. Pianura Ghedi La Novembre 2011 Pag. 13 Palazzo Orsini sarà il nuovo In pellegrinaggio da Ghedi asilo nido a Santiago de Compostela con la bicicletta L’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Lorenzo Borzi a Ghedi ha ribadito sin dagli inizi del suo mandato di voler dedicare un occhio di riguardo alla scuola, intesa come luogo di formazione e crescita delle nuove generazioni, e alla sua organizzazione, comprendendo in questa particolare attenzione un tasto di assoluta importanza come quello relativo all’edilizia scolastica. Il tutto per un progetto di indubbio rilievo che prevede tra i suoi obiettivi principali l’idea di realizzare anche in territorio ghedese un polo scolastico efficiente e di livello elevato. Un passo di notevole significato nella direzione di questo ampio disegno è stato compiuto proprio lo scorso mese di ottobre con l’approvazione, avvenuta in Consiglio Comunale, della variazione della convenzione relativa alla destinazione dell’ex Palazzo Orsini, inizialmente riservato a una natura prettamente culturale ed ora messo a disposizione di scopi sociali. Un nuovo “carattere” che ha permesso di far partire un progetto molto importante, grazie al quale sarà proprio l’ex Palazzo Orsini, adeguatamente recuperato e ristrutturato, ad ospitare il nuovo asilo nido di Ghedi. Una struttura che sta diventando sempre più importante per l’intera comunità e che attualmente si trova nella ristretta struttura di via Circuito Sud, unitamente alla scuola materna. Una “convivenza” non certo facile, in uno spazio che crea non poche difficoltà alle normali attività, sia didattiche che ludiche, di entrambe le scuole. Proprio questa situazione dalla gestione più che impegnativa ha indotto l’Amministrazione Comunale di Ghedi ad avviare un progetto che richiederà un intervento totale di 1.250.000 euro, ma che, una volta completato, permetterà alle famiglie della cittadina bassaiola non solo di contare su un nuovo asilo nido moderno ed efficiente, con ampi spazi e soluzioni all’avanguardia, ma vedrà un congruo ampliamento anche della scuola dell’infanzia, che consentirà pure a questa realtà un prezioso passo in avanti. Un edificio rinnovato, con nuove aule, per un complesso finalmente in grado di rispondere in maniera adeguata sia alle esigenze dei bimbi della materna che dei loro genitori. Ha dunque preso il via l’iter burocratico destinato a raggiungere un risultato al quale tutta Ghedi guarda con molta attenzione, un obiettivo che non rimane certo isolato nel programma stilato della Giunta guidata dal sindaco Borzi, che ha ribadito la sua ferma intenzione di portare avanti l’ambizioso progetto relativo al nuovo polo scolastico. Un grande traguardo che, non appena le casse comunali lo consentiranno, diventerà non solo un vero e proprio fiore all’occhiello per la cittadina della Bassa, ma rappresenterà un nuovo, prezioso strumento per aiutare le nuove generazioni a crescere nel migliore dei modi. Edi e Francesca Dotti, con la loro piccola Anna di soli 19 mesi, detengono un vero e proprio record. Insieme hanno condiviso un’esperienza che sicuramente rimarrà indelebile nella loro memoria, partendo dalla loro casa di Ghedi e percorrendo il cammino del pellegrino fino a Santiago De Compostela. Un tragitto che fedeli di tutto il mondo conoscono, ma che la famiglia Dotti ha completato percorrendo 850 km in bicicletta e portando con sé una bimba che con i suoi 19 mesi vanta il non trascurabile primato di potersi considerare la pellegrina italiana più giovane in assoluto. Sono serviti all’instancabile coppia ghedese ben 12 giorni di viaggio per completare il tracciato che ha permesso loro di attraversare ben quattro regioni della Spagna (Navarra, Roja Castiglia, Leon e Galizia). Un itinerario impegnativo, che ha presentato i terreni più disparati, salite, discese, boschi, ampie distese aride, solo per fare alcuni esempi. Un’impresa che ha richiesto non poca fatica ai coniugi Dotti, che si sono sobbarcati una media di 80 km al giorno percorsi in circa 6, 7 ore. Passando da terreni sterrati a piccoli paesini senza tempo, Edi, Francesca e la piccola Anna (sempre pazientemente seduta nel seggiolino posteriore della bici del padre) hanno completato la “credenziale”, il libretto che, adeguatamente timbrato, consentiva loro di sostare negli ostelli e nelle chiese poste lungo il percorso che conduceva a Santiago De Compostela. Sospirata meta che, dopo il suggestivo passaggio attraverso città davvero splendide come Borgos e Leon, tanto per fare qualche esempio, è stata raggiunta con grande gioia dai due singolari pellegrini di Ghedi che hanno visto premiata la loro fatica non solo dai complimenti e dai saluti ricevuti dai pellegrini di tutto il mondo, ma anche da un’esperienza di pace e di fede che senza dubbio li accompagnerà per tutto il cammino della loro vita. Pag. 14 Pianura Verolanuova La Novembre 2011 Il calendario dell’Università Aperta 8 novembre martedì pomeriggio VISITA TURISTICA & CULTURALE ai dintorni di BAGNOLO MELLA (BS) Visita guidata della Cascina Canello (ristrutturata nel 1534 dalla famiglia Ganassoni e successivamente affrescata da Aragonese, Romanino, Lattanzio Gambara; nel 1573 passa alla famiglia Martinengo di Padernello) con successiva visita guidata del Santuario Santa Maria della Stella (con le cinquecentesche sculture lignee di Clemente Zamara) - Ore 13,45 partenza in pullman da Verolanuova “Piazza Chiesa”. - Ore 14,00 partenza in pullman da Pontevico “Piazza Mazzini” + “Isola”. - Ore 14,30 ritrovo dinanzi all’ingresso della Cascina Canello. 11 novembre venerdì ore 15,15 MEDICINA e FILOSOFIA - Il Medico nell’Età della Tecnica: mito e realtà del progresso scientifico. Esaminiamo il rapporto tra progresso scientifico ed esistenza umana, per capire le ragioni dell’uno e dell’altra, di fronte ad uno scenario in cui i problemi della vita di ogni giorno contribuiscono a confondere i termini. Relatore : Dott. Fabrizio BONERA 15 novembre martedì ore 15,15 LETTERATURA – L’uomo e la storia, nella poesia dell’Ariosto (1474-1533). Anche gli Autori del passato ci interrogano sui destini dell’umano, affascinati come tutti noi dalla precarietà dei fatti. Relatore : Prof. Angelo RESCAGLIO 18 novembre venerdì ore 15,15 ASTRONOMIA - Asteroidi, killers dallo spazio. Che cosa ci si aspetta dal cielo? Ma sono veramente così pericolosi come si vede in certi film? Che cosa si fa per tenere monitorato questo problema? Relatore : Sig. Wladimiro MARINELLO 22 novembre martedì ore 15,15 SCIENZE RELIGIOSE – Scienza e fede: dialogo o conflitto? Oggi, alla luce delle continue novità tecnologiche, espressione di un progresso frenetico ed inarrestabile, è ancora possibile conciliare la dimensione spirituale con quella scientifica? Relatore : Dott. Ettore DE ANGELI 25 novembre venerdì ore 15,15 FILM – Il mestiere delle armi. Regia di Ermanno Olmi. Questo film del 2001 illustra l’introduzione dell’arma da fuoco nell’arte della guerra. Nella prima metà del 1500 i lanzichenecchi luterani scendono in Italia puntando verso Roma per punire il Papa. Giovanni dalle Bande Nere riuscirà a fermarli? L’arma da fuoco che ruolo avrà in questo conflitto? NB. Il film terminerà alle ore 17,00 circa. 29 novembre martedì ore 15,15 STORIA - Un mondo in formazione. I principali avvenimenti del XV secolo: la transizione da un sistema feudale agli albori dello stato moderno. Relatore : Prof. Luisa TINELLI. Pianura Verolanuova La Novembre 2011 In mostra lo spazio creativo di Paracchini dalla prima pagina. C’è anche il verolese Luigi Paracchini fra i pittori presenti nella collettiva allestita fino al 13 novembre alla galleria di vicolo San Zenone a Brescia. La rassegna ha il titolo “Sei stanze e un Giardino” e gli artisti coinvolti “provano a lasciare segni nella continuità degli uomini dissodando e coltivando la realtà più profonda” scrive in presentazione del catalogo, disponile in galleria, Fausto Lorenzi – critico d’arte – il quale aggiunge: “Nel giardino dei sei autori s’insinua idealmente anche una rana che gracchia sorniona, un po’ stupìta e un po’ beffarda come se fosse venuta ad increspare la morta gora dello stagno... Quello della rana – conclude Lorenzi - è l’imprevisto che ti fa considerare la vita com’è, con le sue continue sorprese e variazioni”. Con Paracchini espongono nella collettiva di Brescia: Pierangelo Arbosti, Davide Allegretti, Emanuela Brizzi, Pinuccia Nicolosi, Clara Scarampella. “Sei stanze ed un giardino” per l’incontro di sei artisti attorno al tema della cura dello spazio creativo al pari della difesa delle biodiversità dello spazio naturale, imponendo a ciascuno un’identica misura ed un impegno di reciprocità. Di Luigi Paracchini è giusto aggiungere che i suoi trascorsi nell’ambito dell’espressività visiva italiana ne fanno uno dei più seri ed impegnati artisti lombardi. Senza clamori e senza inseguire facili mode, egli esprime la sua ricerca e ne fa un intimo modo di vita. (f.pio.) Pag. 15 Caldarroste missionarie per sostenere Padre Scaratti CADIGNANO – Ogni fine settimana, il sabato e la domenica, ed in eventuali giorni festivi infrasettimanali, gli aderenti al gruppo missionario di Cadignano, frazione di Verolanuova, promuovono la “Castagnata missionaria”. Fino al termine di gennaio nel pomeriggio dalle 16 alle 20, in particolare i giovani del paese, si radunano nel cortile in prossimità del semaforo in centro all’abitato che regola l’attraversamento della Provinciale che divide il paese. Essi armeggiano al bracere ardente e preparano caldarroste che distribuiscono, a libera offerta, ai molti che si fermano avvisati dell’iniziativa da un paio di vistosi cartelli vergati a pennarello, sistemati nelle due direzioni di marcia. Prende vita così l’annuale iniziativa finalizzata a sostenere l’opera di padre Giuseppe Scaratti impegnato in Paraguay nel movimento dei missionari del Verbo Incarnato. E’ vita grama in America Latina dove padre Scarlatti è diventato riferimento di solidarietà concreta. Padre Scaratti è nato a Cadignano nel 1940. Si è preparato al sacerdozio per dedicarsi a terre di missione. La sua prima esperienza nel Chacao, tra gli indigeni Guaranì. Poi nelle parrocchie di Hernandalis, Pirapò e Major Ortano a diffondere il Vangelo nelle 37 comunità disseminate nel territorio per le quali ha realizzato pozzi per dare acqua agli indigeni, costruito scuole e la chiesa. Egli si prende cura dei giovani facendo in modo che possano studiare per essere utili alle comunità nelle quali vivono. La parrocchia di Cadignano lo sostiene con diverse iniziative. E le Caldarroste missionarie” sono un modo per dargli un costante aiuto poiché “è impossibile amare quel Dio che non vedi senza amare il fratello che vedi. E da questo dipendono “tutta la Legge e i Profeti”, ovvero le Parole di Dio sulla storia di fede e libertà dell’umanità intera”. Parole di padre “Giuseppe Scaratti della società del Divin Verbo – Verbita all’indirizzo Cas. Cor. 576 – Asuncion – Paraguay” ed un distaccamento per sostenerlo a Cadignano, frazione di Verolanuova. Pag. 16 Pianura Territorio La Novembre 2011 I Sindaci della Bassa e la crisi della finanza pubblica Manerbio, Il sindaco di Manerbio, Cesare Meletti, ha una posizione molto chiara nei confronti degli ultimi provvedimenti varati dal Governo: “Quello che penso - esordisce con grande determinazione - è che ci hanno inferto ulteriori tagli in un bilancio come il nostro già ridotto all’osso. Basti pensare che per questo 2011 ci verrà a mancare una somma più che considerevole come i 245.000 euro che nel 2012 diventeranno addirittura 520.000. Sono cifre che parlano da sole ed evidenziano la difficoltà con la quale il Comune di Manerbio può andare avanti ed erogare i servizi desiderati ai cittadini”. Una situazione molto delicata che avrà conseguenze dirette non solo in alcuni settori, ma anche nella modalità con la quale i manerbiesi potranno usufruire di alcuni servizi: “La situazione finanziaria che si è venuta a creare ci obbliga a ridurre in maniera drastica le spese per la cultura. Avevamo previsto un intervento a sostegno dei cassaintegrati che invece ci vediamo costretti ad annullare, così come siamo in difficoltà in un servizio molto importante per tante famiglie come la mensa scolastica. In questo caso saremo costretti ad aumentare la tariffa e a cercare di risparmiare nell’erogazione del servizio stesso. Così facendo rischieremo di offrire un servizio meno competitivo ad un costo elevato”. Una conclusione alla quale il primo cittadino di Manerbio non vorrebbe proprio arrivare, ma non è possibile reperire i fondi Cesare Meletti Bagnolo Mella, che servono per mandare avanti la macchina amministrativa in altro modo: “Mi chiedo dove potremo reperire i soldi per fare quello che vogliamo realizzare per la nostra comunità. Il problema di fondo è che quando si cercano i soldi si vanno sempre a cercarli negli enti locali. Così facendo, però, si dimentica che si scaricano tutti i problemi su figure come quelle dei sindaci che, in realtà, sono i primi, veri referenti dei cittadini. In effetti quando una persona ha un problema non va certo dal presidente del Consiglio o da quello della Regione. Si rivolge al sindaco, ma se al primo cittadino vengono sottratte anche le risorse che derivano dal suo territorio come potrà dare una risposta efficace e positiva alle richieste della gente che si rivolge a lui?”. Anche la scelta di tempo con la quale è stata realizzata questa manovra lascia più di un motivo di rammarico al sindaco Meletti: “Questo provvedimento è stato presentato a settembre, ma a questo punto l’anno è quasi finito ormai. Io ho speso determinate parole con i cittadini pensando di poter contare su certe risorse e adesso scopro che non le ho più. Cosa posso dire alla gente, che stavo scherzando quando ho fatto le mie promesse? Forse - conclude il suo sfogo Cesare Meletti - sarebbe meglio se venisse introdotto una volta per tutte questo benedetto federalismo fiscale. Almeno saprei di poter contare nel mio Comune su dieci soldi. Forse pochi, ma saprei anche che rimarrebbero tali sino alla fine...”. A Bagnolo Mella i recenti interventi varati dal Governo si sono sommati ad una situazione già molto delicata, resa particolarmente difficile da un notevole dissesto economico che si è accumulato negli ultimi anni: “Per quel che riguarda il nostro Comune - spiega Cristina Almici, sindaco dallo scorso mese di maggio - a preoccupare più che il taglio voluto dalle manovre sono le ristrettezze legate al mancato rispetto del patto di stabilità. Sin dall’inizio del mandato, dunque, il nostro compito è stato chiaro, risanare i conti comunali e cercare di rientrare nei dettami imposti dal patto. Un proposito veramente impegnativo, specie se si considerano gli ulteriori limiti che sono direttamente collegati al mancato rispetto del patto di stabilità. Il primo passo è stato quello di comprimere tutte le spese, operazione che abbiamo realizzato in modo più che meticoloso, come conferma il dato che siamo riusciti a tagliare la spesa corrente di oltre il 9%”. Una vera e propria risalita contro corrente, che per il 2011 ha visto il ragguardevole taglio di oltre 600.000 euro: “Abbiamo impostato una gestione molto oculata, rivolta a limitare al massimo le spese e a cancellare tutte quelle non necessarie. Ci siamo mossi nell’ottica di conservare i servizi ai cittadini nonostante la delicata situazione nella quale il nostro Comune si è venuto a trovare. A parte il Centro di Aggregazione Giovanile, già penalizzato di per sé da una gestione deficitaria, per il resto abbiamo voluto mantenere tutti i servizi ai cittadini, tentando comunque di renderli sempre più efficienti e colpendo in modo sistematico Ghedi, Una gestione più che oculata delle proprie risorse e dei servizi erogati è la risposta scelta dall’Amministrazione Comunale di Ghedi davanti alle nuove restrizioni previste dalle ultime manovre finanziarie: “Anche noi abbiamo subìto tagli piuttosto evidenti - è il commento del sindaco Lorenzo Borzi. Il fatto è che ci troviamo in un periodo di crisi e la crisi raggiunge tutti, sia i privati cittadini che i comuni. Bisogna prendere atto della situazione e rimboccarsi le maniche”. Davanti all’ipotesi di tagliare servizi alla cittadinanza per assecondare questa necessità di risparmio il primo cittadino ghedese adotta una linea guida ben precisa: “Noi, lavorando con grande attenzione e cercando di individuare tutte le voci possibili, abbiamo tagliato tutto ciò che non è strettamente necessario. Abbiamo tagliato il superfluo, ma ci stiamo impegnando per mantenere i servizi alla cittadinanza. Cristina Almici tutti gli sprechi”. Una vera e propria parola d’ordine che ha portato a scoprire una risorsa che sta giocando un ruolo determinante in questa ripresa bagnolese: “Ci siamo impegnati in maniera sistematica a ridurre la spesa corrente, passando dai 7.626.000 del 2010 agli attuali 6.933.000. In tutto questo, però, bisogna porre in grande risalto il volontariato che si sta rivelando determinante. In effetti abbiamo chiesto aiuto ai cittadini e loro si sono messi a disposizione con grande generosità, sia come privati che come imprese. Una forza che abbiamo utilizzato per servizi come il taglio dell’erba, ma anche per lavori legati al settore edile. Certo, è stata una gran bella scoperta della quale va dato atto ai bagnolesi, ai quali chiediamo di offrire il proprio aiuto personale per il bene dell’intera comunità”. Lorenzo Borzi In particolare abbiamo deciso di salvaguardare tutto ciò che riguarda il sociale e realtà fondamentali come i bus che accompagnano a scuola i ragazzi o la mensa scolastica. Quello che dobbiamo imparare a fare prosegue il sindaco Borzi - è rimodulare i nostri servizi. Un esempio che dobbiamo prendere in prestito dal buon padre di famiglia, che quando i conti sono in ribasso aspetta un anno o due in più per cambiare la macchina. Così ci dobbiamo comportare pure noi, imparando non solo a fare economia di tutte le cose, ma tentando di gestire al meglio quello che abbiamo. Un modo di operare che abbiamo messo in pratica per il taglio dell’erba. Un’operazione che non eseguiamo più tutte le settimane, ma che “allunghiamo” ogni 10/15 giorni”. La logica delle attività indispensabili ha portato anche ad altre scelte non facili: “Nel concetto di economizzare al massimo sui nostri servizi rientrano anche alcune decisioni che possono sembrare impopolari, ma che, in realtà, seguono proprio questa direttiva di salvaguardare tutto ciò che è indispensabile. In questo senso abbiamo deciso di rinunciare al mediatore culturale (che richiedeva uno stanziamento di ben 45.000 euro) e questo non per idee preconcette, ma perchè riteniamo che l’ideale inserimento dei bambini stranieri debba avvenire direttamente attraverso l’apprendimento che viene offerto dalla scuola. Spendere una cifra del genere, di questi tempi, per aiutarli a conoscere usi e costumi del nostro territorio sembrava solo un inutile e costoso doppione”. Pianura Territorio La Novembre 2011 San Paolo, la scuola di musica G. S. Pralboino, non solo calcio Continuano con grande successo i corsi della scuola di musica promossi dall’amministrazione comunale di San Paolo, e coordinati dalla neonata associazione culturale “Carlotta Ferrari”. L’associazione ha voluto sensibilizzare l’importanza della musica e soprattutto dell’imparare a suonare uno strumento musicale, offrendo una aperitivo musicale che si è tenuto presso la piazza di San Paolo sabato 24 settembre. L’evento ha saputo attrarre numerosi cittadini incuriositi dall’insolito concerto-aperitivo in cui si sono esibiti dei componenti della banda musicale di Borgo San Giacomo. La speranza è di vedere ben presto anche artisti di San Paolo esibirsi in un gruppo di musicisti. Attualmente gli iscritti ai corsi sono una cinquantina circa, così suddivisi: una ventina per il corsi di strumenti a fiato e percussioni e una ventina per il corso di chitarra. Aumenta sensibilmente il numero degli iscritti ai corsi di pianoforte. Le iscrizioni alla scuola sono sempre aperte sia per i ragazzi ma anche e soprattutto per giovani e adulti; non esitate! Il Circolo culturale Don Emilio Verzelletti, per il 25° anno dalla fondazione organizza il IX Festival Pianistico. Di seguito riportiamo il programma degli eventi: - Sabato 12 Novembre 2011 ore 20,30 CONCERTO LIRICO con il Coro Lirico Sereno di Brescia pianista: M° Michela Piovanelli direttore: M° Mario Marenghi Musiche di Verdi, Mascagni, Donizetti, Puccini, Rossini - Domenica 13 Novembre 2011ore 20,30 RECITAL PIANISTICO del M° Gerardo Chimini Musiche di Liszt, Bach, Schubert e Wagner Per ogni concerto del Festival Ingresso Libero e Gratuito Si sono già tenuti: Chi parla di sport a Pralboino non può fare a meno di soffermare la propria attenzione sul G.S. Pralboino, una sigla a buon diritto tradizionale che da parecchi anni sta scrivendo pagine ricche di significato nel mondo del calcio. Un discorso che prosegue anche nel corso di questa stagione, che ha visto la squadra biancazzurra ripresentarsi al via del Campionato di Seconda Categoria, ben decisa a dare il massimo per conservare il suo posto a questi livelli. Un progetto che è stato affidato ad un gruppo ricco di giovani, guidato dalla tenacia e dalla determinazione di un allenatore, a sua volta giovane, come Luciano Cirimbelli, giocatore di estro e talento con le scarpette bullonate ai piedi e tecnico attento e sempre propositivo da quando siede in panchina. Proprio questi “ingredienti” hanno offerto alla compagine bassaiola una prima parte della stagione tanto positiva da inserirsi in pianta stabile nella zona nobile della classifica. Il cammino, come lo stesso Mister Cirimbelli ama ripetere, è comunque ancora lungo e il “bello” viene proprio adesso, quando si dovrà confermare a suon di risultati la bella impressione suscitata nelle prime giornate. Un compito che non intimorisce Solazzi e - CONCERTO IN DUO Maria Ernesta Scabini, contralto M° Roberto Bulla, clavicembalo e pianoforte Musiche di Vivaldi, Scarlatti e Schubert - RECITAL PIANISTICO del M° Daniel Espen Musiche di Liszt e Beethoven San Paolo, IX Festival Pianistico Velocizzare l’immissione sulla Provinciale delle ambulanze in emergenza Il gruppo di volontari dell’Associazione Autolettiga Avis e il Comune di Villa Carcina avevano chiesto alla Provincia l’installazione di un semaforo a chiamata sulla SP BS 345 ‘delle tre valli’, all’altezza dell’incrocio tra via Monte Guglielmo e via Bernocchi. La richiesta era scaturita al fine di evitare alle autolettighe del 118, lunghe soste nel sopracitato incrocio, in attesa che si defluisse il traffico perdendo così minuti preziosi sull’intervento a salvaguardia della vita dei cittadini. Dallo scorso sabato 17 settembre l’impianto è operativo e può essere attivato solo dai volontari tramite un telecomando, in caso di necessità e di urgenza. Così commenta l’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia Mariateresa Vivaldini: “Sono convinta dell’importanza di quest’opera, la spesa sostenuta servirà a ridimensionare i tempi d’attesa delle autolettighe nei casi di emergenza.” La Provincia ha disposto di compartecipare all’iniziativa con lo stanziamento di una somma di 10.000,00 euro da erogare al Comune di Villa Carcina, che ha eseguito l’opera. Pag. 17 compagni né li distrae dal portare avanti il proprio lavoro, ma, al contrario, li carica con la giusta consapevolezza di dover onorare al massimo il fatto di rappresentare la vera e propria punta dell’iceberg che rappresenta il Pralboino. Una società che da sempre riserva un occhio di riguardo al settore giovanile e che fa dei giovani e della loro educazione un illustre fiore all’occhiello. Una tradizione che i dirigenti biancazzurri intendono portare avanti con la massima convinzione anche per il futuro, anche perché proprio dal vivaio possono nascere le soddisfazioni non solo per quelli che saranno gli adulti del domani, ma anche per la prima squadra bassaiola che, animata e caricata a dovere da queste sue preziose risorse “verdi”, può spiccare un ulteriore salto di qualità e spiccare ancora più in alto senza mettere a repentaglio la continuità e la solidità di tutto quello che il G.S. Pralbono rappresenta non solo per gli amanti del calcio, ma anche per l’intera comunità locale. Pag. 18 Pianura Territorio La Novembre 2011 Conoscere la Bassa coi suoi palazzi e castelli e nella storia Tre fondazioni insieme per la valorizzazione del territorio, Sono: Cassa Padana – Fondazione Dominato Leonense, Fondazione Pianura Bresciana, Fondazione Castello di Padernello che propongono itinerari e “gite scolastiche” alternative alle classiche mete di città d’arte. PRIMO ITINERARIO: VISITA AL MUSEO RAIS Percorso rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia agli alunni delle classi 1a e 2a della scuola primaria. Mestieri e giochi di una volta - Percorso rivolto agli alunni delle classi 3a, 4a e 5a della scuola primaria. Vita e cultura rurale nella pianura bresciana e storia del gioco antico e della tradizione - Percorso rivolto agli alunni delle classi 1a, 2a e 3a della scuola secondaria di primo grado. Questo percorso è rivolto anche agli studenti degli istituti della scuola secondaria di secondo grado con maggiori approfondimenti sui temi affrontati. Ogni percorso dura un’ora. - Costo visita guidata: € 3 a bambino - Possibilità di personalizzare la visita su richiesta, durante la prenotazione. VISITA AL MUSEO RAIS + LABORATORIO DIDATTICO VISITA GUIDATA + UNO DEI SEGUENTI LABORATORI “Il gioco della tradizione” - Giocando con l’ecologia” - “Espressioni del nostro corpo” - “Dalla fiaba al meraviglioso mondo dei burattini” - “Il gioco storico” - “Impariamo la fisica giocando” NOVITA’ 2011/2012: English Guided tour - Visita guidada en espanol (il martedì) - Alle origini del gusto (in collaborazione con Slow Food condotta della Bassa Bresciana - Il pane attraverso la storia Dal latte al formaggio - Percorso sul bio, prodotti a Km zero e tracciabilità dei cibi (possibilità di abbinare questo percorso ad un’uscita sul territorio per visitare la Cooperativa Sociale Agricola L’Antica Terra in cui si vedono animali e vegetali sul tema della biodiversità) - La magia dei colori (laboratorio erbe e tintorie) - Crea la tua maschera (laboratorio di giocattoli) - Giocomotricità- ritrovare il piacere del movimento e del gioco condiviso. NOTE: - Durata del laboratorio: 1-1,5 ore (+ 1 ora della visita al museo) - Costo Itinerario (visita + laboratorio): 5,00 € a bambino - Possibilità di personalizzare la visita su richiesta, durante la prenotazione. Possibilità di visite e percorsi personalizzati Prenotazioni e info: Zani Paola museorais@ popolis.it tel: 030 9040210 - 3355098504 FONDAZIONE DOMINATO LEONENSE - Percorso Storico: “L’Abbazia Leonense: il Monastero di San Benedetto, dal 758 d.C. Al 1783” - “In viaggio con il pellegrino medievale” - “Il Monachesimo benedettino: San Benedetto dalla regola a patrono d’Europa” NOTE: - Durata: 1 ora per modulo. Dove: Sala Espositiva Cassa Padana Bcc, Brescia. Costo: gratuito. Periodo: tutto l’anno. Percorso di Educazione al Risparmio - “La sfida dei cincilli”: per un uso consapevole del denaro Lezione interattiva rivolta alle classi della scuola primaria NOTE: - Durata: 1 ora e mezza (in aula) Costo: gratuito - Periodo: tutto l’anno. Possibilità di visite e percorsi personalizzati Prenotazioni e info: Daniela Iazzi – Marco Sacchi info@fondazionedominatoleonense. it tel: 3316415475 - 0309038463 FONDAZIONE CASTELLO DI PADERNELLO - VISITA GUIDATA AL CASTELLO Il castello e i suoi segreti (Visita al castello con guida (biglietti unici, esenti insegnanti ed accompagnatori): 3 euro - Durata: 1,5 ore. Visita guidata al Castello di Padernello + Laboratorio La natura e la sua magiaLaboratorio rivolto alle scuole dell’infanzia e alla 1a e 2a della scuole primaria Costruiamo il castello - Laboratorio rivolto alle classi della scuola primaria - Crea il tuo stemma: Laboratorio di tecnica artigianale ed artistica - Laboratorio rivolto alle classi delle scuole 3a, 4a e 5a della scuola primaria e delle classi della scuola secondaria di primo grado. NOTE: - Costo € 6,00 ad alunno - Durata: 1,5 ore La visita e/o il laboratorio devono essere prenotati e confermati almeno 15 giorni prima. Ai laboratori sono ammessi gruppi da un minimo di 15 ad un massimo di 25 alunni. Possibilità di personalizzare il laboratorio su richiesta, al momento della prenotazione. Domenica 13 Novembre la Corte dei Sapori a Padernello Dalla nostra terra i prodotti garantiti da SlowFood: il progetto eno-gastronomico sviluppato dalla Fondazione Castello di Padernello. Partner principale è SlowFood, attraverso la propria condotta Bassa Bresciana, conosciuto per l’approccio culturale e sociale dei saperi gastronomici italiani. La collaborazione si avvale del contributo della Fondazione Cariplo, della Fondazione della Pianura Bresciana e dalla Fondazione Dominato Leonense: realtà significative per l’attenzione e sensibilità da sempre dimostrate a questa terra e alla sua cultura. Al Castello di Padernello, il mercato del “Buono, pulito e giusto” con il “gustoso” obiettivo di valorizzare i prodotti del territorio, alla riscoperta, nell’affascinante ambientazione del maniero di Padernello, di tradizioni contadine invariate nel tempo, rispettose dell’ambiente, dei suoi tipici sapori genuini, e di prodotti lontani da sofisticazioni. Gli appuntamenti a Padernello rientrano nel circuito dei mercati che Slow Food organizza sul nostro territorio, una distribuzione diffusa nella zona e nel tempo che vuole portare alla buona abitudine di una spesa garantita, genuina, portando il produttore direttamente a contatto col consumatore. Un rapporto di fiducia e di certificazione di provenienza di ciò che si acquista, un sistema di rintracciabilità diretta a chilometro zero; prodotti che non coinvolgono trasporti, concimi chimici, sementi modificate e tutto ciò che può danneggiare l’ambiente ma anche il sapore e il gusto. Puro diritto al piacere a tavola e non solo, contrapposto alla filosofia dei fast food ed alla frenesia della “fast life”. Info: Fondazione Castello di Padernello 030 9408766 [email protected] www.castellodipadernello.it Pianura Territorio La Novembre 2011 Giacomo Bazzoni è il nuovo Vicepresidente di Federsanità Il Consiglio Esecutivo di Federsanità – Anci, nella riunione dello scorso 30 settembre a Roma, ha proceduto alla nomina del nuovo vicepresidente vicario, un incarico di grande prestigio che è stato affidato a Giacomo Bazzoni. Giacomo Bazzoni, figura conosciuta e stimata non solo nell’intero territorio della Bassa, è attivo da anni nel settore del welfare e della sanità ed è presidente della Commissione Welfare di ANCI e del dipartimento Welfare e sanità di ANCI Lombardia. Un forte impegno che trova nel nuovo, illustre incarico appena ricevuto un chiaro segnale di continuità ed un ulteriore stimolo ad offrire il proprio contributo personale: “In un momento in cui le risorse dei Comuni si stanno esaurendo – è stato il commento dello stesso Buzzoni - mi impegnerò ad essere particolarmente attento a ricercare tutte le possibilità di integrazione e compenetrazione con le politiche sanitarie e sociali”. Poche parole, dunque, e tanta voglia di fatti concreti per il nuovo vicepresidente vicario che è stato accolto con motivata soddisfazione anche dal segretario di ANCI Lombardia, Pier Attilio Superti: “La nomina di Bazzoni è senza alcun dubbio il giusto riconoscimento per tutto l’impegno da lui profuso in tanti anni a difesa dei servizi socio sanitari dei Comuni e delle fasce più deboli della popolazione. Il lavoro che lo attende adesso è ancora più impegnativo, perché oggi i servizi essenziali dei Comuni sono messi in dubbio dalla manovra e dai tagli alle risorse di Regioni e Ministeri. Occorrerà ripensare il sistema di welfare, provando ad integrare le risorse e a gestirle con ancora più efficienza. Sono certo che Bazzoni saprà offrire un apporto positivo a tutta questa delicata situazione, ricompensando nel migliore dei modi la fiducia che gli è stata riservata”. Chiesuola, fra fede e tradizione Novembre a Chiesuola, la frazione di Pontevico dove si dimostra come anche piccoli centri sanno essere culturalmente vivaci. I merito va alle famiglie locali, in particolare padre e figlio Baronio, che curano il decoro della chiesa di Sant’Antonio abate e l’oratorio sempre frequentato da giovani ed adulti. Recentemente si è svolto con successo il festival musicale, tre serate nelle quali hanno trionfato Giuseppe Scapelletti, voce, con Francesco Baronio, chitarra, in duo. Dietro le quinte Luca Baronio ha coordinato l’evento nel salone del’Oratorio presente un pubblico numeroso di giovani e adulti del circondario. Un successo alla Festa del Ringraziamento del 13 del mese (ritrovo alle ore 10, Messa alle 10,30, pranzo sociale a mezzogiorno e mezzo per proseguire con diverse iniziative). Domenica 20, festa di Cristo Re, nella chiesa di Sant’Antonio abate verrà proposto il concerto offerto da Giovanna Nocivelli in memoria del padre Enrico con la formazione composta da due trombe, un trombone ed un corno: In programma: Intrada di H.L.Hassler; Sonata a quattro di G.P.Toleman; Cristus factus est di F.Anerio; Canzon di Scheid; Sonata di B.Marini; Sinfonia dal Nabucco di Verdi; Sonata a 4 di G.Gabrieli; La cueva del dragon. Previsti un paio di “bis” per una serie di brani eterogenei per un pubblico d’intenditori che anche a Chiesuola e dintorni apprezzano l’ottima musica. Pag. 19 Pontevico, aperte le preiscrizioni alla scuola elementare Canossa “Scuola aperta” domenica 20 novembre alla paritaria “Canossa” parrocchiale frequentata da oltre cento alunni divisi nelle cinque classi elementari. Saranno insegnanti e dirigenti ad accompagnare i visitatori nella sede dell'istituto per il quale è a disposizione un'intera ala dell'Oratorio San Luigi. A Savio Ardiccio, dirigente scolastico in pensione, è affidata la direzione. Della segreteria, pronta ad aprire le preiscrizioni per ragazzi che il prossimo anno frequenteranno la classe prima completato il periodo della scuola materna, si occupa Luca Baronio, esperto di musica, maestro di cappella per titoli conseguiti in conservatorio, in rapporto diretto con Città del Vaticano dov'è chiamato in particolari occasioni dell'anno. E' così che ha avuto l'opportunità di far partecipare in piazza San Pietro ad una celebrazione di Papa Benedetto XVI, il coro parrocchiale al quale dedica buona parte del suo tempo libero. Che – confessa – non è molto in quanto il lavoro lo assorbe in iniziative locali e nel circondario essendo provetto organista. Riccardo Regosa dalla prima pagina. L’olio buono Dice il proverbio: l’olio buono viene a galla. Ma se viene a galla quando uno è morto, è lo stesso che annaffiare l’aia e non l’orto... Manerbio, i concerti della Santa Cecilia Duplice impegno per concerti dell’associazione Santa Cecilia nel mese di novembre. Nel pomeriggio di domenica 20, in San Barnaba a Brescia, con il programma: Satoshi Yagisawa, Fanfare; Carl Off, Carmina Burana (suite nella trascrizione di di John Krance); John Williams, Hymn to the Falle (arrangiamento di Steven Verhaert, dal film Salvate il soldato Ryan); Menno Nosgra, Machweo; Arturo Rodriguez, Danzon n° 2. Venerdì, 25 e sabato 26 novembre, Politeama di Manerbio, “Concerto di Santa Cecilia” ore 21. Programma: Carmina Burana (12 brani) per banda, soli e coro. Hymn to the Fallen (banda e coro). Concerto grosso per i New Trolls (banda, coro e gruppo rock). Machweo (banda e coro). Canto Natalizio (banda e coro); Inno di Mameli (banda e coro); Va pensiero (banda e coro). I concerti sono diretti dal maestro Arturo Andreoli. Pag. 20 Pianura Orzinuovi La Novembre 2011 Il Patto per l’educazione prende forma Abbiamo preparato una bozza del “PattoXeducazione”. Il “Patto” è un progetto condiviso da scuole, associazioni culturali e sportive e le realtà di volontariato orceane che operano per i giovani. Ha nella Consulta dei dirigenti delle scuole di Orzinuovi e nell’assessorato all’Istruzione il punto di riferimento. Nel primo incontro del 22 gennaio scorso è stato presentato il “manifesto dell’educare” dove è emerso che è possibile parlare e fare educazione e scuola in termini propositivi e costruttivi. Dopo il secondo incontro del Patto con la partecipazione di Piero Cattaneo, abbiamo immaginato come potrebbe continuare il nostro percorso, con realismo e entusiasmo. Indichiamo alcune proposte. La bozza prevede 5 punti fondamentali: gli incontri di conoscenza, condivisione e approfondimento del manifesto; la firma del Patto nel maggio del 2012; incontri, dialoghi sull’educazione come anticipo di Educa; partecipazione a Educa in quel di Rovereto; il nostro sito e come tenerlo vivo. Nel primo punto i dirigenti delle scuole e nel collegio docenti e con le famiglie nelle assemblee di inizio anno. Un incontro con i giovani del Cossali, che hanno partecipato ai primi incontri; un incontro con i responsabili dell’Oratorio, con gli allenatori e con le varie associazioni culturali e di volontariato. Gli incontri hanno come obiettivo la lettura e discussione del manifesto, in vista di declinarlo in atteggiamenti di vita. Nel secondo punto, l’esito degli incontri per arrivare alla firma del Patto nel mese di maggio 2012. Nel terzo, avviare a piccoli passi la macchina di Educa e sentire come la popolazione risponde, invitando gli esperti ma anche coinvolgendo ragazzi, giovani e adulti. Nel quarto, ripetere la partecipazione a Educa come esperienza formativa. Infine, al quinto, la condivisione della partecipazione attraverso il proprio sito. Assessore all’Istruzione Rocco De Santis Un grande grazie a Don Franco Dopo essere giunto al temine della sua missione nella parrocchia di Orzinuovi, don Franco Bertanza saluta la comunità della quale è stato la guida spirituale per ben vent’anni. Amato e apprezzato dai suoi parrocchiani anche per la fondazione della Onlus Enrico Nolli, associazione che si occupa delle persone con disabilità intellettiva e per la promozione e il sostegno al Centro per la Famiglia. Per quanto riguarda la prima, in particolare, durante la sua permanenza ha realizzato la residenza Enrico Nolli, il centro diurno Laura Nolli, l’Oasi del Sollievo e la Comunità socio-sanitaria. Un sentito grazie allora da tutta la comunità che si stringe attorno a don Franco anche per festeggiare i suoi 50 anni di sacerdozio, di cui ben 20 a Orzinuovi. Da uomo di grande saggezza e con enorme rispetto per la sua comunità riconosce che per gli imminenti cambiamenti (il sinodo che prevede la costituzione di Unità Parrocchiali), la necessità di una guida nuova, più giovane che sappia capire e fronteggiare le novità in arrivo. Ed è di pochi giorni fa la notizia (in realtà nell’aria già da tempo) dell’arrivo di don Domenico Amidani (nella foto), già parroco di Lograto, scelto dal Vescovo come guida ideale per la popolosa comunità della bassa. Nonostante le 600 firme dei parrocchiani logratesi per chiedere al Vescovo di non trasferire don Domenico a Orzinuovi la decisione è già stata presa. Un grande augurio a entrambi. Corso di medicina alla Libera Università di Orzinuovi Dopo aver riaperto i battenti in autunno, come tutte le università, con un corso di Fotografia partito il 10 ottobre e un corso Ambientale il 21 ottobre, la Libera Università di Orzinuovi, propone un corso di Medicina in programma dal 10 novembre al 22 dicembre. Da un progetto scientifico a cura del dott. Giambattista Guerrini, medico geriatra della Fondazione Brescia Solidale, il corso di Medicina ha come titolo “Quando il cervello invecchia, anche la mente invecchia? Non si vedono, ma anche il cervello ha le rughe. Prendiamoci cura della nostra mente”. Si tratta di 5 incontri, tutti di giovedì alle ore 16 presso il Centro Diurno Anziani. In particolare le lezioni tratteranno i seguenti temi: - Giovedì 10 novembre: “Come funzione la memoria”, relatore dott. Giuseppe Romano; - Giovedì 24 novembre: “I disturbi della memoria in età senile”, relatore dott. Bruno Guarnieri; - Giovedì 1 dicembre: “La malattia alzheimer”, relatore dott. Gianfranco Lombardi; - Giovedì 15 dicembre: “Una giornata di 36 ore: la difficile convivenza con la persona demente”, relatrice dott.ssa Catia Piantoni; - Giovedì 22 dicembre: “I problemi psicologici e psicopatologici della persona che invecchia” relatori dott. Giuseppe Romano e dott.ssa Alessandra Bendini. Il corso, promosso dall’Amminstrazione Comunale, è gratuito. Per iscrizioni è necessario rivolgersi al Centro Diurno Anziani, tel. 030.9941820. Pianura Manerbio La Novembre 2011 La generosità di Vincenzo Omaggio alla memoria di Vincenzo Maccagnola dagli associati alla sezione di Manerbio dell’Anc, l’associazione nazionale carabinieri, nel quinto anniversario d e l l a scomparsa con la messa celebrata in parrocchia da don Franco Mor. Erano presenti la vedova, signora Angela Merlini, il vice presidente provinciale dell’associazione, Aldo Manenti e numerosi soci del sodalizio guidato dal presidente Antonio Anni che ha ricordato Lorenzo attivissimo volontario. La sua era disponibilità a tutto campo liberamente e gratuitamente esplicata a beneficio della comunità, in particolare nella Casa di riposo per il trasporto degli anziani in luoghi di cura o verso gli ospedali per ricoveri urgenti, al servizio diurno per gli ammalati e casi di particolare gravità. Un generoso come lo ricordano in molti e che ha lasciato un vuoto nel movimento dei volontari manerbiesi. Dalla scuola mele cotogne per l’industria “Insieme coltiviamo un mondo nuovo” è la proposta cui si dedicano gli alunni dei p l e s s i scolastici delle scuole primarie di primo grado (le elementari) di: Manerbio, Offlaga, Bassano Bresciano e Cigole i quali hanno dedicato un’intera giornata “Raccolta delle mele cotogne”. Il frutto è sempre più raro negli orti delle famiglie che, in poche, ancora li coltivano. Con l’iniziativa è finalizzata alla cura delle piante che crescono, alla coltivazione degli orti e del guarino fiorito, in modo creare percorsi di educazione ambientale e progetti di solidarietà. Sono progetti illustrati n nel corso di un incontro coordinato dalla dirigente scolastica Lucia Maria Ferraboschi, con relazioni dell’assessore alla pubblica istruzione, Cristina Cavallini, dei responsabili della condotta Slow Food Bassa Bresciana, Valerio Cherubini e Enrica Agosti e della Andrini Marmellate, Andrea Pedò Andrini i quali hanno riferito dell’esperienza “Orto in condotta” che risponde al principio che “le persone che ci hanno lasciato ci hanno insegnato a prenderci cura degli altri, per cui noi continuamo a farlo anche per loro. L’orto è un simbolo di piccole aree nelle quali pullulava il Cotogno, pianta originaria dell’Asia Minore e della zona caucasica, diffusa principalmente nell’area occidentale del Mediterraneo ed in Cina; in Italia si è verificata una contrazione della produzione a partire dagli anni Sessanta fino ad oggi, e di alberi del melo cotogno se ne trovano pochissimi. Gli alunni delle scuole hanno rivolto l’invito a genitori, nonni e nonne, cugini e fratelli che coltivano l’orto a mettere a dimora queste piante il cui frutto è utile all’industria conserviera che produce la ”cotognata” servita in tavola con i bolliti. Scarseggia purtroppo la materia prima, e la circostanza non è sfuggita agli alunni delle scuole di Manerbio e dintorni che si dedicano a raccogliere il frutto che matura in autunno e si raccoglie in questi periodi ed hanno disegnato le etichette con le quali il prodotto sarà offerto al mercato. (f. pio.) I social network realtà o virtuali? Al quesito danno risposta gli studenti della classe seconda sezione B dell’istituto di primo grado della Media Zammarchi di Manerbio autori, nell’anno scolastico appena passato, di un video della durata di circa minuti nel quale dimostrano come “nessun mondo virtuale è meglio di quello reale” un racconto per immagini per descrivere come anche nella scuola sussistono episodi per i quali la Tv non un è male sociale, ma consente di comunicare in senso positivo del tempo nostro. Il lavoro, realizzato nell’anno didattico 2010-2011, è stato presentato al XXIII Fano International Film Festival, manifestazione per cortometraggi in formato video e 35mm, ed ha conquistato il premio nella sezione scuole. Mille euro il riconoscimento consegnato ai dirigenti della scuola perché possano aggiornare le strutture dell’istituto. Il video “Realtà virtuale” è stato realizzato nel laboratorio video del prof. Alessandro Bonini, con la regia di Michele Bulgaro. Gabriele Minelli, Illyass Elkedar, diretto da Luca Venturini. Profilo di Facewbook. Andrea Montanini. Attori gli studenti della classe. I ragazzi della Zammarchi premiati a Fano Pag. 21 Il novembre della LUM Il tema di quest’anno accademico: “Dal Medioevo all’Umanesimo e Rinascimento” è il programma dei giovedì della Lum, libera università Manerbio, del mese di novembre. Il 3, relatore Ennio Ferraglio, direttore Biblioteca Queriniana di Brescia, è in discussione l’arte con il tema “Parlare per immagini simboli, soggetti e colori nell’arte della miniatura”. Il 10 è il turno della letteratura con Dante, l’«Inferno». Figure della narrazione: Francesca, Ulisse, Ugolino” con la relazione di Bortolo Martinelli, docente alla Cattolica del Sacro Cuore di Brescia (nell’immagine Dante con Paolo e Francesca). Il 17 Simona Ferrari parlerà di “costume e società” illustrando “Le Très Riches Heures dei fratelli Limbourg: personaggi, costumi, simboli e significati La vita quotidiana nel Medioevo”. Il 24 Pierangelo Prestini relazionerà sull’arte occupandosi di “Leonardo e Michelangelo: gesto e parola, passione e ragione per una possibile Italia a venire”. Gli incontri si terranno presso alle ore 15,15 nel Piccolo Teatro in piazza C. Battisti. Da Manerbio ed Alfianello in vacanza nel Salento Un viaggio nel cuore del Salento, per un gruppo di pensionati di Alfianello e di Manerbio, che hanno scelto di trascorrere un periodo ideale per godersi il mare e le spiagge senza l'incubo del turismo di massa. Da San Isidoro, località balneare della provincia di Lecce scelta come «campo base» il gruppo ha spaziato nel territorio visitando alcune delle perle del Salento. Prima meta Lecce, la capitale del barocco pugliese, la «Firenze del Sud», città scolpita nella morbida pietra leccese dagli scalpelli fantasiosi degli architetti che, tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Settecento, hanno contribuito a donarle i lineamenti che tutt'ora conserva. Non meno affascinante la visita della «perla dello Ionio», Gallipoli, circondata da un mare blu cobalto e da insenature magiche; oppure Otranto e la costa adriatica, giù fino a Santa Maria di Leuca, dove i due mari della Puglia si abbracciano. E poi, ancora, Porto Cesareo e la sua spiaggia bianca, col caratteristico mercato settimanale. Insomma, sette giorni indimenticabili, tra bagni e sole, cene e passeggiate, con un occhio di riguardo per le specialità della cucina pugliese, dal rosso primitivo di Manduria alla pasta di mandorle, passando per le deliziose burrate e le mozzarelle, i piatti a base di pesce, l'olio d'oliva e la carne di cavallo. Momenti di convivialità per un gruppo di amici che ha voluto rinsaldare nel viaggio il proprio affiatamento, l'inesauribile voglia di stare insieme e condividere. Sopra il gruppo dei gitanti della Bassa. Addio a Nino Mor E’ morto Isaia, detto Nino Mor, alla vigilia dei settantanni. Un improvvisa polmonite ha compromesso in modo irreparabile un quadro clinico già gravato da un problema oncologico. Il mio primo ricordo di Nino è di calciatore della Virtus Manerbio. Era un mediano dai piedi buoni e sapeva fare lanci millimetrici alla Suarez. Per tutta la vita ha fatto il carrozziere, dapprima alle dipendenze e poi da artigiano. E’ stata una persona che ha rappresentato, al pari di altri, l’evoluzione della cultura del lavoro, del lavoro ben fatto e che ha concorso alla crescita del nostro paese. In momenti di crisi e di difficoltà, come gli attuali, persone come Nino ci mancheranno. Ciao Nino, che la terra sia lieve anche per te! Pag. 22 Pianura Manerbio La Novembre 2011 La proprietà della chiesetta dei Santi Faustino e Giovita passa ai conti Cantoni Marca Di Rosa Consultando l’archivio parrocchiale di Manerbio abbiamo rinvenuto un documento di indubbio interesse. Il documento, che di seguito riproduciamo, è una notazione scritta in terza persona da mons. Battista Reali e racconta di come la Parrocchia si sia spossessata della proprietà della Chiesa di San Faustino. Il documento espone con chiarezza le ragioni e pertanto da parte nostra non ci dilunghiamo. Ecco il documento a firma dell’allora curato don Battista Reali. “Perchè la proprietà della Chiesetta dei SS. Faustino e Giovita ai Conti Cantoni Marca di Rosa? La Chiesetta era di proprietà della Parrocchia di Manerbio. La notte del 8-4-1960 ruinò e della Chiesetta non rimasero che le parti laterali. Passò un anno ed in una riunione la Fabbriceria ne decise la completa demolizione colla fabbrica di una piccola edicola di ricordo. Il curato don Battista Reali al quale dispiaceva tale provvedimento giustificato dalla mancanza di mezzi, propose di regalarla ai Conti Cantoni Marca di Rosa perchè ne a cura di Michelangelo Tiefenthaler assumessero la ricostruzione. Sac. G.B. Reali” Don Reali ne parlò ai conti, i quali accettarono la proposta. Allegato a questa Si iniziarono i lavori sotto la direzione notazione del Reali vi è dell’Ing. Conte Antonio Leali. un documento ufficiale La chiesetta venne rifatta e benedetta dal che riconosce ai conti Vescovo Ausiliario di Brescia Mons. Giuseppe Cantoni la proprietà della Almici la sera dell’3-11-1962. chiesa e che riproduciamo Il tutto però fu fatto coll’autorizzazione del nella sua interezza. Vescovo. Venne stesa da Mons. Arciprete la Convenzione “Riconoscimento di coi Conti che trovava la soddisfazione di proprietà dell’edificio sacro dal titolo dei SS. entrambe le parti venne firmata il 21-11- Faustino e Giovita in Manerbio (BS) 1966 colla vidimazione della Curia nella persona di Mons. Carlo Cantaboni, Direttore Premesso dell’Ufficio Amministrativo. Il testo parla di rivendicazione tra chiesa Che la proprietà dell’edificio sacro ufficiate e Conti Cantoni della proprietà della fino ad ora come pubblico oratorio sotto il Chiesetta. titolo dei SS. Faustino e Giovita in comune Decisione voluta dalla Curia Vescovile perchè di Manerbio (BS) via S. Faustino a mattina firma giuridica esatta valevole a tutti gli e descritte in cataste del comune censuario effetti/Lettere 15-11-1965. di Manerbio sotto la lettera B è rivendicato La Convenzione ed il Riconoscimento di dalla Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in proprietà vennero redatti in triplice copia Manerbio e contemporaneamente della nob. conservata in Curia, una in Archivio Famiglia dei Conti Cantoni Marca di Rosa. Parrocchiale una in Archivio dei Conti Cantoni Marca di Rosa. Considerato che il tetto della chiesetta dei SS. Faustino e Giovita è ruinato per fatiscenza l’8-4-1960 che la nob. Famiglia dei Conti Cantoni di Marca di Rosa si è impegnata ed effettivamente ha ricostruito il predetto edificio sacro. Il consiglio di fabbriceria della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo M. in Manerbio (Bs) e per esso il suo presidente Mons. V. Casmici, legale rappresentante della parrocchia. avuto il parere favorevole dell’autorità ecclesiastica, in persona si S. E. Mons. Luigi Morstabilini Vescovo di Brescia Riconosce formalmente e praticamente alla nob. Famiglia dei Conti Cantoni Marca di Rosa la proprietà del sopraccitato edificio sacro unitamente alle adiacenze della Chiesa, costituito dal sagrato, orticello, e casa del custode che signora contessa Cantoni si propone di riparare allo scopo di adibirla ad abitazione di un reverendo cappellano che sarà alle dipendenze del parroco alle seguenti condizioni: 1. la manutenzione ordinaria e straordinaria sarà a carico dei signori proprietari; 2. l’edificio sacro sarà adibito al culto secondo le modalità e le disposizioni richiamate da codice di diritto canonico e dall’Ordinario diocesano riguardanti gli Oratori pubblici; 3. la fabbriceria si riserva il diritto di usare della suddetta chiesa come la convenienza e la necessità della parrocchia richiedono. Letta la convenzione e trovatala di soddisfazione entrambe le parti vi appongono la firma. L’arciprete mons. Virgilio Casnici Maria Cantoni Marca Guaineri La Curia vescovile di Brescia”. Da parte nostra aggiungiamo solo una breve annotazione sulla storia della chiesa. Sia la via che il vicolo San Faustino hanno un’evidente dedicazione santoriale dovuta al fatto che la proprietà di quella zona era dell’Abbazia di San Faustino Maggiore di Brescia, oltre al fatto dell’esistenza della omonima chiesa. Secondo Paolo Guerini la chiesa di San Faustino era molto antica e venne assorbita, all’inizio del IX secolo, dall’omonimo monastero di Brescia. A causa di ristrettezze economiche, la chiesa andò in rovina tanto che, durante la visita del vescovo Bollani del 1565, risultava demolita per metà. La ottennero, poi, i Disciplini di Breda che la restaureranno ampliandola nelle dimensioni attuali. Nel 1715 la chiesa di S. Faustino viene ristrutturata forse su progetto di Giovanni Antonio Biasio con arretramento del coro, l’allungamento della navata e la costruzione di una nuova facciata e forse con l’aggiunta di un altare dedicato a S. Carlo, adornato di una pala con S. Carlo che adora il Crocifisso, forse opera di Sante Cattaneo. In seguito l’altare maggiore viene arricchito di un paliotto in marmo ricco di decorazioni che Sandro Guerini assegna al Biasio, e di una bella pala (m. 1,89 x 1,62) di Giuseppe Tortelli raffigurante la Madonna con il Bambino e i S.S. Faustino e Giovita. Una tela (cm. 934 x 69) appesa alla parete sinistra raffigura l’Apparizione del 1438 dei SS. Faustino e Giovita sugli spalti. Sulla porta laterale è appeso un interessante dipinto raffigurante l’Estasi di S. Carlo. Sulla parete di destra un quadretto contiene un frammento del drappo che per tre secoli 1623-1923 ricoperse i corpi dei S.S. Faustino e Giovita. La chiesa ha due altari, il maggiore e una cappella laterale dedicata a San Carlo. I documenti sopra esposti narrano del crollo del 1960 e della ricostruzione. Ogni anno, il 15 febbraio, si svolge la tradizionale sagra con tanto di palo della cuccagna. Pianura Territorio La Novembre 2011 Pag. 23 Zibaldone di Novembre a cura di P. V. T. Novembre Novembre lo si può considerare come il mese della “memoria”, infatti inizia con la festività dei santi ricordando soprattutto quelli che non appaiono quotidianamente sui calendari comuni, ma sono presenti nel martirologio cristiano. Di seguito si commemorano i defunti, tanto che novembre è indicato anche come el més dei mórcc (il mese dei morti). In questo periodo un tempo si usava raccontare storie di apparizioni di persone passate a miglior vita con lo scopo di impaurire i più impressionabili, ma a tranquillizzare tutti si citava il detto i mórcc i fa mal quand che ‘l sì ‘l fa l’öf (i morti fanno male quando il maiale fa l’uovo, cioè mai). Poiché la temperatura dell’aria ormai tende a diminuire sensibilmente è utile correre ai ripari cioè a töcc i Sanc sciarpa e guanc (a Ognissanti sciarpa e guanti) ed anche per i Sanc sè istés i grancc e per San Martì grancc e picinì (per Ognissanti si vestono i grandi e per San Martino grandi e piccini). Verso la metà del mese il mosto ottenuto dalla pigiatura dell’uva raccolta a settembre termina la fermentazione naturale e inizia a trasformarsi in vino come conferma il detto a San Martì töt èl móst l’è vi (a San Martino tutto il mosto diventa vino) ed i più fedeli seguaci di Bacco ricordano che questo è il momento in cui sé lassa l’aiva e sé béf èl vi (si abbandona l’acqua e si beve il vino). Un tempo l’11 novembre, San Martino (nella foto), scadevano i contratti agricoli per cui a volte le famiglie dei contadini erano costrette a trasferirsi altrove tanto che il traslocare in dialetto prese appunto il nome sammartì dal santo in questione. Per quelli che non avessero trovato una sistemazione idonea si prospettava un periodo duro e triste tanto che dè San Martì a Nedàl i poarì i sta mal (da San Martino a Natale i poveri stanno male). Tuttavia l’amarezza causata da queste situazioni era stemperata da alcune battute, magari un po’ velenose nei riguardi dei fattori delle case coloniche, come quella che recita fa ‘l fatur ön an e sé tè sarét poarèt... tò dan (fai il fattore per un anno e se sarai ancora povero... è tuo danno) come dire che se il mezzadro non può arricchirsi, il fattore ci riesce spesso poiché ha la possibilità di fare le creste sui conti di gestione a suo piacimento. Pollice Verde Coltivare con la luna LUNA CALANTE dal 11 al 24 novembre ORTO: in serra seminare cicoria, indivia, lattuga, valerianella. Continuare con le lavorazioni e la concimazione organica intorno alle piante perenni. Interrare i radicchi lasciandone fuori la punta, per ottenere l’imbianchimento. Lo stesso con i cardi che dovranno però essere “incartati” con della carta grossa e legati, sempre per l’imbianchitura e per evitare che gelino. FRUTTETO: interrare con una leggera lavorazione tutte le foglie non appena saranno cadute. GIARDINO: rimettere in serra o in casa le piante che temono il gelo, agrumi compresi: raccogliere i limoni maturi lasciandone sulle piante solamente uno insieme a quelli verdi. CANTINA: liberare i vini dalle fecce, lavare e solfitare botti destinate ad accogliere di nuovo il vino e colmare bene. LUNA CRESCENTE dal 1 al 9 e dal 26 al 30 novembre ORTO: seminare dal 1 novembre, secondo tradizione, fave, piselli, aglio e cipolle. Raccogliere cavolfiori, broccoli e finocchi. FRUTTETO: per ottenere un olio di migliore qualità, raccogliere le olive prima che maturino troppo. Procedere con i nuovi impianti. GIARDINO: riparare, indipendentemente dalla fase lunare, sotto a delle tettoie o delle piante a foglia persistente, le piante in vaso che potrebbero essere danneggiate dal freddo intenso. CANTINA: iniziare il travaso dei vini frizzanti. Pianta Benefica del mese: Il Cedro Ancora oggi nelle alture del Libano, esistono foreste primordiali di cedro, un albero maestoso delle Pinaceae. Con il suo legno ricco di resine profumate i fenici costruivano vascelli che resistevano alla salsedine e alle intemperie. L’olio essenziale del cedro del Libano, Cedrus Libani, ha ottime proprietà antisettiche ed è un balsamico delle vie respitatorie. Aggiungendolo all’olio di germe di grano, si ottiene un unguento profumato che aiuta a calmare la tosse secca e stizzosa. Il cedro del libano ha un’azione distensiva in generale; poche gocce di olio di cedro, rosa, mandarino dolce e miele aiutano negli stati d’ansia e sciolgono le contrazioni muscolari. Le proprietà antibiotiche del legno di cedro ed anche delle sue foglie aghiformi sono utili nelle malattie della pelle: bagni e abluzioni con l’infuso di aghi di cedro leniscono gli eczemi e l’acne giovanile. Contro la cistite si prepara un semicupio tiepido con fette di limone e 5 gocce di olio essenziale di cedro del libano. Il dolce del mese Mezzelune ripiene INGREDIENTI: 350 g di farina – 2 uova – 80 g di burro – 200 g di marmellata di pesche – 120 g di zucchero – 40 g di zucchero a velo – 2 cucchiai di Marsala secco – 1 bustina di lievito in polvere per dolci – 1 bustina di vanillina – 1 limone. PREPARAZIONE: Grattugiate la scorza del limone e fate ammorbidire a temperatura ambiente il burro tagliato a pezzetti, quindi collocate entrambi gli ingredienti in una ciotola. Aggiungete la farina, le uova, lo zucchero, il lievito, la vanillina ed impastate gli ingredienti delicatamente fino a quando cominceranno ad amalgamarsi. A questo punto aggiungete il marsala e terminate di lavorare l’impasto fino a renderlo liscio e omogeneo. Stendetelo con il matterello a uno spessore di ½ cm circa (oppure con la macchina per la pasta allo spessore più grande). Ricavate, con uno stampino rotondo, alcuni dischi di pasta, mettete al centro di ognuno un cucchiaino di marmellata e poi ripiegate a mezzaluna e premete i bordi per sigillarli. Sistemate i dolci su una placca foderata di carta forno e cuoceteli per 30 minuti a 180°C in forno già caldo se con lo spessore di ½ cm, altrimenti in 10/15 minuti. Quando saranno freddi spolverizzateli di zucchero a velo. Pag. 24 Pianura Territorio La Novembre 2011 Moda & Tendenze La ricetta del mese Dalle passerelle... calzature per tutti i gusti! Per questa stagione autunno-inverno le tendenze per la moda calzature ci soddisferà tutte! Le proposte sulle passerelle sono state talmente varie da consentirci di spaziare secondo i nostri gusti tra calzature completamente differenti tra loro. L’unica regola da seguire è schierarsi: o tacco alto o rasoterra, niente vie di mezzo! O meglio, si dovrà passare con estrema disinvoltura da mocassini e stivali a suola piatta a decolletè o tronchetti dai tacchi vertiginosi. Per il resto sono state presentate sia scarpe dalla punta tonda che appuntite (quindi via libera al riciclo degli anni passati!), tacchi a spillo ma anche più larghi e solidi fino ad arrivare alle zeppe, pellame opaco, velluto, vernice e stampe animalier. Il mocassino colorato, magari reinventato (di pelle stampata, o borchiata) non passa di moda e pure gli stivali alti: ci accompagneranno infatti per tutto l'inverno: sia quelli alla corsara sopra il ginocchio che alla cavallerizza appena sotto, oppure lo stile retrò stringati alla Mary Poppins per intendersi. Decorazioni con strass, glitter e swarovski saranno perfette sia per il giorno (su mocassini e ballerine) che per la sera su sandali e decolletè. Dall'estate appena trascorsa invece ereditiamo i “cage sandals” che dopo aver caratterizzato la moda dei mesi passati si ripresentano in versione invernale, con materiali adatti a questa stagione e perfetti per essere portati con collant coprenti o i trendissimi calzettoni di lana (chi non è convinta dell'abbinamento è meglio lo faccia subito!). Insomma, è quasi tutto di moda e, mai come ora, è difficile sbagliare! Vellutata di cavolfiore con Asiago Dop e crostini di polenta Ingredienti (6 persone): Cavolfiore patate cipolla carote sedano olio extra vergine sale pepe e dado 800 g, 150 g, 100g, 100g, 100g, 50g, qb. Preparazione: Pulire il cavolfiore dalle parti verdi e tagliare a pezzettini della grandezza di una noce, pulire anche le patate pulite e tagliare allo stesso modo, avendo cura di lasciare qualche ciuffetto di cavolfiore integro, nel frattempo tritare sedano carote e cipolle e soffriggere a fuoco dolce in una casseruola con fondo spesso per 5 minuti. Trascorso il tempo aggiungere il cavolfiore e le patate e acqua tanto da coprire le verdure, regolare di sapore. Cuocere fino a che le verdure si sfaldino e frullare tutto. Aggiungere poi il restante cavolfiore. Proseguire con la cottura per 5 minuti. Servite calda e aggiungere i crostini di polenta, preparati il giorno precedente facendo raffreddare poca polenta distesa su un piano tra due fogli di carta forno e tagliata a cubettini piccoli, ultimare con delle scagliette di asiago possibilmente stagionato. Ricetta dello chef Luciano Pini – formatore del CFP Canossa di Bagnolo Mella C A L I B A N N E G O Z I O SIMONETTA WOOLRICH FAY FENDI D&G HOGAN GRIFONI UGG fo s d i k r 9/12.30 - 15/19.30 - sabato orario continuato TOMMY HILFIGER PEUTEREY SUN68 LULÙ PATRIZIA PEPE PEOPLE ADD HUNTER A21 TO-PC USCITA PONTEVICO www.caliban.it