Telecolor e Primarete
la voce che conta in Lombardia
Telecolor e Primarete
la voce che conta in Lombardia
Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2011 - numero 43
Editoriale
Sommario
San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Il nostro mensile, sin dal primo numero,
ha dedicato grande spazio alla nostra
Offlaga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
lingua madre che è il dialetto.
Bassano e Cigole. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Ciò è particolarmente vero per chi ha
Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . » 6
parecchie primavere sulle spalle.
Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
Il dialetto, essendo in larga parte
Bagnolo Mella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10
espressione di una cultura in via di
estinzione qual è quella contadina, sta
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11
conoscendo un proprio rinascimento,
Leno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
nonostante
Ghedi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
un
suo
progressivo
imbarbarimento con parole che sono la
Verolanuova, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14
traduzione dall’italiano al dialetto.
I Sindaci e la Crisi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
Fino a ieri era il contrario.
Perché questo incipit?
San Paolo e Pralboino. . . . . . . . . . . . . . . » 17
Perché la redazione del nostro mensile
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 18
ha aderito ad una iniziativa che
Orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 20
sembrerebbe, soprattutto ai superficiali,
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 21
in contrasto con le premesse.
La Società Dante Alighieri, che ha
come scopo principale la diffusione
nel mondo della lingua italiana, ha
lanciato una meritevole iniziativa
denominata “Adotta una parola”.
Si tratta di scegliere e di valorizzare
una parola in un paniere di termini o
desueti o in via d’estinzione.
Salvare una parola, sia essa in dialetto
che in italiano, è un dovere cui non ci
sentiamo di sottrarci.
La
conservazione
di
un
simile
patrimonio ci consente di guardare al
futuro in modo più adeguato perché
ricco.
Ricco, secondo l’accezione di don
Lorenzo Milani per il quale il potere è
appannaggio di chi conosce più parole.
Un ultimo ricordo personale.
Ho frequentato le scuole elementari
negli anni ‘50 ed ho scritto le mie prime
parole su quaderni stampati dalla
Società Dante Alighieri e distribuiti
dal Patronato Scolastico.
Come potevo non aderire e pubblicizzare
l’iniziativa “Adotta una parola”?
Per chi volesse aderire, consulti il sito
http://adottaunaparola.ladante.it/
Lo spazio creativo di Luigi Parachini a pagina 15
R
iccardo
Dis èl proèrbe:
l’òio bu ‘l vé a gala.
Ma sé ‘l vé a gala
R
egosa
L’òio bu
quand chè giü l’è mórt,
l’è istès che sbrófà l’era
e miga l’órt...
trascrizione a pag. 19
Zibaldone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 23
Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24
Direzione: Luca Marinoni
Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs)
Stampa: Tiber spa - Brescia
Pubblicazione mensile
E-mail: [email protected]
Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia
del 06/12/2007
per inserzioni pubblicitarie email:
[email protected]
Pag. 2
Pianura
S. Gervasio
La
Novembre 2011
I nuovi fenomeni
Essendo fuori di senno hanno pensato
bene di usare il transenno.
Il lettore ci perdonerà la licenza ortografica
ma ci sembrava doveroso iniziare così
il nuovo canto delle gesta dei nostri
fenomeni.
Cominciamo con il dire che a San
Gervasio le transenne, se sottoposte al
test alcolemico, sarebbero da sequestrare.
Dapprima sono state posizionate per
evidenziare l’antipatia del vero sindaco
nei confronti di alcuni camion.
Successivamente sono state spostate nel
parcheggio delle scuole.
L’Ape
Il nostro fenomeno deve essere tutt’ora
compreso nel suo nuovo ruolo di filosofo se
non ha ancora proferito verbo alcuno sulla
vicenda dell’Ape il cui valore si è decuplicato
solo perché di proprietà di un “parente”.
A quando una nuova reprimenda del
nostro?
Perché delle due l’una: o è vera la notizia
che abbiamo pubblicato oppure non lo è.
Nel primo caso una lettera di scuse ai
cittadini sarebbe il minimo da fare.
Nel secondo aspettiamo a piè fermo
l’ennesima querela con spese legali a carico
dei cittadini di S. Gervasio.
Si dovrebbe parlare di pervicace
accanimento nei confronti di questo
parcheggio.
L’ennesima soluzione che è stata
adottata, transennare le due corsie
automobilistiche, è da vero UCAS
(Ufficio
Complicazioni
Affari
Semplici).
Cosa avrà mai combinato questo
parcheggio per meritarsi il martoriamento
al quale è sottoposto?
Semplice: alla fantasia, in questo caso
malefica, non c’è limite alcuno.
Invito alla
lettura
A tutti coloro che avessero ancora
dei dubbi sulla veridicità di quanto
andiamo scrivendo, vi invitiamo a leggere
l’ordinanza di Bozzoni Cesare (come
si usa nell’appello scolastico) n. 24 del
19/10/2011.
Il lettore troverà una serie incredibile
di errori. Ne segnaliamo uno fra tutti:
“disciplinare il tecnico relativo agli scemi
segnaletici”.
Una domanda: ma Bozzoni Cesare legge
quello che firma?
Sa cosa fa? Boh!
Bar Sport
Il
Bar
Sport è un
classico in
tutti i paesi
d’Italia
tanto
da
ispirare
un
libro
di Stefano
Benni
(a
lato
la
copertina)
con annesso
film, da poco nelle sale cinematografiche.
Non c’è paese che non abbia il proprio Bar
Sport e San Gervasio non sfugge alla regola
generale.
Il Bar Sport a San Gervasio è ubicato nei
locali di proprietà comunale, in via Ferrazzi
26, con regolare contratto di locazione.
Se non ché l’attuale amministrazione ha
negato la tacita rinnovazione della locazione
ai gestori del Bar Sport motivandola con la
necessità di realizzare nei locali occupati un
centro ricreativo per anziani con annesso
ambulatorio medico.
Nulla da eccepire sull’iniziativa che
l’amministrazione
comunale
intende
perseguire, anche se il sindaco poteva
risparmiarci l’infelice battuta per la quale
gli anziani avevano così un luogo dove
ritrovarsi a lavorare a maglia.
Tuttavia non si può stracciare il Diritto a
seconda delle proprie aspirazioni, soprattutto
da parte del comune che dovrebbe tutelare
non solo l’interesse generale ma anche
quello del singolo cittadino.
Per farla breve la questione si è così risolta:
-
Il Bar Sport chiuderà i battenti il
30 giugno 2012;
-
L'amministrazione
comunale
non pretenderà alcun canone dal primo
maggio 2011 e soprattutto verserà a titolo
di indennizzo ai gestori del Bar Sport la
somma di euro 6.000;
-
dulcis in fundo il comune si
pagherà le proprie spese legali.
A sostegno di questa decisione, la giunta
comunale segnala “l’esito incerto del
giudizio”.
Ma l’esito del giudizio è una valutazione
da farsi prima o dopo l’inizio di una causa
civile?
Per le persone normali è da farsi prima.
Per i nostri, evidentemente, è da valutarsi
dopo.
Se così non fosse non si capirebbe perché il
comune abbia già speso oltre 200.000 euro
in consulenze e avvocati.
A quando sotto il cartello stradale indicante
San Gervasio Bresciano si scriverà “paese
del Bengodi per avvocati”.
Pianura
Offlaga
La
Novembre 2011
Pag. 3
La festa dei Carabinieri per la Virgo Fidelis
“... Tu che le nostre Legioni invocano
confortatrice e protettrice con il titolo di
“Virgo Fidelis”. Tu che accogli ogni nostro
proposito di bene e fanne vigore e luce per
la Patria nostra ...” Sono queste alcune delle
parole della Preghiera del Carabiniere alla
Vergine Fedele, la “Virgo Fidelis “appunto.
E’ questo il titolo che la Chiesa attribuisce
alla Madonna e con il quale la invoca nelle
Litanie Lauretane.
Un titolo che racchiude l’essenza stessa della
vita della Beata Vergine rappresentata dalla
fedeltà alla missione ricevuta da Dio e da
lei accolta. Così qualche anno dopo la fine
del secondo conflitto mondiale, certamente
ispirandosi alla fedeltà, caratteristica
dell’Arma dei Carabinieri che ha come
motto “Nei secoli fedele”, l’allora Ordinario
militare, l’arcivescovo Carlo Alberto Ferrero
propose la “Virgo Fidelis” quale patrona
dell’Arma e compose il testo dell’ormai
nota preghiera.
L’11 novembre 1949 Papa Pio XII con un
apposito Breve apostolico accolse questa
proposta e fissò per la ricorrenza patronale
la data del 21 novembre giorno in cui si
ricorda la Presentazione della Beata Vergine
Maria.
Da allora, ogni anno l’Arma con la sua
miriade di sezioni disseminate in tutta Italia
celebra con devozione e con tutti gli onori
la sua Patrona.
Certo anche per il 2011 non poteva mancare
a questo importante appuntamento la
sezione
manerbiese
dell’Associazione
Nazionale Carabinieri, intitolata al
Brigadiere Giovanni Lai, che ogni anno
celebra la ricorrenza in uno dei comuni del
territorio. Così, dopo Bassano nel 2008,
Cigole nel 2009 e Pavone del Mella nel
2010 quest’anno la scelta è caduta sul
Comune di Offlaga la cui Amministrazione
ha accettato con gioia, considerandolo un
onore, di dare ospitalità alla manifestazione
in programma per domenica 27 novembre.
Un onore condiviso con il parroco di
Offlaga, don Felice Frattini, al quale è stata
affidata la preparazione della suggestiva
concelebrazione che, dopo le cerimonie
civili, concluderà la mattinata.
Molte le autorità, civili e religiose, attese
per l’occasione tuttavia, protagonisti
indiscussi saranno loro, i tanti uomini
dell’Arma, attivi o in congedo, che hanno
fatto e continuano a fare del loro lavoro una
missione a beneficio della nostra Patria.
Intenso il programma predisposto per la
giornata, messo a punto dall’attivissimo
presidente della sezione manerbiese
dell’A.N.C., Antonio
Anni,
in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura
offlaghese.
L’apertura è alle 9 nel cortile del
cinquecentesco Palazzo comunale dove
interverrà la banda civica “Benedetto
Vinaccesi”; in corteo si raggiungerà il nuovo
cippo dedicato ai caduti dell’Arma dove
sono previsti gli interventi delle autorità.
Quindi la cerimonia di inaugurazione e la
benedizione nonché l’intitolazione della via
ai Caduti di Nassirya.
Il corteo renderà poi omaggio al
monumento ai Caduti di tutte le guerre
e raggiungerà la chiesa parrocchiale per
la S. Messa concelebrata dal Cappellano
militare capo Mons Lionello Toresani,
dal Cappellano della Protezione Civile
provinciale don Roberto Ferrazzoli, da
Mons Tino Clementi parroco di Manerbio
e da don Felice Frattini. A chiudere la festa
sarà il rinfresco allestito nella Galleria del
Palazzo comunale.
Stefania Brunelli
Pag. 4
Pianura
Territorio
La
Cigole, gli appuntamenti
della sagra di San Martino
L’Associazione
Civiltà
Contadina
insieme con l’Assessorato alla cultura, il
Gruppo Terza Età, il gruppo Adultità,
la Fondazione Pianura Bresciana, la
Soc. Coop. Soc. Onlus L’Antica Terra
di Cigole, l’associazione San Rocco –
Gruppo Storico Asolano, organizzano
per le prime due settimane di novembre
la sagra “A San Martì a cargà èl quarantì...
söl traturì!”
Dopo la prima settimana caratterizzata
dalla manifestazione per la ricorrenza
del 4 novembre e il lo spettacolo “Il
Corriere dei Piccoli” e la gara dei
“Traturì”, per la seconda settimana
del mese sono previste altre attività in
particolare: giovedì 10 novembre alle
20,45 c’è il Tempo degli Orologi Solari,
una passeggiata fra sistemi e orologi
disegnati dal Soleore.
Mario Margotti, gnomonista e autore
della Meridiana della Scuola M. Valorsi
di Cigole, che introdurrà il pubblico al
magico mondo dei quadranti solari.
Venerdì 11 novembre invece alle 21.00 la
manifestazione “A tifar la “Cigolese”con
castagne e vin brulè presso l’Oratorio
D.L. Marconi.
Sabato 12 novembre Manifestazione per
la ricorrenza del 4 novembre ore 14, 45
Corteo verso il Parco della Rimembranza
accompagnati dalla Fanfara dei
Bersaglieri “Asola” di Pralboino e dai
figuranti dell’associazione San Rocco Gruppo Storico Asolano.
Al termine, inaugurazione
e
presentazione della Mostra “Il cammino
verso la libertà”, allestita presso il salone al
piano terra di palazzo Cigola Martinoni
ed aperta fino al 13 novembre.
Alle ore 20,30 La Cena dei Mille.
A tavola con Garibaldi una cena a tema
con figuranti in costume risorgimentale
e con la possibilità di degustare diversi
piatti tratti dalle originali ricette del
1861. E’ necessaria la prenotazione
entro mercoledì 9 novembre presso gli
Uffici Comunali.
Domenica 13 novembre alle ore
11,30 Festa del Ringraziamento con
benedizione dei trattori.
Festeggiamento al termine della
S. Messa e della Benedizione, con
l’Amministrazione comunale che invita
tutti gli agricoltori presenti ad un
aperitivo a Palazzo.
Alle 14.30 Trattoraduno cigolese ritorna
l’esposizione e la sfilata per le vie del
paese dei trattori d’epoca, a cura degli
“Amici del Testacalda”.
La Gara dei Traturì - Prima edizione
ore 16.00. I bambini si sfideranno nella
competizione che stabilirà il miglior
pilota di trattore giocattolo.
Per tutto il pomeriggio Il Grande Gioco
dell’Oca e “Indovina il peso dell’Oca”.
Si potranno acquistare i freschissimi
casoncelli di farina di monococco
prodotti al momento dalle signore di
Cigole, che ne detengono l’esclusiva e
ne conservano gelosamente il segreto
dell’impasto.
Poi per tutti la “Merenda contadina”
con brostole, castagne, bertoldine.
Lettere
Novembre 2011
La scuola paritaria dell’infanzia di
Bassano
Egregio Direttore,
siamo un gruppo di genitori della scuola
paritaria dell’infanzia di Bassano Bresciano.
Con queste righe le chiediamo la possibilità di
esporre la nostra opinione su alcune decisioni
prese dalla nostra amministrazione Comunale
riguardo alla richiesta di una sezione statale,
che ci hanno lasciato perplessi ed attoniti.
Nel mese di giugno c.a. siamo stati invitati
ad una riunione indetta dal nostro sindaco
G.Paolo Seniga durante la quale siamo
stati messi al corrente della richiesta fatta
per ottenere una sezione statale. Ci sono
state illustrate SOLO le migliorie che tale
opportunità avrebbe apportato nella gestione
della scuola paritaria e, perché no, anche alle
casse comunali. Benefici di cui tutti avrebbero
goduto, anche se e’ stato sottolineato più volte
che sarebbe stata un’opportunità alquanto
remota.Alla fine del mese di agosto c.a. e’
stata fatta una nuova riunione alla quale
partecipava anche la dirigente scolastica
L.M.Ferraboschi. In questa occasione siamo
stati messi al corrente che la richiesta di una
sezione statale non solo era stata accettata,
ma che erano gia’ iniziati e quasi conclusi i
lavori di adattamento dei locali della scuola.
Ci siamo quindi trovati COSTRETTI ad
accettare lo smembramento di una sezione,
il licenziamento di un’insegnante (peraltro in
attesa di un figlio), l’eliminazione di alcuni
ambienti come il dormitorio ed il salone della
mensa, oltre al restringimento di altri locali
come i bagni, gli spogliatoi e addirittura il già
ridotto giardino esterno (ricordiamo che l’anno
scorso c’era stato l’ampliamento dell’asilo:
dormitorio, spogliatoi e, quindi, l’aumento
delle rette). Il Sindaco dice “si avvertiva il
dovere di migliorare l’offerta scolastica della
nostra comunità e dare nuovo impulso alla
scuola materna comunale” e che “la richiesta
era stata formulata dagli stessi genitori”. Non
ci risulta che la richiesta sia stata avanzata
dai genitori, se non forse da un esiguo
gruppetto molto vicino all’amm. Comunale.
Inoltre vogliamo sottolineare che le insegnanti
e le suore al servizio della scuola da sempre
nel nostro comune, abbiano sempre svolto un
ottimo lavoro, ed il sottolineare che la scuola
materna statale diventerà riferimento pieno
per le sezioni comunali ci e’ sembrato ingiusto
ed indelicato. Infine ci risulta incomprensibile
come, con un’insegnante in meno, una passata
da full time a part time, la divisione dei costi
con la sezione statale e l’essere tornati a spazi
ridotti, le rette siano rimaste tali e quali
e come anche quest’anno i genitori hanno
dovuto provvedere alla fornitura di fazzoletti,
tovaglioli bicchieri, ecc. per l’intero anno
scolastico.
Ci troviamo ora di fronte ad uno sconcertante
dietro front dell’attuale ammi. comunale che
si e’ fatta tanto vanto nel periodo pre-elettorale
di aver raggiunto un importante risultato di
una scuola materna che risultasse agli occhi
della popolazione e per la gioia dei nostri
bambini più confortevole e spaziosa.
Ci teniamo a dire che non critichiamo
l’opportunità in se’ di avere una sezione
statale, ma la mancanza di sincerità,
chiarezza ed organizzazione che ci si aspetta
da un’amm. comunale soprattutto su un tema
cosi’ delicato come l’educazione e la crescita
dei nostri figli. Infine speriamo, con sincero
augurio, che quantomeno le casse comunali
abbiano giovato di questa scelta, e che parte
dei proventi venga utilizzato anche per la
scuola paritaria comunale e non solo, da qui
in avanti, per la scuola statale.
Lettera firmata
Pag. 6
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
CALENDARIO BRESCIANO
1 MARTEDI’
SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI
“A töcc i Sancc sciarpe e guancc”.
A Ognissanti, sciarpe e guanti.
4 VENERDI’
S. CARLO BORROMEO
“‘Ècc e bagài bisogna cürai”.
Vecchi e ragazzi bisogna curarli.
1870 = Brescia - Esce il quotidiano
“La Provincia”, espressione dei liberali
progressisti, il cui leader è Giuseppe
Zanardelli.
1966 = Manerbio - Il Mella straripa ed
allaga gli interrati del Lanificio, dell’Albergo
Marzotto e delle Ville. Sette abitazioni in
via Zima vengono fatte sgomberare.
2 MERCOLEDI’
GIORNO DEI DEFUNTI
Luna primo quarto
“Se i Mórcc i vè söcc i va via bagnàcc”.
Se i Morti arrivano asciutti, partono
bagnati.
5 SABATO
SS. ELISABETTA E ZACCARIA
“A dèntà ècc sa guadagna piö negót”.
A diventare vecchi non si guadagna più
niente.
1919 = Manerbio - Si costituisce una
Cooperativa di consumo denominata
Circolo cooperativo “La Fratellanza”.
I soci fondatori furono:
Giuseppe Cominelli, fabbro ferraio;
Giovanni Scaramuzza, muratore; Luigi
Boninsegna, operaio; Giuseppe Baroncini,
falegname; Costanzo Taina, muratore;
Giuseppe Gentili, operaio; Battista Buccelli,
contadino; Antonio Pini, contadino; Pietro
Montani, contadino; Pietro Monterenzi,
operaio; Giacomo Boffini, contadino; Luigi
Bertoli, sarto; Lorenzo Gentili, contadino;
Domenico Buccelli, contadino; Luigi
Battagliola, mugnaio; Giulio Maccagnola,
contadino; Giacomo e Giuseppe Perotti,
contadini; Giuseppe Turinelli, contadino;
Giovanni Polini, stradino; Carlo Talenti,
muratore; Tomaso Masotti contadino;
Presidente: Scaramuzza Giovanni.
Vicepresidente: Battista Buccelli.
Consiglieri d’amministrazione: Antonio
Pini, Pietro Montani, e Pietro Monterenzi.
Sindaci effettivi: Luigi Boninsegna, Battista
Fontana, Giuseppe Baroncini.
Sindaci supplenti: Costanzo Taina,
Giuseppe Gentili. Probiviri: Carlo Talenti,
Tomaso Masotti e Giovanni Polini.
Segretario: Giuseppe Cominelli.
Tutti i soci hanno sottoscritto un’azione da
lire 10 e sono tutti residenti nel comune
di Manerbio. Solo tre soci non sono nati a
Manerbio.
3 GIOVEDI’
S. MARTINO DI PORRES
“Se te öt che l’amicissia la se mantègne, ‘na
spòrta la àghe e ‘n altra la ègne”.
Se vuoi che l’amicizia si mantenga, un
regalo vada e un regalo venga.
1942 = Manerbio - Gli operai del Lanificio
che usufruiscono della mensa aziendale
sono 433 rispetto al numero iniziale di 229.
Il pasto completo fornito dalla mensa costa
lire 2,45.
È possibile però mangiare o solo la minestra
(lire 1,60) o solo il pranzo con contorno
(lire 1,20). Il pane dal peso di un etto costa
0,25 lire.
1839 = Manerbio - Una rovinosa piena distrugge il Regio Ponte sul fiume Mella, che
non verrà mai più ricostruito.
6 DOMENICA
S. LEONARDO
“Per gràm che ‘l sìes ‘n mestèr el pórta i sólcc”.
Per gramo che sia un mestiere porta soldi.
1863 = Giambattista Greppi da Breno viene
nominato arciprete di Manerbio. Morì il 22
luglio 1876.
7 LUNEDI’
S. MAURO
“On véssé ‘l crès ‘n frèssä”
Un vizio cresce in fretta.
1917 = Il manerbiese Giuseppe Farina,
soldato del 24° Reggimento di cavalleria,
muore in combattimento tra Sacile e
Conegliano.
8 MARTEDI’
S. GOFFREDO DI AMIENS
“Chi sta bé nó sa möè”.
Chi sta bene non si muova.
1826 = Manerbio - Annunciata Facchera,
vedova Zanetti, con proprio testamento
rogato dal notaio Pietro Gaza, dispone un
legato a favore del futuro Ospedale.
Il legato frutterà la somma di lire austriache
1842,60 in ragione della vendita di mobili e
della riscossione degli affitti degli immobili
e la somma di lire austriache 3.250,00 per
la vendita di questi ultimi.
9 MERCOLEDI’
S. GABRIELE FERRETTI
“L’è a bunùra che ‘l laurà el rent”.
E’ di buon ora che il lavoro rende.
1919 = Manerbio - Viene nominato un
comitato per l’erezione di un monumento
ai caduti.
Ne fanno parte il sindaco Enrico Bonera,
Paolo
Piazzoni,
don
Giambattista
Lampugnani, Carlo Migliorati (Cassiere),
Domenico Pizzamiglio, Luigi Pedrioni,
Isaia Casalotti, Angelo Capuzzi.
Il comune ha già erogato, così come il
comitato d’assistenza civile, un contributo
di lire 3.000.
10 GIOVEDI’
S. LEONE MAGNO
Luna piena
“El malghés el sta mai be: se ga mör la àca ga
ansa el fé, se scampa la àca ga manca ‘l fé”.
Al malghese non va mai bene: se gli muore
la vacca avanza il fieno, se la vacca campa
manca il fieno”.
1836 = Si manifesta l’ultimo caso di colera in
provincia e più precisamente a Manerbio.
Giuseppe Viviani fu l’ultimo della catena dei
morti, un uomo che sembrava rappresentare
la forza, la salute e la vita.
519 furono in complesso i morti a causa del
colera nel distretto di Leno e ben 10.000 in
tutta la provincia.
Per far fronte a tale peso, l’Istituto di
Beneficenza di Manerbio stipulerà un
contratto di mutuo con un tasso del 5%.
11 VENERDI’
S. MARTINO DI TOURS
“San Martì per vergú ‘n bel laùr, per altèr ‘n
dulur”.
San Martino per qualcuno una bella
ricorrenza, per altri un dolore (riferito ai
mezzadri e al loro trasloco forzato).
1897 = Manerbio - Angelo Passerini, futuro
consigliere comunale di Manerbio nonché
senatore del Regno, adotta un patto colonico
di durata decennale per la conduzione delle
Gozzole.
Il patto adottato venne poi preso a modello
per quello provinciale.
12 SABATO
S. RENATO
“Chi pöl spétà, ‘l ga chèl ché ‘l völ”.
Chi può aspettare, ottiene quel che vuole.
1933 = Stipula del contratto d’appalto tra
il comune di Manerbio e l’impresa Angelo
Pugnetti per la realizzazione del secondo
tronco di via Verdi.
13 DOMENICA
S. OMOBONO
“Töcc i volarès en ma el manèster”.
Tutti vorrebbero in mano il mestolo.
1983 = Manerbio - Per iniziativa del
parroco e del dott. Anton Angelo Zuddas
s’inaugura una comunità terapeutica di
tossico- dipendenti alla cascina Chizzolette
affidata a don Redento Tignonsini.
14 LUNEDI’
S. GIOCONDO
“El sòn l’è el fradèl de la mórt”.
Il sonno è fratello della morte.
1483 = Le otto squadre dell’esercito del duca
di Calabria che erano poste a presidio di
Manerbio, presentendo che non avrebbero
potuto resistere a Venezia, abbandonarono
Manerbio.
15 MARTEDI’
S. ALBERTO MAGNO
“Töcc i sa chè ‘l ché bói ‘n dè la so pégnatä”.
Ognuno sa cosa bolle nella propria
pentola.
1815 = Il Consiglio comunale di Manerbio
approva i contratti di livello perpetuo per i
beni di proprietà municipale.
Podestà è Paolo Piazzoni.
16 MERCOLEDI’
S. MARGHERITA DI SCOZIA
“‘L pa dè i altèr ‘l ga sèt crösté”.
Il pane degli altri ha sette croste.
1876 = Il bresciano Filippo Ugoni viene
nominato senatore del Regno ma rinuncia
al seggio.
17 GIOVEDI’
S. ELISABETTA D’UNGHERIA
“Del padrù ché fa bilì bilì, fidet puchì”.
Del padrone che si fa gentile, fidati poco.
1483 = Mentre alcuni abitanti di
Manerbio, caduti nelle mani dei veneti, che
riconquistano il paese, vennero incarcerati e
vi rimasero a lungo, tacciati di essere pavidi
traditori, Manerbio accolse i liberatori
veneti al suono delle campane e gli abitanti
si affrettarono a “raspar zoso de li muri del
castello” le insegne sforzesche.
18 VENERDI’
SS. ROMANO E BARULA
Luna ultimo quarto
“Gambèr, fritüra e frétada, föc a la dispèradä”.
Per gamberi, frittura e frittata, fuoco alla
disperata.
1884 = Manerbio - Furto presso l’ufficio
postale di francobolli, cartoline e segnatasse
oltre a L. 8,50 in denaro per complessive
L. 83,60
19 SABATO
S. FAUSTO
“Chi ga tèrä, ga guèrä”.
Chi ha terra, ha guerra.
1923 = Manerbio - Onoranze funebri a
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
tre caduti della Prima Guerra Mondiale:
Angelo Pizzamiglio, Domenico Gervasi e
Francesco Girelli, le cui salme sono state
trasportate al cimitero di Manerbio.
Lorenzo Rampini, dopo la morte del
marito, tenne una vita cattiva e fu vista
conversare più volte con Battista Barbi, e
tutto il popolo non parlava d’altro.
1906 = Brescia - Alle elezioni amministrative
in città escono vincitori gli zanardelliani.
Nuovo sindaco è Gerolamo Orefici.
20 DOMENICA
S. EDMONDO
“Chi zöga dè caprésse paga dè bórsä”.
Chi di capriccio gioca, poi sua borsa
invoca.
23 MERCOLEDI’
S. CLEMENTE
“Lé fómne lé sa mala quant lè öl”.
Le donne s’ammalano quando desiderano.
26 SABATO
S. CORRADO
“Pèr ògne ósèl ‘l so nì l’è bel”.
Per ogni uccello il suo nido è bello.
1901 = Manerbio - La giunta provinciale
amministrativa approva la delibera del
consiglio comunale relativa all’adesione alla
società Dante Alighieri.
1940 = Manerbio - Inizia il doposcuola per
le classi superiori delle scuole elementari e
si svolge nei pomeriggi di martedì, giovedì
e sabato dalle ore 14 alle ore 16.30.
In contemporanea inizia la refezione
scolastica a favore degli alunni bisognosi.
134 sono gli alunni ammessi.
Possono essere ammessi a pagamento tutti
coloro che abitando lontani dal centro
desiderano usufruire della refezione.
Presiede la refezione la maestra Lina Torri.
1483 = Gli altri paesi della Bassa si recano
a Manerbio per rendere omaggio ai
provveditori veneti dopo la riconquista.
Solo Seniga si oppone.
21 LUNEDI’
SS. DEMETRIO E ONORIO
“Amùr ónoràt, gnè argògna gnè pècat”.
Amore onorato, né vergogna né peccato.
1966 = Manerbio - Viene riconosciuta alla
famiglia dei conti Cantoni Marca di Rosa la
proprietà della Chiesa di San Faustino.
22 MARTEDI’
S. CECILIA
“Chi ga dè ‘l so l’è réspetàt, ‘l póarèt l’è schiàt”.
Chi possiede è rispettato, il poveretto invece
è schivato.
1722 = A Manerbio, alcuni testimoni
dichiarano che Domenica, vedova di
24 GIOVEDI’
S. CRISOGONO
“Chèi che usö fórt, i-è chèi ché ga tórt”.
Quelli che gridano forte, sono quelli che
hanno torto.
1483 = I comandanti militari veneti,
Antonio Veturio e Marco Antonio Morosini,
accampati a Manerbio, in ragione del fatto
che l’esercito nemico si era allontanato
da Bagnolo, “lo rimettono nella fedeltà e
devozione del dominio”.
25 VENERDI’
S. CATERINA
Luna nuova
“Nèbia bassa bèl temp la lassa”.
La nebbia bassa bel tempo lascia.
27 DOMENICA
S. VIRGILIO
“Galina ècia la fa bu bröt”.
Vecchia gallina fa buon brodo.
1966 = Manerbio - Il ministro per i rapporti
con il parlamento on. Giovanni Battista
Scaglia inaugura la nuova sede della sezione
staccata dell’Itis di Brescia.
Pag. 7
S. GIACOMO
“Chi öl catà sö, bésògnä che i sa sbassé zò”.
Quei che voglion raccattar, si devon chinar.
1544 = Con atto del notaio Pietro
Mercandoni, Agostino Gallo affitta per sette
anni una proprietà di 58 piò della moglie
Cecilia Tarelli posta a Manerbio.
29 MARTEDI’
S. FEDERICO
“Porsèl nèt el deènta mia gràs”.
Maiale pulito non diventa grasso.
1921 = Accordo fra i contadini e i conduttori
dei fondi in virtù del quale si stabilisce un
imponibile di manodopera di 15 uomini
per ogni 100 piò in attesa della stipula del
nuovo patto colonico.
È questa l’ultima vittoria sindacale dei
contadini prima del dilagare della violenza
squadrista.
30 MERCOLEDI’
S. ANDREA
“A Sant’Andrea mónta ‘l frèd en catedra”.
A Sant’Andrea sale il freddo in cattedra.
1483 = I provveditori veneti lasciano
Manerbio dopo che l’esercito del duca di
Calabria si era allontanato da Bagnolo.
28 LUNEDI’
La freschezza è la nostra bandiera.
Pronta da gustare, tutta italiana.
Il benessere nasce dalla freschezza.
Pag. 8
Pianura
Pontevico
La
Novembre 2011
Il teatro comunale ha ritrovato il suo splendore
La notizia è di quelle da porre con la meritata
enfasi al centro dell’attenzione.
Il teatro comunale di Pontevico ha infatti
ritrovato tutto il suo splendore ed ora è
pronto per essere presentato in maniera
ufficiale a tutta la comunità e tornare così
ad essere un prezioso
punto di riferimento
e, al tempo stesso, un
motivo d’orgoglio per
tutti i pontevichesi.
Il lungo cammino di
riqualificazione dello
storico edificio (è
datato 1816) ha preso
il via ancora ai tempi
dell’Amministrazione
guidata dal sindaco
Gatta, ma solo in
questo 2011, dopo anni
nei quali sembrava che
l’intero progetto fosse
destinato a rimanere
lettera morta, è stato
raggiunto il definitivo
traguardo fortemente
voluto.
I lavori sono stati
completati e nei prossimi
giorni l’inaugurazione
ufficiale consentirà al sindaco Bozzoni di
raggiungere un traguardo veramente di
grande significato, il frutto di un impegno
portato avanti con determinazione e grande
volontà: “Finalmente – ammette lo stesso
primo cittadino pontevichese – il momento
tanto atteso è arrivato.
Pontevico riavrà il suo teatro comunale e lo
potrà ammirare in tutto il suo splendore.
Abbiamo già messo a punto il programma
della cerimonia di inaugurazione che vedrà
la partecipazione di numerose autorità (sia
regionali che provinciali), ma alla quale
invito una volta di più a partecipare i nostri
concittadini.
Il teatro deve diventare sempre di più un
punto di riferimento per l’intera comunità
e questa riqualificazione lo ha reso un
autentico “salotto buono”, se ci viene
concessa questa espressione che vogliamo
possa essere a disposizione di tutti gli
abitanti e nel quale tutta Pontevico possa
riconoscersi.
Il nostro intento è che il teatro comunale
possa diventare un sostegno e uno stimolo
in più per la vita culturale del paese.
E’ con questo spirito che accogliamo la
conclusione dei lavori e ci apprestiamo a
condividere questa nuova fase della vita di
questo edificio che riveste una particolare
importanza per il nostro territorio”.
Il teatro comunale di Pontevico, che sarà
affidato alla gestione dell’Associazione “Le
muse” presieduta da Mario Ferrari, ha
ritrovato tutto il suo splendore e lo ha fatto
al termine di un cammino che certo non
ha risparmiato ostacoli e momenti difficili,
come è accaduto, ad esempio, negli anni in
cui il fallimento della ditta che aveva vinto
l’appalto aveva bloccato i lavori.
In seguito, dopo un periodo nel quale si
era fatto avanti anche il pensiero di cedere
questo storico edificio, l’ambizioso progetto
è ripartito, potendo contare sul sostegno di
alcuni contributi che si sono dimostrati
determinanti per la felice riuscita dell’intera
operazione.
In questo senso un posto di tutto rilievo
spetta all’operato dell’ex consigliere
provinciale Roberto De Giuli, che nel 2000
è riuscito a far giungere per questo progetto
un finanziamento di 400 milioni delle
vecchie lire dalla provincia di Brescia.
Passaggi sicuramente importanti, che sono
stati completati e condotti a buon fine
dall’intervento risolutivo portato avanti
dall’attuale giunta guidata dal sindaco
Bozzoni, che con un investimento di
300.000 euro ha raggiunto quell’illustre
traguardo a lungo desiderato che tutta
Pontevico è pronta a festeggiare nei prossimi
giorni.
Assemblea dei Greci d’Italia
dei greci dall’Asia Minore che vedrà
coinvolto anche l’attuale console greco a
Milano George Papadopoulos.
Pietro Papaioannu, di Persico Dosimo,
cassiere, ha presentato il rendiconto. Angelo
Locatelli, segretario, ha ricordato l’incontro
con Amedeo di Savoia, duca di Aosta, al
quale ha consegnato una lettera per conto
della Comunità. Figlio di Aimone e di Sofia
di Grecia, Amedeo-Costantino- GiorgioPaolo, nomi della parentela reale ellenica
parla molto bene il greco. I suoi legami con
l’Ellade affondano le radici anche con il
nonno materno, Costantino XII di Grecia
ma si sono consolidati, attraverso il figlio
Aimone Umberto Emanuele Filiberto con il
matrimonio contratto con Olga di Grecia.
Gli iscritti al sodalizio sono in generale
persone venute in Italia per gli studi
universitari (molti di loro sono medici) che
poi hanno deciso, per motivi professionali,
di lavoro o affettivi, di mettere su casa nella
Penisola. Non mancano figli o nipoti di
famiglie con un genitore o un nonno italiano
ed uno greco alcuni dei quali derivanti
da
matrimoni
contratti durante
la
seconda
guerra mondiale.
Dell’associazione
fanno pure parte
italiani interessati
alla cultura e alla
civiltà elleniche.
LAVAZZOLER
CIOCCOLATERIA
GELATERIA
INAUGURAZIONE TERMINAL 2 AEROPORTO CATULLO VERONA
Lavazzoler: il luogo in cui trovare una selezione completa dei migliori cioccolati artigianali italiani insieme a
tutti quei prodotti che ben si abbinano con il cioccolato
Il cioccolato italiano, elaborato da maestri artigiani cioccolatieri,
è da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza, sia in Italia che
all’estero.
Il punto vendita Lavazzoler ambisce a diventare un riferimento
per tutti gli appassionati di cioccolato e cultori in generale di cose
buone.
Un tempio del gusto dove lasciarsi conquistare appunto dal cioccolato elaborato esclusivamente in modo artigianale e proposto
in tutte le versioni possib li ed immaginab li.
Un negozio in cui trovare oltre al cioccolato tutto ciò che ben si
sposa con questo straordinario prodotto.
Il caffè, in particolare, dovrà giocare un importante ruolo di protagonista essendo da sempre un prodotto ideale per l’abbinamento.
La pasticceria secca e le torte monoporzione, che rappresentano
senz’altro de le ottime opportun tà di gusto per i più golosi.
A completamento dell’offerta, immaginiamo una piccola rappresentanza di disti lati, vini da meditazione, infusi, tè, spezie e sigari
e, nei mesi caldi, una zona “gelato” artigianale.
Il mercato:
Considerato che soltanto in talia, ogni taliano consuma mediamente in un anno 4,5 kg di cioccolato è evidente che
è questo, uno dei prodotti più amati in assoluto. Il cioccolato è acquistato sia per autoconsumo che come oggetto da
regalo. E’ un prodotto quindi che, già da solo, incontra il gusto di quasi tutti; se si propone affiancato al caffè la percentuale dei potenziali consumatori/clienti cresce vertiginosamente. Il target di clientela che un negozio come questo si
propone di raggiungere è assolutamente trasversale, ampissimo, e contempla grandi e bambini.
Le Tavolette: dal gusto intenso e, al contempo, delicato. Vantano una gamma di
varie tipologie suddivise tra cioccolato
bianco, al latte e cioccolato fondente.
Le creme spalmab li al cioccolato, confezionate in vasetti, sono la scelta ideale per
una merenda veloce e gustosa. Da gustare anche cucchiaio dopo cucchiaio.
Una vasta gamma di praline al cioccolato che uniscono al gusto eccezionale del
cioccolato artigianale la cura e la maestria
della loro realizzazione.
Gli Snack salati: il buon cacao abbinato
a la sfizios tà di uno snack da consumare
a tutte le ore, come aper tivo o fuoripasto,
magari accompagnati da un buon vino.
Cuoricini, Animaletti, Ovetti e Cioccolecca per stimolare le fantasie dei clienti
grandi e piccini.
Graphics: Penelope srl Manerbio
Riunita in assemblea a Pontevico la
Comunità Ellenica di Brescia e Cremona che
aderisce alla Federazione delle Comunità e
Confraternite Elleniche in Italia nella quale
sono coinvolte tredici diverse associazioni
del territorio nazionale. L’avvio a cura del
presidente nazionale Nicola Barkas di Padova
per presentare Evànghelos Apostolòpoulos,
ed altri relatori su argomenti specifici tra i
quali Anastasios Polizos che ha coordinato
gli interventi. Costantino Buzalis, ha
ragguagliato sulle attività svolte dal giugno
scorso, sull’organizzazione della festa
natalizia con cucina e balli greci, della gita a
Venezia presso la chiesa di San Giorgio dei
Greci e all’interessantissimo museo delle
icone bizantine; il corso di greco moderno,
per ora allestito a Brescia con una trentina
di adesioni fra le quali persone abitanti nel
Cremonese e nella Bassa Bresciana.
Dei programmi si è occupata pure Crisùla
Laffranchi, addetto culturale ed ai corsi di
lingua nel Cremonese, di una gita ai mosaici
bizantini di Ravenna, dell’organizzazione di
conferenze a tema tra cui una sulla diaspora
Oggettistica e Linee Speciali per Pasqua,
Natale, San Valentino (uova e dolci vari)
Produciamo gelato di qual tà, scegliendo solo prodotti buoni, sani e genuini; senza grassi vegetali
idrogenati e coloranti aggiunti. Le creme sono prodotte rispettando la tradizione dei vecchi gelatieri e ut lizzando solo materie prime di elevata qualità, latte e panna freschi. I gelati a la frutta
vengono prodotti utilizzando solo frutta da noi selezionata. Il risultato è un trionfo di natural tà
e gusto che vi lascerà senza parole. Tra le special tà: vaniglia di Tha ti, pistacchio di Bronte e
cioccolati pregiati.
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Pianura
Pontevico
La
Novembre 2011
Pag. 9
Al cimitero di Pontevico è iniziata la realizzazione
della nuova ala
Sono iniziati sul finire dello scorso mese
di settembre e si dovrebbero concludere
proprio prima dell’inizio dell’ottobre
del 2012, i lavori per la realizzazione
della nuova ala del cimitero comunale di
Pontevico. Un progetto molto importante
e sentito dall’intera comunità, al quale
il sindaco Roberto Bozzoni guarda con
motivata soddisfazione: “Siamo ben
consapevoli del valore che ricopre il
cimitero per i pontevichesi e siamo certi
che questa operazione porterà un indubbio
miglioramento sia dal punto di vista
strutturale che gestionale. Ci siamo dedicati
con grande attenzione al perfezionamento
di questo progetto ed il fatto di avere
raggiunto questo obiettivo, nonostante
un momento come questo nel quale i
fondi a disposizione sono più che limitati,
costituisce un risultato molto importante.
Un intervento che è stato previsto sotto
forma di concessione ventennale della
gestione del cimitero a fronte di opere per
oltre 1 milione di euro e proprio questa
soluzione ci consentirà di realizzare questa
innovazione così attesa da una larga parte
della popolazione senza appesantire di
conseguenza il bilancio comunale. Un
tipo di operazione, studiato con grande
attenzione e portato avanti in modo molto
oculato, che ci ha consentito di realizzare
opere (importanti per la nostra comunità)
superando i ferrei vincoli imposti dal
patto di stabilità. In questo senso, proprio
prendendo in esame l’intero intervento, mi
piace cogliere l’occasione per sottolineare
i complimenti ricevuti in Consiglio
Comunale da parte dell’ex sindaco Primo
Generali in merito alla progettazione
finanziaria di questa operazione che è stata
realizzata dal direttore della Pontevico
Energia, il dottor Danilo Zendra, mentre
per quel che riguarda la parte tecnica il
lavoro di progettazione è stato portato
avanti dall’architetto Carlo Gilberti. E’
altresì doveroso un ringraziamento speciale
al nostro segretario comunale, il dottor
Francesco Lograno, che ha curato nei minimi
dettagli la parte normativa, permettendoci
il raggiungimento di un traguardo tanto
importante”. I lavori, affidati alla ditta
costruttrice, la Baitelli spa (mentre la
Cogeme spa è risultata la vincitrice della
gara d’appalto), sono dunque in pieno
svolgimento
e
salvo
intoppi
dovrebbero
concludersi
tra
poco
meno
di
un
anno,
offrendo
una valida
risposta in
più alle richieste di numerose persone: “Per
quel che riguarda le tariffe – spiega lo stesso
dottor Bozzoni - è previsto un aumento del
10% per il primo anno a causa dell’incidenza
dell’Iva e solo l’aumento legato all’Istat per
i 20 anni della convenzione. L’intervento
comporterà anche la realizzazione di otto
cappelle a prezzi calmierati che verranno
assegnate tramite sorteggio”.
Pag. 10
Pianura
Bagnolo Mella
La
Novembre 2011
Pro loco, tra estate e Natale
L’estate è una stagione che è sempre portatrice di buone cose, ed il modo e l’importanza cui esse sono legate ad ognuno di
noi fanno sì che i mesi più caldi dell’anno
possano essere spunti di divertimento e di
riflessione per tutti.
Con questo intento, la Pro Loco di Bagnolo
Mella ha organizzato, come di consuetudine, la gita estiva che quest’anno ha avuto
la meta sulle Dolomiti di Brenta, offrendo
l’occasione ai numerosi iscritti di rilassarsi al
fresco nel centro di Madonna di Campiglio
o, per i più avventurieri, di arrivare ai rifugi
Casinei e Tuckett attraverso la spettacolare
opera naturale delle cascate di Vallesinella.
Altro importante appuntamento è stata
l’ormai famosa 18° Fiera Della Bassa Bresciana che ha visto lo stand della Pro Loco
tra i protagonisti della manifestazione e che
anche per quest’anno è stata ospitata nello
spazio delle scuole medie in Viale Europa a
Bagnolo Mella, la quale ha anche permesso alla nostra associazione d’innestare una
solida e sincera collaborazione con l’ammi-
nistrazione comunale che ringraziamo per
ogni supporto.
Terzo ma non meno importante evento è
stato quello delle “Ultime Serate D’Estate
Sull’Aia 2011”, giunto ormai alla sua 4°
edizione, nella splendida cornice della Cascina Dosso. Il favoloso clima che si è avvicendato ha dato la possibilità di dimostrare
ancora una volta alla popolazione bagnolese la serietà e la disponibilità che i tanti volontari ormai affezionati ci hanno regalato
ancora una volta. La festa, caratterizzata
anche quest’anno da particolarità proposte
nei menù speciali di ogni sera è giunta a
una conclusione sicuramente molto positiva: le serate di Paolo Facci, Quelli della
Notte e Mario da Radio Super hanno piacevolmente allietato la cena a base di cinghiale proposta il venerdì e lo spiedo bresciano della serata di sabato. Degna di nota
è anche la programmazione della domenica dedicata al divertimento dei più piccoli,
che con gioia abbiamo visto correre e giocare sull’aia grazie alla presenza dei trucca
bimbi, dei gonfiabili, della mascotte Bugs
Bunny, dei pony e dei cavalli, dalla sfilata
dei cani levrieri dell’associazione Galgos –
Adozioni levrieri maltrattati. Ultime serate d’Estate sull’Aia rappresenta quindi
l’ennesimo traguardo raggiunto dalla Pro
Loco insieme alle tante mani che ad ogni
evento vengono in nostro soccorso. Un infinito grazie va al nostro presidente, Wladimiro Panni, che con la signora Caterina
Flossi ha gestito ed organizzato la cucina ed
il servizio ai tavoli in cui un nutrito gruppo
di volontari ci ha prontamente sostenuto ed
aiutato. Grazie mille alla prontezza di Danila Gazzaniga, responsabile del servizio bar,
ed a tutti i suoi collaboratori. Un meritatissimo grazie va a Vania Rossini per la gestione delle casse e della Domenica del Bimbo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare anche
Paolo Bonometti, Nino Spinelli e quanti
hanno collaborato per la logistica, senza di
loro non ci sarebbe stata la festa sull’Aia. Un
sentito grazie anche a Bruno Barbieri, Domenico Morandi e Maurizio Alessandro per
la distribuzione della cartellonistica, al Sindaco Cristina Almici e all’amministrazione
comunale per la disponibilità e la prontezza
con cui hanno voluto dimostrare che il comune è parte attiva nelle proposte della Pro
Loco; a sua volta, questa, si augura d’instaurare un legame necessario ed opportuno per
valorizzare il territorio coinvolgendo sempre di più il popolo bagnolese.
Vogliamo ringraziare in particolare anche
chi vorrà aiutarci in futuro, per tutte le manifestazioni già in calendario e ancora da
pensare…è importante che una realtà di
notevole interesse come la nostra città possa vivere e risplendere di luce propria, ma
per fare questo è necessaria una continua
promozione e un continuo lavoro da parte
di tutti ed è per questo motivo che la Pro
Loco di Bagnolo Mella necessita della collaborazione di chi vorrà impegnarsi. (foto di
gruppo con cani)
Impegno è quindi una delle parole chiave
che sostengono l’operato della nostra associazione, che si avvia all’organizzazione di
dicembre, senz’altro il mese più suggestivo
e divertente di tutto l’inverno.
Tornano domenica 4 dicembre in piazza
IV Novembre e piazza Garibaldi i tradizionali “Mercatini di Natale”, in collaborazione con il Comune e Coldiretti. L’iniziativa,
che giunge ormai alla 4° edizione, è un pilastro ormai solido tra le manifestazioni della
Pro Loco che si rinnova costantemente già
da qualche tempo e che vede sempre maggior affluenza di spettatori e curiosi di anno
in anno, i quali potranno ammirare tramite le casette di legno i favolosi prodotti che
gli espositori vorranno mostrare, come non
mancheranno i punti ristoro, la banda cittadina ed altri intrattenimenti. Ricordiamo
inoltre che sono ancora aperte le iscrizioni
per i commercianti e gli hobbisti che volessero partecipare! La segreteria della Pro
Loco di Bagnolo Mella è a vostra disposizione!. (foto mercatini in bianco e nero)
Secondo appuntamento sarà domenica 11
dicembre in cui torna “Aspettando il Natale con Solidarietà” con lo spiedo natalizio,
che quest’anno si sviluppa con la terza elezione del “Premio alla bontà bagnolese” a
cui verrà donato il ricavato del pranzo. La
finalità è quella di riconoscere e premiare
la volontà con cui alcuni cittadini bagnolesi
operano per donare agli altri un po’ di conforto e solidarietà, valori sempre più flebili
nel mondo moderno e sempre più difficili
da attuare.
Tutti sono invitati a partecipare: il convito è
una quotidianità che se svolto in comunione con altre persone genera ricchezza anche
per la comunità. (foto spiedo)
Il Direttivo
Pro Loco Bagnolo Mella
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
La Notte Bianca a Bagnolo,
una “prima volta” di grande successo
La vera e propria sfida accettata
dall’Amministrazione Comunale guidata
dal sindaco Cristina Almici è stata vinta al
di là delle più rosee previsioni della vigilia.
La prima “Notte Bianca” che si è vissuta a
Bagnolo Mella lo scorso sabato 15 ottobre
si è rivelata uno splendido successo ed ha
raggiunto in pieno i suoi obiettivi: “Anche
se la data piuttosto avanzata nella quale
abbiamo dovuto proporre questo evento –
racconta la stessa Almici – ci ha obbligato a
fare i conti con un clima piuttosto rigido,
posso dire che la risposta che ha ottenuto
questa “Notte Bianca” che per la prima volta
in assoluto è stata organizzata a Bagnolo è
stata veramente positiva. Non solo sono
venute tantissime persone da fuori (la cifra
conclusiva parla di oltre 10.000 presenze
sul territorio bagnolese per seguire le
diverse iniziative del nutrito programma),
ma mi piace sottolineare il fatto che la
gente di Bagnolo ha risposto nel migliore
dei modi a questa vera e propria novità.
Volevamo proporre qualcosa che non solo
movimentasse la vita del paese, ma rendesse
la comunità protagonista e la unisse in
questo messaggio di rinnovato entusiasmo e
voglia di fare per il futuro. In questo senso,
i bagnolesi sono usciti di casa e si sono
ritrovati per le strade, condividendo quella
che ha voluto essere una festa di tutti e per
tutti. E’ stato davvero bello poter vedere le
strade del paese piene di persone di tutte le
età, unite dal comune intento di celebrare
questa che è stata proprio la festa del paese.
Devo dire che tutto questo è stato possibile
grazie al lavoro di tante persone, che hanno
collaborato con entusiasmo affinché tutto
si svolgesse nel migliore dei modi. Oltre
al lavoro organizzativo portato avanti
Nuova fiducia per il futuro,
sta per sorgere il polo
produttivo di Leno Centro
Il Polo produttivo di Leno Centro è
destinato a diventare entro breve tempo
una bella realtà. Si è infatti concluso l’iter
per la convenzione urbanistica che, grazie
al nuovo PGT, realizzerà questa importante
struttura destinata a sorgere su un’area di
50.000 metri quadrati, a nord del paese,
sulla strada che porta a Ghedi. Una nuova
realtà, localizzata per la precisione in via
Tito Speri, che rappresenta un segnale
molto forte ed offre una comprensibile
soddisfazione all’assessore all’urbanistica
del Comune di Leno, Luigi Braga: “I
motivi per essere contenti di questo
epilogo sono davvero numerosi. In effetti
il fatto di mettere a disposizione delle
aree per lo sviluppo di attività produttive
locali, artigiani e piccoli commercianti
in primis, costituisce un elemento molto
positivo. Vuol dire che, nonostante la
crisi generale di questo periodo, ci sono
ancora imprenditori che hanno la forza
ed il coraggio di investire e di creare nuovi
posti di lavoro e nuove attività. Una vera e
propria sfida che può partire grazie anche
ad un rapporto proficuo e diretto con
un’Amministrazione Comunale sensibile
alle diverse problematiche del momento.
Un discorso che acquista naturalmente un
significato del tutto particolare in rapporto
al nostro territorio. Questi investimenti
sul territorio di Leno, infatti, danno vita
a nuovi posti di lavoro e valorizzano il
nostro paese. Note positive alle quali si
unirà anche l’opera di risistemazione della
viabilità che la realizzazione di questo Polo
produttivo renderà possibile. A tal proposito
in via Tito Speri verrà costruita una nuova
rotatoria proprio di fronte alla Lidl,
mentre effettueremo altri interventi nelle
diverse zone del paese per dare un’adeguata
sistemazione all’intera rete stradale”.
dallo staff guidato da Maurizio Bindoni,
Bagnolo ha assecondato questo invito in
una maniera assolutamente eccezionale. Gli
operatori commerciali si sono dati un gran
daffare ed alla fine hanno potuto gioire per
il grande movimento che si è creato per una
sera che ha ribadito la vitalità, la voglia di
fare ed anche le capacità che caratterizzano
le varia attività sul nostro territorio. Come
anticipato, si è trattato di una sorta di
prova, un test superato a pieni voti, che
ci ha fatto capire non solo la bontà di una
manifestazione di questo genere, ma anche
che il nostro paese può fare affidamento su
potenzialità che possono essere sostenute
e valorizzate con tante altre iniziative.
E questa – conclude il sindaco Cristina
Almici – è la strada che seguiremo nei
prossimi anni, presentando ogni volta due
appuntamenti con la “Notte Bianca”, uno
Pag. 11
all’arrivo della bella stagione ed un altro sul
finire dell’estate”. Un annuncio che è già
stato lanciato davanti al folto pubblico che
ha seguito le esibizioni che si sono succedute
sul palco nella piazza che solitamente ospita
il mercato e che ha sollevato un convinto
applauso di consenso. Non capita spesso,
infatti, di poter camminare per le vie
vestite a festa di Bagnolo, passando da uno
spettacolo di giocolieri ad un’esibizione di
una band musicale, da una lezione di danza
all’esilarante show di Omar Fantini, che ha
portato a Bagnolo i mille personaggi che lo
hanno reso celebre in televisione. Il tutto,
condito da uno spettacolo pirotecnico più
che applaudito, per una “Notte Bianca” che
ha dipinto con i dolci colori della fiducia,
dell’entusiasmo e della voglia di fare il
futuro di Bagnolo Mella.
Un nuovo comparto
produttivo a Castelletto
Anche Castelletto attende importanti
novità legate al suo territorio. E’ stata infatti
stipulata una convenzione urbanistica per
la realizzazione di un nuovo comparto
produttivo.
Un’area nella quale potranno sorgere
nuove attività produttive (soprattutto a
carattere locale come artigiani e piccoli
commercianti) e che sarà accompagnata,
tra l’altro, dall’obbligo per i suoi investitori
di farsi carico della sistemazione del tratto
stradale di via Forni (in foto) proprio come
il Comune di Leno, attraverso l’assessorato
all’urbanistica, ha recentemente illustrato
ai rappresentanti della Commissione per
Castelletto.
Proprio questi lavori, che miglioreranno la
rete stradale di Castelletto, rappresentano
una delle principali note positive di
questa convenzione urbanistica, dato
che permetteranno la realizzazione di un
intervento che, altrimenti, in un momento
di generali ristrettezze economiche come
quello attuale, avrebbe corso il rischio di
rivelarsi una spesa non sostenibile dalle casse
comunali. Così facendo, invece, le risorse del
Comune rimarranno intatte e la comunità
di Castelletto potrà guardare con interesse e
fiducia ad un nuovo comparto produttivo
che porterà con sé nuovi investimenti e
nuovi posti di lavoro. In una sola parola
un’iniezione di fiducia per il futuro senza
dover sostenere spese particolari in più.
Pag. 12
Pianura
Leno
La
Novembre 2011
Una scuola di Rock per aiutare i giovani a crescere
E’ ormai pronto a partire un progetto
interamente
dedicato
ai
giovani.
Un’iniziativa, nata dalla stretta collaborazione
tra l’assessorato alle politiche giovanili del
Comune di Leno e le Associazioni culturali
“Epicentro” e “Baccano”, che si prefigge
di trasformare una realtà da sempre vicina
ai giovani come il rock in un’occasione di
crescita e di educazione.
La manifestazione, che si terrà nei locali
dell’Incontragiovani, nasce da una
constatazione tanto semplice quanto
fondamentale, quella, cioè, della forza
aggregante e della capacità di trasmettere
(divertendo) idee e concetti del rock ai
giovani. E’ questa osservazione che ha
fatto nascere la “School of rock”, un
programma articolato in tre mesi che
si rivolge direttamente ai giovani con il
linguaggio e le coinvolgenti sensazioni
della musica. In questo senso l’obiettivo
perseguito dall’Epicentro, dal “Baccano”
e dall’assessorato alle politiche giovanili
dell’Amministrazione comunale lenese è
quello di far scoprire ai giovani il mondo del
rock attraverso tre diverse forme espressive
La pista ciclabile che conduce
al cimitero sta per cambiare
volto
Dovrebbero concludersi entro la fine di
novembre i lavori per la risistemazione
della pista ciclabile che porta al cimitero
di Leno. “Parecchie persone – spiega
l’assessore ai lavori pubblici e ai servizi
cimiteriali Cristina Tedaldi – hanno chiesto
con insistenza che questo intervento venga
realizzato. In effetti la via che conduce al
cimitero del capoluogo è resa pericolosa dal
traffico e le biciclette, ma anche gli stessi
pedoni, non possono certo godere della
sicurezza necessaria. Un’osservazione che
ci ha spinto ad intervenire, studiando una
precisa sistemazione della pista ciclabile.
In questo senso la pista verrà definita a
dovere, interclusa ai parcheggi e messa
nella condizioni idonee alla sicurezza dei
ciclisti che si trovano a transitare e che,
una volta terminati i lavori, non dovranno
più preoccuparsi delle insidie del traffico.
In questo senso la pista ciclabile, realizzata
su di un percorso con pavimentazione in
battuto con larghezza variabile dai 3.10 ai
3.80 metri, sarà chiaramente delimitata da
paletti e verrà successivamente piantumata e
adornata con una siepe. Sempre per rendere
più sicura e adeguata alle esigenze degli
abitanti la zona, inoltre, verrà realizzato
anche un attraversamento pedonale protetto
e rialzato vicino all’ingresso del cimitero.
Lo stesso ingresso cimiteriale sarà rivisto,
in modo da venire inserito al meglio in
un disegno che vuole rendere facilmente
accessibile il cimitero sia per il carro funebre
che per le persone che intendono visitarlo,
togliendo nello stesso tempo sia le possibili
barriere architettoniche che i pericoli e le
insidie che il traffico può comportare. Il
nostro auspicio è che i lavori, il cui costo
totale è di 130.000 euro, proseguano a
ritmo spedito e possano realizzare nel
migliore dei modi il progetto previsto,
così da rispondere in maniera rapida ed
efficace ad un bisogno molto sentito da
tanta gente”.
Pronti a partire i lavori
per la costruzione di nuovi
loculi nel cimitero del
capoluogo
Anche se l’argomento è di quelli che, per
forza di cose, non sollevano particolari
entusiasmi, facendo riferimento alle
numerose richieste che sono giunte e
continuano giungere a tal proposito,
l’assessore ai servizi cimiteriali del Comune
di Leno, Cristina Tedaldi, ha annunciato
l’ormai prossima partenza dei lavori per la
realizzazione di nuovi loculi all’interno del
cimitero del capoluogo. Un’opera che si è
resa necessaria visto il graduale aumento
della popolazione e il conseguente,
fisiologico bisogno di rispondere in maniera
adeguata (sotto ogni punto di vista) anche
a questa problematica. Questo intervento
prevede la costruzione di centocinquanta
loculi, un’opera che il prossimo anno verrà
realizzata pure nel cimitero di Castelletto.
Anche in questo caso per venire incontro
in modo concrete alle ripetute richieste di
numerose persone.
come la musica ascoltata e spiegata da
esperti del settore, quella raccontata sul
grande schermo e quella suonata dal vivo.
Una conoscenza del mondo del rock
ovviamente non fine a se stessa, ma vista
come lo strumento per aggregare i giovani
e per trasmettere loro idee e concetti che
possono poi diventare occasione di crescita
personale. Questo l’ambizioso “disegno” che
è pronto a sostenere l’edificio della “School
of rock”. Per quel che riguarda, invece, la
sua realizzazione pratica, gli organizzatori
hanno previsto la presentazione di tre
momenti distinti, che prenderanno il via
dagli incontri di ascolto musicale. Cinque
serate durante le quali verranno ripercorsi
cinque decenni della storia della musica
rock. Un affascinante viaggio dagli anni
Sessanta ai giorni nostri, che metterà a
confronto (per una sfida serrata e chiamata
a proclamare il suo illustre vincitore) il
meglio di quanto realizzato e proposto da
ciascun decennio (’60, ’70, ’80, ’90 e Anni
Duemila). In questa autentica disfida,
denominata non certo a caso “Versus”,
dieci personaggi ben conosciuti della scena
musicale bresciana, suddivisi in due relatori/
dj per ciascun decennio, avranno il compito
di individuare il meglio del periodo loro
assegnato, scegliendo al tempo stesso i 10
album fondamentali di quegli anni. Una
sfida che non sarà solo musicale, ma che
inserirà pure i principali avvenimenti a
livello culturale e sociale di quegli stessi
anni. Anche queste indicazioni serviranno
per far esprimere il loro giudizio ai giovani
partecipanti, che potranno così divertirsi
a votare il decennio preferito. Un altro
momento molto intenso sarà poi la rassegna
cinematografica intitolata “Autumn in
rock”. In questo caso verranno proiettati
quattro lungometraggi che avranno il
compito di illustrare come il mondo
della musica viene visto e descritto dal
cinema. Un viaggio che utilizzerà modalità
espressive di diversa provenienza (Italia,
Germania e Stati Uniti) e che abbraccerà
un periodo compreso tra il ’98 ed il 2009.
Il terzo momento della “School of rock”,
dulcis in fundo, sarà riservato ai concerti
live. In questo caso verranno organizzate tre
serate, intitolate “Battle of band”, durante
le quali sei gruppi di ragazzi compresi tra
i 15 ed i 25 anni avranno l’opportunità di
esibirsi in pubblico. Ogni sera saliranno sul
palco due band che si cimenteranno in una
sfida simbolica che completerà il cammino
di questo progetto che vuole essere al
tempo stesso un’occasione di crescita e di
socializzazione per i giovani di Leno.
Pianura
Ghedi
La
Novembre 2011
Pag. 13
Palazzo Orsini sarà il nuovo In pellegrinaggio da Ghedi
asilo nido a Santiago de Compostela
con la bicicletta
L’Amministrazione Comunale guidata
dal sindaco Lorenzo Borzi a Ghedi ha
ribadito sin dagli inizi del suo mandato di
voler dedicare un occhio di riguardo alla
scuola, intesa come luogo di formazione e
crescita delle nuove generazioni, e alla sua
organizzazione, comprendendo in questa
particolare attenzione un tasto di assoluta
importanza come quello relativo all’edilizia
scolastica.
Il tutto per un progetto di indubbio rilievo
che prevede tra i suoi obiettivi principali
l’idea di realizzare anche in territorio
ghedese un polo scolastico efficiente e di
livello elevato.
Un passo di notevole significato nella
direzione di questo ampio disegno è
stato compiuto proprio lo scorso mese di
ottobre con l’approvazione, avvenuta in
Consiglio Comunale, della variazione della
convenzione relativa alla destinazione dell’ex
Palazzo Orsini, inizialmente riservato a una
natura prettamente culturale ed ora messo a
disposizione di scopi sociali.
Un nuovo “carattere” che ha permesso di
far partire un progetto molto importante,
grazie al quale sarà proprio l’ex Palazzo
Orsini, adeguatamente recuperato e
ristrutturato, ad ospitare il nuovo asilo
nido di Ghedi. Una struttura
che sta diventando sempre
più importante per l’intera
comunità e che attualmente si
trova nella ristretta struttura di
via Circuito Sud, unitamente
alla scuola materna. Una
“convivenza” non certo facile, in
uno spazio che crea non poche
difficoltà alle normali attività,
sia didattiche che ludiche, di
entrambe le scuole.
Proprio questa situazione dalla
gestione più che impegnativa
ha indotto l’Amministrazione
Comunale di Ghedi ad avviare
un progetto che richiederà
un intervento totale di
1.250.000 euro, ma che, una
volta completato, permetterà
alle famiglie della cittadina bassaiola non
solo di contare su un nuovo asilo nido
moderno ed efficiente, con ampi spazi e
soluzioni all’avanguardia, ma vedrà un
congruo ampliamento anche della scuola
dell’infanzia, che consentirà pure a questa
realtà un prezioso passo in avanti.
Un edificio rinnovato, con nuove aule,
per un complesso finalmente in grado di
rispondere in maniera adeguata sia alle
esigenze dei bimbi della materna che dei
loro genitori.
Ha dunque preso il via l’iter burocratico
destinato a raggiungere un risultato al quale
tutta Ghedi guarda con molta attenzione, un
obiettivo che non rimane certo isolato nel
programma stilato della Giunta guidata dal
sindaco Borzi, che ha ribadito la sua ferma
intenzione di portare avanti l’ambizioso
progetto relativo al nuovo polo scolastico.
Un grande traguardo che, non appena le
casse comunali lo consentiranno, diventerà
non solo un vero e proprio fiore all’occhiello
per la cittadina della Bassa, ma rappresenterà
un nuovo, prezioso strumento per aiutare le
nuove generazioni a crescere nel migliore
dei modi.
Edi e Francesca Dotti, con la loro piccola
Anna di soli 19 mesi, detengono un vero
e proprio record. Insieme hanno condiviso
un’esperienza che sicuramente rimarrà
indelebile nella loro memoria, partendo
dalla loro casa di Ghedi e percorrendo il
cammino del pellegrino fino a Santiago De
Compostela.
Un tragitto che fedeli di tutto il mondo
conoscono, ma che la famiglia Dotti
ha completato percorrendo 850 km in
bicicletta e portando con sé una bimba che
con i suoi 19 mesi vanta il non trascurabile
primato di potersi considerare la pellegrina
italiana più giovane in assoluto.
Sono serviti all’instancabile coppia ghedese
ben 12 giorni di viaggio per completare il
tracciato che ha permesso loro di attraversare
ben quattro regioni della Spagna (Navarra,
Roja Castiglia, Leon e Galizia).
Un itinerario impegnativo, che ha presentato
i terreni più disparati, salite, discese, boschi,
ampie distese aride, solo per fare alcuni
esempi. Un’impresa che ha richiesto non
poca fatica ai coniugi Dotti, che si sono
sobbarcati una media di 80 km al giorno
percorsi in circa 6, 7 ore.
Passando da terreni sterrati a piccoli paesini
senza tempo, Edi, Francesca e la piccola
Anna (sempre pazientemente seduta nel
seggiolino posteriore della bici del padre)
hanno completato la “credenziale”, il libretto
che, adeguatamente timbrato, consentiva
loro di sostare negli ostelli e nelle chiese
poste lungo il percorso che conduceva a
Santiago De Compostela.
Sospirata meta che, dopo il suggestivo
passaggio attraverso città davvero splendide
come Borgos e Leon, tanto per fare qualche
esempio, è stata raggiunta con grande gioia
dai due singolari pellegrini di Ghedi che
hanno visto premiata la loro fatica non
solo dai complimenti e dai saluti ricevuti
dai pellegrini di tutto il mondo, ma anche
da un’esperienza di pace e di fede che
senza dubbio li accompagnerà per tutto il
cammino della loro vita.
Pag. 14
Pianura
Verolanuova
La
Novembre 2011
Il calendario dell’Università Aperta
8 novembre martedì pomeriggio
VISITA TURISTICA & CULTURALE ai
dintorni di BAGNOLO MELLA (BS)
Visita guidata della Cascina Canello
(ristrutturata nel 1534 dalla famiglia
Ganassoni e successivamente affrescata da
Aragonese, Romanino, Lattanzio Gambara;
nel 1573 passa alla famiglia Martinengo di
Padernello) con successiva visita guidata
del Santuario Santa Maria della Stella
(con le cinquecentesche sculture lignee di
Clemente Zamara)
- Ore 13,45 partenza in pullman da
Verolanuova “Piazza Chiesa”.
- Ore 14,00 partenza in pullman da
Pontevico “Piazza Mazzini” + “Isola”.
- Ore 14,30 ritrovo dinanzi all’ingresso
della Cascina Canello.
11 novembre venerdì ore 15,15
MEDICINA e FILOSOFIA - Il Medico
nell’Età della Tecnica: mito e realtà del
progresso scientifico.
Esaminiamo il rapporto tra progresso
scientifico ed esistenza umana, per capire le
ragioni dell’uno e dell’altra, di
fronte ad uno scenario in cui i problemi
della vita di ogni giorno contribuiscono a
confondere i termini.
Relatore : Dott. Fabrizio BONERA
15 novembre martedì ore 15,15
LETTERATURA – L’uomo e la storia,
nella poesia dell’Ariosto (1474-1533).
Anche gli Autori del passato ci interrogano
sui destini dell’umano, affascinati come
tutti noi dalla precarietà dei fatti.
Relatore : Prof. Angelo RESCAGLIO
18 novembre venerdì ore 15,15
ASTRONOMIA - Asteroidi, killers dallo
spazio.
Che cosa ci si aspetta dal cielo? Ma sono
veramente così pericolosi come si vede in
certi film?
Che cosa si fa per tenere monitorato questo
problema?
Relatore : Sig. Wladimiro MARINELLO
22 novembre martedì ore 15,15
SCIENZE RELIGIOSE – Scienza e fede:
dialogo o conflitto?
Oggi, alla luce delle continue novità
tecnologiche, espressione di un progresso
frenetico ed inarrestabile, è ancora possibile
conciliare la dimensione spirituale con
quella scientifica?
Relatore : Dott. Ettore DE ANGELI
25 novembre venerdì ore 15,15
FILM – Il mestiere delle armi. Regia di
Ermanno Olmi.
Questo film del 2001 illustra l’introduzione
dell’arma da fuoco nell’arte della guerra.
Nella prima metà del 1500 i lanzichenecchi
luterani scendono in Italia puntando verso
Roma per punire il Papa.
Giovanni dalle Bande Nere riuscirà a
fermarli? L’arma da fuoco che ruolo avrà in
questo conflitto?
NB. Il film terminerà alle ore 17,00 circa.
29 novembre martedì ore 15,15
STORIA - Un mondo in formazione.
I principali avvenimenti del XV secolo: la
transizione da un sistema feudale agli albori
dello stato moderno.
Relatore : Prof. Luisa TINELLI.
Pianura
Verolanuova
La
Novembre 2011
In mostra lo spazio
creativo di Paracchini
dalla prima pagina.
C’è anche il verolese Luigi Paracchini fra i
pittori presenti nella collettiva allestita fino
al 13 novembre alla galleria di vicolo San
Zenone a Brescia.
La rassegna ha il titolo “Sei stanze e un
Giardino” e gli artisti coinvolti “provano
a lasciare segni nella continuità degli
uomini dissodando e coltivando la realtà
più profonda” scrive in presentazione
del catalogo, disponile in galleria, Fausto
Lorenzi – critico d’arte – il quale aggiunge:
“Nel giardino dei sei autori s’insinua
idealmente anche una rana che gracchia
sorniona, un po’ stupìta e un po’ beffarda
come se fosse venuta ad increspare la morta
gora dello stagno... Quello della rana –
conclude Lorenzi - è l’imprevisto che
ti fa considerare la vita com’è, con le sue
continue sorprese e variazioni”.
Con Paracchini espongono nella collettiva
di Brescia: Pierangelo Arbosti, Davide
Allegretti, Emanuela Brizzi, Pinuccia
Nicolosi, Clara Scarampella.
“Sei stanze ed un giardino” per l’incontro
di sei artisti attorno al tema della cura
dello spazio creativo al pari della difesa
delle biodiversità dello spazio naturale,
imponendo a ciascuno un’identica misura
ed un impegno di reciprocità.
Di Luigi Paracchini è giusto aggiungere che
i suoi trascorsi nell’ambito dell’espressività
visiva italiana ne fanno uno dei più seri ed
impegnati artisti lombardi. Senza clamori e
senza inseguire facili mode, egli esprime la
sua ricerca e ne fa un intimo modo di vita.
(f.pio.)
Pag. 15
Caldarroste missionarie
per sostenere Padre
Scaratti
CADIGNANO – Ogni fine settimana,
il sabato e la domenica, ed in eventuali
giorni festivi infrasettimanali, gli aderenti al
gruppo missionario di Cadignano, frazione
di Verolanuova, promuovono la “Castagnata
missionaria”. Fino al termine di gennaio nel
pomeriggio dalle 16 alle 20, in particolare
i giovani del paese, si radunano nel cortile
in prossimità del semaforo in centro
all’abitato che regola l’attraversamento
della Provinciale che divide il paese. Essi
armeggiano al bracere ardente e preparano
caldarroste che distribuiscono, a libera
offerta, ai molti che si fermano avvisati
dell’iniziativa da un paio di vistosi cartelli
vergati a pennarello, sistemati nelle due
direzioni di marcia.
Prende vita così l’annuale iniziativa
finalizzata a sostenere l’opera di padre
Giuseppe Scaratti impegnato in Paraguay
nel movimento dei missionari del Verbo
Incarnato. E’ vita grama in America
Latina dove padre Scarlatti è diventato
riferimento di solidarietà concreta. Padre
Scaratti è nato a Cadignano nel 1940. Si
è preparato al sacerdozio per dedicarsi a
terre di missione. La sua prima esperienza
nel Chacao, tra gli indigeni Guaranì. Poi
nelle parrocchie di Hernandalis, Pirapò e
Major Ortano a diffondere il Vangelo nelle
37 comunità disseminate nel territorio per
le quali ha realizzato pozzi per dare acqua
agli indigeni, costruito scuole e la chiesa.
Egli si prende cura dei giovani facendo in
modo che possano studiare per essere utili
alle comunità nelle quali vivono.
La parrocchia di Cadignano lo sostiene
con diverse iniziative. E le Caldarroste
missionarie” sono un modo per dargli un
costante aiuto poiché “è impossibile amare
quel Dio che non vedi senza amare il fratello
che vedi. E da questo dipendono “tutta la
Legge e i Profeti”, ovvero le Parole di Dio
sulla storia di fede e libertà dell’umanità
intera”. Parole di padre “Giuseppe Scaratti
della società del Divin Verbo – Verbita
all’indirizzo Cas. Cor. 576 – Asuncion
– Paraguay” ed un distaccamento per
sostenerlo a Cadignano, frazione di
Verolanuova.
Pag. 16
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
I Sindaci della Bassa e la crisi della finanza pubblica
Manerbio,
Il sindaco di Manerbio,
Cesare Meletti, ha una
posizione molto chiara
nei confronti degli ultimi
provvedimenti varati dal
Governo: “Quello che
penso - esordisce con
grande determinazione
- è che ci hanno inferto
ulteriori tagli in un
bilancio come il nostro
già ridotto all’osso. Basti
pensare che per questo 2011 ci verrà a
mancare una somma più che considerevole
come i 245.000 euro che nel 2012
diventeranno addirittura 520.000. Sono
cifre che parlano da sole ed evidenziano
la difficoltà con la quale il Comune di
Manerbio può andare avanti ed erogare i
servizi desiderati ai cittadini”.
Una situazione molto delicata che avrà
conseguenze dirette non solo in alcuni
settori, ma anche nella modalità con la
quale i manerbiesi potranno usufruire di
alcuni servizi: “La situazione finanziaria
che si è venuta a creare ci obbliga a
ridurre in maniera drastica le spese per la
cultura. Avevamo previsto un intervento
a sostegno dei cassaintegrati che invece ci
vediamo costretti ad annullare, così come
siamo in difficoltà in un servizio molto
importante per tante famiglie come la
mensa scolastica. In questo caso saremo
costretti ad aumentare la tariffa e a cercare
di risparmiare nell’erogazione del servizio
stesso. Così facendo rischieremo di offrire
un servizio meno competitivo ad un costo
elevato”. Una conclusione alla quale il primo
cittadino di Manerbio non vorrebbe proprio
arrivare, ma non è possibile reperire i fondi
Cesare Meletti
Bagnolo Mella,
che servono per mandare
avanti
la
macchina
amministrativa in altro
modo: “Mi chiedo dove
potremo reperire i soldi
per fare quello che
vogliamo realizzare per
la nostra comunità. Il
problema di fondo è che
quando si cercano i soldi
si vanno sempre a cercarli
negli enti locali. Così
facendo, però, si dimentica che si scaricano
tutti i problemi su figure come quelle dei
sindaci che, in realtà, sono i primi, veri
referenti dei cittadini. In effetti quando una
persona ha un problema non va certo dal
presidente del Consiglio o da quello della
Regione. Si rivolge al sindaco, ma se al
primo cittadino vengono sottratte anche le
risorse che derivano dal suo territorio come
potrà dare una risposta efficace e positiva
alle richieste della gente che si rivolge a
lui?”. Anche la scelta di tempo con la quale
è stata realizzata questa manovra lascia
più di un motivo di rammarico al sindaco
Meletti: “Questo provvedimento è stato
presentato a settembre, ma a questo punto
l’anno è quasi finito ormai. Io ho speso
determinate parole con i cittadini pensando
di poter contare su certe risorse e adesso
scopro che non le ho più. Cosa posso dire
alla gente, che stavo scherzando quando ho
fatto le mie promesse? Forse - conclude il
suo sfogo Cesare Meletti - sarebbe meglio se
venisse introdotto una volta per tutte questo
benedetto federalismo fiscale. Almeno
saprei di poter contare nel mio Comune
su dieci soldi. Forse pochi, ma saprei anche
che rimarrebbero tali sino alla fine...”.
A Bagnolo Mella i recenti interventi varati dal
Governo si sono sommati ad una situazione
già molto delicata, resa particolarmente
difficile da un notevole dissesto economico
che si è accumulato negli ultimi anni: “Per
quel che riguarda il nostro Comune - spiega
Cristina Almici, sindaco dallo scorso mese
di maggio - a preoccupare più che il taglio
voluto dalle manovre sono le ristrettezze
legate al mancato rispetto del patto di
stabilità.
Sin dall’inizio del mandato, dunque, il
nostro compito è stato chiaro, risanare i
conti comunali e cercare di rientrare nei
dettami imposti dal patto.
Un proposito veramente impegnativo,
specie se si considerano gli ulteriori limiti
che sono direttamente collegati al mancato
rispetto del patto di stabilità.
Il primo passo è stato quello di comprimere
tutte le spese, operazione che abbiamo
realizzato in modo più che meticoloso,
come conferma il dato che siamo riusciti a
tagliare la spesa corrente di oltre il 9%”.
Una vera e propria risalita contro corrente,
che per il 2011 ha visto il ragguardevole
taglio di oltre 600.000 euro: “Abbiamo
impostato una gestione molto oculata,
rivolta a limitare al massimo le spese e a
cancellare tutte quelle non necessarie.
Ci siamo mossi nell’ottica di conservare i
servizi ai cittadini nonostante la delicata
situazione nella quale il nostro Comune si è
venuto a trovare.
A parte il Centro di Aggregazione
Giovanile, già penalizzato di per sé da una
gestione deficitaria, per il resto abbiamo
voluto mantenere tutti i servizi ai cittadini,
tentando comunque di renderli sempre più
efficienti e colpendo in modo sistematico
Ghedi,
Una gestione più che oculata delle proprie
risorse e dei servizi erogati è la risposta scelta
dall’Amministrazione Comunale di Ghedi
davanti alle nuove restrizioni previste dalle
ultime manovre finanziarie: “Anche noi
abbiamo subìto tagli piuttosto evidenti - è
il commento del sindaco Lorenzo Borzi.
Il fatto è che ci troviamo in un periodo
di crisi e la crisi raggiunge tutti, sia i
privati cittadini che i
comuni.
Bisogna
prendere
atto della situazione
e
rimboccarsi
le
maniche”.
Davanti
all’ipotesi
di tagliare servizi
alla cittadinanza per
assecondare
questa
necessità di risparmio
il primo cittadino
ghedese adotta una linea guida ben precisa:
“Noi, lavorando con grande attenzione
e cercando di individuare tutte le voci
possibili, abbiamo tagliato tutto ciò che
non è strettamente necessario.
Abbiamo tagliato il superfluo, ma ci stiamo
impegnando per mantenere i servizi alla
cittadinanza.
Cristina Almici
tutti gli sprechi”.
Una vera e propria parola d’ordine che
ha portato a scoprire una risorsa che sta
giocando un ruolo determinante in questa
ripresa bagnolese: “Ci siamo impegnati
in maniera sistematica a ridurre la spesa
corrente, passando dai 7.626.000 del 2010
agli attuali 6.933.000.
In tutto questo, però, bisogna porre in
grande risalto il volontariato che si sta
rivelando determinante.
In effetti abbiamo chiesto aiuto ai cittadini
e loro si sono messi a disposizione con
grande generosità, sia come privati che
come imprese.
Una forza che abbiamo utilizzato per servizi
come il taglio dell’erba, ma anche per lavori
legati al settore edile.
Certo, è stata una gran bella scoperta
della quale va dato atto ai bagnolesi, ai
quali chiediamo di offrire il proprio aiuto
personale per il bene dell’intera comunità”.
Lorenzo Borzi
In particolare abbiamo deciso di
salvaguardare tutto ciò che riguarda il
sociale e realtà fondamentali come i bus che
accompagnano a scuola i ragazzi o la mensa
scolastica.
Quello che dobbiamo imparare a fare prosegue il sindaco Borzi - è rimodulare i
nostri servizi.
Un esempio che dobbiamo prendere in
prestito dal buon padre di famiglia, che
quando i conti sono in ribasso aspetta
un anno o due in più per cambiare la
macchina.
Così ci dobbiamo comportare pure noi,
imparando non solo a fare economia di
tutte le cose, ma tentando di gestire al
meglio quello che abbiamo.
Un modo di operare che abbiamo messo in
pratica per il taglio dell’erba. Un’operazione
che non eseguiamo più tutte le settimane,
ma che “allunghiamo” ogni 10/15 giorni”.
La logica delle attività indispensabili ha
portato anche ad altre scelte non facili:
“Nel concetto di economizzare al massimo
sui nostri servizi rientrano anche alcune
decisioni che possono sembrare impopolari,
ma che, in realtà, seguono proprio questa
direttiva di salvaguardare tutto ciò che è
indispensabile. In questo senso abbiamo
deciso di rinunciare al mediatore culturale
(che richiedeva uno stanziamento di
ben 45.000 euro) e questo non per idee
preconcette, ma perchè riteniamo che
l’ideale inserimento dei bambini stranieri
debba avvenire direttamente attraverso
l’apprendimento che viene offerto dalla
scuola. Spendere una cifra del genere, di
questi tempi, per aiutarli a conoscere usi e
costumi del nostro territorio sembrava solo
un inutile e costoso doppione”.
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
San Paolo,
la scuola di musica
G. S. Pralboino,
non solo calcio
Continuano con grande successo i
corsi della scuola di musica promossi
dall’amministrazione
comunale
di
San Paolo, e coordinati dalla neonata
associazione culturale “Carlotta Ferrari”.
L’associazione ha voluto sensibilizzare
l’importanza della musica e soprattutto
dell’imparare a suonare uno strumento
musicale, offrendo una aperitivo musicale
che si è tenuto presso la piazza di San Paolo
sabato 24 settembre.
L’evento ha saputo attrarre numerosi cittadini
incuriositi dall’insolito concerto-aperitivo
in cui si sono esibiti dei componenti della
banda musicale di Borgo San Giacomo.
La speranza è di vedere ben presto anche
artisti di San Paolo esibirsi in un gruppo di
musicisti. Attualmente gli iscritti ai corsi
sono una cinquantina circa, così suddivisi:
una ventina per il corsi di strumenti a fiato
e percussioni e una ventina per il corso di
chitarra. Aumenta sensibilmente il numero
degli iscritti ai corsi di pianoforte.
Le iscrizioni alla scuola sono sempre aperte
sia per i ragazzi ma anche e soprattutto per
giovani e adulti; non esitate!
Il Circolo culturale Don Emilio
Verzelletti, per il 25° anno dalla
fondazione organizza il IX Festival
Pianistico.
Di seguito riportiamo il programma
degli eventi:
- Sabato 12 Novembre 2011 ore 20,30
CONCERTO LIRICO
con il Coro Lirico Sereno di Brescia
pianista: M° Michela Piovanelli
direttore: M° Mario Marenghi
Musiche di Verdi, Mascagni, Donizetti,
Puccini, Rossini
- Domenica 13 Novembre 2011ore
20,30
RECITAL PIANISTICO
del M° Gerardo Chimini
Musiche di Liszt, Bach, Schubert e Wagner
Per ogni concerto del Festival
Ingresso Libero e Gratuito
Si sono già tenuti:
Chi parla di sport a Pralboino non può fare
a meno di soffermare la propria attenzione
sul G.S. Pralboino, una sigla a buon diritto
tradizionale che da parecchi anni sta
scrivendo pagine ricche di significato nel
mondo del calcio.
Un discorso che prosegue anche nel corso
di questa stagione, che ha visto la squadra
biancazzurra ripresentarsi al via del
Campionato di Seconda Categoria, ben
decisa a dare il massimo per conservare il
suo posto a questi livelli. Un progetto che è
stato affidato ad un gruppo ricco di giovani,
guidato dalla tenacia e dalla determinazione
di un allenatore, a sua volta giovane, come
Luciano Cirimbelli, giocatore di estro e
talento con le scarpette bullonate ai piedi
e tecnico attento e sempre propositivo
da quando siede in panchina. Proprio
questi “ingredienti” hanno offerto alla
compagine bassaiola una prima parte della
stagione tanto positiva da inserirsi in pianta
stabile nella zona nobile della classifica. Il
cammino, come lo stesso Mister Cirimbelli
ama ripetere, è comunque ancora lungo e
il “bello” viene proprio adesso, quando si
dovrà confermare a suon di risultati la bella
impressione suscitata nelle prime giornate.
Un compito che non intimorisce Solazzi e
- CONCERTO IN DUO
Maria Ernesta Scabini, contralto
M° Roberto Bulla, clavicembalo e
pianoforte
Musiche di Vivaldi, Scarlatti e Schubert
- RECITAL PIANISTICO
del M° Daniel Espen
Musiche di Liszt e Beethoven
San Paolo,
IX Festival Pianistico
Velocizzare l’immissione
sulla Provinciale delle
ambulanze in emergenza
Il gruppo di volontari dell’Associazione
Autolettiga Avis e il Comune di Villa
Carcina avevano chiesto alla Provincia
l’installazione di un semaforo a chiamata
sulla SP BS 345 ‘delle tre valli’, all’altezza
dell’incrocio tra via Monte Guglielmo e via
Bernocchi. La richiesta era scaturita al fine
di evitare alle autolettighe del 118, lunghe
soste nel sopracitato incrocio, in attesa che
si defluisse il traffico perdendo così minuti
preziosi sull’intervento a salvaguardia della
vita dei cittadini.
Dallo scorso sabato 17 settembre l’impianto
è operativo e può essere attivato solo dai
volontari tramite un telecomando, in caso
di necessità e di urgenza.
Così commenta l’Assessore Provinciale ai
Lavori Pubblici della Provincia di Brescia
Mariateresa Vivaldini: “Sono convinta
dell’importanza di quest’opera, la spesa
sostenuta servirà a ridimensionare i
tempi d’attesa delle autolettighe nei casi
di emergenza.” La Provincia ha disposto
di compartecipare all’iniziativa con lo
stanziamento di una somma di 10.000,00
euro da erogare al Comune di Villa Carcina,
che ha eseguito l’opera.
Pag. 17
compagni né li distrae dal portare avanti il
proprio lavoro, ma, al contrario, li carica
con la giusta consapevolezza di dover
onorare al massimo il fatto di rappresentare
la vera e propria punta dell’iceberg che
rappresenta il Pralboino. Una società che
da sempre riserva un occhio di riguardo
al settore giovanile e che fa dei giovani
e della loro educazione un illustre fiore
all’occhiello. Una tradizione che i dirigenti
biancazzurri intendono portare avanti con
la massima convinzione anche per il futuro,
anche perché proprio dal vivaio possono
nascere le soddisfazioni non solo per quelli
che saranno gli adulti del domani, ma
anche per la prima squadra bassaiola che,
animata e caricata a dovere da queste sue
preziose risorse “verdi”, può spiccare un
ulteriore salto di qualità e spiccare ancora
più in alto senza mettere a repentaglio la
continuità e la solidità di tutto quello che
il G.S. Pralbono rappresenta non solo per
gli amanti del calcio, ma anche per l’intera
comunità locale.
Pag. 18
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
Conoscere la Bassa coi suoi palazzi e castelli e nella storia
Tre fondazioni insieme per la valorizzazione
del territorio, Sono: Cassa Padana
– Fondazione Dominato Leonense,
Fondazione Pianura Bresciana, Fondazione
Castello di Padernello che propongono
itinerari e “gite scolastiche” alternative alle
classiche mete di città d’arte.
PRIMO ITINERARIO: VISITA AL
MUSEO RAIS
Percorso rivolto ai bambini della scuola
dell’infanzia agli alunni delle classi 1a e 2a
della scuola primaria.
Mestieri e giochi di una volta - Percorso
rivolto agli alunni delle classi 3a, 4a e 5a della
scuola primaria.
Vita e cultura rurale nella pianura bresciana
e storia del gioco antico e della tradizione
- Percorso rivolto agli alunni delle classi
1a, 2a e 3a della scuola secondaria di primo
grado. Questo percorso è rivolto anche
agli studenti degli istituti della scuola
secondaria di secondo grado con maggiori
approfondimenti sui temi affrontati.
Ogni percorso dura un’ora. - Costo visita
guidata: € 3 a bambino - Possibilità di
personalizzare la visita su richiesta, durante
la prenotazione.
VISITA
AL
MUSEO
RAIS
+
LABORATORIO DIDATTICO VISITA
GUIDATA + UNO DEI SEGUENTI
LABORATORI
“Il gioco della tradizione” - Giocando con
l’ecologia” - “Espressioni del nostro corpo”
- “Dalla fiaba al meraviglioso mondo dei
burattini” - “Il gioco storico” - “Impariamo
la fisica giocando”
NOVITA’ 2011/2012: English Guided
tour - Visita guidada en espanol (il martedì)
- Alle origini del gusto (in collaborazione
con Slow Food condotta della Bassa
Bresciana - Il pane attraverso la storia Dal latte al formaggio - Percorso sul bio,
prodotti a Km zero e tracciabilità dei cibi
(possibilità di abbinare questo percorso
ad un’uscita sul territorio per visitare la
Cooperativa Sociale Agricola L’Antica
Terra in cui si vedono animali e vegetali
sul tema della biodiversità) - La magia dei
colori (laboratorio erbe e tintorie) - Crea
la tua maschera (laboratorio di giocattoli)
- Giocomotricità- ritrovare il piacere del
movimento e del gioco condiviso.
NOTE: - Durata del laboratorio: 1-1,5
ore (+ 1 ora della visita al museo) - Costo
Itinerario (visita + laboratorio): 5,00 € a
bambino - Possibilità di personalizzare la
visita su richiesta, durante la prenotazione.
Possibilità di visite e percorsi personalizzati Prenotazioni e info: Zani Paola museorais@
popolis.it tel: 030 9040210 - 3355098504
FONDAZIONE
DOMINATO
LEONENSE - Percorso Storico: “L’Abbazia
Leonense: il Monastero di San Benedetto,
dal 758 d.C. Al 1783” - “In viaggio con il
pellegrino medievale” - “Il Monachesimo
benedettino: San Benedetto dalla regola
a patrono d’Europa” NOTE: - Durata:
1 ora per modulo. Dove: Sala Espositiva
Cassa Padana Bcc, Brescia. Costo: gratuito.
Periodo: tutto l’anno.
Percorso di Educazione al Risparmio - “La
sfida dei cincilli”: per un uso consapevole
del denaro Lezione interattiva rivolta alle
classi della scuola primaria
NOTE: - Durata: 1 ora e mezza (in aula) Costo: gratuito - Periodo: tutto l’anno.
Possibilità di visite e percorsi personalizzati Prenotazioni e info: Daniela Iazzi – Marco
Sacchi info@fondazionedominatoleonense.
it tel: 3316415475 - 0309038463
FONDAZIONE
CASTELLO
DI
PADERNELLO - VISITA GUIDATA AL
CASTELLO
Il castello e i suoi segreti (Visita al castello
con guida (biglietti unici, esenti insegnanti
ed accompagnatori): 3 euro - Durata: 1,5
ore.
Visita guidata al Castello di Padernello
+ Laboratorio La natura e la sua magiaLaboratorio rivolto alle scuole dell’infanzia
e alla 1a e 2a della scuole primaria Costruiamo il castello - Laboratorio rivolto
alle classi della scuola primaria - Crea il tuo
stemma: Laboratorio di tecnica artigianale
ed artistica - Laboratorio rivolto alle classi
delle scuole 3a, 4a e 5a della scuola primaria
e delle classi della scuola secondaria di
primo grado.
NOTE: - Costo € 6,00 ad alunno - Durata:
1,5 ore La visita e/o il laboratorio devono
essere prenotati e confermati almeno 15
giorni prima. Ai laboratori sono ammessi
gruppi da un minimo di 15 ad un massimo
di 25 alunni. Possibilità di personalizzare il
laboratorio su richiesta, al momento della
prenotazione.
Domenica 13 Novembre la
Corte dei Sapori a Padernello
Dalla nostra terra i prodotti garantiti da
SlowFood: il progetto eno-gastronomico
sviluppato dalla Fondazione Castello di
Padernello. Partner principale è SlowFood,
attraverso la propria condotta Bassa
Bresciana, conosciuto per l’approccio
culturale e sociale dei saperi gastronomici
italiani. La collaborazione si avvale del
contributo della Fondazione Cariplo, della
Fondazione della Pianura Bresciana e dalla
Fondazione Dominato Leonense: realtà
significative per l’attenzione e sensibilità da
sempre dimostrate a questa terra e alla sua
cultura.
Al Castello di Padernello, il mercato del
“Buono, pulito e giusto” con il “gustoso”
obiettivo di valorizzare i prodotti del
territorio, alla riscoperta, nell’affascinante
ambientazione del maniero di Padernello,
di tradizioni contadine invariate nel tempo,
rispettose dell’ambiente, dei suoi tipici
sapori genuini, e di prodotti lontani da
sofisticazioni.
Gli appuntamenti a Padernello rientrano
nel circuito dei mercati che Slow Food
organizza sul nostro territorio, una
distribuzione diffusa nella zona e nel tempo
che vuole portare alla buona abitudine di
una spesa garantita, genuina, portando
il produttore direttamente a contatto col
consumatore. Un rapporto di fiducia e di
certificazione di provenienza di ciò che
si acquista, un sistema di rintracciabilità
diretta a chilometro zero; prodotti che non
coinvolgono trasporti, concimi chimici,
sementi modificate e tutto ciò che può
danneggiare l’ambiente ma anche il sapore
e il gusto. Puro diritto al piacere a tavola e
non solo, contrapposto alla filosofia dei fast
food ed alla frenesia della “fast life”.
Info: Fondazione Castello di Padernello
030 9408766 [email protected]
www.castellodipadernello.it
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
Giacomo Bazzoni è il
nuovo Vicepresidente di
Federsanità
Il Consiglio Esecutivo di Federsanità – Anci,
nella riunione dello scorso 30 settembre a
Roma, ha proceduto alla nomina del nuovo
vicepresidente vicario, un incarico di grande
prestigio che è stato affidato a Giacomo
Bazzoni.
Giacomo Bazzoni, figura conosciuta e
stimata non solo nell’intero territorio
della Bassa, è attivo da anni nel settore
del welfare e della sanità ed è presidente
della Commissione Welfare di ANCI e del
dipartimento Welfare e sanità di ANCI
Lombardia. Un forte impegno che trova nel
nuovo, illustre incarico appena ricevuto un
chiaro segnale di continuità ed un ulteriore
stimolo ad offrire il proprio contributo
personale: “In un momento in cui le risorse
dei Comuni si stanno esaurendo – è stato
il commento dello stesso Buzzoni - mi
impegnerò ad essere particolarmente attento
a ricercare tutte le possibilità di integrazione
e compenetrazione con le politiche sanitarie
e sociali”.
Poche parole, dunque, e tanta voglia di
fatti concreti per il nuovo vicepresidente
vicario che è stato accolto con motivata
soddisfazione anche dal segretario di
ANCI Lombardia, Pier Attilio Superti:
“La nomina di Bazzoni è senza alcun
dubbio il giusto riconoscimento per tutto
l’impegno da lui profuso in tanti anni a
difesa dei servizi socio sanitari dei Comuni
e delle fasce più deboli della popolazione.
Il lavoro che lo attende adesso è ancora più
impegnativo, perché oggi i servizi essenziali
dei Comuni sono messi in dubbio dalla
manovra e dai tagli alle risorse di Regioni
e Ministeri. Occorrerà ripensare il sistema
di welfare, provando ad integrare le risorse
e a gestirle con ancora più efficienza. Sono
certo che Bazzoni saprà offrire un apporto
positivo a tutta questa delicata situazione,
ricompensando nel migliore dei modi la
fiducia che gli è stata riservata”.
Chiesuola,
fra fede e tradizione
Novembre a Chiesuola, la frazione di
Pontevico dove si dimostra come anche
piccoli centri sanno essere culturalmente
vivaci. I merito va alle famiglie locali, in
particolare padre e figlio Baronio, che curano
il decoro della chiesa di Sant’Antonio abate
e l’oratorio sempre frequentato da giovani
ed adulti.
Recentemente si è svolto con successo il
festival musicale, tre serate nelle quali hanno
trionfato Giuseppe Scapelletti, voce, con
Francesco Baronio, chitarra, in duo. Dietro
le quinte Luca Baronio ha coordinato
l’evento nel salone del’Oratorio presente
un pubblico numeroso di giovani e adulti
del circondario. Un successo alla Festa del
Ringraziamento del 13 del mese (ritrovo
alle ore 10, Messa alle 10,30, pranzo sociale
a mezzogiorno e mezzo per proseguire con
diverse iniziative). Domenica 20, festa di
Cristo Re, nella chiesa di Sant’Antonio
abate verrà proposto il concerto offerto da
Giovanna Nocivelli in memoria del padre
Enrico con la formazione composta da
due trombe, un trombone ed un corno:
In programma: Intrada di H.L.Hassler;
Sonata a quattro di G.P.Toleman; Cristus
factus est di F.Anerio; Canzon di Scheid;
Sonata di B.Marini; Sinfonia dal Nabucco
di Verdi; Sonata a 4 di G.Gabrieli; La
cueva del dragon. Previsti un paio di
“bis” per una serie di brani eterogenei per
un pubblico d’intenditori che anche a
Chiesuola e dintorni apprezzano l’ottima
musica.
Pag. 19
Pontevico, aperte le
preiscrizioni alla scuola
elementare Canossa
“Scuola aperta” domenica 20 novembre
alla paritaria “Canossa” parrocchiale
frequentata da oltre cento alunni divisi
nelle cinque classi elementari. Saranno
insegnanti e dirigenti ad accompagnare
i visitatori nella sede dell'istituto per
il quale è a disposizione un'intera ala
dell'Oratorio San Luigi. A Savio Ardiccio,
dirigente scolastico in pensione, è affidata la
direzione. Della segreteria, pronta ad aprire
le preiscrizioni per ragazzi che il prossimo
anno frequenteranno la classe prima
completato il periodo della scuola materna,
si occupa Luca Baronio, esperto di musica,
maestro di cappella per titoli conseguiti in
conservatorio, in rapporto diretto con Città
del Vaticano dov'è chiamato in particolari
occasioni dell'anno. E' così che ha avuto
l'opportunità di far partecipare in piazza
San Pietro ad una celebrazione di Papa
Benedetto XVI, il coro parrocchiale al quale
dedica buona parte del suo tempo libero.
Che – confessa – non è molto in quanto
il lavoro lo assorbe in iniziative locali e nel
circondario essendo provetto organista.
Riccardo Regosa
dalla prima pagina.
L’olio buono
Dice il proverbio:
l’olio buono viene a galla.
Ma se viene a galla
quando uno è morto,
è lo stesso che annaffiare l’aia
e non l’orto...
Manerbio,
i concerti della Santa Cecilia
Duplice
impegno
per
concerti
dell’associazione Santa Cecilia nel mese di
novembre.
Nel pomeriggio di domenica 20, in San
Barnaba a Brescia, con il programma:
Satoshi Yagisawa, Fanfare;
Carl Off, Carmina Burana (suite nella
trascrizione di di John Krance);
John Williams, Hymn to the Falle
(arrangiamento di Steven Verhaert, dal film
Salvate il soldato Ryan);
Menno Nosgra, Machweo;
Arturo Rodriguez, Danzon n° 2.
Venerdì, 25 e sabato 26 novembre,
Politeama di Manerbio, “Concerto di Santa
Cecilia” ore 21.
Programma:
Carmina Burana (12 brani) per banda, soli
e coro. Hymn to the Fallen (banda e coro).
Concerto grosso per i New Trolls (banda,
coro e gruppo rock).
Machweo (banda e coro).
Canto Natalizio (banda e coro);
Inno di Mameli (banda e coro);
Va pensiero (banda e coro).
I concerti sono diretti dal maestro Arturo
Andreoli.
Pag. 20
Pianura
Orzinuovi
La
Novembre 2011
Il Patto per l’educazione
prende forma
Abbiamo preparato una bozza del
“PattoXeducazione”.
Il “Patto” è un
progetto condiviso da scuole, associazioni
culturali e sportive e le realtà di volontariato
orceane che operano per i giovani.
Ha nella Consulta dei dirigenti delle scuole
di Orzinuovi e nell’assessorato all’Istruzione
il punto di riferimento.
Nel primo incontro del 22 gennaio scorso è
stato presentato il “manifesto dell’educare”
dove è emerso che è possibile parlare e fare
educazione e scuola in termini propositivi e
costruttivi.
Dopo il secondo incontro del Patto con
la partecipazione di Piero Cattaneo,
abbiamo immaginato come potrebbe
continuare il nostro percorso, con realismo
e entusiasmo.
Indichiamo alcune proposte.
La bozza prevede 5 punti fondamentali:
gli incontri di conoscenza, condivisione e
approfondimento del manifesto; la firma
del Patto nel maggio del 2012; incontri,
dialoghi sull’educazione come anticipo di
Educa; partecipazione a Educa in quel di
Rovereto; il nostro sito e come tenerlo vivo.
Nel primo punto i dirigenti delle scuole e
nel collegio docenti e con le famiglie nelle
assemblee di inizio anno.
Un incontro con i giovani del Cossali, che
hanno partecipato ai primi incontri; un
incontro con i responsabili dell’Oratorio,
con gli allenatori e con le varie associazioni
culturali e di volontariato. Gli incontri
hanno come obiettivo la lettura e discussione
del manifesto, in vista di declinarlo in
atteggiamenti di vita.
Nel secondo punto, l’esito degli incontri
per arrivare alla firma del Patto nel mese di
maggio 2012.
Nel terzo, avviare a piccoli passi la macchina
di Educa e sentire come la popolazione
risponde, invitando gli esperti ma anche
coinvolgendo ragazzi, giovani e adulti. Nel
quarto, ripetere la partecipazione a Educa
come esperienza formativa.
Infine, al quinto, la condivisione della
partecipazione attraverso il proprio sito.
Assessore all’Istruzione Rocco De Santis
Un grande grazie a Don Franco
Dopo essere giunto al temine della sua
missione nella parrocchia di Orzinuovi,
don Franco Bertanza saluta la comunità
della quale è stato la guida spirituale per
ben vent’anni.
Amato e apprezzato dai suoi parrocchiani
anche per la fondazione della Onlus Enrico
Nolli, associazione che si occupa delle
persone con disabilità intellettiva e per la
promozione e il sostegno al Centro per la
Famiglia.
Per quanto riguarda la prima, in particolare,
durante la sua permanenza ha realizzato la
residenza Enrico Nolli, il centro diurno
Laura Nolli, l’Oasi del Sollievo e la
Comunità socio-sanitaria.
Un sentito grazie allora da tutta la comunità
che si stringe attorno a don Franco anche
per festeggiare i suoi 50 anni di sacerdozio,
di cui ben 20 a Orzinuovi.
Da uomo di grande saggezza e con enorme
rispetto per la sua comunità riconosce
che per gli imminenti cambiamenti (il
sinodo che prevede la costituzione di Unità
Parrocchiali), la necessità di una guida
nuova, più giovane che sappia capire e
fronteggiare le novità in arrivo.
Ed è di pochi giorni fa la notizia (in
realtà nell’aria già da tempo) dell’arrivo
di don Domenico Amidani (nella foto),
già parroco di Lograto, scelto dal Vescovo
come guida ideale per la popolosa comunità
della bassa.
Nonostante le 600 firme dei parrocchiani
logratesi per chiedere al Vescovo di non
trasferire don Domenico a Orzinuovi la
decisione è già stata presa.
Un grande augurio a entrambi.
Corso di medicina alla Libera
Università di Orzinuovi
Dopo aver riaperto i battenti in autunno,
come tutte le università, con un corso
di Fotografia partito il 10 ottobre e un
corso Ambientale il 21 ottobre, la Libera
Università di Orzinuovi, propone un corso
di Medicina in programma dal 10 novembre
al 22 dicembre.
Da un progetto scientifico a cura del dott.
Giambattista Guerrini, medico geriatra
della Fondazione Brescia Solidale, il corso di
Medicina ha come titolo “Quando il cervello
invecchia, anche la mente
invecchia? Non si vedono,
ma anche il cervello ha le
rughe. Prendiamoci cura
della nostra mente”.
Si tratta di 5 incontri,
tutti di giovedì alle ore
16 presso il Centro
Diurno Anziani.
In particolare le lezioni
tratteranno i seguenti
temi:
-
Giovedì
10
novembre:
“Come
funzione la memoria”,
relatore dott. Giuseppe
Romano;
-
Giovedì
24
novembre: “I disturbi
della memoria in età
senile”, relatore dott.
Bruno Guarnieri;
-
Giovedì
1
dicembre: “La malattia
alzheimer”, relatore dott.
Gianfranco Lombardi;
-
Giovedì
15
dicembre: “Una giornata
di 36 ore: la difficile convivenza con la persona
demente”, relatrice dott.ssa Catia Piantoni;
-
Giovedì 22 dicembre: “I problemi
psicologici e psicopatologici della persona che
invecchia” relatori dott. Giuseppe Romano
e dott.ssa Alessandra Bendini.
Il corso, promosso dall’Amminstrazione
Comunale, è gratuito. Per iscrizioni è
necessario rivolgersi al Centro Diurno
Anziani, tel. 030.9941820.
Pianura
Manerbio
La
Novembre 2011
La generosità di Vincenzo
Omaggio
alla memoria
di Vincenzo
Maccagnola
dagli associati
alla
sezione
di Manerbio
dell’Anc,
l’associazione
nazionale
carabinieri,
nel
quinto
anniversario
d e l l a
scomparsa
con la messa
celebrata
in
parrocchia da don Franco Mor. Erano
presenti la vedova, signora Angela Merlini, il
vice presidente provinciale dell’associazione,
Aldo Manenti e numerosi soci del sodalizio
guidato dal presidente Antonio Anni che ha
ricordato Lorenzo attivissimo volontario.
La sua era disponibilità a tutto campo
liberamente e gratuitamente esplicata a
beneficio della comunità, in particolare
nella Casa di riposo per il trasporto degli
anziani in luoghi di cura o verso gli ospedali
per ricoveri urgenti, al servizio diurno per
gli ammalati e casi di particolare gravità.
Un generoso come lo ricordano in molti e
che ha lasciato un vuoto nel movimento dei
volontari manerbiesi.
Dalla scuola mele cotogne
per l’industria
“Insieme
coltiviamo
un mondo
nuovo” è la
proposta cui
si dedicano
gli alunni dei
p l e s s i
scolastici
delle scuole
primarie
di
primo
grado
(le
elementari)
di: Manerbio, Offlaga, Bassano Bresciano
e Cigole i quali hanno dedicato un’intera
giornata “Raccolta delle mele cotogne”.
Il frutto è sempre più raro negli orti delle
famiglie che, in poche, ancora li coltivano.
Con l’iniziativa è finalizzata alla cura delle
piante che crescono, alla coltivazione degli
orti e del guarino fiorito, in modo creare
percorsi di educazione ambientale e progetti
di solidarietà. Sono progetti illustrati
n nel corso di un incontro coordinato
dalla dirigente scolastica Lucia Maria
Ferraboschi, con relazioni dell’assessore
alla pubblica istruzione, Cristina Cavallini,
dei responsabili della condotta Slow Food
Bassa Bresciana, Valerio Cherubini e
Enrica Agosti e della Andrini Marmellate,
Andrea Pedò Andrini i quali hanno riferito
dell’esperienza “Orto in condotta” che
risponde al principio che “le persone
che ci hanno lasciato ci hanno insegnato
a prenderci cura degli altri, per cui noi
continuamo a farlo anche per loro. L’orto
è un simbolo di piccole aree nelle quali
pullulava il Cotogno, pianta originaria
dell’Asia Minore e della zona caucasica,
diffusa principalmente nell’area occidentale
del Mediterraneo ed in Cina; in Italia si è
verificata una contrazione della produzione
a partire dagli anni Sessanta fino ad oggi,
e di alberi del melo cotogno se ne trovano
pochissimi. Gli alunni delle scuole hanno
rivolto l’invito a genitori, nonni e nonne,
cugini e fratelli che coltivano l’orto a
mettere a dimora queste piante il cui frutto
è utile all’industria conserviera che produce
la ”cotognata” servita in tavola con i bolliti.
Scarseggia purtroppo la materia prima,
e la circostanza non è sfuggita agli alunni
delle scuole di Manerbio e dintorni che si
dedicano a raccogliere il frutto che matura
in autunno e si raccoglie in questi periodi
ed hanno disegnato le etichette con le quali
il prodotto sarà offerto al mercato. (f. pio.)
I social network realtà o virtuali? Al quesito
danno risposta gli studenti della classe
seconda sezione B dell’istituto di primo
grado della Media Zammarchi di Manerbio
autori, nell’anno scolastico appena passato,
di un video della durata di circa minuti nel
quale dimostrano come “nessun mondo
virtuale è meglio di quello reale” un racconto
per immagini per descrivere come anche
nella scuola sussistono episodi per i quali
la Tv non un è male sociale, ma consente
di comunicare in senso positivo del tempo
nostro.
Il lavoro, realizzato nell’anno didattico
2010-2011, è stato presentato al XXIII Fano
International Film Festival, manifestazione
per cortometraggi in formato video e
35mm, ed ha conquistato il premio nella
sezione scuole. Mille euro il riconoscimento
consegnato ai dirigenti della scuola perché
possano aggiornare le strutture dell’istituto.
Il video “Realtà virtuale” è stato realizzato
nel laboratorio video del prof. Alessandro
Bonini, con la regia di Michele Bulgaro.
Gabriele Minelli, Illyass Elkedar, diretto
da Luca Venturini. Profilo di Facewbook.
Andrea Montanini. Attori gli studenti della
classe.
I ragazzi della Zammarchi
premiati a Fano
Pag. 21
Il novembre della LUM
Il tema di quest’anno accademico: “Dal
Medioevo all’Umanesimo e Rinascimento”
è il programma dei giovedì della Lum,
libera università Manerbio, del mese di
novembre.
Il 3, relatore Ennio Ferraglio, direttore
Biblioteca Queriniana di Brescia, è in
discussione l’arte con il tema “Parlare per
immagini simboli, soggetti e colori nell’arte
della miniatura”.
Il 10 è il turno della letteratura con Dante,
l’«Inferno». Figure della narrazione:
Francesca, Ulisse, Ugolino” con la relazione
di Bortolo Martinelli, docente alla Cattolica
del Sacro Cuore di Brescia (nell’immagine
Dante con Paolo e Francesca).
Il 17 Simona Ferrari parlerà di “costume e
società” illustrando
“Le Très Riches
Heures
dei
fratelli
Limbourg:
personaggi, costumi,
simboli e significati
La vita quotidiana
nel Medioevo”.
Il 24 Pierangelo
Prestini relazionerà
sull’arte occupandosi
di “Leonardo e
Michelangelo: gesto e
parola, passione e ragione per una possibile
Italia a venire”.
Gli incontri si terranno presso alle ore 15,15
nel Piccolo Teatro in piazza C. Battisti.
Da Manerbio ed Alfianello
in vacanza nel Salento
Un viaggio nel cuore del Salento, per un
gruppo di pensionati di Alfianello e di
Manerbio, che hanno scelto di trascorrere
un periodo ideale per godersi il mare e
le spiagge senza l'incubo del turismo di
massa. Da San Isidoro, località balneare
della provincia di Lecce scelta come
«campo base» il gruppo ha spaziato nel
territorio visitando alcune delle perle del
Salento.
Prima meta Lecce, la capitale del
barocco pugliese, la «Firenze del Sud», città
scolpita nella morbida pietra leccese dagli
scalpelli fantasiosi degli architetti che, tra la
fine del Cinquecento e la prima metà del
Settecento, hanno contribuito a donarle
i lineamenti che tutt'ora conserva.
Non
meno affascinante la visita della «perla dello
Ionio», Gallipoli, circondata da un mare blu
cobalto e da insenature magiche; oppure
Otranto e la costa adriatica, giù fino a Santa
Maria di Leuca, dove i due mari della Puglia
si abbracciano. E poi, ancora, Porto Cesareo
e la sua spiaggia bianca, col caratteristico
mercato settimanale.
Insomma, sette giorni
indimenticabili, tra bagni e sole, cene e
passeggiate, con un occhio di riguardo
per le specialità della cucina pugliese, dal
rosso primitivo di Manduria alla pasta di
mandorle, passando per le deliziose burrate
e le mozzarelle, i piatti a base di pesce, l'olio
d'oliva e la carne di cavallo. Momenti di
convivialità per un gruppo di amici che
ha voluto rinsaldare nel viaggio il proprio
affiatamento, l'inesauribile voglia di stare
insieme e condividere.
Sopra il gruppo dei gitanti della Bassa.
Addio a Nino Mor
E’ morto Isaia, detto Nino Mor, alla vigilia
dei settantanni.
Un improvvisa polmonite ha compromesso
in modo irreparabile un quadro clinico già
gravato da un problema oncologico.
Il mio primo ricordo di Nino è di calciatore
della Virtus Manerbio. Era un mediano dai
piedi buoni e sapeva fare lanci millimetrici
alla Suarez.
Per tutta la vita ha fatto il carrozziere,
dapprima alle dipendenze e poi da
artigiano.
E’ stata una persona che ha rappresentato,
al pari di altri, l’evoluzione della cultura
del lavoro, del lavoro ben fatto e che ha
concorso alla crescita del nostro paese.
In momenti di crisi e di difficoltà,
come gli attuali, persone come Nino ci
mancheranno.
Ciao Nino,
che la terra sia lieve anche per te!
Pag. 22
Pianura
Manerbio
La
Novembre 2011
La proprietà della chiesetta dei Santi Faustino e Giovita
passa ai conti Cantoni Marca Di Rosa
Consultando
l’archivio
parrocchiale
di Manerbio abbiamo rinvenuto un
documento di indubbio interesse.
Il documento, che di seguito riproduciamo,
è una notazione scritta in terza persona da
mons. Battista Reali e racconta di come la
Parrocchia si sia spossessata della proprietà
della Chiesa di San Faustino.
Il documento espone con chiarezza le
ragioni e pertanto da parte nostra non ci
dilunghiamo.
Ecco il documento a firma dell’allora curato
don Battista Reali.
“Perchè la proprietà della Chiesetta dei SS.
Faustino e Giovita ai Conti Cantoni Marca
di Rosa?
La Chiesetta era di proprietà della Parrocchia
di Manerbio.
La notte del 8-4-1960 ruinò e della Chiesetta
non rimasero che le parti laterali.
Passò un anno ed in una riunione la
Fabbriceria ne decise la completa demolizione
colla fabbrica di una piccola edicola di
ricordo.
Il curato don Battista Reali al quale
dispiaceva tale provvedimento giustificato
dalla mancanza di mezzi, propose di regalarla
ai Conti Cantoni Marca di Rosa perchè ne
a cura di Michelangelo Tiefenthaler
assumessero la ricostruzione.
Sac. G.B. Reali”
Don Reali ne parlò ai conti, i quali accettarono
la proposta.
Allegato
a
questa
Si iniziarono i lavori sotto la direzione notazione del Reali vi è
dell’Ing. Conte Antonio Leali.
un documento ufficiale
La chiesetta venne rifatta e benedetta dal che riconosce ai conti
Vescovo Ausiliario di Brescia Mons. Giuseppe Cantoni la proprietà della
Almici la sera dell’3-11-1962.
chiesa e che riproduciamo
Il tutto però fu fatto coll’autorizzazione del nella sua interezza.
Vescovo.
Venne stesa da Mons. Arciprete la Convenzione “Riconoscimento
di
coi Conti che trovava la soddisfazione di proprietà dell’edificio sacro dal titolo dei SS.
entrambe le parti venne firmata il 21-11- Faustino e Giovita in Manerbio (BS)
1966 colla vidimazione della Curia nella
persona di Mons. Carlo Cantaboni, Direttore Premesso
dell’Ufficio Amministrativo.
Il testo parla di rivendicazione tra chiesa Che la proprietà dell’edificio sacro ufficiate
e Conti Cantoni della proprietà della fino ad ora come pubblico oratorio sotto il
Chiesetta.
titolo dei SS. Faustino e Giovita in comune
Decisione voluta dalla Curia Vescovile perchè di Manerbio (BS) via S. Faustino a mattina
firma giuridica esatta valevole a tutti gli e descritte in cataste del comune censuario
effetti/Lettere 15-11-1965.
di Manerbio sotto la lettera B è rivendicato
La Convenzione ed il Riconoscimento di dalla Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in
proprietà vennero redatti in triplice copia Manerbio e contemporaneamente della nob.
conservata in Curia, una in Archivio Famiglia dei Conti Cantoni Marca di Rosa.
Parrocchiale una in Archivio dei Conti
Cantoni Marca di Rosa.
Considerato
che il tetto della chiesetta dei SS. Faustino e
Giovita è ruinato per fatiscenza l’8-4-1960
che la nob. Famiglia dei Conti Cantoni di
Marca di Rosa si è impegnata ed effettivamente
ha ricostruito il predetto edificio sacro.
Il consiglio di fabbriceria
della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo M.
in Manerbio (Bs) e per esso il suo presidente
Mons. V. Casmici, legale rappresentante della
parrocchia.
avuto il parere favorevole
dell’autorità ecclesiastica, in persona si S. E.
Mons. Luigi Morstabilini Vescovo di Brescia
Riconosce
formalmente e praticamente alla nob. Famiglia
dei Conti Cantoni Marca di Rosa la proprietà
del sopraccitato edificio sacro unitamente alle
adiacenze della Chiesa, costituito dal sagrato,
orticello, e casa del custode che signora contessa
Cantoni si propone di riparare allo scopo
di adibirla ad abitazione di un reverendo
cappellano che sarà alle dipendenze del
parroco alle seguenti condizioni:
1.
la manutenzione ordinaria e
straordinaria sarà a carico dei signori
proprietari;
2.
l’edificio sacro sarà adibito al culto
secondo le modalità e le disposizioni richiamate
da codice di diritto canonico e dall’Ordinario
diocesano riguardanti gli Oratori pubblici;
3.
la fabbriceria si riserva il diritto di
usare della suddetta chiesa come la convenienza
e la necessità della parrocchia richiedono.
Letta la convenzione e trovatala di
soddisfazione entrambe le parti vi appongono
la firma.
L’arciprete mons. Virgilio Casnici
Maria Cantoni Marca Guaineri
La Curia vescovile di Brescia”.
Da parte nostra aggiungiamo solo una breve
annotazione sulla storia della chiesa.
Sia la via che il vicolo San Faustino hanno
un’evidente dedicazione santoriale dovuta al fatto che la proprietà di quella zona
era dell’Abbazia di San Faustino Maggiore
di Brescia, oltre al fatto dell’esistenza della
omonima chiesa.
Secondo Paolo Guerini la chiesa di San
Faustino era molto antica e venne assorbita,
all’inizio del IX secolo, dall’omonimo monastero di Brescia.
A causa di ristrettezze economiche, la chiesa
andò in rovina tanto che, durante la visita
del vescovo Bollani del 1565, risultava demolita per metà.
La ottennero, poi, i Disciplini di Breda che
la restaureranno ampliandola nelle dimensioni attuali.
Nel 1715 la chiesa di S. Faustino viene ristrutturata forse su progetto di Giovanni
Antonio Biasio con arretramento del coro,
l’allungamento della navata e la costruzione
di una nuova facciata e forse con l’aggiunta
di un altare dedicato a S. Carlo, adornato di
una pala con S. Carlo che adora il Crocifisso, forse opera di Sante Cattaneo.
In seguito l’altare maggiore viene arricchito
di un paliotto in marmo ricco di decorazioni che Sandro Guerini assegna al Biasio, e
di una bella pala (m. 1,89 x 1,62) di Giuseppe Tortelli raffigurante la Madonna con
il Bambino e i S.S. Faustino e Giovita.
Una tela (cm. 934 x 69) appesa alla parete
sinistra raffigura l’Apparizione del 1438 dei
SS. Faustino e Giovita sugli spalti.
Sulla porta laterale è appeso un interessante
dipinto raffigurante l’Estasi di S. Carlo.
Sulla parete di destra un quadretto contiene
un frammento del drappo che per tre secoli
1623-1923 ricoperse i corpi dei S.S. Faustino e Giovita.
La chiesa ha due altari, il maggiore e una
cappella laterale dedicata a San Carlo.
I documenti sopra esposti narrano del crollo del 1960 e della ricostruzione.
Ogni anno, il 15 febbraio, si svolge la tradizionale sagra con tanto di palo della cuccagna.
Pianura
Territorio
La
Novembre 2011
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Zibaldone di Novembre
a cura di P. V. T.
Novembre
Novembre lo si può
considerare come il mese
della “memoria”, infatti
inizia con la festività dei
santi ricordando soprattutto
quelli che non appaiono
quotidianamente sui calendari
comuni, ma sono presenti nel
martirologio cristiano. Di
seguito si commemorano i
defunti, tanto che novembre è
indicato anche come el més dei mórcc (il mese
dei morti). In questo periodo un tempo si
usava raccontare storie di apparizioni di
persone passate a miglior vita con lo scopo
di impaurire i più impressionabili, ma a
tranquillizzare tutti si citava il detto i mórcc
i fa mal quand che ‘l sì ‘l fa l’öf (i morti fanno
male quando il maiale fa l’uovo, cioè mai).
Poiché la temperatura dell’aria ormai tende
a diminuire sensibilmente è utile correre
ai ripari cioè a töcc i Sanc sciarpa e guanc
(a Ognissanti sciarpa e guanti) ed anche
per i Sanc sè istés i grancc e per San Martì
grancc e picinì (per Ognissanti si vestono i
grandi e per San Martino grandi e piccini).
Verso la metà del mese il mosto ottenuto
dalla pigiatura dell’uva raccolta a settembre
termina la fermentazione naturale e inizia a
trasformarsi in vino come conferma il detto
a San Martì töt èl móst l’è vi
(a San Martino tutto il mosto
diventa vino) ed i più fedeli
seguaci di Bacco ricordano
che questo è il momento in
cui sé lassa l’aiva e sé béf èl
vi (si abbandona l’acqua e si
beve il vino).
Un tempo l’11 novembre,
San Martino (nella foto),
scadevano i contratti agricoli
per cui a volte le famiglie dei contadini
erano costrette a trasferirsi altrove tanto
che il traslocare in dialetto prese appunto
il nome sammartì dal santo in questione.
Per quelli che non avessero trovato una
sistemazione idonea si prospettava un
periodo duro e triste tanto che dè San Martì
a Nedàl i poarì i sta mal (da San Martino
a Natale i poveri stanno male). Tuttavia
l’amarezza causata da queste situazioni era
stemperata da alcune battute, magari un po’
velenose nei riguardi dei fattori delle case
coloniche, come quella che recita fa ‘l fatur
ön an e sé tè sarét poarèt... tò dan (fai il fattore
per un anno e se sarai ancora povero... è tuo
danno) come dire che se il mezzadro non
può arricchirsi, il fattore ci riesce spesso
poiché ha la possibilità di fare le creste sui
conti di gestione a suo piacimento.
Pollice Verde
Coltivare con la luna
LUNA CALANTE
dal 11 al 24 novembre
ORTO: in serra seminare cicoria, indivia,
lattuga, valerianella. Continuare con le
lavorazioni e la concimazione organica
intorno alle piante perenni. Interrare i
radicchi lasciandone fuori la punta, per
ottenere l’imbianchimento. Lo stesso con i
cardi che dovranno però essere “incartati”
con della carta grossa e legati, sempre per
l’imbianchitura e per evitare che gelino.
FRUTTETO: interrare con una leggera
lavorazione tutte le foglie non appena
saranno cadute.
GIARDINO: rimettere in serra o in casa le
piante che temono il gelo, agrumi compresi:
raccogliere i limoni maturi lasciandone
sulle piante solamente uno insieme a quelli
verdi.
CANTINA: liberare i vini dalle fecce, lavare
e solfitare botti destinate ad accogliere di
nuovo il vino e colmare bene.
LUNA CRESCENTE
dal 1 al 9 e dal 26 al 30 novembre
ORTO: seminare dal 1 novembre, secondo
tradizione, fave, piselli, aglio e cipolle.
Raccogliere cavolfiori, broccoli e finocchi.
FRUTTETO: per ottenere un olio di
migliore qualità, raccogliere le olive prima
che maturino troppo. Procedere con i nuovi
impianti.
GIARDINO: riparare, indipendentemente
dalla fase lunare, sotto a delle tettoie o
delle piante a foglia persistente, le piante in
vaso che potrebbero essere danneggiate dal
freddo intenso.
CANTINA: iniziare il travaso dei vini
frizzanti.
Pianta Benefica del mese:
Il Cedro
Ancora oggi nelle alture del Libano, esistono
foreste primordiali di cedro, un albero
maestoso delle Pinaceae. Con il suo legno
ricco di resine profumate i fenici costruivano
vascelli che resistevano alla salsedine e alle
intemperie. L’olio essenziale del cedro del
Libano, Cedrus Libani, ha ottime proprietà
antisettiche ed è un balsamico delle vie
respitatorie.
Aggiungendolo all’olio di germe di grano, si
ottiene un unguento profumato che aiuta a
calmare la tosse secca e stizzosa.
Il cedro del libano ha un’azione distensiva
in generale; poche gocce di olio di cedro,
rosa, mandarino dolce e miele aiutano
negli stati d’ansia e sciolgono le contrazioni
muscolari.
Le proprietà antibiotiche del legno di cedro
ed anche delle sue foglie aghiformi sono utili
nelle malattie della pelle: bagni e abluzioni
con l’infuso di aghi di cedro leniscono gli
eczemi e l’acne giovanile.
Contro la cistite si prepara un semicupio
tiepido con fette di limone e 5 gocce di olio
essenziale di cedro del libano.
Il dolce del mese
Mezzelune ripiene
INGREDIENTI:
350 g di farina – 2 uova – 80 g di burro
– 200 g di marmellata di pesche – 120 g
di zucchero – 40 g di zucchero a velo – 2
cucchiai di Marsala secco – 1 bustina di
lievito in polvere per dolci – 1 bustina di
vanillina – 1 limone.
PREPARAZIONE:
Grattugiate la scorza del limone e fate
ammorbidire a temperatura ambiente il
burro tagliato a pezzetti, quindi collocate
entrambi gli ingredienti in una ciotola.
Aggiungete la farina, le uova, lo zucchero,
il lievito, la vanillina ed impastate gli
ingredienti delicatamente fino a quando
cominceranno ad amalgamarsi.
A questo punto aggiungete il marsala
e terminate di lavorare l’impasto fino a
renderlo liscio e omogeneo.
Stendetelo con il matterello a uno spessore
di ½ cm circa (oppure con la macchina per
la pasta allo spessore più grande).
Ricavate, con uno stampino rotondo, alcuni
dischi di pasta, mettete al centro di ognuno
un cucchiaino di marmellata e poi ripiegate
a mezzaluna e premete i bordi per sigillarli.
Sistemate i dolci su una placca foderata
di carta forno e cuoceteli per 30 minuti a
180°C in forno già caldo se con lo spessore
di ½ cm, altrimenti in 10/15 minuti.
Quando saranno freddi spolverizzateli di
zucchero a velo.
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Pianura
Territorio
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Novembre 2011
Moda & Tendenze
La ricetta del mese
Dalle passerelle...
calzature per tutti i gusti!
Per questa stagione
autunno-inverno
le
tendenze per la moda
calzature ci soddisferà
tutte!
Le
proposte
sulle
passerelle sono state
talmente
varie
da
consentirci di spaziare
secondo
i
nostri
gusti tra calzature
completamente
differenti tra loro.
L’unica regola da seguire è schierarsi: o tacco
alto o rasoterra, niente vie di mezzo!
O meglio, si dovrà passare con estrema
disinvoltura da mocassini e stivali a suola
piatta a decolletè o tronchetti dai tacchi
vertiginosi.
Per il resto sono state presentate sia scarpe
dalla punta tonda che appuntite (quindi via
libera al riciclo degli anni passati!), tacchi a
spillo ma anche più larghi e solidi fino ad
arrivare alle zeppe, pellame opaco, velluto,
vernice e stampe animalier.
Il mocassino colorato, magari reinventato
(di pelle stampata, o borchiata) non passa
di moda e pure gli stivali
alti: ci accompagneranno
infatti per tutto l'inverno:
sia quelli alla corsara
sopra il ginocchio che
alla cavallerizza appena
sotto, oppure lo stile
retrò stringati alla Mary
Poppins per intendersi.
Decorazioni con strass,
glitter e swarovski
saranno perfette sia per
il giorno (su mocassini
e ballerine) che per la sera su sandali e
decolletè.
Dall'estate appena trascorsa invece
ereditiamo i “cage sandals” che dopo aver
caratterizzato la moda dei mesi passati si
ripresentano in versione invernale, con
materiali adatti a questa stagione e perfetti
per essere portati con collant coprenti o i
trendissimi calzettoni di lana (chi non è
convinta dell'abbinamento è meglio lo
faccia subito!).
Insomma, è quasi tutto di moda e, mai
come ora, è difficile sbagliare!
Vellutata di cavolfiore
con Asiago Dop e crostini
di polenta
Ingredienti (6 persone):
Cavolfiore patate cipolla carote sedano olio extra vergine sale pepe e dado 800 g,
150 g,
100g,
100g,
100g,
50g,
qb.
Preparazione:
Pulire il cavolfiore dalle parti verdi e tagliare
a pezzettini della grandezza di una noce,
pulire anche le patate pulite e tagliare
allo stesso modo, avendo cura di lasciare
qualche ciuffetto di cavolfiore integro, nel
frattempo tritare sedano carote e cipolle e
soffriggere a fuoco dolce in una casseruola
con fondo spesso per 5 minuti.
Trascorso il tempo aggiungere il cavolfiore e
le patate e acqua tanto da coprire le verdure,
regolare di sapore.
Cuocere fino a che le verdure si sfaldino e
frullare tutto.
Aggiungere poi il restante cavolfiore.
Proseguire con la cottura per 5 minuti.
Servite calda e aggiungere i crostini di
polenta, preparati il giorno precedente
facendo raffreddare poca polenta distesa
su un piano tra due fogli di carta forno e
tagliata a cubettini piccoli, ultimare con
delle scagliette di asiago possibilmente
stagionato.
Ricetta dello chef Luciano Pini – formatore
del CFP Canossa di Bagnolo Mella
C A L I B A N
N E G O Z I O
SIMONETTA
WOOLRICH
FAY
FENDI
D&G
HOGAN
GRIFONI
UGG
fo
s
d
i
k
r
9/12.30 - 15/19.30 - sabato orario continuato
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