LE TASSE
DI UNA VOLTA
raccontate da Tommaso Lamedica
Con le illustrazioni di Emanuele Lamedica
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25/11/11 10:49
Sommario
SOMMARIO
PREFAZIONE ............................................................................................... 7
1. LE IMPOSTE DI TIPO GABELLARE
Particolarità del primo periodo del Regno...................................................... 15
Sopravvive la tassa sul macinato............................................................... 16
2. AI COMUNI IL RECORD DELLE IMPOSIZIONI
Qualsiasi pretesto bastava per imporre un prelievo........................................ 19
Introdotta l’imposta sui domestici............................................................ 20
Anche per le vetture previsto un prelievo................................................ 21
Il bestiame non sfugge a tassazione.......................................................... 23
Tassato il possesso o la detenzione dei cani.............................................. 24
Imposta sul valore locativo per tutti......................................................... 25
Una tassa annuale per esercitare un’attività............................................. 26
3. LE PRIME TASSAZIONI “SISTEMATICHE”
Nelle Gazzette Ufficiali le leggi che contano.................................................. 29
L’imposta sui redditi dei terreni................................................................ 30
Il momento del reddito agrario................................................................. 32
Approvata l’imposta sui fabbricati............................................................ 33
– Costruzioni destinate all’esercizio dei culti. .................................................... 35
– Escluse dall’imposta le costruzioni rurali........................................................ 37
– Opifici industriali fuori dall’imposta.............................................................. 38
Nasce l’imposta di ricchezza mobile......................................................... 39
– La questione sulla dote maritale. .................................................................. 45
– La questione dei sacerdoti. .......................................................................... 46
Le imposte sui trasferimenti dei beni........................................................ 48
– Imposta di registro..................................................................................... 48
– Imposta di successione................................................................................ 49
Le controversie d’imposta e il “solve et repete......................................... 51
Le tasse di una volta 9
Sommario
4. INTRODOTTE IMPOSTE “CREATIVE” E DI SCOPO
Due tributi singolari integrano il sistema vigente.......................................... 53
Prevista una tassa sui velocipedi .............................................................. 54
Introdotta una tassa di soggiorno ............................................................ 55
5. LE IMPOSTE DEL PRIMO DOPOGUERRA
Introdotte imposte “innovative”.................................................................... 57
Nasce la prima imposta patrimoniale....................................................... 58
Avocazione dei profitti di guerra . ............................................................ 59
– Dall’imposta patrimoniale all’avocazione dei profitti. ...................................... 62
Istituita l’imposta complementare sul reddito......................................... 63
Introdotta l’imposta sui celibi .................................................................. 65
Istituita un’imposta sui redditi familiari . ................................................ 68
6. IN ARRIVO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Razionalizzazione del “dazio” e istituzione dell’IGE . .................................. 71
Approvazione di una imposta patrimoniale ........................................... 72
Razionalizzazione dei prelievi attraverso i dazi ....................................... 73
– Le esenzioni dall’imposta di consumo .......................................................... 74
L’IGE: la nuova imposta sugli scambi ...................................................... 76
7. LA FINANZA DI GUERRA (1940 - 1947)
Preferenza per i tributi di facile e immediata percezione ............................... 81
Emanata l’imposta straordinaria sul patrimonio .................................... 82
Confisca dei profitti di contingenza e di regime . ................................... 85
Avocazione allo Stato dei profitti di contingenza ................................... 86
Avocazione allo Stato dei profitti di regime ............................................ 90
8. DALLA “VANONI” ALLA LEGGE “TREMELLONI”
Il sistema delle imposte cambia radicalmente .............................................. 93
1951: Approvata la c.d. “riforma Vanoni” .............................................. 94
Alcune particolarità nella “riforma Vanoni”............................................ 98
10
Le tasse di una volta
Sommario
9. ANNI ’70: LA RIFORMA DELL’INTERO SISTEMA
TRIBUTARIO
Tutte le imposte improntate a criteri di chiarezza e semplicità..................... 103
1972 – Introdotta l’IVA considerata l’imposta europea ........................ 105
1972 – L’INVIM: un’imposta nata male ................................................ 107
1972 – Imposte di registro e di successione . ......................................... 109
1973 – Cambiano le imposte sui redditi . .............................................. 110
I DOCUMENTI DI UNA VOLTA
MANIFESTI E COPERTINE
1872 – Appello al popolo italiano per salvarsi dalle tasse .................. 117
1951-1954 – La riforma “Vanoni” ....................................................... 121
MODULISTICA
1877 – FABBRICATI: denunzia del contribuente e accertamento
dell’Ufficio ............................................................................................... 127
1877 – RICCHEZZA MOBILE: scheda di denunzia e accertamento
dell’Ufficio ............................................................................................... 135
1922 – RISCOSSIONE DELLE IMPOSTE ................................................ 141
1923 – IMPOSTA COMPLEMENTARE: scheda di dichiarazione........... 149
1926 – IMPOSTA SUI CELIBI: dichiarazione ......................................... 159
1940 – IGE: libretto per il pagamento dell’imposta .............................. 165
1947 – IMPOSTA PROGRESSIVA SUL PATRIMONIO:
dichiarazione............................................................................................ 169
1972 – IMPOSTA VALORE AGGIUNTO: dichiarazione......................... 181
1973 – IRPEF: dichiarazione dei redditi – Mod. 740 ............................. 193
Le tasse di una volta 11
PREFAZIONE
“Le tasse di una volta” è un libro che parla di tasse applicate tanti
anni fa. Quelle, cioè, che attengono al periodo che va dall’Unità
d’Italia ai primi anni ‘70 del secolo scorso, quando le leggi dell’ultima riforma tributaria hanno mosso i primi passi.
Un arco di tempo, quindi, di circa cento anni.
Il libro ha un contenuto del tutto inusuale per essere un libro che
parla di tasse.
Non è un commentario né una raccolta di leggi e, neppure, un
“bignamino” del sistema tributario in vigore nel periodo considerato.
Si raccontano i fatti.
Solo i fatti più significativi dei quali, a volte, si è sentito parlare.
Qualcuno, forse, tali fatti li ha “vissuti” in prima persona; ma si
tratta di giovani vegliardi.
“Le tasse di una volta”, allora, è, essenzialmente, un libro di racconti messi insieme per capire come si vivevano le tasse nei tempi
addietro e comprendere, così, i connotati dell’economia e del sistema politico di quel periodo.
Insomma, una curiosità per mandare a memoria vicende tributarie passate che, almeno nella sostanza, possono ritenersi sopravvissute nel tempo.
In fondo, il copione, in larga misura, ha seguito di continuo
schemi collaudati: imposte sui consumi da una parte e imposte sui
trasferimenti della ricchezza dall’altra, imposte sui redditi per un
verso e imposte patrimoniali per l’altro.
Grossi spazi per imposte originali, non ce ne sono mai stati.
L’imposta sui celibi e poco altro potrebbero essere l’eccezione.
Nel racconto delle “tasse di una volta” non tutto ha trovato posto. Fuori dal discorso, infatti, sono rimaste le vicende riferibili a
tributi minori o, comunque, ad eventi di scarso rilievo.
Le vicende connesse alle imposte attualmente vigenti sono state
ricordate per essere presenti al nastro di partenza della nuova riforma tributaria (quella vigente).
Appartengono alle tasse di oggi e delle quali i vecchi e i giovani
sanno tutto.
O quasi.
Sommario
SOMMARIO
PREFAZIONE ............................................................................................... 7
1. LE IMPOSTE DI TIPO GABELLARE
Particolarità del primo periodo del Regno...................................................... 15
Sopravvive la tassa sul macinato............................................................... 16
2. AI COMUNI IL RECORD DELLE IMPOSIZIONI
Qualsiasi pretesto bastava per imporre un prelievo........................................ 19
Introdotta l’imposta sui domestici............................................................ 20
Anche per le vetture previsto un prelievo................................................ 21
Il bestiame non sfugge a tassazione.......................................................... 23
Tassato il possesso o la detenzione dei cani.............................................. 24
Imposta sul valore locativo per tutti......................................................... 25
Una tassa annuale per esercitare un’attività............................................. 26
3. LE PRIME TASSAZIONI “SISTEMATICHE”
Nelle Gazzette Ufficiali le leggi che contano.................................................. 29
L’imposta sui redditi dei terreni................................................................ 30
Il momento del reddito agrario................................................................. 32
Approvata l’imposta sui fabbricati............................................................ 33
– Costruzioni destinate all’esercizio dei culti. .................................................... 35
– Escluse dall’imposta le costruzioni rurali........................................................ 37
– Opifici industriali fuori dall’imposta.............................................................. 38
Nasce l’imposta di ricchezza mobile......................................................... 39
– La questione sulla dote maritale. .................................................................. 45
– La questione dei sacerdoti. .......................................................................... 46
Le imposte sui trasferimenti dei beni........................................................ 48
– Imposta di registro..................................................................................... 48
– Imposta di successione................................................................................ 49
Le controversie d’imposta e il “solve et repete......................................... 51
Le tasse di una volta 9
Sommario
4. INTRODOTTE IMPOSTE “CREATIVE” E DI SCOPO
Due tributi singolari integrano il sistema vigente.......................................... 53
Prevista una tassa sui velocipedi .............................................................. 54
Introdotta una tassa di soggiorno ............................................................ 55
5. LE IMPOSTE DEL PRIMO DOPOGUERRA
Introdotte imposte “innovative”.................................................................... 57
Nasce la prima imposta patrimoniale....................................................... 58
Avocazione dei profitti di guerra . ............................................................ 59
– Dall’imposta patrimoniale all’avocazione dei profitti. ...................................... 62
Istituita l’imposta complementare sul reddito......................................... 63
Introdotta l’imposta sui celibi .................................................................. 65
Istituita un’imposta sui redditi familiari . ................................................ 68
6. IN ARRIVO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Razionalizzazione del “dazio” e istituzione dell’IGE . .................................. 71
Approvazione di una imposta patrimoniale ........................................... 72
Razionalizzazione dei prelievi attraverso i dazi ....................................... 73
– Le esenzioni dall’imposta di consumo .......................................................... 74
L’IGE: la nuova imposta sugli scambi ...................................................... 76
7. LA FINANZA DI GUERRA (1940 - 1947)
Preferenza per i tributi di facile e immediata percezione ............................... 81
Emanata l’imposta straordinaria sul patrimonio .................................... 82
Confisca dei profitti di contingenza e di regime . ................................... 85
Avocazione allo Stato dei profitti di contingenza ................................... 86
Avocazione allo Stato dei profitti di regime ............................................ 90
8. DALLA “VANONI” ALLA LEGGE “TREMELLONI”
Il sistema delle imposte cambia radicalmente .............................................. 93
1951: Approvata la c.d. “riforma Vanoni” .............................................. 94
Alcune particolarità nella “riforma Vanoni”............................................ 98
10
Le tasse di una volta
Sommario
9. ANNI ’70: LA RIFORMA DELL’INTERO SISTEMA
TRIBUTARIO
Tutte le imposte improntate a criteri di chiarezza e semplicità..................... 103
1972 – Introdotta l’IVA considerata l’imposta europea ........................ 105
1972 – L’INVIM: un’imposta nata male ................................................ 107
1972 – Imposte di registro e di successione . ......................................... 109
1973 – Cambiano le imposte sui redditi . .............................................. 110
I DOCUMENTI DI UNA VOLTA
MANIFESTI E COPERTINE
1872 – Appello al popolo italiano per salvarsi dalle tasse .................. 117
1951-1954 – La riforma “Vanoni” ....................................................... 121
MODULISTICA
1877 – FABBRICATI: denunzia del contribuente e accertamento
dell’Ufficio ............................................................................................... 127
1877 – RICCHEZZA MOBILE: scheda di denunzia e accertamento
dell’Ufficio ............................................................................................... 135
1922 – RISCOSSIONE DELLE IMPOSTE ................................................ 141
1923 – IMPOSTA COMPLEMENTARE: scheda di dichiarazione........... 149
1926 – IMPOSTA SUI CELIBI: dichiarazione ......................................... 159
1940 – IGE: libretto per il pagamento dell’imposta .............................. 165
1947 – IMPOSTA PROGRESSIVA SUL PATRIMONIO:
dichiarazione............................................................................................ 169
1972 – IMPOSTA VALORE AGGIUNTO: dichiarazione......................... 181
1973 – IRPEF: dichiarazione dei redditi – Mod. 740 ............................. 193
Le tasse di una volta 11
1. LE IMPOSTE
DI TIPO GABELLARE
Particolarità del primo periodo del Regno
G
li anni del primo periodo del Regno erano caratterizzati da
un sistema impositivo prevalentemente di tipo gabellare
giustificato dall’esigenza di ottenere con rapidità - e senza difficoltà
di sorta - le entrate necessarie per fronteggiare la spesa pubblica.
Oltre tutto si avevano a disposizione strutture rudimentali di burocrazia, comunque non idonee per gestire - qualora fosse già esistente - un sistema di tributi di più complessa applicazione.
Si andava avanti con tributi di immediata e facile percezione.
Da qualche parte era ancora presente il prelievo riconducibile
Le tasse di una volta 15
1. Le imposte di tipo gabellare
al così detto pontatico; cioè, il pedaggio imposto a coloro che, per
facilitare il commercio dei propri prodotti, erano praticamente costretti a transitare sui ponti per accorciare il tragitto del trasporto
dei prodotti stessi.
Si continuava ad imporre “dazi” (nella sostanza vere e proprie gabelle) in conseguenza di qualsiasi scambio di beni, fossero o meno
di prima necessità.
In ogni Comune esisteva - fuori le mura - una sorte di guardiola - detta “gabella comunale” - ove stazionavano i “gabellieri” con
funzioni di controllori dei movimenti - in entrata e in uscita - delle
merci e dei prodotti che formavano oggetto del trasporto (oggi, la
guardiola, la chiameremmo semplicemente “dogana”).
Spesso, presso la “gabella comunale”, c’era anche la “pesa”, cioè
un rudimentale sistema di misurazione delle quantità di merci o
dei prodotti che dovevano essere assoggettate a dazio sulla base del
loro peso.
E’ sopravvissuta, ancora per diversi anni, la così detta “tassa sul
macinato” sulla quale vale la pena spendere qualche parola.
SOPRAVVIVE LA TASSA
SUL MACINATO
Fonte rilevante per le entrate del Regno
La tassa sul macinato dei cereali era dovuta in relazione alla
quantità del prodotto macinato.
La “base imponibile” (diremmo oggi) era quantificata in ragione del numero di giri delle macine utilizzate per la molitura.
Verosimilmente, il tempo della molitura era misurato con appositi
contagiri di rudimentale fattura, ai quali, però, si attribuiva una
sufficiente attendibilità.
Insomma, una sorta di parametro o coefficiente presuntivo predisposto per gli accertamenti.
16
Le tasse di una volta
1. Le imposte di tipo gabellare
La tariffa imposta dal mugnaio non aveva alcun riferimento alla
“capacità contributiva” dell’utilizzatore delle farine per cui la tassa
era uguale per tutti; ricchi e poveri pagavano in egual misura.
Per queste ragioni la tassa era impopolare ed ha formato oggetto
di crescenti manifestazioni di rivolta della parte più povera della
popolazione.
Ciò nonostante, la tassa - per alcuni anni – continuò a costituire
una fonte rilevante per le entrate del Regno (oltre il 10 per cento
delle entrate complessive).
La tassa, sempre più invisa al popolo, non ebbe una lunga durata
dopo la unificazione del Regno.
Le tasse di una volta 17
Modulistica
MODULISTICA
1877
FABBRICATI: denunzia
del contribuente e accertamento
dell’Ufficio
Sorprende la quantità dei dati richiesti al contribuente per dichiarare i redditi dei fabbricati e la puntualità nella descrizione
degli stessi.
Il modello è predisposto per seguire le vicende dopo la dichiarazione del contribuente (il reddito proposto dall’Ufficio, quello
accertato dalle Commissioni e quello definitivo). Una sorta di
scheda storica degli eventi.
Le note a piè di pagina e l’estratto della legge e del regolamento
sono il primo tentativo di dotare il contribuente di una GUIDA ufficiale per la compilazione della dichiarazione agli effetti
dell’imposta sui fabbricati.
L’“avviso di accertamento” dell’epoca era abbastanza scarno. Si
avvertiva il contribuente che il reddito dei fabbricati era stato
“rettificato dall’Agente” e, lo spazio riservato alle motivazioni
della rettifica (inserito fra le OSSERVAZIONI richieste nell’ultima
colonna), non lasciava spazio a descrizioni analitiche.
Particolarmente interessante - nel frontespizio dello stampato
- l’avvertenza che, contro l’operato dell’Agenzia, era possibile
“produrre reclamo in carta da bollo alla Commissione di prima
istanza” e che le cifre determinate dall’Agenzia sarebbero diveLe tasse di una volta 127
Modulistica
nute definitive “mancando il reclamo” ovvero “essendo lo stesso
prodotto fuori del termine fissato”.
Una liturgia, quindi, che dura - pressoché immutata - da oltre
un secolo.
Estremamente dettagliata la notifica dell’avviso da parte dell’
“inserviente del Comune”. Apposite note guidano per mano
l’adempimento.
Impossibile sbagliare.
128
Le tasse di una volta
Modulistica
Le tasse di una volta 129
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1. le imposte di tipo gabellare