Kaleidon
casa editrice di cultura calabrese
Mille Volti
Parco
i
del
Nazionale
d’Aspromonte
The Many Faces of the Aspromonte National Park
Il Parco
IL PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte racchiude e conserva l’importante
patrimonio naturalistico, storico, architettonico ed antropologico che
caratterizza l’estremità meridionale della Calabria ed ingloba l’area
aspromontana dell’ex Parco Nazionale della Calabria.
In applicazione della Legge Quadro sulle Aree Protette, il Parco
Nazionale dell’Aspromonte è stato istituito con D.P.R. del 14/1/1994.
Attualmente, la sua estensione è di circa 64.000 ettari che
comprendono i territori di 37 comuni, tutti ricadenti nella provincia
di Reggio Calabria.
IL LOGO
Segni, colori, suoni, profumi sintetizzano la
singolarità di un’area protetta. Tre colori, stilizzati
in semplici forme, raccontano il Parco dell’Aspromonte
e ne interpretano l’identità. Il giallo indica la solarità, una pennellata
di verde ricorda i versanti montani, l’azzurro rappresenta la ricchezza
delle acque delle tante fiumare che modellano il territorio.
I CENTRI VISITA
Diversi comuni ospitano le strutture dei Centri Visita e delle Porte
di Accesso del Parco che costituiscono un valido sistema-rete tra le
diverse aree del territorio. Ogni struttura, oltre a fornire le necessarie
informazioni sul Parco, consente di approfondire la conoscenza delle
peculiarità naturalistiche ed antropologiche dell’area aspromontana.
Le strutture sino ad oggi attivate sono le seguenti: Bagaladi (Porta del
Parco - Museo dell’olio e delle arti); Bova (Centro Visite - La cultura dei
Greci di Calabria); Delianuova (Porta del Parco - La fauna del Parco);
Gerace (Centro visite - La Magna Grecia); Mammola (L’archeologia
Sant’Eufemia
d’Aspromonte Piani d’Aspromonte
Sant’Eufemia
d’Aspromonte Piani d’Aspromonte
industriale del Parco legata all’utilizzo dell’acqua); Scilla (Centro Visite
- “Porta d’ingresso”); Santo Stefano in Aspromonte (Osservatorio per
la biodiversità); Sant’Eufemia d’Aspromonte (Villaggio De Leo - Le
antiche segherie).
The Park
THE ASPROMONTE NATIONAL PARK
The important naturalistic, historical, architectural and anthropological
heritage which characterizes the southern tip of Calabria and includes
the Aspromonte area of the former National Park of Calabria can be
found in the Aspromonte National Park.
According to the Outline on Preserved Areas, the Aspromonte National
Park was set up with DPR (Decree of the President of the Republic) of
14/1/1994. At present, it covers about 64.000 hectares which include
37 villages all within the province of Reggio Calabria.
THE LOGO
Lines, colours, sounds, perfumes synthetize the uniqueness of a
protected area. Three colours, stylized in simple shapes, illustrate
the Aspromonte Park and interpret its identity. Yellow stands for
sunshine, a green brush stroke recalls the mountain slopes, light blue
represents the abundance of water in the several torrent-streams
which give shape to the territory.
THE VISITORS CENTRES
Various villages host the structures of the
Visitors Centres and of the Entrance Gates to
the Park which create a valid net-work between
the different areas. Each structure, besides giving the necessary
information about the Park, allows visitors to acquire a thorough
knowledge of the naturalistic and anthropological characteristics of
the Aspromonte.
So far the following structures have been set up: Bagaladi (Entrance
to the Park, museum of oil and arts); Bova (Visitors Centre - culture
Monte Tre Pizzi
Monte Tre Pizzi
of the Greeks of Calabria); Delianuova (Entrance to the Park - Park
fauna); Gerace (Visitors Centre - Magna Graecia); Mammola (Visitors
Centre - the mill trail); Scilla (Visitor Centres - Entrance Gate); Santo
Stefano in Aspromonte (Observatory for biodiversity); Sant’Eufemia
(De Leo village - old sawmills).
Identità Paesaggistiche
Il Massiccio dell’Aspromonte, geologicamente, fa parte
dell’Appennino Calabro-Peloritano. Peculiarità sono le rocce graniticocristalline e sedimentarie, ad esse si aggiungono complessi formati
da rocce metamorfiche (scisti e gneiss). Emergono alcune particolari
formazioni calcaree quali le Dolomiti del Sud (M. Mutolo-Canolo), le
calcareniti di Palizzi e Staiti. La travagliata storia geologica di questo
territorio è raccontata dai terrazzi e dai “piani alti” che, a diverse
altitudini, interrompono il succedersi dei profili montani formando le
aree pianeggianti denominate “campi”. Il Passo della Limina segna il
confine con la fascia che prelude alle Serre e dà l’avvio alla dorsale
montana che separa i rilievi dello Ionio e quelli del Tirreno. Nella parte
interna del territorio, le cime montane si succedono, intersecandosi e
sovrapponendosi, sino a culminare nel Montalto (1956 m).
I versanti, rivestiti da fitti boschi o da una bassa vegetazione a macchia
mediterranea, spesso, precipitano verso il fondo dei valloni dove, a
guisa di nastri argentei, si snodano i letti pietrosi delle fiumare.
Mar Ionio, Mar Tirreno e Stretto di Messina sono la cornice del
paesaggio aspromontano che assume caratteristiche diverse da una
costa all’altra. Nella parte settentrionale della costa tirrenica, la Piana
di Gioia Tauro ed il suo “Bosco dell’ulivo” avviano gradualmente alla
montagna: agrumeti ed uliveti seguono l’incremento di quota e le
colture si trasfondono, quasi insensibilmente, nei boschi. Più a sud, il
promontorio del Sant’Elia individua la Costa Viola. Da qui, i contrafforti
Condofuri Amendolea
vecchia
Condofuri Amendolea
vecchia
aspromontani si ergono ripidi e maestosi ed incombono sulla costa
sino allo Stretto di Messina dove le acque di mar Ionio e mar Tirreno
si uniscono. Diverso l’assetto orografico sulla costa ionica. I rilievi
declinano verso la Costa dei Gelsomini lasciando il passo ora agli ampi
letti delle fiumare, ora alle fasce pianeggianti, ora ai calanchi. Solo
in alcuni punti (Capo Spartivento, Capo Bruzzano) gli speroni rocciosi
interrompono il paesaggio pianeggiante per spingersi fin sulla costa.
I mari, con i loro fondali ricchi di flora, fauna e tesori archeologici, le
scogliere, le vaste e lunghe spiagge, consentono il realizzarsi del felice
connubio mare-monti che caratterizza il Parco dell’Aspromonte.
Monoliti e rocce dalle forme fantasiose, improvvisamente si ergono
tra il verde dei boschi: hanno nomi fantasiosi (La testa del Drago, Le
Caldaie del latte, Pentidattilo, Pietra Castello, Pietra Cappa etc.) ed
affascinano sia per le forme sia per le leggende e le storie ad esse
legate. Vi sono, poi, le rocce che dominano i centri abitati: il Monte
Tre Pizzi ad Antonimina, la Rupe di Pentedattilo, la Rocca di Palizzi,
le Torri di Canolo.
Landscape identities
The Aspromonte massif, from a geological point of view, is part
of the Calabrian-Peloritan Appennine Granitic-crystalline and
sedimentary rocks are a characteristic feature, added to which are
formations of metamorphic rocks (scists and gneiss). Some particular
calcareous formations emerge, such as the Southern Dolomites
(Mount Mutolo-Canolo) and the calcareous-sandstone rocks of Palizzi
and Staiti. The tortuous geological history of this land is evident in
its terraces and “high lands” which, at different levels, interrupt the
sequence of the mountain outlines, giving shape to the flat areas,
named “meadows”. The Limina Pass marks the boundary with the belt
which is the prelude to the Calabrian Serre and marks the beginning
of the ridge which separates the Ionian and Tyrrhenian high grounds.
In the interior, between valleys the mountain outlines follow one
another intersecting and overlapping according to a perspective
allowing the identification of the gradual increase in altitude reaching
the peak of Montalto (1956 m).
L’abitato di San The slopes, covered by thick woods or by Mediterranean scrub, often
Giorgio Morgeto plunge into the bottom of the deep valleys where, like silver ribbons,
The village of San the stone beds of torrent-streams wind.
Giorgio Morgeto The Ionian and Tyrrhenian seas and the Straits of Messina
frame the Aspromonte landscape which assumes different
characteristics from one coast to the other. In the northern part of the
Tyrrhenian coast, the Gioia Tauro Plain and its “Olive grove” gradually
lead to the high grounds: citrus and olive groves follow the increase
in altitude and the cultivations merge, almost imperceptibly, into
woods. Further to the south, the Sant’Elia promontory highlights the
Violet Coast. From here, the Aspromonte spurs rise steep and majestic
and hang over the Ionian coast as far as the Straits of Messina, where
the Ionian and Tyrrhenian waters unite. The orographic order on the
Ionian Coast is different. The high grounds slope down to the Jasmine
Coast giving way, sometimes to the wide beds of torrent-streams,
sometimes to flat belts, sometimes to gullies. Only in some points
(Capo Spartivento, Capo Bruzzano) the rocky spurs interrupt the flat
landscape to reach the coast. The seas, with their depths, rich in flora,
fauna and archeological treasures, the reefs, the wide long beaches,
allow the realization of the happy match “sea-mountain” which
characterizes the Aspromonte Park.
Monoliths and rocks in bizarre shapes suddenly emerge among
the green woods; they have imaginative names: La Testa del Drago
(Dragon’s head), Le Caldaie del latte (Milk cauldrons), Pentidattilo, Pietra
Castello (Castle Stone), Pietra Cappa (Cappa Stone) and fascinate both
for their shapes and for the legends and stories linked to them. There
are, moreover, the rocks which dominate the villages: Monte Tre Pizzi at
Antonimina, the Pentidattilo Rock, the Palizzi Rock, the Canolo Towers.
La Vegetazione
Felce bulbifera
(Woodwardia
radicans)
Woodwardia
radicans fern
I boschi ammantano la maggior parte dei versanti montani, formano
cupole verdi che, pur continue, consentono alla luce solare di filtrare
attraverso esse e conferire luminosità ai tanti sentieri che si snodano
tra alti alberi dalle chiome generose e rigogliosi arbusti. Tra i boschi,
si aprono solari radure dove crescono gli ampi cespugli di ginepro, le
colorate ginestre, i cisti,i crochi. Molteplici sono le specie botaniche
nelle r le diverse zone del Parco. Abeti bianchi, aceri, pini, formano
le popolazioni delle quote più alte. Le faggete dominano dovunque
e a causa dell’adattamento ambientale hanno portamenti e
caratteristiche differenti: per cui vi sono alcuni esemplari dagli alti
tronchi diritti (candelisi) e dalle chiome espanse ed altri (presenti
nei siti maggiormente esposti al vento ed alla neve) che assumono
un portamento quasi arbustivo, con fusti e rami contorti, chiome
notevolmente ridotte ed eterofillia. A quote minori, seguono i lecci,
le querce, i cerri, le sughere, gli ontani ed i castagni. In molte aree il
castagno forma una vera e propria fascia vegetazionale di passaggio
tra gli uliveti o altre colture ed i boschi montani.
In alcuni siti vi è la presenza di esemplari talmente maestosi che il solo
guardarli suscita un silenzio rispettoso. Sono patriarchi verdi, dalle
chiome espanse e generose e dai tronchi grandi ed incisi dalle tante
intemperie che hanno affrontato. Tra le popolazioni individuabili: i
pioppi di Basilicò; i tassi di Zomaro, Platì e Zervò; i castagni di Bosco
Faggitello (Canolo); i castagni di Bosco San Giorgio di Pietra Cappa
(San Luca)e di Africo Vecchio; le querce del Ferraina (Samo); gli
agrifogli di Zomaro (Cittanova); i pini di Acatti (San Luca); i lecci del
bosco di Rudina (Ferruzzano).
Al di sotto dei 700 m. la macchia mediterranea domina con la
miscellanea di colori e profumi che inebriano occhi ed animi di chi
percorre i sentieri aspromontani: il corbezzolo, l’erica, il cisto, il
rosmarino, il mirto, la menta, la salvia, la valeriana, la malva, il timo,
la ginestra, le molteplici varietà di felci, ornano i versanti sino alle
bassissime quote. Pioppi, oleandri, tamerici, salici,noccioli ed ontani
ombreggiano i corsi delle fiumare che spesso, nei loro meandri più
reconditi ospitano felci rare quali la Woodwardia radicans (vero e
proprio”fossile vivente”), l’Osmunda regalis, le Pteris vittata e cretica.
Nei pressi di Canolo, vi è la Torbiera a sfagni di Piano Gulata, che
annovera specie di particolare rilievo.
Tra tutte le specie botaniche merita particolare menzione il bergamotto,
agrume che attecchisce solo in una ristretta area del Parco i cui
bergamotteti riforniscono le industrie dei profumi di tutto il mondo.
The Vegetation
The woods cover most of the slopes, form green domes which, even
though uninterrupted, allow the sunlight to filter through them and
give brightness to the several paths which wind among tall trees with
rich foliage and luxuriant shrubs. In the woods, sunny glades open
where broad juniper bushes, colourful broom, cistuses and crocuses
grow. Many botanic species grow in the different areas of the Park.
Silver fir, maple, pine, populate the highest altitudes. Beech woods
dominate everywhere and, because of environmental adaptation,
have different growth and features: there are, therefore, some
specimens with straight trunks(candelisi) and with rich foliage and
others (where exposure to wind and snow is greater )which grow like
shrubs, with twisted trunks and branches, considerably reduced foliage
and heterophyllia. At lower levels holm-oaks, oaks, Turkey oaks, corkoaks, alders and chestnut-trees follow. In many areas the chestnut
forms a real vegetation belt separating olive trees or other cultivations
and mountain woods. Some sites are characterized by the presence of
specimens so majestic that simply gazing at them awakens a respectful
silence. They are the green forefathers with rich and luxuriant foliage
and huge trunks carved by the cruel weather they have had to face.
Among the families which can be identified: the Basilicò poplars;
Zomaro, Platì and Zervò yews; Bosco Faggitello (Canolo) chestnuts;
Bosco San Giorgio di Pietra Cappa (San Luca) and Africo Vecchio
chestnuts; Ferraina (Samo) oaks; Zomaro (Cittanova) mistletoe; Acatti
(San Luca) pines; Bosco di Rudina (Ferruzzano) holm oaks.
Corbezzolo
(Arbutus unedo)
Strawberry-tree
Under 700m, the Mediterranean scrub dominates with a miscellany
of colours and perfumes which ravish the eyes and souls of those
who follow the Aspromonte paths: strawberry-tree, heather, cistus,
rosemary, myrtle, mint, sage, valerian, mallow, thyme, broom, the
several varieties of fern, ornate the slopes as far very low height.
Poplar, oleander, tamarisk, willow, hazel, and alder shade the course
of torrent streams which often, in their more hidden meanders,
host rare ferns such as Woodwardia radicans (a real “living fossil”),
Osmunda regalis, Pteris vittata and Pteris cretica.
Near Canolo there is the Piano Gulata bog moss which numbers
particularly interesting botanical species.
But, among all the botanical species in the area, a special mention is
due to the bergamot, a citrus fruit which takes root only in a narrow
part of the park. The bergamot groves of this area supply perfume
industries all over the world.
La Fauna
I boschi aspromontani, le fiumare, le coste, ospitano una fauna
alquanto varia.
Le strategie di tutela attuate all’interno del Parco, con il passare
degli anni hanno ripristinato
alcuni equilibri ecologici e si
è ottenuto il ritorno
dello scoiattolo e del
lupo. Lo scoiattolo
aspromontano è
lo scoiattolo
nero che oggi
è facilmente
o s s e r va b i l e
nelle aree
boscose
del Parco.
Sono stati
individuati
a n c h e
due-tre
branchi di
lupi. Inoltre,
con
una
serie di lanci
successivi, è
stato introdotto
il capriolo. L’Ente
Parco è intervenuto
anche con una
efficace strategia volta
ad un corretto controllo
delle popolazioni dei cinghiali e delle volpi. Tra gli altri mammiferi
sono presenti il tasso, la martora, la faina, la donnola, il ghiro, il
driomio, la lepre, il gatto selvatico.
Per la sua posizione, inoltre, l’Aspromonte è luogo d’elezione per
il passaggio della avifauna migratoria che può essere facilmente
osservata e studiata: poiane, gheppi, aquile reali, nibbi, falchi,
Scoiattolo
(Sciurus vulgaris)
Squirrel
Pteride del
biancospino
(Aporia crataegi)
Hawthorn
butterfly
(o Pteridis)
trampolieri, sono individuabili sul territorio aspromontano. Ad essi
si aggiungono le specie stanziali quali gufi reali, ghiandaie, quaglie,
beccacce, merli acquaioli, pettirossi, picchi, upupe.
I corsi d’acqua ospitano le trote. Tra le altre specie vi sono: l’ululone dal
ventre giallo e la testuggine aspromontana, la salamandra pezzata, la
salamandrina dagli occhiali.
Da non dimenticare lo splendore dei fondali, che regalano spettacoli
affascinanti con la molteplicità di colori, forme e curiosità offerte dalle
tante specie di pesci, crostacei, molluschi ed alghe che popolano le
acque marine.
The Fauna
Woods, torrent-streams and coasts of the Aspromonte are home to a
wide variety of fauna.
The environmental policies carried out within the park have led to
the recovery of ecological equilibrium resulting in the return of the
squirrel and the wolf. The squirrel in Aspromonte is black and, today,
can be easily spotted in the wooded areas of the park. Two or three
wolf packs have also been identified. Moreover the roe deer has been
gradually introduced. The Park Body has also carried out an efficient
strategy aimed at controlling populations of wild boars and foxes.
Other mammals include: the badger, pine marten, polecat, stoat,
dormouse, the “dromio”(a small rodent native to the area), the hare,
the wild cat.
Thanks to its position, birds favour the Aspromonte during their
migration and can be easily observed and studied. The buzzard,
kestrel, golden eagle, kite, falcon and waders can be found in the
Aspromonte. There are also resident species like the eagle owl, jay,
quail, woodcock, dipper, robin, woodpecker and hoopoe.
Ghiro (Glis glis)
Dormouse
Capra sui pendii
dell’Aspromonte
Goat on the
Aspromonte slopes
Trout can be found in water courses. Other species include: the Italian
newt, the Aspromonte tortoise, the fire salamander, the spectacled
salamander.
Not to be forgotten are the spectacular sea beds which offer a
fascinating range of colours, shapes and oddities in the various species
of fish, crustaceans, molluscs and algae which populate the sea.
I Corsi d’acqua
Le Fiumare sono le tormentate e tormentose regine
dell’Aspromonte, che dominano e modellano a proprio piacimento. Si
irradiano dai versanti montani e ne discendono con percorsi e portate
variabili da una stagione all’altra. Sono inizialmente rivoli e rivoletti
che fluiscono tra i boschi, in inverno, ricchi di acque, si riuniscono,
confluendo in torrenti dalla portata maggiore che acquistano forza
e velocità e, nel loro travolgente percorso invernale trascinano a
valle tutto ciò che incontrano. Scorrono con irruenza e fragore le
fiumare invernali ed i loro suoni, imperiosi e continui, pervadono
boschi e valloni che li rimandano ai centri abitati vicini. A primavera
la turbolenza delle acque inizia a placarsi e le fiumare riprendono a
scorrere docilmente. Nel periodo estivo, molti piccoli torrenti sono
prosciugati, la portata dei corsi d’acqua diminuisce notevolmente e
solo quelli, che ricevono numerosi affluenti, continuano a scorrere. Vi
sono fiumare che, in estate, mantengono nei loro percorsi posti più a
monte, una portata tale da dare la possibilità di immergersi in piscine
naturali e, al contempo, ne consentono l’esplorazione alla ricerca di
campioni mineralogici ed esemplari botanici e faunistici di particolare
interesse.
Cascate Scherni
Scherni Falls
Seguendo la diversa conformazione orografica delle coste, le fiumare
dello Ionio e del Tirreno hanno differenti aspetti. Le fiumare della
costa ionica hanno per lo più lunghi percorsi ed ampi letti (f. di Gerace,
f. di Careri, Bonamico, La Verde, Amendolea, f. di Melito), quelle dello
Stretto e del versante Tirrenico hanno percorsi brevi e tortuosi con letti
ristretti (Annunziata, Catona, Sant’Agata, Petrace).
In alcuni siti, i corsi d’acqua compiono salti più o meno alti formando
cascatelle e salti d’acqua che incidono le pareti rocciose, spesso ricche
di una florida e preziosa vegetazione ne sono magnifici esempi le
cascate: Mundu e Galasia, Maisano, Teresa e Paola, Scherni, Palmarello,
Forgiarelle, Lifracegli, Salino.
Diffuse sono le sorgenti che dispensano la ricchezza d’acqua che
racchiudono fra i monti. In diversi siti, le caratteristiche del substrato
roccioso delle falde acquifere determinano la presenza di acque
oligominerali che sono utilizzate anche a scopo terapeutico.
The water courses
The torrent-streams are the tormented and tormenting queens of
Aspromonte, which dominate and shape as they like. They radiate
off from the slopes and come down with changeable routes and flow
from one season to another. At the beginning they are trickles and
rivulets which flow through woods; in winter, rich in water, they join
torrents with a bigger flow which acquire power and speed And, in
their overwhelming winter course, they sweep away everything they
encounter. The winter torrent-streams flow impetuously and roaring
and their imperious and ceaseless noise pervades woods and long
valleys which propagate them to the nearby villages. In spring the
turbulence of the waters begins to calm and the torrent-streams run
smoothly again. In summertime, many small torrents dry up, the flow
of the water courses diminishes dramatically and only those which
receive numerous tributaries continue to flow. In summer, the heavy
flow of certain torrent-streams higher up creates natural pools where
it is possible to bathe and explore in search of particularly interesting
mineral samples and specimens of flora and fauna.
Cascate Forgiarelle
Forgiarelle Falls
Following the different orographical shape of the coasts, the Ionian
and Tyrrhenian torrent-streams have different aspects. The Ionian
torrent-streams have mainly long routes and wide beds (Gerace,
Careri, Bonamico, La Verde, Amendolea, Melito), those of the Strait
and the Tyrrhenian side have short and tortuous routes with narrow
beds (Annunziata, Catona, Sant’Agata, Petrace).
In some sites, the dramatic differences between water courses create
larger and smaller waterfalls which carve the rocky walls, often rich
in lush vegetation. A magnificent example are the Mundu e Galasia,
Maisano, Teresa e Paola, Scherni, Palmarello, Forgiarelle, Lifracegli,
Salino waterfalls.
The several springs which embrace the mountains, distribute
abundant water. In different sites, the characteristics of the rocky
substrate of the water tables determine the presence of waters low in
mineral content which are also used for therapeutic purposes.
Il Territorio
BORGHI E PAESI
Arroccati sui versanti montani o affacciati sulle fiumare, gli antichi
borghi mantengono i loro nomi e conservano la memoria storica e
l’identità dei luoghi. Un intreccio di viuzze, vicoli ciechi, scalinate, si
inerpicano intersecandosi, aprendosi su piccoli e grandi slarghi, su
piazzette che conducono a piccole e storiche chiese. Preziosi gioielli
di un tempo che raccontano ancora i fasti e la maestria del passato le
cui testimonianze rimangono nei palazzi nobiliari che conservano gli
archi, i portali e i gattoni di pietra lavorata, gli intarsi e gli intagli di
antichi manufatti in legno.
Alcuni borghi, dopo il trasferimento dei loro abitanti nei nuovi,
omonimi paesi, sono abbandonati (Africo Vecchio, Bruzzano,
Casalnuovo, Oppido vecchia, Precacore, Roghudi, Ferruzzano) ma, tra
i ruderi di umili abitazioni, di sfarzose dimore ed antiche chiese, si
leggono ancora i racconti della loro quotidianità passata.
Altri, come Bova, Gerace, Canolo, Staiti, Palizzi, Gallicianò, San Giorgio
Morgeto, continuano ad essere abitati e mantengono in vita vecchie
tradizioni e saggi saperi. È in questi piccoli regni del passato che
rivivono la maestria e la manualità creativa degli artigiani, l’allegria
delle feste e delle sagre, le conoscenze e le credenze della tradizione,
i riti della fede, i sapori della genuinità.
PRODUZIONI TIPICHE
Ogni paese, ogni borgo, ha le sue produzioni gastronomiche tipiche.
Una miscellanea di sapori e profumi che deliziano occhi e palato
Salumi appesi
per l’essiccazione
Cured meats
anche dei più esigenti. I prodotti aspromontani sono i più disparati:
gli oli d’oliva ed i vini, i salumi, formaggi e ricotte, i vari tipi di pane
realizzato con i diversi cereali e cotto negli antichi “forni a legna”, le
paste, i pomodori secchi, le conserve realizzate con i prodotti del mare
o del bosco, i funghi, lo stocco, i fichi secchi, i mieli caratteristici, la
pasticceria, i torroni, i liquori e le essenze.
L’origano, il timo, la mentuccia, l’alloro, il ginepro, esaltano le pietanze.
Senza dimenticare i profumi ed i saponi realizzati secondo la tradizione
con l’utilizzo dell’olio d’oliva.
Tipicità sono anche dolci e liquori a base di bergamotto.
The Landscape
THE LAND VILLAGES
Perched on the mountain slopes or overlooking the torrent-streams,
the medieval villages maintain their names and cherish the historical
Gallicianò memory and identity of these places.
Festa di San
Giovanni Battista Weaving narrow lanes, blind alleys, steps, clamber up intersecting,
widening onto small and large openings, on tiny squares which lead to
Gallicianò feast of St. John little historical churches. Precious jewels from long ago which still tell
the grandeur and the mastery of the past, evidence of which remains
The Baptist
in the noble mansions with their arches, portals the decorated stone “
gattoni”, hand-made wooden inlays and carvings.
After their inhabitants moved to new villages bearing the same
names, some villages have been abandoned (Africo Vecchio, Bruzzano,
Casalnuovo, Oppido vecchia, Precacore, Roghudi, Ferruzzano) but,
among the ruins of humble homes, sumptuous mansions and ancient
churches, tales of their past daily life can be read.
Others, like Bova, Gerace, Canolo, Staiti, Palizzi, Gallicianò, San Giorgio
Morgeto, continue to be inhabited maintaining old traditions and
wisdom. In these small reigns from the past the mastery and creative
handicraft of artisans, the joy of feasts and festivals, tradition and
beliefs, religious rites and wholesome flavours relive.
TYPICAL PRODUCTS
Each village has its own typical culinary production. A miscellany of
tastes and perfumes which are a delight even for the most demanding
palate. The Aspromonte production is varied: olive oils and wines,
cured meat and salami, cheese and ricotta cheese, different types
of bread made of different cereals and baked in the old “woodburning ovens”, hand-made pasta, dried tomatoes, preserves made
of ingredients from land or sea, mushrooms, stock-fish, dried figs,
typical honeys, patisserie, nougat, liqueurs and essences. Oregano,
thyme, mint, bay leaf, juniper enhance dishes. Without forgetting
perfumes and soaps produced according to the tradition using olive
oil. Typical products also include bergamot sweets and liqueurs.
Arti e Mestieri
Tra passato e presente, il Parco custodisce i tesori dell’operosità umana,
sia conservando i manufatti ed incentivandone le nuove produzioni,
sia supportando quelle iniziative che, consentendo di promuovere i
piccoli centri, tendono a far riscoprire i lavori antichi. Diversi sono i
nuclei nei quali laboriose donne attivano telai elaborando tele per
coperte e pezzare o realizzano preziosi ricami. Vi sono ancora cestai
che pazientemente intrecciano castagno o giunco e costruiscono
contenitori di varia foggia. La lavorazione del bergamotto consente
la produzione di oggettistica, profumi, liquori e saponi. Continua
l’arte della lavorazione della ceramica e della sua decorazione che si
esprime con la creazione di una vasta gamma di colorati ed artistici
Cestaio
Basket-weaver
lavori. I giovani hanno anche appreso le tecniche della lavorazione
del ciocco d’erica dal quale si ricavano i fornelletti delle pipe. Anche
la lavorazione del rame e del ferro battuto annovera artigiani che
realizzano oggetti di vario uso, seguendo gli insegnamenti degli
anziani maestri. Numerosi sono gli artigiani che, lavorando il legno
secondo le conoscenze e l’accuratezza tramandate nel corso delle
generazioni, realizzano gli utensili della tradizione (musulupare,
cucchiai, taglieri etc.), i mobili impreziositi da accurati intagli, gli
strumenti musicali. Tra questi ultimi rientrano la lira calabrese e le
pipite, strumenti della tradizione musicale aspromontana.
Non è raro, percorrendo i sentieri o le strade interne, percepire
l’odore del legno che si consuma lentamente nelle “fosse” costruite
sapientemente dai carbonai che le sorvegliano secondo le regole
dell’antico mestiere.
Sui sentieri o lungo le strade secondarie non è raro imbattersi in greggi
che vengono condotte al pascolo da pastori che coraggiosamente
continuano ad accudire pecore e capre, a tosarle, a mungerle per
ricavarne il latte da utilizzare per la produzione di formaggi e ricotte
dalla indiscussa genuinità.
Arts and Crafts
Between past and present, the Park safeguards the treasures of human
industriousness, both by preserving manufactured goods and works
and incentivating new productions, and also by supporting initiatives
which promote small villages, allowing ancient crafts and trades to be
rediscovered. In several villages hardworking women weave blankets
and “pezzare” on hand-looms or do precious embroidery. Basketmakers still patiently weave chestnut or reeds and make containers of
different shapes. The bergamot produces objects, perfumes, liqueurs
and soaps. Decorative pottery, in a wide range of colorful and artistic
forms, still thrives. Young people have also learnt the techniques
for making small stoves for pipes from heather logs. Artisans also
manufacture copper and wrought-iron making objects for various
uses, following the teachings of the old masters.
Many craftsmen work with wood, following the traditions and care handed
down in the course of generations, making traditional tools (“musulpare”,
Ceramiche
Pottery
Cucchiaio in legno
(lavorazione)
Wooden spoon
(manufacture)
spoons, chopping-boards), furniture embellished with skillful engravings,
musical instruments. Among the latter are the Calabrian lyre and “pipite”,
instruments from the Aspromonte musical tradition.
When following paths and secondary roads it is not unusual to
perceive the smell of wood slowly burning in the “fosse”(pits) skillfully
built by the charcoal burners who watch over them according to rules
laid down by tradition. Nor is it rare to come across flocks led by
shepherds who, courageously continue to care for sheep and goats,
to shear them, to milk them for the production of cheese and ricotta
cheese of undeniable quality.
Come arrivare
How to get there
In auto By car
- Da Reggio Calabria uscire a Gallico e proseguire lungo la SS. 184 per Gambarie
- From Reggio Calabria, exit Gallico and follow SS. 104 road to Gambarie
- autostrada A3 uscire a Bagnara Calabra e proseguire lungo la SS. 112 per Sant’Eufemia
d’Aspromonte – Gambarie
-A3 motorway, exit Bagnara Calabra and follow SS. 112 road to Sant’Eufemia d’A. – Gambarie
In treno By train
Stazione Ferroviaria di Villa S. Giovanni e di Reggio Calabria. Per info e orari www.trenitalia.com
Villa S.Giovanni and Reggio Calabria railway stations. Info and timetables www.trenitalia.com
In aereo By air
Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria – www.aeroportodellostretto.it
Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme – www.sacal.it
I Comuni del Parco
Africo
Antonimina
Bagaladi
Bova
Bruzzano Zeffirio
Canolo
Cardeto
Careri
Ciminà
Cinquefrondi
Cittanova
Condofuri
Cosoleto
Delianuova
Gerace
Mammola
Molochio
Oppido Mamertina
Palizzi
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The “Comuni” of the Park
Platì
Reggio Calabria
Roccaforte del Greco
Roghudi
Samo
San Giorgio Morgeto
San Lorenzo
San Luca
San Roberto
Sant’Agata del Bianco
Sant’Eufemia d’Aspromonte
Santa Cristina d’Aspromonte
Santo Stefano in Aspromonte
Scido
Scilla
Sinopoli
Staiti
Varapodio
Porte di accesso al Parco
Porta di accesso di Bagaladi
Bagaladi Entrance
via Torrente Zervò
- tel. 0965.724806
[email protected]
Centro Visita di Bova
Bova Visitors Centre
via Dante
- tel. 0965.762091
[email protected]
Centro Visita di Gerace
località Carmelia
Porta di accesso di Scilla
Scilla Entrance
Stazione RFI – Scilla - tel. 0965.754962
[email protected]
Osservatorio per la Biodiversità
Observatory for Biodiversity
ex Convento di S. Francesco - tel. 0964.356340
[email protected]
Centro Visita di Delianuova
Delianuova Visitors Centre
Centro Visita di Mammola
Mammola Visitors Centre
località Cucullaro – S. Stefano in Aspromonte
tel. 0965.740515
[email protected]
Centro Visita Villaggio De Leo
Villaggio De Leo Visitors Centre
S. Eufemia d’Aspromonte
località Petrulli - tel. 0965.743060
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Kaleidon
casa editrice di cultura calabrese
di Roberto Arillotta © 2013
via Locri 3, I-89128 Reggio Calabria
telefax (+39) 0965.324211
[email protected]
www.kaleidoneditrice.it
Testi / Texts
Anna Maria Zurzolo
Traduzione / Translation
Licia Amodeo
Fotografie / Photos
Enzo Galluccio
Progetto grafico / Graphics
Kaleidon
disitribuzione gratuita
via Aurora 1 - 89050 Gambarie d’Aspromonte (RC) - Tel. (+39) 0965 743 060
[email protected]
www.parcoaspromonte.gov.it
978-8 -8 867-59-5
Stampa - Arti Grafiche Solimene, IT
Gerace Visitors Centre
Park entrances
free distribution
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i Mille Volti del Parco