minare la serie delle soste e dei risultanti terrazzamenti), del Phi1 ippson (più vicino al Gignoux che al Cortese, ma in forma più che altro suppositiva), per attribuire l'origine della odierna tettonica dell'Aspromonte intieramente ad un fenomeno di sollevamento incominciato con il periodo pliocenico e che, accompagnato da una specie di ripiegatura e distensione degli stessi sedimenti sul fianco orientale (jonico), avrebbe dato luogo alla formazione nell'occidentale (tirrenico) della serie di gradini e terrazze che ne formano la caratteristica tettonica principale. In un breve capitolo finale il L. estende questa sua teoria (che, mentre esclude il crollo, con relativi gradini di rottura, del Gignoux, limita assai l'azione abrasiva del mare, importante e continua per il Cortese) al rimanente della Calabria (come aveva fatto, per la teoria dei sollevamenti quaternari, il Kanter) non senza dichiarare che la scarsezza di proprie ed altrui osservazioni, specialmente nella subregione silana, impedisce di venire per ora a conclusioni intieramente sicure. Segue al testo un'ottima appendice bibliografica sulla Calabria, che in senso strettamente geologico completa quella del Kanter; fuori testo sono tre schizzi di profili e una accuratissima carta geomorfologica dell'Aspromonte. Dal densissimo opuscolo possono venire, anche in senso geografico, alcuni interessanti suggerimenti. Una determinazione esatta e completa, per es., delle serie di terrazzamenti, quale dal suo punto di vista di geologo, vorrebbe il L., in modo da stabilire il parallelismo e la continuità di tali formazioni sui due versanti marini della Calabria e nel suo interno (Valle del Orati, Valle del Mesima, Istmo di Catanzaro) potrebbe fornire un piano di base originale e molto utile per lo studio dei tipi di residenze umane nella Regione durante le varie epoche storiche, dei modi di comunicazione, in senso orizzontale e verticale, fra le genti calabresi, delle linee direttive delle trasmigrazioni interne per lo sfruttamento delle risorse regionali (pastorizia, silvicultura, agricoltura ecc.). Dall'opuscolo apparisce anche come la Calabria si venga sempre più rivelando, nella grande e così ben raccolta varietà dei suoi aspetti naturali ed umani, come un campo non facilmente pareggiabile di indagini spesso metodicamente esemplari. GIUSEPPE ISNAROI. Avv. ROBERTO BLSCEGLIA, redattore responsabile R o m a , 1932. — D i t t a T i p o g r a f i a C u g g i a n i , v i a d e l l a P a c e , 35 ( T e l . 51-311)