Foglietto Domenica 30 ottobre XXXI del T.O. III Settimana del Salterio Lunedì 31 ottobre Martedì 1 novembre Tutti i santi Mercoledì 2 novembre Commemorazione dei fedeli defunti Giovedì 3 novembre Venerdì 4 novembre 1° Venerdì del mese Sabato 5 novembre Domenica 6 novembre XXXII del T.O. IV Settimana del Salterio 7,30 9,00 10,00 11,30 18,00 7.30 8,30 18,00 7,30 9,00 10,00 11,30 18,00 7.30 8,30 9,30 10,30 16,00 7,30 8,30 17,00 7,30 8,30 9,30 17,00 7,30 8,30 16,00 18,00 7,30 9,00 10,00 11,30 18,00 Gregoriana Giuseppe Angius In S. Maria: S.Antonio Pro Populo Deff. Cesarina Fadda, Eugenio Def. Giuseppina Garau Deff. Giuseppe Serra, Livio e Pietro Deff. Silvio Manis e Giulia Agus Def. Silvio, Livia e Maria Def. Manuela Sassu In S. Maria: def. Angelo Atzeni Pro Populo Santa Messa Santa Messa Per tutti i fedeli defunti Per tutti i fedeli defunti Per tutti i fedeli defunti Per tutti i fedeli defunti Per tutti i fedeli defunti (in camposanto) Def. Emilio Locci Def. Piero Ardu Deff. Fernanda, Mario e Angelina Sacro Cuore Deff. Fam. Tolu e Mariuccia Commemorazione dei morti in guerra Def. Pietro Paolo Pirastu trigesimo Def. Ilario Peis Deff. Lino Pusceddu e Ada Pau Alla Redenzione: S.Messa Def. Benefattori della parrocchia Def. Casu Antonio In S. Maria: deff. Giovanni e Giuseppe Pro Populo Def. Caterina Liscia Def. Teresina Floris Via Gramsci, 1 – 09036 GUSPINI VS – 070/970052 - email: [email protected] Numero 42 dal 30 ottobre al 6 novembre 2011 POLITICA E DINTORNI La Messa celebrata il 4 novembre con le autorità civili e militari, la presenza dei reduci, degli studenti e dei docenti mi ha dato sempre – anche quando ero bambino – particolare emozione. L’emozione di sentirmi cittadino di una grande famiglia, l’emozione di appartenenza, di sintesi, frutto di un passato e seme di un futuro. Quest’anno non sarò presente in parrocchia il 4 novembre, sarò in Ciad (è capitato anche un altro quattro novembre). Questa assenza tuttavia mi ha fatto riflettere. Stiamo vivendo un momento difficile come Nazione. Ci siamo arrivati lentamente, inconsciamente, non è colpa di ieri o di oggi ma tutti abbiamo contribuito a questo scivolo, a questo andare sempre più in basso: nell’economia, nella stima internazionale, nella qualità della vita, nel comportamento individualista, egoista e irrazionale, nell’oscuramento dei valori, nell’ostentazione del vizio, nella vuotaggine e nell’effimero, nell’appiattimento… nell’impunità dei delinquenti veri, nello strapotere dei media, nella manipolazione della giustizia, nella resa al denaro. C’è stato dopo il discorso del Card. Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana un risveglio di attenzione dei cattolici alla politica, alla presa di coscienza che il credente cristiano è chiamato a costruire il Regno di Dio in mezzo a noi, è chiamato ad operare per il bene comune, per la giustizia, nella partecipazione, nella responsabilità, nel coinvolgimento, nell’ essere protagonista. Le reazioni e tutto questo non mi sembrano positive. Bersani si è sentito un po’ spiazzato, ha avuto quasi paura che nascesse ancora un altro partito o corrente ad indebolire ulteriormente la sinistra o il centro sinistra; ha parlato anche Berlusconi ed ha parlato Alfano anche loro si sono precipitati a dire che i valori dei cattolici sono difesi da loro: a furia di difendere i valori cattolici destra e sinistra hanno rovinato il paese. Ecco cosa devono fare i cattolici che scendano in politica, impedire lo scempio fatto dell’Italia: una nazione serva di potentati finanziari che devastano e hanno devastato il bene comune (i potentati finanziari sono certo le lobby delle banche delle grandi imprese pubbliche e private, ma anche le lobby delle categorie che chiedono sempre più privilegi, che hanno confuso i doveri coi diritti, difeso i loro privilegi a danno dei giovani e del futuro, e tra le lobby spesso ci sono anche i sindacati irriducibili capaci solo di affondare i lavoratori e trovare l’appoggio naturalmente della presidente della Confin- dustria, e questo la chiamano “concertazione”. Il cattolico deve dire basta a tutto questo, militi pure nel partito che vuole ma il partito, il sindacato lo cambi, lo rivoluzioni, lo porti al bene comune, lo umanizzi, ne faccia uno strumento di giustizia. Don Angelo GESÙ “INDIGNATO” (Ml 1,14-2,2b.8-10; Sal 130; 1 Ts 2,7-9.13; Mt 23,1-12) La Parola di Dio di questa domenica XXXI è particolarmente forte, soprattutto forti sono le Parole di Gesù nel Vangelo. Malachia parla ai sacerdoti del Tempio, dicendo loro “siete stati di inciampo a molti con il vostro insegnamento”, “avete deviato dalla retta via”. Gesù è stato provocato nel Tempio dagli scribi, dai farisei, dai sacerdoti, a loro risponde con autorevolezza senza compromessi, senza paura poi parla alla folla, ai discepoli che sempre l’hanno seguito, che lo seguirono anche nel monte delle Beatitudini. Sembra che Gesù abbia perso la pazienza (è un modo di dire, come è un modo di dire quando mi dite “don Angelo è arrabbiato”, don Angelo non è arrabbiato, sta dicendo “forte” ciò che pensa) così si sfoga: “guai a voi, scribi e farisei”… e lo dice per sette volte. La liturgia ci fa leggere solo i primi dodici versetti del capitolo 23 di Matteo, ma da leggere sono anche i versetti che vanno dal 13 al 30. Gesù mette sotto processo la classe dirigente religiosa e civile, tutti quelli che hanno responsabilità, non esclude nessuno: padri, madri, maestri, dirigenti, capi uffici, preti, vescovi, papi. Come esercitiamo il “ruolo”? Gesù è indignato (lo si può dire? La paternità della parola la danno e non so quale scrittore che ha scritto un libretto di meno di cento pagine, libretto che è diventato il vangelo dei contestatori globali “gli indignati”) perché tutti questi hanno violato l’Alleanza, il patto d’amore di Dio con il suo popolo. L’alleanza è l’armonia della società, è la giustizia osservata, praticata, è la dignità riconosciuta a tutti (allo straniero, alla vedova, all’orfano, al povero, al malato, all’ignorante…). Gesù è indignato perché si sono serviti di Dio invece di servirlo, l’hanno strumentalizzato. Bisogna meditare su queste cose, approfondirle. Gesù le dice anche a noi: “non agite secondo le loro opere… ma voi…” sta parlando proprio a noi. Gesù ci aiuta a capire, non fa esempi banali: “il più grande tra voi sia vostro servo, chi invece si esalterà sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”. Qui c’è il rovesciamento delle gerarchie: l’ultimo viene messo primo, il primo viene messo ultimo. Tuttavia Gesù non mette sotto processo la verità (non dice che non ci crede più perché l’hanno deluso i preti), mette sotto processo il comportamento. Ai discepoli, alla folla dice: “quanto vi dicono fatelo e osservatelo, non fate secondo loro, perché dicono e non fanno”. Contraddicono la verità, una contraddizione esistenziale. Questo crea confusione, smarrimento, scandalo… “guai!”. Doveva essere un momento difficile quello in cui è stato redatto il Vangelo di Matteo nella comunità siro-cristiana ma è anche un momento difficile anche questo mentre lo proclamiamo nelle assemblee nostre di questo XXI secolo: “praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno”. Guai! LA NOTTE DELLE STREGHE Mi è capitato in mano un volantino-invito per la “notte delle streghe”, l’invito è rivolto, si capisce, ai bambini. Ci sarà il trucca Mostri. Tutti corrono dietro le mode anche le più diseducative e desacralizzanti senza riflettere, senza un minimo interrogarsi su quello che sta facendo. Quello che dispiace di più è la mistificazione: lo si fa per i bambini o per qualche euro? Ma si può avere qualche euro senza rovinare i bambini e le streghe lasciarle nel paese da dove sono venute. SABATO 29 e DOMENICA 30 In oratorio sarà allestita una “FIERA DEL DOLCE pro missioni” INIZIA LA SCUOLETTA: APPUNTAMENTO IN ORATORIO LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ DALLE ORE 15,00 ALLE 17,00 Martedì 1 Festa di Tutti i Santi Sante Messe 7,30 – 9,00 – 10,00 – 11,30 – 18,00 Mercoledì 2 Commemorazione di tutti i fedeli Defunti Sante Messe 7,30 – 8,30 – 9,30 – 10,30 15,30 Raduno interparrocchiale in cimitero. Processione con assoluzione dei fedeli defunti. 16,00 S.Messa concelebrata dai Sacerdoti di Guspini (in Cimitero) Venerdì 4 9,30 Giornata dell’Unità Nazionale – Santa Messa in suffragio dei defunti di tutte le guerre Sabato 5 Inizia il corso per i fidanzati in preparazione al matrimonio 19,00 (biblioteca - oratorio) INDULGENZA PER I DEFUNTI Si ha la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria in suffragio dei defunti, una sola volta, se, confessati e comunicati, si visita una chiesa e si recitano il Padre nostro, il Credo e una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. Tale facoltà vale da mezzogiorno del 1° novembre a tutto il giorno successivo. Dal 1° all’8 novembre a chi visita il cimitero e prega per i defunti è concessa l’indulgenza plenaria alle solite condizioni.