MAR T E D Ì S O L E NN I T À D I T U T T I I S A N T I
I N I Z I A L A S E T T IM AN A M IS S I O N AR I A 2 0 1 1
Auguri ai nostri Parrocchiani che …
domenica 30 Caterina Pretolani, Claudio Petrillo, Elena Maioli, Elisa Pizzi, Elvira Zoni,
Gabriella Musiani, Giuseppe Strada, Graziella Albieri, Sara Filippini, Silvia
Bondini.
lunedì
31 Alessandro Paparella, Benedetta Burchiellaro, Catia Cammisa, Claudio Nanni,
Giulio Santunione, Lucio Sassatelli, Maria Lanfredini, Martina Cinelli, Massimo
Girotti, Massimo Montanari, Nicholas Bortolotti, Sara Ferrari, Stefania Martelli,
Swami Bortolotti, Teresa Landi, Veronica Ruggiero.
martedì
01 Alex ragazzini, Angelo Biondi, Carlo Guidi, Franca Rambaldi, Francesco Sardi,
Rocco Di Paolo, Rosanna Arbia, Stelio Serena.
mercoledì 02 Claudio Sermenghi, Davide Masino, Ester Aguzzi, Fabiola Rambaldi, Francesca
Roberto, Giacomo Zanotti, Giovanni Giacometti, Massimo Morini, Michelina
Ferrante, Mirella Monti, Pietro Zanetti, Romina Appoloni, Teresa Ianelli.
giovedì
03 Damiano Zoncu, Franco Bertocchi, Luisa Ragni, Maximilian Torreggiani,
Stefano Cocchi, Vincenzo Campagna.
venerdì
04 Angelina Fracca, Caterina Quinci, Elena Varga, Lorella Casini, Mirella Di Gianni,
Nicole Caffarelli, Raffaella Tozzi.
sabato
05 Alessia Sermenghi, Alina Comsa, Daniele Ruggiano, Gino Marzocchi, Laura
Naldi, Lisetta Lenzi, Lorenzo Minzolini, Lorenzo Orsini, Manuela Ferretti,
Maurizio Monti, Paola Granata, Stefano Lamieri.
… festeggiano il loro compleanno.
Auguri agli SPOSI che...
domenica 30 Silvana Monari e Moreno Buttini.
lunedì
31 Nina Astaf'Yeva e Enrico Martelli.
martedì 01 Sonia Silva Guanila e Giovanni Crovara Pescia.
venerdì 04 Deanna Barilli e Gino Galletti,
Giuliana Luciani e Ivano Ferri, Redi Lazri e Luca Scerrino.
sabato
05 Adriana Fiumi e Quinto Calzolari (50),
Lina Ponzi e Loris Nalucci.
... festeggiano il loro ANNIVERSARIO di nozze
PARROCCHIANI DEFUNTI...
Anna Missiroli, Anselmo Romagnoli, Bruna Tosi, Demos Draghetti,
Elisa Cesari, Gina Dondini, Giulia Di Maria, Giuseppina Scanabissi,
Mamante Rambaldi, Maria Guerrisi, Primo Nini, Rodolfo Calzolari,
Sandro Bonucchi, Sidonia Magli, Silio Frabetti, Stella Albertazzi,
Stella Cassani, Vincenzo Merighi.
...
DEI QUALI
RICORRE,
IN SETTIMANA,
L’ANNIVERSARIO
DELLA
DI :
S. GIORGIO
DI
V ARIGNANA, S. L ORENZO
DI
V ARIGNANA, MADONNA DEL L ATO)
N. 4 - 30 OTTOBRE 2011 - DOMENICA XXXI DEL TEMPO ORDINARIO
ADORAZIONE EUCARISTICA SETTIMANALE: LUNEDÌ ore 20.00 – 22.00 (a Osteria Grande)
NOSTRI
(P ARROCCHIE
“NON AMARE LA TUA PARROCCHIA PERCHÉ È BUONA, MA RENDILA BUONA AMANDOLA”
( leggere attentamente il depliant allegato )
RICORDIAMO I
VOCI DELLA V AL QUADERNA
MORTE.
Il più grande è chi ama di più
I
l Vangelo evidenzia due
questioni di fondo, che
chiunque desideri una
vita autentica deve affrontare. La prima: essere
o apparire. La seconda: l'amore
per il potere. Praticate ciò che vi
dicono, ma non fate secondo le
loro opere, perché essi dicono e
non fanno.
La severità di Gesù non va
contro la debolezza di chi vorrebbe ma non ce la fa, bensì
contro l'ipocrisia di chi fa finta.
Verso la nostra debolezza Gesù
si è sempre mostrato premuroso,
come il vasaio che, se il vaso non
è riuscito bene, non butta via
l'argilla, ma la rimette sul tornio e
la plasma di nuovo, fino a che
realizza il suo progetto.
Gesù non sopporta gli ipocriti.
Ipocrita (termine greco che significa "attore di teatro") è il moralista che invoca leggi sempre più
dure, ma per gli altri (legano pesi
enormi sulle spalle delle persone,
ma loro non li toccano con un
dito); ipocrita è l'uomo di Chiesa
LA BIBBIA,
UNA PAGINA AL GIORNO
Domenica 6 dicembre 2009,
è iniziata la lettura personale
e continuata della Bibbia
(1 capitolo al giorno).
Questa iniziativa è proposta
a tutti i parrocchiani.
Lettura
Continuata
Della Bibbia
2009 - 2013
che più si mostra severo e duro con gli
altri, più si sente giusto, vicino a Dio
(mentre è vicino solo
alla propria aggressività o invidia verso i fratelli).
Paolo oggi dice:
«Avrei voluto darvi la
mia vita». L'ipocrita dice: «Vi ho
dato la legge, sono a posto». L'ipocrita non si accontenta di essere peccatore, vuole apparire
buono. E con la sua falsa virtù fa
sì che gli uomini non si fidino più
neanche della virtù autentica.
Gesù poi stigmatizza un secondo errore che rovina la vita:
l'amore del potere. Non fatevi
chiamare maestro, dottore, padre, come se foste superiori agli
altri. Voi siete tutti fratelli. E già
questo è un primo grande capovolgimento: tutti fratelli, nessuno
superiore agli altri, relazione paritaria e affettuosa.
Ma a Gesù questo non basta,
e opera un ulteriore capovolgimento: il più grande tra voi è co-
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1 Cor. 1
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1 Cor. 2
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1 Cor. 3
lui che serve. Il più grande è chi
ama di più. Il mondo ha bisogno
d'amore e non di ricchezza per
fiorire. E allora il più
grande del nostro
mondo sarà forse una
mamma sconosciuta,
che lavora e ama nel
segreto della sua casa,
o nelle foreste d'Africa,
o uno di voi che legge,
o colui o colei che vi è
vicino.
Gesù rovescia la nostra idea di
grandezza, ne prende la radice e
la capovolge al sole e all'aria e
dice: tu sei grande quanto è
grande il tuo cuore. Siete grandi
quando sapete amare, quando
sapete farlo con lo stile di Gesù,
traducendo l'amore nella divina
follia del servizio: sono venuto
per servire non per essere servito.
È l'assoluta novità di Gesù:
Dio non tiene il mondo ai suoi
piedi, è Lui ai piedi di tutti. Dio è
il grande servitore, non il padrone. Lui io servirò, perché Lui si è
fatto mio servitore. Servizio: nome nuovo, nome segreto della
civiltà.
Ermes Ronchi
DOMENICA 30
OTTOBRE
Oggi accogliamo gli amici del Ponte di
“CASA
CASA S. CHIARA”
02
1 Cor. 4
Ore 11.15:
S. Messa
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1 Cor. 5
ore 12.30:
Pranzo insieme
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1 Cor. 6
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1 Cor. 7
Pomeriggio
in allegria
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1 Cor. 8
TUTTI POSSIAMO PARTECIPARE !
I FUNERALI DI SIMONCELLI
«Marco, sei sul
podio più alto»
V
orrei accostarmi al vostro
dolore, carissimi papà Paolo e mamma Rossella, carissime Martina e Kate, e vorrei farlo con
tutta la tenerezza che voi meritate e con
il garbo di cui sono capace. Chi vi parla,
non ha vissuto il dolore lacerante che vi
brucia in cuore, ma permettetemi di venire a voi con l'abbraccio di tutti, con la
preghiera di molti.
Vi confesso che, per il groviglio dei
sentimenti che mi si arruffano in cuore,
ho fatto fatica a trovare le parole più
giuste per questo momento. Fatemi citare allora quelle del nostro piccolo, grande don Oreste Benzi. Il giorno che morì,
il 2 novembre di quattro anni fa, di fronte
alla sua salma appena composta, trovammo scritte sul suo libretto Pane quotidiano, questo pensiero profetico: «Nel
momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà:
morto. In realtà una bugia. Sono morto
per chi mi vede, per chi sta là, ma in
realtà la morte non esiste perché appena
chiudo gli occhi a questa vita, li apro
all'infinito di Dio». So di condividere con
voi, spero con tutti, questa incrollabile
certezza: quando un nostro amico non
vive più, vive di più.
Ora, carissime sorelle, fratelli e amici,
fate sottoscrivere anche a me le parole
di papà Paolo: «Dicono che Dio trapianti
in cielo i fiori più belli, per non farli appassire. Credo che sia così». Passatemi
un pennarello per far firmare anche a me
lo striscione dei tantissimi amici: “Marco,
ora insegna agli angeli a impennare”.
Fatemi rileggere ad alta voce le parole ritrovate ieri sul libro del nostro Punto
Giovane di Riccione, dove all’età di 18
anni, Marco aveva partecipato a una
settimana di convivenza con i suoi compagni di liceo. Durante quei giorni aveva
scritto: «Sono stato il ‘folletto’ (così si
chiama il ragazzo che prega per un altro
durante la convivenza) più scandaloso
che la storia ricordi. Non ti prometto che
pregherò per te in futuro, perché sicuramente me ne dimenticherei. Però lo farò
questa sera, prima di andare a letto e
cercherò di fare in modo che la mia preghiera valga anche per tutte le volte che
non la dirò». Negli stessi giorni una com-
pagna di classe gli aveva scritto:
«Quando ho scoperto che saresti stato
tu il mio ‘protetto’ sono stata contenta.
Tu, a differenza di molti altri, sei uno che
non pretende dagli altri».
Personalmente ho incontrato Marco
una volta sola, qualche
mese fa, alla cresima
della sorella Martina, ma
ora che ho scoperto la
sua schiettezza e la sua
bontà, mi prende un
amaro rimpianto: quello
di non aver provato a
diventargli amico. Sono
sicuro che un amico così
libero, trasparente e
generoso, non mi avrebbe respinto per il
solo fatto di essere io anziano o vescovo, anzi con lui avrei potuto anche discutere e perfino litigare, di quelle belle litigate che si possono fare solo tra amici.
Ma adesso, fratelli miei, permettetemi
che mi senta anch'io percuotere il cuore
da quella domanda inesorabile: perché
Marco si è schiantato domenica scorsa
alle 9,55 sull'asfalto dell'autodromo di
Sepang? Io non posso cavarmela ora
con risposte preconfezionate, reperibili
sulla bancarella delle formule pronte per
l’uso. Sì, alle volte noi credenti pensiamo
di svignarcela con l'allusione enigmatica
a una indecifrabile volontà di Dio. Ci
ripetiamo, instancabili: «È la volontà di
Dio», e non ci rendiamo conto che,
sbandierando parole senza cuore, rischiamo di far bestemmiare il suo santo
nome. Il mio animo si ribella all'idea volgare di un Dio che si autodenomina
“amante della vita”, che mi si rivela come
il Dio che “ha creato l’uomo per l’immortalità” (Sap 2,23) e poi si apposta dietro
la curva per sorprendermi con un colpo
gobbo o una vile rappresaglia. Permettetemi di ridire sottovoce a me e a voi qual
è questa benedetta volontà di Dio, con le
parole pronunciate un giorno da suo
Figlio sotto i cieli alti e puri della Palestina, mentre a Rimini si stava ultimando il
ponte di Tiberio: “Questa la volontà di
colui che mi ha mandato. Che io non
perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo
risusciti nell'ultimo giorno” (Gv 6,39).
Datemi un po’ del vostro coraggio e
aiutatemi ad abbinare, a quello di Marco,
il nome dolcissimo del Maestro mio e di
ogni cristiano. Voi lo conoscete: il suo
nome non è di quelli che condannano a
morte; lui si chiama Gesù, che significa
“Dio-Salva”. Dove stava allora Gesù in
quell'istante fatale in cui il corpo di Marco ha cessato di vivere? Stava là, pronto
per impedire che Marco cadesse nel
baratro del niente e per dargli un passaggio alla volta del cielo. Sì, Gesù il
nome del Figlio di Dio che ha preferito
me, te, ognuno di noi
viventi, tra la sterminata
folla degli esseri ibernati
nell'abisso del nulla. Gesù il nome del Figlio di
Dio, mandato dal Padre
come inviato speciale
sulla terra, non a fare
prediche sul dolore e
sulla morte, ma a condividere la nostra fragilità,
fino a morirne. È il nome del Figlio di Dio
che si lasciato inchiodare su una croce
per stringerci tutti nel suo immenso, tenerissimo abbraccio, e ci ha offerto il
segno più grande dell'amore: dare la vita
per i fratelli. Gesù non è venuto a spiegarci il dolore né a salvarci dal dolore,
ma ci ha salvati nel dolore e lo ha fatto
con il suo sangue innocente. Gesù il
nome del Figlio di Dio che ci ha amati
con l'amore più incredibile e ha definitivamente sconfitto la morte con la sua
risurrezione. Perciò sempre là, all'imbocco del tunnel della morte, pronto per
afferrarci e portarci a godere la gioia
senza più se e senza più ma.
Gesù, che registra sul suo diario perfino un bicchiere d'acqua fresca dato con
amore, domenica scorsa stava là a dire
a Marco: “Grazie, per tutte le volte che
mi hai abbracciato nei fratellini disabili
della Piccola Famiglia di Montetauro.
Grazie, Marco, per tutte le volte che mi
hai fatto divertire tanto, quando hai partecipato alla gara delle karatelle nella
festa patronale della tua parrocchia. Grazie, perché tutte le volte che hai fatto
queste cose ai miei fratelli più piccoli, le
hai fatte a me”.
Ora, permettimi, caro Marco, di rivolgermi direttamente a te. La sera prima
della gara hai detto che desideravi vincere il gran premio per salire sul gradino
più alto del podio, perché lì ti avrebbero
visto meglio tutti. A noi ora addolora non
riuscire a vederti, ma ci dà pace e tanta
gioia la speranza di saperci inquadrati da
te, dal podio più alto che ci sia. Lasciaci
allora dire un'ultima semplicissima parola: Addio, Marco. È una parola scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza: a-Dio!
+ Francesco Lambiasi
(Vescovo di Rimini)
ORARIO DELLE S. MESSE
NEI GIORNI 1 E 2 NOVEMBRE
TUTTI I SANTI
Prefestiva: ore 19.00 (S. Giorgio)
ore 8.00: (S. Giorgio)
ore 9.00: (Madonna del Lato)
Ore 10.00: (S. Lorenzo)
ore 11.00: (S. Giorgio)
ore 15.30: (Villa Margherita)
COMMEMORAZIONE DEI
FEDELI DEFUNTI
Ore 9.00: Cimitero di Varignana
Ore 10.15: Cimitero di Castel S. Pietro
Ore 15.30: Cimitero di Montecalderaro
Ore 20.00. Chiesa di S. Giorgio
INDULGENZ A P LENARIA
P ER I DEFUNTI
Dal mezzogiorno del primo fino a tutto il 2 novembre è possibile acquistare una sola volta
l'Indulgenza plenaria applicabile ai defunti, visitando una chiesa, recitando il Credo e pregando il Padre nostro, l'Ave Maria e il Gloria secondo le intenzioni del Papa, partecipando all'Eucaristia e celebrando il sacramento della Riconciliazione almeno nei 15 giorni precedenti o
successivi.
Per otto giorni tale indulgenza è concessa anche per la visita a un cimitero. L'indulgenza è
l'espressione sublime della carità della Chiesa
verso i suoi figli, vivi e defunti. Attingendo al
tesoro dei meriti salvifici di Gesù, di Maria e dei
Santi essa, per mandato divino, condona la pena dei peccati perdonati.
INTENZIONI
Sabato
PER LE
SANTE MESSE PER I DEFUNTI
Chi desidera ricordare i propri cari defunti con la celebrazione della Santa
Messa può rivolgersi al parroco, anche
telefonicamente, al n. 051 945144.
Ti invitiamo alla CENA che
faremo SABATO 5 NOVEMBRE ore 20,00 in Oratorio
per salutare i missionari della
Comunità di Villaregia e ringraziarli per l’attività svolta
nella nostra parrocchia in
occasione della Settimana
Missionaria che avrà la sua conclusione con la
S. Messa di Domenica 6 Novembre.
Trascorreremo una serata in allegria vedendo le
foto della gita fatta a Spello-Assisi e parlando delle
nuove iniziative quali la prossima visita guidata a
Firenze che faremo nel periodo natalizio.
Ribadiamo che la cena è aperta a tutti ed è ad
offerta libera, per fini organizzativi chiediamo
soltanto la prenotazione da effettuarsi entro
Giovedì 3 Novembre.
Per i dolci, come è ormai consolidata tradizione,
ci affidiamo alla generosità dei partecipanti.
(un’ulteriore ragione per non privarci della partecipazione tua e degli amici che vorrai invitare!! )
PRENOTAZIONI PRESSO:
Francesca e Rodolfo Sassatelli 051 945359
Magda e Fausto Fracca 051 6958269
Eleonora e Maurizio Ferrari 339 8852381
TI ASPETTIAMO, SEI IL BENVENUTO!!
SANTE MESSE
DELLA
SETTIMANA
29 def. Angiolino Lenzi - Rosalia Nonnato (Messa prefestiva a S. Giorgio).
DOMENICA - 30 - ( XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO )
Ore
Ore
8.00
10.00
Ore
11.00
Lunedì
31
Martedì
01
Ore
8.00
Ore
Ore
10.00
11.00
Mercoledì 02
def. Concetta Beltramini e famiglia Pompeo.
def. Gabriele, Faustino e Francesco Antonaccio, Giuliana Nardone e Fam. Romaniello - Rosa Mauri - Roberto
Torreggiani, Elide Monari, Arturo Pozzi, Bianca Ballerini.
def. Liliana e Giovanni Merli - Tutti i defunti della fam. Giulia e Gaetano Cortese.
def. Guidi Antonio e Anna - D. N..
TUTTI I SANTI
def. Vincenzo e Raffaella Merighi - Colombari e Giordani - Anna Tano, Giuseppe Colantonio, Costantino Celiberti
Sermasi e Matteuzzi - Angelo, Michele e Vincenza Marrone - Pavan e Bellini.
def. Carlo Tomasi (S. Lorenzo di Varignana).
def. Alvisi, Costa e Sabatino Mazzini - Luigi Billi e Alma Guidetti - Giuseppe e Bianca Martignani - Andrea
Grillini - Dante Borghi e Guido Chiusoli .
COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
Ore
20.00 def. Maria Subeto e Natale Calabrò - Giuseppe Matteuzzi.
Giovedì
03 def. Cassone e D’Onghia.
Venerdì
04 def. Matteuzzi e Tassoni (ore 19.00 Messa a S. Lorenzo di Varignana).
Sabato
05 def. Michele e Giuseppina Tommasino, Emilio e Anna Carlotti. (ore 19.00 Messa prefestiva a S. Giorgio)
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Il più grande è chi ama di più