Lezione 5. 28/10 profilo topografico
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Il profilo topografico è la
rappresentazione delle
caratteristiche del rilievo di una
retta tracciata sulla carta.
In ascissa si riportano tutte le
quote comprese dalla linea, la
minore in basso, la maggiore in
alto. Non deve essere rispettata la
proporzione con le misure reali
della carta, ma la distanza fra i
punti va proporzionata all’entità
dei pendii ( se il pendio è molto
scosceso, conviene ravvicinare i
punti sull’asse Y; se si rappresenta
una pianura, conviene aumentare
la distanza tra i punti )
Lezione 6. 4/11 escursione a Trana: uso del GPS
• Il GPS ci permette di localizzare con precisione fino a 8 m il punto in
cui ci si trova.
• Durante l’escursione abbiamo rilevato col GPS le coordinate del
punto di partenza :
32T()03753384988778
Circa 90 m scarto est-ovest
Circa 40 m scarto nord-sud
Noi scriveremo: 32T()75348878 poiché riportiamo solo due cifre invece
di tre
• Sulla cima del monte … abbiamo rilevato la presenza di un punto
trigonometrico segnato sulla carta e indicato sulla roccia da un
simbolo triangolare con un punto all’interno.
Lezione 7. 11/11 delimitazione bacino idrografico
•Il lavoro di delimitazione non è puramente
meccanico: se alcuni tratti sono
diversamente interpretabili bisogna figurarsi
il rilievo e chiedersi “da che parte scivolerà
una goccia che cade in questo punto?”. Se la
goccia scivolerà all’interno del corso
d’acqua da noi considerato, quel punto
appartiene al nostro bacino idrografico!
• Delimitando il bacino
idrografico di un tratto di corso
d’acqua è possibile prevedere
l’area di raccoglimento delle
acque piovane che andranno poi
a finire nel punto che ci
interessa, e di conseguenza
l’andamento delle piene nei
periodi piovosi. Nell’esempio il
punto è segnato in rosa.
• Il bacino si delimita partendo
dal punto e tracciando linee
perpendicolari alle isoipse. La
difficoltà sta nel non invadere
bacini che contribuiscono al
riempimento di altri corsi
d’acqua.
Lezione 8. 18/11 Calcolo delle pendenze e metodo statistico
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•I risultati dell’orientazione
si riportano su diagrammi
areolari
•I risultati delle pendenze
si riportano su diagrammi
di stato o con curve
gaussiane diverse a
seconda del fattore di
disturbo predominante.
La pendenza X di un tratto di terreno compreso tra 4 o
5 isoipse può essere calcolata in percentuale con
l’equazione:
Distanza in m tra le isoipse agli estremi
: 100 =
differenza di quota tra le isoipse agli estremi : X
• Esempio : 500 m : 100 = 150 : X → 30 % di pendenza
• Conviene scegliere un tratto di circa 500 m per ottenere
una misurazione rappresentativa
• 45° =100% di pendenza
90° =
• La pendenza media di un tratto di versante
corrisponde alla media delle pendenze calcolate tra tutte
le isoipse comprese nel tratto (freccette nell’esempio).
Stessa operazione si esegue per l’orientazione : in che
direzione guardano le frecce (N,S,E,W)?
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Per calcolare la pendenza media di una tavoletta
bisogna disporre CASUALMENTE almeno 30 cerchi su
tutta l’area. Gli errori sono imputabili alla disposizione
dei cerchi non casuale e all’eliminazione delle aree
rocciose, delle vallate e delle cime ( la cui presenza va
comunque segnalata ).
…curve gaussiane di vario
tipo…
I risultati dei rilevamenti vengono
riportati su degli istogrammi…
…da cui si
ricavano…
…dal cui andamento si ricavano le
tipologie di processi di trasporto ed
erosione;
Tali processi possono intervenire
contemporaneamente e con uguale
intensità.
Lezione 9. 25/11 profili neve e sonda penetrometrica
• La sonda penetrometrica permette di analizzare
consistenza, spessore, stratificazione del manto
nevoso. Uso e descrizione della sonda
penetrometrica sono approfonditamente trattati
nelle presentazioni e negli appunti di Geografia
forniti dal professore!!
Lezione 11. 9/12 morfometria dei ciottoli
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Dimensioni e forma dei ciottoli possono fornire importanti indicazioni sui processi di
trasporto e sull’origine e composizione della roccia.
Il ciottolo va disposto su un piano, e va considerata come lunghezza L la diagonale
maggiore. La larghezza l è ortogonale a L. Lo spessore S è ortogonale alle altre due
dimensioni.
Vanno calcolati l’allungamento Al L/l, 1 ( poiché LlS ); l’appiattimento Ap L/S
Si calcola poi il modulo φ dell’ Al = L/l-1 e dell’ Ap = L/S-1; un oggetto sferico ha
φAl = φAp = 0
I moduli vanno riportati su una diagramma cartesiano (vedi dispense del professore
p.225 ) da cui ricavare la forma del ciottolo:
Genericamente : Forma discoidale  abrasione marina
Forma sferica  abrasione fluviale
Forma aciculare  abrasione glaciale
Forma marcatamente aciculare  processo franoso
Altro parametro utile è il grado di angolosità, che può essere molto arrotondato
(sferico al massimo ), arrotondato, sub angoloso, angoloso.
Lezione 12. 16/12 carta del rischio
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Il compito di un naturalista attualmente consiste in prevalenza nel
compilare carte del rischio ad uso turistico ( diversamente dai
geologi che si occupano dell’uso abitativo-stanziale ), vista anche la
sua capacità di considerare vari aspetti legati all’ambiente (
vegetazione, incontro con animali, cultura del rispetto ambientale ).
Una volta individuata sulla carta l’area da valutare, lo studente del
primo anno di SN può occuparsi di :
pendenza ( più il pendio è scosceso, più aumenta il rischio di frane e
valanghe )
vicinanza con terreni franosi, soggetti a piene o smottamenti
copertura vegetale ( il pascolo e il bosco rado favoriscono le valanghe, le
pietraie favoriscono le frane, il bosco fitto aumenta notevolmente la stabilità
del terreno e del manto nevoso )
Per problemi, domande ecc… rivolgersi a
Francesca (l’assistente! ) all’indirizzo
[email protected]
E’ inoltre stato fissato un incontro il 9
gennaio ore 10.00 in via accademia 13 per
ulteriori delucidazioni. Per chi non potrà
partecipare verrà stabilita una nuova data.
Buone feste!!
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pendenza media di un tratto di versante