L’EDUCAZIONE INCLUSIVA Gli aspetti didattici 1 CITTADINANZA ATTIVA E DISABILITA’ Riflessioni su un’ipotesi di percorso formativo nel biennio di istruzione secondaria superiore 2 L’apprendimento è un diritto di alunni e di ciascuno Ognuno tutti gli dovrà apprendere il “massimo” individualmente possibile suo In una scuola che sia una comunità inclusiva (accoglienza, valorizzazzione) riconoscimento, E che promuove contesti educativi di apprendimento 3 NEL BIENNIO: GLI ALUNNI ASSOLVONO ALL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE, AI SENSI DEL DPR N°139 DEL 22 AGOSTO 2007 (di cui alla L296/2006) 4 Il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e sui saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano 5 L’obbligo di istruzione • E’ uno strumento aggiuntivo per un maggiore • • impegno ad educare i giovani (non tanto ad istruire, o non solo!) E’ rappresentato dalle competenze e dai saperi indispensabili, contenuti nel decreto stesso Definisce le otto competenze-chiave di cittadinanza che tutti gli alunni devono acquisire a16 anni 6 Cosa cambia per la scuola? • Non cambiano gli ordinamenti scolastici • Impegna i docenti all’utilizzo di nuovi modelli nella didattica e nella metodologia • Li impegna in una maggiore collegialità • Dà loro la possibilità di sperimentare 7 Competenze chiave di cittadinanza. Rappresentano tutto ciò che i giovani devono saper acquisire e sapere oggi per entrare come protagonisti nella vita di domani 8 Le otto competenze-chiave: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione 9 I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono riconducibili a quattro ASSI CULTURALI: Asse dei Linguaggi Asse Matematico Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale 10 Ciò significa che Gli insegnamenti nei bienni, aggregabili attorno ai 4 assi culturali, costituiscono l’essenza contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di COMPETENZE TRASVERSALI 11 LA SCUOLA • TRADIZIONALE Si ferma alle conoscenze, le trasmette e le valuta in senso positivo o negativo • MODERNA/INCLUSIVA Attiva conoscenze e promuove competenze che accerta e certifica 12 Le Competenze Trasversali Sono la trama su cui si individuano e si definiscono le competenze – chiave per la cittadinanza attiva da raggiungere al termine dell’obbligo scolastico 13 Termine del biennio: • L’obbligo è assolto • Certificazione delle competenze acquisite 14 CITTADINANZA ATTIVA • SI REALIZZA NELL’ESERCIZIO DELLE RESPONSABILITA’ RICHIESTE DALL’AGIRE NEI CONTESTI SOCIALI • E ANCHE PROFESSIONALI (ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI) 15 Le competenze di cittadinanza • Hanno la loro matrice nelle conoscenze disciplinari, • di cui ne esaltano interdisciplinari. le interazioni • Vanno oltre gli obiettivi posti dagli insegnamenti e 16 Investono: • Aree di identità personale – costruzione del sè • Aree di responsabilità sociale – relazione con gli altri • Aree di operatività - rapporto con la realtà naturale e sociale 17 Le competenze in relazione alle aree individuate: COSTRUZIONE DEL SE’: imparare a imparare, progettare, agire in modo autonomo e responsabile RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE: risolvere i problemi, individuare collegamenti e relazioni RELAZIONE CON GLI ALTRI: comunicare, collaborare e partecipare 18 Costruzione del se’: imparare a imparare • Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. (= acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro) Oggi molti adolescenti si disperdono perché non riescono ad acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro 19 Costruzione del se’: agire in modo autonomo e responsabile • Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. (Ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e dalla responsabilità personale) Oggi spesso gli adolescenti agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità 20 Costruzione del se’: progettare • Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie abilità di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Spesso gli adolescenti vivono senza la consapevolezza della realtà e delle proprie potenzialità 21 Rapporto con la realtà naturale e sociale: acquisire ed interpretare le informazioni • Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti e opinioni Oggi gli adolescenti sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi e sono spesso sprovvisti di strumenti per valutarli 22 Rapporto con la realtà naturale e sociale: individuare collegamenti e relazioni • Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazione tra i fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica Oggi molti adolescenti non possiedono gli strumenti che permettano loro di affrontare la complessità del vivere nella società del nostro tempo 23 Rapporto con la realtà naturale e sociale: risolvere problemi • Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline Spesso gli adolescenti tendono ad accantonare e rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale (anche inconscia) che vivono nell’incertezza del futuro e perché non sanno affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle 24 Relazione con gli altri: comunicare • Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ..) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) 25 Relazione con gli altri: comunicare • Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc.. Utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ..) e diverse conoscenze disciplinari mediante diversi supporti (cartacei, informatici, multimediali ..) Gli adolescenti hanno molte difficoltà a leggere, comprendere, scrivere anche testi semplici in lingua italiana 26 Relazione con gli altri: collaborare e partecipare • Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri Assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri 27 Cittadinanza attiva: “essere” cittadino attraverso l’educazione • CONOSCERE (assimilare informazioni attraverso l’apprendimento, le conoscenze disciplinari teoriche e/o pratiche) • OPERARE (avere la capacità di applicare le conoscenze, abilità cognitive e pratiche) • ESSERE PER INTERAGIRE (indicano la capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali/sociali in situazioni di studio/lavoro. Rappresentano le competenze i cui descrittori sono responsabilità e autonomia 28 Area della responsabilità sociale: le corrette e significative relazioni con gli altri • Gli obiettivi che vanno posti rispetto a questo ambito riguardano anche: il senso di responsabilità verso se stessi e gli altri, il superamento dei pregiudizi al fine di favorire: una predisposizione all’accoglienza e all’integrazione di persone, idee, culture 29 EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE SIGNIFICA: • riconoscimento delle differenze • valorizzazione delle differenze L’HANDICAP IN CLASSE RAPPRESENTA UN TIPO DI DIFFERENZA INTERPERSONALE 30 • Dall’incontro-confronto con la diversità della disabilità si possono potenziare nei giovani le competenze di cittadinanza attiva • Occorre costruire un ponte culturale e operativo che “traduca” la disabilità nella DIVERSA ABILITA’ 31 LA DIVERSA ABILITA’ E’: UN LIMITE UNA CARATTERISTICA PERSONALE (NON UNICA) UNA RISORSA, ovvero opportunità di ricerca di risposte creative 32 Il disabile in classe: • “esercita” il proprio diritto alla diversità, che è, anche • Diritto sociale di cittadinanza 33 OCCORRE: OFFRIRE AL DISABILE UN AMBITO E UN CONTESTO DI APPRENDIMENTO “IN DIMENSIONE SOCIALE”, INDISPENSABILE A GARANTIRE ANCHE A LUI POSSIBILITA’ DI CRESCITA IN: identità personale operatività responsabilità sociale 34 GLI ASSI CULTURALI Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico-tecnologico Asse storico sociale 35 ASSE DEI LINGUAGGI • Prevede, come primo obiettivo, la padronanza della lingua italiana, come gestire la comunicazione orale, di leggere comprendere e interpretare testi di vario tipo e produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. 36 ASSE MATEMATICO • Riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati ed interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti. 37 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO • Riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. 38 ASSE STORICO-SOCIALE • Riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione 39 Regolamento relativo all’obbligo di istruzione Articolo 3 Interventi a sostegno dell’adempimento dell’Obbligo di istruzione “Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa riferimento al PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO nella progettazione delle attività didattiche educative” 40 APPRENDERE “COSA” COMPETENZE • La competenza ha carattere di “prestazione”, • È una prestazione osservabile in un contesto 41 Alcune definizioni di competenza: Dal latino COMPETENTIA, CUM PETERE= DIRIGERSI A Si intende la piena capacità di orientarsi in determinati campi. Evoca il verbo italiano competere, ossia far fronte ad una situazione “sfidante “ 42 La competenza è uno “skill in a medium”, cioè “un’abilità in un contesto” (David Olson -1979) 43 IL CONTESTO rappresenta “l’universo” in cui si generano le intenzionalità Contestualizzare” una competenza significa che la sua esplicitazione deve definire: il contesto di azione, gli strumenti, i contenuti e il compito assegnato e quindi contenere in sé anche la strategia di verifica 44 IL CURRICULO RAPPRESENTA • Per il discente: il percorso organizzato di modificazione delle proprie competenze • Per il docente: il percorso strutturato di proposte formative intenzionali finalizzate a facilitare l’acquisizione di competenze nei destinatari di questa azione 45 Il curriculo, tipologie: • DISCIPLINARE • DI CICLO e/o DI INDIRIZZO • OBBLIGATORIO (monte-ore complessivo definito a livello nazionale) 46 Il Curriculo: rappresenta il percorso formativo compiuto da ciascun studente entro i vincoli e le opzioni previsti sia a livello nazionale sia di singola istituzione scolastica autonoma, e ne riflette le scelte e le attitudini oltre che i livelli conseguiti nella preparazione 47 La costruzione di un curriculo comporta attenzione a: • Contenuti dei saperi • Metodi • Modalità relazionali • Strumenti e ambienti di apprendimento • Possibilità di scelta 48 LE DISCIPLINE: • DEVONO ACQUISIRE UN SENSO PERSONALE • PER CHI APPRENDE E TRADURSI IN COMPETENZE VERIFICABILI E SPENDIBILI ciò comporta: • individuare i nuclei fondanti della disciplina (in • senso didattico hanno valenza formativa) la significatività dell’apprendimento da parte dell’allievo 49 Caratteristica di un curriculo articolato sulle competenze • Verticalità (gradualità degli apprendimenti; gradualità dell’acquisizione delle competenze) • Coerenza interna (concorso equilibrato di tutte le • • • • • discipline) Attenzione alla trasversalità (Comp. Trasversali) Flessibilità Essenzialità (selezione dei contenuti) Orientatività Verificabilità e certificabilità 50 Programmare per competenze: Le competenze sono espresse da verbi all’infinito; si incentra l’attenzione sull’azione da fare acquisire, che rimane costante mentre di volta in volta saranno individuati i contesti, gli strumenti, i compiti da portare a termine 51 UN ESEMPIO: • Indicare gli STANDARD DI LIVELLO “sa utilizzare la moneta da 1 euro per acquisti senza resto” • Indicare le COMPETENZE DI BASE Deve riconoscere la moneta Deve comprendere la corrispondenza di valore tra moneta e oggetto dell’acquisto • DECLINARE GLI OBIETTIVI riesca a/è in grado di acquistare la pizza a scuola 52 Struttura di un Modulo di apprendimento • • • • • Titolo del modulo Breve descizione Pre-requisiti Obiettivi Indicazione aspetti organizzativi (i destinatari, le discipline coinvolte, la collocazione nel curriculo, rapporti con altri moduli, le condizioni di fattibilità) • Indicazione degli aspetti interni (tematiche portanti, ambiti, competenze generali e specifiche ed il loro grado, la durata e le fasi, le attività, strumenti e metodologia, livello di competenze atteso, modalità e strumenti di verifica) 53 Si possono progettare moduli: • Per temi • Per problemi • Per tipologie • Filoni • ……….. 54 Il curriculo come una rete di moduli • Apprendimento come costruzione di reti di competenze, basi di conoscenze • Percorso di apprendimento DINAMICO E SOGGETTIVO PRODUCE COMPETENZE 55 TIPOLOGIE DI COMPETENZE • Competenze chiave • Competenze di base = saperi fondamentali nelle diverse aree • Competenze trasversali= competenze comuni a più discipline 56 GLI OBIETTIVI SONO INDICATORI DI COMPETENZE Essi consentono di verificare, attraverso determinate prove, il grado di padronanza di una certa competenza 57 L’obiettivo, nell’ambito dell’insegnamento: • È sempre stato sinonimo di risultato da raggiungere, di “bersaglio” • Ha avuto sempre la connotazione di elemento osservabile e oggettivamente misurabile • Deve essere esplicitato in termini di misurabilità e non generici (No migliorare, incrementare) 58 OBIETTIVI • GENERALI/ • SPECIFICI/ EDUCATIVI COMPORTAMENTALI Risultato che si intende far conseguire agli alunni al termine del processo di apprendimento (annuale o pluriennale) Descrizione di quei comportamenti osservabili che vengono ritenuti indicativi dell’avvenuto apprendimento 59 ABBIAMO 3 POSSIBILITA’ • Formulare obiettivi formativi per l’intero gruppo-classe • Formulare obiettivi formativi riferiti all’intero gruppo-classe e raggiungibili a livelli diversi dai singoli alunni • Formulare obiettivi specifici solo per uno o più alunni in situazioni particolari 60 DAL POF AL PEI POF: contiene le finalità educative e formative Scelte formativi e culturali: sono quelle indicati dal curriculo dell’indirizzo/tipologia del corso di studi dove (sono indicate come competenze) La programmazione di classe: deve contenere l’indicazione delle competenze trasversali, pluridisciplinari (declinate in obiettivi di classe) Programmazioni disciplinari PEI: contiene competenze/obiettivi individualizzati 61 Regolamento relativo all’obbligo di istruzione Articolo 3 Interventi a sostegno dell’adempimento dell’Obbligo di istruzione “Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa riferimento al PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO nella progettazione delle attività didattiche educative” 62 IL PEI RAPPRESENTA IL CURRICULO STESSO IN CASO DI DIVERSA ABILITA’ CHE NECESSITA DI UN’ALTA INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO 63 IL CURRICULO RAPPRESENTA • Per il discente: il percorso organizzato di apprendimento modificazione delle proprie competenze • Per il docente: il percorso strutturato di proposte formative intenzionali finalizzate a facilitare l’acquisizione di competenze nei destinatari di questa azione 64