n. 30 - 11 settembre 2013
Derby dell’amicizia per Bea
Finite le vacanze estive, settembre è solitamente tempo di bilanci per tutti. Approfitto
quindi ancora una volta di questo spazio sul
nostro giornale per fare il punto sull’attività di
questa Agenzia e di tutto quello che stiamo
facendo per garantire ogni giorno un servizio
efficiente ai nostri utenti. Non vi nascondo che
arriviamo da un periodo assai difficile, dove
una pressione fiscale molto alta e finanziamenti limitati hanno costretto questo ente a
fare i conti con risorse sempre più ridotte. I
nostri inquilini lo sanno bene: molto spesso
siamo costretti a rimandare interventi di manutenzione anche necessari, come lo sfalcio
di aree verdi o l’imbiancatura di pareti, limitandoci a garantire loro la sicurezza con interventi d’emergenza. La crisi, putroppo, ha visto
crescere il numero di persone che fanno domanda per ottenere una casa popolare, tanto
che la richiesta supera di gran lunga l’offerta.
Ma non possiamo soltanto lamentarci, perché
in questi mesi ci sono state anche importanti novità. Grazie ai finanziamenti europei dei
Por, i programmi operativi regionali, stiamo
riqualificando circa 2mila appartamenti a Torino, Chieri e Collegno: cappotti termici sulle
facciate, nuovi tetti e serramenti cambieranno volto a numerose palazzine del nostro
continua a pag. 5
Sabato 21 settembre, alle ore 16.00, lo Stadio Don Mosso di Via San Marchese a Venaria Reale ospiterà il primo Derby dell’amicizia,
partita di calcio a scopo benefico che vedrà
in campo la Nazionale Italiana Dell’Amicizia
contro la Nazionale Italiana Amici di Canale 5.
La manifestazione è stata promossa per tenere a battesimo “Gli amici del mondo di Bea”,
associazione voluta dalla famiglia della piccola
Beatrice, la bambina torinese affetta da un rarissimo male (ve ne avevamo parlato nel numero 25). Al termine della partita tutti i ragazzi di
Amici si esibiranno in uno show di ballo e canto.
I biglietti costano da 4 a 6 euro e si possono
acquistare in prevendita presso i ristoranti
“Mucca Pazza” (Via Viotti 8 a Torino - Strada
Traforo di Pino 23 a Pino Torinese - Corso
Garibaldi 155 a Venaria Reale)e presso il negozio Lovecake in Via Servais 37/A a Torino.
SOMMARIO
Emergenza casa, la risposta di Atc. pag. 2
In estate consegnati 135 nuovi alloggi
Ritorno in città. Consigli per la
manutenzione della casa
pag. 3
Ciak in quartiere. Fiction in una
casa Atc
pag. 4
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TORINO, ORBASSANO, CHIERI, NONE: 135 NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA SOCIALE E
AGEVOLATA
«LA RISPOSTA DI ATC ALL’EMERGENZA CASA»
Sono 135 in tutto gli appartamenti di edilizia sociale e agevolata che Atc ha consegnato durante l’estate, dando ad
altrettante famiglie la possibilità di una casa a canone calmierato.
A Orbassano, il presidente Atc Elvi Rossi e l’assessore alle Politiche Sociali Piercarlo Barberis hanno incontrato i nuovi abitanti di via Quasimodo
10 e 12. La palazzina è su tre piani e ospita 16 appartamenti, compresi
tra i 40 e i 60 metri quadrati. Al piano interrato ci sono le cantine e 6 box
auto mentre due ascensori e spazi comuni a prova di barriere architettoniche rendono gli alloggi accessibili anche ai disabili. L’edificio rispetta il
Protocollo regionale Itaca sul risparmio energetico ed è dotato di impianto
solare termico, impianto fotovoltaico e impianto di ventilazione meccanica
controllata. I lavori erano cominciati a fine 2010 e sono terminati a giugno
di quest’anno. L’intervento è stato finanziato con le risorse del secondo
biennio del Programma Casa Regionale: “10.000 alloggi entro il 2012” per
un totale di 3 milioni e 400mila euro.
Sono 18, 9 di edilizia sociale e 9 di edilizia agevolata (destinata cioè a chi
ha un reddito più alto rispetto a chi ha accesso alle graduatorie per la casa
popolare) gli appartamenti inaugurati a None, in corso Castello. Con un
finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro, l’Agenzia ha terminato i lavori
di costruzione. La palazzina si divide in due scale con ascensore e, grazie ad un involucro termico esterno isolante “a cappotto” e pannelli solari
garantirà la massima efficienza dal punto di vista dei consumi energetici.
Gli abitanti hanno inoltre a disposizione un posto auto, raggiungibile da un
accesso secondario al cortile antistante.
A Torino, in via Cesare Balbo, nel quartiere Vanchiglia, sono invece 50 le
famiglie che stanno facendo ingresso nella loro nuova casa. Con un finanziamento regionale di circa 6milioni di euro cofinanziato per circa 200mila
da Atc, è stato progettato e realizzato un doppio intervento: la ristrutturazione di un vecchio edificio, dove sono stati ricavati 20 alloggi e la costruzione di altri 30 ex novo. Anche qui la
tipologia degli alloggi è diversificata, per rispondere alle esigenze di differenti tipi di famiglie. Gli edifici sono dotati di
cantine, al piano interrato, di 51 posti auto coperti e 9 box.
Tutto il complesso è completamente accessibili ai disabili e alcuni appartamenti sono stati predisposti specificamente
per ospitare persone in carrozzina.
A Cheri, infine, nel mese di agosto il presidente Rossi e il sindaco Francesco Lancione hanno consegnato ai residenti
le chiavi di 51 nuovi appartamenti, in viale della Repubblica 1, 3 e 5. Gli alloggi, sette dei quali saranno destinati a
edilizia agevolata, sono suddivisi in due edifici gemelli di tre piani fuori terra ciascuno e un terzo edificio posto più
a sud, di quattro piani. Progettazione e costruzione sono state affidate da Atc con un finanziamento complessivo di
3milioni e 450mila euro.
135 nuove case che danno una risposta concreta alle tante famiglie
in difficoltà economica che non ce la fanno a pagare l’affitto a prezzi
di mercato e finalmente tirano un sospiro di sollievo.
A tutti i nuovi abitanti va l’invito, da parte del presidente Atc, ad avere
grande cura della loro nuova abitazione e degli spazi che la circondano «Questi sono edifici che non hanno nulla da invidiare a quelle
in vendita sul mercato immobiliare: cercate di conservarle così come
ve le abbiamo consegnate».
Il sindaco di Chieri Francesco Lancione consegna le chiavi ai primi abitanti
3
RITORNO IN CITTA’
Dopo le vacanze, qualche consiglio per la manutenzione della casa
Negli uffici, sui giornali e in tivù a settembre sembra l’unico argomento di conversazione: stiamo parlando dello
stress da rientro, una sindrome sconosciuta fino a un po’
di tempo fa, ma entrata di diritto nell’olimpo delle malattie
più diffuse.
Non è necessario correre dal medico; per combatterla
basta conservare le buone abitudini acquisite in vacanza e fare spazio a nuove e piacevoli consuetudini che ci
accompagneranno per tutto il nuovo anno.
Ad esempio, perché non dedicare del tempo a rinnovare la casa? Non è necessario un arredamento nuovo, a
volte bastano piccoli accorgimenti per cambiare faccia al
nostro appartamento.
Regola numero 1: pulizia.
No, non stiamo parlando delle faccende quotidiane, tipo
spazzare e spolverare, stiamo pensando a un’operazione più radicale. Buttare via tutte quelle cose che non
usiamo più e raccolgono solo polvere: i soprammobili
che non ci sono mai piaciuti, le bomboniere della lontanissima cugina che non vedremo per i prossimi vent’anni, vecchi elettrodomestici rotti, vestiti di due taglie in
meno che non indosseremo mai più. Tutto da buttare.
Basta portarli all’isola ecologica più vicina. Se si tratta
di rifiuti ingombranti come mobili, per esempio, portateli
all’ecocentro o chiamate il numero verde di Amiat 800017277 o dell’azienda dei rifiuti municipali attiva nella
vostra città per il ritiro a domicilio.
Se invece ritenete che i vecchi vestiti possano servire
ancora a qualcuno, metteteli nei cassonetti degli abiti o
provate a venderli nei negozi dell’usato. Magari ci ricavate anche qualche spicciolo. In ogni caso, nel dubbio,
liberatevene. Alleggerire l’arredamento renderà la vostra
casa più ariosa e vi metterà subito di buon umore, oltre
a rendere più veloci le pulizie quotidiane.
Regola numero 2: risparmio.
La crisi pesa sulle nostre tasche, ma risparmiare si può:
lo spreco è nelle piccole cose, che però generano grandi
consumi. Bastano piccoli accorgimenti per consumare di
meno, la bolletta sarà più leggera.
Usiamo gli elettrodomestici solo nelle ore in cui costa di
meno, cioè la sera e nei giorni di festivi. Magari rivediamo
il contratto di luce e gas, cercandone uno più aderente
alle nostre esigenze.
Molto si può fare anche per ridurre i consumi dell’acqua:
più si consuma e più costa al metro cubo. Perciò il lavaggio dell’auto nel cortile di casa può costare ben più di
quanto si pensi.
Questi e altri consigli si possono trovare sul sito della
Provincia di Torino (http://www.provincia.torino.gov.it/ambiente/energia/progetti/consigli).
Regola numero 3: piccoli lavori di grande importanza.
Ad una prima occhiata tutto sembra a posto, ma basta
aprire il rubinetto per accorgersi del sottile rivolo di acqua
che scorre nel lavandino lasciando una traccia ruggine
sulla parete. Sembra poca cosa, ma produce un consumo di acqua fino a 3mila litri all’anno, perciò è arrivato
il momento di aggiustarlo, così come occorre mettere a
posto l’anta dell’armadio che non si chiude, la tapparella
che non va giù…
Potete chiamare l’idraulico, il falegname o il fabbro, ma
anche provare a cavarvela da soli. Su internet troverete
di certo le istruzioni per eseguire un lavoretto ben fatto,
basta dare un’occhiata ai canali dedicati su youtube.
Se non siete portati per i lavoretti domestici e non avete
la possibilità di pagare un professionista, potete rivolgervi all’associazione Terra del Fuoco, che mette a disposizione gratuitamente, a chi è in difficoltà, alcuni volontari
per piccole riparazioni o aiuto con commissioni o pratiche
burocratiche. Se volete approfittare di questa opportunità
chiamate il numero verde 800-685072, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
Sempre su internet trovate anche associazioni o cooperative che offrono servizi a basso prezzo. Infine, non dimentichiamo la banca del tempo, il cui motto è “se hai
bisogno di qualcosa puoi pagarlo con quello che sai fare”.
Se volete saperne di più, andate in piazza San Carlo a
4
Torino il prossimo 21 settembre per la giornata delle banche del tempo (http://www.banchedeltempo.to.it/)
Regola numero 4: i fumi della caldaietta
Per l’acqua calda vi servite di una caldaietta? Ricordatevi che occorre fare la manutenzione. Non più con cadenza
annuale, ma secondo le indicazioni del costruttore. È l’ultima novità del Dpr 74/2013, (http://www.gazzettaufficiale.it/
eli/id/2013/06/27/13G00114/sg) che all’articolo 7, stabilisce
che il costruttore indichi le scadenze per la manutenzione:
sarà poi il manutentore, la ditta alla quale vi siete affidati per
la manutenzione, a segnalare la scadenza sul libretto. Ricordate che la manutenzione è a carico dell’inquilino. Anche
i questo caso la provincia di Torino fornisce tutti i chiarimenti a questo indirizzo web: http://www.provincia.torino.gov.it/
ambiente/energia/impianterm.
LA PROF. LUCIANA LITTIZZETTO IN VIA VANCHIGLIA
Un nuovo ciak nelle case popolari di Torino.
La fiction si chiama Fuoriclasse e arriverà sul piccolo schermo nei prossimi mesi
E’ un appartamento gestito da Atc in via Vanchiglia a Torino il set della fiction Rai Fuoriclasse 2, dove Luciana
Littizzetto interpreterà nuovamente Isa Passamaglia, professoressa di lettere in un liceo scientifico. La serie, per
la regia di Riccardo Donna, racconterà anche in questa
seconda stagione le vicende della simpatica prof, di colleghi e alunni. La novità è che gran parte delle riprese, che
si concluederanno tra qualche giorno, sono state girate
negli spazi affittati da Atc, in un palazzo storico del quartiere Vanchiglia.
Non è la prima volta che le case popolari si trasformano in
location per film, serie tv e spot.
Il merito è della grandissima varietà di tipi di palazzi e
costruzioni che i quartieri popolari racchiudono: si va dai
tipici edifici in stile fascista degli anni ‘20 e ‘30 ai cosiddetti villaggi operai degli anni del boom, passando per i
“casermoni” prefabbricati degli anni 70, fino agli edifici di
oggi, palazzine moderne o costruzioni nate dal restyling di
vecchi siti industriali dismessi.
L’anno scorso era stata la volta di “Ci vuole un gran fisico”, commedia con Angela Finocchiaro ambientata
in un palazzo Atc di via Arquata, proprio dietro la sede
dell’Agenzia. Ma già nel 2006 le palazzine anni ’20 fecero
un tuffo nel passato, trasformandosi in una città di fine
‘800 per la fiction dedicata a Maria Montessori, interpretata da Paola Cortellesi. “Il dolce e l’amaro” di Andrea Porporati con Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni, in concorso
alla 64esima Mostra del Cinema di Venezia, venne girato
in corso Taranto 80, stessa location che ospitò le riprese de “Il sorteggio”, con Beppe Fiorello e Giorgio Faletti,
protagonisti di una storia che ripercorre le vicende degli
anni di piombo a Torino. “Albert Einstein” di Liliana Cavani, film biografia del grande scienziato, è stato girato
in via Bellezia, case popolari nella zona del quadrilatero
romano torinese. “Il resto della notte” di Francesco Munzi,
è stato girato a Lucento, in via Parenzo e corso Molise
mentre “I demoni di San Pietroburgo” in via Vanchiglia e
via Verdi. E ancora “Sangue pazzo” per la regia di Marco Tullio Giordana con Monica Bellucci, è ambientato in
via Barbaroux, mentre la Fiat e le case di corso Agnelli e
via Giacomo Dina a Mirafiori nord sono lo sfondo di “Signorina Effe” con Valeria Solarino. Chiudono la carrellata
“Sette opere di Misericordia”, dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, unico film italiano in concorso al Festival
Internazionale del Film di Locarno del 2011, girato in un
appartamento del quartiere Falchera e “l’Industriale” con
Pierfrancesco Favino, ambientato in via Gaudenzio Ferrari, a due passi dalla Mole.
Trame e scene appassionanti che hanno sullo sfondo le
case popolari di Torino, dove ogni giorno si susseguono
storie di difficoltà, ma anche di riscatto, amicizia, solidarietà. Proprio come quelle con cui il cinema sa farci emozionare.
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Anche all’Atc il posto occupato per dire no al femminicidio
Anche Atc Torino, attraverso il suo Comitato Unico di Garanzia, ha deciso di dedicare un “posto occupato” alle tante, troppe, vittime del femminicidio. L’iniziativa, lanciata a
modi tam tam sul web attraverso la pagina www.postooccupato.org, si propone di ricordare le donne uccise da ex
compagni, mariti o sconosciuti diventati stalker e assassini
con un posto a sedere, quello che avrebbero potuto occupare se la loro vita non fosse stata spezzata così presto. Le adesioni, in tutta Italia, sono state centinaia: uffici
pubblici, associazioni, manifestazioni che hanno deciso di
dare il loro contributo affinché fatti così gravi non vengano
dimenticati troppo in fretta.
L’Agenzia Territoriale per la Casa ha deciso di collocare
il suo “posto occupato” all’interno del Salone al Pubblico,
un luogo dove ogni giorno decine di abitanti delle case
popolari attendono il loro turno allo sportello per le pratiche
amministrative.
Su una delle sedie disposte in fila è stata posizionata la
locandina dell’iniziativa, che spiega perché quel posto
debba rimanere
occupato
e a chi è
dedicato.
continua da pag.1
Un abitante di corso Lecce ci scrive: «con l’arrivo dell’autunno io e alcuni abitanti del mio palazzo vorremmo far potare
un grosso albero del giardino condominale. Come dobbiamo
fare?».
Il periodo autunnale e invernale è quello più indicato per
la potatura delle piante. Per programmare gli interventi,
Atc Torino le raccomanda di segnalare questa richieste
ai responsabili di zona in occasione della prima assemblea condominiale in programma. Se non ve ne sono in
calendario è necessario raccogliere al piu’ presto le firme
della maggioranza degli utenti (è sufficiente la metà più
uno degli assegnatari). E’ sufficiente scaricare e stampare
l’apposito modulo precompilato che troverete sul sito
internet di Atc o agli sportelli di corso Dante.
Questo è molto importante perché Atc non può intervenire in mancanza della raccolta firme o di una specifica
delibera votata dall’assemblea condominiale.
La potatura e’ per il 70 per cento a carico degli assegnatari (come previsto dall’art.I.10.01 del Regolamento Atc).
I proprietari sono invece tenuti al pagamento del cento
per cento della propria quota-parte.
patrimonio, rendendole più efficienti dal punto di vista energetico, cioè calde d’inverno e fresche d’estate, senza inutili e
costose dispersioni termiche. Stiamo lavorando in rete con le
altre Atc per rendere i nostri servizi sempre più uniformi ed efficienti in tutta la Regione. Lavoriamo a stretto contatto con le
associazioni di volontariato, consapevoli del fatto che, la casa,
da sola, non sia sufficiente. Nei locali di nostra proprietà lavorano realtà importanti come l’associazione Terza Settimana,
che consegna frutta e verdura gratis e prodotti alimentari a
prezzo di distribuzione a chi fatica anche a mettere insieme i
soldi per la spesa. Abbiamo stretto un importante accordo con
l’Auser torinese e la Consulta per le Persone in Difficoltà, che
corrono in aiuto di chi ha bisogno quando nelle nostre case si
guasta un ascensore.
L’attenzione verso gli utenti è sempre al primo posto: attraverso gli sportelli, il numero verde gratuito e sempre attivo, i
sopralluoghi nei quartieri. Dialoghiamo con loro, anche attraverso il nostro sito e la pagina di Facebook dove emergono
critiche, problemi e segnalazioni che ci aiutano a capire meglio
cosa dobbiamo migliorare e quali sono le criticità maggiori.
Sono sicuro che è solo sapendo ascoltare le necessità delle
persone si possa progettare una seria politica per contrastare
l’emergenza casa, coniugando la solidarietà con l’innovazione
e le risorse a disposizione. Noi lo stiamo facendo.
Elvi Rossi
presidente Atc Torino
Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012
direttore responsabile: Carola Quaglia
redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362
[email protected]
in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini
Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale
per la Casa di Torino e Provincia
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