N° 28 - novembre/dicembre 2003 dell’ e dell’ E L A A D N SP E G A B R E I C E diffusione gratuita Prendersi cura di sè di Caterina Martucci prevenendo L’odio e la malattia da emozioni inappropriate Dopo l’amore, l’odio I l vero amore, che non ha contrario perché nasce al di là della mente, è molto raro; raro quanto gli esseri consapevoli. Più spesso è la coppia di sentimenti amore/odio che ritma i cosiddetti “rapporti amorosi”. Le polarità amore/odio sono interdipendenti, il positivo contiene già in sé il negativo non ancora manifestato. Entrambi sono aspetti diversi della stessa disfunzione, in quanto vi è implicito un relazionarsi connesso a un senso di bisogno dell’altro, più che a un piacere di condivisione delle proprie ricchezze. E la condizione di bisogno porta con sé la gelosia, l’ossessività, il controllo, il risentimento fino a giungere all’odio. Le cinque emozioni essenziali L e emozioni sono espressioni dell’attività psichica dell’individuo; sono movimenti di energia che nascono all’interno in risposta a stimoli esterni. Sono eventi fisiologici e fanno parte della normale natura dell’uomo. Il pensiero medico cinese riconosce “solo” cinque emozioni: la collera, l’euforia, la riflessione, la tristezza, la paura. Si tratta dei cinque stati emozionali essenziali, corrispondenti all’energia propria di ciascun organo, in quanto ogni emozione è espressione dell’attività funzionale di uno dei cinque organi. Ma ognuna delle cinque emozioni essenziali porta con sé un corredo di altre emozioni accessorie. ● Al Fegato è connessa la collera (ma anche il senso di frustrazione, l’aggressività, il risentimento, la rabbia repressa, l’irritabilità, l’indignazione, l’animosità, il senso di colpa e l’odio). ● Al Cuore è connessa l’euforia (ma anche l’eccitazione, l’angoscia, l’apprensione, il desiderare, il rimpianto e il lamento, l’antipatia e l’odio). ● Alla Milza è associata la pensierosità /riflessione ( ma anche il rimuginare, la preoccupazione, il senso di inadeguatezza, lo sconforto, il dolore psichico mai finito). ● Al Polmone è connessa la tristezza (e la malinconia e la pena). ● Al Rene è connessa la paura (ma anche il timore e il terrore, l’ansietà cronica). Le emozioni, la salute e la malattia F inché le emozioni vanno e vengono e fluiscono con misura e regolatezza esprimono i fisiologici movimenti della struttura psichica dell’individuo. Talora, invece, le emozioni possono divenire dannose e causare malattie. Ciò accade: ● quando l’emozione è troppo intensa rispetto alla capacità di sopportazione della persona. ● quando l’emozione non viene riconosciuta come tale, nè elaborata e compresa in modo appropriato, ma è repressa nell’inconscio. 6- HOD 28 22 -23 Novembre Incontro di “Qigong per tutti” Ogni volta che le emozioni sono in qualche modo inappropriate alterano i movimenti fisiologici dell’energia del corpo e il funzionamento degli organi. D’altra parte, ogni volta che un organo è ammalato le manifestazioni dello stato patologico si manifestano anche a livello emozionale. E il danno più grande, sul piano della crescita umana dell’individuo, sta nel fatto che tutte le emozioni sregolate agitano il Cuore. L’agitazione del Cuore turba la quiete interiore e allontana la possibilità “di agire in accordo con la spontaneità del Dao (Via)”. Diventa perciò più difficile entrare in contatto con il proprio Sé originario, con la propria natura essenziale. Quando le permettiamo di manifestarsi, essendo una emanazione dell’Essere universale, il suo agire è spontaneo, privo di sforzo e coincidente con il disegno universale e la volontà dell’Esistenza. Finalità dell’evento è imparare a “regolare il corpo, il respiro e la mente” per rimuovere ogni ostruzione, favorire il fluire dell’energia e avvertire la pienezza della vita in ogni cellula. Il lavoro sul corpo, sul respiro e sulla mente saranno utilizzati anche per accrescere la propria consapevolezza e la capacità di essere presenti all’esperienza del momento, qualunque essa sia, fisica o emozionale, bella o brutta. Si può apprendere a riconoscere la ricchezza del nostro mondo interiore e anche a divenirne testimoni, a essere osservatori sempre meno identificati con ciò che accade nel nostro corpo e nella nostra mente. Se posso essere “il testimone”, non sono il corpo e non sono la mente. Allora chi sono io? Si sperimenteranno tecniche di concentrazione e di meditazione, sia statiche che dinamiche, per entrare piano piano in contatto con l’essenza del nostro essere. Per informazioni rivolgersi a Caterina Martucci, tel. 339/89.35.325 Come il sentimento dell’odio danneggia la persona L’ odio è una emozione fredda; è una mescolanza di rabbia repressa, di risentimento e di desiderio di vendetta. La sua presenza danneggia prevalentemente, secondo la medicina cinese, gli organi Cuore e Fegato. Se l’odio perdura può divenire estremamente dannoso e distruttivo; oltre a compromettere il funzionamento di Cuore e Fegato, rallenta la circolazione dell’energia e del sangue, fino a farle ristagnare. Tali disordini energetici possono anche complicarsi con comparsa di manifestazioni del fattore patogeno del Fuoco. I sintomi e segni più frequenti sono: ● dolore al torace e agli ipocondri ● insonnia ● cefalea ● palpitazioni ● sensazione di amaro in bocca ● il sentirsi chiusi in se stessi ● tendenza all’ isolamento. Se il soggetto si abbandona, compiaciuto, al sentimento dell’odio, che viene così sempre di più nutrito all’interno, la sua energia corretta ne risulterà indebolita, l’essenza asciugata e la salute danneggiata sempre più. Prevenzione C osa fare per vivere le proprie emozioni in modo appropriato, godere la ricchezza della propria vita emozionale senza esserne danneggiati? Possiamo imparare a vivere l’emozione e nel contempo essere “colui che osserva” senza giudicare, senza reprimere, disponibile e aperto alle comprensioni che possono rivelarsi in questo ambiente di neutralità. Nel prossimo numero approfondiremo come procedere in questo cammino che è quello della disidentificazione dalla mente (pensieri ed emozioni) per incontrare il nostro vero sé. È il cammino della meditazione. (Continua) ssa Dott. Caterina Martucci - e-mail [email protected] HOD 28 - 7 Un punto di vista di Luigi Anzoli sull’ niziando a parlare dell’ira, manifestazione fisica dell’odio e del rancore, non si può evitare di prendere in considerazione il fegato e il suo reggente astrologico “Sagittario - Giove”. Sagittario è il centauro con la freccia incoccata, pronta ad essere scagliata lontano, raffigurato mentre esprime la tensione del suo corpo per raggiungere un bersaglio, per colpire dritto là dove sono le sue aspirazioni. Questo è, tutto sommato, l’aspetto e la funzione dell’organo. Fegato: un “sistema” a sé stante, che potremmo arrivare a considerare in qualche modo “anarchico” rispetto al resto del corpo, si auto rigenera, mescola i due tipi di circolazione, è responsabile (in quanto filtro) della depurazione del sangue. Perché definirlo “anarchico”? Perché, pur essendo parte dell’organismo, segue leggi proprie e può modificare sensibilmente l’umore dell’individuo attraverso le sue secrezioni fisiche (la bile, per esempio). Ma Giove è anche l’ipofisi, quella regione del I 8- HOD 28 Sono purtroppo sempre più frequenti quei casi estremi in cui si arriva a odiare fino all’eliminazione fisica… Quando si odia, esattamente come quando si ama, si prova sempre e comunque un sentimento per qualcuno o qualcosa… Amore e odio, ira, rancore, ironia fanno parte della nostra vita eppure spesso non capiamo… Facciamo confusione. Perché? corpo da cui partono gli “ordini” per riversare i vari ormoni (endocrini ed esocrini) e comunicare con se stessi e con gli altri. Sappiamo bene che gli “odori” (ovvero la manifestazione sensibile di una ghiandola esocrina) sono la prima forma di relazione sociale. osì come noi comunichiamo verso l’esterno con i nostri odori, allo stesso modo il nostro corpo ci parla attraverso sensazioni provocate da determinate secrezioni di ormoni endocrini, che fanno sì che lo stato generale sia disequilibrato. La momentanea interruzione di equilibrio serve per portare a livello della coscienza una determinata situazione. Un esempio? Senza andare nelle patologie, pensiamo a una situazione frequente: quando siamo indaffarati attorno a qualche lavoro siamo molto concentrati, e di colpo avvertiamo “l’acquolina in bocca”, sintomo della fame… guardiamo l’orologio e ci accorgiamo che l’ora del pasto è passata. Che C cosa è successo? Il corpo ha esaurito l’energia disponibile proveniente dal pasto precedente e, prima di andare a intaccare le riserve accantonate, ci avverte della sua necessità di rinnovare il “carburante”.Allora dall’ipofisi parte un segnale che ordina ad una serie di ghiandole di “aprirsi” e di rovesciare nel sangue i propri secreti. Questi ormoni andranno a colpire dei recettori del cervello, ed ecco che coscientemente avvertiamo la sensazione della fame. uesto piccolo esempio serve per spiegare come il nostro organismo sia un complesso e delicato insieme di equilibri, e come sia in grado di “parlare” con la coscienza attraverso la rottura momentanea degli stessi equilibri, ad opera di Giove. Nella mitologia classica, infatti, Giove è il “Padre degli Dei” (dove per “Padre” si legga “Ipofisi e Fegato” e per “Dei” si legga “Organi”), che con i suoi “fulmini” (stimoli elettrici indirizzati alle ghiandole) regola il buon funzionamento del corpo. È lui che detiene la carica di “Giudice”, comanda e impartisce gli ordini per mantenere l’armonia e il benessere dell’intero organismo. Q Ma l’ira che cosa ha a che fare con tutto questo discorso? a un punto di vista energetico, l’ira si manifesta in forma patologica (o comunque incontrolla- D ta) quando Giove si trova in una situazione deficitaria. Ovvero, quando Fegato o Ipofisi non sono in equilibrio, fatto che può dipendere da una situazione oroscopica (di Nascita o di Rivoluzione Solare), ma può anche essere una reazione indotta da cattive abitudini alimentari. Potremmo dire che fa poca differenza, dal momento che le “cattive abitudini alimentari”, di solito, trovano un riscontro nel quadro astrologico. La persona, cioè, si trova spinta a seguire un tipo di dieta oppure un comportamento che compromette la funzionalità degli organi e ne aggrava la disfunzione natale. Di qualunque genere e origine sia, questo tipo di disfunzione provocherà un eccesso di ira.A loro volta odio e rancore (e consimili), che come detto all’inizio rappresentano la manifestazione fisica dell’ira, sono la cartina tornasole di un cattivo rapporto con se stessi. Chi è in pace con sé difficilmente riesce a provare “cattivi pensieri” verso gli altri. Chi è in armonia con il proprio intimo adotta una “filosofia” che lo guida negli atteggiamenti nei riguardi del mondo esterno. Perciò, qualunque sia la causa scatenante, l’iracondo entra nella sfera di Marte (archetipo della guerra) facendo seguire ai suoi sentimenti delle vere e proprie esplosioni d’ira. Ma entra anche nella sfera della Luna (archetipo del sentimentalismo), divenendo preda del suo stesso stimolo iniziale: trovare le giustificazioni “logiche” ad un comportamento assurdo è tipico di chi si trova in quella situazione. Marte non soddisfatto, ira non sfogata, daranno origine a reazioni “lunari”, il riso e il pianto incontrollati sono le manifestazioni tipiche di una caduta nel sentimentalismo. Invece la manifestazione dell’ira (attenzione, NON l’ira) che si riferisce a Marte, possiede un carattere apertamente distruttivo. Proviamo ad immaginare un “padre degli dei” (Giove) che dà il via libera al “guerriero per antonomasia” (Marte): il primo inizia a lanciare fulmini a destra e a manca senza nemmeno prendere la mira; il secondo si preoccupa di guerreggiare appena può. Ho sottolineato che è la manifestazione (Marte), e non l’ira in sé (Giove) ad essere distruttiva, perché spesso si tende a confondere i confini tra le due facendo di tutta l’erba un fascio. odio è una forma di energia, e l’energia non distrugge, crea… forse a suo modo… forse secondo un “sistema” poco logico per la mentalità razionale umana… ma crea. Tra L’ HOD 28 - 9 Odio e Amore prende le mosse la Vita… l’uno non esiste senza l’altro. Questa doverosa citazione serve per spiegare e in parte negare un generalizzato pensiero che vede l’odio come portatore di distruzione. Siamo portati a considerare l’odio come distruttivo perché si tende ad individuare nella rabbia (sua manifestazione più evidente) la caratteristica negativa… tuttavia… ad un’attenta analisi si scoprirà che non è così. Infatti, da un pun- “ Esistono due Forze nell’universo: l’Amore che unisce e l’Odio che separa; esiste però una terza Forza, che pochi considerano ma che è al pari delle altre: l’Ironia. Questa ha la potenza di distruggere qualunque cosa togliendo forza. Per far fronte agli ostacoli, per superare momenti di depressione, e per schermarsi dalle influenze negative, bisogna riuscire a fare ironia . ” (da “Kemi-Hathor” n. 51 www.kemi-hathor.it - www.kemiassociazione.it) to di vista Alchimico, tutto ciò che crea un “movimento” è da considerarsi portatore di magnetismo e, di conseguenza, portatore di vita. L’apparente incongruenza trova una sua spiegazione: la carica devastante dell’odio e della rabbia portano a deviare un corso magnetico che da una direzione iniziale si sposta verso un’altra… non ad interrompere il flusso. Quest’ultima è realmente “distruzione”. L’ironia, quella sì distrugge! oglie le forze, fa scemare la carica magnetica, spegne lentamente il fuoco. E dalle ceneri che rimangono dopo l’ironia, non è più possibile ottenere una nuova vita… Non si può perché l’ironia è l’unica Forza in grado di togliere qualunque movimento magnetico alle cose che tocca. Solo per renderci conto vediamo un esempio analogico: T 10 - HOD 28 pensiamo all’abisso che esiste tra l’entusiasmo, la cocente delusione e la completa indifferenza. I primi due muovono “qualche cosa” dentro di noi. Creano una serie di azioni e reazioni che portano, come ultimo risultato all’ampliamento del proprio bagaglio esperienziale. La terza è… il nulla… l’inerzia. Quello, il nulla, è la distruzione. Mi rendo conto che questa è una visione un po’ particolare, che si discosta molto da quella “canonica”, ma bisogna tener sempre presente che siamo soliti osservare le cose dal NOSTRO PUNTO DI VISTA, un punto di vista umano che tende a vivere le situazioni secondo il bipolarismo del pensiero: bene e male, freddo e caldo, notte e giorno, ecc.… n realtà l’odio, la rabbia sono “soltanto” l’antitesi dell’amore… un po’ come l’acqua lo è del fuoco. I Ma essere l’antitesi di una carica magnetica (quale è effettivamente l’amore) vuol dire essere un’altra carica magnetica di uguale intensità ma di polarità opposta. Possiamo quindi dire che l’amore è l’energia positiva e l’odio è l’energia negativa. Va da sé che l’energia non può essere “cattiva”… è, e rimane, energia. Sta all’uomo imparare ad impiegare la carica magnetica dell’odio in modo positivo e costruttivo. Odio “costruttivo”? o. Non sono impazzito. Ho detto “carica magnetica” e non “odio”. La qual cosa significa “sublimare” il carburante energetico che fornisce l’odio.Tutto qui. Facciamo un esempio. Quando siamo in preda alla rabbia, proviamo a “spingerla verso l’alto”: ci accorgeremo di ottenere una calma immediata e di disporre di una notevole carica ad elevata intensità. Mandare la rabbia “in alto” vuol dire infatti spingerla dal fegato (e più precisamente dalla zona corrispondente sulla colonna vertebrale) lungo l’asse. Si inizierà a sentire che la colonna stessa si scalda, ma questa è solo una delle tante sensazioni che si possono avvertire (ogni sensazione è soggettiva). Una prima sosta avviene comunque all’altezza del cuore. Poi la rabbia riprende la salita e, sempre sotto la spinta volitiva, raggiungerà l’ultima vertebra, all’attacca- N tura del cervello. Da lì “esce” fuori dalla testa attraversando la fontanella posta sopra il nostro capo. Ne segue un senso di relax. Fantasie? È sufficiente provare. L’esperimento empirico darà sicuramente delle risposte diverse in ognuno di noi, ma potrà dimostrare la validità di quanto sopra. Certo, non la prima né la seconda volta si otterranno dei risultati… d’altro canto anche l’idea di “arrabbiarsi apposta” per provare sarebbe ridicolo. Bisogna ricordarsi di questo sistema e impiegarlo quando se ne presenta l’occasione. È necessario pazientare e riprovare fino a quando si imparerà a “sentire” nel modo giusto il proprio corpo e questo tipo di sensazioni. A quel punto ci si renderà conto che anche l’energia della rabbia (connessa o meno all’odio), svestita dalle pesantezze, diviene creativa. Infatti non è stata scaricata verso la Terra, ma è stata convogliata verso il Cielo. Inoltre, sempre rifacendosi alla carica costruttiva dell’odio - rabbia, dobbiamo ricordare che il Sagittario (sede del fegato) è rappresentato come un centauro la cui freccia incoccata è puntata verso l’alto. Sarebbe una contrarietà, quindi, considerare la rabbia come distruttiva (freccia puntata verso il basso) poiché già il fegato, di suo, tende a invertire la direzione e a spingerla verso il cielo. Di conseguenza, agire H O D 2 8 - 11 LE PIANTE Il mondo vegetale può darci una mano a impostare queste linee guida. Tra gli Elixir Spagirici troviamo: ● Santoreggia: è ottima come depurativo per il fegato, la sua appartenenza gioviniana le consente di stimolare le difese eliminando le “tossine”. Parlando di “tossine psichiche” ci riferiamo a quelle che ci impediscono spesso la percezione nitida delle cose, colorandola con sovrastrutture e pregiudizi (che in molti casi superano il ridicolo e il paradossale). Quante volte ci è capitato, osservando il proprio passato, di ridere pensando a reazioni esagerate, fuori luogo che alla luce del poi si sono rivelate assurde nella loro intensità? La Santoreggia riesce a dipanare questa matassa, stimolando la depurazione “psichica” del fegato. ● Sambuco insieme a Betulla: entrambe sotto il segno di Venere, donano l’armonia e l’equilibrio, stimolando la fascia renale. È dai reni, infatti, che prende lo spunto iniziale quella “corsa verso l’alto” della rabbia che possiamo sublimare con la volontà. I reni sono anche quelli che sostengono l’intero individuo. Venere l’antagonista eppure l’amante di Marte, l’archetipo della guerra, colei che può piegarlo e costringerlo ai suoi voleri, incatenarlo al proprio essere e, soprattutto, costringerlo a dirigersi in una precisa direzione. Esattamente ciò che dobbiamo imparare a fare con la rabbia (Marte). Perciò queste due piante di Venere, soprattutto se associate tra loro, potranno dare quella forza intima adatta a superare le difficoltà. Tra gli Elixir Spagirici di Ebers, invece, possiamo trovare il prodotto che porta equilibrio nella stagione autunnale: ● NUT 139, è composto di ben 12 piante: Betulla, Edera, Sambuco, Cardo Mariano, Ortica, Rosa Canina, Timo Serpillo, Bardana, Achillea, Lavanda, Melissa, Verbena. Sarebbe troppo lungo e poco utile descrivere le caratteristiche di ognuna di queste piante, poiché funzionano come un “unicum” per il bilanciamento energetico della zona renale. Sono dodici perché rappresentano le qualità differenti che può assumere Venere in ognuno dei 12 segni zodiacali. Nut 139 è deputato alla purificazione energetica autunnale, poiché porta con sé le caratteristiche di quel periodo astrologico. In autunno la natura inizia a ritirarsi in se stessa: il seme si prepara a superare l’inverno per sbocciare a nuova vita. È il momento astrologico (Bilancia) che vede come reggente Saturno: l’archetipo della cristallizzazione, della concentrazione, del rallentamento del moto cinetico e, quindi, della riflessione. Il “movimento” non è più “fuori di sé” (il frenetico andirivieni degli insetti, tipico della primavera e dell’estate), ma è proiettato “in sé” (la maggior parte degli esseri si preparano al letargo). In questa fase dell’anno e della vita ci si prepara a star soli con se stessi: è qui, in questo momento, che si può agire per riportare l’armonia venusina là dove i trascorsi passati hanno portato uno squilibrio. ■ 12 - HOD 28 in quel modo (secondo l’esempio) significa dare anche la giusta dignità a quella che è energia a disposizione e che si manifesta (rabbia) a seguito di uno stato emotivo (odio). Due sentimenti che possono essere tranquillamente eliminati, mantenendo però intatta la carica magnetica pura e semplice (che a questo punto è innocua). Senza considerare, poi, che a volte il confine tra amore e odio è labile e può accadere (più sovente di quanto si pensi) di passare velocemente dall’uno all’altro stato, in riferimento ad una stessa persona o situazione. Anche questa è un’ulteriore dimostrazione che si tratta della “stessa” energia, la quale possiede due polarità tra di loro opposte. Infatti… quando si odia, esattamente come quando si ama, si prova sempre e comunque un sentimento per qualcuno o qualcosa. Il sentimento, a sua volta, è la dimostrazione tangibile di un legame magnetico esistente tra due persone o tra noi e una certa situazione. i spiego: posso amare oppure posso odiare una persona, ma questo vuol dire che sono in qualche modo unito a lei… mentre non posso odiare o amare qualcuno di cui non mi interessa nulla. Infatti si arriva ai casi estremi, tipici della cronaca e purtroppo sempre più frequenti, di coniugi che si separano e alla fine uno dei due arriva a odiare l’altro, ma lo odia anche “solo perché esiste”, quindi passa all’eliminazione fisica… in certi casi segue il suicidio dell’omicida. Si scoprirà in seguito, leggendo i resoconti sui giornali, sempre secondo un copione già visto troppe volte, che la vittima si era rifatta una vita. Questo vuol dire che la vittima aveva intimamente interrotto ogni ponte con l’ex coniuge. L’autore della strage invece no. Ha continuato ad alimentare il suo legame che dalle iniziali mosse impostate sull’amore spassionato si è a breve convertito in odio. Ha rivolto la sua freccia verso la Terra e il risultato non si è fatto attendere. M andare “verso l’alto”, invece, vuol dire avere una valvola di sfogo “sopra”, buttare via le pesantezze psicologiche che possono portarci a “vivere in modo negativo” quel sentimento. Già, perché, alla fine, è tutto nelle mani dell’individuo. L’appesantimento psicologico, i pregiudizi insieme a sovrastrutture interiori, possono aggravare un sentimento trasformandolo in odio o rancore. Ma questo vuol dire che ci sono sistemi (uno è l’esempio sopra riportato della “spinta”) che possono “alleggerire” queste sovrastrutture… Vale sempre il discorso del flusso delle energie: dipende in che direzione decidiamo di farle scorrere… poi l’energia ci pensa da sé a procedere… l’importante è riuscire a incanalarla correttamente. ■ M Elixir Spagirici: E24 Santoreggia, E23 Sambuco, E6 Betulla, Elixir spagirici di Ebers: NUT 139. Sono prodotti che trovate nelle famacie. design Alma s.r.l. Via Moroni, 1 - 20146 Milano tel./fax 02/40.35.269 e-mail: [email protected] H O D 2 8 - 13 Dell’ odio amore e dell’ dall’odio. Istintivamente ricolleghiamo i fatti della cronaca a un sentimento di odio: figli che bruciano genitori novantenni, madri che sopprimono figli, coppie che risolvono i problemi nel sangue, umani che incendiano la natura madre, genocidi… Islam contro occidente, occidente contro Islam, neonazisti in Europa, terrorismo, homo homini lupus... 14 - H O D 2 8 Si tratta davvero e solo di odio? S i tratta di una cattiva educazione data ai nostri giovani i quali non hanno forse assorbito i corretti insegnamenti dai prototipi famigliari, dagli esempi dei genitori, dagli studi. E vanno dietro solo alle proprie convinzioni senza tener conto delle convinzioni degli altri. Manca il confronto. E il rispetto. Il rispetto verso il diverso.” A parlare è Clara Costa Kopciowski, esponente di spicco della cultura ebraica milanese, autrice di nume© Corne/Resnick Stone Siamo incalzati rose pubblicazioni sulla vita e la tradizione ebraica, tra cui “Shalom”, “La Bibbia raccontata ai ragazzi” e l’ultimo “Compagni d’anima”. Quindi lei direbbe che è questo l’odio? D irei che l’odio è spesso anche dettato dalle troppe differenze sociali che esistono: abbiamo popoli che muoiono di fame e popoli che godono di eccessiva abbondanza. È una continua corsa per avere di più, sempre di più, perdendo di vista i veri valori. L’odio non nasce mai senza causa. Solo costruendo una società giusta in cui non si permetta che alcuni siano affamati ed altri siano perseguitati, in cui la collettività si impegni a evitare ingiustizie, si aiuta l’amore invece dell’odio.Se le ricchezze fossero più equamente divise, se ad ognuno, come è detto nell’ebraismo, fosse insegnato a discutere, a esaminare i problemi sotto molteplici punti di vista in modo da imparare a usare la propria intelligenza, invece di ascoltare la voce di chi grida più forte; e se a ognuno fosse insegnato un mestiere, e la capacità di affrontare la vita con un bagaglio culturale che permetta di lavorare nel modo migliore nel campo che gli è più congeniale, probabilmente la comprensione sarebbe maggiore. Non c’è pace senza giustizia. Ma la giustizia non può prescindere dalla misericordia. Quindi ancora meglio dire: non c’è pace senza misericordia. Perché misericordia? M isericordia perché devi sforzarti di comprendere le ragioni che hanno spinto l’altro ad agire in un certo modo. Misericordia in quanto sei consapevole del ruolo di responsabilità che tu stesso devi assumere nella costruzione della società per evitare ingiustizie. L’odio non è allora un sentimento innato? L’ odio, secondo me non è innato, semmai innato è il senso di proprietà, che peraltro è un sentimento riprovevole. Secondo me l’odio è il risultato di un grosso disagio morale, e psicologico. L’odio sarebbe dunque esito di particolari condizioni ambientali di disagio, di mancanza di strumenti di lettura dei problemi… I n certi casi esito di condizioni ambientali, sì. Basti pensare che al tempo degli antichi Babilonesi, l’attuale Iraq, si conosceva sulla canalizzazione dei fiumi e sull’irrigazione dei campi assai più di oggi. Bisognerebbe insegnare a mettere in opera certe tecniche che produrrebbero benefici effetti sulle coltivazioni dei deserti, permettere a certe popolazioni che stanno morendo di fame di avere quella risorsa sul posto e poterla usare per coltivare la terra. La prima cosa che hanno dovuto fare gli ebrei pionieri in Israele è stata portare acqua nel deserto e prosciugare le paludi. Però se non è accompagnato da una cultura, e da una forte volontà e spirito di sacrificio, questo non lo si può inventare. Per quel che riguarda l’odio tra i popoli, esso è sovente dovuto alla mancanza di confronto: l’integralismo di certi insegnamenti che non ammettono altra verità che la propria, che non consentono il confronto tra le varie verità per arrivare a una verità che sia rispettosa della verità di ognuno è devastante. Però è il comportamento che è importante, più che le credenze intime, o la fede di ognuno. Se il comportamento fosse giusto nei confronti di tutti, ecco che l’odio cadrebbe, perché sapremmo che ogni diverso ci arricchisce con la propria diversità. E allora che dire di un odio- Intervista con Clara Kopciowski a cura di Angela Lanzi H O D 2 8 - 15 “ Bisognerebbe togliere alla radice il male, intervenendo prima che mente e cuore vadano alla deriva, impegnandoci a costruire una società che sia davvero “per l’uomo . ” Q ui tocca un tasto estremamente dolente: io sono preoccupatissima e per i miei fratelli in Israele e per i miei nipoti. L’odio persiste, si fa finta che l’antisemitismo sia finito ma non è vero. Esso serpeggia sia in oriente sia in occidente. Dal ’47 ad oggi in Palestina ci sono state solo guerre che hanno ucciso tanti arabi ed ebrei. E le lacrime della madre ebrea non sono differenti dalle lacrime della madre araba, anche se la madre ebrea non pensa che il figlio kamikaze possa ricevere un premio da Dio per aver ucciso degli innocenti. Ma non dimentichiamo che proprio nel ’47, quando l’ONU decise la spartizione della Palestina fra arabi ed ebrei, gli israeliano accettarono e gli arabi rifiutarono attaccando in forza lo Stato d’Israele. Parlando dell’odio abbiamo pensato di parlare con lei perché gli ebrei “magister” in qualche modo di un’esperienza di dolore prolungata, rinnovata, hanno sicuramente qualcosa da insegnarci rispetto all’odio che ha brutalizzato le loro vite.Lei prima diceva della necessità del confronto… Jan Saudek,“To Heaven”, 1964. 16 - persistente, organizzato, ciclico nei confronti degli ebrei? L e dirò una cosa: gli ebrei usciti dall’Egitto e arrivati al Monte Sinai sono stati presenti quando Dio ha dato i Comandamenti e poi hanno studiato con Mosé il libro della Torah, dove tra l’altro HOD 28 hanno trovato scritto: «Rispetta lo straniero perché fosti straniero in terra d’Egitto». Ne viene un chiaro insegnamento: che il maltrattamento che hai subito non deve mai spingerti alla vendetta, ma deve semmai farti capire la sofferenza che l’odio dell’altro ti produce ed evitare, proprio in nome di quel Dio che ti ha insegnato l’amore, di infliggere la stessa sofferenza agli altri. La Torah dice: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Alle mie domande: che cosa succede al popolo ebraico a causa di tutto questo odio subito per millenni... lavorano sul perdono?, lei mi diceva che lavorano sulla comprensione dell’altro… L e voglio dire qualcosa sul perdono. Dio per il solo fatto che è misericordioso, è un Dio che perdona. Però, nel giorno del Kippur, giorno dell’espiazione, Dio non ci perdona se prima noi stessi non abbiamo perdonato a chi ci ha portato offesa. Non possiamo pretendere che Dio abbia della misericordia verso di noi se noi non abbiamo misericordia verso il nostro prossimo. Ma voglio aggiungere, e questo è il mio giudizio, molto personale, ci tengo a dirlo perché non lo si trova nella Torah, che il nostro perdono non serve a niente. Il fatto che noi nel nostro cuore perdoniamo o non perdoniamo, non cambia la situazione. Noi nel nostro cuore possiamo perdonare, possiamo far finta di perdonare - ai sentimenti non si comanda - però se io vedo che l’odio sussiste, se vedo che l’insegnamento alla comprensione, all’accettazione, all’ascolto del diverso non avviene, a che cosa serve perdonare? Forse potrebbe servire il mio insegnamento, se riesco a darlo, se non mi mettono a tacere, come è stato fatto nei confronti degli ebrei per secoli. Perché tutta la conoscenza dell’ebraismo - che ha portato al mondo il monoteismo e la Bibbia - è praticamente ignorata? Certo, nella Torah troviamo dei passi molto duri che possono dare l’impressione di un Dio vendicativo. Talvolta sono rimasta anch’io colpita dalla durezza con cui Dio dice «io vi punirò». Ma bisogna saper leggere la Torah attraverso l’interpretazione e un’approfondita conoscenza del testo. Quando Dio dice «io vi punirò» non intende un intervento personale, quanto una conseguenza della stessa azione dell’uomo. Cioè, se nelle punizioni si parla di malattie, di fenomeni meteorologici devastanti, di morte o di guerre, queste non sono punizioni inviate da Dio, bensì catastrofi provocate dal nostro stesso comportamento. Sono avvertimenti che Dio ti dà per richiamarti alla consapevolezza del tuo agire. Diceva Einstein, «Qualsiasi scienziato quando studia una qualsiasi materia, non si dis- tacchi mai dall’etica che deve ispirare ogni sua azione». Se noi distruggiamo la natura, se coviamo odio nel cuore, se vogliamo primeggiare, essere più potenti, imporre il nostro credo, il modo di pensare, allora le conseguenze non possono essere altro che guerre, tempeste e odio. Quindi siamo noi che creiamo l’odio… S ì. E le punizioni che Dio preavvisa sono l’avvertimento che un padre dà a un figlio quando il figlio diventa grande e responsabile delle proprie azioni. «Stai attento figlio mio, perché se non ti comporti secondo giustizia, secondo amore, secondo misericordia, queste sono le conseguenze che verranno». Ed è questo che insegnano tutti i profeti di Israele. Nel libro di Hannah Arendt “La banalità del male” viene detto che le SS, questi volenterosi officianti di un male assoluto, sono in realtà persone molto comuni. Ciò significa che il Male alberga in noi e che dall’oggi al domani ci possiamo trasformare in mostri se non abbiamo attenzione per il nostro mondo interiore, per la nostra etica? Possiamo dire che l’insegnamento profondo dell’ebraismo è «sorveglia il tuo mondo interiore e dài buoni esempi all’esterno?». ì, esattamente. S Dunque questo ti impedisce di diventare un banale officiante del male, perché sei persona consapevole che si rispetta e rispetta gli altri? ì. Tenga sempre conto che questi casi drammatici sono il risultato di un enorme disagio psicologico. Bisognerebbe togliere alla radice il male, intervenendo prima che mente e cuore vadano alla deriva, impegnandoci a costruire una società che sia davvero “per l’uomo”. S Anche qui il discorso è ciclico: l’uomo va alla deriva per condizioni mal esercitate, correggendo queste condizioni non si riproduce più il fenomeno… I n realtà ci stiamo avviando verso una condizione per nulla migliore di quelle precedenti. I fatti ce lo dimostrano. Siamo ancora in tempo o prendere in mano la situazione?.. non so, ho molti dubbi, il mondo è grande… ma proprio perché ci sono i mass media che ci permettono di arrivare lontani, dovremmo adoperarli per trasmettere il bene e non per consegnare soprattutto ai giovani modelli negativi che possono incoraggiare altre derive. Quindi l’applicazione del principio di giustizia e com- H O D 2 8 - 17 di citarla correttamente: «Se questo è il nostro destino, sopportiamolo con grazia». Qui siamo nel rapporto “necessario” tra vittima e carnefice, o c’è un’assoluta confidenza in Dio? prensione parte da noi e dovrebbe contagiare gli altri con cui noi interagiamo. E così facendo, l’applicazione sul piano politico di questi principi verso la costruzione di una società “giusta” non dovrebbe più produrre, culturalmente e politicamente, l’avvento di altre shoah, tipo i curdi, e altri ancora… Come si sente l’ebreo sofferente da millenni rispetto alla shoah degli altri? U n sentimento di condivisione, di disperazione e anche di insuccesso. Perché, evidentemente, qualcosa non ha funzionato. E se ancora dopo millenni e dopo milioni d’anni dalla creazione dell’uomo siamo in questa situazione, se dopo l’insegnamento delle religioni monoteiste siamo ancora a questo punto, l’insegnamento non ha funzionato. E ne siamo responsabili tutti. Il monoteismo insegna che Dio è unico. Ma non è stata ribadita e recepita appieno l’unicità dell’umanità. Siamo stati creati tutti dal medesimo Dio, deriviamo tutti dalla medesima coppia: siamo dunque tutti fratelli. Ultimissima cosa. Del “Diario” di Etty Hillesum scritto ad Auschwitz, mi ha colpito moltissimo una frase, spero 18 - HOD 28 Q ui le dò ancora una risposta molto personale, anche se ritengo che sarebbe condivisa da tutto il popolo ebraico che ha pagato spesso con la vita l’impegno a portare al mondo, attraverso la Bibbia e il suo insegnamento d’amore e di giustizia, la parola di Dio. Non sopportiamo con grazia. Al contrario, dobbiamo agire: aiutiamoci a vicenda per costruire un mondo migliore. ■ Clara Costa Kopciowski, esponente di spicco della cultura ebraica milanese, è nata a Roma il 24 settembre 1927. Ha operato a lungo accanto al marito, Rav Elia Kopciowski che era molto attivo in dibattiti e conferenze nell’ambito della comunità ebraica italiane e in ambito ecumenico. Ha svolto professione di insegnante ed è autrice di numerose pubblicazioni sulla vita e la tradizione ebraica. Con “Shalom”, edito da Mursia, ha ricevuto nel 1972 il Premio Castello e, nel 1982 ha pubblicato con AMZ “La Bibbia raccontata ai ragazzi”, divenuta presto un punto di riferimento per l’educazione religiosa di base. Ultimamente ha pubblicato “Compagni d’anima”, con Global Trends. i segreti della vita Dal discepolo di un grande Maestro indiano, i segreti per una vita più felice a cura di Ananda Edizioni O gni ambito della nostra vita può essere reso più appagante, se si conoscono i giusti segreti! È questo il messaggio che Swami Kriyananda ci comunica in questa serie di piccoli e preziosi libretti, che toccano ogni aspetto dell’esistenza. Ciascun libretto contiene trentun segreti, uno per ogni giorno del mese, una frase ispirante per dare colore e significato alle proprie giornate. Ogni pagina è un piccolo mondo di immagini e parole, per impreziosire e nutrire lo spirito e aiutarci a liberare il potere nascosto in noi. Le splendide immagini di ogni libricino sono fotografie inedite dello stesso Kriyananda, scattate durante i suoi viaggi in tutto il mondo, cercando di catturare le diverse sfaccettature della vita e della natura umana. Lo stile di Swami Kriyananda è caratterizzato da estrema semplicità, solido pragmatismo e profonda chiarezza interiore. Proprio per queste ragioni, questi libretti sono diventati best-seller mondiali. Finalmente vengono anche proposti in Italia, in una collana in progressiva espansione; i titoli attualmente pubblicati sono otto (Segreti dell’amore, della felicità, dell’amicizia, del successo, della meditazione, del matrimonio, della pace interiore e per portare la pace sulla Terra), ma quelli scritti originariamente dall’autore sono più di venti! Si possono usare in vari modi: come una lettura veloce, “in pillole”, o come un vero e proprio strumento di trasformazione personale. L’autore stesso suggerisce di ripetere diverse volte la frase del giorno: dapprima ad alta voce, poi sussurrandola e infine solo mentalmente, lasciando che le parole penetrino sempre più profondamente dentro di sé. Consiglia inoltre di tenere aperto il libro alla pagina del pensiero prescelto, di rileggerlo durante i momenti liberi e di collegarlo quanto più possibile a situazioni reali della propria vita. In questo modo, il pensiero entrerà a far parte totalmente della coscienza e sarà possibile acquisire giorno per giorno una comprensione completa dell’argomento, facendo proprie queste verità. È bello scoprire che i segreti dell’esistenza sono davvero semplici! H O D 2 8 - 19 Ecco un assaggio di questi Segreti… un vero antidoto all’odio e alla depressione…! I Segreti della guarigione emozionale Il segreto per superare la rabbia è abbandonare 1 ogni desiderio personale, connettendo le tue emozioni a un arco più vasto di sentimenti: amore per un amico, gioia nella libertà dalle circostanze esteriori, rispetto per il diritto altrui di prendere le proprie decisioni e commettere i propri errori. 2 Il segreto per superare l’ansia è fare del tuo meglio nel presente, senza attaccamento per i risultati, con la consapevolezza che ciò che ti appartiene di diritto ti giungerà prima o poi, mentre tutto il re- sto, anche se acquisito, si rivelerà evanescente. 3 Il segreto per superare la depressione è l’attività utile, rivolta al servizio non egoistico agli altri. Non cercare di trovare la via d’uscita dal tunnel con il ragionamento individuale, ma eleva vigorosamente il tuo livello di energia dal cuore al cervello, canalizzandolo in un’attività creativa esterna o nell’aiuto agli altri. 4 Il segreto per superare la depressione è affermare mentalmente: «Non sono i miei stati d’animo e non sono soggetto agli umori degli altri. Sono il re del regno dei miei pensieri e sentimenti!» In ciò che fai cerca di essere una causa e non un effetto. Non farti Gli insegnamenti manipolare dalle circostanze. 5 Il segreto per superare la solitudine è sviluppare la compagnia di “amici” interiori: pensieri creativi, alti ideali e nobili aspirazioni. Visualizza la tua mente come una nazione popolata da cittadini felici e automotivati 6 Il segreto per superare il senso di offesa è non aspettarsi nulla dagli altri, cosicché le loro parole ed azioni ti troveranno sempre nella pace interiore. Dirigi l’attenzione verso l’esterno donandoti agli altri, anziché rimanere centrato sulle tue aspettative nei loro confronti. 7 Il segreto per superare l’amarezza è non indul- universali della REALIZZ AZIONE DEL SÉ por tati nel mondo occidentale dal Maestro spirituale PARAMHANSA YOGANANDA e Hatha Yoga il lunedì dalle 18.00 alle 19.30 e dalle 20.00 Il Gruppo di meditazione Ananda Lombardia si riunisce alle 21.30, in via Parravicini 16, Milano (zona Stazione per offrire a tutti l'occasione di partecipare a pratiche e Centrale). Per informazioni: Baladev 348.2616102, lezioni di ispirazione dedicati a: ❁ Meditazione ❁ Hatha Yoga ❁ Esercizi di ricarica per Antonella 348.7045564 corpo e mente ❁ Affermazioni di Ananda Lombardia ha altri centri di mediguarigione ❁ Karma e Reincarnazione ❁ tazione a BERGAMO, COMO, BUSTO Supercoscienza ❁ Rapporto tra preghiera ARSIZIO, CARATE BRIANZA. e meditazione ❁ Kriya Yoga Mettendo in pratica questi insegnamenti potrai vivere un'esistenza più felice, raggiungendo la perfetta armonia di corpo, mente e anima. «Non pensate che la Divina Gioia sia lontana da Ci incontriamo ogni mercoledì dalle voi ed essa sarà sempre con voi.» P. Yogananda 19.00 alle 20.30 e dalle 20.30 alle 22.15 www.ananda.it 20 - HOD 28 Chi è Swami Kriyananda Insegnante spirituale, scrittore e compositore di fama internazionale, Swami Kriyananda (J. Donald Walters) è conosciuto come uomo di profonda visione e di solido pragmatismo. Nato in Romania da genitori americani e divenuto discepolo nel 1948 del grande maestro indiano Paramhansa Yogananda, autore di “Autobiografia di uno Yogi”, Swami Kriyananda ha diffuso in tutto il mondo gli insegnamenti di Yogananda della realizzazione del Sé, mostrandone l’applicazione in ogni ambito dell’esistenza quotidiana: gli affari, i rapporti con gli altri, il matrimonio, l’arte, l’educazione, la vita comunitaria ecc. Su questi argomenti, Kriyananda ha scritto più di ottanta libri, pubblicati in ventisei lingue in novanta Paesi. Ha composto inoltre più di quattrocento brani musicali, per ispirare negli altri una visione elevata dell’esistenza. L’opera più importante della sua vita è stata la realizzazione del sogno di Yogananda di creare una “comunità di fratellanza mondiale”. Le comunità Ananda, veri e propri laboratori viventi, accolgono oggi in tutto il mondo oltre mille residenti, animati dal desiderio di una “vita semplice con alti ideali”. Di questo ideale comunitario, Kriyananda dice: “La sfida è di abbracciare un nuovo stile di vita, uno stile non facile sotto molti aspetti, ma che merita infinitamente gli sforzi fatti per conseguirlo. Quando infatti mi trovo sulla terra di Ananda e mi guardo intorno, spesso penso, così come tanti altri membri di questa comunità: «Se solo la gente conoscesse tutto questo: sarebbe il solo modo in cui vorrebbe vivere!» (da “Città di Luce”). Kriyananda vive per molti mesi all’anno nella comunità Ananda nei pressi di Assisi, dove condivide con ospiti e residenti le sue esperienze di vita sul sentiero spirituale. È l’unico discepolo diretto di Yogananda che vive e insegna in Europa. ■ gere nel pensiero che ti meriti dalla vita più di quanto stai ottenendo. La vita, infatti, calibra sempre esattamente ciò che ti meriti da essa. 8 Il segreto per superare la paura è cercare la pace nel tuo calmo centro interiore dove nulla ti può toccare: né fuoco, né tempesta, né perdita alcuna e neppure la morte. 9 Il segreto per superare il senso di colpa è abbandonare il passato, perché tutto ciò che è stato fatto non può essere cambiato. Cerca di fare del tuo meglio da oggi in poi, e sempre meglio, finché quel “meglio” diventerà il meglio assoluto di te. 10 Il segreto per superare la negatività è comprendere che ciò che possiedi nel mondo è un riflesso di ciò che sei dentro di te. Lavora alla tua trasformazione personale. Smetti di pensare che il mondo deve soddisfare ogni tuo desiderio. Piuttosto concentrati su ciò che puoi donare al mondo. 11 Il segreto per superare l’insicurezza è vedere te stesso seduto nel cuore dell’infinito. Invia raggi di fede e di buona volontà a tutti, e la vita ti sosterrà in qualunque difficoltà. 12 Il segreto per superare la gelosia è rea- lizzare che nessun essere umano appartiene a qualcun altro: ognuno sta solo di fronte all’eternità. Ciascuno deve crescere al suo proprio ritmo per trovare il suo posto nel cosmico schema delle cose. 13 Il segreto per superare la presunzione è vedere l’universo come centro ovunque e circonferenza in nessun luogo. Ogni essere umano vive nel cuore di una realtà più vasta. Ricorda che l’esigenza di ciascuno di cercare il suo personale approccio alla verità è importante quanto il tuo. Soprattutto, vedi la presenza di Dio al centro dell’universo come il suo vero fattore creativo. 14 Il segreto per superare la paura della morte è approfondire la consapevolezza di quella parte centrale del tuo essere che non cambia mai e che si intreccia come un filo sull’arazzo della vita fra circostanze apparentemente disconnesse. La coscienza del cambiamento è collegata alla paura della morte, ma vedere l’immutabilità nel cuore del cambiamento è il segreto dell’immortalità. ■ Per informazioni sugli insegnamenti di Yogananda, ma anche per chi volesse acquistare il libro di S. Kriyananda “Il matrimonio come espansione del sé”: Ananda Assisi www.ananda.it; tel. 0742-813620 Ananda Milano: Baladev 348-2616102. H O D 2 8 - 21 Alcuni pazienti che soffrono ad esempio di mal di testa o di cervicale, si rivolgono all’osteopata con sintomi non facilmente riconducibili alla sofferenza psichica.A seguito di trattamenti ed esami più approfonditi però, mostrano spesso sindromi ansiose/depressive. Cosa succede e in che modo si pone l’osteopatia di fronte a queste situazioni? Ne abbiamo parlato con l’osteopata Dr. Dr. Fabrizio Bettinelli 22 - HOD 28 Le mani sulle cicatrici dell’odio Dottor Bettinelli, per quanto ha potuto constatare nella sua esperienza di osteopata, come si manifesta la sintomatologia ansiosa/depressiva? nnanzitutto con una perdita di armonia che, seppur senza segni oggettivi, rappresenta spesso la situazione d’ansia, angoscia, depressione inerente allo stato psichico dell’individuo. La manifestazione che però porta al consulto osteopatico potrà essere la cervicalgìa, oppure la dorsalgìa o la cefalèa, senza che tutta la serie di esami effettuati dal paziente abbiano riscontrato alcuna positività. La reazione agli stimoli esterni determina una risposta organica di difesa: l’angoscia è spesso provocata da irrisolte dinamiche relazionali interpersonali. I sentimenti di rancore o di odio risultano i più complessi da analizzare e rielaborare. In quanto rimossi e censurati fin dall’origine, causano poi inevitabilmente somatizzazioni anche gravi. Inoltre, il più delle volte l'ansia non è riconosciuta come tale a livello cosciente, bensì rimane latente condizionando la vita di relazione. In modo inconscio l’angoscia può anche essere un’esigenza dell’individuo per affrontare in modo soddisfacente lo stress quotidiano. Infatti, quando dall’esterno vengono avanzate troppe richieste, per poterle fronteggiare l’essere umano deve adattarsi. A seconda della caratterialità del soggetto,la forma che I ciascuno di noi trova può essere appunto classificata come stress, ansia, angoscia, esuberanza, aggressività, introversione, estroversione, adattamento, difesa, conflittualità ecc.; ma si potranno manifestare anche le cosiddette “malattie psicosomatiche”, come conseguenza inconscia del disagio individuale. È molto comune che uno stato ansioso o depressivo, senza bisogno di giungere alle patologie conclamate di schizofrenia, si associ a disagio o malessere difficilmente definibile dal soggetto, ma risultato dalla distonìa neurovegetativa ingenerata. Quali sono, dunque, le ripercussioni tangibili a livello fisico di una situazione ansiosa/depressiva? e affezioni determinate da tale situazione solitamente coinvolgono le sfere respiratorie (dispnéa, distonìa), l’apparato cardiaco (aritmìe, tachicardìa), l’apparato vascolare, l’apparato digestivo (nausea, vomito, dispepsìa, L gastralgìe, costipazione, stipsi o diarrea ecc.), l’apparato urinario (poliùria, pollachiùria) e l’apparato genitale (impotenza, eiaculazione precoce ecc.). Quando la causa di tali anomalie funzionali è a livello psichico, però, almeno inizialmente gli esami specifici condotti sui pazienti sono negativi; ma se la situazione perdura, è possibile che la degenerazione determini una vera malattia funzionale. Come si pone l’osteopata di fronte ad una situazione di ansia/depressione? er fronteggiare tale situazione l’osteopata ha tre chiavi d’accesso: la presenza, la parola e il trattamento. Ciò non significa, però, che debba assumersi ruoli che non gli competono (quelli dello psicologo/psicanalista), mirando piuttosto ad affrontare la globalità dell’individuo attraverso l’esame di un’entità più interna e impalpabile, l’io soggettivo, che determina in ogni forma l’andamento e la funzione. Il consulto all’osteopa- P ta non avviene praticamente mai con un paziente che chiede di alleviare il suo stato ansioso/depressivo. Anzi, la domanda viene posta in modo indiretto, con la richiesta di migliorare le condizioni funzionali o i sintomi associati. In effetti, il paziente non sa di essere in una condizione psicofisica “compromessa” in modo globale, ed è in funzione delle sue particolari caratteristiche che l’osteopata deciderà come affrontare il trattamento. Ad esempio? n caso di malessere legato alla sfera psicoemotiva, “la nuca e gli elementi facciali” offrono al primo esame una sorta di “trasparenza dello stato sintomatologico”:la palpazione cranica offrirà i riscontri più disparati. Nessuna porzione più del volto, infatti, è lo specchio dello stato emotivo di ogni individuo. All’osteopata il compito di saperla leggere e interpretare, anche perché l'espressione visiva può mantenere un atteggiamento che simula lo I Impariamo ad ascoltare il linguaggio del nostro corpo H O D 2 8 - 23 stato d’ansia anche se in realtà in quel momento l’individuo è sereno, mentre la porzione rachidèa cervicale può essere in un certo modo considerata come “un’entità psicologica”, in quanto riflette sensibilmente ed in modo pressoché immediato lo stato d’animo del paziente. Se l’osteopata riscontra un aspetto di retrazione di alcuni muscoli,o di eccessiva contrattura e, contemporaneamente, trova un cranio “duro” e un’espressione mimica facciale caratteristica dell’individuo non tranquillo, deve affrontare un trattamento con tecniche esecutive e “modalità particolari” delle tecniche note, ovvero utilizzare il linguaggio che quei tessuti in quel momento sono in grado di comprendere. Le tecniche di rilasciamento, quindi, dovranno essere più lente, più dolci, ripetitive e tranquillizzanti del solito. Esiste uno stretto rapporto fra tensione “alta”, sviluppata a livello della porzione cervicale, e strutture inferiori, in base al legame creato dal plesso solare, nervo vago, sfera gastroesofagea. Per questa ragione, l’approccio osteopatico per una situazione ansiogena può iniziare non tanto 24 - H O D 28 dalla sfera cranica quanto dall’addome, plesso solare e zone collegate. Alcuni autori definiscono lo sterno come “tamburo psicoemozionale o centro dell’ansia”, per l'implicazione principale dello stato ansiogeno che coinvolge primariamente la sfera viscerale. A livello addominale il modo di manifestarsi della sofferenza di origine psicoemotiva ha un’espressione particolare. Appare quindi inutile il trattamento di queste strutture (muscolari addominali) quando la causa primaria è a livello di plesso solare: la distensione addominale è una conseguenza, non un elemento causale. In cosa consiste la programmazione del trattamento osteopatico generale? ssa dovrà tener conto dell’integrità funzionale dell’individuo. Lo stato ansioso/depressivo ha una notevole influenza sulla funzione della sfera gastrodigerente e necessita di un tempo adeguato per condurre un esame approfondito. Nel quadro ansioso/depressivo, spesso il transito intestinale avviene a fatica e il colon evidenzia in generale un aspetto di spasticità. Oltre all'aspetto craniosacrale (che evidenzierà soprattutto perturbazioni del ritmo, solitamente rallentato rispetto alla norma), l’osteopata dovrà tener conto anche di quello strutturale muscolo- E scheletrico, aponevrotico, articolare generale e viscerale. La terapia craniosacrale (come quella fasciale), dopo aver individuato l’alterazione dei ritmi, ne riequilibra la ciclicità alterata. Nel quadro ansioso/depressivo l’aspetto craniosacrale e fasciale avranno certamente un’importanza preponderante. Altrettanto importante, inoltre, è spiegare la motivazione di tale coinvolgimento che, pur essendo secondario al disagio psichico, non va trascurato. Ancora una volta vogliamo sottolineare che il trattamento osteopatico ha sempre come obiettivo ultimo quello del riequilibrio e del ripristino di efficaci condizioni funzionali, che equivalgono allo stato di benessere e quindi di salute dell’individuo. ■ Dr. Fabrizio Bettinelli D. O. Doctor of Osteopathy U.S.A. Centro Medico di Ortopedia Osteopatia Fisiokinesiterapia AB BORGONUOVO Via dell’Annunciata 12 20121 MILANO Tel-Fax 02 29.06.19.90-8 L’arte del Benessere Ricercare l’equilibrio, riconquistare l’armonia e lasciarsi alle spalle lo stress e la stanchezza rappresentano l’espressione di un nuovo stile di vita, la ricerca del Sé. In questo quadro si inserisce il nostro obbiettivo: considerare la persone come un tutt’uno con la natura, un equilibrio sottile di sostanza, di interiorità ed esteriorità. È infatti partendo dalle radici che il nostro centro si dedica alla cura degli inestetismi. Ciascuno di noi, seppur in modo diverso, è sottoposto a stress sviluppando disequilibri che necessitano di cure e attenzioni mirate. Ma uno degli elementi che accomuna tutti è l’acqua, il mare, immensa fonte di rigenerazione. Il corpo umano è composto di elementi minerali indispensabili alla vita, che assimila sotto forma di sali. Da qui la scelta di utilizzare prodotti di origine marina, ricchi di iodio e oligoelementi che permettono di effettuare trattamenti efficaci e duraturi. A questo si somma l’efficacia dei massaggi, della stimolazione di alcuni punti del corpo, pratiche che derivano da discipline orientali che si avvalgono di esperienze millenarie. Avvalendoci di tecniche del passato e di prodotti naturali, intendiamo soddisfare il bisogno di armonia tra corpo e mente. design L’arte del Benessere Via della Moscova, 24 - Milano - Tel. 02/29.06.20.00 E-mail: [email protected] ● Tutti i prodotti di estetica, sia del viso che del corpo, sono talassoterapeutici. ● Tra i massaggi, che il nostro centro è solito fare ad una clientela esclusivamente femminile, proponiamo: ● Digitopressione cinese: migliora la circolazione arteriosa e calma dolore e stress. ● Massaggio antistress cinese: restituisce l’equilibrio tra la componente yang (il sovrappiù) e il suo opposto, lo yin (apatia, depressione, rilassamento eccessivo). ● Massaggio Ayurvedic Kerala: dona energia e depura l’organismo. ● Shiatsu: ripristina l’equilibrio fra struttura, mobilità e sistema energetico. ● Massaggi con il metodo della D.ssa Ida Rolf (presso l' “Istituto Italiano di Ayurveda di Firenze”). ● Corsi di yoga. ● L’arte del Benessere in collaborazione con l' “Istituto Italiano di Ayurveda di Firenze” ospiterà corsi di approfondimento sulle tecniche di massaggio ayurvedico e sui principali metodi di trattamento che l'Ayurveda offre. Questi giorni di corso, oltre che un momento di approfondimento e di crescita professionale, possono diventare l’occasione per un confronto, e uno scambio. H O D 2 8 - 25 Il termine psicodramma deriva dal greco psiché (“anima - soffio vitale”), e dràma (“azione - spettacolo scenico”), e indica uno strumento volto ad esplorare il mondo interno delle persone e le relazioni attraverso l'azione e la rappresentazione scenica. lavorare con lo psicodramma di Anna Ruschena L o psicodramma può essere usato in parecchi contesti: formativo, educativo, terapeutico e per la crescita personale, sia con gruppi di adulti che con bambini. La sua peculiarità è proprio quella di basarsi sulla rappresentazione scenica anziché sul resoconto verbale. Cosa che non significa eliminare la parola e gli scambi verbali, bensì utilizzarli come momento di riflessione per condividere quanto sperimentato attraverso l'azione. Ogni aspetto di sé, sia esso un sogno, un ricordo, un desiderio, un'immagine, un'emozione, un ruolo, una situazione giocosa o problematica può prendere forma in un teatro di psicodramma e può essere un'occasione per conoscere di più se stessi e gli altri. Le origini A quasi trent'anni dalla morte di Moreno (1974), ideatore dello psicodramma, siamo di fronte ad un progressivo diffondersi del suo metodo sia in Italia che in parecchi altri paesi. Ma chi è Moreno? Per tutta la vita uomo di azione, controcorrente, ribelle ed entusiasta, deve alla sua forte energia creativa la spinta a trovare sempre nuove forme di espressione attraverso il teatro, la letteratura, la poesia, la medicina, la terapia di gruppo. 26 - HOD 28 Rumeno di nascita, già nella fanciullezza si trasferisce a Vienna dove, mentre studia medicina, partecipa ai fermenti e ai movimenti culturali della Vienna degli anni venti. Per un certo periodo si occupa a tempo pieno di teatro e nel '22 dà vita all' “Impromptu Theatre” (teatro improvvisato) meglio conosciuto come Teatro della Spontaneità, forma teatrale in cui gli attori mettono in scena pezzi di improvvisazione su temi suggeriti dal pubblico. Proprio attraverso questa pratica, Moreno si rese conto del valore catartico e terapeutico del teatro. Il suo temperamento e il desiderio di trasformare la realtà, lo spingono a intervenire in situazioni difficili di disagio ed emarginazione sociale (profughi, prostitute). Là dove ai benpensanti del tempo ogni possibilità di evoluzione sembrava impossibile egli riuscì, creando un contesto di lavoro di gruppo accogliente e non giudicante, ad accendere scintille di vita e di trasformazione positiva. Tipica del suo modo di pensare e di porsi di fronte alla realtà è una frase rivolta a Freud durante un incontro che ebbe con lui «Il mio lavoro comincia dove finisce il suo: lei analizza i sogni delle persone, io le aiuto a sognare ancora». In particolare, fu attratto dal mondo dei bambini (“spontaneità nella sua forma vivente”), per i quali divenne un punto di riferimen- I fondamenti del metodo F in dai primi suoi scritti Moreno si è occupato della spontaneità e del suo rapporto con la creatività: i due cardini del suo metodo. Quando una persona è spontanea agisce fluidamente (proprio come un bambino), in armonia col proprio sentire, sperimentando il piacere di porsi e di esprimersi in modo adeguato ai propri bisogni, emozioni e sentimenti. Quando al contrario non lo è, possono nascere comportamenti rigidi o stereotipati che creano ansia e disagio ma che è difficile superare. “ Nell'età adulta spesso la spontaneità diminuisce ma in condizioni adeguate la si può recuperare nuovamente. I ” l “setting psicodrammatico” è un po' come una palestra in cui le persone trovano gli strumenti adatti a stimolare la spontaneità: attraverso attività semplici e piacevoli che non generano ansia, attraverso il gioco ed il “far finta che”, si può riassaporare quel “mondo bambino” che è ancora vivo in noi, ma al quale lasciamo poco spazio, impegnati come siamo a costruirci dei ruoli che crediamo ci aiutino ad affrontare meglio la vita, ma che spesso sentiamo stretti e “non del tutto nostri”. Esprimere la spontaneità nei rapporti interpersonali significa agire sì dei ruoli coerenti con il contesto in cui ci troviamo, rispettando però al contempo i propri bisogni ed esigenze interne: “ruoli autentici” che permettono alle emozioni di esprimersi. Tutto ciò porta ad uno stato di benessere che fa emergere potenzialità e risorse da utilizzare poi in modo creativo nelle varie situazioni quotidiane. Vivere in un gruppo C entrale nello psicodramma è anche il valore del gruppo come luogo di continui accadimenti e scambi (emozionali, corporei e di pensiero) basati sulla confidenza, la parità, la libertà di espressione e l'assenza di giudizio. Il conduttore non dà mai interpretazioni di quanto accade, ma guida costantemente il gruppo attraverso continue proposte di azione che permettano ad ognuno di manifestare le proprie emozioni e di confrontarsi con le proprie verità soggettive in un continuo processo di espressione e ricerca. Ritornando a Moreno, così egli era solito esprimersi in riferimento al suo lavoro di gruppo: «La gente si ammala in gruppo, e in gruppo può guarire Illustrazione di George Barbier to, all' inizio coinvolgendoli in giochi spontanei ed improvvisati nei parchi, in seguito creando per loro un vero e proprio teatro. Nel '25 Moreno va in America dove lavora come medico e contemporaneamente mette a punto gli aspetti teorici della sua metodologia. Nel '36 apre a Beacon il primo teatro di psicodramma, adiacente alla clinica psichiatrica da lui fondata, che funzionerà come comunità terapeutica residenziale fino al 1967, anno in cui fonda il “Moreno Institute” (centro di formazione per psicodrammatisti). Successivamente apre nuovi teatri (anche in Europa) e alla sua morte (1974) lascia alla moglie Zerka l'eredità di diffondere lo Psicodramma. H O D 2 8 - 27 meglio». In ogni incontro di psicodramma c'è azione, movimento, gioco, uso del corpo; cir- colano idee e parole in un susseguirsi di eventi che, alternando i momenti ludico-liberatori a quelli di riflessione, permettono alle persone di fare incontri veri e conoscersi, spesso, in modo anche molto profondo. Particolare attenzione viene anche dedicata alle storie personali che vengono messe in scena con l'aiuto di tutti. Si entra così in quella situazione che lo psicodramma definisce come “semi-realtà”, dove fatti reali ed emozioni si intrecciano facendo sì che l'aspetto emozionale, vissuto nella pienezza del “qui e ora”, balzi in primo piano. Che fare dell'odio in psicodramma? D entro di noi si muovono sempre le emozioni, e tuttavia l'incontro con il mondo emozionale non è sempre facile. In particolare quando sono chiamate in causa emozioni negative quali rabbia, invidia, gelosia, disprezzo e odio, nasce l' inquietudine e ci si mette in allarme perché non vogliamo riconoscerci in esse. Cerchiamo così di metterle a tacere con la ragione, proprio come se non ci appartenessero. Tale atteggiamento è facilmente comprensibile poiché viviamo in un mondo che separa nettamente il nero dal bianco, il bene dal male, l'amore dall'odio. IUn mondo che ci spinge sempre a scegliere se stare da una parte o dall'altra. Può succedere allora che tutto ciò che ci richiama il male venga ricacciato giù, in fondo a noi, nella speranza che si dissolva e passi. In questo modo dimentichiamo che il mondo 28 - HOD 28 delle passioni non è lineare, ma è un mescolarsi continuo di forze opposte: nella tenerezza ci può essere anche del fastidio, nel desiderio di abbandonarsi all'altro quello di rifiutarlo, nell'amore l'odio. Mettere a tacere questi aspetti conflittuali della vita è illusorio e porta a vivere a metà e nell'ambivalenza. Gli ammortizzatori esistenziali che servono a tener lontane le emozioni negative limitano anche la possibilità di esprimere pienamente quelle positive, e un po' alla volta viene meno la “passione per la vita”. Come dice Pablo Neruda: “ Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. ” T enersi dentro tutte le emozioni negative non le fa però spegnere: temporaneamente sembrano addormentate ma poi si riattivano, ci afferrano di nuovo e col passar del tempo possono maturare, radicarsi e a volte trasformarsi in odio. L'odio che sta dentro di noi “cova” silenzioso e si alimenta di tutto il rimuginare che fa la nostra mente. Reprimerlo è illusorio ma esprimerlo ci fa paura perché è profondamente legato all'idea di distruzione. Così spesso esso si manifesta con scatti d'ira o rabbie improvvise e indifferenziate che possono anche investire situazioni o persone sbagliate (l'emozione “si attacca” ad oggetti che non sono quelli che l'hanno generata). Nella nostra civiltà l'archetipo dell'odio è dato dall'episodio biblico di Caino ed Abele. Abele era pastore di greggi, Caino lavoratore del suolo. Entrambi facevano offerte al Signore, ma il Signore gradiva le offerte di Abele e non quelle di Caino: così Caino portò Abele in un campo, alzò la mano verso il fratello e lo uccise. Possiamo immaginare l'invidia e la gelosia provati da Caino verso Abele per non essere il preferito dal Padre, così come possiamo immaginare il rancore trasformatosi in odio continuamente trattenuto e alla fine esploso. Ma non possiamo non soffermarci a riflettere che essi erano fratelli e che Caino, pur odiando Abele, contemporaneamente lo amava. Che ci piaccia o no riconoscerlo, noi tutti, con i nostri amori e i nostri odi mescolati assieme, con le nostre parti di luce e di ombra, siamo un po' come Abele e un po' come Caino. Quando queste parti sono in contatto tra loro, il nostro dialogo interno è vivo ed agiamo come soggetti consapevoli, senza il timore di cadere vittime di emozioni incontrollabili. Quando le due parti sono separate e quella negativa è stata ricacciata in fondo, il dialogo interno si interrompe, sentiamo di agire in modo quasi forzato e a volte abbiamo disagio o paura. L o Psicodramma, proprio perché è una situazione protetta, crea le condizioni adatte a far riemergere questa parte di noi che non accettiamo affinché possa dialogare con l'altra, e a far affrontare il rischio di assumere atteggiamenti e di esprimere sentimenti (anche i più “inaccettabili” come l'odio) che non sempre rendiamo visibili nella vita di tutti i giorni. Il gioco scenico psicodrammatico ha delle peculiarità che lo rendono particolarmente efficace: ● Permette di vivere un'esperienza sia corporea che verbale (l'odio è quasi inesprimibile solo attraverso la sua descrizione). ● Nel “qui e ora” scenico dà la possibilità, attraverso continue inversioni di ruolo, di mettersi nei panni degli altri significativi di una vicenda, dando così voce, oltre che al proprio punto di vista, anche a quello altrui. A ttraverso l'io che agisce mettiamo in moto anche l'io che osserva, e tutto ciò permette di vivere una situazione con quella distanza riflessiva indispensabile per farci accettare i nostri sentimenti per quello che sono, senza scivolare nella rimozione o nella loro espressione impulsiva. Percorrendo questa strada, anche ciò che in un primo tempo ci appare come un limite quasi invalicabile, si può trasformare in un'occasione di crescita individuativa. Inoltre, dato che l'odio appartiene all'umano sentire, la sua espressione spesso crea nel gruppo momenti di profondo rispecchiamento, evocando in ognuno situazioni caratterizzate da sentimenti analoghi. A ttraverso questo continuo rispecchiarsi, riconoscersi, confrontarsi, differenziarsi, le persone si sentono sempre più unite fra loro e il gruppo costruisce la sua storia. ■ Dott.ssa Anna Ruschena, Direttore di Psicodramma e Conduttore della Compagnia di Playback Theatre “I Lunamboli”, organizza: ● Corsi in Tecniche Attive per la crescita personale e lo sviluppo dei vari linguaggi espressivi. ● Corsi di Formazione per la gestione dei gruppi con metodi attivi. Presso lo Studio T.E.A. via Pasteur 15 - Milano (MM1 Pasteur) Per informazioni: 02/26.14.73.41 335/66.47.044 [email protected] H O D 2 8 - 29 Quando l’intestino si ARRABBIA di Raffaella Ferrari È preoccupante? N o, se dalle analisi non risultano problemi particolari e viene esclusa qualsiasi altra patologia. Ma allora a cosa è dovuta? È successo che l’intestino si è “iper-sensibilizzato” e la sua muscolatura si contrae più intensamente del dovuto in se30 - HOD 28 I consigli alimentari ● Fate tanti piccoli pasti nell’arco della giornata. ● Mangiate senza fretta. ● Preferite il riso alla pasta: le fibre che contiene aiutano a regolarizzare l’attività intestinale, inoltre è un ottimo astringente in caso di diarrea e calma gli spasmi intestinali. ● Sì alla carne, meglio se magra (vitello, pollo, tacchino); evitate invece gli affettati che possono irritare l’intestino. ● Frutta con moderazione: consumate principalmente mele e pere, che facilitano la digestione. ● Preferite la verdura cotta a quella cruda, troppo irritante. ● Da evitare: latte e latticini freschi, caffè, tè e cioccolata, alcolici, bibite gassate, spezie e legumi che in diversi modi “stuzzicano” esageratamente l’intestino, finendo per irritarlo. E i consigli sempre utili… ● Migliorate la vostra qualità di vita, elimi- nando fonti di arrabbiature e di stress. ● Praticate regolare attività fisica. ● Seguite la terapia farmacologica prescritta o utilizzate i rimedi naturali più indicati. ■ Le illustrazioni di questa pagina sono di Cristina Corvaglia L a sindrome del colon irritabile (meglio conosciuta come “colite spastica”) è uno dei disturbi senza cause organiche più frequente nei paesi occidentali. Ne soffre almeno il 15% della popolazione, colpisce soprattutto le donne e può causare gonfiore e dolore addominale (in particolare sul lato sinistro), diarrea o stitichezza. In realtà la causa scatenante di questa sindrome non è ancora del tutto chiara, ma sicuramente chi ne soffre sa che l’intestino si vendica di ogni piccolo strappo alla regola, di un bicchiere di troppo, di un’arrabbiatura o di un periodo di stress eccessivo. guito a stimoli di varia natura. Questo porta ad un‘attività disordinata e incontrollata del colon, che può scatenare episodi molto violenti di diarrea seguiti da periodi di eccessiva distensione addominale e quindi di stipsi. Alcune persone inoltre lamentano anche difficoltà digestiva, pancia gonfia e dolente. Come curarsi S e il gastroenterologo ha escluso un’origine patologica del problema, diventa importante adottare uno stile di vita sano e regolare, con precise indicazioni Il nostro suggerimento C hi soffre di colite spastica non dovrebbe mai far uso di lassativi: questi farmaci per loro natura muovono l’intestino spingendolo a contrarsi e non fanno altro che instaurare un circolo vizioso; così, dopo un momentaneo miglioramento, si assiste a un peggioramento dei sintomi. Meglio preferire rimedi naturali “dolci” come menta, melissa, achillea, camomilla e tiglio per la loro attività antispastica e calmante, oppure finocchio e anice perché riducono il gonfiore. Possono essere utilizzati sotto forma di infusi, tinture idroalcoliche, o presi in capsule. ■ Milano - via Pagliano, 11 - 20149 - tel/fax 02/460902 L’Osteopatia è un’arte (è una pratica esclusivamente manuale), una scienza (si basa sull’approfondita conoscenza dell’anatomia e della fisiologia), una filosofia. Praticata da seri e preparati professionisti con una formazione pluriennale presso istituti e scuole riconosciute dal R.O.I. (Registro Osteopati d’Italia, www.roi.it). I campi di applicazione non hanno limitazione se non nel caso di affezioni virali acute. Cefalea Disturbi della vista Disturbi dell’udito Patologie dolorose croniche Scoliosi Disfunzioni viscerali Traumatismi, lombalgia e cervicalgia ● Gravidanza e traumi da parto. Pratichiamo, inoltre: ● Rieducazione posturale (RPG) e Funzionale post trauma e post operatorio (NO STRUMENTALE), ● Terapia Cranio Sacrale, ● Endermologie (LPG). ● ● ● ● ● ● ● H O D 2 8 - 31 illustrazione di Ilaria Comolo Tutti gli esseri umani quando provano forti emozioni, le ripercuotono sul proprio organismo. Questo processo viene definito “somatizzazione”. Gli effetti delle emozioni sull’organismo si verificano principalmente negli organi che sono al di fuori del nostro controllo cosciente, e in particolare sull’intestino. Sentimenti forti come odio o rabbia vengono “trattenuti”: invece di insultare, litigare ed esternare l’aggressività, si rilasciano in modo inconsapevole i contenuti intestinali (spasmi e scariche diarroiche), oppure l’intestino si “stringe” e diventa “rosso dalla rabbia” (stipsi e irritazione). Anche l’ansia e lo stress vengono somatizzati a livello intestinale: l’organismo produce cortisolo (l’ormone che serve al nostro corpo in caso di “minaccia dall’esterno”) in quantità eccessiva, provocando tensioni addominali. In questi casi bisogna cercare di eliminare tutto ciò che è fonte di tensione emotiva, di stress e di ansia. E lo specialista può decidere di utilizzare insieme ai classici antispastici, anche farmaci sedativi o antidepressivi. Possono giovare anche alcune tecniche di rilassamento come yoga, meditazione, training autogeno ecc., e nei casi più gravi un programma di psicoterapia mirata. ■ alimentari capaci di alleviare i sintomi evitando che la situazione peggiori. design Emozioni e intestino di Elena Marinoni Si salvi chi Papaya Non c’è giornale che non ne parli diffusamente, soprattutto da quando le cosiddette “pillole di giovinezza” di papaya (FPP) sono arrivate nelle mani di Giovanni Paolo II, donate in aiuto al Parkinson che lo tormenta dall’immunologo Luc Montagnier. Ma cos’è questa sostanza antiossidante naturale contenuta in un frutto esotico finora meno noto di altri? E, soprattutto, è vero che viene in soccorso dei nostri processi di invecchiamento? I l sistema immunitario ci difende da tutte le aggressioni, comprese quelle interne. Ma questo sistema di difesa naturale, con l’età, diventa meno efficace lasciando la porta aperta ai microrganismi patogeni che possono, così, moltiplicarsi più facilmente. Di conseguenza, è molto importante avere a disposizione prodotti che, da una parte, contrastino la formazione di radicali liberi e, dall’altra, stimolino il sistema immunitario, in alcuni casi altamente compromesso. È questo il pensiero del Professor Luc Montagnier, presidente della fondazione mondiale per la ricerca e la prevenzione dell’Aids presso l’Istituto Pasteur di Parigi, che da anni conduce studi su pazienti sieropositivi in Costa d’Avorio. Egli ha verificato che l’estratto di papaya fermentata, utilizzato in combinazione con terapie classiche, aumenta notevolmente le difese immunitarie innalzando i livelli dei linfociti e riducendo la proliferazione del virus. L e preparazioni di papaya fermentata (FPP) vengono prodotte a partire dai frutti non geneticamente modificati di Carica Papaya (pianta tropicale originaria delle Filippine) che, dopo un processo di fermentazione, vengono seccati e frantumati fino alla consistenza di polvere fine, quindi confezionati in bustine da 3 grammi senza aggiunta di coloranti e conservanti. Oltre a stimolare le difese naturali, l’FPP ha dimo- 32 - HOD 28 strato elevate proprietà antiossidanti che giocano un importante ruolo protettivo nei confronti dell’eccesso di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule e di alcune malattie senili. Nel nostro corpo un eccesso di radicali liberi può essere causato da esposizione ad inquinanti fisici (raggi UVA e UNB, radiazioni), inquinanti ambientali (tabacco, monossido di carbonio, ozono, solventi), inquinanti nutrizionali (pesticidi, detergenti), inquinanti idrici (batteri, virus, parassiti). Nell’organismo i radicali liberi vengono controllati da diversi sistemi antiossidanti: molecole antiossidanti provenienti dai cibi (vitamine A, C ed E, selenio, zinco) ed enzimi specifici. Se in eccesso, i radicali liberi diventano nocivi ed aggrediscono le nostre cellule alterando i lipidi, le membrane cellulari e il DNA. L’accumulo di radicali liberi porta a errori genetici che generano cellule imperfette e invecchiamento precoce della pelle (rughe, macchie, mancanza di elasticità), degli occhi (cataratta, degenerazione maculare), del cervello (degenerazione neuronale, Alzheimer), di alcuni organi (diabete, complicazioni cardio-vascolari, arteriosclerosi, artrite, reumatismi, atrofie muscolari). Cos’è esattamente l’FPP? L’ FPP è un complemento alimentare ideale, completamente naturale, ad azione anti-invecchiamento che non presenta i rischi associati alle terapie ormonali sostitutive, né effetti collaterali. La sua azione principale risiede nel ripristino delle normali funzioni cellulari dell’intero organismo, bilanciando il rapporto ossidanti/antiossidanti soprattutto durante le malattie. Diversi studi e progetti di ricerca hanno dimostrato e stanno verificando la sua azione positiva su varie malattie infettive (raffreddore, influenza, mal di gola), stati infiammatori, lesioni e affaticamento. Quando va preso? L’ FPP deve essere preso lontano dai pasti, lasciando sciogliere il contenuto della bustina sotto la lingua. Meglio non bere o mangiare per 30 minuti prima e dopo l’assunzione. Per una prevenzione anti-invecchiamento e in dermatologia si consiglia l’assunzione di una bustina al giorno per cicli di trattamento di 2/3 mesi l’anno. Per un’azione anti- radicali liberi si utilizzano da 1 a 3 bustine al giorno fino al miglioramento delle condizioni generali e alla diminuzione della sensazione di affaticamento. Come fortificante delle difese immunitarie si consiglia l’uso di: 2 bustine al giorno per 2/3 giorni fin dalla comparsa dei primi sintomi (raffreddore, influenza, mal di gola), in quanto agisce più prontamente sulla fase iniziale dell’invasione batterica o virale. M a indipendentemente dalle posologie consigliate, ognuno può adattare il trattamento preventivo a seconda delle condizioni ambientali a cui è esposto. Chi non fuma, non beve alcolici, svolge attività fisica regolarmente e non vive in ambienti ad alto tasso di inquinamento, potrà assumere l’FPP per 2/3 cicli di trattamento durante l’arco dell’anno. Per chi è più esposto a stress ambientali e ad abitudini nocive (fumo, alcol, sedentarietà) sono consigliati trattamenti più lunghi e regolari. Può essere preso anche dai diabetici: una bustina di FPP equivale a meno di mezza zolletta di zucchero, pari all’1% del valore raccomandato giornalmente. Sottolineo che l’assunzione in gravidanza deve essere limitata e, soprattutto, con- cordata col medico curante. Infatti la papaya contiene papaina, un enzima che in alcuni casi può causare irritazione gastrica. N umerosi studi scientifici stanno esaminando, con ottimi risultati e totale innocuità, l’efficacia clinica dell”FPP in pazienti affetti da epatite B, diabete insulino-dipendente, tumori e sottoposti a radiazioni terapeutiche o accidentali. Sembra inoltre poter essere utilizzato per alcune malattie degenerative cerebrali quali Alzheimer e Parkinson (nelle quali vengono prodotte grosse quantità di ossidanti), considerando che, spesso, i pazienti affetti da tali sindromi, dopo 8/10 anni non rispondono più alle terapie classiche. In questo caso però, l’FPP non deve essere considerato un sostitutivo ma, unicamente, un valido integratore delle normali terapie. Lo stesso Professor Montagnier ha evidenziato che il futuro della medicina debba essere diretto verso la prevenzione poiché meno costosa per la società, migliore per il singolo individuo e preferibile alla medicina curativa o alla chirurgia mutilante. Meglio trattare persone ancora in buona salute piuttosto che aspettare che le loro condizioni peggiorino, talvolta irrimediabilmente. L’FPP è un ottimo integratore alimentare che può aiutarci a mantenere l’organismo in buona salute e a combattere naturalmente le più comuni e frequenti patologie stagionali. Farmacia Marinoni Corso Buenos Aires, 55 - Milano Tel. 02 29 40 05 13 - Fax 02 29 51 37 32 H O D 2 8 - 33 Origine a preparazione del seitan deriva da un procedimento che ha antiche origini orientali. Probabilmente furono dei monaci buddisti del XVII secolo a scoprire per primi come il glutine sottoposto ad un particolare procedimento di lavorazione potesse acquisire una sostanza fibrosa simile alla carne. L Caratteristiche tradizionali un prodotto totalmente vegetale, digeribile perché composto essenzialmente da acqua (70/75%), proteine (15/17%), carboidrati (8/10%) e pochi grassi. Rispetto al frumento intero ha però perso nel dilavamento una parte di vitamine e minerali. È Involtini di seitan design INGREDIENTI ● 1/2 dl di acqua ● una confezione di seitan naturale ● 2/3 cucchiai di tamari ● 20 ravanelli di media grandezza. PREPARAZIONE Bollite in una pentola a pressione l’acqua e il tamari. Lavorate e appiattite una noce di seitan su un tagliere precedentemente bagnato fino a ottenere la base dell’involtino, ponete due ravanelli al centro dell’impasto e richiudetelo sigillandone i bordi. Ripetete l’operazione fino all’esaurimento dei ravanelli. Riponete gli involtini così ottenuti nella pentola uno accanto all’altro. Coprite la pentola e cuocete per 30 minuti. Potete presentarli semplicemente così o con una salsa fatta con acqua, tamari, zenzero e cipollotto. ■ Ragù di seitan INGREDIENTI ● 400 g di seitan fresco ● 3 cipolle ● 2 carote ● 2 rape ● uno spicchio d’aglio ● un cucchiaio di shoyu ● un cucchiaio di olio extra vergine ● timo e alloro. PREPARAZIONE Tagliate il seitan in bastoncini e saltatelo in una padella appena unta con l’olio. Aggiungete le cipolle affettate, aspettate qualche minuto e unite le rape e le altre verdure con gli aromi. Ammorbidite con lo shoyu e una tazza di acqua calda, e cuocete il tutto per circa mezz’ora aggiungendo se necessario altra acqua. Potete condire la pasta, ma è anche ideale sulla polenta. ■ Proprietà l seitan tradizionale viene anche chiamato “la bistecca di grano” sia perché si presenta,come già detto,molto simile ad una fetta di carne,sia perché viene spesso utilizzato nelle diete vegetariane come sostitutivo proprio di questa. I Modalità di cottura e di consumo Il seitan può essere consumato in molti modi, secondo le ricette più tradizionali della carne, ma bisogna fare attenzione perché richiede una cottura più breve. È ottimo grigliato, preparato in arrosto, affettato sul pane, o cotto sulla piastra. Il seitan naturale può essere lavorato per creare deliziosi involtini o polpettoni, oppure tagliato a cubetti e, aggiungendo verdure, preparato sotto forma di spiedini. ■ NaturaSì a Milano si trova in Via Fara, 35 - Via Millelire, 14 - Viale Cassala, 61 Via Melzo con Via Lambro, 7 - Via Petiti, 6 - E-mail: [email protected] 34 - HOD 28 Illustrazione di ilaria Comolo Il Seitan Secondo i dati dell’osservatorio IsmeaNielsen sugli acquisti delle famiglie italiane, si evidenzia nel primo trimestre del 2003 un incremento significativo nel consumo di pasta, pari a + 3,7%, a vantaggio di tutte le tipologie: pasta di semola, all’uovo, secca e fresca, ripiena e confezionata. Più nel dettaglio, la ripresa dei consumi di pasta secca è pari al 4,6% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Trend positivo anche per prodotti biologici, normali e integrali, a conferma di un andamento indubbiamente positivo che, nell’arco degli ultimi dodici anni, ha portato il consumo pro capite da 25 a 28 kg. Parallelamente il settore si è giovato di un aumento della produzione e delle esportazioni. La PASTA è nuda di Fulvio Simoni agionando su questi dati, appaiono lontani i tempi in cui la pasta, alimento simbolo della cucina italiana, era finita sul banco degli imputati come principale causa di sovrappeso e obesità, da parte di sostenitori di improbabili diete iperproteiche, ipocaloriche e via dicendo, completamente svincolate dal contesto storico-socialeambientale in cui viviamo e che, gastronomicamente parlando, si riassume coi termini di “dieta mediterranea”. Al contrario, alimento versatile per eccellenza, la pasta si è progressivamente assimilata a culture alimentari molto lontane - si pensi al Giappone, paese tradizionalmente legato al riso - e si è conquistata la grande considerazione di molti grandi cuochi del mondo, fra i quali il catalano Ferran Adria che l’ha definita “l’alimento più moderno”. La pasta è un prodotto relativamente neutro, il cui pregio principale è quello di esaltarsi ed esaltare condimenti e sughi assai variabili tra loro; su questo punto occorre agire per ottenere un piatto equilibrato e completo. Di fatto essa fornisce un apporto non trascurabile di proteine vegetali, seppure di medio valore biologico: in particolare è carente di alcuni amminoacidi essenziali, mentre fornisce un buon apporto di metionina; può essere pertanto integrata perfettamente con dei legumi, complementari sotto il profilo proteico e nutrizionale. Ciò che le conoscenze scientifiche ci insegnano, pertanto, è già evidente e presente nella nostra tradizione alimentare, in particolare in preparazioni un tempo appartenenti alla cosiddetta cucina povera di origine contadina, oggi veri e propri piatti prelibati per R H O D 2 8 - 35 palati esigenti.Allo stesso modo va interpretata l’atavica usanza di condire la pasta con del formaggio per completare il piatto sul piano proteico. Sotto il profilo prevalentemente calorico sembra ormai appurato che, a parità di apporto calorico, sia il rapporto fra grassi e carboidrati a fare la differenza. In particolare, nei regimi dimagranti può risultare utile diminuire drasticamente l’apporto di grassi a favore di carboidrati complessi contenuti in pasta, pane, riso. Detto questo, appare evidente che, in ragione di uno stile di vita maggiormente sedentario e meno dispendioso sul piano fisico, possa risultare conveniente concepire la pasta, nelle sue diverse preparazioni, come piatto unico, evitando di farla seguire da secondi piatti altrettanto sostanziosi e complessi. te più elevati vi è essenzialmente un costo di lavorazione maggiore, oltre che una selezione severissima dei grani duri da miscelare; in particolare alcune fasi produttive risultano molto più lunghe, con tempi che vanno dalle 24 ore fino ad alcuni giorni per certi formati. La distribuzione più limitata e una maggiore difficoltà nell’accesso agli spazi pubblicitari sono ulteriori voci che contribuiscono ad incrementare il prezzo del prodotto finito, che tuttavia è in grado di offrire una qualità,dei sapori e delle sensazioni assolutamente preclusa alla seppur ottima produzione industriale. Un piatto di... storia arlare di pasta, pane e più in generale di qualunque prodotto derivato dai cereali, significa analizzare una delle fasi evolutive più importanti nella storia dell’umanità. Vuol dire porre l’attenzione sul rivoluzionario passaggio da una vita nomade e seminomade ad una vita stanziale, e alla nascita di una primordiale forma di agricoltura organizzata e programmata.I cereali primitivi - tra cui le varietà di frumento monococcum, dicoccum e altri - erano caratterizzati da spighe fragili che a P arà utile soffermarci brevemente sulle piccole realtà produttive di tipo artigianale, vero e proprio fiore all’occhiello nel settore e diffuse prevalentemente in Abruzzo, Campania e Puglia. Alfieri di tradizioni secolari oscurate dai grandi marchi nazionali industriali, si sono conquistate nel tempo una folta schiera di appassionati e intenditori disposti a un esborso maggiore per ALCUNI EVENTI PASTAIOLI assicurarsi prodotti di eccellente livello ● IN LAZIO A GENNAIO qualitativo. Alla base Gara di pastasciutta durante la festa di S. Antonio Abate a Farnese (Viterbo). Per indi prezzi decisamen- formazioni: tel. 0761 45 83 81. ● IN ABRUZZO IL 17 GENNAIO S A Scanno (L'Aquila), festa del celebre santo con cucina e distribuzione di “sagne”, fettuccine di pasta fresca benedette con una speciale formula medioevale. ● IN LOMBARDIA A FEBBRAIO Nella piazza principale di Castel d'Ario (Mantova) si svolge la tradizionale Bigolada. La festa è chiamata così per i bigoli, tipici spaghetti del luogo. Per informazioni: tel. 0376 66 06 38. Una scena di “Miseria e nobiltà”, 1954 ● IN 36 - EMILIA ROMAGNA IN MARZO (1A DOMENICA DI QUARESIMA) Festa dei maccheroni a Imola (Bologna). Per informazioni Comitato organizzatore: tel. 0542 68 19 21. ● NELLE MARCHE IN MARZO A Mondolfo (Pesaro) Spaghettata di Quaresima, festa con degustazione di spaghetti. Per informazioni Regione Marche Servizio Turismo-Ancona: tel. 071 80 62 284. A Roma inoltre si trova il Museo Nazionale delle Paste Alimentari - HOD 28 Piazza Scanderbeg, 117 - Aperto tutti i giorni, compresa la Domenica, dalle 9.30 alle 17.30: tel. 060 96 91 119 / 69 91 120. Per ulteriori informazioni: www.pasta.it ■ maturità si spezzano per favorire la disseminazione naturale della semente: questo ha posto all’uomo, che nel frattempo aveva imparato a conoscerne l’elevato potere nutrizionale, il problema della raccolta e della semina, che doveva avvenire in momenti opportuni. Tutto ciò ha imposto una disciplina e delle regole: si è costituito un calendario per le varie operazioni e, in pratica, si è sviluppata una cultura. Le civiltà stanziali si sono sviluppate sulla coltivazione di orzo e frumento (civiltà mesopotamiche e di rimando mediterranee - europee), riso (civiltà orientali, indonesiane, indiane e cinesi), mais (maja, aztechi, civiltà precolombiane in genere). Ovunque, il successo dei cereali è stato sancito dal loro elevato apporto nutrizionale, dalla relativa facilità di conservazione, lavorazione e trasporto e dalla semplice constatazione che i prodotti da essi derivati, in primis il pane, non stancano.L’uomo, una volta constatata la possibilità di sminuzzare e triturare i cereali, ha dapprima iniziato ad impastarla con acqua, cuocendo l’impasto su pietre roventi e al calore del fuoco fino ad ottenere focacce primitive o pane azimo. Da qui alla sperimentazione di altre forme di cotture siano esse in brodo o in acqua - il passo è breve. Per questo motivo risulta abbastanza capzioso il tentativo di attribuire l’invenzione della pasta a qualche popolo o civiltà particolare. È più facile che vi si sia giunti parallelamente e che non si debba parlare di “invenzione”, quanto della naturale conseguenza dell’evoluzione umana e dello sfruttamento delle risorse disponibili. Tra i primi documenti relativi a una preparazione riconducibile alla nostra pasta, c’è il De rerum coquinaria libri di Apicio, nel quale si descrive un tipo di timballo racchiuso da “lagana” (sing. laganum, una sorta di lasagna ante litteram). Per diversi secoli non si hanno più documenti certi, mentre per quanto riguarda un particolare formato - i maccheroni - alcuni imputano la loro invenzione agli arabi ed individuano nella Sicilia la terra di origine: qui, nei pressi di Palermo, si produceva una pasta a forma di fili, conosciuta con il termine arabo “itriyah” e ancora oggi sono conosciuti i vermicelli di Tria. Ma occorre fare chiarezza sul termine “maccaroni”, dapprima utilizzato piuttosto genericamente Come cuocere la pasta Sebbene si tratti di una cosa piuttosto semplice, alcuni piccoli accorgimenti possono risultare preziosi per la preparazione di un piatto impeccabile in tutti i suoi aspetti. La pentola, innanzitutto: è bene che sia piuttosto grande, con altezza superiore al diametro. Quindi, sarebbe di regola utilizzare un litro di acqua per cento grammi di pasta, ma è meglio abbondare affinché la temperatura rimanga costante durante la cottura. Un’ulteriore aggiunta di olio può essere consigliata per la cottura di sfoglie grandi come lasagne o per pasta fresca, affinché non si attacchino.Il sale va aggiunto nella misura di circa 10 grammi per litro e la cottura risulta agevolata coprendo la pentola per circa 2/3. Ed eccoci ai tempi di cottura: spesso non possono essere determinati perfettamente a priori, ed è sempre meglio assaggiare la pasta per determinare empiricamente il raggiungimento della giusta consistenza, definita, come sappiamo, dall’espressione “al dente”. ■ per individuare varie tipologie di paste ripiene o anche gnocchetti di semola, e comunque dall’etimologia incerta. La confusione regna fino al ’700 quando i maccheroni vengono di fatto adottati dai napoletani nell’accezione di paste lunghe trafilate. A partire dal secolo successivo, infine, si ha la definitiva coniazione del termine spaghetti, che pone fine agli equivoci e definisce una volta per tutte un termine univoco per indicare il formato di pasta più famoso e celebre del mondo, la cui invenzione - sicuramente - non è attribuibile ai Cinesi, visto che documenti d’epoca lasciano pochi dubbi sul fatto che fossero già conosciuti prima che Marco Polo facesse ritorno dal suo lungo viaggio in oriente. Non occorre nemmeno cadere nella tentazione di attribuire ai napoletani l’invenzione di questo formato di pasta, sebbene essi li abbiano esaltati e in qualche modo adottati, facendone la base dell’alimentazione popolare già a partire dal ’600 e dando origine ad un binomio inscindibile che nell’immaginario collettivo sopravvive ancora oggi. ■ H O D 2 8 - 37 fai noi da Occorrente ● ● Cornice in legno o cartone; Pasta di vari formati, fusilli, rigatoni, farfalle, ditalini rigati; ● Colla polivinica (o vinilica)??? (la trovate nei colorifici o cartolerie); ● Un pennello piatto; ● Una bomboletta di oro spray (nei colorifici); ● Flatting per finitura (anche spray, più comodo da usare). testo e disegni di Cristina Corvaglia Come fare nnanzitutto disponete la pasta su della carta da giornale, in modo che i pezzi non si tocchino. Quindi prendete la bom boletta spray color oro, spruzzate in modo uniforme e attendete i tempi di asciugatura consigliati (quanto tempo e si deve girare la pasta anche dall’altra parte????). A questo punto, iniziate a spennellare con la colla un primo angolo della cornice e attaccate la pasta liberando la fantasia. I na volta ricoperta la cornice con la pasta, tornate a spennellare il tutto (???) con un sottile strato di colla per assicurarsi un fissaggio ottimale. Alla fine, quando la colla è asciutta, stendete il flatting di finitura per lucidare la cornice così ultimata. U L’Idea in più da regalare alle vostre bimbe Sarà divertente comporre collane e braccialetti infilando maccheroni, penne e ditalini rigati laccati d’oro, facendoci aiutare da un filo d’elastico fermato alla fine con un semplice nodino. ■ E per chiudere: Vuoi una cornice di pasta su commissione? Contatta: [email protected] 38 - HOD 28 SPECIALE ERBAGENDA È lei! È un’agenda valida fino al 2007, è un libro di ricette per la salute di tutti i giorni, per la tua bellezza, da mangiare... è un meraviglioso e utile regalo di Natale per te e gli altri. Decotto per digerire INGREDIENTI PER 4 TAZZE ❋ la scorza di un’intera arancia ❋ un litro d’acqua ❋ miele quanto basta. PREPARAZIONE Unite la scorza all’acqua, mettete sul fuoco e portate a ebollizione, lasciate bollire per una decina di minuti. Quindi fate riposare (fino a quando si può bere senza scottarsi), aggiungete il miele e sorseggiate. Da bere dopo mangiato. ■ Crema di arancio P rendete un bicchiere di succo di arancia fresco, aggiungete due cucchiai di latte o yogurt, un cucchiaio di miele e mescolate. ■ Cara, vecchia sana magia S entite desiderio di maternità ma i figli non arrivano? Strofinatevi sul ventre polvere di zafferano, tutte le mattine. Si dice che questa pratica propizi la fertilità e favorisca le gravidanze ma attenzione, l’agognato pargolo che nasce sotto gli auspici dello zafferano... sarà inevitabilmente un maschietto. ■ d.it o h . w w sito w l u s . e 347 r a 1 n 6 i 3 d r 8 o Si può nando allo 02 hod.it a@ e r d telefo n a . l ai via e-m 01 arancio __________________________________________ 8.00 __________________________________________ 9,00 __________________________________________ 10,00 __________________________________________ 11,00 __________________________________________ 12,00 __________________________________________ 13,00 __________________________________________ 14,00 __________________________________________ 15,00 __________________________________________ 16,00 __________________________________________ 17,00 __________________________________________ 18,00 __________________________________________ 19,00 __________________________________________ 20,00 Cara, vecchia sana magia L’ arancio, e in particolare i suoi fiori, sono utilizzati nella magia per attirare l’amore. Forse non tutti sanno che se una fanciulla vuole propiziare il matrimonio potrà spargere in un venerdì di luna piena i fiori profumati di questa pianta e... magia vuole che entro l’anno troverà l’uomo giusto. Chi invece, indifferente alle lusinghe di Venere, preferisse propiziare il denaro e la prosperità, dovrà mettere le bucce del frutto a seccare su un fornello appena spento, o tra le braci ancora rosse del camino. Il profumo sprigionato pare attirare la buona sorte, la prosperità e il denaro, oltre che addolcire l’atmosfera col suo aromatico fumo. ■ S. Maria Madre di Dio 02 __________________________________________ 8.00 __________________________________________ 9,00 __________________________________________ 10,00 __________________________________________ 11,00 Antica ricetta di conserva __________________________________________ 12,00 INGREDIENTI ❋ 12 arance ❋ 1 limone ❋ zucchero ❋ 4 cucchiai di ottimo Rum ❋ acqua. __________________________________________ 13,00 PREPARAZIONE Foracchiate la buccia __________________________________________ 14,00 delle arance con la forchetta e, cambiando l’acqua mattina e sera, tenetele a mollo per tre giorni. Tagliatele a fette sottili eliminando tutti i semi, pesatele, aggiungete tanta acqua quanta è la metà del loro peso e fate bollire il tutto per dieci minuti. Aggiungete il limone tagliato a fette e senza semi, lo zucchero in quantità uguale al peso delle arance e rimestate finché il composto inizierà anch’esso a bollire. Per accertarvi che la cottura sia giusta, versate un cucchiaio su un piatto: se stenta a scorrere vuol dire che è pronta. Lasciate intiepidire, aggiungete il Rum e mettetela negli appositi vasetti a chiusura ermetica. ■ __________________________________________ 15,00 __________________________________________ 16,00 __________________________________________ 17,00 __________________________________________ 18,00 __________________________________________ 19,00 __________________________________________ 20,00 SS. Basilio e Gregorio Pastasciutte da Hollywood “ Vorrei qualcosa da mangiare, qualcosa di leggero... qualche panino, qualche acciuga, un po’ di burro, carne, pesce, contorno e antipasto. Antipasto sì, io per antipasto prendo pasta e fagioli! disegni e testo di Francesca Carmelini ” (Totò in “Fifa e arena”) Ingredienti Pasta e fagioli alla napoletana ● mezzo chilo di fagioli cannellini ● un sedano ● un ciuffo di basilico ● cinque pomodorini (di Pachino) ● aglio ● olio extravergine d'oliva ● due manciate di tubetti o pasta spezzata (“Totò sexy” di M. Amendola - 1963) Preparazione A mmollare i fagioli qualche ora e lessarli, eventualmente con una foglia d'alloro, per un'ora. Soffriggere due cucchiaiate di olio con qualche spicchio d'aglio a seconda dei gusti ed il sedano tritato grossolanamente, aggiungere i pomodori, il basilico e il peperoncino spezzettato a mano. Dopo una ventina di minuti unire tre quarti dei fagioli con un po’ della loro acqua, e aggiustare di sale. Da quando riprende a bollire far cuocere ancora una decina di minuti, passare tutto al passaverdure e rimettere sul fuoco con i fagioli rimasti e un po’ di acqua o brodo vegetale. Buttare la pasta nel momento in cui la minestra riprende a bollire, cuocere al dente e servire con un filo di olio a crudo. È meglio tiepida, o anche il giorno dopo. ■ Spaghetti alla puttanesca Ingredienti ● 350 g di spaghettini ● 300 g di pomodoro da sugo ● olive di Gaeta e capperi ● acciughe sotto sale o pasta d'alici ● olio extravergine d'oliva ● aglio, sale e pepe ● peperoncino e prezzemolo 44 - HOD 28 (“Spaghetti house”, di G. Paradisi con Nino Manfredi e Leo Gullotta - 1982 ) Preparazione S nocciolare le olive, far rinvenire i capperi in acqua tiepida, pelare i pomodori e tagliarli a filetti. Soffriggere olio, aglio e peperoncino ,aggiungere i pomodori , i capperi e le olive e cuocere una ventina di minuti. Sciaquare bene le acciughe e spezzettarle, tritare il prezzemolo e unire al sugo ben ristretto. Condire gli spaghettini al dente e aggiungere altro peperoncino a piacere. Ingredienti Minestra di pasta e broccoli (“Roma città aperta”, di R. Rossellini con Anna Magnani - 1945) Preparazione ulire e tagliare sottilmente il broccolo, soffriggerlo con olio, aglio e peperoncino. PSpostare il tutto in una pentola capiente, unire 300 g di broccoli ● 150 g di bavette o pane abbrustolito ● concentrato di pomodoro ● aglio ● olio, sale ● peperoncino ● dado vegetale ● un paio di litri di brodo vegetale e un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Portare a bollore e cuocere per una quarantina di minuti. Quando si vuole buttare la pasta lasciar prima evaporare l'acqua in eccesso, altrimenti mettere il pane abbrustolito sul fondo dei piatti e versare la minestra ben calda. ■ Ingredienti ● 350 gr spaghetti o tagliolini ● carciofi ● 250 gr pomodoro da sugo ● aglio ● olio extravergine d'oliva ● sale e pepe. Spaghetti con i carciofi (“Il postino”, di M. Radford con Massimo Troisi, Philippe Noiret - 1994) Preparazione P ulire i carciofi, tagliarli a spicchi e rosolarli in olio e aglio. “Sfilettare” i pomodori e privarli dei semi, unirli al soffritto e aggiustare di sale. Lasciar cuocere fino a che i carciofi non siano teneri. Scolare la pasta al dente e ripassarla nel sugo velocemente. Terminare con un giro di olio a crudo e una spolverata di pepe. ■ H O D 2 8 - 45 fai noi Pasta al sale da come quando e perché di Cristina Bertoli La storia nche se in Italia la tecnica di modellare la pasta al sale si è diffusa solo negli ultimi anni, in realtà l’arte di realizzare queste creazioni risale all’antichità ed è ancora particolarmente diffusa nel Nord Europa, dove è legata soprattutto alle decorazioni natalizie in onore di Santa Claus. Modellare la pasta al sale è un passatempo rilassante, facilissimo, divertente e di estrema soddisfazione. È sufficiente un po’ di pazienza e manualità per vedere realizzati deliziosi oggetti, degni della vetrina di un negozio di bomboniere. A L’impasto i sono diverse ricette:l’impasto classico è formato in parti uguali di farina 00 e sale C (che volendo si può macinare per ottenere un impasto più omogeneo) amalgamati piano a mano unendo acqua fredda, fino ad ottenere una pasta duttile ed elastica. Volendo si può aggiungere qualche goccia di olio di vaselina o vinavil. Mentre, se la pasta risultasse troppo compatta oppure troppo morbida, si potrà aggiungere, a seconda dei casi, acqua o farina. Con questa ricetta, una volta modellato l’oggetto del desiderio, occorre una cottura a forno bassissimo. Una simpatica variante, che al contrario non richiede alcuna cottura, consiste in un impasto di maizena e vinavil (in parti uguali), a cui si aggiunge olio di vaselina e succo di limone. L’importante in questo caso è far cuocere il tutto a fuoco lento, prima di modellare la pasta, fino ad ottenere un impasto omogeneo.Volendo, una volta pronto e messo dentro un sacchetto di plastica, l’impasto si può conservare in frigo. hi poi volesse colorare la pasta prima di modellarla, può farlo aggiungendo alla C stessa un po’ di colore a tempera e lavorando fino ad ottenere una gradazione omogenea (lavorando meno si ottiene l’effetto sfumato che è di grande impatto), oppure aggiungendo colori naturali: curry, paprica, zafferano, caffè, cacao, (o 46 - HOD 28 farine integrali per dare diversi effetti speciali). Ad ogni modo, prima di modellarlo, è sempre meglio far riposare l’impasto una ventina di minuti. La lavorazione Per lavorare la pasta sono indispensabili: ● matterello e coltello a lama piatta (per le fenditure); ● stuzzicadenti (per praticare piccoli fori) ● fil di ferro; ● tronchesini e pinze per formare i ganci che serviranno come anima interna della scultura o come estremità per appenderla al muro. e varie parti dell’oggetto si preparano separatamente e si uniscono usando un pennellino e un po’ d’acqua. Attenzione, mai usare collanti. Modellando la pasta sarà la fantasia a suggerire qualsiasi altro attrezzo per le vostre “creature”: ad esempio un semplice spremiaglio o uno schiacciapatate servono per creare capelli, spaghetti, o rotolini di pasta. L n effetto molto scenografico si ha premendo la pasta sulla parte posteriore di una foglia: in questo modo tutte le venature saranno trasferite alla foglia in pasta. Inoltre, alla pasta modellata si possono aggiungere elementi esterni come: chiodi di garofano, bastoncini, pizzi, nastri o stoffe. U L’asciugatura M ai usare alte temperature, altrimenti il vostro oggetto rischia di riempirsi di piccole crepe. Meglio il forno elettrico, e il forno a gas va usato con lo sportello semi aperto. La temperatura di cottura è intorno ai 70/100° C, non oltre. Tutti gli oggetti vanno appoggiati su un foglio di alluminio che andrà staccato al termine della cottura. Non esiste un tempo per la cottura completa: dipende dalla grandezza dell’oggetto e dal forno. Un ultimo bellissimo tocco dopo la cottura si ottiene conferendo all’oggetto piccole sfumature con l’acquerello. Il finishing umidità è il grande nemico della pasta al sale. È per questo che una volta cotti, tutti gli oggetti vanno protetti con una vernice trasparente: l’ideale è il flatting da barca.In questo modo si evitano la formazione di muffe e l’aggressione da parte dei vermetti esterni. Dopo un paio di anni sarà necessario trattare nuovamente la scultura con una più recente mano di vernice. ■ L’ Chi fosse interessato a ulteriori approfondimenti sulla pasta al sale o a far realizzare su commissione oggetti particolari e personalizzati (targhette, segnaposti, composizioni natalizie e pasquali), bomboniere per battesimi, comunioni e cresime, nozze, lauree, può mettersi in contatto con Cristina Bertoli via mail a questo indirizzo: [email protected] H O D 2 8 - 47 a cura di Fulvio Simone Che il sia con NOI L’andamento del mercato dei prodotti Bio è in continua crescita. È prevedibile, nel medio periodo, un rallentamento o i margini di crescita sono ancora ampi? llo stato attuale delle cose, non c’è alcun motivo di temere un rallentamento della crescita nel mercato dei prodotti Bio, soprattutto in un paese come l’Italia in cui la diffusione di questa cultura alimentare è relativamente recente. Rimangono ampi margini di crescita e del resto, secondo i dati diffusi dal ITC di Ginevra, la produzione biologica è destinata a crescere al ritmo del 20% annuo fino a raggiungere,nel 2005, una quota di mercato agroalimentare del 5/10% nei paesi industrializzati. A Com’è la situazione in Italia? e consideriamo la spesa pro capite nei paesi europei, l’Italia è ancora molto indietro rispetto a paesi di più forte e consolidata tradizione “Bio” quali Danimarca, Svizzera, Austria e Germania. Per altro, secondo quanto diffuso recentemente dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltura), nei primi mesi del 2003 abbiamo avuto un notevole incremento di S 48 - HOD 28 consumi, pari a +21%, in parte dovuto alla prepotente entrata in scena della Grande Distribuzione. Se poi consideriamo l’aspetto produttivo, e non dei consumi, l’Italia si è rivelata paese virtuoso sul piano della produzione biologica; il medesimo rapporto della CIA ci informa che ormai il 10% delle imprese agricole (circa 60.000 imprese) adotta un disciplinare di produzione biologica. Pochissimi paesi al mondo fanno di meglio; per questo mi sento di dire che il quadro complessivo è positivo e induce ad un certo ottimismo. Cosa cerca il consumatore nei prodotti Bio? nnanzitutto, in linea puramente generale, esistono due tipi di consumatori: quelli di più lunga data, generalmente di cultura medio-alta (e tra loro inserirei anche i vegetariani, vegani, sostenitori di cibi macrobiotici ecc…) che da sempre sono alla ricerca di qualità e di un benessere “psico - fisico” e hanno individuato nel mondo del biologico alcune risposte a questa loro esigenza. Si tratta di consumatori per lo più informati, avveduti, che hanno nei piccoli produttori e negozi specializzati il punto di riferimento privilegiato per i loro acquisti. I I disegni della scritta “bio”e nelle pagine sono state tratte da “Erbagenda”, illustrata da Ilaria Comolo e Cristina Corvaglia Il mondo alimentare sta davvero diventando sempre più Bio? Che significa in realtà, cosa bisogna guardare e cosa scegliere… Esiste una maggiore attenzione dei consumatori nei confronti di una buona alimentazione? Ne abbiamo parlato con Alessandro Pozzi, responsabile del Bio Store di Milano ed editore della rivista Bio Magazine. Prodotti biologici. Alimenti per intolleranti. Formaggi, Yogurt, Seitan, Tofu, Pasta fresca. Abbigliamento, Oggettistica Cosmesi naturale, Libri Fontane e giardini Zen Presentando questa pubblicità avrete diritto al 10% di sconto su tutti i prodotti. Ampia sala conferenze Corsi di cucina naturale A Milano in Via Passeroni, 6 (MM Gialla Porta Romana) Tel 02-58.32.83.87 A Piacenza in via VI Novembre, 56 Tel 0523-32.06.43 design Una fetta, via via più consistente, di consumatori è invece un’acquisizione recente. Sostanzialmente, i fattori che spingono con forza questo settore sono riconducibili ai numerosi scandali alimentari degli ultimi anni: lo scandalo BSE, ad esempio, è stato fondamentale! Ha suscitato allarme e creato nei consumatori l’esigenza di maggiore sicurezza alimentare. Una domanda che ha trovato “idealmente” risposta in un sistema produttivo più sano, genuino e in grado di fornire alimenti “migliori” sul piano organolettico. Ovviamente tutto questo è stato ben recepito anche dalla Grande Distribuzione, che all’interno dei suoi punti vendita promuove linee di prodotti Bio legati spesso a grandi aziende e multinazionali di produzione tradizionale che, potendo disporre anche di portentosi strumenti di marketing e commercializzazione, tentano di differenziare la loro offerta e andare incontro alle mutate esigenze alimentari dei consumatori. Con buona probabilità il cliente da supermercato è meno informato e consapevole di quanto, ad esempio, lo siano i miei clienti. Molti vengono attratti dal marchio, dalla confezione “ammiccante” ma, in fondo, non sanno orientarsi in modo appropriato nell’offerta sempre più ampia e possono inconsapevolmente andare incontro a brutte sorprese.Anche nel mondo del biologico la qualità risulta essere piuttosto eterogenea. Per concludere, non trascurerei fra i fattori che contribuiscono al successo di questi prodotti, il consolidarsi di una coscienza ecologista che spinge verso un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente. È anche presente il tentativo di contrastare il continuo deterioramento della qualità della vita, soprattutto nelle grandi città: inquinamento, traffico, stress… si cerca di riappropriarsi di un legame con la terra anche grazie a queste rinnovate abitudini alimentari. Cosa possiamo dire riguardo alle possibili truffe ai danni di consumatori a livello di prodotti Bio? A volte si sente parlare con H O D 2 8 - 49 sospetto riguardo a questo settore, non a caso proprio nel momento in cui inizia ad imporsi…. vviamente, ogni tanto si leggono sui giornali interventi che mettono in guardia da possibili truffe, o partono campagne sfavorevoli alla produzione Bio. Personalmente credo che, come in tutti i campi, anche qua ci siano furbi e speculatori, produttori che cavalcano l’onda del successo senza rispettare le regole. Ma non si deve mai generalizzare. I produttori in Italia sono sottoposti a controlli rigorosi da parte di otto enti accreditati a livello nazionale che svolgono periodici e attenti controlli. È possibile che qualcuno riesca a sfuggire a questa rete, e in questo caso va giustamente individuato e perseguito, anche perché con il suo comportamento disonesto non arreca certo vantaggio al settore. O E per quanto riguarda i prezzi? n altro luogo comune riguardo la produzione Bio è proprio legata ai prezzi, ritenuti talora proibitivi. Naturalmente con il progressivo aumento delle quote di mercato i prezzi si stanno livellando, e le differenze con i prodotti tradizionali non sono più così grandi. Occorre tener presente che se i costi di produzione possono essere inferiori (per il minor ricorso a trattamenti, sostanze chimiche di sintesi, lavorazioni invasive dei terreni, diserbo ecc.), le rese sono spesso più basse e questo si avverte sul prezzo finale. Facciamo l’esempio della pasta: in genere la differenza di prezzo è di circa il 30%, sicuramente non trascurabile. Ma in questo 30% sono racchiuse differenze sostanziali, quali la scelta più accurata del frumento (di coltivazione biologica e di provenienza nazionale), lavorazioni tradizionali con trafilature in bronzo, essiccazione naturale che impiega anche diversi giorni. U In definitiva… la qualità finale del prodotto è forse, in proporzione, più elevata di quanto non lo sia la differenza di prezzo… L 50 - HOD 28 Sarebbe certo ipocrita sostenere che i prodotti Bio sono a portata di tutti, che non ci siano limitazioni per i ceti sociali più bassi; ma non è l’unico settore in cui vi sono tali differenze. Qual è il livello informativo dei consumatori e come viene affrontato l’argomento da giornali specializzati e non? ipende dai periodi, dai giornali… Diciamo che talvolta si assiste a campagne di stampa piuttosto negative sui prodotti Bio; altre volte se ne parla invece bene; vi sono anche enti pubblici che hanno rivisto le proprie posizioni. Ad esempio, il Comune di Milano distribuirà agli studenti delle scuole un opuscolo informativo sull’alimentazione biologica, e nella pratica molte mense scolastiche si stanno convertendo a questi prodotti, cosa che non mi pare di poco conto. Insomma, la stampa (e non solo) si è accorta dell’attenzione dei consumatori alla buona alimentazione. Quando nel 1999 cominciai a editare un giornale dedicato totalmente al biologico mi prendevano quasi per matto; oggi grossi gruppi editoriali stampano riviste totalmente dedicate all’argomento. rmai tutti i maggiori gruppi di grande distribuzione hanno linee di prodotti certificate biologiche, ed esistono supermercati interamente dedicati al Bio. Il consumatore si informa e sempre di più chiede questi prodotti, soprattutto ora che così tanti problemi, dall’inquinamento agli scandali alimentari, creano ansia e incertezza per il futuro. Insomma, l’informazione sta arrivando abbastanza bene, anche se avendo due punti vendita, uno a Milano e uno a Piacenza, notiamo che tra le due città esiste una differenza sensibile di richiesta prodotti: il milanese è molto più attento e scrupoloso, il piacentino si avvicina con maggiore diffidenza. ■ D O Info: 02-58.32.83.87 e-mail: [email protected] Vivere Bio... ...Mangiare Bio. Rivista distribuita gratuitamente in lombardia patrocinata dal Musica Psichica “ Chiudo gli occhi, respiro lentamente, la musica accarezza la mia Anima. Tutto sembra già più chiaro nella mia mente.Sento una voce dentro di me. È la parte più profonda del mio Essere. Quella parte che m’indica pensieri ed emozioni da ascoltare, per vivere veramente il mio vero IO . ” L a musica è il linguaggio “più antico del mondo”. Arriva direttamente dentro di noi, ci parla, ci sostiene, ci emoziona, ci dà coraggio, ispirazione! Il canto è stato il primo modo degli esseri umani per comunicare l’uno con l’altro, è per questo che ha la grande capacità di unire le persone. Quando cantiamo, non importa se lo facciamo di professione o sotto la doccia, rendiamo libera la nostra Anima, ci permettiamo di esprimerci in modo spontaneo. I bambini sono maestri in questo, qualsiasi emozione provano cantano: di gioia, di dolore, di vittoria… Il Canto Psichico lavora in questo modo, cioè parla direttamente alla nostra Anima. I canti si possono fare sia per gruppi sia per una singola persona. Si lavora sempre facendo l’”interiorizzazione” di un concetto che avviene attraverso il canto. Come avviene tutto questo? È molto semplice, il “cantante” si siede vicino alla persona (qui parliamo della seduta individuale), e con una breve meditazione interiorizza il concetto scelto, ad esempio “Il Benessere”. A questo punto il cantante diventa un canale per suoni e parole che creano delle vibrazioni. Intanto la persona è rilassata, ad occhi chiusi, e ascolta il messaggio che in questo caso gli darà una sensazione di benessere, ma non solo. Grazie al canto avrà la possibilità di capire qual è il “suo” benessere, e come può raggiungerlo. A qualcuno possono arrivare vibrazioni molto dolci, messaggi come quello di disegnare tutti i giorni perché, alla sua Anima, è questo ciò che manca. Ma ogni canto è “unico”, perché ogni essere è diverso dall’altro! Anche nei gruppi, il tema scelto sarà qualcosa che,”in quel momento”, è importante per tutti i presenti! (Per i gruppi preparo una lista di temi da scegliere insieme!). Il canto dura circa una mezz’ora, quindi si interpretano le sensazioni e i messaggi che sono arrivati alle persone. I temi su cui fare i canti sono tantissimi: per rilassarsi c’è “Eliminare l’Ansia”, per sviluppare l’intuizione “Ascoltare l’intuizione”, per la creatività “Esprimere la Creatività”, e per l’Amore, “Aprirsi all’Amore”! Possiamo anche fare un canto per sentire la Terapie dolci, che riportano nostra unione con l’Universo, e sul sentire la prealla “guarigione” senza di Dio! ■ REBIRTHING MUSICA PSICHICA CANTO PSICHICO con armonia e gioia! Stella Romanelli Tel. 339.63.48.966 E-mail [email protected] 52 - HOD 28 design Stella Romanelli lavora con le Terapie Alternative: con il Rebirthing e con la Tecnica Vibrazionale. In particolare con la Tecnica Vibrazionale usa il Canto Psichico e l’attivazione del talenti! Guida le persone, in ogni seduta e in ogni gruppo, creando sempre percorsi unici per ciascuno, sostenendo tutti ad esprimere la propria creatività e i propri talenti! lettera aperta - lettera apertalettera aperta - lettera apertalettera aperta - letter “Lo Shiatsu in manette e lo Shiatsuka al guinzaglio” Quale futuro per l'Operatore Shiatsu secondo la Proposta di Legge dell'On. Lucchese? In riferimento al dibattito che sta avvenendo a livello politico istituzionale e, in particolare, alla proposta dell’On. Lucchese riguardante la regolamentazione delle Medicine e Discipline non convenzionali, diventa assolutamente necessario ribadire quanto segue: “La richiesta che gli operatori del settore Shiatsu avanzano al mondo politico istituzionale è quella di vedere riconosciuta e regolamentata la propria disciplina, permettendo così agli operatori di esercitare la loro attività in piena dignità e autonomia professionale. Allo stesso tempo però, chiedono che tutto ciò avvenga nel rispetto delle caratteristiche di questa professione che in Italia, sin dai primi anni settanta, si è fatta conoscere grazie ai suoi specifici connotati e caratteristiche irrinunciabili. Mancante queste, lo Shiatsu non corrisponderebbe a ciò che gli Operatori e il pubblico finora hanno conosciuto come tale.” Infatti, la più importante novità di questa disciplina in ambito sociale non sta soltanto nel miglioramento che può arrecare ad algie dell'apparato locomotore o affini, ma soprattutto nel riequilibrio che lo Shiatsu ha sulla persona in quanto benessere globale psicofisico. È considerato fondamentale alla lettura di una eventuale regolamentazione su questa disciplina, la comprensione dell’ “approccio globale ed unitario della salute dell'uomo” per lo Shiatsu, l’acquisizione nella consapevolezza della complessità del sistema vigente, della stretta integrazione tra livelli fisiologici, energetici e psichici, nonché dell’importanza dell’equilibrio tra individuo e ambiente. Tutto ciò al di fuori dell'attuale ambito sanitario e universitario per come oggi si propongono. Questi sono i requisiti essenziali perché lo Shiatsu mantenga la sua dignità ed efficacia nel proporsi nella società, ma anche perché la disciplina dello Shiatsu possa collaborare con il mondo medico e ospedaliero, come tra l'altro é stato fatto in molti casi in Italia e nel mondo. L’ambiente naturale dell’apprendimento Shiatsu sono le attuali scuole di formazione associate alle rispettive federazioni. La grande maggioranza degli insegnanti di Shiatsu non sono laureati e perciò non possono per legge insegnare come docenti all'università. Inoltre quasi tutti coloro che sono laureati non hanno la laurea in professione sanitaria. Tutto ciò non viene considerato nella Proposta di Legge dell'On. Lucchese, che inserisce all'interno di un campo già regolamentato (l'attuale sanitario universitario convenzionale) discipline che convenzionali non sono e che hanno assoluto bisogno di essere riconosciute con la loro “anima” portante, base del loro successo. Nel nostro caso, lo Shiatsu sarebbe insegnato da qui a pochi anni da personale universitario incompetente del settore solo perché laureato. In sostanza, non sarebbe permesso di insegnare il vero Shiatsu, quello che oggi viene riconosciuto per tale. D'altra parte, la commissione ministeriale, organo decisionale sulla disciplina dello Shiatsu, sarebbe rappresentata in minoranza dagli esperti del settore Shiatsu e in maggioranza da burocrati del settore politico sanitario, uno dei quali in rappresentanza della Facoltà di Veterinaria!!! Con queste prospettive tecnico-filosofiche del progetto di legge Lucchese, abbiamo buon motivo per ironizzare (ma mica tanto) dicendo: “Lo Shiatsu in manette e lo Shiatsuka al guinzaglio”. Lo Shiatsu è una disciplina seria. L’Operatore è un professionista che ha già un curriculum professionale, e i professionisti operatori e insegnanti sono già oggi controllati da regolamenti e codici deontologici delle relative federazioni di categorie. Riteniamo che non sia serio né corrisponda ai desideri del consumatore utente denaturalizzare lo Shiatsu dando in mano la sua formazione a persone che non hanno una esperienza adeguata né tanto meno una visione filosofica adatta alla diffusione della disciplina. “Una regolamentazione che non rispetti la reale identità dello Shiatsu è sicuramente di totale danno alla disciplina stessa e agli attuali “riceventi” che usufruiscono da decenni di tale beneficio. Una regolamentazione, invece, che rispetti le caratteristiche dei connotati e tradizione dello Shiatsu che si è fatto conoscere ed ha avuto successo in Italia, può permettere a migliaia di operatori Shiatsu e insegnanti Shiatsu di poter lavorare riconosciuti dalle Istituzioni, divulgando nella società un’antica disciplina riproposta a livello mondiale in forma moderna, di cui la maggioranza dei cittadini é ormai a conoscenza da tempo.”. Douglas Gattini - Presidente della Federazione Italiana Shiatsu Per ulteriori informazioni: [email protected] - www.italiashiatsu.com N.b: I virgolettati sono frasi tratte da documenti pubblici FIS-FNSS) Vivere in armonia e salute è una questione anche di energia L o shiatsu risveglia la forza vitale, elimina lo stress che accumuliamo ogni giorno e, grazie al tocco sapiente di chi ci tratta, apre il circuito dei meridiani rendendoci più forti e reattivi. Obiettivo è il benessere generale. Flora Curci, operatrice shiatsu zen, con studio a Milano in via Sirtori 14 (Porta Venezia), tel. 02 20 47 689, offre un’occasione davvero speciale per i lettori di Hod: " Propongo una seduta di “Attenzione globale” a prezzo scontato: comprende una diagnosi energetica addominale, un intervento sui “vuoti e i pieni” dei canali energetici (meridiani) e un relax totale. Grazie a questo trattamento mal di schiena, cefalea, dolori articolari e cervicali, coliti, ansia, stress e insonnia migliorano nettamente. “Attenzione globale” dura un’ora, il prezzo pieno è 42 e, le clienti che presenteranno una copia di questo articolo pagheranno 36 e. . " Cosa vuol dire praticare lo shiatsu zen? S ignifica che c’è maggiore morbidezza e che le eventuali pressioni sono dolci, anche se non manca lo stretching. Come dice il mio maestro Tetsugen, lo shiatsu zen è essere attivi con il corpo, la mente, lo spirito, anche se si è distesi comodamente sul tatami e tutto il movimento è fatto dall’operatore. ■ 54 - HOD 28 Intelligenza Relazionale ssere in relazione, vivere la relazione, relazionarsi, assumere la responsabilità della relazione... concetti che rimandano ad un legame, ad un intreccio, ad un annodamento... relazione come capacità di essere in contatto, di sentire il rapporto con l’altro... ...l’altro che è fuori di me e l’altro che è in me… ...il mio mondo interno, l’insieme degli aspetti che costituiscono la mia persona (sensazioni, emozioni, immaginazioni, pensieri...)... ... l’essere in contatto che si basa su di una competenza fondativa: la consapevolezza, come presenza, come attenzione, come “esserci” laddove le cose accadono... E a capacità di porsi in relazione è una competenza che, come ogni altra, può essere accresciuta, stimolata, sostenuta, accompagnata, ampliata, approfondita... Formazione e consulenza per il Benessere Master in Intelligenza Relazionale 9 incontri sul benessere intra ed inter-personale. Rivolto ai professionisti della relazione che vogliano implementare le proprie capacità, consapevolezze ed abilità relazionali. Io Sto Bene Due giorni per stare bene con se stessi attraverso l’approccio delle Costellazioni Familiari, della psicosomatica e della meditazione:l’arte di stare con quello che c’è. TorreLuna s.a.s. Via Matteotti, 21 - Sirone 23844 LC Tel/fax 031 850025 www.torreluna.com e-mail: [email protected] L L avorare sulla relazione implica mettere in gioco le proprie competenze, assaporare le proprie modalità di essere in rapporto a sé e agli altri, vivere esperienze e attribuire significato a queste, portando coscienza ai vissuti per trasformarli in apprendimento emozionale, creativo e infine concettuale. H O D 2 8 - 55 Attività Settimanale del Centro ad ingresso gratuito per i soci Lunedì ore Autoguarigione per l'Ambiente Meditazione guidata Pratica per purificare il corpo la mente e l’ambiente ● n metodo speciale per purificare e rigenerare l’ecosistema basato sulla saggezza tantrica: come riconoscere l’interdipendenza tra il mondo interiore e l’universo intero per potersi collegare con la pura energia delle cinque Grandi Madri de gli elementi interni ed esterni (acqua fuoco ven to terra e spazio) U Martedì e Giovedì ore Guru Puja (Lama Champa) Preghiera e Meditazione ● a Guru Puja è uno dei testi basilari di studio e di pratica della tradizione Ghelupa È possibile nel partecipare alla celebrazione seguire la recitazio ne con un testo (sadana) oppure rilassarsi e medi tare in silenzio Un’occasione per accumulare me riti sul cammino spirituale e dedicare quest’ ener gia all’esaudimento dei propri desideri Chi lo desi dera può portare un’offerta di cibo che verrà con divisa con tutti i partecipanti L Mercoledì ● Ore Autoguarigione Tantrica NgalSo Meditazione guidata ● Ore Autoguarigione Tantrica NgalSo Meditazione guidata na tecnica di meditazione per rilassare e cura re il corpo la parola e la mente Si avvale della combinazione di mantra gesti simbolici (mudra) visualizzazioni e respirazioni per agire sui chakra e i canali di energia che costituiscono il corpo e la mente sottili L’Autoguarigione Tantrica ci insegna a riconoscere la relazione tra i disturbi emozionali e quelli fisici e potenzia l’energia aurica ■ U 56 -- H HO OD D 2 28 8 Kunpen Lama APPUNTAMENTI CON LAMA GANGCHEN RINPOCHE Sabato e Domenica Novembre ore Iniziazione dei 5 Zambala Zambala è considerato la divinità per l’incremento della “ricchezza” Questa pratica è in relazione al le famiglie dei Dyani Buddha: Zambala bianco famiglia di Vairochana elimi na le malattie la povertà il karma negativo e gli ostacoli rafforza tutte le virtù e la ricchezza realizza il potere di pacificazione; ● ● Zambala rosso famiglia di Amitaba attrae amicizie ricchezza e abbondanza realizza il po tere in genere; Zambala giallo famiglia di Ratnasambava in crementa il karma positivo la longevità la sag gezza e soddisfa le necessità materiali e spirituali realizza il potere dell’incremento; ● ● Zambala nero famiglia di Akshobia rimuove i disturbi mentali e le malattie protegge dai furti e provvede alle necessità basilari di ognuno rea lizza il potere di stabilità; ● Zambala verde famiglia di Amogasiddi aiuta a portare a compimento le azioni purifica i blocchi che provocano azioni sfortunate e interferenze realizza il potere che tutto compie Sab e Dom Dicembre ore Iniziazione di Vajrapani ajrapani è la speciale manifestazione di Buddha Shakayamuni che soggioga le V afflizioni mentali e le trasforma in energie di protezione e guarigione Detentore del dorje ha accesso a tutti i segreti della men Breve Biografia di Lama Gangchen Rinpoche Gangchen Istituto nato nel 1989 per la diffusione e lo studio della Filosofia Buddhista Tibetana, dell’Arte e della Cultura Medica Himalayana, dell'Autoguarigione Tantrica NgalSo e dell’Educazione alla Pace Associato all'Unione Buddhista Italiana te conscia e inconscia affrontandoli e fa cendo pace con loro Dal punto di vista tan trico la malattia mentale può dipendere da una esperienza traumatica Lama Gangchen ci insegna come trasformare i demoni del nostro mondo interiore e ci conduce a riscoprire la natura di puro cri stallo della nostra mente Con la partecipazione di Lama Michel Rinpoche. la Segreteria del Centro è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI AI CORSI: tel. 02 29010263 - 02 29000684 Via Marco Polo 13 - 20124 Milano Tel 02-2901 0263 Fax 02-2901 0447 e mail: [email protected] www.lgpt.net Lama Gangchen Rinpoche è nato nel Tibet occidentale nel Giovanissimo è stato riconosciuto come la rein carnazione di un Lama guaritore e all’età di anni fu in vestito col titolo di guida spirituale del monastero di Gangchen Choepeling A anni ha ricevuto il diploma “kachen” di solito con ferito dopo vent’anni di studio Fra i e i anni ha stu diato medicina astrologia meditazione e filosofia in due delle principali università monastiche del Tibet: Sera e Tashi Lhumpo Ha inoltre studiato a Gangchen Gompa Tropu Gompa e nel monastero di Neytsong È stato di scepolo di alcuni dei più importanti Lama della tradizio ne Ghelupa come SS Trjichang Rinpoche Nel in esilio in India ha continuato gli studi all'università “Varanasi Sanskrit” a Benares e nel ha ricevuto il grado di Geshe Rigram (simile a un dottorato) dall’uni versità monastica di Sera nell'India del sud Dopo la lau rea ha lavorato come lama guaritore nelle Comunità ti betane in Nepal in India e nel Sikkim ha salvato la vita di molte persone ed è stato nominato medico privato della Famiglia Reale Nel visitando l’Europa per la prima volta ha preso la residenza e la cittadinanza italia na Lo stesso anno ha aperto il suo primo centro euro peo: Karuna Choetsok a Lesbos in Grecia Qui ha pianta to un albero della bodhi nel “giardino di Buddha” con cui ha consacrato l’inizio di una lunga serie di statue thanke ed immagini di Buddha per la pace nel mondo Dal ha viaggiato in tutto il mondo curando insegnando e guidando molti pellegrinaggi in alcuni dei luoghi santi più importanti Da anni promuove un progetto molto importante: l’integrazione fra la medicina tibetana (un incredibile tesoro ancora sconosciuto al genere umano) con la medicina allopatica Lama Gangchen Rin poche è il detentore di un liniaggio antico ed ininterrotto di Maestri Tantrici nato ai tempi di Buddha Shakyamuni L’autoguarigione Tan trica Ngalso è basata sugli antichi insegna menti del Buddha ma è adattato alla gente mo derna Attualmente ha più di centri per l'educa zione della pace inte riore e gruppi di studio in tutto il mondo ■ H O D 2 8 - 57 Rebirthing Il primo e unico hammam tradizionale di Milano esclusivamente dedicato alle donne. Nell’hammam bellezza e benessere, cura del corpo e relax della mente si fondono nei trattamenti naturali della millenaria sapienza araba. Un paio d’ore di coccole immerse in un ambiente di gusto completamente orientale. SEDUTA DI CONSULTAZIONE GRATUITA viale Abruzzi, 15 - Milano tel. 02 29 41 16 53 www.hammamdellarosa.com Coccole alla rosa anche a casa con la linea dei nostri prodotti, in vendita esclusiva presso il nostro centro. design Desirée Chiesa Studio Life Synthesys via Veglia, 38 - Milano Tel. 02.64.27.510 - Cell. 339.48.54.835 @: [email protected] www.angelart.it/rebirthing Hammam della rosa design Un metodo di respirazione dolce che porta alla conoscenza di sé H O D 2 8 - 59 Reiki di Gaetano Vivo, Maestro di Reiki L' appoggiare le mani sul corpo non è un'idea del tutto sconosciuta. Se un nostro figlio si fa male o se ci facciamo male noi stessi, la prima cosa che ci viene in mente di fare è mettere le mani sulla parte ferita per sentirci meglio. Il contatto fisico fornisce calore e sentimenti di tenerezza e amore, e molte terapie lo prevedono come parte di un processo di guarigione. I l Reiki non è una religione né un culto, ma è una guarigione naturale che fornisce energia nella forza vitale. Il terapista Reiki riceve questa energia e attraverso le proprie mani la canalizza nel corpo del paziente. Si prova un senso di benessere totale quando si opera sui centri di energia nel corpo. La guarigione non è certo soltanto rimuovere un sintomo, come si pensa comunemente, ma è un processo completo e risolve appieno la causa della malattia stessa. Sebbene il Reiki sia nato in Oriente, oggi viene usato in larghissima scala soprattutto in Occidente ed è praticato per guarire una serie di malattie diverse sia mentali sia fisiche. È uno dei doni più belli che si possano ricevere e dividere con altri, é amore universale, compassione, armonia ed equilibrio, tutte qualità che ci portano verso un senso di integrità, attraverso un sentiero di gioia e felicità. 60 - HOD 28 I l Reiki è una semplice tecnica praticata con l'imposizione delle mani sul corpo. È un contatto terapeutico che permette all'energia di attraversare il corpo del paziente attraverso le mani del terapista che canalizza un'energia pura e purificatrice da una forza superiore che, in questa sede, chiamiamo Universo. Praticare il Reiki è un buon esercizio per gli studenti. Si esegue prima a livello mentale e poi a quello fisico. È bene sottoporre a Reiki ciò che si mangia, ciò che si beve, gli animali domestici, le medicine che si assumono, le piante di casa, la stanza in cui si dorme, la propria abitazione. Si sarà piacevolmente sorpresi dalla vibrante energia dalla quale si sarà circondati. L'universo ci fornisce una certa quantità di energia giornaliera. Molte persone oggi si stanno avvicinando al Reiki, consapevoli del benessere che i trattamenti Reiki sprigionano. È una terapia molto rilassante che guarisce dallo stress, dall'ansia e da tutto ciò che quotidianamente mina il nostro stato fisico. L'energia Reiki che il terapista trasmette al paziente è un'energia purificatrice che spazza via quella di cui il corpo non ha più bisogno e che in qualche modo si è accumulata nel corpo stesso. Il trattamento di Reiki funziona liberando i chakra da energie non volute (per alcuni “energia negativa”). I chakra sono cen- tri di energia. Ce ne sono molti nel nostro corpo, ma noi c'interesseremo solo dei sette maggiori. Il Reiki si trasmette attraverso un rituale iniziatico. iniziazione o armonizzazione connette il maestro alla fonte dell'energia universale per tutta la vita. Il collegamento alla fonte e l'abilità di canalizzare l'energia s'incrementano maggiormente nei successivi momenti del rito. Per connettersi all'energia universale il ricevente pone le proprie mani su se stesso o su altri per fare in modo che l'energia scorra attraverso di lui automaticamente. Durante il trattamento nel terapista avviene una crescita del KI che lo porta a sentirsi energizzato e in grado di eseguire anche più trattamenti, uno dopo l'altro. Le sue energie non si esauriranno mai perché provengono dalla Forza Universale di cui egli è tramite. Il terapista non assorbe alcuna energia dal paziente. Essa, infatti, è eliminata attraverso le estremità del paziente stesso (dita delle mani e dei piedi). Questa è la differenza basilare che intercorre tra Reiki e Pranoterapia. ● Il Reiki guarisce qualunque tipo di problema, basta desiderarlo veramente a livello inconscio. ● Pensieri e sentimenti di rancore sono le cause principali della restrizione dello scorrere dell'energia KI. ● La mente è responsabile della maggior parte delle malattie nel mondo moderno. ● Il Reiki opera direttamente sul subconscio che racchiude questi pensieri e sentimenti e spezza questo circolo vizioso mandando via i pensieri negativi per sempre. L' D opo questa fase di "eliminazione" e pulizia, il KI è libero di scorrere nel corpo equilibrando le funzioni del corpo fisico e restaurando condizioni di salute ottimali. Se si pensa ad una casa piena di luci il processo di iniziazione non è altro che l'azione di accendere le luci nella casa. Gli interruttori che sono collegati alle luci rappresentano i chakra. I chakra collegano il corpo fisico alla supercoscienza. Queste luci richiedono riparazioni e devono essere testate per assicurare che non ci siano. T rovo che in Italia esista una grande disinformazione sul Reiki per merito di alcuni maestri senza scrupoli che hanno fatto del Reiki soltanto un business lucrativo. Il Reiki non è tutto ciò, è giusto che i lettori sappiano che il Reiki è soltanto amore, e può essere donato soltanto con la bontà e la compassione che ogni essere umano ha dentro di sé, basta soltanto risvegliare il nostro cuore a tale disciplina. ■ Per maggiori informazioni: 347/12.81.143 - 333/72.39.319 [email protected] WWW.ReikiVivo.com Da Yrama trovate Prodotti dei Laboratori Cosmetici B&C - Istituto Engel CellCosmet St. Barth Valmont Selezione dei Migliori Maestri Profumieri Creed L’Artisan Profumeur Caron Annick Goutal Floris Yrama di Fabrizio Guatteri Via Domenico Cirillo, 14/A (Arco della Pace) - 20154 Milano Tel. 02 48 00 50 52 e-mail: [email protected] www.yrama.it H O D 2 8 - 61 Prima scuola italiana di formazione per terapeuti esoterici Dieci week end all’anno per tre anni di intenso studio e di profonda alchimia spirituale La scuola intende preparare al discepolato e al cammino iniziatico, fornendo gli strumenti teorici e pratici per focalizzare stabilmente la propria coscienza sul piano dell’anima, requisito fondamentale per potere operare nel campo della guarigione esoterica. Il programma estremamente vasto, spazier dalla conoscenza dei chakra, dell aura, dei corpi sottili, al carma, alla psicologia esoterica, alla conoscenza e all uso delle energie di raggio. Un guaritore esoterico deve poter aiutare i suoi fratelli a far fluire l energia dell anima, fonte di ogni vera guarigione, e deve sapere come questo pu avvenire in pratica. L iscrizione alla scuola comporta una decisa scelta di vita nel senso della trasformazione del proprio s inferiore e del servizio agli altri. Chi non avesse questi precisi intenti sappia che non potr essere accettato nella scuola, che sar fra l altro a numero chiuso. Per informazioni: Massimo Rodolfi tel-fax 059/93.73.27 [email protected] - www.tsc4.com/energheia Arte del massaggio Il messaggio del massaggio L’ Arte del Massaggio è una scuola di Massaggio che presenta una metodologia nuova e rivoluzionaria per quanto riguarda la cura del corpo. Ognuno di noi ha difficoltà a prendersi cura quotidianamente del proprio fisico. Abbiamo completamente ignorato il vecchio detto: mens sana in corpore sano,per cui sempre di più ci ammaliamo e ci indeboliamo.Lo scopo di questa scuola è di riprendere in mano il proprio corpo e quindi la propria vita,conoscere quel meraviglioso mondo del contatto fisico che ci riappropria della nostra vitalità. Nei corsi si impara il massaggio ma non solo, ci si massaggia a vicenda, si sviluppa la sensibilità tattile a cui noi insegnanti del Metodo diamo enorme attenzione. Ci si riappropria del nostro “sentire”, si sviluppa la tecnica e insieme la sensibilità e intuizione personale. I corsi sono strutturati in modo tale che i partecipanti oltre a sviluppare la conoscenza del Massaggio, sviluppano contemporaneamente una grossa Crescita Personale. I corsi sono ludici, abbiamo deciso di insegnare con il gioco concetti e temi importanti perché nella semplicità tutto è più facile ed entrano maggiormente le nozioni.I nostri corsi sono un cocktail esplosivo di vitalità in cui ogni partecipante può attingere differenti ispirazioni. Inoltre, imparando il Massaggio si può essere utili al prossimo. Portando una Metodologia nuova, questa scuola è utile sia ai professionisti del settore che a persone digiune in questo campo. Per tutti quelli che desiderano crescere e migliorarsi: Questa scuola è per Voi. Isabella Tavilla, massoterapista, dall’89 lavora nell’ambito delle tecniche di massaggio, integrando e approfondendo le metodologie orientali con quelle occidentali. Collabora con medici e terapeuti a Milano. Corsi di: ● Massaggio classico (Metodo Isabella Tavilla) I° - II° - III° livello ● Linfodrenaggio ● Massaggio con Floriterapia (Fiori Italiani) ● Tecnica Metamorfica ● Serate promozionali del massaggio (Metodo Isabella Tavilla) ● Serate esperienziali sui Fiori Italiani Arte del Massaggio design Via Milani, 3 - Milano Tel. 02/70.63.61.87 - 338/98.66.242 e-mail: [email protected] www.artedelmassaggio.it este ✩ Feste ✩ Feste ✩ Feste ✩ Feste ✩ Feste Feste tradizionali nelle nostre regioni a cura di Marina Robbiani Cosa: Fiera dei pastori Come: Assolutamente da non perdere questo incredibile mercato storico delle statuine da presepe. Ne troverete di ogni dimensione, materiale e soggetto, compresi i personaggi di attualità. Dove: A Napoli, in via S. Gregorio Armeno Quando: nei mesi di novembre e dicembre Note: tel. 081 55 23 148 Cosa: Festa di S. Andrea Come: Tradizione vuole che si accenda un grande falò su cui cuocere le triglie da mangiare tutti insieme. Segue processione in costume. Dove: A Presicce (Lecce) Quando: ultima domenica di novembre Note: tel. 0833 72 64 05 Cosa: Natale Come: Per Santa Lucia è costume preparare “la cuccia natalizia”, e cioè presepi di tutte le dimensioni, da grandi in miniatura allestiti sia nelle chiese che nei quartieri. Dove: A Paola (Cosenza) Quando: 13-31 dicembre Note: tel. 0982 58 34 85 Cosa: Presepe artistico Come: Famosa per le sue pregiate ceramiche, Castelli propone il suo presepe artistico-tradizionale con figure in ceramica a grandezza naturale. Un’occasione in più, se viaggiate da queste parti, per fermarvi. Dove: A Castelli (Teramo), chiesa di S. Maria e SS. Salvatore Quando: nel mese di dicembre Note: tel. 0861 97 95 50 Cosa: Fiera del radicchio Come: Si festeggia il radicchio rosso trevigiano, tra bancarelle a volontà. Dove: A Treviso, in piazza dei Signori sotto la 64 - HOD 28 Loggia del Palazzo del Trecento Quando: 14 dicembre Note: tel. 0422 54 96 48 Cosa: Fiaccolata della pastorella Come: Una fiaccolata con musica e canti di Natale arriva in piazza dove viene costruito un grande falò attorno a cui si aspetta la messa di mezzanotte. Dove: A Canneto sull’Oglio (Mantova) Quando: 24 dicembre Note: tel. 0376 71 700 Cosa: Il getto dei fiori Come: Il tutto nasce da una leggenda che racconta di come, all’epoca della strage degli innocenti, in val Gardena i bambini, gettati dai soldati romani giù dalla montagna, si trasformarono, cadendo, in fiori. In ricordo di questa storia, un gruppo di sciatori vestiti con i costumi tradizionali raggiunge un dirupo e getta fiori nel burrone. Dove: A Selva di Val Gardena (Bolzano) Quando: 28 dicembre Note: tel. 0471 79 51 22 Cosa: Fagiolata Come: Risale, pare, al 1200 ed è la festa padronale di S. Defendente. Per questa occasione si raccolgono fagioli casa per casa e si cuociono in piazza allargando il banchetto a tutti i presenti. Dove: Ad Asti Quando: 2 gennaio Note: tel. 0141 20 60 61 Cosa: Nott de bisò Come: Dopo aver mangiato specialità locali e bevuto vin brulé, si brucia il fantoccio del “Niballo” (una volgarizzazione di Annibale), un rogo che ha l’intento di scacciare i vecchi guai e di propiziare l’anno nuovo. Dove: A Faenza (Ravenna), in piazza del Popolo ✩ ✩ Feste ✩ Feste ✩ Feste Quando: 5 gennaio Note: tel. 0546 69 12 95 Cosa: Il pignarul Come: Si tratta di un corteo presieduto dal “Vecchio Venerando”, dai re Magi e dai paesani recanti doni in natura da regalare ai presenti. Una volta raggiunto il castello di Coja, si dà il via al grande pignarul (falò) dal cui fumo si traggono auspici: “Se volge a oriente, l’annata sarà propizia, se dirige a occidente ci saranno difficoltà.” A questo punto si accendono gli altri falò preparati tutt’intorno. Molto suggestiva, è un’usanza proveniente dai Celti, che erano soliti accendere grandi fuochi propiziatori al dio Beleno. Dove: A Tarcento (Udine) Quando: 6 gennaio Note: tel. 0432 78 56 22 ✭✭✭✭✭✭✭✭ Cosa: I presepi viventi fanno parte di una nostra antica tradizione che ancora oggi si incontra in tutta Italia, da nord a sud. Ve ne segnaliamo alcuni tra i più folcloristici: Come: Dietro una stella cometa illuminata si snoda il corteo dei pastori in costume che, attraversando il paese, arriva alla capanna della Natività, con figure viventi. Dove: A Viola (Cuneo) Quando: 24 dicembre Note: tel. 0174 73 121 Come: Il presepe vivente si svolge nelle grotte di tufo di origine paleolitica. Dove: A Montenero di Bisaccia (Campobasso) Quando: 24 dicembre Note: tel. 0875 95 921 ✩ Feste ✩ Feste ✩ Feste primo presepe vivente. Ecco dunque riproposta l’antica rappresentazione a partire dalla sera della vigilia di Natale, quando degli araldi a cavallo invitano i fedeli a salire al santuario con una fiaccolata. Qua si svolge la rievocazione della leggenda di S. Francesco e durante la messa di mezzanotte viene distribuito del fieno benedetto. Il rito si ripete la notte del 26 dicembre e del 6 gennaio. Dove: A Greccio (Rieti), Santuario di San Francesco Quando: 24, 26 dicembre e 6 gennaio Note: tel. 0746 75 01 27 Come: In questo caso è tutto il paese che viene trasformato in un grande, collettivo presepe. Dove: A Vallo di Nera (Perugia) Quando: periodo natalizio Note: tel. 0743 61 61 43 Come: Si chiama “Come a Betleem” ed è la fedele ricostruzione di un villaggio della Palestina ai tempi della nascita di Gesù. È un vero spettacolo, il presepe vivente si avvale di centinaia di “attori”. Dove: A L’Aquila, nella frazione di Pianola Quando: 25 dicembre Note: tel. 0862 63 51 02 Come: Una processione in costume va in piazza, dove compone il presepe. Dove: A Argegno (Como) Quando: 1° gennaio Note: tel. 031 82 12 16. ■ e t s e F e n Buo o n n a n o e Bu Come: Antico luogo di predicazione di S. Francesco, si deve proprio a Greccio la nascita del H O D 2 8 - 65 ARTRITE, ARTROSI CI SONO BUONE NOTIZIE? Un medico americano, presidente di un istituto di ricerca immunologica, nel suo libro racconta come sia riuscito a sconfiggere la propria grave artrite. Con una sostanza naturale utile anche per malattie autoimmuni. Efficace anche su animali. 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Per la Kinesiterapia è possibile ottenere la equivalente laurea statale europea di Paesi in lista per il prossimo ingresso nella Unione Europea. Niente “attestati” o generici “diplomi” ma autentiche lauree legali ma non equipollenti a quelle italiane perché mancano, attualmente n Italia, tali lauree nelle medicine alternative. Il riconoscimento di titoli delle università europee è però agevolato dalla Convenzione di Lisbona, ratificata dall’Italia l’11-7-2002. Fruizione del titolo accademico in Italia: legge 385 del 18-6-1949. European Institute of Technology - Via Bustamonte, 3 47899 Serravalle - Rep. San Marino - Tel. 0549 90 43 49 Associata Dolori Muscolari ● Reumatismi e Artrosi ● Tensioni Nervose ● Stanchezza e Stress ● Azione Tonica Generale ● Distensione della Muscolatura ● Riattivazione Circolatoria ● Giuseppina Gurrera (Ma Anurag Kokil) GLOBAL STRESS MASSAGE Massaggio Connettivale Profondo Per appuntamento al vostro domicilio in Milano: Tel. 02/53.98.812 - 338/49.74.181 [email protected] H O D 2 8 - 67 design YOGA Individuale e di gruppo design IDROCOLONTERAPIA Una nuova terapia naturale Raffaele Valle - Naturopata Infermiere Professionale consulenze fito-floriterapiche auricolo terapia (terapia del dolore) sedute di kinesiologia MILANO via Marco D’Oggiono 7 (c.so Genova) Tel. 338.81.28.465 - 02.83.61.606 68 - HOD 28 Cooperativa ’ASHUR P.S.C.S. - ONLUS Hat Thai CENTRO Massaggio Thailandese BENESSERE PSICOFISICO Cerchi uno studio serio, ben attrezzato, dall’atmosfera accogliente, luminoso? 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Lorini, medico chirurgo neuropsichiatra ✦ 22-23 Novembre - Musicoterapia Trasformazione e campo di guarigione Conoscersi, trasformarsi e crescere con gli strumenti della musicoterapia, dello psicodramma e della P.N.L Umanistica Conduttori Prof.ssa Paola Olivari, Musicoterapeuta Claudio Teruzzi, Counselor SICo master di P.N.L Umanistica ✦ Domenica 6 dicembre Alla Sorgente dell’Essere: l’esperienza del profondo nella pratica meditativa della Yoga Vedanta. Cenone vegetariano, meditazione, tamburi e danze attorno al fuoco! design Con Lamberto Breccia, responsabile dell’associazione insegnante Yoga e istruttore di meditazione Vedanta. ✦ 31 dicembre-1° gennaio Festa di fine anno NaturalMente BenEssere Yogashram Istituto per l'autoconoscenza 0523.856201 - 339.2781675 www.naturalmentebenessere.org H O D 2 8 - 69 N I G ella tradizione dei nativi d’America, Pow Wow era una grande festa. Molti Indiani, appartenenti a tribù diverse, si radunavano, danzavano, giocavano e condividevano le loro esperienze e quello che avevano scoperto e imparato. Era un grande momento d’incontro degli Uomini, della Terra e delle Energie per ritrovare un senso d’identità e unità. l concetto di Pow Wow oggi può insegnarci a radunare il meglio delle nostre energie e dei nostri talenti. Trovarci assieme, per condividere le nostre scoperte e le nuove informazioni, rafforza la nostra capacità di guarire noi stessi e di vivere in armonia con il pianeta. li operatori di Pow Wow mettono a disposizione la loro esperienza e, insieme a tutti coloro che desiderano sperimentare le discipline bio-naturali, danno vita ad uno spazio dove ciascun individuo può imparare a prendersi cura del proprio essere nella sua integrità di corpo, mente e spirito, in modo semplice e naturale. A Pow Wow puoi sperimentare la terapia CranioSacrale, le vibrazioni dei Cristalli, dei Diapason e dei Fiori di Bach, i Massaggi Anti-Stress ed Energetico, le sedute di Pranoterapia, Rebirthing, Reiki, Riflessologia Plantare e Shiatsu. Puoi imparare le movenze lente e armoniose del Tai Chi e le posture del Chi Kung. Puoi praticare la Meditazione e le Tecniche Taoiste. P ow Wow è anche Scuola di Reiki dove puoi diventare operatore qualificato sino al grado di Maestro, con un continuo e costante aggiornamento delle tue conoscenze. ■ 70 - HOD 28 H O D 2 8 - 71 Metamorfosi Sciolgo la matematica materia, con la leggerezza dello spirito. La mia metamorfosi. La tua sarà diversa. Sarà la tua! Pensieri per la Nuova Era è una raccolta di “scritti” che vuole dare, ad un mondo che va sempre di fretta, in giornate sempre più piene e caotiche, l’immediatezza di una frase che possa far riflettere, in cui ritrovarsi, di cui si possa dire “è quello che sento anch’io”! Camminando in giro per la città, guardando la televisione, ascoltando la radio si è travolti da mille messaggi, soprattutto pubblicitari, il cui fine è quello di creare delle necessità per vendere qualcosa.Mille messaggi che ci chiedono! Questi scritti, invece, vogliono DARE!!! Dare una parola di conforto, di speranza, d’ispirazione. Usate questo libro, lasciate che diventi un “piccolo compagno di viaggio” nella vita di tutti i giorni. Aprite a caso le pagine e lasciate che il testo vi dia un messaggio, una conferma, o semplicemente vi permetta di farvi delle domande! Leggere è molto importante. La vita si crea tutti i giorni sulla base di quello che pensiamo. La maggior parte di questi pensieri ci arrivano dalla nostra educazione. Le nostre esperienze personali, ciò che riusciamo a “fare nostro” dell’esperienza delle altre persone, sia parlando con loro sia leggendo, ci porta ad ampliare la nostra mente. Più la mente è aperta, più sarà varia e completa la nostra vita! Questi scritti sono il mio piccolo contributo, sia come essere umano sia come Terapista. Anch’io parlo con molte persone, leggo e mi approprio di ciò che ritengo utile dell’esperienza degli altri. Siamo tutti uniti da un sottile, invisibile ma forte filo blu, e lo scambio d’informazioni è la ragione per cui siamo nati in questo pianeta insieme a tante altre persone. Vi mando un caro abbraccio, sperando che queste parole così come i miei Pensieri vi possano DARE! Stella Romanelli Pensieri per la Nuova Era di Stella Romanelli (80 pagine di pensieri per voi!) costa 12 euro. Chi ne volesse ordinare una copia, può farlo tramite e-mail: [email protected] - Tel. 339.63.48.966. Volete trovare dei regali particolari, legati al nostro artigianato più tipico? Eccovi una serie di indirizzi di Mercati Natalizi di Artigianato e Brocantage in tutta Italia, ● Dal 22 Novem- bre al 24 Dicembre - “Mercatino di Natale” a Trento, piazza della Fiera; ● Dal 23 Novembre al 24 Dicembre - “Mercatino di Natale” a Bassano del Grappa (Vicenza), piazza Garibaldi; ● Dal 28 Novembre al 23 Dicembre - “Mercatino di Natale” a Bolzano, piazza Walther; ● Dal 29 Novembre al 30 Dicembre - ”Mercatino di Natale” a Brunico, via Bastioni (chiuso il giorno di Natale e la vigilia); ● Dal 29 Novembre al 6 Gennaio “Mercatino di Natale” a Bressanone (Bolzano), piazza del Duomo (chiuso il giorno di Natale e il primo dell’anno); ● Dal 6 all’8 Dicembre - “Fiera degli Oh Bei! Oh Bei!” a Milano, zona piazza S. Ambrogio; ● 7 Dicembre - “Mercato dell’antiquariato e del collezionismo” a Cherasco (Cuneo), centro storico; ● 7 Dicembre - “Villaggio Natalizio” a San Benigno Canavese (Torino), centro storico; TRATTORIA LATTERIA NOI DUE Viale Col di Lana 1 - Tel. 02/58.10.15.93 CUCINA VEGETARIANA NATURALE E BIOLOGICA Non si servono alcolici - si fuma a turno 74 - HOD 28 ● 7 Dicembre - “Fiera del Cardinale” a Ca- stiglione Olona (Varese), centro storico; ● 7 Dicembre - “Fiera di S. Lucia” a Trento, centro storico; ● 7 e 8 Dicembre - “Mercatino d’antiquariato e artigianato” a Marina di S. Nicola (Roma), centro storico; ● 7, 14 e 21 Dicembre - ”Mercatino di Natale” a Casalgrande (Reggio Emilia), centro storico; ● 8 Dicembre - ”Il paradiso delle signore” a Roma, Grand Hotel Parco dei Principi (via Frescobaldi, per conferma tel. 06/36.30.72.20); ● 8 Dicembre - “Bancarella del passato” a Langhirano (Parma), centro commerciale; ● 8 Dicembre - “Mercatino dell’antiquariato, modernariato e artigianato” a Calusco d’Adda (Bergamo), centro storico; ● 8 Dicembre - “Fiera dell’Antiquariato” a Sansepolcro (Arezzo), piazza S. Chiara e via L. Pacioli; ● 8 Dicembre - “Mercatino di Natale” a Agra (Varese), centro storico; ● 13 Dicembre - “S. Lucia in fiera” a Napoli, via S. Lucia (per conferma tel. 081.62.19.51); ● Dal 13 al 15 Dicembre - “Brocantage” a Novegro (Milano), Parco Esposizioni; ● 13 Dicembre - “Mercatino di Natale” a Gussago (Brescia), piazza V. Veneto; ● 13 e 14 Dicembre - “Fiera di S. Lucia” a Trento, centro storico; ● 14 Dicembre - “Mercatino di artigianato” a Verrès (Aosta), centro storico; ● 14 e 15 Dicembre - ”Mercatino dei Miracoli” a Venezia, campo S. Maria Nova; ● 21 Dicembre - “La soffitta sotto i portici” a Roma, piazza Augusto Imperatore. ■ FIERE E MERCATI BIO A CUI PARTECIPIAMO CON ECOÉ IN NOVEMBRE E DICEMBRE ✏ Domenica 16 novembre Fiera del Tartufo a San Sebastiano Curone (AL) - il MERCATO DEL BIOLOGICO si terrà nel cortile del municipio; ✏ Domenica 16 novembre MERCATINO BIO a Sesto San Giovanni, Rondò; ✏ Sabato 22 novembre MERCATINO BIO a Codogno (PC), Piazza centrale; ✏ Domenica 23 novembre MERCATINO BIO a Monza (MI) Piazza Duomo; ✏ Domenica 23 novembre MERCATINO BIO a Zibello (Parma), nell'ambito della Sagra del Culatello; ✏ Domenica 30 novembre MERCATINO BIO a Saronno (MI), Piazza Shuster; ✏ Venerdì 5 dicembre MERCATINO BIO a Piacenza, Via Calzolai; LIBRERIA Il Giardino dei Libri a Rimini in Corso D’Augusto, 146 Tel. e Fax 0541.23.765 Se vai, troverai anche Hod LIBRERIA LA PIRAMIDE Via Mario Montanari, 71 Ravenna HOD È ANCHE QUA tel. 0544.27.01.73 SCUOLA ITALIANA DANZE MEDITATIVE e DANZE DEI FIORI DI BACH nel Nord e centro Italia Informazioni: Joyce Dijkstra via Rimembranza, 49- 22079 VillaGuardia (Co) Tel. 031 48 30 33 e mail: [email protected] www.danzemeditative.com ✏ Dal 6 all'8 dicembre MERCATINO BIO a Como, P.zza Peretta (vicino a Piazza Duomo); ✏ Domenica 7 dicembre MERCATINO BIO a Pavia, Piazza Duomo; ✏ Lunedì 8 e Sabato 13 dicembre MERCATINO BIO a Borgonovo Val Tidone (PC), nell'ambito del mercatino di Natale; ✏ Dal 14 al 24 dicembre Tutti i giorni MERCATINO BIO a Como, Piazza Peretta (vicino a Piazza Duomo); ✏ Domenica 14 dicembre MERCATINO BIO ad Appiano Gentile (CO), Piazza della Chiesa; ✏ Venerdì 19 dicembre MERCATINO BIO a Piacenza, Via Calzolai; ✏ Sabato 20 dicembre MERCATINO BIO a Codogno (PC), Piazza centrale; ✏ Domenica 28 dicembre MERCATINO BIO a Saronno (Mi), Piazza Shuster. ■ H O D 2 8 - 75 Via Magenta, 1/a - 20053 Muggiò (Milano) Tel./Fax 039/21.44.401 - E-mail: [email protected] - www.ecoe.it ECCO ALCUNI LIBRI PER APPROFONDIRE ALCUNI TEMI DI QUESTO NUMERO DI HOD sionare la propria consapevolezza? Questo libro invita a sperimentare i cinque stadi dell’evoluzione culturale e individuale. L'ABC DELLA PASTA SALATA di P. Premoli, Ed. De Vecchi, pagg. 160, € 14,98. Progetti facilissimi per i più piccoli. Tutto a colori. OSTEOPATIA di P. Masters, Ed. Red, edizione illustrata, pagg. 208, € 14,46. Il trattamento degli squilibri muscoloscheletrici per riportare l'intero organismo a uno stato di salutare armonia. NUOVE IDEE DI PASTA SALATA di G. Di Lorenzo e M. Ratto, Ed. De Vecchi, edizione cartonata, pagg. 128, € 10,33. Per addobbi di Natale, Pasqua, ecc. IL GRANDE LIBRO DELLA PASTA CANZONI DI NATALE di C. Regazzoni, Ed. De Vecchi, CD audio+libro, pagg. 48, € 15,00. Melodie da tutto il mondo. di AA.VV., Ed. Demetra, cartonato con cofanetto, pagg. 448+64, € 29,00. Pasta fresca, secca, ripiena più di 500 ricette. LIFE FORCE - Trattato di autoguarigione ALCHIMIA EMOTIVA di Jean Houston, Ed. Meb, pagg. 307, € 14,46 Come si può, in modo semplice, imparare a pensare, provare sentimenti, conoscersi e comunicare, diventare più creativi, aspirare realisticamente a ridimen- COME di Tara Bennett - Goleman, Ed. Rizzoli, pagg. 394, € 16,53. Come la mente può curare il cuore. Prefazione del Dalai Lama. ■ ORDINARE TRAMITE TELEFONO O FAX 039/21.44.401, 24 ore su 24 oppure scrivere a ECOÈ di Sergio Dal Barco - Via Magenta, 1/a - 20053 Muggiò (MI) - www.ecoe.it CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA ■ Tutta la merce viene spedita per posta in contrassegno, al ricevimento pagherete al postino. ■ Aggiunta di € 3,61 al prezzo di copertina per spese postali Per importi superiori a € 65,00 niente spese postali ■ Per importi superiori a € 124.00 niente spese postali e sconto del 20% sul prezzo di copertina SCONTO DEL 10% SUL PREZZO DI COPERTINA a chi ordina spedendo la fotocopia di questa pagina di HOD (anche via fax) design ATTENZIONE, QUEST’OFFERTA NON È CUMULABILE CON L’ACQUISTO PER IMPORTI SUPERIORI A € 124,00 www.ecoe.it 76 - HOD 28 Natural 1 è una rivista mensile di informazione tecnico-scientifica nel campo del naturale. ● Contenuti: I principali temi di cui si occupa sono: Cosmetica Naturale - Fitoterapia - Nutraceutica. Vi collaborano i più quotati esperti del settore a livello internazionale. All’interno della rivista sono presenti inoltre numerose rubriche di attualità, che spaziano dall’informazione legale a quella del fiscalista, a quella delle Associazioni, alle notizie internazionali. Innovativa non solo nell’impostazione, ma anche nel formato (cm 21x27), Natural 1 ha come caratteristica essenziale la cura posta nella ricerca fotografica/iconografica e l’alta qualità della risoluzione e della stampa. ● Periodicità: mensile. Le uscite previste nell’arco dell’anno sono dieci (gennaio/febbraio e luglio/agosto numeri unici). ● Diffusione: Distribuita in abbonamento postale, la rivista raggiunge non solo tutte le Erboristerie, ma anche le Farmacie con reparto erboristeria, i Negozi di alimentazione naturale, i Centri benessere, le Aziende produttrici e distributrici italiane ed estere nei settori di riferimento, le Università, gli Enti, le Biblioteche, le Associazioni, le Camere di Commercio, le Ambasciate, i Consolati e le principali fiere in Italia e all’estero. Questa iniziativa editoriale, prima di una serie che si sta già sviluppando coinvolgendo anche Internet, è il risultato del lavoro e dell’esperienza della G & V nel settore dell’editoria/prodotti naturali e risale al 1978. Il nostro logo, presente da 24 anni, garantisce la qualità. Abbiamo il piacere di informarvi che oltre alla presenza pubblicitaria sulla rivista, vi offriremo una serie di servizi complementari che vanno dalla ricerca e selezione di agenti e/o distributori, alla creazione di news aziendali, all’invio di depliants e messaggi ai nominativi dei nostri DATA-BASE, selezionati con controllo telefonico. GV Edizioni® Via Savona, 94 - 20144 Milano Tel. +39 02 48 95 25 87 / 02 48 95 28 74 - Fax +39 02 47 40 42 e-mail: [email protected] http://www.natural1.it H O D 2 8 - 77 L’Iridologia a storia della scuola di Iridologia e Naturopatia "Luigi Costacurta", prima iniziativa in Italia per la formazione di operatori sanitari non medici, prende il via da un fatto reale accaduto alla fine dell'Ottocento, quando il medico ungherese Iganz Peczely raccolse un gufo con la gamba spezzata. Accortosi che in un occhio dell'uccello era comparsa una macchia, Peczely si rese conto della relazione tra la zampa e la macchia nell'iride e nel 1880 pubblicò la sua prima ricerca sull’iridologia. In seguito furono diversi gli studiosi che, sia a livello nazionale che internazionale, si interessarono del problema. Tra essi ricordiamo il cileno Lezaeta nonché proprio il suo discepolo Luigi Costacurta, che attraverso i suoi studi ha perfezionato la Mappa iridologica rendendola in grado di indicare la posizione dei vari disturbi o alterazioni nell'organismo. Tra le opere di Luigi Costacurta, si annovera un Trattato di Iridologia che resta fondamentale per l’apprendimento della disciplina scientifica. L el 1988 Luigi Costacurta dava inizio all'attività dell'Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche Naturali "Galileo Galilei" e alla Scuola di Iridologia e Naturopatia che ha lo scopo di formare iridologi naturopati operatori non medici, corrispondenti agli Heilpraktiker della Germania, che da tempo svolgono la propria attività curando e assistendo quei cittadini che non credono nei sussidi terapeutici della medicina convenzionale, bensì ripongono le loro speranze di salute nelle risorse della natura. Questa attività si è inserita e sviluppata in una diffusa tradizione di medicina naturale caratteristica delle regioni mitteleuropee come l'idrotermofangoterapia, l'iridologia e la fitoterapia. A questo filone mitteleuropeo della medicina naturale rappresentato da Hahn, Priessnitz, Kneipp, Rikli, Kuhne, Felke si collega il cileno Manuel Lezaeta Acharan, che sviluppa il pensiero scientifico dell'igiene naturale enunciando la teoria dell'equilibrio termico, in seguito integrata, sistematizzata ed arricchita da Luigi Costacurta. N Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche Naturali Galileo Galilei di Trento ha privilegiato la ricerca alla scoperta e alla divulgazione dei rimedi fondamentali: si occupa quindi dalla fitoterapia alla fienoterapia, dall'idroterapia all'alimentazione naturista. A sua volta Luigi Costacurta ha formato un gruppo di discepoli a cui sono tuttora affidate l'organizzazione e la direzione dell'Accademia, spalancando così ai malati le porte della medicina naturale e della guarigione. ■ L' Per informazioni ed iscrizioni ACCADEMIA "G. GALILEI" – Largo N. Sauro, 11 – 38100 Trento tel. e fax 0461 98 51 02 - e-mail: [email protected] sito internet: www.scuolairidologiacostacurta.com 78 - HOD 28