1 2 Quest’ opera contiene tutte le informazioni utili per iniziare il vostro approccio con la chitarra. Se si pensa a tutto il materiale che internet ci da a disposizione gratuitamente per imparare cose nuove, questo vuol essere un piccolo aiuto per imparare a leggere e capire tutte quelle risorse che potete trovare (tablature, canzoni con gli accordi, spartiti ecc). Le varie “unit” sono state pensate in modo tale da potere permettere a chi studierà su questo mauale risultati veloci sullo strumento (poter notare i prori miglioramenti di volta in volta stimola all’ apprendimento e appassiona di più allo strumento) e diventare allo stesso tempo consapevoli di ciò che si sta facendo. La chitarra si usa solitamente o per accompagnare o come solista. Affronteremo entrambi i discorsi e dovendo un chitarrista conoscere sia ciò che riguarda lo “strumming” sia ciò che riguarda il suonare melodie, ne parleremo in parallelo in modo da allenarci fin da subito sia in uno che nell’ altro utilizzo dello strumento. 3 4 ma quante chitarre ci sono? Non esiste un solo tipo di chitarra, esistono chitarre grandi, piccole, medie, con corde di nylon, di rame, di acciaio. La chitarra che si ha, almeno all’inizio, è scelta in base al genere che si pensa di suonare e alla sonorità che si cerca oppure in base allo zio (è risaputo che l’80% di coloro che iniziano a suonare la chitarra iniziano con la chitarra di uno zio). Conosciamo i tre tipi più visti, conosciuti e utilizzati. Chitarra classica La chitarra classica nasce nella seconda metà del 1800. Ha una forma a “8”, solitamente di abete o cedro è caratterizzata dalle tre corde più acute di nylon che gli conferiscono un suono piuttosto caldo. Chitarra folk Chiamata anche chitarra acustica, ma essendo anche la la classica una chitarra acustica, è più corretto darle il suo nome: “folk”. La differenza più visibile è data dalle corde che in questo caso sono tutte in metallo e gli conferiscono un suono squillante Molte chitarre acustiche come questa hanno una spalla mancanteper poter arrivare con più facilità a tastipiù vicini alla buca. Chitarra elettrica Esse sono caratterizzate dal fatto di non avere una cassa armonica, loro non ne hanno bisogno perchè il suono non deve uscire dalo strumento ma da un amplificatore. Per questo motivo hanno uno o più pick up (microfoni particolari) al posto della buca. 5 6 corde paletta corpo tastiera (i ferretti chiavette / meccaniche buca si chiamano tasti) capotasto manico7 ponte (formato da: tavola, fasce e fondo) postura Prima di provare a fare i primi accordi impariamo duo o tre cose su come appoggiare le dita in modo da rendere al massimo con la minima fatica. Il pollice non si deve vedere Deve stare in basso per due motivi: 1 riesci ad arrivare meglio alla 6a corda con tutte le dita 2 riesci a premere con più forza le corde Dito a martello Per non toccare le altre corde che altrimenti non suonano 8 Solo la punta Il plettro lo teniamo tra l’ indice e il pollice in modo che solo la punta esca dall’ “impugnatura”. La plettrata Il movimento della mano destra deve essere: PRECISO VELOCE FLUIDO 9 corde La chitarra è uno strumento a pizzico (in certi generi anche a percussione) con 6 corde. Le corde sono poste dalla più acuta alla più grave dal basso verso l’ alto. Ogni corda ha il nome della nota che dovrebbe suonare se suonata singolarmente senza premere tasti, la prima corda (quella più in basso) si chiama “mi” e pizzicata suonerà naturalmente un “mi”. Questo potrà sembrare un osservazione ovvia ma anche se lo fosse è comunque importante per iniziare ad accordare e quindi per poter iniziare a suonare. L’ A-B-C degli accordi Capita spesso di trovare sul web e nei canzonieri gli accordi o le note scritti al posto che “DO” , “RE”con le lettere “A” , “B” ecc. Un trucco per ricordarsi quali lettere sono associate agli accordi/ note è iniziare a dire l’alfabeto associandolo alle note della scala di DO partendo dal LA. A B C D LA SI DO RE E MI F FA g SOL 10 Il nome delle corde quindi lo potete tovare anche scritto: E B G D A E gli accordi Tablature Iniziamo a vedere le prime tablature, un modo con cui si possono scrivere gli accordi, essi altro non sono che schemi. vediamo come si legge l’ accordo di LA maggiore. La tablatura ci schematizza in modo intuitivo quale dito preme quale corda in che tasto. L’ accordo di LA Questo è il LA,proviamo a copiarlo guardandolo il 1o dito (l’ indice) preme la 4a corda all’ altezza del 2o tasto, Il 2o dito (il medio) preme la 3a corda all’ altezza del 2o tasto. Il 3o dito (l’ anulare) preme la 2a corda all’ altezza del 2o tasto. Ora proviamo a schematizzare questa fotografia e dove avevamo messo le dita mettiamo il numero del dito messo. Questa è la tablatura del LA Tutti gli accordi possono essere scritti in questo modo ma Bisogna fare attenzione perchè vedere una tablatura è come vedere la chitarra di fronte quindi ciò che è in basso va in alto e ciò che è in alto va in basso! Le tablature possono essere scritte sia con i numeri sia con dei pallini poiché poco importa quale dito usi, a confrontodell’importanza di schiacciare QUELLA corda in QUEL tasto! 11 caged Qui non affronteremo nessun concetto nuovo ma imparare queste piccole cose è così importante da prendere tutta una unit. Nella chitarra esistono 5 “forme/geometrie” che permettono di ricavare tutti gli accordi, queste forme sono le forme di: do, la, sol, mi, re. Iniziamo ad imparare bene a fare questi accordi e più avanti. ipareremo a costruire gli altri accordi. do la sol mi re la- mi- re- 12 melodie e assoli Vediamo come si tablano gli assoli o le melodie. Ecco la tablatura di “smoke on the water”. Queste vengono chiamate sempre tablature ma si leggono diversamente. Ci sono sei righe una per corda e dei numeri che indicano due cose: la corda da suonare e il tasto da premere. Queste tablature non si leggono a blocchi come prima ma bisogna iniziare a leggere, da sinistra a destra. La nota da suonare si troverà sulla corda dove c’è il numero, mentre il numeroindicherà a sua volta il tasto dove posizionare il dito. Leggiamo assieme. Lo “0” indica la prima nota che dobbiamo suonare, esso indica che la corda va suonata a vuoto ed essendo messo sulla prima corda (MI) dovrai colpire con il plettro la prima corda. La seconda nota che suoniamo subito dopo alla corda a vuoto di prima è la nota che si triva sempre sulla prima corda ma sul terzo tasto. La terza nota si trova sempre sulla sulla corda del MI e si trova al quinto tasto. 13 La quarta nota è la corda MI a vuoto Dopo si suonerà la nota posta sul terzo tasto Questa nota si trova sulla prima corda MI premendo il sesto tasto Subito dopo si suona la nota al quinto tasto ecc Le note scritte pià vicine naturalmente dovranno essere suonate più velocemente una dopo l’ altra rispetto a note scritte con più spazio fra l’ una e l’ altra 14 la scala cromatica 7 note DO RE MI FA SOL LA SI Quante sono le note? 7? …NO! La scala cromatica, che è composta da tutte le note esistenti, è composta da 12 gradini. Tutti noi anche solo per sentito dire, sappiamo da quali note è composta la scala maggiore di DO (DO RE MI… SI). Possiamo vedere dove si trovano sulla nostra scala cromatica. SI LA SOL FA MI RE DO Come si chiamano gli altri gradini (il #) Se si “mette” un diesis “#” ad una determinata nota la innalziamo di un gradino. Per sapere il nome dei gradini vuoti basta innalzare le note del gradino sotto con un #. Ecco la scala cromatica con tutte le note. LA SOL# SOL FA# FA MI RE# RE DO# DO 15 SI LA# Semitono Ogni gradino di questa scala dista un semitono l’uno dall’altro ed ogni gradino è uguale ad un tasto della chitarra. Il # alza di un semitono la nota (nel caso del MI e FA o del SI e del DO la distanza è già di un st.) ciò vuol dire che se prendiamo in esempio la corda del MI questa a vuoto suonerà un MI. Se premiamo 1° tasto facciamo un gradino della nostra scala cromatica e quindi troviamo il FA. Se premiamo il 2° tasto un gradino della nostra scala cromatica e quindi troviamo il FA # ecc. Non solo i # Oltre ai diesis “#” però c’è da dire che esistono i bemolli “b”. lo stesso suono SOL # può essere chiamato anche LAb in base alla situazione. Noi ora non impareremo a determinare quando chiamare quel determinato suono con # o b ma impareremo a riconoscere quando le note che ci chiamano in modo diverso hanno lo stesso suono. Il b Il bemolle “b” abbassa di un semitono la nota. Prendiamo in esame la corda SOL, a vuoto suona la nota SOL, al primo tasto sappiamo che troviamo il SOL # e sul 2° tasto il LA. Partiamo ora da questo LA e decidiamo di abbassarlo di un semitono (cioè scendere si un gradino della scala, scendere di un tasto) diventa un LA b. Il SOL # e il LA b condividono quindi lo stesso suono. 16 DO 17 DO#/REb RE RE#/MIb MI FA FA#/SOLb SOL SOL#LAb Ecco la scala cromatica con entrambi i nomi dei gradini. I tempi semplici dividono la pulsazione in due LA LA#/SIb SI DO DO#/REb RE RE#/MIb MI accordi Lo stesso procedimento che utilizziamo per sapere dove sono le note sulle corde lo applichiamo per sapere come si fanno tutti gli accordi. Sapendo le posizioni del CAGED sappiamo già fare gli accordi di DO, LA ,SOL, MI, RE, MI- , LA- e RE-. Facciamo l’accordo di MI. Spostiamo tutto l’accordo di un tasto avanti . Spostandolo di un tasto faremo un gradino della nostra scala cromatica e quindi la posizione in cui ci troveremo non sarà più di MI ma di FA. ATTENZIONE Le note fatte dalle corde a “vuoto” devono anche loro essere spostate di un tasto! Ecco che per fare l’accordo di FA ci serve imparare a fare il barrè! 18 Barré Di cosa si tratta? Semplice a dirsi ma un po’ meno a farsi, si tratta di premere TUTTE le corde con un solo dito. Ciò ci permette di poter fare il FA facendo questa posizione. Una volta fatto il FA possiamo spostarlo in avanti di un tasto per trovare il FA# e poi il SOL il SOL# ecc. fa # sol Lo stesso si può fare con le altre posizioni del CAGED anche se le più “comode” e quindi più utilizzate da spostare sono quelle di MI e di LA. Barre’ esercizi e strategie Il segreto per imparare bene il barrè è ... esercitarsi! Sicuramente, a lungo andare, ti verranno i calli, un modo per farli venire più velocemente è quello di “grattare” il dito sulle corde (quando inizia veramente a fare male smetti per un po’ e poi ripeti altrimenti viene una vescica). Esercizi utili sono quelli di fare solo il barrè e suonarlo sgranando nota per nota così da vedere quali zone del dito non hanno abbastanza forza. 19 tempo Il 90% delle canzoni si basano su battute con 4 pulsazioni, facciamo un accordo a scelta e proviamo a fare una pennata in giù in ogni pulsazione, Le frecce sono disegnate verso l’alto perché vanno viste al contrario come le tablature; siccome la chitarra va vista al contrario. Proviamo ora a fare qualche altro esercizio facendo solo pennate in su per ogni pulsazione e alla fine proviamo anche a fare una pulsazione in giù e un’altra in su. 20 Tempi semplici, composti e shuffle Tempi semplici I tempi semplici dividono la pulsazione in due Tempi composti I tempi composti dividono la pulsazione in tre Tempi shuffle I tempi shuffle dividono la pulsazione in 2 ma non in due parti uguali come nei tempi semplici, in termini corretti si dice che viene divisa in crome puntate, è una sonorità tipica di jazz, funk, blues ecc. esercizi per la ritmica Nella prossima pagina troviamo alcuni esercizi per la ritmica che aiutano ad acquisire fluidità e togliere un po’ di quell’ impaccio che si ha agl’ inizi. Scegli un accordo che vuoi e prova queste ritmiche a tempo, se non hai un metronomo su youtube trovi tutti i metronomi che vuoi. Inutile dire di iniziare con tempi lenti (60) e aumentare pian piano la velocità (arriva anche fino a 150 se riesci). Gli esercizi son divisi in base ai 3 tempi: semplici, composti e shuffle. 21 esercizi tempi semplici esercizi tempi composti composti esercizi tempi shuff le 22 SPIDER-MAN Ci sono alcuni esercizi che aiutano ad allenare le dita e aiutano a muoverle in modo indipendente. Questi esercizi si chiamano “ragni”. Qui ce ne sono scritti 9, dal più facile al più difficle, le cose più importanti da ricordare mentre si fanno questi esercizi sono 3: Il plettro Alterniamo sempre la plettrata giù/su (se le prime volte ti viene difficile pensare al plettro fai pennate solo in giù... alla fine rimane un esercizio per la mano sinistra e non per la destra) Un dito per volta Metti un dito alla volta e mentre premi con il dito successivo NON alzare le dita che stanno già premendo. Ogni dito il suo tasto Premi il primo tasto con il primo dito, il secondo con ilsecondo, il terzo con il ecc. ...... mi raccomando! Buon esercizio! 23 24 Siamo quindi arrivati alla fine di questo piccolo libretto e spero che queste poche pagine possano esserti di aiuto. Abbiamo visto come fare gli accordi e come leggere le tablature. Ora non ti rimane altro che andare a cercare le canzoni che più ti piacciono ed iniziare ad allenarti con quelle! Su youtube o su internet ci sono molte canzoni consigliate per chi inizia a suonare, cercale così da iniziare piano piano e, con il tempo,riuscire a cambiare sempre meglio e più velocemente gli accordi. Buona fortuna con il tuo percorso musicale e... ...a presto! 25 puoi trovare le video lezioni su: internet www.chitarraconmos.it youtube mose morsut facebook chitarra con mos 26