CORRETTA ALIMENTAZIONE
E STILE DI VITA
PER LA DONNA OPERATA AL SENO
Cosa e come mangiare, quale attività fisica è corretto svolgere, conoscere
alcune tecniche di rilassamento, sono indicazioni utili per ottimizzare la
risposta alla terapia e fornire nuovi stimoli fondamentali per migliorare,
laddove fosse necessario, il proprio stile di vita, cercando di trarre nuove
energie e risorse da un momento così delicato e impegnativo come quello
del recupero dello stato di salute fisico e mentale.
a cura di:
D.ssa Giancarla Monticelli – Biologo Nutrizionista
e con la collaborazione di
D.ssa Coralba Casale- Biologo Nutrizionista
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solo gli “addetti ai lavori” hanno capacità valutativa e
decisionale. Esiste tuttavia un aspetto sul quale Lei in prima
PREFAZIONE
persona è chiamata a lavorare: acquisire le informazioni
Durante la chemioterapia e l’ormonoterapia appare evidente
necessarie ad ottimizzare il percorso terapeutico e metterle in
quanto sia utile conoscere alcune piccole strategie necessarie
pratica sentendosi parte attiva ed integrata delle scelte relative
per affrontare al meglio i disturbi più frequenti che potrebbero
alla sua salute.
manifestarsi in seguito al trattamento oncologico. Sebbene vi
sia una notevole variabilità
Le informazioni contenute in questo libretto vanno sempre
individuale nella risposta ai
integrate con le indicazioni dell’Oncologo e del Medico Curante,
trattamenti ed ai possibili effetti collaterali, ci sembra opportuno
al quale deve comunque rivolgersi in caso di dubbi o
che alla donna operata al seno venga data la possibilità di
perplessità.
approfondire questo tema e trovi risposte immediate ad alcune
domande relative all’alimentazione e allo stile di vita che
potrebbero sorgere durante la terapia.
Cosa e come mangiare, quale attività fisica è corretto svolgere,
conoscere alcune tecniche di rilassamento, sono indicazioni utili
per ottimizzare la risposta alla terapia e fornire nuovi stimoli
fondamentali per migliorare, laddove fosse necessario, il
proprio stile di vita, cercando di trarre nuove energie e risorse
da un momento così delicato e impegnativo come quello del
recupero dello stato di salute fisico e mentale.
La valutazione degli indicatori biologici, le scelte terapeutiche,
l’andamento delle cure, sono parametri sui quali generalmente
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Come
Le buone e sane abitudini
Pianifichi la sua spesa in modo ragionato e non improvvisato; in
questo modo sarà meno tentata da cibi poco sani e non indicati
per la sua salute.
Cerchi di masticare bene e a lungo il cibo sminuzzando il più
possibile ogni boccone. Se ha compagnia durante i pasti non
accenda il televisore, ma lo consideri un momento utile per
parlare e comunicare con la famiglia riunita o le persone a cui
tiene particolarmente.
Cerchi di cucinare in modo semplice evitando le fritture e un
eccesso di condimento; questo l’aiuterà a riscoprire il naturale
sapore del cibo che tuttavia potrà essere esaltato con l’utilizzo
appropriato delle spezie.
Cosa
Cerchi di:
● limitare il consumo di zuccheri semplici (dolci)
● consumare molta frutta e verdura di qualità – almeno cinque
porzioni al giorno
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● utilizzare cibi integrali (pane, pasta) e non raffinati
è sul lungo periodo che questa strategia darà i suoi benefici
● limitare il consumo della carne rossa a favore di quella bianca
effetti. E ricordi che non solo potrà migliorare il Suo aspetto
o del pesce
fisico, la sua resistenza alla fatica e anche allo stress, ma anche
● utilizzi i legumi (fagioli, ceci, piselli) almeno 2 volte a
controllare uno dei maggiori fattori di rischio per le recidive
settimana anche abbinati alla pasta o nelle zuppe di cerali in
locali, ossia l’obesità.
chicco (farro, orzo, riso)
● riduca drasticamente il consumo di insaccati, formaggi
stagionati e carni cotte alla griglia
I DISAGI PIU’ FREQUENTI
● beva molta acqua naturale ed eviti le bevande gassate, tè in
bottiglia o succhi di frutta confezionati ricchi di conservanti e
poveri di vitamine
Le terapie antitumorali hanno lo scopo principale di aggredire le
● eviti il fumo ed eccessive quantità di alcool
cellule in rapida proliferazione nel tentativo di individuare
eventuali cellule tumorali in circolo nell’organismo e di
eliminarle. Per questo motivo gli organi e tessuti a più intensa
Perché
proliferazione, sono maggiormente colpiti e debilitati durante la
Attraverso piccole variazioni del Suo stile alimentare, riducendo
chemioterapia; i disagi più frequenti infatti sono a carico della
le porzioni (di pane e pasta ad esempio), aumentando il tempo
mucosa della bocca e dell’apparato digerente, ma possono
dedicato
un
anche manifestarsi sintomi generali di spossatezza o al
miglioramento del senso di gonfiore ed una lenta ma costante
contrario maggior appetito, con diversa percezione del gusto di
perdita del peso corporeo. Se sta seguendo la terapia ormonale
alcuni alimenti. Il fatto che tali effetti indesiderati si presentino
i risultati potrebbero farsi attendere maggiormente e potrebbe
non è in relazione alla maggiore o minore efficacia del
essere più difficile controllare la fame. Ma cerchi di persistere:
trattamento e non è detto che insorgano necessariamente in
all’attività
fisica,
sarà
possibile
osservare
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tutte
le
donne
operate
al
seno
in
trattamento.
Essi
È quindi importante che lei segua a un’alimentazione varia e
rappresentano una risposta molto specifica ed individuale alla
basata su alimenti freschi e di stagione, cercando
terapia con un andamento difficile da prevedere. Tali disagi di
contestualmente in base alle sue capacità e al tempo
intensità variabile da persona a persona, sono per lo più
che può dedicarvi, di mantenere un buon livello di
transitori e generalmente scompaiono dopo alcune settimane
attività fisica e uno stile di vita sano. La pensi come
Nel caso di comparsa di infiammazione delle mucose, nausea o
un’opportunità di rivedere ciò che può essere
vomito, alterazione del gusto, diarrea o stitichezza, oppure
migliorato nel suo stile di vita e rivalutare buone e
anemia è possibile intervenire per arginare o ridurre gli effetti e
consolidate
l’intensità di tali inconvenienti al fine di migliorare la sua qualità
accompagnano.
abitudini
che
da
sempre
la
di vita, di agevolare l’adesione all’iter terapeutico proposto
dall’oncologo e prevenire un eventuale aumento ponderale,
INFIAMMAZIONE DELLE MUCOSE
considerato un fattore prognostico negativo per la guarigione
definitiva o la prevenzione di eventuali recidive.
L’infiammazione del cavo orale è spesso un effetto collaterale
della chemioterapia. Si manifesta principalmente con secchezza
della bocca e difficoltà nella deglutizione. È bene ricordare
sempre che una corretta igiene orale praticata con uno
spazzolino a setole morbide può contribuire a ridurre il
problema
Cosa evitare
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 cibi induriti attraverso la cottura al forno o con croste come
fette biscottate, pizze, pane con molta crosta ecc, mentre
vanno molto bene le gallette di riso soffiato
usi il miele per amalgamare, ammorbidire e rendere più
gradevoli gli alimenti

alcolici
fumo
bevande gassate e acide (spremute e succhi di arancia
pompelmo o limone)
 pepe, peperoncino
 alimenti troppo salati o affumicati
 alimenti troppo caldi
 agrumi e ananas



Ricette tradizionali
Cosa e come mangiare

mastichi sempre con calma e sminuzzare bene il cibo

consumi pietanze tiepide o fresche
Zuppa di farro e legumi
Vanno molto bene le zuppe essiccate che si trovano in busta
nei supermercati (settore frutta secca), che spesso non
richiedono ammollo (è specificato sempre sull’esterno della
busta)
prediliga il riso integrale o le creme di cereali (crema di riso,
farro, kamut) facili da deglutire e da masticare


mantenga una corretta igiene orale, lavando i denti alla fine
di ogni pasto con uno spazzolino a setole morbide

usi il frullatore o la centrifuga per creare bevande a lei
gradite a base di frutta e verdura e quindi ricche di vitamine
e sali minerali.
E sufficiente versare il contenuto della busta (per 4 persone) in
pentola, dopo averlo ben sciacquato, aggiungere qualche
carota e zucchina (o altre verdure fresche gradite) già affettate,
cipolla, sale q.b., rosmarino portare ad ebollizione per circa 2030 minuti e ,a cottura ultimata, aggiungere 2 cucchiai di olio
extra vergine di oliva.
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Per renderla una vera zuppa energizzante sarebbe bene
aggiungere un cucchiaino di miso (si veda di seguito) quando la
zuppa è tiepida.
cucchiaino di kuzu in poca acqua fredda, si aggiunge alla crema
di riso e si fa bollire per pochi minuti.
Zuppa di miso
La zuppa di miso è il cibo "casa" per ogni giapponese, ogni
mamma la prepara in modo diverso e, come noi ci ricordiamo la
pasta al forno o il minestrone della nostra infanzia, loro si
ricordano la zuppa di miso. Il miso nasce dalla fermentazione
della soia gialla con sale marino in grandi mastelli a cui viene
aggiunto spesso un cereale (riso od orzo). il miso si presenta
come una pasta e può essere o di sola soia (Hacho miso) o di
orzo (Mugi miso), o di riso (Kome miso) o riso e orzo (Genmai
miso). In tutti i casi il consiglio è di prendere un miso non
pastorizzato in modo da avere la maggior quantità di enzimi
vitali possibile.
Questa è la versione base che può essere variata a seconda
della stagione o dell'estro.
La dose è per una persona:
Ricette macrobiotiche
Crema di riso
1 tazza di riso integrale
7 tazze di acqua
sale marino
1 cucchiaino di kuzu
1
1
1
1
1
Cuocere il riso per 2-3 ore (finchè tutta l’acqua non si è
consumata) a fuoco basso, poi passare al setaccio (per
eliminare le fibre) oppure partire dalla semola di riso integrale
cuocere in questo caso per 10-15 minuti e sempre passare al
setaccio).
Il kuzu è ricco di amido e serve per ispessire le crema di riso
utile per limitare l’assorbimento di potenziali sostanze tossiche,
dato che la mucosa intestinale e molto indebolita. Si scioglie un
tazza di acqua
cucchiaio di miso non pastorizzato
pezzo di alga wakame (2 cm)
pezzetto di zenzero
cipollina o un porro piccolo
Tagliuzzare l'alga a pezzettini piccoli e metterla a bagno
nell'acqua fredda per 10 minuti. Affettate la cipollina (compresa
la parte verde) e grattugiate lo zenzero. Accendete il fuoco e
portate lentamente a ebollizione l'acqua con l'alga e la cipollina
affettata. A parte grattugiate lo zenzero e strizzatelo con l'aiuto
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di un telo di cotone in modo da ottenerne solo il succo. Quando
vedete che l'acqua inizia a bollire spegnete il fuoco e
aggiungete il miso che avrete sciolto in un po’ di acqua calda.
Lasciate riposare coperto per 5 minuti e prima di servire
aggiungete
un
cucchiaino
di
succo
di
zenzero.
Attenzione: la zuppa di miso non va mai bollita altrimenti gli
enzimi muoiono. Lasciatela sobbollire appena se volete tenerla
calda.
Non può essere nè preparata ore prima nè congelata.
Mettere in un tegame 3 cucchiai d'olio e la cipolla con un velo
di acqua ed un coperchio pesante. Unire il prezzemolo, il
sedano, l'aglio intero (che dovrà essere tolto a cottura ultimata)
sale e pepe. Dopo qualche minuto unire i funghi e lasciarli
cuocere adagio aggiungendo, per tenerli morbidi, un poco di
latte di soia. Cotti che siano i funghi mettere nel tegame il riso
e subito portare a cottura servendosi di buon brodo bollente
versato poco alla volta. A cottura ultimata, aggiungere il
formaggio di soia e servire subito.
NAUSEA E/O VOMITO
Ricette vegetariane
A seguito della chemioterapia possono manifestarsi nausea
e vomito. In particolare il vomito può comparire sia
immediatamente dopo la terapia che dopo alcuni giorni. Per
prevenire tali disturbi il suo medico curante le consiglierà dei
farmaci efficaci, chiamati antiemetici, che l’aiuteranno a
controllare il problema.
Risotto ai funghi
Ingredienti per 4 persone:
• 400 gr. di riso
• 300 gr. di funghi freschi lavati e tagliati
• 50 gr. (1/4 di panettocirca) formaggio di soia (Tofu)
• 6 cucchiai di olio
• mezza cipolla
• un cucchiaio di prezzemolo tritato
• uno spicchio d'aglio
• sedano
• sale, pepe
• un po’ di latte di Soia
• brodo di verdura
Cosa fare:
- non si sforzi di mangiare in caso non le vada niente
- non soggiorni in cucina e possibilmente scelga per
mangiare un ambiente ben ventilato, non troppo caldo né
con odori provenienti dalla cottura dei cibi
- sono indicati cibi salati e asciutti come ad esempio le
gallette di riso integrale con sale masticate bene e
lentamente
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- se l’odore dei cibi le dà la nausea, può consumare solo
piatti freddi o a temperatura ambiente
- mangi lentamente e a piccole porzioni, soprattutto quando
ne sente il bisogno, a volte è utile cambiare l’orario del
pasto, mangiando quando si vuole.
- consumi cibi leggeri e poco conditi, eviti pietanze fritte,
molto grasse troppo salate o dolci
- beva poco durante i pasti per diminuire la sensazione di
pienezza e di gonfiore e la sensazione di nausea prima o
dopo i pasti
- se avverte la nausea durante il pasto provi a rilassarsi,
respirano lentamente e profondamente
- l’acqua minerale lievemente gassata allevia il senso di
nausea
- eviti gli alcolici per le possibili interazioni coi farmaci
Pulire il pesce e disporlo su un doppio foglio di alluminio,
salarlo, prepararlo ed introdurre nella pancia un rametto di
rosmarino. Innaffiare abbondantemente con olio sbattuto con
limone e prezzemolo tritato.
Chiudere il cartoccio e metterlo in una teglia a forno ben caldo.
Lasciar cuocere calcolando circa 15 minuti. Servire in tavola nel
cartoccio.
RICETTE MACROBIOTICHE
Aperitivo alternativo di carote e zenzero:
Frullate 8 carote medie e un cucchiaino di zenzero fresco
sbucciato.
RICETTA TRADIZIONALE
Gustatelo subito freddo.
Cernia in Cartoccio
Le carote sono notoriamente ricche di betacarotene, potassio e
magnesio, aiutano a purificare il fegato. Lo zenzero,
antinfiammatorio, agisce efficacemente su tutto l'apparato
digerente, aiutando la digestione ed eliminando all'istante
sensazioni di nausea (infatti è utilizzato nei prodotti anti-nausea
da viaggio), ha un sapore molto piccante e simile al limone.
Ingredienti per 4 persone:
1.5 kg di cernia
sale
pepe
rosmarino
prezzemolo
succo di limone
Insalatina mista
Preparazione:
Ingredienti per 4 persone:
2 cucchiai di semi misti (girasole, sesamo, zucca)
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• 1 tazza di carota grattugiata
• 2 tazze di zucchine grattugiate
• 2 cucchiai di olio di mais
• 2/3 di tazza di farina integrale o setacciata
• sale marino
Ingredienti per il sopra:
• 1 panetto di tofu
• 3-4 cucchiai di tahin
• 3-4 cucchiai di miso
• timo e basilico
• 1 cucchiaio di cipolla saltata in olio
200 gr di tofu (formaggio di soia)
1/2 tazza di quinoa rossa (o di quinoa normale)
1 tazza d'acqua
2 cucchiaini di miso
1 cucchiaio di olio di sesamo
4 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di aceto di riso
Mettete sotto un peso il tofu per un'ora in modo da far uscire
un po' di liquido e renderlo più compatto, poi tagliate il tofu a
fettine e fatene dei triangolini.
A parte mescolate acqua, olio, miso e aceto di riso.
Spalmate 3/4 della miscela sul tofu e lasciate marinare per
un'ora.
Sciacquate la quinoa molto bene, mettetela in una pentola con
la tazza d'acqua e un pizzico di sale, coprite e lasciate cuocere
per 20 minuti.
Trasferite il tutto in una padella ben calda e cuocete il tofu fino
a quando non sarà dorato.
Usate il resto della marinatura per condire l'insalata, a cui
aggiugerete i semi precedentemente tostati a secco in una
padella antiaderente.
Servite il tofu accompagnato dalla quinoa (salata e condita con
olio di sesamo e soia) e dall'insalatina.
Ottimo tiepido e freddo il giorno dopo.
Grattugiate le zucchine (con una grattugia di quelle che si
usano per le mele) e salatele; lasciatele sotto sale per circa 15
minuti. Nel frattempo grattugiate anche le carote e spruzzatele
con un succo di limone. Trascorsi i 15 minuti spremete via
l'acqua dalle zucchine e mescolatele a tutti gli altri ingredienti
per la base. Aggiungete a questo impasto l'acqua necessaria
per dargli la giusta consistenza e pressatelo sul fondo di una
teglia oliata. Schiacciate il tofu e amalgamatelo con gli altri
ingredienti per il sopra, quindi versate il tutto sull'impasto base
nella teglia. Infornate per circa 40-45 minuti a 200 °C.
ALTERAZIONE DEL GUSTO
Durante il trattamento può avvertire dei cambiamenti nel gusto
e nell’olfatto. Alcuni cibi, come la carne possono assumere un
sapore metallico o risultare privi di gusto. Generalmente tali
alterazioni scompaiono al termine delle terapie.
RICETTE VEGETERIANE
TORTA DI TOFU, CAROTE, ZUCCHINE
Ingredienti per 4 persone:
Ingredienti per la base
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-
-
eviti di mangiare cibi che non gradisce, riproverà a
mangiarli dopo qualche settimana
per esaltare il gusto di alcune pietanze può utilizzare
piccole quantità di erbe aromatiche come basilico,
rosmarino, prezzemolo e menta
se il gusto della carne è alterato prediliga il pesce, le
uova, i legumi o i formaggi non stagionati
preferisca posate in plastica piuttosto che quelle di
metallo
riduca il consumo di tè o caffè e prediliga spremute
d’arancia con qualche cubetto di ghiaccio
mantenga sempre una costante e corretta igiene orale
dorarlo uniformemente. Salare, pepare e poi avvolgerlo in un
foglio di alluminio lasciandolo riposare per una decina di minuti.
Tagliare il filetto a fette, disporre nei piatti e guarnire con il
cipollotto ben sgocciolato ed un filo di olio a crudo.
Se il gusto del cipollotto non dovesse piacere si può sostituire
con qualsiasi verdura di stagione a crudo, come finocchi
affettati, peperoni verdi, tagliati a julienne o zucchine tenere a
nastro
Ricette tradizionali
Ricette macrobiotiche
Filetto di tonno al sesamo
VELLUTATA DI LENTICCHIE CON CROSTINI DI PANE
Ingredienti per 4 persone
●
●
●
●
●
●
Ingredienti per 4 persone:
●200 gr di lenticchie
●2 cipolle
●2 carote
●1 gambo di sedano
●2 cucchiai di olio di semi di sesamo
●1 cucchiaio di tamari
●sale marino integrale
600 gr di filetto di tonno
un cipollotto
semi di sesamo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
pepe
Preparazione:
Per accompagnare:
fette di pane tostato
Lavare il cipollotto, affettarlo molto sottile ed immergerlo in
acqua fredda per circa 20 minuti, per renderlo meno piccante.
Ricoprire il filetto di tonno col sesamo. Scaldare l’olio in padella
e rosolare il pesce a fuoco moderato per circa 4 minuti fino a
Lasciate le lenticchie a bagno per almeno 8 ore. Mondate
sedano e carote, tagliatele a pezzettini e unitele alle lenticchie;
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sbucciate la cipolla, affettatela e rosolatela in una casseruola
con l'olio di sesamo.
Unite le verdure, mescolate, unite anche l'acqua dove sono
state tenute in ammollo, aggiustate il sale, mescolate, mettete
un coperchio e cuocete per circa 1 ora su fiamma moderata.
Passate tutto al passaverdure, condite con un po' di tamari e
portate in tavola, accompagnando con del pane tostato.
minuto; quindi cuocetelo aggiungendo il brodo bollente poco
alla volta. Dopo 18 muniti di cottura mantecate il risotto con un
filo di olio ed incorporatevi un grosso ciuffo di prezzemolo,
lavato e tritato. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il risotto per
un paio di minuti, quindi regolate il sale, profumate con una
manciata di pepe, unite 2 cucchiai di lievito in scaglie e
decorate a piacere.
DIARREA
La diarrea è una conseguenza spesso associata ai trattamenti;
la durata e l’intensità del disagio sono estremamente soggettivi.
In concomitanza con la diarrea è bene
- bere molta acqua
- mangiare mele cotte senza aggiunta di zucchero
- mangiare riso in bianco
- mangiare carote e patate lessate con aggiunta di poco
olio extravergine di oliva
- eviti il caffè, gli alcoolici, le bevande gassate o ghiacciate
- eviti i prodotti che fermentano come i legumi, i broccoli,
cavolo, verza e cipolla
- elimini il latte e le bevande a base di latte
- limiti il consumo di formaggi
- elimini gli insaccati e tutti i cibi grassi in generale
- eviti cibi fritti, piccanti o ricchi di spezie
- aggiunga succo di limone all’acqua o negli alimenti su cui
lo gradisce
Ricette vegetariane
Risotto al pompelmo
Ingredienti per 4 persone:
●320 gr di riso (anche integrale, ma va cotto di più)
●2 piccole cipolle
●1 litro e 1/4 di brodo vegetale
● il succo di due pompelmi
● olio
● prezzemolo
● lievito in scaglie
● sale
● pepe
Preparazione:
Ricette tradizionali
Affettate al velo le cipolle e fatele cuocere in padella con un
velo di acqua a coperchio chiuso. Aggiungete 2 cucchiai di olio
extravergine di oliva, unite il riso, fatelo tostare, bagnatelo con
il succo dei pompelmi e lasciatelo insaporire per qualche
Spaghetti al limone
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Ingredienti per 4 persone:
Ingredienti per 4 persone:
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
250 g. di spaghetti n°4
mezzo limone possibilmente non trattato
un bel ciuffo di prezzemolo
olio di oliva extravergine
sale
pepe
2 patate bianche tagliate in cubetti
olio extravergine di oliva
1.5 l. di brodo vegetale
400 gr di riso
1 cipolla gialla
Le patate vanno bollite e aggiunte alle cipolle e all’olio e
lievemente dorate in padella. Si cuoce il riso aggiungendo il
brodo vegetale poco alla volta finchè non viene tutto assorbito,
aggiungere sale e pepe q.b.
Preparazione:
Cuocere la pasta seguendo le istruzioni sulla confezione
Nel frattempo preparare una vinaigrette con il succo del limone,
3 cucchiai di olio, sale e pepe. Lavare e asciugare bene il
prezzemolo. Condire la pasta ben scolata con la vinaigrette,
aggiungere il prezzemolo e la scorza del limone tagliata a
piccole scaglie.
STITICHEZZA
A volte durante il trattamento diarrea e stipsi si alternano una
con l’altra: la stitichezza può essere dovuta al trattamento ma
anche alla scarsa assunzione di acqua o fibre
Rimedio macrobiotico per la diarrea
Sciolga un cucchiaio di kuzu (macrobiotico) in una tazza di
acqua fredda e lo porti ad ebollizione finchè la preparazione
non diventa trasparente a questo punto aggiunga un po’ di
gocce di salsa Tamari (salsa di soia). Il Kuzu ha la capacità di
irrobustire e fortificare le pareti dell’Intestino. Lo prenda
almeno una volta al giorno finchè la diarrea è in atto.
-
Ricette vegetariane
Beva abbondantemente preferibilmente lontano dai pasti
Assuma una bevanda calda al mattino a digiuno
Cerchi quando se la sente di fare attività fisica o
movimento
Assuma molte fibre attraverso il consumo di frutta e
verdura, cibi integrali, legumi.
Ricette tradizionali
Riso con patate
Minestrone di verdure con crostini di pane integrale
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Ingredienti per 4 persone:
● Carote, sedano, bietole, spinaci, pomodori pendolini, fagioli o
lenticchie
● olio extravergine di oliva
● sale
● pepe
● 120 gr di pane integrale o toscano a dadini
● succo di limone
● 3 cucchiai di acqua
Preparazione:
Lavate bene le prugne, tagliatele a metà e togliete il nocciolo.
Ungete la pirofila che possa contenere le prugne e adagiatele
con la parte della buccia appoggiata al fondo. Spolveratele con
lo zucchero e bagnatele con acqua e succo di limone. Coprite
con un foglio di alluminio a fate cuocere nel forno a 160 °C per
circa 35/40 minuti. Le prugne dovranno risultare tenere e avere
conservato la loro forma. Servitele tiepide
Mettere in ammollo i legumi la sera prima, scolarli ed unirli alle
verdure di stagione (evitando le patate), sale q.b., in
abbondante acqua e fare cuocere per almeno 40- 45 minuti.
Aggiungere 1 cucchiaio di olio a crudo per ogni piatto di
minestrone e 30 gr di pane abbrustolito.
Composta di mele
Ricette macrobiotiche per la stitichezza
Ingredienti:
Bevanda di agar agar
●
●
●
●
●
Sciogliere un cucchiaino di agar agar in una tazza di succo di
mela senza zucchero, portare ad ebollizione per un paio di
minuti spegnere il fuoco e bere tiepido, prima che diventi una
gelatina da prendere tutte le sere per una settimana
2 mele per persona
qualche pizzico di sale
cannella
buccia di limone
un po’ di uvetta
Preparazione:
Ricette vegetariane
tagliate le mele in grossi pezzi, aggiungere un velo di acqua,
sale e tutti gli altri ingredienti e fare cuocere lentamente le
mele nel proprio succo per circa 15 minuti. Servitele tiepide o
se preferite o se avete difficoltà di masticazione passate il tutto
al passaverdure.
Prugne delizia
Ingredienti per 4 persone:
● 700 gr di prugne
● 80 gr di zucchero di canna
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- cioccolato
che è bene evitare prima e dopo i pasti in quanto rendono più
difficile l’assorbimento del ferro.
ANEMIA
Ricette tradizionali per anemia
Linguine con vongole e tonno
Ingredienti per 4 persone:
380 gr di linguine
200 gr di vongole
150 gr di tonno sott’olio
1 spicchio di aglio
mezzo bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Talvolta in seguito al trattamento potrebbe comparire una lieve
anemia o un abbassamento delle difese immunitarie; questo
comporta la possibilità di rimandare la chemioterapia. È
possibile arginare tale fenomeno attraverso piccoli accorgimenti
-
-
innanzi tutto è necessario rispettare le norme igienico
sanitarie ampiamente note, in qualità di manipolazione,
trattamento e conservazione degli alimenti che mangia,
onda evitare contaminazioni batteriche che in un
soggetto in condizioni fisiologiche sono ben tollerate,
mentre in un soggetto immunodepresso possono portare
a spiacevoli conseguenze
fare una corretta igiene orale
integrare il ferro consumando
vongole
alghe (macrobiotiche)
salsa tamari
fegato di bovino e carni rosse in generale
preparazione:
fare cuocere in una padella capiente l’aglio tritato con un filo di
olio, un velo d’acqua, metà prezzemolo a coperchio chiuso
aggiungere le vongole e dopo un minuto scarso unire il tonno
sgocciolato, versare il vino , alzare la fiamma e fare evaporare.
Nel frattempo cuocete la pasta al dente e dopo averla scolata,
versatela in padella e fatela saltare qualche istante nel
condimento, cospargetele con il restante prezzemolo tritato e
aggiungete un pizzico di pepe prima di servire
Contrastano con l’assorbimento del ferro:
- caffè
- tè
Ricette macrobiotiche per anemia
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In caso di anemia la cucina macrobiotica propone l’utilizzo nella
zuppe tradizionali o nei minestroni di alghe marine
estremamente ricche di sali minerali e ferro: basterà dunque
aggiungere l’alga Nori o wakame nelle zuppe per integrare le
riserve di ferro. È inoltre possibile cuocere tali alghe al forno,
ridurle in polvere ed aggiungerle all’impasto delle taglaietelle o
della pasta fatta in casa, per ottenere un ottima integrazione.
Anche la salsa Tamari è un’ottima fonte di ferro.
sale, pepe ed olio e prima di servire unire 2 cucchiai di lievito in
scaglie e decorate a piacere.
INDICAZIONI AL MOVIMENTO
Ricette vegetariane per anemia
Per ottimizzare l’assorbimento di ferro disponibile nelle fonti
vegetali è sufficiente assumere un alimento ricco di vitamina
C, come limone e agrumi in generale, verdure a foglia
pomodori e fragole.
DOPO LA MALATTIA…
RECUPERARE CON LO SPORT
Orecchiette con cime di rapa
Ingredienti per 4 persone:
La letteratura scientifica internazionale ha ampiamente
dimostrato quanto sia importante una corretta attività fisica per
ottenere un più rapido e pronto recupero nel paziente
oncologico
350 gr di orecchiette
350 gr di cime di rapa
olio di oliva extravergine
lievito in scaglie
sale
pepe
E’ ormai consolidato e sostenuto da numerosi studi scientifici
come un adeguato esercizio fisico possa essere di aiuto ai
pazienti oncologici. Studi clinici infatti indicano la ginnastica
mirata come strumento fondamentale per attenuare la
stanchezza che talvolta accompagna le terapie oncologiche.
Preparazione:
ammorbidire le cime di rapa in padella con un velo di acqua,
sale e olio a coperchio chiuso: dopo aver cotto e scolato la
pasta leggermente al dente fare saltare in padella aggiustare di
Inoltre, è fondamentale ricordare che le indicazioni per uno stile
di vita sano e per la prevenzione delle patologie cronicodegenerative (ossia malattie cardiovascolari, diabete e obesità)
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si basano sulla indiscussa sinergia tra attività fisica e corretta
alimentazione.
In tale definizione rientrano quindi non solo le attività sportive
ma anche semplici movimenti quotidiani come camminare,
andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori
domestici. Il lavoro è diventato infatti negli ultimi anni sempre
più sedentario, si adoperano sempre più spesso veicoli a
motore per gli spostamenti, gli elettrodomestici svolgono la
maggior parte delle faccende di casa e le attività di svago sono
state sostituite dalla TV e dai video giochi. Questa mancanza di
attività costituisce un importante fattore di rischio per
sovrappeso ed obesità, che a loro volta sono fattori di rischio
per alcuni tipi di neoplasie: tumore all’esofago, al pancreas, al
colon, all’endometrio, al rene e al seno (nella donna in
postmenopausa).
Recentemente il mondo scientifico è sempre più orientato
verso le ricerche sul ruolo che un attività fisica regolare può
assumere nei confronti di chi è riuscito a sconfiggere il tumore
ma porta in sè ancora i segni lasciati dalle difficoltà incontrate
durante i trattamenti e per questo vive con insicurezza il
rapporto con il proprio corpo.
Il rapporto con la propria immagine corporea nella donna
operata al seno risulta spesso incrinato in seguito all’intervento
chirurgico e/o ai trattamenti terapeutici con una conseguente
riduzione delle attività sia fisiche che sociali. Il ritorno alla vita
“normale” non è infatti un passo semplice.
L’attività fisica invece è protettiva nei confronti del tumore del
colon e probabilmente dei tumori dell’endometrio e anche nel
tumore al seno nelle donne dopo la menopausa. Gli studi
suggeriscono infatti che qualsiasi tipo e livello di attività fisica
può essere protettivo ed esistono dati specifici su alcune attività
fisiche.
Il recupero delle normali attività ed impegni quotidiani (lavoro,
famiglia etc.) genera in molte pazienti un senso di disagio, di
incertezza e si accompagna anche ad una certa paura del
futuro. Il risultato è, spesso, un costante senso di nervosismo,
angoscia e tensione.
Il Piano Sanitario Nazionale di Prevenzione della Salute 20052007 raccomanda di svolgere attività di moderata intensità per
almeno 30 minuti, almeno 5 giorni la settimana oppure attività
vigorosa-intensa per almeno 20 minuti al giorno, almeno 3
giorni la settimana.
L’introduzione graduale di una costante ed adeguata attività
fisica può diventare uno strumento utile per ridurre stress,
ansia, depressione e recuperare un rapporto di “fiducia” con il
proprio corpo rafforzando le difese immunitarie.
Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al
giorno è sufficiente:
MA COSA SIGNIFICA FARE ATTIVITA’ FISICA?
•
•
•
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per attività
fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema
muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia
superiore a quello in condizioni di riposo”.
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andare a lavorare a piedi o in bicicletta
evitare la macchina per piccoli spostamenti
organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa
nel parco
•
•
•
•
fare le scale invece di prendere l’ascensore
scendere prima dall’autobus
dedicarsi al giardinaggio o ai lavori di casa
andare a ballare o giocare con i bambini.
In conclusione, i benefici dell’attività fisica sono molteplici: in
particolare ricordiamo la riduzione del rischio di sviluppare il
diabete di tipo 2 (non insulino dipendente), di prevenire o
ridurre l’osteoporosi o alcune malattie tumorali, di ridurre ansia,
depressione, stress, di prevenire e ridurre l’ipertensione, con
conseguenti effetti benefici anche sul calo del peso e
diminuzione del rischio di obesità e sicuri effetti benefici anche
per l’apparato muscolare e scheletrico nelle varie fasi della vita
ossia crescita, sviluppo e invecchiamento.
Non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi, un po’ di
attività fisica graduale e costante fa percepire immediatamente
i propri benefici.
Ecco la “piramide dell’attività fisica”….
ATTIVITA’ FISICA E PREVENZIONE PRIMARIA
Controllare il peso corporeo è una delle maggiori
preoccupazioni delle donne, sia perché il peso ha un impatto
importante sull’estetica, quindi sull’accettabilità del corpo nella
famiglia e nella società, sia perché la sensibilità verso i
potenziali effetti nocivi dell’obesità sulla salute è in costante
aumento.
La relazione tra esercizio fisico e controllo del peso è ovvia:
purchè praticato regolarmente l’esercizio fisico (minimo 2 volte
la settimana) permette di perdere peso o di mantenere un
corpo “snello” ed in buona forma.
Una recente revisione scientifica di circa 48 studi clinici ha
analizzato la relazione tra attività fisica e carcinoma della
mammella. I dati conclusivi sono che le donne che svolgono
regolarmente attività fisica presenterebbero una riduzione del
rischio pari al 15-20% di sviluppare tale tumore. L’effetto
dell’attività fisica sembrerebbe maggiore nel periodo post
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menopausale anzichè in età fertile e proporzionale alla quantità
di esercizio praticato, tutto questo purchè il movimento fisico
sia protratto e costante nel tempo (1).
sull’attività degli estrogeni, il cui livello verrebbe diminuito
proprio dall’esercizio (il tumore alla mammella è infatti
strettamente correlato all’attività degli ormoni estrogeni).
ATTIVITA’ FISICA E PREVENZIONE SECONDARIA
Nonostante tali risultati siano ancora da considerarsi
preliminari, tuttavia è ormai accertato che un attività motoria
moderata
e costante
migliora
alcuni
sintomi
che
compromettono seriamente la qualità di vita delle pazienti.
Inoltre controllare il peso corporeo significa fare vera
prevenzione, sia per chi non ha avuto un tumore, sia per chi
deve evitare il rischio di una recidiva.
La diagnosi di carcinoma della mammella è spesso responsabile
di una moltitudine di sintomi legati a una peggiore qualità di
vita come ad esempio l’insonnia, l’aumento di peso, la
stanchezza cronica, la depressione e l’ansia. L’esercizio fisico
può essere un aiuto importante per recuperare una maggiore
sensazione di controllo del proprio corpo consentendo quindi
anche una perdita di peso che può risolvere un obesità lieve o
moderata e aiutando le donne a recuperare e migliorare il tono
dell’umore, tollerando meglio i potenziali effetti collaterali dei
farmaci.
RECUPERIAMO IL BENESSERE ATTRAVERSO LA
MOBILITA’
Un importante studio scientifico condotto su migliaia di donne
con tumore alla mammella ha rilevato che 3-5 ore alla
settimana di attività fisica aerobica (es. camminare a passo
moderato) migliora sensibilmente la qualità di vita e riduce il
rischio di recidiva della malattia(2-3).
Palestra e cyclette possono aiutare molte donne operate al
seno a guarire più in fretta a sentirsi un po’ meglio nonostante
le cicatrici, la chemioterapia e la radioterapia, ma anche a stare
meglio con gli altri, in famiglia e sul lavoro. E’ importante non
lasciarsi “immobilizzare” dalla malattia: con la terapia molte
pazienti tendono ad aumentare di peso, mentre sarebbe di
prima importanza mantenere la propria linea di sempre. Il
movimento e l’esercizio fisico deve essere considerato una vera
e propria strategia terapeutica da affiancare a farmaci ed
interventi chirurgici.
Praticare attività fisica, quindi, ridurrebbe il rischio di sviluppare
un tumore alla mammella e avrebbe un impatto positivo sulla
sopravvivenza dopo il tumore. In definitiva, le donne malate di
tumore che fanno attività fisica, anche semplicemente
camminare dalle tre ore o più ore a settimana, diminuiscono le
probabilità di una “ricaduta” sino al 50%. Gli studiosi ipotizzano
che l’effetto benefico della ginnastica derivi dal suo impatto
Se prima dell’intervento eseguiva qualsiasi tipo di sport sentirà
ora la necessità di riprendere la sua attività fisica, se invece
fino ad ora non aveva mai praticato dello sport ora sarebbe il
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momento opportuno per migliorare la sua mobilità, con la
possibilità di contrastare e prevenire molti effetti collaterali
post-operatori (es. linfedemi). Dopo l’asportazione di del
tumore al seno, spesso si subisce anche l’asportazione del
linfonodi ascellari (svuotamento del cavo ascellare) e ciò può
portare all’insorgenza di gravi complicanze che posso insorgere
dopo alcune settimane, alcuni mesi o tardivamente dopo anni,
tale complicanza viene definita “sindrome del braccio
grosso”(linfedema). La sintomatologia è caratterizzata dal
gonfiore del braccio dal lato in cui è stato eseguito l’intervento
e ciò comporta una limitazione al movimento. Altri sintomi
possono essere oltre alla riduzione della motilità, un’alterata
percezione degli stimoli sensitivi alle mani.
Posizione di base “seduta”
Si sieda su una sedia tenendo il busto eretto, ma
non contratto e lasci cadere le braccia. Allarghi le
gambe allineandole con le anche in modo da
sentirsi a suo agio. I piedi devono poggiare
completamente sul pavimento. Si rilassi il più
possibile ed inspiri ed espiri con calma.
Posizione
di
base
Stia in piedi con le gambe
ginocchia le braccia e le
una gamba e di spingerla
piegando un poco il
una
gamba.
Esegui
gamba poi l’altra.
In ogni caso, è molto importante non fare degli sforzi eccessivi
e adattare il movimento alle sue reali possibilità. Non è
necessario quindi svolgere un attività fisica intensa, ma sono
sufficienti sforzi intermittenti diversificati, ripetuti in piccole
serie che offrono anche il beneficio del recupero della mobilità
di una maggiore agilità e di un aumento della forza muscolare.
Per cominciare, la fisioterapia e la ginnastica, ma anche e
soprattutto le passeggiate all’aria aperta, il nuoto, l’acquagym i
bagni al mare (una volta guarita la ferita) facilitano il ritorno
alla quotidianità. Le tensioni si allentano, la circolazione
sanguigna viene stimolata e i dolori diventano meno frequenti.
“eretta”
leggermente allargate e con le
spalle rilassate. Cerchi di sollevare
leggermente
verso
l’esterno
ginocchio , rimanendo solo su
l’esercizio alternando prima una
Ascella e muscolatura del braccio
Partendo dalla posizione di base seduta (vedi sopra),poggi le
mani sulle cosce con il palmo rivolto verso l’alto. Espiri. Inspiri
e tenda lateralmente il braccio come meglio può, senza alzare
le spalle e poi lo conduca verso il capo descrivendo un arco.
Appoggi l’avambraccio sul capo. Se ci riesce, inspiri ed espiri
una volta prima di ritornare con il braccio alla posizione
iniziale
COMINCIAMO CON QUALCHE SEMPLICE ESERCIZIO…
Ripeta i singoli esercizi più volte, ma non faccia sforzi eccessivi e di tanto in
tanto si alleni anche davanti ad uno specchio.
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Incroci le mani dietro la testa e allarghi i gomiti inspirando. Richiuda i
Stia ben eretta a circa 20 centimentri di
distanza dalla parete con le gambe allargate in
linea con le anche, le ginocchia rilassate ed i
piedi paralleli. Poggi le palme delle mani sulla
parete con le dita leggermente allargate.
Percorra piano piano con le mani la parete
cercando di arrivare il più in alto possibile senza
alzare le spalle.
gomiti espirando finchè le braccia toccano la testa.
Metta una mano sulla spalla e ruoti la spalla
all’indietro descrivendo con il gomito un cerchio il più
ampio possibile. Esegua lo stesso esercizio anche con
spalle
Tenga un bastone oppure
con entrambe le mani
cerchi di tendere le
possibile per sollevarlo
alzare le spalle. Pieghi le
bastone dietro la testa,
Con
le
mani
incrociate
dietro
Mobilità delle
l’altro braccio e quindi con entrambe le braccia nello
un
asciugamano
dietro la testa e
braccia
il
più
sopra la testa senza
braccia e abbassi il
contro la nuca.
stesso tempo.
la
testa
Considerazioni
In ultima analisi, mantenersi fisicamente attivi,
controllare il proprio peso corporeo e seguire una dieta
equilibrata e sana, rappresentano le condizioni fondamentali
per promuovere e sostenere nel tempo lo stato di salute e
benessere generale ed una buona qualità di vita.
L’American Cancer Society ha redatto delle linee guida relative
ad una corretta nutrizione ed attività fisica per quanto riguarda
la prevenzione dei tumori che si possono riassumere in 4 step
principali(4):
• Mantenere una condizione di peso per quanto possibile
costante per tutta la vita (studi scientifici hanno
dimostrato che l’aumento del peso corporeo è associato
ad un aumentato rischio di tumore, in particolare alla
ruoti
lentamente il busto e la testa. Tenga i gomiti allargati
il più possibile, quindi fletta il busto in avanti e
lateralmente.
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mammella soprattutto nelle donne in postmenopausa, e
al colon-retto)
• Adottare uno stile di vita fisicamente attivo
• Consumare alimenti sani, preferendo in particolare i cibi
vegetali
• Limitare il consumo di bevande alcoliche
1-3 ore alla settimana e riduzioni ulteriori della percentuale di
rischio si ottenevano per coloro che eseguivano attività fisica
moderata per almeno 3-5 ore la settimana. La conclusione
preliminare di questi studi è quella che porta ad affermare che
un attività fisica moderata e costante potrebbe essere
importante non solo per quel che riguarda la riduzione del
rischio di recidive ma anche avere un riscontro positivo sul
tempo di sopravvivenza dopo la malattia.
Sebbene esistano ormai convincenti evidenze scientifiche che
relazionano positivamente la condizione di obesità con il tumore
alla mammella (in particolare per le donne in post-menopausa),
tuttavia sarebbero necessari ulteriori studi di approfondimento
per valutare se effettivamente la scelta di determinati alimenti
insieme ad uno stile di vita fisicamente attivo, possano
influenzare sia le recidive della malattia che la sopravvivenza a
lungo termine.
Un numero sempre più cospicuo di studi stanno emergendo
relativamente la fase di recupero dopo diagnosi di tumore e le
condizioni di sopravvivenza dopo la malattia, e tutti al momento
convengono sul fatto che l’esercizio fisico migliora in maniera
considerevole l’efficienza cardiovascolare, la forza muscolare, la
composizione corporea, il senso della fatica, le condizioni di
ansia e depressione, la propria autostima ed alcune delle
componenti della qualità della vita (fisica, funzionale ed
emozionale).
Le linee guida dell’American Cancer Society devono essere
considerate come un valido supporto non solo per fare
prevenzione circa le malattie tumorali ma anche per le persone
che hanno avuto una precedente esperienza di tumore e che
sono a maggiore rischio nei confronti di altre forme morbose
quali malattie cardiovascolari, diabete e osteoporosi, o altri tipi
di tumore
BIBLIOGRAFIA
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systematic review” Epidemiology. 2007 Jan;18(1):137-57. Review.
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and young adulthood and breast cancer risk: a quantitative
review”Eur J Cancer Prev. 2004 Feb;13(1):5-12. Review.
Alcuni studi recenti di coorte (5-8) hanno valutato l’associazione
tra attività fisica e ricaduta della malattia (in particolare per i
tumori colon-rettale e mammella): in entrambi i casi di tumore,
i dati mostrano una riduzione del rischio dal 26% al 40% di
ricaduta della malattia.
3. Tetsuya O, et al.”Effects of weight training on quality of life in
recent breast cancer survivors. The weight training for breast cancer
survivors (WTBS) study” Cancer 2000.
4. Kushi LH et al. “American Cancer Society guidelines on nutrition and
physical activity for cancer prevention:reducing the risk of cancer
with healthy food choices and physical activity” CA Cancer J Clin
2006;56:254-281
Questa riduzione del rischio si è osservata in particolare nelle
persone che eseguivano esercizio fisico moderato per almeno
22
5. Haydon AM et al. “Effect of physical activity and body size on
survival after diagnosis with colorectal cancer” Gut 2006;55:62-67
6. Meyerhardt JA et al. “Physical activity and survival after colorectal
cancer diagnosis” J Clin Oncol 2006;24:3527-3534
7. Meyerhardt JA et al. “Impact of physical activity on cancer
recurrence and survival in patients with stage III colon cancer:
findings from CALGB 89803” J Clin Oncol 2006;24:3535-3541
8. Holmes MD et al.”Physical activity and survival after breast cancer
diagnosis” JAMA 2005;293:2479-2486
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corretta alimentazione e stile di vita per la donna operata al seno