CORRETTA ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA PER LA DONNA OPERATA AL SENO Cosa e come mangiare, quale attività fisica è corretto svolgere, conoscere alcune tecniche di rilassamento, sono indicazioni utili per ottimizzare la risposta alla terapia e fornire nuovi stimoli fondamentali per migliorare, laddove fosse necessario, il proprio stile di vita, cercando di trarre nuove energie e risorse da un momento così delicato e impegnativo come quello del recupero dello stato di salute fisico e mentale. a cura di: D.ssa Giancarla Monticelli – Biologo Nutrizionista e con la collaborazione di D.ssa Coralba Casale- Biologo Nutrizionista 1 solo gli “addetti ai lavori” hanno capacità valutativa e decisionale. Esiste tuttavia un aspetto sul quale Lei in prima PREFAZIONE persona è chiamata a lavorare: acquisire le informazioni Durante la chemioterapia e l’ormonoterapia appare evidente necessarie ad ottimizzare il percorso terapeutico e metterle in quanto sia utile conoscere alcune piccole strategie necessarie pratica sentendosi parte attiva ed integrata delle scelte relative per affrontare al meglio i disturbi più frequenti che potrebbero alla sua salute. manifestarsi in seguito al trattamento oncologico. Sebbene vi sia una notevole variabilità Le informazioni contenute in questo libretto vanno sempre individuale nella risposta ai integrate con le indicazioni dell’Oncologo e del Medico Curante, trattamenti ed ai possibili effetti collaterali, ci sembra opportuno al quale deve comunque rivolgersi in caso di dubbi o che alla donna operata al seno venga data la possibilità di perplessità. approfondire questo tema e trovi risposte immediate ad alcune domande relative all’alimentazione e allo stile di vita che potrebbero sorgere durante la terapia. Cosa e come mangiare, quale attività fisica è corretto svolgere, conoscere alcune tecniche di rilassamento, sono indicazioni utili per ottimizzare la risposta alla terapia e fornire nuovi stimoli fondamentali per migliorare, laddove fosse necessario, il proprio stile di vita, cercando di trarre nuove energie e risorse da un momento così delicato e impegnativo come quello del recupero dello stato di salute fisico e mentale. La valutazione degli indicatori biologici, le scelte terapeutiche, l’andamento delle cure, sono parametri sui quali generalmente 2 Come Le buone e sane abitudini Pianifichi la sua spesa in modo ragionato e non improvvisato; in questo modo sarà meno tentata da cibi poco sani e non indicati per la sua salute. Cerchi di masticare bene e a lungo il cibo sminuzzando il più possibile ogni boccone. Se ha compagnia durante i pasti non accenda il televisore, ma lo consideri un momento utile per parlare e comunicare con la famiglia riunita o le persone a cui tiene particolarmente. Cerchi di cucinare in modo semplice evitando le fritture e un eccesso di condimento; questo l’aiuterà a riscoprire il naturale sapore del cibo che tuttavia potrà essere esaltato con l’utilizzo appropriato delle spezie. Cosa Cerchi di: ● limitare il consumo di zuccheri semplici (dolci) ● consumare molta frutta e verdura di qualità – almeno cinque porzioni al giorno 3 ● utilizzare cibi integrali (pane, pasta) e non raffinati è sul lungo periodo che questa strategia darà i suoi benefici ● limitare il consumo della carne rossa a favore di quella bianca effetti. E ricordi che non solo potrà migliorare il Suo aspetto o del pesce fisico, la sua resistenza alla fatica e anche allo stress, ma anche ● utilizzi i legumi (fagioli, ceci, piselli) almeno 2 volte a controllare uno dei maggiori fattori di rischio per le recidive settimana anche abbinati alla pasta o nelle zuppe di cerali in locali, ossia l’obesità. chicco (farro, orzo, riso) ● riduca drasticamente il consumo di insaccati, formaggi stagionati e carni cotte alla griglia I DISAGI PIU’ FREQUENTI ● beva molta acqua naturale ed eviti le bevande gassate, tè in bottiglia o succhi di frutta confezionati ricchi di conservanti e poveri di vitamine Le terapie antitumorali hanno lo scopo principale di aggredire le ● eviti il fumo ed eccessive quantità di alcool cellule in rapida proliferazione nel tentativo di individuare eventuali cellule tumorali in circolo nell’organismo e di eliminarle. Per questo motivo gli organi e tessuti a più intensa Perché proliferazione, sono maggiormente colpiti e debilitati durante la Attraverso piccole variazioni del Suo stile alimentare, riducendo chemioterapia; i disagi più frequenti infatti sono a carico della le porzioni (di pane e pasta ad esempio), aumentando il tempo mucosa della bocca e dell’apparato digerente, ma possono dedicato un anche manifestarsi sintomi generali di spossatezza o al miglioramento del senso di gonfiore ed una lenta ma costante contrario maggior appetito, con diversa percezione del gusto di perdita del peso corporeo. Se sta seguendo la terapia ormonale alcuni alimenti. Il fatto che tali effetti indesiderati si presentino i risultati potrebbero farsi attendere maggiormente e potrebbe non è in relazione alla maggiore o minore efficacia del essere più difficile controllare la fame. Ma cerchi di persistere: trattamento e non è detto che insorgano necessariamente in all’attività fisica, sarà possibile osservare 4 tutte le donne operate al seno in trattamento. Essi È quindi importante che lei segua a un’alimentazione varia e rappresentano una risposta molto specifica ed individuale alla basata su alimenti freschi e di stagione, cercando terapia con un andamento difficile da prevedere. Tali disagi di contestualmente in base alle sue capacità e al tempo intensità variabile da persona a persona, sono per lo più che può dedicarvi, di mantenere un buon livello di transitori e generalmente scompaiono dopo alcune settimane attività fisica e uno stile di vita sano. La pensi come Nel caso di comparsa di infiammazione delle mucose, nausea o un’opportunità di rivedere ciò che può essere vomito, alterazione del gusto, diarrea o stitichezza, oppure migliorato nel suo stile di vita e rivalutare buone e anemia è possibile intervenire per arginare o ridurre gli effetti e consolidate l’intensità di tali inconvenienti al fine di migliorare la sua qualità accompagnano. abitudini che da sempre la di vita, di agevolare l’adesione all’iter terapeutico proposto dall’oncologo e prevenire un eventuale aumento ponderale, INFIAMMAZIONE DELLE MUCOSE considerato un fattore prognostico negativo per la guarigione definitiva o la prevenzione di eventuali recidive. L’infiammazione del cavo orale è spesso un effetto collaterale della chemioterapia. Si manifesta principalmente con secchezza della bocca e difficoltà nella deglutizione. È bene ricordare sempre che una corretta igiene orale praticata con uno spazzolino a setole morbide può contribuire a ridurre il problema Cosa evitare 5 cibi induriti attraverso la cottura al forno o con croste come fette biscottate, pizze, pane con molta crosta ecc, mentre vanno molto bene le gallette di riso soffiato usi il miele per amalgamare, ammorbidire e rendere più gradevoli gli alimenti alcolici fumo bevande gassate e acide (spremute e succhi di arancia pompelmo o limone) pepe, peperoncino alimenti troppo salati o affumicati alimenti troppo caldi agrumi e ananas Ricette tradizionali Cosa e come mangiare mastichi sempre con calma e sminuzzare bene il cibo consumi pietanze tiepide o fresche Zuppa di farro e legumi Vanno molto bene le zuppe essiccate che si trovano in busta nei supermercati (settore frutta secca), che spesso non richiedono ammollo (è specificato sempre sull’esterno della busta) prediliga il riso integrale o le creme di cereali (crema di riso, farro, kamut) facili da deglutire e da masticare mantenga una corretta igiene orale, lavando i denti alla fine di ogni pasto con uno spazzolino a setole morbide usi il frullatore o la centrifuga per creare bevande a lei gradite a base di frutta e verdura e quindi ricche di vitamine e sali minerali. E sufficiente versare il contenuto della busta (per 4 persone) in pentola, dopo averlo ben sciacquato, aggiungere qualche carota e zucchina (o altre verdure fresche gradite) già affettate, cipolla, sale q.b., rosmarino portare ad ebollizione per circa 2030 minuti e ,a cottura ultimata, aggiungere 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva. 6 Per renderla una vera zuppa energizzante sarebbe bene aggiungere un cucchiaino di miso (si veda di seguito) quando la zuppa è tiepida. cucchiaino di kuzu in poca acqua fredda, si aggiunge alla crema di riso e si fa bollire per pochi minuti. Zuppa di miso La zuppa di miso è il cibo "casa" per ogni giapponese, ogni mamma la prepara in modo diverso e, come noi ci ricordiamo la pasta al forno o il minestrone della nostra infanzia, loro si ricordano la zuppa di miso. Il miso nasce dalla fermentazione della soia gialla con sale marino in grandi mastelli a cui viene aggiunto spesso un cereale (riso od orzo). il miso si presenta come una pasta e può essere o di sola soia (Hacho miso) o di orzo (Mugi miso), o di riso (Kome miso) o riso e orzo (Genmai miso). In tutti i casi il consiglio è di prendere un miso non pastorizzato in modo da avere la maggior quantità di enzimi vitali possibile. Questa è la versione base che può essere variata a seconda della stagione o dell'estro. La dose è per una persona: Ricette macrobiotiche Crema di riso 1 tazza di riso integrale 7 tazze di acqua sale marino 1 cucchiaino di kuzu 1 1 1 1 1 Cuocere il riso per 2-3 ore (finchè tutta l’acqua non si è consumata) a fuoco basso, poi passare al setaccio (per eliminare le fibre) oppure partire dalla semola di riso integrale cuocere in questo caso per 10-15 minuti e sempre passare al setaccio). Il kuzu è ricco di amido e serve per ispessire le crema di riso utile per limitare l’assorbimento di potenziali sostanze tossiche, dato che la mucosa intestinale e molto indebolita. Si scioglie un tazza di acqua cucchiaio di miso non pastorizzato pezzo di alga wakame (2 cm) pezzetto di zenzero cipollina o un porro piccolo Tagliuzzare l'alga a pezzettini piccoli e metterla a bagno nell'acqua fredda per 10 minuti. Affettate la cipollina (compresa la parte verde) e grattugiate lo zenzero. Accendete il fuoco e portate lentamente a ebollizione l'acqua con l'alga e la cipollina affettata. A parte grattugiate lo zenzero e strizzatelo con l'aiuto 7 di un telo di cotone in modo da ottenerne solo il succo. Quando vedete che l'acqua inizia a bollire spegnete il fuoco e aggiungete il miso che avrete sciolto in un po’ di acqua calda. Lasciate riposare coperto per 5 minuti e prima di servire aggiungete un cucchiaino di succo di zenzero. Attenzione: la zuppa di miso non va mai bollita altrimenti gli enzimi muoiono. Lasciatela sobbollire appena se volete tenerla calda. Non può essere nè preparata ore prima nè congelata. Mettere in un tegame 3 cucchiai d'olio e la cipolla con un velo di acqua ed un coperchio pesante. Unire il prezzemolo, il sedano, l'aglio intero (che dovrà essere tolto a cottura ultimata) sale e pepe. Dopo qualche minuto unire i funghi e lasciarli cuocere adagio aggiungendo, per tenerli morbidi, un poco di latte di soia. Cotti che siano i funghi mettere nel tegame il riso e subito portare a cottura servendosi di buon brodo bollente versato poco alla volta. A cottura ultimata, aggiungere il formaggio di soia e servire subito. NAUSEA E/O VOMITO Ricette vegetariane A seguito della chemioterapia possono manifestarsi nausea e vomito. In particolare il vomito può comparire sia immediatamente dopo la terapia che dopo alcuni giorni. Per prevenire tali disturbi il suo medico curante le consiglierà dei farmaci efficaci, chiamati antiemetici, che l’aiuteranno a controllare il problema. Risotto ai funghi Ingredienti per 4 persone: • 400 gr. di riso • 300 gr. di funghi freschi lavati e tagliati • 50 gr. (1/4 di panettocirca) formaggio di soia (Tofu) • 6 cucchiai di olio • mezza cipolla • un cucchiaio di prezzemolo tritato • uno spicchio d'aglio • sedano • sale, pepe • un po’ di latte di Soia • brodo di verdura Cosa fare: - non si sforzi di mangiare in caso non le vada niente - non soggiorni in cucina e possibilmente scelga per mangiare un ambiente ben ventilato, non troppo caldo né con odori provenienti dalla cottura dei cibi - sono indicati cibi salati e asciutti come ad esempio le gallette di riso integrale con sale masticate bene e lentamente 8 - se l’odore dei cibi le dà la nausea, può consumare solo piatti freddi o a temperatura ambiente - mangi lentamente e a piccole porzioni, soprattutto quando ne sente il bisogno, a volte è utile cambiare l’orario del pasto, mangiando quando si vuole. - consumi cibi leggeri e poco conditi, eviti pietanze fritte, molto grasse troppo salate o dolci - beva poco durante i pasti per diminuire la sensazione di pienezza e di gonfiore e la sensazione di nausea prima o dopo i pasti - se avverte la nausea durante il pasto provi a rilassarsi, respirano lentamente e profondamente - l’acqua minerale lievemente gassata allevia il senso di nausea - eviti gli alcolici per le possibili interazioni coi farmaci Pulire il pesce e disporlo su un doppio foglio di alluminio, salarlo, prepararlo ed introdurre nella pancia un rametto di rosmarino. Innaffiare abbondantemente con olio sbattuto con limone e prezzemolo tritato. Chiudere il cartoccio e metterlo in una teglia a forno ben caldo. Lasciar cuocere calcolando circa 15 minuti. Servire in tavola nel cartoccio. RICETTE MACROBIOTICHE Aperitivo alternativo di carote e zenzero: Frullate 8 carote medie e un cucchiaino di zenzero fresco sbucciato. RICETTA TRADIZIONALE Gustatelo subito freddo. Cernia in Cartoccio Le carote sono notoriamente ricche di betacarotene, potassio e magnesio, aiutano a purificare il fegato. Lo zenzero, antinfiammatorio, agisce efficacemente su tutto l'apparato digerente, aiutando la digestione ed eliminando all'istante sensazioni di nausea (infatti è utilizzato nei prodotti anti-nausea da viaggio), ha un sapore molto piccante e simile al limone. Ingredienti per 4 persone: 1.5 kg di cernia sale pepe rosmarino prezzemolo succo di limone Insalatina mista Preparazione: Ingredienti per 4 persone: 2 cucchiai di semi misti (girasole, sesamo, zucca) 9 • 1 tazza di carota grattugiata • 2 tazze di zucchine grattugiate • 2 cucchiai di olio di mais • 2/3 di tazza di farina integrale o setacciata • sale marino Ingredienti per il sopra: • 1 panetto di tofu • 3-4 cucchiai di tahin • 3-4 cucchiai di miso • timo e basilico • 1 cucchiaio di cipolla saltata in olio 200 gr di tofu (formaggio di soia) 1/2 tazza di quinoa rossa (o di quinoa normale) 1 tazza d'acqua 2 cucchiaini di miso 1 cucchiaio di olio di sesamo 4 cucchiai d'acqua 2 cucchiai di aceto di riso Mettete sotto un peso il tofu per un'ora in modo da far uscire un po' di liquido e renderlo più compatto, poi tagliate il tofu a fettine e fatene dei triangolini. A parte mescolate acqua, olio, miso e aceto di riso. Spalmate 3/4 della miscela sul tofu e lasciate marinare per un'ora. Sciacquate la quinoa molto bene, mettetela in una pentola con la tazza d'acqua e un pizzico di sale, coprite e lasciate cuocere per 20 minuti. Trasferite il tutto in una padella ben calda e cuocete il tofu fino a quando non sarà dorato. Usate il resto della marinatura per condire l'insalata, a cui aggiugerete i semi precedentemente tostati a secco in una padella antiaderente. Servite il tofu accompagnato dalla quinoa (salata e condita con olio di sesamo e soia) e dall'insalatina. Ottimo tiepido e freddo il giorno dopo. Grattugiate le zucchine (con una grattugia di quelle che si usano per le mele) e salatele; lasciatele sotto sale per circa 15 minuti. Nel frattempo grattugiate anche le carote e spruzzatele con un succo di limone. Trascorsi i 15 minuti spremete via l'acqua dalle zucchine e mescolatele a tutti gli altri ingredienti per la base. Aggiungete a questo impasto l'acqua necessaria per dargli la giusta consistenza e pressatelo sul fondo di una teglia oliata. Schiacciate il tofu e amalgamatelo con gli altri ingredienti per il sopra, quindi versate il tutto sull'impasto base nella teglia. Infornate per circa 40-45 minuti a 200 °C. ALTERAZIONE DEL GUSTO Durante il trattamento può avvertire dei cambiamenti nel gusto e nell’olfatto. Alcuni cibi, come la carne possono assumere un sapore metallico o risultare privi di gusto. Generalmente tali alterazioni scompaiono al termine delle terapie. RICETTE VEGETERIANE TORTA DI TOFU, CAROTE, ZUCCHINE Ingredienti per 4 persone: Ingredienti per la base 10 - - eviti di mangiare cibi che non gradisce, riproverà a mangiarli dopo qualche settimana per esaltare il gusto di alcune pietanze può utilizzare piccole quantità di erbe aromatiche come basilico, rosmarino, prezzemolo e menta se il gusto della carne è alterato prediliga il pesce, le uova, i legumi o i formaggi non stagionati preferisca posate in plastica piuttosto che quelle di metallo riduca il consumo di tè o caffè e prediliga spremute d’arancia con qualche cubetto di ghiaccio mantenga sempre una costante e corretta igiene orale dorarlo uniformemente. Salare, pepare e poi avvolgerlo in un foglio di alluminio lasciandolo riposare per una decina di minuti. Tagliare il filetto a fette, disporre nei piatti e guarnire con il cipollotto ben sgocciolato ed un filo di olio a crudo. Se il gusto del cipollotto non dovesse piacere si può sostituire con qualsiasi verdura di stagione a crudo, come finocchi affettati, peperoni verdi, tagliati a julienne o zucchine tenere a nastro Ricette tradizionali Ricette macrobiotiche Filetto di tonno al sesamo VELLUTATA DI LENTICCHIE CON CROSTINI DI PANE Ingredienti per 4 persone ● ● ● ● ● ● Ingredienti per 4 persone: ●200 gr di lenticchie ●2 cipolle ●2 carote ●1 gambo di sedano ●2 cucchiai di olio di semi di sesamo ●1 cucchiaio di tamari ●sale marino integrale 600 gr di filetto di tonno un cipollotto semi di sesamo 2 cucchiai di olio extravergine di oliva sale pepe Preparazione: Per accompagnare: fette di pane tostato Lavare il cipollotto, affettarlo molto sottile ed immergerlo in acqua fredda per circa 20 minuti, per renderlo meno piccante. Ricoprire il filetto di tonno col sesamo. Scaldare l’olio in padella e rosolare il pesce a fuoco moderato per circa 4 minuti fino a Lasciate le lenticchie a bagno per almeno 8 ore. Mondate sedano e carote, tagliatele a pezzettini e unitele alle lenticchie; 11 sbucciate la cipolla, affettatela e rosolatela in una casseruola con l'olio di sesamo. Unite le verdure, mescolate, unite anche l'acqua dove sono state tenute in ammollo, aggiustate il sale, mescolate, mettete un coperchio e cuocete per circa 1 ora su fiamma moderata. Passate tutto al passaverdure, condite con un po' di tamari e portate in tavola, accompagnando con del pane tostato. minuto; quindi cuocetelo aggiungendo il brodo bollente poco alla volta. Dopo 18 muniti di cottura mantecate il risotto con un filo di olio ed incorporatevi un grosso ciuffo di prezzemolo, lavato e tritato. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il risotto per un paio di minuti, quindi regolate il sale, profumate con una manciata di pepe, unite 2 cucchiai di lievito in scaglie e decorate a piacere. DIARREA La diarrea è una conseguenza spesso associata ai trattamenti; la durata e l’intensità del disagio sono estremamente soggettivi. In concomitanza con la diarrea è bene - bere molta acqua - mangiare mele cotte senza aggiunta di zucchero - mangiare riso in bianco - mangiare carote e patate lessate con aggiunta di poco olio extravergine di oliva - eviti il caffè, gli alcoolici, le bevande gassate o ghiacciate - eviti i prodotti che fermentano come i legumi, i broccoli, cavolo, verza e cipolla - elimini il latte e le bevande a base di latte - limiti il consumo di formaggi - elimini gli insaccati e tutti i cibi grassi in generale - eviti cibi fritti, piccanti o ricchi di spezie - aggiunga succo di limone all’acqua o negli alimenti su cui lo gradisce Ricette vegetariane Risotto al pompelmo Ingredienti per 4 persone: ●320 gr di riso (anche integrale, ma va cotto di più) ●2 piccole cipolle ●1 litro e 1/4 di brodo vegetale ● il succo di due pompelmi ● olio ● prezzemolo ● lievito in scaglie ● sale ● pepe Preparazione: Ricette tradizionali Affettate al velo le cipolle e fatele cuocere in padella con un velo di acqua a coperchio chiuso. Aggiungete 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, unite il riso, fatelo tostare, bagnatelo con il succo dei pompelmi e lasciatelo insaporire per qualche Spaghetti al limone 12 Ingredienti per 4 persone: Ingredienti per 4 persone: ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 250 g. di spaghetti n°4 mezzo limone possibilmente non trattato un bel ciuffo di prezzemolo olio di oliva extravergine sale pepe 2 patate bianche tagliate in cubetti olio extravergine di oliva 1.5 l. di brodo vegetale 400 gr di riso 1 cipolla gialla Le patate vanno bollite e aggiunte alle cipolle e all’olio e lievemente dorate in padella. Si cuoce il riso aggiungendo il brodo vegetale poco alla volta finchè non viene tutto assorbito, aggiungere sale e pepe q.b. Preparazione: Cuocere la pasta seguendo le istruzioni sulla confezione Nel frattempo preparare una vinaigrette con il succo del limone, 3 cucchiai di olio, sale e pepe. Lavare e asciugare bene il prezzemolo. Condire la pasta ben scolata con la vinaigrette, aggiungere il prezzemolo e la scorza del limone tagliata a piccole scaglie. STITICHEZZA A volte durante il trattamento diarrea e stipsi si alternano una con l’altra: la stitichezza può essere dovuta al trattamento ma anche alla scarsa assunzione di acqua o fibre Rimedio macrobiotico per la diarrea Sciolga un cucchiaio di kuzu (macrobiotico) in una tazza di acqua fredda e lo porti ad ebollizione finchè la preparazione non diventa trasparente a questo punto aggiunga un po’ di gocce di salsa Tamari (salsa di soia). Il Kuzu ha la capacità di irrobustire e fortificare le pareti dell’Intestino. Lo prenda almeno una volta al giorno finchè la diarrea è in atto. - Ricette vegetariane Beva abbondantemente preferibilmente lontano dai pasti Assuma una bevanda calda al mattino a digiuno Cerchi quando se la sente di fare attività fisica o movimento Assuma molte fibre attraverso il consumo di frutta e verdura, cibi integrali, legumi. Ricette tradizionali Riso con patate Minestrone di verdure con crostini di pane integrale 13 Ingredienti per 4 persone: ● Carote, sedano, bietole, spinaci, pomodori pendolini, fagioli o lenticchie ● olio extravergine di oliva ● sale ● pepe ● 120 gr di pane integrale o toscano a dadini ● succo di limone ● 3 cucchiai di acqua Preparazione: Lavate bene le prugne, tagliatele a metà e togliete il nocciolo. Ungete la pirofila che possa contenere le prugne e adagiatele con la parte della buccia appoggiata al fondo. Spolveratele con lo zucchero e bagnatele con acqua e succo di limone. Coprite con un foglio di alluminio a fate cuocere nel forno a 160 °C per circa 35/40 minuti. Le prugne dovranno risultare tenere e avere conservato la loro forma. Servitele tiepide Mettere in ammollo i legumi la sera prima, scolarli ed unirli alle verdure di stagione (evitando le patate), sale q.b., in abbondante acqua e fare cuocere per almeno 40- 45 minuti. Aggiungere 1 cucchiaio di olio a crudo per ogni piatto di minestrone e 30 gr di pane abbrustolito. Composta di mele Ricette macrobiotiche per la stitichezza Ingredienti: Bevanda di agar agar ● ● ● ● ● Sciogliere un cucchiaino di agar agar in una tazza di succo di mela senza zucchero, portare ad ebollizione per un paio di minuti spegnere il fuoco e bere tiepido, prima che diventi una gelatina da prendere tutte le sere per una settimana 2 mele per persona qualche pizzico di sale cannella buccia di limone un po’ di uvetta Preparazione: Ricette vegetariane tagliate le mele in grossi pezzi, aggiungere un velo di acqua, sale e tutti gli altri ingredienti e fare cuocere lentamente le mele nel proprio succo per circa 15 minuti. Servitele tiepide o se preferite o se avete difficoltà di masticazione passate il tutto al passaverdure. Prugne delizia Ingredienti per 4 persone: ● 700 gr di prugne ● 80 gr di zucchero di canna 14 - cioccolato che è bene evitare prima e dopo i pasti in quanto rendono più difficile l’assorbimento del ferro. ANEMIA Ricette tradizionali per anemia Linguine con vongole e tonno Ingredienti per 4 persone: 380 gr di linguine 200 gr di vongole 150 gr di tonno sott’olio 1 spicchio di aglio mezzo bicchiere di vino bianco secco prezzemolo olio extravergine di oliva sale pepe Talvolta in seguito al trattamento potrebbe comparire una lieve anemia o un abbassamento delle difese immunitarie; questo comporta la possibilità di rimandare la chemioterapia. È possibile arginare tale fenomeno attraverso piccoli accorgimenti - - innanzi tutto è necessario rispettare le norme igienico sanitarie ampiamente note, in qualità di manipolazione, trattamento e conservazione degli alimenti che mangia, onda evitare contaminazioni batteriche che in un soggetto in condizioni fisiologiche sono ben tollerate, mentre in un soggetto immunodepresso possono portare a spiacevoli conseguenze fare una corretta igiene orale integrare il ferro consumando vongole alghe (macrobiotiche) salsa tamari fegato di bovino e carni rosse in generale preparazione: fare cuocere in una padella capiente l’aglio tritato con un filo di olio, un velo d’acqua, metà prezzemolo a coperchio chiuso aggiungere le vongole e dopo un minuto scarso unire il tonno sgocciolato, versare il vino , alzare la fiamma e fare evaporare. Nel frattempo cuocete la pasta al dente e dopo averla scolata, versatela in padella e fatela saltare qualche istante nel condimento, cospargetele con il restante prezzemolo tritato e aggiungete un pizzico di pepe prima di servire Contrastano con l’assorbimento del ferro: - caffè - tè Ricette macrobiotiche per anemia 15 In caso di anemia la cucina macrobiotica propone l’utilizzo nella zuppe tradizionali o nei minestroni di alghe marine estremamente ricche di sali minerali e ferro: basterà dunque aggiungere l’alga Nori o wakame nelle zuppe per integrare le riserve di ferro. È inoltre possibile cuocere tali alghe al forno, ridurle in polvere ed aggiungerle all’impasto delle taglaietelle o della pasta fatta in casa, per ottenere un ottima integrazione. Anche la salsa Tamari è un’ottima fonte di ferro. sale, pepe ed olio e prima di servire unire 2 cucchiai di lievito in scaglie e decorate a piacere. INDICAZIONI AL MOVIMENTO Ricette vegetariane per anemia Per ottimizzare l’assorbimento di ferro disponibile nelle fonti vegetali è sufficiente assumere un alimento ricco di vitamina C, come limone e agrumi in generale, verdure a foglia pomodori e fragole. DOPO LA MALATTIA… RECUPERARE CON LO SPORT Orecchiette con cime di rapa Ingredienti per 4 persone: La letteratura scientifica internazionale ha ampiamente dimostrato quanto sia importante una corretta attività fisica per ottenere un più rapido e pronto recupero nel paziente oncologico 350 gr di orecchiette 350 gr di cime di rapa olio di oliva extravergine lievito in scaglie sale pepe E’ ormai consolidato e sostenuto da numerosi studi scientifici come un adeguato esercizio fisico possa essere di aiuto ai pazienti oncologici. Studi clinici infatti indicano la ginnastica mirata come strumento fondamentale per attenuare la stanchezza che talvolta accompagna le terapie oncologiche. Preparazione: ammorbidire le cime di rapa in padella con un velo di acqua, sale e olio a coperchio chiuso: dopo aver cotto e scolato la pasta leggermente al dente fare saltare in padella aggiustare di Inoltre, è fondamentale ricordare che le indicazioni per uno stile di vita sano e per la prevenzione delle patologie cronicodegenerative (ossia malattie cardiovascolari, diabete e obesità) 16 si basano sulla indiscussa sinergia tra attività fisica e corretta alimentazione. In tale definizione rientrano quindi non solo le attività sportive ma anche semplici movimenti quotidiani come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici. Il lavoro è diventato infatti negli ultimi anni sempre più sedentario, si adoperano sempre più spesso veicoli a motore per gli spostamenti, gli elettrodomestici svolgono la maggior parte delle faccende di casa e le attività di svago sono state sostituite dalla TV e dai video giochi. Questa mancanza di attività costituisce un importante fattore di rischio per sovrappeso ed obesità, che a loro volta sono fattori di rischio per alcuni tipi di neoplasie: tumore all’esofago, al pancreas, al colon, all’endometrio, al rene e al seno (nella donna in postmenopausa). Recentemente il mondo scientifico è sempre più orientato verso le ricerche sul ruolo che un attività fisica regolare può assumere nei confronti di chi è riuscito a sconfiggere il tumore ma porta in sè ancora i segni lasciati dalle difficoltà incontrate durante i trattamenti e per questo vive con insicurezza il rapporto con il proprio corpo. Il rapporto con la propria immagine corporea nella donna operata al seno risulta spesso incrinato in seguito all’intervento chirurgico e/o ai trattamenti terapeutici con una conseguente riduzione delle attività sia fisiche che sociali. Il ritorno alla vita “normale” non è infatti un passo semplice. L’attività fisica invece è protettiva nei confronti del tumore del colon e probabilmente dei tumori dell’endometrio e anche nel tumore al seno nelle donne dopo la menopausa. Gli studi suggeriscono infatti che qualsiasi tipo e livello di attività fisica può essere protettivo ed esistono dati specifici su alcune attività fisiche. Il recupero delle normali attività ed impegni quotidiani (lavoro, famiglia etc.) genera in molte pazienti un senso di disagio, di incertezza e si accompagna anche ad una certa paura del futuro. Il risultato è, spesso, un costante senso di nervosismo, angoscia e tensione. Il Piano Sanitario Nazionale di Prevenzione della Salute 20052007 raccomanda di svolgere attività di moderata intensità per almeno 30 minuti, almeno 5 giorni la settimana oppure attività vigorosa-intensa per almeno 20 minuti al giorno, almeno 3 giorni la settimana. L’introduzione graduale di una costante ed adeguata attività fisica può diventare uno strumento utile per ridurre stress, ansia, depressione e recuperare un rapporto di “fiducia” con il proprio corpo rafforzando le difese immunitarie. Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente: MA COSA SIGNIFICA FARE ATTIVITA’ FISICA? • • • Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per attività fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”. 17 andare a lavorare a piedi o in bicicletta evitare la macchina per piccoli spostamenti organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa nel parco • • • • fare le scale invece di prendere l’ascensore scendere prima dall’autobus dedicarsi al giardinaggio o ai lavori di casa andare a ballare o giocare con i bambini. In conclusione, i benefici dell’attività fisica sono molteplici: in particolare ricordiamo la riduzione del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (non insulino dipendente), di prevenire o ridurre l’osteoporosi o alcune malattie tumorali, di ridurre ansia, depressione, stress, di prevenire e ridurre l’ipertensione, con conseguenti effetti benefici anche sul calo del peso e diminuzione del rischio di obesità e sicuri effetti benefici anche per l’apparato muscolare e scheletrico nelle varie fasi della vita ossia crescita, sviluppo e invecchiamento. Non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi, un po’ di attività fisica graduale e costante fa percepire immediatamente i propri benefici. Ecco la “piramide dell’attività fisica”…. ATTIVITA’ FISICA E PREVENZIONE PRIMARIA Controllare il peso corporeo è una delle maggiori preoccupazioni delle donne, sia perché il peso ha un impatto importante sull’estetica, quindi sull’accettabilità del corpo nella famiglia e nella società, sia perché la sensibilità verso i potenziali effetti nocivi dell’obesità sulla salute è in costante aumento. La relazione tra esercizio fisico e controllo del peso è ovvia: purchè praticato regolarmente l’esercizio fisico (minimo 2 volte la settimana) permette di perdere peso o di mantenere un corpo “snello” ed in buona forma. Una recente revisione scientifica di circa 48 studi clinici ha analizzato la relazione tra attività fisica e carcinoma della mammella. I dati conclusivi sono che le donne che svolgono regolarmente attività fisica presenterebbero una riduzione del rischio pari al 15-20% di sviluppare tale tumore. L’effetto dell’attività fisica sembrerebbe maggiore nel periodo post 18 menopausale anzichè in età fertile e proporzionale alla quantità di esercizio praticato, tutto questo purchè il movimento fisico sia protratto e costante nel tempo (1). sull’attività degli estrogeni, il cui livello verrebbe diminuito proprio dall’esercizio (il tumore alla mammella è infatti strettamente correlato all’attività degli ormoni estrogeni). ATTIVITA’ FISICA E PREVENZIONE SECONDARIA Nonostante tali risultati siano ancora da considerarsi preliminari, tuttavia è ormai accertato che un attività motoria moderata e costante migliora alcuni sintomi che compromettono seriamente la qualità di vita delle pazienti. Inoltre controllare il peso corporeo significa fare vera prevenzione, sia per chi non ha avuto un tumore, sia per chi deve evitare il rischio di una recidiva. La diagnosi di carcinoma della mammella è spesso responsabile di una moltitudine di sintomi legati a una peggiore qualità di vita come ad esempio l’insonnia, l’aumento di peso, la stanchezza cronica, la depressione e l’ansia. L’esercizio fisico può essere un aiuto importante per recuperare una maggiore sensazione di controllo del proprio corpo consentendo quindi anche una perdita di peso che può risolvere un obesità lieve o moderata e aiutando le donne a recuperare e migliorare il tono dell’umore, tollerando meglio i potenziali effetti collaterali dei farmaci. RECUPERIAMO IL BENESSERE ATTRAVERSO LA MOBILITA’ Un importante studio scientifico condotto su migliaia di donne con tumore alla mammella ha rilevato che 3-5 ore alla settimana di attività fisica aerobica (es. camminare a passo moderato) migliora sensibilmente la qualità di vita e riduce il rischio di recidiva della malattia(2-3). Palestra e cyclette possono aiutare molte donne operate al seno a guarire più in fretta a sentirsi un po’ meglio nonostante le cicatrici, la chemioterapia e la radioterapia, ma anche a stare meglio con gli altri, in famiglia e sul lavoro. E’ importante non lasciarsi “immobilizzare” dalla malattia: con la terapia molte pazienti tendono ad aumentare di peso, mentre sarebbe di prima importanza mantenere la propria linea di sempre. Il movimento e l’esercizio fisico deve essere considerato una vera e propria strategia terapeutica da affiancare a farmaci ed interventi chirurgici. Praticare attività fisica, quindi, ridurrebbe il rischio di sviluppare un tumore alla mammella e avrebbe un impatto positivo sulla sopravvivenza dopo il tumore. In definitiva, le donne malate di tumore che fanno attività fisica, anche semplicemente camminare dalle tre ore o più ore a settimana, diminuiscono le probabilità di una “ricaduta” sino al 50%. Gli studiosi ipotizzano che l’effetto benefico della ginnastica derivi dal suo impatto Se prima dell’intervento eseguiva qualsiasi tipo di sport sentirà ora la necessità di riprendere la sua attività fisica, se invece fino ad ora non aveva mai praticato dello sport ora sarebbe il 19 momento opportuno per migliorare la sua mobilità, con la possibilità di contrastare e prevenire molti effetti collaterali post-operatori (es. linfedemi). Dopo l’asportazione di del tumore al seno, spesso si subisce anche l’asportazione del linfonodi ascellari (svuotamento del cavo ascellare) e ciò può portare all’insorgenza di gravi complicanze che posso insorgere dopo alcune settimane, alcuni mesi o tardivamente dopo anni, tale complicanza viene definita “sindrome del braccio grosso”(linfedema). La sintomatologia è caratterizzata dal gonfiore del braccio dal lato in cui è stato eseguito l’intervento e ciò comporta una limitazione al movimento. Altri sintomi possono essere oltre alla riduzione della motilità, un’alterata percezione degli stimoli sensitivi alle mani. Posizione di base “seduta” Si sieda su una sedia tenendo il busto eretto, ma non contratto e lasci cadere le braccia. Allarghi le gambe allineandole con le anche in modo da sentirsi a suo agio. I piedi devono poggiare completamente sul pavimento. Si rilassi il più possibile ed inspiri ed espiri con calma. Posizione di base Stia in piedi con le gambe ginocchia le braccia e le una gamba e di spingerla piegando un poco il una gamba. Esegui gamba poi l’altra. In ogni caso, è molto importante non fare degli sforzi eccessivi e adattare il movimento alle sue reali possibilità. Non è necessario quindi svolgere un attività fisica intensa, ma sono sufficienti sforzi intermittenti diversificati, ripetuti in piccole serie che offrono anche il beneficio del recupero della mobilità di una maggiore agilità e di un aumento della forza muscolare. Per cominciare, la fisioterapia e la ginnastica, ma anche e soprattutto le passeggiate all’aria aperta, il nuoto, l’acquagym i bagni al mare (una volta guarita la ferita) facilitano il ritorno alla quotidianità. Le tensioni si allentano, la circolazione sanguigna viene stimolata e i dolori diventano meno frequenti. “eretta” leggermente allargate e con le spalle rilassate. Cerchi di sollevare leggermente verso l’esterno ginocchio , rimanendo solo su l’esercizio alternando prima una Ascella e muscolatura del braccio Partendo dalla posizione di base seduta (vedi sopra),poggi le mani sulle cosce con il palmo rivolto verso l’alto. Espiri. Inspiri e tenda lateralmente il braccio come meglio può, senza alzare le spalle e poi lo conduca verso il capo descrivendo un arco. Appoggi l’avambraccio sul capo. Se ci riesce, inspiri ed espiri una volta prima di ritornare con il braccio alla posizione iniziale COMINCIAMO CON QUALCHE SEMPLICE ESERCIZIO… Ripeta i singoli esercizi più volte, ma non faccia sforzi eccessivi e di tanto in tanto si alleni anche davanti ad uno specchio. 20 Incroci le mani dietro la testa e allarghi i gomiti inspirando. Richiuda i Stia ben eretta a circa 20 centimentri di distanza dalla parete con le gambe allargate in linea con le anche, le ginocchia rilassate ed i piedi paralleli. Poggi le palme delle mani sulla parete con le dita leggermente allargate. Percorra piano piano con le mani la parete cercando di arrivare il più in alto possibile senza alzare le spalle. gomiti espirando finchè le braccia toccano la testa. Metta una mano sulla spalla e ruoti la spalla all’indietro descrivendo con il gomito un cerchio il più ampio possibile. Esegua lo stesso esercizio anche con spalle Tenga un bastone oppure con entrambe le mani cerchi di tendere le possibile per sollevarlo alzare le spalle. Pieghi le bastone dietro la testa, Con le mani incrociate dietro Mobilità delle l’altro braccio e quindi con entrambe le braccia nello un asciugamano dietro la testa e braccia il più sopra la testa senza braccia e abbassi il contro la nuca. stesso tempo. la testa Considerazioni In ultima analisi, mantenersi fisicamente attivi, controllare il proprio peso corporeo e seguire una dieta equilibrata e sana, rappresentano le condizioni fondamentali per promuovere e sostenere nel tempo lo stato di salute e benessere generale ed una buona qualità di vita. L’American Cancer Society ha redatto delle linee guida relative ad una corretta nutrizione ed attività fisica per quanto riguarda la prevenzione dei tumori che si possono riassumere in 4 step principali(4): • Mantenere una condizione di peso per quanto possibile costante per tutta la vita (studi scientifici hanno dimostrato che l’aumento del peso corporeo è associato ad un aumentato rischio di tumore, in particolare alla ruoti lentamente il busto e la testa. Tenga i gomiti allargati il più possibile, quindi fletta il busto in avanti e lateralmente. 21 mammella soprattutto nelle donne in postmenopausa, e al colon-retto) • Adottare uno stile di vita fisicamente attivo • Consumare alimenti sani, preferendo in particolare i cibi vegetali • Limitare il consumo di bevande alcoliche 1-3 ore alla settimana e riduzioni ulteriori della percentuale di rischio si ottenevano per coloro che eseguivano attività fisica moderata per almeno 3-5 ore la settimana. La conclusione preliminare di questi studi è quella che porta ad affermare che un attività fisica moderata e costante potrebbe essere importante non solo per quel che riguarda la riduzione del rischio di recidive ma anche avere un riscontro positivo sul tempo di sopravvivenza dopo la malattia. Sebbene esistano ormai convincenti evidenze scientifiche che relazionano positivamente la condizione di obesità con il tumore alla mammella (in particolare per le donne in post-menopausa), tuttavia sarebbero necessari ulteriori studi di approfondimento per valutare se effettivamente la scelta di determinati alimenti insieme ad uno stile di vita fisicamente attivo, possano influenzare sia le recidive della malattia che la sopravvivenza a lungo termine. Un numero sempre più cospicuo di studi stanno emergendo relativamente la fase di recupero dopo diagnosi di tumore e le condizioni di sopravvivenza dopo la malattia, e tutti al momento convengono sul fatto che l’esercizio fisico migliora in maniera considerevole l’efficienza cardiovascolare, la forza muscolare, la composizione corporea, il senso della fatica, le condizioni di ansia e depressione, la propria autostima ed alcune delle componenti della qualità della vita (fisica, funzionale ed emozionale). Le linee guida dell’American Cancer Society devono essere considerate come un valido supporto non solo per fare prevenzione circa le malattie tumorali ma anche per le persone che hanno avuto una precedente esperienza di tumore e che sono a maggiore rischio nei confronti di altre forme morbose quali malattie cardiovascolari, diabete e osteoporosi, o altri tipi di tumore BIBLIOGRAFIA 1. Monninkhof EM, et al.” Physical activity and breast cancer: a systematic review” Epidemiology. 2007 Jan;18(1):137-57. Review. 2. Lagerros YT, Hsieh SF, Hsieh CC. “Physical activity in adolescence and young adulthood and breast cancer risk: a quantitative review”Eur J Cancer Prev. 2004 Feb;13(1):5-12. Review. Alcuni studi recenti di coorte (5-8) hanno valutato l’associazione tra attività fisica e ricaduta della malattia (in particolare per i tumori colon-rettale e mammella): in entrambi i casi di tumore, i dati mostrano una riduzione del rischio dal 26% al 40% di ricaduta della malattia. 3. Tetsuya O, et al.”Effects of weight training on quality of life in recent breast cancer survivors. The weight training for breast cancer survivors (WTBS) study” Cancer 2000. 4. Kushi LH et al. “American Cancer Society guidelines on nutrition and physical activity for cancer prevention:reducing the risk of cancer with healthy food choices and physical activity” CA Cancer J Clin 2006;56:254-281 Questa riduzione del rischio si è osservata in particolare nelle persone che eseguivano esercizio fisico moderato per almeno 22 5. Haydon AM et al. “Effect of physical activity and body size on survival after diagnosis with colorectal cancer” Gut 2006;55:62-67 6. Meyerhardt JA et al. “Physical activity and survival after colorectal cancer diagnosis” J Clin Oncol 2006;24:3527-3534 7. Meyerhardt JA et al. “Impact of physical activity on cancer recurrence and survival in patients with stage III colon cancer: findings from CALGB 89803” J Clin Oncol 2006;24:3535-3541 8. Holmes MD et al.”Physical activity and survival after breast cancer diagnosis” JAMA 2005;293:2479-2486 23