futuro in movimento
APRILE - MAGGIO NUMERO QUATTORDICI
freepress di attualità e mondo del lavoro
www.walkonjob.it
PROFESSIONE
PROFESSIONE INGEGNERE
INGEGNERE
UN
UN LAVORO
LAVORO
CHE
CHE NON
NON CONOSCE
CONOSCE
CRISI?
Prepararsi
al lavoro
NOSTRO SONDAGGIO
Riforma Fornero: per il 57,6%
ha peggiorato le cose
Professioni
CAKE DESIGNER
Il mestiere del momento
E-COMMERCE
Nuove
frontiere
Avviare un sito di vendite
online… e guadagnarci
«Agli ingegneri piace
risolvere problemi. Se non ci
sono problemi sottomano,
gli ingegneri li creeranno»
Scott Adams
I LUOGHI? LI FANNO LE PERSONE
Andare. Restare. Partire.
Tornare. Verbi per certi
versi simili, per altri
diversi, comunque tutti
accomunati da uno stesso
sentimento.
Un amore spropositato per il nostro Paese
che si mescola a un sentimento di rivalsa
che ci porta a cercare altrove qualcosa che
non troviamo a due passi da casa.
Italia vs Estero. Come se fosse una partita di
calcio, che sarebbe bello finisse con la
vittoria della prima o un pareggio. E invece
se dovessimo scommettere come fanno i
broker inglesi, punteremmo forse tutto sulla
seconda (visti anche i risultati delle elezioni…).
In questo numero, l’estero c’è spesso, molto
più di altre volte. Nella nostra inchiesta
sugli ingegneri (che stanno cominciando
a conoscere la crisi, a differenza di quanto
avviene fuori), nelle parole dell’ospite
speciale che ha lavorato in un film come
Cloud Atlas e da noi fatica a trovare una
dimensione e nel sondaggio di pagina 6:
secondo i risultati tanti agognano di andare
a vivere in Francia, UK o Svizzera e
mandano il loro cv ad aziende estere.
Qualche mese fa sono stata a Londra. Dire
che me ne sono innamorata è poco. Ma con
riserva. Non mi ha reso contenta sentire
camerieri parlare italiano perché abituati a
trattare con italiani né incontrarne tanti
che non erano in veste di turisti, ma di chi
ha spostato lì la residenza. La capitale
inglese conosce la crisi, ma in parte, negli
annunci quando ci si candida è chiaro qual è
la posizione e anche quanto è previsto di
RAL (retribuzione annua lorda). In Italia a
volte lo sai quando e se firmi il contratto e
su un annuncio non lo leggerai mai.
Allora dico: non guardiamo all’estero come
«il luogo dei sogni», ma cerchiamo di prendere
il buono che viene dagli altri Paesi. Ok, noi
italiani in genere siamo più propensi a
trovare l’escamotage anziché essere chiari,
a saltare le code anziché rispettarle e a
inventare scuse fantasiose per giustificare
ritardi. Ma se tutto questo fa parte del nostro
DNA com’è che fuori ci troviamo così bene?
Non sono forse le persone che fanno i luoghi?
Cristina Maccarrone/[email protected]
twitter @cristinamacca
Segui Walk on Job su:
e su www. walkonjob.it
Inchiesta
Si salvi chi può
IN CALO LE ASSUNZIONI E CERVELLI IN FUGA
SE LA CRISI COLPISCE GLI INGEGNERI
*
«Se tornassi indietro mi iscriverei a Ingegneria e ora avrei un
lavoro sicuro». Vi è mai capitato di pensarla in questo modo o di
sentire amici dire così? Di fronte a una disoccupazione in continuo
aumento, a una recessione che non dà tregua e a un precariato
senza precedenti, ci siamo chiesti se davvero quella dell’ingegnere è
una professione che non conosce crisi..
S
econdo i dati AlmaLaurea presentati all’Università
Cà Foscari di Venezia (marzo 2013, da un’indagine
su oltre 400mila laureati dei 64 atenei del consorzio)
la disoccupazione non ha risparmiato nemmeno i laureati in Ingegneria. Se fino all’anno scorso la categoria
era impermeabile alle tempeste della crisi, quest’anno
si rileva invece un aumento della disoccupazione, inferiore rispetto agli altri laureati, certo, ma comunque da
tenere in considerazione. Secondo i dati del CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che rappresenta l’intera categoria), e in particolare del suo Centro Studi, nel 2012, rispetto all’anno
prima, ci sono state 5mila assunzioni in meno tra i laureati in Ingegneria, passando da oltre 21mila a circa
15.230: il dato più basso degli ultimi 7 anni, indice di
una crisi che non risparmia nessuno.
Nel 2011, i laureati magistrali a un anno dalla laurea
registravano un tasso di disoccupazione del 7,9%, mentre nel 2012 il tasso era del 10%, segnando quindi un
aumento del 2,1% rispetto all’anno prima. A 3 anni dalla
laurea, nel 2011 la disoccupazione era al 2,3%; mentre
nel 2012, per coloro che si erano laureati 5 anni prima,
il tasso era di poco inferiore al 2%.
La regione leader nell’assunzione degli ingegneri è la
Lombardia, con 4.200 assunzioni, ma con un calo del
25,4% dal 2011. Il Lazio, seconda regione per occupazione ingegneristica, ha subito nel 2012 una riduzione
addirittura del 31,2%, con appena 2.400 assunzioni lo
scorso anno. Ma il record delle contrazioni si registra in
Umbria, Molise e Basilicata, con un calo del 40%.
«Rispetto ad altre categorie di laureati», spiega Emanuele
Palumbo, ricercatore del Centro Studi del CNI, «quella
degli ingegneri è, nel nostro Paese, un po’ più fortunata.
Più possibilità di trovare lavoro, stipendi un po’ più alti
della media… Ma si tratta di una fortuna relativa: se si
confrontano i dati con il resto d’Europa, la situazione
non è così rosea».
PROFILI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Un neolaureato in Ingegneria, oggi, uscendo
dall’università che situazione trova? «Un mercato abbastanza disponibile, non florido come nel passato, ma
non ancora saturo e sicuramente attento a valutare e
assorbire i profili validi», dice Fabiano Peveralli, Section
Manager practice engeneering di Hays Italia che si occupa della selezione in ambito engineering. Le figure
Walk on job.it
bimestrale freepress - www.walkonjob.it
Via Scarlatti, 26 - 20124 Milano I tel. 02 36643483
testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano numero 257 del 3 maggio 2010
2
WoJ
Direttore Responsabile
Cristina Maccarrone
[email protected]
In redazione
Elisa Di Battista
[email protected]
di Elisa Di Battista
Progetto Grafico
e impaginazione
Jasmine Webster
professionali più richieste attualmente sono quelle
relative all’impiantistica, specialmente nel settore
Oil&Gas, e quelle legate al mercato delle energie.
Gli ingegneri gestionali «tendenzialmente trovano occupazione nelle società di consulenza e se gli sbocchi
occupazionali oggi rimangono quelli del periodo precrisi, quantitativamente si assiste a un lieve decremento
delle assunzioni», prosegue Peveralli. I settori con una
riduzione di assunzioni invece sono quelli dell’automotive,
dell’aerospace e degli ambiti produttivi metalmeccanici.
Ma non solo: rispetto a un anno e mezzo fa – secondo
Hays Italia - anche il settore delle rinnovabili, che aveva
avuto grande sviluppo e usufruito di incentivi dello
Stato, è ora un mercato fermo nel nostro Paese. Il boom
della green economy, insomma, sarebbe già agli sgoccioli.
«Il mercato degli ingegneri va a ondate», dichiara invece Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI, «non c’è
un trend omogeneo e duraturo, ma anzi si cambia di
6 mesi in 6 mesi». Se volessimo individuare delle tendenze, i settori più forti oggi sono quelli elettronico, informatico e dell’informazione. Meno prospettive occupazionali, invece, per gli ingegneri civili e gli ambientali.
«La preparazione di un ingegnere si presta a diversi
impieghi grazie alla formazione metodologica forte
che consente di muoversi all’interno di uno spazio occupazionale vasto», commenta Marco Taisch, Delegato
del Rettore per il Placement del Politecnico di Milano.
Settori come l’IT e l’elettronica, ad esempio, si possono
intersecare, mentre gli ingegneri gestionali «hanno una
formazione così trasversale da poter trovare lavoro in
diverse aree». E se le aziende solitamente danno per
scontato una solida preparazione tecnica e una conoscenza fluente dell’inglese, «lamentano tuttavia scarse
soft skills», prosegue Taisch, « ovvero capacità di lavorare in gruppo, condividere i risultati coi colleghi, muoversi bene nell’organizzazione aziendale».
Ma capita anche che nel mercato ingegneristico
domanda e offerta s’incontrino solo parzialmente, come
nel caso degli ingegneri informatici che, secondo AlmaLaurea, scarseggiano nel nostro panorama. E tuttavia a
questa carenza non corrisponde un aumento degli stipendi. Anzi: tra il 2008 e il 2012, ad un anno dalla laurea
le retribuzioni reali registrate dalle indagini per questo
gruppo di laureati si sono ridotte del 9% (contro il 17%
del complesso dei laureati specialistici). Stipendi che,
tuttavia, rimangono maggiori rispetto a qualsiasi altra
Editore Jeia s.c.a.r.l.
via Scarlatti, 26 - 20124 Milano
P.IVA 09788390152
Hanno collaborato
a questo numero:
Susanna Bagnoli
Giulia Cimpanelli
Camilla Golzi Saporiti
Floriana Riso
Ilaria Romano
carta riciclata 100%
Pubblicità
Rosanna Paiano
[email protected]
Stampa
LITOSUD
Via Aldo Moro 2
20160 Pessano Con Bornago (MI)
categoria di laureati.
da dipendente a tutti gli effetti. «Le aziende», spiega
Peveralli di Hays Italia, «chiedono flessibilità ai loro
NESSUNO È PAPERON DE’ PAPERONI
candidati che spesso rifiutano nuove proposte di lavoro
Sempre dai dati AlmaLaurea, oggi un ingegnere a 5 anni per timore del cambiamento, sentono forte un clima
dal conseguimento del titolo guadagna 1.748 euro net- di incertezza. Solitamente, comunque, domandano
ti al mese, in media. Contro i 1.662 euro di
flessibilità inizialmente ma poi tendono a
“Gli ingegneri
un medico, i 1.603 di un laureato in maconfermare le proprie risorse con controvano più lavoro
terie economico-statistiche, i 1.285
tratti fissi».
di un laureato giuridico, i 1.073 di rispetto ad altri laureati e
Eppure c’è chi in Italia non ci vuole
guadagnano di più,
un umanista e i 963 euro di uno psirimanere. E così sceglie l’estero: non
ma non sono messi
cologo.
solo Francia, Gran Bretagna, Svizzera,
poi così bene.”
Situazione confermata anche dal
ma sempre più verso Oriente. Oggi i
Centro Studi CNI. Nonostante l’80%
mercati più interessanti per un in- Centro Studi CNI degli iscritti prosegua il proprio percorso
gegnere sono quelli dell’Europa centrale
formativo verso la specialistica, convinto che con una
e settentrionale come Germania, Olanda, Scandinavia,
formazione triennale si possa fare poco, i dati rivela- ma anche la Russia, spiegano da Hays Italia. Magari
no invece che a 10 anni dalla laurea il reddito di un questi mercati accettano una preparazione un po’ più
ingegnere triennale è uguale a quello di un laureato bassa, ma un ottimo inglese e possibilmente anche la
magistrale, fermo restando naturalmente i diversi tipi conoscenza di tedesco e russo. Quanto agli stipendi,
di ruoli, incarichi e mansioni ricoperte, che vanno a fuori dai confini italiani sono di solito più alti: dal 20%
rispondere alle ambizioni del singolo. In media si parla all’80% in più per profili di middle e senior management.
di un netto mensile di 1500 euro a 3 anni dalla laurea, «Quello del nostro Paese», spiega Sergio Nava, giormentre si va da un reddito di 20mila euro annui per una nalista e autore del libro “Fuga di talenti”, «è un
figura di impiegato semplice, a 80mila euro annui per problema strutturale. Ci si nasconde dietro all’alibi
profili specialistici.
che molte lauree non servono a nulla, qui però stiamo
parlando di Ingegneria, una laurea che serve davvero.
INGEGNERI IN ROSA
Eppure anche per questi laureati non ci sono incentivi
Nell’immaginario collettivo, quella di ingegnere spes- sufficienti per rimanere, mancano opportunità e una
so è vista ancora come una professione prettamente vera valorizzazione del capitale umano. Ovvio che poi
maschile, e le aule delle facoltà di Ingegneria - soprat- si scappa all’estero. Servirebbero politiche orientate
tutto alcune - sono popolate ancora principalmente da all’innovazione e alla globalizzazione, se non lo facciaragazzi, anche se sono in aumento le donne. Secondo il mo continueremo a vedere i nostri talenti andare via».
Centro Studi CNI, tuttavia, le donne ingegneri sono quelle Come nel caso di Pasquale Aliberti, 30enne Ingegnere
che, rispetto ad altre laureate, faticano meno a trovare un Elettronico che, come si legge in fugadeitalenti.wordimpiego. Sarà però così semplice? Stando alle associate press.com, nonostante i 30 e lode sul libretto, non troad Aidia (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Ar- vava lavoro in Italia. “Le faremo sapere” era la frase
chitetti), guidata dalla presidente Paola Pepe, se oggi le più ricorrente, e zero assunzioni. Intanto dall’estero
discriminazioni in ambito lavorativo sono decisamente fioccavano le proposte: la sua scelta è ricaduta sulla
minori rispetto al passato, è fare carriera che risulta Svizzera (con stipendi da 6.200 euro al mese!) prima,
ancora complicato. Sia nel pubblico che nel privato è e sull’Australia poi, trovando lavoro in settori molto
«difficilissimo trovare donne che ricoprano ruoli apicali. diversi tra loro, possibilità decisamente rara nel nostro
Normalmente ci si ferma a posizioni molto più basse Paese. O come Giacomo Colelli, ingegnere elettronico
e di scarsa visibilità». Spesso si usa la scusa dei figli, 34enne e neo papà che, dalla provincia di Ancona si è
ritenendo le donne troppo impegnate con la famiglia trasferito a Parigi nel 2004 (dopo anni all’estero, tra
dunque poco idonee a ricoprire posizioni manageriali. ricerche per la tesi, stage e lavoro), e oggi ha aperto
«Sicuramente una donna per emergere e conquistare una società tutta sua nel settore della Business Intelruoli di rilievo deve faticare di più, essere più determi- ligence, vincendo un contratto con la Banca di Francia:
nata, anche a parità di preparazione e potenzialità», de- «Le prospettive sono incoraggianti: lo Stato francese
nunciano dall’Aidia.
offre aiuti economici per pagare l’affitto, e nel caso
in cui dovesse scadere il contratto. Dà una mano anEXPAT ANCH’IO. E TU?
che con la famiglia: fornisce sostegno economico alla
Rispetto agli altri laureati, insomma, gli ingegneri nascita dei figli e fino al terzo anno d’età, e ti aiuta a
hanno più possibilità di trovare lavoro e in alcuni casi pagare la baby sitter. La remunerazione è più interesstipendi un filo più alti degli altri, ma non si dimentichi sante che in Italia e la possibilità di cambiare impiego
che nemmeno loro sono esenti da contratti a termine è maggiore: ci sono aiuti per la mobilità professionale
che faticano a essere stabilizzati, da casse integrazioni, e per cercare una casa in caso di trasloco per lavoro».
da pagamenti in ritardo per i liberi professionisti, né LAST BUT NOT LEAST
da finte partite IVA che vanno a camuffare un lavoro A complicare le cose ci si mette poi la recente Riforma
del lavoro, che sulla scia delle indicazioni del ministro
Tremonti ha introdotto lo scorso anno alcune misure
che non hanno incontrato pienamente il favore degli ingegneri. Tra le recenti novità ci sono: l’aumento di 1000
euro all’anno per il contributo che ogni iscritto deve devolvere a Inarcassa (la cassa previdenziale del settore);
l’obbligo di seguire corsi di aggiornamento professionale; l’obbligo di versare la quota dell’assicurazione
professionale, in precedenza volontaria. A farsi portavoce
della categoria all’interno della Rete, e in particolare
degli ingegneri triennali, è Nicola Plasmati, autore di
www.ingegneresezioneb.it. Dalle pagine del suo blog
polemizza contro queste misure ritenute ingiuste e
difende la categoria dei laureati triennali (sezione B,
appunto) in Ingegneria: «Noi triennali», ci racconta,
«siamo una categoria scomoda perché facciamo concorrenza al quinquennali: il CNI preferirebbe la nostra
soppressione. Non ha preso inoltre le difese dell’intera
categoria, non si è battuto per impedire che il governo
tecnico introducesse misure dispendiose e inique a
danno degli ingegneri».
«I provvedimenti del governo in tema di riforma delle
professioni», spiega Armando Zambrano (intervistato
a pag. 4), presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, «vogliono tutelare i professionisti. Quanto
all’assicurazione obbligatoria, li tutela nel caso di rivalsa dei committenti. Per Inarcassa, di sicuro si tratta
di un sacrificio, ma anche in questo caso è una misura
che va a favorire i giovani che andranno in pensione. E
per i corsi di aggiornamento obbligatori, che partiranno
l’anno prossimo, non saranno tutti a pagamento ma ce
ne saranno anche di gratuiti, a seconda delle tipologie».
E sulla «diatriba» tra laureati triennali e quinquennali?
«L’attuale CNI», chiosa Zambrano, «ha approvato provvedimenti che ribaltano le posizioni del precedente
Consiglio, il quale aveva escluso gli ingegneri triennali
dal campo delle costruzioni in zone sismiche. E di recente abbiamo anche chiesto al Ministero del Lavoro
di modificare un parere che escludeva appunto gli ingegneri di sezione B dalla progettazione dei ponteggi.
Il CNI è di tutti, e al di là dei blogger polemici, che a
mio avviso non rappresentano la maggioranza degli
ingegneri, abbiamo avviato coi triennali molte collaborazioni positive».
Dove trovano lavoro
gli ingegneri, settore
per settore:
46,3%
45,8%
3,1%
1,7%
1,5%
1,3%
0,2%
Industria
Servizi alle imprese
Costruzioni
Commercio
Servizi professionali
Servizi alle persone
Turismo
DIMMI CHE CONTRATTO HAI...
65,1% Tempo indeterminato (+ 2,2% dal 2011)
23,5% Tempo determinato (- 0,5% dal 2011)
6,6% Apprendistato (- 0,1% dal 2011)
4,7% Altri contratti (- 1,6% dal 2011) (E.D.)
Fonte: Centro Studi CNI, marzo 2013,
dati relativi all’anno 2012
3
WoJ
Intervista
doppia
“LA RICHIESTA DI INGEGNERI
È SEMPRE ALTA”
*
Armando Zambrano, 60 anni
Fabio Verboso, 27 anni
presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
(CNI) in carica fino al 2016
laureato in Ingegneria Informatica.
Lavora all'Università di Messina con un contratto a
progetto
Perché suggerirebbe a un giovane diplomato di scegliere Ingegneria?
«Perché è una facoltà che si basa innanzitutto sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo. E mai come ora c’è bisogno di insistere su questi aspetti per superare la crisi
che stiamo attraversando».
In cosa consiste l’esame di Stato?
«Per entrare a far parte dell’ordine professionale i laureati in Ingegneria devono sostenere un esame di Stato, composto da più prove scritte; una volta superato, attesta
l’idoneità professionale. In media a superarlo è l’80-90% dei candidati. E questo non
perché sia “facile”, ma perché è strutturato in modo conforme alla formazione universitaria. Diciamo che non è facile, ma nemmeno impossibile, per chi, naturalmente,
ha affrontato seriamente il percorso di studi universitario».
Cosa ne pensa dei test d’ammissione anticipati ad aprile, rispetto al canonico
settembre?
«Non sono contrario, ma ritengo complicato per i ragazzi accavallare la preparazione
ai test d’ammissione con la conclusione degli studi superiori e con la prova di maturità alle porte».
Che prospettive lavorative hanno i laureati in Ingegneria?
«La situazione occupazionale in Italia è molto critica e anche i laureati in Ingegneria
ne risentono: nel 2012 le aziende italiane hanno assunto oltre 5mila ingegneri in
meno rispetto al 2011. In confronto alle altre categorie professionali e ai laureati
delle altre facoltà, chi possiede una laurea in Ingegneria ha comunque più opportunità di trovare lavoro: la domanda di ingegneri, nonostante la crisi, è sempre alta.
Nel 2012 ne sono stati assunti oltre 15mila; e se a un anno dalla laurea il tasso di
disoccupazione è pari al 10,1%, a cinque anni continua a essere inferiore al 2%».
E sul fronte degli stipendi?
«Anche in termini di reddito il discorso è analogo: i laureati in Ingegneria hanno uno
stipendio superiore a quello degli altri laureati, anche se i valori in termini assoluti
restano bassi: circa 1.300 euro netti al mese a 1 anno dalla laurea (la media complessiva si aggira intorno ai 1.000 euro netti) che arrivano a sfiorare i 1.750 euro netti
mensili a 5 dalla laurea (la media tra tutti i laureati è 1.440)».
Che competenze richiedono agli ingegneri le aziende?
«I requisiti più richiesti: la conoscenza di una lingua straniera, il possesso di approfondite conoscenze informatiche e soprattutto un minimo di esperienza acquisita.
Lo stage in azienda o una precedente esperienza lavorativa si rivelano decisamente
più importanti ai fini di un’assunzione di un master o di un dottorato (tranne che per
determinati profili altamente qualificati). Molto apprezzate sono, poi, la capacità di
lavorare in gruppo e quella di risolvere problemi».
La disponibilità a trasferimenti anche all’estero è importante?
«Sì, è richiesta e apprezzata dalle aziende tanto che il 50% dei laureati in Ingegneria
si dichiara disponibile a trasferirsi anche all’estero per trovare occupazione. Va detto,
però, che in termini concreti, l’effettiva disponibilità ad accettare un lavoro fuori
riguarda una porzione molto più ridotta di ingegneri».
4
*
di Paola Floriana Riso
di Camilla Golzi Saporiti
Qual è il trend delle iscrizioni alla facoltà di Ingegneria nell’anno in corso?
«I dati a nostra disposizione rilevano un calo del 6-7% delle immatricolazioni
nell’anno 2012-2013».
WoJ
“MA AL SUD TROVARE LAVORO
È UNA CHIMERA”
Quanti ingegneri scelgono di lasciare l’Italia?
«Rispondo con un dato concreto: circa il 6% di laureati italiani in Ingegneria ha
trovato occupazione all’estero».
Fabio, qual è la tua posizione lavorativa attuale?
«Lavoro da gennaio presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Messina con un
contratto di tipo co. co. pro. della durata di 9 mesi. Lo stipendio non è altissimo ma,
essendo il mio primo impiego, non posso lamentarmi. Diciamo che è un'occupazione
che mi permette di fare esperienza in vista dell'esame di abilitazione alla professione. Non è obbligatorio farlo ma io ho deciso di sfruttare anche questa possibilità: una
volta superato,infatti, potrò iscrivermi all'albo e quindi essere finalmente chiamato
Ingegnere».
Dopo quanto tempo dalla laurea hai cominciato a lavorare?
«Faccio una premessa purtroppo non bella. Penso che nel mio campo sia difficile
trovare un lavoro fisso a Messina, uno di quelli che possa farti sentire realizzato e
non farti rimpiangere gli anni all'università. Lasciare la città, quindi, è quasi un obbligo per me. Subito dopo la laurea ho cominciato a cercare lavoro, selezionando
le posizioni aperte presenti sui siti di varie aziende italiane. Quando sono venuto
a conoscenza di un bando riguardo ad un progetto europeo, pubblicato dalla mia
facoltà, ho deciso di presentare la domanda. Se fossi stato scelto, infatti, non avrei
dovuto cambiare città né tanto meno trovare casa, pagare l'affitto e affrontare tutte
le spese necessarie per vivere fuori. In più non avrei lasciato amici e parenti. Essendo
stato selezionato, da 3 mesi sto facendo un'esperienza lavorativa in un ambiente che
già conosco molto bene e le mie spese sono davvero minime».
Molti affermano che gli ingegneri non conoscono crisi, tu sei d'accordo?
«Sinceramente no. Come ogni altro settore, anche questo è stato colpito negli ultimi
anni dagli effetti della crisi. Includendo comunque diversi ambiti, da quello civile
a quello elettronico, da quello navale a quello informatico, alcuni hanno subito un
processo di rallentamento maggiore rispetto ad altri. Da ingegnere informatico posso dire che, per fortuna, la tecnologia non si ferma mai, ma è sempre in evoluzione».
In che condizioni è il settore dell'ingegneria?
«Molte aziende ricercano figure di ingegneri, quindi la richiesta di personale c'è e
questa non può che essere una cosa positiva. La maggior parte delle volte, però,
vengono offerti degli stage formativi e quando viene fatto un contratto a tempo
determinato non hai la certezza che possa trasformarsi in uno a tempo indeterminato. Alle aziende, infatti, non basta solo una preparazione di tipo teorico: vogliono
esperienza. Se non la possiedi devi per forza fare un po' di gavetta».
I tuoi colleghi dell'università lavorano o c'è qualcuno ancora senza occupazione?
«Molti ragazzi che si sono laureati nel mio stesso periodo, parlo della seconda metà
del 2012, stanno lavorando tra Roma e Milano. Pochi sono quelli rimasti a Messina
e la maggior parte sta svolgendo delle attività con l'università. Diciamo che oltre
l'80% è riuscito a trovare un impiego. Bisogna vedere, però, se è un lavoro soddisfacente».
Quali sono i tuoi progetti futuri?
«Prima di tutto l'abilitazione. Allo scadere del contratto dovrò ricominciare a cercare
un'occupazione. Continuare a lavorare a Messina ancora per un po' non mi dispiacerebbe ma, non essendo presenti realtà aziendali importanti, prima o poi dovrò
trasferirmi».
Racconti inediti, idee
innovative, tesi di laurea che si
occupano di politica. Ma anche
opportunità per chi vuole fare
impresa con la cultura. E poi
bandi per progettare applicazioni
per Google e concorsi d’idee
per sedie e sedute.
Date un’occhiata a queste
iniziative per la primavera.
Premi master e concorsi
Ultime
notizie
QUASI QUASI
CI PROVO ANCH'IO
SE L’IMPRESA FA CULTURA: 2OOmila euro
per idee di nuove cooperative
VOLETE AVVIARE UNA START UP IN PUGLIA?
QUI IL BANDO CHE FA PER VOI
PREMI IN EURO E SCONTI PER CHI SIMULA
UN PROCESSO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI
Se il vostro pallino è l’impresa nel campo culturale e
creativo, fa per voi il bando Culturability, fare insieme in
cooperativa, che vuole promuovere l’impresa in forma
cooperativa e con finalità di carattere sociale. A promuoverlo è la Fondazione Unipolis per unire cultura,
inclusione sociale e creazione di lavoro. Per partecipare
dovete avere meno di 35 anni ed essere cittadini italiani
o stranieri, purché residenti in Italia. La vostra idea deve
essere di gruppo, costituito da minimo tre persone. Possono partecipare anche spin-off universitari, associazioni
ed enti non- profit. La Fondazione mette a disposizione
200mila euro che verranno suddivisi fra dieci progetti,
premiati ciascuno con 20mila euro. Scadenza: 30 aprile.
Iscrizioni tramite il modulo online su www.culturability.org.
Avete un’idea imprenditoriale innovativa e avete intenzione
di provare a fare impresa in Puglia? Per voi è aperto
il bando Start Cup Puglia 2013, indetto dall’Agenzia
Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, per individuare e premiare le migliori iniziative imprenditoriali
con carattere di innovatività. I premi sono in denaro, in
formazione e in assistenza. L’innovatività può riguardare
il prodotto, il processo, l’organizzazione e il rapporto
con il mercato, rispetto allo stato delle tecnologie e
delle conoscenze presente nelle imprese pugliesi. Si
può partecipare singolarmente o in gruppo, possono accedere anche le imprese già costituite, nate dopo il 1
gennaio 2013. Scadenza: 3 luglio. Candidature online su
www.arti.puglia.it. Bando scaricabile su www.startcup.
puglia.it.
Una gara a squadre per simulare un processo con
tema i diritti umani. La indice la Società Italiana per
l’Organizzazione Internazionale con il bando intitolato
a Giuseppe Sperduti, aperto alle università italiane in
cui si insegnano discipline giuridiche. Bisogna essere
un gruppo di minimo 3 persone iscritte a un corso di
laurea da almeno un anno. Ogni squadra redige una
memoria difensiva in italiano nell’interesse della parte
rappresentata, a partire dal tema dell’edizione 2013 che
è “trattamenti inumani e degradanti, privazione della
libertà e dei beni” e della storia che trovate nel sito del
SIOI. Ai primi classificati vanno 1000 euro, ai secondi
500 euro. Possibilità di tirocini e sconti sui master SIOI.
Scadenza: 26 aprile. Bando su www.sioi.org sezione Focus On, sezione novità.
DALLA PASSIONE PER LE SEDIE… SPAZIO
ALLA FANTASIA DI DESIGNER E CREATIVI
Vi piace progettare oggetti, siete architetti, designer, insegnanti o studenti di istituti di design, accademia Belle
Arti, facoltà di Architettura o Ingegneria? La Camera di
Commercio di Udine ha bandito un concorso che ha
per oggetto l’ideazione di una sedia, con o senza bracciolo, o di una seduta, tipo sgabello, poltrona, divanetto,
chaise longue. L’intento è di stimolare la progettazione
di oggetti tecnicamente attuabili e producibili in serie.
Per partecipare non dovete aver compiuto 35 anni alla
scadenza del bando. Potete anche partecipare in gruppo. Il primo premio è di 3500 euro, poi ci saranno due
progetti che riceveranno un riconoscimento speciale
e 500 euro. I tre progetti premiati saranno realizzati
in versione prototipo. Scadenza: 15 giugno. Bando su
www.italian-chair-district.it.
PROPRIETÀ INTELLETTUALE, LA VOSTRA TESI
VALE UN PREMIO FINO A 2OOO EURO
Vi siete laureati con una tesi sugli strumenti di tutela
della proprietà intellettuale e sul ruolo che hanno nella
società contemporanea? La Camera di Commercio di
Torino ha bandito 9 premi da assegnare ad altrettante
tesi di laurea specialistica–magistrale che parlino di
questo argomento. Si tratta della decima edizione del
premio intitolato alla memoria di Giuseppe De Maria,
per laureati di tutte le facoltà di ogni ateneo d’Italia.
La tesi deve essere stata discussa tra l’1 gennaio 2012
e il 31 luglio 2013, la votazione deve essere di almeno
100/110. Il concorso ha tre categorie: storico-giuridica,
economica, tecnica. Per ogni categoria verranno assegnati
3 premi, da 2mila euro al primo, 1500 al secondo e 1000
euro al terzo. Scadenza: 14 agosto. Bando su www.
to.camcon.it/premiocamcom.
UN CONCORSO PER GIOVANI AUTORI DI
RACCONTI E SOGGETTI PER CORTI
Vi piace scrivere e avete un racconto nel cassetto da
pubblicare? Potete partecipare alla XII edizione del premio Racconti nella Rete 2013, indetto dall’Associazione
Culturale LuccaAutori, che raccoglierà e pubblicherà nel
sito www.raccontinellarete.it, i migliori testi ricevuti. Il
tema del racconto è libero, lo scritto non deve superare
le cinque cartelle. Può trattarsi di un racconto o anche
di un soggetto per cortometraggio, purché inediti. Tra
tutti quelli inviati saranno scelti 25 testi che saranno
inseriti e pubblicati in un’antologia edita da Nottetempo, a cui si aggiungerà anche la versione e-book. La presentazione ufficiale sarà a Lucca in ottobre, nell’ambito
del festival letterario LuccAutori. Scadenza: 31 maggio.
Per il regolamento andate su www.raccontinellarete.it.
UN PREMIO PER LAVORI DI LAUREA E
DOTTORATO SULLA BUROCRAZIA NELLE PMI
IN RICORDO DI BETTINO CRAXI UN BANDO
PER NEOLAUREATI
LA POLITICA IN VERSIONE 2.O: INVENTA
UN'APP PER INTERPRETARLA E RACCONTARLA
L’attività politica, quella parlamentare ma anche la
formazione e il contributo offerto all’elaborazione del
socialismo riformista, da parte di Bettino Craxi. Questo è
il tema della prima edizione del premio per tesi di laurea magistrale, indetto dalla Fondazione Craxi, per promuovere la ricerca e la riflessione sulla figura del noto
politico italiano. Ci sono 3 premi da assegnare, al primo
andranno 1500 euro, al secondo 1000 euro e al terzo
500. Possono partecipare laureati di qualunque Facoltà
e Ateneo italiano, purché la votazione conseguita sia di
almeno 105/110 e la tesi sia stata discussa tra l’1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2012. La tesi premiata sarà
inserita nel catalogo dei testi raccolti dalla Fondazione.
Scadenza: 31 maggio. Bando di partecipazione su www.
fondazionecraxi.org.
La politica al tempo del web 2.0 cambia forma e modalità narrative. Lo sa bene la Società Editrice La Stampa S.p.A. che ha bandito una competizione per creare
un’applicazione per Google Play Store o Chrome Web
Store che sia capace di sviluppare un nuovo modo di
raccontare e interpretare la politica, cercando di facilitare il rapporto tra gli elettori e il mondo della politica.
Possono partecipare gli sviluppatori residenti in Italia, registrati su Google Play Store e/o su Chrome Web
Store. La partecipazione è gratuita e può avvenire anche in squadra. Il primo premio è di 2500 euro più la
prelazione sullo sviluppo di una seconda applicazione
commissionata dalla Stampa e un anno di abbonamento al quotidiano. Scadenza: 23 aprile. Bando su www.
lastampa.it sezione ‘speciale elezioni’.
Un bando per tesi di laurea e di dottorato che abbiano avuto per oggetto il rapporto fra la piccola e media impresa e la burocrazia, e nello specifico il peso
che essa ha avuto e ha nelle dinamiche innovative
delle imprese. Lo ha ideato l’Associazione Piccole e
Medie Imprese dell’Umbria, in partnership con il Corriere dell’Umbria ed è intitolato a Massimo Paoli, docente ordinario di Economia e gestione delle imprese
e management dell’innovazione alla Facoltà di Economia dell’Università di Perugia. L’importo del premio è
di 1000 euro. Possono partecipare le tesi discusse in
qualunque ateneo italiano non prima del 2012. Il premio sarà consegnato a dicembre 2013 in occasione del
convegno che si terrà in memoria del Professor Paoli.
Scadenza: 31 ottobre. Bando su www.piccolamediaimpresa.com.
Per pubblicità:
[email protected]
5
WoJ
Prepararsi
al lavoro
Sondaggio su giovani e lavoro
In collaborazione con
Per candidarti agli annunci www.walkonjob.it nella sezione annunci di lavoro
BOCCIANO LA RIFORMA FORNERO
PROMUOVONO SEMPRE PIÙ
L’ESTERO
*
Junior Business Consultant
Ernst & Young è leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità,
transaction e advisory.
L'inserimento in Ernst & Young ti offre la formazione,
l'esperienza e il coaching necessari per avere successo,
lavorando in un ambiente giovane, dinamico e sfidante
che riconosce e premia le migliori professionalità.
Avrai l'opportunità di sviluppare le tue capacità di analisi
di contesti e problematiche complesse, utilizzando gli
strumenti informatici e condividendo con i responsabili
le criticità riscontrate. Crescerai professionalmente
lavorando in un ambiente coeso e motivato.
Ricerchiamo laureati magistrali in Economia, Ingegneria
Gestionale, Ingegneria Ambientale, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica e Informatica con votazione
non inferiore a 100/100, età non superiore a 26 anni,
buona conoscenza della lingua inglese, padronanza dei
principali strumenti informatici, spiccate capacità di
analisi e disponibilità a viaggiare in Italia e all'estero.
Sede di lavoro: Milano, Roma e Torino.
di Cristina Maccarrone
Neet, senza voglia di fare, con scarsa propensione a trovarsi un
lavoro e ancora più spesso ad accontentarsi di un impiego che non
sia in linea con quello che hanno studiato. Spesso sono descritti così
i giovani d’oggi.
E
se invece fosse il mercato del lavoro a non essere
adatto a loro e ai cambiamenti? Stando a quello
che hanno detto gli utenti che hanno partecipato al
sondaggio realizzato da Work in Progress, Centro di ricerche sociali sul lavoro, con metodo cawi (interviste
al computer cui si partecipa collegandosi tramite un
link, trovate il riassunto nell’infografica accanto, scaricabile su www.walkonjob.it), i giovani sono più flessibili di
quanto si creda.
Il 37% sarebbe propenso ad andare a vivere fuori (per lo
più Francia, Inghilterra e Svizzera) e il 34% non si è limitato a pensarlo, ma ha già inviato cv ad aziende estere.
Il sondaggio, realizzato in collaborazione con Fonditalia e con Walk on Job e Labitalia Adnkronos Italia come
media partner, ha visto in poco più di un mese (dal 4
febbraio al 21 marzo) la partecipazione di 800 persone.
Dall’indagine viene fuori che alcune opinioni che si
hanno nei confronti dei giovani non sono poi così fondate.
FLESSIBILI E DISPOSTI AI COMPROMESSI
A partire da quella che li vuole «incontentabili». Molti
di loro non solo andrebbero via dall’Italia, ma pur di
lavorare sono disposti ad accettare qualche compromesso. Come vivere lontano da casa (64%) o essere
sottopagato (25,3%). Tra i compromessi, quello meno
accettato è invece il non rispetto del contratto o l’abuso
di questo. La pensa così infatti solo il 12%.
DOMANDE IMBARAZZANTI AI COLLOQUI
Ha stupito noi di Walk on Job e i nostri partner nel
sondaggio come al giorno d’oggi vengono affrontati
i colloqui da parte dei selezionatori. Il 55% degli intervistati afferma infatti di avere dovuto rispondere a
domande sulla vita privata, come «Sei sposato/a? Convivi? Vivi con i tuoi genitori?», per non parlare dell’avere
figli, a breve o in futuro. «Passa il tempo ma la società
italiana cambia poco, sono domande che evidenziano
un ritardo prima di tutto culturale, manca il concetto
di merito, in un Paese dove l’ascensore sociale è sempre più immobile», ha commentato l’avvocato Tommaso
Dilonardo, presidente di Work in Progress. La pensiamo
così anche noi di Walk on Job: c’è un’Italia che sulla carta parla di quote rosa, riconosce il congedo parentale
ai papà, ma nella pratica, pur lamentando un tasso di
natalità basso, non agevola le famiglie.
Non ci stupisce invece la scarsa fiducia nella formazione:
il 78,3% si aspetterebbe che l’università favorisse
l’incontro con il mondo del lavoro. Neanche i master
se la passano bene: per il 31% non sono determinanti a
trovare un impiego.
Ma allora come lo si cerca? Lo strumento preferito è Internet (71%) e tra i social prevale LinkedIn (buon punto
di incontro con gli HR che, come potete leggere sotto, lo
usano spesso per trovare candidati).
Quanto ai contratti di chi ha partecipato al sondaggio,
la maggior parte è «inserito» in azienda tramite stage
(21,8%), seguito dal contratto a tempo indeterminato
del 19,3% degli intervistati. Il titolo di studio prevalente
è la laurea specialistica/magistrale.
Se il Web è promosso, la Riforma Fornero decisamente
no. Un disastro per il 57,6%, per i quali anzi avrebbe
peggiorato le cose. Il 22,8% dice addirittura di non
averla mai letta e quasi il 10 ci ha provato ma… non
l’ha capita.
Non solo ai ragazzi, lo abbiamo chiesto anche ai recruiter. Come selezionano i candidati?
Ecco cosa ci hanno risposti 212 HR al sondaggio che abbiamo sottoposto. Maggiori informazioni su
www.walkonjob.it dove potete leggere l’analisi dei risultati e scaricare l’infografica.
6
Ernst & Young è leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità,
transaction e advisory.
L'inserimento in Ernst & Young ti offrirà la formazione,
l'esperienza e il coaching necessari per avere successo,
lavorando in un ambiente giovane, dinamico e sfidante
che riconosce e premia le migliori professionalità.
L'inserimento in Ernst & Young ti offre la formazione,
l'esperienza e il coaching necessari per avere successo.
Avrai la possibilità di lavorare in un ambiente giovane,
dinamico e sfidante che riconosce e premia le migliori
professionalità.
Come risorsa Junior affiancherai colleghi più esperti,
all'interno dei team di lavoro, con l'obiettivo di gestire
responsabilmente specifici task assegnati nell'ambito
dei progetti.
Ricerchiamo laureati magistrali in discipline economiche, con votazione non inferiore a 100/100, età non
superiore a 26 anni, buona conoscenza della lingua inglese, padronanza dei principali strumenti informatici,
disponibilità a viaggiare.
Sede di lavoro: filiali Italia.
VARIE OPPORTUNITÀ
Delfanti Trade s.r.l., impresa a conduzione familiare con
sede a Monticelli d’Ongina (Piacenza), da oltre 40 anni
si occupa della lavorazione, del confezionamento e
della commercializzazione di aglio, cipolla e scalogno.
L'azienda è considerata una delle maggiori realtà del
territorio nel settore ortofrutticolo: distribuisce infatti i
prodotti sui principali mercati ed alle maggiori catene
della Grande Distribuzione italiana ed europea.
Per ampliare l'organico, Delfanti Trade ricerca laureandi
o neolaureati caratterizzati da una spiccata conoscenza
delle lingue (inglese + seconda / terza lingua straniera)
oltre che dalla volontà di apprendere e mettersi in gioco
in un ambiente stimolante:
- 1 figura commerciale, disponibile a trasferte nazionali
ed internazionali
- 1 figura area amministrativa
- 1 ingegnere informatico (o laureato in informatica)
Se sei in possesso dei requisiti elencati, saremo lieti di
ricevere la Tua candidatura (curriculum vitæ + breve lettera di presentazione).
Sede di lavoro: Piacenza.
Revisione e organizzazione contabile
WoJ
Revisore contabile Junior
PwC è leader nel settore dei servizi professionali alle imprese, con particolare riferimento alla revisione ed organizzazione contabile, ai servizi di consulenza di direzione
e di supporto alle operazioni di finanza straordinaria, alla
consulenza fiscale e legale.
PwC cerca laureandi e neolaureati in materie economiche, giuridiche o in ingegneria, con un brillante curriculum accademico ed una buona conoscenza della lingua
inglese, fortemente motivati ad intraprendere un percorso di crescita in un contesto altamente dinamico e
stimolante.
L’iter di selezione si svolge presso le diverse sedi attraverso colloqui di gruppo e individuali, mirati a valutare
insieme le attitudini personali, la preparazione accademica e le aspirazioni dei candidati.
Sede di lavoro: Italia.
Anunci
di lavoro
opportunità di lavoro
Allianz nel mondo è presente in oltre 70 paesi ed è uno
dei primi asset manager.
Le attività del Gruppo Allianz in Italia offrono opportunità a laureati in Economia, Giurisprudenza, Matematica,
Statistica e Ingegneria.
All’interno di un contesto dinamico che dà spazio alle
ambizioni e premia i risultati e la qualità del lavoro,
Allianz offre la possibilità di seguire progetti formativi personalizzati, ideati per sviluppare competenze e
capacità manageriali. La capacità di lavorare in team,
la disponibilità a cogliere obiettivi sfidanti, la voglia di
crescere professionalmente e una buona conoscenza
della lingua inglese sono le qualità giuste per arrivare.
Allianz offre anche l’opportunità di svolgere esperienze
lavorative all’estero, nell’ambito del Gruppo internazionale di cui fa parte.
Le opportunità di lavoro per i neolaureati si aprono
principalmente nelle seguenti aree: Tecnico-Assicurativa, Attuariale, Finanza, Pianificazione e Controllo, Amministrazione, Comunicazione e Marketing, Legale e
Informatica.
Assistant brand manager
Sales Representative
The role of a Sales Representative is to be responsible
within a specific geographical area of the activities towards the points of sales, in order to proactively support
our products.
Principal Accountabilities: to ensure the ideal stock level
of our products fulfilling the commercial objectives; to
implement the trade marketing activities; to put into action the visual merchandising strategy.
A Sales Representative has strong analytical and planning capability, customer service orientation, communication and influencing skills. He/she works independently and is part of a sales district with several
colleagues.
A job as a Sales Representative is an ideal first step for a
career within Philip Morris Italia.
All University degree are welcome, fluent in Italian and
a good knowledge of English, computer literate, valid
driving license and valid working permit for EU. Previous
experience in sales is an asset.
Programmatore ERP
Prisma s.r.l., società del gruppo Zucchetti operante nel
settore dei sistemi informativi aziendali (ERP), per implementare il settore della Programmazione interna, ricerca
un programmatore da inserire nel proprio organico per
seguire il proprio parco clienti.
Il candidato ideale possiede le seguenti caratteristiche:
esperienza almeno triennale come programmatore in
ambiente applicativo ERP; diploma in materie informatiche; buona conoscenza del T-SQL; propensione
al lavoro in Team; propensione all'apprendimento di
nuovi strumenti; disponibilità ad effettuare trasferte;
dinamicità e propositività.
Si offre un periodo di formazione prima dell'inizio
dell'attività professionale richiesta. Contratto a progetto/
tempo determinato.
Sede di lavoro: Verona. Le attività verranno svolte anche
presso la sede dei clienti.
FATER S.p.A. è leader del mercato italiano nella produzione e commercializzazione di prodotti assorbenti
per la cura della persona e della casa ed è conosciuta
attraverso i marchi PAMPERS, LINES, TAMPAX, TEMPO,
LINIDOR e DIGNITY, ACE.
Fater è dal 1992 una joint venture paritetica fra Gruppo
Angelini e Procter&Gamble.
Il candidato, inserito nell’area marketing, contribuirà
allo sviluppo delle strategie e dei piani di marketing del
brand di competenza, seguendo progetti il cui sviluppo
porterà ad interagire con tutte le funzioni aziendali e con
agenzie di pubblicità e promotion.
I giovani potranno mettere in evidenza doti di creatività,
leadership, iniziativa ed orientamento ai risultati, al fine
di cogliere significative opportunità di sviluppo di business.
Ci rivolgiamo a laureandi o neolaureati in discipline Economiche, con votazione media degli esami di almeno
26/30 o votazione di laurea di 100/110; età massima 27
anni.
Sede di lavoro: Pescara.
Stage Risorse Umane
Il candidato si occuperà della gestione del front-office
e dei colloqui conoscitivi, screening ed archiviazione
curricula, gestione dei canali di reclutamento, contratti
di assunzione e gestione scadenze. In affiancamento al
tutor il candidato approfondirà i principali aspetti legati alla selezione e presentazione delle candidature
alle aziende oltre agli aspetti legati all’amministrazione
del personale assunto.
Requisiti: forte motivazione ad operare nel settore
delle Risorse Umane, Laurea in materie umanistiche o
giuridico – economiche, buona conoscenza del pacchetto Office. Caratteristiche personali: ottime capacità relazionali, predisposizione al lavoro in team, dinamismo,
flessibilità ed orientamento al cliente.
Sede di lavoro: Piacenza.
7
WoJ
L'ospite
speciale
Se dovessi associarle un libro,
sarebbe Berlino sono io di
Alessandro Rimassa. E non solo
perché Monica Manganelli,
concept designer di 35 anni,
l’ha regalato alla Biblioteca
Condominiale Rembrandt 12 di
Milano dove ci siamo incontrate
(e dove l’intervista è diventata
collettiva coinvolgendo i presenti
nel dibattito Italia vs Estero).
Ma anche perché con il
protagonista del libro ha tanti
punti in comune: l’amore forte
per la città tedesca e quello più
travagliato per il nostro Paese
dove lei, nonostante
l’esperienza internazionale, non
riesce a trovare la sua
dimensione e rischia di
diventare un altro talento in fuga.
M
8
WoJ
onica, per qualche tempo cervello in fuga lo sei
stata davvero. Da Parma sei arrivata a Berlino per
lavorare nella produzione del film Cloud Atlas, con Tom
Hanks, Halle Berry e Susan Sarandon. Come hai fatto?
«È stato qualcosa che ho fortemente voluto, anche se
non si trattava della mia prima esperienza internazionale, ma avevo lavorato tra Parigi e Bruxelles per Ville
Eugenie che si occupa di allestimenti per sfilate di moda
e marchi come Dior, e anche per il cinema italiano (potete vedere i suoi lavori su www.monicamanganelli.com,
ndr). Avendo letto su Internet che sarebbe dovuto partire questo film, ho cercato in Rete i nomi dei produttori
senza trovare i contatti, così ho pensato di guardare su…
Facebook. Uno di loro era presente e gli ho mandato un
messaggio, chiedendogli se potesse darmi una mail cui
inviare cv e portfolio. Gli scrivo, mi dice che gli piace il
mio lavoro e mi farà sapere. Ma il tempo passa e non
ho notizie, il film sarebbe dovuto partire a fine mese
(era maggio 2012) e cominciavo a perdere le speranze.
Finché un giorno, mentre sono a Milano (collaboro con
lo studio di postproduzione EDI), ricevo una chiamata
anonima. “Non è uno scherzo”, mi dicono, “ti vogliamo
sul set”. Era giovedì e lunedì sarei dovuta essere in Germania. Non ci potevo credere!».
Della serie: quando un social network nato più che altro
per farsi gli affari degli altri può invece portare lavoro…
«Per me è stato così, dipende da come usi i social, hanno
quell’immediatezza che altri strumenti non riescono a
darti. Poi ci vuole spirito d’iniziativa».
Che non sembra mancarti…Cosa facevi di preciso
all’interno della produzione di Cloud Atlas?
«Sono stata inserita in pre-produzione come concept
artist, ero l’unica italiana in un team di 20 ragazzi tra
i 25 e i 35 anni. Il mio lavoro consisteva nel creare visivamente la scenografia del film, stando al fianco del
production designer e dei registi, i fratelli Wachowski
e Tykwer. Dovevo realizzare tavole e bozzetti, tenendo
conto della sceneggiatura, che avrebbero dato vita alla
scenografia del film che è ambientato in 6 epoche differenti. Il mio apporto riguardava la creazione delle
scene futuristiche (vedi foto sopra, ndr). Ero partita per
una prova di 4 settimane e invece sono rimasta 3 mesi».
E com’è lavorare in un set del genere?
«Negli studi Babelsberg di Potsdam, la Cinecittà tedesca,
si lavorava 9 ore al giorno, ma è bello tutto il contesto che
si è creato. Non ho dovuto faticare per trovare l’alloggio
perché mi è stato dato da loro e ogni giorno c’era un
Professioni
Nuovi mestieri
CAKE DESIGNER,
QUANDO I DOLCI
FANNO TENDENZA
Monica Manganelli, concept artist
HO LAVORATO CON TOM HANKS
MA L'ITALIA NON MI VUOLE
*
di Cristina Maccarrone
autista che mi accompagnava al lavoro e viceversa. Ma
tante cose sono diverse dall’Italia, specie per un freelance con partita IVA».
Cioè?
«A parte la paga di 250 euro al giorno più 50 di diaria
(quasi il triplo dell’Italia) è diversa proprio la modalità
di retribuzione. Preparavo la fattura settimanalmente e
dopo 2 giorni avevo già i soldi sul conto corrente. Nel
nostro Paese, invece, i tempi si dilatano e spesso bisogna
attendere tra i 60 e i 90 giorni, decisamente troppo».
Avere un’esperienza simile ti ha aiutato a trovare lavoro
in Italia?
«Insomma. A parte lo studio di Milano con cui collaboro
e altre cose, continuo a credere che da noi la creatività
non venga presa in considerazione o si dia per scontata.
Mi sono rivolta a un’azienda di successo italiana che
dice di investire sui giovani, proponendo una campagna
italiana di animazione: un corto da mandare su YouTube per pubblicizzare il marchio. L’idea era piaciuta e
io e le persone con cui ho lavorato per 3 mesi, avevamo
chiesto solo un rimborso spese, pur di realizzarla. Siamo
andati avanti per un po’ finché non ci hanno detto che
saremmo stati pagati solo se il corto fosse andato bene.
Nonostante avessimo chiesto poco e il lavoro piacesse,
si aspettavano che l’avremmo fatto gratis o quasi, ma
noi abbiamo lasciato perdere. Talvolta, però, ho anche
provato a propormi gratuitamente, ma anche in quel
caso ho visto poca serietà».
Ma in questo modo non ci si svende?
«Certamente, ma pur di lavorare nel tuo Paese, scendi
a qualche compromesso. Se non ne vieni a capo, guardi
all’estero, specie se lì ti riconoscono dei meriti. Posso
dire una cosa trita e ritrita, ma vera?».
Prego.
«È proprio diversa la mentalità. Mando mail a produttori
di altre parti del mondo e ottengo delle risposte, qui
mai. Quando lavori come freelance, anche ricevere dei
feeedback fa parte del lavoro e dimostra che hai a che
fare con dei professionisti».
Sembri sempre più orientata ad andartene. E invece
cosa, ora come ora, ci vorrebbe per farti restare?
«Più che la fiducia a parole, noi giovani abbiamo bisogno
di azioni concrete. Vorrei che qualcuno credesse in me
davvero e mi mettesse alla prova facendomi creare uno
spot di animazione per il suo marchio. Le sfide non mi
spaventano, sono pronta a cogliere anche questa».
Per creare
le scenografie
di un film
Siete appassionati di
cinema e vi siete sempre
chiesti come dar vita a scenografie
come quelle di Guerre Stellari? Questo è
parte del lavoro di un concept artist che,
appunto, crea bozzetti al computer per
realizzare visivamente le scenografie di
un film, di una serie tv o un videogioco.
Bisogna partire con un corso di
laurea come Architettura o Design
dell’architettura: “Serve per avere basi
di prospettiva, architettura e pittura”,
precisa Monica.
È poi necessario avere conoscenze
di programmi 2D (come Photoshop e
Corel Painter) e di programmi 3D (come
Autocad e sketcUp per la progettazione
o 3DstudioMax).
Se avete già una laurea ma questo
tipo di professione vi attrae potete
frequentare un corso di diploma di primo
livello. Come quello di CG Animation
dello IED (che mira a formare figure che
lavorano all’interno degli effetti visivi e
animazioni, tra cui concept artist) che
prende il via a Roma e Milano a ottobre
e ha una durata di 3 anni. Info su www.
ied.it/roma o www.ied.it/milano sezione
Visual Communication.
Se invece avete voglia di estero potete
andare in Francia per frequentare
la famosa (per chi è del settore)
SUPINFOCOM, École d’animation 2D/3D
(www.supinfocom.fr) con sedi a Parigi,
Arles e Valenciennes e corsi di computer
grafica della durata di un paio di mesi.
(C.M.)
*
(Cupcake della cake designer Dalila Duello - Cake Appeal)
di Paola Floriana Riso
È una delle professioni rese famose grazie alla tv ed anche in
Italia sta iniziando a prendere piede. Ecco tutto quello che c'è da
sapere per diventare cake designer: dai corsi privati alle scuole
internazionali, dalla triste realtà del mercato nero, che cresce in
maniera costante, ai rischi del rivolgersi a non professionisti.
L
a sua missione è quella di trasformare un dolce
qualsiasi in una vera e propria opera d'arte. Stiamo parlando del cake designer, il decoratore di torte,
cupcake e dolcetti che realizza fiori, miniature e tutti
gli elementi che possono rendere un dolce attraente
alla vista. Questa figura, venuta alla ribalta grazie alle
trasmissioni televisive dedicate all'arte del decorare
dolci, viene spesso confusa con quella del pasticcere
ma le due professioni sono distinte e separate. Mentre
il cake designer si occupa soltanto della parte estetica
(esiste anche l'Associazione Italiana Cake Designers:
cakedesigners.org), il pasticcere lavora anche nelle
fasi di preparazione, lavorazione e cottura dei prodotti
dolciari.
Ad oggi nel nostro Paese non ci sono delle vere e
proprie scuole di cake design ma sono tanti i corsi
organizzati proprio da chi svolge tale mestiere. In
molti casi si tratta di autodidatti che, da soli, hanno
sperimentato le tecniche decorative e di modelling,
fino a farne un vero lavoro. È il caso di Denny Napoli
e Veronica Cuppari, The Sugar Family, una coppia di
giovani messinesi che da circa un anno lavora come
cake designer freelance per varie pasticcerie del co-
mune siciliano. «L'amore per il cake design è nato
guardando Il Boss delle torte in tv, dice Denny. È iniziato
tutto per gioco: infatti la nostra prima torta non era
bellissima. Con tanto impegno siamo però riusciti
a migliorare e l'entusiasmo nel viso di chi vedeva i
nostri lavori ci ha spinti a trasformare la passione in
qualcosa di più».
Data la crescente richiesta di dolci decorati, sono
molte le pasticcerie alla ricerca di bravi decoratori.
Spesso la cosa migliore per farsi conoscere è presentarsi nei laboratori e far vedere di cosa si è capaci.
«Abbiamo contattato varie pasticcerie della nostra
città», ci racconta Veronica «e siamo riusciti così ad
ottenere le prime collaborazioni retribuite. Si tratta
di prestazioni occasionali ma, se ti fai apprezzare, il
rapporto di collaborazione può durare nel tempo».
La loro retribuzione non è fissa, ma viene concordata
ogni volta con la pasticceria, in base a: ore di lavoro,
tipologia di decorazione e costo dei materiali utilizzati.
C'è anche chi è disposto a lasciare tutto per seguire
la propria passione, come ha fatto Roberta Gesualdo,
31 anni, romana e diplomata in pasticceria con honors
presso la Cordon Bleu-California Culinary Academy di
Dalila Duello, 30 anni
San Francisco. «Trascorrevo molto tempo in cucina»
ci racconta Roberta «ma nella vita facevo tutt'altro.
Mi sono laureata in Economia aziendale e, dopo gli
studi, ho lavorato presso Valentino S.p.A., Mediaset e
tre anni in Johnson&Johnson Medical S.p.A. Poi ho deciso di dedicarmi a ciò che mi rendeva davvero felice».
Roberta ha frequentato una delle scuole di pasticceria più prestigiose, in America, dove il cake design ha
raggiunto i livelli altissimi. «Il mio viaggio negli Stati
Uniti è stato un’esperienza incredibile, che rifarei. Ho
tentato di prendere il visto per rimanere a San Francisco, ma purtroppo non è stato possibile. Ho iniziato,
quindi, ad inviare curriculum ed ho avuto il piacere di
lavorare nello studio di decorazione Little Venice Cake
Company di Mich Turner, un guru della decorazione inglese». Ora Roberta è tornata a Roma e circa un mese
fa ha aperto Finally Cakes - Roberta Gesualdo Patissière. Le sue torte tridimensionali partono da 250 euro
mentre per le più semplici il prezzo viene calcolato a
porzione: per 150 grammi si aggira sui 7 euro. Il mercato del cake design è quindi in forte espansione ma
altrettanto velocemente cresce il numero di chi realizza
dolci decorati nella propria cucina, vendendoli tramite
il passa parola. Tuttavia l'assenza di competenze può
essere davvero pericolosa e chi porta avanti tali attività non solo commette un illecito ma mette a rischio
la salute dei proprio clienti, allettati spesso dai prezzi
più bassi rispetto a quelli visti in pasticceria.
Andrea Vecera , 28 anni
"La mia passione mi ha portata in tv"
"Io ho preferito il food design"
La 30enne napoletana si racconta: dalla laurea ai suoi due negozi,
all'esperienza in tv. E su Facebook il suo Cake Appeal vanta oltre 4mila fan.
Andrea, una laurea in Design al Politecnico di Torino, è il creatore
dell’opera di food design Liscao, esposta al Mart di Trento fino al 2 giugno.
Q
A
uando nasce la tua passione per il cake design?
«L'amore è scoppiato 8 anni fa durante un corso di pasticceria non
professionale: mi si è aperto un mondo. Da lì ho cominciato a frequentare diversi
corsi ma sono soprattutto un'autodidatta».
T
Q
u, però, hai seguito un percorso di studi diverso...
«Sì. Ho una laurea in Scienze della Comunicazione, un master in Organizzazione
eventi e ho frequentato anche un corso annuale di web design».
uando hai deciso di dedicarti completamente al cake design?
«All'inizio realizzavo dolci a casa solo per amici e parenti. Quando ho
cominciato a ricevere molte richieste, ho deciso di aprire un negozio tutto mio e di
trasformare la passione in lavoro. Cake Appeal è nato nel settembre 2011 mentre
a marzo del 2012, dopo meno di un anno, ho aperto la Bakery. Io mi occupo
delle decorazioni mentre per la realizzazione dei dolci mi faccio affiancare da
pasticcere qualificate».
C
ome sei arrivata nella trasmissione I menù di Benedetta?
«Per caso. Cercavano una nuova figura da inserire nella trasmissione che
avesse a che fare con il cake design, così hanno fatto delle ricerche sul web e
sono arrivati a me. Ho fatto il casting e dopo un mese ho saputo di essere stata
scelta. Una bella soddisfazione e una grande vetrina per il mio lavoro».
Q
uali sono i tuoi progetti futuri?
«A parte La7, ci sono due progetti in cantiere, entrambi editoriali ma è un
segreto!». (P.F.R.)
ndrea, cos’è Liscao?
«È un progetto di ricerca, nato con la volontà di realizzare un solo prodotto
con più caratteristiche. Rappresenta un piccolo fantasioso scenario con alla base
l’ironia».
C
ome ti è venuta l’idea?
«È nata dal desiderio di valorizzare le potenzialità dei biscotti di cacao
solubile Palicao del Mulino Bianco, in commercio anni fa; e dall’intenzione di
rispondere con goliardia al progetto Pescecani di due amici designer, Alessandro
Balbo e Lidia Signori. Ora Liscao e Pescecani sono esposti vicini al Mart alla mostra
Progetto cibo. La forma del gusto».
C
ome l’hai realizzata?
«Mi piace fare esperimenti di ogni tipo. Ho coinvolto mio cugino cuoco per
capire dosi e tecnologie di produzione da usare per i Liscao. Che sono costituiti
da una lisca, fatta dell’impasto dei frollini da latte, ricoperta da cacao solubile
solidificato, che prende la forma di un pesciolino. La parola viene dall’unione tra
lisca e cacao».
P
erché hai scelto il food design?
«Perché era 5 anni fa, quando ho realizzato Liscao, un ambito nuovo in cui
credevo fosse utile cimentarsi: per mettermi alla prova e per le prospettive di
buon riscontro che ero convinto potesse riscuotere. Il tempo mi ha dato ragione.
E poi perché sperimentare progetti fatti di cibo e non di acciaio, legno e simili
mi permette in un certo senso di unire la dedizione necessaria per realizzare il
progetto e la passione personale per la tavola, in particolare per i dolci». (C.G.S.)
9
WoJ
Nuove
frontiere
E-commerce
EVENTO DEDICATO AL
FUTURO PROFESSIONALE
VENDERE
NEL MONDO DELL’AGROALIMENTARE
2a
edizione
Tra competenze manageriali e tecnologie sofisticate
DOVE VA
L’AGRICOLTURA
*I
Servizio Stage e Placement
CAMPUS DI PIACENZA
www.careerdaycattolica.it
di Susanna Bagnoli
n che direzione va l’agricoltura e come si rapporta
con le nuove tendenze? Andiamo a scoprire quali
sono le prospettive di un mondo che ha a che fare
con tecnologie sempre più sofisticate e innovative,
competenze manageriali, studi ambientali.
Partendo dai numeri, secondo Coldiretti, nel 2012
in agricoltura si è registrato un incremento delle assunzioni, del 3,6%. Quest’analisi rileva che
l’aumento è nel lavoro dipendente, ma non solo.
Sempre Coldiretti dice che 1 su 4 dei nuovi assunti
ha meno di 40 anni. Ma qual è la formazione qualificata richiesta, anche alla luce del fatto che sempre la Coldiretti dice che negli anni aumenterà la
domanda di professionalità specializzate? La parola
al professor Lorenzo Morelli, preside della Facoltà
di Agraria dell’Università Cattolica Sacro Cuore di
Piacenza e Cremona.
«C’è stato un aumento delle iscrizioni ai nostri
corsi di laurea, negli ultimi 2-3 anni. Il fenomeno
riguarda un po’ tutte le facoltà universitarie italiane,
come conferma la conferenza dei presidi di agraria»,
spiega Morelli, «c’è grande interesse verso le
tecnologie alimentari. La richiesta verso il corso
di laurea in tecnologie agrarie, quello “classico”, è
rimasta sostanzialmente invariata. Da noi stanno
andando molto bene anche i curriculum nel settore
viticultura e enologia, che con il titolo di studio
consentono di iscriversi a Assoenologi (Associazione
nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli, ndr) avere
opportunità di lavoro in quel settore».
La Cattolica ha un sistema molto forte di raccordo con le aziende, per il post laurea. Dice Morelli,
«spesso già dopo la triennale i nostri ragazzi entrano direttamente in azienda. Più in generale i laureati in tecnologie alimentari entrano nell’industria
di trasformazione, Ferrero, Galbani, Danone, quelli
in tecnologie agrarie hanno sbocchi nelle aziende
di mangimi, consorzi di tutela e agrari e negli allevamenti».
L’agricoltura ha bisogno di una formazione tecnica,
altamente specializzata, è così? «Noi formiamo
tecnici che vanno a dirigere la produzione, devono
avere competenze informatiche e di elettronica.
Oggi questo è un settore di precisione, in cui, ad
esempio, per controllare le coltivazioni e capire le
necessità d’acqua e di altre sostanze, si progettano e
si fanno esercitazioni con i droni (miniaerei, ndr) che
sorvolano i campi». Tecnici di alta specializzazione
ma anche persone con una formazione manageriale, «perché la sfida è fare produzione di qualità ma
a costi competitivi e impattando il meno possibile
sull’ambiente». I dati della Cattolica sull’inserimento
lavorativo post lauream, a un anno dal titolo, sono
buoni: l’85% dei laureati ha un lavoro dopo la triennale, il 70% dopo la magistrale.
Esperti in produzioni agricole, nella trasformazione
di cibi e alimenti, manager e con competenze forti
sul versante ambientale. «Abbiamo 22 progetti europei finanziati, per tre direttrici di ricerca: food security, food safety e sustainability».
Tito Caffi, 35 anni, fondatore di Horta Srl
"L'agronomia? Si intreccia sempre di più con l'ICT"
Un sistema di web assistance per stabilire i livelli di trattamento fitosanitario cui sottoporre i vigneti.
L’ha ideato Tito Caffi, 35 anni, agronomo e fondatore dello spin off della Cattolica, Horta srl.
Q
uali sono i vantaggi nell’usare Vitebio.net?
«Si arriva ad avere la stessa quantità finale di prodotto ma usando un 40% in meno di rame, nel trattare
le viti per proteggerle dalle malattie. L’azienda ha un risparmio di 200 euro per ogni ettaro di coltivazione. Il
numero dei trattamenti diminuisce di un 25% che vuol dire che il trattore riduce di un quarto i passaggi nel
campo, con risparmio di tempo e benzina per il produttore».
C
Q
ome funziona?
«Si va nel sito web dedicato, si inseriscono alcuni dati sul vigneto e il sistema dà all’utente tutte le
informazioni per guidarlo nei trattamenti che deve fare».
uali sono oggi le esigenze del mercato rispetto alle coltivazione agricole?
«I consumatori chiedono più trasparenza rispetto a ciò che mangiano; ci sono direttive comunitarie con
nuovi limiti all’uso delle sostanze nei trattamenti. Il mercato chiede sempre di più produzioni, anche in quantità
minori, ma di alta qualità e ottenute cercando di “consumare” il meno possibile l’ambiente che ci circonda».
C
he tipo di competenze deve avere un agronomo?
«Io ho una laurea in Agraria e poi mi sono specializzato in Epidemiologia, studiando le malattie che
attaccano le piante, in particolare la vite. Anche all’estero. Oggi servono sia le competenze “classiche”
dell’agronomo, sia altro. L’intreccio con l’ICT è indispensabile: in un certo senso siamo dei naturalisti
informatizzati».
10
WoJ
V
SUL WEB
Martedì 16 aprile 2O13
itebio.net è sul mercato: come sta andando?
«Piuttosto bene, abbiamo quasi più richieste di quante ne riusciamo a gestire». (S.B.)
PASSO DOPO PASSO
*
(foto di www.tabatashop.com)
di Giulia Cimpanelli
Può sembrare un’attività semplice, la soluzione vincente per
un’attività commerciale, quasi un gioco. In realtà un e-commerce,
per funzionare, oltre a dover essere tenuto in ordine e aggiornato
più di un classico sito web, ha bisogno di molto altro ancora.
U
n negozio online richiede dedizione da diversi
punti di vista: grafica, promozione, pubblicità, indicizzazione, gestione dei social network, delle richieste
dei clienti, nonché del magazzino, delle spedizioni e
della contabilità. Ma, se gestito con impegno e passione, può diventare un’attività. «Quando ho chiuso il
negozio e aperto un e-commerce», spiega Davide De
Gennaro, titolare dello store online www.tabatashop.
com, dove si possono comprare articoli naturali per
mamma e bambino, «molti mi dicevano: “Ottima scelta, così lavori la metà”. In realtà lavoro di più».
Da dove iniziare per aprirne uno? «Il primo consiglio»,
spiega Stefano Squillante, proprietario insieme alla sua
ragazza dello store online shopinlondon.it, dove si vendono prodotti che caratterizzano lo stile londinese «è
di avvalersi di una società specializzata e che si appoggi a piattaforme di alto livello come Magento, infatti
il sito deve funzionare bene perché gestisce acquisti».
Ma rivolgersi a specialisti comporta una spesa non
irrisoria, «dai 5mila euro in su», spiega chi l’ha fatto.
Allora, per provare, soprattutto se all’inizio si hanno
pochi prodotti, si può comprare un sito già impostato
su una piattaforma come shopify.com, sitonline.it o
open2b.com: «Nel caso di shopify» continua Davide
«l’hardware del sito costa 150 dollari e poi 29 al mese
se si hanno fino a 100 prodotti».
L’alternativa è acquistare un dominio tramite un hosting
provider quindi una piattaforma e-commerce tra le
tante disponibili, in base a quella che va meglio per il
mercato di riferimento ad esempio osCommerce o Zen
Cart o la già citata Magento. Tali piattaforme vanno
però prima «studiate» e si consigliano a chi mastica
molto bene il web.
Bisogna inoltre fare attenzione anche alla burocrazia:
è indispensabile aprire una Partita IVA ed effettuare
la comunicazione unica presso lo sportello telematico
«Sportello unico per le attività produttive» della Camera
di Commercio, per l'iscrizione presso INPS, Agenzia
delle Entrate e Registro delle Imprese.
Ogni piattaforma è dotata di catalogo prodotti e carrello degli acquisti. Il primo dev’essere vario, il secondo deve essere gestibile in modo semplice dall'utente,
generando al contempo tutta la documentazione necessaria lato azienda (fattura, ordine, aggiornamenti di
magazzino, gestione del credito).
Bisogna infine collegarsi a un servizio di trasporto per
la distribuzione dei prodotti acquistati sul sito, oppure
rivolgersi direttamente al produttore se non si preve-
de un magazzino, per essere soltanto un «rivenditore
online».
Fondamentale, poi, la gestione web: «Devi offrire
un’assistenza clienti impeccabile, sempre visibile
e chiara, rispondere a chi ti manda richieste, essere
costantemente aggiornato», spiega Davide.
Inoltre è consigliabile usare sistemi di advertising
online per la promozione: «Banner a pagamento, indicizzazione su Google, ma anche sistemi di pubblicità
gratuita come scambi con siti e blog che parlano
dell’argomento, canali attivi e vivaci sul social network e un blog che parla di argomenti inerenti al
prodotto che vendi».
Infine, qual è il prodotto vincente? «Non ne esiste uno
migliore degli altri: se è di nicchia come il nostro»,
precisa Davide «si trova solo online ma se ne vende
in minori quantità, se è di largo consumo bisogna giocare più sul prezzo. Un consiglio può essere di scegliere
prodotti con prezzi medi, sui 50 euro: se costano
poco, se ne devono vendere troppi per guadagnare, se
costano troppo la gente è diffidente e tende a non
comprare sul web».
Infine quali sono le competenze fondamentali per gestirlo? «Nessuna in particolare, ma avere dei rudimenti di HTML è utile perché permette di non chiamare
l’agenzia per piccole modifiche. Anche un po’ di grafica
e fotografia non guastano».
Andrea Bortolazzi di Sevenlike
"Siamo nati per supportare le aziende online" L'Italia?
Una storia da Silicon Valley all’italiana: si chiama Sevenlike ed è una delle poche
agenzie in Italia specializzata esclusivamente nella realizzazione di piattaforme
e-commerce. Nata pochi anni fa oggi vanta clienti come Campari, Brums, Loropiana,
Euronics. Nel 2012 il fatturato ha raggiunto gli 800mila euro e si propone di raggiungere
il milione nel 2013.
«Il web offre molteplici opportunità per
incrementare un business. Il nostro lavoro è farle
cogliere e tradurle in successi. Affianchiamo le
aziende che decidono di avviare o rafforzare
una seria strategia di vendita e promozione
attraverso il web», dice Andrea Bortolazzi,
29 anni, uno dei tre fondatori e titolari, tutti
coetanei. Li trovate online sul sito www.
sevenlike.com.
ome è nata l’idea di Sevenlike?
«A un meeting di Casaleggio (società
che, tra le altre cose, studia l’andamento
del mercato in Rete, ndr), le cui statistiche
dimostravano una forte richiesta di siti
e-commerce da parte delle aziende e nessuno
pronto a realizzarli. Mi sono messo in società con
due amici con background diversi e abbiamo
deciso di intraprendere quest’avventura».
ome avete iniziato?
«Abbiamo partecipato al premio Start Cup
del Politecnico di Torino e l’abbiamo vinto. A
quel punto abbiamo aperto una piccola sede a
C
C
Biella e in un anno abbiamo recuperato i costi. E
poi ci siamo trasferiti a Milano».
osa offrite ai vostri clienti?
«All’inizio creavamo solo il sito e-commerce,
ora facciamo anche costumer care, logistica e
fatturazione a chi lo richiede. Full outsourcing:
gestione completa del canale di vendita
online».
uali competenze sono fondamentali in una
attività come Sevenlike?
«Siamo in 13: abbiamo project manager,
sviluppatori e web designer, sistemisti e poi
commerciali, amministrativi e marketing. L’età
media in azienda è di 28 anni».
ual è il futuro dell’ecommerce in Italia?
«Come in tutte le cose anche in questo
caso l’Italia arriva un po’ in ritardo, ma ora
che sta prendendo piede l’e-commerce
quel che inizierà a svilupparsi sarà l’e-mobile,
cioè gli e-commerce per dispositivi mobili. In
quell’area c’è ancora molto spazio e bisogno di
specialisti». (G.C.)
C
Q
Q
Ancora indietro
19 miliardi di euro:
è il valore stimato del comparto e-commerce
in Italia nel 2011 (Studio Casaleggio).
Le aziende italiane hanno ancora una
presenza limitata sul mercato internazionale.
Settori principali di vendita tramite
e-commerce:
tempo libero (principalmente giochi
d’azzardo) 56.9%
turismo 24.8%
assicurazioni 5.9%
Attualmente le aziende distribuiscono il
budget di marketing e comunicazione
focalizzandosi sulle attività in questo modo:
keyword advertising mediamente il 23%
SEO 17%
All’e-mail marketing viene destinato in media
il 12% delle risorse, seguito da attività sui
social media (11%) e presenza nelle aree di
shopping o siti comparatori di prezzi, come
Kelkoo o Virgilio Shopping (11%).
Il resto è investito in media tradizionali, banner
e sponsorship. (G.C.)
11
WoJ
Formazione
Summer School
CORSI PER TUTTE
LE TASCHE
IN ITALIA (E FUORI)
*
di Ilaria Romano
Mettiamo che quest'estate abbiate voglia di una vacanza diversa,
all'insegna della formazione. Per imparare cose nuove o coltivare
antiche passioni e acquisire ulteriori competenze, potreste
iscrivervi a una summer school. Ecco qualche idea... per tutti i budget.
A
MILANO, DAL DESIGN ALLA BIOLOGIA
Mentre scriviamo, il Comune del capoluogo lombardo sta dando gli ultimi tocchi al programma 2013
della Milano Summer School, organizzata in collaborazione con tantissime realtà formative tra cui Università,
Politecnico e Scuole Civiche, per un totale di circa 150
corsi su arte e cultura, moda, design, teatro, cinema, musica, fotografia, lingue, scienze sociali, biologia. Solo per
fare due esempi, si va dalla formazione per aspiranti
docenti di italiano per stranieri a quella per createur de
parfums. Elenco completo, modalità e scadenze delle
iscrizioni sono pubblicati su www.comune.milano.it,
ma potete seguire anche la pagina Facebook milanosummerschool.
STORIA E DIRITTO IN TOSCANA
Lo European University Institute (www.eui.eu), che ha
sede a Fiesole, propone summer school di studi storici,
scienze politiche e sociali e diritto rivolte a advanced
students, ricercatori e a chi già lavora in settori attinenti. Fra le proposte, Methods for the study of political participation and mobilization. (16-27 settembre, 350 euro,
domande entro il 15 aprile), Comparative and transnational history (dal 23 al 26 settembre, deadline 30 maggio) e i corsi di Human rights law e Law of the European
union (rispettivamente dal 17 al 28 giugno e dal 1° al
12 luglio, deadline il 10 aprile, a 650 euro per un corso
o 950 per entrambi). La lingua dei corsi è l'inglese e
l'ammissione è in base al merito.
PER USCIRE DALLA CRISI
La EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy) organizza la summer school End this
depression now! Economic policy in times of crisis. Aperta
a dottorandi e giovani ricercatori, si tiene all'Università
Roma Tre dal 1° al 5 luglio. Costo: 100 euro alloggio
escluso (ma sono previste convenzioni con alcuni hotel).
Per saperne di più: www.eaepe.org.
PARLIAMO DI DONNE
La Scuola estiva della Società italiana delle storiche, a
Firenze dal 28 agosto al 1° settembre, si concentra sulla
Costruzione della maternità: storia, scienza e riflessione
femminista, dagli anni '70 ai mommy blog. La scuola,
(foto di Marco Redi - Comune di Milano)
residenziale, è aperta a tutte e tutti (anche uomini),
studenti/esse e non. Costo: circa 400 euro, vitto e alloggio compresi. Info: www.societadellestoriche.it.
La seconda edizione della Scuola estiva di politiche
di genere di BeFree, cooperativa sociale contro tratta,
violenze e discriminazioni, ha per tema l'amore, le sue
varie declinazioni e le caratteristiche che ne hanno
segnato l'evoluzione nei secoli, «fino a farlo diventare il
"luogo" in cui si consumano i femminicidi». Dal 30 agosto
al 5 settembre, vicino Roma. Costo indicativo 350 euro,
comprensivi di vitto e alloggio. Programma entro maggio
su www.befreecooperativa.org.
E ALL'ESTERO...
Se preferite affacciarvi oltre confine, fate un giro su
www.summerschoolsineurope.eu: gestito dalla Utrecht
Summer School, permette di cercare il corso estivo giusto
– per costo, materia, destinazione, periodo e durata –
tra quelli di oltre 200 università in 33 Paesi. Sono più
di 800 in tutti i settori: dalla A di agriculture alla V di
visual arts ce n'è per tutti i gusti e le tasche, da zero a
sopra i 2mila euro.
12
13
WoJ
WoJ
Facciocosevedogente
Focus
Italia
Milano
Fino al 20 aprile
Palazzo Reale
Modigliani, Soutine e
gli artisti maledetti
www.mostramodigliani.it
Ticket: 11 €; ridotto: da 4,50 a 9 €
Torino
*
Genova
Dal 18 aprile al 25 agosto
Palazzo Ducale
Geishe e samurai. Esotismo e
fotografia nel Giappone dell’Ottocento
www.palazzoducalegenova.it
Ticket: 10 €; ridotto: 8 €
Firenze
Dal 16 al 20 maggio
Lingotto Fiere
Salone internazionale del libro
www.salonelibro.it
Ticket: 10 €; ridotto: 8 €
Padova
IN GIRO PER L'ITALIA
E NEL MONDO
Varie location
Dal 2 maggio al 24 giugno
Festival del Maggio Musicale
Fiorentino
www.maggiofiorentino.it
Ticket: a partire da 10 €
Fino al 19 maggio
Palazzo del Monte di Pietà
Pietro Bembo e l’invenzione
del rinascimento. Capolavori di
Bellini, Giorgione, Tiziano, Raffaello
www.mostrabembo.it
Ticket: intero 8 €; ridotto: 6 €
Montevarchi (AR)
Fino al 19 maggio
Museo Civico
Sculture da ridere. Tra Ottocento e
Novecento, un secolo di caricatura e
satira nella scultura italiana
www.ilcasseroperlascultura.it
Ticket: 7 €; ridotto: 5 €
Napoli
Dal 6 al 23 giugno
Varie location
Napoli. Teatro festival Italia
www.napoliteatrofestival.it
Ticket: da 10 a 18 €
Focus
Estero
a cura di Ilaria Romano
Chiara
QUI LONDRA
Mi sono trasferita a Londra due anni fa per cercare aria nuova. Non sono stata
delusa! Londra è una città incredibile, dove vecchio, nuovo, bello e brutto si
succedono senza soluzione di continuità, dove accanto ai luoghi più turistici
possiamo scoprire autentici tesori. Il mio consiglio è quello di prendere un
frappuccino, ammirare la Elizabeth Tower (quella del Big Ben) e il Parlamento
dal Westminster Bridge e poi incamminarsi verso est lungo la Queen's Walk,
un percorso pedonale sulle rive del Tamigi. Sulla strada troverete scorci deliziosi,
mercatini, la Tate Modern, il Borough Market e molte altre sorprese. Continuate
la passeggiata fino al Tower Bridge, attraversatelo, e finite il vostro giro ammirando i St.Katharine Docks. Mi piace fare foto e se si va di vedere quelle
che ho scattato su Londra, potete cliccare sul sito su zeromillimeters.com.
i
festa d
rano la llaregina.
b
le
e
c
assi
stade
Paesi B ina (www.fe
ramma
prile i
g
e
in prog
R
o
a
n
ll
Il 30 a
o
e
s
d
e
am
t
o
d
a
n
r
r
n
e
a
pa
Amst
comple nti, concerti,
to è ad è pronta a
r
e
e
c
v
i
E
d
a
com).
apitale timento
ese, m
o il Pa ty reale. La c
diver
in tutt
r
a
p
g
, nel
l
i ran
e de
lima d alla periferia e nei
c
n
il cuor
u
in
o
e
r
ali
r
t
n
e
n
a
e
lg
Dal c
ngo i c
o
coinvo
ranieri. luci rosse, lu el Nord, tutt
t
s
e
li
d
a
ia
o
loca
t
z
t
e
distre
lla Ven ti. Ecco il
famoso i giardini de
en
t
a
ll
eggiam
t
e
oprire
s
n
pen
isi e fe giusto per sc
d
in
r
b
a tema
spunto
terdam
nto e lo che ad Ams
mome
o
in
c
e fas
.S.)
il vivac rano.
om. (C.G
ov
s
a
n
rdam.c
g
e
t
re
s
m
a
ww.i
Info: w
Oltre
6
metà 00mila p
er
genn
aio a sone han
per l
’in
l wee
no pa
Lecce
k
r
europ augurazi
one d end di fes tecipato
Fino al 31 maggio
ea de
Venezia
a
teggi
i Mar
lla cu
Da lì
am
siglia
lt
h
Vari luoghi (itinerario guidato)
Fino al 7 aprile
Capit enti
prog a preso il ura 2013
ra
(w
al
La figura femminile nella storia
v
Roma
Biblioteca Marciana
è l’an mma fino ia la staff ww.mp20 e
etta
no pe
di Lecce
al pr
Fino al 16 giugno
Mani femminili. Il lavoro delle donne
di ev 13.fr).
ossim
la su
r ved
ent
a
er
o
Info: cell. 3886582298,
Scuderie del Quirinale
per la storia della moda a Venezia
most luce migl e la città dicembre i in
iore.
re e i
3295897240, 3478939841
p
Tiziano
nei sec. XVI-XVIII
r
o
v
Aper
enza . Questo
nizia
pâtis
tur
le s
tiv
se
Ticket: 7 € (gruppi di 10); ridotto: 5
www.scuderiequirinale.it
www.visitmuve.it
(tant rie di ma e a 360 g e di nuov otto
e le f
i spa
radi,
caron
€ (gruppi fino a 20)
Ticket: 12 €; ridotto: 9,50 €
Ticket: intero 16,50 €; ridotto: 8,50 €
zi,
m
a
trova
b
e le b
a
no qu briche di
outiq anche
sapo
i) son
visita
u
e
di sa
ne ch
o il b
e d’in
poni
e
i
Pron
ti a p vito che l glietto da si
a
artire
c
i
t
t
à vi l
? (C.G
Perugia
Catania – Trapani
ancia
.S.)
.
24-28 aprile
Fino al 5 maggio a Catania, dal 18 maggio al 30
Festival internazionale del giornalismo
giugno a Trapani
La settima edizione del festival, ideato da Arianna
I grandi capolavori del corallo. I coralli di Trapani del XVII
Ciccone e Christopher Potter, porta in vari luoghi del
e XVIII secolo
centro città giornalisti e protagonisti dell’informazione I più straordinari capolavori dell’antica arte del corallo
da ogni parte del mondo.
rosso in Sicilia, riuniti per la prima volta in un’unica
www.festivaldelgiornalismo.com
grande esposizione: gioielli e arredi sacri, oggetti di
pregio e arredi monumentali provenienti da ville e
Košice, l’altra Capitale della cultura europea
Terni
regge. Tutto sul corallo, dalla biologia all’antropologia.
Fino al 4 maggio
www.fondazionepuglisicosentino.it
2013, è l’anti-Marsiglia dell’Est. Si trova in
Le lettere di «Frate Gabriel»
Slovacchia, al triplo confine con Ungheria,
L’Archivio di Stato di Terni ricorda Gabriele D’Annunzio Cagliari
Polonia e Ucraina; è una città raccolta,
a 150 anni dalla nascita, esponendo lettere autografe Fino al 18 maggio
multietnica, giovane – età media 30 anni - e
del poeta e altri documenti conservati nel fondo
Solo il mio nero. Visioni e sonorità industriali nella grey
del politico Elia Rossi Passavanti, depositato presso
area
poco turistica. Spinta dal titolo conquistato,
l’Archivio. La mostra testimonia il profondo e
L'associazione Hierrunieddu, con il patrocinio della
è pronta a presentarsi al mondo. Come? Con
singolare rapporto tra il Vate, Passavanti e sua moglie Cineteca Sarda, propone la seconda edizione del suo
300 appuntamenti in 12 mesi e nel suo centro
Margherita d’Incisa di Camerana.
festival di culture e sonorità industriali, che quest'anno
storico che, fatto di un nucleo medievale e di
www.beniculturali.it
volge lo sguardo al versante più propriamente visivo
dell'immaginario industriale e post-industriale con
un mix di architettura rinascimentale,
Chieti
esponenti (sardi e non) della musica elettronica che
barocca e art nouveau, aspetta
Fino al 5 maggio
eseguono una sonorizzazione dal vivo basata sulle
i visitatori per stupirli.
Francis Bacon. La visione della condizione umana
immagini di un film scelto da loro. Per i due incontri
Info: www.kosice.sk (C.G.S.)
Francis Bacon ha profondamente segnato la storia
finali della rassegna, il 20 aprile gli HBOL di Macomer
dell’arte del Novecento. La mostra al S.E.T. di Palazzo
(Nuoro) sonorizzano Dog Star Man di Stan Brackhage
de’ Mayo, curata da Sandro Parmiggiani, ne ripercorre
(1964), mentre il 18 maggio Gianluca Becuzzi di
la poetica attraverso 54 opere grafiche (litografie e
Piombino (Livorno) si dedica a The Addition di Abel
acqueforti-acquetinte) realizzate tra il 1966 e il 1991. Ferrara (1995). Alla Cineteca Sarda (viale Trieste, 126).
www.fondazionecarichieti.it
www.hierrunieddu.org (I.R.)
Marta
QUI BERNA
eventi gratis
No tengo dinero L’ANGOLO DEGLI... SQUATTRINATI
PROVATO PER VOI. Istanbul in 48 ore
14
WoJ
foto di C. Golzi Saporiti
*
di Camilla Golzi Saporiti
È una maratona contro il tempo, ma non una mission
impossible. Visitare Istanbul in 48 ore si può, basta non
perdere tempo e muoversi con cartina alla mano. Il
giro comincia sabato mattina da piazza Sultanahmet
per visitare Haghia Sophia, la chiesa della Sacra
Sapienza con i celebri mosaici bizantini; la dirimpettaia
Moschea Blu, capolavoro architettonico unico al
mondo; la Cisterna Basilica del VI secolo e quel che
resta dell’Ippodromo romano. Pranzo al volo, magari un
kebab, e procediamo alla volta del Topkapi. Per vederlo
tutto ci vorrebbe un’intera giornata, per cui limitiamo la
visita al primo cortile, giusto per farsi un’idea del palazzo,
un tempo residenza dei sultani ottomani e delle donne
dell’harem. Da lassù (il Topkapi si trova in cima a una
delle mille salite di Istanbul) conviene prendere un taxi
(che costa poco) per spostarsi col tramonto a Beyoglu,
quartiere a nord del Corno d’Oro. Lungo il tragitto
attraversiamo il ponte di Galata che passa a fianco del
mercato del pesce Galatasaray, arrivando così alla base
della Torre Galata. Monumento e fulcro di una zona
perfetta per trascorrere la serata a spasso per la frizzante
Istiklal Caddesi e a cena in un ristorante tipico nelle vie
vicine. L’indomani mattina il tour riprende dalla Moschea
Nuova, procede nel Bazar delle spezie, nel Gran Bazar ed
entra alla moschea Suleymaniye. Ci manca ancora una
meta prima di lasciare Istanbul. È la stazione Sirkeci, ultima
fermata dell’Orient Express e ultima tappa del nostro
weekend nella megalopoli turca.
Da fare, per sfidare il tempo e godersi la magia della
Turchia.
Laura
QUI BRUXELLES
Arrivo a Bruxelles poco più di un anno fa, pronta a farmi risucchiare con tanti
altri stagiaire nel vortice delle istituzioni europee. Il colpo di fulmine non
scatta, ma mi sento subito a casa. I difetti di questa città mi ricordano la mia
natale Milano: il cielo grigio, la pioggia, il traffico, la gente stressata che pensa
al lavoro prima di tutto. Forse si vedono meno piccioni – grande punto a favore - ma qualche corvo in più.
Bruxelles è popolata da italiani che lavorano, studiano, vengono a cercare
nuove opportunità. Bruxellesi d’adozione che non si dimenticano del loro
Paese, come i ragazzi di Giovani Italiani Bruxelles, gruppo di cui faccio parte,
che dalla capitale d’Europa si attiva per costruire un futuro migliore.
(Se volete saperne di più, vi consiglio di dare un’occhiata al nostro sito
giovanibruxelles.wordpress.com e al nostro «appello giovane»).
Non lo dirò mai agli amici che tento di convincere a passare di qui, ma Bruxelles
non è fatta per i turisti. Sembra si diverta a confonderli con queste strade dal
doppio nome – in francese e fiammingo - e a deluderli con “pseudomonumenti” come il Manneken Pis. Cari turisti: andate a Bruges, sarete più soddisfatti!
Sono convinta poi che vivere a lungo a Bruxelles sia un attentato alla salute, almeno per i golosi. Basti ricordare le specialità locali: birra, cioccolato,
waffles, patatine fritte nello strutto - 2 volte - perché siano ben croccanti.
Eppure a Bruxelles sto bene. Ancora mi ostino a muovermi in bici nonostante
il pavé assassino, le salite ripide e la pioggia sempre in agguato. E come molti
qui, so quando sono arrivata, non so quando me ne andrò.
Di tutti i posti in cui ho immaginato vivere, mai avrei pensato di dovere finire
in Svizzera, per la precisione a Berna, la capitale. Da quasi un anno a questa
parte, sto seguendo il biennio specialistico in Restauro all'Accademia di Belle
Arti. La Svizzera, in particolare quella tedesca, è esattamente come te l'aspetti:
pulita, cara, ordinata, efficiente, super organizzata, puntuale al minuto spaccato, tutte qualità che sebbene talvolta creino una sorta di effetto straniante
(saranno umani?!), sono meravigliose specie nella velocità e semplicità con
cui si sbrigano le faccende burocratiche. Gli svizzeri sono un caso a sé: montanari dentro, e decisamente campanilisti; gli svizzeri francesi odiano quelli
tedeschi, che odiano i tedeschi della Germania. Berna è una capitale provinciale,
specie se messa a confronto con altre grande città, come Zurigo o Basilea.
Tuttavia nella mia Università si respira un'aria decisamente internazionale: a
partire dal multilinguismo che caratterizza la Svizzera in sé, tutti parlano quotidianamente 3 o 4 lingue insieme; le lezioni sono estremamente pratiche; le
strumentazioni scientifiche all'avanguardia; i professori tutti giovani e molto
professionali, sempre al servizio dello studente. Mai come ora ho compreso il
grande confine culturale che sono le Alpi: al di là infatti il cibo, il clima, le relazioni sociali sono tutte un'altra storia, e sebbene sia a soli 300 km da casa, la
sensazione di trovarsi in un altro pianeta a volte è forte. Comunque pian piano
mi sto abituando a vivere nel cuore dell'Europa senza essere effettivamente
in Europa, e a trarre il massimo che questa esperienza mi può dare. Racconto
come vivo la Svizzera anche sul blog, se vi va di leggere trovate tutto a questo
indirizzo: www.theswiptzerlandexperience.blogspot.com
Zeno
QUI COPENAGHEN
Sei mesi nella capitale della Danimarca, Copenaghen, mi hanno segnato nel
profondo. Un forte impatto, appena arrivato: freddo, buio, solitudine, l’inverno
scandinavo, si sa, non è il compagno più amichevole. Inizialmente non lo sono
nemmeno i Danesi, gentili sì ma altrettanto riservati. Ma un Erasmus non
significa solamente conoscere gli “indigeni”. Incredibile trovarsi a contatto
con decine di culture diverse, provenienti da ogni parte del mondo. Mangiare
sushi cucinato da una giapponese, giocare a calcio con un polacco, celebrare
feste svedesi (come il Midsommar, il solstizio d’estate, durante il quale è tradizione indossare vestiti bianchi). E poi noleggiare due auto in dieci, viaggiare
e fare il bagno dove il Mare del Nord incontra il Mar Baltico, in cima alla penisola
dello Jutland. Avvertire la sensazione di far parte di una grande comunità, di
respiro europeo, di ambizioni mondiali. Un’illusione, probabilmente.
vi dà appuntamento a
GIUGNO
15
WoJ
Scarica

crisi? - StudentsLife