ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. CITRINITI”
Via F. Cilea, n. 39 – 88050 – Simeri Crichi (CZ)
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Premessa: Il progetto, intende porre l'attenzione sulla questione educativa di come creare una
mentalità ecologica cioè una mentalità complessa, orientata al futuro, dinamica, in grado di cogliere
relazioni, di rispettare la diversità, di affrontare l'imprevedibile ed il conflitto, di essere disponibile
ad assumere responsabilità e decisioni; tutto ciò nella coerenza tra le conoscenze acquisite, i valori
condivisi e i comportamenti esperiti. Ci sembra necessario, in questo caso, acquisire alcuni principi,
linee guida per raggiungere tale scopo. Il primo momento avviene nell'incontro fisico, emotivo,
culturale dell'individuo con l'ambiente attraverso la percezione del tema; con la discussione e il
confronto degli atteggiamenti si evidenziano i problemi, le domande, nel cercare le risposte si
esplicano i valori e le azioni da produrre. Le conoscenze specifiche dell' educazione ambientale si
organizzano intorno ai concetti di sistema, limite, irreversibilità, diversità, evoluzione, equilibrio
dinamico e unicità. Questi sono i termini della complessità in quanto l'ambiente è un sistema di
relazioni che presenta variabili interagenti tra loro e che innescano catene di retroazioni.
Nell'affrontare ogni tema quindi si darà rilievo alla relazione tra il sistema-locale preso in esame e il
sistema-globale assumendo come dato la diversità e quindi l'unicità di ogni soggetto/oggetto.
Operando nel e per l'ambiente è indispensabile il lavoro sul campo. Il lavoro sul campo consiste
nell'esplorare l'ambiente per raccogliere informazioni e dati cognitivi, percettivi, emotivi e
operativi. Si attua così l'apertura della scuola alla realtà territoriale e si cerca il coinvolgimento delle
famiglie, della popolazione, degli enti e delle associazioni, per confrontarsi su un problema
specifico, proporre possibili soluzioni e intervenire concretamente sul territorio producendo un
cambiamento.
Tema principale del progetto è naturalmente la salvaguardia dell'ambiente sia esso quello che si
vede affacciandosi dalla finestra della propria camera, sia esso quello più lontano che si conosce
solo perché se ne è sentito parlare in Tv o si è vista qualche foto sui giornali. Per interessare
maggiormente i ragazzi al problema della salvaguardia dell'ambiente abbiamo pensato di partire da
"un mondo ai confini del mondo", per poi arrivare al territorio che è loro vicino e quindi conosciuto.
Il continente che meglio si presta al tema è senza dubbio l'Antartide per una serie di motivi, primo
tra tutti perché è considerato come il continente che custodisce i segreti del clima di tutto il pianeta
Terra. Attraverso un percorso mirato a seconda dell'età degli alunni, si vuole far comprendere come
questa terra lontana e ricoperta di ghiacci, formatasi più di 34 milioni di anni fa possa influenzare il
destino dell’intero pianeta. I ragazzi comprenderanno che studiare l’Antartide rappresenta anche
una sorta di viaggio nel tempo, da cui trarre lezioni dal passato, leggendo “documenti” e “fonti”
scritti con il linguaggio della natura.
Finalità: il progetto si propone di attivare nell'alunno:

Una mente ecologica, che sia contemporaneamente critica, in quanto rende consapevoli gli
alunni delle complesse interazioni tra uomo e ambiente in modo che osservando il territorio
dove vivono siano in grado di riflettere sulle modifiche che l'uomo ha apportato
nell'ambiente nel corso dei secoli; problematica ovvero capace di evidenziare i problemi
facendo un'analisi dinamica e funzionale;
partecipativa ovvero in grado di prendere
coscienza delle conseguenze delle azioni secondo l'etica delle responsabilità;

L'acquisizione di consapevolezza dei limiti del pianeta e delle risorse naturali in esso
contenute;

L'acquisizione di consapevolezza delle trasformazioni operate sull’ambiente da parte
dell’uomo nelle diverse epoche storiche e nell’epoca attuale;

Un percorso di conoscenza e di studio del proprio ambiente di vita da differenti angolazioni,
a seconda dell'età degli alunni che vi partecipano;

L'acquisizione di sensibilità e consapevolezza del patrimonio di valori del proprio territorio,
composto di paesaggi, biodiversità, arte, testimonianze storiche, tradizioni popolari, è
finalizzata alla capacità di deciderne il futuro promuovendo scelte adeguate.
Obiettivi:

Individuare le strette interazioni tra il mondo fisico, biologico e l'uomo:

Sensibilizzare gli alunni al mantenimento, al ripristino e alla protezione dell'ambiente in cui
vivono;

Prendere coscienza dei danni provocati dall'uomo sull'ambiente e impegnarsi con azioni
concrete verso la propria comunità;

Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano
conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti,
cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile

Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito
di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.
All’autonomia è riconducibile la consapevolezza da parte degli studenti delle valenze del
progetto in cui sono impegnati, la loro capacità di influire su di esso con nuove
proposte, di portarlo avanti con compiti liberamente assunti;
al senso di responsabilità/spirito di iniziativa viene ricondotta la capacità di elaborare
progetti, di porsi e risolvere problemi, di affrontare l’imprevisto, di proporre e
coordinare iniziative;
alla collaborazione/solidarietà l’ascolto, il rispetto dei diversi punti di vista, la
valorizzazione
delle
differenze,
la
capacità
di
lavorare
in
gruppo.
L’insieme di queste qualità, complementari tra loro e in reciproca interazione, consente
alla persona di costruire in modo dinamico una propria relazione con l’ambiente,
coerente
rispetto
ad
una
visione
sistemica
della
realtà
e
a
una
maggiore
consapevolezza degli effetti del proprio agire, due elementi indispensabili per la
definizione di un rapporto sostenibile con l’ambiente.

Comprendere l'effetto delle nostre azioni sull'ambiente, promuovendo atteggiamenti
consapevoli e responsabili per il rispetto della natura e per l'utilizzo delle sue risorse.
Destinatari: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado.
Contenuti: questi saranno differenziati a seconda dell'età degli alunni.
Metodologia: La relazione educativa prevede la partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti
(ragazzi, insegnanti, adulti) in una dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca
insieme e della ricerca-azione.
La metodologia sarà attiva: in ogni lavoro proposto si tenderà a favorire prima di tutto la
partecipazione creativa del singolo alunno, per dare significatività anche alla dimensione del grande
gruppo, attraverso la collaborazione ed il contributo di ognuno.
Si valorizzerà un approccio di tipo globale all’ambiente, che ponga attenzione anche alla
dimensione percettivo - sensoriale, nell’ambito generale delle diverse qualità cognitive della
persona; si favorirà l’utilizzo del territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la
ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi, si prediligeranno attività che
tengano conto dell’importanza di interagire con lo studente per sollecitarlo concretamente ad
esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizione e agire per l’ambiente.
Strumenti: Gli strumenti educativi utilizzabili nella sperimentazione del progetto sono vari e
diversificati, e cercano di attivare modalità di lavoro dinamiche, operative, che non escludano
lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale, ma non li considerano gli unici modi
possibili per attuare i percorsi. Ci riferiamo in particolare a :

la
rilevazione
delle
rappresentazioni
mentali
dei
ragazzi:
brainstorming,
questionario: costituiscono un avvio "caldo" e interattivo per far nascere la motivazione e il
coinvolgimento;

la ricerca sul campo: entrare nell’ambiente per percepirlo, esplorarlo, raccogliere dati,
modificarlo

le problematizzazioni, formulazione di ipotesi, ricerca di soluzioni

l’individuazione di aspetti positivi e negativi in relazione a un contesto/tema/problema

le discussioni, domande aperte

i giochi di ruolo e di simulazione

le attività artistico - espressive

la realizzazione di interviste, questionari, tabulazione dati e loro interpretazione

la ricerca di strumenti per comunicare agli altri il prodotto finale (cartelloni,
drammatizzazioni, relazioni, multimedia) e anche per suscitare il dibattito sull’adeguatezza
di un mezzo comunicativo in relazione al contenuto del messaggio.
Valutazione: Il progetto sarà valutato controllando i processi individuali che sa innescare, per i
cambiamenti che produce nelle capacità, nelle competenze e nei comportamenti e avverrà in itinere
senza prevedere momenti specifici. Verrà valutato il grado di interesse, di coinvolgimento e
interazione degli alunni. Ciò avverrà attraverso l’osservazione diretta e le informazioni raccolte in
itinere durante le attività.
Strumenti per la valutazione: Osservazioni, discussioni, questionari, dibattiti, giochi di
simulazione, attività di cooperazione e di autonomia decisionale, elaborazioni di materiali e loro
presentazione.
Durata: tutto l'anno scolastico 2013/2014
Risorse umane: interne: alunni, insegnanti e collaboratori scolastici; esterne: genitori, associazioni
del territorio, esperti di vari enti e consorzi.
“AIUTIAMO PIUMETTO A
SALVARE L’AMBIENTE“
MOTIVAZIONE
L’idea fondante del progetto nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi
sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente. E’ infatti
fondamentale far comprendere precocemente gli effetti che i nostri stili di vita producono
sull’ambiente in modo da intervenire positivamente sulla formazione ed interiorizzazione di micro e
macro comportamenti adeguati. Il progetto si propone quindi di porre le basi per la promozione, da
maturare nel corso degli anni, di un comportamento critico e propositivo verso il proprio contesto
ambientale. Lo sviluppo della capacità di osservazione dell’ambiente e degli elementi naturali
consente di sviluppare anche le basi per la formazione di un metodo scientifico in quanto i bambini
vengono abituati a riflettere e formulare semplici ipotesi relative alle esperienze vissute.
I personaggio mediatore è il pinguino Piumetto che, prendendo spunto dalla storia introduttiva,
condurrà i bambini, attraverso storie, giochi e varie attività a scoprire alcuni elementi naturali e a
riflettere sull’importanza di salvaguardare l’ambiente.
Il progetto si articola in 3 unità di apprendimento:
1) Piumetto e l’acqua,
2) Piumetto e l’aria,
3) Piumetto e la terra.
OBIETTIVI:
 sviluppare la capacità di osservare l’elemento acqua,  sviluppare la capacità di osservare l’elemento aria,
 sviluppare la capacità di osservare l’ambiente circostante,
 avviare la capacità di comprendere la relazione causa-effetto,  favorire lo sviluppo del rispetto per l’ambiente,
 sviluppare la capacità di osservare e descrivere gli effetti dell’inquinamento.
METODOLOGIA
Il gioco è, nell’età dell’infanzia, la principale modalità per sviluppare la conoscenza del reale e del
mondo circostante. Il gioco non coinvolge solo le capacità cognitive di un soggetto ma anche le
caratteristiche affettive e di personalità, le capacità linguistiche e le abilità senso-motorie. Il gioco
consente al bambino di fare nuove esperienze e di confrontarsi con gli altri imparando a cooperare e
a collaborare. La metodologia ludica usata nella scuola dell’infanzia in ogni proposta didattica
favorisce dunque la motivazione e la curiosità dei bambini nei confronti delle esperienze svolte.
MATERIALE
Acqua, terra, sabbia, bacinelle e contenitori di varia forma e dimensione, carta di vario tipo, cartone,
colori a tempera, acquerelli, colori a matita e a cera, colla, materiale da recupero.
SPAZI
Le attività vengono realizzate nella sezione, nel salone, nel giardino, durante le uscite didattiche.
VERIFICA
La verifica si basa sull’osservazione degli elaborati e sull’osservazione in itinere dei comportamenti
e dei cambiamenti messi in atto dai bambini.
La verifica viene condotta attraverso l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e dei loro
elaborati.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione avviene attraverso la raccolta degli elaborati dei bambini, la documentazione
fotografica, l’elaborazione di cartelloni informativi per i genitori.
PRIMA UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
PIUMETTO E L’ACQUA
Periodo: settembre-dicembre
STORIA INTRODUTTIVA:
Mamma pinguino sta covando un grosso uovo da diversi giorni e non vede l’ora di vedere il suo
anatroccolo. Finalmente sente un rumore contro il guscio dell’uovo: TIC TIC TIC fa il piccolo
pinguino con il suo piccolo becco cercando di fare un buco nel guscio. Mamma pinguino è
emozionata e lo aiuta ad allargare il foro.
- Squack squack - fa il pinguino rompendo il guscio ed uscendo fuori. E’ tutto bagnato e la mamma
con tanto amore lo aiuta ad asciugarsi.
- Ciao piccolo Piumetto!- gli dice.
- Ciao mammina!- dice Piumetto dandole un grosso bacione.
Piumetto è un pinguino molto curioso e non vede l’ora di esplorare il mondo che lo circonda.
Mamma pinguino deve correre parecchio per riuscire a stargli dietro perchè Piumetto è davvero
instancabile.
Vuole vedere subito l’acqua e vuole imparare a nuotare così la mamma lo accontenta e lo porta
all'oceano. Ci sono tanti pinguini che stanno imparando a nuotare con le loro mamme e Piumetto li
osserva con attenzione per imparare poi prende la rincorsa e fa un bel tuffo... SPLASH !
L’acqua gli piace tantissimo, è trasparente, lo fa galleggiare, lo rinfresca, la può schizzare
dappertutto, e poi nuotare è troppo divertente.
Ma ad un certo punto, nuotando, Piumetto si accorge di essere diventato tutto rosso. Mammaaaaaa, vieni a vedere cosa è successo - grida spaventato.
La mamma accorre e si accorge che Piumetto è finito in una macchia di vernice. Lo aiuta a tornare a
riva e con tanta pazienza gli pulisce le piume.
- Cosa mi è successo?- chiede Piumetto.
- Ti avevo detto di non allontanarti troppo, lungo il fiume purtroppo degli uomini rovesciano
sostanze pericolose e tossiche nell’acqua, che poi arrivano nel mare, devi imparare a riconoscerle e
a starci lontano.- Ma come è possibile che gli uomini facciano una cosa così brutta?- chiede Piumetto incredulo.
- Purtroppo è possibile, molti uomini stanno rovinando l’ambiente in cui vivono e inquinano
l’acqua. Non hanno ancora capito che senza acqua non si può vivere, come farebbero senza acqua
per bere, per innaffiare e far crescere le piante, per lavarsi ?- spiega la mamma con un tono davvero
preoccupato.
- Sono sicuro che gli uomini cambieranno e diventeranno migliori, ma bisogna avvisare subito di
questo fatto terribile i bambini, vedrai mamma loro ci aiuteranno a salvare l’acqua!- dice Piumetto
convinto.
Cosa dite bambini pensate che potremo aiutare Piumetto a salvare l’acqua?
Leggiamo la storia e drammatizziamola con i bambini, invitiamoli a riflettere sull’importanza
dell’acqua per l’uomo.
Facciamo rielaborare graficamente la storia ed il personaggio.
ATTIVITÀ
Partendo dalle osservazioni dei bambini relative all’acqua introduciamo diverse esperienze.
SCOPRIAMO LE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA
Portiamo delle bacinelle di plastica trasparente e con contenitori di varie forme e dimensioni
lasciamo giocare liberamente i bambini. Quindi raccogliamo le loro considerazioni ponendo delle
domande stimolo:
 di che colore è l’acqua?
 che forma ha?
 che sapore ha? Proviamo a far assaggiare un po’ di acqua ai bambini, proviamo a far colorare l’acqua con gocce di
colore a tempera, proviamo a mettere l’acqua in bottiglie di plastica di dimensioni diverse per
verificare le ipotesi evidenziate.
Quindi realizziamo un cartellone riassuntivo e facciamo rielaborare graficamente l’esperienza.
PROVIAMO A VEDERE SE L’ACQUA PUO’ DIVENTARE DURA
Chiediamo ai bambini se secondo loro l’acqua potrebbe diventare dura e raccogliamo le
considerazioni. Quindi mettiamo dell’acqua in recipienti di plastica di diversa forma nel freezer e
chiediamo ai bambini di ipotizzare cosa succederà.
Il giorno successivo prendiamo i recipienti e facciamo osservare ai bambini cosa è successo.
Facciamo toccare il ghiaccio e poi lasciamolo vicino al calorifero per qualche ora. Raccogliamo le
osservazioni su un cartellone collettivo e facciamo rielaborare l’esperienza. Si può ripetere
l’esperimento quando nevica portando in classe un po’ di neve e facendola osservare ai bambini.
GALLEGGIA O NON GALLEGGIA ?
portiamo una bacinella di plastica trasparente con dell’acqua in sezione e facciamo mettere dai
bambini degli oggetti dentro alla bacinella. Chiediamo ai bambini cosa succede quando mettono
l’oggetto scelto nell’acqua.
Proviamo a far formulare delle ipotesi ai bambini sul perché alcuni oggetti vanno a fondo e altri
restano in superficie, quindi raccogliamo le considerazioni dei bambini su un cartellone e facciamo
rielaborare l’esperienza.
A COSA SERVE L’ACQUA?
Facciamo riflettere i bambini sull’importanza dell’acqua e raccogliamo le loro considerazioni su un
cartellone collettivo. Spieghiamo in modo semplice che l’acqua può essere utilizzata anche per
produrre energia, procuriamoci un piccolo mulino (del tipo dei giochi da spiaggia) e facciamo
vedere che l’acqua in caduta esercita una forza che può far muovere le cose. Facciamo vedere delle
immagini di mulini dicendo che l’uomo in passato ha sfruttato la forza dell’acqua e che la sfrutta
ancora oggi nelle centrali idroelettriche.
L’ACQUA E’ UN AMBIENTE STRAORDINARIO
Facciamo vedere delle videocassette con semplici documentari sul mare e delle immagini di fondali
e animali marini e facciamo raccontare ai bambini le loro esperienze in proposito (visite ad acquari,
ecc).
Facciamo rielaborare graficamente l’esperienza.
Possiamo soffermarci ad esplorare l’ambiente marino spiegando come respirano i pesci e come
respirano i mammiferi che vivono nel mare.
Possiamo far portare conchiglie ed organizzare dei giochi di classificazione per colore, forma o
dimensione.
Facciamo sempre rielaborare le esperienze con diverse tecniche espressive.
Si possono creare dei mini-fondali per ciascun bambino facendo dipingere di azzurro l’interno di
una scatola da scarpe. Sulla base della scatola si può incollare della sabbia e delle conchiglie vere,
sul fondo si possono incollare delle alghe fatte con la carta velina. Sulla sommità della scatola
possono essere fermati dei fili trasparenti su cui si attaccheranno dei pesci in cartoncino dipinti dai
bambini e su cui potrete far attaccare stoffa, carta crespa, pongo, ecc.
I pesci così ondeggeranno dando l’impressione di nuotare.
IMPARIAMO A RISPETTARE L’ACQUA
Facciamo vedere delle immagini di mari e fiumi inquinati ed invitiamo i bambini a riflettere e a
raccontare le loro esperienze in proposito.
Facciamo riflettere i bambini sulle conseguenze dell’inquinamento dell’acqua per uomini, animali,
piante e per l’intero pianeta. Cerchiamo di far scaturire delle proposte per salvaguardare l’acqua
attraverso l’acquisizione di comportamenti corretti. Sottolineiamo anche l’importanza di non
sprecare l’acqua attraverso piccoli gesti quotidiani.
Facciamo rielaborare l’esperienza attraverso cartelloni e lavori individuali.
SECONDA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
PIUMETTO E L’ARIA
Periodo: gennaio-marzo
STORIA INTRODUTTIVA:
- Mamma hai visto come sono stati bravi i miei amici bambini? Hanno imparato tante cose
importanti sull’acqua e hanno avuto delle idee bellissime su come mantenerla sempre pulita!- dice
Piumetto contento.
- Certo, sono stati davvero bravi!- conferma mamma pinguino.
Piumetto saltella sul ghiaccio ma all’improvviso comincia a tossire.
- Mamma guarda cosa succede! Ci sono delle nuvole nere nell’aria e non riesco a respirare !esclama il pinguino.
- Meglio rientrare piccolo, dalla fabbrica sta uscendo del fumo che è meglio non respirare perché è
dannoso per la salute.- dice la mamma.
- Non capisco, prima l’acqua, adesso anche l’aria è inquinata? Ma gli uomini hanno perso la
ragione?- chiede Piumetto preoccupato.
- Purtroppo in certi casi sembra proprio che sia così, come se l’aria non fosse importante... aggiunge la mamma tristemente.
- Allora dobbiamo chiedere ancora aiuto ai nostri amici bambini, vedrai loro ci ascolteranno propone Piumetto.
Bambini volete aiutare Piumetto?
Leggiamo la storia e drammatizziamola con i bambini, invitiamoli a riflettere sull’importanza
dell’aria per l’uomo.
Facciamo rielaborare graficamente la storia.
ATTIVITÀ
Partendo dalle osservazioni dei bambini relative all’aria introduciamo diverse esperienze.
COS’E’ L’ARIA ?
Per i bambini non è semplice comprendere il concetto di aria, in proposito si possono condurre dei
semplici esperimenti.
Dopo aver chiesto ai bambini cos’è l’aria secondo loro e dove si trova, fate degli esperimenti
utilizzando il respiro. Possiamo far notare che nel nostro corpo entra continuamente aria attraverso
il naso, questo significa che senza aria non potremmo vivere. Si può esemplificare il concetto di
respirazione insistendo sul concetto che è indispensabile per la sopravvivenza.
Facciamo soffiare i bambini con intensità diversa contro il palmo della mano per far sentire che
l’aria entra ed esce dal nostro corpo.
Facciamo rielaborare graficamente l’esperienza.
GIOCHIAMO CON L’ARIA
Organizziamo diversi giochi utilizzando l’aria:
 facciamo soffiare i bambini su una figura ritagliata nella carta velina per farla muovere
organizzando anche delle gare a squadre per vedere chi spinge per primo le figure ad un
traguardo,
 facciamo soffiare con intensità diversa con una cannuccia dentro ad un recipiente pieno di
acqua,
 facciamo fare delle bolle di sapone,  prepariamo degli aquiloni, magari coinvolgendo qualche nonno, ed utilizzimoli in giardino
durante una giornata ventosa,
 facciamo gonfiare dei palloncini colorati ed organizziamo dei giochi,  prepariamo delle girandole di cartoncino da lasciare sul davanzale,  prepariamo degli “scacciapensieri” sonori con conchiglie o grosse perline e legnetti da
appendere sul davanzale.
Facciamo sempre rielaborare le esperienze attraverso disegni o pitture.
L’ARIA E’ PULITA ?
Facciamo riflettere i bambini sull’inquinamento dell’aria partendo dalla loro esperienza e facendo
vedere diverse immagini e filmati sull’inquinamento.
Facciamo emergere dai bambini le cause dell’inquinamento dell’acqua e realizziamo un cartellone.
Invitiamo i bambini a riflettere sui comportamenti corretti da tenere per non inquinare l’aria,
facendo rielaborare l’esperienza.
TERZA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
PIUMETTO E LA TERRA
Periodo: aprile-giugno
STORIA INTRODUTTIVA:
- Mamma hai visto come sono stati bravi i miei amici bambini? hanno capito che l’aria è un altro
elemento indispensabile per la vita e per questo va rispettata e mantenuta pulita. Sono certo che non
lo dimenticheranno mai ! - dice Piumetto felice.
- Certo, sono davvero bravi, anch’io sono sicura che ci aiuteranno sempre a mantenere pulite
l’acqua e l’aria.- dice mamma pinguino.
Piumetto corre contento sul ghiaccio con i suoi amici quando ad un tratto si mette a piangere.
- Ahi ! Povero me, mi sono ferito una zampetta.- dice chiamando la sua mamma. La mamma corre e
si accorge che qualcuno ha lasciato delle lattine taglienti che hanno ferito il piccolo pinguino.
- Ma cosa sta succedendo al nostro ghiaccio? Guarda com’è sporco ! Ci sono rifiuti dappertutto! esclama Piumetto mentre la mamma gli disinfetta la ferita.
- Hai proprio ragione Piumetto, le persone non hanno capito che anche la terra è un bene prezioso.
L’ambiente in cui viviamo deve essere conservato pulito, non può diventare una montagna di
immondizie. Le persone non hanno ancora capito che ci sono i contenitori di rifiuti e che non si
possono gettare dappertutto. - gli spiega mamma pinguino.
- Ma allora dobbiamo dirlo anche ai bambini, è un’altra cosa importante che devono sapere!- dice
Piumetto.
Bambini vogliamo aiutare Piumetto a mantenere pulito l’ambiente che ci circonda?
Leggiamo la storia e drammatizziamola con i bambini, invitiamoli a riflettere sull’importanza
dell’ambiente per l’uomo.
Facciamo rielaborare graficamente la storia.
ATTIVITÀ
Partendo dalle osservazioni dei bambini relative all’ambiente introduciamo diverse esperienze.
IL PIANETA TERRA, UN AMBIENTE PER TUTTI
Facciamo vedere delle immagini e dei semplici documentari sul pianeta Terra per far comprendere
ai bambini come sia un tutt’uno e come inquinando una parte si generino delle conseguenze
negative sull’intero pianeta.
Facciamo rielaborare graficamente l’esperienza.
PERCHE’ L’AMBIENTE E’ INQUINATO?
Facciamo emergere dai bambini le principali cause dell’inquinamento ambientale partendo dalle
loro esperienze personali (gite al mare, al lago, in montagna) e mostrando delle immagini.
Facciamo riflettere i bambini sulle gravi conseguenze dell’inquinamento per uomini, piante e
animali introducendo in modo semplice il concetto di ecosistema.
Facciamo rielaborare graficamente le considerazioni.
COME POSSIAMO SALVARE L’AMBIENTE?
Chiediamo ai bambini quali potrebbero essere i comportamenti corretti per salvaguardare
l’ambiente. Introduciamo il concetto di raccolta differenziata.
Prepariamo con i bambini dei contenitori diversi per carta, plastica, secco e umido ed organizziamo
dei giochi per insegnare ai bambini a differenziare correttamente i rifiuti. Prepariamo sparsi per la
classe, sul pavimento, rifiuti vari (bottiglie e contenitori di plastica, cartaccia, cartone, contenitori
per alimenti vuoti, molliche di pane, bucce di limone, ecc), i bambini organizzati in “squadre
ecologiche” (ci sarà la squadra dei raccoglitori della carta, dell’umido, del secco, ecc.) dovranno
differenziare i rifiuti.
Organizziamo diverse attività utilizzando materiale di riciclo come bottiglie vuote di plastica,
vasetti di yogurt, scatole di cartone, carta di giornale, avanzi di stoffa, bottoni, avanzi di pizzo, ecc.
Possiamo realizzare diversi e simpatici oggetti come:
 maracas (con le bottiglie di plastica dentro cui farete mettere del riso o della pasta),
 tamburi (con vecchie scatole di latta dipinte),  contenitori per i giochi (con le scatole di cartone dipinte),  cartapesta o carta riciclata (con la carta di giornale),  vasetti per le piantine (con i vasetti di yogurt decorati),  personaggi delle favole (utilizzando bottiglie di plastica da mezzo litro per il corpo e una
pallina da ping pong per la testa e poi vestendo il personaggio con avanzi di stoffa),
 collage con avanzi di stoffa, pizzo e bottoni. Tutte le esperienza verranno rielaborate graficamente.
COSTRUIAMO IL LIBRO DEI COMPORTAMENTI SALVA-AMBIENTE
Proponiamo di riassumere tutte le cose imparate durante l’anno in un libretto individuale dei
comportamenti salva-ambiente. Decidiamo con i bambini quali regole inserire nel libretto e
dedichiamo una pagina ad ogni regola realizzandola con tecniche espressive diverse e vari materiali
(cartoncino, stoffa, pongo, ecc).
Classi I II e III
ITALIANO:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Comprendere una storia ascoltata individuando gli elementi essenziali relativi ai personaggi,
alle azioni svolte, agli elementi spaziali, alla sequenza temporale, a nessi causali;
 Leggere in maniera scorrevole parole, frasi e brevi testi;
 Interagire nello scambio comunicativo con interventi adeguati alla situazione;
 Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e
riesporli in modo comprensibile a chi ascolta;
 Narrare esperienze vissute seguendo un ordine temporale;
 Produce semplici testi scritti descrittivi e narrativi;
 Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute;
 Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti;
 Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe;
 Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale;
 Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e / o
logico;
 Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare
conoscenze su temi noti;
 Leggere testi ( narrativi, descrittivi, informativi ) cogliendo l’argomento centrale, le
informazioni essenziali, le intenzioni comunicative di chi scrive.
STORIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato recente;
 Rappresentare graficamente e verbalmente attività e fatti vissuti;
 Riconoscere azioni di successione e contemporaneità in esperienze vissute;
 Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali;
 Organizzare tematicamente e temporalmente le informazioni prodotte da fonti;
 Produrre informazioni da fonti;
 Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
 Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
GEOGRAFIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Muoversi consapevolmente nello spazio circostante utilizzando gli indicatori spaziali;
 Riconoscere nel proprio ambiente di vita le funzioni dei vari spazi;
 Muoversi consapevolmente nello spazio circostante orientandosi attraverso punti di
riferimento e utilizzando gli indicatori spaziali;
 Riconoscere e classificare gli elementi di un paesaggio;
 Cogliere la relazione tra la funzione degli spazi e le attività umane;
 Descrivere lo spazio con i termini spaziali appropriati;
 Rappresentare oggetti da vari punti di osservazione;
 Leggere fotografe, grafici, carte geografiche e tematiche per ricavarne informazioni;
 Raccogliere dati e costruire uno schema di sintesi;
 Conoscere, leggere e classificare le carte geografiche;
 Conoscere e usare appropriatamente il concetto di scala spaziale;
 Riconoscere i punti cardinali con l’aiuto dei riferimenti naturali;
 Utilizzare i punti di riferimento per orientarsi nello spazio vissuto.
MATEMATICA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Localizzare oggetti nello spazio rispetto a se stessi e ad altre persone oppure oggetti
utilizzando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori ecc.);
 Riconoscere negli oggetti semplici figure geometriche ed essere in grado di rappresentarle;
 Eseguire un semplice percorso utilizzando una descrizione verbale o un disegno;
 Trovare un oggetto attraverso una semplice mappa;
 Riconoscere figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio, utilizzando
strumenti appropriati;
 Eseguire e rappresentare percorsi e individuare simmetrie;
 Spiegare a parole una situazione problematica e raccontare il procedimento seguito per
risolverla;
 Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti
assegnati;
 Risolvere situazioni problematiche applicando opportune strategie;
 Operare con dati inutili, nascosti e dati mancanti;
 Leggere, interpretare e costruire tabelle e diagrammi.
SCIENZE:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Scoprire caratteristiche di oggetti e di sostanze attraverso l’analisi sensoriale;
 Formulare ipotesi sul comportamento di materiali, oggetti ed esseri viventi e verificarle
attraverso semplici esperimenti;
 Conoscere e correlare tra loro gli elementi costitutivi di un ambiente naturale o costruito
dall’uomo;
 Scoprire e conoscere le funzioni degli elementi caratteristici di un ambiente;
 Sviluppare atteggiamenti di curiosità, interesse verso forme della realtà circostante;
 Ricavare informazioni, tramite l’osservazione diretta;
 Osservare, descrivere e confrontare elementi della realtà, per riconoscere relazioni,
differenze e trasformazioni;
 Formulare ipotesi causali per spiegare un fenomeno;
 Effettuare esperimenti per comprendere regole e convalidare ipotesi;
 Cominciare a utilizzare una terminologia disciplinare specifica;
 Condividere compiti, ricerche, esperimenti e risultati con i compagni;
 Acquisire le modalità del metodo sperimentale;
 Sviluppare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente;
 Confrontare vari ambienti fra loro, individuando somiglianze e differenze e relative
causalità;
 Esprimere verbalmente le esperienze fatte utilizzando il linguaggio scientifico.
TECNOLOGIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Costruire progetti in collaborazione per poi produrre artefatti;
 Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici e/o iconici sul proprio e l'ambiente
circostante;
 Progettare e predisporre materiali per realizzare un manufatto (carta riciclata);
 Conoscere le caratteristiche di alcuni artefatti;
 Mettere in relazione alcuni fenomeni naturali con artefatti tecnologici da utilizzare come
strumenti di misura;
 Rappresentare i dati dell'osservazione attraverso tabelle, diagrammi e disegni;
 Riconoscere e documentare le funzioni principali di nuove applicazioni informatiche.
 Rappresentare i dati dell'osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi e disegni.
ARTE E IMMAGINE:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente;
 Utilizzare le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio;
 Sperimentare strumenti e tecniche per realizzare prodotti grafici, plastici e pittorici;
 Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio
ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici;
 Cogliere le diverse tonalità dei colori usandole in modo espressivo;
 Guardare e osservare un’immagine individuandone il significato nascosto.
MUSICA
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Ascoltare e interpretare un brano musicale;
 Sviluppare la sensibilità al ritmo e alla melodia;
 Rappresentare la musica attraverso sistemi simbolici convenzionali e non;
 Usare la voce e gli strumenti in modo creativo;
 Esplorare le diverse possibilità di produrre dei suoni;
 Utilizzare l’inventiva per realizzare semplici strumenti musicali.
Attività
Italiano:
Partendo dal racconto "Il pesciolino argentato" (viaggio alla scoperta del mare dell'Antartide) si
introduce l'argomento Antartide. I bambini impareranno a conoscere un ambiente di cui forse hanno
sentito parlare solo in riferimento ad animali come il pinguino imperatore o la foca. Ed è proprio
dalla fauna dell'Antartide (argomento di maggiore interesse per i bambini) che il nostro progetto di
educazione ambientale vuole partire, per giungere poi all'obiettivo fondamentale di salvaguardia
dell'ambiente circostante.
Sintesi della storia
Ross e Sesi sono due pesciolini argentati, impazienti di sgusciare dalle loro piccole uova trasparenti
che galleggiano tra i cristalli di ghiaccio del mare antartico. In primavera milioni di piccole uova
finalmente si schiudono e Ross e Sesi, insieme a milioni di pesciolini argentati cominciano la loro
avventura nel mare dell'Antartide. Separati dalla corrente crescono in un ambiente popolato da
creature fantastiche e imparano a difendersi da terribili predatori. I due amici si incontreranno solo
da adulti, quando, spinti dallo stesso istinto torneranno nel luogo in cui sono nati, sotto il ghiaccio
del mare antartico.
I bambini sono invitati a partire virtualmente per il luogo più freddo del mondo, dove terra e mare
sono coperti dal ghiaccio, accompagnati, nella loro avventura di esplorazione e di conoscenza, da
Ross o da Sesi, a loro scelta.
Il contenuto scientifico
La storia del pesciolino argentato è una trasposizione fantasiosa di una scoperta scientifica
recentemente avvenuta in Antartide. I ricercatori italiani hanno infatti individuato la prima (ad oggi
l'unica) zona dell’Antartide dove si riproduce un pesce che svolge un ruolo determinante negli
ecosistemi antartici. Il pesce si chiama Pleuragramma antarcticum (Antarctic Silverfish). E' da
questo pesce che dipende la sopravvivenza delle popolazioni di pinguini e foche che abitano le
coste antartiche. L'importanza della scoperta nel contesto della scienza polare è riconosciuta a
livello internazionale, tanto che l'area di riproduzione individuata ha dato un nuovo nome
geografico alla zona (Silverfish Bay) e un ghiacciao che delimita la baia è stato dedicato al
ricercatore italiano, Marino Vacchi, cui si deve la scoperta (Piedmont Vacchi Glacier). La zona è
inoltre attualmente inserita in una nuova ASPA (Antarctic Scientific Protected Area).
La rilevanza della scoperta risiede nel fatto che un pesce così importante per l'ecosistema inizia la
sua vita proprio nel ghiaccio marino, che copre il mare 9 mesi su 12, un ambiente non solo difficile
a causa del pericolo di congelamento, ma anche precario a causa del cambiamento climatico in
corso in tutta la terra. Questo significa che diminuzione o scomparsa del ghiaccio marino antartico
avranno ripercussioni importanti sulla vita di questo pesce e quindi di tutti gli altri animali
(pinguini, foche, pesci più grandi) che se ne nutrono e dell'intero ecosistema. Tali processi vanno
conosciuti e monitorati nel tempo poiché cambiamenti ambientali nelle regioni polari hanno
implicazioni oceanografiche, climatiche ed ecologiche per l'intero nostro pianeta.
Il messaggio divulgativo
Il messaggio divulgativo che accompagna il racconto della vita del silverfish e della sua particolare
relazione con il ghiaccio marino antartico tocca direttamente o indirettamente diversi temi: la vita in
un ambiente marino estremo; l'adattamento all'ambiente; le relazioni preda /predatore negli
ecosistemi; il cambiamento climatico; l' importanza della curiosità e dell'esplorazione per il
progresso della scienza.
L'organizzazione del racconto e la caratterizzazione dei due silverfish è molto attenta anche al tema
della parità di genere. Infatti i protagonisti sono due pesciolini argentati (e non uno) ciascuno dei
quali è al centro di due racconti convergenti. I due personaggi sono ben caratterizzati e riconoscibili
nella loro individualità di genere maschile e femminile ma non mostrano comportamenti assegnati
secondo vecchi stereotipi di genere.
Storia:
Storia dell'Antartide, continente dal fascino del tutto particolare. E’ stato l’ultimo a essere scoperto
ed esplorato (il Polo Sud è stato raggiunto nel 1911) e le difficoltà dell’esplorazione, a causa
dell’ambiente particolarmente ostile, hanno richiesto un grande tributo di fatiche, drammi e
difficoltà. I racconti dei primi esploratori, ormai più di un secolo fa, sono pieni di dettagli che
mettono in rilievo la durezza e l’ostilità del clima, i pericoli sempre presenti e i rischi che correvano
praticamente a ogni passo, eppure in tutti i racconti si ritrova sempre stupore e ammirazione per i
paesaggi, per lo splendore e per il fascino esercitati da questo continente.
Oggi le cose sono diverse. Andare in Antartide non vuol dire più andare a esplorare luoghi mai
raggiunti dall’uomo. Oggi sappiamo in dettaglio che forma hanno le montagne, i ghiacciai e le valli
antartiche. In Antartide si va per capire meglio “come funziona” il continente antartico, per sfruttare
alcune caratteristiche estreme (come per esempio la limpidezza dell’aria) in modo da poter
compiere determinati esperimenti, e per leggere l’immensa quantità di dati sulla storia del nostro
pianeta che l’Antartide racchiude come in un immenso archivio di cui dobbiamo, pian piano,
sfogliare le cartelle.
Anche il modo di vita e di lavoro è diverso. Non si rischia più di non tornare, si è molto più
attrezzati e, sebbene lavorare in Antartide sia ancora estremamente impegnativo, adesso il tutto è
svolto in piena sicurezza.
Geografia:
Studio della posizione geografica dell'Antartide.
Si presenta la carta geografica dell'Antartide e una dell'Europa. Attraverso un'attività di
brainstorming si chiede ai bambini quali sono le differenze, che si possono rilevare attraverso le
cartine, tra l'Europa e l'Antartide. Sarà subito visibile che rispetto agli altri continenti l'Antartide è
un luogo fuori dal comune. Al posto di suoli e vegetazione, la superficie è quasi tutta coperta da
neve e ghiaccio. Inoltre, vaste aree della superficie oceanica intorno all'Antartide si congelano ogni
inverno, per poi sciogliersi d'estate. Di conseguenza la superficie del ghiaccio che si considera parte
del continente, cresce e si restringe ogni anno.
Scienze:
Studio della flora e della fauna dell'Antartide.
Sebbene possa sembrare in prima impressione un continente disabitato, l'Antartide è invece ricco di
vita, almeno per quanto riguarda le coste. Sono infatti presenti colonie di animali migratori, come
pinguini, altri uccelli e mammiferi marini, il cui studio richiede pazienza e costanza e prevede sia
osservazioni per capire il comportamento degli animali, sia prelievo di campioni di sangue per
capire lo stato di salute e le strategie di adattamento delle diverse specie. La gran parte della vita si
svolge però sott'acqua dove, sebbene possa sembrare strano, i fondali sono ricchissimi di organismi
quali stelle marine, spugne, vermi e quindi anche pesci. Possono essere fatti campionamenti con reti
oppure immersioni per verificare direttamente lo stato del mare e raccogliere campioni mirati. Oltre
a studiare le relazioni tra i vari organismi e tra gli organismi e l'ambiente, quindi studiare
l'ecosistema, alcuni studi possono essere condotti su organismi del tutto particolari. Alcuni pesci,
infatti, hanno un vero e proprio "anticongelante" nel sangue che permette loro di sopravvivere
anche con l'acqua a temperature inferiori allo zero. Sul continente, invece, la forma di vita più
diffusa è costituita dai licheni. Un parte di biologi allora studia questi organismi, sia per capire
come vivono, sia per studiare le interazioni tra i licheni e la dinamica del suolo gelato.
Le balene, le foche di Wendell ed i pinguini nuotano nelle acque gelide dell'Antartide. Sotto la pelle
di questi animali c'è uno spesso strato di grasso adiposo. Alcuni sono ricoperti da pellicce o piume.
Attraverso questa semplice attività si farà conoscere ai bambini in prima persona le proprietà
isolanti del grasso animale e delle pellicce che vengono sfruttate da questi animali per isolarsi dal
freddo.
Libro "L'Antartide e i segreti del clima" pagg. 71-72.
Tecnologia:
 Visualizzazione dvd “Pesci sotto il ghiaccio”,
dell’Antartide (MNA);
elaborato dal Museo
Nazionale
 Visione del film documentario “La marcia dei pinguini”;
 altre attività dal sito wix
Arte e immagine:
 Illustrazioni con relative didascalie delle sequenze narrative ascoltate, utilizzando varie
tecniche;
 Visualizzazione e lettura di immagini (foto, ….) sull’Antartide.
Musica:
 L’acqua in musica; i rumori del ghiaccio.
Inglese:
 Conoscere l’ambiente dell’ecosistema Antartico in lingua.
Classi IV e V
ITALIANO:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su
argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni
ed esempi;
 Comprendere testi orali, di tipo diverso, individuandone i contenuti principali;
 Comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini..);
 Esprimere, attraverso il parlato spontaneo, esperienze personali (pensieri, opinioni, stati
d’animo e affetti) o storie inventate rispettando l’ordine causale e temporale;
 Produrre testi scritti, coesi e coerenti, per raccontare esperienze personali o altrui
(autobiografia, biografia, racconto etc.), esporre argomenti noti (relazione, sintesi etc.),
esprimere opinioni e stati d’animo in forme adeguate allo scopo e al destinatario;
 Produrre testi creativi sulla base dei modelli dati (filastrocche, poesie, ecc..);
 Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio;
 Raccontare esperienze personali in modo essenziale e chiaro rispettando un ordine logico;
 Nella discussione esprimere a voce le proprie idee su un tema condiviso;
 Comprendere testi di tipo diverso individuando le informazioni principali attraverso un
ascolto selettivo;
 Pianificare un’esposizione orale.
STORIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Usare carte geostoriche per produrre informazioni;
 Utilizzare carte geostoriche e linee cronologiche;
 Ricavare e produrre informazioni da testi storici e immagini di fonti;
 Costruire un quadro di sintesi;
 Esporre in modo logico e consequenziale le conoscenze apprese;
 Leggere testi, utilizzare fonti scritte e immagini di fonti per ricavare e produrre
informazioni.
 Usare grafici temporali per rappresentare la successione, la contemporaneità, la durata e i
periodi;
 Costruire e utilizzare cronologie;
 Ricavare e produrre informazioni da testi, fonti scritte e immagini;
 Elaborare sintesi degli argomenti studiati.
GEOGRAFIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Orientarsi con i punti cardinali;
 Orientarsi utilizzando il reticolato geografico;
 Utilizzare latitudine e longitudine per simulare un percorso;
 Utilizzare i diversi strumenti della geografa quali carte geografiche, fotografe, dati e tabelle;
 Ricavare da questi strumenti informazioni geografiche;
 Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e
culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita;
 Orientarsi con i punti cardinali;
 Orientarsi utilizzando il reticolato geografico;
 Utilizzare latitudine e longitudine per simulare un percorso;
 Conoscere gli elementi che caratterizzano alcuni paesaggi italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del
passato);
 Riconoscere le modifiche che l’uomo ha operato sul territorio;
 Comprendere come il territorio possa influenzare la cultura;
 Individuare e descrivere gli elementi fisici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di
vita della propria regione;
 Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane;
 Utilizzare diverse fonti per recuperare informazioni;
 Identificare il Sud e il Nord del mondo.
MATEMATICA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Riconoscere e rappresentare situazioni problematiche in contesti diversi; individuare e
organizzare strategie risolutive adeguate;
 Individuare dati mancanti, inutili e nascosti;
 Esplorare, descrivere e rappresentare lo spazio;
 Reperire, organizzare e rappresentare i dati mediante grafici di diversa tipologia;
 Individuare le informazioni necessarie da un problema per raggiungere un obiettivo;
 Organizzare un percorso risolutivo e realizzarlo;
 Individuare diversi percorsi risolutivi per uno stesso problema e metterli a confronto;
 Risolvere situazioni problematiche in contesti reali;
SCIENZE:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Saper osservare la variabilità dei fenomeni atmosferici;
 Riconoscere le relazioni che favoriscono l’insediamento di alcune specie animali o vegetali;
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali di tipo stagionale;
 Individuare fonti di energia rinnovabili e non;
 Individuare forme corrette di salvaguardia dell’ambiente (riciclaggio, riutilizzo, risparmio
energetico ecc.).
TECNOLOGIA:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Riconoscere e documentare le funzioni principali di nuove applicazioni informatiche;
 Rappresentare i dati dell'osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni e testi;
 Cercare, selezionare e scaricare dal computer materiali utili all'attività didattica.
ARTE E IMMAGINE:
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Produrre in modo creativo immagini utilizzando tecniche grafico-pittoriche;
 Produrre immagini tridimensionali utilizzando la tecnica dell’assemblaggio;
 Riconoscere il valore di un’opera d’arte anche in relazione al patrimonio ambientale del
proprio territorio;
 Produrre immagini utilizzando la fotografia e le tecniche multimediali;
 Sapere interpretare una fotografia;
MUSICA
Obiettivi: (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo)
 Ascoltare con consapevolezza un brano musicale;
 Usare la musica per comunicare sentimenti e idee musicali;
 Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale
(cinema , televisione, computer).
Attività:
Italiano:
Lettura di testi informativi/argomentativi, articoli di giornali… sull’inquinamento e sull'Antartide.
Attività di brainstorming: visione di cartoline sull'Antartide e discussione su di esse. Suddivisione
della classe in piccoli gruppi e si chiede a ciascun membro del gruppo di scegliere uno alla volta
una cartolina e di descrivere ciò che raffigura. Si tiene una breve discussione su ciò che mostra
l'immagine della vita in Antartide. Dopo aver discusso le varie idee, si legge il messaggio scritto
dietro ciascuna cartolina senza preoccuparsi se le idee dei bambini non corrispondono a ciò che c'è
scritto perché entrambe potrebbero essere giuste.
Libro "L'Antartide e i segreti del clima" pagg. 11-27.
Storia:
La spedizione in Antartide.
L'Antartide è l'unica parte delle terre emerse che non ha mai conosciuto presenza umana, fino alle
esplorazioni dell'Ottocento e del Novecento: senza una tecnologia avanzata, del resto, non è
possibile vivere a 60 °C sotto zero, con venti che soffiano a centinaia di km all'ora, in una terra
coperta dal ghiaccio, che non offre risorse alimentari, da aprile a settembre nel buio della notte
polare.
Solo agli inizi del 19° secolo risale il sicuro avvistamento dell'Antartide, ma la ricerca di una terra
intorno al Polo Sud è cominciata molto prima. Secondo un'antica teoria, un continente australe
'doveva' esistere, per bilanciare il peso delle terre emerse dell'emisfero boreale, e anche in molti
atlanti moderni compariva una Terra Australe, più o meno dove si trova l'Antartide, senza che però
nessuno l'avesse ancora vista.
Dopo altri tentativi di avvicinamento (importanti sono i viaggi dell'olandese A. Tasman), J.
Cook riuscì a scoprire, tra il 1774 e il 1775, varie isole intorno all'Antartide, raggiungendo anche la
latitudine più meridionale fino allora toccata.
Anni dopo, un capitano russo dell'Estonia, F. Gottlieb von Bellingshausen, in un suo viaggio (181921) forse vide la costa del continente e scoprì due isole, che battezzò Pietro I e Alessandro I. Lo zar
Alessandro I aveva raccomandato a Bellingshausen di trattare amichevolmente gli indigeni
eventualmente incontrati e di portare loro doni: si pensava, cioè, che l'Antartide potesse avere degli
abitanti.
Il primo ad addentrarsi davvero tra i ghiacci antartici fu il britannico J.C. Ross che, con le navi
Erebus e Terror, tra il 1839 e il 1841 entrò nel grande golfo che porta il suo nome. Il primo che fece
certamente uno sbarco sul continente (e non su un'isola) fu il norvegese C.E. Borchgrevink, il 23
gennaio 1895; lo stesso esploratore fu poi il primo a passare un intero inverno in Antartide. Già
decenni prima Dumont d'Urville aveva dichiarato di essere sbarcato nella Terra Adelia e l'inglese J.
Biscoe nella Terra di Graham; ma le notizie su questi sbarchi sono molto incerte.
Tra Ottocento e Novecento le spedizioni si moltiplicarono, soprattutto per raggiungere il Polo Sud.
Il norvegese Roald E. Amundsen e il britannico Robert F. Scott partirono per il Polo, nel novembre
1911, con due spedizioni. Quella di Amundsen raggiunse il Polo il 14 dicembre 1911; quella di
Scott, partita due settimane dopo, ci arrivò il 18 gennaio 1912. La via del ritorno era lunga 1.300 km
e Scott e i compagni morirono di fatica, di freddo e di fame a soli 13 km dal deposito di
rifornimento eretto all'andata. Ma furono molti di più gli esploratori che morirono in Antartide.
Dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti inviarono in Antartide oltre 4.000 uomini, con 13
navi e più di 20 aerei, per ricavare dati utili a disegnare carte geografiche precise. L'esplorazione
scientifica sistematica ebbe inizio poco dopo, con l'Anno geofisico internazionale (1957-58),
quando furono installate oltre 60 stazioni scientifiche di 12 paesi; questi, il 1° dicembre 1959,
firmarono a Washington il Trattato antartico, che dichiara il continente luogo di ricerca scientifica e
sospende ogni rivendicazione territoriale. Come altri Stati, l'Italia ha aderito in seguito (1981).
Un'aggiunta al Trattato (Protocollo di Madrid, 1991) proibisce per 50 anni la ricerca di petrolio e di
altri minerali. Dal 1985 l'Italia invia spedizioni scientifiche in Antartide. La base Mario Zucchelli fu
costruita nella campagna di ricerca 1986-87, nella Baia Terranova. Una seconda base (Concordia),
in cooperazione con la Francia, è stata attivata nel 2002 a Dome C sull'Altopiano Antartico, a 1.100
km dalla costa.
Visione di documentari sull'argomento
Libro "L'Antartide e i segreti del clima" pagg. 49-60.
Geografia:
Localizzazione sul planisfero e mappamondo del continente Antartico;
Caratteristiche del continente e confronto con il proprio gli altri.
Libro "L'Antartide e i segreti del clima" pagg. 31-46.
Oceani ghiacciati:
L'Antartide è circondata dal grande Oceano Meridionale, o Antartico, come un'immensa isola.
Pensate che questo oceano svolge un ruolo importantissimo nella regolazione dell'intero clima della
Terra.
Avete mai visto cosa accade quando si butta un cubetto di ghiaccio in un pentolino d'acqua calda?
Si sollevano vapori, l'acqua un po' ribolle e corre in tutte le direzioni... bè, immaginate che accada la
stessa cosa ma su scala infinatemente più grande, con il nostro pianeta al posto del pentolino. E
immaginate di vedere tutto al rallentatore, pianissimo... Avrete un'idea del perché l'oceano Antartico
sia uno dei motori del funzionamento delle grandi correnti oceaniche e atmosferiche della Terra.
Pianure e montagne:
L'Antartide è molto diversa dal Polo Nord, dove il ghiaccio ricopre il mare e non c'è alcuna terra
sotto di esso. Il continente antartico, come tutti gli altri continenti della Terra, è molto vario nel suo
paesaggio, ricco di immense pianure, colline e grandiose montagne. Il gruppo più elevato del
continente è quello del Vinson Massif, nella catena delle montagne Ellsworth (Antartide
Occidentale), che si innalza fino a 4897 m. La cima più alta delle Montagne Transantartiche è il M.
Kirkpatrick (4528m), nella Catena della Regina Alessandra.
Laghi e deserti:
L'Antartide è soprattutto un grande deserto e alcune zone, ma solo d'estate, sono libere dai ghiacci.
Queste ridotte aree rocciose sono concentrate prevalentemente nella fascia costiera, lungo la catena
delle Montagne Transantartiche e, soprattutto, nella Penisola Antartica.
Ma da qualche tempo gli scienziati hanno scoperto che, in questo immenso deserto bianco, si
formano dei laghi. Ed altri laghi misteriosi sono stati scoperti utilizzando il radar, pensate un po',
nascosti sotto la crosta di ghiaccio! Il più importante è il Lago Vostok, che si trova alla profondità
di 3623 m.
Vulcani tra i ghiacci:
L'Antartide, ospita persino dei vulcani e la baia di Ross sembra essere una regione ad elevato
vulcanismo.
Il più importante vulcano attivo è il monte Erebus, alto 3.794 m.
Pochi sanno che l'Antartide ospita vulcani molto grandi nella sua parte occidentale e che il rischio
di eruzioni potrebbe avere conseguenze pericolose per i cambiamenti climatici. Il calore della lava
potrebbe infatti sciogliere grandi masse di neve e ghiacci e anche riversare molta acqua dolce
imprevista nell'oceano.
Scienze:
Il ghiaccio è il grande signore dell'Antartide e la ricopre completamente con una calotta di vario
spessore. Man mano che si accresce, il ghiaccio vecchio sprofonda sotto il carico degli strati
sovrastanti e scorre lentamente dall'interno del continente verso la costa.
Le velocità di spostamento sono estremamente basse nelle zone interne, inferiori alla decina di
metri all'anno, ed aumentano notevolmente verso la costa, dove la velocità dei ghiacciai raggiunge
valori anche di 150 m all'anno.
Ai margini delle calotte si sviluppano grandi piattaforme e lingue di ghiaccio galleggianti,
alimentate da veri e propri fiumi di ghiaccio (ice stream). Il ghiaccio poi si estende per larghi tratti
di mare: è la banchisa.
La formazione della banchisa polare è influenzata da vari fattori, i più importanti dei quali sono le
condizioni meteorologiche. Il congelamento avviene a temperatura intorno a -1,8° C ed inizia nel
mese di marzo per proseguire con un rapido aumento nel periodo aprile-luglio. Il processo continua
sino a settembre/ottobre.
Ecco perché per raggiungere le coste del continente è necessario utilizzare solo potenti navi
rompighiaccio.
Costruzione di un modello di ghiacciaio o di calotta.
Libro "L'Antartide e i segreti del clima" pagg. 77-85.
Tecnologia:
 Visualizzazione dvd “Pesci sotto il ghiaccio”,
elaborato dal Museo
Nazionale
dell’Antartide (MNA);
 Visione del film documentario “La marcia dei pinguini”;
 altre attività dal sito wix
Arte e immagine:
 Illustrazioni con relative didascalie delle sequenze narrative ascoltate, utilizzando varie
tecniche;
 Visualizzazione e lettura di immagini (foto, ….) sull’Antartide.
Musica:
 L’acqua in musica; i rumori del ghiaccio.
Inglese:
 Fiaba sull'argomento in lingua e vocabolario specifico.
Fiaba:
Vedi allegato
Piano delle attività Scuola Secondaria Scienze/ Matematica Italiano Classe I Classe II
Classe III L’ACQUA , I PASSAGGI DI STATO, GLI EFFETTI DEL CALORE SULLA DENSITA’, ADATTAMENTI DEGLI ANIMALI: PELLICCE E GRASSO, L’ECOSISTEMA ANTARTICO E I S UOI ABITANTI L’UOMO IN ANTARTIDE: ALIMENTAZIONE ATTIVITÀ : A PRANZO CON SHACKLETON ATTIVITÀ :SOLUBILITÀ DEI GAS (CO2) IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURA E SUOI EFFETTI SULLE CONCHIGLIE FIABE CHE DELL’ANTARTIDE IL VIAGGIO DI AVVENTURA
LA CONQUISTA DEL POLO SUD Attività: SHACKLETON LA SUA FIGURA DI LEADER – Film documentario di Piero Angela
MAT: COSTRUZIONE DI GRAFICI CON I DATI DI SUN SHADWON IL DI E LA NOTTE‐ IL VIAGGIO DEL SOLE‐ ATTIVITÀ: L’ALBEDO L’ANTARTIDE COME MOTORE DEL CLIMA. BUCO DELL’OZONO‐
EFFETTO SERRA—ANALISI DEI DATI SULL’INQUINAMENTO ANALIZZANDO LE CURVE A MAZZA DI HOCKEY DI M MANN. OPPURE CON GAPMINDER. DIFFRENZA TRA GLI EFFETTI SCIOGLIMENTO DEI DELLO GHIACCIAI IN ANTARTIDE E IN ARTIDE L’INQUINAMENTO E I SUOI EFFETTI SULL’UOMO E SULLA NATURA: L’IMPORTANZA DELLA EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: LETTURE SPECIFICHE SUL TEMA IL CONTINENTE ANTARTICO, LE SUE DIMENSIONI LA CONTINGENZA ANTARTICA SOTTO IL 60° PARALLELO, LE BASI SCIENTIFICHE. IL SUO CLIMA I VENTI CATABATICI I PUNTI CARDINALI IN ANTARTIDE. IL TRATTATO ANTARTICO RISERVA NATURALE E SCIENTIFICA NORME E TUTELA‐ ANTARTIDE MODELLO DI CIVILTA’ POSSIBILE’‐ LA BASE ITALIANA IN ANTARTIDE STORIA E ATTIVITÀ ATTUALE COSTRUIAMO UN GHIACCIAIO TRIDIMENSIONALE TRATTANO Geografia LATITUDINE E LONGITUDINE A CONFRONTO, LE CARTE GEOGRAFICHE L’EUROPA E IL SUO CLIMA: EFFETTO DELLE CORRENTI MARINE SULLA MITIGAZIONE DEL CLIMA EUROPEO Storia LE ERE GEOLOGICHE, LA COMPARSA DELLE TERRE EMERSE DOVUTO ALLA FORMAZIONE DELLE CALOTTE GLACIALI
LE SPEDIZIONI IN ANTARTIDE: A QUALI EPOCHE RISALGONO, DA CHI VENGONO FINANZIATI ETC FUMETTI SULL’ANTARTIDE‐
DISEGNARE MAGLIETTE CON I PINGUINI‐ I COLORI DEL GHIACCIO L’ACQUA IN MUSICA, I RUMORI DEL GHIACCIO I DIVERSI MATERIALI LA LORO CAPACITA’ DI TRATTENERE IL CALORE COSTRUIRE UN FUMETTO O FARE DISEGNI DESCRIVENDO IL VIAGGIO IN ANTARTIDE CON L’ENDURANCE SHAKLETON DI Franco Battiato
CONOSCERE L’AMBIENTE DELL’ECOSISTEMA ANTARTICO IN LINGUA CONOSCERE L’AMBIENTE DELL’ECOSISTEMA ANTARTICO IN LINGUA I MITI E LE LEGGENDE SULL’ORIGINE DELLA VITA LE SPEDIZIONI FRANCESI ALLA CONQUISTA DEL POLO Arte Musica Tecnologia Francese Inglese Religione PROVARE A RIPRODURRE UNA NAVE TIPO USATA PER L’AVVENTURA AI POLI LE SPEDIZIONI INGLESI ALLA CONQUISTA DEL POLO L’UOMO E LA SUA VOGLIA DI ESPLORARE L’IGNOTO: ESEMPI BIBLICI O CORANICI ETC ANALIZZARE BRANI CHE PARLANO DELL’INQUINAMENTO. LA BASE ITALIANA IN ANTARTIDE: MARIO ZUCCHELLI: COME È ORGANIZZATA? COME SI RIFORNISCE? LA FUNZIONE DELL’INTERNATIONAL POLAR FOUNDATION LA FIGURE DI SCOTT, ADMUSEN, SHACKLETON NELLA PERFEZIONE DELLA NATURA SI NASCONDE DIO ED È IMPORTANTE CUSTODIRLA PER LE GENERAZIONI FUTURE Come prodotto finale si potrebbero produrre cartelloni o manufatti inerenti il tema trattato,
presentazione in power point, esperimenti da far realizzare ai ragazzi in occasione della annuale
giornata dell’Europa organizzata dalla scuola ogni anno a Maggio.
CONTENUTI
 I valori sanciti e tutelati nella Costituzione italiana.
 Il territorio di appartenenza.
 Lo studio del paesaggio.
 La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dal passato.
 L’ambiente e i suoi problemi.
 Le azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale locale.
 Il riciclaggio.
 Lo smaltimento dei rifiuti.
 Che cosa sono i rifiuti e come vengono smaltiti.
 Che cos’è e come avviene la raccolta differenziata nel proprio Comune.
 Il riciclaggio della carta, del vetro, dell’alluminio e della plastica.
 Che cosa sono gli imballaggi e qual è la loro funzione.
 Come riconoscere gli imballaggi “intelligenti”.
 Che cos'è l'inquinamento.
 Fonti di energia: rinnovabili e non.
 L'acqua un bene prezioso.
 Le buone pratiche a favore della sostenibilità.
 Gli Organismi che proteggono, gestiscono e valorizzano il patrimonio naturale e culturale.
ATTIVITA’
Poiché gli alunni coinvolti nel progetto sono numerosi, ogni classe o gruppo classi, si organizzerà a
seconda delle esigenze.
All’interno del percorso progettuale "Ricomincio da qui...", vengono suggerite le seguenti attività:
 uscite didattiche sul territorio e fuori;
 osservazioni di carattere naturalistico, paesaggistico, ecologico, anche con la consulenza di
esperti;
 formulazioni di ipotesi;
 verbalizzazioni orali e scritte delle esperienze effettuate;
 laboratori espressivo-creativi: attività grafico-pittoriche, fotografia, semina, piantumazione,
drammatizzazione;
 laboratorio tecnologico-informatico: realizzazione di racconti e giornalini, attività di
manipolazione e realizzazione di elaborati con materiali riciclati e non.
Molte notizie sull'argomento sono reperibile sui seguenti siti: file:///C:/Users/FRANCE~1/AppData/Local/Temp/Rar$EX00.330/index.html file:///C:/Users/FRANCE~1/AppData/Local/Temp/Rar$EX34.767/INDEX.htm Tramite internet è possibile reperire una vasta gamma di informazioni utili, nonché giochi
sull'argomento adatti a bambini e ragazzi di ogni età.
L’intero progetto verrà attuato attraverso l’esplorazione diretta del territorio, percorsi di cittadinanza
attiva, esperienze concrete in spazi naturali e attività didattiche di laboratorio per favorire il dialogo
e la riflessione su quanto viene attuato, anche attraverso la fruizione di documenti custoditi presso
l’archivio comunale.
Il progetto si concluderà con la promozione di una giornata ecologica che coinvolgerà tutte le classi
dell’Istituto Comprensivo mentre si lascerà libera scelta al team docente per quanto attiene la
realizzazione di lavori inerenti l’iniziativa.
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Progetto antartide - IC Citriniti