Esposizioni feline 2008 ecco alcuni dei protagonisti L'Abissino Le origini Sebbene le origini dell'Abissino restino oscure, ha una forte somiglianza con l'antico Gatto sacro dell'Egitto. Certamente questo gatto appartiene a una razza molto antica e forse nativa della regione del fiume Nilo ed è giunto in Europa con i soldati di ritorno dalla guerra abissina nel 1868. In Inghilterra è stato incrociato con l'Inglese a pelo corto per creare la moderna versione della razza che, nel giro di breve tempo, è diventata competitiva e riconosciuta a livello internazionale. Le caratteristiche e la cura Ha il pelo ticked e due o più fasce di colore che contengono il mantello. Il colore più comune è il rossiccio, ma recenti incroci hanno creato anche varietà rosse e blu. Alcuni allevatori italiani hanno sviluppato una razza simile chiamata Abissino selvatico. E'' un gatto vivace che ha bisogno di esercizio Il carattere E' un gatto molto intelligente, dolce e affettuoso con i suoi padroni. Ha una forte personalità perciò va educato con prudenza e con fermezza. L'Angora Le origini Fin dal XV secolo il gatto Ankara o Angora viveva nei pressi di Angora, ora chiamata Ankara. E'la capitale della Turchia e da là velocemente si diffuse in Francia e in Inghilterra. All'inizio del XX secolo gli incroci eccessivi con i Persiani avevano quasi estinto la razza, ma un programma di allevamento nello zoo di Ankara durante gli anni '60 l'ha salvata. La razza preservata è ora chiamata Angora turca. Negli Usa un programma simile di salvezza ha creato una nuova razza, comunemente chiamata Angora. Le caratteristiche e la cura I gatti Angora posseggono mantelli bianchi, lavanda, cannella o nocciola. Gli Angora turchi tradizionalmente sono bianchi ma esistono anche varietà a tinta unita, marmorizzati, fumo, calico o bicolori e con macchie tartarugate. Contrariamente a ciò che molti pensano, mantenere in ordine il pelo bianco di un gatto angora richiede pochissime cure. La mancanza di sottopelo rende la sua tolettatura semplicissima (è proprio là infatti che di solito si formano i nodi): bastarà spazzolarlo 1-2 volte alla settimana. E' sempre bene abituarlo al bagno e soprattutto al phon; queste pratiche vengono ben tollerate dal gatto se effettuate con regolarità e solo se i felini vi vengono abituati fin da piccoli. Il carattere In passato è stato ritenuto un gatto dal temperamento un po' troppo vivace, poco docile e difficilmente manipolabile. Questo caratteraccio era probabilmente dovuto al fatto che i primi accoppiamenti, che avevano lo scopo di salvare la razza dall'estinzione erano stati fatti in consanguineità. Oggi si può dire che questo problema è stato superato; i soggetti allevati sono docili e mansueti. Infatti questi gatti sono apprezzati per la loro dolcezza e docilità, sono sempre allegri, coccoloni e si affezionano tantissimo ai padroni. Apprezza molto la compagnia e ama conoscere nuove persone. Il blu di Russia Le origini Il Blu di Russia (chiamato anche "Russian Blu" o "Blu Russo") sembra essere stato portato in Europa da marinai del porto di Arcangelo, località sulla costa settentrionale della Russia,ma non si conosce con esattezza dove abbia avuto origine la razza. Le caratteristiche e la cura Il Blu Russo ha il pelo "doppio" e questo fa sì che la pelliccia si presenti sempre leggermente sollevata. Il mantello è morbido,di colore blu-grigio uniforme,senza striature e deve riflettere la luce. Possibili difetti sono testa rotonda o di tipo siamese,occhi rotondi o con tracce di giallo,Corpo massiccio o raccolto,coda grossa alla base,Pelo appoggiato al corpo, marche tabby,ombre o macchie bianche. E' molto tranquillo,dolce e affettuoso sia con il padrone sia con i suoi simili. Non sopporta il frastuono e i rumori forti e non è adatto a bimbi troppo piccoli. Non è mai insistente. E' il tipico gatto d'appartamento. Sopporta abbastanza bene il freddo ma non ama stare all'aperto:d'inverno preferisce sistemarsi vicino al termosifone. Il carattere E' molto tranquillo, dolce e affettuoso sia con il padrone sia con i suoi simili, è molto presente,segue il padrone come un'ombra. I'Himalayano Le origini Il gatto Himalayano è il prodotto di un incrocio artificiale. Due addetti della Harvard medical School hanno incrociato un Persiano nero con un Siamese nel tentativo di creare un gatto che imitasse il mantello e il corpo del Persiano ma mostrasse i colori del Siamese. Il frutto del primo incrocio, chiamato ora Himalayano, si è avuto nel 1935 e da allora la popolarità della razza è cresciuta. Conosciuto in alcune parti dell'Europa come Colorpoint dal pelo lungo, l'Himalayano presenta oggi numerosi colori tra i quali crema, lilla, cioccolato, blu, marrone foca, a macchie tartarugate e lince. Gli Himalayani uniformemente cioccolato o lilla a volte sono chiamati Kashmir. Le caratteristiche e la cura Il pelo del gatto Himalayano adulto è tra i più lunghi rispetto a tutte le atre razze di gatti; presenta dei forti contrasti cromatici che possono variare dal colore nero al guscio di tartaruga o lynx. Si presenta folto e voluminoso, ricoprendo l'intero animale. E' stato riscontrato nell'Himalayano , come nel Birmano e nel Siamese, una particolare predisposizione a succhiarsi la lana, si pensa ad una abitudine ereditaria. Un'altro effetto del gene Himalayano sono i meravigliosi occhi che variano dall'azzurro al blu. Il colore del mantello tende a scurirsi con l'età. La maschera tende ad essere più estesa nei maschi. Il carattere Il gatto Himalayano ha un carattere affettuoso, bonario, giocherellone e gentile. Raramente mostra le estrosità del suo progenitore Siamese. Possiede una eccezionale attitudine per la caccia ai topi e impara tutto subito. Ha una voce gradevole e musicale. L'Himalaiano si affeziona presto a tutta la famiglia, ma per la sua dolce indole, per il grande desiderio di affetto esclusivo, è adatto a vivere con una persona sola. Il Persiano Le origini Le origini del gatto Persiano sono controverse, al punto che è stato chiamato gatto cinese, indiano, russo, ma non per dare indicazioni certe circa la sua vera provenienza, quanto piuttosto per il misterioso ed esotico fascino che questi nomi evocano Il vero motivo di discussione è stato senza dubbio l'origine del caratteristico mantello e l'introduzione in Europa del gene pelo lungo, un mutante recessivo non presente nei comuni gatti domestici presenti nel Vecchio continente, Per questo alcuni ipotizzano che possa discendere dal gatto manul, un felino selvatico a pelo lungo, che viveva e vive tuttora in Tibet, nella Mongolia e nella Cina occidentale, gatto che si sarebbe poi insediato in Anatolia al seguito di mercanti e commercianti di spezie e di sete, Altri, invece, sostengono l'ipotesi della mutazione spontanea e cioè di una forma di adattamento dell'animale all'ambiente circostante era infatti necessario un pelo lungo e folto per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni della Turchia. In ogni caso, questo gatto sembra essere giunto in Occidente nel XVII secolo grazie al ricchissimo esploratore Pietro Della Valle, che lo portò in Italia al ritorno da un viaggio in Turchia, e da qui venne poi contrabbandato in Francia, Altre fonti sostengono che fù portato prima in Provenza e poi a Parigi direttamente da Ankara, da un certo antiquario, Nicolas Fabri de Peirex, Comunque sia, in Francia divenne ben presto il gatto dei nobili e, a testimonianza di queste regali frequentazioni, gli è rimasto il nome di "gatto francese", Autorevoli studiosi asseriscono che, una volta giunto in Inghilterra, venne ibridato con i gatti a pelo lungo provenienti dalla provincia del Khorazan in Persia, gatti molto più robusti e pesanti da cui deriverebbe il persiano odierno. Le caratteristiche e la cura Il gatto persiano è di medie dimensioni con una corporatura abbastanza massiccia la muscolatura è forte e ben sviluppata e il dorso è arrotondato. La testa è tonda, grande e poggia su un collo forte e corto. Il naso è corto. Le orecchie sono piccole e ben distanti sul cranio e ornate da un ciuffo di peli. Gli occhi sono grandi tondi e luminosi, molto espressivi e di colore intenso. Le zampe sono corte e robuste con piedi larghi e tondi. La coda folta, corta e ben proporzionata al corpo. Il suo tipico muso schiacciato, lo stop marcato, i suoi grandi occhi rotondi brillanti espressivi rendono il suo aspetto ancora più spettacolare. Per ciò che concerne il mantello, il Persiano è riconosciuto in circa duecento combinazioni di colori a seconda delle pezzature e dei disegni. Il mantello del gatto persiano è folto, lungo, setoso, soffice e molto abbondante intorno al collo e sulle spalle dove forma una specie di criniera. I colori solidi sono: rosso, blu, bianco, crema, nero, lilla e cioccolato. perché il pelo sontuoso lo porta a soffrire rapidamente il calore eccessivo. L'eccezionalità della pelliccia porta a qualche inconveniente anche nella vita in casa, come la formazione di nodi e la necessità di pettinare il gattino persiano quotidianamente. Il bagno deve essere eseguito solo dopo aver pettinato a fondo il pelo; gli esemplari da esposizione richiedono comunque le cure di un toelettatore professionista. Il persiano ha un carattere tranquillo, ma allo stesso tempo vigile e anche giocherellone. E' molto adatto alla vita d'appartamento. Del Persiano esiste anche la varietà a pelo corto l'Exotic Shorthair . L'Exotic Shorthair è infatti un persiano a pelo corto. Esiste in tutte le combinazioni di colore ( sia del mantello, sia degli occhi) del Persiano ed ha la stessa morfologia ma un'indole più vivace. Anche se l’Exotic ha il pelo corto la sua pelliccia è particolare perché il suo pelo è spesso e molto folto e questo fa si che il mantello sia un po’ sollevato e vaporoso. Preferibilmente l'alimentazione deve essere abbastanza varia e i cibi in scatola e i cibi secchi vanno alternati con cibi freschi come carni bianche (sempre ben cotte), carni rosse e pesce (cotto e senza lisca). Amano verdure bollite (come carote, zucchine, spinaci, asparagi…) o un po' di riso all'inglese mischiati con le carni, che in qualsiasi caso devono essere in quantitativo superiore a tutto il resto. Il cibo fresco va tagliato a pezzettini visto che questi felini sono poco inclini alla masticazione. I Persiani non mangiano pane e pasta. Il carattere Il Persiano sopporta bene la solitudine e non è un gatto da grembo. Il Sphynx Le origini Lo Sphynx o "gatto nudo" o "gatto sfinge" è frutto di una mutazione genetica del tutto naturale e spontanea. Le caratteristiche e la cura Il gatto sfinge è simile come aspetto al rex, ha orecchie molto grandi e pelle spesso grinzosa e molto soffice. In realtà questo gatto non è privo di pelo, ma è ricoperto da una lanugine molto corta, difficile da vedere e quasi impossibile da percepire al tatto. E' un gatto di taglia media, con ossatura sottile e solida; ha un tronco ben sviluppato ed un torace largo. La testa presenta una forma triangolare e "spigolosa", orecchie larghe e occhi grandi. La pelle traspira ed essendo molto delicata necessita di cure e di pulizia costante con latte detergente delicato, le grandi orecchie si sporcano facilmente e vanno pulite con coton fiox , temono gli sbalzi di temperatura e l’umidità, necessita di mangiare frequentemente per supplire alla grande quantità di energie assorbite per la termoregolazione. Sono gatti molto vivaci, attaccatissimi al padrone verso il quale sviluppa una vera e propria dipendenza affettiva, lo segue ovunque, desidera prendere parte a tutte le sue attività richiedendo costantemente attenzioni fatte di sguardi, parole e carezze. E’ in definitiva un animale ricco di particolarità e molto impegnativo. Il carattere Per questo lo sphynx è un gatto che ha continuo bisogno di compagnia, non è il gattino che si può lasciare solo per molte ore al giorno, in quanto troverà sicuramente il modo per “distrarsi” e altresì il modo per obbligarvi, una volta tornati a casa, ad interminabili sedute di coccole per riparare all’affronto di averlo, a suo modo di vedere, abbandonato per così tanto tempo. L'esposizione felina inizia sempre con le visite veterinarie di rito per tutti i gatti presenti in esposizione. Tutti i gatti vengono visitati da veterinari che controllano che il gatto sia in buona salute e che il libretto sanitario delle vaccinazioni (trivalente e antirabbica) sia in regola. Terminata questa procedura e dopo aver versato quanto dovuto al comitato organizzatore si può allestire la gabbia ricordandosi sempre di disinfettarla prima di allestirla. La gabbia andrà rivestita sulle pareti laterali e su quella di fondo con delle tendine e sul fondo, dove rimarrà il gatto con un tappetino delle dimensioni della gabbia. Verranno poi inseriti la lettiera e una ciotola con dell'acqua. Durante l’esposizione i gatti vengono poi giudicati secondo canoni di bellezza da Giudici qualificati che hanno superato una serie di esami e che conoscono lo standard della razza che vanno a giudicare. Il gatto viene giudicato dal punto di vista morfologico raffrontandolo con lo standard della razza. Ecco il calendario delle esposizioni feline che si svolgeranno nel corso dell'anno 2008. 05-06 GENNAIO Padova 19-20 GENNAIO Prato 02-03 FEBBRAIOA Faenza 16-17 FEBBRAIO Zanica 01-02 MARZO Viareggio 05-06 GENNAIO Padova 15-16 MARZO Trieste 29-30 MARZO Roma 12-13 APRILE Treviso 26-27 APRILE Reggio 10-11 MAGGIO Verona 24 -25 MAGGIO Varese 07-08 GIUGNO Cambiago 06-07 SETTEMBRE Pietra Ligure 20-21 SETTEMBRE Siena 04-05 OTTOBRE Lazio/Marche 11-12 OTTOBRE Milano 08-09 NOVEMBRE Firenze 22-23 NOVEMBRE Montichiari 06-07 DICEMBRE Modena