TIPO DI
DOCUMENTO
Notifica
preliminare
Art. 99 – all. XII
QUANDO
SERVE
Cantiere con
presenza anche
non
contemporanea di
più imprese
Cantieri ove opera
una unica impresa
con entità
superiore a 200
u/g
PSC
Lavori privati
Piano di sicurezza e Cantiere
con
coordinamento
presenza di più
Art. 100-101 e
imprese:
allegato XV
. nel caso di
Permesso
di
costruire il PSC è
redatto
dal
coordinatore per
la sicurezza in fase
di progettazione
durante
la
progettazione
DESCRIZIONE
DELL’OBBLIGO
Il committente o
resp. Lavori , prima
dell’inizio lavori
trasmette all’ASL e
DPL la notifica.
OSSERVAZIONI
In mancanza della notifica preliminare è sospesa l’efficacia del
titolo abilitativo
Dal 1 gennaio 2010 la notifica deve essere inviata on line
La notifica deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere a
disposizione degli organi di vigilanza
La notifica deve essere aggiornata od ogni variazione dei suoi
contenuti, in particolare all’ingresso in cantiere di nuovi soggetti,
imprese e lavoratori autonomi.
Con le nuove procedure viene richiesto quale impresa e’
affidataria e quale e’ in subappalto (gestione incarichi)
E’ IL DOCUMENTO
In mancanza di PSC è sospesa l’efficacia del titolo abilitativo (art. 90
ATTRAVERSO IL
punto 10)
QUALE IL CSP (e
L’avvenuta trasmissione del PSC alle imprese esecutrici e lav.
quello in fase di
Autonomi da parte dell’impresa affidataria deve essere
esecuzione per gli
documentata
adeguamenti CSE)
IL psc fa parte integrante del contratto (art. 100)
devono individuare, Il PSC deve essere messo a disposizione del RLS/RLST almeno 10 gg
analizzare e
prima dell’inizio lavori. (art. 102)
valutare i rischi
legati all’esecuzione PER LAVORATORE AUTONOMO SI INTENDE LA DITTA INDIVIDUALE
delle lavorazioni
SENZA SOCI NE DIPENDENTI
definendo le
corrispettive misure
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Fascicolo tecnico
Art. 90.91.92
Allegato XVI
comunque prima
della richiesta di
presentazione
delle offerte
. in assenza di PC
fino a 100.000
euro
il PSC è
redatto
dal
coordinatore in
esecuzione
di prevenzione e
protezione, le
misure da adottare
e la stima dei costi.
Il PSC deve essere
trasmetto al
committente il
quale lo invierà
all’impresa
affidataria, a tutte
le imprese e
lavoratori autonomi
che saranno
presenti in cantiere
(art. 101)
Da redigere in
presenza di PSC
(tranne per le
manutenzioni
ordinarie)
La prima stesura
deve essere
effettuata prima
dell’inizio dei
lavori a cura del
CSP;
Durante la
progettazione
dell’opera e
comunque prima
della richiesta di
presentazione delle
offerte, il CSP deve
predisporre un
fascicolo
contenente le
informazioni utili ai
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
In mancanza del fascicolo tecnico è sospesa l’efficacia del titolo
abilitativo.
IL FASCICOLO TECNICO è uno strumento che permette
l’applicazione di quelle misure generali di tutela che avranno
ricadute sull’esecuzione dei futuri lavori
 Identifica i rischi sulle successive manutenzioni
 Indica i sistemi ed accorgimenti per prevenire e minimizzare i
rischi nelle future manutenzioni
 Raccogli tutta la documentazione riguardante l’opera
PUNTI SALIENTI:
PSS
piano sostitutivo di
sicurezza
ALLEGATO XV
l’aggiornamento
in fase di
esecuzione a cura
del CSE
fini della
ACCESSO COPERTURE, MANUTENZIONE FACCIATE, TETTI, PUNTI DI
prevenzione e della ANCORAGGIO PER LE PROTEZIONE COLLETTIVE E INDIVIDUALI
protezione dai rischi
ai quali sono esposti
i lavoratori, tenendo
conto delle
specifiche norme di
buona tecnica
Si usa nel caso di
appalto pubblico
in assenza di PSC
Nel caso di appalto
pubblico con
un’unica impresa
ed eventuali
lavoratori autonomi
è necessario
redigere il PSS a
cura dell’impresa
appaltante con gli
stessi contenuti Del
PSC tranne i costi
della sicurezza
L’impresa dovrà
comunque redigere
il suo POS o
secondo integrare i
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Il PSS deve delineare le modalità di applicazione delle norme
antinfortunistiche da attuare nell’intervento nel suo complesso .
Il PSS deve essere emesso dall’impresa appaltante e deve essere
trasmesso al committente, alla direzione lavori e ai lavoratori
autonomi.
contenuti del pos
nel pss (punto 3.2.2.
allegato XV)
POS
Piano operativo di
sicurezza
Art.
17,92,96,100,101 e
allegato XV
Si redige sempre
prima dell’inizio
lavori.
Sia l’impresa
affidataria che
l’impresa
esecutrice anche
quando opera
solo 1 impresa
E’ valutazione dei
rischi di cui all’art.
17 specifica sul
cantiere.
E’ piano
complementare e di
dettaglio del PSC
Si redige seguendo
LA CHECK LIST
dell’allegato XV –
decreto 81
Al POS devono
essere allegati gli
attesti di
formazione e le
schede di sicurezza.
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Il POS deve essere messo a disposizione dell’RLS almeno 10 gg
prima dell’inizio lavori.
I lavori hanno inizio dopo l’esito positivo della verifica del POS che
deve avvenire a cura del CSE non oltre i 15 gg dalla ricezione
Nelle demolizioni la successione dei lavori deve risultare da
apposito programma contenuto nel POS (tenuto conto quanto
previsto nel PSC) – ART. 151 DECRETO 81
Piano di lavoro
AMIANTO
DUVRI
Art. 26
Lavori di
demolizione o
rimozione
dell’amianto
Si redige in
e art. 96 presenza di
Datore di lavoro
committente e in
assenza del PSC
per la gestione
delle interferenze
prima dell’inizio
della lavorazione
PIANO DI LAVORO è Il piano di lavoro amianto non sostituisce il POS
emesso dal datore
di lavoro
IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE DELL’IMPRESA E’ DATA DA:
dell’impresa
esecutrice
- Iscrizione albo gestori rifiuti per attività di bonifica (a)
Deve essere inviato
- Patentino abilitazione per addetti e coordinatori amianto
all’ASL almeno 30
- Sorveglianza sanitaria specifica
gg prima dell’inizio
- Consegna dpi specifici
lavori – silenzio
- (cciaa,durc…….)
assenso – deve
essere invaito al
coordinatore e al
direttore lavori
nell’ambito degli
appalti pubblici
Il datore di lavoro
committente deve
emettere il DUVRI e
trasmetterlo
all’impresa e ai
lavoratori autonomi
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
La Cassazione ha precisato che “in materia di normativa
antinfortunistica, il datore di lavoro [committente] è titolare di
una posizione di garanzia e di controllo dell'integrità fisica anche
dei lavoratori dipendenti dell'appaltatore e dei lavoratori
autonomi operanti nell'impresa, poiché, ai sensi dell'art. 7, D.Lgs.
n. 626 del 1994 [ora art. 26 D.Lgs. n. 81/2008] è tenuto, tra l'altro,
a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione
ed a fornire alle imprese appaltatrici ed ai lavoratori autonomi
dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente di
lavoro” [Cass. pen., Sez. 4, Sentenza n. 13917 del 17/01/2008 Ud.
(dep. 03/04/2008)].
ESEMPI DI
MISURE DI PR.
Delimitazione
aree di lavoro
Disattivazione
temporanea
impianti
tecnologici
interessati dai
lavori
Trasferimento in
luogo sicuro di
prodotti e agenti
presenti nel luogo
dei lavori
Posa apposita
cartellonistica
provvisoria
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
L'art. 26, comma 3, ultima parte, del D.Lgs. 81/2008 esclude
l'obbligo di promuovere la cooperazione e il coordinamento per il
datore di lavoro committente, anche attraverso il DUVRI, per i
"rischi specifici delle attività delle imprese appaltatrici o dei
singoli lavoratori autonomi", ma questa esclusione va riferita non
alle generiche precauzioni da adottarsi negli ambienti di lavoro
per evitare il verificarsi di incidenti ma alle regole che richiedono
una specifica competenza tecnica settoriale - generalmente
mancante in chi opera in settori diversi - nella conoscenza delle
procedure da adottare nelle singole lavorazioni o nell'utilizzazione
di speciali tecniche o nell'uso di determinate macchine (Cass. sez.
IV, 17.05.2005, n. 31296, rv. 231658, Mogliani).
Va, ad esempio, sottolineato, che “non può ... considerarsi rischio
specifico quello derivante dalla generica necessità di impedire
crolli di solai dovuta alla fatiscenza delle strutture portanti,
[essendo] questo pericolo, riconoscibile da chiunque
indipendentemente dalle sue specifiche competenze” (Sez. 4,
Sentenza n. 12348 del 29/01/2008 Ud. Rv. 239252).
Dunque i rischi “riconoscibilI da chiunque indipendentemente
dalle sue specifiche competenze” sono oggetto del DUVRI.
Idoneitè tecnico
professionale delle
imprese
Prima dell’inizio
lavori e in corso
d’opera per gli
aggiornamenti
Cciaa
Durc
Vdr (semplificazioni
fino a 10 dip)
Formazione
Idoneità alla
mansione e sorv.
sanitaria
Pos
Libro unico
Attrezzature e
risorse umane
INCARICHI E FORMAZIONE RSPP-RLS-MC-EMERGENZE
FORMAZIONE E INFORMAZIONE LAVORATORI – RSPP –
ANTINCENDIO – PRIMO SOCCORSO – RLS
SORVEGLIANZA
SANITARIA
Prima dell’inizio
lavori e in corso
d’opera per le
scadenze
Evidenza della
idoneità sanitaria
specifica per la
mansione dei
lavoratori
Per chi utilizza gru - autocarri patente c – macchine movimento
terra si richiedecontrollo sostanze psicotrope
e stupefacenti
La vaccinazione
antitetanica è
obbligatoria per
l’edilizia
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Dpi
Prima dell’inizio
lavori in base
alla vdr, pos e
psc
Verbale di consegna
al lavoratore
sottoscritto dallo
stesso
Istruzioni per il
corretto uso
I dpi di 3 categoria richiedono FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Per i lavoratori
autonomi
Idoneità tecnico
professionale
Cciaa – durc – dpi –
ce attrezzature
I lavoratori autonomi hanno facoltà di fare formazione e
sorveglianza sanitaria a meno che sia richiesto dalle norme speciali
(amianto, lavori confinati, montaggio ponteggio)
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Gru-autogru-piattaforme, argani, ponti sospesi ecc
(attrezzature previste dall’allegato VII decreto 81)
TIPO DI
DOCUMENTO
QUANDO SERVE
Dichiarazione CE
di conformità
Deve sempre
accompagnare
l’apparecchio di
sollevamento- il ce è
emesso dal costruttore
COMUNICAZIONE
DI MESSA IN
SERVIZIO
LA COMUNICAZIONE DI MESSA IN
SERVIZIO VA FATTA DALL’IMPRESA
ALL’INAIL
E
DESCRIZIONE
OSSERVAZIONI
DELL’OBBLIGO
E’ una dichiarazione Il CE deve anche essere presente sul macchinario
solitamente
presente nel
libretto d’uso e
manutenzione
Per apparecchi di
sollevamento
anteriori a
settembre 1996,
occorre conservare
il libretto di
omologazione
ISPESL
DOPO UN ANNO LA RICHIESTA
ALL’INAIL LA PRIMA VERIFICA
PERIODICA
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Circolare del 23 agosto 2012
10. Raccordo con la disciplina previgente al D.M. 11.04.2011
in materia di verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
A) Per le attrezzature di lavoro, riportate nell’Allegato VII del
D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., fabbricate in attuazione di direttive
comunitarie di prodotto e marcate CE, si procederà secondo
RICHIESTA DI
PRIMA VERIFICA
PERIODICA
ALL’INAIL/EX
ISPESL
e
RICHIESTA DI
SUCCESSIVE
VERIFICHE
PERIODICHE
PER LE
ATTREZZATURE
ALLEGATO VII
ATTENDO 60 GG
SE ISPESL NON ESCE
CHIEDO VERIFICA
ALL’ASL O ENTE PRIVATO
DOPO LA 1° VERIFICA LE
VERIFICHE SUCCESSIVE VANNO
FATTE ALL’ASL
SEGUE RICHIESTA DI
VERIFICHE ALL’ASL che
devono uscire entro 30
altrimenti mi rivolgo a
soggetto abilitato
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
le
modalità
indicate
di
seguito.
1. In caso di attrezzature di lavoro di nuova introduzione nel
regime delle verifiche periodiche (piattaforme autosollevanti
su colonne, carrelli semoventi a braccio telescopico,
ascensori e montacarichi da cantiere, idroestrattori a forza
centrifuga) e già in servizio alla data di entrata in vigore del
D.M. 11.04.2011, il datore di lavoro, decorsi i termini previsti
dall’Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. dalla data di
messa in servizio, deve richiedere la prima verifica periodica
all’INAIL, secondo la procedura prevista dal punto 5.1.2
dell’Allegato II del D.M. 11.04.2011; ai sensi del punto
citato, “la richiesta di prima verifica periodica costituisce
adempimento dell’obbligo di comunicazione all’INAIL”.
L’INAIL provvederà all’effettuazione della prima verifica
periodica secondo i tempi e le modalità previsti dal D.M.
11.04.2011.
2. In caso di attrezzature di lavoro, già assoggettate
all’obbligo delle verifiche periodiche ai sensi della
legislazione previgente al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., per le
quali il datore di lavoro avesse già provveduto a comunicare
la messa in servizio all’INAIL (ex ISPESL), si possono
individuare
i
seguenti
casi:
a) Se l’INAIL ex ISPESL ha già provveduto alla data di entrata
in vigore del D.M. 11.04.2011 a redigere il libretto delle
verifiche secondo le procedure stabilite dalla Circolare
M.I.C.A. n. 162054 del 25.06.1997, l’attrezzatura di lavoro
verrà sottoposta alle verifiche periodiche successive alla
prima alle scadenze previste dal regime delle periodicità
stabilite dall’Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. in
assenza
della
scheda
identificativa.
b) Se prima della data di entrata in vigore del D.M. 11.04.201
1, l’attrezzatura di lavoro era già stata sottoposta a verifiche
periodiche da parte delle ASL/ARPA in assenza del libretto
delle verifiche secondo le procedure stabilite dalla citata
Circolare M.I.C.A. n. 162054/97, l’attrezzatura di lavoro
continuerà ad essere sottoposta alle verifiche periodiche
successive alla prima in assenza di libretto delle verifiche e di
scheda identifìcativa. Qualora l’INAIL (ex ISPESL) non avesse
assegnato o comunicato la matricola dell’attrezzatura al
proprietario dell’attrezzatura di lavoro e all’ASL competente
per territorio, l’INAIL provvederà a trasmetterla ai suddetti
soggetti nel più breve tempo possibile, al fine di consentire
una completa redazione dei verbali di verifica e l’immissione
nella banca dati.
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
TIPO DI
DOCUMENTO
DOCUMENTO DI
CONTROLLO
INIZIALE AD OGNI
MONTAGGIO
CONTROLLI
PERIODICI
E STRAORDINARI
QUANDO SERVE
Dopo ogni montaggio in un
nuovo cantiere – deve
essere emesso da chi
esegue il montaggio ed è
fornito al
proprietario/utilizzatore
La periodicità viene
stabilita in base alle
istruzioni fornite dai
fabbricanti.
Controlli straordinari: in
caso di eventi eccezionali:
rotture, malfunzionamenti,
periodi prolungati di
inattività
DESCRIZIONE
DELL’OBBLIGO
Il documento deve
essere redatto dopo
l’installazione e
prima della messa
in esercizio
dell’apparecchio di
sollevamento
I controlli ordinari
servono a garantire
la funzionalità e la
sicurezza del
macchinario nel
tempo mentre i
controlli
straordinari che
hanno lo stesso fine
si applicano in caso
di eventi eccezionali
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
OSSERVAZIONI
Il controllo iniziale e’ da effettuare dopo ogni montaggio in un
nuovo cantiere (compreso il primo) o in una nuova al fine di
verificare l’installazione corretta e il buon funzionamento
dell’apparecchio
La VERIFICA TRIMESTRALE DI FUNI E CATENE deve essere
annotate nel registro di controllo.
I risultati di questi controlli devono essere riportati per iscritto
con data, nome e firma e almeno quelli relativi agli ultimi 3 anni
devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di
vigilanza.
L’apparecchio di sollevamento . deve essere
accompagnato dall’ultimo controllo con esito positivo
sempre
TIPO DI
QUANDO SERVE
DOCUMENTO
REGISTRO DI
Deve essere emesso dal
CONTROLLO
costruttore
PROCEDURA PER
GRU
INTERFERENTI
DESCRIZIONE
DELL’OBBLIGO
Qui si annotano
tutti gli interventi
iniziali, periodici e
straordinari
In caso di interferenza di
gru all’interno dello stesso
cantiere o di gru in cantieri
diversi
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
OSSERVAZIONI
DISTANZA DI
SICUREZZA PER
LINEE ELETTRICHE
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
IMPIANTO ELETTRICO
TIPO DI
DOCUMENTO
Dichiarazione
di conformità
dell’impianto
elettrico°
Art. 71 d.lgs 81
D.M. 37/08
Modello di
trasmissione
della
dichiarazione CE
DPR 462/2001
QUANDO
SERVE
Dopo la
formazione
dell’impianto e
prima del suo
utilizzo
DESCRIZIONE
OSSERVAZIONI
DELL’OBBLIGO
Deve essere emessa La dichiarazione ce deve avere i seguenti allegati:
dall’installatore
- Schema base dell’impianto elettrico realizzato
qualificato (cciaa) e
- Tipologia dei materiali impiegati
deve essere
- Cciaa
consegnato
DPR 462/2001 recita: la dichiarazione di conformità dell’impianto
all’impresa
elettrico equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell’impianto.
La trasmissione
del modello deve
avvenire entro 30
gg dalla messa in
esercizio
dell’impianto.
Il modello deve
Tenere in cantiere anche le dichiarazioni di conformità dei quadri
essere inviato a cura elettrici che devono essere in ASC.
del datore di lavoro L’inail esce a campione a effettuare le prime verifiche
all’ISPESL/INAIL ed
all’ASL o ARPA. Nei
comuni ove è stato
attivato lo sportello
unico va presentata
allo stesso.
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
TIPO DI
DOCUMENTO
Calcolo di
protezione
contro le scariche
atmosferiche
CONTROLLI
PERIODICI
E STRAORDINARI
QUANDO SERVE
DESCRIZIONE
DELL’OBBLIGO
In presenza di
strutture metalliche
all’aperto: ponteggi
metallici, gru, silos
Il calcolo deve
essere fatto da un
tecnico abilitato (le
norme cei non
ammettono
valutazioni
sommarie
La periodicità viene I controlli ordinari
stabilita in base alle
servono a garantire
istruzioni fornite dai la funzionalità e la
fabbricanti.
sicurezza del
Controlli straordinari: macchinario nel
in caso di eventi
tempo mentre i
eccezionali: rotture, controlli
malfunzionamenti,
straordinari che
periodi prolungati di hanno lo stesso fine
inattività
si applicano in caso
di eventi eccezionali
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
OSSERVAZIONI
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO 81-01
I risultati di questi controlli devono essere riportati per iscritto
con data, nome e firma e almeno quelli relativi agli ultimi 3 anni
devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di
vigilanza.
L’apparecchio di sollevamento . deve essere
accompagnato dall’ultimo controllo con esito positivo
sempre
VERBALI DI
VERIFICA
Richiesta di
verifica periodica
biennale degli
impianti di messa
a terra
Serve per
documentazione la
verifica.
Nel caso in cui
l’impianto rimane in
esercizio per un
tempo maggiore di 2
anni.
Farsi rilasciare
anche un verbale di
buon
funzionamento a
seguito
dell’installazione da
parte
dell’impiantista
Questa richiesta
deve essere fatta
dal datore di lavoro
all’ASL o a un
organismo abilitato
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
DPR 462 recita: il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari
manutenzioni dell’impianto nochè a farlo sottoporre a verifica
periodica ogni 5 anni tranne:
cantieri edili
luoghi adibiti ad uso medico
luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
luoghi a rischio esplosione
la cui periodicità è fissata in anni 2
PONTEGGIO
TIPO DI
DOCUMENTO
Libretto e
autorizzazione
ministeriale
Disegno
esecutivo del
ponteggio
QUANDO
SERVE
Sempre in
presenza di
ponteggio
DESCRIZIONE
OSSERVAZIONI
DELL’OBBLIGO
Prima della
L’autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni 10 anni a partire dal
realizzazione del
15.5.2008 per verificare l’adeguatezza del ponteggio al progresso
ponteggio verifica la tecnologico
presenza del suo
libretto e
dell’autorizzazione
ministeriale.
Sempre e prima
della realizzazione
del ponteggio pianta e in
prospetto deve
riportare anche
l’indicazione degli
appoggi e degli
ancoraggi
deve essere redatto
da persone
competente (datore
di lavoro,
responsabile di
cantiere.
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
l disegno in pianta e in prospetto deve riportare anche l’indicazione
degli appoggi e degli ancoraggi
unitamente alla copia dell’autorizzazione ministeriale , deve essere
tenuto in cantiere a disposizione degli organi di vigilanza.
Il disegno esecutivo deve essere conforme allo schema tipo fornito
dal fabbricante del ponteggio: ogni modifica del ponteggio
compatibile con la sua stabilità può avere luogo solamente
nell’ambito dello schema tipo e deve essere riportata su disegno
esecutivo.
TIPO DI
DOCUMENTO
Progetto del
ponteggio e del
castello di tiro
REGISTRO DI
CONTROLLO
PIMUS
Piano di
montaggio – uso
– smontaggio del
ponteggio
QUANDO
SERVE
20 mt + ponteggi
non conformi agli
schemi tipo e per
opere speciali
(teli, pubblicità,
materiale misto)
professionali.
Deve essere
emesso dal
costruttore (o in
assenza dal datore
di lavoro
Prima di ogni
operazione di
montaggio
smontaggio e
trasformazione
del ponteggio
Costituisce
DESCRIZIONE
DELL’OBBLIGO
deve essere redatto
un progetto firmato
da un ingegnere o
architetto abilitato
all’esercizio della
professione ed
iscritto negli albi
La verifica dei
contenuto
dell’allegato XIX e la
sua registrazione
può costituire
registro di controllo
e adempimento al
controllo/verifica
iniziale
OSSERVAZIONI
Prima del montaggio:
VERIFICA IN BASE ALL’ALLEGATO XIX (VIENE UTILIZZATO ANCHE LO
SCHEMA PROPOSTO DALLA REGIONE LOMBARDIA – SEZ. SANITA’)
DURANTE L’USO
SUCCESSIVAMENTI AL MONTAGGIO DEL PONTEGGIO LE VERIFICHE
VANNO EFFETTUATE A INTERVALLI PERIODICI O DOPO VIOLENTE
PERTURBAZIONI.
Il datore di lavoro
dell’impresa
esecutrice emette il
PIMUS
Il PIMUS deve sempre contenere anche le istruzioni sul corretto
uso del ponteggio da parte di tutti coloro che lo utilizzeranno
la formazione viene
Corso di 32 ore e aggiornamenti da effettuarsi ogni 4 anni
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
FORMAZIONE
PONTISTI
Allegato XXI
idoneità tecnico
professionale
effettuata presso
organismi abilitati
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Anche il preposto al montaggio è soggetto a corsi di formazione
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Accordo sulle attrezzature che richiedono una specifica abilitazione
(l’accordo entra in vigore il 12.3.2013.da questa data i lavoratori hanno 24 mesi per uniformarsi ai nuovi corsi previsti
dall’accordo in termini, durata e contenuti)
Attrezzatura
modulo
teorico
(ore)
modulo pratico
(ore)
Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE)
4
Gru caricatrici idrauliche
Gru a Torre
4
8
Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo
8
Conduzione gru mobili
(corso base)
Conduzione gru mobili
(modulo aggiuntivo per gru mobili su ruote con
falcone telescopico o brandeggiabile)
Trattori agricoli o forestali
7
4 (PLE con stabilizzatori)
4 (PLE senza stabilizzatori)
6 (PLE con e senza stabilizzatori)
8
4 (gru a rotazione in basso)
4 (gru a rotazione in alto)
6 (gru a rotazione in basse e in alto)
4 (carrelli industriali semoventi)
4 (carrelli semoventi a braccio
telescopico)
4 (carrelli elevatori telescopici
rotativi)
8 (carrelli elevatori industriali
semoventi, semoventi a braccio
telescopico, telescopici rotativi)
7
4
4
3
5 per trattori a ruote
5 per trattori a cingoli
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
Escavatori, pale caricatrici, terne, autoribaltabili a
cingoli
4
Pompe per calcestruzzo
7
Corso 18.1.2013 – soggetto formatore: CPT – Gabriella Cattaneo
6 per escavatori idraulici
6 per escavatori a fune
6 per caricatori frontali
6 per terne
6 per autoribaltabili a cingoli
12 per escavatori idraulici, caricatori
frontali, terne
7
Scarica

TIPO DI DOCUMENTO QUANDO SERVE