La docenza Con Ida e Maria estremo tentativo di ricostruire il nido distrutto Insegnamento a Livorno 1894: collaborazione a Roma con il Ministero P.I. La frequentazione con D’Annunzio Pascoli con le due sorelle Ida e Maria Temi poesia pascoliana Influenza clima culturale decadente europeo: differenza dal poeta maledetto Pascoli, il piccolo borghese, nel modo pragmatico di una realtà semplice La corrispondenza tra uomo e letterato Myricae 1900: Myricae termine latino riferito a verso virgiliano relativo a fiori humiles Indicazione prima poesia pascoliana, le piccole cose, anticipazione fanciullino 156 poesie brevi dedicate al padre: quadretti vita campestre, gusto impressionistico Il confronto tra realtà e simbolo dietro i sensi misteriosi e suggestivi La realtà ignota e misteriosa dietro gli enigmi fascinosamente inquietanti Evocazione idea della morte: il ritorno dei morti familiari Stile: onomatopee, simbolismi, analogie, sintassi frantumata Natura e vita agreste, ma anche la contemplazione ed l’evocazione della morte Novità di Myricae Nuovi temi Nuove forme espressive Al limite dello sperimentalismo con puntini sospensivi e punti esclamativi e il ricorso al simbolismo A B rime interne, versi frantumati, enjembements, spesso rime zoppe C Nuova metrica D Nuovo lessico Frequenti analogie ed onomatopee Il significato di Myricae Descrizione mondo contadino non fine a se stessa ma di significato universale Rappresentazione vita nei campi messaggio apparente del poeta Poesia come scenario di stati d'animo, inquietudini ed emozioni. Significato Myricae oltre l'apparenza. Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese. I Poemetti 1904 – 1909: componimenti maggiormente ampi rispetto a Myricae, con disteso impianto narrativo (racconti in terzine dantesche Tema dominante: la vita della campagna nello scorrere del tempo contadino La celebrazione della proprietà rurale, depositaria di valori e affetti autentici Il rifugio rassicurante dentro l’utopia regressiva, nostalgia per un mondo passato La distanza dalla campagna verista, modo pascoliano idillico e idealizzato Precisione dei termini lontana dal verismo di Verga: la freschezza della parola La poesia dietro l’umiltà delle cose, dignità sublime, l’epos nella vita campestre Le analogie con la poesia epica di Omero e Virgilio La mescolanza di elementare semplicità e di preziosa raffinatezza artificiale I temi inquietanti, morbosi e torbidi della Digitale purpurea e de Il Vischio A Castelvecchio Nonostante la docenza universitaria in diverse città, si cercò un nido nel piccolo paese di Castelvecchio, in Garfagnana insieme a 2 sorelle in una casa che comprò nel 1902 L’idea di ricostruire un nido con le sorelle ha del morboso Decise di non sposarsi e non accettò mai il matrimonio di Ida Si tratta del tentativo estremo di ricostruire il nido dell’infanzia Qui resterà fino alla morte nel 1912 I Canti di Castelvecchio 1903: la continuità con Myricae, Composizione maggiormente lirica che narrativa, seppur con gli stessi temi Pianificazione opera secondo il ritmo alternato delle stagioni Il ciclo della vita naturale rifugio di fronte al dolore storico Il ritorno ossessivo del tema della tragedia familiare e dei cari morti Il rimando al paesaggio di Castelvecchio e ai luoghi della Romagna Il collegamento tra il nido costruito con le sorelle e quello originario familiare I temi della sessualità morbosa: l’eros ripugnante e misterioso Il tema della morte intesa come grembo materno nel quale sprofondare II raccolta: I canti di Castelvecchio Analogie con Myricae Dedica alla madre Temi campestri e famigliari Myricae autunnali secondo l’autore Presenza tema dei parenti morti Natura come luogo di consolazione e di serenità, ma anche di compartecipazione al dolore Differenze Liriche narrative di maggior respiro Maggiore musicalità Frequenti richiami fonici Evidente il richiamo a Simbolismo Comparsa ricordo nostalgico infanzia I Poemi conviviali, i Carmina, raccolte e saggi Poemetti dedicati a personaggi e fatti mitologici e della stoia antica Ricostruzione fondata su vasta erudizione del poeta Clima estetizzante: l’alessandrinismo (maniera d'arte raffinata, decadente; preziosismo) Linguaggio mirante a riprodurre la poesia classica Sensualità dei nomi secondo la grafia greca Poesia carica delle angosce e della sensibilità moderna Carmina: 30 poemetti e 71 brevi componimenti per concorso Amsterdam Protagonisti: personaggi e situazioni umili della vita romana (es. gladiatori) Lo specchio dell’ideologia umanitaria di Pascoli La veicolazione del messaggio cristiano dell’uguaglianza tra gli uomini Pascoli come poeta vate, celebratore delle glorie nazionali Il bisogno di far rivivere i passati splendori della civiltà italica I saggi su Leopardi, Manzoni e Dante Il linguaggio Lingua comune Sperimentalismo Onomatopee Termini tecnici I vari linguaggi si fondono col linguaggio semplice e comune, quasi infantile e di basso registro X agosto San Lorenzo , io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto : l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! Tematiche La morte del padre Il nido Il fanciullino La terra atomo opaco del male Contrapposizione uomo buono\cattivo Il mistero del male La laicità Dolore non solo degli uomini ma universale L’aspetto positivista: l’astronomia Figure retoriche (metonimia, metafora) Lo sperimentalismo linguistico Il Gelsomino notturno E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è spento . . . È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova. Gli ultimi anni La depressione cagionata da problematica situazione internazionale difficile e dolori Il rifugio nell’alcol Succede a Carducci nella cattedra di Letteratura Italiana all’università di Bologna In occasione della guerra in Libia, posizione a favore dell’intervento Celebre discorso La grande Proletaria si è mossa Malato di cirrosi epatica causata dall’alcolismo, muore a 56 anni per tumore al fegato (1912) Pascoli intervetista • Scalpore per adesione nazionalista alla guerra di Pascoli (noto socialista) • La proiezione dell’ideologia del nido • La percezione del dramma degli emigrati costretti a lasciare la patria • La legittimazione delle conquiste coloniali, per offrire ai figli della nazione proletaria (l’Italia) una terra • Il doveroso impegno italiano nell’aiutare i popoli più svantaggiati • Un nido a livello transnazionale