Giovanni Pascoli Giovanni Pascoli 1855-1912 Studiare pagg. 418-425; 430-443; 458-459; 471; 475-477 Biografia 1855 , San Mauro di Romagna da famiglia borghesia rurale Quarto di dieci fratelli Primi anni felici 10 agosto 1867: muore il del padre, assassinato al rientro dal mercato di Cesena 1868-71: muoiono madre, sorella, fratello La morte del padre Dramma affettivo e economico Assassinio per interessi economici o di lavoro: fattore tenute La Torre Torlonia Assassini mai arrestati per inerzia indagini e omertà gente Villa Torlonia Formazione culturale Studi presso Scolopi Urbino 1873: borsa di studio grazie a brillante esame universitario Influenza ideologia socialista di tipo umanitario a favore della bontà tra gli uomini e la fratellanza L’insegnamento liceale a Matera, Massa e Livorno Università Bologna I drammi familiari causarono: fragilità psicologica Tema morte Tema nido ricorrerà ossessivo nella produzione poetica, aleggiare continuo dei cari. Nuove relazioni come tradimento rapporti familiari oscuri intatto nella prima infanzia, sempre rimpianta, poi disfatto e impossibile da ricreare. Attaccamento morboso alle sorelle Il rifugio nel nido familiare Testimonianza di fragilità psicologica Incapacità di rapportarsi con l’altro Visione turbata della sessualità Esigenze affettive sublimate da rapporto con sorelle Il fascino torbido dell’amore non familiare La funzione materna nella figura dell’essere femminile Poesia dal carattere turbato e morboso L’angoscia ossessiva per la morte Giovanni con la sorella Maria Insegnamento universitario e la campagna 1895: il trasferimento con Mariù presso Castelvecchio di Barga (LU) Cattedra Grammatica greca e latina Università di Bologna e Messina (1903) Opere: Myricae (1891), Poemetti e Canti di Castel vecchio e Poemi conviviali (1904) 12 vittorie, concorso di poesia latina di Amsterdam La figura di letterato ufficiale: Odi e inni, Poemi del Risorgimento, Poemi italici, La grande proletaria si è mossa Mariù Pascoli Il simbolismo pascoliano: il nido Famiglia d’origine, protezione A L’uscita è definitiva Trasposizione del concetto di nido anche in politica (socialismo umanitario e nazionalismo solidale) B C Impossibilità di ricostruirlo Rifiuto dell’eros D Altro tema chiave: il fanciullino Indica la spensieratezza, l’innocenza la capacità di stupirsi Deve sempre essere presente la sua voce in ogni poeta É pur sempre il segno nostalgico per un’infanzia per sempre perduta legato anch’esso ai lutti familiari Visione del mondo MATRICE POSITIVISTA Ossessiva precisione terminologica (botanica) Crisi scienza fine ’800 SIMBOLISMO Visione soggettiva dietro simbologie e allusioni Formula magica dietro lessico specifico Fiducia a ignoto/ mistero L’immedesimarsi dietro il nome Mancanza fede religiosa Percezione visionaria realtà: il velo del Assenza concetti alternativi Coscienza fallimento scienza : primo vero poeta decadente italiano sogno Strumenti interpretativi non razionali per conoscere la realtà Poetica e poesia pura Il fanciullino sul fondo del cuore di ogni uomo Il vedere per la prima volta La novella parola lontana dalla comunicazione abituale L’intimo delle cose : conoscenza prerazionale e immaginosa Irrazionalità e intuizione per sapere profondo realtà Il poeta veggente con la vista più acuta di altri uomini La poesia pura priva di fini estrinseci e pratici Poeta non consigliatore né ammonitore La suprema utilità sociale e morale Poesia per sopire l’odio e gli impulsi violenti degli uomini Il ripudio per il principio aristocratico del classicismo La docenza Con Ida e Maria estremo tentativo di ricostruire il nido distrutto Insegnamento a Livorno 1894: collaborazione a Roma con Ministero P.I. La frequentazione con D’Annunzio Pascoli con le due sorelle Ida e Maria Temi poesia pascoliana Influenza clima culturale decadente europeo: differenza dal poeta maledetto Pascoli, il piccolo borghese, nel modo pragmatico di una realtà semplice La corrispondenza tra uomo e letterato Funzione poesia: rappresentazione intenti pedagogici, moralistici e sociali L’accontentarsi del poco La predicazione sociale e umanitaria, sogno di una umanità affratellata coesa contro i dolori della vita Il sentimentalismo patetico e zuccheroso Dalla tragedia della vicenda familiare all’esempio del perdono tra gli uomini Differenza con D’Annunzio nel ruolo di poeta vate La fortuna scolastica di Pascoli predicatorio e sentimentale Pascoli decadente Il lato inquieto, tormentato, morboso e visionario del poeta L’auscultazione del mistero per lo scandaglio delle ossessioni profonde Il timore per lo stravolgimento degli impulsi razionali Il clima visionario sospeso tra realtà e sogno, il poeta dell’irrazionale La consapevolezza dell’errore della concentrazione monopolistica dell’economia, dell’imperialismo, dei regimi totalitari: lacerazioni della coscienza Sintassi, lessico, aspetti fonici, metrica La prevalenza della coordinazione sulla subordinazione Struttura sintattica frantumata in brevi paratassi collegate per asindeto Rifiuto sistemazione logica dell’esperienza, il ricorso all’intuizione La visione fanciullesca e alogica del linguaggio per intensificare il mistero La mescolanza di codici linguistici dai settori più diversi (termini preziosi, aulici, gergali dialettali, tipici del parlato colloquiale) Onomatopee dal valore fonosimbolico (v. Gelsomino notturno ‘l’ - ‘a ‘) Presenza di rime alternate, baciate, incatenate piegate in modo personale Il discoro allusivo, l’allusione al non-detto, all’enigmatico, al cifrato Figure retoriche, Pascoli e poesia ’900 Il discoro allusivo, l’allusione al non-detto, all’enigmatico, al cifrato La sinestesia dalla forte carica suggestiva L’analogia tra il concreto e l’astratto, l’indefinitezza Myricae 1900: Myricae termine latino riferito a verso virgiliano relativo a fiori humiles Indicazione prima poesia pascoliana, le piccole cose, anticipazione fanciullino 156 poesie brevi dedicate al padre: quadretti vita campestre, gusto impressionistico Il confronto tra realtà e simbolo dietro i sensi misteriosi e suggestivi La realtà ignota e misteriosa dietro gli enigmi fascinosamente inquietanti Evocazione idea della morte: il ritorno dei morti familiari Stile: onomatopee, simbolismi, analogie, sintassi frantumata Natura e vita agreste, ma anche la contemplazione ed l’evocazione della morte Novità di Myricae Nuovi temi Nuove forme espressive Al limite dello sperimentalismo con puntini sospensivi e punti esclamativi e il ricorso al simbolismo A B rime interne, versi frantumati, enjembements, spesso rime zoppe C Nuova metrica D Nuovo lessico Frequenti analogie ed onomatopee Il significato di Myricae Descrizione mondo contadino non fine a se stessa ma di significato universale Rappresentazione vita nei campi messaggio apparente del poeta Poesia come scenario di stati d'animo, inquietudini ed emozioni. Significato Myricae oltre l'apparenza. Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese. I Poemetti 1904 – 1909: componimenti maggiormente ampi rispetto a Myricae, con disteso impianto narrativo (racconti in terzine dantesche) Tema dominante: la vita della campagna nello scorrere del tempo contadino La celebrazione della proprietà rurale, depositaria di valori e affetti autentici Il rifugio rassicurante dentro l’utopia regressiva, nostalgia per un mondo passato La distanza dalla campagna verista, modo pascoliano idillico e idealizzato Precisione dei termini lontana dal verismo di Verga: la freschezza della parola La poesia dietro l’umiltà delle cose, dignità sublime, l’epos nella vita campestre Le analogie con la poesia epica di Omero e Virgilio La mescolanza di elementare semplicità e di preziosa raffinatezza artificiale I temi inquietanti, morbosi e torbidi della Digitale purpurea e de Il Vischio A Castelvecchio Nonostante la docenza universitaria in diverse città, P. cercò un nido nel piccolo paese di Castelvecchio, in Garfagnana insieme alle due sorelle in una casa che comprò nel 1902 L’idea di ricostruire un nido con le sorelle ha del morboso Decise di non sposarsi e non accettò mai il matrimonio di Ida Si tratta del tentativo estremo di ricostruire il nido dell’infanzia Qui resterà fino alla morte nel 1912 I Canti di Castelvecchio 1903: la continuità con Myricae, Composizione maggiormente lirica che narrativa, seppur con gli stessi temi Pianificazione opera secondo il ritmo alternato delle stagioni Il ciclo della vita naturale rifugio di fronte al dolore storico Il ritorno ossessivo del tema della tragedia familiare e dei cari morti Il rimando al paesaggio di Castelvecchio e ai luoghi della Romagna Il collegamento tra il nido costruito con le sorelle e quello originario familiare I temi della sessualità morbosa: l’eros ripugnante e misterioso Il tema della morte intesa come grembo materno nel quale sprofondare II raccolta: I canti di Castelvecchio Analogie con Myricae Dedica alla madre Temi campestri e famigliari Myricae autunnali secondo l’autore Presenza tema dei parenti morti Natura come luogo di consolazione e di serenità, ma anche di compartecipazione al dolore Differenze con Myricae Liriche narrative di maggior respiro Maggiore musicalità Frequenti richiami fonici Evidente il richiamo a Simbolismo Comparsa ricordo nostalgico infanzia I Poemi conviviali, i Carmina, raccolte e saggi Poemetti dedicati a personaggi e fatti mitologici e della storia antica Ricostruzione fondata su vasta erudizione del poeta Clima estetizzante: l’alessandrinismo (maniera d'arte raffinata, decadente; preziosismo) Linguaggio mirante a riprodurre la poesia classica Sensualità dei nomi secondo la grafia greca Poesia carica delle angosce e della sensibilità moderna Carmina: 30 poemetti e 71 brevi componimenti per concorso Amsterdam Protagonisti: personaggi e situazioni umili della vita romana (es. gladiatori) Lo specchio dell’ideologia umanitaria di Pascoli La veicolazione del messaggio cristiano dell’uguaglianza tra gli uomini Pascoli come poeta vate, celebratore delle glorie nazionali Il bisogno di far rivivere i passati splendori della civiltà italica I saggi su Leopardi, Manzoni e Dante Il linguaggio Lingua comune Sperimentalismo Onomatopee Termini tecnici I vari linguaggi si fondono col linguaggio semplice e comune, quasi infantile e di basso registro X agosto San Lorenzo , io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto : l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! Tematiche La morte del padre Il nido Il fanciullino La terra atomo opaco del male Contrapposizione uomo buono\cattivo Il mistero del male La laicità Dolore non solo degli uomini ma universale L’aspetto positivista: l’astronomia Figure retoriche (metonimia, metafora) Lo sperimentalismo linguistico Il Gelsomino notturno E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è spento . . . È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova. Gli ultimi anni La depressione cagionata da problematica situazione internazionale difficile e dolori privati Il rifugio nell’alcol Succede a Carducci nella cattedra di Letteratura Italiana all’università di Bologna In occasione della guerra in Libia, posizione a favore dell’intervento Celebre discorso La grande Proletaria si è mossa Malato di cirrosi epatica causata dall’alcolismo, muore a 56 anni per tumore al fegato (1912) Pascoli intervetista • Scalpore per adesione nazionalista alla guerra di Pascoli (noto socialista) • La proiezione dell’ideologia del nido • La percezione del dramma degli emigrati costretti a lasciare la patria • La legittimazione delle conquiste coloniali, per offrire ai figli della nazione proletaria (l’Italia) una terra • Il doveroso impegno italiano nell’aiutare i popoli più svantaggiati • Un nido a livello transnazionale Il Fanciullino (1897) Saggio come manifesto poetico: Voce fanciullino affievolita, ascolto solo del poeta vero Traduzione in poesia di fantasie e intuizioni (antipositivismo) Vera conoscenza sempre intuitiva, così come è intuitivo il fanciullo Coincidenza poesia pura con conoscenza, fatta di suggestioni simboliche che rivelano il mistero della vita al di là del razionale. Poeta capace di cogliere la bellezza nascosta nelle piccole cose, nei personaggi umili e semplici (poeta veggente) Poesia consolatrice, espressione buoni sentimenti, conciliare l’armonia L’impegno politico Impegno attivo in politica nelle file socialiste Arresto: 100 giorni di carcere Adesione al PS: allargamento del nido a livello nazionale Convinzione in un socialismo solidale, non per la lotta di classe Il fondatore del PSI, Andrea Costa L’ideologia politica Diffusione socialismo tra intellettuali epoca: eredità romanticismo Avversione di fronte all’avvento dell’aggressiva società industriale La necessità di recuperare il sapere umanistico vs quello tecnico La lotta al declassamento della nuova produzione di fabbrica Adesione al movimento anarco-socialista anche per motivi familiari Abbandono davanti a prospettiva marxista (conflitti violenti) Il timore di un totale sovvertimento dell’ordine preesistente Il socialismo come appello alla bontà, all’amore, alla solidarietà Il radicale pessimismo vincolo per immodificabilità vita uomini La concezione cristiana della sofferenza: strumento di elevazione Distinzione fisionomia della società per evitare la lotta di classe La proprietà: valore sacro e intangibile, seppur garantita a tutti La mitizzazione della campagna e dei piccoli proprietari terrieri Pascoli nazionalista: dramma emigrazione e la patria come nido