Ufficio stampa
Rassegna stampa
martedì 20 dicembre 2011
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INDICE
Corriere di Bologna
L'Imu costa cara a Palazzo d' Accursio: 177 mila euro per mille proprietà
20/12/11
Economia e Lavoro
3
Il Domani - L'Informazione di Bologna
Taxibus a chiamata per le frazioni
20/12/11
4
Cronaca
Il Resto del Carlino Bologna
QS: Il Real Casalecchio è insuperabile Persiceto e Sasso non mollano
20/12/11
Sport
QS: Trivelli del Castenaso e Calandrino del Malba tra i convocati nella rappresentativa regionale
20/12/11
Sport
Perché rubare una pecorella?
20/12/11
6
7
Cronaca
Cambio al vertice della polizia municipale, arriva Castelli
20/12/11
5
Cronaca
8
Il Sole 24 Ore
La Lega: obiezione di coscienza sull'Imu
20/12/11
9
Pubblica amministrazione
Shopping senza contanti
20/12/11
10
Pubblica amministrazione
La fattura si fa elettronica
20/12/11
11
Pubblica amministrazione
Le Regioni tagliano sui treni pendolari
20/12/11
13
Pubblica amministrazione
Concorso per 12.500 professori
20/12/11
14
Pubblica amministrazione
Italia Oggi
Imu, i sindaci veneti si ribellano
20/12/11
16
Pubblica amministrazione
Imposta municipale, al buio l'acconto di giugno
20/12/11
17
Pubblica amministrazione
Per il Sud scuole sempre aperte
20/12/11
18
Pubblica amministrazione
Fioroni: a Profumo dico, la priorità è investire sui docenti
20/12/11
Pubblica amministrazione
Regioni libere sui tagli da fare
20/12/11
20
Pubblica amministrazione
Its, le regioni non li finanziano
20/12/11
19
21
Pubblica amministrazione
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press
unE
20/12/2011
CORRIERE DI BOLOGNA
L tassa Soci ad altri comuni
L'Imu costa cara
a Palazzo d'Accursio:
177 mila euro
per mille proprietà
Non sono solo i cittadini bolognesi a
doversi preoccupare di Imu e Ici. In tempi di
vacche tila.grissirtie per i bilanci pubblici,
infatti, il Comune di Bologna deve fare i
conti con i suoi doveri di proprietario
immobiliare nei confronti dei Comuni della
provincia. Sono più di un migliaio, infatti, le
proprietà dì Palazzo d'Accursio al di fuori del
territorio comunale. In larghissima parte si
tratta di appartamenti, ma nella lunga lista di
proprietà del Comune in giro per la.
Provincia ci sono anche autorimesse, edifici
rurali e cantine. Qualche settimana fa, per
tutti questi immobili, è suonata la
campanella della
seconda rata delinei
2011. E così il
Comune di Bologna
ha dovuto aprire il
portafoglio e
liquidare con una
determinazione
dirigenziale ben 177
mila euro per pagare
l'Ici ai Comuni del
bolognese. Il
Più e meno
maggior beneficiario
di questo maxi
Caste l Maggiore
sarà il
riceverà la quota versamento
Comune di Castel
maggiore. Solo
Maggiore, dove
46 euro a mozza Palazzo d'Accursio
1
1~1 conta quasi 400
immobili di
proprietà, che riceverà da Bologna 59 mila
euro. A Castenaso spetteranno invece 42 mila
euro, mentre ad Anzola. dell'Emilia andranno
19 mila e 400 euro di
Tra i beneficiari
molti tra principali Comuni principali della.
Provincia: Casalecchio, Calderara, Granarolo,
Ozzano, Pianoro, Zola Predosa. Non tutti,
però, si arricchiranno più di tanto con Vici di
Palazzo d'Accursio. Il Comune di Dozza, per
esempio, si dovrà accontentare di appena 46
euro per un edificio rurale.
Francesco Rosario
francesco.rosangpres.it
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Ce, ,ZIKZODUZIORE FISERVA A
Pagina 5
Comune. mannvra salata
Il conto sale a 20 milioni
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press unE
20/12/2011
L'INFORMAZIONE
Domani
ANZOLA H Comune lancia un nuovo servizio d trasporto dopo il fallimento del progetto Prontobus
Taxibus a chiamata per le frazioni
Collegherà íl capoluogo a San Giacomo dalle 7 alle 19 al prezzo di 2 curo
T eri è partito il nuovo seri vizio comunale di collegamento a chiamata fra San
Giacomo del Martignone e
il centro del paese. San Giacomo del Martignone con i
suoi 639 residenti, è una
frazione abbastanza popolosa ed un posto gradevole
in cui abitare per la bella
campagna che la circondata. Da quando è stato soppresso il servizio Prontobus Atc per insostenibilità
dei costi (circa un anno fa),
non vi erano più collegamenti di trasporto pubblico fra la frazione ed il Comune di Anzola dell'Emilia. Per questo, appena
l'Amministrazione comunale ha individuato una
buona opportunità da proporre ai residenti di San
Giacomo, l'ha concretizzata ed è nato questo nuovo
servizio.
Si tratta di un' innovativa
offerta di trasporto pubblico che, con grande flessibilità in quanto servizio a
chiamata, e ampia copertura oraria, potrà migliorare
nettamente i collegamenti
tra la frazione e il centro di
Anzola.
San Giacomo di avere un
collegamento con il centro
del paese, senza necessariamente essere dotati di
un mezzo proprio. Grazie
al supporto della società
Reti e Mobilità della Provincia ed alla collaborazione di CO.TA.BO. che si è
dimostrata attenta alle nostre esigenze, abbiamo
messo a punto il Taxibus: il
cittadino si registra come
residente all'Eli-p poi potrà
chiamare, dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19, il 311:1mero di radiotaxi
051.372525, e chiedere la
corsa da e per Anzola capoluogo. Il costo di una
tratta sarà di soli 2 curo,
potrà usufruire della convenzione anche un accompagnatore non residente
ed i bambini fino a l0 anni
viaggiano gratis. Naturalmente - prosegue l'assessore abbiamo previsto un
periodo di sperimentazione a cui seguirà una valutazione di gradimento da
parte dei cittadini ma ci teniamo molto far conoscere
1 servizio perché siamo
certi della sua potenziale utilità».
Le caratteristiche del servizio sono illustrate dall'Assessore alla mobilità Massimiliano Lazzari che lo ha
promosso in prima persona: "Con questo servizio
sperimentale ridiamo la
possibilità ai cittadini di
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ROV
io di taxib3as è stato realizzato grazie alla collaborazione con la cooperativa di taxisti Cotabo
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20/12/2011
n Resto del Carlino
BOLOGNA
Menmd& Wembar e MCW Le finali si disputano in gennaio e febbraio
11. Real. Casalecchio è insuperabile
Persiceto e Sasso non mollano
Zola Predosa
E° PARTITO il torneo Memoria! Micco dei
Giovanissmi 1997, mentre le categorie
Esordienti 1999 ed Esordienti 2000 avevano già esordito sui campi di Fiale a Zola
Predosa. Nel week end si sono disputate le
gare Persicelo-Centese, Corticella-Mezzolara, Sasso Marconi-Castelfranco, PersicetoZola Predosa, Corticella-Malba e Sasso
Marconi-Pontevecchio. Le semifinali e finali avranno luogo il 21 e 22 gennaio, con
partite da due tempi da trenta minuti.
Nella categoria 1999 invece le fasi finali
con gli ultimi due atti si disputeranno il
4-5-11-18 febbraio. L'ultima giornata sarà
dedicata alle finali dei Pulcini 2003, il 19
febbraio prossimo.
Nel Memoria! Colombari viaggiano forte il
Rea! Casalecchio, Persiceto e l'Anzolavino (Primi calci 2005). Tra i 2004 hanno ottenuto ottimi risultati Monte San Pietro,
Sasso Marconi, Real Casalecchio e Sala Bolognese. Il Real Casalecchio, il Persiceto e
io Zola svettano anche nei Pulcini 2003. I
Pulcini 2001 vedono marciare spedite Osteria Grande, Persiceto, Sasso Alarconi e
Monte San Pietro. 11 Malba si distingue negli Esoordienti 2000, così come Caste! San
Pietro e San Lazzaro.
••••••,,
EU:'?,RMEN11 Corticella-Sala Bolognese
ENTUMASMO I Prirní cald dello Zola
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ToUa, rn:stor It.ire,,Kispire ai Allegr:>
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n Resto del Carlino
press unE
BOLOGNA
20/12/2011
Junìores
Trivelli del Castenaso e Calandrino del Malba
tra i convocati nella rappresentativa regionale
Botogna
IERI POMERIGGIO sono scesi in campo i selezionati della Rappresentativa Juniores Regionale. Dopo il primo incontro di due settimane fa, Maurizio Galantini ha dato appuntamento ai giocatori al campo di Anzola per una seduta speciale di allenamento.
Tra venti ragazzi scelti dal tecnico ritroviamo seguenti
giovani delle società di calcio bolognese: Benito lzzo,
esterno destro ceh gioca nell'Axys Team Calderara, Alessandro Trivelli del Castenaso, Del. gruppo scetto da Gatantini
Alessandro Calandrino fanno parte anche te promesse
del Malba Molinella, Si
Izzo, D'Agostino e Natcli
mone D'Agostino del
San Antonio e Filippo
Naldi centrocarnpiosta
talentuoso del Val. Sa Gold. Molti dei selezionati hanno
già esordito nelle varie Prime Squadre come fuori quota.
Dopo una breve chiacchierata iniziale i ragazzi hanno potuto esprimere le proprie doti tecniche ed atletiche insieme agli altri migliori Juniores della regione e davanti al
selezionatore Galantini che dopo le vacanze natalizie
testerà nuovamente gruppo.
-
L g.
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n Resto del Carlino
press unE
BOLOGNA
20/12/2011
PRESE
e ché bai
pec e
O L1- i l'o d, quel gesto vigliacco al presepe
izola, Perché rubare utia pecorella? Noti e
brizarna marìaric. - a d'i rispello verso la rell-
lx
Al
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C p
n Resto del Carlino
press unE
BOLOGNA
20/12/2011
ANWZaA PRENDE IL POSTO DI GIAMPIERO GUALANDI CHE PASSA AL COMANDO DEL CORPO UNICO
Cambio a1 vertice della polizia municipale, arriva Castelli
- 4NZOLA -
MAURIZIO CASTELLI è il
nuovo responsabile del presidio
di Anzola della polizia municipale di. Terre d'Acqua. Prende il posto di Giampiero Gualandi passato al comando del corpo unico.
Classe 1960, Castelli è entrato nei
vigili nel 1987 e lavora in paese
ormai da sedici anni.
«Questo incarico è di grande responsabilità – dice Castelli - ed è
un onore essere stato scelto. Intendo continuare il lavoro svolto
in questi ultimi due lustri a fianco del comandante Gualandi. Il
mio scopo sarà quello di essere
un altro punto di riferimento per
i cittadini. Sarò a disposizione su
qualsiasi questione che riguardi
il nostro territorio e che rientri.
nelle competenze della polizia
municipale». «Con Castelli assicura Gualandi — il sindaco Loris Ropa avrà un interlocutore diretto per dare risposte e intervenire in tempi rapidissimi». E Gualandi aggiunge: «Ho grande stima nelle capacità del collega neo
nominato e nutro in lui la mia
massima fiducia»,
p.1
Maurizio Castelli
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II
Sole/2
20/12/2011
La rivolta dei sindaci veneti. 11 Cavaliere gela il Carroccio: la tassa era prevista dal federalismo
La Lega: obiezione di coscienza sull'Imu
ROMA
•_> La Lega affida ai sindaci del
Veneto l'apertura di un nuovo
fronte contro il governo Monti
con lo "sciopero" esattoriale
dell'Imu. Ad alzare per primo la
voce è il sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re che annuncia: «Se il governo-sanguisuga vuole tassare ulteriormente
la casa frutto di sacrifici faccia
da solo» mentre Flavio Tosi, pri-
mo cittadino di Verona, più cauto, dice che «la protesta fiscale
deve essere valutata tecnicamente in modo da non lasciare
esposto il singolo cittadino nei
confronti dello Stato esattore».
Luca Zaia, governatore del Veneto, vede l'obiezione come «assolutamente interessante» e in linea con «la difesa dei cittadini».
A Da Re fa eco, con un sì convinto all'obiezione fiscale, il sinda-
co di Treviso Gianpaolo Gobbo
che, nella Lega, sta pure nella
stanza dei bottoni. Proprio da lì
arrivano le garanzie più pesanti:
Maroni chiede un approfondimento della proposta e C aldero-
li annuncia che se ne parlerà al
Parlamento della Padania il 28
gennaio.
Mentre la Lega scaldai muscoli della protesta, l'ex premier Silvio Berlusconi si affretta a gela-
re gli ex alleati di governo spiegando che «l'Imu era previsto
nell'ipotesi del federalismo». Il
segretario del Pdl Angelino Alfano non entra nel merito della
questione ma fa comunque capire cosa pensa: «Le obiezioni di
coscienza - ricorda - solitamente si fanno su temi di coscienza».
Per Graziano Delrio, presidente dell'Anci, l'imposta municipale unica fa parte del federali-
smo fiscale ed è stata condivisa
da tutti, pur sottolineando che
l'associazione si è sempre detta
contraria al fatto che lo Stato «sí
tenga l'extra-gettito», così come
si è sempre dichiarata contraria
ad altri tagli contenuti nella ma,
novra.Dsticlgudzneativo del Pd all'affondo del Care
roccio. Il presidente Rosy Bindi
avverte: «L'eversione è sempre
pericolosa. Quando viene da forze politiche che sono una delle
cause della situazione in cui versa il Paese, è diabolica».
R:PRÓDIZIONERISERVATA
Pagina 11
«Possibile una nuova manovra»
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DOM41,i1 CI.à
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h
press unE
II soler /,1
20/12/2011
Shopping senza contanti
Stop ai libretti di garanzia per gli affitti sopra quota 1.000 euro
Gianni Trovati
,
AILANO
Tra le categorie chiamate a
Fare i conti con i primi effetti del
decreto «salva-Italia» c'è la
clientela, spesso straniera, che
in queste settimane visitai negozi della moda e del lusso. Dopo
aver superato tra borse, scarpe
e orologi il tetto dei mille euro,
in tanti sfoderano alla cassa un
pacchetto di contanti e osservano, più o meno stupiti, il «no»
gentile ma fermo del commesso: la lotta all'evasione rilanciata dalla manovra vieta pagamenti a quattro cifre in contanti.
Lo stesso pacchetto di limiti
è destinato a cambiare le abitudini anche ad altre categorie me-
no fortunate, già prima di Capodanno quando entrerà invigore
il grosso della manovra Monti.
Gli interventi hanno già chiuso
le porte ai pagamenti nelle Pubbliche amministrazioni sopra i
soo euro, e lo stesso tetto si applica ai debiti nei confronti dei
fornitori. Per accrediti superiori, occorre passare sempre dal
conto corrente del beneficiario
o da altri strumenti bancari analoghi. Dopo le polemiche legate
alla prima versione della manovra, il tetto per il pagamento
cash delle pensioni è invece salito a mille euro, per cui una larga
fetta dei pensionati abituati a ritirare ogni mese il "solido" contante in posta potrà continuare
a farlo anche questa volta.
Ma gli effetti della nuova
stretta al contante non si avvertono solo dalle parti delle casse
di negozi e uffici pubblici. Molti
titolari di contratti d'affitto, per
esempio, sono costretti ora a
cambiare lo strumento di garanzia previsto nel contratto del
proprietario: in molti casi, infatti, invece della fideiussione si è
preferito aprire un libretto al
portatore, in genere più conveniente, che si solito è pari alla
somma dovuta di cartone per
tre mesi. Il tetto dei mille euro,
che si applica anche a questi
strumenti, di conseguenza Costringe ora molti a cambiare
strada entro i131 dicembre.
La prima tranche in ordine di
applicazione delle novità varate dal Governo tecnico impegna in queste settimane anche i
gestori di bilanci più complessi
di quelli famigliari, sia nelle imprese sia nella pubblica amministrazione. Sul primo fronte, il tema chiave è quello dell'Ace, l'incentivo fiscale alla capitalizzazione, che può cambiare le strategie sull'utile accantonato nel
2010. La sua mancata distribuzione, infatti, potenzia gli effetti
dell'Ace (più limitate invece sono le conseguenze di eventuali
aumenti di capitale, perché ilbeneficio è calcolato pro rata); va
però considerato che le persone fisiche titolari di partecipa-
zioni non qualificate (cioè inferiori al 20%) oggi pagherebbero
sii queste somme un'imposta
del 12,5%, mentre dal i° gennaio
la richiesta del Fisco si alzerà al
20 per cento.
Rivoluzione Imu e mancata
definizione dei criteri di distribuzione per il fondo di riequilibrio, invece, trasformano in un
rebus i bilanci 2012 degli enti locali. Andrebbero approvati entro fine anno, ma proprio le
troppe incognite sul tavolo aumentano le chance di unaproroga del termine; già domani potrebbe essere deciso lo slittamento al 31 marzo.
gianni.trovatiOilsole24ore.com
6)RIPRO.710NE R'SFPVP1A
A ciascuno il suo
L'impatto del decreto "salva-Italia" nelle ulti me settimane del 2011 per le diverse categorie
1 • ................
..........
O CONSUMATORI
O UTENTI
e PENSIONATI E DIR. PUBBLI(
Già avvertito l'aumento delle accise sui
I locatari che hanno attivato un libretto al
portatore a garanzia (in genere è pari atre
volte il canone mensile) devono accordarsi
con il proprietario per cambiare
strumento, dal momento che il libretto non
può più superare i mille euro. I titolari di
conto corrente, inoltre, possono valutare
la possibilità dr evitare l'imposta annuale
da 34 euro, che non si paga se il deposito
Nuove soglie per i pagamenti in
contanti: nel caso di emolumenti a
dipendenti e collaboratori, la soglia
scende a 500 euro, peri pensionati si
attesta invece a 1.000 euro. La soglia
dei 500 euro vale anche peri pagamenti
delle Pa nei confronti dei fornitori: per
somme superiori occorre sempre
utilizzare i conti correnti dei creditorie
altri strumenti interbancari
PRESE
. .
. .
. ..
Le imprese devono fare i conti con l'Ace,
il nuovo incentivo fiscale alla
capitalizzazione.
201.0
accantonato a riserva, se mantenuto e
non distribuito prima dellafine
dell'anno, rileva ai fini dell'Ace per
l'intero importo. E minore l'impatto di
aumenti di capitale fatto oggi perché
nella versione definitiva si è chiarito che
le somme rilevano pro rata
O PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
O ENTI LOCALI
prodotti petroliferi. Il prezzo medio del
19 dicembre (rilevalo da
quotidianoenergia.it) è a 1.712 per la
benzina verde (+11,77% rispetto alla
media di novembre) e di 1.696 peril
gasolio (+12,17% rispetto alla media di
novembre); Già scattate anche le
limitazioni all'uso del contante, con i
pagamenti limitati a 999,99 euro
medie annuale sia inferiore a 5mila euro
O SOSTITUTI D'IMPOSTA
I sostituti d'imposta devono farei conti
con l'aumento dello 0,33%
dell'addizionale Irpef sui conguagli per
i dipendenti che cessano entro
dicembre il rapporto di lavoro;
l'imposta va infatti addebitata nel
conguaglio 2011. In caso contrario,
occorre ricontattare l'ex dipendente e
addebitare la somma nei primi mesi del
2012
Molti tra quanti hanno più anni di
a nzian itàstanno cercando informazioni su
come ottenere la certificazione che attesti
l'avvenuta maturazione dei requisiti
precedenti alla riforma Fornero. Mancano
ancora i modelli e le istruzioni ufficiali, ma
la certificazione puòessere ottenuta in un
secondo momento e non è rilevante ai fini
del diritto all'uscita, già ottenuto insieme
al raggiungimento dei requisiti
,
Le pubbliche amministrazioni icentralie
gli enti pubblici non economici devono
'calcolare in queste settimanell mPa
dei nuovi requisiti previdenziali sulle
cessazioni previste nel2012. Entro
marzo, infatti, dovranno rideterminare
propri organici, riducendoli del 10%,
sapendo che il personale eccedente viene
interessato dalla procedura biennale di
mobilità all'80% dello stipendio
Per approvare i bilanci 2012 i Comuni
devono calcolare il gettito Imu al netto del
50% dell'imposta sugli immobili diversi
dalla prima casa girato allo Stato.
Attualmente il terminedi approvazione dei
bilanci preventivi è fissato al31 dicembre
2011, ma e probabile uno slitta mento a
marzo a causa anche della mancata
definizione delle regole di distribuzione
del fondo sperimentale di rieeuilibrio
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Shopping senza contuiti
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Il Sole
20/12/2011
La fattura si fa elettronica
Obbligo esteso a tutte le amministrazioni e gli organismi pubblici
Alessandro Mastromatteo
Benedetto Santacroce
eer, A grandipassiversola fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti delle pubbliche amministrazioni: le modifiche apportate in sede di conversione del decreto legge «Salvajtalia» (decreto legge 201/2011)
hanno infatti delineato con precisione il perimetro soggettivo
dei destinatari attraverso il richiamo delle unità istituzionali,
che concorrono al conto economico consolidato dello Stato, indicate nell'elenco pubblicato
annualmente dall'Istat.
Non solo. Le amministrazionilocali sono state vincolate dalla stessarnanovra diNatale al rispetto delle stesse regole applicabili a quelle centrali introducendo così una regolamentazione unitaria a livello nazionale.
L'utilizzo
L'imminente adozione del secondo rdecreto attuativo della
misura contenuta nella legge
244/2007 e la volontà, in linea
con le indicazioni comunitarie,
di utilizzare in funzione antievasiva i flussi telematici di fatturazione costituiscono le ragioni
del rinnovato interesse nei riguardi della fattura elettronica
obbligatoria che, di per sé, appare in grado di limitare le possibilità di sfuggire ai controlli. Eventuali anomalie potranno infatti
essere individuate in automatico e non solamente con modalità manuali di accertamento dei
fenomeni evasivi.
Strumento antifrode
Per queste ragioni la fattura
elettronica, oltre ad aiutare le
imprese a ridurre i costi e a essere più competitive, è ritenuta un elemento fondamentale
ai fini del contrasto e della riduzione delle possibilità di frode.
Non è un caso se le modifiche
apportate sono state introdotte nell'ambito delle disposizioni sul regime premiale per favorire la trasparenza, contenute
all'articolo io del decreto legge
Amministrazioni locali
201 del 2011.
La nuova disposizione inserita
nella manovra di Natale interviene, inoltre, anche sul comma
214 dell'articolo i della legge 244
del 2007: entro sci mesi dall'adozione del secondo decreto attuativo della fatturazione elettronica, dovrà infatti essere individuata, con decreto ministeriale, la data dalla quale decorrono i medesimi obblighi per le
amministrazioni locali.
In precedenza, invece, le disposizioni in materia di fatturazione elettronica obbligatoria
costituivano solamente principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e di coordinamento della tìnanza pubblica e del sistema tributario. Grazie alla modifica introdotta dalla manovra viene
quindi adottata a livello nazionale un'unica regolamentazione di gestione della fatturazione elettronica verso la pubblica
amministrazione.
ti di previdenza costituiscono
le amministrazioni pubbliche
destinatarie dei flussi elettroL'obbligatorietà
nici di fatturazione.
Alfine di semplificare il procediSi tratta di tutti i soggetti anmento di fatturazione e registra- che autonomi che, a norma
zione delle operazioni imponibi- dell'articolo 1, comma 2 della
li, l'articolo i, comma 209 della legge 196 del 2009, concorrolegge 244/2007 impone ai forni- no al perseguimento degli
tori delle amministrazioni pub- obiettivi di finanza pubblica
bliche e di quelle autonome, definiti in ambito nazionale,
con le tempistiche individuate in coerenza con le procedure
dal decreto di prossima pubbli-- e i criteri stabiliti dall'Unione
cazione, di gestire le fatture nel- europea.
le fasi di emissione, trasmissioQueste amministrazioni pubne e conservazione esclusiva- bliche, inserite nel conto economente con modalità elettroni- mico consolidato, sono indiviche. Le amministrazioni desti- duate entro il 3o settembre di
natarie dei flussi di fatturazione ciascun anno nell'apposito elennon potranno, dal canto loro, ac- co pubblicato dall'Istituto nacettare le fatture emesse o tra- zionale di statistica. Prima delsmesse in forma cartacea né pro- le modifiche, invece, i confini
cedere ad alcun pagamento, delle amministrazioni destinanemmeno parziale, sino all'in- tarie erano meno definiti, in
vio in forma elettronica.
quanto l'obbligo riguardava genericamente le amministrazioI destinatari
ni dello Stato, anche a ordinaOrganismi púbblici, istituzio- mento autonomo, e gli enti pubni senza scopo di lucro e gli en- blici nazionali.
DWRODUEORERUERWATA
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Il Sole12
20/12/2011
L'ANALISI
Benedetto
Santacroce
Vantaggi
generalizzati
da un utilizzo
globale
a fatturazione elettronica
risponde a diverse
/esigenze sia di carattere
pubblico (favorisce il controllo
della spesa delle
amministrazioni e coadiuva lo
Stato nella lotta all'evasione)
sia di carattere privato
(consente la completa
automazione dei rapporti trà
cliente e fornitore e favorisce il
controllo immediato dei cicli di
contabilizzazione delle singole
transazioni). Per questi motivi
negli ultimi anni sia il
legislatore comunitario sia
quello nazionale hanno cercato
di renderla più popolare e
anche imprese e professionisti
l'hanno sponsorizzata e
sostenuta in diverse occasioni.
Ma a oggi il numero di
imprese che fanno ricorso alla
fatturazione elettronica non è
ancora tanto esteso quanto si
potrebbe immaginare e come
ci si dovrebbe auspicare.
Certamente, se si rendesse
operativo l'obbligo di
emissione della fatturazione
elettronica nei rapporti con la
pubblica amministrazione la
musica cambierebbe
radicalmente e i benefici
sarebbero palesi e tangibili. È
chiaro che l'introduzione della
fattura elettronica non è
indolore per il sistema, anche
se il processo mondiale di
automazione delle transazioni
è partito e si sta sviluppando in
modo ormai non più
reversibile. Anche per questo
non sarà più possibile
procrastinare l'avvento di uno
strumento che presenta tanti
vantaggi e poche
controindicazioni.
/
© RIP RO D UZION E RISERVATA
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Il Sole12
20/12/2011
Le Regioni tagliano sui treni pendolari
Marco Morino
locità. Lo denuncia Legambiente quasi tutte le regioni italiane a caunel rapporto Pendolaria 2011, il sa della drastica riduzione delle ri- Per i quasi tre milioni di per- dossier annuale che passa al se- sorse operate dal Governo Berlusone che ogni giorno, in Italia, taccio la situazione del traspor- sconi. E anche per il 2012 sono in
prendono un treno per andare a la- to ferroviario pendolare pre- programma ulteriori tagli. La mavorare o a studiare si va rafforzan- sentato ieri. E i primi a salire novra Monti, dice Legambiénte,
do la sensazione di essere trattati sul banco degli imputati sono ha recuperato una parte del buco
ereditato da Tremonti nelle risorda cittadini di serie B. Ossia con Governo e Regioni.
se per i treni pendolari, ma rimameno diritti, attenzioni, possibiliIl 2011, per chi si muove quotità di altri. Meno diritti rispetto a dianamente in treno, è stato pun- ne una situazione gravissima.
qualunque pendolare di qualsiasi teggiato da tagli dei servizi ferro- Mancano infatti 400 milioni di eucittà europea, meno opportunità viari locali e aumenti del costo dei ro per chiudere i bilanci regionali
di chi prende un treno ad Alta ve- biglietti: una situazione comune a 2011 é oltre 200 milioni per il 2012
MILANO
se si vogliono garantire almeno i
treni in circolazione. Insomma, si
profila un brusco stop agli investimenti in nuovi treni.
Il numero dei pendolari è in
continua crescita: a fine 2011 saranno due milioni e 83omila, con un
aumento del 7,8% in due anni. La
crisi economica porta più persone a usare i mezzi pubblici, ma soprattutto sono cambiate le città
italiane conio spostamento di centinaia di migliaia di famiglie in Comuni di seconda o terza fascia. A
fronte di ciò, le risorse che lo Stato
assegna nel 2ou a Trenitalia per il
trasporto ferroviario regionale sono state tagliate di 462 milioni di
euro, passando da 2.028 milioni di
euro del 2010 a 1.566 di quest'anno. Per il 2012 saranno (salvo sorprese)1.799 milioni.
112011 sarà ricordato soprattutto nel Veneto per i27 treni pendolari cancellati, un treno ogni cinque, con un aumento dei costi
del biglietto pari al 15 per cento.
Nelle Marche è stato tagliato il
13% dei treni, in Liguria i112%, in
Abruzzo e in Campania il io per
cento. Per quanto riguarda l'aumento del prezzo dei biglietti, la
punta è quella della Lombardia
con un +23,4% (senza però tagli)
seguita dal Abruzzo con una media del 20% e punte di +25% e Liguria con +20% (dove invece si
sommano ai tagli dei treni).
Le colpe, sottolinea Legambiente, non sono tutte del Governo. Alle Regioni spetta infatti il
compito più delicato nel trasporto ferroviario pendolare: definire
il contratto di servizio con i gestori dei treni e individuare i capitoli
di spesa nel proprio bilancio per
migliorare i servizi aggiuntivi
(più treni in circolazione) e per il
materiale rotabile (treni nuovi o
iqualificati). In questi anni sono
tate pochissime le Regioni all'alezza di questa sfida, anzi la larhissima maggioranza ha privile;iato gli investimenti nel trasporo su strada, ha stanziato risorse irisorie per migliorare il servizio,
ia messo pochissima attenzione
miglioramento della qualità
lel servizio. «Le Regioni- conclule Legambiente - devono investie sul serio nel trasporto ferroviaio. Gli stanziamenti da parte dele Regioni per il servizio ferroviaio pendolare appaiono di una
inantifà imbarazzante rispetto al
>ilancio complessivo».
t`, RIPRODUZIONE RISERVATA
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press unE
Il Sole12
20/12/2011
Scuola. Tra i potenziali candidati i 23mila tirocinanti dei Tfa e almeno 260mila precari - Risale al 1999 l'ultima selezione
Concorso per U.500 professori
Il ministro Profumo: riaprire le cattedre ai giovani anche non in graduatoria
Claudio Tucci
ROMA
Il sasso nello stagno è stato
lanciato dal ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, che
ha deciso di rimettere in moto nella scuola la macchina dei concorsi, fermi da ormai 13 anni. « Voglio
riaprire la scuola agli insegnanti
giovani», ha detto ieri il neo titolare di viale Trastevere, parlando a
margine dell'inaugurazione di
una nuova palazzina all'interno
del Campus universitario di Savona (città dove è nato il ministro).
Nel 2012 quindi, ha annunciato
pubblicamente Profumo, arriverà un maxi-concorso, che potrebbere avere a disposizione circa
12.500 posti, dalle elementari, alle
medie, alle scuole superiori. Ma
sul numero esatto dei posti a disposizione, come pure sui tempi
(e modi) con cui si svolgeranno le
selezioni, ci sono ancora incertezze e (soprattutto) diversi nodi da
sciogliere. E anche i sindacati,
pur apprezzando le parole di Profumo, che di fatto segnano una discontinuità con le politiche di tagli lineari targati Mariastella Gelmini, chiedono in coro progetti
chiari e un percorso condiviso.
Che sappia, cioè, sottolinea Francesco Scrima della Cisl Scuola,
«conciliare le attese e i diritti di
chi è oggi nelle graduatorie a esaurimento (circa 237mila precari) e,
allo stesso tempo, dare un'opportunità di accesso all'insegnamen-
to anche alle leve più giovani».
Il punto infatti è che, nella scuola, dopo la manovra di luglio (e la
stabilizzazione di oltre 3omila docenti precari lo scorso i° settembre) le nuove assunzioni potranno avvenire solo in base al turnover. Vale a dire, tanti pensionamenti, tante immissioni in ruolo.
Per il 2012, secondo le prime stime di viale Trastevere, dovrebbero andare in pensione circa 25mila professori. Di questi, secondo
la normativa attuale, la metà (il
IN PALIO
Sul bando vige il blocco
del turnover: 25mila
i pensionandi nel 2012, metà
dei posti riservati agli iscritti
alle liste a esaurimento
50%) dovranno essere rimpiazzatipescando dai precari iscrittinelle graduatorie a esaurimento, e la
restante metà, vale a dire 12.500
unità, appunto, attivando il canale dei concorsi. Che, come ha ricordato ieri il ministro Profumo,
potrà dare una concreta opportunità di salire in cattedra pure «ai
giovani che non sono nelle graduatorie, ma si sono formati per
fare i docenti».
Tuttavia sulla cifra esatta dei
posti a disposizione per il nuovo
maxi-concorso pendono alcune
li, visto che i tagli contenuti nella
manovra 2008 (125mila posti in
meno, di cui 8imila cattedre, per
8 miliardi complessivi di risparmi) non stati realizzati ancora
del tutto e dunque è forte il rite(asmbrco)dvile schio che si proceda a ulteriori
sforbiciate».
Trastevere.
Ma sulle spine sono anche i
C'è poi da considerare il nodo
delle classi di concorso del secon- "potenziali" candidati al concordo ciclo (scuole superiori), che so. Un esercito che, consideranancora non sono state defunte. E do solo i precari abilitati, è di cirserve, inoltre, individuare la stra- ca 26omila unità (23mila iscritti
da che dovrà scegliere il ministro nelle graduatorie e altri 2ornila
Profumo per bandire il nuovo abilitati, ma ancora fuori dalle
"concorsone" (l'ultimo risale al graduatorie). A questi bisognerà
1999 ed era aperto anche ai non aggiungere tutti i laureati che si
abilitati). La più breve, evidenzia abiliteranno con i Tfa, i tirocini
Massimo Di Menna della Uil annuali- realizzati d'intesa con le
Scuola, «è utilizzare la delega- università - per insegnare a meFioroni che offre al Governo la die e superiori, voluti fortemente
possibilità di intervenire sulle dall'ex ministro Gelmini, ma anprocedure e sulle modalità di cora avvolti nella nebbia. Non si
svolgimento della selezione». Al sa cioè quando partiranno (forse
ministro, aggiunge Di Menna, per gennaio/febbraio 2012) e il
«suggeriamo poi di pubblicizza- numero di posti a disposizione
re il numero di posti disponibili (dati ufficiosi parlano di circa
per materia e per Regione e dare 23mila posti).
Ma non è escluso che il "conattuazione al piano triennale di
assunzioni sulla base delle gra- corsone" possa essere aperto indistintamente a tutti i laureati
duatorie permanenti».
Il concorso dovrà essere neces- (senza cioè considerare l'evensariamente «nazionale» e «non tuale abilitazione). In questo cadovrà prevedere forme di chia- so, a sedersi alle prove, potrebbemata diretta», evidenzia invece ro essere davvero una valanga di
persone.
Rino Di Meglio, della Gilda.
Quello che piuttosto occorre
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fare subito per Domenico [email protected]
leo della Flc Cgil è «una ricogniPe le vostre domande sul concorso 2012
zione attenta dei posti disponibi-
incognite. Prima fra tutte le nuove norme contenute nel decreto
«Salva Italia», che di fatto allungano l'età per andare in pensione
e quindi potrebbero liberare meno cattedre di quelle preventiva ,
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press unE
Il Sole12
20/12/2011
La radiografia della scuola italiana
T OV
PERSONALE BELA SCUOLE PUBBLICHE: ENTE DI GESTIONE E 3CNEFt
Scuote
Scuole altri Enti
statale pubblici
Docenti
IL CONFRONTO ITALIA-EUROPA
Scuole pubbliche e private. Anno scolastico 2007/2008. Percentuale
sul totale
Anno scolastico 2009/2010
In %
personale
a tempo
detenniTotale
nato
n
occupati
in età
25-64
15,9
4,0
821.668 41.700 863.368
L±i
, Primaria
Secondaria
Spagna
Svezia
Germania
Italia
Totale
di cui
femmine
243.760
5.300 249.060
26,2
anni 60
840.141 39.500 879.641
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18,2
18,0
m mi dai Mi::r hilaf (fnntn Anni:alzi a Tctat
Valori a
Ungheria
t
A temPo dete
e
Per 100 decenti in totale)
Con contratto
RegnolJnito
Francia
livelli
scolastici
Totale
Annuale Fino termine
attività
fino
didattiche
31/08
2,9
11,8
Infanzia
81.197
10.001
3,7
7,3
Primaria
231.392
27.241
2,3
8,3
15
Sec. I grado
148.149
32.677
18,1
4,4
13,7
o
Sec. Il grado
217.631 47.054
17,8
Totale
1,2
30
1.06$.428 47.000 1.112.428
Finlandia
Portogallo
45
Non
docenti
iEt LO SCOLASTICO E TIPO 31 CONTRATTO
Scuole statali anno scolastico 2009/2010. Valori assoluti e percentuali
5,2
10,2
Fonte: Eurostat
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678.369 116.973
15,4
press unE
20/12/2011
ItaliaOggi
Da Re (Vittorio Vendo) innesca la miccia. Zaia: interessante. Il Pd: sí con fondono con le quote latte
Imu, i sindaci veneti si ribellano
La Lega: disobbedienza fiscale. Ma la base resta cauta
DI GIOVANNI GALLI
sindaci veneti della Lega inneggiano alla disobbedienza
fiscale sull'Imu. «È un balzello assurdo, se il governo
sanguisuga vuole tassare la casa
frutto di sacrifici faccia da solo»,
ha detto, innescando la miccia, il
primo cittadino di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re, subito
seguito a ruota dal suo collega di
Treviso Giampaolo Gobbo. Ma
l'iniziativa, che pure ha ricevuto
il plaus.t, del governatore veneto
Luca Zaia («è interessante, ma
va approfondita per evitare di
trovarsi con ingiunzioni a carico
dei cittadini») non scalda il popolo del Carroccio. Al pari di quella
più soft di Matteo Salvini, che
invece propone di applicare l'Imu
al minimo (2 per mille)• «Vogliamo gravare il meno possibile
sui cittadini, l'imposta municipale ora finisce a Roma e con il
federalismo non ha nulla a che
fare». Il primo a dissociarsi dai
colleghi è Attilio Fontana, sindaco di Varese, che taglia corto:
«L;Imu va applicata». «Quelle di
Salvini e Da Re sono proposte
che idealmente condivido», ha
spiegato Fontana, «ma non so se
il mio bilancio potrà permetterselo. «Il rischio», ha proseguito,
«è che queste forme di protesta
si ritorcano contro i comuni, perché Roma ha già stabilito il taglio
dei trasferimenti ai comuni e, nel
caso, rischierei di non riuscire a
finanziare i servizi necessari alla
cittadinanza».
Rimanendo in Lombardia, si
manifesta cauto anche il sindaco
di Vigevano, Andrea Sala. «Purtroppo i comuni non potranno
misurare l'impatto dell'Imu prima di 2 o 3 mesi». «È un lavoro
molto complesso, prima di poter
fare queste valutazioni devo sapere almeno la composizione del
patrimonio edilizio».
Dal Veneto, Flavio Tosi
ha definito come «utili» le proposte
sull'Imu avanzate da suoi colleghi di partito,
purché, ha
avvertito,
«non ricadano sui
cittadini».
«La protesta fi-
scale, per poter essere messa in
atto», ha chiarito, «deve essere
valutata tecnicamente in modo
da non lasciare esposto il singolo cittadino nei confronti dello
stato esattore. Come sindaco
sono pronto ad assumermi le
mie responsabilità, a patto che
le conseguenze non debbano ricadere nel concreto sul singolo
cittadino».
In attesa di
conoscere il
reale seguito
della rivolta
anti-Imu tra
i sindaci del
Carroccio, la
proposta sarà
esaminata dal
parla-
mento della padania. «L'ufficio
di presidenza ha dato mandato
alle commissioni economia e enti
locali, di presentare proposte che
verranno poi esaminate nella
prossima seduta fissata per il
28 gennaio 2012» ha annunciato
Roberto Calderoli. Dichiarazioni che subito hanno suscitato
polemiche. Per il presidente dei
senatori Pd, Anna Finocchiaro,
quella della Lega è una «buffonata irresponsabile. Il parlamento
padano non esiste e Calderoli e
gli altri leghisti sono parlamentari eletti nel parlamento italiano».
Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche
del Pd rincara la dose: «l'imposta
municipale unica è un'invenzione
dell'ex ministro Roberto Calderoli, il quale, come tutti i leghisti,
ha la memoria corta. Oppure da
Maroni a Bossi, tutti confondono
l'Imu con le quote latte evase».
Ma critiche arrivano anche da
chi fino a qualche mese fa governava proprio al fianco della Lega.
«L'Imu non è un tema da obiezione di coscienza», ha osservato
il segretario dpl Pdl Angelino
Alfano.
o Riproduzione riservata
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,
Imo. i sindaci veneri <i ribellano
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press unE
20/12/2011
ItaliaOggi
ERE LA QUOTA CO UNA
Imposta municipale, al buio l'acconto di giugno
N
eppure l'emendamento al decreto
salva Italia ha riALIQUOTA
mosso gli ostacoli
che si troveranno ad affronDI BASE
tare i contribuenti per pagaCapannone
con
re l'Imu. È il caso della de0,76%
base imponibile di
0,76%
terminazione dell'acconto da
pagare a giugno, per il quale
C 800.000
non è più prevista la moda0,46%
lità di calcolo facendo riferimento alle aliquote vigenti
l'anno precedente oppure
1,06%
della probabile necessità di
dover distinguere, nell'F24,
la quota dell'Imu spettante allo stato
Per evitare questi disagi, a far temrispetto a quella dovuta al comune.
po dal 2001, il legislatore, modificando
Acconto. In materia di Ici, l'origil'art. 10 del dlgs n. 504/1992, ha previnario art. 10 del decreto legislativo n.
sto che l'acconto, pari al 50% dell'im504/1992 prevedeva che il pagamento
posta dovuta, dovesse essere calcolato
dell'imposta fosse ripartito in due rate:
sulla base dell'aliquota dell'anno prela prima, da pagarsi entro il mese di
cedente.
giugno, pari al 90% dell'imposta dovuL'Imposta municipale sperimentale
ta per il periodo di possesso del primo
del decreto legge n. 201/2011, non disemestre e la seconda, a saldo, da corsciplinando nulla al riguardo, rende,
rispondersi nel mese di dicembre.
di fatto, applicabile (in virtù del rinvio
Di talché, se i comuni avessero adotoperato al comma 1 dell'art. 13) quanto
tato le aliquote entro il termine previdisposto dal comma 3 dell'art. 9 del dlgs
sto dalla legge per l'approvazione del
n. 23/2011 così prevedendo che il calcobilancio di previsione (fissato prima al
lo dell'acconto debba essere effettuato
31 ottobre e poi al 31 dicembre dell'anapplicando l'aliquota relativa allo stesno precedente a quello di riferimento),
so anno per il quale si fa il versamento.
i contribuenti avrebbero avuto tutto il
Il che sta a significare che se il termine
tempo per fare i calcoli di quanto doper l'approvazione del bilancio 2012 dovuto a titolo di acconto.
vesse essere prorogato, per esempio, a
Sennonché le sistematiche proroghe,
fine maggio, i contribuenti avrebbero
di volta in volta concesse dal legislatoappena sedici giorni di tempo per fare
re o dal competente ministero, obbligai conti e pagare quanto dovuto.
vano così i contribuenti ad attendere le
La quota erariale. L'art. 13, comecisioni dei comuni fino a pochi giorni
ma 11, del dl n. 201/2011 prevede che
prima del pagamento dell'acconto.
allo stato venga riservata una quota
d
IMPOSTA QUOTA QUOTA
TOTALE STATO COMUNE
€ 3.040 € 3.040
(0,38%)
(0,38%)
C 3.680
€ 3.040
C 640
(0,38%)
(0,08%)
€ 3.040 C 5.440
(0,38%)
(0,68%)
dell'Imu pari alla metà dell'imposta
calcolata applicando l'aliquota dello
0,38% a tutti gli immobili (terreni e
aree edificabili compresi) a eccezione
dell'abitazione principale e delle relative pertinenze nonché dei fabbricati
rurali ad uso strumentale. La norma
specifica che quanto di competenza statale deve essere versato »contestualmente» all'Imu propria.
Il che induce a pensare che nell'F24
(unica modalità di pagamento prevista per l'Imu) dovranno essere indicati (probabilmente con specifici codici
tributo) le due componenti del tributo, quella erariale e quella comunale.
Tutto ciò renderebbe particolarmente
complesso l'adempimento richiesto al
contribuente atteso che, in tale ripartizione, non si dovrà tenere conto di
detrazioni d'imposta oppure di riduzioni o aumenti delle aliquote deliberate
dai comuni (si vedano gli esempi in
tabella).
Maurizio Bonazzi
©Riproduzione riservata
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linu. i sindaci veneri si ribellano
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press LITE
20/12/2011
ItaliaOggi
La ricetta del nuovo responsabile di viale TraStevere per combattere dispersione e illegalità
Per il Sud scuole sempre aperte
Pronti 1,3 miliardi di euro, priorità alla sicurezza degli edifici
DI ALESSANDRA RICCIARDI
i dice convinto che le
scuole debbano diventare centrali attive contro
l'illegalità, perché solo
così si combatte anche la dispersione scolastica. Nella ricetta del
ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, per il Sud c'è
anche questo: una scuola sempre
aperta, «che assicuri progetti di
recupero ad hoc per gli studenti
in difficoltà, risorse aggiuntive
per la formazione dei docenti,
ma anche più sport e mensa, in
modo tale da tenere i ragazzi
lontano dalle strade», dice Profumo a ItaliaOggi a margine
della prima conferenza a Palazzo
Chigi del nuovo governo che si è
tenuta la scorsa settimana proprio per presentare il piano per
il Sud (il testo è disponibile sul
sito:www.italiaoggi.it /documenti). «Non ci sono nuove risorse»,
ha subito precisato il premier
Mario Monti. «Rimoduliamo
risorse già esistenti», rafforza il
ministro per la coesione territo-
S
riale, Fabrizio Barca, titolare
del dossier. Il piano per il Sud è
infatti l'accordo con cui governo centrale e governi regionali,
quelli delle regioni destinatarie
dell'Obiettivo Convergenza del
Fondo Sociale Europeo (Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia) cui
si sono aggiunte Abruzzo, Basilicata e Sardegna, hanno deciso di utilizzare i fondi europei
con una strategia unitaria. Per
evitare di perderli ma anche
di disperderli dietro a microprogetti. Alla scuola andranno
complessivamente 974,30 milioni di euro dei 3,1 miliardi di
euro per l'intero Mezzogiorno.
Altri, circa 400 milioni, sono
per l'agenda digitale. Gli obiettivi da raggiungere: aumento
di dotazione di tecnologie per
la didattica di 2.160 scuole,
pari al 54% degli istituti del
sud; riqualificazione di 1.620
edifici scolastici, pari a] 45%
delle strutture che non rispettano i requisiti di sicurezza; realizzazione di percorsi formativi
per lo sviluppo di competenze
di oltre 65 mila
alunni, pari al 5%
del totale degli
studenti delle
regioni convergenza. Sul fronte dei contenuti
didattici,
sco Profu
l'Istruzione punta a riformulare l'orientamento, concentrandolo in due passaggi: tra
l'ultimo anno della scuola
secondaria di primo grado e
l'avvio del biennio dell'obbligo di istruzione e tra il biennio
finale dell'istruzione secondaria di secondo grado e le scelte
successive. «Occorre favorire
l'incontro con il mondo del lavoro, delle professione e delle
imprese», declina Profumo,
che punta sulla formazione
professionale manche post
diploma. Per aiutare le scuole in difficoltà, sì al consolidamento dell'énvalsi e dunque
dei processi di valutazione,
in particolare delle scuole
che hanno rendimenti più
bassi e che potranno avvalersi del supporto di
tema di esperti. L'opposto della ricetta
anglosassone che fa
seguire a bassi rendimenti il taglio dei
finanziamenti.
--©Riproduzione riservata- —
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l'er il Sud scuole sempre aperte
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press unE
ItaliaOggi
20/12/2011
UI
PIANO P
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Fioroni: a Profumo dico, la priorità è investire sui docenti
Sono la grande ricchezza del sistema, ok a immettere giovani. I Va? Incomprensibile che siano al palo
DI ALESSANDRA RICCIARDI
eclutare nuovi docenti entro il
2012? «Un buon obiettivo», dice
Beppe Fioroni, responsabile
elfare del Pd ed ex ministro
dell'istruzione del governo Prodi. Fioroni
torna a parlare di scuola commentando
una delle prime iniziative del responsabile di viale Trastevere Francesco Profumo:
riaprire il capitolo dei concorsi nella scuola. »Se c'è una ricchezza del sistema di
istruzione è la risorsa umana, sono
ì nostri docenti, e mi auguro che il
governo tenga ben presente quali
sono le vere emergenze legate a
questa risorsa».
Domanda. Anche lei come i
sindacati punta ad aumentare
la spesa per il personale?
Risposta. Se ci sono risorse fresche
queste vanno spese per l'aggiornamento e la riqualificazione
professionale, ed è una spesa
utilissima. L'aggiornamento
non può essere un diritto che
il docente si paga da solo con
1300 curo al mese, ma deve essere un dovere che lo stato garantisce investendoci risorse
e prevedendo anche periodi
sabbatici per rifrequentare le università e
i luoghi di formazione. Investire sul capitale umano è una priorità. Che deve essere
premiata anche in termini di carriera.
D. Il ministro punta a reclutare
nuovi insegnanti.
R. I docenti devono avere stabilità per
lavorare serenamente nel medio-lungo periodo. Mi auguro però che prima di fare i
concorsi sia definito un nuovo reclutamento che non generi più liste di attesa e che
valorizzi le qualità, anche attraverso
lo strumento dei tirocini.
D. Ci sono 200 mila prof
precari che aspettano da
anni la stabilizzazione.
R. Una volta definiti i diritti sacrosanti di chi è in attesa
nellle graduatorie permanen
ti, si deve avere
il coraggio di
dire che chi
vince concorso fa il prof
e chi non
vince farà
altro. Però
per me è
incomprensibile
Beppe Fioroni
che si parli di un nuovo concorso quando
si tengono al palo i tirocini formativi attivi, canali fondamentali per consentire
ai nostri giovani di partecipare a breve
al reclutamento sulla base di qualità e
merito. Mi auguro che rapidamente i vari
ministri competenti, a partire da Profumo,
firmino gli atti necessari all'avvio dei tfa,
che si assumano la responsabilità di non
far abortire ogni prospettiva di avere forze
fresche nella scuola.
D. Da Berlinguer in poi, tutti avete
provate a delineare una forma di carriera per i docenti. Non se ne è fatto
nulla, a tutt'oggi l'unica progressione
economica sono gli scatti di anzianità. Tra l'altro, neanche del tutto coperti dal ministero dell'economia.
R. Concordo, è una necessità. Gli insegnanti non possono essere gli unici che
finiscono la carriera come la iniziano. E il
riconoscimento delle loro capacità non può
essere affidato solo agli scatti di anzianità,
che comunque vanno garantiti. Proprio la
crisi può essere l'occasione per un ragionamento serio che definisca percorsi di
riconoscimento delle professionalità superando la mera logica delle nomine per
fedeltà all'interno delle scuole.
D. Una delle sperimentazioni avviate dalla Gehnini lega la carriera dei
prof al rendimento delle scuole.
R. La valutazione deve consentire di
aiutare chi resta indietro e di mettere al
servizio della rete scolastiche le eccellenze
che ci sono. A questo scopo va potenziato
l'Invalsi e la sua autonomia. Sarebbe un
grave errore pensare che l'Invalsi possa
diventare una mera emanazione del ministero.
D. Profumo ha tenuto a battesimo
un piano straordinario per il Sud.
R. Ottimo piano, peccato che dei 1,3
miliardi annunciati solo 900 milioni siano
per la scuola. Mi auguro che privilegino
l'edilizia scolastica, a iniziare dalle scuole
in zone sismica, e la dispersione scolastica, con attività aggiuntive di formazione
e di recupero. In verità la cifra di 65mila
studenti da raggiungere, meno del 5%, mi
sembra un po' poco per parlare di risultati
adeguati, ma può essere un inizio.
D. Il ministro punta molto sulla digitalizzazione, a questo scopo ci sono
altri 400 milioni.
R. Come sempre è una questione di
priorità: prima si rendono sicuri gli edifici
e poi si pensa alla digitalizzazione. Prima
si recuperano i bassi rendimenti dei ragazzi in matematica e scienze e poi si lavora
al digital divide.
--
--O'ORiproduzione
l'er il Sud scuole seinpre aperte
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press unE
20/12/2011
ItaliaOggi
Via libera del ministero alle compensazioni con i grandi centri, l'importante è linvarianza del saldo
Regioni libere sui tagli da fare
Potranno salvare le scuole delle piccole città a rischio chiusura
DI ANTIMO Di GERONIMO
er consentire alle piccole
scuole di sopravvivere
alla mannaia della legge
di stabilità bisogna aumentare per compensazione il
numero degli alunni nelle scuole grandi. E quanto si evince da
una nota emanata dal ministero
dell'istruzione il 13 dicembre
scorso, con la quale è stato disposto anche lo slittamento in
avanti di un mese, dal 31 dicembre a 31 gennaio prossimo, del
termine per i relativi adempimenti. Il meccanismo individuato dall'amministrazione centrale
è quello della compensazione.
Peraltro già adottato in sede di
costituzione degli organici. Che
ha determinato in non pochi casi
il fenomeno del sovraffollamento
delle classi nei grosSi centri.
L'applicazione delle compensazioni in sede di individuazione del numero delle istituzioni
scolastiche, non dovrebbe, però,
sortire effetti particolarmente
gravosi. Perché la ratio del provvedimento è quella di consentire
la costituzione di scuole più piccole nei territori caratterizzati
da una forte parcellizzazione in
plessi e sezioni staccate, aggregando plessi e sezioni in più nelle
scuole più grandi. Alla fine, però,
la somma deve essere sempre
p
la stessa. A questo proposito il
ministero ha indicato come criterio la media territoriale data
dal rapporto tra il numero degli
alunni e il numero degli istituti.
Insomma, per certi versi, il criterio è sempre quello dei polli di
Trilussa. Ma gli effetti dovrebbero essere meno cruenti.
D'altra parte la legge parla
chiaro- dal 1° settembre 2011 tutte le scuole dell'infanzia, primarie
e secondarie di I grado saranno
aggregate in istituti comprensivi. E per costituire un istituto
comprensivo il limite minimo
di alunni
dovrà essere pari
o superiore a 1000
alunni,
che possono
scendere
a 500 per
le istituzioni site
nelle piccole isole, nei comuni
montani, nelle aree geografiche
caratterizzate da specificità linguistiche. Fermo restando, però,
che alle istituzioni scolastiche
autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 600
unità, ridotto fino a 400 per le
istituzioni site nelle piccole isole,
nei comuni montani, nelle aree
geografiche caratterizzate da
specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti
scolastici con incarico a tempo
indeterminato
E dunque, le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti
scolastici con incarico su altre
istituzioni scolastiche autonome. Non di
meno, secondo
il ministero, il
valore limite
di 1.000 alunni
(e quello limite
di 600 per i casi
specificamente
previsti) fissato dalla legge può essere
applicato non
soltanto scuola
per scuola, ma
anche come
media regione'le di riferimento. Una via di
fuga non da
poco per le regioni presiedute
da Vasco Errani e alle prese con
l'esigenza du salvare le scuole
dei piccoli centri. Pertanto, lad-
dove l'organizzazione razionale
della rete lo richieda, per casi
che non possono essere che sporadici, nel piano di dimensionamento potranno figurare istituti
comprensivi con valori inferiori a quelli previsti dalla legge,
purché nell'ambito regionale vi
siano istituzioni scolastiche che
presentino valori che compensino adeguatamente i predetti
valori inferiori salvaguardando
la media di riferimento.
Facendo riferimento allo spirito del modello cooperativo del
rapporto tra ministero, regioni
ed enti locali, che l'amministrazione intende promuovere
nella definizione dell'offerta formativa sul territorio, in fase di
prima attuazione, sulla costituzione degli istituti comprensivi
si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioeconomiche e legate alla «storia
del territorio», purché vengano
comunque rispettati i parametri numerici previsti dalla legge
n.111/2011 intesi come media
regionale di riferimento.
--CRIproduztone riservata—a
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Regioni libere sui tagli da fare
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press unE
20/12/2011
ItaliaOggi
Solo 5 gli enti che fanno fronte cigli impegni. Il modello vincente? Quello del Trentino
itsle
regioni non li finanziano
3
Il ministero aumenta lo stanziamento centrale, ma non basta
DI EMANUELA MICUCCI
onostante l'austerity, il
ministero dell'istruzione ha trovato 16milioni
di curo per il secondo
triennio degli ITts, gli istituti tecnici superiori. A latitare sono le
regioni che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, non hanno ancora erogato i finanziamenti fissati
dalla normativa. Uniche eccezioni Lazio, Lombardia, Piemonte,
Umbria e Abruzzo. Ciascuno dei
59 lts, infatti, è cofinanziato dal
Miur per circa 480mila curo e
dalle regioni con almeno il 30%
dello stanziamento del ministero.
Se il Miur ha assicurato le proprie risorse garantendo l'avvio
dei nuovi percorsi formativi postdiploma, le regioni non hanno ancora fatto arrivare i loro 144mila
euro. Neanche in territori come
l'Emilia Romagna che ospita 7
11'8 e 2 distaccamenti. E la quota regionale è particolarmente
utile in questo momento in cui si
tenta di far quadrare i conti del
Paese, perché potrebbero costituire un salvadanaio a cui ogni
fondazione può attingere in caso
di insufficienti contributi ministeriali «Il Miur ha già fatto arrivare 20milioni di euro a tutti
gli uffici scolastici regionali»,
ricorda Raimondo Munaro, dirigente del Miur, «inoltre ha
N
trovato le risorse per garantire il
triennio 201312015 degli Its: 16
milioni di euro recuperati nelle
giacenze degli usr. E nelle nuove
disposizioni della legge sviluppo
ha richiesto per gli Its un fondo di
15 milioni di euro per la programmazione triennale». Una risposta
alla richiesta di un contributo
stabile arrivata dai presidenti
delle fondazioni durante il seminario nazionale sugli Its svoltosi
a dicembre a Sorrento. Un fondo
previsto dall'art. 12 del dpcm del
28 gennaio 2008. Ma saranno rifinanziati solo gli Its che garantiranno il 90% di occupabilità entro
un anno dal diploma, precisano
dal ministero. Come avviene
in Trentino con gli istituti
di alta formazione professionale_ «Non vogliamo
che gli Its facciano la fine
degli Ifts che non hanno
corrisposto alle speranze
di sbocco professionale», dice Murano.
Gli Its si pongono
come percorsi di formazione postdiploma di alta specializzazione
tecnica nel terziario avanzato
che garantiscono occupazione
dei diplomati, riempiendo il gap
tra domanda e offerta di lavoro.
Occorre però superare la dicotomia studio/lavoro, sottolineano i
presidenti delle fondazioni. Insieme alla necessità di un maggiore coordinamento tra il Miur e le
regioni per definire azioni comuni, la creazione di reti fra gli Its
della stessa area, le condizioni
per connotare gli Its di valenza
interprovinciale, interregionale e
internazionale, la certificazione
modulare dei percorsi formativi e il
riconoscimento degli Its
per l'iscrizione agli
albi degli ordini professionali.
Per l'attivazione di nuovi corsi
nel settembre 2012 senza ulteriori oneri rispetto ai contributi
erogati per il 2010-12 si attende
il parere della IX commissione
tecnica delle regioni.
—eRiproduzione riservata-
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d'interventi energetici a livello territoriale è un consulente
Per ieriterfoni e impreee che pitudlica progetti energetici 1011atigiaintnikeie aspettilegislativi e tecnico-economici.
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