News > Italia > Economia - Mercoledì 04 Luglio 2012, 09:50 www.lindro.it Pensioni senza cash Oltre mille euro scatta il divieto dei pagamenti in contante previsto dal decreto Salva Italia" Gianluca Timpone E’ scattato dal primo luglio il divieto di pagamento delle pensioni Inps d’importo superiore ai mille euro, per l’entrata definitiva del decreto Salva Italia che impone l'impossibilità per la pubblica amministrazione di effettuare pagamenti in contanti superiore al limite indicato. Il divieto, previsto dal decreto e convertito nella legge 214/2011, sarebbe dovuto entrare in vigore a marzo, prima che un rinvio introdotto con il decreto sulle "semplificazioni fiscali" (articolo 3, comma 4-bis della legge 44/2012) ne spostasse l’attuazione al 1° luglio. La grande maggioranza dei 430mila interessati alla nuova regola ha quindi già provveduto a indicare al proprio istituto di previdenza il canale 'tracciabile' per l’accredito, scelto tra conto corrente, libretto postale o strumenti telematici di pagamento (carta prepagata compresa), ma secondo il monitoraggio dell’Inps nei giorni scorsi erano ancora circa 25mila i pensionati ancora silenti sul punto. Per loro, arriva ora un periodo di sospensione: le loro pensioni saranno infatti parcheggiate in un conto di servizio transitorio, e saranno poi trasferite (senza oneri) sul nuovo strumento scelto dal pensionato. Attenzione: se l’interessato continuerà a non dire nulla fino al 30 settembre, le somme saranno restituite all’Inps, che comunque garantirà il pagamento una volta che il pensionato avrà comunicato la propria scelta. Aquesto punto è opportuno indicare una via alternativa rappresentata dall’assegno 'di traenza', cioè l’assegno che viene utilizzato dalle pubbliche amministrazioni quando non conoscono le coordinate bancarie del beneficiario, al quale viene materialmente consegnato. Come si vede, la procedura è ovviamente di massima garanzia, ma la 'sospensione' prevista dalla norma dovrebbe in ogni caso far attivare gli ultimi ritardatari, senza attendere la fine di settembre. 1/2 Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale reperibile al link http://www.lindro.it/economia/2012-07-04/9594-pensioni-senza-cash L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l. Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati News > Italia > Economia - Mercoledì 04 Luglio 2012, 09:50 www.lindro.it Con l’arrivo della tracciabilità previdenziale, si completa il quadro dell’attuazione delle regole introdotte con le ultime manovre nel tentativo di evitare che una serie di transazioni cash sfuggisse agli occhi del Fisco. Il pilastro è rappresentato dall’obbligo di tracciabilità di tutti i pagamenti dai mille euro in su disposto con il Salva-Italia, che per evitare problemi ai commercianti alle prese con i turisti può essere dribblato solo negli acquisti di stranieri privati (non imprese o società). Una delle domande più ricorrenti di queste ultime ore riguarda l’indicazione delle voci che possono essere escluse dal calcolo della soglia dei mille euro. Ebbene la risposta è sicuramente affermativa in quanto come chiarito dall’Inps, della tredicesima, e quindi per analogia anche di altre voci straordinarie. Se per esempio il titolare di una pensione inferiore ai mille euro riceve una rata superiore a questa soglia a causa del versamento contestuale di un arretrato previdenziale, non è soggetto all’obbligo di tracciabilità. Il pensionato può scegliere fra il conto corrente (esiste, proprio in virtù della norma che ha introdotto l’obbligo di tracciabilità, un conto di base a zero spese per chi ha pensioni fino a 1.500 euro al mese), il libretto postale o gli strumenti telematici di pagamento (comprese le carte di debito e le ricaricabili). Come già ribadito precedentemente è molto importante sapere che nel caso in cui il pensionato non comunichi le coordinate bancarie del proprio conto corrente, la norma prevede un periodo transitorio di tre mesi, quindi fino al 30 settembre, in cui i pagamenti vengono sospesi e le somme vengono girate a un conto di servizio transitorio: da lì, gli importi saranno accreditati al titolare della pensione una volta che questi avrà comunicato il conto o l’altro canale prescelto. La pensione sarà naturalmente pagata anche se la scelta sarà comunicata dopo settembre. Anche nel periodo transitorio, comunque, il titolare può ottenere il pagamento con un assegno 'di traenza' a mio giudizio la portata dell’intervento normativo assurge ad una duplice finalità: la prima riguarda sicuramente quello di limitare sempre di più l’uso del contante per contrastare quindi fenomeni di riciclaggio e di evasione fiscale, mentre l’altra è spostata sul fronte sicurezza allorquando il pensionato uscendo dall’ufficio postale con i contanti potrebbe incappare in quei 'gatto e volpe' sempre pronti e vigili nel rubare quei pochi soldi già impegnati ancor prima di disporne. 2/2 Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale reperibile al link http://www.lindro.it/economia/2012-07-04/9594-pensioni-senza-cash L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l. Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)