CARTA DEI SERVIZI Comunità alloggio Imparando a volare CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE 2 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi, nasce da esigenze di trasparenza, di informazione e di ricerca del miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio pubblico e privato nel rapporto con l’utenza. La carta dei servizi è un Patto per la Qualità che si basa su principi di: Imparzialità → sono chiare ed eque le norme che regolano l’accesso ai servizi Uguaglianza → sono indicati esplicitamente i diritti e i doveri di tutti gli attori coinvolti Efficacia → le attività sono monitorate e la soddisfazione è percepita attraverso strumenti strutturati Trasparenza → la visibilità della carta e la partecipazione sono garantite La carta dei servizi della Comunità alloggio Imparando a volare, in particolare, intende dare più visibilità al servizio, comunicando in modo chiaro e dettagliato tutte le informazioni utili alla sua approfondita conoscenza: costituisce in sostanza un contratto tra il servizio e tutti coloro i quali, a vario titolo, sono interessati alle attività educative. Procedura di realizzazione Questa carta è stata redatta dall’equipe pedagogica e da un referente della Cooperativa E.T.I.C.A. ente gestore del servizio. La carta del servizio viene rielaborata con cadenza annuale, per registrare le eventuali modifiche del servizio stesso, garantire la partecipazione e il miglioramento continuo. Procedura di informazione La carta del servizio viene: - trasmessa agli Enti preposti alle procedure autorizzative, di convenzionamento o di accreditamento - presentata ai Servizi territoriali - esposta all’interno del servizio - esposta con la massima diffusione attraverso gli strumenti informatici - condivisa con le ospiti durante le procedure di accesso al servizio 3 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE ENTE EROGATORE ENTE EROGATORE La Cooperativa Sociale E.T.I.C.A. (Energy To Increase Children Assistance) ONLUS dal 1999 svolge la propria attività nel settore socio-educativo, in autonomia ed in rete con enti pubblici e privati, ponendo particolare attenzione alla tutela dei soggetti svantaggiati. Con la costituzione di una cooperativa formata da sole donne E.T.I.C.A. ha scommesso sulla propria capacità di declinare al femminile il lavoro sociale puntando sullo strumento della relazione e trasformando la passione in competenza. I soci della Cooperativa sono attualmente 19 quasi tutti operanti nei servizi, ad essi si aggiunge, da giugno 2006, la Coopfond S.P.A. in qualità di socio sovventore. Alle risorse interne alla Cooperativa si associano altre professionalità esterne, indispensabili alla realizzazione delle diverse attività operative e di gestione. Gli operatori impiegati sono in possesso delle competenze specifiche e di una consolidata esperienza nell'ambito dei servizi socio-educativi. Mission La Cooperativa E.T.I.C.A. si impegna concretamente nella lotta contro l'esclusione sociale e promuove il benessere di bambini, adolescenti, donne e famiglie in difficoltà per valorizzarne le risorse e offrire loro opportunità di crescita. Aree di intervento e servizi E.T.I.C.A. propone valide esperienze educative e di accoglienza per bambini, adolescenti, donne e famiglie operando nel campo dei servizi all’infanzia, dei servizi di accoglienza residenziale, di sostegno alle famiglie, delle attività contro il maltrattamento e l’abuso. I servizi erogati sono organizzati in due aree:. - Servizi d’accoglienza residenziale: la Comunità alloggio per minori Imparando a volare e il Gruppo appartamento L’altra metà del cielo sono entrambi situati sul territorio della Municipalità 5 (Arenella-Vomero) del Comune di Napoli. Prevedono l’accoglienza di ragazze vittime di abbandono, maltrattamento e abuso intrafamiliare di età compresa fra gli 11 e i 21 anni, collocate dai Servizi Sociali territoriali o dal Tribunale per i Minorenni. Sono dei luoghi protetti finalizzati alla tutela di ragazze adolescenti e giovani donne per la rielaborazione delle loro difficili storie familiari e ambientali in un ottica di superamento del trauma e di avvio all’autonomia. - Servizi educativi per l’infanzia: E.T.I.C.A. è impegnata nella gestione di una ludoteca aziendale presso il C.N.R. Area di Ricerca Napoli 1, nell’ambito del Programma di interventi per l’accordo territoriale di genere con l’obiettivo specifico di migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere. Il Progetto è realizzato dal CNR-CUG in partenariato con E.T.I.C.A., il Comune di Napoli-Municipalità 5 Arenella-Vomero, il Centro-Distretto Sanitario 27 (Arenella - Vomero) ASL NA1, la Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli CGIL Napoli, UST CISL Napoli, UIL Napoli e Campania, il PRIMM s.r.l. . Sedi La Cooperativa ha due sedi operative, situate nella Municipalità 5 (Arenella –Vomero) a Napoli, in pieno contesto urbano: la Comunità alloggio per minori Imparando a volare e il Gruppo appartamento L’altra metà del cielo. In questa struttura è presente una zona uffici, sede legale della Cooperativa. 4 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Rete e territorio La Cooperativa è inserita in reti sociali nazionali e territoriali: aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e partecipa alle attività del Settore Infanzia di Legacoopsociali Nazionale; è partecipata dal fondo mutualistico Coopfond SpA; è socia del Gruppo di imprese sociali GESCO. È socia del CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia; è membro della Fondazione Affido Onlus, per la sensibilizzazione, formazione e promozione dell’affido familiare; fa parte del Tavolo Municipale del Terzo Settore, istituito dalla Municipalità 5, organismo che raccoglie i soggetti che partecipano attivamente alla costruzione del sistema locale di welfare e che sono interlocutori privilegiati dell’Ufficio di Piano Municipale. La rete territoriale legata ai servizi operativi si traduce in un lavoro quotidiano in sinergia con le altre figure istituzionali coinvolte in ogni presa in carico, come famiglie, scuole, ASL, consultori, servizi sociali, luoghi di aggregazione giovanile, forze dell’ordine. E.T.I.C.A. ha stabilito numerosi scambi esperienziali, sanciti da convenzioni e protocolli d’intesa, con altri enti, pubblici e privati, ed è sede di stage per numerose iniziative. 5 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE INFORMAZIONI SUL SERVIZIO LA COMUNITÀ ALLOGGIO Area di attività I servizi di accoglienza residenziale sono finalizzati alla cura, protezione e tutela di minori e giovani temporaneamente privi di idoneo ambiente familiare. Essi hanno prevalentemente fini riparativi in situazioni di rischio o danno evolutivo, qualora la famiglia di origine non riesca a fronteggiare e quando non sia possibile l’affidamento familiare (art.2, comma 2, L. 149/01). Obiettivo principale dell'intervento è garantire all’utente del servizio favorevoli opportunità di crescita e relazioni affettive, nonché riparazione degli eventuali danni subiti. Le ragazze vengono affidate dai servizi sociali dei Comuni (legge 184/83 ed ex art. 403 cod. proc. Civile, provvedimento d’urgenza emesso dal Sindaco) con decreto del Tribunale per i Minorenni. Il servizio Comunità alloggio La Comunità alloggio per minori Imparando a Volare, nata da un progetto finanziato dalla Fondazione Oliver Twist ONLUS di Milano, è un servizio educativo residenziale a carattere comunitario caratterizzato dalla convivenza di un gruppo di giovani con la presenza di operatori professionali che assumono il ruolo di adulti di riferimento. Accoglie minori di sesso femminile di età compresa fra i 13 e i 18 anni temporaneamente o definitivamente allontanate dai loro nuclei familiari con decreto del Tribunale per i Minorenni per problemi prevalentemente legati al maltrattamento e all’abuso intrafamiliare. Per i casi in cui si ritenga opportuno non interrompere il percorso educativo-formativo, in accordo con i Servizi Sociali e il Tribunale, la fascia di età può essere elevata a 21 anni. Imparando a Volare si configura come momento transitorio di tutela e di accompagnamento per l’elaborazione delle proprie esperienze di vita e per il recupero dei legami parentali con la famiglia di origine, attraverso un’accurata ed attenta azione di mediazione con i genitori e le altre figure di riferimento coinvolte. Ove non sia possibile recuperare i legami familiari la Comunità si impegna a promuovere altre soluzioni come l'affido, l'adozione o il sostegno al raggiungimento dell'autonomia. La sede La sede del servizio si trova nel centro cittadino, quartiere Vomero (Municipalità 5) in via De C. Nardis n. 26, in uno stabile condominiale in cui risiedono numerose famiglie. L'appartamento, di circa 160 mq., dotato di due balconi, è così suddiviso: una zona per le minori ben schermata ed indipendente costituita da: un disimpegno; tre camere da letto doppie; due bagni; una zona comune costituita da: - un ingresso attrezzato; - un disimpegno; - una cucina; - una veranda attrezzata attigua alla cucina; - una lavanderia; - un ambiente soggiorno con zona studio; una zona a servizio degli operatori costituita da: un ampio locale con zona studio e zona notte; un bagno. 6 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Attività previste La Comunità è un servizio a dimensione familiare, funzionante per 24 ore al giorno e per 365 giorni l’anno che garantisce assistenza e sostegno agli ospiti. Le attività rispecchiano prevalentemente le normali attività quotidiane di un nucleo di adolescenti, pertanto, si svolgono all’interno della casa e sul territorio. Le azioni educative sono svolte dagli educatori e dal personale educativo. In conformità con le direttive generali la COMUNITÀ amministra le seguenti funzioni: la gestione economico/amministrativa; la gestione delle risorse umane; la formazione permanente del personale; i rapporti con gli Enti competenti; il rapporto con i Servizi sociali; i rapporti con le famiglie; i rapporti con la scuola; l'assistenza medica delle minori; gestione delle emergenze; l'organizzazione e la gestione delle attività interne ed esterne della Comunità; Stesura e attuazione del Progetto educativo delle minori; il quotidiano della vita comunitaria. Nello specifico per quanto riguarda le attività delle ospiti gli educatori garantiscono: - assistenza e tutela delle minori; supporto e condivisione della vita quotidiana in casa; accompagnamento a scuola, supporto nei percorsi scolastici o nelle diverse scelte legate all’educazione e all’inserimento lavorativo; accompagnamento alla partecipazione alle attività esterne (seminari, giornate esplicative e laboratori di apprendimento a laboratori artistici, attività relative all’educativa territoriale, ai centri sportivi, alle manifestazioni di quartiere, alle feste di piazza, attività estive); affiancamento alle attività volte allo sviluppo della conoscenza del territorio; affiancamento alle attività di cura (terapie psicologiche, cure mediche); supporto emotivo e relazionale; accompagnamento nei rapporti con le famiglie di origine. I rapporti e le forme di integrazione con la Comunità locale La scelta per la COMUNITÀ Imparando a volare dell’ubicazione sul territorio della Municipalità 5 del Comune di Napoli è stata determinata proprio dalla volontà di investire sull’integrazione delle utenti in un territorio ricco di risorse, materiali, ma anche sociali. L’impegno dell’equipe educativa è quello di creare o ad agevolare sul territorio, in maniera monitorata, occasioni di aggregazione e socializzazione per le utenti attraverso una diffusione della conoscenza del servizio, accrescendo nella Comunità locale l’idea che la Comunità alloggio sia un bene comune da tutelare per il benessere di tutti. La Comunità è facilmente raggiungibile, anche con i mezzi pubblici, e le ospiti possono accedere con facilità ai servizi presenti sul territorio, permettendo la realizzazione di un progetto di rete, il ruolo del servizio è tra gli altri, infatti, quello di fungere da mediatore tra i diversi attori della vita delle ragazze: famiglia, servizi sociosanitari, scuola, istituzioni, ambiente lavorativo e altre agenzie di servizi.. Tra la struttura di accoglienza e il territorio è fondato un rapporto di scambio affinché le iniziative di intervento possano essere situate nell'ambito di una reale strategia formativa a favore della giovane ospite. Ne consegue che il progetto educativo della Comunità è raccordato con i progetti di altre istituzioni formative territoriali (scuola, associazioni, ecc.). 7 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE L'equipe della Comunità attiva la rete sociale all'atto dell’ingresso in struttura; perché ciò possa avvenire viene preventivamente approntato un lavoro di presentazione del servizio al territorio e vengono avviati protocolli d'intesa con enti pubblici e privati. L'equipe mantiene contatti periodici con la scuola, il Tribunale, il centro servizi sociali, attori coinvolti nel processo di monitoraggio e valutazione. È cura dell'equipe, inoltre, valutare le proposte del quartiere (progetti di formazione professionale, laboratori artigianali, centri sportivi e di aggregazione, gruppi di associazione giovanile, etc.) verso cui indirizzare le ragazza nel rispetto delle loro attitudini. Le tariffe Le rette giornaliere per l'accoglienza residenziale nelle diverse strutture sono quelle stabilite dal la Regione Campania con la Deliberazione n. 1351 – Determinazione delle tariffe di cui all'art. 27 del Regolamento Regionale n. 6 del 18 dicembre 2006, riferite ai servizi residenziali rivolti a minori e donne e successivi adeguamenti. Le rette sono definite dalle singole amministrazioni comunali e corrisposte pro-capite/pro-die. MODALITÀ DELL’EROGAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI Le modalità di apertura della struttura e di funzionamento del servizio La Comunità alloggio per minori Imparando a volare assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno, garantendo assistenza e sostegno agli ospiti nell’arco delle 24h. Le regole di comportamento delle ospiti Le regole costituiscono una parte fondamentale per la vita comune e sono stabilite in modo condiviso e partecipato, tuttavia le minori ospiti sono tenute a rispettare alcune regole basilari: - le ospiti sono tenute a curare la propria igiene personale e l’ordine ed la pulizia della propria camera e degli ambienti comuni attraverso turni stabiliti per le pulizie; - le ospiti sono tenute a trattare con cura la casa e le dotazioni degli spazi privati e comuni; - è vietato introdurre in struttura e, comunque, in ogni caso, fare uso di droghe e alcol; - è vietato portare all’esterno dotazioni della struttura; - le ospiti sono tenute al rispetto di spazi e necessità delle altre persone presenti in struttura; - le ospiti sono tenute a rispettare gli orari propri della struttura e a concordare le uscite straordinarie e/o oltre il limite orario previsto, con l’equipe pedagogica; - le visite di parenti e/o amici sono stabilite in accordo con il gruppo e gli educatori in servizio; - le ospiti sono obbligate a rispettare i propri impegni e, in generale, tutto ciò che è previsto dal progetto educativo individuale stabilito in accordo con i Servizi Sociali territoriali. I criteri deontologici cui gli operatori devono attenersi Riguardo al codice deontologico a cui gli operatori devono attenersi ci si rifà al codice deontologico per gli Educatori Professionali stilato dall’Associazione Nazionale Educatori Professionali (aprile 2002) consultabile sul sito dell’ANEP, o su http://www.segnalo.it/POLSER/PROFSOC/segrprof-2002.htm Le prestazioni e i servizi forniti L’altra metà del cielo s'impegna a offrire accoglienza in uno spazio salubre, curato e personalizzato e a supportare le ospiti con una costante azione educativa, progettando in rapporto all'età ed ai livelli di maturità delle ospiti la loro partecipazione all'organizzazione e alla gestione della vita comunitaria; gestendo delle dinamiche di gruppo; sostenendo le minori nel percorso di studio o provvedendo al loro avviamento professionale; favorendo la socializzazione 8 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE e la crescita culturale anche attraverso attività realizzabili al di fuori dell'ambiente comunitario; sostenendo le ospiti nei loro percorsi di autonomia e autodeterminazione. La Comunità, poi, garantisce la tutela della salute delle ospiti e, in caso di ricovero ospedaliero la presenza di una figura educativa in assistenza. Garantisce, inoltre, il rispetto delle normative legate all’igiene, alla sicurezza alimentare, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla privacy. Le coperture assicurative I dipendenti, gli operatori, i volontari e le utenti, sono coperti da assicurazione contro rischi, infortuni e responsabilità civile mediante polizza assicurativa. Gestione dati e privacy A tutela del corretto trattamento dei dati personali acquisiti durante il percorso di qualità, vengono seguite le indicazioni dettate dal decreto legislativo del 30 giugno 2003 n°196. Tutte le informazioni, quindi, relative agli utenti/clienti non vengono rese pubbliche, salvo consenso scritto del diretto interessato. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dell’utente. Ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. n.196/2003, pertanto, forniamo le seguenti informazioni: I dati comuni forniti verranno trattati per le seguenti finalità: accesso al servizio; gestione del servizio; adempimenti amministrativi; Il trattamento sarà effettuato con modalità manuali e informatizzate. Il conferimento dei dati è obbligatorio per la gestione organizzativa, educativa e per la sicurezza delle utenti. L'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta la mancata esecuzione del servizio. Il trattamento riguarderà anche dati personali rientranti nel novero dei dati "sensibili", vale a dire dati idonei a rivelare lo stato di salute, la storia personale e lo stadio evolutivo (es.: anamnesi, notizie attestanti lo stato di salute, programmi terapeutici e di prevenzione, schede d’osservazione, etc.). Il trattamento che sarà effettuato su tali dati sensibili, è realizzato per i seguenti fini : tutela della salute; percorsi educativi individualizzati; attività di sostegno ai percorsi di trattamento e cura. Il trattamento sarà effettuato con modalità manuale. Il titolare del trattamento è: Coop. Soc. E.T.I.C.A., Via Pigna 92, 80128 – Napoli, inserita nel registro dei trattamenti del Garante per la protezione dei dati personali con numero 2006032900127249. Le procedure per la gestione informatizzata della documentazione sono descritte in una specifica relazione ivi allegata. ACCESSO ALLE PRESTAZIONI Modalità di affidamento e di accesso al servizio L’affidamento alla Comunità alloggio è disposto prevalentemente: 1. dall’Autorità Giudiziaria Minorile ai sensi degli artt. 330 – 333 e seguenti del c.c., quando ricorrono le condizioni previste dalla normativa vigente; 2. dalla Pubblica Autorità ai sensi dell’art. 403 c.c. per i casi di estrema urgenza e di abbandono o grave pregiudizio per la giovane; 3. dal Dirigente del Servizio Sociale del Comune di provenienza dell’utente con decreto amministrativo. 9 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE L’inserimento dovrà comunque tener conto di quanto previsto all’articolo 4 del D. lgs 104/01, con particolare riferimento ai tempi di permanenza nella struttura. Criteri di accesso al servizio L’ammissione della minore viene sottoposta ad una valutazione amministrativa e ad una valutazione fondata su criteri educativi legati all’anamnesi della ragazza e alle possibilità che questo tipo di percorso sia rispondente alle sue esigenze e che sia compatibile con il percorso del gruppo. Ammissioni Le ammissioni delle minori in Comunità sono concordate con il Servizio Sociale competente, effettuando una previsione temporale del periodo di permanenza. In seguito alla richiesta di inserimento il coordinatore convoca lo staff amministrativo/gestionale e l’equipe pedagogica per valutare la realizzabilità dell’ammissione. La raccolta iniziale dei dati avviene da parte dell’equipe pedagogica, che ha il compito di verificare la compatibilità del caso con la situazione delle altre ospiti presenti. A tal fine si prevedono degli incontri di avvicinamento durante i quali la minore sia messa nelle condizioni di “conoscere e farsi conoscere”. In una prima fase la responsabile della Comunità accompagnata da un’educatrice incontrerà la minore presso i servizi sociali di appartenenza o presso la sua abitazione Successivamente la ragazza viene invitata a trascorrere qualche pomeriggio in Comunità per prendere parte a momenti di aggregazione quali il pranzo o le attività laboratoriali. Questi momenti, infatti, percepiti come informali, permettono alle minori di potersi esprimere liberamente. Le ragazze già presenti in struttura sono, infatti, sia veicolo facilitatore di informazioni, sia corsie preferenziali capaci di “agganciare” le nuove arrivate e condurle facilmente nella reale vita comunitaria. Successivamente a tali incontri di avvicinamento avviene l’ammissione vera e propria. Responsabili del procedimento della presa in carico e figure professionali coinvolte Le procedure d’accesso dunque sono le seguenti: PROCEDIMENTI Richiesta di inserimento Ricevimento della richiesta Valutazioni amministrative e organizzative Verifica delle attitudini, motivazioni e risorse della minore, dei requisiti di compatibilità con il gruppo delle utenti e dell’anamnesi, attraverso il confronto con committente ed inviante Incontri di avvicinamento dell’aspirante utente del servizio e presentazione del servizio Accesso REFERENTI PER LA REALIZZAZIONE Istituzioni preposte (Servizio Sociale del Comune richiedente) Coordinatore della Comunità alloggio Staff d’area ammistrativo-gestionale della Cooperativa e coordinatore della Comunità alloggio Equipe multi professionale integrata Coordinatore della Comunità alloggio Equipe pedagogica 10 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Il Coordinatore comunicherà tempestivamente a mezzo fax l’avvenuto inserimento all’Ente di competenza e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli. Documentazione richiesta per l’accesso All’ingresso in Comunità si richiede che al verbale di affidamento sia allegata una relazione a cura dei Servizi Sociali di riferimento contenente: dati di conoscenza sulla storia e la personalità dell’utente; dati di conoscenza sulla famiglia e/o altre figure di riferimento (storia familiare, natura del disagio, possibilità e disponibilità al recupero); finalità specifiche che si intendono perseguire con l'intervento relativamente ai problemi individuali dell’utente e della sua famiglia, declinando risultati attesi di medio e lungo periodo; durata presunta dell'intervento. Inoltre: libretto di vaccinazioni e tessera sanitaria; eventuale documento di riconoscimento; codice fiscale. Modalità di ricevimento delle richieste di accesso Le domande di richiesta di accesso devono essere redatte per iscritto e inoltrate direttamente alla sede del servizio residenziale all’attenzione del coordinatore del servizio. Tempi di risposta e liste d’attesa I tempi di risposta sono variabili e determinati dalle esigenze specifiche e contingenti della Comunità alloggio, dell’utente e del committente. Si terrà conto, ad ogni modo, dell’ordine cronologico della richiesta d’accesso, pur senza la presenza di liste d’attesa Modalità di dimissioni dal servizio L’affidamento alla Comunità alloggio può concludersi quando il Centro Servizi Sociali Territoriale, in accordo con tutti gli operatori coinvolti e l’utente, constatato il perseguimento degli obiettivi prefissati e osservate le eventuali prescrizioni dell’A.G., ne propone il termine all’Ente inviante per le decisioni consequenziali. Qualora sopraggiungano condizioni che rendono inattuabile il P.E.I., l’ospite può essere dimessa previa valutazione congiunta fra gli operatori sociali coinvolti e il coordinatore della Struttura, secondo modalità e tempi concordati. ASSETTI ORGANIZZATIVI Profili professionali Nel servizio operano: - 1 coordinatore in possesso di laurea magistrale in Scienze dell’educazione. - 4 figure professionali di III livello (laureate in Scienze dell’educazione e Psicologia). - 1 figura professionale di II livello (Operatore d’infanzia). - 1 figura professionale (OSA) funzionale alla realizzazione delle attività. Responsabilità organizzative e di funzione Gli educatori articolano la loro presenza nella struttura con turni adeguati alle necessità di continuità dell’azione educativa, in modo da mantenere stabili le figure di riferimento per le ospiti, garantendo la presenza per 24 ore al giorni per 365 giorni l’anno. La nostra equipe rappresenta una linea unitaria, un modello adulto serio e rassicurante, che è in grado di individuare le possibilità di sviluppo e di maturazione della ragazza attraverso una comprensione del suo vissuto e la condivisione del suo presente. 11 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Il coordinatore amministra le seguenti funzioni: - di coordinamento, supervisione, monitoraggio e valutazione dell’equipe; - di raccordo con Ente gestore, Istituzioni e Rete; - organizzativo-gestionali; - educative nei confronti del gruppo delle utenti; - di monitoraggio e valutazione del progetto educativo delle ospiti. L’equipe svolge queste funzioni: - educative nei confronti del gruppo delle utenti; - di organizzazione e gestione delle attività interne ed esterne; - di progettazione, monitoraggio e valutazione del servizio; - di gestione delle dinamiche di gruppo e lettura dei bisogni delle utenti; - di accompagnamento ai rapporti con la rete interna ed esterna. Piano di formazione del personale Riparare richiede conoscenza e riconoscimento dei danni che la violenza produce nella persona in evoluzione. La consapevolezza del proprio ruolo e la formazione sono elementi imprescindibili per gestire una corretta presa in carico del minore vittima di maltrattamento e abuso. Gli operatori della COMUNITÀ Imparando a volare sono impegnati mensilmente in attività formative condotte da un professionista esperto nelle tematiche dell’abuso e del maltrattamento del Consultorio Familiare di Napoli dell’Isitituto G. Toniolo. La Cooperativa E.T.I.C.A., come socia CISMAI, sostiene la partecipazione degli operatori della Comunità a tutte le giornate formative organizzate in Regione e quella dei delegati ai convegni nazionali. Sono realizzati mensilmente, inoltre, incontri di supervisione psicologica: gli educatori, svolgendo un lavoro molto impegnativo dal punto di vista emotivo, hanno la necessità imprescindibile di un momento mensile di supervisione, guidati da una psicologa esperta in dinamiche di gruppo nel lavoro sociale. Tale riunione offre loro la possibilità di analizzare i loro vissuti emotivi e di rielaborarli in maniera funzionale al fine di migliorare il loro lavoro quotidiano con le utenti. IL PROGETTO EDUCATIVO GENERALE Metodologia Imparando a volare è una Comunità alloggio a modello tutelare1. La filosofia che sottende l’agire è strettamente connessa al concetto di tutela che, nelle situazioni di maltrattamento, si realizza attraverso la conciliazione di due istanze fondamentali: da una parte mettere in atto azioni protettive in riferimento alle condotte pregiudizievoli dei genitori, dall’altra pensare come indispensabile per il minore la costruzione di un progetto di vita. Le funzioni che vengono presidiate sono: protezione, cura e riparazione, sostegno psicologico, accompagnamento all’autonomia. Il principio alla base del progetto educativo è che una relazione sana rappresenti l’esperienza riparativa in grado di curare e favorire consapevolezza rispetto alle proprie scelte di vita. L’obiettivo è di consentire alle ragazze di ridisegnare un tracciato che si stava connotando come a rischio, cercando di fermarlo o di invertirne la rotta. I servizi residenziali sono un luogo in cui è 1 A partire dalla fine degli anni ’80 si sono costituite in Italia alcune comunità d’accoglienza con una progettualità mirata al lavoro con i minori vittime di gravi maltrattamenti e/o abusi, allontanati dal nucleo familiare su provvedimento dell’autorità giudiziaria. Le esperienze realizzate dalle equipe educative all’interno di questi contesti, e il successivo confronto circa la metodologia adottata, hanno portato alla definizione di un modello di lavoro condiviso basato su alcuni presupposti e su una conseguente definizione di obiettivi, strategie e strumenti d’intervento. E. Quarello, IL MODELLO TUTELARE NELLE COMUNITÀ PER MINORI, in PROSPETTIVE SOCIALI E SANITARIE n.6/2006” 12 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE possibile rielaborare le proprie esperienze, in cui poter scegliere la direzione da dare alla propria vita nel rispetto delle proprie idee e dei propri tempi. Gli obiettivi sono fondati sulla progettualità generale e personalizzati secondo il caso, pertanto, criterio fondamentale per elaborare progetti educativi individualizzati (P.E.I.) è l'attuazione di percorsi, definiti secondo le esigenze della singola utente, che tengano conto della storia personale e familiare, le problematiche e le potenzialità di base. Considerando i bisogni, l'intervento individuale deve presentare un significativo grado di flessibilità ridefinendosi, laddove sia necessario, in una prospettiva progettuale di tipo evolutivo, senza che la linea educativa perda di congruenza. Finalità generali Assicurare accoglienza e cura; offrire assistenza e tutela: gestire la quotidianità con una costante azione educativa; organizzare attività finalizzate all’autonomia individuale; promuovere attività formative e di inserimento lavorativo; recuperare i legami familiari o promuovere altre soluzioni come l'affido, l'adozione o il sostegno al raggiungimento dell'autonomia. Obiettivi specifici - Sostenere il superamento della condizione di disagio psicologico ed esistenziale, in particolare legato al maltrattamento e l’abuso; - fornire strumenti per difendersi dai “riattivatori dei traumi”; - rimotivare e sostenere lo sviluppo dell'identità personale e sociale; - sostenere lo sviluppo di relazioni interpersonali significative a livello educativo e affettivo; - favorire, laddove possibile, il recupero dei legami pregressi e la costruzione di nuovi legami; - rafforzare l'autostima, il senso di autonomia e responsabilità e lo sviluppo delle capacità; - favorire l'approfondimento della conoscenza di sé, la scoperta di attitudini e potenzialità, la manifestazione dei bisogni inespressi; - sostenere il rafforzamento dell'autostima, il senso di autonomia e responsabilità, lo sviluppo delle capacità creative, critiche ed espressive, nonché delle competenze cognitive e comportamentali della sfera affettiva e comunicativo-relazionale; - aiutare a costruire una solida capacità di prendersi cura di se stessi, della propria abitazione, delle proprie relazioni, come di un lavoro che possa garantire il mantenimento di tutte le spese personali; - favorire la capacità di gestire approcci integrati di ascolto, flessibilità e regole; - rispondere adeguatamente ai bisogni di identificazione, di costruzione dell'individualità, di relazione, di appartenenza, di espressione, di autonomia, di riservatezza, assicurando alle ospiti accolte un ambiente sereno, attenzione, protezione e cura; - attivare le risorse dell'ambiente, formali ed informali, collaborando con i servizi sociali territoriali e tutti gli attori coinvolti nel processo, al fine di determinare una forma di intervento che sia la più appropriata; - evidenziare il senso di circolarità dell’intervento (committente/società civile→ servizio educativo→ utente→ committente/società civile), per acquisire consapevolezza del sentirsi parte attiva della società. - Stimolare la capacità della resilienza. Strumenti educativi Gli strumenti utilizzati sono i seguenti: 13 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE La Comunità come setting: la Comunità è un setting di lavoro, ossia il luogo privilegiato che si fa “contenitore” di relazioni che si alimentano di regole in comune, scambi educativi, condivisione di vita quotidiana, lavoro sulla gestione delle emozioni… al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti. Ne deriva una suddivisione di ruoli e competenze anche per le minori. La Comunità si propone come setting allargato in cui vengono attivati interventi a più livelli e raggiunti obiettivi del progetto educativo di ogni utente e contemporaneamente del gruppo nel suo complesso. La relazione educativa la filosofia della relazione come bisogno e come scelta spinge a considerare la relazione di tipo educativo come una relazione privilegiata in cui i due attori, minore ed educatore, scelgono insieme un percorso comune da compiere. La Comunità si pone nell’ottica di promuovere un’apertura verso l’adolescente stimolandola al confrontoincontro. L’evasione della domanda di aiuto da parte dell’adulto e la difficoltà della ragazza di formulare una richiesta di aiuto non hanno ragione d’essere se il confronto all’interno del gruppo diviene uno scambio reciproco di esperienza, reso naturale dalla condivisione del medesimo luogo di vita. Il gruppo: è uno strumento educativo, che consente l’interiorizzazione delle regole e stimola non solo al confronto ma all’assunzione di responsabilità, seppure minime, nell’ambito della gestione della casa a della vita in comune, stimolando così anche il senso di appartenenza e partecipazione attiva. Il gruppo dei pari per i minori nella pre-adolescenza e adolescenza costituisce un vero e proprio “laboratorio sociale” e di sperimentazione, ed è ad esso che le minori vanno indirizzate, nel rispetto delle loro scelte; mentre la presenza di adulti in Comunità, con precisi valori di riferimento, garantisce il confronto con le minori e assicura una gestione del conflitto generazionale, funzionale alla crescita delle minori stesse. Il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I) l’elaborazione del P.E.I. sarà utilizzata per rimotivare, accogliere, sostenere lo sviluppo dell’identità personale e sociale. I progetti individuali devono essere articolati in tutte le fasi (conoscenza e osservazione; bilancio di risorse; obiettivi finali ed intermedi; strumenti operativi interni ed esterni alla struttura; verifica e valutazione. Considerando i bisogni della minore, l’intervento individuale deve presentare un significativo grado di flessibilità ridefinendosi, laddove sia necessario, in una prospettiva progettuale di tipo evolutivo senza che la linea educativa perda di congruenza. Accompagnamento all’autonomia: ogni scelta, nel rispetto dei ruoli, è comune all’educatore e alla minore, che insieme gestiscono le opportunità di formazione e di crescita, ne deriva l’assunzione del proprio ruolo e la capacità di scegliere la propria modalità di relazione. Il primo intervento dell’educatore sarà mirato alla valutazione del grado di gestione di sé e all’attivazione di strategie educative che consentano il conseguimento o l’accrescimento dell’autonomia e della maturità intellettuale ed affettiva. Laddove sia possibile in tempi brevi, la minore sarà stimolata al potenziamento delle proprie competenze e all’assunzione della propria responsabilità nella scelta di un percorso di formazione. METODOLOGIE DI PROGETTAZIONE MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Metodologia di progettazione e monitoraggio e valutazione La metodologia di progettazione si fonda sulle seguenti linee guida: Alta definizione della progettazione ex ante .Ai fini di una precisa e valida progettazione ex ante, grande attenzione è data alla costruzione di strumenti per la progettazione, la raccolta di dati, sia quantitativi sia qualitativi, il monitoraggio e la valutazione, che siano precisi, numerosi e vari. Partecipazione: Un elemento distintivo della progettazione del gruppo appartamento è la progettazione partecipata da parte delle utenti, alla quali viene richiesto di assumere, sostenute e guidate, un ruolo attivo nella costruzione del proprio progetto educativo. 14 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE La partecipazione è intesa anche come forma di trasparenza e collaborazione con il committente, le famiglie degli utenti e il territorio. Congruenza: Il perseguimento degli obiettivi del PEI è verificato attraverso l'osservazione di fatti e comportamenti significativi (pertinenti e discriminanti in rapporto all'obiettivo), rilevabili (né troppo frequenti né troppo rari), osservabili (riscontrabili in termini di presenza o assenza del comportamento), così da seguire il percorso dell’utente in maniera congruente con i suoi bisogni.La congruenza riguarda inoltre la rispondenza con gli obiettivi socio-educativi del committente. Flessibilità: La programmazione del progetto educativo mantiene un indispensabile carattere individuale e, soprattutto, un alto livello di adattabilità. Efficacia valutata ex post:La valutazione dei dati quantitativi e qualitativi riguardo i risultati ottenuti in riferimento agli obiettivi prefissati, e l’analisi delle difficoltà e delle strategie messe in campo, sono gli elementi fondanti dell’analisi dell’efficacia dell’intervento. Incontri dei gruppi di lavoro come strumento Le riunioni di equipe e dei gruppi di lavoro costituiscono lo strumento cardine di ricomposizione del lavoro di fronte sia ai cambiamenti (auspicati e non) fisiologicamente connessi con la erogazione dei servizi, sia alle necessità di riorganizzazione, intese come ricerca di forme più efficaci/efficienti di organizzazione del modello operativo iniziale. Attraverso la partecipazione delle persone, favoriscono e promuovono un’elaborazione condivisa e positivamente orientata alla vision del servizio, e rappresentano una modalità organizzativa che consente di trattare questioni diverse, agendo simultaneamente sia più piani. A questa categoria appartengono le seguenti tipologie di incontri: Riunione ordinaria dell’èquipe del servizio, finalizzata alla disamina delle variazioni apportate alla erogazione ordinaria del servizio. lo strumento utilizzato è il verbale. Gli educatori si incontrano settimanalmente per la progettazione e la verifica degli interventi. La riunione è uno strumento di lavoro indispensabile perché costituisce un’occasione di confronto fra gli operatori. Incontri di supervisione psicologica: gli educatori , svolgendo un lavoro molto impegnativo dal punto di vista emotivo, hanno la necessità imprescindibile di un momento mensile di supervisione, guidato da una psicologa esperta in dinamiche di gruppo. Tale riunione offre loro la possibilità di analizzare i loro vissuti emotivi e di rielaborarli in maniera funzionale al fine di migliorare il loro lavoro quotidiano con le utenti. Strumenti descrittivi La Carta del servizio, fornisce informazioni sull’ente erogatore, sull’offerta dei servizi, sull’accesso alle prestazioni, sugli assetti organizzativi, sulle metodologie utilizzate, sulle modalità di erogazione e funzionamento dei servizi e sugli standard di qualità, in un percorso di nuova consapevolezza improntato ad una maggior comunicazione e condivisione al pubblico del pensiero progettuale dei servizi, e ad un impegno a rendere fruibile all’utenza attraverso una documentazione aggiornata questo processo. La carta del servizio va modificata quando il servizio stesso presenta delle variazioni significative tali da essere comunicate al pubblico. Strumenti organizzativi Gli strumenti organizzativi obbligatori per la gestione e organizzazione della Comunità sono accompagnati da strumenti facoltativi progettati dall’equipe per il miglior funzionamento organizzativo: REGISTRI/compilazione quotidiana o all’occorrenza: 1. Foglio firme del personale educativo (controllato ma non vidimato) 2. Registro dati dei volontari (vidimato dalla procura) 3. Registro delle uscite (anche con notte) delle utenti (vidimato dalla procura) 4. Registro incontri all’interno della Comunità (vidimato dalla procura) 15 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE 5. Elenco nominativi delle famiglie che hanno incontri con le utenti con indicazione di chi le ha segnalate AGENDE /compilazione quotidiana: 1. Agenda telefonate in entrata e in uscita 2. Agenda promemoria per la gestione dei piccoli impegni quotidiani (spesa, commissioni, etc…) 3. Agenda appuntamenti ed incontri previsti (psicologa, genitori, attività sportive, etc…) 4. Agenda delle spese effettuate VERBALE RIUNIONE D’EQUIPE/settimanale FASCICOLO UTENTE ( anamnesi: dati socio anagrafici e di presa in carico,data e modalità di accesso al servizio, motivazione della richiesta dell’intervento, tipo di attività svolte, eventuali cambiamenti osservati, annotazioni varie e storia pregressa, situazione psicologica, la storia nei servizi residenziali…) Strumenti pedagogici PEI/compilazione semestrale 1. OSSERVAZIONE (DIARIO DI BORDO, QUADERNINI, SUL MODELLO TUTELARE) 2. RELAZIONE DELL’ASSISTENTE SOCIALE AGENDE, VERBALI, RELAZIONI, PISTE MONITORAGGIO STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE DATI QUANTITATIVI E QUALITATIVI Gli strumenti per la rilevazione dati obbligatori sono accompagnati da strumenti facoltativi progettati dall’equipe per il miglior esito della raccolta dati: SCHEDE 1. SCHEDA PROCURA/compilazione semestrale (dati anagrafici, informazioni sull’ingresso e la dimissione, notizie sui familiari, notizie sui referenti istituzionali, informazioni sugli incontri, dati sulla provenienza della segnalazione delle famiglie che hanno rapporti con le utenti, percorso evolutivo, aspettative del minore, obiettivi condivisi con l’assistente sociale) 2. SCHEDA INCONTRI/compilazione giornaliera o all’occorrenza (incontri con i familiari, con i tutori, rientri in famiglia) 3. SCHEDA RIASSUNTIVA INCONTRI/compilazione mensile RELAZIONI 1. RELAZIONI AI SERVIZI SOCIALI RELAZIONI AL TRIBUNALE STANDARD DI QUALITÀ Obiettivi, indicatori, standard Le dimensioni su cui si è deciso di valutare la qualità sono: - La Comunità come struttura d’accoglienza La progettazione I requisiti di qualità per l’accoglienza di minori vittime di maltrattamento e abuso di una Comunità tutelare Il processo di erogazione? 16 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE La Comunità come struttura d’accoglienza Qualità Rispondenza con la normativa Accessibilità Obiettivistrumentiazioni La struttura segue i dettami del regolamento 04/ La struttura possiede i requisiti in materia di igiene, igiene alimentare e sicurezza La struttura è facilmente raggiungibile e centrale rispetto ai servizi territoriali La struttura è curata Accoglienza e calore La struttura è gradevole e ben arredata Le utenti possono personalizzare i loro spazi e decidere insieme abbellimenti per gli spazi comuni Indicatori Standard Presenza del provvedimento autorizzativo al funzionamento ai sensi del reg.16/09 Presenza del provvedimento autorizzativo al funzionamento ai sensi del reg.16/09 Presenza un piano per la sicurezza alimentare e di un documento per HACCP Presenza di un Piano del la sicurezza e di un Documento di Valutazione dei Rischi Presenza un piano per la sicurezza alimentare e di un documento per HACCP Quantità di collegamenti di mezzi pubblici e privati Presenza di almeno tre collegamenti di mezzi pubblici e vicinanza con strade importanti del quartiere e con il varco della tangenziale Varietà del tipo di collegamenti E’ possibile raggiungere la struttura a piedi, in auto, in autobus e il quartiere è raggiungibile con la metropolitana Le ragazze possono accedere agevolmente a piedi almeno al 50% dei servizi pubblici e privati del quartiere e il quartiere stesso è centrale ben collegato ad altri servizi in città e provincia La collocazione della struttura, che consente accesso a molti servizi del territorio da parte delle ragazze Presenza di un Piano del la sicurezza e di un Documento di Valutazione dei Rischi Presenza di attività dedicate alla cura della casa all’interno del progetto educativo Lo staff educativo e tutte le utenti partecipano alle attività di cura della casa Presenza di operatori specificamente incaricati dell’organizzazione e della cura della casa Attenzione ai particolari nell’arredo Presenza di un operatore dedicato Gli spazi sono suddivisi, definiti e riconoscibili Sono presenti spazi notte separati, zona giorno e accoglienza e servizi. Presenza di una manutenzione regolare La cooperativa si impegna a provvedere per la manutenzione ordinaria Presenza di spazi dedicati alla personalizzazione Presenza di almeno 1 spazio personalizzabile per ogni ragazza La casa è dotata di suppellettili e decori La progettazione Qualità Obiettivi-strumenti-azioni Indicatori Alta definizione delle progettazione ex ante Aumento della capacità di individuazione definizione dei bisogni nel dettaglio Gli obiettivi sono dettagliati e precisi Standard Il numero medio di items da analizzare al fine di progettare in maniera definita è superiore a 10 17 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Progettazione partecipata La progettazione è frutto di una concertazione che tiene conto del contributo di più attori Esiste un’attenzione al bisogno che viene espresso, raccolto e analizzato Congruenza con i bisogni delle utenti Gli strumenti progettati per il monitoraggio sono numerosi e vari La quantità di strumenti progettati ex ante per realizzare il monitoraggio del servizio è superiore a 4 Gli standard sono verificabili Il numero di standard specifici (verificabili dal singolo utente e con presenza di valore soglia) è superiore a 5 Presenza di riunioni di equipe, di miniequipe psicosociali La Comunità usa le riunioni di equipe e il confronto nelle miniequipe come strumento privilegiato di lavoro Sono previsti momenti di progettazione partecipata con le utenti Sono previsti colloqui individuali di confronto ai fini della progettazione individualizzata Sono presenti strumenti di raccolta del bisogno del singolo utente Sono previsti con le utenti almeno 6 colloqui individuali l’anno Le utenti hanno a disposizione uno strumento per raccontarsi (quadernino individuale) Sono presenti nelle equipe professionisti competenti nella lettura del bisogno Nelle equipe sono presenti, educatori, assistenti sociali, psicologi, operatori d’infanzia, mediatori familiari. Le riunioni d’equipe sono periodiche e regolari Almeno 1 incontro ogni settimana Presenza di PEI aggiornati L’equipe aggiorna il PEI ogni 6 mesi È previsto uno strumento di raccolta del dato di soddisfazione del committente????? La cooperativa, ente gestore, somministra al committente 1 questionario di gradimento l’anno????? Le richieste dei committenti sono state soddisfatte La cooperativa, ente gestore, si impegna a rispettare tutti gli standard Flessibilità delle progettazione educativa in itinere Congruenza con le esigenze dei committenti La progettazione è congruente con le richieste effettuate esplicitamente dal committente 18 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE previsti Efficacia nei risultati valutata ex post Valutazione del raggiungimento degli obiettivi quantitativo e qualitativo L’intervento ha prodotto cambiamenti È presente un sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati di raggiungimento degli obiettivi È presente un sistema di monitoraggio e valutazione dei cambiamenti avvenuti all’atto della dimissione dell’utente Sono stati raggiunti almeno il 60% degli obiettivi Si è prodotto nelle utenti almeno 1 cambiamento migliorativo Requisiti di qualità per l’accoglienza di minori vittime di maltrattamento e abuso di una Comunità tutelare Funzioni Protezione Qualità Protezione fisica e tutela Strumenti e azioni Limitazioni dei contatti con l’esterno in caso di rischio Supervisione sui contatti – incontri intrattenuti dalle utenti Supervisione sull’uso dei mezzi telematici (cellulare, internet) Supervisione delle attività esterne Installazione di protezioni in casa per prevenire episodi critici Incontri protetti Tutela del minore affidato Tutela e rivendicabilità dei diritti da parte del minore rispetto alla Comunità Indicatori Diminuzione dei casi di reiterazione degli episodi di maltrattamento Gli episodi diminuiscono o scompaiono del tutto Contenimento delle reazioni durante gli episodi critici La Comunità si impegna a tutelare l’incolumità fisica delle ospiti in casa Possibilità per le utenti di sentirsi tutelate e libere di affrontare la propria storia passata La Comunità ??? sostituisce la potestà genitoriale Le utenti si sperimentano a sentirsi soggetti di diritto Ricercare la chiave per realizzare il cambiamento in positivo di ognuna Investire sui talenti Sostegno Messa in moto del processo di resilienza Supporto delle potenzialità Standard tutti gli impegni di tutela del minore sono in carico alla Comunità Nella carta dei servizi sono dettagliati i doveri, i diritti e le modalità di reclamo Impegno a trovare almeno un elemento attrattivo del cambiamento per ogni utente Offrire almeno 1 occasione di realizzare un talento ad ogni utente Impegno a trovare almeno una risorsa sufficiente per ripartire Investire sulle risorse residue Stimolo e supporto alla progettualità individuale delle utenti Sostegno nelle difficoltà Presa in carico emotiva ? ? 19 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE strutturali legate alla storia personale Sostegno durante gli episodi di “crisi” Sostegno durante l’iter giudiziario Regole/fermezza Condivisione con il gruppo (di lavoro e delle utenti) Presa in carico Elasticità Condivisione con il gruppo (di lavoro e delle utenti) Comprensione Accompagnamento del coordinatore durante tutto l’iter dei percorsi giudiziari intentati dalle utenti riguardo il maltrattamento e l’abuso Monitoraggio si almeno l’80% dei contatti di ogni utente Percorsi di sostegno all’accesso, alla permanenza e dimissione dalla Comunità Sono previste modalità di accesso, di permanenza e di uscita graduali, e condivise sostenute dall’accompagnamento dell’equipe Presenza di un percorso strutturato Presenza di percorsi per ogni ragazza per la quale la progettualità e il tempo di permanenza sono sufficienti a realizzare una programmazione adeguata Raccolta dati finalizzata ad un’accurata progettazione e alla la redazione del PEI Presenza di strumenti per l’osservazione e di schede per la raccolta dati Presenza di almeno 2 strumenti per l’osservazione e di 3 tipi di schede per la raccolta dati Le modalità di accesso, di permanenza e di uscita sono condivise e possono essere personalizzate Presenza di percorsi individualizzati condivisi Presenza di un percorso personalizzato per ogni ragazza e impegno a condividerlo riguardo le scelte fondamentali Presenza di regole strutturate e chiare e rispetto delle stesse Rispetto delle regole Rispetto Presenza di una progettualità individuale Presenza di una progettualità individuale in almeno il 30% delle utenti Le utenti hanno cura del proprio corpo Presenza di una segni di cura di sè in almeno l’80% delle utenti Incontri con lapsicologa Presenza di un’equipe psicosociale di sostegno alle attività della Comunità Osservazione delle risorse Osservazione delle relazioni Acquisizione da parte delle utenti della capacità di introiettare le regole e di agirle in autonomia Acquisizione da parte delle utenti della capacità di progettare autonomamente Acquisizione da parte delle utenti della capacità di prendersi cura di sé stesse Raggiungimento dell’autonomia emotiva Cura Numero di contatti intrattenuti tra l’equipe e le strutture o le persone con cui le utenti hanno rapporti all’esterno della Comunità L’equipe supervisiona e monitora le attività esterne alla Comunità Possibilità da parte delle utenti di effettuare scelte individuali Autonomia Almeno 1 caso l’anno di denuncia portata in tribunale Accompagnamento alle esperienze esterne Osservazione dei danni Osservazione Numero di casi in cui le utenti hanno la forza di denunciare Offerta di sostegno e strumenti alle utenti per attivare la capacità di progettare Offerta di sostegno e strumenti alle utenti per attivare la capacità di capacità di prendersi cura di sé stesse Supporto psicologico Cura degli ambienti da parte dell’equipe Cura delle utenti da parte dell’equipe 20 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Cura delle relazioni da parte dell’equipe Cura e attenzione nella raccolta degli elementi per la progettazione individualizzata Recupero da parte utenti della relazione con se stesse Creare una capacità di affidamento da parte delle utenti Relazione Costruzione da parte utenti di nuove relazioni in particolare con le figura educative Accoglienza e calore Rimanere riferimento rispetto alla struttura e per la struttura Si tiene conto dell’aspetto relazionale in fase di progettazione e verifica La relazione si svolge su di un piano emotivoaffettivo oltre che cognitivo Continuità di rapporto con i singoli educatori o con le compagne del gruppo Le relazioni non sono conflittuali o comunque ci si impegna a lavorare sulla risoluzione dei conflitti All’aspetto relazionale è dedicata una parte di ogni incontro di staff Costruire un rapporto durevole con almeno 1 persona Ricostruzione da parte utenti delle relazioni danneggiate Il processo di erogazione Processo di erogazione Efficienza L’organizzazione è precisa e tarata sulle esigenze del servizio Monitoraggio delle attività Il servizio segue un sistema di autocontrollo per il proprio miglioramento Strategie di miglioramento Migliorare l’offerta Sostenibilità Rapporto efficiente tra obiettivi e utilizzo risorse impiegate (umane economiche, organizzative) Esistono dei piani organizzativi È presente un sistema di monitoraggio e riprogettazione e di customer satisfation Il servizio attua delle strategie migliorative rispetto alle richieste dei committenti Presenza di strumenti di previsione e valutazione (budget, cash flow) Differenziazione delle fonti di finanziamento I piani i organizzativi vengono rispettati almeno per l’80% Il piano di monitoraggio nella sua integrità viene effettuato almeno 1 volta l’anno Almeno 3 strategie migliorative Almeno 2 strumenti previsionali e valutativi oltre al bilancio Almeno 3 fonti di finanziamento diversificate 21 CARTA DEI SERVIZI COMUNITÀ ALLOGGIO IMPARANDO A VOLARE Misurazione e miglioramento della qualità del servizio SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ: La cooperativa ETICA ha predisposto e mantiene attivo un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla Norma UNI EN ISO 9001:2008 per assicurare che i propri prodotti e servizi siano gestiti e tenuti sotto controllo in riferimento alla qualità e rispondano alla norma. In tal senso ha redatto un Manuale della Qualità il quale mostra in sintesi i processi primari e di supporto e l’interazione tra essi. Il Manuale risponde ai requisiti della Norma UNI EN ISO 9001:2008 descrivendo come l’azienda intenda soddisfarli. La cooperativa pianifica e mette in atto processi di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento allo scopo di: dimostrare la conformità dei propri servizi, assicurare la conformità del proprio sistema di gestione per la qualità, migliorare in modo continuo l’efficacia del proprio sistema di gestione per la qualità. Il reclamo: relative forme di tutela e garanzia La partecipazione è garantita anche grazie alla possibilità di sporgere reclami su eventuali disservizi, fornendo, in tal modo, utili indicazioni sul miglioramento continuo degli stessi. I reclami possono provenire dall’utente, dal familiare di un utente o da un suo Rappresentante. Il reclamo viene riferito a voce al responsabile, con il quale è possibile fissare un appuntamento, entro le due settimane successive alla richiesta, per un colloquio deputato ad un chiarimento e alla risoluzione, ove possibile, della questione posta all’attenzione. Il colloquio viene verbalizzato e conservato in un apposito registro. Dopo una prima valutazione, in base alle informazioni ricevute, il Responsabile, in collaborazione con gli operatori dell’équipe, verifica se il reclamo ha una sua fondatezza o meno. Nel caso sia ritenuto infondato o non di competenza del Servizio o dell’Ente Gestore il Responsabile risponde all’utente motivando le ragioni della infondatezza del suo reclamo. Se il Reclamo è ritenuto giustificato, viene comunicata all’utente l’azione che si è deciso di intraprendere per risolvere il problema. Questi riceve una risposta al reclamo presentato entro sette giorni dalla ricezione dello stesso da parte del Servizio. Nei casi in cui ci sia carattere d’urgenza, il tempo per la risposta viene ridotto a tre giorni Il coordinatore è in ogni caso a disposizione delle famiglie attraverso incontri conocordati su richiesta, o, per un confronto su tematiche riguardanti il servizio offerto e la proposta di idee, consigli e iniziative per favorire il rapporto casa-scuola nella logica del miglioramento continuo. 22